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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
LE VISITE IN OSPEDALE ACQUISTANO UN NUOVO SIGNIFICATO GRAZIE AI ROBOT TERAPEUTICI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - Ricevere una visita in ospedale da parte di un robot potrebbe suonare come una strana forma di terapia, ma secondo gli esperti di robotica, questi possono essere apparecchi terapeutici estremamente efficaci. L´idea viene dal progetto Monarch (Multi-robot Cognitive Systems Operating in Hospitals). Coordinato dall´Instituto Superior Técnico (Ist) di Lisbona, il consorzio formato da nove aziende e centri di ricerca europei provenienti da cinque paesi ha lo scopo di sviluppare e introdurre una squadra di robot che collaboreranno con il personale medico e interagiranno con i pazienti. Il progetto costerà 4,5 milioni di euro, 3,3 milioni dei quali saranno erogati dall´Ue. L´uso di robot per fini terapeutici non è un concetto completamente nuovo. I ricercatori hanno studiato i benefici dei robot sociali impegnati con i bambini autistici. Lo sviluppo di un robot giapponese chiamato Paro ha mostrato risultati positivi nel migliorare la condizione mentale di persone anziane. È conosciuto anche per la cura della depressione in seguito al terremoto e allo tsunami che hanno devastato la costa nordorientale del Giappone a marzo del 2011. Il progetto però ha lo scopo di esaminare più da vicino le società nelle quali gli esseri umani e i robot si mischiano. In primo luogo il progetto triennale si occuperà dei bambini malati di cancro. Piuttosto che un rapporto uno a uno (un robot, un paziente) il progetto Monarch ha intenzione di sviluppare una squadra o comunità di robot sociali in grado di interagire con tutti i pazienti, venendo incontro alle diverse esigenze psicologiche. Gli scienziati del Laboratorio di robotica dell´Universidad Carlos Iii de Madrid (Uc3m) saranno responsabili di sviluppare e programmare tutte le azioni e il comportamento interattivo dei robot. Questo comprende lo sviluppo di modi in cui i robot possono conversare con gli altri, come giocano con i bambini e come si adattano alle esigenze di ciascun individuo. Per valutare queste azioni oltre alle difficoltà tecnologiche e sociali, è in corso uno studio pilota nel reparto di pediatria dell´Istituto oncologico portoghese di Lisbona. I ricercatori desiderano far uscire i robot dal laboratorio e metterli in un ambiente reale. Finora la maggior parte della ricerca sulla robotica sociale si è svolta in ambienti molto controllati. Come spiega il professor Salichs dell´Uc3m: "L´introduzione di un gruppo di robot sociali autonomi in ambienti con queste caratteristiche è una cosa nuova e speriamo che il progetto ci aiuti a fare passi avanti nello sviluppo di robot che siano in grado di relazionarsi con le persone in situazioni e scenari complessi". Il professor Miguel Ángel Salichs del Dipartimento di ingegneria e automazione dei sistemi dell´Università che coordina il progetto aggiunge: "Intendiamo fare progressi nello sviluppo di robot che siano in grado di andare avanti autonomamente per lunghi periodi di tempo senza l´aiuto dei loro operatori, una cosa che fino a questo momento non è stata ottenuta in situazioni così complesse". Per maggiori informazioni, visitare: Instituto Superior Técnico, Lisbona (Ist) http://www.Ist.utl.pt/en/  Universidad Carlos Iii de Madrid (Uc3m) http://www.Uc3m.es/portal/page/portal/home    
   
   
PMI UNA PRESENZA NEL MONDO DELLA MEDICINA PER SVILUPPARE UNA CURA PER IL CANCRO  
 
Bruxelles, 16 maggio 2013 - La cura per il cancro è uno dei campi di ricerca più importanti nel mondo della medicina odierna. Con la ricerca che viene condotta prevalentemente nelle grandi organizzazioni di ricerca farmaceutica, è una fatto abbastanza significativo apprendere che anche le piccole e medie imprese (Pmi) sviluppano proprie cure innovative per il cancro. Due piccole aziende farmaceutiche basate sulla ricerca, Bioinvent (il coordinatore principale) in Svezia e Thrombogenics in Belgio, si sono unite a tre altri partner per formare il progetto Angiostop con un finanziamento di quasi 2 milioni di euro da parte dell´Ue. Formando una sinergia tra gruppi accademici e Pmi e una strategia di sviluppo più focalizzata e semplificata, sono riusciti a evitare i processi decisionali burocratici che rappresentano uno svantaggio inevitabile per grandi reti e farmaci. Insieme hanno osservato la nuova terapia antiangiogenica per cancro, artrite e neovascolarizzazione oculare basata sull´inibizione del fattore di crescita placentare (Plgf). L´obiettivo principale era quello di osservare forme innovative di trattamento che sono in grado di arrestare la crescita di numerosi tumori mediante l´inibizione dell´angiogenesi, ovvero il processo attraverso cui si formano nuovi vasi sanguigni nel corpo. Inoltre, era fondamentale sviluppare un medicinale antiangiogenico più sicuro ed efficace che riducesse la formazione patologica di vasi sanguigni associata con la crescita di tumori solidi, la neovascolarizzazione oculare (retinopatia diabetica e degenerazione maculare) e l´artrite reumatoide. Il progetto Angiostop è riuscito quindi a sviluppare degli anticorpi per uso clinico mediante lo studio di un anticorpo che prende di mira specificamente il Pigf. Si è quindi provveduto a redigere un programma dettagliato in cui si è delineato in che modo il team di ricerca avrebbe sviluppato l´anticorpo per uso clinico. Dopo tre anni di ricerca, l´anticorpo ha mostrato un effetto significativo nei tumori modello nei topi, e lo studio tossicologico ha indicato che esso è sicuro per l´uso sugli esseri umani e che si deve proseguire con gli studi clinici. I dati raccolti hanno prodotto una tale svolta da attirare sul team l´attenzione del colosso farmaceutico globale Roche, e da riuscire successivamente a vendere le proprie scoperte per 50 milioni di euro . Inoltre, questo importo potrebbe toccare i 450 milioni di euro se il progetto raggiungerà determinate tappe fondamentali di sviluppo. In generale, il progetto ha permesso l´inizio dello sviluppo clinico con il principale anticorpo anti-Plgf candidato come deciso negli obiettivi. Questo, abbinato al progresso della nostra comprensione dell´angiogenesi patologica e allo sviluppo di nuovi modelli e strategie, sarà di utilità più generale per lo sviluppo di nuove medicine mirate ad aumentare o ridurre la formazione di vasi sanguigni. Per maggiori informazioni, visitare: Bioinvent http://www.Bioinvent.com/  Thrombogenics http://www.Thrombogenics.com/    
   
   
"CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´INGEGNERIA TISSUTALE",  
 
 Leiria, 16 maggio 2013 - Dal 6 all´8 giugno 2013 si svolgerà a Leiria, in Portogallo, la "Conferenza internazionale sull´ingegneria tissutale" (Icte 2013). L´ingegneria tissutale (Te) è un recente campo interdisciplinare e multidisciplinare che sta subendo un intenso sviluppo negli ultimi anni. Sfruttando metodi di biologia, ingegneria e scienze dei materiali, esso fornisce fattori biochimici e fisiochimici idonei per lo sviluppo di sostituti biologici per ripristinare, mantenere o migliorare le funzioni dei tessuti. Questa conferenza intende essere un importante forum dove discutere nuove idee e strategie per l´ingegneria tissutale, oltre all´attuale stato dell´arte nel settore. Essa si concentrerà su un´ampia gamma di questioni, compresi i fondamenti dell´ingegneria tissutale; la modellazione e caratterizzazione di impalcature per l´ingegneria tissutale; la progettazione e lo sviluppo di impalcature per l´ingegneria tissutale; trasduzione del segnale cellulare e meccanica computazionale delle ossa. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Icte.ipleiria.pt    
   
   
BASILICATA: FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, LA STORIA CLINICA IN UN CLICK. PRESENTATA A MEDICI E AZIENDE SANITARIE L’INFRASTRUTTURA INFORMATICA CHE METTE ON LINE (IN MANIERA PROTETTA) TUTTE LE VISITE, LE MALATTIE, I RICOVERI E LE ALLERGIE DI OGNI SINGOLO PAZIENTE  
 
Potenza, 16 maggio 2013 - Addio agli incartamenti sanitari e a tutte le cartelle cliniche cartacee che il paziente porta con sé da uno studio medico a un altro, con il fastidio del trasporto e il rischio di perdere qualche documento importante. Il Fascicolo sanitario elettronico - ossia l’infrastruttura informatica di base che consentirà di avviare l’informatizzazione integrale del Sistema sanitario lucano – è stato presentato ufficialmente ai medici, alle Aziende sanitarie e a tutti gli attori coinvolti, con il fine di entrare a regime entro 18 mesi. Dopo una prima fase di sperimentazione, infatti, il progetto entra ora nella fase più operativa con l’obiettivo di riuscire a inserire i dati clinici di buona parte dei lucani o comunque di quanti ne faranno richiesta entro la fine del 2014. Con l’inserimento dei dati nel Fascicolo sanitario elettronico, sarà sufficiente un semplice click perché gli operatori sanitari autorizzati possano conoscere la storia clinica dei pazienti mediante informazioni sintetiche o complete sui loro eventi clinici (malattie, visite mediche, ricoveri, allergie, ecc.), il tutto a beneficio dell’immediatezza e della completezza delle informazioni necessarie ai sanitari per poter intervenire. Un dossier di dati costantemente aggiornato (sin dalla nascita), consultabile sempre e ovunque (anche in ambulanza) e disponibile a tutta la rete sanitaria (medici specialisti, centri diagnostici, laboratori di analisi, presidi e reparti ospedalieri, farmacie, Asl e le altre strutture regionali del comparto sanitario), previa necessaria e inderogabile autorizzazione del paziente al trattamento dei dati personali. “Con il Fascicolo elettronico – ha commentato l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano – cambia definitivamente la comunicazione in tema di salute a tutto vantaggio del paziente lucano che è e rimane al centro del Sistema sanitario regionale. Il Fascicolo elettronico – ha aggiunto l’assessore - costituisce un diritto del cittadino ma se il cittadino negasse il suo consenso alla condivisione di informazioni relative a una singola prestazione, questa decisione non recherebbe alcun pregiudizio per il godimento della prestazione stessa. Tuttavia questa infrastruttura informatica realizza uno dei cardini per la costruzione di un sistema compiuto di Sanità elettronica e rappresenta un elemento imprescindibile per qualsiasi esperienza di telemedicina. E quando si parla di salute - ha concluso Martorano – la Basilicata non intende rimanere fuori dalle logiche dell’evoluzione e del perfezionamento assistenziale”.  
   
   
SANITA’ NEL LAZIO: NELLA NUOVA LEGGE QUADRO SANZIONI PER LE STRUTTURE CHE NON DANNO CURE DI QUALITA’  
 
 Roma, 16 maggio 2013 - Le strutture sanitarie che non offrono cure di qualità ai cittadini saranno sanzionate dalla Regione. "Non è possibile che gli errori finiscano in un pozzo nero - ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - non bisogna pensare solo ai costi e ai conti in ordine. Dietro quelle cifre ci sono le vite e le storie delle persone". Il presidente Zingaretti ha fatto un esempio: l´intervento al femore. Alcune strutture operano entro 48 ore, altre no. La differenza è che un femore operato dopo le 48 ore richiede molta più riabilitazione. Con costi più alti per tutti". Entro sei mesi la Regione approverà una nuova legge quadro che farà ordine e fisserà regole certe, per premiare chi raggiunge gli standard di qualità dei servizi per i cittadini. Con alcuni importanti obiettivi. Razionalizzare i costi anche attraverso l´incremento del numero di presidi sui territori. Aggressione del blocco del turn over. Aumento delle strutture aderenti al sistema di Recup per ridurre le liste d´attesa. Rilancio della programmazione a più anni. Nuova governance e snellimento della Babele che rende impossibile capire chi ha sbagliato e chi ha fatto bene. "Risanare e migliorare la sanità Lazio è per noi un obiettivo strategico", ha detto Zingaretti.  
   
   
DA OGGI MILANO OSPITA IL “MEETING CITTA’ SANE” IMPORTANTE OCCASIONE DI CONFRONTO SU BASE NAZIONALE  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Milano ospita l’undicesima edizione del Meeting della Rete Italiana Città Sane. Per due giorni, giovedì 16 e venerdì 17 maggio, nella Sala Convegni di Palazzo Reale, ci si confronterà sul tema “Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute”. Oltre venti i relatori, tra cui Erio Ziglio dell´Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e Barbara De Mei dell´Istituto superiore di Sanità. Nella seconda giornata verrà assegnato l’Oscar della Salute, un premio per il progetto più innovativo messo in campo da un Comune italiano nel 2012 sulla promozione della salute. Il Meeting fa incontrare, una volta all’anno, tutti i Comuni aderenti alla Rete per condividere le migliori esperienze realizzate e i nuovi progetti in cantiere. La Rete Italiana Città Sane, nata nel 1995 e composta da oltre settanta Comuni di piccole, medie e grandi dimensioni, è un’iniziativa promossa dall´Organizzazione Mondiale della Sanità per aiutare le città a diffondere la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali e i programmi sanitari. Nella prima giornata, alle 14, è previsto l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino, vicepresidente nazionale della Rete Italiana Città Sane. “Il meeting – ha dichiarato l’assessore Majorino – è un’importante occasione di confronto per conoscere le esperienze attuate in altre città. Dagli spunti di riflessione possono svilupparsi idee per realizzare nuovi progetti. Come Comune di Milano presenteremo il percorso che ha portato alla stesura del Piano di Sviluppo del Welfare, realizzato attraverso un articolato tragitto fatto di confronto, discussione, dibattito pubblico, incontri nelle Zone e con il Terzo Settore”. “Il Meeting – ha dichiarato Simona Arletti, presidente della Rete Italiana Città Sane – è sempre un fruttuoso momento di apprendimento e scambio per tecnici e amministratori pubblici. Ci dà l’opportunità di valutare e analizzare le buone pratiche realizzate dai Comuni soci e di premiare le migliori con l’Oscar della Salute. In questo modo generiamo un circolo virtuoso di passaggio di informazioni, esperienze e competenze. Vi è poi il ricco programma di interventi scientifici che quest’anno prevede ospiti di rilievo. Come presidente della Rete, inoltre, esprimo la mia soddisfazione per la collaborazione con Federsanità Anci e Anci con cui dal 2011 abbiamo siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione di progetti e programmi comuni. Il fatto che Delrio sia diventato Ministro della Repubblica ci sembra il giusto riconoscimento per il ruolo fondamentale dei Comuni nello sviluppo del Paese”. Per informazioni sul programma: www.Comune.milano.it  e www.Retecittasane.it    
   
   
SALUTE. COMUNE PRESENTA ‘PIANO ALZHEIMER’ A MILANO 14 MILA MALATI, MILLE NUOVI CASI ALL´ANNO. CI ATTREZZIAMO AD AFFRONTARE PER TEMPO UN PROBLEMA IN COSTANTE AUMENTO  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Un Piano Alzheimer per la città. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino, nel corso dell’ultimo incontro delle ‘Giornate della salute’. Il Piano si concretizza in quattro azioni: la creazione di una linea telefonica che darà informazioni ai cittadini; l’apertura di otto nuovi centri di ascolto e accompagnamento; l’implementazione dei centri di ritrovo dedicati ai malati e ai famigliari; l’istituzione di corsi di formazione per badanti specializzate nella cura di pazienti con Alzheimer. “A Milano ci sono 14 mila persone malate di Alzheimer – ha detto l’assessore Majorino – e ogni anno si registrano circa mille nuovi casi. Si tratta di una patologia che, come sappiamo, è correlata all’invecchiamento. È presumibile, dato il progressivo aumento della popolazione anziana, che la malattia possa colpire nei prossimi anni un numero crescente di persone. Per questo vogliamo che Milano si attrezzi ad affrontare per tempo e in modo lungimirante una situazione che altrimenti potrebbe diventare emergenza”. Le azioni sono state definite insieme al neo costituito ‘Tavolo della rete Alzheimer’ formato dalle otto associazioni che in città si occupano della malattia. Lo sportello telefonico, denominato ‘Linea Verde Alzheimer’ e attuato in collaborazione con una delle associazioni del Tavolo, l’Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer), fornirà informazioni soprattutto sulle varie opportunità presenti sul territorio del Comune di Milano. I centri di ascolto e accompagnamento saranno otto e verranno aperti, da settembre, in ognuna delle Zone del decentramento tranne la Zona 1. In essi verrà fornita assistenza psicologica alle famiglie dei malati che non sono stati ancora riconosciuti dal Servizio Sanitario nazionale. È calcolato che per la certificazione passano da 6 fino a 24 mesi. I centri di ritrovo dedicati ai malati e ai famigliari sono dei punti di incontro dove le persone trascorrono del tempo assieme svolgendo anche diverse attività ludico ricreative. Attualmente esistono tre centri, l’obiettivo è aprirne degli altri. Infine, è prevista l’istituzione di corsi di formazione per badanti specializzate nella cura di pazienti con Alzheimer con l’obiettivo di arrivare a creare un apposito albo di riferimento.  
   
   
LA SANITÀ CHE FUNZIONA: A PISA DUE VITE SALVATE GRAZIE AL LAVORO DI SQUADRA  
 
 Firenze, 16 maggio 2013 – A Pisa, in uno stesso giorno due persone in arresto cardiaco sono state salvate grazie alla velocità del soccorso, all’uso del defibrillatore e alla professionalità ospedaliera. “Questa è la sanità che funziona, e della quale vado orgoglioso – è il commento dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Due vite salvate grazie a un ottimo lavoro di squadra: i soccorsi immediati, via terra e con l’elisoccorso, l’intervento col defibrillatore, l’integrazione con l’ospedale, le professionalità presenti nei due presidi ospedalieri della Garfagnana e di Pisa. Un grazie a tutti quanti hanno contribuito a questo risultato”. “Anche nei miei sogni più selvaggi non ho mai pensato che mi sarei svegliato in un letto d’ospedale ringraziando le tre persone che mi hanno rotto le costole. Perché voi, ragazzi, non vi siete limitati a salvare una vita, voi avete salvato un marito e un padre di due figlie, di 6 e 10 anni. Ci sono state una serie di decisioni giuste, prese da tutti voi, che hanno fatto sì che io potessi scrivere questa nota nel mio iPhone da un letto d’ospedale. Milioni di grazie a tutti voi. Suppongo di essermi trovato nel posto giusto per avere la mia prima fibrillazione ventricolare”. Comincia così la lettera di ringraziamento scritta da un medico americano, docente universitario alla Duke University, Alejandro Aballay, a tutta l’équipe sanitaria – allargata a soccorritori, staff del 118, personale dell’elisoccorso Pegaso e di vari reparti ospedalieri – che gli ha salvato la vita dopo l’arresto cardiaco per fibrillazione ventricolare, sopraggiunta il 30 aprile scorso mentre prendeva parte a un congresso scientifico nella Tenuta del Ciocco (Lucca). E in quello stesso giorno una fibrillazione ventricolare era in agguato anche a Pisa, in piazza Carrara, dove si stava svolgendo il concerto di Edoardo Bennato: avrebbe colpito una donna, colta da malore in mezzo alla folla di spettatori. Due drammi, due scenari completamente diversi che hanno messo in moto però uno stesso copione, la macchina efficiente dei soccorsi. Entrambi sono stati, infatti, inizialmente rianimati da medici che hanno assistito all’arresto cardiaco, e poi dallo staff del 118. Mentre però per la donna le cose paiono mettersi meglio – la signora riprende infatti presto il ritmo cardiaco, viene ricoverata a Pisa in rianimazione per la terapia intensiva post-arresto, e poi in cardiologia per l’impianto del defibrillatore – per il professore americano, invece, il cui arresto dura molto (circa 40 minuti), la strada è più in salita. Riceve anche lui immediatamente manovre rianimatorie prolungate in varie fasi: sul luogo dell’arresto, poi all’ospedale della Garfagnana, sul Pegaso dell’elisoccorso, in rianimazione a Pisa. Qui viene sottoposto a ipotermia per la protezione encefalica. Dopo tre giorni, lo stato di coscienza è integro e non ha esiti neurologici. Gli viene quindi impiantato il defibrillatore in cardiologia. Fine dell’incubo. Due storie a lieto fine, che sottolineano l’importanza dei corsi di Bls-basic life support, e della diffusione dei defibrillatori sul territorio – obiettivi che in Toscana vengono perseguiti -; la professionalità del soccorso territoriale del 118 e dell’elisoccorso e l’integrazione con l’ospedale; infine, le professionalità presenti nelle strutture ospedaliere, a tutti i livelli di specializzazione, in Garfagnana per la stabilizzazione, a Pisa per le successive cure del caso. (Ha collaborato Emanuela del Mauro, ufficio stampa Aou Pisana). Qui di seguito la lettera del Professore americano: Dear colleagues, Even in my wildest dreams I never thought I would wake up in a hospital bed thanking the three people that broke my ribs. You guys did not just save a life, you saved a husband and a father of two 6 and 10 year old daughters. There were a series of right decisions that all of you made that are making it possible for me to write this note in my iPhone from the hospital bed. Millions of thanks to all of you. I suppose I was at the right place to have my first ventricular fibrillation. I had been controlling an atrial fibrillation with a so call pill in the pocket approach. As I discussed on the morning of the April 30 with people at breakfast that morning, I was feeling particularly bad so I had taken my regular dose of 25 mg metoprolol which I had been using for 3 years only to prevent Afs episodes before playing tennis. But something was wrong that day, perhaps the fact that it was the birthday and last day of the life of an aunt that was like a mother to me and passed away only last year. My last recollection of the events stopped at breakfast. If I bored you or rambled too much at the beginning of my talk, I am sure I compensated for that with the show I ended up putting on. Please accept my regrets for the problems I caused you and accept my deepest thank you for saving my life. Alejandro Aballay  
   
   
LA SALUTE AL LAVORO: FONDAZIONE SODALITAS LANCIA IL LABORATORIO “PROMOZIONE DELLA SALUTE IN AZIENDA”  
 
Milano, 16 maggio 2013 – Fondazione Sodalitas ha presentato il 13 maggio – nel corso dell´evento “Salute e benessere nei luoghi di lavoro” che ha dato avvio alle “Giornate della Salute” del Comune di Milano – il Laboratorio “Promozione della salute in azienda”, cui hanno già aderito dieci grandi imprese. Avviato nel 2012 da Fondazione Sodalitas, il Laboratorio è nato per permettere alle imprese partecipanti di sviluppare insieme con le Asl di riferimento iniziative concrete a supporto della promozione della salute dei propri dipendenti, superando l’impostazione di un rapporto con l’ente pubblico vincolato unicamente al tema della sorveglianza sanitaria. Il Laboratorio intende lavorare sulla creazione di possibili modelli da adottare a partire dalle best practice dei programmi di promozione della salute in azienda promossi dalle Asl nell’ambito del progetto “Workplace Health Promotion”. Sono attualmente 10, tra le oltre 90 che aderiscono a Fondazione Sodalitas, le imprese che partecipano al Laboratorio “Promozione della salute in azienda”: Bmw Financial Services, Bracco, Cms, Ibm, Feralpi, Novartis, Randstad, Sofidel, Stmicroelectronics. Il Laboratorio può inoltre contare sulla collaborazione di Regione Lombardia, Asl Milano, Asl Bergamo e Comune di Milano, di cui Fondazione Sodalitas è partner per la promozione della seconda edizione delle “Giornate della Salute”. Nell´ambito del Laboratorio, il Comune di Milano avvierà inoltre un programma per promuovere la salute e il benessere dei propri dipendenti. Lo ha annunciato Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano intervenuto oggi all´evento. Il programma prevede la somministrazione di un questionario, realizzato in collaborazione con le Asl, finalizzato a rilevare le abitudini di vita e di lavoro relative agli stili alimentari, all’attitudine al movimento e al rapporto con il fumo. I risultati del questionario, proposto nel rispetto della privacy dei lavoratori, saranno analizzati con l’obiettivo di promuovere azioni specifiche per il miglioramento della salute e del benessere individuale dei dipendenti. “Avviamo questo programma – ha dichiarato l´Assessore Majorino – perché pensiamo che i luoghi di lavoro siano un ottimo ambiente dove creare opportunità per migliorare la salute delle persone. È risaputo che determinati comportamenti rappresentino dei veri e propri fattori di rischio. Per questo vogliamo realizzare nei prossimi mesi azioni positive per contrastare l’abitudine alla sedentarietà e la scorretta alimentazione oltre a sensibilizzare sui pericoli derivanti dal fumo”. Nel corso del convegno sono inoltre intervenute alcune imprese già impegnate in programmi d´avanguardia per la promozione della salute dei propri dipendenti: Abb, Brembo e Stmicroelectronics. Abb si occupa da tempo di benessere e stili di vita sani fornendo indicazioni sulla corretta alimentazione attraverso il servizio mensa, lanciando campagne periodiche su temi specifici (seminari di dissuefazione al fumo o screening di primo livello volti a valutare il livello di colesterolo o lo stato della cute e circolazione sanguigna), ampliando i servizi offerti dall´infermeria aziendale e stipulando convenzioni sia con centri ospedalieri e fondi di categoria per offrire visite specialistiche e check up a prezzi convenzionati sia con le farmacie locali, per offrire consulenze farmacologiche telefoniche e la consegna dei medicinali in azienda in orario di lavoro. Brembo ha aderito nel 2011 al progetto Whp (Workplace Health Promotion), impegnandosi così a seguire un percorso triennale di iniziative sulla promozione della salute dei lavoratori. Nel corso del 2012 l´azienda è intervenuta su alimentazione corretta, sicurezza stradale e mobilità sostenibile; nel 2013 gli sforzi saranno concentrati per promuovere l’attività fisica e il contrasto all’utilizzo del tabacco, mentre il 2014 sarà l’anno dedicato in maniera più specifica alla lotta all’uso di alcool e al benessere personale e sociale. Stmicroelectronics è impegnata in programmi volti alla salvaguardia della salute del proprio personale offrendo la possibilità, in forma gratuita e su base volontaria, di effettuare analisi e controlli medici periodici presso i presidi sanitari aziendali al fine di prevenire alcune malattie o identificarne altre (fra cui la sindrome metabolica o alcuni tumori femminili) per tempo. La Società promuove inoltre campagne informative sugli stili di vita più salutari, la corretta alimentazione e antitabagismo. Nella progettazione e realizzazione di alcuni programmi la Società collabora con la Direzione dell´Asl di Monza e Brianza.  
   
   
IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NELLE CASE DI RIPOSO UN CONVEGNO SABATO 18 MAGGIO DELLA REGIONE A TRENTO  
 
Trento, 16 maggio 2013 - In una situazione come quella attuale, in cui aumenta la domanda di assistenza nelle case di riposo e nel contempo si riscontra un progressivo restringimento delle finanze pubbliche, gli anziani possono diventare una preziosa risorsa, capace di generare relazioni umane, riscoprendo il valore del dono e la forza del volontariato. In Trentino esistono oltre 700 associazioni di volontariato riconosciute, a cui si aggiungono molti gruppi informali non censiti che operano in ambito assistenziale e sanitario. A questo vero e proprio “arcipelago della solidarietà” si aggiunge un altro universo silenzioso rappresentato dal volontariato personale, fatto di tantissime persone che operano in silenzio e che svolgono una funzione essenziale per il benessere dell’anziano non autosufficiente. Da queste semplici considerazioni emerge come la risorsa anziani possa attivare molteplici e costruttive relazioni di mutuo aiuto che diventano poi indispensabili per gli anziani che vivono situazioni di difficoltà. Il ruolo del volontariato e la sua organizzazione nelle Rsa ed in generale nelle Aziende Pubbliche di servizi alla persona sarà al centro di un convegno in programma sabato 18 maggio a Trento presso la sal Rosa della Regione, che prenderà il via alle ore 9.15 (vedi programma allegato). Il convegno, promosso dalla Fap Acli, dall’Arof (Associazioni Rappresentanti degli Ospiti e Famigliari delle Rsa della provincia di Trento) e dall’Upipa (Unione Provinciale Istituzioni per l’Assistenza) con il patrocinio morale della Regione, intende rilanciare queste tematiche ponendole al centro delle politiche sociali dei prossimi anni e delle proposte di rielaborazione e riforma del welfare. Dopo l’illustrazione delle motivazioni e delle proposte del convegno a cura del segretario della Fap Livio Trepin e del presidente dell’Arof Luigi Budini, il convegno entrerà nel vivo con le relazioni di Lisa Borz, responsabile Welfare e Lavoro delle Acli (Welfare in Trentino), di Fabio Toso, Fondazione Oic Padova (Infrastrutture di coesione sociale), del direttore dell’Upipa Massimo Giordani (Volontariato nelle Rsa oggi), del medico Gianluca Calanchi (Le forme di volontariato nelle Rsa del ferrarese) e di Maurizio Moncher, consulente Upipa (Essere volontari: responsabilità, formazione ed opportunità). Nel pomeriggio, ad iniziare dalle ore 14.00, è attesa la tavola rotonda dedicata all’elaborazione di una serie di proposte operative per incentivare il volontariato nelle Rsa, alla quale parteciperanno diversi rappresentanti di case di riposo e cooperative sociali, sindacati degli anziani, rappresentanti della Pastorale degli anziani e della Protezione civile. Concluderà i lavori l’Assessora regionale alla previdenza sociale Martha Stocker.  
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE SALUTE DOMANI A CASTIGLIONE STIVIERE/MN IL VICE PRESIDENTE SARÀ IN VISITA ALL´OSPEDALE GIUDIZIARIO LA RASSICURAZIONE: LA STRUTTURA MANTOVANA NON CHIUDERÀ  
 
 Milano, 16 maggio 2013 - ´L´ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova) non chiuderà´. L´assessore regionale alla Salute, nonché vice presidente della Giunta, si recherà in visita, giovedì 16 maggio, alle 16.30, proprio nella struttura sanitaria della provincia di Mantova. A seguito del decreto nazionale sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, l´assessore alla Salute spiega che nel provvedimento che la Giunta regionale discuterà venerdì nella seduta itinerante fissata a Brescia ´è stata prevista la possibilità di rivedere il piano nazionale´, aggiungendo che si impegnerà ´a modificarlo e a trovare adeguate soluzioni, nelle diverse sedi lombarde, per la ridistribuzione dei pazienti psichiatrici´. Nel programma della giornata anche l´incontro dell´assessore alla Salute, sempre alle 16.30, con il gruppo di lavoro della Sliev, la comunità che si dedica all´esecuzione penale esterna di pazienti di ambo i sessi provenienti da tutte le regioni d´Italia. Successivamente si recherà nel reparto femminile ´Arcobaleno´ e in quello maschile ´Morelli´, dove incontrerà gli operatori sanitari. I due reparti dell´Opg saranno i primi a essere interessati ai lavori di ristrutturazione, così come previsto dal Decreto ministeriale Salute del 01.10.2012, attuativo della legge 9/12. Prima di incontrare i giornalisti, il vice presidente visiterà le strutture dedicate ai vari processi di riabilitazione. Alle 18.30, nella sala ´Morelli´ dell´ospedale psichiatrico, il vice presidente e assessore alla Salute concluderà la sua visita con una conferenza stampa. - ore 16.30, ospedale psichiatrico giudiziario (località Ghisiola - Castiglione delle Stiviere/mn).  
   
   
“GIGI RIGAMONTI. QUANDO LA SEMANTICA DIVENTA ARTE” MILANO 28 MAGGIO – 17 GIUGNO2013  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Dopo un periodo sabatico di viaggi, ricerca e meditazione, Gigi Rigamonti, da Martedì 28 Maggio, torna sulla scena artistica milanese con una personale “Gigi Rigamonti. Quando la semantica diventa arte” all’Antico Oratorio della Passione alla Basilica di Sant’ambrogio, promossa dalla Galleria Blanchaert e curata da Arturo Schwarz. L’artista - che dilata la propria creatività in ogni campo del vivere: dalle tele alla produzione industriale, dall’architettura d’interni a grandi installazioni pubbliche sino al ruolo di promotore culturale (si ricordi l’attività di Artandgallery a Milano) – esporrà i suoi ultimi lavori nati da un lungo soggiorno nella Grande Mela. Come osserva Schawrz, l’artista si concentra su quel dualismo nascosto e al contempo evidente, come “La lettera rubata” di Edgar Allan Poe, che combina l’aspetto istintivo a quello razionale. Se, da un lato la pennellata selvaggia su sfondo grigio suggerisce un gesto informale, dall’altra la riga orizzontale, che immancabilmente attraversa il “paesaggio pittorico”, stabilisce il controllo del razionale, l’aspetto geometrico dell’esistenza. E alla domanda di Schwarz sul perché combinare i due segni, l’autore ha affermato: “E’ una riflessione sul mio nome: Riga-monti”. Da una rivelazione tanto lineare Schwarz ne ha tratto la semantica dell’arte di Rigamonti, un processo introspettivo di riconoscimento di sé nel mondo attraverso il significante che diventa arte. Quella riga che ‘taglia’ le opere in due è una scissione netta che si ripercuote sia nella sua opera sia nella sua vita di artista e imprenditore. Enigmatico, libero da costrizioni o diktat, Rigamonti non accetta né i limiti del mercato né quelli del sistema dell’arte che, attraverso un robusto apparato teorico e conoscitivo, smonta felicemente. Scrive Manuela Gandini nel libro edito da Charta in uscita in occasione della mostra: “Il suo lavoro è composto da una pluralità di linguaggi, è complesso e al tempo stesso di immediata interpretazione. Le opere, soggette a continue evoluzioni concettuali e stilistiche, fungono da elementi di rottura, si impongono come azioni liberatorie contro le griglie del quotidiano, contro la violenza finanziaria e le ingiustizie sociali. Raccontano della sua vita privata, e della vita sociale, economica e politica degli ultimi anni. Rivelano stati d’animo, interpretano le vicende mondiali, la crisi, il declino dei valori e gli orizzonti possibili su futuri non troppo remoti”. Le opere precedenti - fatte di impasto di tempere, di pagine di giornale, di fiori essiccati e di lacche - anticipano la decomposizione e la rinascita del quotidiano raccontate nelle tele attuali. Accompagna la mostra un libro edito da Charta, con un’introduzione di Arturo Schwarz e un testo biografico sull’artista scritto da Manuela Gandini.  
   
   
LOMBARDIA. AVON RUNNING, LA REGIONE CORRE CON LE DONNE IL PRESIDENTE: MASSIMO IMPEGNO SU RICERCA E PREVENZIONE ASSESSORE A PARI OPPORTUNITÀ: IN PRIMA LINEA CONTRO VIOLENZA  
 
Milano, 16 maggio 2013 - Il presidente della Regione e l´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità hanno partecipato, ieri mattina, alla presentazione della sedicesima edizione di ´Avon running, la corsa delle donne´, ideato e promosso da Avon cosmetics, per raccogliere fondi a favore della lotta contro il tumore al seno e contro la violenza domestica. Prevenire E Curare - Nel suo intervento il governatore ha voluto sottolineare l´importanza dello sport non agonistico come ´valore educativo e sociale da promuovere´, nonché come ´strumento per avvicinare la gente a uno stile di vita più sano´. Ma, soprattutto, ha voluto sottolineare l´importanza che deve essere data alla prevenzione delle malattie, fondamentale, ha detto, ´per garantire il benessere di tutti i cittadini´. Un impegno che per Regione Lombardia passa anche attraverso il patrocinio a manifestazioni come ´Avon running´ e a un sempre maggiore impegno nel sostenere la ricerca medica, biomedica e scientifica. ´L´abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, realizzando progetti molto importanti come la Città della salute e il Cerba e sostenendo le tante strutture d´eccellenza, come lo Ieo, che operano nella nostra regione´ ha assicurato il presidente. Più Fondi Alla Ricerca - ´Abbiamo deciso di investire molto in questa direzione - ha fatto sapere il governatore - con l´obiettivo di arrivare nei prossimi cinque anni a un aumento della percentuale del Pil lombardo destinato alla ricerca, che passi dall´attuale 1,6 per cento al 3 per cento´. Il presidente, ribadendo il valore del messaggio lanciato da ´Avon Running´, ha ricordato l´esperienza maturata da ministro del Welfare a favore della responsabilità sociale delle imprese. ´Un´azienda socialmente responsabile - ha spiegato - è quella che fa qualcosa che va al di là della propria convenienza e degli obblighi di legge, nell´interesse dei lavoratori e, più in generale, dei cittadini. Come viene fatto in questo caso per le donne. Se tutte le imprese si comportassero in questo modo, la ricerca ne trarrebbe grande beneficio´. Per l´anno venturo il presidente ha nuovamente assicurato il sostegno di Regione Lombardia alla corsa, con l´ambizioso obiettivo di contribuire a portarla ad almeno 15.000 partecipanti contro le 10.000 di questa edizione´. In Prima Linea Contro La Violenza Alle Donne - Dal 2004, ´Avon running´ vuole anche dire attenzione nei confronti della piaga sociale rappresentata dalla violenza di genere. Un impegno particolarmente sentito dall´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, che, sottolineando come ´per la prima volta Regione Lombardia abbia un Assessorato specifico dedicato alle pari opportunità´, ha ricordato di aver scelto non a caso il Centro anti-violenza della clinica Mangiagalli di Milano per presentare il suo programma. ´In Lombardia - ha detto - queste strutture sono ancora troppo poche. Dobbiamo fare in modo di poter far trovare alle donne un centro anti-violenza in ogni città´. Ma questo non è l´unico progetto allo studio del suo Assessorato. ´Fra le molte iniziative che stiamo definendo, stiamo anche valutando - ha fatto sapere - come riuscire ad arrivare all´azzeramento o ad una diminuzione dell´Irap per le aziende che assumeranno donne´. La Corsa - ´Avon running´ nasce nel 1998 a Milano, in 16 anni di edizioni è cresciuta sino a diventare il più importante appuntamento di corsa femminile in Italia. Le protagoniste assolute dell´evento sono infatti le donne, di ogni età e capacità. A loro è dedicato l´intero ricavato della vendita delle sacche, che sarà devoluto a sostegno di associazioni locali, per promuovere progetti e iniziative di prevenzione del tumore al seno e contro la violenza domestica. Nella sola edizione del 2012 ´Avon running´ ha devoluto oltre 104.000 euro e complessivamente, dal 2004 a oggi, ha raccolto fondi per oltre 740.000 euro.