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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
LA SVIZZERA SI UNISCE AL PROGRAMMA DI NAVIGAZIONE SATELLITARE GALILEO DELL´UE  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2013 - Ieri la Svizzera ha firmato un accordo di cooperazione per partecipare ai programmi Galileo e Egnos — i pilastri del sistema globale di navigazione satellitare (Gnss) dell´Ue. La partecipazione finanziaria della Svizzera ai programmi sarà ora piena e il paese verserà retroattivamente 80 milioni di euro per il periodo 2008-2013. L´accordo, firmato a Bruxelles, riguarda anche la cooperazione in settori quali la sicurezza, il controllo delle esportazioni, le norme, la certificazione e la cooperazione industriale. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato a commento: "Mi rallegro della decisione della Svizzera di partecipare appieno al programma spaziale europeo. Questa cooperazione contribuirà non solo a migliorare i risultati forniti ai servizi di navigazione satellitare dell´Ue, ma anche a creare una serie di opportunità commerciali per le piccole e le medie imprese sia svizzere che dell´Ue.” Cooperazione Ue-svizzera in materia di navigazione satellitare - In quanto membro dell´Agenzia spaziale europea (Esa), la Svizzera ha contribuito alla fase di sviluppo di Galileo. Per esempio, gli orologi al maser di idrogeno di ultima generazione utilizzati dai satelliti Galileo sono svizzeri. Tali orologi estremamente precisi sono fondamentali per molti settori. Le reti di telecomunicazione senza fili usano il segnale di sincronizzazione dei satelliti di Galileo per la gestione della rete, per il tagging temporale e per la sincronizzazione dei riferimenti di frequenza. La marcatura temporale certificata è necessaria anche per applicazioni come l´e-banking, il commercio elettronico, le operazioni di borsa, i sistemi e i servizi di garanzia della qualità. Con la firma di questo accordo, la Svizzera parteciperà ai programmi di navigazione satellitare dell´Ue e ai relativi comitati e gruppi di lavoro. La Norvegia, un altro membro dell´Esa che non è membro dell´Ue, ha firmato un accordo analogo con la Commissione nel 2010. Secondo gli studi, il contributo di Galileo all´economia dell´Ue nei primi 20 anni di esercizio ammonterà a circa 90 miliardi di euro, mentre da oggi al 2020, l´Ue investirà nella navigazione satellitare 7 miliardi di euro. Il contributo finanziario della Svizzera per il periodo 2014-2020 sarà calcolato secondo la formula standard1 applicata per la partecipazione della Svizzera al programma quadro di ricerca dell´Ue.  
   
   
AGENDA DIGITALE MARCHE, NUOVE OPPORTUNITÀ DI CRESCITA. GIORNATA PUBBLICA DI CONFRONTO. GIORGI: “CONDIVISIONE PER DEFINIRE LE SCELTE”.  
 
Ancona, 19 dicembre 2013 - “L’agenda digitale rappresenta una grande opportunità di crescita per consentire alle Marche di affrontare, da protagoniste, le nuove sfide che la rivoluzione informatica propone a tutte le comunità”. Lo ha affermato l’assessore alle Reti Itc, Paola Giorgi, in apertura della giornata di confronto pubblico sull’Agenda digitale, organizzata dalla Regione presso la sede istituzionale di Ancona. L’alta affluenza di pubblico ha richiesto la contemporanea apertura di due sale (la Raffaello di Palazzo Raffaello e la Verde di Palazzo Leopardi) per consentire a tutti i “portatori di interesse” di partecipare ai lavori che hanno previsto anche due distinte sessioni tematiche, dedicate, una, alla sanità elettronica ed economia digitale, l’altra alle infrastrutture e alle città digitali. “Abbiamo dato vita a un importante incontro di condivisione con i referenti della comunità marchigiana sulla strategia dell’Agenda digitale che la Giunta regionale ha approvato lunedì scorso – ha detto Giorgi – Una strategia perfettamente coerente con gli obiettivi di Europa 2020, definiti dalla Commissione europea per rilanciare il sistema economico e promuovere una crescita intelligente, sostenibile e solidale attraverso l’utilizzo del potenziale sociale ed economico delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in particolare di Internet. In sintonia anche con l’Agenda digitale italiana che definisce la strategia nazionale di settore”. L’obiettivo, indicato dall’assessore, è quello di “rendere la regione più competitiva, pronta ad accogliere le nuove trasformazioni. Anche nei momenti di crisi è necessario adeguarsi per agganciare le opportunità di crescita. E l’Agenda digitale è la prima opportunità di crescita per affrontare da protagonisti il futuro, costruendo le premesse nel presente”. Giorgi ha quindi ricordato che le Marche partono da una posizione non trascurabile. Le città marchigiane si posizionano prevalentemente nella fascia media delle classifiche nazionali per l’infrastrutturazione telematica, con alcune eccellenze nei settori dell’educazione e della gestione delle risorse naturali, diverse eccellenze nelle singole città, alcune criticità da superare. Le Marche, poi, si collocano all’ottavo posto nella graduatoria nazionale per la percentuale delle famiglie con personal computer, seste per le famiglie con accesso a Internet. In merito alla connessione delle famiglie alla banda larga, un “grande passo avanti è stato compiuto grazie al Piano telematico regionale, con una notevole implementazione dell´infrastruttura”. Tra la seconda e la quarta posizione si collocano, invece, le imprese marchigiane (con 10 o più addetti), sempre per gli stessi indicatori (pc, connessione banda larga, Internet). “Da un paio di mesi compiamo un percorso sul territorio, per spiegare ai cittadini, principalmente nei piccoli comuni, nelle aree rurali, nelle frazioni, dove portiamo l’infrastruttura di base che è la banda larga, le opportunità offerte dalla velocità di connessione – ha continuato l’assessore – Dialoghiamo per capire la loro sensibilità rispetto alla tematica dell’Agenda digitale. C’è molta attesa e curiosità. Su questa curiosità, oltre alle infrastrutture di base e ai servizi che stiamo mettendo in atto, dovremmo portare avanti anche un’opera di alfabetizzazione informatica. E questo sarà uno degli elementi della strategia dell’Agenda, emerso dal dibattito avviato”. Nel corso della giornata pubblica di confronto sono stati evidenziati diversi settori d’intervento dell’Agenda digitale: alcuni avviati, altri in fase di evoluzione. Riguardano, in particolare, la longevità attiva, il network per la salute, le reti della mobilità, l’infrastrutturazione tecnologica, l’internazionalizzazione (“Per agganciare la crescita mondiale, al fine di produrre reddito e occupazione nelle Marche”), la green economy, la gestione del territorio, cultura e istruzione, la collaborazione istituzionale, la Macroregione Adriatico Ionica (“Il progetto di connessione dei relativi territori – ha ricordato l’assessore – è stato accolto nel Piano di azione proposto dalla Regione Marche”)..  
   
   
INFORMATICA: COSÌ L’ABRUZZO SUPERA IL DIGITAL DIVIDE INTERESSATI CARPINETO NORA,CROGNALETO, MONTEFINO E BISENTI  
 
Pescara, 19 dicembre 2013 - Sono Crognaleto, Montefino, Carpineto della Nora e Bisenti i quattro Comuni dove la Regione Abruzzo sta sperimentando, in collaborazione con la società Clio Com, un modello innovativo per lo sviluppo e la diffusione di progetti di e-Government regionale e banda larga Wifi. Questa mattina, a Pescara, in Regione, la presentazione ufficiale del progetto che ha realizzato l´interconnessione al Sistema Pubblico di Connettività (Spc) di quattro Comuni situati in zone a profondo digital divide in provincia di Teramo e Pescara. All´incontro con i giornalisti erano presenti il vice presidente della Regione ed assessore all´Informatica, Alfredo Castiglione, il direttore regionale del settore, Domenico Longhi, il sindaco di Carpineto della Nora, il general manager di Clio Com, Gabriele Conte, e l´assessore provinciale di Pescara, Angelo D´ottavio. La soluzione individuata risponde all´obiettivo regionale di garantire, in attesa degli sviluppi del progetto "banda larga", la diffusione dei progetti di e-Government regionale presso ogni Amministrazione Comunale che si trovi a operare in aree non coperte dai servizi di telecomunicazione tradizionali. La sperimentazione offre, mediante la tecnologia satellitare, la possibilità alle Pubbliche Amministrazioni che si trovano in aree svantaggiate di accedere a Internet e a tutti i servizi che fanno riferimento al Centro Servizi Regionale. Intanto, l´assessore Castiglione ha espresso "l´auspicio che, entro il 2014, gli abruzzesi possano finalmente vedere azzerato il dital divide e che le cosiddette autostrade telematiche vengano sviluppate soprattutto nelle aree industriali". Dal canto suo, il direttore regionale dell´Informatica, Domenico Longhi, ha confermato che "si stanno creando le premesse perchè, entro l´anno prossimo, si persegua l´obiettivo ambizioso di realizzare la banda ultra larga universale in tutto il territorio abruzzese. Ovviamente - ha spiegato Longhi - ci sarà una sorta di sistema misto. Infatti, laddove non si riuscirà a portare la fibra ottica, si arriverà con il sistema satellitare come è stato fatto con questo progetto sperimentale nei quattro Comuni interessati. Al momento - ha aggiunto - esistono alcune problematiche di connessione per diverse aree agricole ma si sta lavorando, in collaborazione con l´assessorato all´Agricoltura, per superare le criticità e magari prevere finanziamenti specifici attraverso il Piano di Sviluppo Rurale".  
   
   
RICERCA: FINANZIAMENTI DA 60 MILIONI DI EURO PER CREARE SVILUPPO E LAVORO L’OBIETTIVO DEL BANDO È RIPORTARE IL LAZIO ALLA LEADERSHIP ITALIANA ED EUROPEA NELLA RICERCA  
 
 Roma, 19 dicembre 2013 - Con 6 atenei statali, 48 enti di ricerca, 6 parchi scientifici, 3 distretti tecnologici e circa 14 mila docenti e ricercatori il Lazio ha di una realtà scientifica molto importante. Riportare il Lazio alla leadership italiana ed europea nella ricerca: per realizzare questo obiettivo la Regione lancia un bando per finanziare progetti di ricerca: 20 milioni di euro le risorse per l’anno in corso e 40 milioni quelle per il 2014. Quattro i settori di investimento: aerospazio, beni culturali, energie rinnovabili e bioscienza. Chi può partecipare ai bandi per ricevere i finanziamenti? Università Statali ed Enti pubblici di ricerca. Potranno proporre un solo progetto, che sarà finanziato al 100%, con una soglia massima di 1,5 milioni di euro e una soglia minima di 500 mila euro. 10 milioni di euro la somma complessiva riservata a questi progetti. Dipartimenti, Istituti o assimilabili delle Università Statali e degli enti pubblici ricerca. Potranno proporre, in forma singola o aggregata, un solo progetto, che sarà finanziato al 100%, con una soglia massima di 250 mila e una soglia minima di 100 mila euro. 6 milioni di euro la somma complessiva riservata a questi progetti. Centri di Ricerca Privati. Potranno proporre, in forma singola o aggregata, (anche pubblico/privato) un solo progetto, che sarà finanziato al 50%, con una soglia massima di 500 mila euro e una soglia minima di 100 mila euro. 4 milioni di euro la somma complessiva riservata a questi progetti. Investire sulla ricerca significa trovare soluzioni e prodotti nuovi per migliorare la competitività del Lazio e creare sviluppo e lavoro vero con il coinvolgimento del mondo del sapere.  
   
   
GIUNTA REGIONALE: PIÙ DI 4 MILIONI DI EURO PER LE UNIVERSITÀ PUGLIESI  
 
 Bari, 19 dicembre 2013 - 4 milioni e 300mila euro sono stati assegnati, dalla Giunta regionale alle sedi universitarie di Foggia e Taranto per assicurare la continuità dell’offerta formativa. Ne dà notizia l’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso, relatrice del provvedimento. “Abbiamo dato seguito- ha detto l’Assessore- alle sollecitazioni dei Rettori dell’Università di Foggia e del Politecnico di Bari, preoccupati giustamente preoccupati per il mantenimento dei corsi di laurea delle due sedi universitarie, in territori dove, tra l’altro, è notevole in fenomeno della migrazione passiva. “ Ricordo- aggiunge l’assessore al Diritto allo Studio- c’era stata anche l’approvazione unanime di uno specifico ordine del giorno del Consiglio Regionale che chiedeva appunto di stanziare un contributo straordinario per le attività di “didattica e ricerca, in territori sensibili – Foggia e Taranto –a più limitata offerta didattica”. Della somma complessiva, 1.350.000,00 sono stati assegnati – come stabilito dal Comitato di Coordinamento delle Università Pugliesi- al Politecnico di Bari- sede di Taranto, per il mantenimento dei corsi di laurea in Ingegneria a Taranto; 450mila euro all’Università Aldo Moro di Bari-dipartimento jonico di Taranto, per il mantenimento a Taranto dei propri corsi di laurea; 2.500.000,00 all’Università degli Studi di Foggia e per il Politecnico di Bari-sede di Foggia per il mantenimento del corso di laurea in ingegneria a Foggia.  
   
   
SIENA, RADDOPPIA LA MENSA UNIVERSITARIA BANDINI  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – In arrivo spazi raddoppiati e un restyling per la mensa universitaria di Siena. La giunta regionale ha autorizzato l´Azienda per il diritto allo studio Toscana ad acquisire l´immobile di Via Bandini per destinarlo completamente a mensa universitaria. L´immobile era già parzialmente adibito a questo uso con un contratto di affitto. Con l´acquisto, autorizzato in deroga alla Legge di stabilità 2013, i locali della mensa adesso saranno ristrutturati e raddopieranno la capienza venendo anche incontro all´incremento della domanda emerso negli ultimi anni. "Con l´acquisto dell´edificio del Comune di Siena che ospita la mensa Bandini - ha commentato la vicepresidente Stella Targetti - l´azienda per il Diritto allo studio conferma un´importante storica presenza nella città, andando anche ad operare una ristrutturazione che raddoppierà la capienza e migliorerà il servizio della mensa. Ritengo che sia una buona notizia per gli studenti senesi e per la città" L´investimento complessivo a carico del Dsu ammonterà a poco più di 4 milioni e 500mila euro di cui 735mila euro di ristrutturazione e il resto di acquisizione vera e propria. "Con questa acquisizione - sottolinea il presidente del Dsu Toscana Marco Moretti - aumentano gli investimenti che l´Azienda Regionale per il Diritto allo studio universitario ha realizzato nella sede di Siena rafforzando il legame con il territorio. L´edificio della mensa universitaria diventa così definitivamente di proprietà del Dsu che potrà aumentarne la funzionalità e l´offerta attraverso un importante intervento di ristrutturazione. La mensa Bandini è un luogo storico per il Dsu e rappresenta un indiscusso punto di riferimento per tutta la comunità studentesca, essendo oltrettutto l´unica fra quelle presenti a Siena gestita direttamente dall´Azienda". Grazie all´intervento di ristrutturazione saranno resi disponibili 430 posti a sedere a fronte degli attuali 220, mentre due linee di distribuzione pasti differenziate consentiranno lo smaltimento in tempi rapidi delle code che attualmente si formano. Questo incrementerà la capacità di attrazione della mensa, assieme alla diversificazione dell´offerta alimentare. L´operazione ha i suoi benefici economci. Permetterà di ridurre il costo medio di produzione dei pasti perché crescerà l´affluenza: si stimano 350 mila pasti a fronte degli attuali 225 mila. A tutto questo si aggiungerà il risparmio del canone di locazione annuale, ovvero 48.400 euro.  
   
   
LE ECCELLENZE SCOLASTICHE CALABRESI SARANNO PREMIATE IL 21 DICEMBRE PROSSIMO CON UN ATTESTATO CHE RIPORTA ANCHE L’ADESIONE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO  
 
 Catanzaro, 19 dicembre 2013 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri annuncia che c’è l´adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla manifestazione delle eccellenze scolastiche calabresi, promossa, per il terzo anno consecutivo, dalla Regione con la collaborazione dell´Ufficio scolastico regionale. La manifestazione si svolgerà sabato 21 dicembre, alle ore 10, nella sede Fondazione Terina di Lamezia Terme. Saranno premiati dall´assessore Caligiuri, alla presenza del direttore vicario dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Mirarchi, 90 studenti e 40 istituti scolastici, che riceveranno un attestato di merito in cui è riportata anche l’adesione del Presidente della Repubblica. “Questo significativo riconoscimento – afferma il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - sottolinea il grande impegno della Calabria nel settore della scuola”. “Abbiamo posto la scuola – rimarca l’assessore Caligiuri - al centro della vita dei calabresi. Nonostante le difficoltà, in questi anni complessi la Calabria sta cambiando in profondità attraverso la scuola e la cultura, nella consapevolezza che solo l´impegno nello studio può mutare le sorti del tempo. Una scuola di qualità include e premia. Da un lato tiene conto del vasto disagio sociale e dall´altro promuove i tantissimi che studiano. Intendiamo fare in modo – annuncia infine l’assessore alla Cultura - che il 21 dicembre di ogni anno diventi il giorno del merito nelle scuole calabresi”. Ospiti d’onore della manifestazione saranno gli alfieri del lavoro Paolo Paglianiti del Liceo “Vianeo” di Tropea, Rosamaria Pellegrini dell´Istituto superiore “Mortati” di Amantea e Francesca Congiusta dell´Istituto paritario “Maria Ausiliatrice” di Soverato, che sono stati premiati tra i più brillanti diplomati italiani al Quirinale il giorno della festa della Repubblica. Interverrà anche lo studente sedicenne Marco Mammola dell´Istituto "Milano" di Polistena, il primo europeo vincitore della batteria Europa/russia/medio Oriente/africa della Cisco Academy, tra le più importanti competizioni informatiche del mondo. Tra le decine di scuole premiate anche il Liceo “Metastasio” di Scalea e tanti studenti che hanno vinto competizioni nazionali e internazionali in differenti discipline: matematica, musica, sport, italiano, gastronomia, elettronica, informatica, inglese ed altro. Si sono distinte anche le redazioni giornalistiche di alcune scuole che realizzeranno comunicati stampa sulla giornata. L´evento sarà seguito anche dalle radio e tv web scolastiche. Si occuperanno del servizio accoglienza gli studenti dell’istituto turistico e alberghiero “Gagliardi” di Vibo Valentia. L’evento si aprirà con un concerto di Natale della giovane orchestra della scuola di Cerisano, premiata a Napoli come prima classificata al premio “San Carlo”. Chiuderà la manifestazione l’orchestra dell’Istituto di Cassano allo Jonio, vincitrice del primo premio al 16° Concorso nazionale di musica “Città di San Severino Marche”.  
   
   
AMBIENTE: UN NUOVO PACCHETTO DI POLITICHE PER RIPULIRE L´ARIA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2013 - Il prezzo da pagare a causa della cattiva qualità dell’aria è superiore in termini di vite umane a quello dovuto agli incidenti stradali, rendendola quindi la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’Ue. La cattiva qualità dell´aria ha un impatto anche sulla qualità della vita, in quanto causa asma e problemi respiratori. La Commissione risponde proponendo nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, adottate oggi. Il pacchetto di politiche in materia di aria pulita rappresenta un aggiornamento della legislazione esistente e riduce ulteriormente le emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti energetici e dall’agricoltura, proponendosi di limitarne l´impatto sulla salute umana e sull’ambiente. L’inquinamento atmosferico provoca anche la perdita di giorni lavorativi ed elevate spese sanitarie; chi ne risente in modo particolare sono i gruppi più vulnerabili: i bambini, le persone anziane e chi soffre di asma. L´inquinamento provoca inoltre danni agli ecosistemi: basti pensare a quelli dovuti all´eccesso di azoto (eutrofizzazione) e alle piogge acide. I costi diretti per la società derivanti dall´inquinamento atmosferico comprendono i danni alle colture e agli edifici e ammontano a circa 23 miliardi di euro all’anno. I benefici per la salute derivanti dall’attuazione del pacchetto "aria pulita" sono pari a circa 40 miliardi di euro all’anno, cioè oltre dodici volte i costi per la riduzione dell’inquinamento che si stima possano raggiungere 3,4 miliardi di euro all’anno nel 2030. Janez Potočnik, Commissario responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: "L´aria che respiriamo oggi è molto più pulita di quella dei decenni passati, ma l´inquinamento atmosferico continua a essere un ´killer invisibile´ che impedisce a molte persone di vivere appieno una vita attiva. Le azioni che proponiamo consentiranno di dimezzare il numero di decessi prematuri dovuti all´inquinamento atmosferico, aumentare la protezione offerta ai gruppi vulnerabili – che ne hanno più bisogno – e migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini europei. Queste azioni rappresentano anche una buona notizia per la natura e per gli ecosistemi fragili, e danno inoltre impulso all’industria delle tecnologie pulite, che è un importante motore di crescita per l’Europa." Il Commissario europeo responsabile per la Salute, Tonio Borg, ha aggiunto: "Accolgo con estrema soddisfazione l´adozione del pacchetto "aria pulita", che mette l´Europa sulla buona strada per ottenere – a lungo termine – aria pulita per tutti. La nuove politiche in materia di aria pulita permetteranno ai cittadini europei di vivere più a lungo e di avere una vita più sana: diminuirà il numero dei bambini con problemi d´asma o altri problemi respiratori, meno persone si ammaleranno di cancro, malattie respiratorie croniche o cardiovascolari; infine, meno persone moriranno per malattie causate dall´inquinamento atmosferico." Il pacchetto adottato oggi comprende diversi elementi, tra cui: un nuovo programma aria pulita per l’Europa, con misure intese a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi esistenti e, per il periodo fino al 2030, il raggiungimento di nuovi obiettivi per la qualità dell’aria. Il pacchetto include anche misure di sostegno per ridurre l’inquinamento atmosferico, con particolare riguardo al miglioramento della qualità dell’aria in città, per sostenere la ricerca e l’innovazione e per promuovere la cooperazione internazionale; la revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione che comprende limiti nazionali più rigorosi per i sei inquinanti principali, e una proposta per una nuova direttiva intesa a ridurre l’inquinamento da impianti di combustione di medie dimensioni, quali impianti che forniscono energia a edifici appartenenti a uno stesso isolato o a edifici di grandi dimensioni, nonché piccoli impianti industriali. Rispetto a uno scenario invariato da oggi al 2030, si stima che il pacchetto "aria pulita" possa: evitare 58 000 decessi prematuri, salvare dall´inquinamento da azoto una superficie di ecosistemi pari a 123 000 km² (equivalente a più della metà della superficie della Romania), salvare dall´inquinamento da azoto una superficie di zone protette Natura 2000 pari a 56 000 km² (superiore a quella della Croazia), salvare dall´acidificazione una superficie di ecosistemi forestali equivalente a 19 000 km2. I vantaggi per la salute, da soli, consentirebbero alla società di risparmiare dai 40 ai 140 miliardi di euro in esternalità e si otterrebbero benefici diretti nell´ordine di circa 3 miliardi di euro grazie all’incremento di produttività della manodopera, a minori costi sanitari, all’aumento delle rese agricole e a minori danni agli edifici. La proposta contribuirà anche a creare l’equivalente di circa 100 000 ulteriori posti di lavoro, perché grazie al minor numero di giorni lavorativi persi si registrerà un incremento in termini di produttività e competitività; si stima che la proposta avrà un impatto netto positivo sulla crescita economica. La proposta è basata sulle conclusioni derivanti da una revisione approfondita della politica esistente dell´Ue in materia di qualità dell´aria. Fa seguito ad ampie consultazioni che hanno riscontrato un sostegno diffuso a favore di un’azione a livello di Unione europea in questo settore.  
   
   
ANCORA 850 MILIONI DI ANNI PRIMA CHE GLI OCEANI EVAPORINO  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2013 - Benché le parole "oceano" e "buone notizie" ottengano ormai pochissimi risultati nei motori di ricerca, a causa del riscaldamento globale e del crescente inquinamento, uno scienziato dell´Università di Toronto ha svelato dei dati incoraggianti sulla rivista Nature. Secondo le sue scoperte, la Terra potrebbe avere ancora un miliardo di anni di tempo prima che i suoi oceani si prosciughino. Precedenti stime affermavano che il fenomeno sarebbe avvenuto entro 150 milioni di anni, a causa della "zona di Goldilocks" della Terra. Quest´area, dove non fa né troppo caldo né troppo freddo per l´esistenza di liquidi su un pianeta in orbita attorno a una stella, è leggermente più grande di quanto ritenuto in precedenza: 0,95 Au (o unità astronomica, la distanza media tra Terra e Sole) al posto di 0,99 Au. Finora gli scienziati temevano che l´espansione del Sole, una volta che esso inizia a esaurire l´idrogeno combustibile, avrebbe portato a un riscaldamento globale "fuori controllo" entro 150 milioni di anni da ora. Jeremy Leconte, che ha guidato lo studio, ha detto in un´intervista con Space.com che "dal punto di vista della Terra questo è un grosso cambiamento, e accade perché si pensa che la Terra sia piuttosto vicina al bordo interno. Ora abbiamo scoperto che non si trova così vicino". A differenza dei precedenti studi unidimensionali, i nuovi modelli prendono in considerazione nuvole e circolazione, e questo mette il bordo interno della zona abitabile più vicino a una stella. Questo fa guadagnare un po´ di tempo alla Terra, anche se il pianeta è ancora piuttosto vicino al limite della zona abitabile. Oltre a essere delle ottime notizie per i nostri discendenti, si prevede che il nuovo modello aiuti gli scienziati a comprendere meglio ciò che definisce un pianeta alieno abitabile. "Noi ora disponiamo dello schema reale per comprendere questi oggetti non come semplici punti ma come pianeti reali, che hanno una superficie e un´atmosfera dove si possono verificare processi complessi come la formazione delle nuvole in modo simile a quello che accade sulla Terra", ha detto Leconte. Per maggiori informazioni, visitare: Nature http://www.Nature.com/nature/index.html    
   
   
MONITORARE EFFICACEMENTE LO STATO DELL´AMBIENTE MARINO IN EUROPA  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2013 - È stato appena lanciato un progetto finanziato dall´Ue che aiuterà gli Stati membri a monitorare in modo efficace ed efficiente lo stato ambientale di oceani e mari. Questo permetterà loro di soddisfare gli obblighi della direttiva quadro sulla strategia per l´ambiente marino (Msfd). Occuparsi dei rifiuti marini ed eliminare le sostanze contaminanti dai nostri mari è fondamentale per assicurare la biodiversità marina e la sostenibilità a lungo termine delle nostre riserve di pesce. L´ue ha affrontato questi problemi con la Msfd e adesso vuole assicurare che questo provvedimento legislativo sia attuato correttamente. L´obiettivo della Msfd è fondamentalmente proteggere l´ambiente marino. Istituisce le Regioni marine europee sulla base di criteri geografici e ambientali e ogni Stato membro deve sviluppare strategie per le proprie acque marine. Queste strategie devono contenere una valutazione dettagliata dello stato dell´ambiente, una definizione di "buono stato ambientale" a livello regionale e la determinazione di obiettivi ambientali chiari e programmi di monitoraggio. Il progetto Common Sense, finanziato dall´Ue, lanciato a novembre 2013 a Barcellona, in Spagna, ha lo scopo di facilitare il lavoro della Commissione a questo riguardo, aiutando gli Stati membri a intraprendere le azioni necessarie. Finanziata con ben 4,7 milioni di euro attraverso il 7° Pq, l´iniziativa riunisce 15 partner di sette paesi diversi, includendo una grande varietà di competenze e know-how nel campo del monitoraggio marino. Common Sense svilupperà un sistema di monitoraggio marino consistente in sensori convenienti dal punto di vista dei costi e una piattaforma per la gestione dei dati. Questo contribuirà a ridurre i costi della raccolta dei dati e incrementerà la disponibilità e la divulgazione di dati importanti. Il progetto si concentrerà sul monitoraggio dei metalli pesanti, dei rifiuti marini e del rumore subacqueo e misurerà parametri come la temperatura e la pressione. Il progetto comincerà esaminando il costo dello sviluppo di sensori fatti su misura per rilevare particelle specifiche o sostanze contaminanti nel mare. Questi sensori saranno poi integrati in sistemi multifunzionali, insieme a sensori per la temperatura, la pressione e i livelli di pH. Una piattaforma web comune per i sensori sarà quindi sviluppata per ottimizzare l´acquisizione, l´accesso e l´interoperabilità dei dati. I sensori sviluppati saranno anche interoperabili con i sistemi esistenti. Si prevede che la piattaforma finita permetterà una rapida divulgazione dei risultati e della tecnologia, il che stimolerà gli interessi commerciali, scientifici e di salvaguardia. In tutto il consorzio di Common Sense comprende sei Pmi, cinque istituti di sviluppo di ricerca, tre università e una fondazione. La competenza del consorzio e la distribuzione geografica permetteranno il monitoraggio ambientale marino multidisciplinare di importanti regioni marine, come il Mar Baltico, l´Oceano Atlantico nord-orientale e il Mar Mediterraneo. Un sito web dedicato per Common Sense - http://www.Commonsenseproject.eu  - sarà attivato a febbraio 2014 e fornirà notizie e aggiornamenti sul progetto e informazioni dettagliate sugli obiettivi e i risultati del progetto. Common Sense si concluderà a febbraio 2017. Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto Common Sense http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/110790_it.html    
   
   
SMOG, LOMBARDIA: INUTILE BLOCCARE IL TRAFFICO PER QUALCHE GIORNO  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - "Leggendo i commenti relativi al blocco del traffico nel Milanese, ho pensato di essere in una candid-camera". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, a proposito dell´emergenza smog. "Al di là dell´inutilità di questi blocchi emergenziali della durata di pochi giorni, anche quando c´è alta pressione e l´atmosfera ristagna - ha proseguito -, non più tardi dello scorso mese di settembre, a ridosso dell´approvazione del Piano regionale per la qualità dell´aria (Pria), avevo proposto, proprio ai Comuni milanesi già sottoscrittori del protocollo con la Provincia, di anticipare, in via sperimentale, per un periodo di 30 giorni dal 15 gennaio al 15 febbraio, il blocco dei diesel Euro3 previsto dal piano di Regione Lombardia a partire dal 2016 nelle aree critiche". Proposta Non Raccolta - "Purtroppo - ha continuato la titolare regionale dell´Ambiente - la mia proposta non ha riscontrato l´adesione dell´assessore del Comune di Milano Maran e di quei sindaci che, oggi, invece, vogliono il blocco a tutti i costi, di pochi giorni e nonostante la prevista pioggia". No A Strumentalizzazioni - "Mi pare che, come al solito - ha fatto notare l´assessore Terzi - un problema concreto voglia essere usato come bandiera politica, allontanando i nostri cittadini dalla soluzione di problemi reali come quelli che tutti i giorni sono costretti a respirare". Regione In Prima Linea Per Salute Dei Lombardi - "Intanto, ieri, nel Bilancio 2014, - ha concluso Terzi - Regione Lombardia ha approvato l´esenzione dal pagamento del bollo auto per chi rottamerà il proprio veicolo inquinante. Sono 12 milioni in meno per le casse regionali, che abbiamo trovato volentieri per la salute dei Lombardi".  
   
   
DATI QUALITA’ ARIA IN VENETO ANCHE SU TABLET E SMARTPHONE  
 
Venezia, 19 dicembre 2013 - App Aria: si chiama così l’ultima iniziativa in materia di informazione digitale al pubblico sulla qualità dell’aria nel Veneto, messa a disposizione dall’Arpav per l’utilizzazione sui dispositivi di tipo mobile, come gli smartphone e i tablet. L’applicazione, che può essere scaricata dal sito dell’Arpav ( http://www.Arpa.veneto.it/pagine-generiche/progetto-apparpav ), è stata presentata oggi a Padova, nel corso di una dimostrazione presso una delle centraline di monitoraggio, dall’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte e dal direttore generale dell’agenzia ambientale veneta Carlo Emanuele Pepe. L´obiettivo fondamentale di questa nuova app è di rendere i dati visualizzabili in maniera semplice e veloce sui dispositivi mobili, con la chiarezza e l´affidabilità che deve contraddistinguere l´informazione scientifica e ambientale. “Un servizio – ha detto l’assessore Conte – che si vuol dare ai cittadini veneti per capire lo stato dell’aria che respiriamo, monitorato in continuo dalle centraline dislocate sul territorio. In caso di criticità è possibile mettere in atto azioni per il contenimento dell’inquinamento”. Conte ha ricordato che è stato predisposto l’aggiornamento del Piano regionale di tutela e risanamento dell´atmosfera (Piano Aria) che, anche attraverso i fondi Fesr 2014-2020, punta su interventi per la riduzione del consumo energetico, l’utilizzo delle tecnologie più innovative (per il trasporto ad es. Le auto ibride), il rinnovamento del parco autobus e il potenziamento del trasporto ferroviario. Conte ha confermato inoltre che a breve sarà firmato un accordo che coinvolge un ampio fronte interministeriale, capeggiato dal Ministero dell’Ambiente, e le Regioni e le Province autonome del bacino padano per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria, in considerazione delle peculiari condizioni morfologiche e meteoclimatiche dell’area padana. La rete di monitoraggio della qualità dell´aria del Veneto – ha evidenziato Pepe - è costituita da 33 stazioni ubicate nelle diverse province e gestite direttamente da Arpa Veneto. A queste si aggiungono alcune stazioni, di proprietà di altri enti, ma la cui gestione è affidata ad Arpav, per un totale di 55 stazioni fisse e 17 mobili che registrano la qualità dell´aria sia in prossimità di particolari fonti di pressione (il traffico o le industrie), sia nelle zone residenziali e rurali per rappresentare tutte le condizioni di esposizione cui la popolazione è soggetta. La centralina di Padova-mandria è una delle stazioni di riferimento nazionale.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE - VIGILI DEL FUOCO: NELLA BUSTA PAGA DI DICEMBRE GLI STRAORDINARI PRESTATI FINO A NOVEMBRE 2013 PER L´EMERGENZA SISMA. ERRANI: "GIUSTO RICONOSCERE ANCHE DA QUESTO PUNTO DI VISTA IL FONDAMENTALE RUOLO SVOLTO DAL CORPO"  
 
 Bologna, 19 dicembre 2013 – Con lo stipendio del mese di dicembre, sono stati interamente pagati gli straordinari prestati fino allo scorso novembre da parte dei Vigili del Fuoco che, da tutt’Italia, hanno operato in Emilia per l’emergenza sisma. Per il presidente della Regione Vasco Errani si tratta di “un riconoscimento importante e dovuto, cui si è giunti grazie a un grande lavoro di squadra”. “In questo modo – continua il presidente e commissario per la Ricostruzione – viene concretamente riconosciuto anche da questo punto di vista il fondamentale ruolo di competenza e professionalità svolto dal corpo dei Vigili del Fuoco nell’affrontare l’emergenza e le conseguenze del terremoto”. Il lavoro per giungere al riconoscimento economico ha coinvolto il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del ministero dell’Interno, il Dipartimento nazionale di Protezione civile, la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-romagna e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Nel complesso, dall’inizio dell’emergenza, la struttura del Commissario delegato ha liquidato più di 13 milioni e 800 mila euro di compensi a favore del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per gli straordinari del personale e altri oneri connessi agli interventi di demolizione e messa in sicurezza di strutture pubbliche, beni storico monumentali ed edifici di culto. “Questo risultato comune è l’esempio di quello che la pubblica amministrazione può realizzare quando lavora bene e insieme” afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo. “I Vigili del fuoco continuano a essere al nostro fianco: la loro opera preziosa sta proseguendo e contiamo di prorogarla almeno fino al marzo 2014 per completare alcuni interventi di particolare complessità, necessari alla definitiva riapertura dei centri storici e al ritorno alla normalità nelle aree ferite dalle scosse”.  
   
   
FVG, PERICOLO INCENDI: DIVIETO ACCENSIONE FUOCHI  
 
 Trieste, 19 dicembre 2013 - In seguito al perdurare del bel tempo e considerata l´attuale secchezza della vegetazione, il Corpo forestale regionale (Cfr) raccomanda alla popolazione di non procedere ad alcuna operazione di accensione di fuochi in prossimità di prati e boschi. In questo periodo dell´anno, nel quale molte persone svolgono operazioni di pulizia e potatura di siepi e filari o di sgombero della vegetazione infestante dai prati, vi sono infatti elevate possibilità di sviluppo di incendi boschivi, in particolare nei versanti esposti a Sud e del tutto privi di neve. A causa delle basse temperature, che non consentono di utilizzare pienamente l´acqua, lo spegnimento dei focolai diverrebbe molto problematico. Il Cfr segnala inoltre che vige il divieto di accensione di fuochi (se non espressamente autorizzati), nonché il decreto di massima pericolosità d´incendio che vieta l´uso delle fiamme libere ed altre operazioni simili. Le violazioni sono punite con sanzioni pecuniarie particolarmente elevate. In caso di sviluppo dell´incendio boschivo, il responsabile può essere perseguito anche penalmente.  
   
   
“CONTRATTO DI FIUME”, COMITATO AMBIENTE BEVAGNA INSERITO NEL TAVOLO INTERISTITUZIONALE: PROGRAMMA CONDIVISO E RISORSE PER TUTELA E VALORIZZAZIONE TERRITORIO DEL CLITUNNO, MARROGGIA E TOPINO  
 
Perugia, 19 dicembre 2013 - "Per superare le criticità ambientali e ridurre i carichi inquinanti che derivano dagli insediamenti urbani e produttivi nell´area tra Bevagna e Spoleto, la Regione Umbria ha programmato e finanziato interventi per oltre 2 milioni e 400mila euro. L´impegno delle istituzioni, unito a quello dei cittadini, ci consentirà di conseguire in maniera più spedita ed efficace l´obiettivo condiviso di tutelare e valorizzare il territorio e i suoi fiumi". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, incontrando una folta rappresentanza del Comitato per l´Ambiente di Bevagna. Il Comitato, su proposta dell´assessore, è entrato a far parte del Tavolo di lavoro interistituzionale per l´attivazione del "Contratto di fiume del Clitunno - Marroggia - Topino" che - attraverso la partecipazione di tutti i possibili utenti del sistema fluviale - ha come obiettivo la riqualificazione ambientale e paesaggistica e la valorizzazione del bacino idrografico e del territorio in cui insiste. Nel ringraziare l´assessore Rometti per l´inserimento nel Tavolo di lavoro, i rappresentanti del Comitato hanno esposto le problematiche relative all´inquinamento dei fiumi emerse dalla relazione dell´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione ambientale, ed hanno chiesto alla Regione di impegnarsi direttamente per consentire l´avvio e l´accelerazione di un percorso di pieno recupero ambientale. A questo scopo, hanno sollecitato la convocazione di incontri con tutti i soggetti interessati: Arpa Umbria, Vus - Valle Umbra Servizi, Consorzio della Bonificazione Umbra, Unità sanitaria locale, i Comuni coinvolti (Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno e Bevagna). All´incontro ha preso parte il consigliere provinciale Enrico Bastioli, che ha chiesto di affrontare le emergenze con un piano operativo, parallelamente al Tavolo del "Contratto di fiume", ed ha annunciato che la competente Commissione della Provincia di Perugia organizzerà a breve un sopralluogo nei luoghi del depuratore Casone e del canale dell´Alveolo. "La Regione ha investito già ingenti risorse per la riduzione dell´inquinamento e la riqualificazione ambientale del bacino idrografico del Clitunno, Marroggia e Topino - ha affermato l´assessore Rometti - Il nostro impegno prosegue, speditamente, in questa direzione, con l´attuazione del Piano regionale di Tutela delle acque". "Nei giorni scorsi - ha ricordato l´assessore - la Giunta regionale ha approvato la graduatoria degli interventi per la depurazione delle acque e l´approvvigionamento idrico, che saranno finanziati a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2007-2013 per un ammontare complessivo di quasi 52 milioni di euro. Tra questi interventi - ha spiegato - sono inseriti i lavori per l´adeguamento del sistema depurativo e fognario dell´agglomerato di Foligno-spello nelle zone di Limiti e San Felice e la realizzazione di tre nuovi impianti di depurazione per il trattamento delle acque reflue urbane, a servizio degli agglomerati di Castel Ritaldi, Trevi-cannaiola e Trevi Pietrarossa". "C´è la piena volontà e l´impegno ad affrontare subito le situazioni più critiche - ha assicurato - ma allo stesso tempo ci siamo dotati di un importante strumento quale il Contratto di fiume, che mette a sistema tutte le risorse del territorio, per condividere e coordinare le azioni di programmazione per contenere il degrado ambientale, riqualificare l´area del bacino idrografico, favorire lo sviluppo socioeconomico. In questo percorso, la partecipazione dei cittadini, il senso di appartenenza al proprio territorio, costituisce un valore aggiunto. Indicazioni e proposte daranno un sicuro e valido contributo alla difesa e alla valorizzazione dei nostri fiumi e delle nostre terre". “contratto di fiume”, comitato ambiente bevagna inserito nel tavolo interistituzionale: programma condiviso e risorse per tutela e valorizzazione territorio del clitunno, marroggia e topino  
   
   
PROTEZIONE CIVILE. VENETO RINNOVA FINO AL 2016 CONVENZIONE PER INTERVENTI SU AUTOSTRADE E TANGENZIALI. STIVAL: “COORDINAMENTO AI MASSIMI LIVELLI”.  
 
Venezia, 19 dicembre 2013 - Proseguirà fino al 2016 la collaborazione tra la Protezione Civile del Veneto, le Prefetture, i Comitati Operativi per la Viabilità del Vento – Cov – la Polizia Stradale del Veneto e le concessionarie autostradali per coordinarsi in caso di interventi di emergenza di protezione civile sulle autostrade e tangenziali del Veneto. Lo ha deciso la Giunta regionale che, su proposta dell’assessore alla Protezione Civile Daniele Stival di concerto con il collega Renato Chisso, ha rinnovato per 3 anni la specifica convenzione che era in scadenza nel 2013. “La collaborazione – ricorda Stival – si basa su un protocollo operativo concordato, che fa anche riferimento alle azioni di supporto del volontariato di protezione civile, ma l’aspetto più significativo è quello del coordinamento, che viene così mantenuto ai massimi livelli”. “Nelle emergenze – conclude Stival – sapere con precisione chi fa cosa è fondamentale per la massima operatività degli uomini messi in campo e per la sicurezza delle persone, l’efficienza e la tempestività del loro soccorso in caso di necessità”.  
   
   
ALLUVIONE - SOLIDARIETÀ; VENERDÌ A VILLA DEVOTO PRESENTAZIONE "MADRE TERRA"  
 
Cagliari, 19 dicembre 2013 - Si chiama "Madreterra" - per sottolineare il legame profondo, millenario e ancestrale che unisce l´Uomo alla sua Terra - il tributo di Flavio Manzoni, direttore design Ferrari, che ha coinvolto Leucos in un progetto benefico a sostegno degli alluvionati. L´iniziativa sarà presentata venerdì alle 11 in una conferenza stampa a Villa Devoto, a cui parteciperanno il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e lo stesso Flavio Manzoni. Il brand italiano di illuminazione, non nuovo alle iniziative benefiche, ha aderito alla proposta del designer nuorese, donando una The Great Jj, versione maxi della celebre lampada da tavolo con braccio mobile orientabile di Jac Jacobsen del1937,un’icona del design mondiale. Manzoni ha personalizzato la lampada realizzando un pezzo unico. In pratica da oggetto di design è diventata un opera d´arte, simbolo di luce e di rinascita dopo le tenebre nonchè amore per la vita, amore per la terra. Il progetto si svilupperà attraverso un roadshow per sensibilizzare e coinvolgere il mondo del design nei confronti delle popolazioni alluvionate della Sardegna. Dopo essere stata esposta in varie città, da Milano a New York, giungerà a Londra per essere battuta all’asta da una nota casa d´aste. Il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno degli alluvionati della Sardegna.  
   
   
TOSCANA: ANTICIPATI I FONDI EUROPEI E STANZIATI 50 MILIONI PER PREVENIRE IL DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – La Regione Toscana ha deciso di anticipare da subito 82 milioni del fondi europei per il ciclo di programmazione 2014-2020. La scelta di anticipare, con risorse regionali, l´avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria è per l´assessore al bilancio Vittorio Bugli una delle novità assolute del bilancio 2014, discusso oggi dall´aula del consiglio regionale. "Si tratta - sottolinea - di un tratto assolutamente distintivo della manovra". Di 82 milioni 42 sono già disponibili, mentre per gli altri 40 la Regione ricorrerà ad un prestito. L´approvazione dei programmi operativi del Fesr, Fse e Feasr, ovvero gli strumenti europei per lo sviluppo regionale, le politiche sociali e l´agricoltura, è prevista per l´autunno del prossimo anno. L´obiettivo dell´anticipazione è mantenere alta la spesa nella fase di passaggio tra l´attuale ciclo, in scadenza, e quello successivo. Tra gli investimenti finanziati con il bilancio del prossimo anno l´assessore pone invece l´accento sulla tutela del territorio e la prevenzione del rischio sismico, a cui è stato riservato un posto di rilievo. La Regione continuerà a chiedere al Governo di liberare dai vincoli del patto di stabilità interno gli investimenti di prevenzione e messa in sicurezza perché, ha ricordato Bugli, "una regione come la nostra che quest´anno ha avuto tre eventi alluvionali gravi e un sisma non può affogare di patto di stabilità". "Ma anche in questo contesto - ha rivendicato - abbiamo provato a trasformare le nostre fragilità in occasioni di crescita, stanziando risorse importanti, oltre 50 milioni, per interventi volti a prevenire il dissesto idrogeologico". Altri 3 milioni sono invece destinati ad alimentare un fondo in conto interessi per finanziare interventi privati per l´eco-efficienza energetica e la messa in sicurezza sismica, che si affiancheranno ai bonus nazionali sulla ristrutturazione. E´ previsto anche un piano per adeguare gli edifici pubblici. Si punta in questo modo alla crescita di settori nuovi dell´economia.  
   
   
ARO: PROROGA TERMINI PER ACCESSO AI 10 MLN DI PREMIALITA’  
 
Bari, 19 dicembre 2013 - "A conferma, ove mai ce ne fosse bisogno, del fatto che la Regione non ha in mente di scaricare sulle amministrazioni locali, né tanto meno i sui cittadini, oneri o responsabilità ho proposto alla Giunta Regionale, che ha approvato, una delibera di proroga dei termini per l´accesso ai 10,8 Mln di euro a disposizione degli Aro che abbiano espletato le nuove gare per i servizi di spazzamento e raccolta improntate ad una raccolta differenziata spinta". Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, annuncia il provvedimento adottato dalla Giunta Regionale di ieri. "Nel luglio scorso la Giunta aveva destinato per gli Aro che entro il 31 dicembre 2013 avevano aggiudicato il servizio unico di spazzamento, raccolta e trasporto o che abbiano adeguato i contratti di servizio conformemente allo schema di Carta dei Servizi adottato con Dgr 194/2013 (per un importo di 10 Meuro) ed ai Comuni che alla data di pubblicazione della deliberazione su indicata sul B.u.r.p., avvenuta in data 30/07/2013 B.u.r.p. N. 106, abbiano raggiunto gli obiettivi previsti dalla Dgr n. 1093 del 05/06/2012, purchè non rientranti negli Aro beneficiari dei 10 Meuro sopracitati (per altri 0,8 Meuro). Dalla ricognizione effettuata dal Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica - prosegue Nicastro - nonostante l’avvenuta costituzione degli Aro, si rilevano generalmente dei ritardi da parte dei Comuni associati in Aro nell’attivazione delle procedure di affidamento dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei Rsu a livello di Aro rispetto al cronoprogramma previsto ed agli obiettivi fissati con Dgr 1291/2013 per l’accesso alle risorse stanziate". "Ho proposto quindi - conclude l´assessore - uno spostamento del termine al 30 giugno 2014 per permettere ad Aro e Comuni di accedere a queste risorse nell´ottica di un sostegno ai territori che mostrino, questo è elemento fondamentale, di aver colto l´opportunità offerta dal nuovo assetto normativo e dalla governance che la Puglia ha disegnato per il comparto".