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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
UE: IL TRIBUNALE ANNULLA LE AUTORIZZAZIONI DELLA COMMISSIONE ALL´IMMISSIONE IN COMMERCIO DELLA PATATA GENETICAMENTE MODIFICATA AMFLORA LA COMMISSIONE HA VIOLATO LE NORME PROCEDURALI PER L’AUTORIZZAZIONE DEGLI OGM NELL’UNIONE  
 
Lussemburgo, 13 dicembre 2013 - Sul territorio dell’Unione europea, gli organismi geneticamente modificati (Ogm) possono essere emessi nell’ambiente o immessi in commercio soltanto quando siano autorizzati, a precise condizioni e per usi determinati, previa valutazione scientifica dei rischi. Il regime di autorizzazione prevede due diverse procedure, applicabili a seconda dell’uso che si prevede di fare degli Ogm. La prima (disciplinata dalla direttiva 2001/18/Ce ), riguarda l’autorizzazione degli Ogm ai fini della loro emissione deliberata nell’ambiente: il rilascio dell’autorizzazione spetta in linea di principio allo Stato membro cui un’impresa ha notificato la richiesta. Gli altri Stati membri e la Commissione possono sollevare obiezioni in merito alla decisione di autorizzazione che si prevede di adottare. La seconda procedura di autorizzazione (istituita dal regolamento n. 1829/2003 ), per gli alimenti e i mangimi geneticamente modificati, viene svolta a livello dell’Unione. Qualora, nell’ambito della prima procedura venga sollevata un’obiezione oppure, nell’ambito della seconda procedura, venga presentata una richiesta di autorizzazione, la decisione definitiva sull’autorizzazione è adottata dalla Commissione o dal Consiglio, sulla base dei pareri scientifici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). In questi casi, la Commissione è assistita da due comitati , composti dai rappresentanti degli Stati membri, che esprimono il rispettivo parere tenendo conto del parere dell’Efsa. Se il parere del comitato competente è favorevole all’autorizzazione dell’Ogm, la Commissione rilascia l’autorizzazione. In caso contrario, oppure in caso di mancata manifestazione del parere, la Commissione sottopone una proposta di autorizzazione al Consiglio, il quale può esprimere il proprio assenso o opporsi. Se il Consiglio non adotta alcuna decisione, la Commissione rilascia l’autorizzazione. La società Basf Plant Science Gmbh ha, da un lato, per mezzo di una sua controllata, chiesto alle autorità svedesi di autorizzare l’immissione in commercio della patata geneticamente modificata Amflora, per la coltivazione e l’utilizzo a fini industriali. Poiché vari Stati membri avevano trasmesso osservazioni in merito a tale domanda, l’adozione della decisione definitiva è stata rimessa alle autorità dell’Unione. Dall’altro lato, la Basf ha essa stessa avviato dinanzi alle autorità dell’Unione una richiesta di autorizzazione relativa alla produzione di mangimi a base di tale patata, che ricomprendeva anche l’ipotesi della presenza accidentale di tracce di Ogm negli alimenti destinati al consumo umano o a quello animale. La Commissione, avendo ricevuto nel corso del 2005 alcuni pareri favorevoli da parte dell’Efsa, ha sottoposto le relative proposte di autorizzazione ai comitati e successivamente, in assenza di un parere da parte di questi ultimi, al Consiglio, il quale non ha adottato alcuna decisione. La Commissione avrebbe dunque potuto, in tale fase, rilasciare le autorizzazioni richieste. Tuttavia, dato che nel corso delle procedure di autorizzazione le erano state trasmesse informazioni riguardanti talune incoerenze tra i vari pareri scientifici dell’Efsa, la Commissione non ha rilasciato alcuna autorizzazione, ma ha deciso di consultare nuovamente detta autorità affinché fornisse chiarimenti in merito ai suoi pareri. Nel giugno 2009, l’Efsa ha adottato un parere scientifico consolidato nel quale (in presenza di pareri minoritari dissenzienti rispetto alle sue conclusioni) ha confermato che la patata Amflora non presentava rischi né per la salute umana né per l’ambiente. Dopo tale parere, ai comitati competenti non sono stati trasmessi nuovi progetti di decisione di autorizzazione da parte della Commissione, che ha rilasciato le due autorizzazioni richieste con decisioni del 2 marzo 2010 . Ritenendo che la patata Amflora comportasse nondimeno un rischio per la salute umana e animale nonché per l’ambiente, l’Ungheria ha chiesto al Tribunale Ue di annullare le autorizzazione della Commissione. La Francia, il Lussemburgo, l’Austria e la Polonia sono intervenuti nella causa a sostegno dell’Ungheria. Nell’odierna sentenza, il Tribunale rileva innanzitutto che la Commissione, prima di adottare le decisioni impugnate, non ha sottoposto ai comitati competenti i progetti modificati di tali decisioni unitamente al parere consolidato dell’Efsa del 2009 e ai pareri minoritari. Orbene, mentre i dispositivi delle decisioni impugnate sono identici a quelli dei progetti di decisione inizialmente sottoposti ai comitati competenti e al Consiglio, lo stesso non può dirsi del fondamento scientifico sulla cui base la Commissione ha adottato tali decisioni. Pertanto, il Tribunale osserva che la Commissione, avendo deciso di chiedere all’Efsa un parere consolidato e avendo fondato le decisioni impugnate in particolare su tale parere, senza consentire ai comitati competenti di prendere posizione né sul parere né sui progetti di decisione modificati, ha violato le norme delle procedure di autorizzazione. Il Tribunale afferma inoltre che, se la Commissione avesse rispettato tali norme, gli esiti della procedura o il contenuto delle decisioni impugnate avrebbero potuto essere sostanzialmente diversi. Infatti, posto che i voti sui progetti anteriori espressi in seno ai comitati erano stati molto divisi, e che le conclusioni del parere consolidato dell’Efsa del 2009, accompagnate da pareri minoritari, avevano espresso maggiori incertezze rispetto ai precedenti pareri dell’Efsa, non si poteva escludere che i membri dei comitati potessero rivedere la loro posizione e decidere pro o contro le autorizzazioni richieste. Per di più, in presenza di un parere negativo o in assenza di parere da parte dei comitati, la Commissione sarebbe stata tenuta a sottoporre le proposte di autorizzazione al Consiglio, il quale avrebbe potuto decidere pro o contro le autorizzazioni. Solo dopo aver portato a termine detta procedura, ed in assenza di decisioni da parte del Consiglio, la Commissione avrebbe potuto adottare le sue decisioni. Il Tribunale rileva che il fatto di avere aggiunto, nei progetti delle decisioni impugnate, una motivazione riferita a un nuovo parere dell’Efsa quale fondamento scientifico, rappresenta una modifica sostanziale di tali progetti rispetto alle loro precedenti versioni. Di conseguenza, le decisioni non possono essere considerate identiche ai progetti e alle proposte anteriori. Peraltro, il parere consolidato del 2009, che presenta notevoli differenze rispetto ai pareri anteriori dell’Efsa, deve essere considerato come una nuova valutazione nel merito, e non come una mera conferma, prettamente formale, delle valutazioni dei rischi contenute nei pareri anteriori. In conclusione, poiché la Commissione ha violato in modo sostanziale i suoi obblighi procedurali, il Tribunale annulla le decisioni impugnate.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UN NUOVO REGOLAMENTO SUGLI AIUTI D´IMPORTANZA MINORE ("DE MINIMIS") NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA DI PRODOTTI AGRICOLI  
 
 Bruxelles - La Commissione ha adottato in data 18 dicembre un regolamento che mira a precisare la definizione degli aiuti d´importanza minore (aiuti "de minimis") per i quali si può ritenere che non costituiscano aiuti di Stato e ad aumentarne il massimale. "Il nuovo regolamento consentirà agli Stati membri di disporre di un margine di manovra più ampio per concedere aiuti senza falsare la concorrenza, soprattutto in situazioni di emergenza, e alla Commissione di semplificare il trattamento degli aiuti nazionali nel settore agricolo" ha dichiarato Dacian Cioloþ, Commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale. Finora, in base al regolamento (Ce) n. 1535/2007, gli aiuti che non superavano 7 500 Eur per beneficiario e per triennio, o un massimale pari allo 0,75% del valore della produzione agricola stabilito per ciascun Stato membro, erano considerati aiuti che non falsavano o rischiavano di falsare la concorrenza. Il nuovo regolamento, che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2014, aumenta l´importo per beneficiario a 15 000 Eur su un periodo di tre esercizi finanziari e il massimale per Stato membro all´1% del valore della produzione agricola. Il regolamento descrive inoltre in modo più completo i tipi di aiuti che possono rientrare nel suo campo di applicazione. Contesto La concorrenza è uno dei principali motori di crescita e il mantenimento di un sistema di concorrenza libera e senza distorsioni è uno dei principi di base dell´Unione europea (Ue). La politica dell´Ue in materia di aiuti di Stato si prefigge di garantire, nel rispetto dei suoi impegni internazionali, una libera concorrenza, una ripartizione efficace delle risorse e l´unità del mercato interno. Gli aiuti di Stato nel settore agricolo poggiano su tre principi: sono conformi ai principi generali della politica di concorrenza; devono essere coerenti con le politiche comuni dell´Unione nel settore agricolo e dello sviluppo rurale; devono essere compatibili con gli impegni internazionali dell´Unione, in particolare con l´accordo dell´Omc sull´agricoltura. Questi diversi principi si sono concretizzati in strumenti giuridici che si applicano unicamente al settore agricolo: gli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 ("gli orientamenti"); il regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo; gli aiuti di Stato specifici per il settore agricolo previsti nel regolamento relativo ai moduli di notifica [Allegato I, parte Iii.12, punti da A a T, del regolamento (Ce) n. 794/2004]; il regolamento relativo agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo. Questi strumenti scadono il 31 dicembre 2013 e sono attualmente soggetti a una revisione sia nel quadro dell´iniziativa della Commissione per la modernizzazione degli aiuti di Stato che alla luce delle nuove norme che si applicheranno nel settore dell´agricoltura e dello sviluppo rurale nell´ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Nel 2013 la Commissione europea ha organizzato una consultazione pubblica sulla revisione delle norme in materia di aiuti Stato che ha permesso a tutte le parti interessate di esprimere la loro posizione sulle modifiche necessarie e di formulare osservazioni sul progetto del nuovo regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo. Tuttavia, il nuovo regolamento relativo alle esenzioni per categoria nel settore agricolo e i nuovi orientamenti non saranno ancora in vigore all´inizio del 2014. Nel novembre 2013 la Commissione ha quindi adottato una comunicazione per prorogare al 30 giugno 2014 la validità dell´attuale regolamento di esenzione e degli orientamenti.  
   
   
PRODOTTI ALIMENTARI: LA COMMISSIONE PRESENTA PROPOSTE SULLA CLONAZIONE DEGLI ANIMALI E SUI NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI  
 
Ieri la Commissione europea ha adottato tre progetti di legge sulla clonazione degli animali e sui nuovi prodotti alimentari, che conferiranno certezza giuridica al settore. Due proposte vieteranno l’uso delle tecniche di clonazione nell’Ue per gli animali da allevamento1 nonché le importazioni di tali cloni animali. Sarà inoltre vietata la commercializzazione di prodotti alimentari derivati da cloni animali. Queste proposte sono incentrate sul benessere degli animali e su altri aspetti etici connessi all’uso delle tecniche in questione. Il progetto di legge sui nuovi prodotti alimentari rivede l´omonimo regolamento vigente per facilitare l’accesso di prodotti alimentari nuovi e innovativi al mercato dell’Ue, pur mantenendo un livello elevato di protezione dei consumatori. Il commissario Ue per la Salute Tonio Borg ha dichiarato: "L’odierna iniziativa sulla clonazione animale risponde in maniera realistica e attuabile alle preoccupazioni in materia di benessere degli animali, nonché alle percezioni dei consumatori in merito ai prodotti alimentari derivati da cloni animali. Le modifiche in materia di nuovi prodotti alimentari porranno in essere un sistema più efficace, che offrirà ai consumatori dell’Ue il vantaggio di un’ampia scelta di prodotti alimentari, creando un contesto favorevole per il settore alimentare europeo." Punti principali in materia di clonazione Nell´ue non si effettuerà la clonazione a fini agricoli né tali cloni saranno importati finché persistono preoccupazioni sul piano del benessere degli animali. Il primo progetto di direttiva prevede un divieto temporaneo di utilizzare le tecniche di clonazione negli animali da allevamento, nonché di immettere sul mercato cloni animali e cloni embrionali vivi. Il secondo progetto di direttiva garantisce che prodotti alimentari quali carne o latte derivati da cloni animali non siano immessi sul mercato dell’Ue. La clonazione non sarà tuttavia vietata per fini come la ricerca, la conservazione di razze rare e di specie minacciate di estinzione o l’uso di animali per la produzione di prodotti farmaceutici e di dispositivi medici, nei casi in cui l’uso di tali tecniche possa essere giustificato. Punti principali in materia di nuovi prodotti alimentari Nell’ambito del progetto di regolamento, i nuovi prodotti alimentari sarebbero soggetti a una più semplice, chiara ed efficiente procedura di autorizzazione centralizzata a livello Ue, che dovrebbe consentire ai prodotti alimentari sicuri e innovativi di accedere più rapidamente al mercato dell’Ue. Per "nuovo prodotto alimentare" si intende in genere un prodotto alimentare non ancora utilizzato in misura significativa per il consumo umano nell´Ue prima del maggio 1997, ossia prima dell´entrata in vigore dell´attuale regolamento, e in particolare i prodotti alimentari derivati dall´applicazione di nuove tecniche e tecnologie, quali i nanomateriali. Sono inoltre previste disposizioni specifiche per i prodotti alimentari non ancora commercializzati nell’Ue, ma che vantano un uso sicuro storicamente comprovato in paesi terzi, a vantaggio di un sistema più equilibrato e un ambiente favorevole al commercio. Il progetto di legge si ripropone anche di tutelare l´innovazione. In base al nuovo sistema, in caso di innovazione comprovata da nuovi sviluppi scientifici, l´impresa alimentare che presenta la domanda deterrebbe l’autorizzazione alla commercializzazione per 5 anni prima che altre aziende possano iniziare la produzione. Prossime tappe Le proposte legislative della Commissione saranno esaminate da altre istituzioni Ue, tra cui il Parlamento europeo e il Consiglio, che prenderanno posizione in materia a tempo debito. In questa fase, si prevede che tali proposte legislative entreranno in vigore al più presto nel 2016.  
   
   
EXPO, MARONI: NOSTRA BELLEZZA SONO STILI DI VITA  
 
"La cosa più bella che l´Italia può presentare al mondo in occasione di Expo 2015 sono gli stili di vita". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione "Prima di tutto" su Radio 1 Rai, che questa settimana dedica una parte della sua programmazione all´Esposizione Universale di Milano che si aprirà fra 500 giorni. E proprio in occasione di questa data Palazzo Lombardia, sede della Regione, ospita questa mattina l´evento ´500 giorni a Expo´, organizzato in collaborazione con il quotidiano ´Il Giorno´. Tutto Procede - "Tutto procede, non solo i cantieri", ha spiegato Maroni. "Proprio ieri sono stati consegnati i lotti ai Paesi partecipanti, siamo nei tempi. Sono stati recuperati i ritardi accumulati negli anni passati e Giuseppe Sala (commissario unico di Expo) sta lavorando alla grande. La collaborazione fra istituzioni è molto buona e questa è una novità positiva". Mascotte Piace - Il governatore lombardo ha espresso il suo parere sulla mascotte dell´Esposizione universale di Milano presentata nei giorni scorsi, che richiama i lavori del pittore milanese Arcimboldo. "Mi piace perché è la sintesi di tutto, è simpatica, anche se ovviamente sono più interessato ai contenuti". Giusto Mix Pubblico E Privato - Ai microfoni di Radio 1 Maroni ha toccato poi il tema degli investimenti che l´Expo sta attraendo, anche in riferimento alle infrastrutture come Pedemontana. "Il giusto mix di interesse pubblico e privato sta funzionando. Expo sta facendo rinascere l´interesse degli investitori. Deve essere come i Led Zeppelin: un grande successo" ha detto, dopo il passaggio in radio di un famoso pezzo del gruppo britannico.  
   
   
500 A EXPO, MARONI: GIOCO DI SQUADRA HA RISOLTO PROBLEMI  
 
Ritardi sulle infrastrutture che si stanno recuperando, ottima e leale collaborazione fra le Istituzioni, adesioni in aumento, grande lavoro da parte di tutti i soggetti coinvolti. E´ un bilancio positivo quello presentato al convegno ´500 giorni a Expo´, realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con il quotidiano ´Il Giorno´. Un giudizio condiviso dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, secondo il quale, "ci sono tutte le condizioni, perché l´Esposizione universale del 2015 sia un grande successo". L´importanza Di Comunicare - Complimentandosi con il direttore e l´editore del quotidiano milanese per l´idea di un´iniziativa che faccia da ´countdown´ all´evento del 2015, il governatore ha sottolineato l´importanza di "comunicare le cose buone che si stanno facendo", anche attraverso "occasioni come quella di oggi, che potrà essere replicata, anche in altre città, coinvolgendo il territorio". Colmati Ritardi - Sotto il profilo delle opere, Maroni ha espresso soddisfazione per come sta procedendo la realizzazione delle infrastrutture. "Abbiamo colmato i ritardi che si erano accumulati negli anni passati" ha fatto notare, aggiungendo di "non essere interessato a dire di chi sia stata la colpa". "L´importante - ha detto - è che oggi, grazie alla più che leale collaborazione fra Istituzioni, i ritardi si stanno risolvendo". "Del resto - ha aggiunto - la data del 2015 ci impone di rispettare senza deroga un termine: entro il 30 aprile del 2015 deve essere tutto pronto". Sfida Da Vincere - Expo, secondo il presidente lombardo, "è una sfida". E le sfide, ha sottolineato, "noi le vogliamo vincere. Concludendo le opere secondo i tempi previsti, senza sforare i budget, evitando le infiltrazioni della criminalità organizzata e avendo chiaro cosa fare nel ´dopo Expo´. Abbiamo superato l´Esposizione di Shanghai in termini di Paesi partecipanti (ormai è sicura l´adesione anche degli Stati Uniti, per la quale manca solo la formalizzazione), il tema è affascinante e quindi ci sono tutte le condizioni perché Expo Milano 2015 sia un grande successo". Compiti Ben Precisi - Nella grande organizzazione dell´evento, ognuno ha il suo ruolo. Alla Regione, ha ricordato Maroni, "spetta quello di guidare il ´Tavolo Lombardia´, ma anche quello di diffondere i contenuti di Expo. Per questo abbiamo iniziato il World Expo Tour, che, da gennaio, proseguirà il suo viaggio a partire da Barcellona". "Inoltre - ha aggiunto - ci siamo concentrati sulla questione della contraffazione alimentare. Nel mondo il cosiddetto ´Italian sounding´, ossia la diffusione di prodotti che sembrano italiani senza esserlo affatto, produce un giro d´affari pari all´export totale l´agro-alimentare italiano: 60 miliardi di euro. Un danno stratosferico all´industria agro-alimentare italiana, nonché un grave rischio per la salute, perché il consumatore è indotto a pensare che il prodotto che compra risponda alle normative Ue, quando invece non è così". Documento Strategico - Per combattere la contraffazione alimentare, Regione Lombardia, ha proseguito il governatore, "ha elaborato un documento strategico, che abbiamo inviato alla Commissione Ue, la quale si è impegnata a diffonderlo presso i Stati membri, perché vogliamo che, durante Expo, questo protocollo venga sottoscritto dai principali Paesi europei. Sarebbe un risultato straordinario, una svolta epocale, per la tutela della salute, ma anche per la difesa delle nostre imprese del settore". Sostegno A Imprese E Impegno Per Più Deboli - In coda al suo intervento, Maroni ha ricordato che l´impegno della Regione Lombardia non si ferma a Expo. In questi mesi, ha ricordato, "abbiamo assunto molti provvedimenti per il sostegno alle imprese, come l´anticipazione della Cig in deroga dello Stato, il miliardo messo a disposizione per pagare i crediti che le aziende vantano nei confronti della P.a., i contributi per chi investe in innovazione e tante altre ancora". Impegno analogo è stato profuso nei confronti delle famiglie e dei soggetti più deboli. E´ proprio di ieri, ha evidenziato Maroni, "la delibera di Giunta con la quale, nonostante i tagli del Governo di Roma, siamo riusciti a trovare 54 milioni per azzerare i ticket per gli anziani che hanno un basso reddito. Dal 2014, 800.000 Lombardi non pagheranno più il ticket sui farmaci".  
   
   
500 A EXPO: L´AGRICOLTURA GIOCA UN RUOLO DI PRIMO PIANO  
 
 "Da oggi in avanti sui temi che caratterizzano Expo rivendichiamo un ruolo forte del nostro Assessorato e dell´agricoltura lombarda, la prima in Italia e in Europa. Abbiamo la necessità di intervenire sui contenuti, perché i cittadini, lo dice il sondaggio sulla conoscenza dell´evento presentato oggi, si aspettano da noi una presa di posizione forte: andiamo verso un evento politico, nell´ambito del quale potersi confrontare sui modelli di sviluppo del sistema agricolo e agroalimentare lombardo". E´ intervenuto così l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, a conclusione dell´evento organizzato in Regione a 500 giorni dall´avvio di Expo. "Il 53 per cento degli intervistati - ha sottolineato il responsabile regionale dell´agricoltura - ci dice che Expo riguarda questioni agricole; se a queste aggiungiamo chi dice che Expo si occupa di fonti di energie rinnovabili (29 per cento), saliamo al 72 per cento, perché esse comunque derivano dalle agroenergie". "Tocca a noi dare contributi concreti, dunque, ai temi di Expo sull´alimentazione - ha aggiunto Fava -. Se riusciremo a trasformare quei sei mesi in occasioni di dibattito politico su qualità, tutela delle produzioni, modelli di sviluppo del sistema agroalimentare e lotta alla contraffazione, avremo centrato un obiettivo importante". Foodcast, Orientare La Pianificazione - "Con il progetto Foodcast, presentato recentemente, Regione Lombardia si è preoccupata di capire gli orientamenti produttivi del cibo e individuare le tendenze che orientano i produttori stessi" ha detto Fava. La Lombardia è la prima regione europea, infatti, ad aver provato a creare un sistema avanzato per individuare tendenze e condizionare la pianificazione in tema di cibo. Un sistema evoluto, frutto della ricerca universitaria, che darà suggerimenti "a chi, come me, si trova a dover realizzare una programmazione territoriale di lungo periodo in materia agricola - ha spiegato l´assessore -. Indicatori precisi e modalità di calcolo le cui risultanze consentiranno di arrivare a mettere a punto una programmazione che assecondi mercati che hanno un futuro". "Qualità e quantità del cibo siano, dunque, oggetto di programmazione e affermazione di un territorio - ha sottolineato Fava - che, per l´alto livello delle sue produzioni, certificate, garantite e controllate con un sistema che non ha pari, merita di essere tutelato e rispettato". Valori Da Difendere - Identità culturale, difesa e promozione delle produzioni a denominazione d´origine si confermano ´valori´ da sostenere contro ogni forma di contraffazione che, in giro per il mondo, vale qualcosa come 60 miliardi di euro. "Abbiamo visto quanto sia difficile e attuale difendere il Made in Italy" ha detto Fava, ricordando le recenti manifestazioni ai confini del Brennero. E, proprio per dare attuazione a quel protocollo contro il cosiddetto ´Italian sounding´ siglato da Regione Lombardia lo scorso 7 luglio, "occorre mettere a punto regole precise - ha ribadito -, che i Paesi devono darsi reciprocamente, proprio in occasione di Expo, quando si ritroveranno. Perché le caratteristiche del nostro agroalimentare siano tutelate finalmente in giro per il mondo".  
   
   
CIBI E CULTURE DEL MONDO AL CENTRO DELLA III GIORNATA PER UN EQUO SVILUPPO GLOBALE  
 
 Firenze - Sono i cibi e le culture del mondo i protagonisti della terza edizione della Giornata per un equo sviluppo globale (istituita con la Legge regionale 6/2010) che si svolge il 19 e 21 dicembre con tanti appuntamenti a Firenze e a Pisa. L´iniziativa è stata presentata oggi dall´assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli, affiancato da Severino Saccardi, direttore di Testimonianze e presidente del Comitato regionale della Giornata e dal consigliere regionale Paolo Tognocchi, promotore delle legge istitutiva. L´obiettivo, porre al centro della riflessione dei giovani, della scuola, della cooperazione e dell´associazionismo temi quali l´interdipendenza planetaria, i diritti umani e la sostenibilità dello sviluppo globale a partire proprio dai Cibi e le culture del mondo. "Il cibo è fonte di vita e il cibo è anche fonte di cultura - ha commentato l´assessore Vittorio Bugli - E´ un linguaggio universale e contiene in sé la storia della diversità di ogni popolo. Credo che proprio dal cibo dunque, in questo periodo di crisi non solo economica, possa arrivare il messaggio forte di cambiare stile di vita. La terza edizione della Giornata per un equo sviluppo globale ci dice che cambiare stile di vita significa recuperare il valore della diversità, il valore delle risorse esauribili e quindi l´importanza di combattere gli sprechi, oltre al valore del diritto di ciascuno ad avere quel cibo che a oltre un terzo del pianeta non è garantito. Temi centrali che costituiscono per la Regione anche una preparazione all´Expo 2015". Per Severino Saccardi, la cui rivista Testimonianze ha dedicato un numero proprio a questo tema, "il cibo è cultura materiale, ma anche dimensione identitaria e storia nazionale, basta vedere il ruolo del libro di Pellegrino Artusi che è riuscito a consolidare l´unità delle diversità". Paolo Tognocchi ha invece sottolineato come "l´iniziativa che quest´anno raddoppia, coinvolgendo Firenze e Pisa, deve proseguire il proprio radicamento nei territori, facendo leva sulla rete regionale della cooperazione e dell´associazionismo, e ponendo all´attenzione soprattutto dei giovani temi centrali per uno sviluppo equo e sostenibile". Il programma fiorentino - Le iniziative di Firenze si svolgeranno nella giornata del 19 dicembre: la mattina, presso la sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi (con un´iniziativa a partire dalle 10.30, rivolta specificamente agli studenti delle scuole secondarie toscane), sono previsti interventi dello chef Fabio Picchi, di Giorgio Federici (Università di Firenze), di Mauro Perini (di Water Right Foundation), della giornalista tunisina Leila Elhoussi e di don Andrea Cristiani. Verrà sottolineato il rapporto fra cibo, creatività e pluralità delle culture umane richiamando alla necessità di nuove regole nelle relazioni umane e sociali per garantire alla totalità degli uomini e delle donne del pianeta il diritto a sedersi al "convivio" del mondo. All´incontro parteciperà l´Orchestra multietnica di Enrico Fink. Nel pomeriggio del 19 dicembre ci si sposta alla Biblioteca delle Oblate, ore 17.30, dove verrà presentato il volume della rivista "Testimonianze" dedicato ai Cibi del mondo. Parteciperanno, fra gli altri, il giornalista Giuseppe Calabrese (de "La Repubblica"), Giancarlo Ceccanti (di Acquifera onlus), Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri), Vincenzo Striano e Severino Saccardi. All´iniziativa della Biblioteca delle Oblate darà il suo contributo, in parole ed in musica, anche l´artista Chiara Riondino e verranno proposte letture dal volume di Pellegrino Artusi, "La scienza in cucina e l´arte di mangiar bene". Il programma pisano - I temi dei bisogni fondamentali e dei diritti legati alle vitali questioni del cibo, dell´acqua e della"sovranità alimentare" saranno sviluppati nell´incontro conclusivo di Pisa il 21 dicembre (Centro Maccarone, ore 10.30) che riprenderà il tema ed il titolo "generale": Cibi e culture del mondo. L´incontro, che sarà aperto dai saluti del sindaco Marco Filippeschi e del presidente della Provincia Andrea Pieroni, sarà incentrato su una Tavola rotonda e su un incontro fra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il ministro dell´integrazione Cecile Kyenge Kasethu che discuteranno delle Prospettive e possibilità di uno sviluppo equo. Il messaggio della Giornata per un equo sviluppo umano sarà anche riproposta con un´iniziativa di valore simbolico il 21 dicembre presso i supermercati Unicoop in cui sullo scontrino degli acquisti effettuati ci saranno poche e incisive parole sul significato profondo delle relazioni fra Cibi e culture del mondo.  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: WEBLETTER AGRIFOR, IPOTESI DI CONCERTAZIONE CON SLOVENIA E CROAZIA  
 
Udine - Si può leggere sul sito della Regione il numero 42 della webletter/Agrifor, notiziario on line della direzione Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia che in questo numero affronta i più recenti eventi inerenti il mondo rurale e forestale regionale. In particolare, il notiziario elettronico mette in risalto i provvedimenti varati in tale periodo dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello. Ribadisce infatti la posizione del governo del Friuli Venezia Giulia rispetto alle colture Ogm, e l´attenzione alla viticoltura del Carso che Bolzonello aveva enunciato in un recente convegno a Trieste. La webletter richiama altresì l´attenzione del mondo della viticoltura sulla disponibilità di 18 milioni di euro derivante dall´Ocm vino, e sull´approvazione degli indennizzi per i danni causati dai cinghiali. Riporta inoltre i principali interventi del Cfr-corpo Forestale Regionale in materia di traffico illecito di cani da altri Paesi, e di controlli sui cacciatori. Nella webletter/Agrifor spazio pure alla presentazione del n. 18 della rivista del territorio Tiere Furlane/terra Friulana e l´ipotesi di concertazione, con Slovenia e Croazia, in materia di pesca in mare. Infine, riguardo alle tematiche ambientali, tratta delle aree protette e Natura 2000, ricorda la trasformazione di 56 Siti di Importanza Comunitaria (Sic) della nostra Regione in Zone Speciali di Conservazione (Zsc), e dà notizia dell´avvio della concertazione per il Psr-piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.  
   
   
AGRICOLTURA E NUOVO PSR. VENETO: A GENNAIO INCONTRO CON PROVINCIA DI BELLUNO  
 
 “Intendo dedicare uno specifico incontro all’agricoltura bellunese, per vedere come sostenerla nelle sue specificità con il prossimo Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014-2020. Organizzerò a gennaio un confronto con il sistema del primario e le istituzioni della provincia di Belluno, per ascoltare le istanze delle aree montane insieme agli enti territoriali, associazioni e soprattutto con le dirette rappresentanze del mondo agricolo”. Lo ha annunciato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato, anticipando, prima della pausa natalizia, la “decisa volontà di ascoltare le comunità e i territori, dando loro la possibilità di esprimere aspettative, richieste, dubbi, incertezze ed esigenze”. “L’agricoltura della zona montana veneta deve avere le stesse possibilità di sviluppo e crescita, alla pari di quella in pianura – ha concluso l’assessore – costruendo strategie che consentano di superare le penalizzazioni che derivano da ostacoli e barriere morfologiche naturali e da un sistema infrastrutturale particolare, che impongono costi aggiuntivi, limitano le possibilità di diversificazione colturale e rendono più difficile e gravoso le usuali pratiche di campagna”.  
   
   
MARONI: LA REGIONE È IMPEGNATA A TUTELA DEL MONDO AGRICOLO  
 
Rezzato/bs - Lotta alla contraffazione alimentare e massimo impegno per tutela e salvaguardia del settore agricolo e agro-alimentare, una delle specificità della Lombardia, prima regione agricola in Italia e seconda in Europa. Questi i punti cardine del lungo intervento delpresidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, pronunciato all´Assemblea annuale del Consorzio Grana Padano, alla quale hanno partecipato anche gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio e Urbanistica) e Gianni Fava (Agricoltura). Riduzione Delle Tasse - Il governatore, reduce da una conferenza stampa sull´approvazione del Bilancio regionale, ha ricordato i numerosi interventi "coraggiosi e innovativi" portati avanti dalla sua Giunta, per sostenere il tessuto produttivo lombardo e per aiutare famiglie e persone in difficoltà. Misure che, ha sottolineato, "sono state varate senza aumentare le tasse, nonostante la Legge di stabilità del Governo centrale ci abbia penalizzato con tagli da oltre 300 milioni". Un risultato invidiabile, reso ancora più importante da alcuni interventi tesi alla riduzione della pressione fiscale, come l´azzeramento dell´Irap per le Start up innovative, l´esenzione dal bollo auto per chi rottama una vettura Euro3 diesel o il recente taglio dei ticket sanitari. La ´Rivoluzione Dei Costi Standard´ - "Dal 2014 - ha fatto presente il presidente - 800.000 anziani che hanno bisogno non pagheranno più i farmici e ciò senza toccare assolutamente le altre esenzioni già in essere". "Un obiettivo che abbiamo potuto raggiungere - ha continuato - grazie all´applicazione dei costi standard, una battaglia vinta, sulla quale la nostra Regione si è impegnata con forza. Una vera rivoluzione, che finalmente premia le Regioni virtuose come la nostra". "Per capire la portata di questo cambiamento - ha fatto notare Maroni - basti pensare che nei primi due mesi di applicazione dei costi standard, novembre e dicembre 2013, alla Lombardia sono arrivati 40 milioni in più. Una cifra importante, da reinvestire nel sociale e nella sanità". Difendere Vocazione - Il presidente ha quindi confermato l´impegno della Giunta regionale nel difendere e promuovere la vocazione agricola della Lombardia. "Non solo perché siamo la prima regione agricola d´Italia e la seconda in Europa - ha detto -, ma anche perché questo è un settore che genera occupazione e produce ricchezza". Un mondo sul quale, però, gravano numerosi rischi, dalla nuova programmazione europea alla concorrenza sleale, rappresentata dalla contraffazione alimentare. E proprio su questo punto Maroni ha ricordato che è ´targato Regione Lombardia´ il documento che, in vista di Expo, verrà sottoposto a tutti i Paesi europei, per fare fronte comune contro questo fenomeno. "Ogni anno - ha ricordato Maroni - vengono venduti prodotti che sembrano italiani senza esserlo, per un giro di affari da 60 miliardi di euro, una cifra pari a tutto l´export agroalimentare del nostro Paese. Noi siamo impegnati per cercare di frenare questo fenomeno, perché il tema di Expo, ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, vuole dire anche occuparsi degli stili di vita e della salute dei consumatori, che oggi, quando acquistano un prodotto ´Italian sounding´, pensano di essere tutelati dalle norme Ue, ma non lo sono affatto". Più Forti In Europa - L´impegno contro la contraffazione, portato avanti anche con la collaborazione della Commissione Ue, testimonia il cambio di passo nei confronti di Bruxelles, dove la Regione Lombardia vuole contare di più, a partire da un più forte riconoscimento della sua specificità. "Domani - fa sapere Maroni - firmeremo con le altre Regioni del Nord un importante Accordo di programma sulla qualità dell´aria. Un intervento coordinato con il Ministero dell´Ambiente, che, per la prima volta, scrive nero su bianco che l´area padana ha una sua specificità meteo-climatica. Nonostante ci si provi da tempo, non era mai riuscita una cosa del genere. Noi ce l´abbiamo fatta e ora potremo iniziare a estendere questo principio, per vedere riconosciute le nostre specificità, anche in tutti gli altri settori". Molte Iniziative Già Approvate - Tornando a quanto fatto per il settore agricolo e agroalimentare in questi primi mesi di attività della sua Giunta, Maroni ha ricordato, fra le altre, la recentissima Legge 14 del 18 novembre, "che concerne i mercati rionali e la promozione dei prodotti locali, prima applicazione del principio del ´km 0´ al quale teniamo molto". E ancora, ha proseguito il presidente, "nei bandi per le mense pubbliche, abbiamo privilegiato le offerte dei prodotti tipici del nostro territorio e con la legge sulla sospensione temporanea della realizzazione di grandi strutture di vendita, abbiamo posto le basi perché anche nei centri commerciali vengano creati dei ´corner´ dedicati alla promozione dei prodotti ´Made in Lombardia´". Più Tutela Per Il Territorio - Maroni ha fatto presente, che la vocazione agricola della Lombardia si salvaguarda anche attraverso una maggiore tutela del territorio. "Nelle linee guida sulla riforma del commercio - ha sottolineato - ho voluto fosse inserito molto chiaramente che i Comuni non possono cambiare la destinazione di un terreno agricolo per farne uno edificabile. Potete immaginare le pressioni in senso contrario che abbiamo subito, ma noi abbiamo le idee chiare e siamo andati dritti per la nostra strada".  
   
   
GRANA PADANO: UN RIFERIMENTO PER IL MADE IN ITALY  
 
Rezzato/bs - "Mi fa piacere partecipare ad un´assemblea che dà speranze al comparto e risultati positivi ai soci. Significa molto in un Paese che si è fermato e non per colpa dell´agricoltura, visto che, fra gli altri, il modello del Consorzio del Grana Padano rappresenta il riferimento per la crescita e la valorizzazione di uno dei simboli del Made in Italy agroalimentare". Così ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, partecipando all´Assemblea del Consorzio di tutela del Grana Padano, durante la quale sono stati comunicati alcuni risultati dell´annata 2013, caratterizzata da una crescita dell´export del 4 per cento. Tutela Contro Agropirateria - "I piani produttivi varati da Consorzio del Grana padano - ha proseguito Fava - hanno contribuito senza dubbio a garantire una maggiore stabilità dei prezzi e a fronteggiare i problemi legati alla redditività del prodotto. E questo senza che i piani produttivi abbiano stravolto la libertà di produrre per il mercato". La missione è ora quella di tutelare la Dop. "Il problema dell´agropirateria è comune a tutti i prodotti di qualità del Made in Italy - ha ribadito Fava - e richiede uno sforzo per promuovere i veri prodotti Dop e arrivare all´appuntamento dell´Expo di Milano forti di protocolli di intesa con gli Stati ospiti proprio per tutelare la filiera del Grana Padano e delle eccellenze del Made in Italy". Dop? Se Hanno Mercato - L´assessore lombardo all´Agricoltura ha, tuttavia, invitato a una riflessione sul sistema delle Dop. "Forse si è spinto eccessivamente sulle Dop - ha dichiarato -, perché è stato dato spazio a numerosi prodotti a denominazione, che non hanno poi avuto modo di affermarsi sul mercato. Forse sarebbe meglio puntare su quei pochi prodotti, come il Grana Padano, che hanno i numeri per affermarsi sui mercato italiano ed esteri". I Fronti Ancora Aperti - L´export sarà una delle chiavi di sopravvivenza, ha spiegato Fava, "insieme alla forza della cooperazione, altro elemento positivo nella filiera". Un accenno, dall´assessore, anche alla Pac. "Personalmente sono per chiudere l´accordo, anche se oggi rimbalzano notizie di Regioni in dissenso con il Ministero delle Politiche agricole sulla distribuzione delle risorse - ha fatto sapere Fava - accettando anche qualche sacrificio, se fosse necessario, ma ovviamente non più di tanto. Questo per il fatto che è assolutamente fondamentale avere una copertura finanziaria per il 2014, perché gli imprenditori agricoli non possono permettersi di rimanere senza aiuti". Rilevante anche la questione del prezzo del latte. "Bisogna trovare un´intesa, per non arrivare a febbraio senza alcun contratto, anche perché gli indicatori dicono che il latte spot seguirà il medesimo trend positivo del 2013. La presenza di un prezzo del latte, inoltre, permette ai produttori di pianificare la propria attività, che deve avere un respiro che va oltre il trimestre". Risparmio Suolo Per Legge - All´assemblea del Consorzio del Grana Padano è intervenuta anche l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi. "La Regione Lombardia sta perdendo ogni anno campi che l´agricoltura cede all´urbanizzazione - ha detto -. Insieme all´assessore Fava mi sono impegnata per una legge regionale contro il consumo di suolo".  
   
   
ANNO DI CRESCITA RECORD PER IL CSO: NEL 2013 ADERISCONO AL CENTRO SERVIZI FERRARESE BEN 8 NUOVI SOCI  
 
Ferrara - Nonostante i venti di crisi di questi anni, la base sociale del Cso ha registrato una forte crescita, nel 2013, con adesioni di aziende importanti nel panorama produttivo nazionale ed internazionale. Il bilancio di crescita della base sociale Cso è legato all’adesione della Kiwi 1 spa ( Gruppo Rivoira), della Op Opera, Aop Mantua Fruit, del Consorzio Kiwi Fruit of Italy e del Consorzio Peritalia, della Gullino Group srl e, per quanto riguarda i Soci di filiera, di Cesenafiere e Maap. Ad oggi il Cso concentra 71 Soci, compresi gli enti convenzionati come Fruitimprese e Assomela. “ La crescita della nostra base sociale – dichiara Elisa Macchi – Direttore di Cso è un segnale che conferma l’importanza di unire le forze soprattutto quando si è di fronte ad una crisi senza precedenti come quella di questi anni. Ritengo determinante – continua Elisa Macchi – che il Cso rafforzi sempre di più il ruolo di servizio rivolto alle aziende Socie e la crescita della base sociale dimostra che siamo sulla strada giusta.”  
   
   
DISSESTO IDROGEOLOGICO: 79 MILIONI DALLA REGIONE TOSCANA PER INTERVENTI SUI BOSCHI, PER LA PREVENZIONE E IL RIPRISTINO DELLE AREE COLPITE  
 
 Firenze - Oltre 79 milioni di euro con i quali sono stati finanziati 761 progetti attuati da Province ed Unioni di Comuni su tutto il territorio regionale a partire dal 2008; questo in estrema sintesi il bilancio delle misure 226 e 227 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione che sono state attivate in Toscana nel periodo di programmazione 2007-2013. I dati sono stati presentati ieri dall´assessore all´agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che ha anche la delega alla montagna. La conferenza stampa si è svolta nella sede dell´Uncem, l´unione delle comunità montane, a Firenze. Si tratta di interventi realizzati da soggetti pubblici. L´impatto maggiore è rappresentato dai 582 interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, di riduzione del rischio di incendio o di ripristino di aree colpite da eventi meteorologici di particolare intensità, pari ad una spesa complessiva di poco superiore ai 65 milioni di euro, realizzati con la misura 226. Per la misura 227 invece sono stati 179 i progetti relativi ad interventi di miglioramento dei boschi di proprietà pubblica e adeguamenti o realizzazioni ex novo di infrastrutture per la fruizione turistica (sentieristica, bivacchi, rifugi) del patrimonio agricolo forestale di proprietà pubblica, che si estende per oltre 110.000 ettari. Per far fronte alle emergenze che dal 2009 hanno colpito, in molti casi ripetutamente, il territorio regionale ed in particolare la fascia nord-occidentale, dalla Provincia di Prato a quella di Massa-carrara, nell´ambito della misura 226, mirata in particolare a contrastare e prevenire il dissesto idrogeologico in aree boscate, era stato costituito lo strumento del Fondo di riserva, attivabile a seguito della proclamazione dello stato di emergenza per fenomeni meteorologici eccezionali, che ha consentito di mettere rapidamente a disposizione degli Enti competenti, le risorse necessarie ai primi, urgenti interventi di messa in sicurezza. Dal 2010 al 2013 con il Fondo di riserva sono stati finanziati 125 interventi per una spesa complessiva di oltre 16,2 milioni di euro; 34 di questi interventi relativi a situazioni di grave pericolosità a seguito del solo evento che colpì la Lunigiana sul finire del 2011. A metà del 2013,a chiusura della programmazione, è stato aperto un bando per finanziare interventi di prevenzione dei dissesti ed oggi, a conclusione della fase istruttoria, è pronta una prima trance di finanziamento della graduatoria per l´assegnazione di oltre 9,2 milioni di euro, derivanti dalle economie accertate sulle varie misure del Piano di Sviluppo Rurale, che consentiranno la realizzazione di 63 progetti dalla Lunigiana all´area Amiatina. Si tratta prevalentemente di interventi mirati ad evitare l´aggravarsi di dissesti che possono mettere a rischio aree forestali ed infrastrutture di collegamento in aree montane e di interventi volti a consentire il corretto deflusso delle acque in occasione di eventi di particolare intensità, garantendo l´efficienza idraulica del reticolo idrografico minore contribuendo così fattivamente a ridurre il rischio di danni alluvionali quali quelli che hanno, anche recentemente, colpito molte aree della regione, dalla Provincia di Siena a quella di Lucca. "Intendiamo in questo modo – ha sottolineato l´assessore Salvadori - dare una chiara indicazione sulle scelte che guideranno la Regione nella redazione dei futuri strumenti di attuazione dei regolamenti comunitari sullo sviluppo rurale, privilegiando la prevenzione rispetto al ripristino post-evento e ricercando il massimo della sinergia fra tutti gli strumenti offerti dalla nuova normativa comunitaria."  
   
   
UMBRIA: INTRODOTTA LA PERSONALITÀ GIURIDICA DEGLI ATC – ORA UN TAVOLO CONGIUNTO AGRICOLTORI E CACCIATORI" .  
 
 Nella seduta del 17 dicembre il consiglio regionale ha approvato la proposta di legge del 4 novembre u.S. Sottoposta alla giunta regionale dall´assessore alla Caccia Paola Giorgi, sulle modifiche di alcuni articoli della legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria” necessarie e funzionali al riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato agli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc). Tale requisito si realizza con la definizione delle responsabilità dei Comitati di Gestione e soprattutto dei limiti circa la loro partecipazione finanziaria negli interventi di prevenzione e per il risarcimento dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica e dall’esercizio dell’attività venatoria. Una modifica auspicata da tempo e pertanto accolta con favore dagli Atc e dalle associazioni venatorie che, a seguito delle recenti normative, hanno assunto un ruolo ancor più determinante e fondamentale nell’attuazione delle pertinenti disposizioni a cui ovviamente corrispondono oneri ed obblighi che la nuova legge pone in un contesto operativo di maggiore chiarezza e trasparenza. “Ora – ha commentato l’assessore Giorgi - occorre una più stretta collaborazione tra le ragioni dell´agricoltura e il mondo venatorio”.  
   
   
AGRICOLTURA: INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E CORPO FORESTALE  
 
Pescara - Alle ore 11.00 di giovedì 19, a Pescara, presso la sala blu della sede della Regione di viale Bovio, alla presenza del capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, del comandante regionale Abruzzo, Giuseppe Paolella, e dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, sarà sottoscritta la convenzione tra la Regione ed il Ministero delle politiche agricole, per l´impiego del Corpo forestale dello Stato nell´ambito delle materie di competenza regionale. Sarà presente anche il Prefetto di Pescara, Vincenzo D´antuono. L´intento della convenzione è quello di promuovere il consolidamento della storica collaborazione tra la Regione Abruzzo e il Corpo forestale che costituisce una risorsa fondamentale a servizio della collettività per la difesa del patrimonio agro-silvo-pastorale italiano e per la tutela dell´ambiente, del paesaggio e degli ecosistemi naturali. La Regione intende avvalersi della collaborazione del Corpo forestale dello Stato per migliorare lo svolgimento delle attività istituzionali che hanno un contenuto tecnico, di vigilanza e controllo, di prevenzione e previsione dei fenomeni calamitosi, di promozione e divulgazione dei temi ambientali, nonché di formazione e aggiornamento del personale dipendente.  
   
   
TERRA MADRE DAY,A PIGNOLA INIZIATIVA PER "FAGIOLO ROSSO SCRITTO"  
 
Potenza - Il Comune di Pignola e l’Associazione dei Coltivatori Custodi del fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola hanno deciso di accettare quest’anno, l’invito della condotta Slow Food di Potenza a partecipare al “Terra Madre Day”, giornata nella quale, nel mese di dicembre di ogni anno, si festeggia in tutto il globo con varie iniziative “Terra Madre”, rete mondiale creata da Slow Food nel 2009. Quest’anno, spiega una nota dell’Alsia, verrà dedicata particolare attenzione ai prodotti locali che rischiano di scomparire e alla cucina del riciclo; il prodotto scelto dalla condotta Slow Food di Potenza in occasione di Terra Madre 2013 è il legume coltivato nella conca del Pantano a Pignola, meglio conosciuto come “fagiolo rosso scritto”. I menù che si potranno gustare - il giorno 19 presso il “Gazebo”, ed il 27 presso il “Ponte delle Tavole”, entrambi noti locali di Pignola), sono “a tema fagiolo”, elaborati attraverso un confronto tra gli avventori dei locali, l’amministrazione comunale, e la Slow Food di Potenza. Nelle due giornate gli agronomi e i tecnici dell’Alsia Pantano di Pignola accompagneranno i visitatori nel percorso culinario “dal campo al piatto” con visite alle aziende che coltivano il “Fagiolo Rosso Scritto”. Il recupero di questo ecotipo di fagiolo, coltivato nella piana del Pantano nel comune di Pignola, è iniziato nel 2009 ad opera dell’Azienda Agricola Sperimentale Alsia con l’ausilio della Comunità Montana “Alto Basento”. Il percorso ha portato alla costituzione dell’associazione dei coltivatori custodi di questo legume ed a un azione di valorizzazione e di riscoperta, anche dal punto di vista culinario, di cui oggi il riconoscimento da parte del Presidio di Sloow Food è un ulteriore riscontro.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL TAVOLO DI COORDINAMENTO “VERSO EXPO MILANO 2015”  
 
 Catanzaro - L’assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele ha presieduto, a Catanzaro nella sede di palazzo Alemanni, la prima riunione del tavolo di coordinamento, tra la Regione Calabria, gli enti territoriali e le associazioni di categoria, in previsione della partecipazione all’Expo Milano 2015. All’incontro erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti delle Province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia, Anci e Unioncamere Calabria. “La Giunta – ha dichiarato Fedele - ha deliberato la partecipazione della Regione Calabria all’esposizione universale di scena a Milano, attraverso la partecipazione alle iniziative che verranno realizzate nel Padiglione Italia. Pertanto, con questa prima riunione, seguendo gli input del presidente Scopelliti, intendiamo avviare un processo di condivisione che porti alla individuazione di un programma unitario per la partecipazione della Regione alla manifestazione milanese. Ciò – ha spiegato l’assessore all’internazionalizzazione – allo scopo di poter sfruttare al meglio le potenzialità di sviluppo per la Calabria derivanti dall’evento anche in termini di promozione turistica”. Nel corso della riunione, tutti gli enti territoriali e le associazioni di categoria, sposando le azioni intraprese dalla Regione, hanno manifestato la necessità di una partecipazione coesa di tutte le parti coinvolte con lo scopo di presentare in maniera unitaria le peculiarità e le eccellenze regionali. “Il tema dell’evento: ‘Nutrire il pianeta. Energie per la vita’ consentirà di presentare ai partecipanti e ai visitatori dell’Expo, provenienti da tutto il mondo, la storia e le tradizioni della Regione in una manifestazione – ha infine evidenziato Fedele - che costituirà una vetrina sul mondo che la Calabria deve essere pronta cogliere”.