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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SUGLI AIUTI PER IL SETTORE DELLE MISURE DI ENERGIA NUCLEARE NEL REGNO UNITO  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se il Regno Unito prevede di sovvenzionare la costruzione e l´esercizio di nuove centrali nucleari sono compatibili con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. Più in particolare, la Commissione si chiede se il progetto in realtà soffre di fallimento del mercato. L´avvio di un´indagine approfondita offre alle parti interessate la possibilità di presentare osservazioni sulla misura. Essa non pregiudica l´esito del procedimento. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha dichiarato in proposito: "Il Regno Unito ha notificato un meccanismo che mira esplicitamente ad attrarre investimenti nel settore dell´energia nucleare. Si tratta di una misura complessa su una scala e tipo mai visto prima. La Commissione dovrebbe esaminare esaustivamente il suo impatto sul mercato energetico britannico e il mercato interno dell´energia nell´Ue e che invita tutte le parti interessate a presentare le loro osservazioni. " Il Regno Unito ha annunciato i suoi piani per stabilire una tariffa feed-in modo che l´operatore della centrale nucleare di Hinkley Point percepire ricavi stabili per 35 anni, nonostante la volatilità del prezzo all´ingrosso dell´energia elettrica . Quando il prezzo di mercato al quale la vendita di elettricità è inferiore al prezzo di esercizio, le autorità effettuano la differenza tra i due. Al contrario, quando il prezzo di mercato è superiore al prezzo di esercizio, l´operatore sarà tenuto a pagare la differenza alle autorità (secondo il "contratto per differenza"). Come negli altri casi, l´operatore della centrale nucleare beneficerà ad una estremità di un livello fisso di reddito e quindi non sarà esposto ai rischi di mercato in tutto il programma. L´operatore inoltre beneficiare di una garanzia statale a copertura di qualsiasi debito che cercano di contrarre nei mercati finanziari per la costruzione dell´impianto. Gli Stati membri sono liberi di determinare il proprio mix energetico, ma quando il denaro pubblico viene speso per sostenere le imprese, la Commissione ha l´obbligo di verificare se, così facendo, le regole degli aiuti dell´Ue Stato sono soddisfatte, al fine di preservare la concorrenza nel mercato unico. La Commissione valuterà se la costruzione di una centrale nucleare non è l´unica possibile attraverso le forze di mercato, senza l´intervento del governo. Essa esaminerà il contratto per differenza, garanzia di credito e il livello atteso di sostegno pubblico, che si basa su molte congetture circa l´evoluzione del mercato e potrebbe raggiungere i 17 miliardi libra sulla base di futuri prezzi dell´elettricità e il costo di investimento effettivo per l´operatore. Durante l´indagine approfondita, la Commissione cercherà di determinare se la misura comprende un elemento di aiuto di Stato ai sensi delle norme comunitarie e, in caso affermativo, se sia compatibile con le norme comuni di Ue autorizza gli aiuti di Stato per alcuni obiettivi di interesse comune.  
   
   
PUGLIA: LEGGE SULLE RINNOVABILI. LA CORTE SI PRONUNCIA SUL RICORSO DEL GOVERNO  
 
Bari, 19 dicembre 2013 - Con la sentenza n. 307/2013 la Corte Costituzionale si è pronunciata sul ricorso proposto da governo contro numerose norme contenute nella l.R. 25/2012 (la c.D. "legge Epifani"), che ha razionalizzato le procedure connesse alla realizzazione di impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile. La Corte ha riconosciuto la legittimità della maggior parte delle disposizioni impugnate, volte a razionalizzare e semplificare i procedimenti autorizzativi, ad uniformare le misure di compensazione previste in favore dei Comuni, ed in genere a eliminare o ridurre gli inconvenienti emersi nella prassi amministrativa degli Uffici. Più in generale, la legge 25/2012 ha operato un complessivo riordino della materia delle energie rinnovabili, disciplinando in modo puntuale, competenze, procedure e sanzioni. È dunque un fatto altamente positivo che la Corte abbia sancito la legittimità complessiva del provvedimento normativo, facendone salvo l’impianto, peraltro scaturito da lavori legislativi fondati sul massimo confronto ed ascolto verso le forze sociali ed i portatori di interessi (sono state svolte numerose consultazioni con associazioni, sindacati, rappresentati dell´autorità giudiziaria). Le singole disposizioni che non hanno superato l’esame della Corte, oltre a non risultare essenziali rispetto ai fini perseguiti dalla legge, sono comunque riadottabili nel rispetto dei paletti posti dal Giudice costituzionale.  
   
   
REINDUSTRIALIZZAZIONE EX MISTERDAY, INCONTRO IN REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 19 dicembre 2013 - Prime dieci assunzioni tra gennaio e marzo 2014, entro il mese di giugno 2014 altre diciotto, entro dicembre 2014 altre 52 e le restanti 32 unità saranno assunte dal 1 gennaio 2015, comunque l’organico aziendale della Eco Sun Power Srl al 31 dicembre 2014 sarà attestato su 150 unità lavorative di cui 60 nuove assunzioni. E’ quanto comunicato ieri in Regione, presso il Dipartimento Attività produttive, dal presidente della società Eco Sun Power Srl Giuseppe Vetere nel corso di un incontro dedicato alla verifica del processo di reindustrializzazione del sito industriale ex Misterday, ubicato nell’area industriale di Vitalba nel comune di Atella. “Richieste di mercato – ha detto Vetere – provengono sia dal centro - nord Italia, sia da Paesi europei tra cui la Polonia. Al Ministero del lavoro – ha aggiunto - sarà inoltrato un crono programma che prevede un piano assunzioni di 316 unità lavorative entro il 2015 e di 500 entro il 2016. Per l’adeguamento dello stabilimento – ha aggiunto il presidente della società Eco Sun Power - sono state inoltrate agli organi competenti tutte le richieste e si è in attesa delle autorizzazioni”. Nello stabilimento sono inoltre previsti ulteriori investimenti per l’autoproduzione di energia. Pronte anche le procedure per la partenza dei settori ricerca e servizi, con l’avvio dei reparti logistica, amministrazione, commerciale e manutenzione. Una prima fase di produzione, limitata al solo assemblaggio di schede elettroniche, è prevista per il 2015. I rappresentati sindacali presenti all’incontro, nel ribadire soddisfazione per l’esito delle procedure legate alla Cassa integrazione, hanno espresso la necessità di avviare prima possibile, con il supporto della Regione Basilicata, le attività di formazione continua, al fine di riqualificare il personale nella settore della produzione di schede elettroniche considerato anche che ad oggi sono formate per questa attività solo 10 unità. I sindacati hanno inoltre auspicato il coinvolgimento dell’Università di Basilicata per offrire supporto nel settore della ricerca ed hanno chiesto copia del crono programma delle attività da comunicare al Ministero. Considerato, inoltre, che le nuove assunzioni sono subordinate all’avvio dei processi di formazione, i rappresentanti sindacali hanno chiesto alla Regione un rapido sostegno per l’attivazione delle attività di formazione. Nel chiudere la riunione Vito Laurenza della Segreteria Tecnica della Task Force per Occupazione della Regione Basilicata si è impegnato a riconvocare il tavolo regionale entro il prossimo mese di gennaio 2014, al fine di condividere tutte le azioni da porre in essere con il nuovo assessore alle Attività Produttive.  
   
   
REGGIO EMILIA - INCONTRO SU ENERGIA E LIBERO MERCATO REGGIO  
 
Emilia, 19 dicembre 2013 – Proseguono i focus organizzati dalla Camera di Commercio, in collaborazione con le associazioni dei consumatori, su alcuni dei temi che più da vicino toccano cittadini e imprese. Dopo l’incontro dei giorni scorsi sul mercato della telefonia e dei servizi internet, venerdì 20 dicembre, alle 10,30, nella sede della Camera di Commercio (P.zza della Vittoria, 3) si parlerà di una delle voci di costo che per aziende e consumatori sono ineludibili e, al tempo stesso, sempre meno sostenibili. Il confronto verterà, infatti, sul mercato libero dell’energia, sul come ci si orienta tra i diversi gestori e sulle possibilità di tutela. All’appuntamento, dal titolo “Energia: libero mercato e nuove povertà”, parteciperà Paola Garrone del Politecnico di Milano, che proporrà il quadro delle norme che regolano attualmente il mercato e un confronto tra mercato regolato e mercato libero nei paesi dell’Unione Europea. A seguire, gli interventi di Claudio Conti, in rappresentanza di Iren Mercato S.p.a., e di Gabriella Utili, Vice Direttore della Direzione Consumatori e Utenti dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. L’incontro – che sarà aperto dal Segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, ed al quale interverranno gli studenti di quinta classe dell’Istituto “L. Nobili” di Reggio Emilia - sarà coordinato da Pietro Raitano, direttore della rivista Altreconomia.  
   
   
ALER MILANO, MARONI: NON POSSIAMO PIÙ FARE I TAPPABUCHI  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - "Abbiamo messo a bilancio un fondo da 50 milioni di euro a favore delle aziende che vantano crediti nei confronti dell´Aler di Milano". Lo ha confermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante la conferenza stampa di presentazione del Bilancio 2014 a Palazzo Pirelli. "L´aler di Milano - ha aggiunto - è in una situazione complicata, ma è sbagliato confondere il debito con l´indebitamento di lungo periodo. Conosciamo molto bene la situazione in cui versa e la stiamo affrontando, a partire dalla valorizzazione del patrimonio, che vale più di 5 miliardi di euro. Fondi che sono sufficienti a sanare il buco ed evitare altre criticità". Il presidente ha ricordato che fra le cause delle difficoltà dell´azienda c´è la morosità che ha raggiunto livelli molto significativi e costi di gestione piuttosto alti. Entro 45 Giorni Il Piano Risanamento - "Oltre a questa misura - ha aggiunto Maroni - stiamo lavorando, perché venga rapidamente trovata una soluzione definitiva per l´azienda: entro un mese, un mese e mezzo saremo in grado di presentare il piano, che consentirà di mettere in sicurezza i costi". I Nuovi Presidenti Entro Il 31 Dicembre - Ai giornalisti che gli chiedevano informazioni, Maroni ha ricordato che "i nuovi presidenti e commissari liquidatori saranno nominati entro il prossimo 31 dicembre e che i termini per la presentazione delle candidature scadono oggi pomeriggio, "dopodiché - ha detto - farò le mie valutazioni e sceglierò. Il presidente infatti ha l´onere, non l´onore, di decidere". "Non ho debiti da pagare a nessuno - ha specificato Maroni -, per me valgono anzitutto capacità e competenza". Per quanto riguarda il presidente dell´Aler di Milano, Maroni ha detto che "vorrebbe che l´ex prefetto della città Gian Valerio Lombardi, attuale commissario, fosse nominato presidente". L´anno Prossimo Si Cambia Registro - Entrando nel merito dell´emendamento al Bilancio che consentirà di sbloccare fondi per 50 milioni di euro, Maroni ha spiegato che si tratta di una misura straordinaria. "Non intendiamo mettere anche l´anno prossimo 80 milioni per l´azienda milanese - ha detto - il nuovo presidente dovrà quindi elaborare un piano che sia sostenibile senza il nostro apporto, anche perché l´Aler ha un patrimonio stimato per difetto in 5 miliardi di euro e quindi questo consente di non avere buchi di bilancio". Il presidente Maroni ha anche fatto presente che, per evitare di dover affrontare nuovamente una situazione del genere, Regione Lombardia discuterà con il Comune di Milano che "avrebbe dovuto essere parte attiva nella partita". "Non vogliamo fare tappabuchi con i soldi lombardi - ha chiosato - questi devono servire per progetti di crescita. Ciascuno quindi dovrà fare la sua parte, perché non dobbiamo pagare le inefficienze di altri". Maroni si è dunque detto "ottimista, anche perché gli asset ci sono tutti, a partire dall´interesse di più soggetti a partecipare alla ristrutturazione, se c´é un piano efficace".  
   
   
SFRATTI: POSITIVO IL PRIMO PASSO DELLA PREFETTURA DI PERUGIA  
 
Perugia, 19 dicembre 2013 - “La decisione del Prefetto di Perugia di avviare una serie di interventi, non esclusi anche contatti diretti con i proprietari degli immobili volti a differire le esecuzioni immobiliari nei confronti dei soggetti in condizione di morosità incolpevole, è un primo passo significativo che intanto pone all’attenzione del governo l’esigenza di trovare soluzioni per questo odioso tipo di sfratti in cui vengono colpite famiglie assolutamente incolpevoli e che rischiano di perdere il diritto alla casa per motivi legati esclusivamente alla crisi economica”. L’assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, commenta così la decisione scaturita questa mattina, mercoledì 18 dicembre, dalla riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale ha partecipato lo stesso assessore, in cui è stato trattato tra l’altro, il problema della graduazione delle esecuzioni dei provvedimenti di sfratto per morosità incolpevole. Proprio venerdì scorso l’assessore Vinti aveva inviato una lettera al Prefetto Reppucci per segnalare “il disagio abitativo che migliaia di famiglie nella nostra regione stanno vivendo, a causa della crisi economica che ha colpito il Paese intero. Questa crisi sta colpendo i redditi delle famiglie, determinando un aumento considerevole degli sfratti per morosità, fino a pochi anni fa quasi del tutto inesistente. L’umbria, scrive l’assessore, si colloca attualmente al settimo posto tra le Regioni italiane per richiesta di sfratti. Nel 2012 si sono registrati circa 1250 sfratti e per il 2013 sono attesi numeri in aumento. Vengono stimati, nei prossimi tre anni, 4.500 sfratti esecutivi, stime che si inseriscono in un quadro nazionale che prevede almeno 300.000 sfratti verosimilmente eseguibili nei prossimi tre anni di cui 250.000 per morosità. La Regione Umbria sta tentando di porre un argine a questa vera e propria emergenza, nonostante le difficoltà economiche in cui tutti gli enti, oggi, sono chiamati ad operare. È ancora aperto un bando per l’assegnazione di alloggi ai soggetti colpiti da sfratto esecutivo per morosità incolpevole. Questo però non basta ad allontanare il rischio che entro la fine dell’anno centinaia di cittadini si ritrovino senza un’abitazione”. L’assessore Vinti quindi richiedeva la sospensione dell´esecuzione coattiva dei provvedimenti di rilascio degli immobili sino al prossimo mese di febbraio 2014. “Far slittare gli sfratti almeno fino al mese di febbraio, conclude l’assessore, consentirebbe innanzitutto di attendere gli esiti del bando regionale e permetterebbe alle istituzioni regionali e agli enti locali di avere a disposizione un termine di operatività ulteriore per tutti quei provvedimenti utili a circoscrivere il fenomeno degli sfratti per morosità”. Con il provvedimento assunto dal Prefetto, gli interventi saranno rivolti esclusivamente in favore di quei soggetti individuati attraverso i parametri previsti nel bando regionale per nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole e cioè coloro che sono stati colpiti da provvedimento di sfratto, pronunciato in seguito ad una inadempienza nei pagamenti di almeno 6 mesi, dipendente esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, a causa di licenziamento,(escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito.  
   
   
MILANO: ARREDO URBANO. INAUGURATO IL NUOVO MONUMENTO A PINOCCHIO IN CORSO INDIPENDENZA  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - E’ stata inaugurata stamattina la fontana monumentale di Pinocchio appena restaurata dal Comune, situata nell’area verde di corso Indipendenza. Il monumento è composto dalle statue di Pinocchio bambino e burattino, il gatto e la volpe e la fontana. L’opera è stata completata con il rifacimento della fontana e della pavimentazione circostante. Alla cerimonia, alla presenza dell´assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza, ha partecipato anche la scultrice Sandra Tofanari - nipote di Attilio Fagioli autore delle opere bronzee del 1956 - che ha collaborato alla rinascita della scultura. “Dopo oltre 20 anni di abbandono e di degrado oggi restituiamo alla città un monumento di grande bellezza e fascino non solo per i bambini. Il restauro consente anche la fruibilità dello spazio verde che ridiventa un momento di socialità per i residenti del quartiere”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. I lavori sono iniziati lo scorso aprile e hanno riguardato il restauro completo del monumento in bronzo, compreso il basamento, di Fagioli. Si tratta di un’opera che trae spunto dalla celebre favola del Collodi e ritrae, oltre alla figura di Pinocchio, quella del gatto e la volpe. In particolare è stata riplasmata la figura del “Gatto” che venne trafugata diversi decenni fa. Il secondo intervento, di natura più complessa, ha interessato la fontana, che è stata dotata di un locale tecnico interrato dove sono stati alloggiati gli impianti elettromeccanici relativi al nuovo impianto di ricircolo della vasca e di una vasca di compenso interrata per consentire il filtraggio delle acque da rifiuti e foglie. La vasca della fontana, il cui bordo ellittico è originale e composto da 7 elementi in granito rosa di Baveno, è stata completata con una dotazione impiantistica finalizzata alla realizzazione di un gioco d´acqua a cascata, appositamente studiata per non creare disagio ai frequentatori della piazza e ai residenti. Il fondo vasca della fontana è stato completamente rinnovato in tessere di mosaico vetroso posate in modalità concentrica e concava. La fontana è anche dotata di un proprio impianto di illuminazione costituito da fari Led in grado di valorizzare sia la vasca sia il basamento del monumento, realizzato in Serizzo Valmasino. Il restauro della fontana monumentale si è completato, infine, con la realizzazione di una nuova pavimentazione circostante la vasca e l’installazione di due panchine: si tratta di opere realizzate nell´ambito dell´appalto di manutenzione per la conservazione di fontane e monumenti cittadini. L’importo complessivo per la realizzazione dell’opera è stato di circa 70 mila euro.  
   
   
REPORT CSEI-TECNOBORSA NOVEMBRE 2013  
 
Roma, 19 dicembre 2013 – Continua il trend negativo del mercato immobiliare italiano nel Iii trimestre dell´anno, seppure a ritmi decelerati rispetto ai trimestri precedenti. Per i prossimi mesi si prevede ancora un ribasso dei valori e si ritiene che l´anno possa chiudersi con una contrazione dei valori compresa tra -8% e -6%, mentre le compravendite potrebbero oscillare tra 420 e 450 mila transazioni. Si segnala più decis ione in coloro che possono acquistare ma che, fino ad oggi, non si erano mossi in attesa dell´evoluzione del mercato immobiliare e le motivazioni sono molteplici: diminuzione dei prezzi degli immobili dall´inizio della fase ribassista, proprietari sempre più propensi a rivedere le richieste al ribasso per vendere l´immobile, abbondante offerta immobiliare che consente di scegliere l´abitazione più adatta alle caratteristiche desiderate e la consapevolezza della ormai avviata normalizzazione del mercato. Contemporaneamente, schiacciati dal peso della crisi e con il costo della vita che aumenta sempre più molti anziani sacrificano la propria casa: nei primi dieci mesi del 2013 si è registrato un vero e proprio boom della vendita di immobili in nuda proprietà con un aumento del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Le transazioni in nuda proprietà (che rappresentano il 7,3% del totale delle transazioni), vedono un calo degli atti tra familiari (per motivi su ccessori e fiscali) e un aumento di quelli propriamente di mercato. Inoltre, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta ed è sempre in flessione la dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese in Italia. L´andamento è in linea con l´evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti), ed è confermato anche dai recenti dati pubblicati dall´Istat e relativi al Iii trimestre del 2013. Infine, per quanto riguarda i tassi di interesse sui prestiti in Italia, si sono assestati su livelli storicamente bassi. Il 60,9% delle famiglie che hanno acquistato o tentato di acquistare un immobile, nel biennio 2011-2012, sono ricorse all´aiuto di un´agenzia immobiliare e/o altri consulenti per effettuare una transazione immobiliare e la figura dell´agente immobiliare tiene bene anche rispetto agli anni scorsi dunque, come sempre, l´agenzia immobiliare rimane il canale più utilizzato. Mettendo a confronto la domanda e l´offerta rispetto ai singoli canali di intermediazione l´agenzia immobiliare viene preferita sia da chi vende sia da chi acquista ma vi ricorre maggiormente chi ha ceduto un immobile. Inoltre, ben l´86% di chi è riuscito a vendere un immobile nel biennio 2011-2012 lo ha fatto valutare prima di immetterlo sul mercato e, per quanto concerne il tipo di figura professionale utilizzata per stimare i beni oggetto delle compravendite, l´agente immobiliare è preferito sia da chi acquista che da chi vende ma il ricorso all´agenzia da parte di chi vende è di gran lunga superiore.  
   
   
CONFERENZA AMBASCIATORI, CALENDA: MANIFATTURA ED EXPORT PUNTI DI FORZA DEL PAESE GOVERNO CONTINUERÀ SULLA STRADA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
 Roma, 19 dicembre 2013 - “I dati parlano chiaro: la manifattura e l’export sono i nostri punti di forza e quindi il Governo continuerà a investire sulle politiche di integrazione internazionale”. E’ quanto ha affermato il Vice Ministro Carlo Calenda davanti alla platea della Conferenza Annuale degli Ambasciatori che si è tenuta ieri alla Farnesina. “Negli scorsi quattro mesi- ha detto ancora il Vice Ministro- abbiamo svolto otto missioni imprenditoriali, accompagnando oltre 1000 imprenditori nei mercati più strategici per le nostre produzioni e abbiamo raddoppiato le risorse per la promozione del made in Italy. Nei primi sei mesi del prossimo anno sono già in programma nove missioni in altrettanti Paesi. Questa fondamentale attività non sarebbe possibile senza l’impegno costante della rete diplomatica che è sempre più vicina alle nostre imprese.” “Mentre continueremo il nostro impegno all’estero – ha concluso Calenda – una simmetrica attività sarà condotta dentro i confini nazionali. Nei primi sei mesi del 2014 svolgeremo 18 ‘missioni in Italia’, un roadshow di formazione e informazione per le piccole e medie imprese potenziali esportatrici. Il nostro obiettivo è di portare 20mila nuove imprese a internazionalizzarsi nei prossimi anni.”  
   
   
RAGGIUNGERE UNA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO COME QUELLA DEL CAMALEONTE NEL SETTORE DELLE MACCHINE UTENSILI  
 
Bruxelles, 18 dicembre 2013 - Le macchine utensili creano dei prodotti modellando, tagliando, molando e tranciando metallo e altri materiali in oggetti utilizzabili. Il loro impiego efficiente è fondamentale per raggiungere delle efficienze operative, particolarmente quando si tratta di produzione di massa. Inoltre, quello delle macchine utensili è un settore economico di importanza cruciale. La crisi economica e la crescente concorrenza internazionale hanno portato a una rapida specializzazione. Questo può essere visto nella veloce crescita della meccatronica, una combinazione di ingegneria meccanica, ingegneria elettrica, ingegneria dell´automazione e ingegneria informatica, che mira a integrare forme di intelligenza in strutture meccaniche. L´obbiettivo è quello di ottenere migliori prestazioni e una maggiore flessibilità. Il progetto finanziato dall´Ue Chameleon ha cercato di fare in modo che l´industria europea sia all´avanguardia di questa nuova e innovativa tecnologia per le macchine utensili. Completato nel mese di novembre del 2011, il progetto ha proposto un nuovo approccio allo sfruttamento di dispositivi intelligenti attivi integrati nelle macchine utensili, allo scopo di ottenere linee di produzione del tutto configurabili e adattive. L´obbiettivo principale, in termini pratici, era quello di equipaggiare le macchine utensili con una gamma di dispositivi intelligenti attivi. Questi dispositivi permettono a una macchina di essere completamente adattabile a diversi lavori, rendendola così a tutti gli effetti un camaleonte nella fabbrica. Ad esempio, la stessa macchina può essere adesso usata sia per le operazioni di sgrossatura sul duro acciaio che per la lavorazione ad alta velocità dell´alluminio. In passato sarebbero state necessarie due macchine separate per questi due compiti molto diversi tra loro. Inoltre, è stato sviluppato un totale di undici nuovi dispositivi con attività intelligente. Questi comprendono un ammortizzatore attivo per eliminare le vibrazioni, un attuatore idraulico capace di compensare le deformazioni nella struttura della macchina, un elettromandrino a levitazione magnetica, un sistema continuo per localizzare la posizione dello strumento mediante laser e un sistema di visione artificiale per la ricerca automatica di riferimenti su grandi parti. Un altro vantaggio è il fatto che la posizione della punta della macchina utensile è sotto costante controllo, e anche i dispositivi hanno il potenziale di accrescere la produttività delle macchine utensili eliminando le vibrazioni e aumentando la precisione di lavorazione. Il progetto Chameleon, che ha ricevuto un totale di 3,6 milioni di euro in finanziamenti dall´Ue, aiuterà ad accrescere il vantaggio competitivo della manifattura europea e a mantenere la sua posizione all´avanguardia della tecnologia. Le aziende europee saranno tra le prime a poter applicare il concetto di adattamento. Questo offre delle possibilità non solo ai produttori di macchinari ma anche agli utenti finali, ovvero le aziende che, grazie ai dispositivi sviluppati nel progetto, saranno in grado di allargare la gamma di operazioni produttive che potranno effettuare. I risultati finali sono stati già applicati a due macchine. La maggior parte dei dispositivi sono attualmente nella fase di processo industriale, e si prevede che le innovazioni sviluppate verranno gradualmente introdotte nella base industriale europea. Per maggiori informazioni, visitare: Chameleon http://www.Chameleonproject.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/88736_it.html    
   
   
TOSCANA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, AL VIA IL BANDO: OLTRE 5 MILIONI PER LE IMPRESE  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Il sostegno ai processi di internazionalizzazione della piccola e media impresa toscana è la finalità del bando pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana dell´11 dicembre per "Aiuti alle micro, piccole e medie imprese per l´acquisizione di servizi qualificati per l´internazionalizzazione". Finanziato con oltre 5 milioni di euro (risorse Par Fas), il bando consente alle imprese di accedere a contributi in conto capitale per fare fronte agli investimenti e alle spese necessarie per potenziare la propria vocazione internazionale e promuoversi sui mercati esteri. Le domande potranno essere consegnate (on line, sul sito di Artea) a partire dal 13 gennaio e fino al 14 febbraio 2014. L´idea di fondo è quella di creare nuove opportunità per le imprese toscane, aiutandole a consolidare la propria presenza sui mercati esteri, in particolare su quelli esterni all´area Ue, come i cosiddetti Brics, gli Usa, il Giappone, il Vietnam, gli Emirati Arabi, la Turchia. "L´internazionalizzazione - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - è uno degli assi portanti delle nostre politiche per lo sviluppo, un fattore strategico per la ripresa e il riposizionamento competitivo del sistema produttivo toscano. In questo contesto, alle iniziative per l´internazionalizzazione, si affiancano quelle per la creazione di reti di imprese e per l´innovazione. L´export si sta rivelando uno dei fattori trainanti e la Toscana è, da questo punto di vista, una delle regioni più dinamiche. Vogliamo assecondare la vocazione di tanti settori e distretti produttivi, aiutando anche le imprese piccole e piccolissime". Quali sono le attività per cui chiedere l´agevolazione? L´agevolazione consiste in un contributo in conto capitale a fondo perduto ed è pari al 50% delle spese ammesse. Spese che potranno essere finalizzate a finanziare la partecipazione a fiere e saloni, la creazione di sale espositive o uffici all´estero, la realizzazione di centri di assistenza tecnica post vendita, la costruzione di azioni promozionali come workshop, seminari, partecipazioni a fiere. Fra le attività premiate, con un punteggio aggiuntivo, le reti e le aggregazioni di imprese. I beneficiari dell´agevolazione possono infatti essere non solo singole imprese, ma anche consorzi, reti e raggruppamenti temporanei. "E´ una premialità – avverte l´assessore - che, come in altri casi, abbiamo deciso di inserire per dar modo anche alle imprese di piccole dimensioni di fare un passo importante, altrimenti per loro non sostenibile. Inoltre ciò consente di promuovere progetti maggiormente strutturati e quindi di maggiore impatto sui mercati". Non è tutto. Fra le corsie preferenziali previste dal bando, c´è quella per le imprese con sede in aree riconosciute come di crisi complessa e per quelle a titolarità giovanile e femminile, per le aziende che guardano ai paesi Brics, per le imprese che promuovono azioni di responsabilità sociale d´impresa, per quelle che assumono personale. L´investimento attivabile va da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 150 mila euro per le piccole e medie imprese. Per consorzi e reti i massimali aumentano. Con i precedenti bandi, 2007, 2009 e 2011, sono stati ammessi oltre 300 progetti, per oltre 30 milioni complessivi di risorse. Per presentare il bando a tutti i soggetti interessati (imprese, associazioni di categoria, consulenti del lavoro) è stato organizzato per domani, giovedì 19 dicembre, dalle 10 alle 13, nell´Auditorium Sant´apollonia, via San Gallo 25/A, Firenze, un incontro pubblico al quale parteciperanno i tecnici della Regione, Sviluppo Toscana e Artea. L´assessore, in conferenza stampa, ha fatto riferimento anche alla proposta che la giunta ha presentato per riformare il sistema della promozione (vedi risorse correlate). Il bando e tutte le info - http://www.Regione.toscana.it/-/par-fas-linea-1-4-contributi-agli-investimenti-per-l-internazionalizzazione?redirect=http%3a%2f%2fwww.regione.toscana.it%2fsearch%3fp_p_id%3d3%26p_p_lifecycle%3d0%26p_p_state%3dmaximized%26p_p_mode%3dview%26_3_groupid%3d0%26_3_keywords%3dinternazionalizzazione%26_3_struts_action%3d%252fsearch%252fsearch%26_3_format%3d%26_3_y%3d-3%26_3_x%3d-823    
   
   
EMILIA ROMAGNA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, OLTRE 10 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE NEL 2013. DOPO L´AVVIO DELLA PROGRAMMAZIONE PER IL VIETNAM, I NUOVI PAESI CUI SI GUARDA SONO INDONESIA E MESSICO  
 
Bologna, 19 dicembre 2013 – Esportazioni in crescita nel terzo trimestre dell’1,8-2%; tendenziale di poco inferiore ai 50 miliardi di euro annui; crescita dell’export in particolare verso Stati Uniti, Russia, Turchia e paesi africani. Questi alcuni dei risultati presentati oggi nella seduta del Comitato Export & Internazionalizzazione della Regione Emilia-romagna, che ha analizzato il primo anno di sviluppo del programma 2013-2015 e definito gli indirizzi per il prossimo biennio. “Il 2013 - ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli -, si sta chiudendo come un anno difficile ma di cerniera verso il 2014, in cui ci attendiamo la ripresa. Le esportazioni sono, anche quest’anno, il traino principale della domanda, visto che sono in crescita di quasi il 2%. Per intercettare la domanda in quei Paesi oggi particolarmente interessati ai nostri prodotti e in fase di grande sviluppo, confermiamo l’impegno verso Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e Turchia e rilanciamo, con specifici progetti, verso Indonesia e Messico dopo i positivi programmi già avviati col Vietnam”. Nel prossimo biennio verranno lanciate dalla Regione Emilia-romagna, in collaborazione con Lombardia, Veneto e Piemonte e il sistema camerale, due grandi iniziative in Indonesia e Messico sotto l’egida del Mae e del Mise e in collaborazione con Ice. Il 2014 è anche l’anno in cui si rafforzeranno le azioni in vista dell’Expo 2015. L’italia si conferma come 9° paese esportatore mondiale davanti alla Gran Bretagna. Il sistema produttivo è però ulteriormente divenuto più fragile, e il quadro futuro è ancora incerto. I Paesi che cresceranno maggiormente nel prossimo biennio secondo l’Ocse saranno Cina, Indonesia, India, Cile, Messico, Turchia, Corea e Israele – tutti al di sopra del 4% annuo. Gli Usa tra il 3 e il 4%. Tra il 2 e il 3 % Brasile, Russia e Sudafrica, mentre Giappone e l’area euro saranno nettamente al di sotto del 2%. Nel 2013 la Regione Emilia-romagna è intervenuta attraverso 5 bandi per un totale impegnato di oltre 10 milioni di euro (tabella in allegato). Molto ampia anche quest’anno la partecipazione imprenditoriale, in linea con gli anni precedenti. I dati del programma fiere e filiera saranno valutabili solo nel 2014. Si conferma pienamente, quindi, la validità della strategia di internazionalizzazione definita nel Programma unitario 2012-2015.  
   
   
ASSOLOMBARDA. PISAPIA: “POSITIVO E AMBIZIOSO PIANO STRATEGICO. PAESE PUÒ RIPARTIRE SOLO DA MILANO”  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - “Il Presidente Rocca e l’intera Assolombarda hanno colto nel segno. Il piano strategico presentato questa mattina è decisamente positivo e ambizioso e afferma in maniera incontrovertibile che l’Italia può ripartire solo da Milano”. Così il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia commenta il Piano Strategico 2014-2016 di Assolombarda presentato questa mattina dal Presidente Gianfelice Rocca. “Questo territorio –aggiunge il Sindaco- offre saperi e conoscenze ed è all’avanguardia nel campo dell’internazionalizzazione e della nascita di nuove start up. In questo percorso Assolombarda troverà la collaborazione del Comune di Milano perché è evidente che con l’unità di intenti e di azioni tra soggetti diversi, ma che hanno gli stessi obiettivi, si ottengono grandi risultati”. “La realizzazione della Città metropolitana è una passaggio fondamentale per rafforzare l’attrattività di Milano e del suo territorio nei confronti delle imprese. Il coinvolgimento poi di tutte le forze produttive e del mondo universitario sono i tratti distintivi di un piano strategico volto a creare una partecipazione attiva per un unico obiettivo. L’identificazione dei 50 progetti dettano un’agenda di lavoro ben definita che sono sicuro produrrà i risultati che auspica il Presidente Rocca, ma direi auspicati da tutti. La sfida è grande ed Expo Milano 2015 rappresenta il trampolino giusto per realizzare questo piano. Una sfida che non si ferma al piano nazionale, ma deve necessariamente estendersi sul piano europeo. La Città metropolitana ha tutte le carte in regola per raggiungere i risultati delle altre grandi aree come Monaco e Barcellona, e noi abbiamo la volontà e il dovere di giocarle”, conclude Pisapia.  
   
   
ATTIVITÀ 2013 DI VENETO PROMOZIONE: EXPORT È RISPOSTA RISOLUTIVA ALLA CRISI  
 
Venezia, 19 dicembre 2013 - Uno sviluppo organizzato dell’export risolverebbe i problemi di sviluppo economico e di occupazione del sistema produttivo del Veneto. Lo dimostrano i risultati dell’attività realizzata nel 2013 da Veneto Promozione, la società consortile mista Regione – Unioncamere per l’internazionalizzazione dell’economia del territorio, nell’anno corrente pienamente operativa dopo la sua costituzione e la messa a punto della “macchina” (poco più di una ventina di persone) che organizza e crea le condizioni e le situazioni per relazionare le imprese venete con i sistemi economici delle economie estere più promettenti e in sviluppo. Le azioni e gli effetti dell’azione di Veneto Promozione sono stati presentati a Venezia dall’assessore all’internazionalizzazione dell’economia Marino Finozzi, assieme al presidente di Unioncamere Fernando Zilio, al presidente di Veneto promozione Franco Masello e dai titolari di due delle imprese che hanno usufruito delle iniziative di Veneto Promozione ricavandone nuovo businnes: .Bruno Ferrarese della Idrobase srl di Borgoricco e Giuseppe Da Dalt della Lores snc di Vittorio Veneto. La presenza degli imprenditori era assolutamente voluta “per far parlare chi ci ha “usato” e ne ha tratto profitto – ha ribadito Finozzi – smentendo i giudizi affrettati su società”, di fatto paragonata da qualcuno ad un carrozzone. Non solo non lo è – ha sottolineato Da Dalt, titolare di un’azienda con 10 dipendenti prevalentemente orientata ad attività commerciali e quindi non direttamente orientata all’export – ma anzi bisognerebbe investire di più per aumentarne le potenzialità operative. Grazie ai contatti allacciati on occasione delle missioni di Veneto Promozione – gli ha fatto eco Ferrarese, la cui azienda di tecnologie per l’ambiente è invece decisamente orientata ai mercati esteri – il nostro fatturato è cresciuto e circa il 10 per cento è frutto di questi nuovi businnes che abbiamo saputo creare. Masello, dal canto suo, ha fornito tutti i dati operativi dell’anno (reperibili al link http://www.Ven.camcom.it/schedanews.asp?idnews=6838 ). Non ho accettato per vocazione l’incarico di presidente – ha poi aggiunto in sostanza – ma per poter essere utile, da imprenditore, alle imprese della mia regione; ho trovato personale preparate e abbiamo messo in rete il sistema camerale per dare più efficacia alle azioni di internazionalizzazione e creare opportunità. Con l’export – ha confermato – il Veneto potrebbe superare tutti i suoi problemi di crescita e di occupazione. Di analogo tenore l’intervento di Zilio, che ha ribadito la necessità del sistema di imprese venete, prevalentemente di piccole dimensioni, di essere accompagnata sui mercati esteri dove non si può andare alla ventura ma occorrono strumenti che aprano le porte che servono, soprattutto dal punto di vista istituzionale. La realtà produttiva veneta conta circa 240 mila imprese manifatturiere (e il 98 per cento di queste sono Piccole e Medie imprese), delle quali 29 mila operano anche con l’estero, mentre sono circa 13 mila quelle esportatrici abituali, ciò che realizzano con l’export almeno il 30 per cento del fatturato. Qualità, capacità di innovazione, rapidità di risposta e tipologie di prodotto tuttavia sono tali che il numero delle aziende che potrebbero operare con l’estero potrebbe aumentare fino a raddoppiare. Nella realtà geopolitica mondiale sono una cinquantina i Paesi che crescono di oltre il 5 per cento l’anno ed è proprio verso questi che si rivolge l’economia veneta per sviluppare il suo fatturato, prima ancora che ai mercati europei “maturi” e ancora sostanzialmente fermi.  
   
   
SUAPE, IN UMBRIA APRONO I PRIMI CINQUE SPORTELLI  
 
Perugia, 19 dicembre 2013 - In Umbria aprono i primi cinque sportelli "Suape", gli sportelli unici delle attività produttive ed edilizie: ad attivarli saranno i Comuni di Assisi, Castiglione del Lago, Città di Castello, Orvieto e Valtopina. "Un avvio importante, con cui si concretizza uno degli obiettivi prioritari che la Regione Umbria si è posta e sul quale investe, quello della semplificazione della pubblica amministrazione - sottolinea l´assessore all´Innovazione e sistemi informativi, Fabio Paparelli - A trarne beneficio, oltre agli stessi Enti, saranno soprattutto cittadini e imprese che potranno presentare le proprie istanze agli sportelli dedicati, con meno oneri e maggiore celerità nelle procedure e nelle risposte". Il "Suape", ricorda l´assessore, è uno dei cardini del programma per la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione dei Comuni umbri, condiviso e portato avanti con gli Enti locali, l´Anci Umbria e tutti i soggetti pubblici coinvolti. Alla base di tutto, un nuovo modello organizzativo che metta il cittadino al centro dell´azione amministrativa. L´attivazione dei "Suape" e lo stato di avanzamento del programma di interventi per lo sviluppo dell´amministrazione digitale, nei giorni scorsi, sono stati al centro di un seminario che si è svolto a Villa Umbra, sede della Scuola umbra di amministrazione pubblica, durante il quale sono state messe a confronto diverse esperienze del panorama nazionale sul tema specifico dei servizi a cittadini ed imprese. È ormai indifferibile la riorganizzazione del modo di produzione dei servizi della pubblica amministrazione, hanno convenuto i rappresentanti delle istituzioni intervenuti, così come è necessario andare verso la definizione di un modello organizzativo unitario applicabile a qualsiasi servizio della pubblica amministrazione, a partire dal "Suape" come caso di sperimentazione. Dal panorama nazionale degli Sportelli, analizzato dall´Osservatorio e-government del Politecnico di Milano, emerge come le scelte normative abbiano conseguenze "digitali" che condizionano l´erogazione dei servizi, ad esempio le gestioni associate di servizi risultano più efficaci ed economiche rispetto a quelle singole, e come il cambiamento della pubblica amministrazione debba essere affrontato dal punto di vista del cittadino piuttosto che da quello del funzionario. È emersa con chiarezza "la necessità di lavorare sulla effettiva efficacia dei servizi piuttosto che sul miglioramento dell´efficienza interna" ed è stato ribadito più volte come la pubblica amministrazione sia "sempre di più impegnata a rispettare l´enorme mole di scadenze e di adempimenti a tal punto che a volte rischia di perdere il senso del lavoro e soprattutto il rapporto con i cittadini". La giornata è proseguita con una tavola rotonda in cui sono state illustrate le esperienze della Regione Umbria, dei Comuni di Trieste, Assisi e Castiglione del Lago, dell´Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dell´Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa. Per rendere più efficace ed efficiente il rapporto con cittadini ed imprese, è stato detto, occorre proseguire rapidamente verso la gestione associata dei servizi, concentrandosi sull´impatto che l´innovazione organizzativa e tecnologica ha sugli utenti dei servizi.  
   
   
FORLÌ CESENA - INCREMENTI SUI RICAVI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALE  
 
Forli-cesena, 19 dicembre 2013 – Annuale appuntamento alla Camera di Commercio di Forlì-cesena con lo studio sui bilanci delle società di capitale: si è svolto infatti mercoledì 18 dicembre, nella sede camerale, l’incontro di presentazione dei risultati relativi all’analisi delle performance 2012, con il coordinamento dell’Ufficio Statistica, Studi, Pianificazione e Programmazione dell’Ente camerale e l’apporto specialistico di Claudio Orsini, partner “Arcadia Consulting”. L’incontro è stato l’occasione per approfondire i risultati emersi dall’analisi di 4.159 società di capitale compresenti, cioè che hanno correttamente depositato il bilancio negli anni considerati, 2010, 2011 e 2012. I bilanci, depositati annualmente al Registro delle Imprese, con i dati in essi contenuti rappresentano un patrimonio prezioso di informazioni per l´analisi economica territoriale. L´attività di ricerca svolta e la tempestività con la quale l´intera base dati è resa disponibile consente una riflessione sulle dinamiche economiche, patrimoniali e finanziarie delle imprese driver del nostro territorio in questa fase delicata fase economica. In uno scenario generale particolarmente difficile, le società di capitale della provincia hanno fatto rilevare incrementi dei ricavi in misura superiore alle medie regionali ma registrano minori rendimenti sul capitale investito a causa di una redditività sulle vendite inferiore. Solo le imprese del comparto “Alimentare” e del “Sistema Moda” associano un aumento dei ricavi con rendimenti sul capitale investito superiori alle medie regionali, in forza di una ottimizzazione della gestione del capitale circolante (crediti commerciali, magazzino e debiti commerciali). Da rilevare una tendenza alla riduzione del grado di leva finanziaria associata ad una minore incidenza del debito finanziario sui ricavi rispetto alle medie regionali. Nelle piccole società di capitale (Ricavi < 5 mln) si evidenzia però uno sbilanciamento verso il debito finanziario di breve che, associato ad una leva finanziaria elevata, determina oneri finanziari che erodono i buoni margini operativi. Si conferma inoltre una maggior dipendenza dal sistema bancario rispetto alla media regionale, che necessita di un riequilibrio che potrebbe essere realizzato dalle imprese medio-grandi anche attraverso l’utilizzo dei c.D. “Mini Bond”. “L’impegno da parte della Camera è costante e forte nel monitorare le diverse e articolate dinamiche del nostro sistema imprenditoriale. Gli approfondimenti che oggi abbiamo presentato – dichiara Alberto Zambianchi – costituiscono elementi di riferimento strategici per definire le azioni necessarie a sostenere e promuovere la competitività partendo dall’individuazione dei bisogni espressi e dalle criticità maggiormente percepite dalle imprese della nostra provincia e dalle strategie vincenti che, anche in questo contesto difficile, una parte significativa e importante di esse riescono ad attuare. Il nostro impegno trova pieno riscontro nel Programma Pluriennale approvato dal Consiglio Camerale per il mandato 2013-2018, e nella sua declinazione per l’anno 2014". “Le società di capitale compresenti della provincia - dichiara Claudio Orsini - hanno incrementato i ricavi, ma questo aumento si è concentrato sulle imprese di maggiori dimensioni. Le società con fatturati inferiori ai 5 milioni di euro sono arretrate nel volume dei ricavi anche se hanno tenuto, a livello di valore aggiunto. La criticità riguarda però la generalizzata dipendenza dal sistema bancario pari al 96,5% a fine 2012, che impone una diversificazione delle fonti di finanziamento, attuabile anche tramite ricorso ai c.D. Mini Bond. Tale strumento costituisce una parziale ma valida alternativa alla restrizione del credito bancario che si è registrata anche nel corso del 2013”. I risultati emersi sono utili sia ai fini della governance locale, in quanto contribuiscono a supportare i processi decisionali dei principali attori del territorio, sia per le imprese, che possono così verificare il loro posizionamento consultando il Sistema informativo "Performance aziendali". Attraverso questo sistema informativo le imprese possono, infatti, tempestivamente e gratuitamente confrontare i principali parametri della propria performance aziendale - indici di sviluppo, equilibrio economico, patrimoniale, finanziario e redditività - con i risultati settoriali provinciali e regionali per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012. La finalità del sistema informativo è quella di fornire informazioni utili per elaborare strategie per migliorare gli asset competitivi organizzativi e gestionali del nostro sistema imprenditoriale.  
   
   
MILANO - MINI-BOND MEETING: MANCA IL CREDITO A UN’IMPRESA SU CINQUE  
 
 Milano, 19 dicembre 2013 – Un’impresa milanese su cinque avrebbe bisogno di credito, il 13% lo ha richiesto negli ultimi tre mesi ma solo il 7% lo ha ottenuto in modo integrale e quasi una su venti se l’è visto rifiutato. Accedere al credito è difficile soprattutto per le imprese dei settori industria e costruzioni (rispettivamente il 7% e il 10% delle imprese di questi settori ha richiesto un finanziamento che gli è stato rifiutato) e per quelle con fatturato superiore a 2,5 milioni di euro (10% di rifiuti per quelle con fatturato tra 2,5 a 5 milioni, 5% per fatturato superiore ai 5 milioni). Mentre è proprio dal sostegno a famiglie e imprese (41%) e da misure di agevolazione del credito alle imprese (16%) che bisogna puntare per ricominciare a crescere. Lo dicono i dati del “Monitor imprese della provincia di Milano” realizzato dal servizio studi della Camera di Commercio di Milano ad ottobre 2013, attraverso Ipsos. Con le recenti disposizioni normative, tra gli strumenti a disposizione per il finanziamento, le società non quotate hanno ora la possibilità di emettere obbligazioni di medio-lungo periodo, cosiddette "mini-bond", usufruendo dei vantaggi legali e fiscali che prima erano riservati esclusivamente alle società quotate. Di mini bond, di chi può utilizzarli e delle opportunità che offrono alle piccole e medie imprese si è parlato oggi in Camera di Commercio di Milano in occasione del convegno “Mini-bond meeting”. “In un momento di crisi in cui i canali tradizionali di accesso al credito non riescono a garantire al sistema imprenditoriale una capacità di finanziamento adeguata - ha dichiarato Claudio De Albertis, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano – diventa importante la possibilità di ricorrere a strumenti innovativi. Per questo la Camera di Commercio di Milano è impegnata non solo per promuovere la conoscenza delle nuove forme di finanziamento, come i mini-bond, ma anche per sviluppare possibilità di incontro tra investitori ed imprese interessate”.  
   
   
RAVENNA - NELLA MEDIA REGIONALE LA FLESSIONE DELL´OCCUPAZIONE  
 
Ravenna, 19 dicembre 2013 – La Camera di Commercio di Ravenna, in collaborazione con Unioncamere Emilia-romagna e con la società Gruppo Clas, ha reso disponibile l’aggiornamento a giugno 2013 dell’archivio Smail (Sistema di Monitoraggio Annuale sulle Imprese e il Lavoro), il sistema informativo che permette di monitorare le imprese attive in Emilia-romagna con almeno un addetto (attualmente pari a 38mila unità in provincia), le loro unità locali e i relativi addetti. A metà 2013 l’occupazione delle imprese ravennati ha registrato una flessione rispetto al giugno 2012 (-3,1%, media regionale del 2,1%). Occorre peraltro tener presente che per Smail i lavoratori in cassa integrazione sono considerati tra gli occupati, pertanto la flessione reale, anche a livello regionale, non tiene conto di questo dato. Quasi tutti i grandi settori presentano un andamento sfavorevole abbastanza vicino alla media: industria -3,1%, servizi -3,2%, costruzioni -3%, agricoltura -2,8%. Le “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie, mostrano una riduzione leggermente più contenuta (-2,2%). All’interno del settore industriale, le flessioni più marcate si registrano nel tessile-abbigliamento-calzature (-16%, causata dall’esplodere della crisi di una grande impresa di rilievo nazionale localizzata a Faenza), nelle “altre industrie manifatturiere” (-4,6%), nella lavorazione dei minerali non metalliferi e nella fabbricazione dei mezzi di trasporto (-4,3% in entrambi i casi) e nel legno-mobili (-4,2%). L’industria metalmeccanica, che occupa il 42% degli addetti dell’industria e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature) mostra nel suo insieme un calo del 2,4%, ma con andamenti assai differenziati al suo interno, tra cui si segnala una riduzione marcata nei prodotti in metallo (-4,1%) e un aumento nella fabbricazione di macchinari (+1,3%). Nei servizi mostrano variazioni positive l’istruzione (+3,6%) e la sanità e assistenza sociale (+1,9%). A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, la ristorazione segna il passo, perdendo negli ultimi 12 mesi il 6,4% dei relativi addetti. Oltre a essa e ai servizi di alloggio (-2,3%), registrano un segno negativo anche le attività ricreative, culturali e altri servizi alle persone (-6%), i trasporti (-4,4%), il commercio (-2,9%), i servizi operativi (-2,3%), i servizi finanziari (-2%) e il piccolo comparto dei servizi dei media (-5,3%). Restano stabili i servizi avanzati e l’informatica. Va osservato che Il turismo, la ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati negativamente influenzati dall’andamento climatico del periodo (temperature sotto la norma e tempo instabile), oltre che naturalmente dalla generale riduzione dei consumi. Tra giugno 2012 e giugno 2013, la componente dipendente dell’occupazione presenta un andamento peggiore di quello complessivo, con una flessione del 4,1%. Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che stiamo vivendo sull’economia provinciale, si rileva la forte riduzione dell’occupazione industriale (-8%) e delle costruzioni (-11%), mentre l’agricoltura è rimasta praticamente invariata. Sono rimasti invece praticamente invariati i servizi (-0,7%, risultato dovuto però interamente alla ristorazione). L’unico “segno” decisamente positivo riguarda le Public Utilities (+13%). Nel complesso del periodo, l’occupazione in provincia di Ravenna si è ridotta del 4,2% escludendo la ristorazione (-3,2% se si considera anche questo settore, i cui marcati aumenti erano presumibilmente dovuti all’utilizzo di un maggior numero di addetti impiegati per brevi periodi). A livello regionale l’occupazione nel quinquennio considerato si è ridotta del 5% al netto della ristorazione e del 3,8% nel complesso.  
   
   
VCO: RALLENTANO LE ESPORTAZIONI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2013  
 
Verbania, 19 dicembre 2013 – Segna un -4,5% l’andamento dell’export provinciale nei primi nove mesi del 2013. Un risultato che risente soprattutto delle criticità emerse nella prima parte dell’anno (-7,8% nel primo trimestre e -4% tra aprile e luglio). Nel terzo trimestre 2013 il trend negativo si riduce (-1,7%). Rispetto a gennaio-settembre 2012 sono in calo le esportazioni nei Paesi dell’Unione Europea (-5,3%) ed in particolare Francia, Germania, Regno Unito, Austria e Spagna, cinque Paesi che insieme fanno circa il 40% delle esportazioni totali della provincia. La Svizzera si conferma il primo partner commerciale per i prodotti made in Vco, con performance costantemente positive (+4%). A livello nazionale le esportazioni sono stabili (-0,3%) mentre si registra una crescita per l’export piemontese (+2,9%) rispetto allo stesso periodo del 2012, trainato dalle buone performance di Torino. Questi in sintesi i risultati che emergono dall’elaborazione dei dati Istat da parte della Camera di commercio. L’interscambio provinciale nei primi nove mesi del 2013 registra esportazioni di merci per circa 430 milioni di euro, 20 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. In flessione anche le importazioni di merci dall´estero (-5,8%), rispetto al periodo gennaio – settembre 2012. Sono in calo le esportazioni di tutti i maggiori settori produttivi. Il comparto dei metalli, che comprende i casalinghi, si conferma leader per le vendite all´estero con oltre 116 milioni di euro di prodotto esportato; segno meno rispetto allo stesso periodo 2012 (-8,5%). Il dato risulta in linea con l’andamento nazionale. Il secondo posto nella “graduatoria” delle esportazioni per gruppi merceologici spetta al comparto chimico (19,7% sul totale, +0,5% rispetto al 2012). Tra le esportazioni provinciali, occupano una posizione di rilievo anche gli articoli in gomme e materie plastiche (18% del totale) con un valore di poco superiore ai 79 milioni di euro (86 milioni nel 2012), in flessione del -8,5%. Rispetto ai principali mercati bene solo la Svizzera (+4%), dove vengono esportati 2 prodotti su 10 made in Vco. In flessione i mercati europei (intendendo Ue a 28 membri) che rappresentano il 62% dei mercati di sbocco delle nostre merci. Si conferma un rallentamento delle esportazioni verso la Germania (-4%) il secondo mercato di riferimento per le esportazioni provinciali (oltre 16% del totale); Francia (-1,3%) il terzo mercato di riferimento, Regno Unito (-21%), Austria (-24% pari al 5,6% del totale delle esportazioni). In crescita l’export in Lussemburgo (quasi 4% dell’export totale) con un aumento pari a +3,5%. Stabile l’export in Asia mentre si registra una flessione in America (-20%), mercato di sbocco per circa il 3,5% delle merci provinciali.  
   
   
VENEZIA - SOSTEGNO AL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLE IMPRESE  
 
Venezia, 19 dicembre 2013 – La Camera di Commercio di Venezia informa che Italia Lavoro con il Programma Amva si pone l’obiettivo di facilitare il ricambio generazionale nelle imprese agevolando la creazione di nuova imprenditoria per il trasferimento d’azienda. La finalità espressa è quella di favorire l’accesso dei giovani ai mestieri tradizionali, promuovendo il tramandarsi della tradizione italiana e al contempo la creazione di nuove imprese attraverso il trasferimento d’azienda da imprenditori con età superiore ai 55 anni a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti. Diverse sono le attività interessate e indicate: dall’agricoltura alla lavorazione dei prodotti alimentari, dalla ristorazione al catering, dalla lavorazione di pietre e metalli alla gioielleria, dai prodotti del legno alla lavorazione della carta, dall’industria tessile alla confezione, fino a mestieri che sempre più rischiano l’estinzione come la legatoria, il restauro artistico, la costruzione degli strumenti musicali. I termini per la presentazione delle domande sono fissati al 31/12/2013. Maggiori informazioni sul Programma, sulla modulistica e sull’uso del sistema informativo sono disponibili sul sito http://www.Italialavoro.it/wps/portal/amva  e su http://impresacontinua.Italialavoro.it    
   
   
LECCO: IN ARRIVO 3,75 MILIONI DALLA CDC PER L´ECONOMIA LOCALE  
 
Lecco, 19 dicembre 2013 – Innovazione e ricerca, internazionalizzazione, formazione e capitale umano, turismo, marketing relazionale, credito e servizi reali alle imprese: questi i “driver” sui quali il Consiglio camerale nell’ultima seduta dell’anno ha approvato all’unanimità la destinazione di importanti risorse sul “Preventivo 2014” (con orizzonte proiettato al 2015). L’impegno della Camera per dare fiducia ad una ripresa che stenta a intravedersi è di destinare all’economia del territorio ben 3,75 milioni di Euro: +9,33% di risorse rispetto a quelle che si prevede di contabilizzare per il 2013: 3,43 milioni di Euro. “Una scelta coraggiosa anche in presenza di entrate ridotte (per il diritto annuale è previsto un calo del 2% rispetto agli introiti del 2012). L’impegno è anche quello di fornire risposte efficaci, tempestive, servizi di qualità, oltre al rigore delle scelte - sostiene il presidente dell’ente camerale Vico Valassi - Il Consiglio ha inoltre guardato a interventi e investimenti di sistema sempre più integrati, con azioni, iniziative e servizi direttamente a favore del tessuto economico-produttivo locale, che sconta gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale che purtroppo farà ancora sentire il suo peso, almeno in parte, anche nel prossimo periodo”. Il presidente Valassi prosegue: “Al centro degli interventi sta l’innovazione nel senso più ampio e pervasivo: come strategia portante per accrescere la competitività delle imprese, per migliorare l’efficienza organizzativa delle stesse, per rendere il territorio attrattivo, specie in vista di Expo 2015 e soprattutto oltre. Formazione, dialogo e co-progettazione tra ricerca, università e impresa sono le direttrici dello sviluppo futuro sul quale la Camera intende ancorare il proprio intervento istituzionale anche perché solo in questo modo sarà perseguibile la nascita di nuove imprese e la creazione di nuova occupazione con sempre più alti e qualificati profili professionali. Un impegno - ribadisce Vico Valassi - che va nella direzione del consolidamento di progetti emblematici e sperimentali avviati in passato, un modello di collaborazione tra realtà istituzionali, associazioni di categoria e organizzazioni dei lavoratori, e sistema delle professioni che solo se lavoreranno insieme potremmo generare crescita e sviluppo al territorio che deve sempre più affrontare il “globale” forte delle competenze, capacità e conoscenze locali.” Mantenuti i tre ambiti prioritari di intervento già indicati nel “Programma pluriennale 2010-2015”: - Infrastrutture materiali e fisiche, immateriali (che comprendono trasporti, piattaforme logistiche, mobilità, connessioni stradali e ferroviarie, navigazione del lago e dei fiumi, pre-condizione per azioni di promozione turistica anche in vista di Expo 2015; manutenzione e messa in sicurezza delle opere esistenti, monitoraggio e tutela del territorio; reti info-telematiche e banda larga; infrastrutture di servizio):in tutto euro 613.000 (il 16,35% delle risorse destinate alla promozione), di cui ben 430mila euro per l’accesso al credito delle imprese. - Infrastrutture intellettuali e relazionali, a cui sono riservati ben 2.687.000 euro (il 71,65% del totale promozionale), dove innovazione e ricerca, internazionalizzazione e formazione, promozione del territorio sono i “pilastri” di riferimento: Innovazione, ricerca e sperimentazione (960mila euro) per azioni riguardanti tutti i settori economici, dal manifatturiero all’agricoltura, al commercio, all’artigianato, al turismo e ai servizi; internazionalizzazione (850mila euro), con interventi che puntano all’addizionalità di risorse di altri enti (in primis Regione Lombardia) per fare “massa critica”; formazione e capitale umano, università, enti di ricerca (645mila euro) per la qualificazione e l’innalzamento delle competenze/conoscenze dei lavoratori e degli imprenditori; territorio, agricoltura, turismo e marketing territoriale (232mila euro). - Infrastrutture istituzionali” (298mila euro di risorse camerali, ma molte iniziative si collocano come progetti di sistema). Interazione e integrazione tra i livelli decisionali politici e i livelli tecnico-amministrativi; semplificazione e snellimento dell’azione amministrativa; telematizzazione e sviluppo delle “reti”; Sportello Unico Attività Produttive e Statuto delle imprese; regolazione del mercato; informazione economico-statistica. “Nelle ‘Infrastrutture intellettuali e relazionali’ sono concentrate le leve strategiche legate al capitale umano, elemento centrale per lo sviluppo e la competitività del sistema economico produttivo locale. Siamo convinti che i territori che avranno maggiore possibilità di sviluppo saranno quelli in cui si investirà in tal senso - evidenzia il presidente Valassi - Pertanto la Camera si impegnerà molto in questo campo, sia con progettualità e sperimentazioni attuate in prima persona, sia facilitando la connessione tra Università, centri e laboratori di ricerca e il mondo delle imprese. Importante sarà da un lato mettere a sistema le opportunità per le aziende offerte dal Politecnico e dal Cnr grazie al Campus lecchese, valorizzando e dando nuove prospettive agli Accordi e alle Convenzioni sottoscritte dal Comune capoluogo e da Camera con i due enti. Dall’altro attrarre risorse sul territorio per progettualità e bandi mirati grazie al meccanismo dell’addizionalità, sapendo agire anche sulle risorse europee mediante i nuovi bandi del programma Horizon 2020”. In particolare, su “Innovazione, ricerca e sperimentazione” si posizionano le misure a sostegno dell’innovazione tecnologica, organizzativa, gestionale, della certificazione volontaria, di prove e analisi di laboratorio, dell’aggregazione di impresa. Fanno pure capo a questa voce le azioni a sostegno della nascita di start-up innovative, e si inquadra il progetto sperimentale “Eco-smart Land”, focalizzato sull’utilizzo delle tecnologie e sulla valorizzazione del patrimonio ambientale, turistico e culturale del territorio in chiave di Expo 2015 e oltre. Centrali saranno gli interventi sull’Internazionalizzazione mediante strumenti operativi (bandi, voucher, missioni, incontri B2b, ecc.), tenendo conto sia delle linee prioritarie espresse da ministero Sviluppo Economico e Ice, sia dell’ormai prossima costituzione del Consorzio intercamerale lombardo per l’internazionalizzazione. In questa voce figurano anche le risorse destinate all’Azienda speciale L@riodesk Informazioni, il cui nuovo Cda ha predisposto il Preventivo 2014 approvato dal Consiglio camerale nella seduta odierna. Tale preventivo va nella direzione di cogliere le istanze degli operatori/imprese per rispondere direttamente e/o sollecitare la realizzazione di servizi concreti, specie sul versante dell’internazionalizzazione che oggi rappresenta – insieme a ricerca, innovazione e formazione – la scelta necessaria per poter essere competitivi. In “Formazione e Capitale Umano, Università” si trovano risorse dedicate a varie progettualità, da “Formare ingegneri stranieri” giunto alla 9^ annualità (accolti oltre mille studenti da tutto il mondo che, una volta ottenuta la laurea specialistica presso i Poli di Lecco e Como del Politecnico di Milano, al rientro in patria diventano “ambasciatori economici” del sistema lecchese/lombardo) al sostegno alle attività scientifiche e formative della Scuola Internazionale di Fisica “Enrico Fermi” di Varenna, alle azioni di formazione e orientamento per le scuole superiori, comprese quelle per la formazione professionale e imprenditoriale, anche in chiave di passaggio generazionale. Nella voce “Territorio, Agricoltura, Turismo e Marketing territoriale” molto è declinato pensando a Expo 2015, quindi dentro la progettualità sperimentale di “Eco Smart Land/ Lecco Eco-smart City verso e oltre Expo 2015”. Alimentazione, ambiente e territorio restano i capisaldi intorno a cui si snoderà l’evento internazionale che è un’importante opportunità di crescita, di sviluppo, di relazioni per le imprese di ogni settore. La salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio ambientale si coniugano anche con il tema della sicurezza, della manutenzione, della valorizzazione delle tradizioni e identità del territorio. Interventi, questi, considerati anche nei progetti che confluiscono nel sistema turistico Lago di Como e nelle iniziative realizzate da Lariofiere. Nelle “Infrastrutture materiali/fisiche e immateriali” sono compresi i progetti per la diffusione e l’utilizzo dell’Ict, della banda larga e ultralarga, della creazione di reti e portali, di tutte le connessioni per dare alle imprese del territorio una più ampia visibilità grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie. In quest’area di intervento rientra pure l’accesso al credito, indispensabile per il consolidamento e la crescita delle imprese. Non mancheranno le azioni per trasferire la cultura economica e finanziaria alle Mpmi, i servizi di accompagnamento e assistenza per agevolare i rapporti tra imprese e mondo creditizio, creando con quest’ultimo e con la piena condivisione del sistema associativo nuove proposte per garantire finanziamenti mirati alle imprese. Nelle “Infrastrutture istituzionali”, oltre ai servizi più tradizionali della Camera in tema di Regolazione, trasparenza del mercato e informazione economica, trovano spazio gli interventi per l’attuazione della semplificazione amministrativa facendo leva sui rapporti con le altre amministrazioni per generare modelli e procedimenti amministrativi standardizzati e omogenei, anche grazie all’interoperabilità tra i sistemi. Fondamentale è il confronto con Regione Lombardia, anche alla luce di quanto proposto dalla Camera in tema di Area Test. “Le risorse complessivamente destinate alla promozione sono molto consistenti per le capacità di spesa di questa Camera, considerata la sua dimensione - precisa il presidente Valassi - Deciso e sempre molto rigoroso il contenimento dei costi di struttura che si rinnova anche per il 2014: nonostante l’inflazione e l’aumento dell’Iva, per gli acquisti di beni e servizi sono stati previsti ulteriori risparmi rispetto al 2013. Le spese per il personale non seguono incrementi e, per garantire la qualità dei servizi e l’efficienza gestionale, saranno implementati i processi di riorganizzazione dei servizi e degli Uffici già avviati da tempo”. “Data la situazione economica tuttora caratterizzata da incertezza - conclude Valassi - a maggior ragione è necessario garantire alle imprese il massimo sostegno con azioni concrete e iniziative dall’impatto il più possibile trasversale, concentrando le risorse su progettualità di ampio respiro e con un orizzonte temporale esteso fino al 2015, anno in cui si concluderà l’attuale mandato degli amministratori camerali e si terrà l’evento mondiale di Expo 2015. La Cdc sarà pronta a sostenere progetti ed iniziative che verranno condivisi e porteranno sviluppo al territorio. Ancora di più in questa prospettiva, fondamentali sono le alleanze e i partenariati con altri enti e soggetti di livello locale, regionale, nazionale e sovra-nazionale, compresi i servizi da svolgere in forma associata con altre Camere e/o con Unioncamere Lombardia, non dimenticando le opportunità offerte dall’accesso a fondi comunitari per iniziative di sistema”.  
   
   
TRAGEDIA DI PRATO, ASSESSORE TOSCANA HA INCONTRATO L´EURODEPUTATO ENZO RIVELLINI  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Il piano straordinario di interventi per affrontare la difficile situazione pratese, dopo la tragedia dello scorso 1 dicembre, è stato illustrato dall´assessore al welfare Salvatore Allocca all´eurodeputato Enzo Rivellini che oggi è venuto a Prato per visitare i luoghi dell´incidente. L´incontro tra l´assessore ed il presidente della delegazione Europa-cina del Parlamento europeo è avvenuto in prefettura, a Prato. "É stato un incontro importante – ha spiegato l´assessore Allocca – durante il quale, a nome della giunta, ho esposto quelle che sono le linee di intervento che la Regione ha stabilito con il piano straordinario di interventi approvato durante l´ultima seduta. Insieme all´eurodeputato abbiamo condiviso la necessità e l´esigenza di coinvolgere, nel tentativo di trovare una soluzione ai problemi di Prato, i livelli istituzionali superiori, nazionali ed europei, perchè questo non può avvenire soltanto a livello locale o regionale. In particolare ho concentrato l´attenzione sulla garanzia dei diritti dei lavoratori e sulla difesa delle produzioni italiane. L´incontro si è concluso con l´impegno di incontrarci a Bruxelles, il prossimo anno, per i passi successivi". Il piano straordinario che la giunta regionale ha approvato lunedì scorso prevede varie linee di intervento: potenziamento delle attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; intese e coordinamento con istituzioni ed associazioni di categoria per promuovere l´emersione di imprese e cittadini irregolari; diffusione della cultura della legalità e del diritto di cittadinanza; interventi di riqualificazione urbanistica.  
   
   
RIDOTTA L’OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI MODENA NEL PRIMO SEMESTRE 2013  
 
Modena, 19 dicembre 2013 – Al 30 giugno 2013 l’occupazione delle imprese modenesi si è contratta del -1,7% rispetto alla stessa data del 2012, contro una flessione media regionale del -2,1%. Alla lieve crescita delle “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie (+1%) e alla stabilità delle costruzioni (+0,2%) si contrappone l’andamento negativo dell’industria (-2,4%), dei servizi (-1,6%) e dell’agricoltura (-0,8%). Il settore edile locale, in particolare, diverge positivamente dall’andamento medio regionale (-3%). Si tratta degli ultimi dati diffusi dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Unioncamere Emilia-romagna e con la società Gruppo Clas, riguardanti l’aggiornamento al primo semestre 2013 di Smail - Sistema di Monitoraggio Annuale sulle Imprese e il Lavoro, banca dati informativa che permette di monitorare le imprese attive in Emilia-romagna con almeno un addetto (attualmente pari a circa 66mila unità in provincia), nonché le loro unità locali e i relativi addetti. Occorre peraltro tener presente che per Smail i lavoratori in cassa integrazione sono considerati tra gli occupati, pertanto le flessioni reali potrebbero essere più elevate. All’interno del settore industriale, i decrementi più consistenti si registrano nel legno-mobili (-5,2%), nel tessile-abbigliamento-calzature e nel comparto della lavorazione dei minerali non metalliferi in cui è compreso il ceramico (-4,2% in entrambi i casi), nella carta-cartotecnica (-2,9%). L’industria metalmeccanica, che occupa oltre il 45% degli addetti dell’industria e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature) mostra nel suo insieme un calo del -2,2%, con andamenti assai differenziati al suo interno, dove risultano tendenzialmente stabili la fabbricazione e l’installazione di macchinari. Altri due settori industriali, vale a dire l’industria alimentare e la chimica-farmaceutica, presentano un andamento leggermente positivo, con variazioni appena superiori all’1%. Nei servizi mostrano variazioni positive l’istruzione (+3,9%), i servizi dei media e della comunicazione (+1,7%), l’informatica e le telecomunicazioni (+1,5%), i servizi avanzati alle imprese (+1,4%) e la sanità-assistenza (+1,2%). A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, la ristorazione segna il passo, perdendo negli ultimi 12 mesi il 4,3% dei relativi addetti. Oltre a essa e ai servizi di alloggio (-10%), registrano un segno negativo anche le attività dei trasporti (-3,9%), le attività ricreative, culturali e altri servizi alle persone (-3,5%), il commercio (-1,2%) e i servizi finanziari (-1,1%); stabili i servizi operativi. Va osservato che il turismo, la ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati negativamente influenzati dall’andamento climatico del periodo (temperature sotto la norma e tempo instabile), oltre che naturalmente dalla generale riduzione dei consumi. Tra giugno 2012 e giugno 2013, la componente dipendente dell’occupazione presenta un andamento peggiore di quello complessivo, con una flessione del -2,2%. Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che stiamo vivendo sull’economia provinciale, si rileva il forte calo dell’occupazione dell’industria (-11,7%) e delle costruzioni (-13,5%), mentre l’agricoltura ha perso l’1,8% dei propri addetti, come è avvenuto anche per le Public Utilities. Tali contrazioni sono state in parte compensate dall’aumento dei servizi (+2,5%, dovuto però quasi interamente alla ristorazione). Nel complesso del periodo, l’occupazione in provincia di Modena si è ridotta del -6,4% escludendo la ristorazione; la variazione negativa è meno pesante (-5,1%) se si considera anche questo settore, i cui marcati aumenti sono presumibilmente dovuti all’utilizzo di un maggior numero di addetti impiegati per brevi periodi. A livello regionale l’occupazione nel quinquennio considerato si è ridotta del -5% al netto della ristorazione e del -3,8% nel complesso. I dati sono disponibili nella banca dati Smail accessibile dal sito della Camera di Commercio: www.Mo.camcom.it. Tutti i risultati qui riportati possono essere estratti a livello comunale e con un ampio dettaglio settoriale. Sono disponibili anche dati per forma giuridica e dimensione d’impresa.  
   
   
SI RIDUCE L´OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI PIACENZA  
 
Piacenza, 19 dicembre 2013 – Da oggi la Camera di Commercio di Piacenza, in collaborazione con Unioncamereemilia-romagna e con la società Gruppo Clas, rende disponibile l’aggiornamento a giugno 2013 dell’archivio Smail (Sistema di Monitoraggio Annuale sulle Imprese e il Lavoro), il sistema informativo che permette di monitorare le imprese attive in Emilia-romagna con almeno un addetto (attualmente pari a 29mila unità in provincia), le loro unità locali e i relativi addetti. I dati saranno in linea all’indirizzo web: www.Pc.camcom.it (Sezione Informazione economica). A metà 2013 l’occupazione delle imprese piacentine si è ridotta in misura abbastanza rilevante rispetto al giugno 2012 (-1,8%, contro una flessione media regionale del 2,1%). Occorre peraltro tener presente che per Smail i lavoratori in cassa integrazione sono considerati tra gli occupati, pertanto la flessione reale potrebbe essere più elevata. Alla tendenziale stabilità dell’industria (-0,8%), si contrappone l’andamento negativo di tutti gli altri grandi settori, vale a dire i servizi (-1,5%), l’agricoltura (-2,2%), le “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie (-1,4%) e soprattutto le costruzioni, che mostrano una contrazione di quasi 6 punti percentuali. All’interno del settore industriale, emerge nettamente la crescita dell’industria alimentare (+3,4%). Le flessioni più elevate si registrano invece nel piccolo comparto delle “altre industrie manifatturiere” (-12,2%), nella gomma-plastica (-5,6%), nel tessile-abbigliamento-calzature (-5,1%), nella lavorazione dei minerali non metalliferi (-4,4%) e nei mezzi di trasporto (-4,2%). L’industria metalmeccanica, che occupa il 60% degli addetti dell’industria e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature) mostra nel suo insieme una perfetta stabilità, pur con variazioni piuttosto differenziate al suo interno, dove risulta in crescita la fabbricazione di macchinari (+2,3%). Nei servizi emergono l’istruzione (+8%), i trasporti (+2,2%), i servizi avanzati (+2%) e la sanità e assistenza (+1,3%). A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, anche la ristorazione segna il passo, perdendo negli ultimi 12 mesi il 4,3% dei relativi addetti. Registrano variazioni piuttosto negative anche le attività ricreative, culturali e altri servizi alle persone (-5,2%), i servizi di alloggio (-3,4%) e i servizi finanziari (-3,3%). Il commercio perde 2 punti percentuali. Va osservato che Il turismo, la ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati negativamente influenzati dall’andamento climatico del periodo (temperature sotto la norma e tempo instabile), oltre che naturalmente dalla generale riduzione dei consumi. Tra giugno 2012 e giugno 2013, la componente dipendente dell’occupazione presenta un andamento peggiore di quello complessivo, con una flessione del 2,2%. Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che stiamo vivendo sull’economia provinciale, si rileva il forte calo dell’occupazione industriale (-7%) e soprattutto delle costruzioni (-17%), mentre l’agricoltura ha perso “solo” il 2% dei propri addetti. Tali contrazioni sono state in parte compensate dall’aumento dei servizi (+6%, dovuto però in buona parte alla ristorazione) e delle Public Utilities (+5%). Nel complesso del periodo, l’occupazione in provincia di Piacenza si è ridotta del 2,7% escludendo la ristorazione (-0,9% se si considera anche questo settore, i cui marcati aumenti erano presumibilmente dovuti all’utilizzo di un maggior numero di addetti impiegati per brevi periodi). A livello regionale l’occupazione nel quinquennio considerato si è ridotta del 5% al netto della ristorazione e del 3,8% nel complesso.  
   
   
GIORNATA PER UN EQUO SVILUPPO GLOBALE, OGGI LE INIZIATIVE FIORENTINE  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Sono i cibi e le culture del mondo i protagonisti della terza edizione della Giornata per un equo sviluppo globale (istituita con la Legge regionale 6/2010) che si svolge, 19 dicembre, a Firenze e sabato 21a Pisa. L´obiettivo, porre al centro della riflessione dei giovani, della scuola, della cooperazione e dell´associazionismo temi quali l´interdipendenza planetaria, i diritti umani e la sostenibilità dello sviluppo globale a partire proprio dai Cibi e le culture del mondo. La giornata di Firenze avrà inizio alle 10:30 nella sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi, con un´iniziativa in cui si parlerà di "Alimentazione fra identità culturale, giustizia sociale, storie di vita", rivolta specificamente agli studenti delle scuole secondarie toscane. Sono previsti interventi di Gianni Salvadori, assessore regionale all´agricoltura, di Severino Saccardi, direttore di testimonianze, dello chef Fabio Picchi, di Giorgio Federici (Università di Firenze), di Mauro Perini (di Water Right Foundation), della giornalista tunisina Leila Elhoussi e di don Andrea Cristiani del Movimento Shalom. Verrà sottolineato il rapporto fra cibo, creatività e pluralità delle culture umane richiamando alla necessità di nuove regole nelle relazioni umane e sociali per garantire alla totalità degli uomini e delle donne del pianeta il diritto a sedersi al "convivio" del mondo. All´incontro parteciperà l´Orchestra multietnica di Enrico Fink. Nel pomeriggio le iniziative proseguono alla Biblioteca delle Oblate, dove, alle 17:30, verrà presentato il volume della rivista "Testimonianze" dedicato ai Cibi del mondo. Parteciperanno, fra gli altri, il giornalista Giuseppe Calabrese (de "La Repubblica"), Giancarlo Ceccanti (di Acquifera onlus), Annie Féolde (Enoteca Pinchiorri), Vincenzo Striano e Severino Saccardi. All´iniziativa della Biblioteca delle Oblate darà il suo contributo, in parole ed in musica, anche l´artista Chiara Riondino e verranno proposte letture dal volume di Pellegrino Artusi, "La scienza in cucina e l´arte di mangiar bene".  
   
   
CRESCITA E CONGIUNTURA FIORENTINA NEI SEI PRIMI MESI DEL 2013  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Questa la sintesi del rapporto curato dall´Ufficio Statistico della Camera di Commercio di Firenze Il quadro macroeconomico I dati che via via si sono resi disponibili hanno consentito di riaggiornare le stime sulla crescita fiorentina per il 2012 e di elaborare previsioni per il biennio 2013-2014. Il 2012 si sarebbe chiuso con un calo del prodotto reale del 2,4% che, in termini assoluti, rappresenta una contrazione di circa 600milioni di euro in un anno; tale perdita tende ad estendersi in modo non indifferente nei confronti del 2007, ampliandosi fino a 1,5miliardi di euro (-5,5%) in termini cumulati. Il prolungato periodo di contrazione del valore aggiunto prodotto localmente, intervallato da un recupero moderato e di corto respiro nel biennio 2010-2011 (+0,9% in media), ha messo a dura prova anche una struttura produttiva apparentemente solida come il sistema economico fiorentino, mettendo in chiaro tutte le sue vulnerabilità. Per il 2013 le stime presentano un quadro di moderato rientro della fase di contrazione del valore aggiunto provinciale, tendendo quasi a ricalcare l’andamento nazionale, con un calo stimato dell’1,6%; tale dinamica deriva da una moderazione della caduta dei consumi delle famiglie (da -4,3% a -2,2%), con gli investimenti che invece evidenziano un ridimensionamento in via di attenuazione, anche se il calo rimane comunque sostenuto (-5,8%). La domanda estera netta dovrebbe generare un rilevante apporto, atto ad impedire una contrazione più ampia del prodotto fiorentino. Nel 2014 probabilmente la dinamica del Pil locale potrebbe divenire “moderatamente” positiva (+0,9%) se la debole e modesta ripresa dovesse attecchire e consolidarsi dalla fine dell’anno in corso e se gli indicatori consentiranno di confermare, nel breve termine, il miglioramento ciclico. Il mercato del lavoro provinciale si caratterizza per la persistenza di criticità che difficilmente potranno essere rimosse in tempi brevi. In altre parole la domanda di lavoro dovrebbe subire una contrazione dell’1,8% nel 2013 e difficilmente potrà riattivarsi in modo tale da riassorbire l’ampio stock di disoccupati che si è creato con la crisi in pochi anni anche per Firenze: il tasso di disoccupazione è arrivato al 7,1% nel 2012 e dovrebbe salire fino al 7,8% quest’anno. Per il 2014 l’incertezza è piuttosto incisiva in quanto sarà rilevante il grado di intensità con cui prenderà campo la ripresa e soprattutto quanto la debole crescita prevista sarà in grado di riattivare la domanda di lavoro, che dovrebbe evidenziare una certa stazionarietà (+0,1%). La congiuntura economica fiorentina Imprese - Nei primi sei mesi del 2013 l’evoluzione della demografia d’impresa non ha fornito indicazioni particolarmente convincenti, ponendosi su valori molto vicini a quelli di fine anno, sintesi peraltro di due trimestri dall’andamento discordante. Complessivamente, dal confronto su base tendenziale annua emerge una tenuta della consistenza numerica delle imprese registrate (+0,2%), cui si affianca un tasso di sviluppo moderatamente positivo (+0,4%) e al contempo una lieve, ma significativa, diminuzione delle imprese attive (-0,6%) Artigianato - I dati al primo semestre relativi all’artigianato manifatturiero fotografano ancora un settore in forte difficoltà, in cui l’andamento del fatturato ha registrato una nuova battuta d’arresto, ma questa volta l’entità delle perdite (-5,6%) è quantomeno inferiore al valore (-14,7%) registrato a metà del 2012. Ancora una volta, la diminuzione della flessione è da ascrivere in buona parte alla capacità delle imprese della filiera moda e del comparto metalmeccanico di limitare le proprie perdite, diversamente dal gruppo di imprese aggregate sotto le altre manifatture. Industria Manifatturiera - Il secondo trimestre sembrerebbe dischiudere un miglior orizzonte per il comparto manifatturiero provinciale se consideriamo che tende a rientrare la dinamica negativa che si era acutizzata nel primo trimestre dell’anno (da -3,6% a -1,1%) tanto che il dato congiunturale “grezzo” risulta positivo (+4,9%; +1,8% destagionalizzato); migliora anche il fatturato tendenziale (da -4,7% a -0,1%). Il ritmo di recupero è ancora lento, ma potrebbe far ben sperare e consolidarsi nei prossimi trimestri proseguendo con un tasso di sviluppo moderato, ma stabile. Turismo – Il movimento turistico dei primi 6 mesi dell’anno si è connotato per il contributo proveniente dalla componente straniera. Difatti, se complessivamente le quantità di arrivi e presenze risultano in incremento, rispettivamente, del 2,4 e dello 0,2%, in realtà esse appaiono sostenute quasi esclusivamente dagli stranieri, il cui contributo alla variazione si materializza nel 3,6% sugli arrivi e nell’1,3% sulle presenze. Commercio al dettaglio - Si alleggerisce la tendenza recessiva. La flessione tendenziale riferita al secondo trimestre si è ridotta dall’8% di fine Marzo, al -4,2. Si sottolinea ancora una forte criticità sul settore alimentare (-5,9% rispetto al -6,5% del primo trimestre), mentre il comparto specializzato non alimentare è quello che riesce a trarre maggior beneficio da questo allontanamento dai punti massimi della crisi dimezzando le perdite rispetto al consuntivo del trimestre precedente (da -9,8% a -4,3%).  
   
   
MAPE TECNOL DI BARBERINO MUGELLO, REGIONE INCONTRA IL CURATORE  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Il punto sulla vicenda della Mape Tecnol, azienda di Barberino di Mugello specializzata nella produzione di cilindri per motocicli di proprietà del gruppo Mape, è stato fatto oggi nel corso di un incontro convocato dall´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini al quale hanno partecipato il curatore nominato dal Tribunale dopo il fallimento dell´azienda e il sindaco del Comune di Barberino di Mugello Carlo Zanieri. "Abbiamo fatto presente al commissario - spiega l´assessore Simoncini – l´interesse delle istituzioni per un nuovo avvio dell´attività di un´azienda con nuovi investitori. Da questo punto di vista la Regione è disponibile a offrire tutto il possibile sostegno all´attività del curatore con l´obiettivo di far ripartire l´azienda che costituisce un´eccellenza nel panorama italiano". Il curatore ha riferito di aver raggiunto ieri un accordo con con le organizzazioni sindacali per la cassa integrazione, accordo reso possibile dalla manifestazione di interesse avanzata da parte di un imprenditore. Il curatore ha ribadito la volontà di mettere a punto, entro gennaio, il bando per l´individuazione dei soggetti che dovranno acquisire la proprietà. L´assessore ha assicurato che la Regione e le istituzioni continueranno a monitorare la vicenda in stretto contatto contatto con il curatore.  
   
   
RIMINI: IN CALO L´OCCUPAZIONE NEL PRIMO SEMESTRE 2013  
 
Rimini, 19 dicembre 2013 – La Cdc di Rimini, in collaborazione con Unioncamere Emilia-romagna e con la società Gruppo Clas, ha reso disponibile l’aggiornamento a giugno 2013 dell’archivio Smail (Sistema di Monitoraggio Annuale sulle Imprese e il Lavoro), il sistema informativo che permette di monitorare le imprese attive in Emilia-romagna con almeno un addetto (attualmente pari a 36mila unità in provincia), le loro unità locali e i relativi addetti. I dati sono in linea sull´apposita pagina del sito Starnet di Unioncamere. A metà 2013 l’occupazione delle imprese riminesi si è ridotta in misura piuttosto consistente rispetto al giugno 2012 (-3,6%, contro una flessione media regionale del 2,1%). Occorre peraltro tener presente che per Smail i lavoratori in cassa integrazione sono considerati tra gli occupati, pertanto la flessione reale potrebbe essere ancora più elevata. Tutti i grandi settori presentano un andamento decisamente negativo: servizi -3,2%, industria -5%, costruzioni -5,5%. L’agricoltura e le “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie, mostrano quantomeno una riduzione più contenuta (-1,5% la prima, -1,9% le seconde). Industria All’interno del settore industriale, le flessioni più marcate si registrano nelle “altre industrie manifatturiere” (-11,5%), nella fabbricazione dei mezzi di trasporto (-9,2%) nella lavorazione dei minerali non metalliferi (-6,6%), nel legno-mobili (-6,4%), nel tessile-abbigliamento-calzature (-5,5%), nella carta-cartotecnica (-4,4%) e nell’alimentare (-3,5%). L’industria metalmeccanica, che occupa il 43% degli addetti dell’industria e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature) mostra nel suo insieme un calo del 4,4%, ma con andamenti assai differenziati al suo interno, tra cui si segnalano riduzioni marcate nell’elettronica (-8%) e nei prodotti in metallo (-6%), una flessione molto più contenuta nella fabbricazione di macchinari (-1,5%) e una tendenziale stabilità nell’installazione/manutenzione di macchinari. L’unico settore industriale che denota un leggero aumento è la chimica farmaceutica (+1,3%). Servizi Nei servizi mostrano variazioni positive l’istruzione (+3,6%), i servizi operativi (+1,9%) e la sanità e assistenza sociale (+1,6%). A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, la ristorazione segna il passo, perdendo negli ultimi 12 mesi il 7,6% dei relativi addetti. Anche i servizi di alloggio evidenziano una variazione decisamente negativa (-5,7%). Queste riduzioni incidono in misura significativa sul risultato complessivo della provincia, dato che il turismo (alloggio e ristorazione) detiene una quota del 35% sul totale dell’occupazione nei servizi e di un quarto sul totale generale. Oltre al settore turistico, registrano un segno negativo anche le attività ricreative, culturali e altri servizi alle persone (-4,1%), i servizi finanziari (-2,1%), il commercio (-1,9%) e il piccolo comparto dei servizi dei media (-6,5%). Restano stabili gli altri servizi. Va osservato che Il turismo, la ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati negativamente influenzati dall’andamento climatico del periodo (temperature sotto la norma e tempo instabile, in particolare nel mese di gugno 2013), oltre che naturalmente dalla generale riduzione dei consumi. Tra giugno 2012 e giugno 2013, la componente dipendente dell’occupazione presenta un andamento decisamente peggiore di quello complessivo, con una flessione del 5,4%. Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che stiamo vivendo sull’economia provinciale, si rileva la forte riduzione dell’occupazione industriale (-14%) e delle costruzioni (-11%), mentre l’agricoltura ha perso il 3% dei propri addetti. Tali contrazioni sono state in parte compensate dall’aumento dei servizi (+3%, dovuto però in buona parte alla ristorazione) e delle Public Utilities (+10%). Nel complesso del periodo, l’occupazione in provincia di Rimini si è ridotta del 3% escludendo la ristorazione (-1,6% se si considera anche questo settore, i cui marcati aumenti erano presumibilmente dovuti all’utilizzo di un maggior numero di addetti impiegati per brevi periodi). A livello regionale l’occupazione nel quinquennio considerato si è ridotta del 5% al netto della ristorazione e del 3,8% nel complesso. Tutti i risultati qui riportati possono poi essere dettagliati a livello comunale e con un ampio dettaglio settoriale. Sono disponibili anche dati per forma giuridica e dimensione d’impresa.