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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Dicembre 2013
FORD HA MOSTRATO IL PROTOTIPO DI UN’AUTO A GUIDA COMPLETAMENTE AUTOMATICA BASATO SULLA FUSION HYBRID.  
 
Colonia Germania, 19 dicembre 2013 – Ford ha mostrato, in collaborazione con l’Università del Michigan e il gruppo americano State Farm – il prototipo di una Fusion Hybrid a guida completamente automatica, nell’ambito della strategia ‘green’ di Ford che punta a integrare a bordo delle auto tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni. La Fusion è la gemella americana della prossima generazione di Mondeo, che arriverà in Europa, anche nella versione ibrida, nel secondo semestre del 2014. Il progetto di ricerca è nato più di 10 anni fa e ha lo scopo di mettere a punto sistemi di analisi dell’ambiente circostante per agevolare l’implementazione di forme avanzate di automazione a bordo delle auto. La Fusion Hybrid è la più recente implementazione di tecnologie sperimentali che un domani potranno essere offerte a bordo delle auto di serie dell’Ovale Blu. “Questo prototipo rappresenta un significativo passo in avanti nella ricerca, per portare avanti la nostra vision del futuro della mobilità sostenibile”, ha dichiarato Bill Ford, Executive Chairman di Ford. “Immaginiamo un domani in cui l’automobile connessa comunicherà con gli altri veicoli per migliorare i flussi del traffico, ridurre le emissioni e rendere le strade più sicure e sostenibili. Il nostro obiettivo è rappresentare il punto di riferimento per questa trasformazione, contribuendo a cambiare il mondo nei prossimi 100 anni ancor più di quanto abbiamo fatto nell’ultimo secolo”. Ford offre già oggi a bordo delle proprie auto una gamma di tecnologie di assistenza alla guida e di sicurezza attiva, come il parcheggio semiautomatico e i sistemi di frenata d’emergenza, nonché sistemi di riconoscimento delle situazioni di pericolo e di esecuzione di manovre per evitare possibili incidenti. Queste tecnologie sono la base per un futuro in cui il guidatore potrà impostare una destinazione e giungervi comodamente lasciando guidare l’auto, ma avendo sempre la possibilità, se necessario, di prenderne il controllo. “In futuro, i sistemi di guida automatica ci potranno aiutare a migliorare la sicurezza sulle strade e a ridurre le congestioni del traffico, ma ci sono ancora molti aspetti da considerare e affrontare per trasformare questo scenario in realtà”, ha spiegato Raj Nair, Vice Presidente Sviluppo Prodotti Globali, di Ford. “Con questo progetto di ricerca, di cui mostriamo i progressi con il prototipo della Fusion Hybrid a guida automatica, possiamo studiare i limiti di queste tecnologie e determinare le caratteristiche dei sistemi che potrebbero arrivare sulle auto di serie sia nel breve che nel medio termine”. La Fusion Hybrid a guida automatica sarà utilizzata come piattaforma di ricerca per lo sviluppo, a lungo termine, di soluzioni per gli aspetti sociali, legali e tecnologici legati ai sistemi di automazione della guida. Questa speciale Fusion è sviluppata sulla base di studi effettuati nell’ambiente di realtà virtuale Virttex, un simulatore di guida sviluppato da Ford in cui è possibile valutare gli effetti dell’implementazione di una tecnologia prima di realizzarne un prototipo reale. La strategia ‘green’ di Ford: Blueprint for Mobility Lo scorso anno, al Mobile World Congress di Barcellona, Bill Ford ha descritto la strategia ‘Blueprint for Mobility di Ford’, in cui sono contenuti i piani a breve, medio e lungo termine di Ford in merito agli scenari del futuro della mobilità fino al 2025. La strategia prende in considerazione tecnologie, partnership, business e modelli necessari al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Nel breve termine Ford è al lavoro per implementare nuovi dispositivi sulla base dei sistemi già disponibili, come l’Active Park Assist e l’Active City Stop, per offrire tecnologie come il parcheggio completamente automatico e l’assistenza alla guida nel traffico. Nel medio termine il focus dello sviluppo riguarda la comunicazione veicolo-veicolo. Oltre a offrire possibilità che migliorano la sicurezza sulle strade come la segnalazione con largo anticipo di pericoli e situazioni di rischio, questa tecnologia può permettere a gruppi di automobili di sincronizzare movimenti e velocità viaggiando in ‘formazione’, migliorando sia la sicurezza che la fluidità del traffico. Nel lungo termine saranno implementabili sistemi di guida e parcheggio completamente automatici. Le auto comunicheranno sia tra loro che con le infrastrutture, integrandosi all’interno di un ecosistema di mobilità. I vantaggi saranno tangibili sul fronte del traffico e della sicurezza, e cambierà anche il concetto di proprietà personale dell’automobile, con l’emergere di nuovi modelli di business. La tecnologia di domani, oggi La Ford Fusion Hybrid è stata scelta come piattaforma di ricerca perché già dotata di tecnologie avanzate disponibili a bordo della gamma Ford, come: • Monitoraggio della zona d’ombra (Blis) – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-max/c-max7, Kuga, Mondeo, S-max e Galaxy • Active Park Assist – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-max/c-max7 e Kuga • Monitoraggio della segnaletica orizzontale - disponibile in Europa a bordo di Focus, C-max/c-max7, Kuga , Mondeo, S-max, Galaxy, Tourneo Custom e Transit Custom • Controllo adattivo della velocità di crociera con Forward Alert – disponibile in Europa a bordo di Focus, Kuga, Mondeo, S-max e Galaxy Ulteriori tecnologie disponibili in Europa, i cui sensori sono alla base dei futuri sistemi di guida autonoma, sono il sistema di mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping Aid), disponibile a bordo di Focus, C-max/c-max7 e Kuga, e l’Active City Stop, disponibile a bordo di Fiesta, B-max, Focus, C-max/c-max7, Kuga e Transit Connect. A bordo del prototipo trovano posto 4 sensori aggiuntivi Lidar (Light Detection And Ranging), che utilizzano raggi di luce per effettuare una scansione tridimensionale dell’area intorno all’auto, in un raggio di 60 metri. I sensori creano una mappa ambientale che contiene ogni oggetto in grado di riflettere la luce, compresi pedoni e ciclisti, e sono talmente sensibili da distinguere un piccolo animale alla distanza di un campo da calcio. “Prodotti come la Ford Fusion Hybrid ci permettono di essere già oggi molto avanti nello sviluppo delle tecnologie future”, ha dichiarato Paul Mascarenas, Chief Technical Officer e Vice Presidente Ricerca e Innovazione, di Ford. “La strategia ‘Blueprint for Mobility’ prevede l’allineamento di business, tecnologie e democratizzazione di quest’ultime in vista di un futuro in cui le auto Ford saranno sempre più integrate con gli scenari del progresso”. Un progetto collaborativo Lo sviluppo avanzato di tecnologie per il futuro dei trasporti richiede la collaborazione tra partner provenienti da scenari e industrie differenti. Per questo progetto Ford si avvale degli studi condotti dall’Università del Michigan e dal gruppo americano State Farm, sulla robotica e l’automazione. Ford ha partecipato in passato al progetto Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency) per la creazione di veicoli a movimento autonomo nel 2004, nel 2005 e nel 2007, anno in cui ha iniziato a collaborare con l’Università del Michigan, che porta avanti lo studio di nuove tecnologie basate su sensori di nuova generazione. I ricercatori dell’università analizzano i dati, trilioni di byte generati dai sensori di bordo, per creare mappe realistiche dell’ambiente circostante e aiutare il veicolo a muoversi autonomamente e in sicurezza. Il gruppo State Farm ha collaborato invece sullo studio delle tecnologie di sicurezza attiva per determinare in che percentuale riescono a ridurre il rischio di tamponamenti, che solo nel 2012 hanno causato, solo in Europa, 28.000 vittime.  
   
   
UE: FONDI REGIONALI: 13 MILIONI DI EURO PER UN GRANDE INVESTIMENTO PRODUTTIVO IN PUGLIA  
 
Bruxelles, 19 dicembre 2013 - La Commissione europea ha approvato un investimento di 13 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per aumentare la capacità di uno stabilimento per la produzione di motori diesel di tipo F1 per autocarri e furgoni a Foggia. È stato costruito un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo in cui saranno studiati e realizzati sistemi per ridurre il consumo di carburanti e sistemi di iniezione innovativi e le attività di ricerca stanno per prendere il via. Grazie a questo progetto saranno creati 200 nuovi posti di lavoro e oltre 500 posti saranno tutelati in una delle regione italiane maggiormente colpite dalla crisi economica. Le attività del centro di ricerca contribuiranno indirettamente anche alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Commentando la decisione, il Commissario per la Politica regionale Johannes Hahn ha dichiarato: «Questo è esattamente il tipo di progetto che vogliamo vedere di più in futuro. Non solo permetterà di creare nuovi posti di lavoro nella regione ma contribuirà notevolmente ad aiutare la Puglia a sviluppare le attività di produzione e ricerca nel settore dell’industria automobilistica e contribuirà così a riportare l’Italia sulla strada della crescita economica». L’investimento deriva dal programma nazionale «Ricerca e competitività» per le regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia nell’ambito dell’asse prioritario «Sostegno all’innovazione». L’unione europea finanzierà tramite il Fesr 13,1 milioni di euro su un investimento complessivo di 75 milioni di euro. Contesto Il progetto prevede due investimenti simultanei: il primo per consentire di aumentare la capacità produttiva e soddisfare la domanda di motori diesel F1 per il mercato dei veicoli commerciali leggeri (passando dalla capacità attuale di 250.000 a 320.000 motori l’anno) e creare nuove linee di produzione per alimentare le linee di assemblaggio potenziate. Il secondo investimento si concentrerà sul miglioramento dell’attuale laboratorio di ricerca di Foggia per sviluppare motori per veicoli pesanti che utilizzano carburanti alternativi. Beneficiaria del cofinanziamento Ue è "Fpt Industrial Spa" (gruppo Fiat Industrial), specializzata nella progettazione, produzione e vendita di veicoli industriali, autobus, veicoli speciali, trattori, macchine per l’agricoltura e per gli edifici nonché motori per applicazioni marittime. Si tratta di uno dei "grandi progetti" per i quali l’investimento complessivo (Iva inclusa) è superiore a 50 milioni di euro ed quindi è soggetto a una decisione specifica della Commissione europea, mentre altri tipi di progetti sono approvati a livello nazionale o regionale. Lo stanziamento complessivo per la politica di coesione ricevuto dall’Italia ammonta a 28,8 miliardi per il periodo 2007-2013.  
   
   
ACCORDO REGIONE CAMPANIA-FORZE ORDINE PER PRESENZA A BORDO MEZZI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
Napoli, 19 dicembre 2013 - E´ stato stipulato per la prima volta in Campania un accordo che favorisce la presenza riconoscibile del personale delle forze dell’ordine sui mezzi di trasporto pubblico locale. L´intesa, realizzata con i vertici delle forze territoriali di polizia su iniziativa del prefetto di Napoli Francesco Musolino, sostenuta anche dagli altri prefetti della Regione, porterà benefici per la sicurezza dei viaggiatori e del personale di bordo, i quali potranno viaggiare sapendo che al loro fianco ci saranno più tutori dell’ordine pronti a intervenire per prevenire e reprimere reati. "Questa iniziativa – afferma l’assessore ai Trasporti e alla Viabilità della Regione Campania Sergio Vetrella - si colloca nel quadro complessivo delle misure che la Giunta Regionale sta attuando per garantire al sistema di trasporto una rapida fuoriuscita dall’emergenza ereditata ed un futuro caratterizzato da servizi efficienti e sostenibilità economica, tale da soddisfare in modo capillare, continuativo e senza sprechi di denaro pubblico, la domanda di trasporto dei cittadini campani." Su decisione unanime del Consiglio, è stato approvato un regolamento che fissa agevolazioni per il Corpo della Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e il Corpo della Guardia di Finanza, consistenti nel rilascio di un abbonamento di tipo aziendale per le tratte extraurbane, ad un costo pari al 30% del valore nominale del titolo di viaggio. La domanda per fruire delle agevolazioni va presentata agli appositi uffici del Consorzio Unicocampania entro il 31 dicembre 2013, secondo il modello all’uopo predisposto. I beneficiari dovranno rispettare quanto previsto da un apposito protocollo d’intesa, che sarà firmato tra la Regione e le Forze di Polizia interessate. "Oggi più che mai, nel registrare l’ennesimo atto di aggressione verso una lavoratrice dei Trasporti, cui va la mia piena solidarietà, evidenzio l’importanza - continua Vetrella - di ogni azione per combattere l’evasione, il teppismo, la violenza ed il borseggio a bordo dei mezzi del trasporto pubblico a danno dei passeggeri e dei lavoratori del trasporto che sono in prima linea. Tale situazione genera gravissime conseguenze, oltre che di ordine pubblico, anche di tipo economico in quanto, nel contribuire ad alimentare disaffezione da parte degli utenti verso il sistema di trasporto, porta inevitabilmente a favorire la tendenza all’evasione. Basta anche con gli atti vandalici che di continuo producono guasti o il fermo dei mezzi di trasporto, con danni sia da un punto di vista economico, per le necessarie maggiori spese di riparazioni, sia sotto il profilo del decadimento del servizio. Desidero ringraziare il prefetto di Napoli Francesco Musolino, che ha coordinato l’iniziativa, gli altri prefetti della Regione e i vertici delle Forze di Polizia, che hanno condiviso il percorso di formazione dell’accordo. "Credo che le azioni concrete siano il modo migliore per manifestare solidarietà alla lavoratrice aggredita e quindi invito i lavoratori dell’Eav ad esprimere vicinanza verso la loro collega continuando nell’espletamento del servizio, con quel senso di responsabilità già più volte mostrato e ora più che mai necessario per concorrere all’azione di risanamento del sistema ferroviario dell’Eav, tutt’ora in corso grazie al piano di risanamento ed ai primi 200 milioni pervenuti. "In occasione della prossima legge finanziaria - conclude Vetrella - proporrò, come dichiarato durante i lavori del Consiglio Regionale e come convenuto con il prefetto di Napoli, di includere anche le altre Forze di Polizia tra i soggetti beneficiari di tale agevolazione, al fine di combattere con sempre maggiore incisività la battaglia contro l’evasione e quella per la sicurezza a bordo dei passeggeri e dei lavoratori."  
   
   
BIKE SHARING. A MILANO IL PRIMO GRANDE SISTEMA INTEGRATO AL MONDO ENTRO EXPO: 80 NUOVE STAZIONE E 1.000 BICI A PEDALATA ASSISTITA, CHE DIALOGHERANNO CON LA STRUTTURA ESISTENTE  
 
 Milano, 19 dicembre 2013 – La città lombarda sarà la prima città nel mondo ad avere un grande sistema di bike sharing integrato. Entro Expo 2015, infatti, arriveranno 1.000 biciclette a pedalata assistita, distribuite su 80 nuove stazioni che dalla città raggiungeranno il sito dell’Esposizione (13 chilometri) e che dialogheranno con la struttura Bikemi esistente. Saranno dunque 5.000 le bici gialle, per un totale di 296 stazioni attive, a disposizione di milanesi e turisti, che potranno scegliere se effettuare l’abbonamento singolo o integrato. Un progetto innovativo e senza precedenti, voluto dal Comune di Milano, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, che supporterà il progetto attraverso un finanziamento di circa 5 milioni di euro (recuperati da fondi residui di progetti già attuati), e presentato oggi a Palazzo Marino alla presenza dell’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, del direttore generale del Ministero dell’Ambiente Corrado Clini e dell’amministratore delegato Clear Channel Italia Paolo Dosi. Le bici elettriche saranno dotate di motori della potenza di 36 Volt e 250 Watt con 200 giri al minuto, di batterie agli ioni di litio, monitorate con connessione wireless e ricaricate grazie a pannelli solari, e di sistemi frenanti a disco o pattino. Ogni bicicletta avrà un’autonomia di minimo 60 chilometri e verrà automaticamente bloccata dal sistema, fino alla sostituzione della batteria, se la ricarica sarà sotto al 30%. Il furgoncino per le manutenzioni sarà dotato di batterie cariche per la sostituzione in loco e di ricarica-batterie a bordo. Altra novità riguarda proprio le nuove stazioni, che saranno autoportanti con base in acciaio e non necessiteranno di nessuno scavo per l’installazione, ma solo di allaccio elettrico. Le strutture potranno così essere facilmente ricollocate alla fine dell’Esposizione. Ogni stazione avrà in media 30 stalli. Ad oggi Bikemi conta 25.000 utenti annuali e 45.000 settimanali e giornalieri e ha fatto registrare 5 milioni e 800mila prelievi, di cui 1,8 milioni solo nel 2013 (+33% rispetto al 2012). Entro la primavera del 2014, al concludersi della ‘Fase 2’ avviata nel marzo 2012, saranno 217 le stazioni attive e 4.000 le bici in condivisione.  
   
   
FESTA DEL CANTONIERE 2013, PIETRO CIUCCI: L`ANAS È PRONTA AL CAMBIAMENTO  
 
Torino, 19 dicembre 2013 - Si è svolta il 17 dicembre a Roma, nell`Aula Magna `Vincenzo Parisi` della Scuola Superiore di Polizia, l`undicesima edizione della Giornata del Cantoniere, alla presenza del Direttore della Scuola Superiore di Polizia, Roberto Sgalla, e del Direttore Centrale Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e dei Reparti speciali, Prefetto Santi Giuffré. Il Presidente dell`Anas Pietro Ciucci, nel ricordare l`impegno e la dedizione dei cantonieri, ha tracciato il bilancio del lavoro svolto e rinnovato gli impegni della Società, che vanta un legame profondo con l`intero territorio del Paese e una presenza capillare in ogni regione. `L`anas - ha sottolineato Pietro Ciucci - si è confermata leader non solo per la capacità di saper realizzare opere infrastrutturali nel rispetto dei tempi e delle previsioni di spesa ma, soprattutto, per essersi affermata per molti anni come prima stazione appaltante d`Italia con 520 bandi pubblicati per un importo di circa 3 miliardi di euro`. `Dal 2006 l`Anas - ha affermato Ciucci - ha avviato, nonostante la crisi economica, 202 nuovi lavori che hanno comportato un impegno complessivo di oltre 12 miliardi di euro e sono state portate a termine opere che hanno consentito l`apertura al traffico di oltre 1.340 km di strade e autostrade in gestione per un investimento di circa 14 miliardi di euro. L`importo effettivamente speso nel periodo per la realizzazione di infrastrutture viarie è stato di circa 17,5 miliardi di euro, dei quali 6,5 riguardano lavori tuttora in corso`. Nel 2013 l`Anas ha avviato 15 cantieri, per un valore di quasi 1,4 miliardi di euro, mentre sono 20 le nuove opere stradali e autostradali completate e aperte al traffico, per un valore di quasi 2,6 miliardi di euro. Attualmente i lavori in corso o di prossimo avvio sono 100, per un valore di oltre 12 miliardi di euro e sono in corso 10 gare principali per nuove opere, per un importo complessivo di circa 1 miliardo di euro. `Abbiamo, inoltre, sviluppato a partire dal 2006 - ha proseguito Ciucci - un programma di interventi di manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie per un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. Per la manutenzione straordinaria, dal 2006 fino ad oggi, sono stati ultimati oltre 1.700 interventi per oltre 1,7 miliardi di euro e sono attivi o in fase di attivazione da parte dell`Anas oltre 330 interventi per un importo di circa 700 milioni di euro. Un impulso importante è arrivato dal programma di manutenzione straordinaria previsto dal recente `Decreto del Fare` che ha consentito all`Anas, tra agosto e ottobre scorsi, la pubblicazione di 100 bandi per un importo di 300 milioni di euro. Con l`emananda Legge di Stabilità contiamo di avere un`ulteriore tranche di 350 milioni di euro per continuare in questo programma straordinario, utilizzando tali risorse anche per gli interventi di ripristino della viabilità statale e provinciale in Sardegna a seguito dei recenti eventi calamitosi che hanno colpito tale regione. Importanti sono anche gli altri stanziamenti previsti nell`ambito del Disegno di Legge di Stabilità per la manutenzione straordinaria, la realizzazione di nuove opere e la prosecuzione degli interventi previsti dai Contratti di programma stipulati tra l`Anas e il Mit nonché per il finanziamento dei lavori sul macrolotto 4 della Sa-rc`. `Quest`anno - ha continuato il Presidente Ciucci - l`Anas ha presentato, per la prima volta, il cosiddetto `bilancio integrato` ed è stata premiata come finalista all`Oscar di Bilancio 2013 nella categoria Società e Grandi Imprese non Quotate, promosso dalla Ferpi Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Negli ultimi 5 esercizi, superando il pesante disavanzo ereditato dalla precedente gestione, la Società ha ottenuto, consecutivamente, un risultato di bilancio positivo e, per il quarto anno, ha corrisposto un dividendo all`Azionista unico, il Ministero dell`Economia e delle Finanze. Tali risultati appaiono tanto più rilevanti se si considera, da un lato, il contesto estremamente difficile generato dalla crisi economico-finanziaria internazionale e dagli stringenti vincoli di finanza pubblica e, dall`altro, per quanto concerne più nello specifico l`Azienda, il fatto che, a partire dal 2011, l`Anas non riceve più alcun corrispettivo di servizio per le attività svolte per la gestione ordinaria, nonché la rilevante diminuzione del traffico autostradale che rappresenta la fonte della quasi totalità dei ricavi. Per l`anno in corso, si prevede un sostanziale equilibrio di bilancio, nonostante il già menzionato calo del traffico sulle autostrade in concessione cui la Società ha fatto fronte, anche attraverso ulteriori e incisive misure di contenimento dei costi`. `Nonostante gli indubbi risultati positivi conseguiti - ha dichiarato il Presidente dell`Anas - il processo di trasformazione dell`Anas in S.p.a. A operatore di mercato non può ancora ritenersi completato. Infatti, la Società, che ha già raggiunto un sostanziale equilibrio economico-finanziario per quanto attiene le attività di esercizio, deve individuare ulteriori ricavi propri al fine di programmare e realizzare nuovi investimenti e interventi di manutenzione straordinaria senza gravare sulle finanze pubbliche`.  
   
   
TOSCANA: MANTENUTI IMPEGNI PER PONTE SUL TEVERE ED AREE LOGISTICHE ARETINE  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – Tre milioni di euro per realizzare il nuovo ponte sul Tevere a Sansepolcro e un milione per migliorare l´accesso alle aree logistiche nel comune di Arezzo. Questi due interventi, attesi dal territorio aretino, potranno essere realizzati grazie agli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria regionale approvata ieri. "Io e il presidente Rossi abbiamo mantenuto gli impegni presi - ha spiegato l´assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - e con l´inserimento di questa norma in Finanziaria abbiamo dato una risposta al territorio, che chiedeva il sosstegno della Regione per una nuova viabilità di accesso a sud-est della zona industriale ed in particolare la realizzazione di un ponte stradale per l´attraversamento del fiume Tevere". La finanziaria regionale appena approvata, infatti, prevede nell´articolo 35 un intervento per l´adeguamento del sistema della viabilità nel Comune di Sansepolcro, in Provincia di Arezzo, intervento che sarà attuato dopo aver stipulato uno specifico accordo di programma con il Comune di Sansepolcro, che sarà chiamato a coprire la parte residua dell´investimento necessario per la realizzazione dell´opera". Nella stessa legge è anche previsto anche un intervento da un milione di euro per il ´potenziamento della mobilità intermodale attraverso interventi sulla viabilità di accesso alle aree logistiche nel Comune di Arezzo´. "Si tratta di un impegno - spiega Ceccarelli - che abbiamo voluto per favorire un miglior collegamento tra lo scalo merci e il raccordo autostradale". Anche in questo caso sarà necessario per la Regione sottoscrivere uno specifico accordo di programma con il Comune di Arezzo per la necessaria compartecipazione. "Queste decisioni, prese peraltro in un momento non facile - conclude Ceccarelli - sono la conferma della vicinanza della Regione alle istanze provenienti dal territorio".  
   
   
STRADE REGIONALI: DA REGIONE UMBRIA 1,35 MLN EURO A PROVINCE PER LAVORI URGENTI E MANUTENZIONE PONTI E VIADOTTI  
 
Perugia, 19 dicembre 2013 - Priorità agli interventi di somma urgenza sulle strade regionali e alla verifica della sicurezza di ponti e viadotti presenti su quelle strategiche in caso di emergenza: a questo scopo la Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Silvano Rometti, ha approvato di assegnare complessivamente un milione e 350mila euro, destinati alle Province di Perugia e di Terni. "L´anticipazione delle risorse ai due Enti, competenti sulle strade regionali - ha spiegato Rometti - permetterà di eseguire quegli indispensabili lavori per il ripristino e la sicurezza della circolazione nei tratti danneggiati o a rischio a causa del maltempo, che ne rende necessaria la chiusura o la riduzione della carreggiata, con conseguenti gravi disagi per cittadini e imprese. Insieme alla segnalazione delle criticità - ha aggiunto - le Province ci hanno rappresentato le difficoltà a reperire le risorse necessarie per procedere con la massima sollecitudine all´esecuzione dei lavori". La Regione, "pur dovendo fare i conti a sua volta con la scarsità di risorse a causa dei pesanti tagli ai trasferimenti imposti dalla spending review", nell´accogliere le richieste di finanziamento ha stabilito di anticipare, per i lavori di massima urgenza, una somma complessiva di 600mila euro, di cui 350mila a favore della Provincia di Perugia e 250mila a favore della Provincia di Terni. In particolar modo per la Provincia di Perugia queste risorse consentono gli interventi per il pieno ripristino della circolazione sulla strada della Contessa. "La Giunta regionale - ha detto Rometti - ha inoltre approvato l´assegnazione di ulteriori 750mila euro, di cui 500mila alla Provincia di Perugia e i restanti 250mila a quella di Terni, per consentire interventi sia di manutenzione straordinaria sia di riduzione della vulnerabilità sismica e idraulica e di manutenzione di ponti e viadotti presenti sulle strade regionali strategiche ai fini della protezione civile. Una delle priorità obbligate - ha rilevato - individuate anche dal Governo che ha inserito nel Piano di riforma nazionale la sicurezza di ponti e viadotti di competenza statale". Muovendosi in linea con gli orientamenti nazionali, la Regione Umbria ha destinato parte delle risorse disponibili per la messa in sicurezza di ponti e rilevati stradali sulle strade di propria competenza. "Grazie a questi stanziamenti - ha concluso l´assessore alle Infrastrutture - sarà possibile effettuare ulteriori verifiche più approfondite sullo stato di ponti e viadotti, sia eseguire gli eventuali successivi interventi per la riduzione del rischio sismico e idraulico, in modo da assicurare i collegamenti fra aree ed edifici di interesse pubblico strategico anche nelle situazioni di emergenza, sempre più frequenti ed estese, come dimostrano le conseguenze degli ultimi eventi alluvionali".  
   
   
A14: ABBATTUTO L’ULTIMO DIAFRAMMA DELLA GALLERIA SAPPANICO.  
 
Ancona, 19 dicembre 2013 - Nuovo importante passo avanti per l’ampliamento a tre corsie del tratto marchigiano dell’A14. Oggi, con oltre 2 mesi di anticipo sul programma dei lavori, è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria Sappanico, fra Ancona Nord ed Ancona Sud, la più lunga fra quelle presenti nel tratto interessato dai lavori di ampliamento in A14. Durante lo scavo sono stati raggiunti livelli di sicurezza ancora più elevati grazie all’utilizzo della nuova tecnica detta “centina sicura”. “Nelle Marche - ha dichiarato Gennarino Tozzi, Condirettore di Autostrade per l’Italia – stiamo investendo circa 2 miliardi di euro e abbiamo già aperto al traffico oltre 90 km di terze corsie su un totale di circa 126 km con un anticipo medio di 6 mesi. Ad oggi quindi, da Bologna a Senigallia, è possibile percorrere a tre corsie tutti i 195 km del tratto autostradale di A14. Siamo stati in grado di rispettare una tabella di marcia così impegnativa anche grazie alla collaborazione con tutti gli enti territoriali. Un’ulteriore conferma della forte sintonia tra Autostrade per l´Italia e Regione Marche – ha aggiunto Tozzi – arriva dall’essere riusciti a trovare una soluzione che consentisse al Consorzio Samac, che aveva difficoltà finanziarie, di riprendere i lavori di ampliamento a tre corsie del lotto 4 nel tratto tra Senigallia e Ancona nord. A questo punto, se tutto procederà regolarmente, il completamento della terza corsia avverrà per settembre 2014 quando risulterà ampliato a tre corsie l´intero tratto di autostrada da Rimini Nord a Porto Sant´elpidio con la sola esclusione del tratto Ancona Nord.” Nel realizzare gli interventi di ammodernamento ed ampliamento della rete, Autostrade per l’Italia pone la massima attenzione sia ai tempi di realizzazione che al tema della sicurezza. Per quest´ultima, si tratta di un vero e proprio impegno sociale che si persegue sia nei confronti degli automobilisti, grazie a strumenti come il Tutor, che dei lavoratori impegnati nei nostri cantieri che vengono incentivati, per alcune opere, con veri e propri premi per comportamenti virtuosi. In particolare si stanno registrando per i cantieri di potenziamento dell’A14 tra Cattolica e Porto Sant´elpidio, Indici di Frequenza e di Gravità degli infortuni nettamente inferiori alle medie nazionali. Inoltre durante i lavori di ampliamento si garantiscono sempre due corsie per senso di marcia e ciò assicura il minor disagio possibile alla circolazione con la massima sicurezza per i lavoratori dei cantieri. E proprio in linea con l’impegno continuo di migliorare la sicurezza dei lavoratori che per lo scavo della galleria Sappanico, lunga circa 900 metri, è stata utilizzata una tecnica sperimentale, mai adoperata finora, detta “centina sicura”. Si tratta di un sistema di contenimento provvisorio dello scavo tramite un particolare tipo di centina metallica che non prevede, durante la posa in opera, la presenza di operatori in prossimità del fronte di scavo migliorando, in tal modo, la sicurezza dei lavoratori impiegati nella realizzazione dell´opera. “In una fase così dura per il nostro Paese, non solo per la crisi economica ma anche per quella di fiducia verso le istituzioni – ha detto il Presidente della Regione Gian Mario Spacca – offrire un segnale così concreto di efficienza e rispetto degli impegni assunti è di straordinaria importanza. Significa dimostrare con i fatti che la crescita è possibile. Che si può investire su uno sviluppo responsabile, rispettoso dell’ambiente e del paesaggio, creando occupazione. Che la collaborazione leale e trasparente tra pubblico e privato è in grado di produrre ottimi risultati in tempi veloci. Nelle Marche tutto questo si sta realizzando, anche grazie alle opere di Autostrade per l’Italia che stanno procedendo speditamente e senza disagi per gli automobilisti. Presto, risolto anche il nodo di Senigallia, l’intero tratto autostradale marchigiano fino a Porto Sant’elpidio sarà dotato di tre corsie. Un esempio per tutto il Paese”.  
   
   
UMBRIA, USCITA A OVEST: CONCLUSO L’ITER DELLA CONVENZIONE PER LA CONCESSIONE.  
 
Ancona, 19 dicembre 2013 - Un altro passo avanti per l’Uscita a Ovest. E’ stata completata ieri la stipula della Convenzione per la concessione tra il promotore Ati Impregilo spa - Astaldi Spa - Pizzarotti Spa - Itinera Spa e la stazione appaltante, trasferita nel luglio dello scorso anno da Anas al Ministero delle Infrastrutture che già a fine agosto aveva avuto un primo via libera. “E’ un’ottima notizia – commenta il presidente della Regione Gian Mario Spacca - Il collegamento porto-autostrada si rende sempre più urgente non solo per alleggerire la viabilità interna di Ancona, ma anche e soprattutto per dare respiro e prospettive di crescita al sistema logistico porto-aeroporto-interporto. Grazie all’azione di sostegno all’ internazionalizzazione delle pmi svolta dalla Regione e alla crescita dell’export con conseguente intensificazione della movimentazione delle merci, le Marche sono oggi dotate di una piattaforma logistica di strategica importanza a livello internazionale. L’uscita dal porto di Ancona è un’opera fondamentale per la logistica di questo territorio, che agevola la fluidità del traffico e l’abbattimento degli indici di gas climalteranti. Un grande beneficio per i cittadini del capoluogo e di tutte le Marche. Oggi è una giornata davvero importante per il sistema infrastrutturale della nostra regione perché contemporaneamente si è abbattuto l’ultimo diaframma della galleria Sappanico nell’ambito della terza corsia dell’autostrada e si è segnato lo storico avvio del collegamento porto-A14. Ho appena parlato con il Ministro Lupi che si è detto un po’ rammaricato per le polemiche dei giorni scorsi, che non comprendevano le difficoltà di una procedura molto complessa, su cui ci siamo tutti particolarmente impegnati, ma contento del risultato raggiunto oggi con la firma della convenzione. Dopo la nomina del presidente dell’Autorità Portuale – conclude - un altro importante risultato per Ancona, che farà contenti il sindaco Mancinelli ed i cittadini dorici. Avevamo preso due impegni che in poche settimane sono stati onorati. Ora barra dritta per risolvere definitamente i problemi della Ancona nord -Senigallia e soprattutto della Ancona-perugia con la cessione del ramo di azienda di Impresa spa”. “Esprimo grande soddisfazione – spiega l’assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi - perché è anche grazie alla forte azione di vigilanza e al pressing effettuato dalla Regione sul governo centrale che oggi vediamo finalmente concretizzarsi questa infrastruttura che le Marche attendono da anni per il sostegno e lo sviluppo di tutto il territorio e propedeutica al rilancio del porto di Ancona . Ora è necessario che le istituzioni e il Comune di Ancona intensifichino ancor di più l’impegno per recuperare i ritardi”. La durata della concessione è fissata in 36 anni. Il costo complessivo dell´intervento è pari a 479,8 milioni di euro, al netto dell´Iva, di cui 353,3 milioni di euro per lavori, 12,8 milioni di euro per oneri di sicurezza e 113,7 milioni di euro per somme a disposizione. La realizzazione è prevista mediante integrale ricorso alla finanza di progetto e il piano finanziario prevede il completo ammortamento dell’opera a fine concessione. Il tracciato ha origine all’altezza di via Enrico Mattei, con un nuovo svincolo sull’asse attrezzato, comprensivo delle connessioni con la nuova darsena ed il porto storico. Superato questo, il tracciato si mantiene in viadotto, e dopo un tratto in rettilineo scavalca il fascio di binari della stazione di Ancona, imboccando in galleria la rupe della Palombella, all’altezza della ex scuola elementare Benincasa. All’uscita dalla galleria, il collegamento viaggia per circa 250 m a mezzacosta, e curvando decisamente in direzione ovest si riporta in galleria per circa 3 km. La strada fuoriesce poi nella vallata Valle Lunga e prosegue nel fondovalle sino alla sua parte meridionale, dove è localizzata l’area di pedaggio e lo svincolo di innesto sulla A14. La connessione con la Ss16 è realizzata con una bretella di collegamento che costeggia il fosso Barcaglione e si attesta sulla Statale in località Madonna del Carmine tramite uno svincolo.  
   
   
STRADA DELLA CONTESSA, INCONTRO TRA IL PRESIDENTE SPACCA E IL CONSIGLIERE TRAVERSINI. PRESTO IL PROGETTO DI ADEGUAMENTO ALL’ATTENZIONE DEL MINISTERO.  
 
Ancona, 19 dicembre 2013 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, pronto a farsi portavoce presso il Ministero delle Infrastrutture per sbloccare l’adeguamento della Ss 452-Strada della Contessa. Il consigliere regionale Gino Traversini ha consegnato questa mattina al presidente Spacca il progetto preliminare finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L’incontro di oggi fa seguito al sopralluogo di Spacca a Cantiano di 20 giorni fa. In quell’occasione il presidente, con gli assessori provinciali Papi e Galluzzi, il sindaco Panico e lo stesso Traversini, si era impegnato, di concerto anche con il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture Rocco Girlanda collegato telefonicamente, per il miglioramento della Contessa. Il presidente Spacca ha assicurato questa mattina al consigliere Traversini che sottoporrà il progetto all’attenzione del ministro Maurizio Lupi e che presto sarà fatto il punto congiuntamente tra le Regioni Marche e Umbria e le Province di Pesaro e Urbino e Perugia. “La strada della Contessa – dichiara Spacca – è un’infrastruttura di grande importanza nell’ambito dei collegamenti tra le province di Perugia e di Pesaro e Urbino. Lo è ancora di più oggi che l’Umbria è entrata a far parte della Macroregione adriatico ionica, nell’ambito della quale il tema delle interconnessioni è particolarmente strategico”.  
   
   
PIEMONTE, ANAS: ASSEGNATI GLI APPALTI PER LAVORI SULLE STRADE STATALI 231 `DI SANTA VITTORIA` E 32 `TICINESE`  
 
 Torino, 19 dicembre 2013 L`anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l`esito di due gare d`appalto per l`assegnazione di lavori sulla statale 231 `di Santa Vittoria` e sulla statale 32 `Ticinese`. I lavori sulla strada statale 231`di Santa Vittoria` riguardano il consolidamento e la messa in sicurezza del ponte sulla Ff.ss. Ubicato al km 82,500, in località frazione Madonna dell`Olmo nel comune di Cuneo e sono stati assegnati all`impresa Adriacos s.R.l. Di Latisana (Udine). L`appalto prevede un investimento complessivo di oltre 1 milione di euro e il termine stabilito per l`esecuzione dei lavori è di 455 giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna. Gli interventi sulla strada statale 32 `Ticinese`, per un importo complessivo di circa 780 mila euro, sono stati affidati all`impresa Edilsama di Salerno. Gli interventi interessano il risanamento dei calcestruzzi ammalorati del viadotto ubicato al km 14,250, in località Bellinzago Novarese, in provincia di Novara, attraverso l`impermeabilizzazione, il rifacimento dei giunti di dilatazione e realizzazione di barriere di sicurezza e fonoassorbenti. Il termine stabilito per l`esecuzione dei lavori è di 120 giorni naturali e consecutivi dalla data di consegna. Gli appalti rientrano tra gli interventi urgenti previsti dal `Decreto del Fare` per il rilancio dell`economia e dal piano di manutenzione straordinaria definito nella convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it  
   
   
BILANCIO, MARONI: AVANTI CON OPERAZIONE ATM-TRENORD  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - "Quello del Trasporto pubblico locale è un settore strategico, che non funziona come dovrebbe, sia su ferro che su gomma, e assorbe troppe risorse rispetto alla qualità del servizio offerto: per questo va profondamente ristrutturato. Ed è quello che faremo nel 2014". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa di ieri mattina per la presentazione del Bilancio 2014 della Regione Lombardia. Occorre Fare Di Più - "Noi mettiamo 261 milioni di euro per la copertura dei contributi del Trasporto pubblico locale - ha spiegato il presidente -, ma l´obiettivo strategico che ci poniamo per il 2014 è riformare questo settore in profondità". "Perché - ha proseguito - non basta mettere soldi, per garantire il proseguimento delle attività, ma occorre fare di più, perché quello del Trasporto pubblico locale è un settore strategico, che non funziona come dovrebbe e per questo va profondamente ristrutturato". Operazione Utile Quella Tra Atm-trenord - "Vogliamo cominciare a riformarlo - ha spiegato Maroni -, partendo da quell´operazione con il Comune di Milano su Atm-trenord, operazione su cui ho notato un certo raffreddamento di entusiasmo da parte del sindaco di Milano Giuliano Pisapia rispetto all´inizio, credo per problemi politici interni poco comprensibili. Ma questa è un´operazione che va fatta, perché è strategica e utile, migliora il servizio e riduce i costi e quindi non c´è motivo per cui la decisione che abbiamo preso non sia attuata, se non ragioni politiche che mi sfuggono. Questo sarà il punto di partenza per arrivare a una completa revisione del Trasporto pubblico locale". Riformare Per Attrarre Investimenti Privati - "Vogliamo arrivare, entro la fine del prossimo anno o al massimo alla metà del 2015, prima dell´avvio di Expo, alla riorganizzazione del Trasporto pubblico locale, per farlo diventare un settore che funzioni - ha concluso il presidente Roberto Maroni - e che possa attrarre investimenti di privati, di fondi e di società, disponibili a investire nel Trasporto pubblico locale, ma non in questo tipo di Trasporto pubblico locale".  
   
   
PENDOLARIA 2013: QUADRO POSITIVO CHE PREMIA LE SCELTE DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – E´ un´immagine positiva del servizio ferroviario regionale toscano quella che emerge dal rapporto Pendolaria 2013 presentato ieri da Legambiente. "Non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia - ha detto l´assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - ma almeno abbiamo la consapevolezza che la battaglia che il presidente Rossi e io stiamo facendo è per migliorare un servizio che oggi è il migliore a livello nazionale. Quello che emerge dal rapporto è un quadro che premia le scelte fatte dalla Toscana che, insieme alla Lombardia, viene descritta come il lato buono del trasporto pubblico su rotaia in Italia e fa piacere leggere queste cose in un rapporto dove di solito non si perdona niente a nessuno". Secondo l´analisi dell´associazione ambientalista la Toscana è una delle Regioni italiane in cui il numero degli utenti del servizio ferroviario è in aumento (con i suoi circa 80.000 pendolari e 754 treni regionali ( che nel frattempo sono divenuti 824), la Toscana è tra le prime quattro regioni italiane in cui si concentra la maggiore domanda di trasporto pendolare, preceduta solo da Lombardia, Lazio e Campania), non sono state chiuse linee (scelta, invece, assunta da altre importanti realtà come il Piemonte e la Campania), è con la Lombardia la Regione che più ha investito nel settore in generale e nel rinnovo del parco rotabile in particolare (investiti nel solo 2012 oltre 50 milioni di euro nel servizio e 22,3 milioni per nuovi mezzi rotabili, che sono diventati ben 80 nel servizio e 129 nei nuovi treni nel 2013). Altro fattore estremamente positivo evidenziato dal rapporto è che nessuna delle 10 linee peggiori d´Italia è toscana. Il riferimento alla linea Porrettana, riportato in alcuni resoconti, è errato in quanto la tratta inclusa nella lista dei 10 peggiori servizi è quella Bologna-porretta e non la Porretta-pistoia. Si ricorda che sul tratto toscano della Porrettana, la Regione sta lavorando con il sistema locale per un servizio che integra ferro e gomme, con Pracchia come nodo di smistamento, ovvero la soluzione auspicata da Legambiente. Tra i fattori evidenziati da Legambiente, anche il fatto che la Toscana è stata l´unica Regione italiana a introdurre il criterio della progressività nell´aumento del prezzo dei biglietti. In pratica, in tutte le Regioni il taglio dei fondi statali ha portato ad aumentare le tariffe, ma in Toscana è stata sperimentata la tariffa Isee, caso unico nel panorama nazionale, che esenta dagli aumenti chi ha un reddito familiare certificato inferiore a 36.000 euro. Legambiente sottolinea inoltre che la Toscana, l´Emilia Romagna e la Lombardia sono state le uniche tre Regioni ad aver anticipato risorse del proprio bilancio per fronteggiare i tagli governativi e ed evitare la necessità di una drastica riduzione del servizio o la chiusura di alcune linee. Sono inoltre apprezzate sia la disponibilità al dialogo con l´utenza, che l´attenzione agli aspetti di ´qualità del servizio´ (pulizia, modernità dei convogli, frequenza). Si sottolinea in particolare l´importanza dei contratti di servizio, ribadendo che soltanto Toscana, Emilia Romagna e Lombardia hanno previsto nei loro contratti forme di controllo che permettono di recuperare - tramite penali - soldi da Trenitalia e trasformali in bonus o servizi aggiuntivi in favore dei pendolari. Da segnalare, purtroppo, un´inesattezza contenuta nel rapporto che riguarda la linea Faentina via Vaglia, che fortunatamente da molti mesi non rientra più tra le linee con minore affidabilità, ma grazie al Piano antiritardi messo in campo dalla Regione, ha una puntualità superiore al 90%, equivalente a quella di una linea elettrificata. Inoltre un netto miglioramento della qualità e dell´affidabilità del servizio è stato dato dalla sostituzione dei vecchi treni con i nuovi Minuetto.  
   
   
TRASPORTI. MARAN A MARONI: “MILANO È PER INTEGRARE SERVIZI, COME CHIEDONO PASSEGGERI”  
 
Milano, 19 dicembre 2013 - “Non si capisce il senso delle dichiarazioni di Maroni e quali siano questi ‘blocchi politici’ cui fa riferimento. I primi confronti hanno invece confermato che una forte integrazione di sistema può portare grandi vantaggi, mentre sono tutti da verificare eventuali vantaggi di una fusione”. Così l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran risponde al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni sulla vicenda Atm-trenord. “A Milano interessa offrire maggiori servizi ai cittadini – ha aggiunto Maran –, innovazioni tecnologiche e generare le risorse per far crescere il sistema della mobilità, un’operazione societaria fine a se stessa no”. “Stiamo lavorando con Regione sul tema dell’integrazione tariffaria e dei servizi – ha chiarito l’assessore –, iniziative che possono portare vantaggi economici al sistema mobilità milanese e regionale; il biglietto unico che i passeggeri chiedono da tempo e finalmente una visione da città metropolitana. Come già accertato dai primi rilievi, una fusione vera e propria è ben difficile che possa produrre economie di scala, ma questo non cancella che una stretta collaborazione tra istituzioni e società può portare veri e concreti miglioramenti per tutti. Viceversa l’integrazione dei sistemi di trasporto locale e ferroviario è strategica sia per Expo, ma sia, soprattutto, per garantire a milanesi e lombardi servizi migliori e più semplici e su questo stiamo lavorando già insieme e dobbiamo concretizzare i risultati superando gli ostacoli”. “Cogliamo l’occasione – ha concluso Maran – per ricordare al Presidente Maroni della disparità di trattamento tra la metropolitana di Brescia che ha ricevuto un contributo e la metropolitana 5 di Milano che non ha ricevuto alcun contributo aggiuntivo”.  
   
   
TRASPORTO MARITTIMO: PROGRESSI IN MATERIA DI SICUREZZA, MA ALCUNI STATI BATTENTI BANDIERA DELL´UE POTREBBE FARE MEGLIO  
 
 Bruxelles, 19 dicembre 2013 - Alcuni Stati membri dell´Ue stanno lottando per soddisfare il loro impegno a ratificare le convenzioni marittime internazionali, secondo un rapporto della Commissione europea ( 1 ), relativa al rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera. Il vicepresidente Siim Kallas, commissario dei trasporti dell´Ue, ha dichiarato: "Sono rincuorato che la maggior parte degli Stati costieri stanno prendendo sul serio i loro obblighi come Stati di bandiera Tuttavia, sono particolarmente preoccupato per garantire che, per la nostra gente di mare, tutti gli Stati membri, come. Stato di bandiera, ha ratificato e messo in atto le norme comuni per condizioni di vita e di lavoro a bordo stabiliti nella Convenzione internazionale sul lavoro marittimo del 2006, in particolare in quanto questi sono stati concordati tra le parti sociali a livello europeo e recentemente applicato attraverso il diritto comunitario. " Attuali norme Ue ( 2 ) promuovere la sicurezza marittima e fissato uno standard elevato per gli Stati di bandiera dell´Ue chiedendo loro di sottoporsi a una revisione tra pari della loro amministrazione marittima e sviluppare e attuare un sistema di gestione della qualità certificato per le loro operazioni. Portogallo, Irlanda e tutti gli Stati di bandiera senza sbocco sul mare, tranne il Lussemburgo non sono riusciti a farlo. Nonostante i buoni progressi per molti Stati di bandiera dell´Ue, Bulgaria e Slovacchia rimangono sulla lista grigia degli Stati di bandiera in termini di numero delle loro navi detenute, o il numero di carenze riscontrate a bordo, pur essendo controllato quando in porto. Ciò significa che le navi in ​​queste bandiere non sono ancora nel basso rischio ("lista bianca") categoria - quindi essi devono essere controllati più spesso. Gli Stati membri dovrebbero intensificare gli sforzi per ratificare e applicare la Convenzione sul lavoro marittimo sulle condizioni di vita e dei marittimi e le norme comunitarie di recente adozione (lavora 3 ) sul rispetto e l´applicazione della convenzione. Conformità - Ai sensi della legislazione comunitaria vigente relativa al rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera, gli Stati membri dell´Ue sono tenuti a sottoporsi sistema di audit volontario dell´Organizzazione marittima internazionale istituito nel 2006: una revisione tra pari da altri esperti dello Stato di bandiera. Finora Portogallo e sbocco Stati di bandiera di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia dell´Ue non sono riusciti a chiedere un tale controllo. Allo stesso modo, un controllo di qualità ulteriore indipendente sui sistemi statali di bandiera dell´Unione europea e delle procedure è fornita da un requisito di sistema di gestione qualità certificato, che avrebbe dovuto essere in vigore entro il 17 giugno 2012. Portogallo e Irlanda - insieme con l´Ue privi di litorale Stati di bandiera di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia - devono ancora avviare questo processo, mentre gli altri quattro Stati di bandiera dell´Ue (Cipro, Malta, Paesi Bassi e Slovenia) hanno indicato che lo faranno avere un tale sistema in vigore entro la fine del 2013. La lista nera, grigio e bianco Pmou - Il segretariato del Memorandum d´intesa di Parigi (Pmou) sul controllo dello Stato di approdo ( 4 ), pubblica un rapporto annuale in cui si collocano gli Stati di bandiera appaiono in una lista nera, grigia o bianca a seconda delle condizioni tassi fermi e alle carenze delle navi sotto la loro bandiera . Negli ultimi quattro anni, degli originali sette Stati di bandiera dell´Ue sulle liste nere o grigie (Austria, Lituania, Lettonia, Polonia e Slovacchia, oltre a Bulgaria e Romania), solo due (Bulgaria e Slovacchia) rimangono sulla lista grigia. La direttiva 2009/21/Ce impone quelli sulle liste nere / grigie di individuare le ragioni per le quali sono sulla lista e di prendere misure per correggere questa situazione. Notevoli progressi sono stati compiuti nel corso di un breve lasso di tempo e ora, sei dei 10 principali Stati di bandiera nella lista bianca sono Stati membri dell´Ue. Convenzioni internazionali - Nel dicembre 2008, tutti gli Stati membri si sono impegnati a ratificare un certo numero di convenzioni internazionali entro il 1 ° gennaio 2013. Mentre sono stati compiuti progressi, la maggior parte non hanno ancora ratificato le convenzioni risalenti al 2007 in poi, come il relitto convenzione rimozione Nairobi 2007. Solo 14 Stati membri ( 5 ) hanno ratificato la Convenzione sul lavoro marittimo del 2006 sulla marittimi condizioni di vita e di lavoro. Per garantire questo importante convenzione è correttamente applicata, sono appena state adottate norme comunitarie per il rispetto e l´applicazione della convenzione. Pertanto, la ratifica dello strumento giuridico di base è urgente. Prossimi passi - La Commissione rifletterà sulle ulteriori misure per assicurare gli Stati membri dell´Ue efficacia e coerenza i loro obblighi in quanto Stati di bandiera, incluse eventuali procedure di infrazione.  
   
   
ROSSI: "CON IL GRANDE RETROPORTO LIVORNO COMPETITIVA NEL MEDITERRANEO"  
 
Firenze, 19 dicembre 2013 – "Un accordo operativo che trasforma una parte dell´interporto Amerigo Vespucci in un immenso retroporto che non ha eguali in tutto il Tirreno del nord. E questo significa ampliare le disponibilità e potenzialità del porto di livorno e dei suoi insediamenti portuali, assicurandogli un ruolo primario e segnando una grossa svolta". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi all´atto della sottoscrizione dell´accordo "per il potenziamento dei collegamenti e dell´integrazione modale fra il porto di Livorno e l´interporto Amerigo Vespucci". Gli altri firmatari sono Autorità portuale di Livorno, Comune di Collesalvetti, Comune di Livorno, Provincia di Livorno e Interporto Toscano Amerigo Vespucci. L´ampliamento avverrà utilizzando un vecchio scavalco ferroviario della linea tirrenica che verrà rafforzato e migliorato con un investimento di 14 milioni cui la Regione contribuisce per il 50%. "I tempi saranno rapidi – prosegue Rossi - la gara sarà effettuata l´anno prossimo e entro il 2014 partiranno i lavori per un obiettivo importante e condiviso, in cui tutti dobbiamo fare la nostra parte per accelerarne il raggiungimento, superando pastoie burocratiche e diatribe locali". "Sono convinto - aggiunge il presidente Rossi - che il porto di Livorno potrà ´fumarsi´ tutti gli altri porti del Tirreno del nord. Le condizioni perché ciò avvenga sono che sia escavato e che abbia una maggiore competitività anche sui costi, in modo da evitare le lunghe soste delle navi in rada, belle a vedersi da Calafuria ma poco convenienti. Le navi devono entrare e uscire a ritmo continuo. E con la disponibilità del retroporto tutte le operazioni saranno facilitate". "La vocazione del porto di Livorno è diversa da quella di Piombino - conclude Rossi - Ma una regione seria deve sostenere e investire su entrambi, sia su Livorno che può competere con tutti i porti importanti del Mediterraneo, sia su Piombino con la sua vocazione industriale e il suo innesto con la siderurgia. Ed è quello che stiamo facendo".