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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Febbraio 2014
SEPA: UN SISTEMA EUROPEO PER I PAGAMENTI ON LINE  
 
 Strasburgo, 6 febbraio 2014 -Le banche e le attività commerciali avranno tempo fino all´1 agosto 2014 per adattarsi ai nuovi standard per i due modi più utilizzati per i bonifici bancari, ha stabilito il Parlamento europeo il 4 febbraio. I deputati hanno approvato questo periodo di tempo supplementare per assicurare che la transazione da un sistema all´altro non crei nessun ritardo nei pagamenti. L´area unica dei pagamenti in euro (Sepa) è stata lanciata circa dieci anni fa con l´obiettivo di permettere dei pagamenti tra Stati membri rapidi e sicuri quanto i pagamenti nazionali. Per arrivare a questo traguardo è stato necessario abbattere numerose barriere legali e tecniche. Uno dei maggiori cambiamenti è stato quello di introdurre il sistema Iban (International Bank Account Number) che permette l´identificazione del conto bancario, l´istituto bancario e il paese. Il progetto ha necessitato la standardizzazione di numerosi elementi. Per esempio sui tempi in cui la banca deve trasferire i soldi: questo significa che gli istituti bancari e le imprese devono investire sulle nuove tecnologie che permettono di processare i pagamenti. I dati della Bce mostrano che in dicembre 2013, il 73,78% dei trasferimenti delle carte di credito e solo il 41% degli addebiti diretti hanno rispettato gli standard Sepa.  
   
   
AUMENTO DELL´UTILIZZO DI INTERNET IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 6 febbraio 2014 - L´assessora provinciale all´informatica Waltraud Deeg in riferimento all´aumento dell´utilizzo di internet in Alto Adige afferma che "L´accesso alle tecnologie di comunicazione moderne crea pari opportunità e promuove lo sviluppo personale, sociale ed economico". Il divario tra uomo e donna e tra ambienti rurali ed urbani nell´utilizzo di internet sta diminuendo costantemente anche in Alto Adige. L´assessora provinciale all´informatica Waltraud Deeg accoglie con favore i dati emersi da un recente pubblicazione dell´Astat relativa all´utilizzo di internet in Alto Adige: "L´accesso alle moderne tecniche di comunicazione conferiscono maggiori opportunità alle persone nella ricerca del lavoro, nell´utilizzo di servizi, nella cura dei contatti sociali e soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di informazioni e di sapere in generale". Tuttavia restano innegabili i divari nella possibilità di accedervi, che dipendono in buona parte anche dall´estrazione sociale, dall´età o dal genere. "La tesi secondo cui il ‘gap´ nella possibilità di accedere alle tecniche di informazione e comunicazione digitali abbia effetti concreti sullo sviluppo personale e sociale non è nuova. La riduzione di questa disparità in Alto Adige è un fatto positivo, ma resta comunque fondamentale investire ed ampliare le potenzialità di sviluppo nelle competenze digitali", afferma Deeg.  
   
   
SVILUPPO DELLA BANDA LARGA IN VENETO: PRONTI ALTRI 16 MLN. DI EURO. FINANZIATO L’ACCESSO ALL’ULTIMO MIGLIO ALLA RETE  
 
Venezia, 6 febbraio 2014 - “Un provvedimento che dà concreta attuazione alle previsione della nostra Agenda Digitale del Veneto, per avere un Veneto più moderno e tecnologicamente più avanzato”. Così il vicepresidente della Regione e assessore all’informatizzazione, Marino Zorzato, rende nota la recente adozione di una deliberazione, presentata di concerto con il collega assessore Roberto Ciambetti, con la quale si approva la convenzione operativa per lo sviluppo della banda larga, in attuazione di uno specifico accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico. “Con questa convenzione operativa – spiega Zorzato – vengono messi a disposizione 16 milioni di euro complessivi, per metà sui fondi Fesr e per metà cofinanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico. E saranno utilizzati per progetti di investimento effettuati dagli operatori di telecomunicazioni, al fine di offrire servizi a banda larga nei territori che soffrono un divario digitale tramite lo sviluppo del tratto di accesso, ‘Last Mile’, selezionati attraverso procedure d’appalto e nel rispetto della neutralità tecnologica, riducendo in tal modo l’isolamento fisico e geografico delle zone più marginali. E’ un passaggio importante per conseguire la totale copertura del territorio regionale, perché finanziando anche l’ultimo miglio della rete a fibra ottica supportiamo una tipologia di intervento generalmente considerata poco appetibile sul piano commerciale dagli operatori privati”. L’importo rientra nell’ambito di uno stanziamento complessivo di circa 30 milioni di euro finanziati da diverse fonti europee, nazionali e regionali, che va ad aggiungersi ai 40 milioni già stanziati in precedenza, portando a 70 milioni l’impegno finanziario per la diffusione della banda larga. Di quest’ultimo pacchetto, 14 milioni di euro del Fondo Europeo per lo Sviluppo Agricolo (Feasr) sono stati destinati alla realizzazione di interventi di stesura di fibra ottica in aree rurali. Gli altri 16 milioni di euro sono quelli attivati con il provvedimento appena approvato dalla giunta veneta, che va a completare l’azione finora avviata per l’abbattimento del “digital divide”, attraverso bandi per la realizzazione di progetti di investimento effettuati dagli operatori di telecomunicazione per l’attivazione del servizio nell’ultimo miglio, secondo le necessità del territorio regionale aggiornate e integrate progressivamente.  
   
   
CUNEO - DIFFUSIONE DELLA BANDA LARGA PRESSO LE PMI LOCALI  
 
Cuneo, 6 febbraio 2014 - Con l´intento di favorire la diffusione della banda larga via satellite presso le piccole e medie imprese ancora non coperte da tale servizio (digital divide), nel salone d´onore dell´ente camerale si è tenuto un incontro tecnico di Eutelsat Italia con le associazioni di categoria provinciali. Eutelsat - terzo operatore satellitare mondiale, primo in Europa e unico a livello nazionale in grado di garantire la copertura su tutte le aree geografiche della penisola - è dotato di un´infrastruttura tecnologica basata sul Ka-sat, ovvero un satellite di ultima generazione specializzato per i servizi di banda larga che permette il superamento di quelle barriere che ancora oggi impediscono la connessione a Internet. Grazie alla convenzione siglata da Unioncamere nazionale ed Eutelsat Italia, il sistema camerale si pone al fianco delle imprese per agevolare il percorso verso l´acquisizione della connessione internet veloce. Grazie al satellite la banda larga diventa accessibile anche nelle zone non ancora raggiunte dalla fibra, permettendo alle Pmi di superare il digital divide che ancora oggi ne limita fortemente la competitività, con una soluzione tecnologica di immediata e facile attivazione. Ad aprire l´incontro, il presidente camerale Ferruccio Dardanello che ha sottolineato come “anche il nostro Ente, consapevole delle peculiarità del proprio territorio e delle comunità che in esso operano, sovente in aree montane o marginali non raggiunte dalla fibra, interviene a sostegno delle imprese che intendono cogliere le opportunità offerte dal satellitare. Un canale ancora poco sfruttato dalle imprese italiane. Basti pensare che oggi, a livello nazionale, soltanto il 34% delle nostre aziende ha un proprio sito internet e appena il 13% lo utilizza per fare e-commerce”. Grazie ai nuovi sistemi di trasmissione dati, le aziende potranno raccogliere la sfida digitale operando in rete con il mondo laddove sono localizzate, senza dover prendere in considerazione eventuali trasferimenti. Elia Mariani, responsabile formazione di Eurosatellite, distributore di Eutelsat, ha illustrato i dettagli relativi all´installazione e altri fondamentali aspetti. Nei prossimi giorni la Cdc di Cuneo organizzerà due giornate formative finalizzate a illustrare i vantaggi derivanti dall´utilizzo di una connessione veloce alla rete internet. Un apposito numero verde fornirà uno specifico aiuto nel reperimento di informazioni e contatti utili per l´attivazione, e le stesse associazioni di categoria potranno fornire un valido supporto alle imprese interessate al nuovo servizio. La Cdc di Cuneo ha inoltre previsto ulteriori agevolazioni con il bando Ict in corso di pubblicazione, per agevolare le imprese cuneesi nel sostenimento dei costi verso una sempre più´ efficiente digitalizzazione aziendale. Il bando verrà pubblicato a partire dal 15 febbraio prossimo sul sito internet www.Cn.camcom.gov.it/contributi    
   
   
VILLAGGI DIGITALI E "NUVOLA" TOSCANA: POSSIBILI SINERGIE PUBBLICO/PRIVATO  
 
 Firenze, 6 febbraio 2014 - Grandi margini, per le imprese toscane Tic (Tecnologie di Informazione e comunicazione), dalle azioni che la Regione sta mettendo in campo per accelerare la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Si è parlato di questo, stamani a Firenze, in un incontro sui "villaggi digitali" che si è svolto nell´auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze. "E´ una bella sfida - sottolinea Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana - in cui le aziende possono giocare un ruolo centrale utilizzando le piattaforme sviluppate dalla Regione per arricchire i loro servizi con funzionalità nuove, in una logica di filiera completa". Le aziende hanno la possibilità di accreditarsi presso il Tix (Tuscany Internet eXchange), il data-center in cloud che ospita tutte le infrastrutture abilitanti della Rete Telematica Regionale Toscana (Rtrt) necessarie per una inter-operabilità, in condizioni di sicurezza, dei sistemi informativi e delle piattaforme di servizio (pagamenti on line, fascicolo sanitario elettronico, conservazione a norma, sportello per i servizi alle imprese). Tre, in particolare, le infrastrutture illustrate al fine di migliorare i rapporti con le imprese private in ambito Tic: Iris (permette al cittadino di vedere tutti i suoi debiti con la pubblica amministrazione e di pagarli online), Ap@ci (garantisce un canale di comunicazione, fra cittadini e amministrazioni pubbliche, sicuro e alternativo alla posta certificata), Arpa (come sistema di autenticazione digitale, presto disponibile anche come App per smartphone).  
   
   
LANCIO DEL PROGETTO CHOICE SULLA COOPERAZIONE UE-CINA SULLE TIC R & S  
 
Parigi, 6 febbraio 2014 - Organizzazioni europee e cinesi si sono riunite a Chengdu, in Cina il 10 gennaio 2014 per lanciare ufficialmente il progetto Choice, finanziato dalla Commissione Europea Dg Connect attraverso il 7 ° Programma Quadro. Il progetto mira a dare continuità e il progresso nel sostenere e rafforzare la Cina di collaborazione sulla ricerca Tic con l´Europa. Il consorzio Choice è composto da un equilibrio di partner cinesi ed europei, inclusi i partner Openchina-ict progetto, così come Chinaaccess4eu e Dragon-star partner, per garantire che tutti i preziosi risultati di progetti precedenti saranno pienamente sfruttati e che sinergie con progetti pertinenti . Sarà sviluppato durante la sua durata di due anni, l´accento progetto Choice verrà messo in: • Identificare gli ostacoli alla reciprocità e favorire un rapporto più equilibrato con la Cina basato sulla reciprocità, in particolare sostenendo cittadini europei, le imprese e le organizzazioni che intendono accedere alla ricerca cinese programmi; • Evidenziazione e mostra sia dell´Ue e l´eccellenza cinese in Ict R &S; • Rafforzare l´Ue-cina Ict industriale di R & S di cooperazione, anche con la vista di preparare il terreno per le nuove imminenti norme in materia di cooperazione Ue-cina Ict R & S nell´ambito di Orizzonte 2020 (H2020) . Grazie a questo approccio, il progetto Choice creerà un ponte verso H2020 e capitalizzare la collaborazione tempestiva di spostamento H2020 lontano dalla tecnologia guidato verso l´innovazione guidata Ict R & S sulla base delle esigenze della società e le aspirazioni dei consumatori, con il fermo impegno del governo cinese a crescita interna domanda, sottolineando così le opportunità in Cina per lo sfruttamento di H2020 ed in particolare il suo potenziale di contribuire alla crescente domanda interna cinese.  
   
   
BOLZANO: ELENCHI PROVINCIALI DELLE ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI E FONDAZIONI ONLINE  
 
Bolzano, 6 febbraio 2014 - L´ufficio Affari del Gabinetto della Provincia ha aggiornato nella Rete civica la pagina dedicata al "Volontariato e associazioni" mettendo tra il resto online gli elenchi provinciali delle associazioni, organizzazioni e fondazioni. Sulla pagina web dell´Ufficio Affari di Gabinetto dedicata al "Volontariato e associazioni", http://ehrenamt.Provinz.bz.it/  sono accessibili gli elenchi provinciali delle associazioni, organizzazioni e fondazioni. Come spiega la direttrice dell´Ufficio Elisabeth Spergser si tratta dei registri delle persone giuridiche di diritto privato, delle organizzazioni attive nel volontariato, delle organizzazioni di promozione sociale che vengono tenuti presso l´Ufficio Affari del Gabinetto. Avvalendosi delle funzioni di ricerca è possibile informarsi sull´iscrizione o sul riconoscimento di un´associazione o di una fondazione. A fronte della possibilità per le organizzazioni di volontariato di godere di agevolazioni fiscali la funzione di ricerca torna utile anche ad enti quali i Comuni o gli istituti bancari che possono verificare se un´associazione possa godere di esenzioni fiscali o di oneri grazie all´iscrizione.  
   
   
SOTTOSCRIZIONE ACCORDO QUADRO TRA REGIONE PIEMONTE E CNR  
 
Torino, 6 febbraio 2014 - Sottoscrizione accordo quadro tra Regione Piemonte e Cnr: potenziamento della ricerca scientifica e dell’innovazione e valorizzazione del capitale umano sul territorio regionale attraverso la definizione di azioni congiunte Con l’accordo quadro sottoscritto, Regione Piemonte e Consiglio Nazionale delle Ricerche confermano la volontà di cooperazione per il consolidamento del Sistema regionale della ricerca piemontese nell’ambito dello Spazio europeo della Ricerca, promuovendo la partecipazione di altri enti locali, imprese pubbliche e private, agenzie regionali e provinciali, enti e istituti di ricerca, Università e parti sociali. Obbiettivo comune sarà valorizzare le specializzazioni produttive e il capitale umano presente sul territorio, accrescere la capacità di attrazione del Piemonte e favorirne l’internazionalizzazione. L’accordo, che avrà la durata di 5 anni a partire dalla sottoscrizione, si concretizzerà nella formulazione congiunta di programmi di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati all’incremento della competitività, dell’attrattività e della valorizzazione del capitale umano. Saranno sostenute proposte di progetti di ricerca, in sede nazionale, comunitaria e internazionale, in armonia con la nuova programmazione europea 2014-2020 e con il programma Horizon 2020, oltre che interventi di informazione, formazione professionale ed alta formazione. Tutte le azioni si svilupperanno in collaborazione e sinergia con enti e agenzie regionali e provinciali, le Università ed altri soggetti del Sistema regionale della ricerca del Piemonte. I temi e le iniziative sui cui indirizzare la collaborazione tra Regione Piemonte e Cnr verranno decisi da un Comitato di indirizzo strategico, composto da sei membri, tre designati dal direttore della Direzione regionale Innovazione, Ricerca, Università e Politiche energetiche, e tre designati dal Presidente del Cnr. Ogni anno il Comitato predisporrà una relazione sui lavori nati in seno all’accordo. “Con questo accordo - dichiara il Presidente del Cnr, Luigi Nicolais - definiamo e ampliamo la collaborazione interistituzionale fra il Cnr e la Regione Piemonte e al tempo stesso, attraverso iniziative congiunte e complementari, favoriamo la diffusione dell’innovazione territoriale. L’obiettivo è innalzare la competitività e l’attrattività del sistema produttivo e scientifico regionale, valorizzare il capitale umano, sostenere la partecipazione ai programmi comunitari e promuovere la nascita di nuova imprenditoria hi-tech”. “L’accordo col Cnr - dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - rappresenta un ottimo strumento per la realizzazione della nuova strategia di specializzazione richiesta dalla programmazione europea 2014-2020. Il Piemonte è la Regione che nel suo insieme, di pubblico e privato, investe di più in ricerca ed innovazione, e questa sinergia col Cnr contribuirà senz’altro a rafforzarne le possibilità di crescita competitiva. La virtuosità nell’utilizzo dei fondi europei da parte della Regione e la specializzazione intelligente che già oggi è in grado di esprimere il nostro territorio sono due elementi che potranno senz’altro fare da volano a questo accordo”.  
   
   
RIENTRO IN CALABRIA DI SANDRA SAVAGLIO, UNA DELLE RICERCATRICI ITALIANE PIÙ IMPORTANTI  
 
Catanzaro, 6 febbraio 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, commentando la decisione del Consiglio di Amministrazione dell’Università della Calabria di procedere alla chiamata diretta di Sandra Savaglio come professore ordinario di Astrofisica, ha dichiarato che "è un segnale di svolta il rientro in Calabria di Sandra Savaglio, una delle ricercatrici italiane più importanti e conosciute". L´ateneo calabrese ha utilizzato la normativa nazionale che prevede la possibilità di chiamare “studiosi stabilmente impegnati all’estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca estere”. Si e´ quindi conclusa una procedura cominciata più di un anno e mezzo fa, quando il dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria aveva proposto la chiamata diretta. La proposta del Dipartimento di Fisica era stata successivamente approvata dal Senato Accademico alla fine del mese di giugno 2012 e trasmessa al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, che dopo la valutazione positiva di una commissione scientifica nominata sulla qualità del lavoro scientifico svolto, ha autorizzato alla fine di ottobre 2013 la chiamata diretta, mettendo a disposizione la metà dei fondi economici necessari. Sandra Savaglio lavora al Max-planck Institute di Garching in Germania, e in precedenza è stata allo Space Telescope Science Institute di Baltimora negli Stati Uniti e prima ancora, dal settembre 2001 a febbraio 2006, presso la John Hopkins University della stessa citta´. Sandra Savaglio ha svolto a partire dal 1994, un’attività di ricerca estremamente rilevante sulla Cosmologia ed in particolare sulle galassie distanti, sulla storia dell’arricchimento metallico dell’universo e sui raggi gamma. Su questi temi ha prodotto oltre 100 lavori su riviste internazionali, citati più di tremila volte. Alcuni dei suoi lavori particolarmente significativi sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, come "Nature" e "Astrophysical Journal". Sandra Savaglio è stata, inoltre, responsabile di diversi progetti finanziati dalle principali Agenzie di ricerca internazionali. "Il rientro di Sandra Savaglio - ha detto Caligiuri - rappresenta un’importante possibilità di crescita per l’università della Calabria in un settore di ricerca particolarmente significativo. Inoltre, poiché la dottoressa Savaglio, dopo aver conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in Fisica presso l’Università della Calabria, ha sistematicamente svolto nei più prestigiosi centri di ricerca internazionali la sua attività, conseguendo risultati che l’hanno portata ad essere indicata come uno dei casi esemplari di ricercatori europei impegnati in attività di ricerca negli Stati Uniti. Non a caso del suo caso si è a suo tempo occupato il "Times", pubblicandone la foto in copertina. E´ particolarmente significativo che l’Ateneo, in cui si è formata, le offra la possibilità di ritornare in Calabria, valorizzandone la significativa e prestigiosa attività di ricerca svolta in venti anni". Per il Rettore Gino Crisci "Sandra Savaglio potrà contribuire a sviluppare il settore dell´astrofisica, gia´ molto attivo nel nostro ateneo, dove appunto la nostra ricercata si e´ laureata".  
   
   
GIUNTA CAMPANIA APPROVA RIORGANIZZAZIONE RETE SCOLASTICA 2014-2015  
 
Napoli, 6 febbraio 2014 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta dell’assessore all´Istruzione Caterina Miraglia, è stata approvata la riorganizzazione delle rete scolastica per l’anno 2014 – 2015. Il provvedimento recepisce le proposte contenute nei piani provinciali e deliberate, sulla base delle rispettive competenze, dai Comuni e dalla Province. Nell’offerta formativa 2014 – 2015 è stata inserita l’attivazione di nuovi indirizzi di studio negli istituti di secondo grado purchè compatibili con le disponibilità di organico. Sono stati altresì individuati nuovi licei musicali e coreutici, di cui 3 in provincia di Napoli, 3 in provincia di Caserta e 1 in provincia di Avellino, e le sezioni ad indirizzo sportivo presso i licei scientifici Fermi di Sturno (Av), Jommelli di Aversa (Ce), Pitagora di Torre Anunziata (Na), Sensale di Nocera Inferiore (Sa), lasciando altresì alle valutazioni dell’Ufficio Scolastico regionale l’attivazione di una sezione ad indirizzo sportivo al liceo De Luca di Avellino e al Caccioppoli di Napoli, all’Iti Alberti di Benevento e al Rummo della stessa città, anche sulla base della priorità indicata. Infine, è stato espresso parere favorevole all’istituzione di una sezione sportiva presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele Ii. La Giunta ha istituito altresì 9 Centri di istruzione per gli adulti (Cpia) di cui 1 nella provincia di Avellino, 1 in quella di Benevento, 2 ciascuno in quelle di Caserta e Salerno e 3 in provincia di Napoli e attivati infine 6 corsi serali, di cui 2 in provincia di Benevento e 4 in provincia di Napoli.  
   
   
TRENTO: ISCRIZIONI ON LINE ALLA SCUOLA, PRONTO IL VIDEO TUTORIAL  
 
Trento, 6 febbraio 2014 - Mancano pochi giorni per iscrivere i figli a scuola, e i genitori trentini possono farlo anche online, evitando file alle segreterie scolastiche e scegliendo il momento a loro più comodo. Iscrivere online i figli alle scuole del Trentino è facile, come spiega il video tutorial che - sul sito internet della Provincia autonoma di Trento (www.Servizionline.provincia.tn.it) - spiega passo per passo come procedere. Il termine d’iscrizione scade il prossimo 15 febbraio e ricordiamo che l´operazione può essere fatta anche recandosi personalmente presso le segreterie delle scuole. L’iscrizione scolastica online dei propri figli è una delle nuove opportunità offerte dalla Carta provinciale dei Servizi, che coincide con la Tessera sanitaria, dotata di microchip e distribuita negli scorsi anni. Fino ad oggi sono oltre 68 mila i trentini che hanno attivato la Carta provinciale dei servizi/Tessera sanitaria; di questi, ben 17.600 le attivazioni della Carta registrate nel mese di gennaio 2014, in concomitanza con l’iscrizione scolastica online. Dal 20 gennaio 2013 sono aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico (2014/2015). Il termine scade il prossimo 15 febbraio. Le iscrizioni sono possibili sia presso le segreterie delle scuole sia online, grazie alla Carta provinciale dei servizi/Tessera sanitaria. Per facilitare l’iscrizione è stato realizzato un video tutorial che spiega passo per passo la procedura da seguire online. Il video affianca anche la guida disponibile sempre sul sito della Provincia autonoma di Trento (www.Servizionline.provincia.tn.it) e distribuita in tutte le scuole trentine. Iscrizione online Una volta attivata la propria Carta provinciale dei servizi/Tessera sanitaria e collegato il lettore di Smart Card, il genitore si collega al sitowww.Servizionline.provincia.tn.it e accede alla sezione “Iscrizione scolastiche”. Qui troverà, oltre alla brochure e alla guida per la compilazione della domanda, l’accesso al servizio. E’ sufficiente inserire la Carta provinciale dei servizi/Tessera sanitaria nel lettore e digitare il pin per accedere al modulo di iscrizione. La domanda di iscrizione online è composta da due sezioni: nella prima sezione sono richieste la scelta della scuola, le informazioni anagrafiche dello studente e dei genitori (o responsabili) e la scelta dei servizi (mensa, trasporto pubblico, eventuale scelta religiosa, il convitto ed altre informazioni). Alcune delle informazioni richieste sono già presenti nel modulo in quanto recuperate dal Sistema Anagrafe unico della Scuola e collegate alla Carta provinciale dei servizi/Tessera sanitaria utilizzata per l’iscrizione: l’utente devo solo verificarle, ed eventualmente correggerle. La seconda parte del modulo è dedicata ad informazioni particolari richieste dalla scuola prescelta. Ad esempio, l’interesse a partecipare ad attività sportive o a conseguire la certificazione linguistica. Una volta completato il modulo, l’iscrizione è conclusa e viene inviata dal sistema alla scuola per la gestione amministrativa della domanda. Il genitore riceverà un messaggio via email a conferma della presa in carico da parte della scuola della domanda. E’ consigliabile rivolgersi alla segreteria delle diverse scuole per chiarimenti in merito alla disponibilità del servizio online e le relative tempistiche, o a informazioni sui specifici servizi offerti dalla scuola. Carta provinciale dei servizi E’ fisicamente la tessera sanitaria, inviata a tutti i trentini a partire dal 2011, e contiene un chip che serve ad attivare i servizi online. Fino ad oggi oltre 60 mila trentini usano con regolarità la carta e i servizi online. Di questi oltre il 60% è residente nelle vallate e poco meno del 40% nei Comuni della valle dell’Adige (Trento e Rovereto). L’area con il maggiore utilizzo della Carta provinciale dei servizi è il Comun General de Fascia (la Comunità della Valla di Fassa): il 21% della popolazione ha infatti attivato la Carta provinciale dei servizi. Segue la Comunità della Valle dei Laghi con il 15% della popolazione. I principali servizi, oltre a quello d’iscrizione alla scuola, riguardano i referti medici (consultabili online), la consultazione delle domande Icef presentate, la verifica dei dati catastali e l’accesso ai servizi di Agenzia del lavoro dedicati allo status del lavoratore. Per attivare la carta dei servizi è sufficiente ritirare il lettore di carte digitali (smart card) e i relativi codici personali (pin, puk e codice di identificazione) presso gli uffici comunali di residenza, gli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento e dell’Azienda sanitaria. L’attivazione della Carta servizi viene fatta da casa dall’utente, il quale deve scaricare e installare il software sul proprio computer, seguendo le informazioni del sito dedicato (questo l’indirizzo: www.Cartaservizi.provincia.tn.it/scarica_software ). E’ attivo anche il numero verde (800 228040) a supporto degli utenti.  
   
   
ISTRUZIONE: FVG, BANDO KEPASS PER STUDIARE NELL´AREA ADRIATICA  
 
Trieste, 6 febbraio 2014 - Scadrà il 28 febbraio il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione al progetto Kepass-knowledge Exchange Programme for the Adriatic School System. Finanziato dall´Ue, il progetto punta ad una maggiore integrazione dei sistemi scolastici dell´Adriatico, promuovendo una serie di scambi tra alcuni Istituti scolastici nel trimestre settembre-dicembre 2014. Al bando possono partecipare tutti gli studenti delle scuole accreditate che sono attualmente iscritti al terzo anno delle superiori e cominceranno il quarto anno a settembre 2014. "Nel corso degli ultimi anni - spiega Loredana Panariti, assessore regionale alL´istruzione - lo scenario mondiale si è via via trasformato, con una sempre maggiore interdipendenza tra le diverse economie nazionali. È quindi fondamentale - continua - insegnare ai giovani a riconoscere nell´apertura di nuove frontiere un´opportunità di sviluppo di tipo economico ma soprattutto culturale, formativo e professionale". "Il progetto Kepass - evidenzia Panariti - rappresenta un importante strumento educativo in quanto permetterà ai giovani della nostra regione di conoscere e confrontarsi con realtà territorialmente vicine ma probabilmente poco conosciute, sperimentando in maniera positiva i processi di internalizzazione in atto nella nostra società". Per il Friuli Venezia Giulia le scuole accreditate sono il liceo scientifico statale Preseren di Trieste, il convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale del Friuli, il liceo Caterina Percoto di Udine, l´educandato statale Collegio Uccellis di Udine ed il liceo umanistico Gregorcic di Gorizia. Ciascun studente dovrà presentare la domanda di partecipazione ed il modulo di autorizzazione che sono allegati al bando unitamente ad una copia del documento d´identità ai tutor nominati da ciascun istituto ed una commissione apposita, composta da membri di ciascun istituto e da un rappresentante del progetto Kepass, procederà ad esaminare le richieste, effettuare le interviste individuali con i candidati e selezionare gli studenti entro il 9 maggio. A partire dal prossimo settembre, gli studenti selezionati frequenteranno 3 mesi di lezione all´estero presso uno degli istituti accreditati al progetto (la lista completa è disponibile sul sito www.Kepass.net); il tutto senza alcun onere da parte delle rispettive famiglie, in quanto tutti i costi relativi al programma di scambio (spese di viaggio, alloggio, attività scolastiche ed adempimenti logistico-amministrative) saranno coperte interamente dal progetto Kepass. Iniziato nel settembre 2012 e cofinanziato dall´Ue, Kepass è gestito a livello regionale dalla Regione, lead partner del progetto, in collaborazione con il Collegio del Mondo Unito dell´Adriatico di Duino. Per la gestione del progetto, la Regione si avvale inoltre del supporto di Informest-agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale di Gorizia, che svolge l´attività di assistenza tecnica e coordinamento della partnership progettuale, e dell´Ufficio scolastico regionale del Miur per il Friuli Venezia Giulia, che offre un importante supporto per tutti gli aspetti didattici relativi all´organizzazione del programma di mobilità. Fanno parte della partnership di progetto istituzioni ed autorità nel campo dell´educazione provenienti da Marche, Slovenia, Croazia, Bosnia Herzegovina, Montenegro ed Albania. Il programma di mobilità rappresenta un´iniziativa pilota che punta ad aumentare l´integrazione dei sistemi scolastici dell´Adriatico ma non solo, perché permetterà ai singoli istituti accreditati di rendere gli studenti consapevoli dei numerosi cambiamenti sociali e culturali in atto nei vari paesi, di favorire la conoscenza di nuove e diverse culture dell´area adriatica e di aumentare il ventaglio di possibilità in vista della scelta della facoltà universitaria. In modo da ottenere una prassi consolidata nel campo dell´educazione secondaria superiore, Kepass consentirà di sperimentare ed implementare modelli di mobilità da portare a regime nel prossimo futuro.  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE: NUOVO PIANO TRIENNALE DELLA RETE INFEA. LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA LA PROPOSTA  
 
 Ancona, 6 febbraio 2014 - La Giunta regionale ha approvato il Piano triennale 2014-2016 di informazione, formazione ed educazione ambientale (Infea). Il nuovo Piano conferma l’impostazione del precedente (2011-2013), che ha visto i Centri di educazione ambientale (Cea) operare in rete, offrendo opportunità e servizi ai singoli territori. Viene confermata l’introduzione di una premialità proporzionale al cofinanziamento da parte dei soggetti della rete che ha stimolato l’autofinanziamento e l’introduzione di una concezione non più assistenziale, ma imprenditoriale delle attività. Mediamente le reti hanno cofinanziato il 70 per cento dei progetti anche con attività a pagamento. “Il nuovo Piano – ha affermato l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina - conferma la titolarità di Centro di educazione ambientale a tutti i soggetti che hanno già ottenuto tale riconoscimento. A differenza del precedente Piano, vengono però previsti criteri per affrontare i casi di perdita del riconoscimento, di sostituzione del soggetto titolare, di ingresso di nuovi Cea. In merito a questa ultima situazione, considerato l’andamento non positivo delle risorse a disposizione, la proposta di Piano rimanda l’ingresso di nuovi soggetti alle annualità che eventualmente si presenteranno con una dotazione finanziaria maggiore”. Tra le novità del Piano, va segnalata l’introduzione di criteri premiali nei bandi annuali per incrementare le attività dei Cea rivolte alle persone diversamente abili. Oltre al sostegno delle reti, viene confermato anche l’impegno regionale nel progetto “Premio nazionale Un Libro per l’Ambiente”, promosso annualmente da Legambiente, che coinvolge centinaia di classi attraverso la lettura e la premiazione di testi scientifici e di narrativa. Attualmente il sistema Infea è costituito da un’articolata rete territoriale di Centri (Cea, Laboratori territoriali, Centri risorse). I Cea sono 44, finanziati dalla Regione con un contributo massimo del 50 per cento (mediamente del 30 per cento) per progetto. Oltre alla valenza ambientale, i progetti hanno anche una valenza economica (1,4 milioni di euro il budget totale dei progetti, a fronte di 400mila euro di risorse regionali, in media ogni anno); una valenza occupazionale (circa 230 gli operatori qualificati coinvolti annualmente); una valenza sociale (180 partner interessati). Il sistema garantisce, inoltre, alla scuola, di accedere a informazioni e a opportunità di contatto con la natura (2.133 classi coinvolte ogni anno). Oltre che per gli studenti, i Cea organizzano attività di turismo sostenibile anche per adulti. Il sistema Infea Marche copre tutta l’area geografica regionale e tutti gli ambiti: montagna, ruralità, costa.  
   
   
NODO IDRAULICO DI MODENA, AL VIA UN PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI  
 
Bologna, 6 febbraio 2014 - “La nostra priorità è ripristinare le arginature con tutte le risorse di Aipo e Protezione civile già disponibili". Così ha spiegato l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi in Regione e a cui hanno preso parte i Comuni e le Province interessate, i Servizi regionali, Aipo, Autorità di Bacino e Consorzio della Bonifica Burana. "Entro la data fissata dal Ministero, venerdì 7 febbraio, la Regione provvederà a confermare le necessità già evidenziate nel mese di gennaio - ha aggiunto Gazzolo - Nel 2014 saranno progettati interventi per 19,2 milioni di euro di risorse statali, che ci sono state garantite dal Ministro Andrea Orlando nel corso della sua visita alla aree alluvionate, fondi che la Regione aveva richiesto per il nodo idraulico della provincia di Modena ancora prima del verificarsi della calamità. L’obiettivo è completare la strategia in corso per la mitigazione del rischio idraulico nella pianura modenese, confermata e integrata alla luce degli eventi delle scorse settimane, con un piano di interventi straordinario". Tre i criteri che l´assessore Gazzolo ha indicaro per la realizzazione degli interventi di sicurezza del territorio. " Semplificazione, disponibilità di risorse nazionali certe e stabili e lavoro di squadra - ha concluso - sono fondamentali di fronte a fenomeni di cambiamento climatico che si fanno sempre più evidenti".  
   
   
COMO: RIMETTWEW AL CENTRO IL TERRITORIO  
 
Milano, 6 febbraio 2014 - "Qualità dell´aria, gestione dei rifiuti, parchi, bonifiche e acqua sono alcune delle macro aree sulle quali ci siamo confrontati oggi con i rappresentanti del territorio comasco, in occasione della quinta tappa degli Stati generali dell´Ambiente". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento all´incontro che si è tenuto allo Ster di Como. La Scelta Dei Temi - "I temi affrontati - ha proseguito - sono stati scelti in base alle segnalazioni e alle richieste arrivate da associazioni, istituzioni pubbliche e private ed enti locali di vario livello. Fra le istanze emerse dal territorio - ha aggiunto Terzi - c´è il tema della qualità dell´aria e quello dei rifiuti. A questo proposito, siamo in dirittura di arrivo per l´approvazione del Piano regionale di gestione rifiuti (Prgr), col quale puntiamo al 67% di raccolta differenziata, mentre per il trattamento dei rifiuti non saranno realizzati nuovi impianti di smaltimento". Discariche Di Confine - Durante l´incontro si è parlato anche di discariche di confine. "A proposito della discarica del Bizzarone - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - gli elvetici non ci hanno informato, ma noi non vogliamo subire le loro scelte. Saremo al tavolo della Regione Insubrica sul gruppo inerti, che per gli svizzeri contengono anche amianto, cosa per noi inconcepibile. La Commissione Vi - ha aggiunto ancora l´assessore - si è già espressa con voto unanime, chiedendo che il progetto venga rivisto. Sul caso Bizzarone siamo intervenuti tempestivamente e si stanno aprendo spiragli positivi". Enti Locali Protagonisti - "Dopo i positivi confronti di Brescia, Bergamo, Lodi e Monza - ha fatto notare ancora l´assessore - anche in questa occasione, i protagonisti sono gli enti locali, gli imprenditori, le associazioni, i sindacati, e tutti coloro che hanno animato con esperienze, idee e proposte questo meeting". "Sono convinta - ha concluso l´assessore Terzi - che gli Stati generali dell´Ambiente siano ormai una vera opportunità di far tornare al centro delle scelte il territorio e la sua comunità in un´ottica di miglioramento della qualità della vita e di un utilizzo ragionato delle risorse energetiche, ambientali ed economiche".  
   
   
MALTEMPO: ZAIA SCRIVE A LETTA SU CALAMITA’ CHE COLPISCE IL VENETO. CHIESTO UN INCONTRO PERSONALE PER ILLUSTRARE SITUAZIONE  
 
Venezia, 6 febbraio 2014 - “Un’eccezionale ondata di mal tempo ha colpito nei giorni scorsi il Veneto causando gravissimi danni a persone, cose, infrastrutture e opere pubbliche, ma soprattutto alle economie locali”. Comincia con queste parole la lettera che il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato al Presidente del Consiglio Enrico Letta, come annunciato incontrando la stampa in mattinata. “Quasi tre metri di neve caduti su tutte le Dolomiti venete, peraltro accompagnati da due blackout – scrive anche Zaia - hanno definitivamente compromesso la stagione turistica invernale, hanno causato enormi danni agli operatori del settore turistico-ricettivo, avranno pesanti conseguenze finanziarie sui bilanci di molti enti locali che hanno dovuto e dovranno affrontare una serie di spese non programmate per garantire il ritorno alla normalità” “Nello stesso tempo – prosegue il Governatore del Veneto - le straordinarie precipitazioni hanno saturato fin quasi al collasso le opere di difesa idraulica (che dovranno essere ripristinate con la massima urgenza), causato centinaia di frane con numerose interruzioni della viabilità in tutte le zone montane, pedemontane e collinari, le tracimazioni delle rete idraulica secondaria hanno già determinato l’evacuazione di centinaia di persone e diffusi danni ad abitazioni, imprese, esercizi commerciali ed edifici pubblici. Eventi atmosferici che, come e forse più dell’alluvione del 2010, hanno assestato un duro colpo a numerosi strategici distretti industriali già alle prese con la grave crisi economica”. “Su questa situazione già gravissima – scrive ancora Zaia a Letta - incombe ora la possibilità che venti di scirocco provochino un troppo rapido scioglimento del manto nevoso, con conseguenze sui corsi d’acqua a valle che è facile immaginare”. “Ieri – aggiunge - ho decretato lo stato di crisi per gli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio veneto dal 30 gennaio 2014 e stanziato, con apposita delibera di Giunta, 1 milione di euro per affrontare le immediate situazioni di emergenza. La Regione ha garantito l’assunzione di ogni atto formale utile per gestire la situazione creatasi. Mi riservo quanto prima di provvedere, sulla base della ricognizione dei danni verificatisi e dei relativi fabbisogni finanziari, a formalizzare la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza”. “Le chiedo quindi, a nome di tutti i veneti che in queste ore stanno affrontando con la consueta dignità e con forte spirito di solidarietà questa ennesima calamità – si legge nella lettera - il massimo sostegno del Governo affinché - con rapidità - vengano posti a disposizione della Regione tutti gli strumenti normativi ed economici che consentano di gestire al meglio l’emergenza e di garantire il massimo impulso alla cantierabilità del piano varato dalla Giunta nel 2010 per la costruzione dei bacini di laminazione e di tutte quelle opere pubbliche indispensabili per assicurare ai nostri territori e alle nostre economie una duratura stabilità dal punto di vista idrogeologico. Le chiedo inoltre – conclude Zaia nella lettera –di poterLa incontrare quanto priima per illustrarLe personalmente la situazione”.  
   
   
SCHEMA IDRICO BASENTO-BRADANO DICHIARAZIONE PRESIDENTE PITTELLA  
 
Potenza, 6 febbraio 2014 - “Grazie al buon lavoro fatto dai deputati lucani, ed in particolare dagli onorevoli Antezza, Folino e Latronico, decisi nel sostenere, con propri emendamenti, le ragioni della Basilicata, anche a seguito della ferma posizione assunta dalla Regione, prima, e dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze del mondo agricolo, poi, i fondi destinati al completamento della schema idrico Basento-bradano non finiranno nelle casse di Expo 2015. Ciò dimostra che quando il sistema Basilicata si muove all´unisono,avendo di mira il bene dei lucani, riusciamo a non soccombere anche dinanzi a manovre, piu´ o meno subdole, di matrice neo-centralista, che soprattutto in questi ultimi mesi hanno preso di mira la nostra regione”. Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. “Non mi sfugge – continua Pittella - che a fronte di una partita che rischiava di finire con una dura sconfitta per la Basilicata, siamo ora in grado, grazie ai tempi supplementari conquistati in Parlamento, di portare a termine un´opera vitale per il mondo agricolo lucano, recuperando i ritardi del passato e ponendo fine ad una stagione poco esaltante per le Istituzioni lucane, di cui non possiamo sicuramente andare fieri. Per quanto ci riguarda, nelle prossime ore, la Giunta regionale, a seguito delle dimissioni rassegnate da Nino Falotico, procederà alla nomina del nuovo commissario unico dei tre Consorzi di Bonifica della Basilicata, cui sarà affidato, tra l´altro, proprio il compito di presiedere a tutti gli adempimenti amministrativi legati al completamento dello schema idrico Basento-bradano”.  
   
   
MALTEMPO, ROMA: CITTA’ SUBITO DANNI PER OLTRE 243 MILIONI  
 
Roma, 6 febbraio 2014 - Il Campidoglio ha concluso la stima dei danni causati nel territorio cittadino dall’ondata straordinaria di maltempo che si è abbattuta sulla città dal 30 al 31 gennaio. Il totale ammonta a 243.019.875 euro, il 90% dei quali riguarda edifici e infrastrutture. Tra danneggiamenti subiti da palazzi, strade, acquedotti e fognature, infatti, sono stati calcolati 222.146.525 euro. La spesa correlata ai problemi idrogeologici del territorio invece è pari a 3.713.450 euro: comprende interventi su giardini pubblici, aree stradali, parchi e viali alberati. Altri 12.079.900 sono stimati per interventi di rimozione piante, alberi, frane e pulizia fossi e bocchettoni. La voce di spesa aggregata più considerevole riguarda le stazioni e il tracciato ferroviario della metropolitana, che si aggira intorno a 46 milioni di euro. Nelle periferie più colpite si contano danneggiamenti soprattutto nei Municipi 10 e 15. Solo l’inondazione nella zona dell’Infernetto, Ostia e Casal Palocco richiede 5 milioni di euro per interventi su edifici e infrastrutture. Mentre 2.500.000 serviranno per ripristinare la corretta funzionalità delle opere di viabilità a Piana del Sole e 1.050.000 su via di Boccea. Così, in una nota, il Campidgolio. “Ringrazio per il lavoro senza sosta tutti gli uffici di Roma Capitale, che in pochissimo tempo sono riusciti a stilare un elenco puntuale dei danni subiti dal territorio cittadino a causa dell’ondata di maltempo. A loro va il mio più sentito ringraziamento per l’eccellente lavoro svolto”. Lo dichiara il sindaco di Roma Ignazio Marino.  
   
   
VERSILIA, SOPRALLUOGO: NOI CI SIAMO MA LO STATO DEVE FARE MOLTO DI PIÙ  
 
 Pietrasanta (Lu) , 6 febbraio 2014 - "Siamo di fronte a una situazione difficile e drammatica. Come Regione stiamo facendo la nostra parte, ma ci occorre un intervento rapido e concreto da parte del Governo": Lo ha detto l´assessore regionale alla presidenza e al bilancio, Vittorio Bugli, durante il sopralluogo compiuto oggi in Versilia insieme al responsabile della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. "Oggi – ha aggiunto Bugli - il prefetto Gabrielli si è potuto rendere conto di persona delle ferite arrecate a questo territorio dalle piogge di gennaio, settimo evento alluvionale che ci vede coinvolti da due anni a questa parte. Il prefetto ha annunciato che sarà dichiarato per queste aree lo stato di emergenza nazionale. Mi auguro fortemente che la dichiarazione contenga risorse significative per affrontare un evento che in Toscana ha prodotto, ed è solo una stima, oltre 120 milioni di danni limitatamente alle somme urgenze, aiuto alle popolazioni e primissimi interventi di messa in sicurezza". "Come Regione siamo già intervenuti dichiarando lo stato di emergenza regionale, invitando i Comuni a eseguire i lavori di somma urgenza che tenteremo di supportare al massimo e stanziando 3 milioni di euro per dare un contributo straordinario alle famiglie la cui casa è stata gravemente danneggiata. Ora è necessario che anche da Roma, ed è questo che ho detto a Gabrielli, ma stiamo lavorando ad un incontro con il ministro Orlando, arrivi un sostegno in primo luogo per risolvere le situazioni più critiche e successivamente per consentirci di lavorare su una capillare opera di prevenzione, che è ormai assolutamente indifferibile". Bugli e Gabrielli, insieme al prefetto di Lucca Cagliostro e al presidente della Provincia Stefano Baccelli, hanno visto di persona alcune delle situazioni più critiche nell´area della Versilia. Il breve tour è iniziato dal comune di Pietrasanta, dove un´imponente frana su un´arteria comunale ha isolato una quarantina di persone della frazione di Vitoio (i loro collegamenti di emergenza sono garantiti da un bypass che è stato rapidamente messo in funzione). Tappa successiva Seravezza, dove prefetto e assessore hanno potuto vedere l´appartamento che è stato letteralmente invaso dai detriti del movimento franoso, soprattutto di roccia, avvenuto nella montagna a ridosso dell´abitato. A Seravezza si è invece verificata l´estrema precarietà della situazione sulla strada provinciale 9 che unisce Versilia a Garfagnana. A causa di un movimento franoso che interessa una vasta area in località Iacco, nei pressi di Ruosina, la strada è attualmente aperta a senso unico alternato ed è costantemente monitorata. Ultima tappa a Massarosa, in località Scherzi, a monte del paese, dove una frana ha interrotto la viabilità isolando alcune famiglie. "Quello che abbiamo visto – sono parole dell´assessore - è solo un campione di quanto avvenuto. Ma più che sufficiente a farci capire l´estrema precarietà di molte parti del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico. Quello che si è potuto constatare oggi, però, è anche che in tutte queste situazioni ci sono cantieri aperti, che c´è una forte tensione operativa per il ritorno alla normalità, e una presenza molto significativa del volontariato. Segnali che non possono che confortarci".  
   
   
OPERAZIONE SCOIATTOLI: PRIMI TRASFERIMENTI DA PARCHI DI NERVI A VILLA GAMBARO  
 
 Genova, 6 febbraio 2014 - Tredici scoiattoli grigi trasferiti dai Parchi di Nervi e già sterilizzati in una clinica veterinaria specializzata, e poi liberati in alcuni parchi e alcune aree verdi della nostra città. È il primo resoconto dell´operazione Ec Square, per la difesa della specie europea di scoiattolo rosso e la tutela della biodiversità dagli effetti dell´inserimento e la moltiplicazione di specie alloctone. Gli esemplari di scoiattolo grigio sono stati liberati a Villa Gambaro, nel quartiere di Albaro. Tutti gli aggiornamenti sull´"Operazione scoiattolo" sono anche su Facebook sul profilo "Rosso scoiattolo Liguria" e su Twitter con l´account @Rossoscoiattolo.  
   
   
GIUNTA VENETA FINANZIA SOLUZIONE EMERGENZA AMBIENTALE VINYLS ITALIA A MARGHERA  
 
Venezia, 6 febbraio 2014 - La Giunta Regionale ha stanziato 3.241.500 euro per rimuovere i rifiuti pericolosi presenti nell’area Vinyls Italia S.p.a. In fallimento. “Questo intervento – ha spiegato l’assessore Renato Chisso, promotore dell’iniziativa – verrà eseguito in sostituzione della società inadempiente, nei confronti della quale saranno avviate le procedure per recuperare le somme spese per la bonifica”. Nell’area Vinyls sono presenti rifiuti pericolosi (acque con Dicloroetilene, Dicloroetano, Percloroetilene, fanghi e terre contaminati, oli lubrificanti e via dicendo.) che ha creato una grave situazione di rischio ambientale, con il pericolo che i contaminanti vengano sversati in laguna di Venezia. “Gli effetti di questi sversamenti sarebbero disastrosi per l’eco sistema lagunare – ha fatto presente Chisso – in quanto provocherebbero l’avvelenamento e la morte della flora e della fauna in un raggio non prevedibile, con un danno economico e ambientale altissimo in uno dei territori più preziosi d’Italia”. La Prefettura di Venezia aveva più volte sollecitato il Curatore Fallimentare ad intervenire, ma la mancanza di fondi ha impedito che questi potesse avviare qualsiasi azione di smaltimento. A seguito di una riunione convocata dalla Prefettura di Venezia il 26 novembre scorso, il 6 dicembre successivo il presidente della Regione Luca Zaia aveva chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di far fronte all’emergenza ambientale Vinyls in sostituzione della proprietà inadempiente, utilizzando i fondi statali disponibili per la messa in sicurezza e la bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Venezia - Porto Marghera. Il 10 gennaio il Ministero ha dato il proprio assenso per l’utilizzazione di tali fondi ancora disponibili. “Con il provvedimento di Giunta si avvia l’iter tecnico – amministrativo – sottolinea Chisso – che porterà alla completa messa in sicurezza dell’area Vinyls. Ancora una volta la Regione è stata stata rapida e decisiva per affrontare e risolvere l’emergenza ambientale causata dalla presenza di rifiuti pericolosi in un’area industriale. Ricordo in proposito il precedente della ex Nuova Esa di Marcon, dove per lo smaltimento dei rifiuti presenti nell’area sono in corso lavori pure finanziati dalla Regione con 2 milioni di euro”.  
   
   
LA REGIONE: SULLE PARATIE DI CASTELBOSCO PRIVILEGIARE LA TUTELA DEGLI ABITANTI  
 
Firenze, 6 febbraio 2014 - Sulla questione della mancata chiusura delle paratie di Castelbosco per la Regione occorre tenere prima di tutto di conto della tutela dei cittadini. Alla Protezione civile regionale il 31 gennaio non è arrivata alcuna segnalazione di criticità, altrimenti la priorità sarebbe diventata quella della salvaguardia del territorio montopolese. Invece l´unica richiesta pervenuta è stata quella di una motopompa, fornita 8 minuti dopo la chiamata. Del resto finora erano sempre stati gli addetti di Rete Ferroviaria Italiana ad occuparsi della questione e dispiace che stavolta non sia andata così. Rfi è sempre voluta intervenire da sola nelle aree di pertinenza ferroviaria. La Regione Toscana è ovviamente interessata a che simili eventi non si ripetano, e sarà a fianco del Comune di Montopoli nella richiesta a Rfi a sedersi intorno ad un tavolo per discutere e risolvere la questione. Da questo punto di vista sarà importante la disponibilità con la quale le Ferrovie parteciperanno al tavolo convocato dal prefetto di Pisa per il 14 prossimo. Quanto ai progetti di intervento presentati dal Comune e discussi in Regione tre anni fa, non sono dimenticati, ma restano all´attenzione degli uffici regionali, vista la particolare conformazione della zona, i problemi finanziari e le valutazioni circa la complessiva efficacia di ulteriori ed eventuali altre opere. Va tuttavia sottolineato che, prima di pensare ad eventuali interventi, va affrontata e risolta la questione delle cateratte: un nodo che la Regione ritiene indispensabile sciogliere con l´ausilio di tutti i soggetti interessati.  
   
   
NESSUN RIFIUTO DI PROVENIENZA EXTRAREGIONALE IN EMILIA-ROMAGNA  
 
 Bologna, 6 febbraio 2014 - “Il piano dei rifiuti della Regione Emilia-romagna è costruito sulla logica della autosufficienza regionale. E’ una strategia condivisa con i Sindaci, e contrasta fortemente con l’idea che questa regione possa diventare luogo di smaltimento di rifiuti provenienti da altre parti del Paese”. E’ netta la posizione della Regione Emilia-romagna, espressa dal Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli, in risposta alle accuse del Presidente dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro, secondo il quale la Regione, con il nuovo Piano regionale sui rifiuti, si appresterebbe ad accogliere rifiuti di provenienza extraregionale. “Come hanno già detto il presidente della Regione Vasco Errani e i Sindaci emiliano romagnoli incontrando il Ministro per l’Ambiente Andrea Orlando – ha proseguito Bertelli – il nostro Piano prevede una riduzione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, sia per quanto riguarda le discariche, sia per quanto riguarda i termovalorizzatori. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la raccolta differenziata e diminuire la produzione complessiva dei rifiuti”. “Contrasteremo con forza l’idea che la nostra regione – conclude il sottosegretario – possa diventare luogo di conferimento di rifiuti provenienti da altre Regioni che non hanno realizzato gli impianti previsti dai loro piani di smaltimento”.  
   
   
DIFFERENZIATA, DALLA REGIONE RISORSE PER SOSTENERE I PROGETTI NEL GROSSETANO  
 
 Firenze, 6 febbraio 2014 - Sono i numeri, netti e verificabili, a smentire le affermazioni del Prc di Follonica sulla gestione dei rifiuti e in particolare sul sostegno della Regione Toscana alle politiche per incrementare la raccolta differenziata. Al territorio della provincia di Grosseto, attraverso i finanziamenti destinati all´Ato Sud, sono arrivati a partire dal 2009 oltre 3,4 milioni di euro, destinati alla realizzazione di centri di raccolta e all´attivazione di progetti di raccolta porta a porta. In particolare, hanno ricevuto finanziamenti 13 centri di raccolta, 4 progetti per il porta a porta e la realizzazione di un impianto di selezione e compostaggio. Non solo. In forza di un accordo tra Regione e Coreve (Consorzio recupero vetro), la città di Grosseto è stata selezionata, insieme a Livorno e Prato, per l´attivazione di un progetto pilota per la raccolta monomateriale del vetro, attualmente in corso di realizzazione e per il quale è a disposizione 1 milione di euro. Si tratta quindi di cifre importanti, che sono parte delle ingenti risorse destinate dalla Regione agli Ato toscani nel periodo 2009-2013: circa 53 milioni, che hanno attivato investimenti complessivi di oltre 110 milioni per 226 progetti. Risorse destinate a crescere ulteriormente fino a 77 milioni di euro quando, in base ai meccanismi del patto di stabilità, saranno disponibili anche quelle del periodo 2012-2013. Numeri e politiche in linea con l´obiettivo di differenziare sempre di più e sempre meglio per favorire il riciclo,secondo la scelta ribadita nel Piano dei rifiuti approvato pochi mesi fa dal Consiglio regionale.  
   
   
RIFIUTI: PRESENTAZIONE RICICLERIA MOBILE PROGETTO “EMARES”: UMBRIA CAPOFILA DI PRATICHE INNOVATIVE PER RACCOLTA DIFFERENZIATA E RECUPERO  
 
Perugia, 6 febbraio 2014 - "Con il progetto ´Emares´, l´Umbria sperimenta pratiche innovative nella gestione e nel trattamento dei rifiuti che contribuiranno a raggiungere gli obiettivi dell´incremento della quantità e della qualità della raccolta differenziata fissati dal Piano regionale". A sottolinearlo è l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, che stamattina a Magione, nella Sala del Consiglio comunale, ha partecipato all´incontro sulle nuove tecnologie per il recupero dei rifiuti, organizzato nell´ambito del progetto Life "Emares" (Enhanced material recovery and environmental sustainability for small scale waste management systems), di cui è capofila il Dipartimento di Ingegneria industriale dell´Università degli studi di Perugia e al quale la Regione Umbria ha aderito come "partner", insieme al Comune di Magione e alle società di gestione del servizio integrato "Gesenu" e "Tsa". Il progetto si prefigge lo sviluppo di sistemi informativi per monitorare la corretta esecuzione della raccolta differenziata da parte dei cittadini, di incrementare l´efficienza degli impianti di selezione e trattamento meccanico-biologico di Ponte Rio al fine di aumentare la percentuale di materiale destinata a recupero anziché a discarica, e di potenziare i processi tecnologicamente avanzati di trattamento dei rifiuti organici. L´incontro è stata anche l´occasione per presentare il nuovo mezzo realizzato secondo le linee guida del progetto: una "ricicleria mobile", che recupererà rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, piccoli elettrodomestici e oli vegetali usati. "Abbiamo deciso di prendere parte a questo progetto e di supportarne le attività di ricerca scientifica e sperimentazione tecnologica - ha spiegato Rometti - in quanto sono coerenti con alcune delle finalità del Piano regionale dei rifiuti che prevede l´incremento non solo della quantità ma anche della qualità della raccolta differenziata per innalzare i quantitativi di rifiuti che possono effettivamente essere trasformati in prodotti collocabili sul mercato e pertanto non destinati a discarica". "Questo progetto - ha aggiunto - potrà consentire un aumento dei ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, compreso il fertilizzante derivante dal compostaggio dei rifiuti organici, e soprattutto garantire risparmi economici grazie all´incremento dell´efficienza energetica del processo. In questo modo, si potranno abbattere i costi di gestione complessivi del servizio e pertanto ridurre gli oneri tariffari a carico dei cittadini". La Regione Umbria svolge un ruolo di supporto, essenzialmente finalizzato alla diffusione e alla divulgazione delle finalità del progetto, dello stato di avanzamento e dei risultati finali. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale coordina le attività di ricerca, svolte presso gli impianti di Gesenu e Tsa. Il progetto "Emares", che avrà termine nel giugno 2016, ha ottenuto dall´Unione europea un finanziamento di oltre 1 milione e 352mila euro, nell´ambito del Programma europeo "Life".  
   
   
IMPIANTO DI DEPURAZIONE AL SERVIZIO DELLE FOGNATURE DEI COMUNI DI ISCHIA E BARANO: FIRMATO ATTO PER LA RIPRESA DEI LAVORI  
 
Napoli, 6 febbraio 2014 - E’ stato sottoscritto ieri, presso la sede dell’Arcadis, l’atto transattivo per la ripresa e il completamento dei lavori di realizzazione dell´impianto di depurazione al servizio delle fognature dei comuni di Ischia e Barano. Con l’intesa odierna, firmata dal commissario dell’Agenzia e dal rappresentante legale dell’impresa esecutrice dei lavori Ati Sled Costruzioni Generali S.p.a., sono state definite tutte le controversie inerenti il contratto d’appalto. L’impresa si è impegnata a riavviare i lavori entro il giorno successivo al pagamento delle lavorazioni già effettuate e dei costi sostenuti ed a completare gli stessi entro i successivi 29 mesi. L’amministrazione e l’Ati hanno rinunciato, infine, alle reciproche domande avanzate nel giudizio pendente. L’accordo transattivo sarà efficace inter partes soltanto all’esito della effettiva copertura economica che la Regione Campania dovrà assicurare entro i prossimi 6 mesi. Con ordinanza n. 13 del 14.01.2004 il commissario delegato per le Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania aggiudicava la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto di depurazione all’Ati Sled. La consegna definitiva dei lavori avveniva nel gennaio del 2005, ma, da subito, gli stessi venivano condizionati dal ritrovamento di numerosi reperti archeologici. Le relative attività di scavo venivano eseguite da personale qualificato sotto la direzione della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta. Alla fine del 2010 risultava eseguito circa il 60% dei lavori previsti in contratto. Nel giugno del 2011 la Sled Costruzioni Generali S.p.a. Conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Napoli il commissario delegato per le Bonifiche e Tutela delle Acque nella Regione Campania per la risoluzione in danno del contratto del 2004. Con ordinanza commissariale del novembre 2011 l’intervento veniva trasferito all’Arcadis. Verificato che l’eventualità di un nuovo appalto avrebbe comportato un notevole incremento dei costi delle opere ancora da eseguirsi veniva predisposto dall’Agenzia uno schema di atto transattivo inviato all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, che si dichiarava favorevole ad una definizione conciliativa della controversia. Nell’agosto del 2012 l’Ati formalizzava all’Arcadis la propria proposta transattiva. Acquisiti i relativi pareri di competenza, l’impresa esecutrice veniva convocata nel febbraio 2013 per l’audizione. In quella sede veniva dettagliato il nuovo cronoprogramma dei lavori per una durata complessiva di 29 mesi. Nei mesi successivi veniva acquisita la restante documentazione necessaria alla definizione dell’accordo transattivo che veniva nuovamente sottoposto all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Napoli che rilasciava il parere definitivo nel gennaio di quest’anno. “Voglio esprimere un vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito la firma dell´atto per la ripresa dei lavori”, ha sottolineato l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano. “L’intesa consente di portare a soluzione un problema che si trascina sin dal 2005. L´impianto di depurazione di Barano d´Ischia permetterà di migliorare notevolmente lo specchio d´acqua di un’isola come quella di Ischia meta di importanti flussi turistici”, ha concluso Romano.