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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Maggio 2008
SANITA´ IN LOMBARDIA, NASCE PRIMO NETWORK REGIONALE DI RICERCA E SUCCESSIVAMENTE LA MACRO-AREA SANITARIA EUROPEA E MEDITERRANEA  
 
Milano, 15 maggio 2008 - Cinque università statali (Pavia, Statale di Milano, Bicocca, Varese e Brescia) e una privata (San Raffaele) strette in un´alleanza virtuosa per dare il massimo impulso alla ricerca nel campo delle tecnologie mediche. E´ il risultato ottenuto ieri dalla Regione Lombardia, che è riuscita così a "mettere in rete" e a far dialogare tra di loro tutte e sei le Facoltà mediche presenti sul territorio regionale. Adesso le competenze e le eccellenze di ciascuna sono definite in maniera chiara ed esauriente, così come i responsabili dei differenti progetti di ricerca e dei prodotti che possono essere realizzati durante l´anno (attività di ricerca, brevetti, pubblicazioni). Di più, questo network universitario lombardo agevolerà la collaborazione con le industrie interessate alle tecnologie mediche ed anche il loro trasferimento a regioni o paesi interessati. "Il nostro lavoro per metter in rete e far dialogare tutti gli attori della ricerca ha raggiunto il suo primo scopo - ha commentato soddisfatto l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, che oggi ha presentato la "rete delle eccellenze" alla presenza dei presidi delle Facoltà di Medicina coinvolte nel progetto -. Ora il network è una realtà, adesso finalmente si sa esattamente chi fa cosa e dove. Siamo senz´altro di fronte a una svolta epocale". "D´ora in avanti sperimentazione e sistema universitario saranno alleati nello sviluppo tecnologico, facilitando il compito delle industrie che potranno sostenere economicamente la ricerca, portando risorse finanziarie fresche nel mondo della sanità - ha aggiunto Bresciani -. Sistema sanitario, sistema universitario e industria saranno così i ´tre moschettieri´ che lavoreranno assieme mettendo in network le loro attività. A loro se ne aggiungerà in seguito un quarto, che sarà la macro-area sanitaria europea e mediterranea: la proposta di un´alleanza tra Lombardia, Rhône-alpes, Baden-württemberg, Catalogna, oltre a Regione Veneto, Andalusia e Israele, è infatti imminente". .  
   
   
STUDIO RIVELA COME LE VARIAZIONI GENETICHE CONTROLLANO I LIVELLI DI PROTEINE  
 
Bruxelles, 15 maggio 2008 - Lo stile di vita e la dieta non sono gli unici fattori che determinano una buona salute: anche la genetica gioca un ruolo importante. Un nuovo studio internazionale ha ora rivelato in che modo le variazioni genetiche possono influenzare pesantemente i livelli di molte proteine del sangue collegate a malattie. Questo studio rappresenta la prima valutazione sistematica relativa a tutto il genoma, del ruolo svolto dalla variazione genetica sui livelli di proteine nell´uomo. Scienziati provenienti da Finlandia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti hanno misurato i livelli di 42 proteine in 1200 cittadini europei. Tra queste proteine ve ne sono molte coinvolte in malattie comuni, come le interleuchine (disturbi metabolici e infiammatori) e l´insulina (diabete). Sono state esaminate anche una proteina che controlla il livello di testosterone nel sangue e le chemochine, le proteine coinvolte nel passaggio da Hiv ad Aids. I ricercatori hanno identificato nove comuni varianti genetiche che, tra le altre cose, alterano la velocità di secrezione delle proteine a loro associate. Sei delle nove associazioni relative alle proteine sono in correlazione con patologie con base infiammatoria o metabolica. I risultati dello studio possono aiutare a gettare nuova luce sul rapporto tra i livelli delle proteine e le malattie. Le concentrazioni di siero e plasma di molte proteine cambiano durante l´evoluzione di una malattia. Spesso non si sa se i livelli alterati delle proteine sono coinvolti in questa evoluzione o se sono semplicemente un risultato della patologia. "Identificando le versioni dei geni che alterano i livelli nel sangue di importanti molecole, dovremmo essere in grado di comprendere se queste molecole sono importanti nelle patologie o no," ha detto il prof. Tim Frayling, uno dei promotori di questo studio. I risultati dello studio sono pubblicati nell´ultima edizione della rivista ad accesso libero Plos Genetics. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Plosgenetics. Org/doi/pgen. 1000072 .  
   
   
ARIS ER CORSO ESTIVO, OTRANTO: "TECNOLOGIE MINIMAMENTE INVASIVE E I NANOSISTEMI PER LA DIAGNOSI E LA TERAPIA"  
 
 Otranto, 15 maggio 2008 - Dal 9 al 13 giugno si terrà a Otranto (Italia) la quarta edizione del corso estivo Aris Er. L´evento tratterà delle sfide nel campo delle "tecnologie minimamente invasive e i nanosistemi per la diagnosi e la terapia" e presenterà soluzioni innovative per la diagnosi e l´analisi medica attraverso immagini, la robotica, le interfacce aptiche e la realtà virtuale. I relatori, provenienti da rinomate organizzazioni di ricerca, università, ospedali e dal mondo dell´industria presenteranno i risultati delle loro ricerche più recenti. Allo stesso tempo, i partner del progetto Aris*er mostreranno e discuteranno gli ultimi progressi fatti nell´ambito del progetto. Per ulteriori informazioni: http://www. Ariser. Info/events/4summer. Php .  
   
   
REGIONE LAZIO PER IX EDIZIONE "RACE FOR THE CURE"  
 
Roma, 15 maggio 2008 - Promuovere la prevenzione del tumore al seno, sostenere le donne, raccogliere fondi a favore della lotta contro il cancro, aiutare chi vive questa malattia ad avere forza e coraggio. C´è tutto questo nella nona edizione della manifestazione "Race for the cure". Si tratta di una maratona di solidarietà di 5 chilometri per la lotta ai tumori al seno che si svolgerà il 18 maggio nel consueto scenario delle Terme di Caracolla e presentata questa mattina al Coni alla presenza del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, del presidente del Coni, Giovanni Petrucci e dell´attrice Maria Grazia Cucinotta, madrina della manifestazione. Alla scorsa edizione della maratona di solidarietà, organizzata da Komen Italia onlus, hanno partecipato circa 34mila persone. Molte le donne operate di tumore al seno che hanno scelto di prendere parte alla corsa rendendosi visibili indossando una maglietta e un cappellino rosa. "La Regione - ha detto Piero Marrazzo - è accanto alle donne che affrontano questo male. Molto è cambiato nelle cure dei tumori, la chirurgia è meno invasiva, ma la prevenzione è fondamentale. Quella di domenica sarà una gara delle donne, per le donne, con le donne. Dobbiamo stare con loro e aiutarle a non avere paura. Io ci sarò - ha concluso il Presidente della Regione - non tanto per dare un contributo agonistico, quanto per dire che le istituzioni sono vicine alle donne colpite dal tumore al seno". .  
   
   
TUMORE DEL SENO: COLPITA UNA DONNA SU DIECI CURE MIRATE MA ANCHE CHEMIO PERSONALIZZATA CONVEGNO DELLA FONDAZIONE MICHELANGELO CON 300 ESPERTI INTERNAZIONALI  
 
Milano, 15 maggio 2008 - Fino a quando non ci sarà una vasta ricerca indipendente che decreti la superiorità di altre combinazione terapeutiche, la chemioterapia non si tocca. E’ questo in sintesi il messaggio per medici e malati di tumore del seno - che in Italia colpisce una donna su dieci provocando ancora 11. 000 decessi l’anno - sottolineato al meeting della Fondazione Michelangelo, ieria Milano all’Istituto Nazionale dei Tumori (Int) con tre dei massimi esperti internazionali: Larry Norton (Sloan Kettering Cancer Center), Gabriel Hortobagyi (Md Anderson Cancer Center) e Norman Wolmark (Nsabp Foundation di Pittsburgh), oltre a Luca Gianni, coordinatore scientifico della Fondazione, chairman dello European Breast Cancer Group e direttore dell’oncologia medica 1 dell’Int. “Con questo seminario di alto livello internazionale, la Fondazione Michelangelo, fondata e presieduta da Gianni Bonadonna a Milano, si pone sempre più punto di riferimento mondiale della ricerca applicata alla clinica per offrire al più presto i risultati alle pazienti – afferma Luca Gianni – Negli ultimi anni l’introduzione di nuove molecole ha provocato cambiamenti nella chemioterapia e recentemente alcuni ricercatori hanno messo in dubbio le antracicline, farmaci di riferimento presenti in tutte le combinazioni chemioterapiche”. Ma, secondo quanto evidenziato al meeting della Fondazione da Gabriel Hortobagyi, past president dell’Asco (la società scientifica americana di oncologia) piuttosto che discutere se togliere o meno queste molecole dalla terapia sarebbe importante focalizzarsi sull’identificazione di predittori della risposta terapeutica - efficace o di resistenza - per ciascun paziente in modo da personalizzare la chemioterapia, in analogia a quanto fatto per il recettore Her2 per le cure ‘intelligenti’. Secondo quanto evidenziato al meeting della Fondazione Michelangelo, il bersaglio su cui vengono valutate le antracicline, il recettore Topo Iia, non è l’unico sui cu agiscono. Vi sono infatti altri marcatori della loro attività che andrebbero ricercati per personalizzare la chemioterapia. E ciò vale anche per altri chemioterapici. Gli studi che hanno messo in discussione l’utilizzo delle antracicline sono quelli sul carcinoma mammario Her2-positivo del Bcirg (Breast Cancer International Research Group) coordinato da Dennis J. Slamon dell’Università della California a Los Angeles, e una valutazione retrospettiva condotta da un gruppo di oncologi coordinati da Alessandra Gennari dell’Istituto nazionale di ricerca oncologica di Genova. Ma, secondo quanto illustrato ancora da Hortobagy, una recente overview di studi (la ‘Oxford overview’) dimostra senza dubbi la superiorità dei regimi chemioterapici basati su antracicline rispetto a quelli senza questa classe di farmaci. Mentre invece il risultato di un singolo studio, sul quale si baserebbe la supposta equivalenza terapeutica delle antracicline rispetto ai regimi che non le includono negli studi sopra citati, non è sufficiente per apportare cambiamenti nel trattamento del carcinoma mammario. Almeno fino a quando un’ampia analisi indipendente e prospettica sugli studi compiuti non lo accerti. “Per le pazienti – spiega Luca Gianni - le antracicline rappresentano un punto di riferimento, secondo l’ultimo aggiornamento della meta-analisi effettuata dall’European Early Breast Cancer Collaborative Trials’ Group che indica un beneficio in termini di minori recidive e minore mortalità da carcinoma mammario rispetto ai regimi chemioterapici senza antracicline, e ciò indipendentemente da età della paziente, stato dei suoi recettori estrogenici e terapie concomitanti. Prima di rinunciare a farmaci capaci di tanto - sulla presunta scorta di ipotesi per quanto ragionevoli esse siano o per timore di effetti collaterali che sino a ieri la comunità medica ha sempre ritenuto valessero il rischio per i vantaggi attesi - è opportuno riflettere accuratamente”. Un compito che fin dai suoi esordi, la Fondazione Michelangelo promuove in ogni settore dell’oncologia ma in particolare in senologia, per offrire soluzioni cura dei pazienti affetti da cancro. .  
   
   
PERCORSO NASCITA IN PIEMONTE UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER MIGLIORARE L´ASSISTENZA A MAMME E NEONATI  
 
Torino, 15 maggio 2008 - Le aziende sanitarie si riorganizzano, per offrire alle mamme e ai neonati una migliore qualità dell’assistenza e una presa in carico completa dal concepimento fino al periodo immediatamente successivo alla nascita. Lo ha stabilito la Giunta regionale, con una delibera in cui si fissano le linee guida del «Percorso nascita», cioè dell’insieme degli interventi sanitari, educativi e sociali che dovranno essere garantiti in gravidanza, durante il parto e nel periodo immediatamente successivo, a tutte le donne e i loro bambini in Piemonte. «L’intento generale del provvedimento – spiega l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio – è quello di favorire il più possibile il benessere e la salute della gravida e del feto, che devono essere assistiti, accompagnati e sostenuti dal Sistema sanitario dal momento della gestazione ai primi mesi di vita, anche al fine di consentire una tempestiva identificazione degli eventuali fattori di rischio, per mettere in campo le necessarie azioni di protezione. Per questo, il testo approvato oggi, prodotto da un gruppo di lavoro costituito ad hoc presso l’Assessorato, fornisce ai direttori generali obiettivi specifici e indicatori di risultato che devono essere raggiunti, attraverso il riordino dei servizi coinvolti (consultori, ambulatori specialistici, Punti nascita, terapie intensive neonatali) e la loro messa in rete. A partire da questi indirizzi, i manager dovranno produrre ora un proprio piano aziendale, in cui vengano definite le strutture e le modalità attraverso cui il “percorso” potrà essere assicurato sul territorio, anche sulla base delle caratteristiche specifiche della popolazione di riferimento». Il documento si articola in fasi successive, per ciascuna delle quali si descrive che tipo di assistenza debba essere prestata e quali siano le figure professionali e i punti della rete interessati. Tra le novità introdotte dal documento, in particolare, figura l’indicazione che in ciascuna delle quattro aree sovrazonali del Piemonte (Torino; Cuneo; Alessandria e Asti; Novara, Vco, Biella e Vercelli) debba essere presente almeno una struttura in cui si assicuri la possibilità di fruire dell’analgesia epidurale. Inoltre, in ciascuna Asl dovrà essere attivato almeno un ambulatorio ostetrico con apertura prolungata una volta la settimana, per le coppie con maggiore difficoltà di accesso ai servizi, e almeno un ambulatorio per le gravidanze a rischio. Ai direttori generali, inoltre, viene prescritto di concentrare la diagnostica di screening prenatale e quella invasiva in servizi che mantengano una casistica sufficiente a garantire la qualità dell’esame (300 l’anno nel caso dell’amniocentesi), nonché di estendere a tutta la regione il servizio di trasporto neotanatale di emergenza a carico delle terapie intensive di Iii livello. Infine, dovrà essere creato almeno un punto di sostegno all’allattamento al seno in ciascun Distretto, in modo che si possa ridurre la caduta di questa pratica dopo le dimissioni dall’ospedale, e in ogni azienda dovrà essere garantita la presenza di almeno un operatore con la qualifica di Ibcc (consulente internazionale allattamento), per la presa in carico degli allattamenti con problematiche complesse. .  
   
   
GENOVA, OGGI CONVEGNO SUI FARMACI CONTRO IL REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO  
 
Genova, 15 maggio 2008 – Oggi a partire dalle 9 fino alle 17 presso l´Agenzia delle Entrate in via Fiume, 2 si svolgerà il convegno sugli "inibitori di pompa protonica nella pratica clinica. Opportunità per una riflessione clinico sanitaria". Il convegno progettato dal Dipartimento Salute e servizi sociali della Regione Liguria ed organizzato dall´unione operativa formazione della Asl 3 Genovese ha lo scopo di presentare le raccomandazioni elaborate in base alle linee guida internazionali dalla sottocommissione regionale farmaci per il corretto uso degli inibitori di pompa protonica, farmaci per il reflusso gastroesofageo. Il convegno, accreditato Ecm e destinato in particolare ai medici di medicina generale, ai farmacisti e agli specialisti in gastroenterologia, sarà introdotto alle 9,00 dal direttore dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonani e concluso alle 16 dall´assessore regionale alle Salute, Claudio Montaldo. L´unità operativa formazione della Asl 3 Genovese, in collaborazione con le altre Asl liguri, coordinerà le attività di formazione relative alla corretta prescrizione dei farmaci contro il reflusso. I corsi rivolti a 1500 medici di medicina generale e a circa 500 farmacisti convenzionati della Liguria avranno inizio in tutte le Asl a metà settembre e dureranno fino alla fine dell´anno. .  
   
   
ISTITUTO ORTOPEDICO GAETANO PINI, UP-DATING : CONSENSO INFORMATO PRE-OPERATORIO  
 
Milano, 15 maggio 2008 – Il tema del consenso infomato pre-operatorio è quanto mai di attualità. Negli ultimi anni si è assistito ad un passaggio, da parte delle persone, da una dimensione puramente passiva del diritto alla protezione fisica, ad una dimensione attiva come diritto di disporre di sé e di autodeterminarsi, che ha comportato anche una maggior consapevolezza nel voler partecipare in prima persona al processo terapeutico personale e dei propri familiari. Questa trasformazione, verso la maggior tutela e partecipazione del cittadino, nonché il diritto all´informazione, trova il suo fondamento in diverse leggi che vanno dall´art. 32 della Costituzione all´ultima riforma sanitaria del 1992 (D. Leg. Vo 502). Presso l’Aula Magna dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini si terrà in data 15 maggio Ore 14. 00-17. 00una sessione di aggiornamento voluta dal professor Renato Coluccia, Direttore del Centro di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini e con relatori che esporranno gli aspetti giuridici, medico-legali, le modalità di comunicazione al paziente, le problematiche ortopediche e quelle anestesiologiche, il ruolo dell’infermiere. Inoltre saranno presentati dati sulle funzioni dell’A. V. O. L’a. V. O. , Associazione Volontari Ospedalieri, rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario. Nata nel 1975, Avo di Milano si è presente in tutte le più importanti strutture ospedaliere, grazie all’impegno e alla dedizione di oltre 1. 000 volontari. L’associazione è inoltre estesa su tutto il territorio nazionale, con 217 sedi riunite nella Federavo: in totale si contano circa 27. 000 volontari. L’adesione è aperta anche ai cittadini oltre che a medici e infermieri. Il corso è organizzato dall’Ufficio Formazione dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini. E’ prevista in chiusura anche una discussione aperta al pubblico. Per ottenere il consenso informato è necessario combinare in maniera pratica abilità di spiegazione, capacità di risolvere problemi etici e avere attitudini e una preparazione psicologica. Il piano terapeutico va condiviso e occorre rendere il paziente e i suoi familiari parte consapevole e attiva nel processo decisionale. Tuttavia, più che una esigenza legale, il consenso informato è un impegno etico verso il paziente, ma anche nei confronti dell’ospedale e per l’esercizio della propria professione. Che cos´è il Consenso Informato esattamente? “Si tratta ,” dice il prof R. Coluccia, Presidente del corso,”di un vero e proprio documento con valore legale, il cui scopo è quello di tutelare tanto il medico quanto il paziente da incomprensioni, soprattutto nel caso di esami invasivi, operazioni chirurgiche ecc. Gli operatori hanno il dovere, durante le visite pre-operatorie, di fornire al paziente tutta una serie di informazioni indispensabili per una valutazione delle proposte di trattamento, mettendo anche in evidenza gli eventuali rischi a cui si può andare incontro con tale trattamento. Inoltre il Consenso Informato viene generalmente utilizzato dal medico, anche per la richiesta di una serie di autorizzazioni, soprattutto relative ad eventuali procedure di emergenza o specifici usi della documentazione clinica e fotografica. Il consenso informato può considerarsi veramente valido solo se presuppone una reale informativa verso il paziente. Inoltre, per essere valido, dovrà essere sempre prestato prima dell´inizio del trattamento terapeutico ed inoltre non può ridursi ad uno solo per l´intera cura, poiché ogni fase di questa, se comporta diversi trattamenti invasivi (esami particolari, intervento chirurgico, ecc. Ecc. ) necessita di singoli e distinti consensi per ognuna delle suddette manovre terapeutiche”. E´ molto importante che il medico, dando l´informazione per acquisire il consenso del paziente, usi un linguaggio semplice con termini comprensibili rispetto alle specifiche capacità intellettive e al livello culturale dell´interlocutore spiegando : la condizione patologica in atto; le scelte programmate tanto ai fini diagnostici che terapeutici; i rischi connessi all´attuazione dei mezzi diagnostici-terapeutici prescelti, prospettando, dove possibile, le diverse alternative; i risultati prevedibili di ciascuna scelta; gli effetti collaterali, le menomazioni e le mutilazioni inevitabili (così le caratteristiche del decorso post-operatorio, in caso di intervento chirurgico); e le percentuali di rischio connesse, in particolare in relazione alla sopravvivenza. A questo punto però nasce il problema, o meglio, la domanda dei medici se è poi così opportuno che il paziente sia a conoscenza di "tutti" i rischi, anche quelli meno probabili o remotissimi, che possano indurre il malato ad evitare di sottoporsi anche ad un banale intervento, mettendo a repentaglio la sua salute. E ancora ci si pone la domanda se, nei casi di maggior gravità, sia opportuna la rivelazione di una diagnosi infausta, per le evidenti conseguenze che potrebbe avere sullo stato psicologico del paziente. Su questo punto lo stesso codice deontologico dei medici si sofferma consentendo al sanitario, in questo unico caso, di derogare almeno parzialmente, alla regola generale dell´obbligo di informazione. Così recita l´art. 30 - 4° comma: "le informazioni riguardanti prognosi gravi o infauste o tali da poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornite con prudenza, usando terminologie non traumatizzanti e senza escludere elementi di speranza". A tal proposito al codice deontologico si aggiunge la giurisprudenza che ha ammesso, che possano essere taciuti, sempre che non ci sia un´esplicita richiesta del paziente, quei rischi che possono essere considerati come conseguenze atipiche ed eccezionali di un intervento chirurgico, tendenzialmente imprevedibili, perché possono causare ansie e timori inutili. Unica e totale vera eccezione all´obbligo professionale verso il consenso informato è quando il medico si trova di fronte ad un caso di estrema urgenza e che quindi sussista la necessità di salvare la vita o quando l´omissione di intervento potrebbe cagionare uno stato di malattia o di invalidità permanente. Tali situazioni dovranno essere comunque legate anche all´incapacità di consentire da parte della persona malata perché impossibilitata a manifestare qualsiasi espressione di volontà, come ad esempio nel caso del coma. Infatti, il consenso non può essere acquisito da altri che dal paziente stesso a meno che non sia un soggetto incapace legalmente, in quanto minore o interdetto. In questo caso il consenso è prestato dai genitori congiuntamente o da quelli esercenti la patria podestà o ancora dal tutore. .  
   
   
APERTO SINO AL 4 GIUGNO IL CONCORSO PER LA DIRIGENZA DELL’ISTITUTO PEDAGOGICO ITALIANO  
 
Bolzano, 15 maggio 2008 - Devono pervenire entro le ore 17 del 4 giugno 2008 le domande per partecipare al bando di selezione per la nomina a direttore o direttrice dell’Istituto pedagogico provinciale di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi per il gruppo linguistico italiano. È stato pubblicato nei giorni scorsi sul Bollettino ufficiale della Regione il bando di selezione per la nomina a direttore o direttrice dell’Istituto pedagogico provinciale di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi per il gruppo linguistico italiano. Il posto è riservato ad un/a appartenente al gruppo linguistico italiano. I concorrenti o le concorrenti devono essere di madrelingua italiana. Sono ammessi alla procedura di selezione gli ispettori scolastici e le ispettrici scolastiche, i dirigenti scolastici e le dirigenti scolastiche di ruolo delle scuole a carattere statale, i direttori e le direttrici di ruolo delle scuole dell’infanzia provinciali e i direttori e le direttrici di ruolo delle scuole professionali provinciali in possesso di laurea e dell’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca riferita alla carriera direttiva. Possono partecipare inoltre i direttori e le direttrici di Uffici provinciali con competenze scolastiche e formative, con un’anzianità di servizio nella relativa funzione di almeno 4 anni, in possesso di laurea e dell’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca riferita alla carriera direttiva, nonché ispettori e ispettrici amministrativi dell’Amministrazione provinciale in servizio in strutture con competenze scolastiche e formative, con un’anzianità di ruolo di almeno 4 anni, in possesso di laurea e dell’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca riferita alla carriera direttiva; i docenti e le docenti delle scuole a carattere statale, delle scuole dell’infanzia e delle scuole della formazione professionale, con un’anzianità di ruolo di almeno 4 anni, in possesso di laurea e dell’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca riferita alla carriera direttiva. Il bando della procedura di selezione è stato pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione nr. 17 del 05. 05. 08, parte Iv, ed è consultabile sul sito dell’Istituto Pedagogico italiano www. Ipbz. It tra le news (è possibile scaricare il modulo della domanda di partecipazione). Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 17 del 4 giugno 2008 presso la sede dell’Istituto Pedagogico Italiano (via del Ronco,2 a Bolzano; 11° piano). Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi tel. 0471/411438; E- mail teresa. Maffeo@scuola. Alto-adige. It .  
   
   
TRENTO: VIA LIBERA DAL CTA A NUOVI LAVORI ALL’OSPEDALE DI CLES  
 
 Trento, 15 maggio 2008 – Via libera dal Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici e della protezione civile ad una serie di modifiche progettuali e nuovi lavori all’ospedale civile di Cles. Il parere positivo del Comitato riguarda, in particolare, una serie di interventi che ridisegnano, rispetto al progetto originario, la distribuzione interna dei reparti con l’aggiunta di nuove funzioni e di un nuovo fabbricato interrato destinato a deposito e movimentazione delle derrate. La variante (la numero 8, la prima dall’inizio dei lavori che modifica l’impegno di spesa ed il costo finale dell’opera, che sale a 23. 172. 000 euro) prevede anche nuove e più aggiornate dotazioni impiantistiche, sia per il recepimento di nuove normative nel frattempo intervenute sia per adattarsi alla continua evoluzione tecnologica. Altro parere del Comitato riguarda infine la congruità del prezzo di acquisto di un terreno agricolo a Cognola, sul quale sorgerà il nuovo centro diurno di “Casa Serena”. Ospedale Di Cles - Le motivazioni che hanno portato l’Azienda provinciale per i servizi sanitari a presentare la variante, fanno riferimento alla necessità di rispettare la legislazione vigente in tema di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, all’adeguamento degli impianti idricosanitari e di condizionamento ai nuovi standard per la prevenzione della legionellosi, all’adeguamento antisismico delle strutture del parcheggio, alle nuove disposizioni legislative in materia di risparmio energetico (sarà aumentato lo spessore dell’isolamento, sostituite le vetrate e l’impianto di riscaldamento a pavimento con pannelli radianti), all’adeguamento antincendio. Infiltrazioni d’acqua che si erano create a seguito dei lavori di scavo hanno inoltre imposto alla ditta Cles 2004 scarl (inizialmente associazione temporanea d’impresa tra Collini Spa ed Ediltione Srl) in fase di riprogettazione del parcheggio interrato, la realizzazione di una nuova opera di sostegno tipo berlinese a sostegno della strada a monte del nuovo parcheggio e nuovi micropali sotto le fondazioni del parcheggio. Valutazioni di ordine tecnico e sanitario hanno poi portato l’Azienda sanitaria a riprogettare tutte le soluzioni distributive interne nel nuovo corpo realizzato in adiacenza all’ospedale civile e, in parte, nell’ala dell’ospedale oggetto di ristrutturazione. Così, ad esempio, si sono concentrate tutte le attività ad “alta tecnologia” (laboratorio di analisi, dialisi, blocco operatorio con una sala in più rispetto alle due inizialmente previste, sterilizzazione centrale) nella parte di ampliamento prevedendone la collocazione sullo stesso piano. Allo stesso modo, nella riorganizzazione dell’area materno infantile si è pensato di unire il nido alla degenza pediatrica così come saranno contigui i reparti di pediatria e ginecologia-ostetricia. Si sono poi previsti spazi più adeguati per le equipes mediche, mentre per quanto riguarda, infine, l’ampliamento del volume seminterrato, si è proceduto a collocare l’area depositi, compreso quello farmaceutico, in prossimità dell’arrivo degli automezzi dedicati al trasporto e si è realizzata in un’area più appartata la zona archivi clinici. Anche gli spogliatoi del personale sono stati ampliati. Oltre ai lavori già affidati, la variante prevede inoltre una serie di nuovi lavori da affidare con cottimi fiduciari, tra i quali la fornitura in opera delle tre sale operatorie, opere in verde e l’aggiunta di due nuovi montacarichi nel fabbricato interrato (uno per il materiale pulito ed uno per quello sporco). Complessivamente, la variazioni apportate comportano un supero dell’importo del progetto di circa 5. 187. 600 euro. Casa Serena - Accanto alla casa di accoglienza per handicappati gravi “Casa Serena” sorgerà, su un terreno agricolo privato attualmente coltivato a vigneto, il nuovo Centro diurno. Il Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici ha dato parere positivo all’acquisto del terreno (2. 500 metri quadrati) giudicando congruo un prezzo d’acquisto pari a 1. 600. 000 euro. L’operazione d’acquisto è però subordinata e vincolata alla concessione da parte del Comune di Trento al cambio di destinazione d’uso del terreno stesso. .  
   
   
CONFLUITE IN FEDERLAZIO TUTTE LE RAPPRESENTANZE DELLA SANITA’  
 
Roma, 15 maggio 2008 - E’ nata una nuova categoria all’interno della Federlazio denominata Federlazio Salute, che raccoglie le imprese operanti nel settore della Salute e dell’Assistenza Sanitaria sia in regime privato che in regime di accreditamento. La nuova categoria è stata presentata stamattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Polo Didattico a Roma. La categoria è composta da circa 40 strutture (per complessivi 4. 000 posti letto e 3. 500 dipendenti), che includono realtà importanti come il Gruppo Garofalo, uno dei principali gruppi sanitari privati italiani e primo nel Lazio per numero di posti letto assistenziali, la Rome American Hospital, struttura del gruppo Health Care Italia, gruppo privato a carattere nazionale presente nel campo dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali, oltre a realtà di prestigio e di lunga tradizione attive nel campo della riabilitazione, come lo storico istituto Villa Sandra e la casa di cura Villa Fulvia. La categoria accoglie anche strutture neuropsichiatriche e di lungodegenza, nonchè importanti R. S. A. Presenti a Roma e nelle province di Latina e Frosinone. “Nell’aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) non ci sentivamo sufficientemente rappresentati – dichiara l’Avv. Maria Laura Garofalo, rappresentante dell’omonimo gruppo – e, quindi, abbiamo deciso di entrare nella Federlazio, perché questa associazione ha maturato una grande esperienza nel campo della rappresentanza imprenditoriale dimostrando, peraltro, una notevole capacità di dialogo con la Regione, all’insegna della trasparenza e della correttezza dei rapporti”. “Non vogliamo più trovarci – prosegue l’Avv. Garofalo – di fronte a provvedimenti emanati dalla Regione senza un processo concertativo. Capacità di ascolto, concertazione sistematica e trasparenza degli atti amministrativi dovranno essere i capisaldi sui quali fondare la nostra azione. In questo sforzo potremo contare da un lato sul supporto di un centro studi altamente qualificato, e dall’altro sull’esperienza e la competenza di Raniero Benedetto, che nel suo curriculum vanta tra i numerosi incarichi anche un’esperienza di Assessore Regionale alla Sanità, al quale abbiamo voluto affidare la presidenza della nuova categoria”. “Abbiamo accolto con favore l’ingresso di queste strutture nella nostra Associazione – ha dichiarato dal canto suo il Presidente della Federlazio Massimo Tabacchiera – poiché riteniamo quello sanitario uno dei settori strategici dell’economia regionale, in considerazione del fatto che, sul piano economico, rappresenta circa l’80% del bilancio regionale e, sul piano sociale, investe un ambito tra i più delicati, come quello della salute dei cittadini”. “Peraltro – prosegue Tabacchiera – la spesa sanitaria genera un indotto formidabile per la nostra economia, sul quale convergono gli interessi di molti altri comparti da noi rappresentati. ” “Oggi – conclude il Presidente della Federlazio – possiamo dire di aver chiuso idealmente il cerchio della rappresentanza del settore sanitario all’interno della Federlazio. La presenza delle strutture assistenziali di ricovero si pone infatti accanto al gruppo dei laboratori di analisi, fisiokinesiterapia e medicina specialistica ambulatoriale accreditati, alle residenze psichiatriche e alle imprese che producono protesi e ausili ortopedici”. .  
   
   
AMPLIFON S.P.A TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2008. RICAVI: 145,0 MILIONI DI EURO, - 8,7% RISPETTO ALL’ANALOGO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE.  
 
Milano, 15 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon S. P. A. , riunitosi sotto la presidenza di Anna Maria Formiggini Holland, ha approvato il 12 maggio la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2008. I ricavi delle vendite e delle prestazioni consolidati derivanti da attività in funzionamento al 31 marzo 2008 hanno evidenziato un decremento pari al 8,7%, passando a 145,0 milioni di Euro dai 158,9 milioni di Euro del trimestre dell’esercizio precedente. I risultati sono stati particolarmente influenzati dalla negativa congiuntura internazionale, con un calo generalizzato dei consumi che ha intaccato anche la spesa per le cure mediche e per il benessere. E’ importante sottolineare che al netto della performance di Amplifon Uk e dell’indebolimento del Dollaro Usa i ricavi registrano un calo contenuto pari a - 1,1%. In particolare l’effetto cambio pesa sul fatturato complessivo per 5,9 milioni di Euro (- 3,7%). I ricavi sono stati generati per il 78,1% sul mercato europeo, per il 21,8% nell’area Nord America e per lo 0,2% nell’area Africa. Il fatturato dell’Area Euro è in crescita del 2%, al netto della performance Uk. L’ebitda è pari a 11,0 milioni di Euro e decresce del 45,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L´ebita, pari al 31 marzo 2008 a 5,8 milioni di Euro, ha evidenziato un decremento del 61,1% rispetto ai 14,8 milioni di Euro nell´analogo periodo dell´esercizio precedente. L´ebit, pari a 3,6 milioni di Euro, è diminuito del 69,8% rispetto ai 12,0 milioni di Euro del primo trimestre 2007. Il Risultato Netto consolidato derivante da attività in funzionamento è stato pari, nel primo trimestre 2008, a -2,7 milioni di Euro. Il patrimonio netto al 31 marzo 2008 si è attestato a 207,5 milioni di Euro rispetto ai 222,3 milioni di Euro del 31 dicembre 2007. L’indebitamento finanziario netto pari a 271,4 milioni di Euro al 31 marzo 2008, registra un incremento di 30,7 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2007. Il free cash flow del primo trimestre 2008 derivante da operazioni ricorrenti (pre acquisizioni) è stato pari a - 25,5 milioni di Euro. “In una congiuntura economica difficile che interessa tutto il mercato occidentale – ha dichiarato Franco Moscetti, Ceo del Gruppo Amplifon – l’azienda sta attuando un articolato e mirato progetto di ristrutturazione per adeguarsi alle modificate condizioni di mercato al fine di recuperare migliori livelli di redditività”. .  
   
   
OMEOPATIA. IN LOMBARDIA QUASI 2 MILIONI LA UTILIZZANO. PALMERI E LANDI: “PER TUTELA MALATI NO INTEGRALISMI, MA NUOVA LEGISLAZIONE E FORMAZIONE MEDICI”  
 
Milano, 15 maggio 2008 - In Lombardia sono 1 milione e 800mila le persone che si curano con l’omeopatia (su un totale di oltre 9 milioni in Italia, terzo mercato europeo dopo Francia e Germania, con una spesa per le cure omeopatiche di 300 milioni di euro nel 2007) e 3mila i medici che hanno seguito corsi di specializzazione in questo campo. Sono alcuni dei dati diffusi a Palazzo Marino durante l’incontro “Omeopatia: sempre meno alternativa”, in vista del 23° Congresso nazionale di omeopatia e omotossicologia che si terrà a Milano il 17 maggio prossimo. “Esiste un vuoto normativo nella legislazione nazionale – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – che dovrebbe essere colmato dal nuovo Parlamento, a partire dal patrimonio di esperienza della Regione Lombardia, impegnata da anni sul tema. Occorre salvaguardare il principio della corretta informazione al cittadino, che va messo in condizione di poter scegliere la cura adeguata”. “La tragica vicenda della ragazza morta per sospensione della somministrazione di insulina – ha proseguito Manfredi Palmeri – è frutto dell’errore di un comportamento che si pone al di fuori della medicina. Bisogna uscire dal dibattito ideologico che esalta gli integralismi: l’omeopatia è una opportunità terapeutica da affiancare a quelle tradizionali”. “Bene fa la Regione Lombardia – ha detto l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – a promuovere studi clinici e osservazionali, gruppi di esperti e linee guida a tutela del cittadino e delle stesse aziende che producono cure omeopatiche. Fondamentale è, inoltre, la formazione dei medici affinché possano ricorrere appropriatamente alle terapie alternative. È giusto guardare con occhio attento alle innovazioni medico-scientifiche che portano un contributo al benessere della comunità. Desidero sottolineare che i dati esposti oggi ci indicano che gli ambiti su cui è più richiesta la medicina omeopatica sono le malattie respiratorie (prevenzione e cura), l´allergologia, la gastroenterologia, i disturbi psicocomportamentali e la traumatologia”. Alla conferenza stampa, moderata da Susanna Messaggio, oltre al Presidente Palmeri e all’assessore Landi sono intervenuti: Cristiano Rumio, docente Università degli Studi di Milano; Leonello Milani, Presidente Accademia internazionale Medicina fisiologica di regolazione e Alessandro Pizzoccaro, Presidente Guna spa. .  
   
   
TULLIO CRALI AEROPITTORE FUTURISTA (1910-2000) UTOPIA VOLO MODERNITA’ ROMA - RIFUGIO ANTIAEREO, PALAZZO UFFICI DI EUR S.P.A VENERDÌ 9 MAGGIO – DOMENICA 8 GIUGNO 2008  
 
 Roma, 15 maggio 2008 - Dal 9 maggio all’8 giugno 2008 il Rifugio Antiaereo del Palazzo Uffici di Eur S. P. A, ospita la mostra “Utopia volo Modernita’. Tullio Crali, Aeropittore futurista (1910-2000)” prima grande monografica dedicata a Tullio Crali, esponente di spicco dell’Aeropittura, declinazione pittorica del Futurismo che si afferma negli anni successivi alla prima guerra mondiale. L’iniziativa, che gode del patrocinio della Provincia di Roma, del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e del Municipio Xii, è ospite di Eur S. P. A ed è organizzata da E-nvent S. R. L, con il supporto dell’Aeronautica Militare. L’ampia antologica vuole proporre una prima importante meditazione sull’opera di Crali e desidera offrire al vasto pubblico la preziosa opportunità di ripercorrere il suo cammino artistico. Espressione del mito del progresso e della modernità caratteristico della corrente marinettiana, l’Aeropittura ne esalta l’entusiasmo per il volo, il dinamismo e la velocità aerea. E l’opera di Crali si impone immediatamente, all’interno del movimento, come una delle sue rivelazioni più ispirate e prolifiche. Si realizzano, infatti, nella sua poetica semplice e diretta, senza intellettualismi, le urgenze fondanti del Futurismo: il mito e l’ebbrezza del volo, della velocità, della macchina come mezzo per superare i vecchi limiti; in altre parole, il principio della libertà. L’iniziativa si inserisce nell’alveo di una lunga serie di eventi che diverse città in tutta Italia stanno proponendo, in occasione delle celebrazioni ufficiali previste per il 2009 del primo centenario del movimento futurista, fondato nel 1909 con la pubblicazione del manifesto su “Le Figaro”; l’obiettivo è di promuovere e incentivare una riscoperta di tale realtà artistica, unica manifestazione in Italia di quel grande e rivoluzionario fenomeno culturale internazionale che sono state le Avanguardie Artistiche del ‘900. La rassegna vuole presentare al pubblico un ricchissimo corpus di lavori di proprietà della famiglia Crali, raramente esposte o assolutamente inedite. Il percorso espositivo è costituito da circa sessanta lavori originali tra oli, tecniche miste e disegni, nonché interessanti “divertissement” dell’eclettico pittore. E’, dunque, un’occasione unica di valorizzazione di un artista ancora poco noto al grande pubblico e, attraverso lui, dell’Aeropittura in generale. Per quel che concerne le caratteristiche dell’Aeropittura, i suoi temi guida si vanno precisando nel corso degli anni Venti per trovare, una propria codificazione compiuta nel manifesto intitolato “Aeropittura futurista”, redatto nel 1929 da Filippo Tommaso Marinetti e Mino Somenzi. Già dalla Biennale di Venezia del 1926 l’Aeropittura aveva trovato tuttavia, nella pratica, una propria continuità formale attraverso la scansione accentuata delle immagini per piani di colore rifacendosi ad un linguaggio che ne valorizzasse ora il carattere meccanico e dinamico del volo, ora le sue espressioni di puro lirismo fantastico. Il principio dell’Aeropittura è, di fatto, un’incessante e graduata moltiplicazione di forme e colori con dei crescendo e diminuendo elasticissimi, che si intensificano o si spaziano “partorendo” nuove gradazioni di forme e colori. Crali rivolge la sua ricerca tanto alla pittura quanto all’architettura, senza tralasciare la moda (sua l’invenzione del borsello da uomo datato 1951, oppure degli abiti unici per donne uniche), i gioielli, i manifesti, la scenografia, sino alle composizioni liriche dal nome “Sassintesi” e “Unisassi”, oltre a mantenere vivo l’interesse per l’insegnamento nelle scuole d’arte che lo conducono, dal 1962 al 1966, fino al Cairo, nonché la partecipazione attiva a conferenze sul Futurismo e sull’Aeropittura. La sua ispirazione coinvolge ogni aspetto, dunque, della vita moderna della quale la sua curiosità d’artista lo spinge ad indagarne tutte le sue manifestazioni nella vita. Ed è proprio questa sua “passione di vivere” che ne fa un esempio per tutti gli altri artisti del suo movimento; tanto che lo stesso Marinetti, nel 1940, così lo definisce: “Crali si può considerare il più grande pittore del momento, la sua coscienza e serietà nel lavoro è una virtù rara nei pittori di oggi, noi aeropoeti futuristi elogiamo la meravigliosa passione per le altezze e le velocità aeree, passione che costituisce la massima garanzia del trionfo di Crali. Questa passione è, in realtà, l’essenza magica dei maestri del Futurismo”. Le sue opere diventano dunque paradigmatiche per il movimento, grazie a un senso estremizzato della progressione ritmica, del dinamismo, del gioco, di tagli e cambi di prospettive, della percezione simultanea di colori e compenetrazione dei piani. La vita Nato a Igalo (Dalmazia, attuale Montenegro) nel 1910, Tullio Crali visse a Zara fino all’età di dodici anni e, nel 1922, si stabilì con la famiglia a Gorizia. A quindici anni, mentre era studente all’Istituto Tecnico scoprì, sulle pagine del “Mattino illustrato” di Napoli, il Futurismo, movimento al quale rimase per sempre legato e che fu per lui, più che una vocazione artistica, una vera e propria scelta di vita. Dopo quel primo incontro, iniziò a dipingere acquerelli con forme geometriche stilizzate, intersezioni e immagini astratte ispirate a Balla, Boccioni e Prampolini e firmati con lo pseudonimo di “Balzo Fiamma”. A partire dal 1928 si recò sempre più spesso al campo d’aviazione di Merna, dove iniziò a copiare gli aeroplani e da dove decollò per il suo primo volo, effettuato su di un piccolo idrovolante diretto in Istria. Nel 1929, anno che sancì la nascita ufficiale dell’Aeropittura, Crali strinse contatti con Marinetti ed entrò nel Movimento Futurista. L’anno successivo, affascinato dai progetti di Sant’elia, disegnò architetture futuriste ed entrò in contatto con i futuristi Cangiullo, Janelli, Dormal, Farfa e Fillia. A Trieste, nel ’31, incontrò per la prima volta Marinetti, verso cui provò sempre un sentimento di grande ammirazione e affetto. Realizzò composizioni polimateriche a soggetto cosmico e bozzetti di scenografie per le sue sintesi teatrali. Dopo aver presentato le proprie opere a Trieste, Padova, Roma e Milano, nel 1932, su invito di Marinetti, espose i suoi lavori a Parigi, alla Prima Esposizione Aeropittori Futuristi Italiani, al seguito di Marinetti. Nello stesso anno conseguì il diploma di maturità artistica all’Accademia di Venezia e realizzò cartelloni pubblicitari e bozzetti di moda futurista. Nel 1933 partecipò alla “Mostra Futurista di Scenotecnica cinematografica” di Roma e l’anno successivo fu presente per la prima volta alla Biennale di Venezia con l’opera Rivoluzione di mondi, che distrusse subito dopo l’esposizione. Nel decennio successivo partecipò a diverse edizioni della Quadriennale romana (1935, 1939 e 1943) e della Biennale di Venezia, dove, nel 1940, venne allestita una sua sala personale. Nel 1936, con Dottori e Prampolini, espose alla Mostra Internazionale d´Arte Sportiva organizzata alle Olimpiadi di Berlino e firmò il Manifesto di Plastica Murale con Marinetti, Prampolini, Tato, Dottori, Ambrosi, Diulgheroff, Voltolina e altri. Grazie al suo talento di declamatore, conquistò la simpatia personale di Marinetti e, a partire dal 1941, organizzò “serate futuriste” a Gorizia, Udine e Trieste e nel resto d’Italia. Alla fine del conflitto si trasferì a Torino proseguendo nella sua attività di promozione delle poetiche futuriste. Tra il 1950 e il 1958 visse a Parigi, dove insegnò in un liceo italiano; durante alcune escursioni sulla costa della Bretagna, colse l´ispirazione per le sue composizioni litiche, chiamate “sassintesi” ed esposte, per la prima volta a Milano nel 1961. Dal 1962 al 1966 si trasferì al Cairo dove insegnò presso la locale Scuola d’Arte italiana. Rientrato in patria, si stabilì a Milano, dove continuò la sua intensa attività pittorica e dove si spense il 5 agosto del 2000. La mostra L’arte di Crali, come spiega la curatrice della mostra Carla Cace, si sviluppa per “punti di vista”, visioni determinate dalla posizione dell’uomo-artista nei confronti del Cielo e, dunque, dell’Infinito. Nei suoi lavori, di volta in volta ci colpisce la peculiare prospettiva adottata, a seconda di come letteralmente viene ispirato dal cielo, o meglio, di come e soprattutto da dove decide di osservare il cielo. In un tale moltiplicazione sensoriale, mai location più appropriata si sarebbe potuta scegliere, a rappresentare una cornice in perfetta aderenza alla mostra. Lo spazio contenitore, infatti, un “Rifugio Antiaereo” che ospita una rassegna sull’arte ispirata al volo e agli aerei per eccellenza, ha dato vita ad un gioco di rimandi insieme ideali, metaforici e persino storici che rendono l’allestimento un perfetto “momento futurista”. Un luogo dalla forte carica suggestiva che si presta naturalmente ad una drammatizzazione dell’allestimento in sintonia con lo stile futurista, e alla moltiplicazione dei punti di vista tipici dell’opera di Crali. Del resto, i legami tra il movimento futurista e lo stesso quartiere dell’Eur che ospita la manifestazione, sono imprescindibili ed evidenti se si pensa che Tullio Mazzotti, esponente di spicco dell’Aeropittura e del Futurismo in generale, progettò con altri artisti la “Strada d’Oro” per l’E42, nel 1940. Senza dimenticare le origini dalmate dello stesso Crali, che richiamano alla memoria il legame storico con il Rifugio Antiaereo, utilizzato tra il 1945 e il 1947 alla fine della seconda guerra mondiale, proprio come ricovero per gli esuli giuliano-dalmati in fuga a Roma dagli eccidi che in quegli anni si verificarono sul confine orientale italiano. Tale immaginario poetico vuole rendere omaggio a ciò che ha rappresentato il fulcro di tutta la vita dell’artista, un dialogo incessante ed emblematico, non solo artistico ma quasi spirituale tra la terra e il cosmo. “E’ grazie alle macchine aeree – sentenzia l’artista – che noi stiamo scoprendo nuovi valori spirituali che scaturiscono dal rapporto uomo-cosmo”. Ed è su questa costante comunicazione reale e simbolica insieme, nell’arte di Crali, che è stato concepito e realizzato l’allestimento dell’intera mostra. Sei le tappe che segnano il percorso attraverso le opere dell’artista: i segni del volo, disegni, schizzi e divertissement aeropittorici; da sotto in su, l’artista osserva le “macchine aeree” nel cielo secondo la visione dell’uomo “piccolo” che dalla terra osserva le prodezze aeree; dall’alto in fuori , osservazione dalla cabina di pilotaggio o da un finestrino dell’aereo di quanto si vede fuori; da sopra a sotto, visione topografica della terra e dei suoi paesaggi vista dall’alto; l’Uomo nel cielo, l’essere umano inserito e sublimato nell’elemento aereo; verso l’Infinito, dal cielo all’Universo, sublimazione estrema dell’Aeropittura. Un vero e proprio “viaggio tra le nuvole”, tra cimeli di aerei e un “cielo di stoffa” per condurre il pubblico nella dimensione meccanica e ludica insieme del grande sogno di Crali. La mostra è a cura della storica dell’arte Carla Cace, l’allestimento di Matteo Signori. .  
   
   
- 30: PRATICHE PITTORICHE IN ITALIA ALLA GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO DAL 1° AL 29 GIUGNO 2008  
 
 Repubblica di San Marino, 15 maggio 2008 - Dal 1° al 29 giugno 2008 la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino ospiterà, negli spazi espositivi di Via Eugippo, la collettiva - 30: pratiche pittoriche in Italia, a cura di Andrea Bruciati. Gli artisti in mostra - Matteo Bergamasco, Umberto Chiodi, Ericailcane, Noga Inbar, Andrea Mastrovito e Davide Zucco - sono il risultato di un’attenta ricognizione sulla recente scena italiana under trenta che utilizza tela e pennello secondo una rinnovata attenzione al lato personale, privato, pur senza rifiutare un confronto con una dimensione comune. Il giovane pittore interpreta l’immagine, recuperandola da una memoria collettiva, rendendola parte di un immaginario che abbraccia il lato senziente ed irrazionale dell’essere. In tale prospettiva vi è un rimando specifico e puntuale all’inconscio, all’ancestrale, all’onirico, senza tralasciare la dimensione visionaria, mnemonica e del puramente immaginativo. Secondo tali considerazioni programmatiche, Ericailcane (Belluno, 1980) si sofferma in un anacronismo dal sapore favolista, mentre Umberto Chiodi (Bentivoglio - Bo, 1981) esplicita le zone d’ombra dell’inconscio attraverso atmosfere perturbanti e vittoriane. Differente ma sulla stessa linea di condotta il lavoro di Davide Zucco (Belluno, 1981) che asseconda il fascino dell’ibrido e del tragicomico sulla via della ricostruzione di una personale mitologia ispirata alle culture popolari e di Matteo Bergamasco (Milano, 1982) che traduce attraverso scenari onirici o psichedelici la sua necessità libertaria di visione. Diverso l’approccio nei confronti della memoria da parte di Andrea Mastrovito (Bergamo, 1978) e Noga Inbar (Milano, 1984): mentre il primo depura dalla storia dell’arte i catalizzatori visivi reinterpretandoli secondo una raffinatezza pop, la seconda estrapola dal flusso di coscienza, continui lacerti di rappresentazione per un recupero antropologico dell’immagine. La mostra viene accompagnata da una pubblicazione, sempre a cura di Andrea Bruciati, che offre una riflessione di ben più ampio respiro sulla generazione italiana attraverso una ricca sezione iconografica che documenta esaurientemente la poetica di ciascun singolo autore. Oltre ai sopra citati, sono presenti schede critiche aggiornate di Blu, Benny Chirco, Matteo Fato, Marina Ferretti, Elena Monzo, Francesco Spampinato, Ian Tweedy correlate da contributi espressamente elaborati da Katia Anguelova, Francesca Bonetta, Eva Comuzzi, Luigi Fassi, Pericle Guaglianone, Aaron Moulton, Alberto Mugnaini, Francesca Pagliuca, Stefano Questioli, Alfredo Sigolo, Marco Tagliafierro, Luca Vona e Alberto Zanchetta. .  
   
   
GOLF - NEL PIEMONTE OPEN SCATTO DELL´INGLESE MORRISON E DELLO SVIZZERO CLEMENT ALL´11° POSTO ALESSANDRO TADINI, MICHELE REALE, ANDREA ZANI E ALESSANDRO NAPOLEONI  
 
Roma, 15 maggio 2008 - I piemontesi Alessandro Tadini e Michele Reale, il lombardo Andrea Zani e il romano Alessandro Napoleoni sono all´undicesimo posto con 69 colpi dopo la prima giornata del Piemonte Open, il torneo del Challenge Tour iniziato sui due percorsi torinesi del Royal Park G&cc e del C. G. Torino. Giornata di grazia per il ventiduenne inglese di Chertsey James Morrison e per il ventisettenne svizzero di Berna Julien Clément, al vertice con 64 colpi ottenuti al Royal Park, tracciato che si è mostrato più abbordabile per gli 80 concorrenti, ossia la metà dei partecipanti, che lo hanno affrontato e che, probabilmente, nel secondo giro saranno costretti a cedere qualcosa. Entrambi i leaders hanno messo insieme nove birdie e un bogey, ma Morrison di birdie ne ha infilati sette consecutivi. Al terzo posto con 66 il francese Jean Nicolas Billot e l´inglese Andrew Marshall, al quinto con 67 lo svedese Bjorn Pettersson, l´inglese Seve Benson, l´olandese Inder Van Veerelt e il cileno Mark Tullo, quindi con 68 l´australiano Andrew Tampion e lo svedese Lasse Jensen che precedono il folto gruppo con i primi italiani. Nel torneo, sponsorizzato da dalla Regione Piemonte, da Polos e da Piaggio Vespa, da rilevare le buone prove del comasco Gregory Molteni e del dilettante Franz Pfoestl, 20. I con 70 colpi, i quali hanno lo stesso score dell´argentino Estanislao Goya, leader della money list, alle prese con un infortunio a un piede e visibilmente zoppicante. "Non so esattamente cosa abbia. Sul campo all´inizio ho tenuto bene, poi il dolore si è fatto sentire e non vedevo l´ora di arrivare al termine per andare dal fisioterapista". Abbastanza soddisfatto Alessandro Tadini, indicato tra i favoriti: "Attraverso un bel periodo. Il gioco è buono e ho un ottimo feeling con il putter. Il punteggio è giusto, magari potevo fare un colpo in meno se entrava l´ultimo putt alla buca 18, ma la palla è andata fuori di un soffio. Ho commesso un solo errore alla buca 13 con un secondo colpo fuori linea che ho pagato con un bogey. In sostanza non mi posso lamentare. Farò il resto della stagione sul Challenge Tour con l´obiettivo di recuperare la carta piena per l´European Tour del 2009". Per la cronaca Tadini più giocare nel circuito maggiore, ma senza la necessaria continuità per poter puntare alla "carta" su quel versante. Hanno tenuto Andrea Zanini, Matteo Peroni e Andrea Maestroni, 35. I con 71, è al limite del taglio il torinese Alberto Campanile, 47° con 72, mentre dovranno fare uno score molto basso per evitare l´eliminazione gli altri due torinesi, Matteo Delpodio e Stefano Reale, 119. I con 75. Recupero pressoché impossibile per il fiorentino Lorenzo Gagli, 159° con 78. Nel secondo giro i giocatori invertiranno il campo di gioco. Al termine della giornata, ossia dopo 36 buche, si effettuerà il taglio che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto che, nei due turni finali al Royal Park si contenderanno i 150. 000 euro di montepremi dei quali 24. 000 andranno al vincitore. Il torneo fa anche parte del circuito Italian Pro Tour, gestito dal Comitato Promotore Tornei dei Professionisti della Fig e che racchiude tutte le gare che si disputano sul territorio nazionale. L´italian Pro Tour è sponsorizzato da Bartolini Corriere Espresso e ha quali fornitori ufficiali Protiviti e Ab Creative. I responsabili dell´Italia Pro Tour hanno deciso quest´anno di devolvere dei fondi a favore dell´Airc (Associazione Italiana per Ricerca sul Cancro) raccolti tramite iniziative che si svolgeranno durante la stagione all´interno degli eventi. Lpga Tour: Annika Sorenstam Annuncia Il Ritiro - Prima di disputare il Sybase Classic (15-18 maggio), la svedese Annika Sorenstam ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni alla fine del 2008, dopo quindici stagioni nel Lpga Tour. La sorpresa non è nella decisione, che la svedese stava maturando da tempo, quanto nei tempi perché l´ex numero uno mondiale sembrava avesse tutte le intenzioni di riprendersi il trono, dopo aver colto già tre successi nell´anno. Sul percorso dell´Upper Montclair Country Club, a Clifton nel New Jersey, la Sorenstam darà vita a un nuovo duello con la messicana Lorena Ochoa, attuale reginetta delle proettes, dopo quello vinto domenica scorsa nel Michelob Ultra Open. Non dovrebbero esserci altre interlocutrici, poiché ci sono alcune defezioni importanti, come quella di Paula Creamer, e perché attualmente Karrie Webb e le giovani Julieta Granada e Ai Miyazato sembrano in fase di stallo. Nuovamente in campo Giulia Sergas e Silvia Cavalleri, sempre alla ricerca della forma migliore e reduci da un taglio. Il montepremi è di 2. 000. 000 di dollari. European Tour: Cinque Italiani All´irish Open - Francesco Molinari, Emanuele Canonica, Edoardo Molinari, Marco Soffietti e Paolo Terreni partecipano all´Irish Open (15-18 maggio), il torneo dell´European Tour in programma all´Adare Manor Hotel&gr, Co. Limerick, in Irlanda. Difende il titolo Padraig Harrington in una gara in cui cercheranno di farsi strada gli altri irlandesi Darren Clarke e Paul Mcginley, lo scozzese Colin Montgomerie, gli inglesi David Howell e Lee Westwood, i gallesi Bradley Dredge e Stephen Dodd. Particolarmente motivati Francesco Molinari, deciso a ricattare il taglio subito al Methorios Capital Italian Open, e Marco Soffietti, al quale si presenta un´ottima occasione per incrementare la money list con buon piazzamento. Il montepremi è di 2. 500. 000 euro dei quali 416. 660 andranno al vincitore. Us Pga Tour: At&t Classic Senza Bigs - Pochi i giocatori di buon nome all´At&t Classic (15-18 maggio), il torneo dell´Us Pga Tour che si disputa al Tpc Sugarloaf a Duluth in Georgia con un montepremi di 5,5 milioni di dollari (in vincitore ne riceverà 990. 000). Saranno da seguire Zach Johnson, che difende il titolo, Retief Goosen, David Toms, Kenny Perry, Stewart Cink e David Howell Iii. In campo anche Greg Norman e David Duval, differente età ma ormai vita di ricordi, sia pure splendidi. A Garlenda Iniziati I Campionati Nazionali Seniores Medal - Sono iniziati sul percorso del Golf Club Garlenda i Campionati Nazionali Seniores Medal che si disputano sulla distanza di 54 buche. Nel torneo maschile è in vetta con 71 colpi Piergiorgio Vigliani (Milano), che ne ha cinque di vantaggio sul campione uscente Federico Lang (Bogogno) e sul Vanni Mandelli (Torino). Al quarto posto con 77 Egidio Rossetti (Padova), Corrado Tenardi (Sant´anna), Cesare Castellini (San Giovanni) e Sergio Cassoli (Faenza). Nel campionato femminile guida la graduatoria con 77 colpi Guenda Moavero Cioni (Milano), seguita con 79 da Ricciarda Pretner (79), con 80 da Francesca Christillin (Torino), con 82 da Giovanna Foglia (Acaya) e con 84 da Serena Torrigiani (Firenze). .