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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Novembre 2013
AUTOMOTIVE IN CHIAVE GREEN, LA REGIONE PIEMONTE LANCIA IL SALONE DELL´AUTO ELETTRICA A TORINO  
 
Torino, 11 novembre 2013 - Ghiglia: “Dopo debacle Salone dell´Auto e Motor Show importante colmare un vuoto: la sfida della mobilità a basso impatto ha bisogno di una vetrina importante, la Regione pronta a fare la sua parte” “Il comparto dell´auto, sia per numeri che per vocazione territoriale, rappresenta un ambito d´azione di primo piano per il Piemonte e per l´amministrazione regionale: se da un lato il processo di riconversione post-industriale in atto è da sostenere e favorire, dall’altro una ridefinizione in chiave tecnologica del settore automotive è condizione imprescindibile per il superamento dell´attuale crisi economica”, lo sostiene Agostino Ghiglia, assessore alla Ricerca, Innovazione ed Energia della Regione. “Parallelamente ad iniziative istituzionali già in essere come la Piattaforma Automotiv e a programmazioni future, per cui l´automotive sarà compreso tra gli ambiti delle Smart Specialisation regionali - prosegue Ghiglia - occorre inserire un tassello che reputo fondamentale: la promozione fieristica e mediatica dei nuovi traguardi raggiunti dall’auto negli ultimi anni in ottica di sostenibilità ambientale”. “In tal senso - conclude Ghiglia - la rinuncia al Salone dell´Auto di Torino e, addirittura, l’impossibilità di riproporre il Motor Show di Bologna, oltre ad essere l’ennesimo campanello d’allarme per il presente ed il futuro della nostra economia, certificano l’esistenza di un vuoto da colmare tempestivamente. La mobilità 2.0, soprattutto in chiave elettrica, merita palcoscenici importanti e Torino può essere il giusto contesto operativo e sociale in cui proporre una simile iniziativa. Come Regione Piemonte siamo pronti a raccogliere e sostenere la sfida per un Salone dell´Auto Elettrica e a basso impatto: partners pubblici e privati cercasi”.  
   
   
RAZIONALIZZAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN IN EUROPA: LA VIA DA SEGUIRE PER LA LOGISTICA  
 
Bruxelles, 11 Novembre 2013 – Di seguito l’intervento del 7 novembre di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea all’ European Logistics Conference:” Signore e signori Grazie a tutti per aver partecipato oggi. Sono felice di vedere così tante parti del settore della logistica più ampio rappresentato da questa filiera complessa e interconnessa. Non ho bisogno di dirvi che la logistica è uno dei settori più dinamici della nostra economia. Ma è ancora la pena di ricordare che come industria, rappresenta almeno il 10% del Pil europeo. Esso fornisce anche più di 11 milioni di posti di lavoro nell´Unione europea. Sei delle prime 10 società di logistica a livello mondiale sono europei. Logistica è al centro del mercato unico europeo. È fondamentale per molte operazioni di business - per spedire i prodotti per gli acquirenti finali, organizzare regolare approvvigionamento di materie prime e prodotti finiti, fornire spedizioni a lunga distanza e servizi di spedizione. È locale, regionale, nazionale e internazionale - talvolta tutti allo stesso tempo. La natura delle sue operazioni significa che guadagni fatti in efficienza hanno un impatto diretto sulle prestazioni di business e la competitività dell´industria europea. Se guardiamo alla rete dei trasporti di tutta l´Europa, c´è molto più potenziale che potrebbe essere sbloccato per guida competitività futura. Dal momento che le aziende di logistica in genere utilizzano una vasta gamma di opzioni di trasporto - aerei, navi, treni e camion - sono interessati a miglioramenti che riguardano l´ intero sistema dei trasporti. Anche noi. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di una politica integrata che combina tutte le forme di trasporto nel modo più efficiente, affidabile e pulito possibile. Naturalmente, la catena di approvvigionamento deve rimanere sicuro e protetto per tutto, che è sempre stata una priorità della politica dei trasporti dell´Ue. Grandi fornitori di logistica in Europa già gestiscono molto bene - è per questo che sono leader mondiali. Ma questo non significa che non siamo in grado di migliorare le cose e girare i molti trasporti e fornitori di servizi in un´unica rete interconnessa logistica per l´Europa. In cui l´Ue può aiutare è quello di creare un ambiente in cui le imprese di trasporto e gli operatori possono svolgere la loro attività in modo efficiente, in modo che possano continuare a crescere e mantenere l´Europa competitiva a livello globale. Ma, come sempre, non è mai così semplice. Per la maggior parte degli operatori, che tipo di ambiente è ancora una lunga strada fuori. Lo sappiamo perché abbiamo chiesto a vista di tutto il settore della logistica. Questo ha prodotto una lunga lista delle vostre preoccupazioni, in particolare su ostacoli al mercato interno e le strozzature. Troppo amministrazione, troppi anelli mancanti della rete di trasporto, incompatibilità tecniche, migliaia di diverse norme e standard nazionali. Ci sono anche problemi It, problemi con lo sviluppo della carriera, la formazione e il reclutamento, l´innovazione e gli standard ambientali. Questo mi porta al motivo principale per tenere la conferenza di oggi: a spingere il dibattito ad un pubblico più vasto, per discutere le risposte e approcci a queste aree. Se noi non riusciamo a rimuovere le barriere, logistica europea e le aziende di trasporto merci rischiano di perdere le loro quote di mercato. Oggi, la nostra infrastruttura di trasporto è sempre più congestionato. Alternative più attraenti e flessibili appaiono altrove. Nel settore dei trasporti globale, vedo una grande quantità di crescente concorrenza e un focus spostamento in infrastrutture, verso l´Asia in particolare. Mentre l´Europa è ancora molto competitiva in logistica globale, sarebbe pericoloso per diventare compiacenti. Abbiamo bisogno di fare di più che tenere il passo con i nostri rivali. Da qualche tempo, abbiamo parlato della necessità di una solida politica europea per il trasporto merci e la logistica. Ciò ha cominciato, se vi ricordate, con il Piano d´azione per la logistica merci nel 2007. Credo che ci sia ora una necessità urgente per noi di andare avanti con una politica per la logistica europea a più lungo termine, per individuare e affrontare le aree problematiche transfrontaliere e intersettoriali. Abbiamo bisogno di stabilire priorità specifiche per il futuro. Così che cosa è stato fatto per affrontare questi problemi - e dove si può fare di più? Con i recenti accordi su nuove regole per la rete transeuropea dei trasporti e per collegare l´Europa, stiamo cambiando l´approccio europeo alle infrastrutture di trasporto. Questo è un momento cruciale per il trasporto europeo, perché ora possiamo iniziare a delineare il suo futuro - concretamente. Il nostro primo compito è quello di rimuovere tutte le barriere residue tra le diverse forme di trasporto e diversi sistemi nazionali dell´Ue. Si va di pari passo con il completamento della rete Ten-t, migliorare e ampliare il sistema esistente - facendo in modo che la sua infrastruttura è utilizzata correttamente e per il suo pieno potenziale. Questo è il modo che possiamo ottenere le efficienze di scala di un vero spazio unico europeo dei trasporti. Esso sarà sostenuta da una rete di corridoi integrati che consentono di grandi volumi di merci da trasportare su lunghe distanze. Useranno tecnologie intelligenti avanzate per raggiungere l´efficienza energetica e ridurre l´impatto ambientale. Quando i corridoi sono costruiti, che porterà enormi benefici per il settore della logistica. Migliori collegamenti con i porti, terminali di trasporto aereo di merci, nodi merci urbane e dei centri di trasbordo, per citarne alcuni. Naturalmente, al miglioramento della catena logistica porta a porta richiede un migliore utilizzo in ogni settore del trasporto - separatamente e in combinazione. Rail è un buon esempio, come del trasporto merci scelta ovvia come un´alternativa pulita per strada. Lo stesso concetto si applica corridoio. Nove internazionali corridoi merci ferroviari sono stati sviluppati, che ci auguriamo possa costituire la spina dorsale del sistema di trasporto merci in Europa a lunga distanza terra. Non ci possono essere grandi differenze tra il servizio richiesto dal trasporto di oggi e di settore della logistica e la qualità del servizio fornito da ferrovie europee. Affidabilità, piuttosto che la velocità - la capacità di soddisfare il carico, partenza, arrivo e tempi di scarico - è la chiave per la moderna distribuzione del carico. Questo è l´unico modo per fornire sicuro ed efficiente pianificazione successivo trasporto, per ridurre costi ed emissioni. Possiamo trovare problemi simili nei settori del trasporto aereo e marittimo. È per questo che t ha Commissione ha presentato piani ambiziosi per snellire le operazioni e le prestazioni in ferrovie europee, porti e aeroporti. Mentre ciascuno di questi piani è specifica per il settore nei suoi dettagli, ci sono alcuni obiettivi comuni: - Di ridurre la congestione; - Stare al sicuro; - Fare l´uso migliore e più pulito di capacità, e - A promuovere la concorrenza nei mercati aperti ed equi. Come sempre, la parola d´ordine è tutto - l´efficienza. In precedenza, ho parlato e tecnologie avanzate. Questi possono davvero contribuire a migliorare la gestione del trasporto merci e la pianificazione del viaggio lisciando il flusso di informazioni lungo la catena logistica. Logistica si baserà sempre su tutte le parti e le persone nella catena di fornitura di lavorare insieme e utilizzare le informazioni in modo efficiente. Per incoraggiare e sostenere questo, la Commissione sta lavorando per sviluppare l´e-Freight per lisciare il flusso di informazioni. Questo non significa solo informazioni su traffico, ma anche dettagli di infrastrutture, amministrativi e dei dati associati al carico, come la sua condizione e la posizione. Dovrebbe essere accessibili per l´uso da parte dei soggetti rilevanti coinvolti nella catena di approvvigionamento, pur salvaguardando gli interessi commerciali e la protezione dei dati. La Commissione sta attualmente lavorando ad una strategia per delineare la nostra più ampia visione per e-Freight e proporre alcuni passi concreti in avanti. Il nostro obiettivo è anche quello di costruire su quanto è già stato realizzato nel settore marittimo - Safeseanet e eMaritime - con finestre singole marittime nazionali. Il prossimo passo logico sarebbe quello di creare una finestra unica nazionale per tutte le esigenze di comunicazione, indipendentemente dal mezzo di trasporto. Abbiamo anche deciso di sviluppare un "eManifest" che ridurrebbe le procedure doganali, per il marittimo di merci per iniziare. Urbano logistica offre opportunità per aumentare l´efficienza e ridurre l´impronta di carbonio di trasporto. Consegna e ritiro merci nelle aree urbane pone molte sfide, non ultima la necessità di ridurre al minimo l´impatto ambientale. Abbiamo promuovere fonti energetiche alternative e sistemi di propulsione attraverso programmi di ricerca e progetti di supporto per distribuire più veicoli a basso e zero emissioni nelle città. Ci sono molte altre aree in cui possiamo lavorare insieme per rafforzare la posizione dell´Europa come leader logistica competitiva a livello globale. Questo significa che, sia per la società e il futuro, come l´industria allena le sostituzioni per invecchiamento della forza lavoro di oggi. Si potrebbe sviluppare e allineare gli standard per le qualifiche del personale che si applicano in tutte le forme di trasporto logistica, per esempio. Un altro settore è l´ambiente, in cui abbiamo già discusso lo sviluppo di un sistema europeo di standard per emissioni di anidride carbonica e di certificazione per migliorare il confronto tra i diversi servizi di trasporto merci. Questi sono solo due settori in cui l´Unione europea non ha bisogno di agire - ma dove potrebbero contribuire a sostenere e coordinare l´allineamento delle norme. Industria potrebbe anche accettare di autoregolarsi in applicazione di tali norme, e quindi farsi un punto di riferimento globale nella logistica eccellenza. Signore e signori: che cosa succede dopo? Con così tanti "pezzi del puzzle logistica" rappresentati qui oggi, questa conferenza è un´ottima occasione per smussare le specifiche di come logistica europea dovrebbero sviluppare negli anni a venire. Le migliori idee dovrebbero essere incorporati in un documento strategico all´inizio del prossimo anno, con passi avanti concreti per ulteriori discussioni e consultazioni. Sarà un follow-up del piano 2007 - ma molto di più. Essa fornirà la base per una visione politica a lungo termine per il trasporto merci e la logistica. Per molto tempo, abbiamo parlato in termini generali sul futuro del settore. E ´giunto il momento di parlare concretamente di ciò che vogliamo raggiungere e come fare per farlo. Questa conferenza è il punto di partenza per noi - insieme - per tracciare la via da seguire per questo settore vitale. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
DALLA REGIONE CALABRIA 300 MILIONI DI EURO PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
Catanzaro, 11 novembre 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele hanno tenuto questa mattina, a Palazzo Alemanni, una conferenza stampa per illustrare gli ultimi interventi adottati nel settore del trasporto pubblico locale calabrese. Oltre ad un ampio confronto sulle azioni avviate in tema di programmazione e riorganizzazione del comparto, avvenuto anche in presenza del dirigente del settore Giuseppe Pavone, sono state approfondite le misure che riguardano il piano di ristrutturazione del debito nei confronti dei gestori dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma e ferro e a favore di Ferrovie della Calabria, immettendo nel sistema dei trasporti calabrese circa 300 milioni di euro. Il piano, approvato in Giunta con deliberazioni n. 397 e 398 del 31.10.2013 e già trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministero dell´Economia e Finanze, vale complessivamente circa 206 milioni di Euro, di cui 116 a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione e si riferisce a debiti e situazioni di contenzioso nel periodo dal 1987 fino al 31 dicembre 2012. Nel dettaglio per i gestori dei servizi su gomma sono impegnati complessivamente circa 82 milioni, dei quali 75 milioni a valere sul Fondo di sviluppo e coesione, per debiti pregressi dall’87 ad oggi. Per i gestori ferroviari, il piano prevede il rientro di circa 55 milioni di Euro del debito contratto con Trenitalia S.p.a. Fino al 31.12.2012, di cui 38 milioni finanziati sul Fondo per lo sviluppo e coesione, e la regolarità sui pagamenti correnti da raggiungere entro aprile 2014. Per Ferrovie della Calabria sono previsti 3,5 milioni di Euro, relativi a somme non liquidate nel triennio 2008-2010. Inoltre, sono destinate ingenti risorse ai servizi di Tpl con l’acquisto di materiale rotabile ferroviario per circa 30 milioni di euro. A tale somma si aggiungono circa 12 milioni di euro già disponibili fra l’autofinanziamento del contratto di servizio con Trenitalia e le risorse derivanti dalla Convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Regione Calabria. L’investimento complessivo consentirà l’acquisto di 6 o 7 mezzi a trazione elettrica a quattro casse. Nell’ambito del sostegno alla spesa corrente dei servizi di Tpl, è all’attenzione del Gabinetto del Ministro dell’Economie e delle Finanze, con l’impegno ad una rapida sua decretazione, la disposizione normativa secondo la quale la Regione Calabria, con un impegno finanziario complessivo di 60 milioni per il triennio 2013-2015, sarà autorizzata ad utilizzare le risorse assegnate a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2007-2013, nel limite di 20 milioni di euro annui, quale contributo straordinario per la copertura dei costi del sistema di mobilità regionale di trasporto pubblico locale. “Abbiamo messo in campo per il trasporto pubblico locale – ha dichiarato il Presidente Scopelliti -circa 300 milioni di euro e ciò consentirà di proseguire con maggiore vigore l’opera di risanamento e razionalizzazione del settore. In ogni comparto in cui ci siamo cimentati abbiamo trovato dei debiti enormi come quelli con cui ci siamo dovuti confrontare nei trasporti. Con i 206 milioni di euro, che attengono al piano di ristrutturazione del debito con le aziende di tpl calabrese, andiamo a chiudere una partita storica. In particolare con gli 82 milioni di euro, recuperati in gran parte con i fondi Fas, destinati al trasporto su gomma andiamo a incidere su vicende che risalgono al 1987. Tutto questo dimostra come la politica negli anni, anche nel campo dei trasporti, sia stata decisamente disattenta ed ha alimentato ed ampliato semmai il debito. Questa classe dirigente invece ha voluto impegnarsi responsabilmente per mettere fine a queste situazioni e alla fase emergenziale intervenendo sul tpl su gomma, sul ferrato e Ferrovie della Calabria, per dare il via ad una stagione di programmazione attraverso investimenti concreti, offrendo risposte importanti alle esigenze di mobilità dei cittadini calabresi e senza trascurare, naturalmente, anche l’aspetto occupazionale. In questo senso siamo stati degli innovatori, in questo ed in altri settori, scegliendo di affrontare le criticità storiche e dimostrando che entro fine legislatura saremo in grado di consegnare una Calabria normale”. “I nuovi interventi – ha dichiarato l’assessore Fedele – contribuiscono a incrementare in modo sostanziale l’opera di risanamento nel settore dei trasporti nella nostra regione, colmando un vuoto di azioni perdurato per oltre un decennio e che ha portato il comparto sull’orlo del collasso. L’immissione di queste risorse nel sistema, infatti, costituisce un investimento necessario per continuare con più slancio il percorso di programmazione già avviato, non con pochi sacrifici, da questa classe dirigente per offrire ai calabresi servizi migliori e portare benefici all’indotto con importanti ricadute anche in termini occupazionali, salvaguardando i posti di lavoro esistenti e creando nuove opportunità. Infine, sebbene resti aperta la partita con Trenitalia con la quale abbiamo comunque dimezzato il debito - conclude l’assessore Fedele – gli ultimi provvedimenti ci permettono di occupare una posizione di forza rispetto al passato e attendiamo, adesso, il rispetto degli impegni di Trenitalia sugli investimenti in materiale rotabile ferroviario e sull´efficientamento del servizio, per i quali pretendiamo scadenze certe, nell´interesse degli utenti e dello stesso gestore del servizio”.  
   
   
TPL: 8 MLN. EURO A FVG PER CONTRATTO COLLETTIVO 2004-2007  
 
Trieste, 11 novembre 2013 - Nella riunione della Conferenza Unificata tenutasi oggi a Roma, alla quale ha partecipato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, nell´ambito del piano di riparto dei finanziamenti relativo al rinnovo del contratto collettivo 2004-2007 per il settore del trasporto pubblico locale, è stato approvato uno stanziamento complessivo pari a 8,054 milioni di euro a favore del Friuli Venezia Giulia. La Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole ai finanziamenti relativi al rinnovo del primo biennio del contratto collettivo, pari a 3,911 milioni di euro per il 2011, e pari a 4,143 milioni di euro per il 2012, per il secondo biennio dello stesso contratto collettivo  
   
   
MILANO: CONCLUSO IL PIANO STRADE 2013: IN 7 MESI 323 NUOVE ASFALTATURE, 1.300 CONTROLLI, 32 OPERE CONTESTATE  
 
Milano, 11 novembre 2013 - Sette di mesi di lavori sulle strade di tutte le nove Zone della città, per circa 15 milioni di spesa: in totale, 323 nuove asfaltature, 32 interventi contestati alle imprese, quasi 1.300 sopralluoghi sui cantieri, 4 carreggiate realizzate con materiali sperimentali. È il bilancio del piano strade del 2013 realizzato dall’Amministrazione comunale per riqualificare la viabilità milanese, migliorandone la qualità e la sicurezza per automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni: per questo obiettivo è stato realizzata anche la sostituzione della pietra con l’asfalto in 7 strade della nostra città di grande viabilità. “Oggi presentiamo il primo resoconto della stagione sul riordino stradale della città. A causa delle difficili condizioni ambientali nei primi mesi di aprile e maggio la programmazione ha subito un forte rallentamento, poi si è proceduto lavorando senza sosta sino all’arrivo della stagione autunnale. Siamo riusciti a raggiungere obiettivi molto importanti per la città: abbiamo ristrutturato strade, marciapiedi, piazze, sottopassi a partire dalla periferie sino a al centro. Tutti i lavori sono stati seguiti dal Comune con controlli preventivi, in corso d’opera e dopo la loro conclusione: continueremo questo impegno nel 2014, per offrire un volto moderno e efficiente della viabilità milanese per Expo 2014”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza. Le 323 strade asfaltate, per una superficie complessiva di circa 1.207.000 metri quadrati, sono distribuite su tutti quartieri. Varie la tipologia dei lavori: si va dagli interventi su vie intere o su tratti, dal rifacimento della carreggiata a quello dei marciapiedi. Da segnalare che sono state interessate grandi arterie come via Ripamonti e viale Zara, seppure a tratti, interessando le superfici maggiormente ammalorate, mentre l’intervento più ampio ha riguardato il cavalcavia Monteceneri, un’opera di oltre 18.000 metri quadrati. Per il 2014 sono programmate 259 nuove strade per una superficie di circa 966.000 metri quadrati e un investimento di circa 70 milioni di euro. I lavori sono stati seguiti da una serie di controlli effettuati dai tecnici del Comune, coadiuvati da professionisti esterni specializzati nel ramo dei lavori stradali. Ai 323 sopralluoghi preventivi effettuati dai responsabili della sicurezza nominati dal Comune si sono aggiunti i 985 da parte dello staff della direzione lavori, che ha sorvegliato con personale ispettivo e con sopralluoghi periodici. Per quanto riguarda i certificati di collaudo in corso d’opera, da parte di professionisti incaricati dal Comune, sono stati 44 ognuno dei quali riguardante più interventi e località, mentre le prove di laboratorio certificate sui campioni prelevati sono state 249 e quelle ancora da eseguire 410. Sempre sul fronte della regolarità degli interventi, sono da segnalare 32 strade contestate dal Comune alle imprese: di queste, ben 18 sono state già ripristinate dai titolari dei lavori senza alcun onere per l’Amministrazione, perché coperte da garanzie fideiussorie contrattuali che si estendono per due anni dopo la data del collaudo. Dai cittadini è arrivato un contributo attraverso le segnalazioni al sito del Comune per interventi di vario genere. L’amministrazione ha trattato le segnalazioni e ha dato riscontro: in sei mesi sono pervenuti 1.766 reclami che hanno dato origine sinora a circa 1.600 riscontri e a successivi interventi. “Il presidio forte di controllo sulle opere in città – aggiunge l’assessore Rozza – sia per la sicurezza dei lavoratori sia per la qualità del lavoro svolto, ha fatto sì che gli interventi venissero effettuati senza incidenti a cose o persone e con la massima regola d’arte. Ringrazio i cittadini per le segnalazioni che, lo scorso aprile, avevo invitato a inoltrare: mi auguro che continuino a mantenere aperto questo canale”. Una novità importante di questo piano strade riguarda la sostituzione della pavimentazione in pietra con l’asfalto. Di concerto con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, laddove i vincoli richiedevano le necessarie autorizzazioni, sono stati effettuati interventi in via Galvani, piazzale Baracca, via Saffi, viale Montesanto, viale Montegrappa, via Fatebenefratelli e piazza Castello. Anche in questo caso si tratta di interventi di diversa tipologia: per via Saffi, piazza Castello e piazzale Baracca è stata effettuata anche la rimozione di binari. In altri casi, come in via Montegrappa, si è trattato di interventi su carreggiata composta in parte da masselli e parte da asfalto. Infine i nuovi materiali. Sono stati sperimentati in diverse località (piazzale Aspromonte e via Lulli, viale Cassala e viale Liguria) materiali innovativi allo scopo di ottenere il massimo risultato possibile nel rispetto del rapporto qualità/prezzo. I prodotti, impiegati dopo verifiche effettuate con i laboratori che collaborano con il Comune di Milano, sono spesso frutto di sponsorizzazioni promozionali e verranno monitorati e testati nel tempo fino a ottenere un riscontro che dia le garanzie necessarie per un successivo utilizzo nelle opere manutentive stradali. La sperimentazione sarà proseguita anche nel 2014 con altri tipi di materiali che interesseranno anche le verniciature delle segnaletiche stradali, oltre a manufatti diversi quali i chiusini: si tratta di prodotti migliorabili con una costante e intensiva ricerca di mercato che possa coinvolgere le migliori aziende che operano sul campo stradale.  
   
   
SVINCOLO SCOPOLI, INCONTRO IN REGIONE UMBRIA; MPEGNO AD APPROFONDIRE SOLUZIONI PER VIA LIBERA A PROGETTO  
 
 Perugia, 11 novembre 2013 - Approfondire le motivazioni che hanno portato il Ministero dei Beni culturali e ambientali a esprimere parere negativo in merito al progetto dello svincolo Menotre sul nuovo tracciato della statale 77 Val di Chienti, in modo da individuare le eventuali modifiche necessarie per rimuovere il veto e consentire la realizzazione dell´opera. Con questo obiettivo, nella sede dell´Assessorato regionale alle Infrastrutture, si è svolta questo pomeriggio una riunione tra Regione Umbria, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell´Umbria, società "Quadrilatero Marche Umbria". L´incontro è stato presieduto dall´assessore regionale alle Infrastrutture Silvano Rometti che ne aveva annunciato la convocazione intervenendo alla manifestazione di protesta organizzata il 28 ottobre scorso a Scopoli dai residenti della valle del Menotre e sostenuta dalle istituzioni locali. Vi hanno preso parte Anna Di Bene, Soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici dell´Umbria; Guido Perosino, presidente della società "Quadrilatero", incaricata della progettazione e della realizzazione dell´asse viario Marche-umbria; il sindaco di Foligno Nando Mismetti e il sindaco di Sellano Claudio Guerrini; il coordinatore regionale dell´Ambito di coordinamento "Territorio, Infrastrutture, mobilità" Diego Zurli. L´assessore Rometti ha ribadito l´importanza di realizzare lo svincolo di collegamento tra l´attuale strada 77 Val di Chienti e il nuovo asse viario, nel territorio comunale di Foligno, "sia per motivi di sicurezza stradale, poiché rappresenta l´unico punto di accesso per i primi 17 chilometri circa di tracciato del tronco Foligno-pontelatrave, sia per garantire il raccordo della viabilità locale con l´arteria principale. Un´opera essenziale e attesa dai cittadini e dalle istituzioni locali - ha detto - che eviterà l´isolamento della valle e il suo impoverimento". La Regione, ha ricordato Rometti, per quanto di sua competenza ha dato parere favorevole sul progetto definitivo dello svincolo; anche la Giunta comunale di Foligno aveva espresso il proprio gradimento. Il presidente della Quadrilatero ha illustrato lo stato dell´iter approvativo cui è stato sottoposto lo svincolo, adempiendo alle prescrizioni progettuali richieste dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, soffermandosi in particolare sulla soluzione progettuale prescelta tra quelle ipotizzate che prevede l´utilizzo di un tracciato in gran parte in viadotto, in quanto garantisce la massima "permeabilità" del territorio. "Si è convenuto che, dove richiesto - riferisce l´assessore Rometti - c´è la disponibilità per ulteriori aggiustamenti progettuali mirati ad attenuare ulteriormente l´impatto paesaggistico dell´opera, al fine di andare incontro alle esigenze prospettate dal Ministero per i Beni culturali e ambientali. Il presidente Perosino ha offerto la piena collaborazione della ´Quadrilatero´ a rivedere in tal senso il progetto, accogliendo modifiche da condividere con le Autorità competenti". Da parte della Soprintendenza regionale per i beni architettonici e paesaggistici dell´Umbria è stata espressa la disponibilità ad effettuare approfondimenti progettuali. "Un primo risultato importante - sottolinea l´assessore Rometti - poiché è stato individuato un percorso di fattibilità che, auspichiamo, possa permettere di superare gli attuali ostacoli e giungere alla realizzazione di un´opera necessaria per il territorio". Nel corso dell´incontro, il sindaco di Sellano Claudio Guerrini ha chiesto di verificare la possibilità di realizzare uno svincolo a quadrifoglio, al servizio della comunità di Sellano e dell´Alta Valnerina. A beneficio dell´accessibilità del territorio, l´assessore regionale Rometti ha espresso la disponibilità a prevedere interventi di miglioramento della strada provinciale di Sellano.  
   
   
SARDEGNA: VIABILITÀ, NUOVA SS 128, IN STUDIO SOLUZIONI PER STRADE RURALI  
 
Cagliari, 11 novembre 2013 - La struttura tecnica dell’assessorato dei Lavori pubblici studierà la soluzione più adeguata per risolvere i problemi di intersezione tra la viabilità rurale e la nuova Strada Statale 128 nel territorio della Trexenta. Si è chiusa con questo impegno, stamane, la riunione tra l’assessore, Angela Nonnis, i sindaci di Gesico, Mandas, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli e i consiglieri regionali, Nello Cappai e Sergio Pisano. "Ci preoccuperemo di colmare eventuali carenze legate all’interruzione dei percorsi rurali e a reperire le risorse necessarie", ha assicurato Nonnis, ricordando che "la nuova Strada Statale 128 porterà enormi benefici a partire dalla sua funzione strategica di collegamento tra le zone interne della Sardegna, la Statale 131 e l´area metropolitana di Cagliari, nonché innalzerà notevolmente il livello di sicurezza per gli automobilisti". Il primo lotto del nuovo tracciato della Statale 128 nel tratto Senorbì - Suelli è in avanzata realizzazione. È di circa 9 chilometri a due corsie con cinque intersezioni a rotatoria e due viadotti mentre la sezione stradale è quella di "tipo C1" - strade extraurbane secondarie - con due corsie, una per senso di marcia, larghe 3,75 metri ciascuna e con banchine di 1,50 metri di larghezza. La velocità di progetto è compresa tra 60 e 100 chilometri all’ora. La progettazione esecutiva e la realizzazione del lotto sono stati affidati con appalto integrato all’impresa Costruzioni Sacramati S.p.a., alla quale, a maggio del 2011, sono stati consegnati i lavori. L’importo dello stanziamento regionale è di 21,6 milioni di euro, il completamento è previsto tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014.  
   
   
L´AD FS ITALIANE: “BENE I CONTI DEL GRUPPO. GLI UTILI REINVESTITI NEL SERVIZIO”  
 
Roma, 11 novembre 2013 - I conti del Gruppo Fs Italiane continuano a essere buoni e confermano il trend positivo registrato negli ultimi anni ed evidenziato anche nella semestrale 2013, chiusa con un utile di 278 milioni di euro. Lo ha affermato Mauro Moretti, a margine del convegno “Donne e Start up” tenutosi questa mattina alla stazione di Roma Termini. L’ad del Gruppo ha reso noto che “i conti dei primi nove mesi di Fs Italiane vanno molto bene” precisando poi come “gli utili che facciamo sono utili di un´impresa che li reinveste nel servizio´´.  
   
   
MORETTI: “PER I TRENI LOCALI, TARIFFE DIFFERENZIATE IN BASE ALLE FASCE ORARIE”  
 
Roma, 11 novembre 2013 - Per il trasporto regionale "´un´ipotesi che deve essere affrontata, anche se impopolare, sono fasce tariffarie differenziate, come ci sono negli altri Paesi, con sistemi di incentivazione e disincentivazione di certi orari". Così l´Ad delle Fs Italiane, Mauro Moretti, a margine del convegno ”Imprenditoria e Startup femminili”. Inoltre, per facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, Moretti propone di “ripensare il regime degli orari delle attività nelle grandi città". "Se tutti iniziano a lavorare nella stesso momento - dice - abbiamo treni affollati per un´ora e vuoti per altre venti. Viceversa, se come si fa in altri Paesi, iniziamo a spalmare su 2 o 3 ore l´orario di inizio di scuole e uffici della pubblica amministrazione si potrebbe evitare l´effetto “ore di punta” e, a parità di risorse disponibili, offrire un servizio migliore".  
   
   
GIUNTA, MARONI: DECISO L´ACQUISTO DI 16 TRENI  
 
Milano, 11 novembre 2013 - "Abbiamo deliberato l´acquisto di 16 treni, stanziando 105,6 milioni di euro, cui si aggiunge il contributo da parte dello Stato per altri 26,6 milioni". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nella conferenza stampa dopo la seduta della Giunta regionale a Palazzo Lombardia. "Vorrei far notare - ha poi precisato il presidente - che la Regione Lombardia, per l´acquisto di treni per il 2014, ha stanziato 105,6 milioni, mentre il Governo nella Legge di stabilità mette complessivamente per tutta l´Italia un totale di 200 di milioni di euro per l´acquisto di treni da parte delle Regioni". "La sola Regione Lombardia, pertanto, stanzia la metà dell´intera somma - ha concluso Roberto Maroni - che il Governo stanzia per tutte le Regioni". Del Tenno: Continuiamo A Investire - Via libera dalla Giunta, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, all´acquisto di 16 nuovi treni, che andranno a rinnovare la flotta Trenord in vista di Expo 2015. Un Investimento Da 132,2 Milioni - Regione Lombardia ha stanziato 132,2 milioni di euro, dando mandato a Ferrovienord Spa di procedere all´acquisto dei nuovi convogli che verranno utilizzati da Trenord per effettuare servizi ferroviari regionali e suburbani. La Lombardia Continua Ad Investire: 63 Nuovi Treni - "In un momento di crisi e di continui tagli da parte del Governo centrale - spiega l´assessore Del Tenno - Regione Lombardia non smette di investire e lo fa in un settore strategico e fondamentale per il territorio. Dobbiamo la massima attenzione ai pendolari lombardi, che, sono consapevole, talvolta si trovano a dover viaggiare in condizioni non all´altezza degli standard che vogliamo per la nostra regione. A partire dalla prossima primavera e per i successivi due anni saranno 63 i nuovi treni che entreranno in servizio sulle linee regionali. Un´operazione importante, che migliorerà sensibilmente la qualità del servizio e che prevede un investimento complessivo di 527 milioni di euro". I Nuovi Convogli - L´investimento diretto di Regione Lombardia si somma, infatti, all´impegno assunto nel mese di ottobre da Ferrovienordmilano, il cui Cda ha dato il via libera all´ordine di 10 nuovi treni e di 10 carrozze, che verranno utilizzate per "allungare" altrettanti treni Coradia in costruzione, venendo incontro alla sempre più ampia richiesta dei pendolari. Sono in arrivo anche 37 convogli che Trenord si è già impegnata ad acquistare all´interno del Contratto di servizio con la Regione. Di questi, 23 fanno parte di una commessa di Trenitalia. L´investimento deliberato dalla Giunta oggi prevede l´acquisto di 4 Tsr (elettromotrici a quattro casse a due piani), 5 Vivalto (composizioni a sei carrozze a due piani), 5 Gtw (diesel a quattro casse) e 2 Coradia (elettromotrici a sei casse a un piano). 1 Treno In Più Rispetto Alle Previsioni - "Siamo riusciti a rivedere l´ordine e passare da 15 a 16 nuovi treni - continua Del Tenno -, che entreranno in esercizio a partire dalla fine del 2014, inizio 2015. I tecnici di Trenord e degli uffici del settore Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia sono al lavoro per individuare le tratte su cui mettere in circolazione i nuovi treni, che porteranno un conseguente beneficio su tutto il territorio regionale, poiché comporteranno la dismissioni dei treni più vecchi".  
   
   
BINARI NEL PORTO DI LIVORNO: VIA LIBERA A 40 MILIONI DI INVESTIMENTI  
 
Firenze, 11 novembre 2013 – Buone notizie da Bruxelles. Arrivano infatti chiarimenti importanti per il via libera all´investimento di 40 milioni (di cui 33 di risorse comunitarie) per la penetrazione dei binari ferroviari nelle banchine del porto di Livorno. Lo annuncia il presidente della Regione, Enrico Rossi, al termine dell´incontro che si è svolto stamani a Bruxelles con i vertici della Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea, a cui era presente anche la Rappresentanza permanente dell´Italia a Bruxelles. "E´ un investimento importante non solo per Livorno ma per tutta la Toscana e il nostro Paese - ha sottolineato Rossi - Ci consente di realizzare opere infrastrutturali in grado di trasferire le merci dal trasporto su gomma a quello su ferro e conseguentemente potenziare anche la mobilità marittima, con evidenti benefici per l´ambiente e il traffico stradale". Gli interventi in progetto prevedono la realizzazione del collegamento diretto della darsena Toscana alla direttrice Tirrenica lato nord e di un ulteriore binario di collegamento fra Livorno Calambrone e Livorno porto nuovo/darsena. I finanziamenti saranno utilizzati da Rfi per realizzare un infrastruttura essenziale per trasferire la movimentazione delle merci dal trasporto su gomma a quello su ferro, velocizzando così gli spostamenti e riducendo l´impatto sia sul traffico stradale che sull´ambiente. All´incontro di stamani seguiranno i successivi passaggi procedurali per ottenere il via libera formale alla realizzazione di questa infrastruttura ferroviaria. Ciò consentirà ad Rfi di aprire i cantieri, come ha già annunciato, nel primo trimestre del 2014 e di poterli concludere entro il 2015.