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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Giugno 2006
MIGLIORARE I MEDICINALI PER USO PEDIATRICO: L’UE RAGGIUNGE L’ACCORDO FINALE  
 
Bruxelles, 5 giugno 2006 - Facendo seguito ad una proposta presentata dalla Commissione nel settembre 2004, Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto un accordo finale in merito al regolamento sui medicinali per uso pediatrico. Attualmente più del 50% dei medicinali utilizzati nel trattamento di bambini non sono stati sperimentati ed autorizzati per questo specifico impiego. I dottori dispongono quindi di limitate possibilità di scelta per quanto riguarda i medicinali per bambini malati. Questa situazione è destinata a cambiare ben presto. Il regolamento sui medicinali per uso pediatrico concordato oggi migliorerà la salute dei bambini europei aumentando la disponibilità di medicinali pienamente sperimentati, sviluppati ed autorizzati destinati specificamente all’impiego pediatrico. L’accordo verrà formalizzato in sede di Consiglio nei prossimi giorni. Francoise Grossetête, vicepresidente del Parlamento europeo e relatore della proposta, ha dichiarato: “I cittadini europei vogliono non paroloni, ma fatti. Questo regolamento sui medicinali per uso pediatrico costituisce una risposta concreta alle loro attese. Esso dimostra cosa può fare l’Europa per i suoi cittadini. Uno Stato membro non può definire da solo una politica di questo genere, che andrà a vantaggio di tutti i bambini. ” Maria Rauch-kallat, ministro austriaco della pubblica sanità ed attuale titolare della presidenza del Consiglio, ha aggiunto: “Questo compromesso spiana il terreno per arrivare alla massima sicurezza possibile nel futuro trattamento di bambini con prodotti farmaceutici. Ringraziamo tutte le istituzioni interessate, ed in particolare il Parlamento europeo, per il loro impegno e per la flessibilità di cui hanno dato prova per garantire che quest’atto legislativo entri in vigore quanto prima. ” Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione, ha aggiunto a sua volta: “i rallegro molto per questo accordo d’importanza fondamentale. Il regolamento migliorerà la salute di bambini garantendo l’innovazione nello sviluppo dei medicinali loro destinati. Ringrazio la presidenza austriaca ed il Parlamento europeo, ed in particolare il relatore Francoise Grossetête, per l’atteggiamento collaborativo e per l’intenso lavoro grazie ai quali è stato possibile arrivare così rapidamente al presente accordo. ” Per mezzo di un insieme di prescrizioni, premi e provvedimenti di sostegno il regolamento concordato oggi darà impulso ad attività d’alto livello nel campo della ricerca, dello sviluppo e dell’autorizzazione di medicinali per uso pediatrico. I provvedimenti d’importanza cruciale sono: 1. Prescrizioni La prescrizione che all0atto di richiedere l’autorizzazione ad immettere in commercio un medicinale per uso pediatrico si forniscano dati relativi all’impiego di tale medicinale sui bambini ricavati da un programma concordato d’indagine pediatrica[1]; un sistema di deroghe per prescrizioni riguardanti medicinali da cui è improbabile che possano trarre beneficio bambini; un sistema di posticipazione dei termini di tempo stabiliti dalle prescrizioni, volto a garantire che la sperimentazione dei medicinali sui bambini abbia luogo unicamente allorché sia possibile effettuarla in condizioni di sicurezza impedendo al tempo stesso che l’autorizzazione dei medicinali per l’impiego in pazienti adulti risulti ritardata dalle prescrizioni stesse. 2. Premi Un incentivo ad ottemperare alle prescrizioni sotto forma di una proroga semestrale del certificato supplementare di protezione (a tutti gli effetti pratici equivalente ad una proroga semestrale del brevetto; per i medicinali orfani, un incentivo ad ottemperare alle prescrizioni sotto forma di due anni aggiuntivi di esclusiva di mercato, da aggiungere ai dieci accordati nel quadro del regolamento Ue sui medicinali orfani; un nuovo tipo di autorizzazione alla commercializzazione, la Autorizzazione all’immissione in commercio per uso pediatrico (Aicup), che accorda una protezione decennale ai dati sull’innovazione (nuovi studi) riguardanti i prodotti il cui brevetto è scaduto s. 3. Provvedimenti di sostegno Un impegno dell’Ue a finanziare studi sui medicinali per bambini il cui brevetto è scaduto (il cosiddetto “programma M. I. C. E. ”); La costituzione di un comitato d’esperti, il comitato pediatrico, in seno all’Agenzia europea di valutazione dei medicinali (Emea); Provvedimenti volti a rafforzare la farmacovigilanza sui medicinali per uso pediatrico; un inventario europeo delle esigenze terapeutiche dei bambini, destinato a mettere a fuoco correttamente le attività di ricerca, sviluppo ed autorizzazione dei relativi medicinali; una rete europea di ricercatori e centri di sperimentazione per svolgere le necessarie attività di ricerca e sviluppo; un sistema di consulenza scientifica gratuita per gli operatori del settore, fornita dall’ Emea; una base dati accessibile al pubblico sugli studi pediatrici. La seconda lettura del Parlamento europeo ha reso più rigorose alcune disposizioni del regolamento, relative tra l’altro a sicurezza dei medicinali, trasparenza e condizioni cui è subordinata la concessione dei premi, ed ha in particolare introdotto un periodo transitorio per il termine ultimo entro cui presentare una richiesta di proroga del certificato supplementare di protezione[2]. Ulteriori informazioni, incluse la proposta iniziale della Commissione e quella modificata nonché la valutazione dell’impatto, sono disponibili sul sito: http://ec. Europa. Eu/enterprise/pharmaceuticals/paediatrics/index. Htm . .  
   
   
CONGRESSO INTERNAZIONALE SULL’OSTEOPOROSI RECORD DI ABSTRACT E TANTI TEMI IN CALENDARIO: DALLE ULTIME NOVITÀ DELLA RICERCA, AL SIMPOSIO “OSSA E SPAZIO” FINO ALLA TAVOLA ROTONDA “DONNE LEADER”  
 
Toronto (Canada), 5 Giugno 2006 – Iniziato il 2 giugno proseguirà fino a Martedì 6 Giugno, il Congresso Mondiale sull’Osteoporosi promosso dall’International Osteoporosis Foundation, Fondazione Internazionale per l’Osteoporosi. Interamente dedicato all’osteoporosi, il Congresso registra oltre 720 abstract, più del doppio rispetto alla precedente edizione di Rio de Janeiro nel 2004 e si preannuncia di estremo interesse per la comunità scientifica e le donne di tutto il mondo. Una ricerca “spaziale”_Durante una delle prime sessioni congressuali, il 2 Giugno, cosmonauti ed esperti medici esamineranno i rapporti che intercorrono tra immobilità e salute delle ossa nel Simposio “Ricerca spaziale in ambito osseo”. Le donne protagoniste_La Tavola Rotonda “Donne Leader Iof”, vedrà nove donne di successo provenienti da tutte le parti del mondo e dai più vari ambiti professionali, lanciare un appello a politici, medici, donne e uomini di tutto il mondo affinché l’epidemia di osteoporosi non continui ad essere trascurata. Osteoporosi a 360°_Durante i cinque giorni del Congresso non si discuterà solo dei classici temi legati ad alimentazione, fumo o attività fisica ma si analizzeranno anche tutti gli aspetti legati ai costi socio/economici dell’osteoporosi, alla diagnosi, al trattamento, all’epidemiologia, alla maternità, all’infanzia e alla spesso trascurata osteoporosi maschile. Negli undici Simposi Satellite saranno, inoltre, presentate le ultime novità in ambito farmacologico. ”Ladra di ossa” _L’osteoporosi, causa di una maggiore porosità delle ossa e una più alta probabilità di fratture, è una delle patologie più debilitanti e comuni a livello mondiale. I sintomi, dati da dolore, difficoltà di movimento e impossibilità di compiere le normali attività quotidiane, possono condurre, in molti casi, alla morte. Una donna su tre e un uomo su cinque, superati i 50 anni sono soggetti a sviluppare fratture da osteoporosi[1][1]. Purtroppo lo screening diagnostico per i pazienti a rischio di osteoporosi è ancora lontano dall’essere una pratica di routine. L’osteoporosi potrebbe invece essere, almeno in una certa misura, prevenuta, o comunque diagnosticata con tempi tali da rendere possibile un efficace trattamento immediato. Http://www. Osteofound. Org/wco/2006/index. Php .  
   
   
COCAINA: AL CONGRESSO DI VERONA IL 5 E 6 GIUGNO SARÀ AVVIATO IL GRUPPO PER LA SPERIMENTARE VACCINO ANTICOCAINA  
 
Padova, 5 giugno 2006 - “Il fenomeno cocaina è diventato particolarmente preoccupante sia in Italia che nel Veneto. Questa sostanza sta avendo una grande diffusione nella popolazione adulta e anche nel coinvolgimento di fasce giovanili che spesso usano contemporaneamente altre droghe e sostanze alcoliche. In Italia i consumatori stimati sono circa 300. 000 (fonte Cnr) e sono circa 50. 000 le persone in trattamento a livello europeo di cui circa 17. 000 in Italia con un incremento del 12% dall’anno precedente. Si è passati da un uso “elitario” riservato a quella fetta di popolazione che poteva acquistare questa costosissima droga, ad un uso generalizzato che non distingue più le classi sociali in quanto il costo di tale sostanza è talmente basso che è facilmente acquistabile. Questa strategia di mercato, messa in atto dagli spacciatori per acquisire sempre nuovi clienti, amplifica il fenomeno rendendolo ancor più preoccupante e di vaste dimensioni”. Queste considerazioni sono state svolte da Antonio De Poli, Assessore regionale alle politiche sociali, che ha aperto oggi alla Sala Rossigni del Caffè Pedrocchi la conferenza stampa di presentazione del congresso nazionale a partecipazione internazionale Cocaina Verona Congress che si terrà il 5 e 6 giugno prossimi nella città scaligera nella sala convegni della Banca Popolare. L’evento è sponsorizzato dalla Regione Veneto (Assessorato Politiche Sociali e Programmazione Socio Sanitaria) ed è organizzato dall’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze in collaborazione con il Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga. Sono intervenuti all’incontro il direttore generale dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona Ermanno Angonese, e il direttore dell’Osservatorio regionale sulle dipendenze dr. Giovanni Serpelloni. De Poli ha fatto presente l’importanza dell’appuntamento scientifico di Verona “proprio perché - ha detto - la forte rilevanza dei fenomeni collegati all’uso di cocaina (quali per esempio il forte aumento delle patologie psichiatriche nei giovani) e la gravità delle conseguenze acute e nel lungo termine che ne derivano determinano la necessità di disporre di nuovi ed efficaci modelli di intervento in grado di rispondere ai tanti problemi connessi all’assunzione di tale sostanza, non ultima la manifestazione di aggressività e la perdita della capacità di giudizio e di stima del pericolo”. Il dr. Serpelloni ha precisato che il Cocaina Verona Congress (il cui programma è consultabile sul sito Internet http://cocaina. Dronet. Org/ congresso nazionale a partecipazione internazionale, vuole mettere le basi anche in Italia per poter impostare una serie di interventi concreti sia nell’ambito della ricerca che dell’assistenza, basandosi su criteri scientifici e protocolli aggiornati di trattamento e riabilitazione. Tutto questo agganciandosi ai gruppi di ricerca internazionali più accreditati. Per questo parteciperanno al congresso ricercatori e professionisti di vari paesi. Nel corso del congresso sarà presentato anche il primo Manuale Tecnico Scientifico (ad impostazione teorico pratica) sulla dipendenza da cocaina (le sue basi, le modalità per prevenirla e trattarla, le moderne terapie e le migliori modalità per realizzare i sistemi sanitari alla luce di quanto realizzato nel mondo in questo ambito), a cui hanno partecipato i maggiori esperti italiani ed esteri sull’argomento. Ma le vere novità dell’appuntamento veronese saranno da un lato la presentazione di un profilo comportamentale e sociale dei consumatori tracciato sulla base di nuove indagini epidemiologiche svolte anche a livello europeo e dall’altro, soprattutto, la presentazione del Vaccino Anticocaina e dei dati relativi alle prime sperimentazioni eseguite negli Stati Uniti che verrà fatta da Nicolette Ebsworth). L’assessore De Poli e il direttore dell’Azienda Ulss 20 Angonese hanno annunciato che partirà da Verona l’iniziativa di dare vita ad un Gruppo Tecnico Scientifico Italiano per realizzare uno studio di fattibilità anche in Italia, formato dai più importanti esperti in Italia, di vaccini, di sperimentazioni cliniche, bioetica e tossicodipendenza. Il gruppo si riunirà il giorno successivo al Congresso veronese, in un incontro ristretto. . .  
   
   
L´ENEA PER LA SALUTE: TERAPIE TECNOLOGICAMENTE AVANZATE UN DISTRETTO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO LAZIALE PER MIGLIORARE I RISULTATI TERAPEUTICI: DAI LABORATORI DI RICERCA AL LETTO DEL MALATO  
 

Roma, 5 giugno 2006 - Il Prof. Luigi Paganetto, Commissario Straordinario dell´Enea, nell´aprire i lavori del Workshop: "L´enea per la salute", che si è tenuto oggi presso la propria sede di Roma, ha sottolineato che: "La tradizione dell´Enea nel nucleare consente di contare oggi su competenze e apparecchiature, in qualche caso uniche, come i reattori Triga e Tapiro, con i quali si può realizzare una radioterapia a base di neutroni e protoni. Nella diagnostica per immagini, come in quella della produzione di biofarmaci, l´Enea vanta tecnologie e brevetti. Collegare l´offerta di tecnologie ed i risultati delle ricerche Enea con le esigenze e con la domanda di competenze tecniche e di apparecchiature che viene dagli utilizzatori, cioè dal mondo ospedaliero e medico e dal sistema delle imprese, è una sfida che si pone oggi e che può essere vinta. " L´enea intende contribuire alla ricerca e sviluppo di tecnologie avanzate per la diagnosi e cura delle patologie tumorali collaborando con il sistema delle istituzioni scientifiche e sanitarie, in particolare provinciali e regionali, promuovendo una più sistematica integrazione con iniziative comuni che diano valore aggiunto agli sforzi condotti dai diversi soggetti sul territorio che svolgono ricerca di base e sviluppo tecnologico, industrie farmaceutiche e strutture ospedaliere. Aprire i propri laboratori alla collaborazione sul territorio per la creazione di un distretto scientifico-tecnologico laziale e promuovere fin dall´inizio l´orientamento delle attività di ricerca e sviluppo ai fini della loro applicazione clinica sul malato ("ricerca traslazionale") sono gli obiettivi che si pone l´Enea. Le competenze Enea nel settore delle tecnologie per la salute, sia fisico-ingegneristiche che biologiche e biomediche, derivanti principalmente dalle attività nel campo delle radiazioni ionizzanti e della radioprotezione, storicamente presenti nell´Ente fin dalla sua costituzione costituiscono una potenzialità unica nel Paese, grazie all´approccio multidisciplinare e alle infrastrutture disponibili. Impianti unici in Italia, come i reattori nucleari di ricerca Triga E Tapiro, possono essere messi a disposizione dall´Enea per la radioterapia con tipologie di fasci di radiazioni (neutroni, protoni) non disponibili sul territorio nazionale, insieme ai laboratori biologici necessari per lo studio delle modalità della interazione delle radiazioni con i tessuti tumorali. Infatti, l´identificazione di molecole e processi che regolano la risposta alle radiazioni sia del tumore che dei tessuti normali può permettere non soltanto di stabilire un nesso tra una data molecola e la radiosensibilità, ma anche di utilizzare quella molecola come bersaglio per una più efficace strategia terapeutica. Gli studi clinici devono poter disporre di una forte base biologica per evitare insuccessi o effetti collaterali che avrebbero potuto essere previsti. Inoltre, dato che terapie geniche e biofarmaci saranno sempre più utilizzati per il trattamento del cancro in combinazione con le radiazioni ionizzanti, molti quesiti dovranno ancora essere affrontati e risolti, utilizzando metodologie innovative accanto a quelle più tradizionali. Sulla base di una consolidata esperienza pluriennale, l´Enea inoltre sta realizzando un progetto per la produzione di anticorpi anti-tumorali di interesse applicativo, utilizzando il "sistema pianta"come efficace alternativa per la produzione di biofarmaci su scala industriale in maniera più semplice, economica e sicura rispetto ai sistemi tradizionali. Per questa iniziativa l´Enea coniuga le proprie competenze biotecnologiche sull´ingegnerizzazione di piante per la sintesi di biofarmaceutici con le capacità di partnership industriali per lo sviluppo e la produzione di anticorpi ricombinanti. L´innovazione tecnologica in campo biomedico e diagnostico determina significative ricadute sui processi sanitari, sia per quanto riguarda una migliore efficacia terapeutica, che per gli aspetti organizzativi, gestionali ed economici. In considerazione dello scarso sviluppo nel sistema industriale italiano delle tecnologie biomediche e delle biotecnologie, è necessaria una più incisiva collaborazione tra ricerca e sistema industriale per dare impulso allo sviluppo di tecnologie innovative, contribuendo così anche al rilancio della competitività delle imprese italiane che operano in questi settori. Ricerca di base nel campo delle scienze biomediche e sviluppo tecnologico per le attività di diagnosi e cura sono fra le priorità di ricerca e sviluppo tecnologico su cui i Paesi avanzati si stanno impegnando significativamente con investimenti pari a un terzo delle loro risorse. Il Vii Programma quadro della Ue promuove una approccio multidisciplinare nel settore biomedico per attivare collaborazioni di competenze diverse e trasversali su attività di ricerca e sviluppo tecnologico che possano avere applicazioni in diversi settori. Anche il Piano Nazionale della Ricerca mette al primo posto il tema salute delluomo, indicando questo settore come prioritario per il rilancio dell´industria farmaceutica e biomedicale, su cui è necessaria una maggiore collaborazione pubblico-privato per favorirne la competitività e l´internazionalizzazione.

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CELL THERAPEUTICS, INC. E FDA CONCORDANO LA STRATEGIA PER LA DOMANDA DI REGISTRAZIONE (NDA) DI XYOTAX LA REVISIONE DEL DOSSIER REGISTRATIVO SARÀ BASATA SUI DATI INTERIM DELLO STUDIO PIONEER E SUPPORTATA DAI RISULTATI DEGLI STUDI STELLAR, SPECIFICI PER IL GENERE  
 
Seattle e Bresso 5 Giugno 2006 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato che in un recente meeting con U. S. Food and Drug Administration (Fda), Cti e Fda hanno concordato la strategia di presentazione della domanda di registrazione (Nda, New Drug Application) per Xyotax (paclitaxel poliglumex) nelle donne affette da tumore polmonare. Fda concorda nel rivedere la domanda di registrazione sulla base dei risultati interim dello studio Pioneer col supporto dei risultati degli studi Stellar 3 e 4. Se lo studio Pioneer raggiunge l’obiettivo interim pre-specificato, sulla base di questo accordo Cti intende presentare la domanda di registrazione nella prima metà del 2007 e richiedere la revisione prioritaria (sei mesi) in base alla designazione fast track, invece della revisione standard (10 mesi), come precedentemente pianificato. “Siamo soddisfatti dell’esito del nostro incontro pre-registrativo con Fda che si è focalizzato sul migliore utilizzo dei dati di sopravvivenza osservati nelle donne che hanno partecipato agli studi Stellar 3 e 4, e dei dati confermativi del nostro studio Pioneer genere-specifico in corso” ha affermato James A. Bianco, M. D. , Presidente ed Amministratore Delegato di Cti. “L’approccio di rivedere la domanda di registrazione sulla base di dati interim dello studio Pioneer potrebbe ridurre i tempi del processo di approvazione di questo nuovo agente terapeutico di oltre 12 mesi rispetto alla domanda basata sui risultati completi dello studio Pioneer” “Il tumore polmonare è una delle maggiori patologie nelle donne ancora priva di adeguata terapia e quest’anno provocherà la morte di 70. 000 donne. La biologia del tumore polmonare è diversa nelle donne, le quali sembrano rispondere al trattamento in modo differente rispetto agli uomini. Dobbiamo esaminare la possibilità di una terapia specifica per il genere, non solo nel tumore polmonare ma anche per un numero di tumori noti per la capacità di esprimere i recettori degli estrogeni. Il progredire della conoscenza della biologia umana è la migliore promessa per giungere ad una medicina personalizzata” ha aggiunto Bianco. Lo studio clinico Pioneer prevede l’impiego di circa 170 siti negli Stati Uniti, Europa dell’Est e America Latina. Cti intende arruolare circa 600 pazienti di genere femminile con ridotto stato di performance (Ps2) affette da tumore polmonare non-microcitoma avanzato in prima linea. Ogni braccio dello studio, composto da circa 300 pazienti, sarà randomizzato per il trattamento con Xyotax (alla dose di 175 mg/m2 paclitaxel-equivalenti) o con paclitaxel (alla dose di 175 mg/m2) ogni 3 settimane. L’obiettivo primario è la maggiore sopravvivenza con numerosi obiettivi secondari inclusi il controllo della malattia, il grado di risposta in pazienti con malattia misurabile, il tempo di progressione della malattia e i sintomi ad essa correlati. Xyotax (paclitaxel poliglumex) è un agente chemioterapico biologicamente potenziato in cui paclitaxel, agente attivo del Taxol, è legato ad un polimero poliglutammico biodegradabile, dando così luogo a una nuova entità chimica. Quando legato al polimero, il chemioterapico è inattivo e i tessuti normali sono così potenzialmente risparmiati da esposizioni ad elevati livelli di chemioterapico libero e attivo, e dalle relative tossicità. I vasi sanguigni del tessuto tumorale, a differenza dei vasi sanguigni del tessuto sano, sono porosi a molecole come il poliglutamato. Una volta all’interno delle cellule tumorali, gli enzimi metabolizzano il polimero proteico, rilasciando l’agente chemioterapico paclitaxel. Studi preclinici indicano che Xyotax permea preferenzialmente i vasi sanguigni tumorali permettendo che una quantità significativamente maggiore di chemioterapico si localizzi nel tumore. Studi preclinici e clinici supportano il fatto che il metabolismo di Xyotax nelle cellule tumorali polmonari possa essere influenzato dagli estrogeni che potrebbero determinare un aumento del rilascio di paclitaxel e dell’efficacia del farmaco nelle donne con tumore polmonare rispetto alle terapie standard. .  
   
   
MEF: AMPIA COLLABORAZIONE CON REGIONI. MISURE SU SPESA SANITARIA ANCHE ENTRO FINE GIUGNO.  
 
Roma, 5 giugno 2006 - Il meccanismo del Commissario ad acta, stabilito nel comma 174 dell´art. 1 della legge finanziaria per il 2005, come modificato dalla legge finanziaria per il 2006, è stato istituito nella passata legislatura. In base a tale meccanismo, dopo l´invio della diffida del Presidente del Consiglio alle Regioni che evidenziano un disavanzo di gestione a fronte del quale non siano stati adottati provvedimenti sufficienti, scattano automaticamente, scaduto il termine del 31 maggio, a ripiano dei disavanzi, l´aumento dell´addizionale all´Irpef e le maggiorazioni dell´aliquota Irap, nei limiti massimi stabiliti dalla normativa vigente. La diffida è stata inviata con lettera del Presidente del Consiglio del 29 aprile 2006 e ne sono seguiti gli effetti sopra descritti. Il nuovo Governo, sulla base del criterio della più ampia collaborazione con le Regioni, ha ora avviato una valutazione puntuale di tutte le misure già adottate o in corso di adozione in sede regionale, per verificarne gli effetti di correzione sulle tendenze che operano anche sul 2006. Alcune Regioni (Piemonte, Veneto e Basilicata), hanno evitato lo scatto automatico dell´aumento dell´aliquota grazie alla presentazione nel mese di maggio, di misure adeguate. Qualora le Regioni per le quali l´automatismo è invece scattato presentassero, entro la fine del mese di giugno, misure ugualmente efficaci, il Ministro dell´Economia e delle Finanze assumerà iniziative volte a promuovere la disattivazione dell´intervenuto aumento di dette aliquote. . .  
   
   
MEDIOBANCA, ARCHITETTURA FINANZIARIA: LANCIATA UN’ OPERAZIONE SUI CREDITI SANITARI REALIZZATA CON L’UTILIZZO DEL VEICOLO KIMONO FINANCE S.R.L.  
 
Milano, 5 giugno 2006 – Lo scorso 31 Maggio , é stata lanciata con successo l’operazione sui crediti sanitari vantati nei confronti della aziende sanitarie locali da parte di circa 1250 farmacie pubbliche e private (quest’ultime associate a Federfarma Lazio) operanti nella Regione Lazio. L’operazione è stata realizzata con l’utilizzo del veicolo Kimono Finance S. R. L. Ed è denominata Mercurius. L’operazione rappresenta un esempio di architettura finanziaria unico nel suo genere che ha consentito alle farmacie aderenti di ottenere non solo l’incasso dei crediti c. D. “pregressi” vantati nei confronti delle Ausl fino ad agosto 2005 ma, soprattutto, di assicurarsi la tranquillità di ottenere nei tempi previsti dalla legge il pagamento integrale delle proprie Dcr mensili (Distinte Contabili Riepilogative) per il periodo fino a maggio 2008 (c. D. “crediti successivi”). Il pagamento sarà infatti effettuato per l’eventuale parte non coperta dalle Ausl dal veicolo che ha acquistato tutti i crediti vantati dai farmacisti nei confronti delle Ausl stesse. L’emissione è pari ad Euro 1. 792 milioni circa ed è divisa in due classi, la Classe A dedicata ai crediti pregressi, pari a Euro 472 milioni e la Classe B, strutturata sotto forma di “Partly Paid Notes”, pari ad Euro 1. 320 milioni e pagata per Euro 233 milioni al closing. I ricavi dell’emissione saranno utilizzati per rimborsare il finanziamento ponte messo a disposizione del veicolo di cartolarizzazione; tale finanziamento sarà utilizzato anche nei prossimi mesi per consentire il tempestivo pagamento delle Dcr mensili e sarà rimborsato dopo circa tre mesi da ogni singolo utilizzo tramite il pagamento da parte degli investitori di una rata a valere sulla Classe B. L’innovazione della struttura è costituita quindi dall’emissione di un titolo Abs che, su base mensile, permette di finanziare i crediti vantati dai farmacisti, senza formalità o costi aggiuntivi, con notevoli risparmi per i farmacisti, rispetto a quanto storicamente pagato per ricorrere a forme di anticipazione del credito, e per la Regione Lazio, rispetto ai maggiori oneri derivanti dal contenzioso. Il pagamento dei titoli verrà effettuato dal veicolo in 10 rate semestrali per la Classe A e 6 rate semestrali per ogni rata a valere sulla Classe B; la scadenza legale dei titoli è 2011. A seguito della cessione dei crediti da parte dei farmacisti al veicolo, quanto dovuto dalle Ausl ai farmacisti sarà pagato dalla Regione Lazio direttamente al veicolo, attraverso lo strumento della delegazione di debito. L’emissione ha ricevuto un rating pari a Aaa/aaa da parte di S&p e Moody’s, grazie all’intervento di tre assicurazioni monolines, Fgic, Fsa e Mbia. Mediobanca e Nomura hanno coordinato la transazione in qualità di Lead Arranger, Lead Manager e Bookrunner. Mediobanca ha svolto il ruolo di fornitore del finanziamento ponte oltre che di controparte swap per la copertura del rischio di tasso. Simmons & Simmons ha assistito le banche in qualità di consulente legale. .  
   
   
CONVEGNO AL SAN RAFFAELE SUL “VALORE” DELLE INVENZIONI PRESENTATI I DATI DI UNA RICERCA SULL’ORIENTAMENTO AL MERCATO DELLE IMPRESE BIOTECNOLOGICHE  
 
 Milano, 5 giugno 2006– Il settore del biotech non ha ancora relazioni sufficientemente sviluppate con banche, finanza e venture capitalist ma anche con le Istituzioni nazionali e locali. Per un terzo delle società addirittura è difficile legarsi al sistema accademico, vero e proprio serbatoio di competenze utili al loro core business. A dirlo sono gli stessi manager delle principali aziende del settore in una ricerca, promossa da Science Park Raf S. P. A. Con la collaborazione dell’Università Bocconi – Critom, sullo stato dell’arte del marketing nel biotech in Italia. I risultati di questa indagine sono stati presentati , nel corso del convegno Come trarre valore dalle invenzioni biotecnologiche: dal brevetto all’investimento, organizzato al San Raffaele di Milano da Science Park Raf S. P. A, società controllata dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano, con il patrocinio di Assobiotec. Nel corso del convegno si sono alternati per illustrare la situazione attuale del comparto biotech alcuni dei maggiori esperti che ogni giorno si misurano con queste problematiche, tra cui esponenti del mondo accademico, operatori del settore finanziario e del venture capital, esperti di tutela della proprietà industriale e trasferimento tecnologico e rappresentanti dei grandi centri di ricerca nazionali ed esteri. La ricerca presentata nel corso del convegno è stata condotta su un campione di 60 aziende (in Italia sono circa 150 gli attori del settore biotech). Il settore maggiormente rappresentato è quello del Red biotech, le aziende che si occupano di salute, con il 66%. Il White biotech, le aziende che operano nelle biotecnologie industriali (piattaforme tecnologiche per la genomica e proteomica funzionale, produzione di enzimi, proteine, strumenti di controllo ambientale, etc. ) rappresentano il 15%, il Green biotech (aziende agroalimentari) l’11% e le società che forniscono servizi ad altre società biotech l’8%. Da questo campione emerge che la maggioranza delle aziende biotech, il 68%, sono molto orientate al mercato, ovvero hanno strutture e modi di agire pensati per facilitare la creazione di prodotti di successo e il loro lancio commerciale. Analizzano costantemente il mercato, i suoi bisogni e il suo andamento, e monitorano i concorrenti, non solo per imparare da loro errori ma anche per “copiare” soluzioni e strategie vincenti. Altro punto di forza è lo sforzo di far circolare quanto più possibile le informazioni utili all’interno della società. Se la comunicazione interna avviene facilmente, più difficoltosa è la comunicazione verso l’esterno e quindi verso mercato e finanziatori: il 40% del campione ha, infatti, una debole rete di relazioni verso banche, finanza in generale e venture capitalist in particolare mentre, sul versante opposto, il 39% ha un forte network con altre imprese del settore biotecnologico e farmaceutico. Solo il 21% delle aziende, poi, ha una rete di relazioni politiche, con Istituzioni nazionali e locali, e sottolinea la difficoltà nel creare legami in questa direzione. Quali sono quindi, secondo i manager delle società biotech, i fattori che aiutano a trarre valore dalle scoperte, il cosiddetto trasferimento tecnologico dai laboratori al mercato? Tra gli elementi in primo piano il grado di competenza del proprio personale che si occupa di ricerca e sviluppo (73% di risposte positive) e i tradizionali convegni di settore uniti in generale a tutti gli strumenti di relazioni pubbliche (66%). Un mondo per soli “addetti ai lavori” quindi, come dimostra anche l’importanza data alla rete di relazioni personali dei manager (63%) e alle pubblicazioni scientifiche (63%) piuttosto che agli uffici brevetti interni (23%), all’attività di divulgazione attraverso la stampa (22%) o alla presenza di parchi scientifici e incubatori di impresa (22%). Tra i fattori che invece ostacolano il passaggio delle scoperte al mercato è indicata soprattutto la difficoltà di accedere a capitali (53% di risposte positive), le carenze nella distribuzione e nel marketing (28%) e la difficoltà di trovare personale qualificato (25%). “Se le difficoltà delle imprese biotech sono la mancanza di alcune figure professionali o l’accesso ai capitali - spiega Marco Baccanti, direttore generale di Science Park Raf S. P. A. - la qualità della nostra ricerca invece, analizzando ´impact factor medio per ricercatore o per entità di investimento, è al di sopra della media, con costante tendenza a un miglioramento, soprattutto nelle discipline biomedicali e biotecnologiche”. “Se poi – continua Baccanti - misuriamo gli indicatori economici relativi al settore delle biotecnologie per la salute, analizzando l´evoluzione del numero di imprese, o del numero di addetti, o di prodotti in fase di sviluppo, vediamo anche in questo caso ci troviamo di fronte a dati di anno in anno in crescita, con un posizionamento vicino alla media europea”. Quale fotografia emerge, quindi, del comparto biotech e della sua propensione al mercato? Il 22% del settore è costituito da società, per lo più del segmento Red biotech, che producono large molecules (cioè principi attivi farmacologici di derivazione biologica e non chimica come le small molecules) e che investono molto in tecnologia ma non altrettanto nell’ “inseguire” il mercato. Un 8% è rappresentato da aziende con ampio investimento tecnologico e scarsa propensione al mercato, ma che, derivando da grandi società, hanno processi aziendali e manageriali più grandi e strutturati. Il segmento maggiormente rappresentato è costituito da società, per lo più spin-off e start-up accademici e industriali, che vendendo servizi e prodotti sono molto attenti al mercato e investono meno in tecnologie. Un ultimo 12% è costituito da aziende di grandi dimensioni che utilizzano le biotecnologie come supporto dello sviluppo di prodotti tradizionali e che, quindi, investono prevalentemente in tecnologie tradizionali e non biotech. Di fronte a uno scenario simile può essere utile cambiare schema, come spiega Daniela Bellomo, responsabile del Biotechnology Transfer Centre di Science Park Raf S. P. A. : “Noi vorremmo proporre agli investitori – continua Bellomo - un altro modello di investimento, non più in un azienda a rischio ma direttamente in progetti nati al San Raffaele e gestiti dal San Raffaele, che con le sue competenze in campo di ricerca, brevettazione, sviluppo clinico è ben posizionato per portarli avanti e valorizzarli. Questo è vantaggioso per la finanza perchè il San Raffaele è una struttura integrata di grandi dimensioni e quindi meno a rischio di una piccola azienda e per noi perchè con i fondi investiti riusciremmo a portare in clinica molti più prodotti nati qui, con anche ottimi ritorni economici, senza doverli cedere sin da subito all´industria, spesso straniera”. .  
   
   
VENETO : APPROVATO FINANZIAMENTO 2006/2007 PROGETTO ITALIANI SORDI NEL MONDO  
 
Venezia, 5 giugno 2006 - E’ finalizzato a consentire il conseguimento del diploma di ragioniere o geometra, a 8 audiolesi oriundi veneti residenti in Argentina, il finanziamento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche dell’Istruzione e Formazione, Elena Donazzan. Il provvedimento, che assegna 64. 400 €, si riferisce alla Iii annualità (2006/2007) del progetto “Italiani sordi nel mondo”, avviato dalla Giunta nel 2004 e articolato in 5 tranche annuali (2004/2009), con un finanziamento complessivo di 349. 000 euro. La predisposizione e la gestione del progetto, nonché il reperimento della struttura scolastica e degli alloggi sono stati affidati all’Istituto statale di istruzione specializzata per sordi “Magarotto” di Padova. .  
   
   
FUMO, MOIGE: “ALLARME GESTANTI E BAMBINI, LA PRIMA SIGARETTA SI ACCENDE SEMPRE PIU’ SPESSO ALLE ELEMENTARI E UNA FUMATRICE SU TRE NON SMETTE IN GRAVIDANZA”.  
 
Milano, 5 giugno 2006 - “Condividiamo pienamente e siamo disposti ad appoggiare in ogni modo l’obiettivo, annunciato oggi dal ministro Livia Turco, di far smettere di fumare il 90% delle donne in gravidanza, un obiettivo di salute di fondamentale importanza tanto per la tutela della salute delle donne quanto per quella dei nascituri”. Così Maria Rita Munizzi presidente del Moige – Movimento Italiano Genitori, che ha partecipato con un proprio spazio espositivo alla conferenza organizzata presso l’Istituto Superiore di Sanità per la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Per l’occasione il Moige ha lanciato un preciso allarme. “L’età della prima sigaretta in Italia continua ad abbassarsi fino a toccare le soglie dei 10 anni; il tabagismo è un problema che non riguarda più solo adulti, giovani e adolescenti ma addirittura i bambini: è questa oggi la vera emergenza su cui tutti, genitori, tabaccai e medici, dobbiamo concentrarci” Dai dati di due differenti indagini statistiche condotta dalla Swg di Trieste per conto del Moige nel 2002 e nel 206, il 3,5% dei bambini di 11 anni ha già provato ad accendere una sigaretta, percentuale che supera il 14% se si considerano i 13enni e addirittura tocca il 33% tra i quindicenni. I dati raccolti tra i ragazzi coincidono con quelli del campione di genitori, 37 genitori su 100 dicono di aver un figlio tra gli 11 e i 17 anni che fuma. Un minore su tre dunque ha una certa consuetudine col fumo ed ha grandi probabilità di divenire un adulto tabagista. Smettere o far smettere i ragazzi rimane difficile, solo 3 genitori su 10 riescono a convincere il figlio adolescente a lasciare il fumo e uno su dieci addirittura rinuncia a provarci. La difficoltà di smettere è confermata anche dal fatto che una donna su tre, pur cosciente dei danni che ciò comporta per il feto, non smette di fumare nemmeno in gravidanza e che molte riprendano la sigaretta in mano ancor prima di aver concluso l’allattamento. Su questo aspetto del tabagismo il Moige ha anche condotto una campagna di sensibilizzazione i cui particolari si possono trovare sul sito www. Fumoemamma. It. “Le ricerche ci dicono che ormai sia gli adulti che i bambini, anche quelli di soli 8 anni, sanno che il fumo è dannoso per la salute – dice la Munizzi – ; tale conoscenza non è tuttavia sufficiente per tenere i ragazzi lontani dalle sigarette nel momento in cui la tentazione si presenta. E purtroppo oggi sembra che questa voglia di provare, di sentirsi adulti e di ‘trasgredire’ le regole e il buon senso, si presenti sempre prima, fin dai banchi delle scuole elementari”. “Ai nostri ragazzi non manca l’informazione ma il buon esempio – dice la Munizzi –; in un certo senso sono vittime delle contraddizioni di noi adulti. Da una parte diamo loro una corretta informazione sui danni del fumo e dall’altra ci smentiamo fumando, talvolta in casa talvolta di nascosto – ma i figli lo capiscono lo stesso - o addirittura durante la gravidanza. Noi genitori insomma, siamo i primi a non dare il buon esempio e a mettere i ragazzi di fronte alla tentazione: lo conferma il fatto che circa la metà dei ragazzi under 16 intervistati dalla Swg dice di dividere la casa con un fumatore, spesso il padre (56%) ma in misura crescente anche le madri (43%). Secondo i dati della Swg (2006) alla domanda se qualche membro della famiglia fuma i genitori hanno risposto “si, anche davanti ai figli”, nel 37% dei casi, l’11% dice invece di fumare ma lontano dai figli così il 48% dei minori convive con un fumatore. Un dato assai preoccupante considerando che l’abitudine familiare al fumo incide fortemente sulla decisione dei ragazzi di accendere o meno la sigaretta. I dati raccolti dalla Swg dimostrano che è maggiore la percentuale dei ragazzi che fuma regolarmente quando in famiglia c’è un adulto che fuma (21% di ragazzi fumatori regolari contro una media del 12%) e al contrario non fumano mai coloro che in famiglia non hanno adulti fumatori (72% contro il 62% della media). Ma il cattivo esempio non finisce qui; spesso i genitori rendono i figli ‘complici’del proprio vizio chiedendo loro di porgergli le sigarette, di andarle a prendere in un’altra stanza o addirittura andando dal tabaccaio ad acquistarle per proprio conto. Dall’ultima ricerca svolta dalla Swg per il Moige risulta che in Italia, in media, il 47% dei genitori fumatori commissiona l’acquisto ai figli, anche se il dato varia secondo le regioni e prevale decisamente al Sud. “Mandare i figli dal tabaccaio è profondamente sbagliato – dice la Munizzi – perché così facendo si instaura una familiarità che non dovrebbe esserci e, oltretutto, si chiede al figlio di fare un acquisto che la legge vieta: in Italia è vietato vendere e comperare tabacchi prima del compimento dei 16 anni. Insomma, con un solo gesto si viola la legge e si infrange anche il buon senso”. Dai questionari fatti compilare dal Moige in occasione della campagna nazionale “Lascia il fumo al capolinea” (www. Lasciailfumoalcapolinea. It) a 34. 000 minori delle scuole elementari e medie italiane è emerso anche un altro dato interessante che chiama in causa i genitori; nel 31% dei casi la prima sigaretta viene dal pacchetto di un familiare lasciato incustodito. “E’ da queste considerazioni che è partita l’ultima campagna del Moige “Noi non dobbiamo fumare” in alleanza con la Fit – Federazione Italiana Tabaccai (www. Noinondobbiamofumare. It): bisogna costruire un’alleanza quanto più possibile estesa per tenere i ragazzi lontani dalle sigarette. Ognuno deve fare la propria parte di fronte ad una questione che investe così largamente i minori. La vera sfida per i prossimi anni deve essere proprio questa: impedire attraverso l’educazione e il buon esempio che i ragazzi comincino a fumare. Ben venga dunque qualsiasi iniziativa che vada in questa direzione, purché non si tratti esclusivamente di divieti che con gli adolescenti non sempre hanno l’effetti voluto: molto meglio il senso di responsabilità e il buon esempio di noi adulti”. .  
   
   
ATTIVITA’ FISICA, PICCOLI TRAUMI E AUTOMEDICAZIONE RESPONSABILE  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Estate: bene movimento e sport, ma attenzione a scarso allenamento e piccoli “incidenti” - Per strappi, distorsioni, slogature, ematomi, sono disponibili i farmaci di automedicazione, acquistabili in farmacia senza ricetta medica e riconoscibili dal bollino rosso “Farmaco senza obbligo di ricetta” - Vanno utilizzati secondo i principi dell’Automedicazione Responsabile L’organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e tutte le organizzazioni sanitarie raccomandano ogni giorno, per mantenersi in salute, almeno 30 minuti di attività fisica moderata. Se si chiede agli italiani quale attività svolgono per mantenersi in forma, la maggior parte dei nostri connazionali dichiara di fare un qualche sport. Secondo l’Istat, infatti, solo il 9,4% dei nostri connazionali fa regolarmente attività fisica, il 18% lo fa saltuariamente, ma il 72,5% mai. Attenzione però, l’attività fisica può essere svolta in diversi modi. Si può decidere di andare in palestra o piscina o di svolgere con frequenza e attenzione attività meno impegnative ma altrettanto salutari: camminare, correre sono parte integrante del nostro benessere. Tre chilometri di camminata compiuti in mezz’ora equivalgono ad esempio a 15 minuti di pallacanestro o di salto della corda, a 20 minuti di nuoto o a mezz’ora di acquagym. In altre parole, durante la settimana è sufficiente dedicare un po’ di tempo a qualche corsetta e magari, dotarsi di un materassino, di alcuni pesi ed una panca per eseguire degli esercizi in casa. Non è necessario essere degli atleti, ma allo stesso tempo, quando ci si accinge a praticare un’attività fisica sportiva o di fitness è importante non strafare. Piccoli inconvenienti come strappi, contusioni, slogature, ematomi possono sempre essere in agguato. Proprio per questo, soprattutto se si è sedentari, è opportuno seguire almeno 3 semplici regole. Le ricorda il prof. Marcello Faina, medico dello sport, membro di numerose commissioni mediche sportive e docente alle università di Roma e Milano: non fare sforzi eccessivi se non si è bene allenati; vestire un abbigliamento adeguato, possibilmente tecnico, che permetta la traspirazione; non affrontare mai l’attività fisica a digiuno, specialmente dopo una lunga giornata lavorativa, e bere spesso per compensare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione. “E per rimediare ai piccoli traumi sono disponibili i farmaci di automedicazione”, prosegue Faina. Per strappi, distorsioni, slogature, dal momento che si provoca un’infiammazione, è utile l’applicazione locale di prodotti (pomate, creme, unguenti) a base di antinfiammatori non steroidei, i Fans (diclofenac, ketoprofene, naprossene, ibuprofene), i quali sono anche in grado di calmare il dolore. Qualora quest’ultimo sintomo fosse particolarmente spiccato può anche essere utilizzato, per brevi periodi di tempo e per via orale lo stesso tipo di farmaci in automedicazione (diclofenac, ketoprofene, naprossene, ibuprofene). “In caso di ematomi, per cadute o “botte”, quelli più frequenti e leggeri, che tendono a risolversi spontaneamente in pochi giorni, esistono farmaci di automedicazione che contengono principi attivi (escina, oxerutina, irudina, eparina sodica, eparan solfato, sulfomucopolisaccaridi) in grado di rendere più rapido il processo di “riassorbimento” dell’ematoma”, ha spiegato ancora lo specialista. I farmaci di automedicazione svolgono in molte situazioni un ruolo fondamentale in quanto forniscono una risposta pratica per fronteggiare un piccolo disturbo, permettendo di affrontare la maggior parte dei sintomi lievi, ma spesso fastidiosi che le piccole patologie possono causare. I farmaci di automedicazione si possono acquistare liberamente in farmacia senza bisogno di ricetta medica. Sono medicinali con efficacia comprovata da anni di sperimentazione e uso, quindi ben conosciuti e sicuri. Sono anche facilmente riconoscibili in quanto recano sulla confezione un bollino rosso con l’indicazione “Farmaco senza obbligo di ricetta”. Vanno utiilizzati tuttavia secondo i principi dell’Automedicazione Responsabile. L’automedicazione responsabile è il trattamento delle lievi patologie - che abbiamo imparato a riconoscere per esperienza diretta - attraverso l’assunzione dei farmaci che non richiedono prescrizione medica Automedicarsi responsabilmente significa attenersi alle modalità d´impiego corretto del farmaco verificando che la confezione riporti il bollino rosso che contraddistingue i farmaci per automedicazione. Perciò leggere sempre il foglietto illustrativo e verificare sempre la data di scadenza. Non utilizzare farmaci che non si conoscono soltanto perché consigliati da amici o conoscenti. Un farmaco efficace per una persona può non essere efficace o avere effetti collaterali per un´altra. L´automedicazione deve sempre essere semplice e di breve durata. Se i sintomi persistono o compaiono nuovi disturbi è necessario interrompere la cura e consultare il medico Al momento dell´acquisto verificare con il farmacista se il farmaco scelto può essere assunto contemporaneamente con altri di altre eventuali cure in corso. Con l’estate e le vacanze ormai alle porte, ecco di seguito un leggero e comodo decalogo dell’automedicazione per affrontate al meglio la bella stagione, utile sia che ci si voglia dedicare all’attività fisica, sia che si desideri semplicemente oziare. In estate una dieta corretta è più che mai importante per evitare i classici disturbi dovuti al caldo: cattiva digestione, stipsi, diarree, bruciore di stomaco. Cibi leggeri, molta frutta e verdura, molta acqua. Nel caso di disturbi sono consigliati fermenti lattici, antidiarroici (medicinali a base di lievito, in particolare il saccaromyces boulardii che non interferisce con l’eventuale terapia antibiotica e ripristina in tempi rapidi la normale popolazione batterica intestinale. Quando la diarrea è grave e dura qualche giorno, possono essere utili/necessari farmaci inibitori della motilità intestinale), farmaci per stipsi, antisecretori e antiacidi Gli occhi sono spesso messi a dura prova: luce del sole, acqua del mare, vento. Le eventuali irritazioni possono essere alleviate con colliri decongestionanti o a base di antistaminici. Chi viaggia a volte soffre di mal di mare, d’aria e d’auto. Specifici farmaci impediscono o alleviano le forti nausee Chi soffre di bassa pressione subisce particolarmente gli effetti del caldo. Oltre alla dieta esistono vitaminici, farmaci e rimedi ai quali è possibile ricorrere con tranquillità. Lievi traumi, strappi e distorsioni a volte, purtroppo, accompagnano le nostre vacanze così come i bruschi passaggi dal freddo al caldo, o viceversa, possono favorire i dolori muscolari (torcicollo). Può essere allora utile l’applicazione locale di pomate, creme, unguenti a base di antinfiammatori non steroidei, i Fans i quali saranno anche in grado di calmare il dolore. Qualora il dolore fosse particolarmente spiccato può anche essere utilizzato, per brevi periodi di tempo, per via orale, lo stesso tipo di farmaci in automedicazione . In particolare chi soffre di varici e/o gambe gonfie, deve stare attento all’esposizione al sole che può avere effetti negativi. Alcuni farmaci possono comunque aiutare a proteggersi (pomate, cps per edemi e varici) Regola fondamentale, e non solo d’estate: non seguire alla cieca consigli di amici e compagni di viaggio, ma prima di prendere un farmaco (naturalmente con il bollino rosso) controllare le indicazioni con il farmacista .  
   
   
MARMOTEC 2006, L’ASSESSORE BRENNA: LA REGIONE TOSCANA INVESTIRÀ NEL DISTRETTO DI CARRARA 6 MILIONI DI EURO PER RENDERE COMPETITIVO IL SETTORE.  
 
Carrara, 5 giugno 2006 – Sei milioni di euro per ridare competitività al distretto lapideo di Carrara. E’ l’investimento della Regione Toscana annunciato dall’assessore alle Attività Produttive Ambrogio Brenna intervenendo il 31 maggio all’inaugurazione della 27° edizione di Carraramarmotec, la Fiera Internazionale Marmi e Macchine conclusasi il 3 giugno con 440 espositori (+ 12% rispetto al 2005), 22 mila metri quadri di stand (+ 23%), partecipazioni da 23 paesi e 15 folte delegazioni di operatori dall’Africa Mediterranea, Europa dell’Est, Sud America, Medio Oriente, Stati Uniti, Sud Africa, Francia, Spagna, Inghilterra, Finlandia. “La Regione”, ha detto Brenna, “considera i distretti un capitale sociale composto in cui confluiscono abilità, saperi, memoria dei processi produttivi. Ecco perché investiremo 6 milioni di euro in alcune delle attività proposte dal distretto di Carrara. Siamo convinti della validità di una scelta strategica che privilegia, prima di tutto, lo sviluppo del territorio”. Per il sindaco di Carrara Giulio Conti questa 27° Carraramarmotec “è la fiera del rilancio”. Lo ha detto intervenendo con altre autorità alla cerimonia inaugurale presenziata dal presidente di Carrarafiere Giancarlo Tonini e dal direttore Paris Mazzanti. La manifestazione (nella circostanza ha debuttato il nuovo grande padiglione da 12. 000 metri quadrati costruito quest’inverno a tempo di record) si apre peraltro in un momento assai importante per il settore che registra segnali di ripresa dopo un lungo periodo di stagnazione dell’export. Tonini ha peraltro messo in evidenza l’impegno profuso nell’organizzazione della fiera: “Ci aspettiamo”, ha detto, “un incremento significativo dei visitatori dall’Italia e dal mondo. E’ previsto inoltre l’arrivo di numerose delegazioni straniere di operatori che vedono nel nostro Paese un interlocutore importante e in Carraramarmotec uno strumento prezioso per attivare o consolidare rapporti commerciali, tecnici e culturali”. Tutto ciò, ha aggiunto Tonini, “è il risultato di un’impegnativa promozione internazionale e testimonia il rapporto nuovo e positivo instaurato fra le aziende del nostro distretto e la fiera, non più considerata come semplice momento espositivo, ma come concreto strumento di confronto e attivazione di contatti, dunque di sviluppo per il settore. Gli operatori locali hanno dato una spinta decisiva alla crescita di Carraramarmotec dimostrando verso spirito di collaborazione”. Per il sindaco Conti “nel distretto di Carrara il settore è sicuramente invecchiato e si è ridotto in termini di dimensioni. Ma la sua immagine è ancora forte, tornare a dare segnali positivi e la presenza delle cave, ossia della materia prima, è un elemento decisivo per il futuro del territorio e delle imprese. La stessa fiera dimostra grande vitalità e contribuisce a rilanciare il settore, testimoniando una volontà, soprattutto delle imprese, di ridare impulso al distretto e all’intero sistema”. Quanto all’assessore Brenna ha confermato che la Regione crede fortemente in Carraramarmotec: “Non solo come struttura di eccellenza del sistema espositivo toscano”, ha detto, “ma anche perché, grazie alla dimensione e alle capacità organizzative che ha saputo esprimere, è in grado di giocare un ruolo importante per l’intera economia locale”. .  
   
   
CARRARAMARMOTEC HA PREMIATO LE 12 AZIENDE PIÙ LONGEVE  
 
Carrara, 5 giugno 2006 - Quest’anno la Benetti Macchine compie 80 anni. La nota società per azioni di Carrara, che opera nel settore delle macchine e delle attrezzature per lavorare la pietra, fu infatti fondata nel lontano 1926 ed è la più anziana delle dodici aziende che sono state premiate dall’Internazionale Marmi e Macchine (Imm), nella giornata di apertura della 27° fiera mondiale del marmo. “Un riconoscimento sentito e doveroso”, commenta il presidente di Imm Giancarlo Tonini, “anche perché queste imprese e questi imprenditori hanno sempre creduto nella nostra fiera come momento di promozione e di affermazione dei loro prodotti”. Il Sindaco di Carrara Giulio Conti, assieme all’assessore regionale Ambrogio Brenna, al presidente e al direttore di Carrarafiere Giancarlo Tonini e Paris Mazzanti, al termine della cerimonia inaugurale di Carraramarmotec hanno consegnato una targa per testimoniare l’apprezzamento per la tenacia, lungimiranza e intraprendenza di chi, tanti anni fa, ha fondato queste aziende e di chi le ha poi gestite contribuendo all’affermazione del marmo e delle tecnologie italiane in tutto il mondo. Tra le imprese più longeve un’altra carrarese, la Gaspari Menotti (specializzata nella produzione di telai, tagliablocchi, lucidatrici, linee complete per la lavorazione del marmo) che compie il mezzo secolo di vita. Stessa età, 50 anni, per altre quattro aziende che hanno avuto un ruolo di primo piano a livello internazionale, contribuendo in maniera importante all’affermazione del Made in Italy. Si tratta della pisana Tenax (abrasivi, lucidanti, mastici e cere), della veronese Antolini Luigi (marmi e graniti) e delle milanesi Ami (microsfere in vetro e acciaio) e Abrasivi Metallici (sede a Desio). Arrivano invece al traguardo dei 45 anni la Cesare Maremmani di Seravezza (pavimenti e rivestimenti) e la Comes di Fornacette (Pisa), leader nel settore delle lucidatrici e delle calibratici. Due le quarantenni: la Fergosti di Sesto San Giovanni (levigatrici e e accessori), oggi amministrata da Barbara e Daniela Fergosti, e la Marmilame di Massa (taglio del marmo e addittivi per miscele abrasive). Quanto alla Steinex di Levico Terme (Trento) festeggia 30 anni di attività nel settore delle macchine per lavorazione a spacco della pietra. Nozze d’argenti, ossia 25 anni, infine, per le massesi Protec (produce resinatrici, fiammatrici e sistemi automatici di movimentazione per lastre) e Mollificio Apuano (molle e accessori per il filo diamantato). Ecco l’elenco completo delle dodici aziende premiate e i rispettivi anni di presenza sul mercato.
Azienda Anni Azienda Anni
1 Mollificio Apuano 20 7 Cesare Maremmani 45
2 Protec 25 8 Ami Abrasivi Metallici 50
3 Steinex 30 9 Antolini Luigi & C. 50
4 Fergosti 40 10 Gaspari Menotti 50
5 Marmilame 40 11 Tenax 50
6 Comes 45 12 Benetti Macchine 80
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THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART, NEW YORK - CAPOLAVORI DELLA PITTURA EUROPEA ALLA FONDATION PIERRE GIANADDA DI MARTIGNY  
 
Milano, 5 giugno 2006 - La prossima rassegna della Fondation Pierre Gianadda di Martigny, Le Metropolitan Museum de New York, chefs-d’œuvre de la peinture européenne si inserisce entro una collaborazione ormai consolidata con la prestigiosa istituzione newyorkese. Nel 1989 il Metropolitan Museum presentava la collezione d’arte europea del Xx secolo di Jacques e Natasha Gelman. Trattando con il museo e con la signora Gelman, Léonard Gianadda ottenne di poter esporre la collezione negli spazi della Fondation Pierre Gianadda (1994). Poi, a partire dal 1996, il Metropolitan Museum prestò a Martigny varie opere per le grandi mostre dedicate a Modigliani, Manet, Gauguin, Berthe Morisot e Paul Signac. Nel 2004, inoltre, si adoperò per il trasferimento a Martigny dei tesori del Monastero di Santa Caterina al Monte Sinai. Oggi la Fondation Pierre Gianadda presenta una mostra costituita solo di opere conservate al Metropolitan Museum, cinquanta dipinti in tutto di maestri antichi e del Xix secolo. Fin dalla sua costituzione il Metropolitan Museum colleziona opere d’arte di ogni genere, a documentare le culture di ogni tempo e di ogni parte del mondo. Le sue prime acquisizioni furono fatte a Parigi e a Bruxelles durante la guerra franco-prussiana del 1870 : centosettantaquattro tele di maestri europei antichi, in particolare fiamminghi e olandesi del Xvii secolo. Cinque di queste opere, firmate Poussin, Teniers le Jeune, Panini, Giambattista Tiepolo e Francesco Guardi figurano in mostra. Dopo il debutto modesto in due piccoli edifici newyorkesi, il Metropolitan Museum si installò nel 1880 nella sua sede attuale del Central Park, all’angolo tra la Fifth Avenue e la 82nd Street. Grazie, fra l’altro alla generosità dei suoi donatori e benefattori, il museo possiede oggi più di tre milioni di opere su una superficie di oltre 600 mila metri quadri. I dipinti esposti a Martigny, che vanno dal Xvi al Xix secolo, appartengono alla collezione, di pittura europea e del Xix secolo, ricca di circa 2500 pezzi, dove sono particolarmente rappresentati Francia e Italia, seguite dalle scuole olandese, fiamminga, inglese e spagnola. L’adorazione dei pastori del Greco è senza dubbio uno dei capolavori più significativi della mostra. Dipinta nel 1610, è opera tardiva, su un soggetto più volte affrontato dall’artista, che da tempo viveva a Toledo. Le tele del Greco sono ammirate per la loro qualità visionaria e per la spirtualità che le avvolge ; le figure molto allungate, espressive, quasi danzanti, i contrasti fra ombre e luci che le caratterizzano traducono le libertà che il pittore si era preso con il realismo. Il Ritratto di Floris Soop come portabandiera di Rembrandt è allo stesso modo un’opera di grande spessore. Dipinta nel 1654, appartenne a Joshua Reynolds. Il modello porta l’abito da cerimonia di un portabandiera della guardia municipale di Amsterdam. Soop era un ricco imprenditore e vicino di Jan Six, protettore delle arti, che Rembrandt ritrasse in quello stesso anno. In questo ritratto, in cui i dettagli del costume sono resi con grande efficacia, si esprime tutta l’umanità del maestro olandese. Il Metropolitan Museum inaugurò la sua prima mostra di pittura impressionisa nel 1889. Le Guitariste di Manet, dipinto nel 1860, fu donato al museo nel 1949 dal suo presidente, William Church Osborn. Questa opera di gioventù riflette il gusto dell’artista e del pubblico dell’epoca per l’arte e la cultura spagnola. Essa valse a Manet il suo primo successo di critica, con una menzione memorabile per il suo debutto al Salon nel 1861, anche se alcune voci si levarono contro il suo stile realista e le tracce delle pennellate che vi si potevano rilevate. Le Guitariste fu acquistato dal baritono Jean-baptiste Faure nel 1873. Manet fece anche un acquerello sullo stesso tema, che probabilmente ne fu lo schizzo, e una acquaforte. Greuze e Ribot sono stati citati come possibile sorgente di ispirazione. L’identità del modello è incerta. Potrebbe trattarsi di Jaime (detto Jacques) Bosh o di Trinidad Huerta, due chitarristi spagnoli che furono celebri a Parigi in quegli anni, ma è più verosimile che si tratti di un musicista anonimo. Dans le pré, di Renoir, raggiunse la collezione del Metropolitan Museum nel 1951. La tela fu dipinta tra 1888 e 1892, periodo in cui Renoir rappresentò queste coppie di fanciulle in scene innocenti e intime che piacevano molto al pubblico. Sebbene si sia voluto vedere nelle figure la figlia e la nipote di Berthe Morisot, esse non sono mai state identificate con certezza. Il paesaggio nella sua composizione, ricorda quelle dei pittori del Xviii secolo e in particolare Watteau. Dans le pré fu probabilmente eseguito in atelier e non all’aperto, ma le figure si inseriscono armoniosamente nell’insieme. I colori, freddi e caldi giustapoposti, sembrano volteggiare. I capolavori che compongono la rassegna testimoniano il gusto dei colelzionisti newyorkesi che hanno contribuito a costituire l’eccezionale raccolta di pittura europea del Metropolitan Museum. La mostra, a cura di Katharine Baetjer, è accompagnata da un catalogo che presenta le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte ed è introdotto da testi di Philippe de Montebello, Katharine Baetjer e Francesca Marzullo. .  
   
   
MALTA PALAZZO DELL´INQUISITORE MOSTRA THE CARDS OF DESTINY: GAMBLING, LUCK AND MAGIC “LE CARTE DEL DESTINO: AZZARDO, FORTUNA E MAGIA” CITTÀ DI VITTORIOSA DAL 17 GIUGNO AL 29 OTTOBRE 2006  
 
Malta, 5 giugno 2006 - La Chiesa di San Giovanni a La Valletta presenta tarsie marmoree pavimentali fra le più splendide della Cristianità. Si tratta dei rilievi tombali dei gran maestri dell´ordine con allegorie riconducibili al concetto di "Memento mori" immagini edificanti sulla brevità della vita e sulla vanità degli effimeri trionfi terreni. Troviamo Saturno, che rappresenta il trascorrere del tempo, raffigurato assieme alla Morte stessa, mentre non mancano immagini di Papi e della Fede Cristiana, in vesti di Papessa. Queste immagini sono costantemente presenti nel repertorio figurativo medievale riscontrabile in particolar modo nell´ insieme allegorico e simbolico dei tarocchi. Ma i tarocchi non rappresentano solo questo: se il loro aspetto colto è legato alla Mistica Cristiana, queste carte furono usate come gioco, un gioco di carte legato alla fortuna e quindi considerato d´azzardo. E non solo. Ai tarocchi fece riferimento il pensiero esoterico ed occultistico del Sette ed Ottocento, che li considerò come le pagine sciolte del famoso "Libro di Thot", di origine egiziana, un mazzo di carte pregno di significati nascosti, capaci di istruire l´uomo sulle scelte della propria vita. Da qui nacque la grande epopea della cartomanzia, per cui i tarocchi divennero degli strumenti magici per eccellenza, capaci di indagare fra le pieghe del passato, del presente e del futuro di ciascun uomo. Il rapporto fra i tarocchi e le allegorie presenti nelle tarsie marmoree della Basilica di San Giovanni, come sopra espresso, è stato il motivo ispiratore che ha suggerito al Ministero per la Cultura ed il Turismo di Malta di organizzare presso il Palazzo dell´Inquisitore, ora Museo Nazionale Etnografico, nella città di Vittoriosa, una grande mostra sulla storia delle carte in generale e sui tarocchi in particolare. Le carte da gioco rappresentano uno dei capitoli più affascinanti della storia del folclore in Europa. Alcuni storici suppongono che siano giunte in Europa nel corso del Medioevo in seguito ai rapporti commerciali con gli Arabi, i quali le avrebbero ricevute dagli Indiani o dai Cinesi, ma si tratta solo di ipotesi. I documenti europei più antichi risalgono alla fine del Trecento e consistono in imposizioni fiscali e limitazioni di vario tipo rivolte ai giocatori dei vari governi locali. Nel Quattrocento le carte da gioco conobbero una diffusione notevole grazie alla nascita dell´arte della stampa. Ma mentre i popolani giocavano con carte rozze e mal disegnate, i principi utilizzavano carte realizzate da grandi artisti con tecniche raffinatissime e materiali pregiati: oro, argento, tempere e lacche oppure, più semplicemente, ma con eguale perizia, con finissimi intagli xilografici. Sul finire del Cinquecento la produzione andò assestandosi su due modelli fondamentali: in Italia, Spagna e Francia prevalsero le carte a semi italiani (coppe, spade, denari e bastoni), mentre in Germania furono maggiormente diffusi i semi tedeschi (foglie, ghiande, campanelli e cuori). Agli inizi del Seicento comparvero le carte a semi francesi (cuori, quadri, fiori e picche) che ben presto monopolizzarono i mercati del Nord - Europa. I Tarocchi sono un gioco formato da 56 carte numerali dette "a semi italiani", ma di origine araba (coppe, danari, spade, bastoni) e da 22 immagini chiamate Trionfi ideate agli inizi del Quattrocento in Italia. Questo gioco rimanda ai Triumphi di Francesco Petrarca, in cui il poeta trecentesco descrive le principali forze che governano gli uomini attribuendo loro un valore gerarchico. Per primo viene l´Amore (l´Istinto) vinto dalla Pudicizia (la Ragione), a cui segue la Morte, sconfitta dalla Fama, a sua volta intaccata dal Tempo. Sopra a tutti regna l´Eternità, cioè Dio. Nelle carte dei tarocchi i Trionfi passarono dai 6 descritti dal Petrarca a 22, numero che nel significato mistico della numerologia cristiana rappresenta l´introduzione alla sapienza e agli insegnamenti divini impressi negli uomini. La pratica della Cartomanzia, ovvero l´arte di predire il destino dell´uomo attraverso le carte, è di origine relativamente recente e la sua nascita si deve alla Francia del Secolo dei Lumi, epoca in cui i segreti dell´Antico Egitto furono decifrati in base alle convinzioni esoteriche del tempo e le carte, compresi i tarocchi, ritenute addirittura inventate dal mitico Ermete Trismegisto (Hermes per i Greci e Thot per gli Egizi): "Le carte e gli Arcani Maggiori dei tarocchi sono i fogli sciolti di un antico libro egiziano le cui pagine contengono il segreto di una medicina universale, della creazione del mondo e del divenire della razza umana. Esso venne ideato nel 2170 a. C. Durante un convegno di 17 maghi presieduto da Ermete Trismegisto. Poi fu inciso su lamine d´oro che furono poste attorno al fuoco centrale del Tempio di Menfi. Infine, dopo varie peripezie, venne riprodotto da vili incisori medievali in maniera tanto inesatta da snaturare completamente il senso". Da quel momento le carte furono ritenute simboli magici in grado di indagare i destini umani Tra i tanti indovini di quell´epoca viene spesso ricordata Madamoiselle Lenormand, che seppe costruirsi una fortuna curando abilmente la propria immagine pubblica. Nel corso della sua carriera M. Lle Lenormand vide sfilare nel suo salotto personalità della statura di Robespierre, Marat, Danton, Napoleone Bonaparte ed infine divenne confidente personale dell´Imperatrice Giuseppina. La storia delle carte da gioco offre una vivida testimonianza di un costume tipicamente europeo. Da questo radicamento nella nostra cultura nasce il fascino e la forza suggestiva di questa mostra sulle carte da gioco, che per la varietà e la bellezza delle immagini presentate e delle grandi scenografie è in grado di coinvolgere persone di ogni età e ceto sociale. Il progetto storico-scientifico è stato curato dall´Associazione Culturale "Le Tarot", un organismo di studi storici-simbolici che raccoglie docenti universitari ed esperti in discipline storiche e scientifiche (Andrea Vitali, Franco Cardini, Rolando Dondarini, Terry Zanetti, etc). L´esposizione, divisa in capitoli storici e sezioni iconografiche, presenta documenti originali relativi agli aspetti più rilevanti descritti in questa presentazione, oltre a curiosità di vario tipo. Il materiale esposto appartiene al grande patrimonio sull´argomento che l´Associazione stessa ha raccolto in 25 anni di attività. Si tratta di carte antiche dipinte a mano, di incisioni di autori famosi come Dürer, Goltzius, Picard, libri del Cinquecento, del Seicento e del Settecento illustrati, manoscritti, avori, maioliche ed arazzi, antiche scatole da gioco intarsiate o laccate, per terminare con opere originali di celebri artisti contemporanei fra i quali Franco Gentilini e Renato Guttuso. Www. Heritagemalta. Org www. Associazioneletarot. It .  
   
   
MOSTRA CERAMICHE PUCCI 1947-1962 ROCCA DI UMBERTIDE – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA 10 GIUGNO – 22 OTTOBRE 2006  
 
Umbertide, 5 maggio 2006 - Promossa ed organizzata dal Comune di Umbertide in collaborazione con la Regione dell’Umbria, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, sabato 10 Giugno 2006, alle ore 17. 30, presso la Rocca di Umbertide (Pg), si inaugurerà la mostra “Ceramiche Pucci 1947-1962”, curata da Enrico Mascelloni e Marinella Caputo. Le Ceramiche Pucci di Umbertide (1947-1962) rappresentano un capitolo importante, sebbene poco noto, della ceramica umbra del novecento. Saranno esposti 109 oggetti che testimoniano la vitalità e l’estro di un design che accoglie gli stimoli dell’arte e la perizia dell’artigianato, con risultati sorprendenti. La manifattura Pucci, la cui genesi va rintracciata all’interno della Ceramiche Rometti, è stata attiva dalla fine degli anni quaranta all’inizio degli anni sessanta, proponendo un design originale e creativo che ha ottenuto un riscontro rilevante a livello nazionale e internazionale. La mostra, e il relativo catalogo, contribuiranno a far conoscere ad un pubblico più vasto, rispetto a quello degli esperti e dei collezionisti, una produzione di qualità che riguarda oggetti decorativi e funzionali e che si è distinta per il suo carattere decisamente innovativo, con contatti e assonanze nei confronti dei principali movimenti artistici degli anni cinquanta. L’iniziativa, inoltre, assume valore anche riguardo alla storia economica e sociale del territorio, per avere inciso in maniera determinante nella vita produttiva dell’area alto-tiberina e dell’intera regione umbra. Il catalogo di Skira Editore, contiene i testi critici di Enrico Mascelloni, Angelica Pucci e Marinella Caputo; le schede e la riproduzione a colori e bianco/nero delle opere esposte. Informazioni al pubblico: Rocca di Umbertide Tel. 075 9413691 .  
   
   
SI INAUGURA LA TERZA EDIZIONE DELLA MOSTRA - ESPERIENZA “I COLORI DELLA VITA” OSSERVARE UN QUADRO PER TOCCARE L’INCONSCIO: UN VIAGGIO SEMPRE PIÙ PROFONDO E RICCO DI NUOVE OPERE.  
 
Porto Ceresio (Va )– 5 giugno 2006 - Mercoledì 7 giugno alle h 18. 00, si inaugura presso la sala Polifunzionale di P. Le Luraschi la terza edizione della mostra – esperienza intitolata “I Colori della Vita” realizzata in collaborazione con l’Associazone Culturale Aura e con il Patrocinio del Comune di Porto Ceresio. Un percorso attraverso colori e sensazioni che si rinnova per coinvolgere i visitatori in un esperienza all’avanguardia. La natura non viene forzatamente interpretata ma sentita, i colori scelgono di essere posati su una tela, tutto avviene come in un sogno a contatto diretto con la propria anima. Questa è la promessa de “I Colori della Vita” mantenuta dai suoi autori, Pia Vercellesi, Giampaolo Gasparri e gli allievi della scuola di Aura. Artisti dell’inconscio che hanno come unico obiettivo la conoscenza del proprio “io”. .  
   
   
AL TEATRO DELL’ELFO COME GOCCE SU PIETRE ROVENTI COMMEDIA PSEUDOTRAGICA DI RAINER WERNER FASSBINDER  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Quarto incontro tra l’Elfo e il teatro di Fassbinder, Come gocce su pietre roventi concentra, in una sorta di esperimento da laboratorio, i temi del potere, dello sfruttamento e della sopraffazione all’interno del rapporto amoroso, interpretandoli come il primo nucleo dello sfruttamento su vasta scala dell’uomo sull’uomo. L’amore non è mai una faccenda privata per questo autore tedesco che riesce a coniugare la più lucida oggettività con una passione densa e rabbiosa. Il testo ci racconta, col distacco di chi osserva prodursi un fenomeno chimico, l’incontro fra Leopold, un fatuo e meschino uomo di mezza età, e Franz, giovanissima vittima designata, caduta senza lottare nella rete della seduzione. Come in una parabola, che coinvolge via via anche Anna, la fidanzatina di Franz, e Vera, antica vittima del fascino di Leopold, assistiamo ai rituali disgregatori di una convivenza fatta di giochi di potere e di perfidie sottili, finché, nel finale vagamente surreale, Franz sempre più debole, sempre più pallido finirà per soccombere. E a una favola gotica, percorsa continuamente da un’ironia acidula e a tratti anche molto divertente, somiglia questa vicenda, dove un banale incontro notturno fra due uomini in cerca di sesso assume i contorni inquietanti di un racconto di vampiri, che si consuma in un appartamento freddo come la morte. Chi entra nella tana di Leopold non ne riesce più a uscire, vittima di un licantropo piccolo-borghese che si dà “una risciacquatina rapida ai denti”, come un igienista un po’ ossessivo, prima di raggiungere a letto le sue vittime. Dopo Le amare lacrime di Petra von Kant, La Bottega del caffè e I rifiuti, la città e la morte, questo spettacolo, debuttato il 12 gennaio 2005, ha confermato con il suo ottimo esito la consonanza della compagnia dell’Elfo con la drammaturgia di Fassbinder. Www. Elfo. Org .  
   
   
MESSA IN SCENA DELLE OPERE VINCITRICI DELLA SESTA EDIZIONE DEL “CONCORSO EUROPEO DI DRAMMATURGIA PER GIOVANI”.  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Con il contributo della Regione Lombardia-culture Identità e Autonomie della Lombardia, del Comune di Milano-settore Sport e Giovani e con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione-ufficio Scolastico per la Lombardia e della Provincia di Milano, presso la “Scatola Magica” del Teatro Strehler di Milano-largo Greppi 1, il 6 giugno alle ore 17 si terrà la lettura interpretativa del testo: ”Ad un passo dal cielo (W la mafia)” di Aldo Rapè, con Marco Rigamonti. “Il protagonista è un giovane che ricorda fatti “di vendette” avvenuti quando era ancora un bambino e che hanno coinvolto la sua famiglia. Ha come compagno un vecchio pupazzo, l’amico di tanti anni prima. Il suo animo non è stato intaccato dalle brutture del mondo e in lui continua a vivere la speranza che “la bella favola di una vita normale” possa continuare ad esistere. ” tel. 02 48022981 Reday@iol. It .  
   
   
PIERLUIGI. ON CINEMA PHOTOLOGY 6 GIUGNO - 8 SETTEMBRE 2006  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Photology rende omaggio a Pierluigi Praturlon, fotografo che nei suoi scatti ha saputo cogliere il sapore, la magia e lo splendore dei set romani negli anni della Dolce Vita, con la mostra Pierluigi. On Cinema. Per la prima volta vengono presentate 30 fotografie inedite che raccontano i set romani degli anni Cinquanta e Sessanta, stampe uniche delle quali non esistono altre riproduzioni e in alcuni casi neppure i negativi, in quanto vintage prints provenienti originariamente dall’archivio dell’autore. Ritratti dall’attualissimo taglio fotografico che sono stati raccolti nel volume dall’omonimo titolo Pierluigi. On Cinema, che Photology presenta in occasione della mostra. La prima monografia dedicata all’uomo che con la sua arte ha saputo cambiare il ruolo del fotografo di scena. Un “album” fotografico con oltre 200 immagini in cui non manca nessuno dei grandi personaggi che hanno reso celebre il cinema degli anni cinquanta e sessanta, quando Cinecittà veniva a ragione definita la “Hollywood sul Tevere”, e che si avvale di un saggio-racconto sul cinema italiano di Claudia Cardinale. Fellini, De Sica, Rossellini, Comencini, Emmer, ma anche Vidor, Wyler, solo per citarne alcuni, si sono avvalsi della collaborazione di Praturlon, nome d’arte Pierluigi, come fotografo di set, per rendere indelebili le immagini delle star delle proprie pellicole e fermare sulla carta scene memorabili della storia del cinema. Così di Ben Hur, Cleopatra, La Dolce Vita, Matrimonio all’italiana, Pink Panther, come di tutti gli altri film di cui è stato fotografo di scena ha saputo cogliere l’atmosfera, portando lo spettatore al di là della cinepresa svelando alcuni piccoli segreti dei divi del grande schermo. Sophia Loren, Audrey Hepburn, Anita Ekberg, Claudia Cardinale, Silvana Mangano; e ancora Marlene Dietrich, Anna Magnani, Marcello Mastrionni, Jean Paul Belmondo, Peter Sellers, Peter Baldwin, Charlton Heston, Frank Sinatra, Henry Fonda… scatti fuori scena, senza trucco, che colgono l’immediatezza e la spontaneità della vita sul set . Differenziandosi dai paparazzi che rincorrevano le star nelle notti romane, Pierluigi fu protagonista di quella dolce vita che scorreva lungo il Tevere negli anni del boom economico del dopoguerra. Unico a parlare correttamente cinque lingue e dall’elevata sensibilità culturale e sociale, fu uno dei primi fotogiornalisti a raccontare l’atmosfera e gli umori dei set cinematografici. Il suo studio fotografico, dotato delle apparecchiature più sofisticate e delle tecnologie più all’avanguardia, divenne un punto d´obbligo per tutte le produzioni che arrivavano a Roma. È lui ad avere ispirato Fellini per la celebre scena di Anita Ekberg nella fontana di Trevi. Pierluigi fotografò l´amica dopo una serata trascorsa insieme in un night club della Capitale, mentre immergeva i piedi indolenziti nella fontana di Trevi e iniziava a camminarvi con il vestito alzato. Illuminando con i fari della macchina il bagno notturno, mise in luce Anita Ekberg in tutta la sua prorompente bellezza. Quella stessa scena la volle ricostruire Fellini un anno dopo, nel film La Dolce Vita, chiedendo per altro all´amico di istruire gli attori chiamati a interpretare i fotografi. Iniziò così un connubio che durò per quasi tutti i film del grande regista. È lui ad aver consacrato il mito della Loren nell’immagine che la ritrae inginocchiata e piangente, manifesto del film La Ciociara di Vittorio De Sica (1961), nonché icona del genere neorealista italiano. Unico italiano a potere fotografare Charlton Heston sul set del colosso Ben Hur, ha immortalato Claudia Cardinale in C’era una volta il Wes, Marlene Dietrich in The Monte Carlo Story, Marcello Mastroianni e Ursula Andress in La decima vittima, ha realizzato le fotografie di scena in Guerra e Pace, La Grande Guerra, La loi, ha fotografato Liz Taylor in Cleopatra, Richard Burton in The Spy Who Came in From the Cold, Sean Connery nel film Agente 007 Thunderball. Nei suoi scatti è riuscito a cogliere ben più del divismo delle star, illuminando la bellezzza di Monica Vitti, il piglio di Vittorio Gassman, il fascino di Marlon Brando, l’altezzosità di Liz Taylor. Nelle sue fotografie la posa d’autore, la ricerca della luce perfetta e del taglio d’artista si uniscono all’immediatezza del fotoreporter abituato al movimento, a cogliere l’attimo nella vita reale come nei film. Per tutta la durata della mostra Photology Shop presenterà una selezione di opere fotografiche sul cinema contemporaneo, Mario De Biasi, Tazio Secchiaroli, Richard Avedon, Elliott Erwitt, Gian Paolo Barbieri, Ron Galella, Angelo Frontoni, Federico Patellani. .  
   
   
MOZART CONTEMPORANEO A LUGANO CON KREMER IL 6 GIUGNO AL PALAZZO DEI CONGRESSI  
 
Lugano, 5 giugno 2006 - È il grande violinista lettone Gidon Kremer a chiudere la prima parte di Lugano Festival – chiusura che getta un ponte verso la seconda sezione, il Progetto Martha Argerich, chiamando sul palco un artista che è stato spesso ospite dei concerti ideati dalla pianista argentina. Kremer si presenta insieme al gruppo da lui fondato nel 1997 e ormai ampiamente riconosciuto dai grandi festival internazionali, la Kremerata Baltica, che raccoglie in un’orchestra da camera giovani fuoriclasse provenienti da Estonia, Lettonia e Lituania. In sintonia con quella vivacità di ricerca che caratterizza da sempre tanto Kremer quanto la Kremerata, il programma crea una sinergia inedita fra Mozart – rappresentato dai Concerti per violino K 211 e K 219, il secondo dei quali parafrasa nel Rondò una danza dei Balcani –, la musica tradizionale dei paesi baltici e la nuova musica russa. Del moscovita Alexander Raskatov (classe 1953, segnalato dal grande Schnittke come uno dei più interessanti autori russi viventi) si ascolteranno i Five Minutes from the life of W. A. M. Per violino solo, archi e percussione, un pezzo creato nel 2000 in omaggio al genio salisburghese. Appuntamento alle ore 20. 30 al Palazzo dei Congressi di Lugano, Piazza Indipendenza 4 .  
   
   
MOZART: “DON GIOVANNI ALL’OPERA DEI PUPI” AL TEATRO COMUNALE “MAURO PAGANO” DI CANNETO SULL´OGLIO (MANTOVA)  
 
Canneto sull´Oglio (Mantova), 5 giugno 2006 – In occasione delle celebrazioni del 250° anniversario della nascita di Mozart e presentata dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio i prossimi Mercoledì 7 giugno alle ore 21,00 e Giovedì 8 giugno sempre alle ore 21,00 avrà luogo il “Don Giovanni All’opera Dei Pupi”. Un omaggio al teatro dei pupi ispirato all’opera omonima di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Lo spettacolo sarà ripreso dalla Rai e verrà mandato in onda nel programma “Palcoscenico”. L’ Ingresso è Libero Per informazioni: Biblioteca Comunale di Canneto sull´Oglio (Mantova), tel. 0376 70671 .  
   
   
GOLF - LET: BELLA PRESTAZIONE DI SOPHIE SANDOLO CHE SI CLASSIFICA OTTAVA IN OLANDA  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Ottima prestazione di Sophie Sandolo, che si è classificata all’8° posto con 212 colpi (70 72 70) nel Klm Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si è concluso all’Eindhovensche Golf di Valkenswaard, in Olanda. Ha vinto la francese Stefanie Arricau (204 - 67 67 70) al terzo titolo nel circuito, che mettendo a segno due birdie alle buche 16 e 17 ha avuto ragione della tedesca Anja Monke, seconda con 205 (69 67 69) e dell’ australiana Leah Hart, terza con 206 (65 71 70). Al quarto posto con 209 la danese Amanda Moltke-leth e al quinto con 210 le transalpine Sophie Giguel e Gwladys Nocera. In media classifica Isabella Maconi, 27ª con 217 (73 71 73), in bassa Tullia Calzavara, 55ª con 221 (72 74 75). Non hanno superato il taglio Margherita Rigon (75 75) e Barbara Paruscio (78 72), entrambe 85. E con 150. La Sandolo ha iniziato il torneo al 13° posto con un 70, poi ha mantenuto la posizione nel secondo turno con un 72. A quel punto l’obiettivo era di migliorare ulteriormente la classifica, essendo la leader Arricau otto colpi più avanti e quindi troppo lontana per sperare nel titolo. E l’ italiana nata a Nizza è riuscita nell’intento, sia pure alternando belle giocate a qualche errore. Nel suo score un eagle, quattro birdie e quattro bogey. European Tour: Alessandro Tadini 28°, Vince Robert Karlsson - Alessandro Tadini ha concluso al 28° posto con 272 colpi (68 65 70 69) il Celtic Manor Wales Open (European Tour), disputato al Celtic Manor Resort. Si è imposto il trentasettenne svedese Robert Karlsson (260 - 61 63 65 71), al sesto successo nel circuito, che ha dominato il torneo ponendosi al comando sin dalla seconda frazione e aumentando progressivamente il vantaggio, concedendosi un calo di tensione solo nelle ultime due buche a vittoria acquisita. Al secondo posto l’inglese Paul Broadhurst (263 - 64 64 67 68), al terzo il portoghese José-filipe Lima (264 - 69 61 70 64), un elemento che sta crescendo bene, al quarto con 264 lo scozzese Colin Montgomerie. Non ha superato il taglio dopo 36 buche Michele Reale, 151° con 149 (75 74). Alps Tour: Titolo A Julien Xanthopoulos - Il francese Julien Xanthopoulos, ventitre anni, ha concretizzato un ottimo inizio di stagione vincendo con 275 colpi (68 69 68 70) l’Open Aquarelle. Com Cotes d’Armor Bretagne (Alps Tour) al Golf de Plèneuf Val André, nei pressi di Rennes in Francia. Ha battuto i connazionali Michael Lorenzo Vera (278 - 68 70 68 72) ed Eric Chaudouet (279 - 74 71 70 64). Non ha concluso il torneo Nicola Maestroni, che si è ritirato nel corso del quarto giro e che è stato classificato al 45° posto. Dopo 54 buche era 30° con 218 (70 72 76). Sono usciti al taglio: Fernando Pasqualucci e Renato De Rosa 60. I con 151, Lorenzo Magini 67° con 152, Massimiliano Secci 72° con 153 e Alessio Mastriforti 85° con 159. Seniors Tour: Ancora Sam Torrance - Dopo essersi imposto nello Sharp Italian Seniors Open, Sam Torrance ha vinto anche l’Aib Irish Seniors Open (Seniors Tour) allo Sheraton Fota Island Gr di Carrigtwohill in Irlanda. Lo scozzese (207 - 70 68 69) ha centrato il sesto titolo nel circuito superando in play off lo statunitense Jerry Bruner (69 69 69), il cileno Guillermo Encina (68 67 72) e l’australiano Stewart Ginn (67 73 67). Al quinto posto con 208 Horacio Carbonetti, Tony Johnsone, Bobby Lincoln e Carl Mason. Non hanno brillato Giuseppe Calì, 29° con 216 (73 71 72), e Pietro Molteni, 59° con 223 (81 72 70). .  
   
   
GOLF - MEMORIAL: EDOARDO MOLINARI ESCE AL TAGLIO LPGA TOUR: RESTANO IN GARA CAVALLERI E SERGAS  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Il dilettante azzurro Edoardo Molinari, 93° con 154 (77 77), è uscito al taglio nel Memorial Tournament, torneo dell’U. S. Pga Tour che, sul tracciato del Muirfield Village Gc a Columbus nell’Ohio, procede a singhiozzo per il maltempo e le sospensioni. Classifica provvisoria, dunque, anche al termine del terzo giro con lo svedese Carl Pettersson al comando con “meno 11” dopo 17 buche, seguito da Woody Austin (“meno 10” alla 17) e da Zach Johnson (“meno 10” alla 16). Al quarto posto Phil Mickelson (“meno 8” alla 17) e Adam Scott (“meno 8” alla15). Tagliati fuori dalla lotta per il titolo Jim Furyk, Chris Dimarco e Mike Weir, 29. I con 216, Sergio Garcia, Ernie Els e Vijay Singh, 38. I con 217, Davis Love Iii, 46° con 219, e Retief Goosen, 57° con 221. Molinari ha effettuato il secondo giro (77 colpi) in due frazioni. Fermato dopo appena due buche (due par), alla ripresa del gioco è incappato in un doppio bogey alla 3, al quale sono seguiti bogey alla 5, alla 9 e alla 10. Primo birdie alla 11, ancora due bogey (15 e 17) e birdie sul green conclusivo. “Anche se non ho ancora giocato bene - ha detto l’azzurro - mi sembra di essere comunque in ripresa, in quanto non ho più eseguito dei colpi particolarmente brutti dal tee, come invece mi accadeva fino all´altra settimana. Il mio gioco sta migliorando e questo mi rende fiducioso per l’ U. S. Open. Oggi ho colto pochi fairway e pochi green, ma in tutti i fairway che ho mancato la palla era quasi sempre in prerough, mentre quando non ho preso il green era sempre vicino alla bandiera. Credo proprio che con altri sette giorni di pratica sarò nella condizione giusta per affrontare l’U. S. Open. La settimana prossima andrò a giocare a Winged Foot, il percorso che lo ospiterà, in modo da capire bene cosa mi aspetterà per il secondo major dell´anno”. Lpga Tour: Ai Miyazato Supera Annika Sorenstam - Annika Sorenstam (133 - 64 69) ha ceduto la leadership alla giovanissima giapponese Ai Miyazato (132 - 66 66), che l’ha sorpassata nelle otto buche finali dopo essere stata in ritardo di due colpi. Terze con 134 Laura Diaz, Seon Hwa Lee e Sherri Steinhauer. Lo Shoprite Classic (Lpga Tour), sul percorso del Seaview Resort & Spa a Galloway nel New Jersey, offrirà comunque un epilogo elettrizzante poiché almeno diciannove proettes, raccolte in cinque colpi, lottano per il titolo. Sono rimaste in gara, ma con l’ultimo punteggio utile di 142 e al 61° posto Silvia Cavalleri e Giulia Sergas, che fanno corsa parallela con gli stessi score: 69 nel turno iniziale e 73 nel secondo. La Cavalleri ha segnato 5 birdie, 5 bogey, un doppio bogey; la Sergas 3 birdie, 5 bogey. .  
   
   
VELA/ELBA: CONCLUSA A MARCIANA MARINA LA DUFOUR CUP  
 
Marciana Marina, 5 giugno 2006 – Con le ultime due prove – un bastone e una costiera di 14 miglia – si è conclusa ieri a Marciana Marina la prima edizione della Dufour Cup - 1° Trofeo Tirrenian Sea, manifestazione riservata alle imbarcazioni Dufour Yacht. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione, il Circolo della Vela Marciana Marina e Settemari Yacht, concessionario italiano del prestigioso cantiere francese. “Nonostante la meteorologia non sia stata dalla nostra parte – hanno dichiarato congiuntamente Piero Canovai (presidente del Cvmm) e Silvano Botti (Settemari Yacht) – siamo riusciti ad avere una discreta flotta di imbarcazioni e a completare regolarmente il programma previsto”. Infatti dopo le prime due regate a bastone disputate nella prima giornata (giornata peraltro molto impegnativa con mare formato e sostenuto vento di tramontana/greco di intensità fino a oltre 25 nodi), nella seconda e conclusiva giornata sono state corse altre due prove. La prima delle due un percorso a bastone posato nello specchio d’acqua antistante il porto di Marciana Marina, la seconda un prcorso costiero che ha portato gli equipaggi da Marciana Marina fino allo Scoglietto di Portoferraio per poi fare ritorno al punto di partenza. Leggermente migliorate le condizioni meteorologiche con un pallido sole e un vento di maestrale di intensità variabile fra gli 11 e i 15 nodi. Ribaltata la classifica finale rispetto a quella del primo giorno: infatti la vittoria finale andava al Dufour 40 Stilo dell’armatore bergamasco Ludovico Fassitelli, che grazie a scelte tattiche accorte riusciva a concludere in intrambe le prove al primo posto superando l’avversario Clessidra (Dufour 40) del ligure Marco Paoletti che otteneva soltanto un 3° e un 5° di manche. La terza posizione nella classifica finale era prerogativa di Stella, un altro Dufour 40 di Stefano Cerretelli con i risultati parziali 3-4-2-2. “Sono molto contento di questo risultato – ha dichiarato alla premiazione l’armatore di Stilo – negli ultimi 20 anni avevo abbandonato la vela agonistica per dedicarmi alle gare automobilistiche e quest’anno sono ritornato alle regate e questa vittoria è un buon risultato, ora ci trsferiremno in Sardegna dove a fine agosto parteciperemo al Campionato Assoluto Ims di Cagliari”. L’equipaggio di Stilo oltre che dall’armatore/timoniere era composto da Pierennio Stefanoni (tattica/randa), Marco Casrtelli e Mario Coletti (tailer), Marco Del Molin (drizze), Luca Bertacchi (albero), Fabrizio Viola (prua) e si è aggiudicato il prestigioso 1° Trofeo Tirrenian Sea (che viene assegnato in via definitiva dopo la terza vittoria) consegnato durante la cena di premiazione in cui i concorrenti hanno festeggiato nella piazza Bonanno con i manicaretti preparati da Carlo Eugeni, responsabile della Condotta Slow Food dell’isola d’Elba, e il suo team culinario. L’appuntamento è fissato per il prossimo anno con la seconda edizione della Dufour Cup - 1° Trofeo Tirrenian Sea. La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Marciana Marina, con il supporto degli sponsor istituzionali del Cvmm, Moby, Guidotti Centro Stampa, Puma e Finalma nonché Banque Populaire Cote d’Azur, Elvstroem/sobstad Italia, Facnor, Silva, Nv Equipment, Giornale della Vela. Il prossimo fine settimana il Circolo della Vela Marciana Marina sarà impegnato su vari fronti: nella vela con la trasferta dei giovanissimi timonieri della classe Optimist a Firenze e nel Mugello dove sono in programma il Ix Trofeo Orsa Maggiore Coppa Piercarlo Ruffilli (9 giugno Ponte Vecchio) e il Raduno Cadetti Prima Vela (10 giugno lago di Bilancino); nel canottaggio a Marciana Marina con la prima prova del Campionato Elbano 2006. .  
   
   
UNICO “CUORE” PER TRE EVENTI LA MARCIALONGA LANCIA LA CYCLING ORA TOCCA ALLA “RUNNING”, IL 3 SETTEMBRE  
 
Predazzo, 5 giugno 2006 - La Marcialonga si fa in tre, e questa volta proprio nel vero senso della parola. Dopo la mitica granfondo sugli sci che lo scorso gennaio ha segnato sull’albo d’oro il 33° vincitore, dopo la riuscita Marcialonga Running che in sole tre edizioni ha fatto passi da gigante in quanto a partecipazioni, ecco ora la Marcialonga Cycling. Era già stata annunciata, ma ora nel quartier generale di Predazzo lo staff organizzativo è concentrato anche su quest’evento. La Marcialonga dello sci di fondo è già in fase operativa, anche se mancano ben otto mesi, ed una prima novità riguarda l’orario di partenza che è stato riportato dopo tanti anni alle ore 8. 00. La seconda news si collega alla valorizzazione sempre maggiore della “Light”, la cui lunghezza rimane di 45 km con un dislivello di 606 metri, ma la partecipazione è ora aperta anche ai 16enni (nati nel 1990) ed ai 17enni (nati 1989) in possesso di tessera Fisi. La Marcialonga Running da quest’anno diventa internazionale e si riconferma Campionato del Mondo di corsa lunga distanza per laureati in medicina e odontoiatria. La data è quella canonica della prima domenica di settembre, il giorno 3. Cambia data invece, rispetto alle prime informazioni, la Marcialonga Cycling. La data definitiva del debutto è quella del 3 giugno 2007, con i due percorsi di 80 e 135 km e dislivello rispettivamente di 1. 894 e di 2. 980 metri, con partenza ed arrivo di entrambi i tracciati a Predazzo, in località Stalimen, proprio dove si trova la sede della Marcialonga. E in questi giorni è on-line il rinnovato sito web che raccoglie le informazioni di tutti e tre gli eventi: www. Marcialonga. It .  
   
   
ARGENTO PER L´ITALIA DEL DELTAPLANO  
 
Milano, 5 giugno 2006 - La nazionale italiana di deltaplano, versione “ala rigida”, è rientrata in Italia con un eccellente secondo posto dai Campionati Mondiali di Quest Park di Groveland in Florida (Usa), vinti dalla Francia, terza l’Austria. Componevano il team Christian Ciech (Trento), Alex Ploner (Bolzano), terzo nella classifica individuale, Franco Laverdino (Torino), Angelo Crapanzano (Cuneo), Valter Turrin (Feltre), il Ct Flavio Tebaldi (Varese) e l’assistente Gorio Mandozzi (Macerata). Dieci i giorni di gara per altrettante manches; di queste solo sette convalidate per la classifica finale. Hanno partecipato complessivamente 75 piloti, in rappresentanza di 12 nazioni. Il deltaplano rientra nella disciplina del volo libero, cioè il volo senza motore. Alcuni mezzi superano i 100 km/h e possono percorrere tragitti notevoli, basta pensare che a Groveland si sono toccati i 205 km in una sola manche. Gli Italiani vincono le prime due prove con Ciech e Ploner, ma non riescono a contenere la rimonta della Francia trascinata da David Chaumet, nonostante una terza vittoria di Ciech nella penultima giornata. Corinna Schwiegershausen, Germania, e Manfred Ruhmer, Austria, irraggiungibili rispettivamente nella categoria “ali flessibili” (femminile) e “swift”, un innovativo deltaplano che sta gradatamente affermandosi. Nessun pilota italiano queste categorie. Grandioso lo scenario dei voli e sereno il clima del campionato: come di consueto, ogni pilota condivide a terra momenti di amicizia con quelli che saranno i suoi avversari in cielo. Qualche bizzarria da parte degli organizzatori, come porre l’arrivo della gara femminile nell’aviosuperficie privata di Steve Morse, il mitico chitarrista dei Deep Purple … dimenticandosi di avvertire il proprietario. L’artista rock, anch’egli appassionato di volo, l’ha presa con filosofia, facendo visita al circo del volo ed intrattenendosi con piloti e staff. .  
   
   
ANCHE SETTE TEAM STRANIERI AL GIRO D’ITALIA UNDER 26 PRIME DUE TAPPE IN TERRA DI LAVORO IL 9 E 10 GIUGNO  
 
 Caserta 5 giugno 2006 - Ci saranno anche due team del Belgio, le nazionali di Gran Bretagna, Australia, Danimarca, Svizzera e Germania tra le 22 squadre e i 174 corridori selezionati dalla Federazione ciclistica italiana per la trentacinquesima edizione del Giro d’Italia under 26, che partirà da Caserta il prossimo 9 giugno. La competizione internazionale nascerà in Terra di Lavoro su iniziativa del presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, e dell’assessore provinciale allo sport Michele Farina, che hanno raggiunto l’accordo con gli organizzatori della Egidio Event di Milano. La carovana, composta da corridori, tecnici, giuria, forze dell’ordine, giornalisti e addetti dell’organizzazione, arriverà a Caserta giovedì 8 giugno al Belvedere di San Leucio. Venerdì 9 il via con la prima tappa, una cronometro individuale di 8 Km e 500 metri, che partirà dalla Via Giardini Reali a S. Leucio e si concluderà a Casertavecchia. Il primo corridore partirà alle ore 12. 30 e a intervalli di un minuto seguiranno tutti gli altri fino all’arrivo dell´ultimo corridore previsto alle ore 16 circa. Sabato 10 giugno, invece, sarà la giornata della seconda tappa, da Maddaloni a San Bartolomeo in Galdo (Bn) di 134 Km. Il raduno a Maddaloni avverrà nel Villaggio dei Ragazzi, mentre la partenza ufficiale è fissata per le ore 12. 25 da via Libertà. Da Maddaloni i corridori punteranno su Caserta e toccheranno buona parte delle frazioni pedemontane del capoluogo: Tuoro, Santa Barbara, Staturano, Casolla, Puccianiello, Sala, San Leucio e Vaccheria per poi scendere nella Piana del Volturno e puntare su Caiazzo, Ruviano, Alvignanello, entrando in territorio beneventano. Le due tappe in Terra di Lavoro saranno dedicate alla memoria di Alberto Marzaioli, giornalista scomparso improvvisamente il 20 febbraio scorso e che aveva iniziato la sua carriera scrivendo proprio di ciclismo. In occasione della tappa a cronometro, inoltre, gli appassionati avranno anche la possibilità di seguire con la loro auto privata un corridore ed assisterlo durante la prova, accreditandosi presso l’organizzazione. .  
   
   
RALLY SAN MARINO CAMPIONATO ITALIANO RALLY 2006 VITTORIA E PRIMATO RAFFORZATO PER PELASSA CON LA PEUGEOT 206 RC GR.N  
 
 San Marino, 5 giugno 2006 - Federico Pelassa, il pilota torinese scelto da Peugeot Italia fra i protagonisti del Peugeot Competition 2005, ha vinto fra le 2 ruote motrici Gr. N al Rally di San Marino, ottenendo in coppia con Andrea Marchesini il suo primo successo tricolore. Con questa vittoria il giovane debuttante nel Cir ha rafforzato il suo primato in testa alla classifica generale delle 2 ruote motrici Gr. N del Campionato Italiano Rally 2006. Da sottolineare che Pelassa ha così ottenuto anche il suo quinto risultato utile in altrettante gare del tricolore a dimostrazione delle sue qualità e di quelle della Peugeot 206 Rc Gr. N campione in carica della categoria, che ha conquistato anche il secondo posto di gara con Rudy Andriolo. Giornata mediocre, invece, per Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi con la Peugeot 206 Super 1600: alla fine hanno portato a casa un buon terzo posto fra le ‘tutto-avanti’ ma senza riuscire a svettare nelle prestazioni come di consueto. La classifica del tricolore 2Rm Gr. N dopo la quinta gara stagionale: 1. Pelassa (Peugeot) 29 punti; 2. Fantini (Opel) 16; 3. Paire (Renault) 15; 4. Ghegin (Honda), Vallino (Peugeot) e Lunardi (Peugeot) 10. .  
   
   
RALLY R.A.A.B.: GUBERTINI VINCE GARA E GIRONE CENTRO DEL PEUGEOT COMPETITION TOP  
 
Milano, 5 giugno 2006 - Claudio Gubertini è il primo aritmetico vincitore di uno dei quattro gironi preliminari, quello Centro, del Peugeot Competition Top. Il pilota modenese ha infatti vinto al Rally Alto Appennino Bolognese ripetendo il successo ottenuto al Rally del Ciocco e quindi nessuno potrà superarlo nel conclusivo appuntamento del girone. Alle sue spalle si è classificato Michele Rovatti, che ha così ripetuto il risultato ottenuto la scorsa settimana al Rally della Lanterna. Le altre quattro Peugeot 206 Rc al via si sono invece ritirate. Da sottolineare il dominio Peugeot anche a livello assoluto: ai primi tre posti della graduatoria finale altrettante Peugeot 206 Wrc. Peugeot Competition Top – Le classifiche dei gironi preliminari. Nord-ovest: 1. Cogo 140 punti; 2. Sordi e Vallino 100; 4. Rovatti 80; 5. Lombardi 60. Da disputare: Oltrepò (30/7). Nord-est: 1. Michelini 100 punti. Da disputare: Marca (10/6), San Martino di C. (16/7). Centro: 1. Gubertini 200 punti; 2. Rovatti e Bianucci 80; 4. Strambi 60. Da disputare: Casentino (09/7). Sud E Isole: 1. Pascale 180 punti; 2. Lunari 100; 3. Cogo 80; 4. Cologgi e Ciovacco 60; Da disputare: Salento (18/6). .  
   
   
MONDIALE MOTOCROSS: UN AFFARE DA 1 MLN DI EURO  
 
Roma – 5 giugno 2006 - La Toscana, dopo tre anni, torna ad ospitare, dal 9 all’11 giugno, il Campionato Mondiale di Motocross (classi Mx1 e Mx2). Sede della massima competizione nel panorama off-road delle due ruote è il circuito Miravalle (Montevarchi/arezzo). Un’operazione di marketing-commerciale del valore stimato di 1 milione di euro. Grande attesa per la presenza del campione iridato Antonio Cairoli (20enne siciliano, uomo di punta del marchio Yamaha). La manifestazione iridata attirerà oltre 15 mila persone nel week-end di gare (il gran premio è patrocinato dalla regione Toscana e dalla provincia di Arezzo). Presenti importanti sponsor del settore sport-business: Fiat, Fiditalia (neo sponsor della Federazione motociclistica italiana), Trenitalia, oltre a Progrip e Piero Guidi (abbigliamento). Il Mondiale di Montevarchi è anche la vetrina scelta dalla Fmi per presentare il nuovo partner tecnico dell’abbigliamento gara/tempo libero. L’azienda in esame si occuperà di sviluppare il progetto di merchandising e il lancio di una serie di prodotti “vintage” con il logo storico della Fmi. In gioco un bacino d’utenza pari a 140 mila tesserati riuniti in 1. 900 moto-club sparsi in tutta Italia (in Toscana ci sono 110 moto club e 8. 700 soci - 156 piste omologate per il cross). L’87% del pubblico si dichiara, tra l’altro, interessato ad acquistare i prodotti delle aziende partner della Fmi (indagine Immagine&sport-art – febbraio 2006). Il nuovo partner tecnico, infine, realizzerà le maglie di tutte le nazionali con tessuti speciali in grado di accrescere la visibilità tv dei marchi sponsor. L’evento avrà una copertura mediatica con dirette Tv per l’intera giornata. Quest’anno tutti i paesi europei saranno raggiunti dalla copertura televisiva (inclusa l’Asia e l’Oceania). In Italia la gara iridata di Montevarchi si vedrà in diretta sul canale Sportitalia, e su Eurosport (live tutte e quattro le manche). Sintesi della manifestazione saranno trasmesse su Nuvolari e sulle 60 emittenti del circuito Hard Trek. News sulle gare, inoltre, andranno in onda nei notiziari sportivi di Raidue, Rai Sport Sat e Italia 1. .  
   
   
IL FRANCESE GIRAUDO (APRILIA) IN CLASSE SPORT E IL BELGA GERALD DELEPINE (HUSQVARNA) SI AGGIUDICANO A S. EGIDIO ALLA VIBRATA LA QUARTA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTO.  
 
S. Egidio Alla Vibrata (Te) 5 giugno, 2006 – E’ stato il sole infine ad avere la meglio dopo due giorni di pioggia a S. Egidio alla Vibrata dove si è consumata positivamente la quarta prova del Campionato Italiano Supermoto che, nonostante tutto, ha dovuto rinunciare al tratto di fuoristrada causa l’impraticabilità dovuta alle abbondanti piogge dei giorni precedenti. In classe Prestige (moto di cilindrata compresa tra 250cc e 750cc 2T e 4T) domina questa quarta prova il belga Gerald Delepine (Husqvarna) davanti al campione in carica Ivan Lazzarini (Husqvarna), attuale leader di classifica, e al romano Simone Girolami . Nella Sport (moto di cilindrata compresa tra 175cc e 250cc 2T e 250cc-450cc 4T) è il francese Gerald Delepine (Aprilia) ad aggiudicarsi entrambe le frazioni, prima davanti all’altro transalpino Thierry Van Den Bosch (Aprilia) e poi al belga Eddy Seel (Suzuki). Migliori degli italiani e bottino pieno per la graduatoria tricolore è risultato il bresciano dell’Husqvarna, Davide Gozzini. Quinto posto per il bolognese Massimo Beltrami (Honda), attuale leader in classifica in campionato italiano. La Cronaca Delle Gare Gara-1 Prestige: Determinante lo scatto del belga Gerald Delepine (Husqvarna) che grazie alla sua prontezza rimane al comando per tutta la durata della gara, lasciandosi dietro prima il pilota sardo del Team Sabatini, Lorenzo Pes (Ktm), e poi il romano Simone Girolami costretto a cedere il posto al progressivo campione italiano in carica nonché leader di classifica tricolore Ivan Lazzarini, terminato secondo davanti a Girolami, Pes e Giovanelli. Gara-2 Prestige: E’ ancora l’ex campione del mondo Gerald Delepine a precedere tutti al via della manche conclusiva, dove ad inseguirlo sono subito il modenese del team Rz, Emanuele Giovanelli (Yamaha), il pesarese Lorenzo Mariani (Husqvarna), il romano della Tm, Simone Girolami, e il leader di campionato con l’Husqvarna ufficiale Ivan Lazzarini. Vince di nuovo il belga sul progressivo Lazzarini che a sua volta anticipa Girolami, Baraccani, Mariani, W. Bartolini. E’ ancora il pesarese campione italiano in carica Ivan Lazzarini a comandare la classifica tricolore davanti al pilota di Ardea ufficiale Tm, Simone Girolami. Gara-1 Sport: Il francese dell’Aprilia, Jerome Giraudo, è il primo a percorrere il circuito “S. Egidio” lasciandosi sempre dietro nei 22 giri percorsi sia l’altro transalpino Thierry Van Den Bosch (Aprilia) che realizzato il giro più veloce del mattino, che il belga ex iridato come gli altri, Eddy Seel (Suzuki), passato in terza posizione già dal terzo giro. Bella prova anche per il bresciano Davide Gozzini (Husqvarna) che ha concluso al quarto posto ma primo del trenino degli italiani davanti a Max Verderosa (Honda), Attilio Pignotti (Ktm), il leader di classifica Massimo Beltrami (Honda), Paolo Gaspardone (Honda), Massimo Manzo (Yamaha), Fabio Balducci . Gara-2 Sport: Lo scatto migliore è della Suzuki di Eddy Seel che riesce a stare davanti a tutti per un giro, sino a quando il francese Jerome Giraudo (Aprilia) con una mossa vincente si porta al comando rimanendovi sino alla bandiera a scacchi dopo una bellissima lotta a due durata tutta la manche. Alle spalle dei due si classifica il transalpino Van den Bosch che partito in fondo al gruppo per un errore in partenza ha recuperato alla grande fino a raggiungere il terzo posto, davanti al solito Davide Gozzini che chiude ottenendo la migliore posizione degli italiani in gara. Quinto posto per il pilota dell’Hm Honda Giletti, Massimo Beltrami, ancora leader in classifica di campionato italiano dove precede di sette punti l’altro bolognese ufficiale Tm, Fabio Balducci. Nel campionato riservato alla Coppa Italia il rietino Ermanno Bastianini (Honda) rimane al comando della graduatoria di campionato grazie ad un terzo e un secondo posto e una vittoria parziale che gli permettono di aggiudicarsi l’assoluta dove anticipa sia Giovanni Gabrielli che Mauro Cucchietti, vincitore quest’ultimo della seconda manche, mentre Lupacchini, che ha concluso quinto dietro a Porfiri ha vinto la manche di avvio. In gara anche i ragazzi del Trofeo Nazionale Hm Honda dove il chietino Gianni Giancristofaro ha centrato la vittoria nelle due manche davanti al suo pubblico consolidando così la sua posizione di leader in graduatoria oltre che aggiudicarsi l’assoluta davanti all’altro locale il teramano Tommaso Iacoboni e al marchigiano Roberto Camilli. Rientro positivo per Riccardo Cavazzana il quale dopo l’infortunio alla spalla nella gara precedente è tornato vincente con due bellissime vittorie di manche prima davanti a Teo Monticelli e successivamente al leader di campionato l’astigiano Riccardo Piano (Honda). L’appuntamento con il Campionato Italiano Supermoto è fissato ora per i prossimi 15 e 16 luglio a Pomposa (Fe) con la quinta e penultima prova prima dell’assegnazione dei titoli tricolori 2006. Classifiche Prestige Time Pratice: 1. G. Delepine (Husqvarna-bel) 45”672; 2. S. Girolami ; 3. Ivan Lazzarini (Husqvarna). Prestige Gara-1: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 22 giri in 17’07. 025; 2. Ivan Lazzarini (Husqvarna); 3. Simone Girolami ; 4. Lorenzo Pes (Ktm); 5. Emanuele Giovanelli (Yamaha). Prestige Gara-2: 1. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 22 giri in 17’00. 544; 2. I. Lazzarini (Husqvarna); 3. S. Girolami ; 4. R. Baraccani ; 5. L. Mariani (Husqvarna). Prestige Assoluta: 1. Gerald Delepine punti 50; 2. I. Lazzarini 44; 3. S. Girolami 40; 4. R. Baraccani 33; 5. L. Pes (Ktm) 31. Prestige Campionato Italiano: 1. Ivan Lazzarini punti 180; 2. S. Girolami 153; 3. C. Ravaglia 141; 4. R. Baraccani 138; 5. M. Migliorati 105. Prestige Campionato Internazionale: 1. Ivan Lazzarini punti 172; 2. G. Delepine 156; 3. S. Girolami 142; 4. R. Baraccani 126; 5. C. Ravaglia 126. Sport Time Pratice: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) 45”132; 2. E. Seel (Suzuki-bel); 3. J. Giraudo (Aprilia-fra). Sport Gara-1: 1. J. Giraudo (Aprilia-fra) 22 giri 16’45. 915; 2. T. Van Den Bosch (Aprilia-fra); 3. Eddy Seel (Suzuki-bel); 4. D. Gozzini (Husqvarna); 5. M. Verderosa (Honda). Sport Gara-2: 1. Gerome Giraudo (Aprilia-fra) 22 giri in 16’50. 435; 2. E. Seel (Suzuki-bel); 3. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra); 4. D. Gozzini (Husqvarna); 5. M. Beltrami (Honda). Sport Assoluta: 1. Jerome Giraudo punti 50; 2. E. Seel 42; 3. Thierry Van Den Bosch 42; 4. D. Gozzini 36; 5. M. Beltrami 30. Sport Campionato Italiano: 1. Massimo Beltrami punti 162; 2. F. Balducci 155; 3. A. Pignotti 146; 4. M. Verderosa 143; 5. D. Gozzini 83. Sport Campionato Internazionale: 1. Thierry Van Den Bosch punti 170; 2. E. Seel 153; 3. J. Giraudo 152; 4. M. Beltrami 131; 5. F. Balducci 115. Junior Gara-1: 1. Riccardo Cavazzana (Ktm) 15 giri in 12’21. 869; 2. T. Monticelli (Honda); 3. M. Migliori (Yamaha). Junior Gara-2: 1. Riccardo Cavazzana (Ktm) 15 giri in 12’19. 625; 2. R. Piano (Honda); 3. R. Peroni (Husqvarna). Junior Campionato Italiano Assoluta: 1. Riccardo Cavazzana punti 50; 2. T. Monticelli 40; 3. R. Piano 37; 4. R. Peroni 34; 5. M. Migliori 31. Junior Campionato Italiano Graduatoria Di Campionato: 1. Riccardo Piano punti 161; 2. P. Salmaso 151; 3. R. Cavazzana 145; 4. T. Monticelli 133; 5. R. Peroni 131. Coppa Italia Gara-1: 1. Cristiano Lupacchini (Ktm) 14 giri in 11’51. 884; 2. G. Gabrielli (Honda); 3. E. Bastianini (Honda). Coppa Italia Gara-2: 1. Mauro Cucchietti (Honda) 15 giri in 12’13. 182; 2. E. Bastianini (Honda); 3. K. Irsara (Honda). Coppa Italia Assoluta: 1. Ermanno Bastianini 42; 2. G. Gabrielli 40; 3. M. Cucchietti 34. Coppa Italia Graduatoria Di Campionato: 1. Ermanno Bastianini 172; 2. G. Gabrielli 119; 3. C. Lupacchini 116. Trofeo Honda Gara-1: 1. Gianni Giancristofaro 15 giri in 12’19. 803; 2. T. Iacoboni; 3. R. Camilli. Trofeo Honda Gara-2: 1. Gianni Giancristofaro 15 giri in 12’19. 559; 2. T. Iacoboni; 3. R. Pioli. Trofeo Honda Assoluta: 1. Gianni Giancristofaro 200; 2. T. Iacobini 180; 3. R. Camilli 154. Trofeo Honda Graduatoria Di Campionato: 1. Gianni Giancristofaro 762; 2. T. Iacoboni 730; 3. S. Marchesini 584. .