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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Aprile 2013
UE: PRESIDENTE BARROSO: "CULTURA: IL CEMENTO CHE LEGA INSIEME L´EUROPA"  
 
Vienna, 8 aprile 2013 - Di seguito l’intervento del 4 aprile di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea: “Signor Presidente, la ringrazio molto. Cari amici, alcuni dei quali ho incontrato anche in altre caselle nelle opere in tutta Europa. La ringrazio per le cordiali parole di introduzione. Prima di tutto, vorrei porgere i miei più sentiti ringraziamenti anche a Opera Europa e Reseo per avermi invitato a unirmi a voi in questa conferenza. E ho anche una confessione da fare. Io stesso, come alcuni di voi sanno, sono un appassionato di musica e opera. Quindi è un vero piacere per me essere qui a Vienna. Dove potrebbe essere migliore del Wiener Staatsoper di condividere con voi alcune riflessioni sulla cultura che lega insieme l´Europa. In un discorso tenuto a Parigi nel 1940, il grande scrittore e il grande europeo Stefan Zweig ha parlato con calore della sua amata Vienna natale come "la città della musica classica". "Mai," disse Zweig, "era una città più benedetto dal dio della musica di Vienna nei secoli 18 e 19." Penso che essere d´accordo, anche nel 21 ° secolo. Vienna era infatti il ​​terreno ideale per la fioritura di una cultura comune europea; tante vie attraversato nel corso degli anni: Haydn venuto dall´Ungheria, dalla Boemia Gluck, Mozart da Salisburgo, Beethoven dalla Renania, Salieri in Italia, e Schubert, un figlio di Vienna stessa, mentre Brahms veniva da Amburgo, Bruckner dell´Alta Austria, e poi di nuovo ci sono stati Strauss e Lanner, Hugo Wolf, Gustav Mahler, e, naturalmente, Anton von Webern, Alban Berg e Arnold Schoenberg, tanti grandi nomi legati alla questa città, legata alla storia della musica e legato alla grande cultura europea. E se per secoli, come Zweig ha messo, "non un anno passato quando Vienna non ha visto la nascita di un´opera immortale della musica", che era almeno in parte perché i musicisti in questa città, a tutti i livelli della società, un pubblico esigente e pubblico appassionato. Zweig illustra che passione con un aneddoto affascinante di Beethoven unica opera, Fidelio - eseguita qui solo la scorsa notte. E voglio ringraziare il direttore dell´Opera per l´invito. Che ho avuto con alcuni di voi la possibilità anche di vedere questo spettacolo bellissimo. Zweig racconta come, quando Beethoven ha minacciato di annullare una performance di Fidelio, una principessa e una contessa in una sola volta si gettò ai suoi piedi, al fine di dissuaderlo. Per utilizzare Zweig le stesse parole, "Questo gesto di sangue blu aristocratici prima il figlio di un ubriaco Kapell-meister", dice più di qualsiasi lungo discorso sulla passione straordinaria del viennese per la musica e l´opera, una passione che ho il piacere da condividere con voi oggi. Ma Zweig, come sapete, non è stato solo un fervente ammiratore della sua città natale e il suo spirito cosmopolita, è stato anche uno dei più ferventi sostenitori dell´idea di unità europea. Non voleva che la "storia di domani", la storia ha insegnato alle giovani generazioni, da destinare esclusivamente alla glorificazione degli eroi guerrieri, voleva che prima di tutto per essere la storia degli eroi che avanzavano l´idea di Europa e la sua aspirazione per l´unità. Che Zweig chiama "questo desiderio eterno di unità di sentimenti, la volontà, il pensiero e la vita". È questo desiderio che è alla radice della cultura europea. Un desiderio che non è stato in grado di arrestare. Un desiderio che, attraverso i secoli, si è sempre sopravvissuto la guerra, il nazionalismo e la divisione, e che ha finalmente trovato la sua espressione più avanzata politica nell´Unione europea. E questa è la linea di pensiero che vuole perseguire qui, data la verità innegabile che un´Unione europea della cultura ha preceduto e alimentato l´Unione economica e politica europea che conosciamo oggi, e dato che la cultura è sempre stata, ed è ancora, più che mai, il cemento che lega l´Europa insieme. E sono particolarmente lieto che il think-tank dei giovani ha contribuito a porre l´attenzione su questa idea di "cultura come il cemento d´Europa", come uno dei temi del vostro convegno. Signore e signori, L´aspirazione per l´unità europea è anche la storia del Rinascimento, che con la sua riscoperta d´Europa eredità greco-romana, posto le basi per l´unità europea culturale. La Peregrinatio Academica - a quel tempo una parte integrante di ogni educazione scientifica - segna l´emergere di un senso di identità europea. E ´stato letteralmente un Europa in movimento, con gli studenti e gli insegnanti spesso viaggiano attraverso le frontiere, cercando di arricchire le proprie conoscenze in altre università europee. Erasmo da Rotterdam, per esempio, viaggiò in lungo e in largo l´Europa, da Oxford, a Roma e Lione, per citarne solo alcuni. C´era un fermento straordinario e la fioritura di attività intellettuale, un "mercato comune delle idee", per usare le parole di Edgar Morin. E poi, in risposta alla esplosione di conoscenze tecniche e specialistiche, c´era l´incredibile avventura dell´Enciclopedia, letteralmente "a tutto tondo educazione", di cui Jules Michelet ha scritto nella sua Storia della Francia: "L´enciclopedia è stato molto più di un libro. E ´stata un´impresa collettiva ... Tutta l´Europa fu coinvolto. " Più di una volta, nel corso della storia, questo "mercato comune delle idee" ha dovuto affrontare il nazionalismo e della guerra. Ma l´aspirazione per l´unità è indistruttibile. Non è mai indebolita ed è stata ulteriormente rafforzata nel 19 ° secolo, in particolare con la chiamata di Victor Hugo per la creazione degli Stati Uniti d´Europa. E se, infine, nel corso degli ultimi 60 anni, siamo riusciti ad unire i nostri paesi su solide basi economiche e istituzionali, e se succede, è perché l´Unione si è rafforzata dalla presenza di una sottostante unità fondamentale, la parentela culturale condiviso da europei. Infatti, nella sua essenza, la nostra Unione è sia politico che - non dobbiamo avere paura di dirlo - un progetto culturale. Come Edmund Husserl sottolineato qui a Vienna, nel Kulturbund maggio 1935 nella sua famosa conferenza sulla filosofia e la crisi dell´uomo europeo, e cito: "Non importa quanto possano essere ostili l´uno verso l´altro, le nazioni d´Europa tuttavia condividono una parentela speciale interiore dello spirito che attraversa tutti, al di là delle differenze nazionali. C´è una sorta di legame tra fratelli che dà a tutti noi all´interno di questo cerchio di una coscienza di patria ". Signore e signori, E ´questa parentela che ha finalmente superare l´ostilità. Ed è questo spirito che continua a prosperare oggi, incoraggiato e sostenuto dalla vasta gamma delle misure adottate dall´Unione europea e in tal caso la Commissione europea, sia attraverso i programmi Erasmus e la creazione entro il 2014 di uno Spazio europeo della ricerca , o attraverso le capitali europee della cultura, la promozione del multilinguismo e il dialogo interculturale, e non dimenticare la legislazione della Comunità europea per proteggere i diritti degli autori, produttori e artisti. Quello che vogliamo difendere è un´Europa in costante sviluppo di nuove forme di cooperazione fondata sullo scambio di idee, l´innovazione e la ricerca. E ´un´Europa che accorda un posto centrale per l´individuo, di ogni essere umano, e al rispetto della dignità umana. Scienza e la cultura sono al centro stesso della apertura dei mercati europei proprio perché ci arricchiscono come individui e creare legami che si estendono oltre le frontiere. Quando ho avuto il grande privilegio e l´onore di rappresentare l´Unione europea riceve il Nobel per la Pace 2012 a Oslo, ho fatto un punto sulla necessità di ribadire che, appunto, la cultura e la scienza sono al centro del nostro progetto europeo, come un modo di andare oltre confini, al di là delle frontiere nazionali. Perché non si può davvero impegnarsi a questa idea di cultura senza accettare l´idea che si deve andare oltre i confini. Quello che vogliamo sostenere è un´Unione europea la cui grande forza è che non ha mai escluso l´unità, ma nel pieno rispetto delle diversità. Al contrario, la nostra Europa è sempre stata alimentata dalle differenze. La base della nostra unità è un pluralista, cultura multilingue che è stata in grado di assimilare il patrimonio di altre culture. La ricchezza della nostra cultura sta nella nostra apertura verso altre società, la nostra apertura al mondo. La cultura europea ha sempre guardato verso un orizzonte più ampio universale, in lontananza, vero l´origine greca della parola Europa - Europa, la donna con un ampio sguardo (eurus opsis). Ciò si riflette nella frase di Goethe di letteratura quando ha detto che "L´età della letteratura nazionale è passato e l´età della letteratura mondiale è a portata di mano." L´unità europea, quindi, non si ottiene attraverso una sorta di processo di livellamento che ci spinge a uniformità, ma attraverso una fusione feconda delle differenze, contrasti, e sì, anche tensioni. Questo è stato ben espresso da Denis de Rougemont, che ho avuto il grande onore e la fortuna di conoscere quando ero un giovane studente a Ginevra, e con cui ho avuto il grande onore di lavorare al suo Dictionnaire du fédéralisme internazionale. Come alcuni di voi sapranno, Denis de Rougemont non era solo un grande pensatore e un grande autore e federalista europeo, l´autore del bel libro, "L´amour et l´Occident", ma anche l´uomo dietro la creazione del Association Européenne des Festivals de Musique che è stato creato proprio a Ginevra. E Denis de Rougemont ha detto: "La cultura richiede un patto paradossale: la diversità deve essere il principio di unità, le differenze devono essere evidenziate, non per dividere ma per arricchire la cultura ancora di più. L´europa è una cultura, oppure non è nulla. " E in questo senso l´opera è, senza alcun dubbio, eminentemente europea, un elemento che serve sia per creare e legare insieme un´Europa di unità nella diversità. Quindi, se un giornalista si chiede: "Perché è il Presidente della Commissione europea in una conferenza su opera?" Penso che si possa rispondere: "Perché non c´è niente di più europeo che opera." Opera è la ´summa artis´, dove musica, teatro, canto e danza si fondono in una sola e stessa produzione e, talvolta, anche con i nuovi media, come ben sapete. Opera non conosce frontiere. Fu Mozart da Salisburgo, che, in collaborazione con un italiano, Lorenzo Da Ponte, si è ispirato per Le nozze di Figaro da una commedia di una, francese Beaumarchais. Potrei citare tanti esempi. Opera è per eccellenza illustrazione del lungo dialogo tra le culture europee attraverso i confini nazionali, attraverso i secoli. Opera è Verdi, il cui bicentenario si celebra quest´anno, Verdi, traendo l´ispirazione per i suoi libretti da Shakespeare, Victor Hugo, Dumas, Schiller o il Duque de Rivas. Opera è l´espressione distillata dei fondamentali valori europei. E ´Fidelio di Beethoven, per esempio, dandoci un coro ineguagliabile di omaggio alla libertà e alla fraternità e l´amore. Opera è anche il giocoso Rossini e il suo librettista Ballochi, che in "Il Viaggio a Reims" ci offrono una meravigliosa galleria di ritratti europei e un inno mirabile per l´armonia tra le nazioni. Fammi provare il mio italiano: O Che regna fra le genti La Più placida armonia Della Europa Semper fia Il destin felice appien. Viva, viva la armonia Che E Sorgente d´Ogni ben! [Ora regna l´armonia le più tranquille tra tutte le nazioni d´Europa e la felicità è assicurata per sempre. Viva l´armonia, la fonte di ogni bene.] Non avrebbe potuto essere espresso meglio qualsiasi, l´unica nota stonata è che nulla può essere certo per sempre, tra cui la pace, la libertà, la tolleranza, in altre parole i valori essenziali sui quali è costruita la nostra Unione. Come sapete, onorevoli colleghi, La radice latina della parola cultura, colere, ci ricorda che l´idea di fondo è quella di prendersi cura, curare, conservare. E non ha mai l´Unione europea deve cultura, in questo senso radice del termine, più che in questo momento di profonda crisi che abbiamo di fronte oggi, con tutti i dubbi e interrogativi fondamentali che ha portato. Non c´è mai stato un maggior bisogno di noi per prendersi cura della nostra economia che definiamo come un´economia di mercato sociale, un modello che dobbiamo modernizzare, al fine di meglio preservare, a prendersi cura di esso. E questo significa che anche il supporto per le attività culturali che generano nuove idee, l´innovazione e la coesione sociale. Per questo motivo la Commissione europea ritiene che, anche in questi tempi difficili, di vincoli di bilancio, l´Europa non deve esitare a investire in cultura, un settore in crescita per i nuovi posti di lavoro, posti di lavoro con un futuro. Questo è esattamente lo spirito che anima il nostro nuovo programma "Europa creativa". E non c´è stato un maggior bisogno di noi per prendersi cura delle generazioni più giovani e garantire loro prospettive per il futuro. Ecco perché l´educazione è al centro della nostra strategia per la crescita e l´occupazione, ciò che noi chiamiamo la strategia Europa 2020, e al centro di tutta l´azione della Commissione per combattere il terribile flagello della disoccupazione giovanile. Ciò è particolarmente vero per la garanzia per i giovani che abbiamo proposto e che ora concordate dagli Stati membri. E al di là di questo, abbiamo bisogno di offrire ai giovani interessati una formazione supplementare, un apprendistato o un lavoro. Dato che la società in cui crediamo è una società inclusiva che dovrebbe lasciare nessuno sul ciglio della strada, una società che offre a tutti una possibilità. E prima di tutto, che significa educazione, il diritto fondamentale di ogni individuo e un fattore chiave per qualsiasi economia dinamica e una società. E questo è un punto fondamentale nel momento in cui non c´è mai stato un maggior bisogno di noi per nutrire il nostro progetto europeo, per preservare ciò che ci ha portato nel corso degli ultimi 60 anni e per conferire ad esso una nuova dinamica. È per questo che voglio che tu sappia che nelle nostre discussioni con i nostri Stati membri che stiamo cercando nelle discussioni per salvaguardare la cultura, l´educazione, la scienza e la ricerca nei bilanci nazionali. Crediamo che sia importante fare risanamento delle finanze pubbliche, ma diciamo sempre intelligente risanamento del bilancio. E siamo convinti che non è intelligente tagliare nella cultura, per tagliare la scienza, di tagliare in quello che possono essere le fonti di crescita per il futuro, nei nostri giovani. E questo è qualcosa di importante. È per questo che il dibattito sulla cultura è importante anche per il dibattito di economia, anche se io sono uno di quelli che credono che la cultura non dovrebbe mai essere appena visto in termini di profitto economico o strumentalizzate per fini economici. Ma è vero che il settore culturale oggi in Europa ha un ruolo sempre più importante nell´economia e possiamo vedere, e ho il privilegio di viaggiare molto spesso in giro per tutta l´Europa, che vi è un settore fiorente europea oggi in Europa. Si va a tutti i teatri, i teatri, teatri dell´opera, ma si va a molte altre manifestazioni della cultura in tutta Europa e si vede la curiosità. A volte mi sono anche commosso quando vedo lunghe code per cercare di entrare in un museo a guardare i grandi maestri del passato o l´arte più contemporanea. E questa è davvero una prova del dinamismo della nostra società europea. E ´in questa società che dobbiamo mettere la nostra fiducia. Per questo motivo credo che sia importante avere questo contributo per il progetto europeo. Perché, la nostra ricerca di unità europea non è il prodotto finito, è un work in progress che richiede una cura costante. La verità è che l´aspirazione per l´unità europea non può essere data per scontata, più volte nel corso dei secoli è affondata sulle rocce che si pensava essere stato lasciato molto indietro. Non possiamo permettere che il populismo, scetticismo o pessimismo minare le fondamenta dell´Europa, per non parlare di nuove forme di nazionalismo, che credo sia un rischio molto grave per i valori europei che ci stanno a cuore. La crisi ha messo in rilievo la portata della nostra interdipendenza economica. Per far fronte al meglio con questo, abbiamo bisogno di una Unione europea che si basa sui principi di solidarietà e responsabilità. Giorno dopo giorno, la globalizzazione dimostra che viviamo in un mondo in cui le dimensioni contano. Nel 21 ° secolo, anche i più grandi paesi europei può sembrare relativamente piccola rispetto ai Golia globali di questo 21 ° secolo. Ecco perché abbiamo bisogno dell´Unione europea. Di non opporsi ai nostri paesi nazionali o le nostre identità nazionali, ma, al contrario, di dare loro più forza in questa scena molto competitivo internazionale. E sta diventando chiaro che la nostra cultura europea - in altre parole, la nostra visione del mondo, plasmato dalla nostra eredità - offre una piattaforma ideale per rispondere con successo alle sfide di questo secolo. Penso del nostro impegno alla conoscenza, ricerca e innovazione, ma anche la tutela dell´ambiente. Ma anche per la nostra visione di un mondo in cui ci sarà sempre stare a coloro che lottano per i valori universali che sono così cari a noi e su cui abbiamo fondato la nostra Unione. In una parola, più che mai, dobbiamo difendere questi principi di apertura, ma anche di unità. Credo davvero si tratta di un lungimirante progetto a cui dobbiamo impegnarci. Come uno dei padri fondatori dell´Unione europea Jean Monnet ha detto: "Non stiamo formando una coalizione di Stati, ma uniamo i popoli." Questo è tanto più vero in quanto una più stretta integrazione europea deve andare di pari passo con una maggiore democrazia europea. L´anno 2013, l´Anno europeo della cittadinanza, è l´occasione per mettere a fuoco il dibattito sul futuro dell´Europa, sulla società civile, compreso il mondo della cultura. È per questo che sto promuovendo a livello europeo un´idea. Si tratta del contributo che la cultura può dare all´Europa e anche ciò che l´Europa può dare alla cultura. Siamo organizzando riunioni di intellettuali, artisti, promotori della cultura per discutere tali questioni, a venire non solo con il supporto, ma anche con la critica, cosa possiamo fare per avere questa nuova narrativa d´Europa del 21 ° secolo. Vorrei invitarvi a riflettere su questo, per darci le vostre idee, di partecipare a ciò che ci accingiamo a lanciare come un processo in tutta Europa. E penso che un evento come l´evento di oggi di la vostra è una importante occasione per discutere di alcuni di questi problemi, perché in realtà si conosce la vostra esperienza, ogni giorno e ogni notte, quanto sia importante, il cemento della cultura, per questi valori europei che abbiamo a cuore. Signore e signori, La ringrazio molto per la vostra pazienza e lasciami finire dove ho cominciato, vale a dire con le riflessioni di Stefan Zweig in materia di straordinaria creatività di Vienna. "Il più alto grado di arte," ha detto Zweig, "è raggiunto ovunque è la passione di un intero popolo." Vorrei semplicemente aggiungere che lo stesso vale per l´Europa. È per questo che abbiamo bisogno di questo dibattito tra i cittadini sulle nostre sfide europee. È per questo che abbiamo bisogno del contributo del mondo della cultura a tal fine. Vi ringrazio molto per la vostra attenzione.”  
   
   
TELECOM ITALIA MEDIA: NOMINATI I VERTICI DI TELECOM ITALIA MEDIA BROADCASTING E MTV ITALIA  
 
Roma, 8 aprile 2013 Telecom Italia Media comunica che le società controllate Telecom Italia Media Broadcasting (Timb) e Mtv Italia hanno proceduto al rinnovo dei Consigli di Amministrazione e alla nomina delle cariche sociali. Severino Salvemini è stato nominato Presidente del Cda di Timb, in sostituzione di Piero Vigorelli, mentre Paolo Ballerani è stato confermato quale Amministratore Delegato. Per quanto riguarda Mtv Italia, alla carica di Presidente è stato nominato Marco Ghigliani, in sostituzione di Antonio Campo Dall’orto, mentre Gian Paolo Tagliavia è stato confermato Amministratore Delegato e, al contempo, nominato Presidente di Mtv Pubblicità. Telecom Italia Media desidera ringraziare Piero Vigorelli e Antonio Campo Dall’orto per il prezioso contributo professionale assicurato al Gruppo in questi anni.  
   
   
TELECOM ITALIA MEDIA: RIUNITA L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVATO IL BILANCIO 2012  
 
Rozzano (Mi), 8 aprile 2013 L’assemblea ordinaria degli azionisti di Telecom Italia Media si è riunita oggi sotto la presidenza di Severino Salvemini. Bilancio dell’esercizio 2012 - L’assemblea ha esaminato e approvato il bilancio dell’esercizio 2012: a livello consolidato i ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 222,7 milioni di euro, in diminuzione di 15,5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (238,2 milioni di euro). Su tale risultato incidono: la contrazione dei ricavi di La7 (-15,7 milioni di euro) dovuta sia ai mancati ricavi relativi alle attività di Competence Center, che nell’esercizio 2011 erano pari a 13,3 milioni di euro, sia alla minore raccolta pubblicitaria lorda dei canali (-3,5%) - comunque migliore rispetto a un mercato in drastico calo (fonte Nielsen: -15,3% gennaio/dicembre 2012) - ; i minori ricavi del gruppo Mtv (-18,6 milioni di euro); l’incremento del fatturato dell’Operatore di Rete Timb (+20,2 milioni di euro). L’ebitda è negativo per 44,4 milioni di euro, in peggioramento di 71,7 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (positivo per 27,3 milioni di euro), che includeva l’indennizzo pari a 20,5 milioni di euro per la risoluzione anticipata del contratto di Competence Center. Su tale risultato incidono inoltre sia il significativo incremento dei costi di palinsesto di La7 - per una programmazione arricchita dal lancio di nuovi programmi e nuovi volti di rete - sia la flessione dell’Ebitda di Mtv. Composizione del Consiglio di Amministrazione Con riferimento alla cessazione di cinque amministratori, l’assemblea ha deciso, su proposta di Telecom Italia S.p.a., di rideterminare in nove il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione il cui mandato scade con l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013 e di confermare alla carica di Consigliere di amministrazione Piergiorgio Peluso, già cooptato durante la riunione consiliare del 5 ottobre 2012. Nomina del Collegio Sindacale - L’assemblea ha inoltre nominato il nuovo Collegio Sindacale, sulla base dell’unica lista presentata dall’azionista Telecom Italia, composto da: Sindaci effettivi: Rosalba Casiraghi; Michela Zeme; Salvatore Spiniello. Sindaci supplenti: Giuseppina Fusco; Carlo Delladio. Rosalba Casiraghi è stata nominata Presidente del Collegio Sindacale. I curricula vitae e le dichiarazioni dei sindaci sono disponibili sul sito Internet della Società (http://www.telecomitaliamedia.it/ ). Aggiornamento delle condizioni economiche del Revisore Legale L’assemblea ha infine deliberato di aggiornare le condizioni economiche dell’incarico di revisione legale alla Società Pricewaterhousecoopers per il periodo 2012-2018.  
   
   
SCRIVERE PER IL CINEMA E LA TV: C’E´ TEMPO FINO AL 20 APRILE PER ISCRIVERSI A MOVIE SCHOOL, IL CORSO DI SCENEGGIATURA ORGANIZZATO DA ARCI PROVINCIALE SIENA E TENUTO DA MAURO MARSILI  
 
Siena, 8 aprile 2013 - E´ aperto a tutti gli appassionati di cinema e di scrittura il corso di sceneggiatura Movie School organizzato da Arci provinciale Siena e in programma da fine aprile a fine giugno 2013 presso la sede dell´Arci senese in Piazza Maestri del Lavoro 27 a Siena. Il corso è strutturato in un ciclo di 24 incontri (120 ore totali): due le lezioni a settimana (5 ore l´uno) che permetteranno di imparare a scrivere per il cinema e la tv partendo da un laboratorio propedeutico di scrittura cinematografica e televisiva per passare allo studio e all´analisi dei soggetti (con l´analisi delle cinque storie in testa al box office da 4000 anni) per arrivare infine a cimentarsi con il percorso che porta dalla scaletta alla sceneggiatura. Docente della Movie School è Mauro Marsili, sceneggiatore e co-sceneggiatore per la tv delle mini serie e tv movie più viste degli ultimi anni (tra gli altri per Rai1 Delitto d´amore, Portofino, Incantesimo, Don Matteo, Linda e il Brigadiere ecc.; per Canale 5 Il ritmo del cuore, Carabinieri, Distretto di polizia ecc.; per Rai3 la Squadra ecc.). Il corso prevede inoltre una serie di incontri con professionisti del settore cinema e tv e personalità dello s! pettacol o, tra cui Rossella Izzo, attrice, doppiatrice e regista e Leone Pompucci, regista e sceneggiatore. Le iscrizioni al corso sono già aperte e si chiuderanno sabato 20 Aprile. Per ulteriori informazioni, costi, possibilità di finanziamento, convenzioni e modalità di iscrizione telefonare allo 0577.247510 oppure scrivere a agenziaformativasiena@arci.It  
   
   
I PROGETTI DI DIECI GIOVANI FILMAKER AL "PITCHING FORUM" DEL PRIMO MAGGIO  
 
Trento, 8 aprile 2013 - Come fa un giovane filmaker a trovare un produttore per il proprio progetto filmico? Attraverso un "Pitching", un incontro pubblico con i soggetti potenzialmente interessati a produrre un film, un´opportunità che Trento Film Festival e Trentino Film Commission, che da tempo collaborano assieme alla Scuola di documentario televisivo e nuovi media Zelig di Bolzano sul workshop "Raccontare l´Avventura", offriranno appunto ai giovani registi mercoledì 1 maggio alle ore 15 presso la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Grazie alla professionalità dei docenti Stefano Tealdi ed Edoardo Fracchia e forte dei successi delle passate edizioni, il pitching di Trento rimane una delle poche occasioni di reale contatto tra autori e broadcaster. Sono 26 tra partecipanti e uditori gli iscritti e 10 i progetti filmici proposti in questa edizione del Workshop, il cui momento finale, con la presentazione dei progetti sviluppati a produttori e responsabili di reti televisive, si svolgerà proprio in occasione del 61° Trento Film Festival. L´incontro pubblico – il Pitching Forum – è in programma mercoledì 1 maggio alle ore 15 presso la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Un´occasione quanto mai propizia per riunire a Trento sia gli appassionati del genere che gli addetti ai lavori. In occasione del Film Festival, inoltre, Trentino Film Commission organizza un appuntamento dal titolo “Trentino Film Commission Training”. L’evento, in programma sabato 4 maggio presso la propria sede di via Zanella 10/2 a Trento alle ore 15, vedrà la partecipazione di Silvia Sandrone, direttrice di Antenna Media Torino, e Emanuele Nespica, segretario generale dell´Associazione Giovani Produttori Cinematografici, che incontreranno gli operatori dell’audiovisivo e i produttori del territorio per un confronto aperto sulle opportunità offerte dai Fondi europei, tramite l´attuale Programma Media 2007 e il futuro Programma Quadro Europa Creativa 2014 – 2020 e le iniziative messe in campo dall´Agpc per la creazione di una rete nazionale di giovani produttori e di tutti gli indipendenti.  
   
   
“EPUB 3: STATO DELL’ARTE. DALLA TEORIA ALLA PRATICA”: IL 9 APRILE A MILANO UN SEMINARIO INTERNAZIONALE DI ALTO LIVELLO – IN COLLABORAZIONE CON EDITECH - PER CONOSCERE TUTTE LE POTENZIALITÀ DELLO STANDARD EDITORIALE DEL FUTURO TRA I RELATORI, I MASSIMI ESPERTI DI HACHETTE, IDPF E BISG  
 
Milano, 8 aprile 2013 - Un appuntamento imperdibile per conoscere tutte le potenzialità dell’Epub 3, lo standard internazionale del futuro. Sarà un incontro veramente di alto livello “Epub 3: stato dell’arte. Dalla teoria alla pratica”, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie), in collaborazione con Idpf (International Digital Publishing Forum) e Bisg (Book Industry Study Group) per il 9 aprile a Milano nella sede di Aie (corso di Porta Romana 108). Un’anticipazione di Editech, la Conferenza internazionale sull’innovazione tecnologica in Editoria in programma a Milano il 20 giugno. Il seminario offrirà un quadro complessivo dello stato d’implementazione dell’Epub 3, prendendo in considerazione non solo le specifiche più innovative ma anche fornendo indicazioni sulle modalità con cui adottarlo nei flussi produttivi in essere, fornendo le motivazioni per la sua adozione, oltre a un quadro generale anche degli altri elementi della filiera: strumenti di lettura e di produzione. Lo standard infatti – premiato come “la miglior innovazione tecnologica in campo editoriale” da Futurebook Digital Innovation Awards – è già incluso come formato di riferimento per la produzione di grandi case editrici internazionali: si pensi a tutte le novità 2013 di O’reilly e del gruppo Hachette Book Group. L’appuntamento – rivolto a chi è già in possesso di conoscenze di base dell’Epub – interessa in particolare tutti coloro che stanno valutando la produzione di prodotti digitali interattivi o con impaginati complessi nei diversi segmenti quali editoria scolastica, libri per bambini, libri illustrati. A raccontarne le potenzialità i massimi esperti di Hachette, Idpf e del Bisg: Luc Audrain (responsabile digitalizzazione Hachette Livres) e Len Vlahos (direttore esecutivo Book Industry Study Group) presenteranno il quadro complessivo dello stato d’implementazione dell’Epub 3 in tutti i suoi aspetti, con un focus sulle specifiche più innovative tra cui lo stato dell’evoluzione dei reading systems, delle app e dei device Epub 3 compliant, che si basa sul lavoro di analisi e di ricerca nel campo svolta dal Bisg. E ancora Giuseppe Bonelli (consulente) presenterà una rassegna ragionata degli authoring tool presenti sul mercato per la creazione di Epub 3. Per i costi, le modalità di iscrizione e un approfondimento sugli argomenti: http://www.formedi.it/   Il seminario viene svolto in lingua inglese con traduzione simultanea.  
   
   
IMPRESE CULTURALI STRATEGICHE PER LA LOMBARDIA  
 
Milano, 8 aprile 2013 "Le Imprese culturali e creative sono un elemento strategico per la crescita e la competitività del nostro territorio. È per questo che il mio Assessorato si pone il preciso obiettivo di sostenerle concretamente con diverse iniziative, come la promozione e il coordinamento del progetto europeo ´Creative Companies in Alpine Space´". Lo ha detto il 4 aprile l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, presentando i ´Creative Camp Lombardia´. La manifestazione sarà coordinata dal Politecnico di Milano e sarà ospitata al Campus Bovisa del Politecnico, alla Triennale di Milano e presso le sedi degli hub Comonext, Leohub e Incubatore d´Impresa Valcamonica. Coinvolti 6 Paesi Europei - "L´importanza del progetto - ha detto Cristina Cappellini - è rappresentata anche dalla sua organizzazione. Infatti esso coinvolge una rete di nove istituzioni di sei Paesi europei, tra cui Italia, Francia, Germania, Slovenia, Austria e Svizzera, ed è realizzato in collaborazione con il Sistema camerale lombardo, nell´ambito dell´Accordo di programma ´Competitività´, e con il Politecnico di Milano". Incentiviamo Lo Sviluppo Di Networking - "I Creative Camp - ha spiegato ancora l´assessore - sono iniziative per sviluppare networking tra giovani creativi, professionisti, imprese, istituzioni locali, università e centri di ricerca, che saranno poi accompagnati nella definizione di nuovi prodotti e servizi funzionali alla crescita del sistema produttivo Lombardo". Aperte Le Selezioni Per I Creative Camp - Fino al 6 maggio sono aperte le iscrizioni per partecipare ai ´Creative Camp in Lombardia´. E´ on line infatti, sul sito di http://www.itsastart.it/ , il bando di selezione per gli operatori del settore culturale e creativo, che comprende attività legate alle arti visive e performative, di conservazione del patrimonio storico-artistico, così come attività legate all´architettura, al design, all´editoria, alla radiotelevisore, al cinema e ai videogiochi, alla pubblicità e alla comunicazione digitale e non.  
   
   
NASCE IL SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE DEL CHIANTI E DEL VALDARNO 12 MUSEI DELLA TOSCANA SI FONDONO IN UN UNICO SISTEMA DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA DI CAMPAGNA. DIECI AMMINISTRAZIONI COMUNALI E LA PROVINCIA DI FIRENZE DANNO AVVIO AD UN AMPIO PROGETTO DI PROMOZIONE CULTURALE LOCALE  
 
Firenze, 8 aprile 2013 - Provincia di Firenze, Comuni di Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa, Reggello, Rignano sull´Arno, San Casciano Val di Pesa, Unione dei Comuni del Chianti (per Barberino Val d´Elsa e di Tavarnelle Val di Pesa): sono gli enti che, con la firma di una convenzione, da oggi danno vita insieme al “Sistema museale territoriale del Chianti e del Valdarno”. Dodici fucine culturali alle porte di Firenze: spazi museali, pievi, mulini e oratori che d’ora in avanti propongono un unico ed esteso percorso turistico dell’arte, della cultura e dell’artigianato storico. Il Sistema museale si propone di offrire un itinerario culturale completo al turista affascinato dai territori del Chianti e del Valdarno, in grado di promuovere con un unico marchio le bellezze custodite tra le colline di Bagno a Ripoli, Impruneta e Figline realizzando, in definitiva, un percorso museale convincente subito fuori dal Capoluogo. In questo progetto la Provincia di Firenze avrà un ruolo di coordinamento per ideare le attività di potenziamento e di fund raising del nuovo Sistema museale, per avviare iniziative di comunicazione e per promuovere azioni finalizzate a favorire il rapporto tra uffici informazioni turistiche, scuole, territori e musei. I Comuni del Chianti e del Valdarno s’impegnano a collaborare con le proprie strutture a definire progetti di promozione turistica che riguardino il Sistema museale nella sua totalità: ad esempio l’uso di un unico marchio ben riconoscibile, un sito web unificato, la segnaletica, la stesura di depliant, pubblicazioni, guide monografiche, cataloghi, ma anche l’organizzazione di momenti di formazione per operatori museali sulla didattica culturale e l’ideazione di calendari di eventi e di indagini sui visitatori. Importante sarà l’uso delle nuove tecnologie, tra newsletter, un sito web unificato, codici Qr per la diffusione delle informazioni turistiche. Il Comune di San Casciano, in qualità di capofila del progetto, sarà chiamato a sviluppare e realizzare i programmi necessari alla crescita del Sistema museale, attraverso la partecipazione ai bandi per la richiesta di contributi, alla realizzazione delle iniziative e delle attività. Le immagini e i grandi tesori medievali e rinascimentali del Chianti fiorentino, intesi tradizionalmente come patrimoni artistici custoditi all’interno di piccoli spazi espositivi, si mescolano così alle tradizioni del Valdarno, ai saperi di un territorio che punta a valorizzare il paesaggio e le proprie emergenze architettoniche invitando alla scoperta di castelli, pievi, mulini. Due modi diversi di raccontare le proprie radici, di mostrarsi agli occhi del turista culturale, due identità della area fiorentina che provano a superare se stesse e a proporsi per la prima volta quale modello unitario di gestione e programmazione degli spazi museali con un regolamento e una convenzione pluriennale comuni e condivisi, documenti approvati dai rispettivi consigli comunali e dalla Provincia di Firenze. Info aggiuntive - I capolavori di Masaccio, Neri di Bicci, Andrea del Verrocchio abitano le chiese di campagna chiantigiana e valdarnese non più solo come opere da conservare ma come tesori vivi da conoscere e condividere, opere dunque che iniziano a dialogare fra loro e con il territorio. Gli spazi finora riuniti sotto un unico Sistema museale territoriale sono l’Antiquarium di Sant’appiano (Barberino Val d’Elsa), la Pieve di San Leonino (Rignano sull’Arno), il Museo d’Arte Sacra di San Francesco (Greve in Chianti), il Museo Masaccio – Pieve di Cascia (Reggello), il Museo di San Casciano, il Museo d’Arte Sacra del Tesoro di Santa Maria (Impruneta), il Museo d’Arte Sacra (Tavarnelle Val di Pesa), il Museo d’Arte Sacra (Incisa in Val d’Arno), l’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote (Bagno a Ripoli), il Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di Vallombrosa (Reggello), il Museo Emilio Ferrari della cultura contadina (San Donato in Poggio), il Museo d’Arte Sacra della Collegiata di Santa Maria (Figline Valdarno).  
   
   
QUEL DIAVOLO DI UN TRILLO  
 
Torino, 8 aprile 2013 - Giovedì 18 aprile alle ore 21.00 presso il Conservatorio Verdi di Torino sarà aggiunto un nuovo tassello al progetto di valorizzazione della musica portato avanti dall’ associazione culturale Arturo Toscanini di Savigliano (Cn), fondata dai musicisti Ivan Chiarlo e Natascia Chiarlo e promotrice di moltissimi eventi di grande successo, tra cui ”La Santità Sconosciuta-piemonte terra di Santi”: protagonista assoluto della serata sarà Uto Ughi, che ha presenterà il libro “ Quel diavolo di un trillo ”, autobiografia che racconta, tappa dopo tappa, un’esistenza interamente dedicata alla musica e all’arte. Questo viaggio lungo 170 pagine fra i ricordi e le memorie di uno dei più grandi musicisti italiani di tutti i tempi è stato annunciato il 4 aprile nel palazzo della Regione dallo stesso Uto Ughi e dal presidente Roberto Cota. “Quella di Uto Ughi è stata una vita di grandi successi, ma anche di grandi sacrifici e di dedizione totale alla musica - ha detto Cota - Questo libro può essere un importante riferimento anche per i valori che rappresenta e per l´insegnamento che offre”. Il presidente ha poi sottolineato anche "il particolare legame di Ughi con il Piemonte, declinato nell´organizzazione e nella partecipazione a diverse iniziative sul territorio della nostra regione, soprattutto in favore dell´educazione musicale dei giovani".  
   
   
CONCERTI DELL´ORCHESTRA GIOVANILE A BOLZANO E BRESSANONE  
 
Bolzano, 8 aprile 2013 - L´orchestra Sinfonica Giovanile Alto Adige diretta dal maestro Stephen Lloyd propone due concerti: sabato 13 aprile, alle ore 20.00 nell´Auditorium Joseph Haydn, in via Dante a Bolzano, domenica, 14 aprile 2013, alle ore 18.00 al Forum, in via Roma 9 a Bressanone. Lunedì, 15 aprile, alle ore 9.45 all´Auditorium "J.haydn" a Bolzano ci sarà, su prenotazione, un concerto per studenti. In programma una delle sei sinfonie del ciclo "Mein Vaterland" di Friedrich Smetanas "Moldau" che parla del corso della Moldava dalla sorgente fino al grande fiume. Il programma comprende anche l´opera appena pubblicata "Balcan Style" del pianista jazz Michael Lösch (nato a Merano nel 1959). Quale concluisone sarà interpretata dai giovani musicisti la sinfonia inglese (Nr. 8, in G-dur) del 1890 di Antonin Dvorak. L´orchestra Sinfonica Giovanile Alto Adige, nata nel 2006 per promuovere giovani talenti musicali, è sostenuta finanziariamente dalla Ripartizione istruzione e cultura tedesca della Provincia e dal Comune di Bressanone. L´orchestra è composta da un´ottantina di giovani musicisti di tutti i tre gruppi linguistici (tedesco, ladino, italiano) che in parte vengono sostituiti ogni anno. L´orchestra lavora sotto la direzione artistica di Stephen Lloyd (Bressanone). Promotori ed organizzatori dell´orchestra sono l´Istituto per l´educazione musicale in lingua tedesca e ladina in collaborazione con l´istituto musicale in lingua italiana, le tre Intendenze scolastiche, il Conservatorio "C. Monteverdi" e la Libera Università di Bolzano. Ulteriori dettagli alla pagina web http://www.Musikschule.it/de/jugendsinfonieorchester-suedtirol.html  
   
   
I DISEGNI DI FRANZ PRATI  
 
Genova, 8 aprile 2013 - Alla scoperta di una città nascosta. Dal 19 aprile fino al 4 maggio l´ex Oratorio dell´Immacolata, già parte del convento trecentesco di San Francesco di Castelletto e oggi suggestivo Laboratorio della restauratrice di dipinti Franca Carboni, ospita l´opera di Franz Prati. La mostra I disegni è stata concepita come occasione di incontro e confronto tra un luogo di grande interesse, ricco di storia e sede di un´attività intimamente legata al dialogo serrato tra passato e presente, e una riflessione più astratta sull´architettura e sugli spazi dell´uomo, dovuta al pensiero originale e consapevole di un architetto dei nostri tempi. In mostra, un importante polittico inedito rappresenta il fulcro - anche prospettico - dell´intero allestimento. La sintesi ideale di disegni, bozze e progetti, realizzati o solo studiati, appartenenti a periodi e occasioni diverse, si trova in questi grandi "tappeti" dai richiami metafisici. Simmetrie e vicinanze da scomporre e ricomporre, in un gioco che appartiene profondamente al segno di Franz Prati, e racconta la sua città immaginata. L´esposizione occupa anche un grande spazio orizzontale, pensato come Tavolo dell´Architetto, dove gli studi e i disegni si alternano con suggestioni di forte impatto estetico, capaci di coinvolgere anche i visitatori meno avvezzi alla pratica della progettazione. Gli stalli lignei originali del Laboratorio fanno da sfondo ai pezzi più evanescenti, tratteggiati su carte impalpabili, che riportano la realtà solida della materia architettonica a una dimensione rarefatta e poetica, di pura visione. Al Laboratorio di Restauro di Franca Carboni in Salita San Francesco 7, Genova Inaugurazione: venerdì 19 aprile dalle ore 18.00. Saranno presenti: Franz Prati e Franca Carboni, Valter Scelsi e la curatrice della mostra Annalisa Rosso. Franz Prati si laurea a Venezia. La scuola di Samonà, connotata in quegli anni dalle presenze di Aymonino, Gardella e Scarpa informa fortemente la sua ricerca rivolta, fin dall’inizio, verso l’analisi delle implicazioni urbane dell’architettura. Dai primi anni Settanta si stabilisce a Roma dove continua, alla Facoltà di Architettura dell´Università "La Sapienza", l´attività didattica iniziata nell´Ateneo veneziano. Negli anni successivi insegna nelle Facoltà di Bari e Reggio Calabria e dal 1998 è Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana alla Facoltà di Architettura di Genova. Dal 2002 al 2008 è Direttore del Diparc, che viene a caratterizzarsi quale struttura di ricerca particolarmente qualificata nell’individuazione di nuove strategie applicative e procedure attuative per la realizzazione di progetti specifici per la città. La sua attività progettuale, ampiamente riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, si declina all’interno di una ricerca che tende a saldare i processi trasformativi della contemporaneità in un rinnovato rapporto con la realtà contestuale e storica preesistente. La sua produzione artistica è strettamente legata al progetto, quale specifico strumento di ricerca e definizione di una personale poetica architettonica. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Ha elaborato progetti specifici per la Triennale di Milano e la Biennale di Venezia. Parte dei suoi numerosi disegni è stata acquisita da importanti collezioni private e pubbliche (vanno ricordati l´archivio del Dam di Francoforte e il Beaubourg di Parigi). Tra le sedi delle esposizioni internazionali: il Dam di Francoforte, l´High Museum of Art di Atlanta, il Beaubourg di Parigi. http://www.prati-rattazzi.com/  
   
   
INTRAMOENIA EXTRA ART/WATERSHED: EVENTO CONCLUSIVO A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 8 aprile 2013 - I risultati del progetto di arte contemporanea Intramoenia Extra Art/watershed saranno presentati nella conferenza conclusiva organizzata dalla Regione Puglia e dalla Associazione Eclettica a Bruxelles il 9 aprile 2013 alle ore 18.30, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Negli spazi dell´auditorium, la serata sarà introdotta dal video di Sarah Ciracì, che rileggerà in chiave visionaria il fil rouge di Watershed attraverso gli interventi video di libera recitazione dedicati all’acqua di Maurice Nio, Filippo Timi e Nichi Vendola. Il progetto, ideato e curato da Giusy Caroppo e prodotto dalla Associazione Eclettica-cultura dell’Arte, classificatosi primo lo scorso anno al bando Programma Cultura della Commissione Europea su più di 300 progetti candidati, è stato promosso dall’Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo della Regione Puglia, con il sostegno della Provincia Bat e del Comune di Barletta e con il cofinanziamento della Commissione Europea. Il progetto si avvale del contributo del project manager Aldo Torre ed è stato realizzato in collaborazione con Troubleyn/jan Fabre e Stichting Highbrow, fondazione diretta dall’architetto Maurice Nio. Nato per mettere in rete l’Italia e il Nord Europa (Belgio, Paesi Bassi e Svezia) giocando sul filo rosso dell’acqua, Watershed è diventato la piattaforma ideale di scambio e interconnessione tra diversi linguaggi: teatro-danza, architettura, arti visive, video art, dibattiti virtuali, residenze d’artista, attrattività paesaggistica e monumentale. Durante la manifestazione verranno illustrate, attraverso videoproiezioni e testimonianze, le opere inedite frutto delle residenze e gli altri step del progetto, il metodo di comunicazione, il concept grafico e il catalogo finale. Interverranno: Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo; Paolo Casalino, Dirigente dell’Ufficio “Rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea” della Regione Puglia, sede di Bruxelles; Francesco Ventola, Presidente della Provincia Barletta Andria Trani; Federica Bindi, Direttore dell´Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles; Giusy Caroppo e Aldo Torre per Eclettica_cultura dell’Arte; Barbara De Coninck per Troubleyn/jan Fabre - Belgio, Maurice Nio per Stichting Highbrow – Paesi Bassi; lo svedese Mats Bigert, gli artisti italiani Guillermina De Gennaro, Luigi Presicce, Giampiero Borgia.