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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Aprile 2013
PROGETTO COMBINED POWER PLANT 2: L´ENERGIA RINNOVABILE RACCOGLIE I SUOI FRUTTI  
 
Bruxelles, 8 aprile 2013 - Una rete di piccoli impianti elettrici in grado di sostituire le tradizionali centrali elettriche è da tempo il sogno dei sostenitori dell´energia rinnovabile. L´idea però è sempre stata soffocata dalle preoccupazioni che una rete decentralizzata non possa soddisfare la domanda nazionale di energia e fornire un servizio stabile avendo a che fare con capacità così grandi. Adesso un team di ricercatori europei ha fatto un enorme passo avanti verso la realizzazione di questo sogno con il progetto Combined Power Plant 2 (Kombikraftwerk2). Il prototipo virtuale dell´impianto elettrico combinato sviluppato dal progetto ha già mostrato che è tecnologicamente possibile per ogni singolo produttore far confluire la propria elettricità nella rete e fare in modo che la rete rimanga stabile durante questo procedimento. Il progetto mostrerà questo prototipo di sistema in occasione della fiera di Hanover dall´8 al 12 aprile 2013. "Ogni fonte di energia - che sia eolica, solare o da biogas - ha i suoi punti di forza e le sue debolezze", dice il dott. Kurt Rohrig, vice direttore dell´Istituto Fraunhofer per l´energia eolica e la tecnica dei sistemi di energia (Iwes), uno dei partner principali del progetto finanziato dall´Ue. "Se riusciamo a combinare abilmente le diverse caratteristiche delle energie rigenerative, possiamo assicurare la fornitura di energia elettrica". Il prototipo virtuale è in fase di collaudo dal gennaio 2011 e ha raccolto risultati molto positivi. Il progetto ha collegato, via internet, 25 impianti con un output nominale di energia elettrica di 120 megawatt e, come accumulazione simulata, un impianto ad accumulazione con pompaggio e veicoli elettrici. Una base di controllo centrale assicura che gli svantaggi delle energie rinnovabili vengano ridotti, tenendo conto che il sole non splende sempre e che il vento non soffia in continuazione. Quando molti piccoli produttori lavorano insieme le differenze regionali riguardo al vento e al sole possono essere equilibrate dalla rete elettrica o dagli impianti a biogas controllabili. Inoltre il surplus di energia può essere accumulato o trasformato in energia termica. Il progetto ha mostrato che, invece di mettere a rischio l´integrità della rete, le energie rinnovabili possono al contrario stabilizzarla. In alcune giornate dell´anno, l´elettricità generata dal sole, dal vento, dalla biomassa, dall´acqua e dalla produzione geotermica rappresenta già oltre la metà del carico necessario. "Grazie al fatto che sono decentralizzate e a sviluppi innovativi, le energie rinnovabili possono già contribuire alla stabilità del sistema di fornitura di energia elettrica odierna", dice Kaspar Knorr, project manager del progetto di ricerca Combined Power Plant 2 presso Iwes. "Con il Combined Power Plant 2, possiamo dimostrare che le rinnovabili svolgono bene questo compito e che possono assicurare la fornitura stabile di elettricità in futuro". Oltre alla fornitura di energia primaria, le fonti di energia rinnovabile dovranno contribuire sempre più ai servizi ausiliari come la stabilizzazione della frequenza e del voltaggio, la capacità di messa in moto indipendente (per recuperare dopo un arresto totale o parziale in modo indipendente di una rete elettrica) e la riserva di inerzia. Nel sistema attuale, è responsabilità di un paio di centrali produttrici, principalmente impianti elettrici tradizionali che assicurano che questi requisiti siano soddisfatti. In futuro, secondo il modello di Combined Power Plant 2, la rete di energia rinnovabile sarà in grado anche di assumersi la responsabilità di fornire questi servizi ausiliari. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Fraunhofer.de/en.html  
   
   
ENERGIA: NUOVO REGIME DI AGEVOLAZIONE PER AZIENDE AD ALTA INTENSITA’ ENERGETICA PASSERA: “RAFFORZIAMO LA COMPETITIVITA’ DI MIGLIAIA DI IMPRESE MEDIO-PICCOLE”  
 
Roma, 8 aprile 2013 -Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il ministro dell’Economia Vittorio Grilli hanno firmato oggi il decreto ministeriale che, in attuazione da quanto previsto dal secondo Dl Sviluppo, stabilisce i nuovi criteri per identificare le aziende ad alta intensità energetica. Il provvedimento introduce un nuovo concetto di azienda “energivora”, che d’ora in poi sarà identificata in base all’incidenza del costo dell’energia sul proprio volume complessivo d’affari, e non solo sull’ammontare del valore assoluto dei costi energetici. In linea con quanto previsto dalla normativa europea, queste imprese avranno dunque diritto ad agevolazioni sia sulle accise per l’energia complessivamente utilizzata nel processo produttivo, sia sui cosiddetti oneri di sistema (che coprono in particolare gli incentivi per le rinnovabili) relativi all’energia elettrica acquistata. Più in particolare, il provvedimento stabilisce che le aziende con un costo totale dell’energia superiore al 3% del fatturato abbiano diritto ad agevolazioni sulle accise. Si prevede inoltre che alle aziende con un rapporto tra costo della sola energia elettrica e fatturato superiore al 2% vengano applicati oneri di sistema ridotti; le riduzioni saranno applicate in maniera crescente proprio in base a tale rapporto. Viene infine mantenuta una soglia minima di consumo energetico in valore assoluto, pari a 2,4 Gwh l’anno, per l’applicazione delle agevolazioni. “Con questo decreto – ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera – favoriamo il rafforzamento della competitività di migliaia di aziende medio-piccole, i cui costi energetici incidono in maniera importante sulle proprie attività. Le agevolazioni applicate – ha proseguito il ministro – sono coerenti con quanto previsto dalla normativa comunitaria e in linea con quelle concesse da diversi altri Paesi membri, come ad esempio la Germania. Ridurre i costi energetici per famiglie e imprese è uno degli impegni più importanti che abbiamo assunto con la Strategia Energetica Nazionale e che stiamo via via attuando grazie alle riforme strutturali introdotte dal Dl Crescitalia e dai due decreti Sviluppo. Con le nuove agevolazioni introdotte oggi – a pochi giorni di distanza dalla riduzione della bolletta elettrica e del gas per famiglie e Pmi – facciamo un altro significativo passo in avanti per consentire il recupero di competitività di una fetta importante del nostro sistema produttivo” ha concluso Passera. Entro poche settimane sarà definito l’atto di indirizzo all’Autorità per l’energia elettrica e il gas per la rimodulazione degli oneri in base ai nuovi criteri.  
   
   
VENETO: IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN EX DISCARICA: CONTE  
 
Paese (Treviso), 8 aprile 2013 - Nell’ex discarica Tiretta a Padernello di Paese è stato realizzato un progetto unico in Italia e uno dei pochi al mondo: dalla messa in sicurezza dell’area nasce un innovativo sistema che integra alla copertura stessa un parco fotovoltaico di 10.400 metri quadrati di moduli flessibili di tecnologia Cigs per complessivi 998,25 kWp. Il progetto, reso possibile grazie ad un finanziamento di quasi 8 milioni di euro del “Fondo di rotazione per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinanti” e di altri 340 mila euro per la progettazione messi a disposizione dalla Regione, ha un’importante risvolto ambientale poiché permette di creare energia pulita partendo dal lavoro di bonifica di un terreno altrimenti inquinante e inutilizzabile. Alla cerimonia di conclusione dei lavori è intervenuto l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte insieme a Giuliano Pavanetto presidente del Consorzio Priula, Antonio Zamberlan presidente di Contarina Spa, Francesco Pietrobon sindaco di Paese e Leonardo Muraro presidente della Provincia di Treviso. A nome della Regione Conte ha espresso soddisfazione per la conclusione di un intervento che serve al territorio e che è il risultato della collaborazione fra enti e istituzioni. Purtroppo lo sviluppo economico del Veneto ha inciso anche sull’ambiente. La mappatura effettuata dalla Regione – ha sottolineato Conte – ha individuato più di 500 siti a rischio ambientale e il “cuore” si trova proprio in quest’area del trevigiano. “Oggi – ha aggiunto – siano passati ad una nuova fase, caratterizzata da una maggiore consapevolezza per quanto riguarda l’ambiente, sia per gli aspetti di tutela, sia dal punto di vista delle opportunità per le imprese”. L’assessore ha parlato anche della filosofia del nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti che metterà in sinergia quelli urbani e quelli speciali, incentivando la raccolta differenziata (almeno il 65% nel 2015 come media regionale) e il recupero dei materiali, ma avendo come obiettivo che il sistema nel suo complesso sia in grado di reggere. Inoltre, nel nuovo piano per le attività estrattive – ha anticipato Conte – le cave non potranno più diventare discariche. “Guardiamo all’interesse dei cittadini e delle imprese – ha concluso – in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente”.  
   
   
PASSERA: APPREZZAMENTO PER ACCORDO SNAM ACQUISIZIONE TIGF  
 
Roma, 8 aprile 2013 Il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha espresso “forte apprezzamento” per l´ accordo definitivo raggiunto oggi da Snam con il gruppo Total per l´ acquisizione di Tigf, che “rafforza ulteriormente gli eccellenti rapporti economici tra Italia e Francia e si inquadra in maniera coerente con gli obiettivi europei e con la Strategia Energetica Nazionale di piena integrazione delle reti e del mercato continentale. Si conferma in questo modo anche la bontà della scelta che abbiamo effettuato un anno fa con lo scorporo di Snam, diventato oggi un grande player indipendente in grado di sviluppare pienamente il suo ruolo di leader europeo nel trasporto di gas”  
   
   
RINNOVABILI: BUONA POSIZIONE DELL’UMBRIA NEL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE CONFERMA EFFICACIA DELLE POLITICHE REGIONALI  
 
Perugia, 8 aprile 2013 - "La buona collocazione dell´Umbria nella classifica delle regioni per diffusione di rinnovabili avvalora ancora di più le scelte in materia della Regione Umbria e offre ancor di più uno stimolo per continuare ad investire nella ricerca e in progetti per aumentarne ulteriormente la diffusione nel territorio regionale". Esprime "soddisfazione" l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, commentando i dati del rapporto "Comuni Rinnovabili 2013" di Legambiente che attribuisce all´Umbria un posto di rilievo nello scenario nazionale relativo allo sviluppo delle fonti da energia rinnovabile. "Il Rapporto - afferma Rometti - ci fornisce dei dati molto positivi in tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda L´umbria il comune di Perugia rientra in una ristretta cerchia di 56 comuni sopra i 30 mila abitanti in cui l´energia rinnovabile è in grado di coprire dal 50 al 99 per cento dei fabbisogni delle famiglie residenti e risulta l´ottavo comune italiano ad aver investito sul fotovoltaico in ben 6 edifici pubblici, mentre per quanto riguarda l´idroelettrico il capoluogo umbro si classifica al 30 posto in Italia, così come ottimi sono anche i risultati nel campo della geotermia dove Perugia si classifica come settimo comune italiano". "Secondo il Rapporto l´Umbria si attesta dunque, tra le regioni più ricche di energia prodotta da fonti rinnovabili - continua Rometti - grazie anche ai progetti che la Regione Umbria sta portando avanti". In proposito Rometti ricorda lo "Studio delle potenzialità geotermiche del territorio regionale umbro", avviato dal Servizio risorse idriche e rischio idraulico della Regione Umbria e realizzato in collaborazione con le Università di Perugia e Pisa, secondo il quale emergono buone prospettive per l´utilizzo delle risorse geotermiche sul nostro territorio. "Il progetto è ancora in fase di realizzazione - ha sottolineato - ma gli elementi già rilevati evidenziando come il territorio umbro sia interessato da risorse geotermiche significative, in particolare nel settore occidentale, indicativamente ad ovest del corso del Tevere, da Città di Castello a Todi, e da Todi fino alla zona di Narni". "In un periodo di grave crisi economica come quello che sta affrontando il nostro Paese - evidenzia l´assessore - la green economy e l´intero indotto del settore riferibile al mercato delle rinnovabili è in costante crescita contribuendo così ad incentivare l´occupazione". Concludendo Rometti ha ricordato che "tra le iniziative portate avanti con successo dall´Amministrazione regionale, a quelle relative alla regolamentazione e alla pianificazione sul corretto utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, si affiancano i due bandi emanati: il primo per l´utilizzo dell´energia solare in edifici pubblici che ha permesso il finanziamento, con oltre 5 milioni di euro provenienti dai fondi della Comunità Europea per lo sviluppo regionale (Por Fesr), dei progetti di 51 comuni che prevedono la messa in opera di interventi su oltre 105 edifici, con la realizzazione di impianti fotovoltaici, contestualmente a impianti solari termici per la produzione di acqua calda, nonché la rimozione di coperture contenenti amianto. Il secondo avviso, con una copertura economica di 6 milioni di euro, era riservato alle imprese per la sostituzione dei tetti in amianto con impianti fotovoltaici.  
   
   
PRIMO CONTO ENERGIA: NO A TAGLI RETROATTIVI DELLE TARIFFE  
 
Milano, 8 aprile 2013 – In applicazione della decisione n. 9/2012 del Consiglio di Stato in adunanza plenaria, il Gse ha comunicato recentemente la cancellazione dell’adeguamento Istat delle tariffe relative agli impianti fotovoltaici entrati in esercizio con il Primo Conto Energia (Dm 28 luglio 2005). Riteniamo che si tratti di una decisione profondamente errata: l’operazione interpretativa del Consiglio di Stato (adottata nonostante due sentenze del Tar Lombardia e dello stesso Consiglio di Stato, di segno opposto) ha per effetto una sensibile riduzione retroattiva dei ricavi attesi che erano stati assunti nei business plan degli investitori. Misure simili sono anche state adottate da Spagna, Repubblica Ceca e Bulgaria. La Commissione Europea, che proprio in questi giorni ha intrapreso un importante percorso di consultazione pubblica in merito alle traiettorie di sviluppo delle rinnovabili al 2030, non potrà rimanere in silenzio davanti ai gravissimi effetti prodotti da tali provvedimenti, che vanno a pregiudicare seriamente la fiducia degli investitori, già minata dai continui e repentini mutamenti normativi, e rischiano, di conseguenza, di mettere in serio pericolo lo sviluppo delle energie rinnovabili e il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Pacchetto Clima-energia del 2009.  
   
   
ELETTRIFICAZIONE DELLA ASCOLI-PORTO D´ASCOLI. VIVENTI: “LA REGIONE ANTICIPA IL CONTRIBUTO”.  
 
Ancona, 8 aprile 2013 - La Regione Marche anticiperà i 105 mila euro dovuti dalla provincia di Ascoli Piceno come contributo alla realizzazione dei marciapiedi necessari alla fermata dei nuovi treni elettrici sulla tratta Ascoli-porto d’Ascoli. “La decisione è stata assunta dalla Giunta – spiega l’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi – per evitare che le gravi difficoltà economiche della Provincia possano ritardare o addirittura bloccare l’attivazione di un servizio così importante per il trasporto pubblico locale marchigiano e così richiesto dalla popolazione. Nelle scorse settimane avevo più volte sollecitato il presidente Celani a stanziare la somma concordata e solo la scorsa settimana ci è giunta una lettera con la richiesta formale di anticipo e l’impegno a restituire la somma dopo l’approvazione del bilancio preventivo”. “Peccato – prosegue – che Celani abbia tardato a fare chiarezza sulle criticità esistenti, perché a questo punto i tempi stringono. Le difficoltà delle Province sono purtroppo il segnale di un disagio ormai strutturale, che va al di là di questo singolo problema. Questi enti sono sempre più in difficoltà, in un sistema che, per essere realmente al servizio del territorio, deve basarsi sulla celerità delle decisioni e sulla snellezza ed efficienza delle procedure”. L’attivazione dei servizi di elettrificazione è fissata per l’inizio di giungo. Nel mese di febbraio la Giunta regionale ha deliberato la concessione del proprio contributo per l’adeguamento delle banchine alla sosta dei treni elettrici. Una intesa tra le parti stabilisce la compartecipazione ai lavori di tutti i soggetti interessati: Regione Marche, Provincia di Ascoli, Rfi e Comuni interessati dalle fermate dei nuovi convogli.  
   
   
DEPOSITO GAS A RIVARA, ARRIVA IL NO DEL MISE ANCHE ALLA DOMANDA DI CONCESSIONE STOCCAGGIO.  
 
Bologna, 8 aprile 2013 - Nuovo, e decisivo, passo per il definitivo stop alla lunga vicenda del progetto di stoccaggio gas a Rivara, nella Bassa pianura modenese. Proprio il 3 aprile, infatti, la Regione Emilia-romagna ha ricevuto la comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico che (dopo avere già rigettato ad agosto 2012 la richiesta di accertamento di Independent Gas Management) rigetta anche la prima domanda di concessione stoccaggio presentata dalla società nel 2002. «Prendiamo atto con soddisfazione di un nuovo atto governativo che conferma la bontà della posizione regionale, in base alla quale non ci sono le condizioni di sicurezza per realizzare proprio a Rivara, area di cui è stato drammaticamente dimostrato in questa primavera il rischio sismico che paventavamo, un deposito di stoccaggio gas sotterraneo. Sicurezza di cittadini e territorio sono valori che prevalgono su ogni considerazione di carattere economico», ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. Nelle motivazioni, il Ministero assume come proprie le ragioni contrarie al deposito presentate dalla Regione Emilia-romagna in numerosi atti ufficiali e sottolineando che "le osservazioni e controdeduzioni" della Società proponente "non forniscono nuovi elementi di valutazione utili al superamento dei motivi ostativi all´accoglimento delle istanze".  
   
   
BOLZANO: METRATURA DEGLI ALLOGGI: LA NORMATIVA OFFRE PARAMETRI ADEGUATI  
 
Bolzano, 8 aprile 2013 - Eventuale riduzione della metratura delle abitazioni previste nell´area Druso Ovest a Bolzano? Dopo le precisazioni di Comune e cooperative interviene l´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini per sottolineare che la normativa provinciale esistente "offre parametri adeguati e va pertanto applicata. L´obiettivo deve restare la qualità della vita delle famiglie." L´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini ricorda i dettami chiari della legge vigente in materia: "La normativa - ricorda Tommasini - prevede che l´abitazione si consideri adeguata quando la superficie utile abitabile della stessa non sia inferiore a 28 metri quadrati per una persona, aumentati di 15 metri quadrati per ogni ulteriore persona." Pur riconoscendo la competenza in materia urbanistica del Comune di Bolzano e condividendo la necessità di uno sviluppo urbano equilibrato per far fronte alle molteplici richieste dei cittadini di un´abitazione, Tommasini sottolinea l´importanza di dare un alloggio adeguato alle esigenze delle famiglie: "Se da un lato il modello della casa a schiera per tutti non è più sostenibile, dall´altro non possiamo pensare di offrire a una famiglia di cinque persone un alloggio di soli 70 metri quadrati", precisa Tommasini, ribadendo la necessita´ di trovare una soluzione equilibrata e sostenibile per tutti. "In questo senso ritengo che la normativa provinciale offra parametri adeguati e vada pertanto applicata. L´obiettivo deve restare quello di garantire alle famiglie le condizioni migliori nelle nuove case e la possibilità di costruire fra di loro relazioni positive per una buona qualità della vita".  
   
   
START CUP 2013: AL VIA L’UNDICESIMA EDIZIONE  
 
Pavia, 8 aprile 2013 - Il 16 aprile Start Cup Milano Lombardia sarà presentata all´Università di Pavia. L´appuntamento è per le ore 11,10 a Ingegneria (via Ferrata, 9), presso l´aula Ef2 (piano E). Accanto al prof. Rino Cella e ai due vincitori pavesi della scorsa edizione della competizione, interverrà anche Fabio Lalli, startupper romano di successo e fondatore di Indigeni Digitali: la più grande community online di digital Start-up. Tra i promotori della presentazione anche il Polo Tecnologico di Pavia. Iscrizione gratuita on line entro il 16 aprile. Bando online su http://www.startcupml.net/ Start Cup Milano Lombardia è la business plan competition che sostiene la ricerca e l’innovazione, valorizzando allo stesso tempo le potenzialità dell’integrazione tra sistema universitario e rete degli incubatori/acceleratori d’impresa. Studenti, laureati, dottorandi, ricercatori e docenti: la competizione si rivolge a chiunque riesca a tradurre in un business plan un´idea d’impresa originale ad alto contenuto innovativo. Quest’anno Start Cup si articola su 3 categorie settoriali: Ict & Servizi, Clean & Industrial Technologies, Scienze della vita & Agro-food. Una menzione speciale sarà assegnata al progetto che, indipendentemente dall’area in cui si colloca, dimostri la più significativa ricaduta di tipo sociale o ambientale. L’undicesima edizione è organizzata da una cordata particolarmente numerosa, coordinata come di consueto dall’Università degli Studi di Milano e promossa dal sistema delle università lombarde e dagli incubatori d’impresa*. Main sponsor di Start Cup 2013 è Fondazione Pasquinelli, che ha confermato il proprio impegno a favore di Start Cup anche quest’anno ed è impegnata in azioni di ambito culturale ed educativo a favore dei giovani. I progetti saranno selezionati da una giuria di esperti e rappresentanti di istituzioni finanziarie sulla base di originalità, innovatività, mercato, team, appeal per investitori, completezza e coerenza del progetto d’impresa. Per presentare una idea d’impresa ci sarà tempo fino al 29 Aprile, termine per la Call for Ideas: alcune delle idee di impresa verranno selezionate per un percorso di formazione frontale intensiva presso l’Università Bocconi e per uno specifico servizio di coaching in collaborazione con Microsoft Youthspark. Il 3 Settembre vedrà invece la scadenza per l’invio del business plan completo, che può essere presentato anche non avendo partecipato alla fase preliminare della Call for Ideas. Sono previsti premi in denaro e in servizi (2 vincitori per ciascuna area settoriale, una menzione speciale per il tema Social Innovation, oltre ai Premi Speciali). Inoltre, i progetti vincitori parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione con finale nazionale a fine ottobre 2013 a Genova. Tutte le informazioni per la partecipazione, gratuita e assistita, sono su http://www.startcupml.net/  
   
   
LAZIO CONNECT: INCONTRO CON CLUSTER DELLE BIOSCIENZE DEL PIEMONTE  
 
Roma, 8 aprile 2013 - Il 4 aprile si è svolto presso la sede Filas l’incontro tra le imprese laziali dell’Aerospazio aderenti all’Associazione Lazio Connect, la piattaforma collaborativa tecnico-giuridica realizzata da Filas nel 2009 a sostegno del Sistema di Innovazione del Lazio, e Biopmed ( http://www.biopmed.eu/  ), il Polo di Innovazione piemontese per i settori legati alla salute umana costituito nel 2009. Si è trattato del quarto incontro scaturito dal servizio dell’Associazione ‘Workshops con Grandi Organizzazioni’. L’incontro con Biopmed aveva il duplice scopo di trovare sbocchi per le tecnologie e competenze delle aziende dell´aerospazio nel mondo Bioscienze e di iniziare a coinvolgere nei processi collaborativi le aziende del Dtb del Lazio interessate, anche per elaborare progetti nell´ambito del Cluster Tecnologico Nazionale di Scienze della Vita "Alisei", di cui sia Filas Dtb che Biopmed fanno parte come organismi costitutivi. Il workshop ha visto la partecipazione di 25 manager e 12 delle 16 organizzazioni presenti hanno illustrato le loro competenze tecnologiche e merceologiche: i soci Acs, Cnr-iac, Cnr-ifn, Cnr-imm, Cnr Ism, Deep Blue, Infosolution, Uniroma1-dis, Ylichron e i non-soci Cres e C4t. Cnrb, Nextant, Angelini e Tecnofarmaci hanno assistito in qualità di auditor. Il prossimo workshop si terrà tra Maggio e Giugno con il coinvolgimento di un player importante del mondo Aerospazio.  
   
   
BRIDGESTONE: IL CONFRONTO VA AVANTI, IL 16 APRILE SI RIUNISCE IL GRUPPO TECNICO VERTICE AL MISE, DE VINCENTI: LA SOLUZIONE VA RICERCATA A 360 GRADI  
 
Roma, 8 aprile 2013- Archiviata la chiusura “irrevocabile”, ora per definire il destino della Bridgestone di Bari è il momento del confronto tra azienda, istituzioni e organizzazioni sindacali, con la mediazione del governo. Una prima tappa di tale confronto si è svolta il 5 aprile al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso di una riunione che- presieduta dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti- ha visto la partecipazione del Viceministro al Lavoro Michel Martone, del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, del Sindaco di Bari Michele Emiliano, di rappresentanti della Provincia, dei vertici di Bridgestone Europa, delle segreterie nazionali e territoriali di categoria Cgil Cisl Uil Ugl e delle rappresentanze aziendali. Nel corso dei diversi interventi, si è unanimemente riconosciuto il valore del passo avanti registrato, con la scomparsa dall’orizzonte di una chiusura “irrevocabile” dell’impianto di Modugno, messa in calendario per il primo semestre del 2014, che avrebbe comportato pesanti ripercussioni occupazionali. Adesso, però- è stato detto - occorre passare ad analizzare la situazione concreta e verificare le soluzioni possibili affinchè il sito possa continuare a produrre. “La via d’uscita- ha affermato il Sottosegretario De Vincenti- è da ricercare a 360 gradi”. In questo quadro va letta la proposta operativa di un gruppo di lavoro tecnico che comincerà- avendo come sede il Dicastero di Via Veneto- ad affrontare i vari nodi. Ne faranno parte, oltre alla struttura ministeriale, 3 rappresentanti per ciascuna sigla sindacale, un rappresentante per istituzione e l’azienda. La prima riunione di questo organismo tecnico è stata convocata per il 16 aprile, alle ore 12,30.  
   
   
DAL LAVORO PENITENZIARIO UN’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE VENETE  
 
Venezia, 8 aprile 2013 – Amministrazione penitenziaria e mondo dell’impresa fianco a fianco per valorizzare le opportunità offerte dal lavoro penitenziario. Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e Unioncamere Veneto hanno sottoscritto il 4 aprile – firmatari il provveditore Pietro Buffa e il vicepresidente Unioncamere Roberto Furlan – un protocollo d’intesa per l’attivazione di una rete stabile di comunicazione tra Istituti penitenziari e Uffici di esecuzione penale esterna dell’Amministrazione Penitenziaria e Camere di Commercio. Il protocollo si propone di far conoscere alle imprese della regione le problematiche dell’ambiente penitenziario in materia di lavoro; promuovere attività di orientamento e formazione sulla creazione d’impresa a favore delle persone ristrette negli istituti penitenziari e in esecuzione penale esterna; sviluppare azioni comuni per favorire la ricerca di risorse; diffondere informazioni sugli sgravi contributivi e fiscali a norma di legge mediante iniziative congiunte. Le attività lavorative interne od esterne all’Istituto penitenziario rappresentano uno dei cardini su cui costruire programmi di reinserimento: secondo i dati del Ministero della Giustizia, sono 389, oltre il 10% del totale, i detenuti che, in Veneto, lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Un’opportunità è rappresentata dal lavoro cooperativo: i detenuti impiegati presso le 20 lavorazioni attivate dalle cooperative dentro gli Istituti sono 228 (7%), a fronte di un totale di ristretti che ammonta a 3208. Per quanto riguarda i restanti soggetti che non lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, ai 34 detenuti in regime di semilibertà occupati per datori di lavoro esterni si aggiungono 36 lavoranti ex art.21. «La sottoscrizione del protocollo formalizza la collaborazione col Provveditorato del Triveneto già avviata nel 2010, da quando Unioncamere Veneto partecipa ai lavori della Commissione regionale per il lavoro penitenziario, alla quale prendono parte anche Regione Veneto e principali Associazioni delle Cooperative regionali – sottolinea Roberto Furlan, vicepresidente Unioncamere Veneto –. Le Camere di Commercio hanno funzioni di supporto e promozione delle imprese ed è attraverso l’impresa che transita ogni possibile sostegno alle fasce sociali deboli. Il protocollo avvierà una serie di iniziative, a partire per esempio dalla ricognizione delle lavorazioni presenti all’interno degli Istituti per valorizzarle presso soggetti economici terzi. Le informazioni raccolte sul servizio sociale godranno di adeguata visibilità tramite l’evidenza di valori e risultati non solo economici, come già accade per altre imprese distintesi su temi come ambiente, sicurezza e responsabilità sociale». «Il lavoro è uno degli elementi del trattamento penitenziario e ha un ruolo cardine nell´opera di rieducazione delle persone in esecuzione penale interna ed esterna – spiega Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria –. Lo sviluppo di azioni di promozione e sostegno di progetti idonei alla concretizzazione di attività di recupero sociale e inserimento lavorativo è costantemente presente e ben inserito nel planning annuale dell´Amministrazione Penitenziaria. L´amministrazione Penitenziaria ha svolto, e svolge, un ruolo primario nella ricerca di opportunità per favorire sia l´organizzazione di lavorazioni all´interno delle strutture penitenziarie, sia l´inserimento dei soggetti in esecuzione penale esterna, nel tessuto lavorativo». Il Prap Triveneto fornirà annualmente a Unioncamere Veneto le informazioni per favorire l’interesse di soggetti terzi a proporre investimenti all’interno degli Istituti penitenziari sia per la gestione delle lavorazioni esistenti sia per l’avvio di nuove opportunità occupazionali. Unioncamere Veneto coinvolgerà le Camere di Commercio nella fornitura di notizie utili all’incremento delle commesse di prodotti delle lavorazioni negli Istituti e sulle possibilità lavorative per detenuti e condannati in misura alternativa. Le parti promuoveranno inoltre, attraverso le Camere di Commercio, incontri provinciali per far conoscere a imprese e cooperative possibilità d’investimento e benefici contributivi e fiscali nelle realtà penitenziarie del territorio, oltre ad organizzare regionalmente momenti pubblici in materia di lavoro penitenziario elaborando progetti congiunti sulla creazione d’impresa per la popolazione detenuta, anche tramite finanziamenti da Fondazioni, Cassa Ammende o altri Enti pubblici e privati.  
   
   
GINORI, IL SINDACO GIANASSI HA INCONTRATO KARLHEINZ HOFER DI GUCCI SESTO  
 
Fiorentino, 8 aprile 2013 - Nel tardo pomeriggio del 6 aprile il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi ha incontrato l’ingegner Karlheinz Hofer, operation manager di Gucci, per un primo scambio di vedute a seguito della presentazione dell’offerta irrevocabile di acquisto di Richard Ginori 1735 da parte del gruppo, resa nota oggi. Nel corso dell’incontro, che si è svolto nel municipio di Sesto Fiorentino, Gianassi ha rappresentato a Hofer il punto di vista dell’amministrazione comunale sulla crisi Ginori e il desiderio di una rapida soluzione, in grado di rilanciare il marchio mantenendolo sul territorio di Sesto Fiorentino, e salvaguardando al massimo l´occupazione.  
   
   
ASSESSORE TOSCANA SU GINORI: “L’OFFERTA DI GUCCI UNA RISPOSTA DI QUALITÀ E LEGATA AL TERRITORIO”  
 
Firenze, 8 aprile 2013 - “Esprimo il mio apprezzamento per l’offerta del gruppo Gucci, una risposta di qualità e al tempo stesso una conferma del forte legame che il gruppo ha con la nostra regione”. Lo dichiara l’assessore regionale alle attività produttive, al lavoro e formazione Gianfranco Simoncini commentando la notizia dell’offerta avanzata dal gruppo Gucci per l’acquisizione del marchio e delle attività della Richard Ginori, di cui era stato informato in mattinata dai rappresentanti del gruppo. “Fermo restando che siamo nel pieno di una procedura che ancora non è chiusa – continua Simoncini – dichiaro la mia piena soddisfazione per un segnale che potrebbe essere una risposta alta alle esigenze della Ginori e della Toscana”.  
   
   
NUOVI MATERIALI PER LA COMPETITIVITA’ DEL SETTORE METALMECCANICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: OGGI IL TAVOLO TECNICO A PALAZZO TORRIANI, SEDE DI CONFINDUSTRIA UDINE INIZIATIVA IN TRE FASI DI AREA SCIENCE PARK IN COLLABORAZIONE CON MATECH POINT FVG  
 
Udine, 8 aprile 2013 - Metal replacement, rivestimenti per alte temperature, materiali low friction, lubrificanti ‘green’. Sono solo alcuni delle soluzioni e dei materiali innovativi che possono rispondere alle esigenze sempre più pressanti delle imprese della filiera metalmeccanica, interessate a sviluppare - in tempi e con costi contenuti - prodotti più competitivi. Il tavolo tecnico Material-storming per il settore della metalmeccanica, tenutosi il 4 aprile nella sede della Confindustria di Udine, su iniziativa di Area Science Park, in collaborazione con Matech Point Fvg, ha fornito alle imprese che hanno aderito all’iniziativa soluzioni innovative concretamente applicabili al settore, selezionate e proposte da esperti di materiali e trasferimento tecnologico. L’utilizzo di metalli, per esempio, può trovare un’alternativa nell’impiego di tecnopolimeri, di tecniche per l’incremento della strutturalità, piuttosto che di soluzioni in composito, come pultrusi e prodotti sandwich innovativi. Per quanto riguarda la lubrificazione, possono essere d’aiuto rivestimenti ceramici, trattamenti nanotecnologici, rivestimenti con microcapsule e lubrificanti ‘green’. Tenendo conto del fatto che molte applicazioni della meccanica prevedono condizioni di esercizio gravose, può giovare l´utilizzo di materiali in grado di diminuire vibrazioni e onde sonore oppure di sistemi per il monitoraggio delle temperature. Material-storming per la filiera metalmeccanica rientra in una più ampia iniziativa articolata in tre fasi. Si è partiti a marzo con la selezione di una decina di idee di progetto, presentate da imprese del settore del Friuli Venezia Giulia, contenenti spunti innovativi ed esigenze condivisibili anche da altre imprese. Il tavolo tecnico odierno è servito quindi a confrontarsi sui materiali che meglio di altri rispondono alle esigenze raccolte e alle idee di progetto proposte. La terza e ultima fase prevede, infine, la possibilità di avviare un progetto multi-impresa, sulla base di idee di innovazione condivise dai partecipanti, in grado di incidere positivamente sulla crescita competitiva dell’intera filiera produttiva. Area Science Park si renderà disponibile a pianificare un progetto comune di ricerca, sviluppo e implementazione di soluzioni e processi innovativi a favore del gruppo di imprese interessate a proseguire l’iniziativa.  
   
   
MILANO - CREATIVITÀ: MONZA E MILANO AL 2° POSTO IN EUROPA  
 
Milano, 8 aprile 2013 - Milano e Monza, insieme, sono al secondo posto tra tutte le città europee per creatività, come dimostra il numero assoluto di brevetti Epo depositati nel settore dei mobili ogni anno: sono al secondo posto in Europa, precedute solo dalla città tedesca di Herford. Tra le prime città, Stoccolma si ferma al sesto posto, appena prima di Treviso. Vicenza è al 13° posto, Bergamo al 14°. Tra i grandi centri europei, Barcellona è al 18° posto, Parigi al 35°, Berlino al 52°, Londra al 110°, Bruxelles al 113°, Amsterdam al 193°, Roma al 210°. Bene anche la regione della Lombardia: complessivamente si posiziona al 4° posto, preceduta da tre Lander tedeschi: Nordrhein Westfalen, Baviera e Baden-württemberg. Subito dietro alla Lombardia ecco il Veneto. Più staccate le altre regioni motori di Europa: Rhône-alpes è all’8° posto, l’ Île de France all’11°, appena prima della regione svedese intorno a Stoccolma (al 12°). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano e della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Eurostat 2013 su oltre 200 regioni e 1.300 città europee. La classifica è stata calcolata sulla base della media dei brevetti depositati negli ultimi tre anni disponibili. Lombardia: ai primi posti in classifica ed entro la centesima posizione a livello europeo anche Bergamo (14°), Como (19°), Varese (21°), Brescia (33°), Lecco (69°), Mantova (98°). “Il salone del Mobile - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta un importante appuntamento per la città e un momento di forte attrattività internazionale. Il design, così come la moda, sono elementi legati alla qualità, al buon gusto, che presentano radici nella tradizione ma che sono capaci di guardare al futuro attraverso l’innovazione. Tutti fattori alla base della competitività milanese su cui dobbiamo puntare con decisione”. “Il design è la nostra cifra – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - sintetizza artigianato e qualità, esperienza e ricerca del bello. Le imprese del legno arredo della Brianza guardano con aspettativa al Salone del mobile per la visibilità e la dimensione internazionale dell’evento e per le opportunità che può aprire sui mercati internazionali. Opportunità che siamo determinati più che mai a voler cogliere”.  
   
   
RESPIRO INTERNAZIONALE A MADE IN STEEL 2013 BILANCIO POSITIVO PER LE ASSOCIAZIONI DI ANIMA PRESENTI IN FIERA  
 
Milano, 8 aprile 2013 – Il 5 aprile si sono chiusi i battenti di Made in Steel, punto d’incontro della filiera dell’acciaio, che ha visto tra gli attori principali tre associazioni, federate ad Anima, quali Aisem, Cicof, Ucc protagoniste della tematica per il loro know-how. Sollevamento, forni industriali e caldareria sono i tre settori tutelati dalle rispettive associazioni che hanno movimentato i giorni di fiera con la vasta presenza presso lo stand istituzionale e i workshop e seminari realizzati su tematiche tecniche utili alle aziende. Aisem, presente a Made in Steel per la prima volta così come Ucc, ha organizzato un seminario dal titolo “Sicurezza e manutenzione degli apparecchi di sollevamento”, un tema molto caldo per gli addetti del settore. Cicof, presente a Made in Steel per la terza edizione, ha colto l´opportunità di accrescere la sua visibilità al pubblico del settore siderurgico. Il flusso di visitatori anche stranieri, risulta positivo, indice di un risveglio del mercato, almeno per quanto riguarda i settori rappresentati in Anima. ”Aisem è nuova a Made in Steel, in quanto finora non considerata fiera di riferimento per noi – ha commentato Pietro Almici, Presidente di Aisem - In realtà questa è stata per noi una grande opportunità, soprattutto il Convegno che Aisem ha promosso ieri su sicurezza, manutenzione e formazione relativamente agli apparecchi di sollevamento e di movimentazione. Grande interesse di pubblico e un’utile occasione per far conoscere meglio la realtà della nostra associazione, particolarmente impegnata nella realizzazione di linee guida per l’utilizzo dei macchinari, così da garantire ai consumatori la sicurezza dei macchinari prodotti dalle aziende che Aisem rappresenta. Un’esperienza da ripetere per dare nuovo impulso alla crescita del settore”. Il Presidente di Cicof, Michele Bendotti, ha dichiarato: “Cicof è una veterana di Made in Steel, ma l’edizione di quest’anno, con il trasferimento a Milano, nel cuore dell’industria italiana, ha portato una ventata di novità e di internazionalità: tanti i visitatori stranieri, tante le occasioni per le aziende associate Cicof espositrici in fiera per consolidare rapporti e portare avanti discorsi già iniziati. La crisi purtroppo si fa ancora sentire e la produzione di forni rimane ancora ridotta ma la speranza al momento presente viene dall’estero, e questa fiera ha costituito per il nostro settore una grande opportunità di ripresa”. “Esperienza complessivamente positiva – ha commentato il Presidente di Ucc, Luca Pellizzer – questo è il bilancio che posso dare della nostra presenza a Made in Steel. La nostra associazione ha suscitato interesse da parte di esponenti di settori che ruotano intorno al mondo della caldareria, interessati anche ai servizi che possiamo offrire. L’impressione generale che ho potuto raccogliere è stata un ritorno di ottimismo, la rinnovata volontà delle aziende di rimettersi a fare delle cose a dispetto della situazione stagnante che sta vivendo il mercato domestico. Questa fiera ci ha permesso di fare il punto della situazione attuale ed è stata utile anche per questo aspetto”. Analisi Settoriali Aisem – Cicof – Ucc - Aisem, Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione, raggruppa 8 tipologie merceologiche, che fanno capo ai comparti “sollevamento e trasporto” e “carrelli industriali semoventi”. Il settore dei carrelli industriali semoventi presenta come dati di preconsuntivo 2012 una consistente diminuzione del valore della produzione (-7,5%). Anche per il 2013 è previsto un peggioramento, anche se molto contenuto (-0,5%). Le esportazioni, per la maggior parte destinate ai mercati europei, sono cresciute leggermente(+1,3%) rispetto al 2011, mentre per il 2013 si prevedono stabili. I livelli occupazionali sono leggermente diminuiti (-0,4%) nel 2012 e dovrebbero restare stabili secondo le previsioni del 2013. Anche gli investimenti sono rimasti costanti nel 2012 e si prevedono in leggera crescita (+3,8%) nel corso del 2013. Aisem: Carrelli industriali semoventi - Il settore “Impianti ed apparecchi per il sollevamento e trasporto” presenta un dato di preconsuntivo 2012 che delinea una netta diminuzione della produzione (-3,9%), mentre per il 2013 si prevede una sostanziale stabilità. Anche le esportazioni nel corso del 2012 hanno subito una netta contrazione (-8,9%) e si prevede possano crescere (+1,2%) nel corso del 2013. I livelli occupazionali risultano leggermente diminuiti (-1%) e si prevede resteranno stabili anche nel corso del 2013. Anche gli investimenti risultano invariati e si prevedono stabili anche nel corso del 2013. Aisem: Impianti di sollevamento - Cicof, Comitato italiano costruttori forni industriali, rappresenta attualmente le aziende italiane che operano nel settore “forni Industriali”. Le aziende associate al Cicof in base alla tipologia di prodotto possono essere suddivise e ricondotte in cinque principali macrosettori di appartenenza: forni per calce; forni per ceramiche; forni fusori; forni di incenerimento di rifiuti; forni per riscaldo/trattamento termico. Il settore chiude il preconsuntivo 2012 con una apprezzabile crescita del valore della produzione (+4,4%). Le previsioni per il 2013 sono di sostanziale stabilità. Nel 2012 l’export ha manifestato una certa vivacità (+4,9%) e le previsioni per il 2013 sono di ulteriore leggera crescita (+0,4%).I livelli occupazionali sono rimasti stabili, anche secondo le previsioni per il 2013. Nel 2012 gli investimenti risultano fermi, mentre nel 2013 si prevedono in leggera crescita (+1,6%). Cicof: Forni industriali - Ucc, Associazione Costruttori Caldareria, tutela i Costruttori e le Società italiane che operano nel vasto settore dei pressure equipment, dalla progettazione alla produzione: grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d’acqua e di fumo, tubazioni e condotte forzate, scambiatori di calore alcune delle produzioni tipiche del comparto rappresentato da Ucc. I dati di preconsuntivo 2012 per il settore della “Caldareria” segnalano una leggera diminuzione del valore della produzione (-1,9%) e anche per il 2012 è prevista una ulteriore lieve diminuzione (-1%). Le esportazioni, rivolte principalmente ai mercati europei ed asiatici, sono sostanzialmente stabili (+0,3%) e si prevede possano leggermente crescere nel corso del 2013 (+1,3%), anche se la gamma dei prodotti del settore comprende realtà molto diverse tra loro e ciascuna con differenti trend.  
   
   
KME, INCONTRO IN REGIONE TOSCANA CON ISTITUZIONI E SINDACATI  
 
Firenze, 8 aprile 2013 – La situazione dell’azienda Kme è stata al centro dell’incontro convocato il 4 aprile in Regione dall’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. All’incontro, sollecitato dalle organizzazioni sindacali, hanno partecipato i sindacati aziendali, provinciali e di categoria, il sindaco di Barga Marco Bonini, il sindaco di San Marcello Pistoiese Silvia Cormio, l’assessore al lavoro della Provincia di Pistoia Paolo Magnanensi e l’assessore al lavoro della Provincia di Lucca Mario Regoli. “Abbiamo preso atto che c’è un confronto aperto fra sindacati e azienda per arrivare ad un accordo – ha spiegato l’assessore Simoncini – un confronto che per Regione e istituzioni deve raggiungere l’obiettivo fondamentale di dare all’azienda un futuro degno della sua storia e tale da salvaguardare l’occupazione sia in Toscana che nelle altre realtà. E’ un percorso che vede uno snodo essenziale nel mantenimento dell’apertura del forno e di carichi di lavoro adeguati alla salvaguardia della occupazione”. L’assessore ha ricordato che nell’incontro avuto qualche giorno fa con i vertici dell’azienda Regione e istituzioni hanno ribadito con forza la contrarietà ad un ridimensionamento nelle due realtà di Campo Tizzoro e Fornaci di Barga. Regione e istituzioni si sono dette disponibili a proseguire il confronto anche a livello nazionale anche con la presenza al prossimo tavolo previsto al ministero del lavoro. E’ in quella sede che si auspica possa essere sottoscritto l’accordo fra sindacati e azienda e un percorso di monitoraggio al quale parteciperanno anche Regione e istituzioni. L’assessore ha poi sottolineato la necessità di fare un punto preciso sulla situazione degli ammortizzatori sociali che potranno trovare, anche in questo caso, una definizione al tavolo nazionale. Auspicando che la risposta dell’azienda corrisponda agli obiettivi indicati, sia la Regione che Province e Comuni si sono impegnati ad accompagnare il percorso mettendo a disposizione tutti gli strumenti possibili a sostegno del reddito dei lavoratori e per la tenuta sociale dei territori coinvolti.  
   
   
MORATORIA CREDITI, APPELLO CNA “NON BASTA, SI TROVINO NUOVI MERCATI E INVESTIMENTI”  
 
Verona, 8 aprile 2013 - Moratoria dei crediti, boccata d’ossigeno per alcuni artigiani e piccole medie imprese. In provincia di Verona si stima che tra il 5% e il 15% delle imprese, a seconda della fonte creditizia, abbiano usufruito entro lo scorso 31 marzo del provvedimento che ha prorogato la possibilità di sospendere il pagamento delle rate di mutui e leasing. Importante, ma non basta. Angiolina Mignolli, Presidente Cna, Confederazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa di Verona, commenta la nota di Rete Imprese Italia che esprime “soddisfazione per l’accordo con l’Abi che ha portato alla proroga di tre mesi della moratoria dei crediti nei confronti delle piccole e medie imprese”. “Va bene la boccata d´ossigeno in un momento di instabilità economica e politica come l´odierna, ma non basta – afferma Angiolina Mignolli, Presidente Cna Verona -. Le imprese hanno bisogno di fiato per poter programmare e investire se vogliono superare il drammatico momento. Il rincorrere continuo a tamponare i debiti ti fa perdere di vista l´obiettivo primario: trovare soluzioni rispetto a nuovi progetti, nuove opportunità e cambiamento di rotta”. La misura, si legge nella nota di Rete Imprese (composta da Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confocommercio, Confesercenti), si è resa necessaria a fronte della permanenza di una situazione di difficoltà che richiede il mantenimento di misure di sostegno in favore delle imprese e che, oltre a certificare la volontà di proseguire sul terreno del dialogo e della collaborazione tra le imprese e il sistema bancario, rappresenta certamente un efficace strumento per dare ossigeno alle imprese stesse, soprattutto quelle del commercio, del turismo, del terziario e dell’artigianato sempre più schiacciate dal prolungarsi della crisi. “Ma è necessario andare oltre”, aggiunge la Presidente Cna. “È necessario programmare la risalita con un progetto a medio e lungo periodo per tutti, che dia un minimo di speranza e di entusiasmo nel reinvestire: allora i costi e i debiti da affrontare possono avere un bilanciamento positivo di crescita e qui è impegnata Cna, nel coordinare sia l´intervento politico che pratico del supporto e di accompagnamento alle imprese associate. Quello che Cna chiede è però anche un´immediata riduzione della pressione fiscale. Non solo: “va perseguita l´azione di semplificazione degli atti burocratici diventati insostenibili per le imprese, va risolto il problema dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, e non per ultimo si deve intervenire sul costo del lavoro – continua Angiolina Mignolli -. Tanto si può fare, ma bisogna essere consapevoli che facciamo parte dell´Europa e per essere competitivi ognuno deve fare la propria parte: le piccole imprese, che sono il motore dell´economia, in questo momento non devono essere lasciate sole. Altro che semplice boccata di ossigeno”.  
   
   
SEVES, ENTRO LA FINE DI APRILE ATTESE LE OFFERTE D’ACQUISTO: SALVAGUARDARE LE PRODUZIONI DELLO STABILIMENTO FIORENTINO  
 
Firenze 8 aprile 2013 – Prosegue l’interesse all’acquisto del gruppo Seves da parte di alcuni fondi e soggetti finanziari, ma per adesso nessuna offerta vincolante è stata depositata. Probabilmente potrebbe accadere entro la fine di aprile. E’ quanto scaturito dall’incontro che si è svolto il 4 aprile tra istituzioni, organizzazioni sindacali e azienda a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. Una riunione, per fare il punto, che segue a quella che c’era stata a febbraio, quando cinque soggetti finanziari si erano dimostrati interessati a rilevare l’azienda, in fase di ristrutturazione ma in difficoltà per la concorrenza dei paesi emergenti e i debiti accumulati. “La nostra prima preoccupazione rimane quella di salvaguardare lo sviluppo dello stabilimento fiorentino e le sue produzioni di qualità, accompagnando i lavoratori nella strettoia difficile che si è creata” ripete l’assessore al lavoro della Toscana Gianfranco Simoncini. Nello stabilimento di Firenze, dove si producuno mattoni in cemento usati per intarsi edili ed isolatori elettrici in porcellana, lavorano 175 persone e già è stata attivata la cassa integrazione. Da un paio di mesi è stato spento il forno e vengono solo assemblati pezzi finiti. “Auspichiamo naturalmente – conclude Simoncini – che la vendita dell’azienda possa concludersi, oltre che positavamente, il più velocemente possibile”. In modo da far ripartire la produzione. Oltre a Simoncini, a rappresentare le istituzioni, hanno partecipato alla riunione che si è svolta nel pomeriggio anche il presidente Andrea Barducci per la Provincia di Firenze e l’assessore al lavoro del Comune di Firenze Sara Biagiotti.  
   
   
ACC DI MEL. ASSESSOREVENETO SU INCONTRO A MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Venezia, 8 aprile 2013 - "Abbiamo attivato il nostro consigliere diplomatico sull´ambasciata italiana in Austria in stretto raccordo con il Ministero proprio per manifestare l´attenzione dell´Italia ai suoi massimi livelli per il futuro di Acc". Ne informa L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan dopo la riunione su Acc che si è tenuta il 5 aprile a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Aggiornando sulle azioni fatte dalla Regione Veneto, Donazzan aggiunge: "Ho avuto modo di incontrare personalmente alcuni degli imprenditori che hanno manifestato con concretezza e credibilità la loro proposta di acquisizione di Acc, sia Austria che Italia , dando speranze allo stabilimento di Mel". "Abbiamo la massima attenzione, va costruito e rafforzato il sistema Italia attorno alle nostre aziende ed in particolare per quanto riguarda Acc va chiesto alle banche di continuare a sostenere il percorso di salvataggio di questa importante azienda italiana".  
   
   
CIR: LISTE PRESENTATE PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RIDETERMINAZIONE DEL NUMERO DEI COMPONENTI E NOMINA  
 
Milano, 8 aprile 2013 – Cir-compagnie Industriali Riunite S.p.a., con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria convocata per il giorno 26 aprile 2013 (prima convocazione) e per il giorno 29 aprile 2013 (seconda convocazione) alle ore 10,30 presso il Centro Congressi Palazzo delle Stelline (corso Magenta n. 61, Milano), rende noto che entro i termini di legge e di Statuto è stata presentata una sola lista ai fini della “Rideterminazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e nomina”. La lista presentata dalla Cofide-gruppo De Benedetti S.p.a., con sede a Milano, via Ciovassino n. 1, titolare di n. 363.771.164 azioni ordinarie Cir, corrispondenti al 45,853% del capitale sociale della Società, riporta i seguenti candidati: Monica Mondardini Il curriculum vitae e l’intera documentazione con la quale la candidata ha accettato la candidatura e attestato il possesso dei requisiti prescritti dalla legge e dallo Statuto sociale nonché un´esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali sono da oggi a disposizione del pubblico sul sito internet www.Cirgroup.it e presso la Sede Legale (Milano, via Ciovassino n. 1).  
   
   
SIDEL: “DALL’AZIENDA RASSICURAZIONI SUL PIANO INDUSTRIALE E SULL’OCCUPAZIONE”  
 
Parma, 8 aprile 2013 – “Una rassicurazione dell’azienda sul piano industriale e sull’occupazione”. Così il vice presidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari al termine del tavolo istituzionale sul gruppo Sidel, tenutosi il 4 aprile nella sede della Provincia di Parma. Alla fine della riunione Ferrari, a nome dell’intero tavolo istituzionale, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È stato un incontro importante perché ha fatto in maniera che conoscessimo l’intera vicenda legata al piano di riorganizzazione: questo è infatti il termine che è giusto usare. Viste le preoccupazioni che sentivamo serpeggiare, il fatto che oggi si sia tornati a dare alle parole il giusto contenuto da una parte ci tranquillizza, anche se lo stato di attenzione deve rimanere alto in questa città e in questa provincia perché evidentemente tutti insieme dobbiamo cooperare e lavorare perché il tema occupazione resti al centro dell’agenda di tutti. L’impegno che ci siamo assunti è mantenere aperto questo dialogo tra le parti, quindi tra la proprietà e le organizzazioni sindacali, per definire un percorso che come è stato opportunamente ribadito ha l’anno zero nella giornata di oggi. Se l’anno zero significa la capacità di dialogare e di poter essere utili alla comprensione e ai passaggi che certamente ci saranno, penso che gli enti locali non si sottrarranno, non perdendo mai di vista il tema generale che è l’occupazione, il radicamento, tutto quello che questa grande realtà ha rappresentato nella storia di Parma e potrà rappresentare in prospettiva non solo per Parma ma per l’intero territorio nazionale ed europeo”. Rispondendo poi alla domanda di un giornalista sul piano industriale, Ferrari ha aggiunto: “L’azienda ha rassicurato sul piano industriale ma anche sul tema dell’occupazione, perché questo è un dato che qualche problema l’ha destato. Peraltro è stato anche ribadito quello che è il polo di Verona e quello che diventerà il polo di Parma alla luce di questa riorganizzazione, che però non va a toccare minimamente il dato occupazionale”. All’incontro erano presenti: per le istituzioni, oltre al vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che insieme alla collega assessore Manuela Amoretti ha convocato il tavolo, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti con l’assessore del Comune di Parma Cristiano Casa, l’assessore Fausto Sachetto della Provincia di Verona; per il gruppo Sidel, fra gli altri, l’ad Riccardo Rosselli e il responsabile Risorse umane Guido Zatti; i rappresentanti dell’Upi Enea Bianchini e Claudio Robuschi; per i sindacati il segretario provinciale Cgil Massimo Bussandri e Antonella Stasi (Fiom Cgil), Ugo Fini dirigente Uil e Daniele Valentini (Uilm Uil), il segretario provinciale Cisl Federico Ghillani e Ivano Molinari (Fim Cisl). Presenti le Rsu degli stabilimenti di Parma e Verona.  
   
   
MAGNETI MARELLI DI BARI: REGIONE CONVOCA AZIENDA PER VALUTARE INVESTIMENTI  
 
Bari, 8 aprile 2013 - Riguardo le notizie su possibili mancati investimenti presso la fabbrica “Magneti Marelli” di Bari, la Regione ha già provveduto a convocare l’azienda per approfondire la questione. “La Regione – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone – valuta sempre opportuno monitorare gli investimenti delle aziende cui sono stati concesse agevolazioni con fondi pubblici”. Secondo gli uffici lo stabilimento barese che produce componenti per autoveicoli, è attualmente impegnato in un investimento rilevante che al momento prosegue ed è già in fase avanzata, senza evidenziare – per quanto a conoscenza della Regione – criticità. Da una prima valutazione relativa alle notizie di stampa emerse oggi, il problema potrebbe essere limitato ad una quota limitata degli investimenti programmati. “In ogni caso, proprio per valutare la situazione – ha concluso la Capone – gli uffici stanno provvedendo a convocare l’azienda per una verifica”.  
   
   
ACCIAIERIA BELTRAME, CHIAMA: “CRISI IN VAL SUSA TRA LE PIÙ PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO”  
 
Torino, 8 aprile 2013 - “La situazione occupazionale della Val Susa è fra le più problematiche dell’intero territorio provinciale; è indispensabile che il Governo intervenga il prima possibile per garantire che la produzione delle acciaierie Beltrame rimanga in Italia e non vada all´estero. La Provincia di Torino continua a seguire altre situazioni di crisi aziendali come la Vertek Lucchini di Condove e la Tekfor di Avigliana, con l´intento di tutelare il lavoro in Valle”. Lo ha detto Carlo Chiama, assessore al lavoro della Provincia di Torino che questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta da Fim-fiom-uilm in sostegno ai lavoratori dell´Acciaieria Beltrame di San Didero. I lavoratori protestano contro l´annunciata chiusura dell´Acciaieria che potrebbe portare al licenziamento di circa 300 persone.  
   
   
SU OFFERTA PER RICHARD GINORI: TRE I MOTIVI DI APPREZZAMENTO  
 
Firenze, 4 aprile 2013 – L’assessore regionale alle attività produttive e al lavoro, Gianfranco Simoncini, esprime apprezzamento per la presentazione del bando per la cessione della Richard Ginori. Lo ha detto il 4 aprile al termine dell’incontro dell’incontro che ha avuto con il curatore fallimentare dell’azienda, Andrea Spignoli, che gli ha illustrato il bando che parte dalla proposta ricevuta da un gruppo che si è detto disponibile a pagare 13 milioni di euro e a riassorbire almeno 230 dei lavoratori. “Mi sembra una prima buona notizia – ha spiegato l’assessore Simoncini – che induce ad un cauto ottimismo. Il primo motivo di soddisfazione è rappresentato dal riavvio della procedura che può portare alla vendita di un’azienda che rappresenta uno degli elementi portanti del manifatturiero toscano ed un simbolo della nostra regione. Il secondo deriva dalla certezza che oggi siamo di fronte ad almeno un soggetto disponibile a farsi carico di un rilancio di questo storico marchio. Il terzo è rappresentato dalla decisione del giudice di autorizzare l’esercizio provvisorio e di riattivare i forni, così da permettere di continuare a produrre”. “La Regione Toscana – ha concluso Gianfranco Simoncini – manifesta da subito tutta a sua disponibilità a sostenere tutti quei progetti che si presentino come credibili e che siano in grado di salvaguardare l’occupazione e la presenza di questa storica azienda a Sesto Fiorentino”.  
   
   
RICHARD GINORI: UN GRUPPO DISPOSTO A PAGARE 13 MILIONI DI EURO E A RIASSORBIRE ALMENO 230 LAVORATORI  
 
Firenze, 8 aprile 2013 - L´assessore regionale alle attività produttive e al lavoro, Gianfranco Simoncini, esprime apprezzamento per la presentazione del bando per la cessione della Richard Ginori. Lo ha detto al termine dell´incontro dell´incontro che ha avuto con il curatore fallimentare dell´azienda, Andrea Spignoli, che gli ha illustrato il bando che parte dalla proposta ricevuta da un gruppo che si è detto disponibile a pagare 13 milioni di euro e a riassorbire almeno 230 dei lavoratori. “Mi sembra una prima buona notizia – ha spiegato l´assessore Simoncini – che induce ad un cauto ottimismo. Il primo motivo di soddisfazione è rappresentato dal riavvio della procedura che può portare alla vendita di un´azienda che rappresenta uno degli elementi portanti del manifatturiero toscano ed un simbolo della nostra regione. Il secondo deriva dalla certezza che oggi siamo di fronte ad almeno un soggetto disponibile a farsi carico di un rilancio di questo storico marchio. Il terzo è rappresentato dalla decisione del giudice di autorizzare l´esercizio provvisorio e di riattivare i forni, così da permettere di continuare a produrre”. “La Regione Toscana – ha concluso Gianfranco Simoncini – manifesta da subito tutta a sua disponibilità a sostenere tutti quei progetti che si presentino come credibili e che siano in grado di salvaguardare l´occupazione e la presenza di questa storica azienda a Sesto Fiorentino”.