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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Aprile 2013 |
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PROGETTO COMBINED POWER PLANT 2: L´ENERGIA RINNOVABILE RACCOGLIE I SUOI FRUTTI |
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Bruxelles,
8 aprile 2013 - Una rete di piccoli
impianti elettrici in grado di sostituire le tradizionali centrali elettriche è
da tempo il sogno dei sostenitori dell´energia rinnovabile. L´idea però è
sempre stata soffocata dalle preoccupazioni che una rete decentralizzata non
possa soddisfare la domanda nazionale di energia e fornire un servizio stabile
avendo a che fare con capacità così grandi. Adesso un team di ricercatori
europei ha fatto un enorme passo avanti verso la realizzazione di questo sogno
con il progetto Combined Power Plant 2 (Kombikraftwerk2).
Il
prototipo virtuale dell´impianto elettrico combinato sviluppato dal progetto ha
già mostrato che è tecnologicamente possibile per ogni singolo produttore far
confluire la propria elettricità nella rete e fare in modo che la rete rimanga
stabile durante questo procedimento. Il progetto mostrerà questo prototipo di
sistema in occasione della fiera di Hanover dall´8 al 12 aprile 2013.
"Ogni
fonte di energia - che sia eolica, solare o da biogas - ha i suoi punti di
forza e le sue debolezze", dice il dott. Kurt Rohrig, vice direttore
dell´Istituto Fraunhofer per l´energia eolica e la tecnica dei sistemi di
energia (Iwes), uno dei partner principali del progetto finanziato dall´Ue.
"Se riusciamo a combinare abilmente le diverse caratteristiche delle
energie rigenerative, possiamo assicurare la fornitura di energia
elettrica".
Il
prototipo virtuale è in fase di collaudo dal gennaio 2011 e ha raccolto
risultati molto positivi. Il progetto ha collegato, via internet, 25 impianti con
un output nominale di energia elettrica di 120 megawatt e, come accumulazione
simulata, un impianto ad accumulazione con pompaggio e veicoli elettrici. Una
base di controllo centrale assicura che gli svantaggi delle energie rinnovabili
vengano ridotti, tenendo conto che il sole non splende sempre e che il vento
non soffia in continuazione.
Quando
molti piccoli produttori lavorano insieme le differenze regionali riguardo al
vento e al sole possono essere equilibrate dalla rete elettrica o dagli
impianti a biogas controllabili. Inoltre il surplus di energia può essere
accumulato o trasformato in energia termica.
Il
progetto ha mostrato che, invece di mettere a rischio l´integrità della rete,
le energie rinnovabili possono al contrario stabilizzarla. In alcune giornate
dell´anno, l´elettricità generata dal sole, dal vento, dalla biomassa,
dall´acqua e dalla produzione geotermica rappresenta già oltre la metà del
carico necessario.
"Grazie
al fatto che sono decentralizzate e a sviluppi innovativi, le energie
rinnovabili possono già contribuire alla stabilità del sistema di fornitura di
energia elettrica odierna", dice Kaspar Knorr, project manager del
progetto di ricerca Combined Power Plant 2 presso Iwes. "Con il Combined
Power Plant 2, possiamo dimostrare che le rinnovabili svolgono bene questo
compito e che possono assicurare la fornitura stabile di elettricità in
futuro".
Oltre
alla fornitura di energia primaria, le fonti di energia rinnovabile dovranno
contribuire sempre più ai servizi ausiliari come la stabilizzazione della
frequenza e del voltaggio, la capacità di messa in moto indipendente (per
recuperare dopo un arresto totale o parziale in modo indipendente di una rete
elettrica) e la riserva di inerzia. Nel sistema attuale, è responsabilità di un
paio di centrali produttrici, principalmente impianti elettrici tradizionali
che assicurano che questi requisiti siano soddisfatti.
In
futuro, secondo il modello di Combined Power Plant 2, la rete di energia
rinnovabile sarà in grado anche di assumersi la responsabilità di fornire
questi servizi ausiliari.
Per
maggiori informazioni, visitare:
http://www.Fraunhofer.de/en.html
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ENERGIA: NUOVO REGIME DI AGEVOLAZIONE PER AZIENDE AD ALTA INTENSITA’ ENERGETICA PASSERA: “RAFFORZIAMO LA COMPETITIVITA’ DI MIGLIAIA DI IMPRESE MEDIO-PICCOLE” |
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Roma, 8 aprile 2013
-Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il ministro
dell’Economia Vittorio Grilli hanno firmato oggi il decreto
ministeriale che, in attuazione da quanto previsto dal secondo Dl Sviluppo,
stabilisce i nuovi criteri per identificare le aziende ad alta intensità
energetica. Il provvedimento introduce un nuovo concetto di azienda
“energivora”, che d’ora in poi sarà identificata in base all’incidenza del
costo dell’energia sul proprio volume complessivo d’affari, e non solo sull’ammontare del valore assoluto dei costi
energetici.
In linea con quanto
previsto dalla normativa europea, queste imprese avranno dunque diritto ad
agevolazioni sia sulle accise per l’energia complessivamente
utilizzata nel processo produttivo, sia sui cosiddetti oneri di sistema
(che coprono in particolare gli incentivi per le rinnovabili) relativi
all’energia elettrica acquistata.
Più in particolare,
il provvedimento stabilisce che le aziende con un costo totale dell’energia
superiore al 3% del fatturato abbiano diritto ad agevolazioni sulle
accise. Si prevede inoltre che alle aziende con un rapporto tra costo della
sola energia elettrica e fatturato superiore al 2% vengano applicati oneri di
sistema ridotti; le riduzioni saranno applicate in maniera crescente proprio in
base a tale rapporto. Viene infine mantenuta una soglia minima di consumo energetico in valore assoluto, pari a
2,4 Gwh l’anno, per l’applicazione delle agevolazioni.
“Con questo decreto
– ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera
– favoriamo il rafforzamento della
competitività di migliaia di aziende medio-piccole, i cui costi energetici
incidono in maniera importante sulle proprie attività. Le agevolazioni
applicate – ha proseguito il ministro – sono coerenti con quanto previsto dalla
normativa comunitaria e in linea con quelle concesse da diversi altri Paesi
membri, come ad esempio la Germania. Ridurre i costi energetici per famiglie e
imprese è uno degli impegni più importanti che abbiamo assunto con la Strategia
Energetica Nazionale e che stiamo via via attuando grazie alle riforme
strutturali introdotte dal Dl Crescitalia e dai due decreti Sviluppo. Con le
nuove agevolazioni introdotte oggi – a pochi giorni di distanza dalla riduzione
della bolletta elettrica e del gas per famiglie e Pmi – facciamo un altro
significativo passo in avanti per consentire il recupero di competitività di una
fetta importante del nostro sistema produttivo” ha concluso
Passera.
Entro poche
settimane sarà definito l’atto di indirizzo all’Autorità per l’energia elettrica
e il gas per la rimodulazione degli oneri in base ai nuovi criteri. |
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VENETO: IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN EX DISCARICA: CONTE |
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Paese (Treviso), 8 aprile 2013 -
Nell’ex discarica Tiretta a Padernello di Paese è stato realizzato un progetto
unico in Italia e uno dei pochi al mondo: dalla messa in sicurezza dell’area
nasce un innovativo sistema che integra alla copertura stessa un parco
fotovoltaico di 10.400 metri quadrati di moduli flessibili di tecnologia Cigs
per complessivi 998,25 kWp. Il progetto, reso possibile grazie ad un
finanziamento di quasi 8 milioni di euro del “Fondo di rotazione per gli
interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinanti” e di altri
340 mila euro per la progettazione messi a disposizione dalla Regione, ha
un’importante risvolto ambientale poiché permette di creare energia pulita
partendo dal lavoro di bonifica di un terreno altrimenti inquinante e
inutilizzabile.
Alla cerimonia di conclusione dei lavori è intervenuto l’assessore
regionale all’ambiente Maurizio Conte insieme a Giuliano Pavanetto presidente
del Consorzio Priula, Antonio Zamberlan presidente di Contarina Spa, Francesco
Pietrobon sindaco di Paese e Leonardo Muraro presidente della Provincia di
Treviso. A nome della Regione Conte ha espresso soddisfazione per la
conclusione di un intervento che serve al territorio e che è il risultato della
collaborazione fra enti e istituzioni.
Purtroppo lo sviluppo economico del Veneto ha inciso anche
sull’ambiente. La mappatura effettuata dalla Regione – ha sottolineato Conte –
ha individuato più di 500 siti a rischio ambientale e il “cuore” si trova
proprio in quest’area del trevigiano. “Oggi – ha aggiunto – siano passati ad
una nuova fase, caratterizzata da una maggiore consapevolezza per quanto
riguarda l’ambiente, sia per gli aspetti di tutela, sia dal punto di vista
delle opportunità per le imprese”.
L’assessore ha parlato anche della filosofia del nuovo piano regionale
per la gestione dei rifiuti che metterà in sinergia quelli urbani e quelli
speciali, incentivando la raccolta differenziata (almeno il 65% nel 2015 come
media regionale) e il recupero dei materiali, ma avendo come obiettivo che il
sistema nel suo complesso sia in grado di reggere. Inoltre, nel nuovo piano per
le attività estrattive – ha anticipato Conte – le cave non potranno più
diventare discariche. “Guardiamo all’interesse dei cittadini e delle imprese –
ha concluso – in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente”.
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PASSERA: APPREZZAMENTO PER ACCORDO SNAM ACQUISIZIONE TIGF |
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Roma, 8 aprile 2013 Il Ministro
dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha espresso “forte
apprezzamento” per l´ accordo definitivo raggiunto oggi da Snam con il gruppo
Total per l´ acquisizione di Tigf, che “rafforza ulteriormente gli eccellenti
rapporti economici tra Italia e Francia e si inquadra in maniera coerente con
gli obiettivi europei e con la Strategia Energetica Nazionale di piena
integrazione delle reti e del mercato continentale. Si conferma in questo modo
anche la bontà della scelta che abbiamo effettuato un anno fa con lo scorporo di
Snam, diventato oggi un grande player indipendente in grado di sviluppare
pienamente il suo ruolo di leader europeo nel trasporto di gas”
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RINNOVABILI: BUONA POSIZIONE DELL’UMBRIA NEL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE CONFERMA EFFICACIA DELLE POLITICHE REGIONALI |
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Perugia, 8 aprile 2013 - "La buona collocazione dell´Umbria nella
classifica delle regioni per diffusione di rinnovabili avvalora ancora di più
le scelte in materia della Regione Umbria e offre ancor di più uno stimolo per
continuare ad investire nella ricerca e in progetti per aumentarne
ulteriormente la diffusione nel territorio regionale". Esprime
"soddisfazione" l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti,
commentando i dati del rapporto "Comuni Rinnovabili 2013" di
Legambiente che attribuisce all´Umbria un posto di rilievo nello scenario
nazionale relativo allo sviluppo delle fonti da energia rinnovabile.
"Il Rapporto - afferma
Rometti - ci fornisce dei dati molto
positivi in tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda L´umbria il
comune di Perugia rientra in una ristretta cerchia di 56 comuni sopra i 30 mila
abitanti in cui l´energia rinnovabile è in grado di coprire dal 50 al 99 per cento dei fabbisogni delle
famiglie residenti e risulta l´ottavo comune italiano ad aver investito sul
fotovoltaico in ben 6 edifici pubblici, mentre
per quanto riguarda l´idroelettrico il capoluogo umbro si classifica al
30 posto in Italia, così come ottimi sono anche i risultati nel campo della
geotermia dove Perugia si classifica come settimo comune italiano".
"Secondo il Rapporto l´Umbria si attesta dunque, tra le regioni
più ricche di energia prodotta da fonti rinnovabili - continua Rometti - grazie anche ai progetti che la Regione
Umbria sta portando avanti".
In proposito Rometti ricorda lo "Studio delle potenzialità
geotermiche del territorio regionale umbro", avviato dal Servizio risorse
idriche e rischio idraulico della Regione Umbria e realizzato in collaborazione
con le Università di Perugia e Pisa, secondo il quale emergono buone
prospettive per l´utilizzo delle risorse geotermiche sul nostro territorio.
"Il progetto è ancora in fase di realizzazione - ha
sottolineato - ma gli elementi già
rilevati evidenziando come il territorio umbro sia interessato da risorse geotermiche
significative, in particolare nel settore occidentale, indicativamente ad ovest
del corso del Tevere, da Città di Castello a Todi, e da Todi fino alla zona di
Narni".
"In un periodo di grave
crisi economica come quello che sta affrontando il nostro Paese - evidenzia
l´assessore - la green economy e
l´intero indotto del settore riferibile al mercato delle rinnovabili è in
costante crescita contribuendo così ad incentivare l´occupazione".
Concludendo Rometti ha
ricordato che "tra le iniziative portate avanti con successo
dall´Amministrazione regionale, a quelle relative alla regolamentazione e alla
pianificazione sul corretto utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione
di energia elettrica, si affiancano i due bandi emanati: il primo per l´utilizzo
dell´energia solare in edifici pubblici che ha permesso il finanziamento, con
oltre 5 milioni di euro provenienti dai fondi della Comunità Europea per lo
sviluppo regionale (Por Fesr), dei progetti di 51 comuni che prevedono la messa
in opera di interventi su oltre 105 edifici, con la realizzazione di impianti
fotovoltaici, contestualmente a impianti solari termici per la produzione di
acqua calda, nonché la rimozione di coperture contenenti amianto. Il secondo
avviso, con una copertura economica di 6 milioni di euro, era riservato alle
imprese per la sostituzione dei tetti in amianto con impianti fotovoltaici.
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PRIMO CONTO ENERGIA: NO A TAGLI RETROATTIVI DELLE TARIFFE |
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Milano, 8 aprile 2013 – In applicazione della decisione n. 9/2012 del
Consiglio di Stato in adunanza plenaria, il Gse ha comunicato recentemente la
cancellazione dell’adeguamento Istat delle tariffe relative agli impianti fotovoltaici
entrati in esercizio con il Primo Conto Energia (Dm 28 luglio 2005).
Riteniamo che si tratti di una decisione profondamente errata:
l’operazione interpretativa del Consiglio di Stato (adottata nonostante due
sentenze del Tar Lombardia e dello stesso Consiglio di Stato, di segno opposto)
ha per effetto una sensibile riduzione retroattiva dei ricavi attesi che erano
stati assunti nei business plan degli investitori. Misure simili sono anche
state adottate da Spagna, Repubblica Ceca e Bulgaria.
La Commissione Europea, che proprio in questi giorni ha intrapreso un
importante percorso di consultazione pubblica in merito alle traiettorie di
sviluppo delle rinnovabili al 2030, non potrà rimanere in silenzio davanti ai
gravissimi effetti prodotti da tali provvedimenti, che vanno a pregiudicare
seriamente la fiducia degli investitori, già minata dai continui e repentini
mutamenti normativi, e rischiano, di conseguenza, di mettere in serio pericolo
lo sviluppo delle energie rinnovabili e il raggiungimento degli obiettivi
definiti dal Pacchetto Clima-energia del 2009.
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ELETTRIFICAZIONE DELLA ASCOLI-PORTO D´ASCOLI. VIVENTI: “LA REGIONE ANTICIPA IL CONTRIBUTO”. |
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Ancona, 8 aprile 2013 - La Regione Marche anticiperà i 105 mila euro
dovuti dalla provincia di Ascoli Piceno come contributo alla realizzazione dei
marciapiedi necessari alla fermata dei nuovi treni elettrici sulla tratta
Ascoli-porto d’Ascoli. “La decisione è stata assunta dalla Giunta – spiega
l’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi – per evitare che le gravi difficoltà
economiche della Provincia possano ritardare o addirittura bloccare
l’attivazione di un servizio così importante per il trasporto pubblico locale
marchigiano e così richiesto dalla popolazione. Nelle scorse settimane avevo
più volte sollecitato il presidente Celani a stanziare la somma concordata e
solo la scorsa settimana ci è giunta una lettera con la richiesta formale di
anticipo e l’impegno a restituire la somma dopo l’approvazione del bilancio
preventivo”. “Peccato – prosegue – che Celani abbia tardato a fare chiarezza
sulle criticità esistenti, perché a questo punto i tempi stringono. Le
difficoltà delle Province sono purtroppo il segnale di un disagio ormai
strutturale, che va al di là di questo singolo problema. Questi enti sono
sempre più in difficoltà, in un sistema che, per essere realmente al servizio
del territorio, deve basarsi sulla celerità delle decisioni e sulla snellezza
ed efficienza delle procedure”. L’attivazione dei servizi di elettrificazione è
fissata per l’inizio di giungo. Nel mese di febbraio la Giunta regionale ha
deliberato la concessione del proprio contributo per l’adeguamento delle
banchine alla sosta dei treni elettrici. Una intesa tra le parti stabilisce la
compartecipazione ai lavori di tutti i soggetti interessati: Regione Marche,
Provincia di Ascoli, Rfi e Comuni interessati dalle fermate dei nuovi convogli.
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DEPOSITO GAS A RIVARA, ARRIVA IL NO DEL MISE ANCHE ALLA DOMANDA DI CONCESSIONE STOCCAGGIO. |
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Bologna, 8 aprile 2013 - Nuovo,
e decisivo, passo per il definitivo stop alla lunga vicenda del progetto di
stoccaggio gas a Rivara, nella Bassa pianura modenese. Proprio il 3 aprile,
infatti, la Regione Emilia-romagna ha ricevuto la comunicazione del Ministero
dello Sviluppo economico che (dopo avere già rigettato ad agosto 2012 la
richiesta di accertamento di Independent Gas Management) rigetta anche la prima
domanda di concessione stoccaggio presentata dalla società nel 2002.
«Prendiamo atto con soddisfazione di un nuovo atto governativo che
conferma la bontà della posizione regionale, in base alla quale non ci sono le
condizioni di sicurezza per realizzare proprio a Rivara, area di cui è stato
drammaticamente dimostrato in questa primavera il rischio sismico che
paventavamo, un deposito di stoccaggio gas sotterraneo. Sicurezza di cittadini
e territorio sono valori che prevalgono su ogni considerazione di carattere
economico», ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive Gian
Carlo Muzzarelli.
Nelle motivazioni, il Ministero assume come proprie le ragioni
contrarie al deposito presentate dalla Regione Emilia-romagna in numerosi atti
ufficiali e sottolineando che "le osservazioni e controdeduzioni"
della Società proponente "non forniscono nuovi elementi di valutazione
utili al superamento dei motivi ostativi all´accoglimento delle istanze".
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BOLZANO: METRATURA DEGLI ALLOGGI: LA NORMATIVA OFFRE PARAMETRI ADEGUATI |
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Bolzano, 8 aprile 2013 -
Eventuale riduzione della metratura delle abitazioni previste nell´area Druso
Ovest a Bolzano? Dopo le precisazioni di Comune e cooperative interviene
l´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini per
sottolineare che la normativa provinciale esistente "offre parametri
adeguati e va pertanto applicata. L´obiettivo deve restare la qualità della
vita delle famiglie."
L´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini
ricorda i dettami chiari della legge vigente in materia: "La normativa -
ricorda Tommasini - prevede che l´abitazione si consideri adeguata quando la superficie
utile abitabile della stessa non sia inferiore a 28 metri quadrati per una
persona, aumentati di 15 metri quadrati per ogni ulteriore persona."
Pur riconoscendo la competenza in materia urbanistica del Comune di
Bolzano e condividendo la necessità di uno sviluppo urbano equilibrato per far
fronte alle molteplici richieste dei cittadini di un´abitazione, Tommasini sottolinea l´importanza di dare un alloggio
adeguato alle esigenze delle famiglie: "Se da un lato il modello della
casa a schiera per tutti non è più sostenibile, dall´altro non possiamo
pensare di offrire a una famiglia di
cinque persone un alloggio di soli 70 metri quadrati", precisa Tommasini,
ribadendo la necessita´ di trovare una soluzione equilibrata e sostenibile per
tutti.
"In questo senso ritengo che la normativa provinciale offra
parametri adeguati e vada pertanto applicata. L´obiettivo deve restare quello
di garantire alle famiglie le condizioni migliori nelle nuove case e la
possibilità di costruire fra di loro relazioni positive per una buona qualità
della vita".
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START CUP 2013: AL VIA L’UNDICESIMA EDIZIONE |
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Pavia, 8 aprile 2013 - Il 16
aprile Start Cup Milano Lombardia sarà presentata all´Università di Pavia.
L´appuntamento è per le ore 11,10 a Ingegneria (via Ferrata, 9), presso l´aula
Ef2 (piano E). Accanto al prof. Rino Cella e ai due vincitori pavesi della
scorsa edizione della competizione, interverrà anche Fabio Lalli, startupper
romano di successo e fondatore di Indigeni Digitali: la più grande community
online di digital Start-up. Tra i promotori della presentazione anche il Polo
Tecnologico di Pavia. Iscrizione gratuita on line entro il 16 aprile. Bando online su
http://www.startcupml.net/
Start Cup Milano Lombardia è la business plan competition che sostiene
la ricerca e l’innovazione, valorizzando
allo stesso tempo le potenzialità dell’integrazione tra sistema universitario e rete degli
incubatori/acceleratori d’impresa. Studenti, laureati, dottorandi, ricercatori
e docenti: la competizione si rivolge a chiunque riesca a tradurre in un
business plan un´idea d’impresa originale ad alto contenuto innovativo.
Quest’anno Start Cup si articola su 3 categorie settoriali: Ict &
Servizi, Clean & Industrial
Technologies, Scienze della vita & Agro-food. Una menzione speciale
sarà assegnata al progetto che,
indipendentemente dall’area in cui si colloca, dimostri la più significativa
ricaduta di tipo sociale o ambientale.
L’undicesima edizione è organizzata da una cordata particolarmente
numerosa, coordinata come di consueto dall’Università degli Studi di Milano e
promossa dal sistema delle università lombarde e dagli incubatori d’impresa*.
Main sponsor di Start Cup 2013 è Fondazione Pasquinelli, che ha
confermato il proprio impegno a favore di Start Cup anche quest’anno ed è
impegnata in azioni di ambito culturale ed educativo a favore dei giovani. I
progetti saranno selezionati da una giuria di esperti e rappresentanti di
istituzioni finanziarie sulla base di originalità, innovatività, mercato, team,
appeal per investitori, completezza e coerenza del progetto d’impresa.
Per presentare una idea d’impresa ci sarà tempo fino al 29 Aprile,
termine per la Call for Ideas: alcune delle idee di impresa verranno
selezionate per un percorso di formazione frontale intensiva presso
l’Università Bocconi e per uno specifico servizio di coaching in collaborazione
con Microsoft Youthspark.
Il 3 Settembre vedrà invece la scadenza per l’invio del business plan
completo, che può essere presentato anche non avendo partecipato alla fase
preliminare della Call for Ideas.
Sono previsti premi in denaro e in servizi (2 vincitori per ciascuna
area settoriale, una menzione speciale per il tema Social Innovation, oltre ai
Premi Speciali). Inoltre, i progetti vincitori parteciperanno al Premio
Nazionale per l’Innovazione con finale nazionale a fine ottobre 2013 a Genova.
Tutte le informazioni per la partecipazione, gratuita e assistita, sono su
http://www.startcupml.net/
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LAZIO CONNECT: INCONTRO CON CLUSTER DELLE BIOSCIENZE DEL PIEMONTE |
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Roma, 8 aprile 2013 - Il 4 aprile si è svolto presso la sede Filas
l’incontro tra le imprese laziali dell’Aerospazio aderenti all’Associazione
Lazio Connect, la piattaforma collaborativa tecnico-giuridica realizzata da Filas
nel 2009 a sostegno del Sistema di Innovazione del Lazio, e Biopmed (
http://www.biopmed.eu/ ), il Polo di Innovazione piemontese per i settori legati alla
salute umana costituito nel 2009.
Si è trattato del quarto incontro scaturito dal servizio
dell’Associazione ‘Workshops con Grandi Organizzazioni’.
L’incontro con Biopmed aveva il duplice scopo di trovare sbocchi per le
tecnologie e competenze delle aziende dell´aerospazio nel mondo Bioscienze e di
iniziare a coinvolgere nei processi collaborativi le aziende del Dtb del Lazio
interessate, anche per elaborare progetti nell´ambito del Cluster Tecnologico
Nazionale di Scienze della Vita "Alisei", di cui sia Filas Dtb che
Biopmed fanno parte come organismi costitutivi.
Il workshop ha visto la partecipazione di 25 manager e 12 delle 16
organizzazioni presenti hanno illustrato le loro competenze tecnologiche e
merceologiche: i soci Acs, Cnr-iac, Cnr-ifn, Cnr-imm, Cnr Ism, Deep Blue,
Infosolution, Uniroma1-dis, Ylichron e i non-soci Cres e C4t.
Cnrb, Nextant, Angelini e Tecnofarmaci hanno assistito in qualità di
auditor.
Il prossimo workshop si terrà tra Maggio e Giugno con il coinvolgimento
di un player importante del mondo Aerospazio.
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BRIDGESTONE: IL CONFRONTO VA AVANTI, IL 16 APRILE SI RIUNISCE IL GRUPPO TECNICO VERTICE AL MISE, DE VINCENTI: LA SOLUZIONE VA RICERCATA A 360 GRADI |
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Roma, 8 aprile 2013- Archiviata
la chiusura “irrevocabile”, ora per definire il destino della Bridgestone di
Bari è il momento del confronto tra azienda, istituzioni e organizzazioni
sindacali, con la mediazione del governo. Una prima tappa di tale confronto si è
svolta il 5 aprile al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso di una riunione
che- presieduta dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti- ha visto
la partecipazione del Viceministro al Lavoro Michel Martone, del
Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, del Sindaco di Bari
Michele Emiliano, di rappresentanti della Provincia, dei vertici di
Bridgestone Europa, delle segreterie nazionali e territoriali di
categoria Cgil Cisl Uil Ugl e delle rappresentanze
aziendali.
Nel corso dei diversi
interventi, si è unanimemente riconosciuto il valore del passo avanti
registrato, con la scomparsa dall’orizzonte di una chiusura “irrevocabile”
dell’impianto di Modugno, messa in calendario per il primo semestre del 2014,
che avrebbe comportato pesanti ripercussioni occupazionali. Adesso, però- è
stato detto - occorre passare ad analizzare la situazione concreta e verificare
le soluzioni possibili affinchè il sito possa continuare a produrre.
“La via d’uscita- ha affermato
il Sottosegretario De Vincenti- è da ricercare a 360 gradi”. In questo
quadro va letta la proposta operativa di un gruppo di lavoro tecnico che
comincerà- avendo come sede il Dicastero di Via Veneto- ad affrontare i vari
nodi.
Ne faranno parte, oltre alla
struttura ministeriale, 3 rappresentanti per ciascuna sigla sindacale, un
rappresentante per istituzione e l’azienda.
La prima riunione di questo
organismo tecnico è stata convocata per il 16 aprile, alle ore 12,30. |
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DAL LAVORO PENITENZIARIO UN’OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE VENETE |
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Venezia,
8 aprile 2013 – Amministrazione penitenziaria e
mondo dell’impresa fianco a fianco per valorizzare le opportunità offerte dal
lavoro penitenziario. Il Provveditorato
Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, Friuli Venezia
Giulia e Trentino Alto Adige e Unioncamere
Veneto hanno sottoscritto il 4 aprile – firmatari il
provveditore Pietro Buffa e il
vicepresidente Unioncamere Roberto
Furlan – un protocollo d’intesa
per l’attivazione di una rete stabile di comunicazione tra Istituti
penitenziari e Uffici di esecuzione penale esterna dell’Amministrazione
Penitenziaria e Camere di Commercio.
Il protocollo si
propone di far conoscere alle imprese della regione le problematiche
dell’ambiente penitenziario in materia di lavoro; promuovere attività di
orientamento e formazione sulla creazione d’impresa a favore delle persone
ristrette negli istituti penitenziari e in esecuzione penale esterna; sviluppare
azioni comuni per favorire la ricerca di risorse; diffondere informazioni sugli
sgravi contributivi e fiscali a norma di legge mediante iniziative
congiunte.
Le attività lavorative
interne od esterne all’Istituto penitenziario rappresentano uno dei cardini su
cui costruire programmi di reinserimento: secondo i dati del Ministero della
Giustizia, sono 389, oltre il 10% del totale, i detenuti che, in Veneto,
lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Un’opportunità è
rappresentata dal lavoro
cooperativo: i detenuti impiegati presso le 20 lavorazioni attivate
dalle cooperative dentro gli Istituti sono 228 (7%), a fronte di un totale di ristretti che
ammonta a 3208. Per quanto riguarda i restanti soggetti che non lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione
Penitenziaria, ai 34
detenuti in regime di semilibertà occupati per datori di lavoro esterni si aggiungono
36 lavoranti ex art.21.
«La sottoscrizione del protocollo formalizza la
collaborazione col Provveditorato del Triveneto già avviata nel 2010, da quando
Unioncamere
Veneto partecipa ai lavori della Commissione regionale per il
lavoro penitenziario, alla quale prendono parte anche Regione Veneto e
principali Associazioni delle Cooperative regionali – sottolinea
Roberto Furlan, vicepresidente
Unioncamere
Veneto –. Le
Camere di Commercio hanno funzioni di supporto e promozione delle imprese ed è
attraverso l’impresa che transita ogni possibile sostegno alle fasce sociali
deboli. Il protocollo avvierà una serie di iniziative, a partire per esempio
dalla ricognizione delle lavorazioni presenti all’interno degli Istituti per
valorizzarle presso soggetti economici terzi. Le informazioni raccolte sul
servizio sociale godranno di adeguata visibilità tramite l’evidenza di valori e
risultati non solo economici, come già accade per altre imprese distintesi su
temi come ambiente, sicurezza e responsabilità
sociale».
«Il lavoro è uno degli elementi del trattamento penitenziario e ha un ruolo cardine nell´opera di rieducazione delle persone in esecuzione penale interna ed esterna – spiega Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria –. Lo sviluppo di azioni di promozione e sostegno di progetti idonei alla concretizzazione di attività di recupero sociale e inserimento lavorativo è costantemente presente e ben inserito nel planning annuale dell´Amministrazione Penitenziaria. L´amministrazione Penitenziaria ha svolto, e svolge, un ruolo primario nella ricerca di opportunità per favorire sia l´organizzazione di lavorazioni all´interno delle strutture penitenziarie, sia l´inserimento dei soggetti in esecuzione penale esterna, nel tessuto lavorativo».
Il Prap Triveneto
fornirà annualmente a Unioncamere Veneto le informazioni per favorire l’interesse di soggetti
terzi a proporre investimenti all’interno degli Istituti penitenziari sia per la
gestione delle lavorazioni esistenti sia per l’avvio di nuove opportunità
occupazionali. Unioncamere Veneto coinvolgerà
le Camere di Commercio nella fornitura di notizie utili all’incremento delle commesse di prodotti delle
lavorazioni negli Istituti e sulle possibilità lavorative per detenuti e
condannati in misura alternativa. Le parti promuoveranno inoltre,
attraverso le Camere di Commercio, incontri
provinciali per far conoscere a imprese e cooperative possibilità d’investimento
e benefici contributivi e fiscali nelle realtà penitenziarie del
territorio, oltre ad organizzare regionalmente momenti pubblici in
materia di lavoro penitenziario elaborando progetti congiunti sulla creazione
d’impresa per la popolazione detenuta, anche tramite finanziamenti da
Fondazioni, Cassa Ammende o altri Enti pubblici e privati. |
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GINORI, IL SINDACO GIANASSI HA INCONTRATO KARLHEINZ HOFER DI GUCCI SESTO |
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Fiorentino, 8 aprile 2013 - Nel tardo pomeriggio del 6 aprile il
sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi ha incontrato l’ingegner Karlheinz
Hofer, operation manager di Gucci, per un primo scambio di vedute a seguito
della presentazione dell’offerta irrevocabile di acquisto di Richard Ginori
1735 da parte del gruppo, resa nota oggi. Nel corso dell’incontro, che si è
svolto nel municipio di Sesto Fiorentino, Gianassi ha rappresentato a Hofer il
punto di vista dell’amministrazione comunale sulla crisi Ginori e il desiderio
di una rapida soluzione, in grado di rilanciare il marchio mantenendolo sul
territorio di Sesto Fiorentino, e salvaguardando al massimo l´occupazione.
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ASSESSORE TOSCANA SU GINORI: “L’OFFERTA DI GUCCI UNA RISPOSTA DI QUALITÀ E LEGATA AL TERRITORIO” |
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Firenze, 8 aprile 2013 - “Esprimo il mio apprezzamento per l’offerta
del gruppo Gucci, una risposta di qualità e al tempo stesso una conferma del
forte legame che il gruppo ha con la nostra regione”.
Lo dichiara l’assessore regionale alle attività produttive, al lavoro e
formazione Gianfranco Simoncini commentando la notizia dell’offerta avanzata
dal gruppo Gucci per l’acquisizione del marchio e delle attività della Richard
Ginori, di cui era stato informato in mattinata dai rappresentanti del gruppo.
“Fermo restando che siamo nel pieno di una procedura che ancora non è
chiusa – continua Simoncini – dichiaro la mia piena soddisfazione per un
segnale che potrebbe essere una risposta alta alle esigenze della Ginori e
della Toscana”.
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NUOVI MATERIALI PER LA COMPETITIVITA’ DEL SETTORE METALMECCANICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: OGGI IL TAVOLO TECNICO A PALAZZO TORRIANI, SEDE DI CONFINDUSTRIA UDINE INIZIATIVA IN TRE FASI DI AREA SCIENCE PARK IN COLLABORAZIONE CON MATECH POINT FVG |
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Udine, 8 aprile 2013 - Metal
replacement, rivestimenti per alte temperature, materiali low friction,
lubrificanti ‘green’. Sono solo alcuni delle soluzioni e dei materiali
innovativi che possono rispondere alle esigenze sempre più pressanti delle
imprese della filiera metalmeccanica, interessate a sviluppare - in tempi e con
costi contenuti - prodotti più competitivi. Il tavolo tecnico
Material-storming per il settore della
metalmeccanica, tenutosi il 4 aprile nella
sede della Confindustria di Udine, su iniziativa di Area Science Park, in
collaborazione con Matech Point Fvg, ha fornito alle imprese che hanno aderito
all’iniziativa soluzioni innovative concretamente applicabili al settore,
selezionate e proposte da esperti di materiali e trasferimento tecnologico.
L’utilizzo di metalli, per
esempio, può trovare un’alternativa nell’impiego di tecnopolimeri, di tecniche
per l’incremento della strutturalità, piuttosto che di soluzioni in composito,
come pultrusi e prodotti sandwich innovativi. Per quanto riguarda la
lubrificazione, possono essere d’aiuto rivestimenti ceramici, trattamenti
nanotecnologici, rivestimenti con microcapsule e lubrificanti ‘green’. Tenendo
conto del fatto che molte applicazioni della meccanica prevedono condizioni di
esercizio gravose, può giovare l´utilizzo di materiali in grado di diminuire
vibrazioni e onde sonore oppure di sistemi per il monitoraggio delle
temperature.
Material-storming per la filiera metalmeccanica rientra in una
più ampia iniziativa articolata in tre fasi. Si è partiti a marzo con la
selezione di una decina di idee di progetto, presentate da imprese del settore
del Friuli Venezia Giulia, contenenti spunti innovativi ed esigenze
condivisibili anche da altre imprese. Il tavolo tecnico odierno è servito quindi
a confrontarsi sui materiali che meglio di altri rispondono alle esigenze
raccolte e alle idee di progetto proposte.
La terza e ultima fase
prevede, infine, la possibilità di avviare un progetto multi-impresa, sulla
base di idee di innovazione condivise dai partecipanti, in grado di incidere
positivamente sulla crescita competitiva dell’intera filiera produttiva. Area
Science Park si renderà disponibile a pianificare un progetto comune di
ricerca, sviluppo e implementazione di soluzioni e processi innovativi a favore
del gruppo di imprese interessate a proseguire l’iniziativa.
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MILANO - CREATIVITÀ: MONZA E MILANO AL 2° POSTO IN EUROPA |
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Milano, 8 aprile 2013 - Milano e
Monza, insieme, sono al secondo posto tra tutte le città europee per
creatività, come dimostra il numero assoluto di brevetti Epo depositati nel
settore dei mobili ogni anno: sono al secondo posto in Europa, precedute solo
dalla città tedesca di Herford. Tra le prime città, Stoccolma si ferma al sesto
posto, appena prima di Treviso. Vicenza è al 13° posto, Bergamo al 14°. Tra i grandi
centri europei, Barcellona è al 18° posto, Parigi al 35°, Berlino al 52°,
Londra al 110°, Bruxelles al 113°, Amsterdam al 193°, Roma al 210°. Bene anche
la regione della Lombardia: complessivamente si posiziona al 4° posto,
preceduta da tre Lander tedeschi: Nordrhein Westfalen, Baviera e
Baden-württemberg. Subito dietro alla Lombardia ecco il Veneto. Più staccate le
altre regioni motori di Europa: Rhône-alpes è all’8° posto, l’ Île de France
all’11°, appena prima della regione svedese intorno a Stoccolma (al 12°).
Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano e della Camera di
commercio di Monza e Brianza su dati Eurostat 2013 su oltre 200 regioni e 1.300
città europee. La classifica è stata calcolata sulla base della media dei
brevetti depositati negli ultimi tre anni disponibili.
Lombardia: ai primi posti in classifica ed entro la centesima posizione
a livello europeo anche Bergamo (14°), Como (19°), Varese (21°), Brescia (33°),
Lecco (69°), Mantova (98°).
“Il salone del Mobile - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della
Camera di Commercio di Milano – rappresenta un importante appuntamento per la
città e un momento di forte attrattività internazionale. Il design, così come
la moda, sono elementi legati alla qualità, al buon gusto, che presentano
radici nella tradizione ma che sono capaci di guardare al futuro attraverso
l’innovazione. Tutti fattori alla base della competitività milanese su cui
dobbiamo puntare con decisione”.
“Il design è la nostra cifra – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli,
Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - sintetizza
artigianato e qualità, esperienza e ricerca del bello. Le imprese del legno
arredo della Brianza guardano con aspettativa al Salone del mobile per la
visibilità e la dimensione internazionale dell’evento e per le opportunità che
può aprire sui mercati internazionali. Opportunità che siamo determinati più
che mai a voler cogliere”.
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RESPIRO INTERNAZIONALE A MADE IN STEEL 2013 BILANCIO POSITIVO PER LE ASSOCIAZIONI DI ANIMA PRESENTI IN FIERA |
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Milano, 8 aprile 2013 – Il 5
aprile si sono chiusi i battenti di Made in Steel, punto d’incontro della
filiera dell’acciaio, che ha visto tra gli attori principali tre associazioni,
federate ad Anima, quali Aisem, Cicof, Ucc protagoniste della tematica per il
loro know-how.
Sollevamento, forni industriali e caldareria sono i tre settori
tutelati dalle rispettive associazioni che hanno movimentato i giorni di fiera
con la vasta presenza presso lo stand istituzionale e i workshop e seminari
realizzati su tematiche tecniche utili alle aziende.
Aisem, presente a Made in Steel per la prima volta così come Ucc, ha organizzato un seminario dal titolo
“Sicurezza e manutenzione degli apparecchi di sollevamento”, un tema molto
caldo per gli addetti del settore.
Cicof, presente a Made in Steel per la terza edizione, ha colto
l´opportunità di accrescere la sua
visibilità al pubblico del settore
siderurgico.
Il flusso di visitatori anche stranieri, risulta positivo, indice di un
risveglio del mercato, almeno per quanto riguarda i settori rappresentati in
Anima.
”Aisem è nuova a Made in Steel, in quanto finora non considerata fiera
di riferimento per noi – ha commentato
Pietro Almici, Presidente di Aisem - In
realtà questa è stata per noi una grande
opportunità, soprattutto il Convegno che Aisem ha promosso ieri su sicurezza,
manutenzione e formazione relativamente agli apparecchi di sollevamento e di
movimentazione. Grande interesse di pubblico e un’utile occasione per far
conoscere meglio la realtà della nostra associazione, particolarmente impegnata
nella realizzazione di linee guida per l’utilizzo dei macchinari, così da
garantire ai consumatori la sicurezza dei macchinari prodotti dalle aziende che
Aisem rappresenta. Un’esperienza da ripetere per dare nuovo impulso alla
crescita del settore”.
Il Presidente di Cicof, Michele Bendotti, ha dichiarato: “Cicof è una
veterana di Made in Steel, ma l’edizione di quest’anno, con il trasferimento a
Milano, nel cuore dell’industria italiana, ha portato una ventata di novità e
di internazionalità: tanti i visitatori stranieri, tante le occasioni per le
aziende associate Cicof espositrici in
fiera per consolidare rapporti e portare
avanti discorsi già iniziati. La crisi purtroppo si fa ancora sentire e la produzione di forni rimane
ancora ridotta ma la speranza al momento presente viene dall’estero, e questa
fiera ha costituito per il nostro settore una grande opportunità di
ripresa”.
“Esperienza complessivamente positiva – ha commentato il Presidente di
Ucc, Luca Pellizzer – questo è il
bilancio che posso dare della nostra presenza a Made in Steel. La nostra
associazione ha suscitato interesse da parte di esponenti di settori
che ruotano intorno al mondo della caldareria, interessati anche ai
servizi che possiamo offrire. L’impressione generale che ho potuto raccogliere
è stata un ritorno di ottimismo, la rinnovata volontà delle aziende di
rimettersi a fare delle cose a dispetto della situazione stagnante che sta
vivendo il mercato domestico. Questa fiera ci ha permesso di fare il punto
della situazione attuale ed è stata utile anche per questo aspetto”.
Analisi Settoriali Aisem – Cicof – Ucc -
Aisem, Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e
movimentazione, raggruppa 8 tipologie merceologiche, che fanno capo ai comparti “sollevamento e trasporto” e “carrelli industriali semoventi”.
Il settore dei carrelli industriali semoventi presenta come dati di
preconsuntivo 2012 una consistente diminuzione del valore della produzione
(-7,5%). Anche per il 2013 è previsto un peggioramento, anche se molto
contenuto (-0,5%).
Le esportazioni, per la maggior parte destinate ai mercati europei,
sono cresciute leggermente(+1,3%) rispetto al 2011, mentre per il 2013 si
prevedono stabili. I livelli
occupazionali sono leggermente diminuiti (-0,4%) nel 2012 e dovrebbero restare
stabili secondo le previsioni del 2013. Anche gli investimenti sono rimasti
costanti nel 2012 e si prevedono in leggera crescita (+3,8%) nel corso del
2013.
Aisem: Carrelli industriali semoventi -
Il settore “Impianti ed apparecchi per il sollevamento e trasporto”
presenta un dato di preconsuntivo 2012 che delinea una netta diminuzione della
produzione (-3,9%), mentre per il 2013 si prevede una sostanziale stabilità.
Anche le esportazioni nel corso del 2012 hanno subito una netta
contrazione (-8,9%) e si prevede possano crescere (+1,2%) nel corso del 2013. I
livelli occupazionali risultano leggermente diminuiti (-1%) e si prevede
resteranno stabili anche nel corso del 2013. Anche gli investimenti risultano
invariati e si prevedono stabili anche nel corso del 2013.
Aisem: Impianti di sollevamento -
Cicof, Comitato italiano costruttori forni industriali, rappresenta
attualmente le aziende italiane che operano nel settore “forni Industriali”. Le
aziende associate al Cicof in base alla tipologia di prodotto possono essere
suddivise e ricondotte in cinque principali macrosettori di appartenenza: forni
per calce; forni per ceramiche; forni
fusori; forni di incenerimento di
rifiuti; forni per riscaldo/trattamento
termico.
Il settore chiude il preconsuntivo 2012 con una apprezzabile crescita
del valore della produzione (+4,4%). Le previsioni per il 2013 sono di
sostanziale stabilità. Nel 2012 l’export ha manifestato una certa vivacità
(+4,9%) e le previsioni per il 2013 sono di ulteriore leggera crescita
(+0,4%).I livelli occupazionali sono rimasti stabili, anche secondo le
previsioni per il 2013. Nel 2012 gli investimenti risultano fermi, mentre nel
2013 si prevedono in leggera crescita (+1,6%).
Cicof: Forni industriali -
Ucc, Associazione Costruttori Caldareria, tutela i Costruttori e le
Società italiane che operano nel vasto settore dei pressure equipment, dalla
progettazione alla produzione: grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi
a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d’acqua e di fumo,
tubazioni e condotte forzate, scambiatori di calore alcune delle produzioni
tipiche del comparto rappresentato da Ucc.
I dati di preconsuntivo 2012 per il settore della “Caldareria”
segnalano una leggera diminuzione del valore della produzione (-1,9%) e anche
per il 2012 è prevista una ulteriore lieve diminuzione (-1%). Le esportazioni,
rivolte principalmente ai mercati europei ed asiatici, sono sostanzialmente
stabili (+0,3%) e si prevede possano leggermente crescere nel corso del 2013
(+1,3%), anche se la gamma dei prodotti del settore comprende realtà molto
diverse tra loro e ciascuna con differenti trend.
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KME, INCONTRO IN REGIONE TOSCANA CON ISTITUZIONI E SINDACATI |
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Firenze, 8 aprile 2013 – La situazione dell’azienda Kme è stata al
centro dell’incontro convocato il 4 aprile in Regione dall’assessore alle
attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. All’incontro,
sollecitato dalle organizzazioni sindacali, hanno partecipato i sindacati
aziendali, provinciali e di categoria, il sindaco di Barga Marco Bonini, il
sindaco di San Marcello Pistoiese Silvia Cormio, l’assessore al lavoro della
Provincia di Pistoia Paolo Magnanensi e l’assessore al lavoro della Provincia
di Lucca Mario Regoli.
“Abbiamo preso atto che c’è un confronto aperto fra sindacati e azienda
per arrivare ad un accordo – ha spiegato l’assessore Simoncini – un confronto
che per Regione e istituzioni deve raggiungere l’obiettivo fondamentale di dare
all’azienda un futuro degno della sua storia e tale da salvaguardare
l’occupazione sia in Toscana che nelle altre realtà. E’ un percorso che vede
uno snodo essenziale nel mantenimento dell’apertura del forno e di carichi di
lavoro adeguati alla salvaguardia della occupazione”.
L’assessore ha ricordato che nell’incontro avuto qualche giorno fa con
i vertici dell’azienda Regione e istituzioni hanno ribadito con forza la
contrarietà ad un ridimensionamento nelle due realtà di Campo Tizzoro e Fornaci
di Barga.
Regione e istituzioni si sono dette disponibili a proseguire il
confronto anche a livello nazionale anche con la presenza al prossimo tavolo
previsto al ministero del lavoro. E’ in quella sede che si auspica possa essere
sottoscritto l’accordo fra sindacati e azienda e un percorso di monitoraggio al
quale parteciperanno anche Regione e istituzioni. L’assessore ha poi
sottolineato la necessità di fare un punto preciso sulla situazione degli
ammortizzatori sociali che potranno trovare, anche in questo caso, una
definizione al tavolo nazionale. Auspicando che la risposta dell’azienda
corrisponda agli obiettivi indicati, sia la Regione che Province e Comuni si
sono impegnati ad accompagnare il percorso mettendo a disposizione tutti gli
strumenti possibili a sostegno del reddito dei lavoratori e per la tenuta
sociale dei territori coinvolti.
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MORATORIA CREDITI, APPELLO CNA “NON BASTA, SI TROVINO NUOVI MERCATI E INVESTIMENTI” |
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Verona, 8 aprile 2013 - Moratoria
dei crediti, boccata d’ossigeno per alcuni artigiani e piccole medie imprese.
In provincia di Verona si stima che tra il 5% e il 15% delle imprese, a seconda
della fonte creditizia, abbiano usufruito entro lo scorso 31 marzo del
provvedimento che ha prorogato la possibilità di sospendere il pagamento delle
rate di mutui e leasing.
Importante, ma non basta. Angiolina Mignolli, Presidente Cna,
Confederazione Nazionale Artigianato Piccola e Media Impresa di Verona,
commenta la nota di Rete Imprese Italia che esprime “soddisfazione per
l’accordo con l’Abi che ha portato alla proroga di tre mesi della moratoria dei
crediti nei confronti delle piccole e medie imprese”.
“Va bene la boccata d´ossigeno in un momento di instabilità economica e
politica come l´odierna, ma non basta – afferma Angiolina Mignolli, Presidente
Cna Verona -. Le imprese hanno bisogno di fiato per poter programmare e
investire se vogliono superare il drammatico momento. Il rincorrere continuo a
tamponare i debiti ti fa perdere di vista l´obiettivo primario: trovare
soluzioni rispetto a nuovi progetti, nuove opportunità e cambiamento di rotta”.
La misura, si legge nella nota di Rete Imprese (composta da
Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confocommercio, Confesercenti), si è resa
necessaria a fronte della permanenza di una situazione di difficoltà che
richiede il mantenimento di misure di sostegno in favore delle imprese e che,
oltre a certificare la volontà di proseguire sul terreno del dialogo e della
collaborazione tra le imprese e il sistema bancario, rappresenta certamente un
efficace strumento per dare ossigeno alle imprese stesse, soprattutto quelle
del commercio, del turismo, del terziario e dell’artigianato sempre più schiacciate
dal prolungarsi della crisi.
“Ma è necessario andare oltre”, aggiunge la Presidente Cna. “È
necessario programmare la risalita con un
progetto a medio e lungo periodo per tutti, che dia un minimo di
speranza e di entusiasmo nel reinvestire: allora i costi e i debiti da
affrontare possono avere un bilanciamento positivo di crescita e qui è
impegnata Cna, nel coordinare sia l´intervento politico che pratico del
supporto e di accompagnamento alle
imprese associate.
Quello che Cna chiede è però anche un´immediata riduzione della
pressione fiscale. Non solo: “va perseguita l´azione di semplificazione degli
atti burocratici diventati insostenibili per le imprese, va risolto il problema
dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni, e non per ultimo si deve
intervenire sul costo del lavoro – continua Angiolina Mignolli -. Tanto si può
fare, ma bisogna essere consapevoli che facciamo parte dell´Europa e per essere
competitivi ognuno deve fare la propria parte: le piccole imprese, che sono il
motore dell´economia, in questo momento non devono essere lasciate sole. Altro
che semplice boccata di ossigeno”.
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SEVES, ENTRO LA FINE DI APRILE ATTESE LE OFFERTE D’ACQUISTO: SALVAGUARDARE LE PRODUZIONI DELLO STABILIMENTO FIORENTINO |
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Firenze 8 aprile 2013 – Prosegue l’interesse all’acquisto del gruppo
Seves da parte di alcuni fondi e soggetti finanziari, ma per adesso nessuna
offerta vincolante è stata depositata. Probabilmente potrebbe accadere entro la
fine di aprile. E’ quanto scaturito dall’incontro che si è svolto il 4 aprile tra istituzioni, organizzazioni sindacali e
azienda a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della
Regione. Una riunione, per fare il punto, che segue a quella che c’era stata a
febbraio, quando cinque soggetti finanziari si erano dimostrati interessati a
rilevare l’azienda, in fase di ristrutturazione ma in difficoltà per la
concorrenza dei paesi emergenti e i debiti accumulati.
“La nostra prima preoccupazione rimane quella di salvaguardare lo
sviluppo dello stabilimento fiorentino e le sue produzioni di qualità,
accompagnando i lavoratori nella strettoia difficile che si è creata” ripete
l’assessore al lavoro della Toscana Gianfranco Simoncini. Nello stabilimento di
Firenze, dove si producuno mattoni in cemento usati per intarsi edili ed
isolatori elettrici in porcellana, lavorano 175 persone e già è stata attivata
la cassa integrazione. Da un paio di mesi è stato spento il forno e vengono
solo assemblati pezzi finiti.
“Auspichiamo naturalmente – conclude Simoncini – che la vendita
dell’azienda possa concludersi, oltre che positavamente, il più velocemente
possibile”. In modo da far ripartire la produzione.
Oltre a Simoncini, a rappresentare le istituzioni, hanno partecipato
alla riunione che si è svolta nel pomeriggio anche il presidente Andrea
Barducci per la Provincia di Firenze e l’assessore al lavoro del Comune di
Firenze Sara Biagiotti.
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ACC DI MEL. ASSESSOREVENETO SU INCONTRO A MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO |
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Venezia, 8 aprile 2013 - "Abbiamo attivato il nostro consigliere
diplomatico sull´ambasciata italiana in Austria in stretto raccordo con il
Ministero proprio per manifestare l´attenzione dell´Italia ai suoi massimi
livelli per il futuro di Acc". Ne informa L’assessore regionale al lavoro
Elena Donazzan dopo la riunione su Acc che si è tenuta il 5 aprile a Roma nella
sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Aggiornando sulle azioni fatte
dalla Regione Veneto, Donazzan aggiunge: "Ho avuto modo di incontrare
personalmente alcuni degli imprenditori che hanno manifestato con concretezza e
credibilità la loro proposta di acquisizione di Acc, sia Austria che Italia ,
dando speranze allo stabilimento di Mel". "Abbiamo la massima
attenzione, va costruito e rafforzato il sistema Italia attorno alle nostre
aziende ed in particolare per quanto riguarda Acc va chiesto alle banche di
continuare a sostenere il percorso di salvataggio di questa importante azienda
italiana".
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CIR: LISTE PRESENTATE PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE RIDETERMINAZIONE DEL NUMERO DEI COMPONENTI E NOMINA |
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Milano, 8 aprile 2013 – Cir-compagnie Industriali Riunite S.p.a., con
riferimento al secondo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria
convocata per il giorno 26 aprile 2013 (prima convocazione) e per il giorno 29
aprile 2013 (seconda convocazione) alle ore 10,30 presso il Centro Congressi
Palazzo delle Stelline (corso Magenta n. 61, Milano), rende noto che entro i
termini di legge e di Statuto è stata presentata una sola lista ai fini della
“Rideterminazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e
nomina”.
La lista presentata dalla Cofide-gruppo De Benedetti S.p.a., con sede a
Milano, via Ciovassino n. 1, titolare di n. 363.771.164 azioni ordinarie Cir,
corrispondenti al 45,853% del capitale sociale della Società, riporta i
seguenti candidati:
Monica Mondardini
Il curriculum vitae e l’intera documentazione con la quale la candidata
ha accettato la candidatura e attestato il possesso dei requisiti prescritti
dalla legge e dallo Statuto sociale nonché un´esauriente informativa sulle
caratteristiche personali e professionali sono da oggi a disposizione del
pubblico sul sito internet www.Cirgroup.it e presso la Sede Legale (Milano, via Ciovassino n. 1).
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SIDEL: “DALL’AZIENDA RASSICURAZIONI SUL PIANO INDUSTRIALE E SULL’OCCUPAZIONE” |
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Parma, 8 aprile 2013 – “Una rassicurazione dell’azienda sul piano
industriale e sull’occupazione”. Così il vice presidente della Provincia di
Parma Pier Luigi Ferrari al termine del tavolo istituzionale sul gruppo Sidel, tenutosi
il 4 aprile nella sede della Provincia
di Parma. Alla fine della riunione Ferrari, a nome dell’intero tavolo
istituzionale, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“È stato un incontro importante perché ha fatto in maniera che
conoscessimo l’intera vicenda legata al piano di riorganizzazione: questo è
infatti il termine che è giusto usare. Viste le preoccupazioni che sentivamo
serpeggiare, il fatto che oggi si sia tornati a dare alle parole il giusto
contenuto da una parte ci tranquillizza, anche se lo stato di attenzione deve
rimanere alto in questa città e in questa provincia perché evidentemente tutti
insieme dobbiamo cooperare e lavorare perché il tema occupazione resti al
centro dell’agenda di tutti. L’impegno che ci siamo assunti è mantenere aperto
questo dialogo tra le parti, quindi tra la proprietà e le organizzazioni sindacali,
per definire un percorso che come è stato opportunamente ribadito ha l’anno
zero nella giornata di oggi. Se l’anno zero significa la capacità di dialogare
e di poter essere utili alla comprensione e ai passaggi che certamente ci
saranno, penso che gli enti locali non si sottrarranno, non perdendo mai di
vista il tema generale che è l’occupazione, il radicamento, tutto quello che
questa grande realtà ha rappresentato nella storia di Parma e potrà
rappresentare in prospettiva non solo per Parma ma per l’intero territorio
nazionale ed europeo”.
Rispondendo poi alla domanda di un giornalista sul piano industriale,
Ferrari ha aggiunto:
“L’azienda ha rassicurato sul piano industriale ma anche sul tema
dell’occupazione, perché questo è un
dato che qualche problema l’ha destato. Peraltro è stato anche ribadito quello
che è il polo di Verona e quello che diventerà il polo di Parma alla luce di
questa riorganizzazione, che però non va
a toccare minimamente il dato occupazionale”.
All’incontro erano presenti: per le istituzioni, oltre al
vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, che insieme alla collega
assessore Manuela Amoretti ha convocato il tavolo, il sindaco di Parma Federico
Pizzarotti con l’assessore del Comune di Parma Cristiano Casa, l’assessore
Fausto Sachetto della Provincia di Verona; per il gruppo Sidel, fra gli altri,
l’ad Riccardo Rosselli e il responsabile Risorse umane Guido Zatti; i
rappresentanti dell’Upi Enea Bianchini e Claudio Robuschi; per i sindacati il
segretario provinciale Cgil Massimo Bussandri e Antonella Stasi (Fiom Cgil),
Ugo Fini dirigente Uil e Daniele Valentini (Uilm Uil), il segretario
provinciale Cisl Federico Ghillani e Ivano Molinari (Fim Cisl). Presenti le Rsu
degli stabilimenti di Parma e Verona.
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MAGNETI MARELLI DI BARI: REGIONE CONVOCA AZIENDA PER VALUTARE INVESTIMENTI |
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Bari, 8 aprile 2013 - Riguardo
le notizie su possibili mancati investimenti presso la fabbrica “Magneti
Marelli” di Bari, la Regione ha già provveduto a convocare l’azienda per
approfondire la questione. “La Regione – spiega l’assessore allo Sviluppo
Economico, Loredana Capone – valuta sempre opportuno monitorare gli
investimenti delle aziende cui sono stati concesse agevolazioni con fondi
pubblici”.
Secondo gli uffici lo stabilimento barese che produce componenti per
autoveicoli, è attualmente impegnato in un investimento rilevante che al
momento prosegue ed è già in fase avanzata, senza evidenziare – per quanto a
conoscenza della Regione – criticità. Da una prima valutazione relativa alle
notizie di stampa emerse oggi, il problema potrebbe essere limitato ad una
quota limitata degli investimenti programmati. “In ogni caso, proprio per
valutare la situazione – ha concluso la Capone – gli uffici stanno provvedendo
a convocare l’azienda per una verifica”.
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ACCIAIERIA BELTRAME, CHIAMA: “CRISI IN VAL SUSA TRA LE PIÙ PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO” |
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Torino, 8 aprile 2013 - “La situazione occupazionale della Val Susa è
fra le più problematiche dell’intero territorio provinciale; è indispensabile
che il Governo intervenga il prima possibile per garantire che la
produzione delle acciaierie Beltrame rimanga in Italia e non vada
all´estero.
La Provincia di Torino continua a seguire altre situazioni di crisi
aziendali come la Vertek Lucchini di Condove e la Tekfor di Avigliana, con l´intento di
tutelare il lavoro in Valle”.
Lo ha detto Carlo Chiama, assessore al lavoro della Provincia di Torino
che questa mattina ha partecipato alla
manifestazione indetta da Fim-fiom-uilm in sostegno ai lavoratori
dell´Acciaieria Beltrame di San Didero.
I lavoratori protestano contro l´annunciata chiusura
dell´Acciaieria che potrebbe portare al
licenziamento di circa 300 persone.
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SU OFFERTA PER RICHARD GINORI: TRE I MOTIVI DI APPREZZAMENTO |
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Firenze, 4 aprile 2013 – L’assessore regionale alle attività produttive
e al lavoro, Gianfranco Simoncini, esprime apprezzamento per la presentazione
del bando per la cessione della Richard Ginori.
Lo ha detto il 4 aprile al termine dell’incontro dell’incontro che ha
avuto con il curatore fallimentare dell’azienda, Andrea Spignoli, che gli ha
illustrato il bando che parte dalla proposta ricevuta da un gruppo che si è
detto disponibile a pagare 13 milioni di euro e a riassorbire almeno 230 dei
lavoratori.
“Mi sembra una prima buona notizia – ha spiegato l’assessore Simoncini
– che induce ad un cauto ottimismo. Il primo motivo di soddisfazione è
rappresentato dal riavvio della procedura che può portare alla vendita di
un’azienda che rappresenta uno degli elementi portanti del manifatturiero
toscano ed un simbolo della nostra regione. Il secondo deriva dalla certezza
che oggi siamo di fronte ad almeno un soggetto disponibile a farsi carico di un
rilancio di questo storico marchio. Il terzo è rappresentato dalla decisione
del giudice di autorizzare l’esercizio provvisorio e di riattivare i forni,
così da permettere di continuare a produrre”.
“La Regione Toscana – ha concluso Gianfranco Simoncini – manifesta da
subito tutta a sua disponibilità a sostenere tutti quei progetti che si
presentino come credibili e che siano in grado di salvaguardare l’occupazione e
la presenza di questa storica azienda a Sesto Fiorentino”.
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RICHARD GINORI: UN GRUPPO DISPOSTO A PAGARE 13 MILIONI DI EURO E A RIASSORBIRE ALMENO 230 LAVORATORI |
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Firenze, 8 aprile 2013 - L´assessore
regionale alle attività produttive e al lavoro, Gianfranco Simoncini, esprime
apprezzamento per la presentazione del bando per la cessione della Richard
Ginori. Lo ha detto al termine dell´incontro dell´incontro che ha avuto con il
curatore fallimentare dell´azienda, Andrea Spignoli, che gli ha illustrato il
bando che parte dalla proposta ricevuta da un gruppo che si è detto disponibile
a pagare 13 milioni di euro e a riassorbire almeno 230 dei lavoratori.
“Mi sembra una prima buona notizia – ha spiegato l´assessore Simoncini
– che induce ad un cauto ottimismo. Il primo motivo di soddisfazione è
rappresentato dal riavvio della procedura che può portare alla vendita di
un´azienda che rappresenta uno degli elementi portanti del manifatturiero toscano
ed un simbolo della nostra regione. Il secondo deriva dalla certezza che oggi
siamo di fronte ad almeno un soggetto disponibile a farsi carico di un rilancio
di questo storico marchio. Il terzo è rappresentato dalla decisione del giudice
di autorizzare l´esercizio provvisorio e di riattivare i forni, così da
permettere di continuare a produrre”.
“La Regione Toscana – ha concluso Gianfranco Simoncini – manifesta da
subito tutta a sua disponibilità a sostenere tutti quei progetti che si
presentino come credibili e che siano in grado di salvaguardare l´occupazione e
la presenza di questa storica azienda a Sesto Fiorentino”.
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