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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2008
VOLUME DIRITTO PRIVATO DELL’INFORMATICA E DI INTERNET  
 
Il prossimo 5 giugno, a Roma, presso la sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sarà presentato il volume “Diritto Privato Dell’informatica E Di Internet - I beni - I contratti - Le responsabilità” di Emilio Tosi. Il lavoro di Tosi offre una rigorosa e aggiornata ricostruzione organica della complessa e articolata normativa relativa alla regolamentazione del fenomeno tecnologico informatico e telematico in ambito privatistico. I macrotemi analizzati riguardano: il mercato e le regole, i beni informatici, i contratti ad oggetto informatico, i contratti a forma informatica, le regole della contrattazione e la riservatezza informatica e le nuove responsabilità civili. La trattazione tiene conto delle più recenti novità normative in materia di: firme elettroniche e firma digitale (Codice dell’Amministrazione Digitale - D. Lgs. 82/05 come modificato dal D. Lgs. 159/06); nomi a dominio (Codice della Proprietà Industriale - D. Lgs. 30/05); contratti con i consumatori (Codice del Consumo - D. Lgs. 206/05); tutela dei dati personali, controllo dei dati telematici per finalità di prevenzione dei reati e data retention (Codice dei dati personali - D. Lgs. 196/03 come modificato dalla normativa antiterrorismo di cui alla L. 155/05). La trattazione è affrontata in costante dialogo con l’elaborazione giurisprudenziale, con metodo interdisciplinare, aperto all’esperienza giuridica ed economica di altri ordinamenti. L’opera presentata è il dodicesimo volume della Collana Diritto delle Nuove Tecnologie (Dnt), fondata nel 2003 e diretta da Vincenzo Franceschelli e dallo stesso Emilio Tosi, che si occupa, in particolare, di diritto dell’informatica e della telematica, sino all’evoluzione attuale nota come diritto di internet. I confini tematici, si estendono, alla tutela della proprietà intellettuale e industriale dei nuovi beni giuridici, alla tutela dei dati personali, al diritto delle comunicazioni elettroniche e delle biotecnologie. I problemi analizzati spaziano dal diritto contrattuale d’impresa e con i consumatori, alle nuove responsabilità civili e penali, sino ai problemi di legge e giurisdizione applicabili al mercato virtuale, inclusi i profili concorrenziali, amministrativi e fiscali.  
   
   
CONVEGNO "SCENARI E PROSPETTIVE DEL DIRITTO D´AUTORE"  
 
Martedì 27 maggio 2008, presso l´Università Europea di Roma, in Via degli Aldobrandeschi, 190, si terrà il Convegno "Scenari e prospettive del diritto d´autore". L´obiettivo del Convegno è approfondire, alla luce dell´esperienza maturata nell´ambito del Comitato Consultivo Permanente per il diritto d´Autore, gli indirizzi che vanno delineandosi a livello comunitario e nazionale, e gli ambiti di intervento che si rendono più urgenti per proiettare efficacemente l´istituto autoriale nel nuovo millennio. Nella sessione del mattino i lavori si concentreranno sui tratti salienti dell´istituto per valutarne la tenuta ovvero l´opportunità di un ripensamento. In particolare si vuole esplorare se l´ingresso delle nuove tecnologie suggerisca un ampliamento della nozione di opera dell´ingegno; ci si vuole interrogare sull´opportunità di ridefinire gli ambiti dei diritti esclusivi, e se le nuove forme di accesso e condivisione delle opere rientrino nell´ambito di sfruttamento di un´opera dell´ingegno; si intendono scandagliare le c. D. Balance clauses, vale a dire i meccanismi che consentono di contemperare i diritti del titolare con quelli del mercato in senso lato (concorrenti, utenti e consumatori), accertando se esistano i presupposti per spostare l´asticella che marca il confine tra l´area del pubblico dominio e quella suscettibile di appropriazione, e all´interno di quest´ultima, quella che segna l´ambito concreto di estensione della privativa. Nella sessione del pomeriggio, invece, si darà voce alle diverse e non sempre raccordabili anime che ravvivano il dibattito sulla riforma dell´istituto. Tra le altre, si metteranno a confronto le tendenze emerse nel corso dei lavori del Comitato Consultivo Permanente ed in particolare a quella che pone gli interessi dei titolari del diritto in posizione di assoluta preminenza, e valorizza gli investimenti sottesi all´industria culturale, puntando all´irrigidimento delle prerogative dell´istituto, promuovendo sia il riconoscimento delle esigenze dei nuovi autori, delle nuove tipologie di opere e dei nuovi diritti, sia l´inasprimento dell´apparato sanzionatorio, anche attraverso il ricorso allo strumento penale; privilegia una traiettoria che passa dalla prospettiva essenzialmente individualista del "premio al creatore" al contributo dell´istituto alle dinamiche di lungo periodo dell´innovazione tipicamente imprenditoriale e a quelle della concorrenza nel mercato. Una traiettoria cioè nella quale la ricompensa attribuita all´autore configuri uno "scopo-mezzo", funzionale al perseguimento di più ampi obiettivi di "benessere sociale" nell´interesse, in ultima analisi, dei consumatori-utenti. Il Convegno è aperto a tutti gli interessati ed è gratuito. Per maggiori informazioni è possibile scaricare la locandina (. Pdf) . .  
   
   
FUNZIONE PUBBLICA: STIPENDI ED ASSENZE ON LINE  
 
Sul sito http://www. Innovazionepa. It, nell’ambito della proclamata operazione trasparenza, il Ministro Renato Brunetta, ha messo on line i dati del personale del Ministero della Funzione Pubblica: retribuzioni lorde e tassi di assenza per ufficio. L´operazione – ha precisato il Ministro - è stata eseguita in accordo con il Garante per la Privacy e i dati personali sono stati autorizzati da ogni singolo dirigente. I dati, già consultabili on line sono riferiti al personale dei dipartimenti funzione pubblica e innovazione tecnologica del ministero ed alle strutture ad esso collegate: Scuola superiore della pubblica amministrazione, Aran, Formez, Cnipa. Quanto prima, definite le formalità dei decreti di gabinetto, saranno inseriti anche i dati, compresa la retribuzione annua lorda, del ministro e dei suoi collaboratori. Il Ministro ha poi chiarito sul sito saranno pubblicati anche gli obiettivi assegnati ai dirigenti, le valutazioni, gli indicatori finanziari di spesa e gli indicatori di qualità. Con l´intera operazione trasparenza, ha sottolineato il Ministro, ´´avremo un incremento dell´efficienza del sistema pari al 30-40%, sia per quanto riguarda i servizi che la crescita del Pil, accompagnato allo stesso tempo da una riduzione negli stessi termini dei costi e della burocrazia´´.  
   
   
PRIVACY: STOP ALLE CARTE FEDELTÀ SE SPIANO NEL CARRELLO DELLA SPESA  
 
La Gs non potrà utilizzare i dati già raccolti con le fidelity card offerte ai clienti, scrutare il contenuto dei carrelli della spesa, "profilare" consumatori inconsapevoli e sulla base dei loro gusti, scelte e volumi di spesa inviare, senza consenso, pubblicità per posta, e-mail o sms. L´alt è arrivato dal Garante privacy che ha sanzionato la Gs con una multa da 54 mila euro per non aver informato correttamente la clientela dell´uso che avrebbe fatto dei dati forniti al momento dell´adesione a un programma di fidelizzazione, e ha comunicato alla società di conformare, entro il 31 maggio, i trattamenti di dati alle disposizioni del provvedimento generale sulle fidelity card adottato a suo tempo dall´Autorità. Dagli accertamenti avviati fin dal 2005 sull´uso di queste tesserine magnetiche, che permettono di raccogliere punti e ricevere piccoli premi o usufruire di sconti al supermercato, sono emerse numerose irregolarità che a tutt´oggi non risultano ancora sanate. Sotto la lente del Garante in particolare, il modello sottoposto ai clienti per ottenere le carte fedeltà e nel quale non veniva specificato che i loro dati personali sarebbero stati utilizzati anche a fini di analisi delle abitudini, scelte di consumo e strategie di marketing. La società raccoglieva e elaborava, invece, all´insaputa dei clienti, oltre a nome, cognome e volumi di spesa, anche professione, indirizzo mail, numero di cellulare, numero degli scontrini emessi, dettagli dei prodotti e l´esercizio dove erano stati acquistati. Questa massa di informazioni permetteva alla Gs di costruire un "profilo" dei clienti in quanto consumatori, valutarne il grado di "fidelizzazione", classificarli in base ad un punteggio e di verificare anche il loro posizionamento geografico presso i singoli punti vendita del territorio nazionale. Per poi programmare campagne promozionali o inviare comunicazioni commerciali mirate. Nel corso del procedimento la Gs aveva modificato il modello per la raccolta dei dati, che era risultato però ancora irregolare. Pur essendo indicate, infatti, le finalità di "profilazione" e di marketing, il modello non consentiva al cliente di esprimere liberamente un consenso separato per i diversi usi dei dati, condizionandoli all´apposizione di un´unica firma. E questo è in contrasto con le disposizioni del Codice privacy che riconoscono al cliente il diritto di avere la fidelity card senza essere obbligato a dare il consenso anche per altri trattamenti e di poter liberamente autorizzare ogni singolo uso dei propri dati .  
   
   
PRIVACY: I MOTORI DI RICERCA DEVONO RISPETTARE LE NORME UE SULLA PROTEZIONE DATI  
 
I motori di ricerca sono tenuti a rispettare i principi e gli obblighi sanciti dalla direttiva europea 95/46 sulla protezione dei dati, in particolare informando adeguatamente gli utenti sui dati personali da loro raccolti ed evitando di conservare questi dati se non ne è dimostrata la necessità. È questo il parere del Gruppo che riunisce le autorità europee per la privacy (http://ec. Europa. Eu/. ) che prende in esame numerosi aspetti connessi al trattamento di dati personali da parte dei motori di ricerca. La raccolta e l´elaborazione di dati personali da parte dei motori di ricerca avvengono in rapporto alla duplice funzione che tali motori svolgono, sia come fornitori di servizi (indirizzi Ip degli utenti, informazioni necessarie per accedere a servizi personalizzati attraverso userId e password, ecc. ) sia come fornitori di contenuti (qualora memorizzino, attraverso la "cache", i risultati di ricerche su Internet contenenti informazioni personali, ovvero forniscano informazioni a valore aggiunto, quali profili personali o comunque informazioni organizzate relative ad un determinato soggetto). Il parere tenta di conciliare le legittime esigenze di natura commerciale dei motori di ricerca con la necessità di garantire la tutela dei dati personali. Fondamentale, in prima battuta, il riconoscimento che la direttiva 95/46/Ce sulla protezione dei dati si applica pienamente anche ai trattamenti di dati personali effettuati da motori di ricerca situati al di fuori del territorio Ue e dello Spazio Economico Europeo nella misura in cui essi utilizzino per il trattamento dispositivi situati sul territorio degli Stati membri (ad esempio, i cookie). Per altro verso, i Garanti chiariscono che è da escludere l´applicabilità ai motori di ricerca sia della direttiva 2002/58 (direttiva e-Privacy) sia della direttiva 2006/24 sulla conservazione dei dati (la cosiddetta "direttiva Frattini"). Entrambe, infatti, non riguardano i "servizi della società dell´informazione" quali sono appunto i motori di ricerca. Le Autorità di protezione dati europee raffermano che i motori di ricerca debbano valutare attentamente la natura delle operazioni o dei servizi che essi gestiscono per garantire il rispetto dei principi di protezione dati stabiliti dalla direttiva 95/46. Ciò vale, in modo particolare, per la conservazione dei dati personali raccolti, che devono essere distrutti o resi effettivamente anonimi (con procedure adeguate e realmente efficaci) qualora non siano necessari per gli scopi del trattamento. Nel documento viene anche ribadita la necessità per i motori di ricerca di mettere in atto in principio cosiddetto della "privacy by design", incorporando i requisiti fondamentali in materia di protezione dati nei meccanismi operativi dei motori stessi. A tale scopo, i Garanti hanno formulato una serie di indicazioni e raccomandazioni: fornire un´adeguata informativa agli utenti (soggetto titolare del trattamento, natura dei dati raccolti, scopi del trattamento); ottenere il consenso degli utenti qualora i dati personali raccolti siano utilizzati per attività di profilazione o comunque raffrontati ad altre informazioni in possesso del motore di ricerca; effettuare la cancellazione dei dati (o loro anonimizzazione) qualora non siano più necessari per le specifiche finalità. Per quanto riguarda la conservazione dei dati personali raccolti, il Gruppo sottolinea che spetta ai motori di ricerca giustificare la conservazione prolungata (in linea di principio non superiore a 6 mesi) dei dati personali eventualmente in loro possesso. In tal senso, deve essere garantito il diritto all´oblio delle persone i cui dati siano memorizzati nella "cache", evitando che permangano in rete informazioni che risultano obsolete o comunque superate; ciò significa garantire agli interessati l´esercizio effettivo dei diritti di accesso, rettifica, cancellazione previsti dalla direttiva 95/46.  
   
   
PUBBLICITÀ INGANNEVOLE: STOP ALLE FALSE PROMESSE DELLE PEDANE VIBRANTI  
 
L’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato ragione al Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), che insieme a un consumatore, aveva denunciato l’ingannevolezza dei messaggi pubblicitari. Quasi 150mila euro di multa per i due produttori delle pedane. Pedane vibranti nel mirino dell’Antitrust. Dimagrimento, stop alla cellulite e all’osteoporosi alcune delle false promesse reclamizzate dai messaggi pubblicitari dei prodotti Vibro Power e Power Plate (“My 5”) tramite televendite televisive, pubblicità su web e riviste. Secondo l’Autorità, infatti, i messaggi ingannano il consumatore, perché promettono risultati miracolosi come la possibilità di rassodare il corpo, combattere la cellulite, migliorare la postura, l’equilibrio e la densità ossea per le persone più anziane, combattere l’osteoporosi, accelerare il metabolismo. Ma le pedane vibranti oggetto di esame da parte dell’Autorità Antitrust non costituiscono neppure, come le pubblicità denunciate vogliono far credere ai consumatori, un’efficace metodologia di allenamento in alternativa all’allenamento tradizionale. Non solo. Oltre a ingannare il consumatore sulle prove e i controlli effettuati sui beni pubblicizzati, secondo l’Antitrust i messaggi pubblicitari omettono di citare “rilevanti informazioni circa i rischi che l’uso dei prodotti potrebbe comportare alla salute e alla sicurezza dei consumatori, omissione aggravata dalla circostanza che i messaggi sono rivolti a suscitare l’interesse di soggetti particolarmente sensibili e in condizione di debolezza psicologica”. L’autorità ha constatato anche che i macchinari erano privi della marcatura obbligatoria Ce e omettono di indicare le possibili controindicazioni. Per questo, l’Antitrust ha condannato la società Tecno Power s. R. L. , produttore della pedana Vibro Power, al pagamento di una multa di 73. 400 € e Power Plate Italia s. R. L. , produttore della pedana Power Plate “My 5”, a pagare 68. 400 €. Nella presentazione del ricorso e nel corso del procedimento davanti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) è stato assistito dalla prof. Ssa Chiara Alvisi, docente di diritto privato all’Università di Bologna, la quale ha dedicato una parte significativa delle proprie ricerche e pubblicazioni ai temi della tutela dei consumatori. Il testo dei due provvedimenti dell’Antitrust sono consultabili nel sito del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc): www. Mdc. It.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: PENSIONE DI INVALIDITÀ  
 
La Corte di giustizia europea con la sentenza pronunciata lo scorso 22 maggio 2008 nella causa C‑499/06 - Halina Nerkowska / Zakład Ubezpieczeń Społecznych Oddział W Koszalinie ha affermato che il versamento di una pensione di invalidità concessa da uno Stato membro alle vittime civili della guerra o della repressione non può essere negato per la sola ragione che l’avente diritto risieda in un altro Stato membro. Il requisito di residenza nel territorio nazionale previsto dalla disciplina polacca è sproporzionato. La sig. Ra Nerkowska, cittadina polacca, è nata nel 1946 sul territorio dell’attuale Bielorussia. Dopo aver perso i propri genitori, che sono stati deportati in Siberia in forza di una decisione giudiziaria, è stata essa stessa deportata nel 1951 nell’ex Urss, dove ha vissuto in difficili condizioni. Nel 1957 essa è ritornata in Polonia, che ha lasciato nel 1985 per stabilirsi permanentemente in Germania. Lo Zakład Ubezpieczeń Społecznych Oddział w Koszalinie (istituto di previdenza sociale, cassa di Koszalin) ha negato alla sig. Ra Nerkowska il pagamento di una pensione per i danni alla salute da essa subiti durante la sua deportazione – pensione che le era stata in precedenza riconosciuta – in quanto essa non risiedeva nel territorio polacco. La sig. Ra Nerkowska ha contestato tale decisione dinanzi al giudice polacco affermando che, tenuto conto dell’adesione della Repubblica di Polonia all’Unione, il suo luogo attuale di residenza non poteva costituire un ostacolo alla ripresa del pagamento di tale prestazione. Investito della causa, il Sąd Okręgowy w Koszalinie (Tribunale distrettuale di Koszalin) chiede alla Corte di giustizia delle Comunità europee se il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, garantito ai cittadini dell’Unione europea dal Trattato Ce, osti ad una legislazione nazionale, quale la normativa polacca (Legge 29 maggio 1974 sulla pensione degli invalidi di guerra e militari nonché delle loro famiglie, come modificata, e Legge 24 gennaio 1991 sui combattenti nonché su alcune persone vittime di repressioni di guerra e del periodo postbellico), che subordina il versamento di una prestazione concessa alle vittime civili della guerra o della repressione alla residenza dell’avente diritto nel territorio nazionale. La Corte rileva innanzitutto che, allo stadio attuale dello sviluppo del diritto comunitario, una prestazione diretta a risarcire le vittime civili della guerra o della repressione dal danno psichico o fisico subito rientra nella competenza degli Stati membri. Tuttavia, questi ultimi devono esercitare tale competenza nel rispetto del diritto comunitario, in particolare delle disposizioni del Trattato relative alla libertà riconosciuta a ogni cittadino dell’Unione di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Essa sottolinea inoltre che le facilitazioni previste dal Trattato in materia di libera circolazione non potrebbero dispiegare pienamente i loro effetti se un cittadino di uno Stato membro potesse essere dissuaso dal farne uso dagli ostacoli posti da una normativa del suo Stato d’origine che penalizzi il fatto che egli ne abbia usufruito. Di conseguenza, la normativa polacca che svantaggia taluni cittadini nazionali per il solo fatto che essi hanno esercitato la loro libertà di circolare e di soggiornare in un altro Stato membro rappresenta una restrizione delle libertà riconosciute dal Trattato Ce a tutti i cittadini dell’Unione. Una siffatta restrizione all’esercizio delle libertà da parte dei cittadini nazionali può essere giustificata solo se è basata su considerazioni oggettive di interesse generale, indipendenti dalla cittadinanza delle persone interessate, e se è proporzionata allo scopo legittimamente perseguito dal diritto nazionale. Così, la Corte afferma che costituiscono considerazioni oggettive di interesse generale tali da giustificare la restrizione di cui trattasi tanto la volontà di garantire l’esistenza di un nesso di collegamento tra la società dello Stato membro interessato e il beneficiario di una prestazione quanto la necessità di verificare che quest’ultimo continui a soddisfare i requisiti di concessione di tale prestazione. Tuttavia, il fatto, per un verso, di possedere la cittadinanza dello Stato membro che concede la prestazione di cui trattasi, e, per altro verso, di aver vissuto in tale Stato per più di vent’anni può essere sufficiente a stabilire nessi di collegamento tra quest’ultimo e il beneficiario di detta prestazione. Pertanto, il requisito della residenza per tutto il periodo di versamento della prestazione deve essere considerato sproporzionato, in quanto va oltre quanto necessario per garantire un siffatto nesso di collegamento. Inoltre, l’obiettivo di verificare che il beneficiario di una pensione d’invalidità continui a soddisfare i requisiti per la concessione della stessa può essere conseguito con altri mezzi che, pur essendo meno restrittivi, siano parimenti efficaci. La Corte conclude quindi nel senso che il diritto comunitario osta ad una legislazione quale la legislazione polacca in esame.  
   
   
BILANCI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALE DELLA TOSCANA  
 
L’unioncamere Toscana e il Dipartimento Scienze Aziendali della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenze hanno organizzato per il 30 maggio 2008 alle ore 10. 00, nell’Aula Magna del Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze, Via delle Pandette, 9 – Firenze, il convegno per la presentazione del Rapporto 2002 – 2006 dell’Osservatorio sui Bilanci delle Società di capitale della Toscana.  
   
   
RESPONSABILITÀ SOCIALE: CRESCE L’IMPEGNO DELLE IMPRESE ITALIANE  
 
Sfiora il miliardo di euro all’anno l’importo degli investimenti effettuati dalle grandi aziende a favore del sociale, la cultura, l’ambiente, il territorio e le risorse umane: è quanto emerge dal Iii° Rapporto Nazionale sull’impegno sociale delle aziende realizzato da Errepi Comunicazione e Swg e presentato a Roma nel corso di un convegno organizzato all’Università Lumsa, cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, dell’Università e di enti e aziende partner. Nel 2007 oltre il 65% delle imprese italiane con più di 100 dipendenti ha realizzato almeno un’iniziativa di carattere sociale, aumentando rispetto al 2004 il valore degli investimenti globali, passati da 845 milioni di euro a 951 milioni di euro. Tra i settori di intervento privilegiati spicca il sostegno umanitario e la solidarietà (52%), seguito dalla realizzazione di mostre e iniziative culturali (35%), e dall’erogazione di servizi specifici per il personale interno (31%). Particolarmente significativo, poi, il dato relativo alle modalità di intervento: se nel 2004 ben il 73,1% delle aziende si limitava ad erogare un contributo economico diretto per la realizzazione del progetto, oggi tale percentuale si è notevolmente ridotta (32,6%), a testimonianza di come le imprese comincino ad assumere un ruolo più attivo nell’ideazione e realizzazione dei progetti di Csr su cui decidono di investire. “Il modo di intendere la responsabilità sociale è molto cambiato negli ultimi dieci anni – ha sottolineato Roberto Orsi, Presidente di Errepi Comunicazione e coordinatore del rapporto – e oggi si avverte la volontà di molte aziende di incrementare ulteriormente le risorse disponibili e a mettere in campo nuove iniziative, sempre più integrate con il resto della gestione d’impresa”. In cima all’interesse delle aziende si conferma il territorio all’interno del quale operano, ribadisce l’indagine, patrocinata da Aidp Lazio, Comune di Roma, Unioncamere, Cnel e Ministero della Solidarietà, che rivela, inoltre, come un’azienda su due abbia adottato un proprio codice etico, un’azienda su tre rediga il bilancio sociale e sempre un’azienda su tre preveda una figura professionale interna dedicata alla responsabilità sociale. Da evidenziare, infine, che più del 75% delle aziende auspica un confronto periodico sui temi dell’impegno sociale con le istituzioni. Sono buone infine le prospettive per il futuro: l’importo medio pro capite degli investimenti nel sociale si è infatti incrementato di oltre il 50% passando dai 110. 000 euro del 2001 ai 169. 000 euro del 2007 e per l’anno in corso è previsto un altro importante balzo in avanti, fin sopra la soglia dei 200. 000 euro.  
   
   
FEDERALBERGHI: 58^ ASSEMBLEA  
 
Grande successo di partecipanti al convegno “I nuovi scenari del turismo” che ha concluso sabato scorso a Milano le assise della 58^ Assemblea che Federalberghi-confturismo ha tenuto nel capoluogo lombardo. Tra i relatori, oltre al Presidente della Federazione, Bernabò Bocca, Massimiliano Orsatti (Assessore al Turismo Comune Milano), Antonio Oliverio (Assessore al Turismo Provincia Milano), Pier Gianni Prosperini (Assessore al Turismo Lombardia), Enrico Paolini (coordinatore Assessori Regionali al Turismo), Umberto Paolucci (Presidente Enit-agenzia del Turismo), Carlo Sangalli (Presidente Confcommercio e Camera di Commercio Milano), il senatore Tiziano Treu, l’onorevole Enrico Letta, Michela Vittoria Brambilla (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo) e Sandro Bondi (Ministro Beni Culturali). Dopo i saluti di Remo Eder, Presidente Federalberghi Lombardia, i lavori sono stati introdotti da una relazione del Presidente Bocca, che ha toccato vari punti. I Mercati - La crescita turistica del mercato italiano nel 2007 è stata pari a zero. Noi però siamo convinti che se si investe nel settore, se si definisce e si persegue con convinzione una strategia forte, di medio/lungo periodo, capace di coinvolgere gli imprenditori, il turismo cresce, l’indotto cresce, il Prodotto Interno Lordo cresce. La Governance - L´innovazione costituzionale che ha affidato alle Regioni la competenza esclusiva in materia di turismo ci sta di fatto penalizzando. Non possiamo lasciare 21 diverse politiche turistiche regionali. Il dibattito sulla utilità della istituzione di un Ministero delle Politiche del Turismo, sul modello di quanto è stato realizzato con successo per l´agricoltura, è ancora valido. La circostanza che la governance del settore abbia trovato casa a Palazzo Chigi ha rappresentato comunque un segnale importante per il nostro settore. Come anche l’istituzione del Comitato per le politiche del turismo e la riforma dalla quale nasce la nuova Enit, l’Agenzia per la promozione turistica del Paese. La Promozione – L’enit-agenzia del turismo deve migliorare le proprie strategie. Non possiamo dimenticare che il mercato turistico interno costituisce addirittura il 60% del nostro fatturato. Il Lavoro – Nel turismo la disciplina dei rapporti di lavoro è un nodo cruciale ed un settore come il nostro, che occupa più di 2 milioni di persone, non può che guardare con estrema preoccupazione ai nefasti effetti del protocollo sul welfare. La Fiscalità - Le aziende ricettive italiane sono schiacciate da una aliquota fiscale media del 31% rispetto a quella dei paesi europei al 24,2%. È arrivato il momento di mettere mano almeno al differenziale Iva che abbiamo con la Spagna (aliquota al 7%) e la Francia (aliquota al 5,5%) rispetto al 10% dell’Italia. Le Infrastrutture - Senza infrastrutture adeguate, l’economia turistica non cresce. Autostrade, porti e porticcioli turistici, strade statali, aeroporti primari e secondari, sistema ferroviario, informatizzazione del Paese vanno realizzati o manutenuti mettendo mano ad una attenta analisi anche dell´impatto sul turismo che la loro realizzazione o il loro rilancio comporta. L’augurio infine è che Alitalia resti in mani italiane. Beni Culturali - I grandi numeri del turismo culturale francese non sono determinati tanto dai musei più famosi, quanto dalla gestione complessiva del sistema di offerta e dalla capacità di attrazione esercitata anche dai musei cosiddetti minori. Conta infatti molto la capacità di vestire i siti culturali con mostre e attrazioni di grande risonanza. Emergenza Rifiuti - Federalberghi ha presentato al nuovo Governo un pacchetto di proposte sull’argomento, elaborato d’intesa con tutte le organizzazioni imprenditoriali del settore Turismo. Expo 2015 – L’assegnazione a Milano dell’Expo 2015 è un riconoscimento che costituisce motivo di orgoglio e di soddisfazione, una sfida impegnativa che sarà vinta solo se tutti gli attori sapranno interpretare il proprio ruolo con passione e responsabilità. È stata quindi la volta del Sottosegretario con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che nella sua prima uscita pubblica ha affermato che: “ogni Euro che da oggi verrà speso per il settore, dovrà essere produttivo di risultati concreti, a cominciare dall’Alitalia che rimarrà italiana e si sta lavorando ad un piano industriale che permetterà una soluzione in breve tempo. Il nostro sistema turistico dovrà recuperare velocemente credibilità e visibilità e le infrastrutture devono tornare a fare sistema con il concorso sia dello Stato, sia delle Regioni, sia delle Imprese, sfruttando al meglio grandi eventi quale ad esempio l’Expo 2015 di Milano”. Sull’expo 2015 si è soffermato l’onorevole Enrico Letta che ha sostenuto come: “questa vittoria sia stata proprio dovuta al clima di collaborazione, i cui benefici non potranno che ricadere non solo sull’area lombarda ma anche sull’intero sistema nazionale”. Sempre sulle prospettive positive che deriveranno dall’Expo 2015 si sono espressi Orsatti, Oliverio e Prosperini, ai quali si è succeduto Enrico Paolini che ha commentato con “estrema soddisfazione il clima di collaborazione da subito avviato tra le Regioni ed il Sottosegretario Brambilla, alla quale chiediamo attenzione politica per accelerare i tempi tecnici di risoluzione delle criticità”. “Questo settore ha bisogno di maggiore flessibilità e qualità -ha quindi sostenuto il senatore Treu- due concetti che devono procedere di pari passo per arrivare in tempi brevi ad una riqualificazione complessiva”. “Nostro compito sarà proprio questo -ha affermato Paolucci- di enfatizzare le eccellenze del Bel Paese con un piano strategico di lungo periodo”. Ha quindi concluso i lavori il Ministro Bondi che ha sostenuto come: “sia un dovere ottimizzare lo sviluppo del turismo in Italia, attraverso anche i beni culturali che costituiscono di per sé un volano per il settore, destagionalizzando le visite turistiche, strutturando pacchetti turistici legati a grandi e significativi eventi culturali, vendendo l’Italia all’estero ma anche agli italiani. E per questo sarà nostro preciso impegno produrre tra breve uno spot che inviti gli italiani a scoprire i tesori nascosti dell´Italia” . .  
   
   
INDESIT COMPANY: TERZA EDIZIONE DEL GIRL GEEK DINNER ITALIA  
 
Indesit Company, il secondo produttore di elettrodomestici in Europa per quota di mercato e il quinto nel mondo. Sostiene la terza edizione italiana del Girl Geek Dinner, l’evento-cena “girls only” organizzato da donne esperte e appassionate di tecnologia per confrontarsi, conoscersi e condividere idee ed esperienze sulle nuove frontiere del web e dei nuovi media in un clima informale. All’incontro, che si è tenuto venerdì 23 maggio a Milano, nei locali dell’Executive Lounge, in Via A. Di Tocqueville, hanno partecipato le interessate iscritte direttamente sul blog dedicato www. Girlgeekdinnersitalia. Com. La serata è stata dedicata allo ‘Speed networking’ (incontri ad alta velocità) per rispondere all’esigenza di creare opportunità di incontro e scambio di conoscenze, alla velocità che la società di oggi richiede. L’edizione italiana dell’iniziativa si inserisce peraltro in una realtà ormai consolidata in più di 10 Paesi nel mondo: Londra, Brighton, San Francisco e Toronto sono solo alcune delle città in cui si tengono ormai regolarmente gli incontri. Nell’era del web 2. 0 e della comunicazione partecipativa, la partecipazione alla Girl Geek Dinner rispecchia l’attenzione all’innovazione e alla comunicazione di Indesit Company, che promuove l’utilizzo innovativo dei mezzi multimediali, sia internamente sia verso gli stakeholder esterni, sempre più veloci, per persone dinamiche e sempre in movimento .  
   
   
INSIGHT: EUROPEAN EXCELLENCE AWARD 2008  
 
Insight, la intranet aziendale di Indesit Company, ha vinto l’European Excellence Award 2008 della comunicazione come migliore progetto, con un palinsesto che prevede news, video homemade, sit com realizzate con la partecipazione di testimonial aziendali, annunci istituzionali ma anche esercizi del benessere. Sotto quest’unico ombrello tecnologico i 5. 000 utenti della intranet, possono trovare informazioni e strumenti operativi in un’unica piattaforma worldwide realizzata nelle tre lingue principali parlate all’interno del Gruppo (italiano, inglese e russo) e con numerose declinazioni locali in altre lingue. Quest’anno peraltro l’Azienda ha avviato un nuovo modello di co-operazione tra impresa e fornitori con una web conference attraverso cui oltre 90 Società sono state messe in collegamento mondiale via web. Inoltre un anno fa Indesit ha inaugurato la versione mobile del sito corporate, indesitco. Mobi, con notizie, eventi e aggiornamenti disponibili in tempo reale per palmari, cellulari e blackberry: un ulteriore livello di comunicazione e interattività con i media, ricco di strumenti e funzionalità avanzate per chi cerca informazioni ovunque in tempo reale. Maggiori informazioni sul sito http://www. %20indesitcompany. %20com/. .  
   
   
LAVORATORI EXTRACOMUNITARI: INVIO ON LINE PER LE RICHIESTE DI PERMESSO DI SOGGIORNO EX ART. 27 TU  
 
Con la circolare del 13 maggio 2008 il Ministero dell´Interno ha stabilito l’obbligo dell’invio elettronico anche per le richieste di nulla osta al lavoro finalizzate a ottenere il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato ex art. 27 del Testo Unico per l´Immigrazione. La procedura di invio on line prevede le stesse modalità già sperimentate in occasione della pubblicazione del “Decreto Flussi 2007”. Pertanto le aziende che vogliono ottenere il nulla osta al lavoro ex art. 27 Tu per particolari categorie di lavoratori, come dirigenti o tecnici specializzati, al di fuori del meccanismo dei “Flussi”, non possono più inviare la richiesta agli Sportelli Unici competenti utilizzando i moduli cartacei in uso fino ad ora, ma debbono seguire la specifica procedura elettronica, collegandosi al sito web del Ministero, con l’indirizzo https://nullaostalavoro. Interno. It/ministero/index2. Jsp. I vantaggi riconosciuti alla procedura riguardano la possibilità di presentare le istanze in qualsiasi momento dell’anno (L’ottenimento dei permessi di soggiorno è temporalmente svincolato dalla pubblicazione del Decreto flussi) e la possibilità di soddisfare tutte le richieste dotate dei requisiti previsti per legge (La procedura non fissa limiti numerici).