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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2008
PARLAMENTO BRITANNICO SOSTIENE LA RICERCA SUGLI EMBRIONI IBRIDI  
 
Londra, 26 maggio 2008 - Il Parlamento del Regno Unito ha votato a favore della creazione di embrioni contenenti materiale genetico sia umano che animale per scopi di ricerca. Durante un dibattito di due giorni sugli emendamenti alla legge "Human Fertilisation and Embryology", i membri del parlamento si sono espressi con 342 voti a favore e 163 voti contrari a un emendamento per bandire i cosiddetti embrioni ibridi o mescolati. Anche il primo ministro Gordon Brown si è espresso a favore dell´uso di questi embrioni nella ricerca. In un articolo apparso sul quotidiano inglese The Guardian, Gordon Brown ha dichiarato che questi embrioni rappresentano la fine del "fattore limitante nella ricerca delle cellule staminali: la carenza di ovuli umani dai quali ricavare embrioni e raccogliere cellule staminali". Aiuterebbero anche a produrre nuove cure e terapie per milioni di persone. "I medici e gli scienziati con i quali parlo sono impegnati in ciò che considerano una conquista morale che può salvare e migliorare la vita di migliaia e, con il tempo, di milioni di persone," scrive il primo ministro inglese. La legge permette la creazione di vari tipi di embrioni ibridi: - ibridi umani-animali creati usando ovuli umani e sperma animale, o ovuli animale e sperma umano; - ibridi citoplasmatici o cibridi, creati con tecniche di clonazione, usando cellule umane e ovuli animali. I cibridi sarebbero per la maggior parte umani, tranne che per la presenza di mitocondri animali; - embrioni umani transgenici, con l´introduzione di Dna animale in una o più cellule dell´embrione; - chimere umano-animali, in cui embrioni umani sono alterati attraverso l´aggiunta di una o più cellule di un animale. La legge prevede che gli embrioni siano permessi soltanto nei casi in cui vengono usati per scopi puramente scientifici e sarà proibito conservarli oltre i 14 giorni. Sarà anche proibito il loro impianto sia nelle donne che negli animali. Nel suo discorso durante il dibattito parlamentare, il deputato conservatore e oppositore della legge Edward Leigh ha detto che non esistono prove sufficienti per suggerire che la ricerca attraverso gli embrioni ibridi possa portare alla cura di malattie. Leigh si riferiva a una lettera scritta da un gruppo di scienziati che ritenevano che queste ricerche potessero sminuire la fiducia e l´appoggio dei cittadini rispetto alla ricerca sulle cellule staminali. "In molti casi i cittadini sono stati ingannati (a volte crudelmente) attraverso l´esagerazione e la disinformazione, inducendoli a pensare che tali ricerche potessero portare alla scoperta tempestiva di utili cure," ha affermato. Tuttavia, il ministro laburista per il Norwich North Ian Gibson, che è anche uno scienziato, ha rifiutato queste accuse. "Il motivo per cui gli scienziati portano avanti queste ricerche è che hanno un indizio, un´idea, forse sulla base di lavori precedenti, che li porta a chiedersi "Cosa accadrebbe se. ". È questo il modo in cui la scienza progredisce," ha detto. "Gli scienziati non sono infallibili; magari non stanno sempre dalla parte giusta, ma insomma, se al mondo non ci fosse la scienza, non avremmo le cure mediche che abbiamo, o addirittura, non avremmo alcuna comprensione dei cambiamenti climatici, di cui tanti parlamentari parlano senza saperne poi molto," ha aggiunto il dott. Gibson. Per ulteriori informazioni sulla legge, visitare: http://www. Parliament. Uk/ .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO REACH: PROMUOVERE ALTERNATIVE AI TEST SUGLI ANIMALI  
 
Strasburgo, 26 maggio 2008 - Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione relativa ai metodi di prova alternativi alla sperimentazione animale nel quadro del regolamento Reach. Alla luce delle rassicurazioni trasmesse dalla Commissione, i deputati annunciano che non si opporranno alla proposta legislativa, ma il Guido Sacconi ha mantenuto ferma la richiesta di procedere rapidamente alla modifica del regolamento per includere i test alternativi nel frattempo convalidati. Il numero complessivo di animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici negli Stati membri dell´Ue è pari a circa 12 milioni e una notevole percentuale di tali animali viene utilizzata per regolare sperimentazione. Tuttavia, il Reach (regolamento n. 1907/2006) prevede che, per evitare la sperimentazione sugli animali, i test su quelli vertebrati debbano effettuarsi solo in ultima istanza. Più in particolare, per quanto riguarda la tossicità umana, stabilisce che le informazioni siano raccolte, quando possibile, ricorrendo all´uso di metodi alternativi (come, ad esempio, metodi in vitro, oppure modelli di relazione qualitativa o quantitativa struttura-attività, oppure utilizzando informazioni provenienti da sostanze strutturalmente affini). Approvando con 508 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astensioni una risoluzione proposta da Guido Sacconi (Pse, It), il Parlamento europeo sollecita la Commissione ad avanzare una proposta per il primo adeguamento del regolamento Reach entro la fine del 2008. I deputati sottolineano, in primo luogo, di volersi astenere dall´opporsi all´adozione della proposta di regolamento della Commissione che stabilisce metodi di prova a norma di tale regolamento. Quest´ultima si è, infatti, impegnata formalmente a razionalizzare e accelerare le sue procedure interne per la convalida e l´accettazione a livello normativo di nuovi metodi alternativi di prova. Nel corso del dibattito in Aula, Sacconi - che peraltro è stato relatore per il Parlamento in merito al regolamento Reach - ha ricordato che la Commissione ha fornito «risposte interessanti e impegnative» rispondendo ai dubbi sollevati dal Parlamento e alla sua «ipotizzata contrarietà» al regolamento. Rimane comunque ferma la richiesta di procedere in tempi abbastanza urgenti alla verifica di tali impegni e alla modifica del regolamento «appena possibile», affinché vengano inclusi i test alternativi che nel frattempo saranno stati completamente convalidati. Sacconi ha anche sottolineato che una delle finalità di Reach è diventata «proprio la promozione dei sistemi alternativi a quelli dei test sugli animali» ed ha ricordato che tra pochi giorni, «inizierà la prima fase applicativa di Reach - quella della preregistrazione delle sostanze». Il Parlamento ricorda, in particolare, che la Commissione - nella lettera inviata al Parlamento - si è impegnata a introdurre «un´analisi preliminare dell´importanza normativa» in tutti i casi, al fine di garantire che la successiva convalida scientifica si concentri su metodi di prova che abbiano il migliore potenziale per essere considerati idonei per finalità regolamentari. Si è impegnata poi a razionalizzare e accelerare le procedure. I deputati rilevano peraltro che l´attuale riorganizzazione dell´Istituto per la protezione della salute e dei consumatori (Ihcp) fornirà un importante contributo all´accelerazione degli attuali sforzi per ottenere metodi alternativi, compresa la relativa convalida, attraverso l´Ecvam. Il procedimento rivisto, inoltre, sarà più trasparente e le procedure di accettazione a livello normativo dei nuovi metodi di sperimentazione saranno pubblicate sul sito Internet della Commissione una volta formalizzata la verifica in corso. Lo status attuale dei metodi alternativi proposti sarà anche inserito in un sito Internet specifico, consentendo alle parti interessate di rintracciare i progressi. Le informazioni saranno aggiornate regolarmente, ogni qual volta qualsiasi nuovo metodo alternativo sarà sottoposto ad analisi regolamentare preliminare. Il sito Internet conterrà altresì l´indicazione delle decisioni di non procedere con un particolare metodo di sperimentazione e i motivi per i quali vengono adottate tali decisioni. La Commissione dovrà garantire che i soggetti interessati abbiano l´opportunità di intervenire, in quanto osservatori, nelle riunioni delle autorità competenti e nei comitati dell´Agenzia europea per le sostanze chimiche (per quanto riguarda le sostanze chimiche industriali), qualora si tratti di questioni relative della convalida di test non animali. Infine, i deputati ricordano che la proposta di regolamento della Commissione riveste particolare importanza anche per la legislazione in altri settori, come i cosmetici e i pesticidi, poiché gli atti ad essi relativi si riferiscono a metodi di prova inclusi nella normativa concernente le sostanze chimiche. Background - Il Reach è la nuova regolamentazione della Commissione europea sulle sostanze chimiche e sul loro utilizzo sicuro. Si occupa, infatti, della registrazione, della valutazione, dell´autorizzazione e delle restrizioni sulle sostanze chimiche. La nuova normativa è entrata in vigore il 1 giugno del 2007 e le sue misure verranno introdotte gradualmente nei prossimi 11 anni. L´obiettivo del Reach è quello di incrementare la protezione della salute umana e dell´ambiente attraverso un´identificazione migliore e preventiva delle proprietà intrinseche delle sostanze chimiche. Allo stesso tempo, la capacità innovativa e la competitività delle industrie chimiche europee dovrebbero aumentare. I benefici del sistema Reach saranno graduali con l´introduzione di nuove sostanze. La normativa Reach dà grande responsabilità alle industrie nella gestione dei rischi derivanti dai prodotti chimici e fornisce informazioni sulla sicurezza delle sostanze. I produttori e gli importatori dovrebbero raccogliere le informazioni sulle proprietà delle loro sostanze chimiche e registrarle su un database centrale fornito dalla Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa). L´agenzia, con sede a Helsinki, agirà come fulcro del sistema Reach. Gestirà i database necessari per il funzionamento del sistema e coordinerà il processo di valutazione delle sostanze sospette. Creerà poi un database pubblico in cui i consumatori e i professionisti potranno trovare informazioni sui pericoli delle sostanze. .  
   
   
APPELLO DEL PARLAMENTO PER PIÙ PARITÀ TRA I SESSI NELLA SCIENZA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2007 - Il Parlamento europeo ha adottato una relazione per fare un appello affinché siano fatti ulteriori sforzi per affrontare la sottorappresentanza delle donne nella scienza. La relazione critica nello specifico l´«obiettivo poco ambizioso e insufficiente dell´Ue» di assicurare che il 25% dei posti scientifici prestigiosi nel settore pubblico vadano a donne, percentuale che si colloca molto al di sotto della quota generalmente accettata del 40%. Attualmente le ricercatrici sono la minoranza all´interno dell´Ue, rappresentano in media il 35% dei ricercatori occupati nel settore statale e nell´educazione superiore e soltanto il 18% dei ricercatori occupati nel settore privato. Nelle posizioni più alte della carriera, la presenza femminile è ancora minore; nei posti più alti della carriera accademica raramente superano il 20%, mentre per gli uomini le possibilità di ottenere un posto di professore o equivalente sono tre volte superiori. La situazione è critica, dato che l´Ue necessita di circa 700. 000 ulteriori ricercatori per raggiungere gli obiettivi di Lisbona di crescita economica e prosperità Redatta dall´eurodeputato danese Britta Thomsen, la relazione invita la Commissione europea e gli Stati membri a introdurre procedimenti di reclutamento più trasparenti e ad assicurare più parità tra i sessi nei comitati di valutazione, di selezione e altre commissioni, come anche nei comitati e nelle commissioni nominate. Più specificamente, la relazione propone di introdurre un obiettivo non vincolante di almeno 40% di donne e 40% di uomini in queste commissioni, sostituendo così il precedente obiettivo di 25%. La relazione suggerisce anche che le donne scienziate potrebbero essere anche meglio rappresentate all´interno di progetti finanziati dal settimo Programma quadro. Attualmente, piani d´azione riguardanti il genere sessuale non sono un requisito obbligatorio nella proposta di progetti del 7°Pq. La relazione invita la Commissione ad applicare i cambiamenti necessari e incalza gli Stati membri a prendere provvedimenti analoghi nei loro programmi nazionali e regionali. Ma non si tratta soltanto della parità tra i sessi; la relazione sottolinea anche problematiche legate all´età. Molto spesso sono le donne a sottrarre tempo alla carriera per dedicarsi alla famiglia, molte sono così più avanti negli anni dei loro colleghi maschi. I limiti di età per beneficiare delle borse, ad esempio, possono influire negativamente sui giovani scienziati (in gran parte donne) che si occupano dei figli. Secondo la relazione, per correggere questa anomalia si dovrebbero prendere delle misure legislative, come aggiungere un anno al limite di età per le candidature, per ogni anno che si hanno avuto persone a carico. Le università, gli istituti di ricerca e le imprese private dovrebbero anch´esse adottare e migliorare le loro strategie di parità nella loro organizzazione e effettuare una valutazione dell´impatto del genere sessuale nei loro processi decisionali, si legge nella relazione. Altre azioni sottolineate dalla relazione riguardano lo sviluppo ulteriore degli schemi di mentorato e di addestramento per giovani ricercatrici e la guida nella carriera per incoraggiare giovani ragazze a intraprendere la carriera scientifica. .  
   
   
TUMORI, IN VENETO 130.000 HANNO VINTO LA MALATTIA L’OBIETTIVO È TORNARE A “UNA VITA COME PRIMA” IL PROF. VENTURINI “VOGLIAMO UNA MEDICINA SEMPRE PIÙ CENTRATA SUI BISOGNI DELLA PERSONA. FONDAMENTALE LA COMUNICAZIONE E L’ATTENZIONE ALL’ASPETTO PSICOLOGICO”  
 

Verona, 26 maggio 2008 – Sopravvivere al tumore e affrontare il futuro forti di una nuova consapevolezza: per fortuna questa è oggi la realtà per un milione e seicentomila persone nel nostro Paese che sono riuscite a superare la malattia, circa 130. 000 solo in Veneto. Proprio sui bisogni di chi si trova ad affrontare il cancro è centrato il Convegno “Per una vita come prima” svoltosi all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. “Fino a qualche decennio fa non sarebbe stato possibile organizzare una giornata come questa –afferma Marco Venturini, a capo dell’Oncologia di Negar e coordinatore scientifico dell’evento -. Non solo perché il cancro era davvero un male incurabile ma anche perché era nettamente diverso l’approccio al malato. L’obiettivo di questo nostro convegno è focalizzato soprattutto su questo secondo aspetto: anche grazie alle testimonianze di chi ce l’ha fatta cercheremo di analizzare le caratteristiche di una medicina sempre più centrata sulla persona, sui suoi bisogni, sull’importanza dell’aspetto psicologico e della comunicazione in oncologia”. Fra i relatori, ci sono alcuni fra i più autorevoli esperti del nostro Paese, come il dr. Gianni Bonadonna, padre dell’oncologia medica mondiale, medici colpiti dalla malattia e che riporteranno la loro esperienza “dall’altra parte”, ed ex-pazienti, come Fabrizio Macchi, attualmente campione di ciclismo pluripremiato, medaglia di bronzo alle scorse olimpiadi di Atene. Un appuntamento che vuole coinvolgere tutti gli operatori che si confrontano con il malato di tumore: oncologi, esperti di cure palliative, psicologi ma anche medici di famiglia, una figura che diventa sempre più punto di riferimento per il paziente. Il centro di oncologia medica di Negrar è particolarmente sensibile all’aspetto umano della relazione con il malato, che qui può trovare un’assistenza completa, dalla prevenzione al follow up dopo le terapie. “In particolare abbiamo recentemente inaugurato l’unità di senologia – spiega il prof. Venturini - un unico nucleo di cura in cui i vari specialisti (radiologo, chirurgo, patologo, oncologo, radioterapista, fisiatra, psicologo, ecc. ) lavorano in équipe per assicurare la migliore assistenza a chi si trova ad affrontare un tumore del seno. Il vantaggio è che le donne malate non devono più rivolgersi a vari specialisti o strutture ma, rivolgendosi all’Unità di Senologia, vengono immediatamente inserite in un percorso integrato che prevede tutte le apparecchiature necessarie e la migliore assistenza”. Il tumore del seno è senza dubbio una delle neoplasie in cui sono più evidenti i successi della ricerca, ma fortunatamente la medicina ha compiuto enormi progressi sul fronte della lotta ai tumori e i pazienti che sopravvivono e tornano ad una vita “normale” sono in costante aumento. “In questo contesto il nostro ruolo assume un rilievo sempre crescente – commenta il dr. Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale e relatore al convegno - . Siamo noi infatti a dover “vigilare” sulla corretta prevenzione della patologia, con un’attenzione agli stili di vita e agli esami di screening, ma anche a seguire direttamente la delicata fase del ritorno a casa, della terapia domiciliare, dei rapporti con la famiglia, che spesso conosciamo da vicino. Per questo siamo convinti che sia sempre più necessario un continuo confronto fra oncologi e medici di famiglia: a questo proposito come società scientifica stiamo lavorando insieme ad Aiom – l’Associazione Italiana di Oncologia Medica di cui il prof. Venturini è segretario – a progetti che ci vedano impegnati nella definizione di strumenti di lavoro comune, come ad esempio una cartella clinica condivisa. Il tutto nella consapevolezza dell’importanza delle comunicazione fra l’équipe medica per garantire l’eccellenza delle cure”. Il convegno di domani conclude il ciclo di conferenze “Per una vita come prima” che celebra quest’anno la seconda edizione. Per maggiori informazioni www. Perunavitacomeprima. Org

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STUDIO RIVELA CHE I NANOTUBI DI CARBONIO POSSONO CAUSARE IL CANCRO  
 
 Bruxelles, 26 maggio 2008 - Un nuovo studio condotto da una squadra di scienziati del Regno Unito e degli Stati Uniti ha svelato il potenziale carcinogeno di alcuni nanotubi di carbonio. In uno studio pubblicato il 20 maggio su Nature Nanotechnology, i ricercatori descrivono le caratteristiche simili all´amianto dei nanotubi lunghi e a parete multipla (Mwcnt), quando vengono inalati in quantità sufficiente. Al fine di analizzare il potenziale di rischio sono stati iniettati nella cavità addominale di alcuni topi dei nanotubi lunghi e corti, delle fibre di amianto lunghe e corte, e anche del nerofumo. "I risultati sono chiari," ha detto il prof. Kenneth Donaldson, coautore dello studio e direttore della ricerca all´università di Edimburgo (Regno Unito). "I nanotubi di carbonio lunghi e sottili hanno mostrato gli stessi effetti delle fibre lunghe e sottili di amianto," hanno cioè il potenziale di causare il mesotelioma. Il mesotelioma è un cancro della pleura che può impiegare da 30 a 40 anni per comparire dopo che una persona è stata esposta a una sostanza nociva. Negli anni quaranta del secolo scorso si è scoperto che l´amianto causa il mesotelioma e persino oggi, dopo che il suo uso è stato drasticamente ridotto, i cancri imputabili all´amianto probabilmente continueranno ad apparire ancora per diversi decenni. Questo studio ha ora sollevato le stesse preoccupazioni in relazione ai Mwcnt. Tuttavia, alcune domande non hanno ancora ricevuto risposta, dice il prof. Donaldson: "Ancora non sappiamo se i nanotubi di carbonio possono essere trasportati dall´aria ed essere inalati, o se, una volta raggiunti i polmoni, essi possono farsi strada fino alla vulnerabile pleura esterna. Ma se riescono ad arrivare lì in quantità sufficiente, c´è la possibilità che qualcuno sviluppi un cancro, forse alcuni decenni dopo aver inalato il materiale. " Il dott. Andrew Maynard, un altro coautore dello studio e capo consulente scientifico per il Progetto sulle Nanotecnologie emergenti, ritiene che l´industria come anche i legislatori devono reagire rapidamente a questa minaccia. I luoghi di lavoro e i prodotti devono essere resi sicuri, mentre da una prospettiva politica "dobbiamo assicurarci che tutto sia pronto per permetterci di trarre realmente vantaggio da una tecnologia assolutamente incredibile nel modo più sicuro possibile," ha affermato il dott. Maynard. "Abbiamo bisogno di politiche che garantiscano che vengono effettuate le ricerche idonee, in modo da permetterci di capire non solo ciò che rende alcuni nanotubi nocivi, ma anche come produrli in modo sicuro. E una delle cose evidenziate dalle ultime ricerche è il fatto che è possibile produrre nanotubi sicuri, certamente per quanto riguarda l´insorgenza del mesotelioma. "Questo è un segnale d´allarme per la nanotecnologia in generale e per i nanotubi in carbonio in particolare," ha aggiunto il dott. Maynard. "Come società non ci possiamo permettere di non sfruttare questo materiale incredibile, ma non ci possiamo permettere nemmeno di sbagliare, come abbiamo fatto con l´amianto. " Mwcnt sono costituiti da strati multipli concentrici di grafite o da uno strato singolo di grafite arrotolato su se stesso molte volte. Essi producono materiali compositi estremamente leggeri ma robusti e vengono attualmente impiegati nell´industria automobilistica, nella fabbricazione dei circuiti integrati, nell´elettronica e nelle attrezzature sportive. I campi di applicazione futuri sono ampi e includono catalizzatori, celle solari, batterie, celle a combustibile e sensori oltre a innovativi materiali di rivestimento in campo medico e nuovi farmaci. Secondo il Progetto sulle Nanotecnologie emergenti, si prevede che il valore del mercato globale totale dei nanotubi di carbonio superi 1,9 Mld Usd (1,2 Mld Eur) entro il 2010. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Nanotechproject. Org/ http://www. Nano. Org. Uk/ http://www. Safenano. Org/ . .  
   
   
EMILIA ROMAGNA, PIANO SOCIALE E SANITARIO 2008 - 2010 FRUTTO DI UNA PROGETTAZIONE COMUNE E DI UNO STRETTO CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI E GLI ENTI LOCALI  
 
Bologna, 26 maggio 2008 - “E’ il primo Piano sociale e sanitario della Regione, frutto di una progettazione comune e di uno stretto confronto con le parti sociali e gli Enti locali che, a partire da una rilettura dei bisogni delle persone e delle comunità, ha messo in campo una forte innovazione nelle politiche e nei servizi basata sull’integrazione, fin dal momento della programmazione, di tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del welfare: Regione, Enti locali, terzo settore, forze sociali. Un impegno riconosciuto anche dall’alto livello del dibattito in Aula”. Così l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni ha commentato l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale del Piano sociale e sanitario 2008 – 2010. “Per la prima volta, con l’accordo Stato-regioni del 2007, abbiamo visto un incremento delle risorse a disposizione. Auspico - ha aggiunto con riferimento all´attuazione del Piano - che questo incremento sia mantenuto anche per il 2009 per il Fondo sanitario nazionale, per il Fondo nazionale per la non autosufficienza, per il Fondo nazionale per le politiche sociali”. “Soddisfazione” per il sì dell’Assemblea è stato espresso anche dall’assessore alle politiche sociali Anna Maria Dapporto, che ha ricordato come il maggiore impegno dei due Assessorati sia stato quello di “cercare un’ampia condivisione da parte dei territori per realizzare sviluppo e coesione sociale”. “Il piano rappresenta un risultato importante per tutto il sistema di welfare della regione, ora spetta ai territori darne completa attuazione affinchè il programma si trasformi in interventi e in servizi a sostegno di tutti i cittadini”, ha poi detto associandosi ai ringraziamenti di Bissoni “per il proficuo lavoro fatto dalla Commissione assembleare”. Di seguito i punti principali del Piano sociale e sanitario 2008 – 2010. Un nuovo welfare di comunità per una società che cambia - Il Piano sociale e sanitario 2008 - 2010 porta a compimento un sistema integrato di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari per la realizzazione di un nuovo welfare universalistico, equo, radicato nelle comunità locali e nella regione. Un processo avviato con le leggi regionali n. 2 del 2003 (legge quadro sui servizi sociali) e n. 29 del 2004 (legge di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale). I mutamenti intervenuti nel quadro demografico e socioeconomico - invecchiamento della popolazione, aumento delle persone immigrate, contrazione e parallelo aumento dei nuclei familiari con esigua rete parentale, aumento delle forme di lavoro meno stabili e delle contraddizioni tra generazioni su lavoro e futuro - richiedono un significativo cambiamento delle politiche poiché i bisogni “della società che cambia”, sempre più articolati e complessi, non consentono risposte settoriali, alla malattia o al disagio sociale ad esempio, ma richiedono risposte unitarie che considerino la persona nella sua globalità, anche di relazione, che sappiano garantire assistenza senza soluzione di continuità. L’obiettivo è lo sviluppo di una società solidale, in cui i diritti siano esigibili, in cui sia rafforzata quella coesione sociale che da sempre caratterizza la comunità regionale e che rappresenta un alto fattore di crescita e dunque di competitività. L´integrazione: una necessità per il nuovo welfare - Garantire risposte personalizzate, e nel contempo garantire equità d’accesso nei vari territori, è possibile in una logica di integrazione a tutti i livelli. Essa permette infatti lo sviluppo di reti assistenziali a cui partecipano servizi diversi e, al tempo stesso, permette di coinvolgere, valorizzando le singole autonomie, tutti i soggetti - Regione, Enti locali, Aziende sanitarie, terzo settore, privato profit, forze sociali - che a vario titolo sono chiamati a svolgere un ruolo per l’affermazione dei diritti di cittadinanza, contributo fondamentale per lo sviluppo di una società più coesa, civile e dinamica. Per questo, il Piano sviluppa l’integrazione a livello della programmazione e della valutazione, dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, definendo ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti. L’integrazione istituzionale, tra servizi, tra professionisti e operatori - L’assetto istituzionale attraverso il quale la Regione e gli Enti locali hanno organizzato la funzione di governo del sistema pubblico di welfare regionale e locale si consolida attorno a due direttrici: il ruolo della Regione nel governo del Servizio sanitario, il ruolo degli Enti locali nel governo dei servizi sociali, esercitati entrambi in una logica di collaborazione e integrazione. L’integrazione si sviluppa nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria e nel Comitato di Distretto (organi di raccordo tra Enti locali e Aziende sanitarie per il governo, a livello locale, di funzioni e servizi sanitari e socio-sanitari), in forme associative tra Enti locali (per il governo e l’erogazione dei servizi sociali), in accordi gestionali tra Comuni e Aziende Usl (per la costituzione di nuovi Uffici di piano a supporto della programmazione ed erogazione di servizi in ambito distrettuale) e nella “cabina di regia”, istituita a livello regionale quale luogo di definizione e di concertazione delle politiche sociali e sanitarie (vi partecipano gli assessori regionali alle politiche per la salute e alle politiche sociali, i sindaci, i presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie). L’integrazione istituzionale si sviluppa inoltre con l’Università, essenziale per quanto riguarda la ricerca, la formazione e l’innovazione nei servizi, attraverso la Conferenza Regione-università. Il modello organizzativo del nuovo welfare, in continuità con quello già adottato con il 3° Piano sanitario regionale, è costituito da reti integrate di servizi: tra servizi ospedalieri, tra servizi ospedalieri e servizi sanitari del territorio, tra servizi sociali e servizi socio-sanitari e sanitari. L’ambito distrettuale diventa la sede elettiva della integrazione: del Comitato di Distretto e del direttore di Distretto (con il supporto dei nuovi Uffici di piano nel governo e nella programmazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali a livello distrettuale); dei medici di famiglia (con i Nuclei delle cure primarie), dei servizi sanitari e sociali territoriali e di questi con i servizi ospedalieri; della elaborazione del piano e dell’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza; della costituzione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (nate dalla trasformazione delle ex Ipab); dei rapporti con soggetti privati profit e no profit nell’erogazione di servizi sociali e socio-sanitari residenziali e domiciliari, dei rapporti con il volontariato e l’associazionismo. Il Fondo regionale per la non autosufficienza - In Emilia-romagna, le persone con più di 65 anni sono oltre 900mila, quasi un quarto della popolazione. Di particolare rilievo sono “i grandi vecchi”, la popolazione con più di 80 anni (270mila in totale) dove si concentrano maggiori problemi di autosufficienza e bisogni assistenziali più forti. Il Fondo per la non autosufficienza, tuttavia, trascende i confini della età anziana per comprendere anche gravi disabilità cronicizzate o progressivamente degenerative e dunque tali da richiedere trattamenti di lungo periodo particolarmente complessi e assai onerosi. Il Fondo è gestito a livello distrettuale, la sua alimentazione è demandata anche ad un maggiore e mirato prelievo fiscale ed è pertanto indispensabile che sia capace di produrre una maggiore equità nello sviluppo della rete dei servizi e migliori condizioni di eguaglianza assistenziale con omogenee opportunità di accesso, qualità nei trattamenti, equa contribuzione a carico dei cittadini. E’ finalizzato a potenziare la rete dei servizi (in particolare la domiciliarità), a contenere la compartecipazione delle persone alle “spese alberghiere” delle residenze (in relazione alla capacità di reddito), a riconoscere le forme di autorganizzazione delle famiglie con un’attenzione specifica alle assistenti domiciliari straniere (con formazione ad hoc) e alla promozione di forme innovative di assistenza. Le Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) - La legge regionale 2/2003 ha normato la trasformazione delle Ipab in Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp): nuovi soggetti pubblici, costituiti dai Comuni associati in ambito distrettuale o sub-distrettuale, produttori ed erogatori di servizi socio-sanitari e sociali per le persone in ogni fascia di età. L’asp permette una gestione unitaria e una qualificazione dei servizi grazie al superamento della frammentarietà degli interventi e allo sviluppo dell’integrazione con gli altri soggetti e servizi che costituiscono il welfare di comunità. L´innovazione Il processo di innovazione non riguarda solo le politiche e la programmazione per dare risposte globali a bisogni complessi (con il nuovo assetto di “governance” territoriale), riguarda anche la capacità di introdurre quelle innovazioni tecnologiche e biomediche che la ricerca mette a disposizione dei servizi sanitari e quelle innovazioni organizzative e professionali che sono richieste dai bisogni in evoluzione delle persone e delle famiglie e dai cambiamenti demografici e socio-economici in corso. La medicina rigenerativa, l’oncologia, le neuroscienze, la diagnostica avanzata sono i campi di intervento congiunto Università-servizio sanitario regionale che si sviluppa prioritariamente nelle 4 Aziende Ospedaliero-universitarie. Destinato a tutte le Aziende sanitarie invece è il Programma di ricerca e innovazione dell’Emilia-romagna (Prier) che si occupa della valutazione d’impatto di specifici interventi e tecnologie, a partire da quelli in ambito cardiovascolare e oncologico. Una attenzione specifica è dedicata anche alle medicine non convenzionali: un Osservatorio regionale ha il compito di promuovere progetti di ricerca per verificare le possibilità di integrazione nei processi assistenziali dell’agopuntura, dell’omeopatia e della fitoterapia. In campo sociale e socio-sanitario l’innovazione riguarda l’organizzazione dei servizi che deve essere volta ad assicurare un ruolo centrale alla persona ed alla sua famiglia nella definizione dei progetti di sostegno rispondendo a bisogni complessi e “multidimensionali”, il conseguente sviluppo delle professionalità e la collaborazione tra professionalità diverse (con specifiche iniziative di formazione), la qualificazione del sistema dell’accesso (con sistemi informativi integrati), ma anche la costruzione del sistema di rapporti con i fornitori di servizi basato sull’accreditamento. La stessa costituzione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona concorre a sostenere questo disegno chiarendo il ruolo della componente pubblica nella realizzazione dei servizi sociali e socio-sanitari. In questa prospettiva un elemento decisivo di innovazione, avviato con le esperienze dei Piani di zona, da ampliare e consolidare, riguarda la valorizzazione delle risorse attive della realtà sociale e del terzo settore, il loro coinvolgimento nella pianificazione, attuazione e monitoraggio degli interventi. La comunicazione e la partecipazione Per orientare i cittadini e le cittadine all’accesso dei servizi del nuovo welfare e per rendere effettiva la loro possibilità di determinare in modo attivo i percorsi di sostegno che li riguardano, il Piano prevede l’integrazione, a livello locale, tra i punti informativi e di accesso ai servizi, con una particolare attenzione alle fasce “più deboli” (anziani, immigrati, persone con “disagio” economico e sociale): gli Sportelli sociali, gli Sportelli unici distrettuali, gli Uffici relazioni con il pubblico devono dunque essere tra loro comunicanti. Più in generale, la strategia proposta dal Piano è centrata sullo sviluppo di un sistema di comunicazione regionale e locale per: rafforzare la capacità delle persone di effettuare scelte consapevoli e di orientare i propri comportamenti (nelle scelte alimentari, nelle vaccinazioni, negli screening…); utilizzare il parere delle persone nella valutazione dei servizi per garantire adeguati processi di miglioramento; per valorizzare la partecipazione delle comunità nelle scelte per la salute e nella programmazione sociale e sanitaria. . .  
   
   
20 MILIONI DI EURO PER RISTRUTTURARE IL SAN CAMILLO  
 
Roma, 26 maggio 2008 - La giunta regionale del Lazio ha stanziato 20 milioni di euro per la ristrutturazione di alcuni padiglioni dell´ospedale San Camillo, che dovranno ospitare alcune strutture sanitarie attualmente attive all´ospedale Forlanini. La cifra era stata prevista dalla Finanziaria regionale 2008. .  
   
   
FORMIGONI INAUGURA CENTRO DI RICERCA FARMACEUTICA E´ IL NUOVO COMPLESSO DELLA SANOFI-AVENTIS SITUATO A LAMBRATE  
 
Milano, 23 maggio 2008 - "Alla fiducia che avete dimostrato nei confronti di Milano, la Lombardia risponde offrendo il contesto più favorevole allo sviluppo del settore farmaceutico". Lo ha affermato oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, rivolgendosi agli amministratori della Sanofi-aventis nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo centro di ricerche aperto a Lambrate dal gruppo farmaceutico. "Grazie a questo centro - ha aggiunto Formigoni - la Lombardia arricchisce con un nuovo tassello il settore dell´industria farmaceutica, fornendo un contributo importante allo sviluppo di conoscenze avanzate e al miglioramento del benessere dei cittadini e Lambrate si candida a sviluppare un moderno polo della ricerca in sinergia con la nuova iniziativa dell´Università di Milano nel settore del farmaco che, proprio in quest´area, darà vita a un polo per la ricerca". Formigoni ha quindi ricordato i primati che la Lombardia vanta nel settore, "con più di 100 imprese del farmaco, 32 centri di ricerca, più di 60 stabilimenti, oltre 34. 000 addetti, 2. 790 ricercatori e un investimento annuo di quasi 400 milioni di euro, che ne fanno la prima regione italiana per sperimentazioni cliniche e la seconda in Europa nel settore chimico-farmaceutico". "In questo contesto - ha spiegato il presidente - la Regione intende favorire la ricerca farmaceutica promuovendo una serie di accordi con aziende private. Abbiamo già firmato 14 protocolli per altrettanti progetti di ricerca clinica e abbiamo sostenuto la realizzazione di nove centri di eccellenza nei settori delle biotecnologie e della genomica, per un investimento complessivo di 77 milioni di euro e un contributo regionale di oltre 32 milioni di euro, oltre a sviluppare progetti altamente innovativi come il Cerba, il Centro di Nanomedicina e la ´Cittadella della salute´". "Il nostro obiettivo - ha concluso Formigoni - è quello di dare vita a una rete coordinata di strutture scientifiche e di diffondere conoscenze specifiche per porre la Lombardia come attore principale dei processi più innovativi nel campo della salute. Questa linea di azione si colloca perciò in una visione più ampia, che ci vede impegnati a far sì che Milano e la Lombardia diventino un grande polo per la salute in ambito internazionale". .  
   
   
III CONGRESSO NAZIONALE A.N.I.R.CEF. CURATA PER DEPRESSIONE GUARISCE DALL’EMICRANIA “LE COMORBILITÀ E LA FARMACORESISTENZA NELLE CEFALEE. ATTUALITÀ E PROSPETTIVE”  
 
Taormina, 28-31 maggio 2008 Taormina, 26 maggio 2008 - Al prossimo congresso Anircef di Taormina il primo caso europeo di emicrania cronica quotidiana trattata con stimolazione vagale (Vns). Dopo 2 soli precedenti (uno in Canada: Mark Sadler e uno in Usa: Alexader Mauskop) il neurochirurgo Angelo Franzini del Besta di Milano ha ottenuto una risposta efficace in una 40enne seguita dai colleghi diretti da Gennaro Bussone per emicrania cronica quotidiana e depressione farmacoresistente. I neurologi canadesi avevano usato la Vns in un paziente affetto anche da epilessia farmacoresistente (accade nel 30% circa dei casi) e l’epilessia non migliorò quanto l’emicrania, passata da 3 attacchi al mese a 3 ogni 13 mesi Al Besta la Vns ha migliorato sia la depressione sia il mal di testa che, a distanza ormai di 6 mesi dall’impianto non si è più ripresentato con la precedente frequenza che da anni condannava la paziente ad attacchi non controllabili dai farmaci ogni giorno. “L’emicrania è una malattia cronica in cui la depressione si associa a disabilità e dolore. -dice Gennaro Bussone- Recenti antidepressivi come venlafaxina o duloxetina puntano proprio a ridurre il dolore per migliorare la depressione, interrompendo il circolo vizioso che fa autoalimentare le due comorbilità fra loro: è possibile che, all’opposto, riducendo la depressione, la Vns induca una conseguente riduzione dell’emicrania” Per spiegare il risultato dei canadesi non va dimenticato che epilessia ed emicrania potrebbero risentire di frequenze simili così come risentono dei farmaci neuromodulatori valproato o topiramato, che agiscono, a dosaggi diversi, su entrambe. La comune radice delle due malattie è peraltro nota da tempo: in entrambe si verifica, seppure in misura diversa, la cosiddetta “ipereccitabilità neuronale” cioè un’eccessiva attivazione elettrica dei neuroni, presupposto per lo scatenamento degli attacchi di entrambe le malattie. L’esperienza di Sandler ha suscitato interesse in tutto il mondo, tant’è che nel 2005 Alexader Mauskop della State University di New York ha utilizzato “off label” la Vns direttamente nell’emicrania cronica farmacoresistente, restituendo a un 45enne e a una 26enne una vita normale con l’aiuto di farmaci antiemicranici tornati finalmente a funzionare. Forse, senza saperlo, Sandler, Bussone e Mauskop, pur usando la Vns in malattie diverse (epilessia il primo, depressione il secondo e direttamente emicrania il terzo), possono aver utilizzato la frequenza di stimolazione che va bene per l’emicrania. Al Besta stanno già selezionato pazienti depressi affetti anche da emicrania che, alla luce dei recenti risultati, potrebbero ottenere il doppio vantaggio di veder migliorare contemporaneamente il disturbo dell’umore e il mal di testa dopo trattamento con Vns: “E’ fondamentale però non fare di tutte l’erbe un fascio –precisa Massimo Leone, che da tempo si occupa di neurostimolazione al Centro Cefalee del noto istituto milanese dove 8 anni fa ha seguito personalmente il primo paziente operato al mondo con un’altra tecnica più invasiva chiamata Dbs (da deep brain stimulation, cioè stimolazione cerebrale profonda), usata nella cefalea a grappolo farmacoresistente - I pazienti vanno selezionati con estrema cura e seguiti per almeno un anno prima di pensare ad un trattamento di questo tipo. Una situazione depressiva o ansiosa cronica rappresentano il terreno predisponente per lo sviluppo di un’emicrania cronica quotidiana che tende a non rispondere più neppure ai farmaci di profilassi, spingendo verso l’abisso dell’abuso farmacologico” Il caso di cui riferiranno a Taormina i medici del Besta è forse quello che meglio rispecchia lo spirito dell’intero congresso siciliano (intitolato infatti: La Comorbidità E La Farmacoresistenza Nelle Cefalee), perché racchiude in un’unica situazione sia il presentarsi di due patologie nello stesso paziente (si parlerà ad esempio anche di emicrania e ictus, emicrania e pervietà del setto interatriale cardiaco, emicrania e disturbi del sonno, emicrania e dieta, ecc. Ecc), sia il grave problema della farmacoresistenza, in continua crescita a causa dell’abuso e/o dell’errato uso dei farmaci, soprattutto da banco. .  
   
   
AL ´PHARMA FINANCE 2008´ PRESENTATA RIVOLUZIONARIA TERAPIA ANTIDOLORE  
 
Roma, 26 maggio 2008 - Dopo il grande successo della passata edizione, quest´anno il ‘Pharma Finance’ oltre agli Stati Uniti è stato aperto anche a investitori provenienti da Canada, Israele ed Europa. Aziende e ricercatori laziali con la possibilità di avviare partnership con importanti operatori esteri del settore farmaceutico e delle biotecnologie. Inoltre, è stato allestito un forum espositivo permanente che ospita aziende, istituti di ricerca e gruppi finanziari per incontri tra le diverse realtà internazionali. Tra gli altri, sono intervenuti Francesco De Angelis, Assessore regionale alle Pmi, commercio e artigianato; Claudio Mancini, Assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo; Giancarlo Elia Valori, presidente di Sviluppo Lazio; Gianluca Lo Presti, direttore generale Sviluppo Lazio; Flaminia Saccà, presidente di Filas; Giuseppe Marineo, ricercatore nel campo delle biotecnologie; John Nano, presidente della Ctt, Competitive Tecnologies Inc; Gianfranco Caprioli, direttore generale Divisione per la promozione degli scambi del ministero del Commercio internazionale. ”Il Pharma Finance 2008 - ha detto il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori - è un progetto vincente. L´obiettivo è far interagire le nostre aziende con quelle affini europee, statunitensi, canadesi, australiane e israeliane, tenuto conto che il ‘sistema Lazio’ è leader in Italia nel campo delle tecnologie avanzate, biotech e nanotech; inoltre, vanta il comparto chimico- farmaceutico più sviluppato del Paese e la più alta concentrazione di centri di ricerca pubblici e privati, oltre al più alto livello nazionale di investimenti in ricerca e sviluppo”. L´assessore De Angelis ha sottolineato l´attenzione della Regione Lazio nei confronti di progetti di ricerca e innovazione per la salute umana. “Con la recente approvazione della legge sull´internazionalizzazione - ha detto - abbiamo creato le condizioni per dare impulso alla proiezione internazionale delle nostre imprese. Si tratta ora di favorire progetti di sistema che associno ricerca e impresa, perché la sfida della competitività si vince con la capacità di lavorare in rete e valorizzare le nostre eccellenze”. Nel suo intervento, l’Assessore Mancini ha annunciato la prossima approvazione della legge regionale sulla ricerca e l´innovazione, un ulteriore strumento per supportare i tre distretti tecnologici del Lazio: aerospazio, beni culturali e bioscienze. Durante il convegno, il professor Giuseppe Marineo ha presentato la ‘Scrambler Therapy’, la macchina che permette di applicare la rivoluzionaria terapia antidolore da lui ideata. La tecnologia è stata brevettata, finanziata e commercializzata proprio grazie all´incontro avvenuto l´anno scorso al ‘Pharma Finance’ tra Marineo e la Ctt, Competitive Tecnologies Inc di John Nano, una società internazionale specializzata nel trasferimento e riconoscimento di brevetti tecnologici. La ‘Scrambler Therapy’ era rimasta per anni chiusa nel laboratorio di ricerca di Marineo. Il professore aveva presentato la sua scoperta a ospedali e case farmaceutiche, ma senza grandi risultati. Poi al ‘Pharma Finance 2007’ l´incontro con Leonardo Zangani della Zangani Investor Community e quindi con John Nano. Marineo pochi mesi fa ha firmato un accordo di commercializzazione della sua ricerca con la Ctt, valutato con un potenziale commerciale di 3,5 miliardi di dollari. La ‘Scrambler Therapy’ è stata messa in produzione dalla Deyang, società della Corea del sud specializzata nella produzione di macchinari per il settore sanitario. Adesso avverrà la distribuzione a livello internazionale e così la terapia sarà finalmente a disposizione di tanti pazienti che soffrono di dolore cronico. L´esperienza di Marineo, ha detto il direttore generale di Sviluppo Lazio, Gianluca Lo Presti, “è l´esempio di una triangolazione virtuosa tra ricerca, struttura pubblica e investimento privato: un caso emblematico di come pubblico e privato possono agire insieme per il bene del territorio e della comunità tutta”. Per John Nano, è un esempio importante di cooperazione tra Europa, Stati Uniti e Asia nel nome della ricerca. Durante l’evento, si sono svolti anche incontri tra imprese e ricercatori del Lazio con gli investitori internazionali. .  
   
   
AUDIT CIVICO, STRUMENTO IMPORTANTE PER MONITORARE LA SANITÀ  
 
Roma, 26 maggio 2008 - Il sistema sanitario del Lazio è ancora frammentato e la qualità dei servizi varia da un ospedale ad un altro. Le strutture spesso sono poco "accoglienti" e a volte costringono i pazienti ad assistere a discussioni tra operatori. È quanto emerge dal rapporto 2007 dell´Audit civico "La valutazione delle attività delle aziende realizzata dai cittadini" realizzata da Cittadinanzattiva presentata oggi alla Regione Lazio. Lo studio, realizzato attraverso informazioni fornite dai responsabili dei servizi e dall´analisi delle singole situazioni, ha riguardato sette Asl (Rma, Rmb, Rmc, Rmd, Rme, Rmg e Asl di Rieti) per un totale di nove ospedali, 16 poliambulatori, 11 sedi di distretto, 13 cad, 5 Csm e 3 sert. L´accessibilità delle prestazioni a livello ospedaliero è "buono" mentre "scadente" a livello di poliambulatorio. ´´Istituirò l´audit civico sotto la presidenza della Regione Lazio - ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo - credo che sia giusto dare una connotazione istituzionale ad uno strumento importante di partecipazione di cittadini”. In riferimento al processo di rimodulazione del piano di rientro dal deficit della sanità, Marrazzo ha aggiunto che “dovremmo far partecipare anche i cittadini”, così come auspicato dal coordinatore regionale di Cittadinanzattiva, Giuseppe Scaramuzza che, a sua volta, ha auspicato la creazione di una unità civica di controllo sul piano composta da associazioni, aziende sanitarie ed istituzioni, sul modello di quella attivata in Inghilterra da Blair nel 2001 e che ´´metta al centro non solo i debiti ma anche le esigenze dei cittadini” ”Consideriamo queste segnalazioni come stimoli per cercare di cambiare le nostre criticità - ha spiegato l´assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia - dovremmo estendere alle Asl che non sono state incluse il monitoraggio e concordare poi successive misure correttive". L´assessore ha poi aggiunto che "bisogna creare nuove modalità di accoglienza nei servizi sanitari e una riorganizzazione della sanità territoriale”. .  
   
   
SANITA´. LOMBARDIA PREMIATA PER IMPEGNO IN CURE PALLIATIVE RICOSCIMENTO ALLA ASL DI LECCO PER ASSISENZA A MALATI TERMINALI  
 
Roma, 23 maggio 2008 - La sanità lombarda ottiene un nuovo riconoscimento nazionale. Oggi a Roma l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, su delega del presidente Roberto Formigoni, ha infatti ricevuto il premio "Gerbera d´Oro", iniziativa promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per premiare i progetti d´eccellenza promossi sul territorio nazionale a favore del benessere dei cittadini. Il riconoscimento va, in particolare, all´iniziativa "La Persona al centro - Le cure palliative", promossa dall´Asl di Lecco e da Regione Lombardia per l´assistenza dei malati terminali. Accanto alle motivazioni indicate al fine d´ottenere il riconoscimento (rilevanza degli obiettivi strategici, durata pluriennale, centralità del cittadino e della sua famiglia) emergono alcune specificità. Dal 1992 infatti le équipe di Cure Palliative Domiciliari del Dipartimento della Fragilità della Asl di Lecco hanno contribuito a cambiare il modo con il quale le persone vengono curate alla fine della loro vita, riducendo in modo sostanziale il disagio e la sofferenza legate alla malattia e fornendo sollievo ai pazienti e alle loro famiglie. Sono assistiti a domicilio la gran parte dei malati terminali, oncologici e non: se non sono lasciate sole, le famiglie scelgono e gradiscono le cure a casa, c´è più qualità e rispetto delle persone, delle abitudini di vita e delle loro scelte. Le risposte assistenziali per i cittadini con malattie progressive e inguaribili hanno, infatti, richiesto un cambiamento organizzativo che, assicurando la qualità professionale e l´efficacia degli interventi, ha contribuito ad offrire un reale sollievo al malato e alla sua famiglia. "La realizzazione in provincia di Lecco della rete di cure domiciliari adeguata ai bisogni di oggi, in particolare al bisogno di cure palliative - ha detto Bresciani - ha poggiato su un concetto forte: ricercare e attuare le condizioni organizzative e economiche capaci di migliorare lo sviluppo dell´assistenza e della cura ai malati terminali, anche attraverso il sostegno e l´incoraggiamento delle associazioni di volontariato". "Grazie a questa organizzazione - ha proseguito l´assessore - numerose sono le persone in fase avanzata di malattia dimesse dai reparti ospedalieri e accolte a domicilio dalle unità di cure palliative di Lecco - Bellano e Merate, potendo così garantire un significativo sollievo, innanzitutto per il paziente". In questo sistema, con una dotazione organica di oltre 130 operatori per un totale di 165. 000 ore di assistenza, 44. 000 delle quali dedicate alle cure palliative in regime di ospedalizzazione domiciliare, sono state erogate, nel 2007, da parte della Asl più di 320. 000 giornate di cura con 135. 000 accessi e 309. 000 prestazioni. Delle 6. 000 persone assistite ogni anno, circa 2. 800 ricevono piani di cura integrati, di cui 700 per cure terminali. Un malato su tre è stato seguito con continuità anche nelle giornate festive e circa la metà delle persone assistite con cure palliative hanno avuto bisogno di prestazioni mediche in orari festivi o notturni. .  
   
   
PIANO SANGUE IN GIUNTA ABRUZZESE PRIMA DELL´ESTATE  
 
Pescara, 26 maggio 2008 - Prima dell´estate, almeno a livello di elaborazione dello strumento tecnico, potrebbe essere definito il Piano Sangue e Plasma regionale 2008-2010, parte integrante del nuovo Piano Sanitario regionale. L´ipotesi, più che concreta, è stata rilanciata, il 24 maggio, a San Giovanni Teatino, in occasione del seminario sulla riforma del sistema sangue regionale e sul ruolo delle organizzazioni dei donatori di sangue, organizzato dall´Avis Abruzzo. "Il mio auspicio è quello di arrivare ad una rapida approvazione del Piano Sangue in Giunta per poi passare al vaglio dell´assemblea regionale - ha esordito l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca -. Del resto, una della priorità è quella di conseguire l´autosufficienza di sangue - ha proseguito - e non a caso è previsto, nell´ambito del piano trasfusionale, la costituzione di un centro regionale sangue, una struttura che garantirà il governo del sistema regionale. Ma per raggiungere questi obiettivi - ha continuato l´assessore - sarà necessario anche convincere i tanti donatori occasionali a diventare donatori stabili. Tra l´altro, circostanza tutt´altro che trascurabile, in questo modo si fa prevenzione a tutti i livelli. Inoltre, si dovrà continuare ad operare - ha concluso - anche sul fronte delle convenzioni tra Regioni ed associazioni dei donatori per garantire una promozione migliore della cultura della donazione". I livelli essenziali di assitenza sanitaria in medicina trasfusionale, il riordino della rete trasfusionale regionale, il Governo clinico ed economico del sistema trasfusionale regionale che contempla la creazione di un Centro regionale sangue, i requisiti di qualità e sicurezza, lo sviluppo delle politiche socio-sanitarie in campo trasfusionale e la definizione del mopdello di finanziamento del sistema rappresentano i punti salienti del Piano Sangue e Plasma regionale, illustrati dal professor Pasquale Colamartino, presidente dell´Avis Abruzzo. Organizzazione cui aderiscono, a livello regionale, ben 15 mila soci e che, con le sue circa novanta associazioni, rappresenta la più importante associazione di volontariato in Abruzzo. "Occorre ragionare in termini di sistema - ha chiarito Colamartino - poichè non si può prescindere da una forte integrazione tra le attività del volontariato, quelle del servizio trasfusionale pubblico e le istituzioni". All´incontro ha partecipato anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglilo regionale, Antonella Bosco, che, tra le varie problematiche affontate, ha rilanciato quella della necessità ed della legittimità dell´iscrizione delle associazioni dei donatori di sangue nell´albo regionanale del volontariato. .  
   
   
SANITA´: CRESCONO IN ABRUZZO LE DONAZIONI DI SANGUE MAZZOCCA:PUNTIAMO SU AUTOSUFFICIENZA E CENTRO TRASFUSIONALE  
 
 Pescara, 26 maggio 2008 - Sono in crescita costante le donazioni di sangue in Abruzzo, come attestano i dati diffusi il 23 maggio dal presidente regionale dell´Avis, Pasquale Colamartino, in occasione della presentazione del seminario svoltosi a San Giuliano Teatino sul ruolo delle organizzazioni di donatori di sangue nell´ambito della riforma del sistema trasfusionale regionale. In riferimento ai soci dell´Avis il numero delle donazioni dal 2004 al 2007 è cresciuto del 21. 4%. La maggiore crescita di donazioni è stata rilevata nella provincia di Chieti (+36. 8%). La provincia dell´Aquila ha avuto una crescita del 14%, la provincia di Pescara ha fatto segnare una crescita del 12% ed infine la provincia di Teramo ha segnato un incremento dello 0. 4%. Tra donazioni e consumi di sangue, secondo i primi dati del 2008, è stato rilevato uno squilibrio di 1200 unità di sangue. In parallelo alla crescita del numero delle donazioni di sangue crescono anche i consumi. "Nostro obiettivo è quello di conseguire l´autosufficienza di sangue - ha spiegato l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca - a questo scopo il piano trasfusionale prevede la costituzione di un centro regionale sangue, una struttura che garantirà il governo del sistema regionale". "Anche la convenzione tra Governo e Regioni con le associazioni dei donatori garantirà una promozione migliore della donazione, con una diffusione capillare del sistema trasfusionale" ha concluso Mazzocca. .  
   
   
SANITA´: ABRUZZO IMPEGNI MANTENUTI SUL PIANO DI RIENTRO  
 
Pescara, 26 maggio 2008 - La Regione ha mantenuto gli impegni assunti riguardo al piano di rientro dal debito della sanità sia per il 2007 che per il primo trimestre del 2008. Lo ha ricordato il 23 maggio l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, introducendo i lavori della tavola rotonda dedicata al "Ruolo degli operatori sanitari della Regione Abruzzo alla luce dell´approvazione del nuovo piano sanitario", promossa dalla Facoltà di Economia dell´Università degli Studi "d´Annunzio" di Pescara. "Il mantenimento degli impegni è stato certificato dal tavolo ministeriale di monitoraggio della sanità nelle Regioni, un riconoscimento in proposito è venuto di recente anche da uno studio curato dall´Università degli Studi "Tor Vergata" - ha proseguito l´assessore Mazzocca - lo stesso sistema di valutazione dei servizi sanitari adottato dalla nostra Regione ha avuto il placet dell´Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e questo nostro sistema è stato considerato dalla stessa Agenzia nazionale quale punto di partenza per l´elaborazione di un sistema di valutazione su base nazionale". Mazzocca ha ricordato inoltre che "l´Abruzzo ha scontato una sottostima della quota del fondo sanitario nazionale nel suo bilancio 2006 ma tutto è tornato in regola dal 2007" ed ha ribadito che "l´obiettivo fissato per la fine del 2009 è quello di riconsegnare il sistema sanitario regionale in equilibrio economico-finanziario, avendo azzerato il debito di oltre un miliardo di euro e garantendo livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale". Infine l´assessore ha precisato che "oltre ai sacrifici previsti dal piano di rientro il sistema sanitario regionale non può sopportare sacrifici ulteriori, con particolare riferimento al comparto pubblico, se non ponendo a rischio la possibilità di garantire livelli essenziali di assistenza". .  
   
   
FILAS PARTECIPA A PHARMA FINANCE, IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DELLE SCIENZE DELLA VITA  
 
 Roma, 26 maggio 2008 - Opportunità di collaborazione e finanziamento su scala nazionale e internazionale e un importante spazio di confronto tra addetti ai lavori. Questo è quanto offre la seconda edizione di Pharma Finance che si è svolto a Roma, il 22 e 23 maggio. Filas, società strumentale regionale dedicata al sostegno dell’innovazione ed ente incaricato di coordinare i lavori per la realizzazione del Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio, ha partecipato all’organizzazione di questo importante evento internazionale sulle Nuove Tecnologie nel campo della Scienza della Vita, promosso da Regione Lazio e Sviluppo Lazio S. P. A, in collaborazione con Ministero del Commercio Internazionale, Ice e Zangani Investor Community. La manifestazione che intende favorire il dialogo tra mondo scientifico, imprenditoria, finanza e istituzioni, presenta circa 40 progetti innovativi di Biotecnologie, Nanotecnologie, Nuovi Materiali e Servizi sanitari realizzati da imprese ed enti di ricerca di Roma e Lazio ed ha visto la partecipazione di 7 investitori europei e 35 investitori e partner da Canada, Israele e Stati Uniti. Il 22 maggio Flaminia Saccà, presidente di Filas e Giancarlo Elia Valori, presidente di Sviluppo Lazio S. P. A. Hanno dato il via ai lavori di apertura del Congresso Internazionale. Durante la mattinata sono stati trattati i temi della cooperazione e ai rapporti tra Ricerca e Internazionalizzazione con interventi, tra gli altri, degli Assessori regionali Francesco De Angelis e Claudio Mancini e di Gianfranco Caprioli, Direttore Generale del Divisione per la Promozione degli Scambi, del Ministero del Commercio Internazionale. La sessione pomeridiana, moderata dal commissario Ice Paolo Ponti, è dedicata alla presentazione dei delegati extra europei. La mattina del 23 maggio, focus sugli investimenti con la sessione “Pharma Finance European Venture Capital” a cui hanno partecipato Stefano Turi, Direttore Generale di Filas S. P. A. , Paolo Occhialini, Coordinatore del Distretto Tecnologico delle Bioscienze - Filas S. P. A, Anna Gervasoni, Direttore Generale di Aifi (Associazione italiana del private equity e venture capital) e rappresentanti di fondi di investimento europei. Il pomeriggio vede lo svolgimento di incontri bilaterali a carattere economico-scientifico tra i partecipanti. Per Flaminia Saccà Presidente di Filas “Pharma Finance rappresenta un’importante occasione di sviluppo per le bioscienze, uno dei comparti di punta del nostro territorio. Questo settore nel Lazio conta, infatti, 97 imprese farmaceutiche, per 14. 581 addetti e 1. 889 aziende biomedicali, con 3. 748 addetti. Prestigioso è anche il sistema della ricerca, con oltre 10. 000 specialisti impegnati in attività di ricerca di base e applicata (il 24,85% del totale nazionale), 11 Atenei (6 pubblici e 5 privati) e il primo polo universitario italiano per iscritti, immatricolati e laureati, 3 Poli Tecnologici, 13 Enti/istituti di ricerca pubblica, 3 Istituzioni di ricerca europee e 10 importanti Centri privati. Sul piano dei servizi sanitari, infine, non va dimenticato che la nostra regione ospita il 46,35% degli Istituti, delle Cliniche e dei Policlinici Universitari italiani”. “Per questo – ha concluso Flaminia Saccà - per sostenere lo sviluppo territoriale e l’innovazione e rafforzare i rapporti tra ricerca e impresa la Regione Lazio e i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Università e Ricerca, il 4 aprile scorso hanno firmato l’accordo di istituzione del Distretto Tecnologico delle Bioscienze che sarà presentato ufficialmente il 28 maggio e metterà a disposizione di questo settore più di 77 milioni di euro di fondi nazionali e regionali”. .  
   
   
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI A TREVISO. “UN MODELLO DI RIFERIMENTO PER VENETO NELL’ASSISTENZA ALLA NON AUTOSUFFICIENZA E DEMENZE SENILI”  
 
Treviso 26 maggio 2008 - “Un modello di riferimento per l’assistenza alle persone non autosufficienti, in particolare, per le demenze senili. Con questa struttura Treviso dimostra di sapere confrontarsi con le migliori esperienze internazionali, dando risposte assistenziali aggiornate e positive sia agli ospiti che alle famiglie, tenendo nella massima considerazione la dignità della persona e venendo incontro ai suoi bisogni con approcci specializzati dal punto di vista psicologico e sanitario, senza eccessivo ricorso alla medicalizzazione”. E’ il lusingherio apprezzamento che Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, ha espresso il 23 maggio a conclusione della visita della residenza Anziani Città di Treviso. Lo ha accompagnato il presidente Fausto Favaro, il responsabile del settore sociosanitario assistenziale Giorgio Pavan e la rappresentante del Comitato famiglie degli ospiti. La residenza anziani vede presenti 260 ospiti di cui 100 con demenze, 80 con prevalenza di problematiche sanitarie e 80 ospiti con problematiche funzionali legate all’età. Gli operatori sono oltre 180 di cui 150 addetti all’assistenza e 25 infermieri, e gli altri medici, assistenti sociali, logopedisti. Uno degli aspetti qualificanti di questa grande struttura residenziale trevigiana (che fa parte dell’ I. S. R. A. A. - Istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani che riunisce altre tre strutture residenziali per complessivi 850 ospiti) è il collegamento e il supporto dato alle famiglie degli ospiti che possono far accogliere i loro cari anche nei fine settimana e in emergenza notturna, e che sono formati a domicilio da parte del personale della struttura per imparare a trattare da un punto di vista fisico e psicologico con le persone anziane che iniziano ad ammalarsi di demenza e/o Alzheimer. Valdegamberi nel corso della visita ha incontrato anche un gruppo di educatrici che stavano svolgendo un corso di aggiornamento e i frequentatori del primo master destinato ai coordinatori dei servizi alla persona sul tema dell’organizzazione dei servizi nei centri residenziali, master organizzato dall’ I. S. R. A. A. “E’ molto importante -ha detto Valdegamberi- tener presente l’obiettivo dell’alleanza terapeutica che deve essere perseguita tra operatori e famiglie; questa è un’indicazione di cui far tesoro nella programmazione delle politiche sociali e venete nell’ambito della non autosufficienza. ” A margine della visita l’assessore veneto ha poi anticipato che la giunta regionale approverà a breve nuove autorizzazioni per l’accoglienza di persone non autosufficienti nelle strutture residenziali anche per un riequilibrio territoriale. .  
   
   
ASL5, RISONANZA E NUOVA TAC ALL´OSPEDALE DI POLICORO  
 
Potenza, 26 maggio 2008 - All’ospedale Giovanni Paolo Ii di Policoro sono stati cantierizzati i lavori per allestire un intero padiglione completamente dedicato alla diagnostica per immagini ed adeguarlo, secondo le più recenti tecniche strutturali, per ospitare la nuova Tac ( Tomografia Assiale Computerizzata ) di recente acquistata dall’azienda. Si tratta di uno strumento multislide di ultimissima generazione. Nella stessa struttura verrà allocata la Rmn ( Risonanza Magnetica Nucleare ) per avviare il relativo servizio. Il costo complessivo tra attrezzature, già acquistate, e sistemazione della struttura è di circa un milione e seicento mila euro. I lavori verranno consegnati massimo entro sei mesi dal loro avvio. La nuova Tac andrà a sostituire quella esistente che é perfettamente funzionante e verrà trasportata e resa operante all’Ospedale di Stigliano. La Rmn è idonea per essere utilizzata anche per gli esami di diagnostica cardiologica. Attualmente il servizio di Risonanza Magnetica Nucleare viene erogato su prenotazione ed a cadenza settimanale dall’Alliance Diagnostic attraverso una struttura mobile. Tale servizio ha avuto inizio il 7 Ottobre 2004 ed ha avuto riscontri positivi, infatti inizialmente le prestazioni venivano assicurate solo una volta al mese. I vantaggi dell’investimento sono evidenti: da un lato, infatti, i cittadini che ne hanno necessità troveranno in loco ed in tempi rapidi, senza sottoporsi a disagevoli spostamenti ed a lunghe attese, un servizio specialistico che attualmente viene erogato solo settimanalmente e dall´altro si realizzeranno delle economie e le risorse ricavate potranno essere investite in nuove attrezzature. Il Direttore della Radiologia Dott. Dino Jula ha sottolineato che: “ la fase diagnostica grazie alle nuove tecnologie ha assunto in medicina una importanza fondamentale e rappresenta ormai un supporto irrinunciabile per qualsiasi diagnosi . L’ospedale di Policoro con questi nuovi servizi arricchisce il suo patrimonio strumentale che è già a livelli eccellenti. ” Il Direttore Generale Pietro Quinto ricorda che : “ L’ospedale di Policoro è già interessato da lavori per un importo di circa 7 milioni mezzo di euro, terminati i quali si avranno reparti completamente rinnovati anche sotto l´aspetto tecnologico ed impiantistico con un sistema di climatizzazione in grado di assicurare un ricambio di aria ogni sei ore . Di particolare importanza è l´adeguamento delle aree di degenza nell´obbiettivo di realizzare un ambiente di soggiorno di tipo residenziale per il paziente. La dotazione delle superfici per posto letto assicurerà il rispetto degli standard previsti dalle normative vigenti: per quattro posti letto 30 mq, per 2 posti letto 18 mq. Il Pronto Soccorso verrà ampliato e adeguato proprio per rispondere al meglio alle esigenze del servizio 118. L´accesso carrabile verrà assicurato tramite un connettivo di piano e un montalettighe, un tunnel protetto assicurerà invece il collegamento con l´elisuperficie. E’ stata ristrutturata ed è operativa la nuova cucina e con questi altri lavori anche la diagnostica strumentale potrà dirsi completa”. .  
   
   
LE DRAMMATICHE VIE DEI FARMACI: UN DOCUMENTARIO A TERRA FUTURA UNA PRODUZIONE DELLA REGIONE TOSCANA DEDICATA AI PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
 Firenze, 26 maggio 2008 - Perché quasi quindici milioni di persone nei paesi in via di sviluppo muoiono di malattie facilmente curabili? Sono circa quarantamila persone al giorno: uno stadio di calcio gremito durante una finale di coppa. Un massacro quotidiano che potrebbe facilmente essere evitato. Perché tutto ciò accade? Cerca di rispondere a questo interrogativo il documentario “Le vie dei farmaci. Helth for sale” di Michele Mellera e Alessandro Rossi, prodotto dalla Regione Toscana, e proiettato il 23 maggio nell’ambito della manifestazione Terra Futura, nella Sala della Volta della Fortezza da Basso. “Le vie dei farmaci” affronta questo tema scottante dal punto di vista economico, politico, medico e sociale e cerca di indagare il problema su scala mondiale raccogliendo materiale filmato dai quattro angoli del pianeta ed utilizzando un linguaggio filmico articolato e senza compromessi. Alla proiezione ha fatto seguito un dibattito sul tema “Farmaci, uno s trumento per la tutela della salute” coordinato da Sara Todaro, giornalista del Sole 24 Ore Sanità, e al quale hanno preso parte Loredano Giorni, Regione Toscana, Daniel Lapeyre, vice presidente di Farmindustria, Giorgio Foresti, presidente Assogenerici, David Coletta, Ctr Toscana ed Ettore Mozzanti, Medici senza frontiere Italia. Le Vie dei Farmaci (2007) Un documentario di Michele Mellara, Alessandro Rossi, Ambientazione: India / Mozambico / Uganda / Sud Africa / Kenya / Tanzania / Tailandia / Svizzera / Italia Con: German Velasquez (Direttore del Dipartimento per i Farmaci Salvavita dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità), Rufus Yerxa (Vice Direttore dell’Organizzazione Mondiale del Commercio), Harvey Bale (Direttore Generale Ifpma), Chris Hentschel (Presidente dell’Organizzazione Medicine contro la Malaria), Ellen´t Hoen (Campagna per l´Accesso ai Farmaci Essenziali – Msf), Y. K! . Hamied (Presidente e Amministratore Delegato - Cipla Ltd). .  
   
   
A UDINE CONVEGNO SUI BISOGNI DEL MALATO ONCOLOGICO  
 
 Udine, 26 maggio 2008 - In che modo prendersi cura del malato oncologico, quando la guarigione non è più possibile? A questa semplice, ma non certo facile domanda, hanno cercato di offrire le risposte i partecipanti al convegno "La tutela globale del malato oncologico in fase avanzata", organizzato il 24 maggio a Udine dalla Sezione friulana della Lega italiana per la lotta contro i tumori. "Quando un malato inguaribile va verso la fine della propria vita, ha bisogno soprattutto di serenità", ha precisato il dott. Franco Cavallo, presidente della Lilt di Udine, che ha anche portato il saluto dell´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic. Grazie all´apporto multidisciplinare delle cure palliative, al malato possono oggi essere alleviate le sofferenze e soddisfatti i bisogni: sia dal punto di vista assistenziale, che empatico, relazionale, psichico, sociale e spirituale. Le cure palliative si rivelano, quindi, decisive affinché la persona, che si avvia verso l´ultimo segmento della propria vita, non sia posta sotto la luce della sottostima, di minore valutazione o dell´abbandono. I partecipanti al convegno si sono soffermati sul come il malato terminale esprime un proprio linguaggio, determinate necessità ed un proprio sentirsi articolato con la solidarietà umana. Questa, infatti, nella società contemporanea del consumismo e della produttività esasperata, viene spesso a mancare. I malati terminali offrono, quindi, molti indirizzi di riflessione in direzione della completa valorizzazione del profilo antropologico dell´uomo. Tra le figure professionali delle cure palliative è importante l´aiuto, apportato al malato (ed ai suoi famigliari) dallo psicologo, nell´accettare ed elaborare il dolore. L´assistente sociale può, invece, in questo caso garantire una coltre di protezione. Infine, ma non certo per importanza, è da considerare l´aiuto dell´assistente spirituale. Nell´ ultimo tratto di vita si animano, infatti, nel malato interrogativi particolari ed esigenti. Hanno portato il saluto al convegno la vicepresidente del Consiglio regionale, Annamaria Menosso, il presidente della Provincia di Udine, Piero Fontanini. .  
   
   
ANZIANI: 500MILA EURO PER I SOGGIORNI ESTIVI  
 
Roma, 26 maggio 2008 - "Per la prima volta l´assessorato alle Politiche sociali stanzia 500mila euro per aiutare le famiglie a sostenere le spese per i soggiorni estivi per disabili in età evolutiva e adulti. Abbiamo voluto aiutare concretamente le famiglie con un contributo specifico che servirà a ridurre la quota parte a loro carico". Lo ha dichiarato, in una nota, l´assessore regionale alla Politiche sociali, Anna Salome Coppotelli. "E´ la prima volta che la regione Lazio stanzia fondi finalizzati a sostenere le spese per i soggiorni estivi per disabili in evolutiva e adulti - continua Coppotelli - Le risorse assegnate saranno assegnate a ciascun Comune capofila di distretto socio sanitario in base al numero di persone disabili residenti nel territorio distrettuale. Inoltre, l´erogazione delle risorse sarà condizionata alla verifica dell´effettiva realizzazione dei soggiorni. Abbiamo inteso concretamente sostenere le famiglie concorrendo a sollevarle, almeno per un periodo, da un impegnativo lavoro di cura - ha aggiunto l´assessore alle Politiche sociali -. I soggiorni estivi, per le persone disabili invece rappresentano un´opportunità di partecipazione sociale che assume valenza terapeutica nel percorso di recupero, mantenimento e sviluppo dell´autonomia personale. Non c´è un punto dove finisce il sanitario e comincia il sociale ma il sociale è sanitario, il sociale è cura, e dove mancano queste dimensioni si avrà semplicemente una cattiva cura e una terapia inadeguata". .  
   
   
SANITÀ. INIZIATA LA SETTIMANA "SICILIA IN SALUTE"  
 
Palermo, 26 maggio 2008 - Ha preso il via il 24 maggio a Villa Malfitano, la seconda edizione della settimana “Sicilia in Salute” organizzata dall´Ispettorato sanitario della Regione Siciliana. Nel corso dei sette giorni di incontri e dibattiti che si concluderanno venerdì 30 maggio affronterà tutti gli aspetti della sanità siciliana sia dal punto di vista scientifico che dell´assistenza. Subito dopo l´inaugurazione i lavori sono entrati nel vivo con la prima sessione dedicata alla prevenzione vaccinale. “La Sicilia è leader fra le regioni d´Europa in questo settore - ha detto il dirigente generale dell´Ispettorato nonché presidente del Congresso Saverio Ciriminna - ciò grazie ad un impegno profuso negli anni che ci ha portato a copertura vaccinali che si avvicinano al 100% non solo nelle vaccinazioni obbligatorie. La Sicilia ha lanciato il vaccino anti varicella ed oggi è una regione guida. Perfino alcuni stati americani che hanno iniziato prima di noi oggi copiano il programma vaccinale siciliano”. Alla prevenzione sarà dedicata anche la seconda giornata quella di domani domenica 25 maggio alla quale prenderà parte, fra gli altri, Donato Greco dirigente del Dipartimento prevenzione del Ministero della salute. La mattina di domani domenica 25 maggio sarà dedicata a due iniziative rivolte alla cittadinanza. Si tratta della “Passeggiata della salute” e della passeggiata in bicicletta della Giornata Nazionale del Sollievo. La prima, organizzata è finalizzata a promuovere l’attività fisica come strumento di prevenzione di molte malattie. Tutti i cittadini, sotto lo slogan “muoviti in salute”, sono invitati alle ore 9,30, di fronte lo stabilimento balneare di Mondello, ad una passeggiata non competitiva sul lungomare che si congiungerà, in seguito, alla seconda iniziativa organizzata nell’ambito della Giornata Nazionale del Sollievo, che partirà invece da Palermo. La carovana del Sollievo, organizzata dalla Samot Onlus, si svolgerà invece in bicicletta e vedrà il concentramento dei partecipanti alle ore 10 in piazza Castelnuovo a Palermo per concludersi nella piazza di Mondello. Nel pomeriggio i lavori si spostano all´Hotel Mondello Palace dove proseguiranno anche nei giorni successivi. Alle 15,30 proprio il dirigente del Dipartimento Prevenzione del Ministero Donato Greco illustrerà il Piano Nazionale della Prevenzione 2009-2011. A seguire si parlerà di attività fisica, di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro mentre la giornata si concluderà con una tavola rotonda sui “nuovi livelli essenziali di assistenza per la prevenzione”. La settimana “Sicilia in Salute” continuerà fino a venerdì 30 maggio affrontando anche temi fondamentali come l´oncologia e gli screening oncologici, i trapianti, la cardiologia interventistica, il rischio clinico e la raccolta del sangue. .  
   
   
ROMA CONVEGNO DELLA TERZA ETA`: DALLA COMUNITA´ SOLIDALE MARCHIGIANA NASCE IL PROGETTO PER UN´AGENZIA PER LA LONGEVITA´ ATTIVA  
 
Roma, 26 maggio 2008 - Il presidente Gian Mario Spacca e` intervenuto il 24 maggio al Convegno ´Terza eta`, un mondo da scoprire, una risorsa da valorizzare´, organizzato a Roma, dalla rivista Salute di Repubblica e da Somedia. Invitato in veste di relatore ha illustrato il Progetto dell´Agenzia Nazionale della Terza eta` che assegnata alle Marche e che ha il compito di favorire un ambiente di ricerca, a livello internazionale, per tutte le problematiche legate a questa fase della vita, quindi non solo di natura sanitaria, ma anche sociale e di formazione degli operatori. Infatti l´allungamento della vita pone scenari nuovi a cui occorre dare risposte, dalle esigenze abitative, a quelle di socialita`, di impegno, di utilizzo del tempo libero. Nella sostanza e` ormai opportuno parlare di ´longevita` attiva´ per segnalare che gli anziani vogliono continuare ad esercitare un ruolo da protagonisti, anche dopo la fase lavorativa. Spacca ha illustrato il caso Marche, emblematico da questo punto di vista, dove gli anziani continuano a svolgere un ruolo vivace, all´interno della famiglia, ma anche in tante attivita` del sociale. Una situazione favorita da un ambiente sostanzialmente solidale, dove il valore della comunita` e` ancora molto forte ed esiste un rapporto positivo tra le generazioni, non necessariamente legato alla coabitazione. Insomma, i anziani ancora aiutano i giovani e viceversa. Tutti elementi questi, che portano le Marche ai vertici per longevita`. Perche` rimanere attivi consente difese immunitarie piu` forti, la possibilita` di superare piu` facilmente la malattia, una capacita` di reazione maggiore a qualunque avversita`. E´ grazie a questo contesto che si e` sviluppata una realta` come l´Inrca, che negli anni e` cresciuta, anche se ha assicurato in prevalenza un supporto di natura sanitaria. Ora il grande passo, dall´Inrca all´Agenzia della Terza Eta`, per tenere sotto osservazione il fenomeno in maniera multidisciplinare e diffondere una ´cultura della terza eta`´. Progetto ambizioso, che si avvarra` della collaborazione nazionale; gia` viene supportato da una impostazione del Sistema salute nelle Marche, dove nel Piano Sanitario si prevede una forte integrazione socio-sanitaria e, da ultimo, ha ricordato Spacca, c´e` la possibilita` di contare su risorse Bei, la Banca europea degli investimenti, per tutto quanto riguarda progetti per la gestione del sistema di accoglienza e gestione del tempo libero per gli anziani. .  
   
   
GIOVANI ARTISTI MILANESI A BARI PER LA BIENNALE DELL’EUROPA E DEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 26 maggio 2008 - Fino al 31 maggio, artisti esordienti esporranno i propri lavori alla tredicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, ospitata dalla Regione Puglia a Bari. Alla manifestazione sarà presente anche Milano con l’opera Kairos “Il tempo emotivo”, curata da Rossella Bertolazzi con la Scuola di Arti Visive dell´Istituto Europeo di Design e promossa dall’Assessorato allo Sport e Tempo libero del Comune. Il lavoro è un caleidoscopio creativo, frutto di un workshop che i videoartisti Masbedo hanno tenuto negli spazi dello Ied, con Andrea Bacigalupo, Sara Benaglia, Paola Cappelletti, Veronica Dell´agostino, Oriana Haddad, Giorgia Maretta e Andrea Cavallari, Fabio Mennella, Anja Puntari, Claudia Pozzoli, ai quali si sono aggiunti l´artista algerino Ali Oulmane ed il greco Nikos Mamalos. Quaranta i Paesi ospitati alla Biennale. “La partecipazione a questa edizione della Biennale - ha dichiarato l’assessore Giovanni Terzi - rappresenta per il capoluogo lombardo un’importante occasione di visibilità agli occhi di tutto il mondo. Milano è infatti una città in costante divenire. Una realtà in cui la creatività giovanile trova collocazioni e declinazioni sempre diverse, con l’obiettivo di rinnovarsi e reinventarsi ogni volta”. Quest’anno il tema della manifestazione sarà “Kairos: la nostra diversità creativa”, interpretato secondo i linguaggi della musica, arti visive, teatro, danza, arti applicate, letteratura e gastronomia. Contenitore della manifestazione sarà la Fiera del Levante di Bari, anche se la presentazione delle opere avverrà in tutta la regione, sviluppando così una “rete dell’arte” in cui i giovani del bacino euromediterraneo potranno incontrarsi e confrontarsi. Per informazioni: www. Bjcem. Org .  
   
   
DISABILITA’ A ROVIG: INAUGURATA MOSTRA CONCORSO ”INSIEME PER SOGNARE” IN AMBITO RASSEGNA NAZIONALE TEATRO DISABILITA’  
 
Rovigo, 27 maggio 2008 - Gli Assessori regionale Isi Coppola e Stefano Valdegamberi hanno inaugurato il 24 maggio a Rovigo, in Piazza Garibaldi, la Mostra Concorso “Insieme per sognare” realizzata nell’ambito della seconda rassegna nazionale Teatro e Disabilità. Di fronte a un numeroso pubblico composto di autorità, operatori, famiglie e persone disabili, Valdegamberi ha sottolineato il concetto di disabilità non intesa come emarginazione, ghettizzazione ma modo di essere, di esistere, manifestazione particolare ma non inferiore della persona, secondo quanto oramai stabilito anche dalle definizioni scientifiche e istituzionali dei grandi organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Pensiamo a un mosaico - ha detto Valdegamberi - ogni tassello ha un colore diverso ma è solo il loro insieme che costituisce un’immagine unitaria e armoniosa e comprensibile”. L’assessore regionale alle politiche sociali ha ricordato alcuni dei principali interventi della Regione Veneto a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie : il recente contributo regionale sul trasporto delle persone disabili nei Ceod che solleva non poco i Comuni da questo tipo di spese e contribuisce, tramite la realizzazione di una migliore mobilità a realizzare il diritto di cittadinanza delle persone disabili e alle relazioni sociali e umane; la legge regionale di superamento delle barriere architettoniche - “Siamo stati la prima Regione - ha rilevato Valdegamberi - a promuovere una legge di questo tipo, anticipando anche la legislazione naturale; la legge attuale è di terza generazione e punta al concetto di fruibilità degli spazi per rendere compiuta la vita di relazione” - e la legge regionale sulla cooperazione sociale che riveste una particolare importanza per quanto riguarda l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, perché il lavoro è il primo strumento di inserimento del disabile nella società e di partecipazione piena alla vita di relazione. Per questo abbiamo creato un percorso specifico per l’affidamento di alcuni lavori alle cooperative sociali che hanno tra ni loro socio-lavoratori persone con disabilità. E’ una novità importante che le Amministrazioni comunali devono conoscere ed utilizzare per dare una possibilità in più di partecipazione alla vita della città da parte delle persone disabili”. Da parte sua l’Assessore Coppola si è congratulata con gli organizzatori della seconda rassegna nazionale “Teatro-disabilità”, in primis con l’Azienda sociosanitaria Ulss n. 18. “Quest’iniziativa - ha detto - dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno la sensibilità del Polesine verso queste tematiche e le proposte innovative di cui sa farsi portatore in analogia con il percorso legislativo e la programmazione degli interventi e delle politiche portate avanti in questi anni dalla Regione Veneto. Esperienze e proposte che spesso sono all’avanguardia in Italia”. .  
   
   
GOLF - LET: IN SVIZZERA VERONICA ZORZI SI CLASSIFICA 11ª  
 
Roma , 26 maggio 2008 - La norvegese Suzann Pettersen (194 - 67 63 64) ha vinto, come era nelle previsioni, il Deutsche Bank Swiss Open sul percorso del Golf Gerre Losone, a Losone in Svizzera. Il maltempo ha impedito la disputa del quarto giro e pertanto la classifica maturata dopo il terzo ha assunto aspetto definitivo. Non c´erano comunque dubbi sul successo ella Pettersen, che aveva sei colpi di vantaggio sulla coreana Amy Yang (200 - 67 68 65) e sette sulla francese Gwladys Nocera (201 - 70 69 62) finite nell´ordine alle sue spalle. Al quarto posto con 204 la svedese Lotta Wahlin e al quinto con 205 l´inglese Laura Davies. Lusinghiero undicesimo posto per Veronica Zorzi (209 - 69 71 69), che è rimasta sempre nelle parti alte della graduatoria e che sta tornando in buona condizione di forma, A premio anche Stefania Croce, 44ª con 216 (74 69 73), e Sophie Sandolo, 59ª con 219 (70 74 75). Non hanno superato il taglio Diana Luna 79ª con 148 (73 75), Vittoria Valvassori 92ª con 149 (71 78), Isabella Maconi 99ª con 150 (73 77), Anna Rossi 105ª con 151 (74 77), Federica Piovano 111ª con 152 (73 79) e Margherita Rigon 116ª con 154 (77 77). La Pettersen ha ricevuto un assegno di 78. 750 euro su un montepremi è di 525. 000 euro. Lpga Tour: Nel Corning Classic Giulia Sergas Tiene Il Passo (22ª) - Giulia Sergas, 22ª con 214 (70 72 72), ha tenuto il passo nel terzo giro del Corning Classic (Lpga Tour), sul percorso del Corning Cc di Corning, nello stato di New York, dove punta a un buon guadagno per rafforzare la posizione nella money list. Come era prevedibile ha ceduto nettamente la leader Dina Ammaccapane, che con un 76 ha lo stesso score della Sergas, e la classifica è nuovamente variata. In vetta con 209 Jeong Jang (71 69 69) ed Erica Blasberg (65 74 70), al terzo posto con 210 Katherine Hull e Leta Lindley, al quinto con 211 Song-hee Kim. Al 30° Paula Creamer con 215 che, a sei lunghezze dalle prime, può nutrire ancora qualche chance di mantenere fede al ruolo di favorita. Sono assenti Lorena Ochoa e Annika Sorenstam. Nel 72 della Sergas quattro birdie e quattro bogey. Non ha superato il taglio per due colpi Silvia Cavalleri , 81ª con 148 (76 72). Il montepremi è di 1. 500. 000 dollari. European Tour: Bmw Pga Championship A Miguel Angel Jimenez - A quarantaquattro anni lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (277 - 70 67 72 68) ha colto la quindicesima vittoria nell´European Tour e sicuramente la più prestigiosa, perchè il Bmw Pga Championship, disputato al Wentworth Club di Virginia Water in Inghilterra, viene ritenuto alla stregua di un major. Jimenez ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il ventottenne inglese emergente Oliver Wilson (277 - 70 66 73 68), che alla prima aveva a sua volta mancato il putt del successo. Allo svedese Robert Karlsson (279 - 66 69 73 65) non sono bastati i quattro colpi di vantaggio alla partenza per vincere. Ha avuto la palla per birdie del playoff, ma l´ha sprecata e addirittura ha segnato un bogey sbagliando anche il colpo di rientro: ha dovuto così dividere il terzo posto con l´inglese Luke Donald (72 69 73 65). Al quinto con 280 l´indiano Jyoti Randhawa, al sesto con 281 il sudafricano Retief Goosen, l´australiano Richard Green, lo svedese Alexander Noren e l´argentino Andres Romero. Al 10° con 282 l´irlandese Paul Mcginley, leader nei primi due turni. Non hanno superato il taglio Francesco Molinari, 71° con 146 (75 71) e fuori per un colpo, ed Emanuele Canonica, 133° con 154 (73 81). Jimenez ha guadagnato 750. 000 euro, Wilson 500. 000 su un montepremi di 4. 500. 000 euro. Challenge Tour: Alessandro Tadini 30°, Vince Gary Clark - Alessandro Tadini ha concluso al 30° posto con 274 colpi (65 71 69 69) il Dhl Wroclaw Open, torneo del Challenge Tour disputato al Toya G&cc di Wroclaw in Polonia. Primo titolo per il trentasettenne inglese Gary Clark (262 - 66 67 63 66) che ha superato di due colpi il connazionale Gary Boyd (264 - 66 68 67 63). Al terzo posto con 266 il tedesco Richard Treis e lo scozzese Richie Ramsay, al quinto con 267 il danese Kasper Linnet Jorgensen e l´inglese Andrew Willey. Per Tadini cinque birdie e quattro bogey nel 69 di giornata e 1. 100 euro di guadagno contro i 24. 000 intascati da Clark. Il montepremi era di 150. 000 euro. Sono usciti al taglio: Stefano Reale 65° con 139 (71 68), Nicola Maestroni 98° con 141 (69 72), Marco Soffietti 108° con 142 (69 73), Michele Reale 124° con 144 (72 72) e Alessio Bruschi 137° con 149 (74 75). Alps Tour: Titolo A Benoit Teilleria, Marco Guerisoli 30° - Il francese Benoit Teilleria (275 - 66 65 73 71) ha vinto con una corsa di testa l´Open International di Bordeaux (Alps Tour) sul percorso del Golf de Bordeaux-lac in Francia. Ha superato i connazionali Victor Riu (277 - 67 68 73 69), Edouard Dubois (279), uno dei più forti dilettanti transalpini, e Xavier Lazurowicz (281). Ha guadagnato sedici posizioni nel giro finale Marco Guerisoli, 30° con 292 (77 71 76 69). E´ uscito al taglio Andrea Rota, 84° con 155 (72 83). Teilleria ha ricevuto 6. 525 euro su un montepremi 45. 000 euro. Senior Pga Championship: Attacca Bernhard Langer, 53° Costantino Rocca - Costantino Rocca è al 53° posto con 227 colpi (75 76 76) nel Senior Pga Championship, uno dei major della categoria seniores si svolge all´Oak Hill Cc di Rochester, nello stato di New York, con la partecipazione tutti i migliori giocatori "over 50" del mondo. E´ passato al comando il tedesco Bernhard Langer (212 - 71 71 70), che affronterà il giro finale con un colpo di vantaggio su Jay Haas e Jeff Sluman e quattro su Bill Britton e Scott Simpson. Al decimo posto con 217 Greg Norman, Tom Kite, Scott Hoch e Joey Sindelar, al 14° con 220 Ian Woosnam, al 21° con 221 Craig Stadler, al 26° con 222 Tom Watson. Us Pga Tour: Phil Mickelson Rimane Leader - Phil Mickelson (198 - 65 68 65) ha mantenuto la leadership nel terzo giro del Crowne Plaza Invitational sul percorso del Colonial Cc di Fort Worth nel Texas. Lo seguono a un colpo Rod Pampling (199 - 69 67 63) e Stephen Ames (68 67 64) e a tre Tim Clark (201 - 68 69 64). Sembrano tagliati fuori dalla lotta per il titolo Ben Crane, Kevin Sutherland e Brian Gay, quinti con 203, mentre lo sono sicuramente Geoff Ogilvy, ottavo con 205, Chris Dimarco e Mike Weir, 21. I con 206, e David Toms, 28° con 207. Il montepremi è di 6,1 milioni di dollari dei quali $ 1. 098. 000 andranno al vincitore. .  
   
   
NEL PAVESE, IL BRESCIANO DAVIDE GOZZINI SI AGGIUDICA IL GRAN PREMIO D’EUROPA DI SUPERMOTO DELLA CLASSE S2 INCREMENTANDO LA SUA POSIZIONE DI LEADER IN GRADUATORIA. NELLA S1 VINCE IL FRANCESE LEADER DI CAMPIONATO THIERRY VAN DEN BOSCH (APRILIA).  
 
Castelletto Di Branduzzo (Pv) 26 maggio 2008 - Con un clima che continua ad offrire condizioni meteorologiche piuttosto anomale per il mese di maggio con la pioggia che a tratti ha accompagnato anche questo fine settimana e le fasi più salienti del Gp d’Europa di Supermoto a Castelletto di Branduzzo, dove nonostante tutto si è scritta un’altra bella pagina di storia di questa pur giovane specialità motociclistica, ospitata dal Motodromo dell’Oltrepò pavese che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Dbo, gestore del torneo iridato su incarico della Youthstream. Poco più di settemila gli spettatori presenti nel weekend a Castelletto ad assistere alle belle sfide che si sono consumate nei 2. 031 metri del circuito (di cui 233 metri di fuoristrada), dal quale ne sono usciti vincitori, proprio come accaduto lo scorso aprile a Torino nella prova di apertura stagionale della classe S1, il transalpino ex campione del mondo e attuale leader di campionato Thierry Van Den Bosch in sella alla sua Aprilia bicilindrica ufficiale con la quale ha terminato secondo in avvio e vincitore nella frazione conclusiva. Migliore degli italiani in questa classe è risultato il bolognese Cristian Ravaglia (Yamaha) con un quinto posto assoluto. In classe S2 è stato un nuovo successo per i colori azzurri grazie alla bella vittoria di giornata del bresciano Davide Gozzini, pilota ufficiale Tm, che ha portato a termine le due manche prima terzo e poi vittorioso incrementando così anche la sua posizione di leader in campionato dove ha conquistato i primi due punti di vantaggio sul francese campione del mondo della classe S1 Adrien Chareyre (Husqvarna). Qui l’Italia ha avuto una parte da leone piazzando ben sei riders nei primi dieci posti con il quarto posto del laziale Luca Minutilli (Aprilia-pmr-h2o), a due lunghezze dal teramano Attilio Pignotti (Ktm Italia Miglio), il bolognese Massimo Beltrami (Aprilia-drc), l’astigiano Paolo Gaspardone (Husaberg-brt), il pesarese Lorenzo Mariani (Tm-mrc). In gara per le rispettive prove, anche il campionato europeo classe Open ed S3, oltre alla quarta prova del Trofeo Ktm. Nell’ecs3 la vittoria è andata al britannico Olivier Pope (Ktm) grazie alla vittoria delle due manche sul belga Olivier Scheen (Suzuki) e all’azzurro Alessandro Asnicar (Yamaha) che ha chiuso la gara italiana al terzo e quarto posto. Nell’ec Open vittoria di giornata per l’austriaco Heino Meusburger (Yamaha) grazie ad un terzo e un primo posto che gli hanno permesso di anticipare sul podio di giornata il progressivo pilota fiorentino del team V2 Racing, Alessandro Tognaccini (Aprilia), mentre quarto ha finito Alberto Dall’era (Ktm-team Miglio) davanti a Luca D’addato (Honda-njr Team) e settimo l’altro portacolori del Team Ktm Miglio, Edgardo Borella. In campionato Meusburger è al comando davanti al croato Boslek (Honda) e al toscano Alessandro Tognaccini, quindi Dall’era, Borella e D’addato. Nel Trofeo Ktm le vittorie assolute hanno arriso a Stefano Gorini e F. Brizzolari rispettivamente nella classi Cup e Rookies. Le Gare - S2 Gara-1: La pioggia che è iniziata a cadere nel Motodromo non sminuisce lo spettacolo che si apre con il grande sprint della manche inaugurale della classe S2 dove scatta subito alla prima curva il bresciano leader di campionato Davide Gozzini (Tm-berloni) che però ha dovuto subito mollare per un banale quanto determinante errore di impostazione. Al primo passaggio è il pesarese Lorenzo Mariani (Tm-mrc) che passa al comando davanti al laziale Luca Minutilli (Aprilia-pmr-h2o), quindi il finlandese del team Zupin, Mauno Hermunen (Husqvarna) e il campione italiano Gozzini, il bolognese Massimo Beltrami (Aprilia-drc), il campione del mondo Adrien Chareyre (Fra-husqvarna), e ancora Iddon e l’albense Attilio Pignotti (Ktm Italia Team Miglio), il modenese Emanuele Giovanelli (Yamaha). Dopo due giri anche Mariani è costretto a cedere alla sfortuna che lo vede fermo nel tratto sterrato, lasciando così il comando della corsa all’inseguitore Hermunen, ma anche per lui il terreno viscido è stato fatale ed a metà gara scivola e ne approfitta il francese iridato in carica Chareyre che va poi a vincere davanti al progressivo pilota belga Gerald Delepine (Husqvarna-ch Racing), Davide Gozzini , Christian Iddon (Gbr-aprilia), Luca Minutilli (Aprilia), Massimo Beltrami (Aprilia) che ha dovuto rimontare in seguito a una caduta. Nono l’astigiano Paolo Gaspardone (Husaberg-brt), dodicesimo Pignotti e più dietro Giovanelli, Mariani. S2 Gara-2: Ancora una partenza e ancora un holeshot per il bresciano Gozzini che svetta già dal primo giro davanti al britannico Christian Iddon, il pesarese Lorenzo Mariani, il campione del mondo in carica S1 Adrien Chareyre, il belga campione della S2 Gerald Delepine, il finnico Mauno Hermunen, il teramano Attilio Pignotti. Già al secondo giro si delinea il podio con Mariani che viene superato da Iddon per il secondo posto e Delepine che si porta alle sue spalle mentre Mariani arretra di altre posizioni e finisce sesto, dietro a Chareyre e Pignotti che chiudono nell’ordine. Tutto questo alle spalle del battistrada Gozzini che si aggiudica così anche questo secondo Gp consolidando la sua posizione di leader in campionato. S1 Gara-1: La prima partenza della classe S1 è caratterizzata dallo spunto del tedesco Bernd Hiemer (Ktm Italia Miglio) che si lascia alle spalle l’ex iridato transalpino Jerome Giraudo (Hm Honda Monticelli), il britannico Matthew Winstanley (Ktm), l’ex iridato e attuale leader di classifica il francese Thierry Van Den Bosch (Aprilia) e il connazionale Boris Chambon , l’ispanico Jorge Cabrera (Yamaha-team Evolution), il belga Eddy Seel (Suzuki-rigoracing), più dietro Cristian Ravaglia (Yamaha-team Evolution), Fabio Balducci (Suzuki-lux Performance), Ivan Lazzarini (Aprilia-drc), Giovanni Bussei (Honda-sbd). E’ Giraudo a rompere gli indugi e supera il battistrada Hiemer portandosi per due giri al comando sino a quando non viene superato di nuovo, causa lo spegnimento della moto in una traiettoria, dal tedesco che riprende il comando della corsa rimanendo in testa sino alla bandiera a scacchi. Piazza d’onore per Van Den Bosch che dopo qualche giro in terza posizione ha ripreso vigore ed è risalito. Terzo Winstanley davanti ad un ritrovato Chambon che a sua volta precede Cabrera e Sylvain Bidart (Fra-husqvarna-cross 2R) e poi Ravaglia, il rimontante Maxime Testu (Fra-kl Kawasaki), Bussei, Vorlicek, Balducci, T. Chareyre, Porfiri, Dondi, Sconfietti, Sammartin. Sfortunato anche Lazzarini che non ha mostrato grande adattamento su questo tipo di terreno viscido. S1 Gara-2: 1. Bernd Hiemer (Ktm) è il primo ad affrontare la curva dopo la partenza di questa seconda e conclusiva manche e dopo un solo giro transitava davanti al francese Van Den Bosch (Aprilia), al pesarese Ivan Lazzarini (Aprilia), all’altro francese Jerome Giraudo (Honda), più dietro l’emiliano Cristian Ravaglia (Yamaha), il milanese Giovanni Bussei (Honda), il bolognese Fabio Balducci (Suzuki), il transalpino Thomas Chareyre (Husqvarna), Chambon . Mossa decisiva del francese “Vdb” che al nono giro tenta il colpaccio e supera il battistrada tedesco portandosi dritto verso la vittoria della gara e del Gp d’Europa ma senza incrementare di un solo punto la sua leadership in campionato conquistata per discriminante su Hiemer, che vanta i soliti 94 punti in graduatoria. Terzo di manche Winstanley davanti a Chareyre e Ravaglia, quindi Giraudo, Balducci, Chambon, Bidart, Seel, Bussei. Classifiche - S1 Gara-1: Bernd Hiemer (Ger-ktm) 12 giri in 21’09. 512 e giro più veloce in 1’44. 072; 2. T. Van Den Bosch (Fra-aprilia); 3. M. Winstanley (Gbr-ktm); 4. B. Chambon (Fra-tm); 5. J. Cabrera N. (Esp-yamaha); 7. C. Ravaglia (Ita-yamaha); 9. G. Bussei Canone (Ita-honda); 11. F. Balducci (Ita-suzuki); 12. T. Chareyre (Fra-husqvarna). S1 Gara-2: Thierry Van Den Bosch (Fra-aprilia) 12 giri in 20’52. 804 e giro più veloce in 1’42. 513; 2. B. Hiemer (Ger-ktm); 3. Matthew Winstanley (Gbr-ktm); 4. T. Chareyre (Fra-husqvarna); 5. C. Ravaglia (Ita-aprilia); 7. F. Balducci (Ita-suzuki). S1 Assoluta: 1. Thierry Van Den Bosch (Fra-aprilia) punti 47; 2. Bernd Hiemer (Ger-ktm) 47; 3. Matthew Winstanley (Gbr-ktm) 40; 4. Boris Chambon (Fra-tm) 31; 5. Cristian Ravaglia (Ita-yamaha) 30; 6. Thomas Chareyre (Fra-husqvarna) 27. S1 Graduatoria Di Campionato: 1. Thierry Van Den Bosch punti 94; 2. Bernd Hiemer 94; 3. Matthew Winstanley 76; 4. Thomas Chareyre 63; 5. Boris Chambon 57. S2 Gara-1: 1. Adrien Chareyre (Fra-husqvarna) 12 giri in 21’13. 572; 2. G. Delepine (Bel-husqvarna); 3. D. Gozzini (Ita-tm); 4. C. Iddon (Gbr-aprilia); 5. L. Minutilli (Ita-aprilia); 6. M. Beltrami (Ita-aprilia); 7. M. Hermunen (Fin-husqvarna) e giro più veloce in 1’43. 543; 9. P. Gaspardone (Ita-husaberg); 12. A. Pignotti (Ita-ktm). S2 Gara-2: 1. Davide Gozzini (Ita-tm) 12 giri in 21’27. 346; 2. C. Iddon (Gbr-aprilia); 3. G. Delepine (Bel-husqvarna); 4. A. Chareyre (Fra-husqvarna); 5. A. Pignotti (Ita-ktm); 6. L. Mariani (Ita-tm); 8. L. Minutilli (Ita-aprilia) giro più veloce in 1’45. 416; 9. P. Gaspardone (Ita-husaberg); 10. E. Giovanelli (Ita-husaberg); 11. M. Beltrami (Ita-aprilia). S2 Assoluta: 1. Davide Gozzini (Ita-tm) punti 45; 2. Adrien Chareyre (Fra-husqvarna) 43; 3. Gerald Delepine (Bel-husqvarna); 4. Christian Iddon 40; 5. Luca Minutilli 29. S2 Graduatoria Di Campionato: 1. Davide Gozzini punti 92; 2. Adrien Chareyre 90; 3. Christian Iddon 67; 4. Luca Minutilli 65; 5. Attilio Pignotti 63. Race-1 European Open: 1. Viktor Boslek (Cro-honda) 11 giri in 17’55. 122 e giro più veloce in 1’36. 450; 2. Alessandro Tognaccini (Ita-aprilia); 3. Heino Meusburger (Aut-yamaha); 5. Luca D’addato (Ita-honda); 6. Alberto Dall’era (Ita-ktm); 7. Edgardo Borella (Ita-ktm); 8. Luca De Angelis (Rsm-ktm); 9. Nicola Lanfranconi (Ita-ktm). Race-2 European Open: 1. Heino Meusburger (Aut-yamaha) 11 giri in 20’00. 320 e giro più veloce in 1’47. 475; 2. Alessandro Tognaccini (Ita-aprilia); 3. Alberto Dall’era (Ita-ktm); 4. Luca D’addato (Ita-honda); 5. Edgardo Borella (Ita-ktm). Assoluta European Open: 1. Heino Meusburger punti 45; 2. Alessandro Tognaccini 44; 3. Viktor Boslek 39. Graduatoria European Open: 1. 1. Heino Meusburger punti 85; 2. Viktor Boslek 76; 3. Alessandro Tognaccini 70. Trofeo Ktm Rookies Assoluta: 1. F. Brizzolari 20+25; 2. Mirko Cavalleri 25+18; 3. Marco Pezzimenti 22+16; 4. Pio Bozelli 15+22; 5. Luca Fiorenti 18+15. Trofeo Ktmcup Assoluta: 1. Stefano Gorini 25+25; 2. Mauro Negri 22+22; 3. Silvio Gastaldi 20+20; 4. Giampiero Maranzana 18+15; 5. Jacopo Vigna 14+18. .