Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
INTERNET: SPORTELLO ON LINE PER VIOLENZA SU DONNE  
 
La Fondazione Pangea Onlus ha creato e messo on line uno sportello contro la violenza domestica nei confronti delle donne. Digitando l’indirizzo internet www. Sportelloantiviolenza. Org, già attivo, è possibile trovare aiuti e sostegni legali, psicologici e sanitari. Purtroppo la violenza che colpisce le donne è una realtà che sconvolge la vita di molte donne ogni giorno in tutto il mondo al di là dell’età, credo, provenienza geografica, ceto sociale o affermazione economica. La forma più comune e devastante di violenza contro le donne è la violenza che si consuma all’interno della famiglia e che si manifesta in varie forme: violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, spesso diversamente combinate e associate tra loro. Sullo stesso sito si possono trovare anche indicazioni per quanto riguarda la violenza assistita intrafamiliare, vale a dire qualsiasi atto di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica compiuta su figure di riferimento o su altre figure adulte o minori di cui il/la bambino/a può fare esperienza in modo diretto (quando essa avviene nel suo campo percettivo), o indiretto (quando il/la minore è a conoscenza della violenza), subendone le conseguenze . .  
   
   
INTERNET: GENITORE VIRTUALE  
 
Da oggi 1° dicembre è possibile scaricare dal sito www. Virtualparent. Ue, al costo di 20 euro, un software che permette ai genitori di monitorare e controllare in tempo reale le conversazioni che i loro figli hanno su internet. Il sistema è stato elaborato dall´Università di Tor Vergata, dal Cnr e dall´Ecpat Italia (organizzazione per la difesa dei minori). Prossimamente dovrebbe essere scaricabile anche dal sito del Ministero della Comunicazione e della Commissione infanzia, sempre a pagamento, nonostante le sue finalità sociali. Il software non ostacola l´attività dei giovani .  
   
   
CCIAA DI RIETI: ON LINE SOFTWARE GRATUITI PER AIUTARE CHI FA IMPRESA  
 
Gestire le relazioni con i clienti, aumentarne il numero ed incrementare gli affari e salvare ogni giorno documenti e dati del proprio computer in un posto sicuro con la possibilità di richiamarli in qualsiasi momento. Queste le funzioni dei due software gratuiti che la Camera di Commercio di Rieti, aderendo ad un’iniziativa promossa dal Sistema Camerale in tutta Italia, ha messo in queste ore in rete sul proprio sito internet www. Camercomrieti. It. I due software gratuiti - “Gestirete” e “Archivierete” - rappresentano un ulteriore strumento con cui l’ente camerale supporta le piccole e medie imprese reatine nello sviluppo del loro business ed entrambi sono velocemente installabili e facilmente utilizzabili .  
   
   
MILANO: INTERROGAZIONI PER IL RINVENIMENTO DI DATI NECESSARI AI FINI DI GIUSTIZIA  
 

Giovedì 27 novembre presso la Sala riunioni della Presidenza della Corte d’Appello di Milano (3° piano) l’assessore ai Servizi civici e Semplificazione del Comune di Milano, Stefano Pillitteri, e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Paolo Giuggioli, hanno firmato il protocollo d’intesa che permetterà agli avvocati milanesi di effettuare, direttamente dal proprio pc, interrogazioni finalizzate al rinvenimento di dati necessari per fini di giustizia. Grazie a questa nuova modalità, gli avvocati accederanno direttamente dal sito dell’Ordine al Sistema della Popolazione del Comune di Milano e potranno visualizzare i dati relativi a nome, cognome, sesso, data e comune di nascita, indirizzo, stato anagrafico e codice fiscale. In futuro potranno inoltre accedere e visualizzare carte d’identità, stato civile, cittadinanza, storia degli indirizzi e storia delle immigrazioni/emigrazioni. “Si tratta di una buona pratica di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e il mondo delle professioni - ha detto l’assessore ai Servizi civici e Semplificazione Stefano Pillitteri. La necessità da parte degli avvocati di accedere ai dati del Comune è un dato costante dell’attività professionale. Ora, grazie alla condivisione di questa banca dati, si elimineranno molte incombenze che implicano l’accesso fisico agli sportelli  riducendo tempi e spese. La consultazione dei dati sarà gratuita”. “Con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con il Comune di Milano – spiega il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano Paolo Giuggioli – abbiamo voluto incrementare il pacchetto di servizi telematici già attivi in favore dell’avvocatura e della giustizia milanesi. Anche in questa circostanza, come è già accaduto in passato, la collaborazione tra istituzioni è stata la condizione essenziale per un più efficiente funzionamento dei servizi pubblici, permettendo nello specifico agli avvocati milanesi di accedere ai dati del Comune, direttamente dal proprio studio e con grande risparmio di tempo”. Il protocollo d’intesa durerà un anno

. .
 
   
   
CAMPANIA: INFORMATIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA  
 
Mercoledì 26 novembre, presso il Centro Congressi dell´Università Federico Ii in via Parthenope 36 si è tenuto il convegno sul tema: "Realizzazione dell´interazione tra Enti locali campani e la Procura della Repubblica di Napoli e delle Procure campane". Al centro dell´iniziativa, il livello di informatizzazione degli uffici della Procura della Repubblica di Napoli e delle Procure del distretto ed i vantaggi che essa ha prodotto nella vita dei cittadini e nell´amministrazione della giustizia. All´incontro hanno partecipato, fra gli altri, l´assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania Nicola Mazzocca, il sottosegretario del Ministero della Giustizia Giacomo Caliendo, il direttore generale dei Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia Sergio Brescia, il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore, il procuratore della Repubblica di Nola Paolo Mancuso, e il procuratore aggiunto del Tribunale di Napoli, Francesco Greco. In particolare, il protocollo ha realizzato le azioni di seguito specificate. Servizi di ausilio ai P. M. Ed agli Avvocati: E´ stata migliorata la dotazione informatica dei magistrati della Procura di Napoli e delle altre Procure del distretto, allo scopo di consentire la completa digitalizzazione di tutti gli atti dell´indagine. Questo permette di velocizzare tutte le attività processuali con evidenti benefici per gli addetti ai lavori e di riflesso per i cittadini coinvolti. I magistrati potranno così accedere ai fascicoli digitalizzati attraverso procedure che garantiscono la sicurezza e la riservatezza. Servizi al cittadino e collegamento con altre Istituzioni: E´ possibile prenotare gli atti di competenza delle Procure, in via telematica, come ad esempio il certificato di chiusura inchiesta (documento importantissimo per il cittadino vittima di furti, ai fini del risarcimento assicurativo) ed il certificato del casellario. Sarà possibile per i cittadini richiedere il certificato in via telematica senza recarsi presso la Procura; in questo modo il cittadino dovrà portarsi negli uffici della Procura solo all´atto del ritiro del documento. Vantaggi analoghi si avranno per le amministrazioni pubbliche che necessitano dei medesimi certificati. Il progetto ha inoltre implementato i servizi del portale www. Giustiziacampania. It, per quanto attiene l´area riservata alla Procura di Napoli. La Regione Campania e la Procura di Napoli infine si scambieranno documenti per via telematica ai fini del controllo e della trasparenza dell’azione amministrativa. Strumenti di ausilio alle altre Procure del distretto: Poiché la Procura di Napoli è sede di D. D. A. (Direzione Distrettuale Antimafia), il miglioramento dell´efficienza di questo ufficio dipende anche dal buon funzionamento delle altre Procure della Repubblica connesse. Il progetto ha previsto pertanto il potenziamento delle componenti infrastrutturali e strumentali di produttività in uso alla Procura Generale ed altre Procure del circondario di Napoli, ed in particolare: Procura Generale di Napoli, Procura di Ariano Irpino, Procura di Avellino, Procura di Benevento, Procura di Nola, Procura di S. Angelo dei Lombardi, Procura di S. Maria C. Vetere, Procura di Torre Annunziata. Gli interventi oggetto della collaborazione sono stati realizzati dalla Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati tramite la diramazione territoriale del Cisia di Napoli seguendo tre direttrici: Recupero della produttività; Dematerializzazione degli atti cartacei; Servizi ai cittadini. Per i servizi esterni, rivolti cioè a cittadini ed avvocati, sono stati previsti due interventi: Possibilità di richiesta da remoto del certificato del Casellario Giudiziale; Rilascio delle copie all´avvocato in formato elettronico. "L´integrazione dei sistemi della Pubblica Amministrazione fornisce efficienza alla macchina amministrativa, nuovi servizi ai cittadini e trasparenza di gestione", ha dichiarato l´assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania, Nicola Mazzocca. "Le azioni nate dalla collaborazione tra Ministero della Giustizia e Regione Campania hanno visto la Procura di Napoli tra le prime a partire per l´adeguamento dei servizi informatici offrendo anche nuove opportunità come la possibilità di interrogare direttamente, in via telematica, le banche dati. La Regione Campania si afferma come uno dei territori di eccellenza capace di utilizzare al meglio gli investimenti fatti a livello nazionale e locale per riprogettare su basi di efficacia, efficienza e trasparenza la Pubblica Amministrazione. Continuiamo a portare avanti i processi di riorganizzazione della P. A. Che devono poter diventare sempre più tangibili per cittadini, imprese e professionisti” ha concluso Mazzocca. .  
   
   
ITALIA: INFORMATIZZAZIONE DELLA GIUSTIZIA  
 
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e il Guardasigilli, Angelino Alfano, hanno sottoscritto un protocollo d´intesa per la realizzazione di programmi di digitalizzazione dell´intero sistema. Il primo obiettivo dell´accordo, articolato in 6 punti, è l´avvio di comunicazioni e notifiche via e-mail certificate dagli uffici giudiziari ad avvocati e ausiliari dei giudici. . .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: NULLITÀ DEGLI AVVISI DI ACCERTAMENTO ICI  
 

La sentenza n. 519/09/08 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce in materia di ICI ha sancito un importante principio di sicuro interesse per i cittadini abitanti in comuni che, per le annualità oggetto di accertamento, non avevano ancora approvato i valori venali di riferimento delle aree fabbricabili. Nella sentenza i giudici tributari leccesi hanno dichiarato nulli e privi di effetti giuridici alcuni avvisi di accertamento notificati ad un contribuente di Nardò proprietario di un terreno edificabile per gli anni 2001 – 2002 – 2003 nonostante la tabella contenente i valori venali di riferimento fosse stata approvata dal Comune solo nel 2006. La sentenza è stata resa nota dal dott. Luigi Muci, amministratore di Professional Services, una società di servizi legali con sede in Lecce (www. Professional-services. It – segreteria@professional-services. It - tel. 0832/347242 – 3347458128) che si occupa, fra l’altro, di consulenza e difesa dei cittadini e che ha promosso il ricorso. Secondo il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata, applicare il tributo “ora per allora” è un’operazione scorretta ed illegittima, posto che i pagamenti retroattivi si pongono in palese violazione del principio di irretroattività e dello Statuto del contribuente

.
 
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: INATTENDIBILITÀ DEL PHOTORED  
 
Un cittadino di Arnesano nel momento in cui è passato col rosso al semaforo di Villa Convento, impiantato sull´incrocio con la strada per Carmiano e Arnesano ha avuto per un’unica infrazione una foto e tre verbali. Il 1° agosto scorso il cittadino di Arnesano, si stava recando a Novoli quando, arrivato in prossimità dell´incrocio semaforico, intorno alle 10. 48, è stato fotografato mentre passava col rosso. Secondo il suo parere, il semaforo era giallo, ma questo lo si può stabilire solo dalle foto. Ma la cosa inspiegabile è che da quell´unico scatto siano partiti dal comando della Polizia Municipale di Novoli, ben tre diversi verbali per un´unica presunta infrazione: il numero16 del 25 settembre per 153 euro, il numero 27 del 6 ottobre per 153 euro e il numero 87 sempre del 6 ottobre scorso per 153 euro. Insomma una multa totale di 459 euro per un´unica infrazione, con l´aggiunta di sei punti in meno sulla patente, per ogni verbale, quindi 18. Il cittadino si è rivolto a Giovanni D´agata, del Dipartimento Tutela dei Consumatori di Italia dei Valori, inoltrando ricorso al Prefetto di Lecce. Da un´interrogazione fatta da Loredana Capone, consigliera del Pd al Sindaco Paolo Perrone, è risultato poi che l´impianto semaforico è stato impiantato dal Comune di Novoli su un territorio che appartiene a Lecce. La consigliera del Pd ha chiesto chiarimenti sopratutto per sapere se il comune di Lecce abbia mai autorizzato a Villa Convento l´installazione del Photored su una strada di sua competenza e quale utilità ne venga “visto che tale fatto sta arrecando numerosi disagi agli abitanti della frazione di Villa Convento e agli automobilisti provocando lunghe ed inutili code” . .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: AZIONE CIVILE DEI PICCOLI AZIONISTI ALITALIA  
 
Alcuni cittadini italiani, come tali azionisti, per il tramite del Ministero delle Finanze, di Alitalia Spa. E detentori, a titolo privato, di congruo numero di medesime azioni acquistate prima che il titolo in questione fosse sospeso dalle contrattazioni di Borsa Italian, hanno attivato un’azione civile nei confronti dell’on. Silvio Berlusconi, del Governo, del Ministero delle Finanze, del Ministero dei Trasporti ed altri secondo relativa spettanza. Il ricorso si base sul fatto che Airfrance Klm, rimasta, alla fine di marzo, l’unica grande compagnia a dichiararsi, tramite l’A. D. Cirill Spinetta, concretamente e legittimamente candidata all’acquisto, ha depositato un’offerta vincolante presso i Ministeri Italiani competenti unitamente al relativo progetto di rilancio della Compagnia nazionale. Ferma e chiara, quanto necessaria, risultava la proposta dei Francesi ed i sindacati erano pronti a sottoscrivere con benestare l’intesa raggiunta dopo le consuete trattative. I Francesi avrebbero acquistato l’intero pacchetto azionario detenuto dallo Stato Italiano accollandosi, con effetto immediato, tutte le passività della Compagnia ceduta, con impegno sia a pagare in ricapitalizzazione oltre un miliardo in contanti, sia a rilanciarla, nonché con impegno a non cederla per un certo periodo di tempo ecc. Il testo integrale ed ufficiale del contratto (la proposta d’acquisto vincolante) è reso accessibile a chiunque abbia interesse a leggerlo ed in esso è chiaro ogni dettaglio. All’esito della trattativa sindacale si era addivenuti pure a concordare il numero e le modalità di gestione degli esuberi: circa 2. 500 .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: SENTENZA DELLA CASSAZIONE IN TEMA DI PHOTORED  
 
La Cassazione con la sentenza n. 558/08 ha condannato il Comune di Cavallino per la collocazione dell’apparecchiatura e per le modalità delle rilevazioni fotografiche semaforiche condannandolo alla refusione delle spese e confermando la sentenza del Giudice di Pace di Lecce. “In tema di violazioni al codice della strada, con riferimento al rilevamento automatico delle infrazioni a mezzo di apparecchiature, ai sensi del comma 1-ter dell´articolo 201 cod. Strada - introdotto dall´articolo 4 del d. L. 27 giugno 2003 n. 151 conv. Nella legge 1 agosto 2003 n. 214 - , le amministrazioni comunali, che di dette apparecchiature si servono, hanno l´obbligo di rispettare le specifiche disposizioni, dettate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, necessarie a garantirne l´esatto funzionamento e, in particolare, quelle, contenute nell´articolo 2 del d. M. 1130 del 2004, relative alla collocazione dell´apparecchiatura ed alle modalità e tempi delle rilevazioni fotografiche. (Nella fattispecie, relativa alla contestazione dell´attraversamento di un incrocio con il semaforo rosso, la S. C. Ha confermato la sentenza del giudice di pace secondo cui l´omologazione non era condizione sufficiente da sola a garantire il perfetto funzionamento dell´apparecchiatura di rilevamento in assenza di organi di polizia)" .  
   
   
GIUSTIZIA ITALIANA: DIRITTO D’AUTORE SU FOTO  
 
La Prima sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 27506 del 19 novembre 2008 ha affermato che il consenso alla pubblicazione della rappresentazione fotografica della propria immagine resta efficace fino a revoca, se prestato senza limitazioni .  
   
   
ABUSI E PEDOPORNOGRAFIA, UN´EPIDEMIA SILENZIOSA CHE DEVE ESSERE COMBATTUTA CON OGNI MEZZO  
 
Durante le giornate per l’apertura dell’anno giudiziario 2008, tenutesi in tutte le Procure d’Italia, sono stati resi pubblici i numeri reali sui crimini commessi contro i minori nel 2007. I dati sono drammatici. Nel 2007 sono state aperte circa 3. 000 pratiche legate a minori scomparsi, il 20% dei quali non viene più ritrovato e si sospetta per immissione nel circuito delle reti pedopornografiche” . A dichiararlo l’assessore regionale alle politiche sociali, Anna Coppotelli a margine di una conferenza stampa organizzata a Frosinone dall’associazione Onlus La Caramella Buona. “Solo nel primo semestre del 2006 i siti, collettivi o individuali, pro-pedofilia hanno avuto un incremento del 300% - ha continuato l’assessore - la criminalità legata alla pedofilia in internet, produce un introito giornaliero di circa 90mila euro per sito. In Italia si è registrato un aumento del 30% dei casi di abusi sessuali sui bambini, rispetto agli anni precedenti – ha aggiunto. Si è mantenuta tragicamente bassa l’età media delle vittime di abuso, che va da zero a cinque anni. E le Regioni più colpite sono la Lombardia, il Veneto, il Lazio e la Campania”. “Per molti di essi la negazione dei diritti è la vera norma di vita. Bambini uccisi dalle guerre e dalla fame, bambini mutilati dalle mine, bambini schiavizzati, bambini abusati. In molti paesi l’abuso è socialmente accetto o persino legale – ha detto ancora la Coppotelli – e purtroppo l’Italia persiste ad essere uno dei paesi a esportazione di turisti sessuali. ” “Alle mete consolidate, come Romania e Thailandia, nuovi territori di caccia sono stati aggiunti: l’Ungheria che nel 2006 ha visto triplicati i reati di abusi a danno di minori e il Kenya, dove esistono circa 15 mila bimbi di strada vittima di violenza. Nell’europa orientale 1 milione e 500mila bambini vivono fuori dalla famiglia, 900mila dei quali sono rinchiusi in istituti, spesso in condizioni ai limiti della sopravvivenza. Abusi e pedopornografia sono un’epidemia silenziosa – ha concluso la Coppotelli - che deve essere combattuta con ogni mezzo possibile”.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: SGRAVI DI ONERI SOCIALI PER LE IMPRESE DI VENEZIA E DI CHIOGGIA  
 
Giustizia europea: sgravi di oneri sociali per le imprese di Venezia e di Chioggia Il 28 novembre 2008 è stata pronunciata la sentenza del Tribunale di primo grado nelle cause riunite T-254/00, T-270/00, T-277/00 - Hotel Cipriani Spa e a. / Commissione – con la quale è stato affermato che gli sgravi degli oneri sociali per le imprese di Venezia e di Chioggia costituiscono Aiuti incompatibili con il mercato comune e i beneficiari sono tenuti a restituire le agevolazioni ottenute. Per gli anni 1995, 1996 e 1997, la legge italiana n. 206/1995 ha esteso, alle imprese insediate nel territorio insulare di Venezia e di Chioggia, il regime di aiuti previsto sin dal 1978 a favore del Mezzogiorno. Gli oneri sociali dovuti dai datori di lavoro sono stati ridotti, se non addirittura eliminati per i nuovi posti di lavoro creati nelle imprese. Questi sgravi hanno raggiunto un importo medio pari a Eur 37,7 milioni annui, ripartiti tra 1645 imprese, e le esenzioni hanno raggiunto un importo pari a Eur 292 831 annui, ripartiti tra 165 imprese. Con decisione 2000/394/Ce, la Commissione ha ritenuto che questi sgravi e/o riduzioni costituiscono aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune, qualora concessi ad imprese che non siano piccole e medie imprese (Pmi) e che non siano insediate in zone legittimate a godere di una deroga sulla base delle caratteristiche specifiche della regione. Peraltro, la Commissione esige che l´Italia richieda ai beneficiari la restituzione degli aiuti corrisposti, più gli interessi nel frattempo maturati. Tra queste imprese, 59 hanno impugnato detta decisione e il Tribunale ha scelto tre cause “pilota” tra le 37 che non sono state dichiarate irricevibili. La Commissione ha sostenuto che le domande delle imprese erano irricevibili, in quanto queste ultime non erano legittimate ad agire. Infatti, secondo la Commissione, poiché la decisione impugnata ha portata generale ed astratta, i beneficiari, di conseguenza, non sarebbero direttamente ed individualmente interessati. Secondo il Tribunale, benché una decisione relativa ad un regime di aiuti abbia portata generale, quando la Commissione accerta l´incompatibilità con il mercato comune di un regime di aiuti e impone la restituzione degli aiuti corrisposti, tutti i beneficiari effettivi sono perfettamente identificabili. La circostanza di appartenere ad una cerchia chiusa di beneficiari effettivi di un regime di aiuti, colpiti in modo speciale dall´obbligo di restituzione, è sufficiente a contraddistinguere ciascuno di loro rispetto a qualsiasi altro soggetto. Nel caso di specie, l´individuazione deriva dalla lesione particolare causata dall´ordine di recupero agli interessi dei membri, perfettamente identificabili, di questa cerchia chiusa. Nel merito, le imprese hanno sostenuto che gli sgravi degli oneri sociali compensano gli svantaggi strutturali e le condizioni sfavorevoli del mercato del lavoro nella zona lagunare, che si traducono in costi aggiuntivi sostenuti dalle imprese (in particolare, per la manutenzione di edifici che fanno parte del patrimonio storico e paesaggistico, oltre ai costi aggiuntivi per i trasporti). Gli sgravi, pertanto, non conferirebbero nessun vantaggio economico, non inciderebbero sul volume degli scambi tra gli Stati membri e non altererebbero la concorrenza. Il Tribunale constata che le imprese non hanno dimostrato l´esistenza di un nesso diretto tra i costi aggiuntivi effettivamente sostenuti e l´importo dell´aiuto riscosso da ognuna di esse. La mera circostanza che le imprese insediate nella laguna siano esposte a costi più elevati rispetto alla terraferma non consente di dedurre che il regime non attribuisca loro nessun vantaggio e non introduca una discriminazione nei confronti dei loro concorrenti, in Italia o in altri Stati membri. Per quanto concerne la specifica posizione, in particolare, delle imprese incaricate di pubblici servizi, come la distribuzione del gas, il Tribunale sottolinea che incombe allo Stato membro ed ai beneficiari del provvedimento dimostrare che quest´ultimo non costituisca un aiuto o che sia compatibile con il mercato comune. La Commissione non è tenuta ad effettuare un´analisi individuale, qualora le autorità nazionali o i terzi interessati non le abbiano comunicato, durante il procedimento amministrativo, informazioni specifiche concernenti i detti beneficiari. Parimenti, in presenza di un regime di aiuti multisettoriale, la portata dell´obbligo di motivazione gravante sulla Commissione dipende dai dati e dagli elementi comunicati a questa istituzione dallo Stato membro e dagli interessati in sede di procedimento amministrativo. Inoltre, il Tribunale ricorda che, per la concessione di deroghe al divieto di aiuti, la Commissione dispone di un ampio potere discrezionale. A questo riguardo, il sindacato giurisdizionale si limita alla verifica del rispetto delle norme di procedura e di motivazione, dell´esattezza materiale dei fatti e dell´assenza di errori di diritto o concernenti la valutazione dei fatti, o di sviamento di potere. Per quanto concerne gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di determinate attività o di determinate regioni economiche (“deroga regionale”), il Tribunale rileva che solo alcune zone del territorio di Venezia sono comprese nell´elenco delle regioni legittimate a godere di una deroga regionale, approvato dalla Commissione in base a criteri comuni e ad un progetto notificato dallo Stato membro interessato. Inoltre, la natura di aiuto al funzionamento degli sgravi degli oneri sociali di cui trattasi bastava a giustificare il diniego della Commissione di autorizzarli a titolo di aiuti regionali. Infine, il Tribunale respinge la giustificazione degli aiuti motivata dai vincoli imposti dalla legge italiana a fini di tutela del patrimonio storico ed artistico (“deroga culturale”). Non è dimostrato che i costi aggiuntivi connessi alla conservazione del patrimonio siano sostenuti da tutte le imprese che godono degli sgravi degli oneri sociali. Peraltro, non è dimostrato nessun legame tra l´importo delle esenzioni fiscali e la portata dei vincoli culturali ed architettonici. Pertanto, il Tribunale conclude che Commissione non ha violato i limiti del suo potere discrezionale giudicando che gli sgravi e le esenzioni dagli oneri sociali costituiscono aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune, poiché essi non soddisfano nessuna delle condizioni per l´applicazione delle deroghe previste dal Trattato. Esso conferma l´obbligo per l´Italia di recuperare gli aiuti illegittimi, allo scopo di ristabilire la situazione esistente prima della loro concessione. Sulla base delle suddette considerazioni, il Tribunale respinge i ricorsi .  
   
   
PRIVACY: SANZIONATE LE INFORMATIVE INCOMPLETE  
 
L´informativa sulla privacy relativa a dati personali raccolti via web deve contenere tutte le informazioni elencate nel Codice in materia di protezione dei dati personali. Lo ha ribadito il Garante privacy che ha ingiunto ad una società il pagamento di seimila euro. La società, tramite il proprio sito web, raccoglieva i dati personali di cittadini interessati a ricevere informazioni sui servizi offerti, che riguardavano l´assistenza allo studio e la preparazione agli esami universitari. Nel sito, in particolare, venivano raccolti indirizzi e-mail e numeri di telefonia mobile, specificando che il recapito telefonico fornito dagli interessati sarebbe stato utilizzato esclusivamente "per un contatto da parte di un commerciale". Il Garante aveva contestato alla società la violazione prevista dal Codice (omessa o inidonea informativa all´interessato). La società non aveva dato corso al pagamento in misura ridotta e si era anzi opposta sostenendo non solo che l´informativa proposta conteneva tutte le informazioni specificate nel Codice, ma anche che gli indirizzi e-mail e i numeri di cellulare raccolti non potessero essere definiti dati personali, sia perché non in grado di identificare una persona, sia perché non compresi tra le tipologie annoverate nella definizione di dato personale fornita dal Codice. Tali motivazioni sono state ritenute inadeguate a giustificare il comportamento dell´azienda. Agli interessati, infatti, non era dato sapere né le modalità del trattamento dei propri dati, né i soggetti ai quali potessero essere comunicati. Addirittura, gli estremi identificativi del titolare del trattamento riportati sul sito erano incompleti. Nel provvedimento viene inoltre chiarito come il numero di telefonia mobile e l´indirizzo e-mail siano appunto dati personali, tanto che una specifica sezione del Codice è stata dedicata alla disciplina dei trattamenti di dati personali effettuati tramite comunicazioni elettroniche".  
   
   
PRIVACY: NIENTE DIAGNOSI NEI CERTIFICATI PER MALATTIA  
 
Il datore di lavoro pubblico non è legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l´indicazione della diagnosi. In assenza di specifiche disposizioni, il lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell´inizio e della durata dell´infermità. Lo ha ribadito il Garante vietando al Ministero della giustizia-Dipartimento dell´amministrazione penitenziaria (Dap) il trattamento dei dati personali idonei a rilevare lo stato di salute del personale del Corpo della polizia penitenziaria relativi all´indicazione della diagnosi dei certificati di malattia. Il provvedimento è stato adottato a seguito della segnalazione di un sindacato il quale lamentava il fatto che il Dipartimento dell´amministrazione penitenziaria richiedesse certificati medici del personale di polizia penitenziaria indicanti, oltre alla prognosi, anche la diagnosi. La normativa prevede che la raccolta da parte del datore di lavoro di certificazioni mediche dei dipendenti comprensive di diagnosi è consentita solo se espressamente prevista da specifiche disposizioni. Dalla documentazione trasmessa dal sindacato all´Autorità non è invece risultato che le disposizioni normative citate dal Dap fossero idonee per acquisire informazioni personali relative alla diagnosi. Il Dipartimento fondava erroneamente tale richiesta su alcune direttive contenute in una circolare, la quale faceva riferimento a determinati articoli del Codice privacy (attinenti non all´acquisizione della diagnosi sulle certificazioni mediche, bensì al consenso dell´interessato al trattamento dei dati personali) e a due leggi (che riguardavano genericamente la facoltà di disporre accertamenti sulle assenze dei dipendenti e il trattamento dei dati sensibili e giudiziari da parte del ministero). Nel provvedimento, l´Autorità ha sottolineato anche che, ai fini del riconoscimento dei congedi di malattia, non risulta indispensabile trattare il dato personale relativo alla diagnosi. Contestualmente al divieto di trattamento dei dati, il Garante ha prescritto al Ministero della giustizia di impartire le disposizioni opportune al fine di conformare il trattamento dei dati alle vigenti disposizioni in materia di protezione dei dati personali, dando comunicazione delle determinazioni adottate.  
   
   
PRIVACY: CARTELLE CLINICHE DEI DEFUNTI ACCESSIBILI AI FAMILIARI  
 
I dati contenuti all´interno delle cartelle cliniche dei defunti e di eventuali verbali dell´ autopsia devono essere accessibili ai familiari. Lo ha stabilito il Garante accogliendo il ricorso di un uomo che, a seguito dell´improvvisa scomparsa della sorella, aveva più volte richiesto all´azienda ospedaliera presso la quale era deceduta, la comunicazione dei dati personali contenuti in una cartella clinica e nel verbale dell´autopsia. L´ospedale aveva inizialmente chiesto all´interessato, richiamando il Codice in materia di protezione dei dati personali, di chiarire le ragioni che giustificavano la visione della cartella clinica della sorella. L´uomo aveva risposto di ritenere la propria richiesta motivata, oltre che da questioni di affetto familiare, da esigenze di tutela della propria salute: la conoscenza di un´eventuale origine ereditaria o genetica del male che aveva colpito la sorella avrebbe potuto consentirgli eventuali rimedi preventivi. Anche davanti a tali motivazioni l´ospedale continuava, tuttavia, ad opporsi alle richieste dell´uomo. Nella propria decisione del Garante ribadisce che il Codice tutela l´interesse dei familiari ad accedere alle documentazioni contenenti i dati personali di persone decedute. Il provvedimento chiarisce anche che la norma, sulla base della quale l´ospedale fondava il proprio diniego alle richieste dell´uomo, disciplina la richiesta di accesso ai dati personali di un defunto da parte di una persona diversa dall´interessato (o comunque non legittimata all´accesso in quanto familiare). Il Garante ha perciò ordinato all´azienda ospedaliera di fornire riscontro alle richieste dell´interessato entro un termine stabilito .  
   
   
GRUPPO GALGANO: COMPETITIVITÀ ATTRAVERSO QUALITÀ E INNOVAZIONE  
 
Martedì 25 novembre, presso l’Unione Industriale (Centro Congressi - Sala Torino) si è svolto l’incontro - dibattito aperto in tema “Competitività attraverso Qualità e Innovazione”, cui sono intervenuti Roberto Merlo, partner del Gruppo Galgano, ed Ezio Bruno, titolare dell’azienda Frandent. Roberto Merlo ha precisato che “… senza Qualità e Innovazione non c’è crescita per le aziende che, anche in Italia, perdono l’occasione di essere più competitive, creando valore per il cliente, nell’attuale scenario economico”. Ezio Bruno, titolare di Frandent, azienda con sede a Osasco – Torino - che costruisce macchine agricole, ha portato la testimonianza di un percorso, partito nel novembre del 2006, in ottica di innovazione perseguita sia a livello organizzativo tramite una radicale ridefinizione dell’organizzazione produttiva, sia modificando l’approccio alla cultura della qualità e del miglioramento, sia sul piano commerciale e di marketing insegnando agli operatori a comunicare meglio le cose giuste. L’evento di Torino si inserisce nella Campagna Nazionale Qualità della Galgano, giunta al suo 20° compleanno, volta a testimoniare il ruolo strategico della Qualità a beneficio del Sistema Paese. La Campagna è stata ideata dalla Galgano in occasione della nascita della Giornata Mondiale della Qualità (che cade sempre il secondo giovedì di novembre) voluta e promossa dalle tre grandi Associazioni Mondiali della Qualità di Giappone “Juse”, Stati Uniti “Ascq oggi Asq” e Europa “Eoq”. La Giornata Mondiale è stata poi inglobata, nel 1995, nella Settimana Europea della Qualità, giunta quest’anno alla sua 14a edizione, sotto lo slogan “Quality is back – No Quality, No Business” .  
   
   
ASSINFORM: SALGONO A 505 LE AZIENDE ASSOCIATE  
 
Assinform, l’associazione aderente al sistema Confindustria che riunisce le principali aziende di Information Technology (It) operanti in Italia, ha approvato l’adesione di 12 nuove aziende. Contestualmente, ha ratificato l’ingresso in Consiglio Direttivo di due nuovi membri, con la carica di Vice Presidente, e l’ingresso di altri tre nuovi membri in Giunta. Ennio Lucarelli, Presidente Assinform, ha così commentato “I nuovi associati portano a 42 il numero dei nuovi ingressi nel corso del 2008 e a 505 il numero delle aziende che compongono una base associativa, oramai tra le più numerose in seno al sistema Confindustria. E’ un risultato che premia la capacità di conciliare programmi e servizi di interesse pratico per le imprese, con gli approfondimenti e le analisi sul settore, nel contesto dell´economia nazionale e internazionale che sono uno dei punti di forza dell´Associazione, come dimostra l´autorevolezza del Rapporto Assinform giunto quest´anno alla 39. Ma edizione. Impegni questi finalizzati a impostare un chiaro confronto con le Istituzioni e il Governo, al fine di offrire un contributo qualificato alla definizione di politiche strategiche, in cui possa emergere il legame profondo che sussiste tra lo sviluppo e l´innovazione dell´It italiana con la crescita dell´economia e lo sviluppo sociale nel nostro Paese. Mi sembra, inoltre, molto significativo che i nuovi ingressi avvengano, oramai da tempo, dalle aree territoriali più diverse, a conferma del radicamento profondo che ha il settore nel sistema produttivo italiano. Tutto questo dà ulteriore stimolo e forza all’Associazione. ” Entrano in Consiglio Direttivo, l’organo esecutivo di Assinform guidato dal Presidente Lucarelli, entrambi con il ruolo di Vice Presidente: Biagio De Marchis, Direttore del Public Sector Ibm Italia, con delega all´innovazione tecnologica e presente anche nella Giunta associativa e Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato Microsoft Italia, con delega all´internazionalizzazione. Nella Giunta, l’organo sociale allargato che, guidato dal Presidente, pianifica e coordina le linee d’azione dell’Associazione, entrano Germano Fanelli, Ceo di Metasystem Group spa, (holding di controllo di Octo Telematics); Maria Rita Fiasco, Senior Partner Gruppo Pragma; Roberto Rosti, Managing Partner Linneo. I dodici nuovi ingressi approvati dal Consiglio Direttivo dell’Associazione, sono: Aicod Srl (Parma), specializzata nella progettazione, produzione, assistenza e commercializzazione di soluzioni Web per l’informazione e la comunicazione digitale; Amadeus Italia Spa (Milano), fra i leader mondiali per le soluzioni e i servizi per il marketing, la vendita e la distribuzione, nel settore dei viaggi e del turismo; Comdata Spa (Torino), Partner Industriale per la gestione dei processi operativi di business, propone un’offerta distintiva che integra Consulenza Specialistica, Tecnologie evolute e Strutture Operative di eccellenza; Data Ware Srl (Roma), operante nell’integrazione di sistemi, nella consulenza e nella fornitura di prodotti applicativi di nuova generazione; Drake Srl (Milano), attiva nei progetti di E-business per l’efficienza aziendale e l’incremento delle vendite; Futuretech Srl (Avellino), specializzata nella consulenza, progettazione e sviluppo di sistemi Ict di Business Process Automation a supporto di progetti di Bpm di successo; Gruppo Resi Informatica Spa (Roma), all’avanguardia nello sviluppo e fornitura di soluzioni per il Network & Security Management e i Vas; K Team Services and Technologies Srl (Milano), neocostituita società di consulenza internet con focalizzazione in ambito marketing e comunicazione digitale che produce applicazioni It e contenuti multimediali sia a livello locale che internazionale; Octo Telematics Srl (Roma), società di Metasystem Group specializzata nella fornitura di sistemi e servizi telematici per il mercato assicurativo e auto motive; Panasonic Italia Spa (Milano), filiale italiana di Panasonic Corporation, produttore e fornitore a livello mondiale di elettronica di consumo, materiale elettrico e componentistica, strumentazione industriale, sistemi telematici e per l’ office automation; Plantronics Acoustics Italia Srl (Vimercate), consociata dell’omonimo gruppo, leader mondiale nei prodotti per ufficio, i contact center e la comunicazione mobile; Serco Spa (Roma), consociata italiana del leader mondiale dei servizi ad alto contenuto tecnologico per i settori dell’aerospazio, dell’It, della Pa e della sicurezza urbana.  
   
   
VENDITA A DOMICILIO: NEI PRIMI NOVE MESI IL FATTURATO SFIORA IL MILIARDO DI EURO (+4,5%). TERZO TRIMESTRE IN LINEA CON L’ANDAMENTO ANNUO: ADDETTI A QUOTA 238MILA (+8,9%)  
 
I primi nove mesi delle imprese associate Avedisco (Associazione vendite dirette servizio consumatori) hanno fatto registrare un fatturato di 999 milioni di euro e, grazie all’andamento del terzo trimestre, hanno segnato una crescita del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il settore più dinamico è stato la “cosmesi/accessori moda” che ha registrato una crescita dell’8,7%. Bene anche il comparto “alimentare/nutrizionale” (+5,6%) e i “beni durevoli casa” (+4,4%). In flessione i “servizi/utilities” (-6,6%) e il “tessile” (-9,5%). La categoria “altro” ha registrato una crescita del 16,1%. Il settore trainante della vendita a domicilio si è confermato quello dei “beni durevoli casa” che rappresenta il 47,7% della vendita diretta a domicilio. Ancora una volta, si conferma il trend di crescita della forza vendita: a fine settembre gli incaricati sono aumentati dell’8,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando le 238mila unità. «Siamo di fronte a risultati eccellenti -è il commento di Luca Pozzoli, presidente di Avedisco- che dimostrano quanto professionalità, qualità dei prodotti, cura della clientela, attenzione ai particolari e, soprattutto, la fiducia siano espressioni che sovrastano qualsiasi crisi. Anche il numero degli incaricati, in costante e robusto aumento, sono la prova che la vendita a domicilio è un’ottima soluzione sia per chi è alla ricerca di un’opportunità seria di inserimento nel mondo del lavoro sia per quanti cercano risposte alle mille domande che il mercato ci pone di fronte quotidianamente». Paragonato all’intero settore del commercio, la vendita diretta dimostra un ottimo stato di salute. Secondo i dati Istat, il valore delle “vendite del commercio al dettaglio in sede fissa” ha segnato, nei primi nove mesi dell’anno, una flessione dello 0,2% rispetto al 2007. Dato che deriva da performance in netto contrasto tra i comparti. A fronte di un incremento dell’1,6% della grande distribuzione (grazie al risultato degli hard discount), i piccoli dettaglianti hanno subito una flessione dell’1,5%. Le vendite dei “prodotti alimentari” hanno fatto rilevare un incremento dell’1,2%, mentre le vendite di “prodotti non alimentari” sono diminuite dell’1,1% .  
   
   
UNIONCAMERE PIEMONTE: NUOVO PRESIDENTE  
 
Venerdì 28 Novembre 2008, presso il Centro Congressi Torino Incontra, Via Nino Costa, 8, a Torino ai sensi all’articolo 5 dello Statuto dell’ente, si è svolta l’Assemblea di Unioncamere Piemonte, composta dai Presidenti e dai Membri di Giunta delle otto Camere di commercio del Piemonte, che ha proceduto all’elezione del nuovo presidente per il triennio 2009-2011 nella persona di Ferruccio Dardanello, nato a Mondovì il 29/06/1944, laureato in Scienze Politiche, imprenditore, sposato, con una figlia, presidente della Camera di commercio di Cuneo. Unioncamere Piemonte, l’associazione delle otto Camere di commercio della regione, voci istituzionali di un sistema di oltre 470mila imprese registrate in cui sono occupati oltre un milione e 900mila addetti, è il nodo di una rete sempre più ampia di enti camerali nazionali ed internazionali. Le otto Camere di commercio – che contano circa 800 dipendenti – sono da sempre impegnate nella promozione di iniziative volte a favorire lo sviluppo e la valorizzazione, anche all’estero, dell’economia e dei settori produttivi del territorio regionale: l’impegno di risorse investite sul territorio è di quasi 102 milioni di euro (anno 2007). Il neo Presidente Ferruccio Dardanello, intervenendo in chiusura dell’Assemblea, ha ringraziato per la fiducia accordata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi mi onora profondamente. Mi preme innanzitutto rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto dall’amico Renato Viale. Negli anni in cui è stato Presidente, Unioncamere Piemonte è cresciuta molto, sviluppando la propria capacità di rappresentanza del sistema imprenditoriale attraverso un dialogo autorevole con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte. Ringrazio anche il collega Presidente Alessandro Barberis, che ha indicato il mio nome per la candidatura alla presidenza, e l’ex Direttore Massimo Deandreis: senza la sua professionalità molte attività, in special modo quelle legate all’internazionalizzazione, non si sarebbero realizzate con tale rapidità ed efficacia. Ringrazio anche tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro finora svolto per tutto l’impegno che impiegheranno per il prossimo triennio”. Le linee di azione di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio 2009-2011 si concretizzeranno sul progressivo sviluppo di servizi a favore delle Camere di commercio piemontesi e sul rafforzamento a livello regionale del ruolo di attore politico-istituzionale su vari temi, tra cui quelli delle infrastrutture e dell’internazionalizzazione. Un altro ambito che vedrà fortemente impegnata la rete camerale è l’Euroregione Alpmed: un progetto politico ambizioso portato avanti dalle amministrazioni regionali di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone-alpes e Paca, volto a sviluppare una maggiore cooperazione territoriale e condiviso fortemente anche dalle Camere di commercio piemontesi e francesi. “So che il compito che mi aspetta non sarà facile: in questi ultimi mesi la situazione economica internazionale e locale è notevolmente peggiorata. Mai come adesso occorre tenere la mente fredda e non farsi trascinare da un certo pessimismo dilagante - ha aggiunto Ferruccio Dardanello -. L’ultimo dato congiunturale, riferito al periodo luglio-settembre 2008, ci offre nuovamente, dopo undici trimestri positivi, un Piemonte con una flessione della produzione industriale e con prospettive di breve periodo non rosee. Inoltre, non solo le imprese della nostra regione, ma anche il mondo del consumo sta attraversando un momento negativo. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità importante: spetta a noi essere convinti, risoluti e tenaci nel continuare a lavorare per favorire interventi di miglioramento competitivo sia delle nostre imprese che dei nostri territori. Impresa e territorio formano, infatti, un tutt’uno inscindibile, nel quale è proprio il territorio a fornire all’impresa quel ‘quid’ competitivo supplementare per i mercati nazionali ed internazionali. La ricetta è quella di sempre: qualità, innovazione (intesa in senso lato, non solo tecnologica), design e internazionalizzazione”.