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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
DICHIARAZIONE DEI SOSTITUTI DI IMPOSTA ANNO 2008: MODELLO  
 
I modelli 770/2009 Semplificato e 770/2009 Ordinario relativi all´anno 2008 con le proprie istruzioni sono stati approvati. Il Modello 770 Semplificato, Istruzioni e Provvedimento di approvazione del 15 gennaio 2009 è stato pubblicato il 16 gennaio 2009 e il Modello 770 Ordinario, Istruzioni e Provvedimento di approvazione del 15 gennaio 2009, è stato pubblicato lo stesso giorno, ai sensi dell´art. 1, comma 361 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244. Entrambi i documenti sono consultabili nel sito dell’Agenzia delle Entrate .  
   
   
MODELLO 730 RELATIVO AI REDDITI 2008: MODELLO  
 
Il modello 730 per l´anno 2008 con le relative istruzioni è stato approvato il 15 gennaio 2009. Il modello e le istruzioni sono stati pubblicati il 16 gennaio 2009 ai sensi dell´art. 1, comma 361 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il documento è consultabili nel sito dell’Agenzia delle Entrate.  
   
   
DICHIARAZIONE IVA ANNO D´IMPOSTA 2008: MODELLO  
 
Il modello di dichiarazione Iva per l´anno d´imposta 2008 è stato approvato il 15 gennaio 2009. Il modello e le istruzioni sono stati pubblicati il 15 gennaio 2009 ai sensi dell´art. 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il documento è consultabili nel sito dell’Agenzia delle Entrate .  
   
   
CERTIFICAZIONE UTILI ED ALTRI PROVENTI EQUIPARATI: MODELLO  
 
I sostituti d´imposta che nell´anno 2008 hanno erogato utili e altri proventi devono rilasciare, entro il 28 febbraio, idonea certificazione utilizzando il modello e relative istruzioni approvati con provvedimento del 18 novembre 2008 e pubblicati il 18 novembre 2008 ai sensi dell´art. 1, comma 361, legge 24 dicembre 2007, n. 244. La certificazione deve essere rilasciata ai soggetti residenti nel territorio dello Stato percettori di utili derivanti dalla partecipazione a soggetti Ires, residenti e non residenti, in qualunque forma corrisposti e di proventi derivanti da titoli e strumenti finanziari assimilati alle azioni (art 44, comma 2, lett. A) del D. P. R. N. 917/86), da contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza con apporto di capitale (Art. 44, comma 1, lett. F)) e proventi derivanti dalla remunerazione dei finanziamenti eccedenti (art. 98 in vigore fino al 31 dicembre 2007) direttamente erogati dal socio o dalle sue parti correlate. La certificazione, invece, non è rilasciata per utili e altri proventi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva (artt. 27 e 27-ter del D. P. R. N. 600/73) e per utili e proventi relativi a partecipazioni detenute nell´ambito di gestioni di portafoglio (art. 7 del Decreto legislativo n. 461/97). Secondo le istruzioni la certificazione può essere rilasciata anche ai soggetti non residenti che hanno percepito utili o altri proventi equiparati assoggettati a ritenuta a titolo d´imposta o ad imposta sostitutiva, anche in misura convenzionale, e utili ai quali si applicano le disposizioni previste dalla Direttiva comunitaria applicabile alle società madri-figlie (art. 27-bis del D. P. R. N. 600/73). Nel nuovo schema di certificazione sono stati inseriti appositi campi per consentire la separata indicazione dell’importo dei dividendi e dei proventi ad essi equiparati percepiti nel 2008 che concorrono a formare il reddito del percipiente nella misura del 49,72% (utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007) distintamente da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo nella misura del 40% (utili prodotti fino all´esercizio in corso al 31 dicembre 2007).  
   
   
PIANO E-GOVERNMENT: MANOVRA ANTICLICICA E DI MODERNIZZAZIONE DEL PAESE  
 
“Come Associazione nazionale delle imprese d’informatica riteniamo un passo estremamente positivo il rilancio, nell’agenda di governo, del tema dell´e-government, attraverso un intervento che ha il merito di voler rappresentare uno sforzo di razionalizzazione di progetti in essere e di nuovi progetti e servizi da sviluppare per la modernizzazione del Paese” esordisce il Presidente di Assinform Ennio Lucarelli nel commentare il “Piano di E-government 2012” presentato a Roma dal Ministro Brunetta. “Potenzialmente il Piano – continua Lucarelli - che ambisce a raggiungere l’obiettivo di avere in Italia un sistema di e-government diffuso ed efficiente nel 2012, può funzionare da manovra anticiclica per contrastare la crisi in atto e stimolare nel Paese un circolo virtuoso, con la creazione di domanda qualificata di infrastrutture tecnologiche avanzate e sviluppo d’innovazione informatica sul territorio”. “A patto che – avverte il Presidente di Assinform - i finanziamenti destinati ai progetti vengano reperiti e spesi in tempi brevi su progetti ben mirati in modo da garantire risultati concreti”. In quest´ottica, Ennio Lucarelli ravvisa nel Piano una serie di aspetti critici che, se non approfondititi, potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi previsti :" Da una parte la scarsa copertura finanziaria del Piano, che oggi può contare solo su poco più del 20% delle risorse necessarie, può essere motivo di allungamento dei tempi di attuazione dei progetti che rischiano, così, l´obsolescenza tecnologica prima di essere completati; dall’altra la grande molteplicità e varietà di progetti senza una precisa scala di priorità, che leghi gli interventi fra di loro e ai temi strategici per il Paese, fanno temere finanziamenti a “goccia”, con il ripetersi di esperienze fallimentari già percorse”. "Da parte sua Assinform - conclude il Presidente Lucarelli - contribuirà nelle sedi istituzionali per un´efficace approfondimento del Piano e, ove necessario, proporre i miglioramenti più utili”. . .  
   
   
KASPERSKY LAB: SPAM CON IL NOME DI OBAMA  
 

Kaspersky Lab, azienda specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, ha rilevato di recente un’intensa attività di spam che sfrutta la popolarità del nuovo Presidente degli Stati Uniti per colpire migliaia di utenti. Sabato 17 gennaio infatti, il laboratorio di analisi dei contenuti di Kaspersky Lab ha rilevato un intenso traffico di spam, tramite quale veniva annunciata la cancellazione della cerimonia di insediamento del nuovo Presidente prevista per il 20 gennaio. Il contenuto delle e-mail forniva diverse spiegazioni sull’accaduto e un link ad un sito internet per avere maggiori informazioni; praticamente tutti i domini utilizzati per il mailing infetto, avevano nella URL il nome di Obama per convincere gli utenti dell’autenticità del link. Ovviamente il collegamento presente nelle e-mail conduceva a siti infetti in cui l’utente, convinto di cliccare su una news relativa alla cancellazione della cerimonia inaugurale del neo Presidente, si trovava a scaricare un file . Exe sul suo computer. Secondo la classificazione di Kaspersky Lab, il programma maligno scaricato è un’e-mail worm denominato Email-Worm. Win32. Iksmas. Kaspersky Lab ha aggiornato il suo database con questo nuovo worm il giorno stesso della sua scoperta, il 17 gennaio 2009. Ad ogni modo, il rilevatore euristico presente nelle soluzioni antivirus dell’azienda, ha avvisato gli utenti sulla pericolosità del file già prima della sua scoperta. “La cerimonia di insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti è uno degli argomenti più discussi in ogni parte del mondo. Qualsiasi piccola informazione sul suo conto genera molto interesse, sembra proprio che gli spammer abbiamo utilizzato la popolarità del neo Presidente per avere la maggior attenzione possibile da parte degli utenti. E’ un classico esempio di come i cybercriminali facciano uso di tecniche di “ingegneria sociale” per attirare l’attenzione degli utenti”, è il commento di Tatyana Kulikova, Senior Spam Analyst in Kaspersky Lab; “hanno creato un numero incredibile di siti fittizi, ma tutti contengono lo stesso file infetto” ha poi concluso. Come di consueto, Kaspersky Lab raccomanda particolare attenzione quando si visitano siti sconosciuti e un aggiornamento costante del database dell’antivirus utilizzato. Ulteriori informazioni: www. Kaspersky. It

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SOPHOS: NUOVO RAPPORTO SULLA SICUREZZA  
 
Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell´accesso alla rete (Nac), ha pubblicato il nuovo “Rapporto sulla sicurezza 2009”, che delinea lo scenario della criminalità informatica nel corso degli ultimi dodici mesi e presenta le tendenze emergenti per il 2009. Dal rapporto, disponibile all‘indirizzo internet https://secure. Sophos. It/security/whitepapers/index. Html, gli Stati Uniti detengono il primato negativo quanto a siti web che ospitano malware e spam proveniente da computer violati. Lo dimostra il drastico calo, stimato intorno al 75%, delle attività di spamming nello scorso mese di novembre per effetto della chiusura di una società californiana di web hosting, accusata di collaborare con spammer e hacker. “Oltre a inviare la più alta percentuale di spam a livello mondiale a causa dell’elevato numero di computer violati e controllati dagli hacker, gli Usa ospitano anche il maggior numero di pagine web infette”, ha dichiarato Walter Narisoni, Sales Engineer Manager di Sophos Italia. “Il nostro auspicio per il 2009 è che gli Stati Uniti abbiano un impatto meno significativo sulle classifiche. I computer americani, consapevolmente o meno, contribuiscono in maniera determinante ad alimentare il fenomeno dei virus e dello spam, da cui nessuno è immune”. Le indagini svolte da Sophos rivelano che nel 2008 il crimine organizzato ha triplicato gli attacchi ai danni di siti web legittimi, depositandovi programmi dannosi allo scopo di infettare visitatori privati e aziendali. Nel 2008, inoltre, gli hacker hanno lanciato campagne concertate, spacciandosi per produttori di software antivirus e creando quotidianamente nuovi siti web e applicazioni dalle sembianze professionali, con l’intenzione di indurre gli utenti a credere che i propri computer fossero stati violati. Gli esperti di Sophos identificano ogni giorno una media di cinque nuovi siti appartenenti a questa categoria, ma con punte di oltre 20 siti al giorno. Dal rapporto, che documenta in maniera dettagliata gli attacchi più eclatanti sferrati tramite Internet nel 2008, emerge anche un allarmante aumento degli allegati infetti usati dagli hacker per violare i Pc degli utenti e rubarne l’identità, il denaro e i dati. Negli ultimi mesi del 2008 gli esperti di Sophos hanno registrato un numero di allegati e-mail infetti cinque volte superiore rispetto agli inizi dell’anno. Da notare inoltre lo smodato interesse di spammer e autori di malware per i siti di social networking come Facebook, di cui gli hacker hanno sfruttato il buon nome per inviare spam e malware dopo essersi intrufolati nei profili di ignari utenti. “Gli avvenimenti ai quali abbiamo assistito nel 2008 dissipano ogni dubbio sul carattere organizzato e transfrontaliero assunto dalla criminalità informatica, costantemente all’opera per sottrarre denaro e dati a inconsapevoli utenti. Il volume degli attacchi ha segnato un rialzo e gli hacker si avvalgono ormai di sistemi automatizzati per violare siti web vulnerabili o creare nuove varianti di malware”, ha aggiunto Narisoni. “Gli utenti devono prendere atto che persino un sito web legittimo potrebbe nascondere tra le sue pagine un pericoloso malware inseritovi da un hacker. Per il 2009 prevediamo che gli attacchi dal web non subiranno alcuna flessione. A fronte dell’incombente recessione mondiale, diventa sempre più importante che singoli e aziende si assicurino di essere al riparo da tali attacchi”. Gli attacchi tramite Internet sono orchestrati dagli aggressori servendosi in misura preponderante di reti formate da incolpevoli computer privati che, all’insaputa dei proprietari, sono finiti nelle grinfie degli hacker. Sophos esorta utenti privati e aziendali a salvaguardare in modo adeguato i propri Pc installando software antivirus, patch di sicurezza e firewall aggiornati.
attacchi più clamorosi Sql injection ai danni di siti web e un’inondazione di scareware
siti web infetti identificata da Sophos una nuova pagina web infetta ogni 4,5 secondi (un ritmo tre volte superiore al 2007)
Allegati e-mail infetti quintuplicati alla fine del 2008 rispetto all’inizio dell’anno
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SOPHOS: TOP TEN PAESI CON PAGINE INFETTE  
 
Gli Usa ospitano la più alta percentuale di malware in circolazione sul web (37%), strappando lo scettro alla Cina. Dai computer a stelle e strisce proviene la maggior quantità di spam a livello mondiale (17,5%). In aumento le accuse reciproche tra Governi di collusione con la criminalità informatica: Cina, Corea del Nord, Russia e Georgia tra i Paesi accusati di avallare operazioni di spionaggio informatico e attacchi tramite Internet. La top ten dei Paesi che hanno ospitato il maggior numero di pagine web infette nel 2008 è la seguente:
1 Stati Uniti 37,0%
2 Cina (inclusa Hong Kong) 27,7%
3 Russia 9,1%
4 Germania 2,3%
5 Corea del Sud 2,1%
6 Ucraina 1,8%
7 Gran Bretagna 1,7%
8 Turchia 1,5%
9 Repubblica Ceca 1,3%
10 Tailandia 1,2%
L’italia occupa il 16° posto, responsabile di ospitare lo 0. 8% di tutti i siti web infetti identificati. Per maggiori informazioni, tra cui le statistiche sul malware contenuto nei messaggi e-mail, i metodi di rilevamento e i Paesi che inviano la maggior quantità di spam, è possibile scaricare il “Rapporto Sophos sulla sicurezza 2009” alla pagina dall’indirizzo internet https://secure. Sophos. It/security/whitepapers/index. Html. Per l’ultimo podcast di Sophos, che prende in esame il rapporto e illustra le previsioni per il 2009 in tema di criminalità e sicurezza informatica, è necessario visitare il sito http://www. %20sophos. %20com/podcasts. .
 
   
   
PRIVACY: SEMPLIFICAZIONE DELLE MISURE MINIME DI SICUREZZA  
 
Sul sito Web del Garante per la protezione dei dati personali (www. Garanteprivacy. It) e sulla Gazzetta ufficiale n. 287 del 9 dicembre 2008 è stato pubblicato il Provvedimento 27 novembre 2008 del Garante, in materia di “Semplificazione delle misure minime di sicurezza contenute nel Disciplinare tecnico di cui all´Allegato B) al Codice in materia di protezione dei dati personali” (Decreto legislativo n. 196/03). Le nuove previsioni sono immediatamente applicabili da parte di soggetti pubblici e privati, in quanto non richiedono alcuna comunicazione o notifica all’Autorità, e potranno essere aggiornate dall’Autorità con cadenza periodica.  
   
   
S.I.A.E.: FIRMATO IL NUOVO ACCORDO PER LE FOTOCOPIE NELLE COPISTERIE  
 
Lo scorso 13 gennaio la Siae ha sottoscritto un accordo con le Associazioni rappresentative degli autori, degli editori e dei punti di riproduzione che effettuano attività di fotocopiatura, a mezzo fotocopia, xerocopia o strumento analogo, di opere protette. Con tale accordo si è inteso superare le difficoltà applicative finora riscontrate nel sistema di raccolta dei proventi presso i punti di riproduzione (copisterie, copy centers, ecc. ) previsto dal precedente accordo. L’intesa, infatti, istituisce nuove modalità di pagamento dei compensi, fondate su un criterio estimativo globale delle riproduzioni delle opere protette effettuate che tiene conto del numero di apparecchiature riproduttive possedute da ogni punto di riproduzione e della tipologia di attività esercitata. Attualmente l’accordo coinvolge le seguenti organizzazioni: Siae, Aie (Associazione Italiana Editori), Sns (Sindacato Nazionale Scrittori), Slsi (Sindacato Libero Scrittori Italiani), Unione Nazionale Scrittori e Artisti (Uil-unsa), Cna-comunicazione (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), Confartigianato-comunicazione, Casartigiani, Claai (Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane), Legacoop (Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue) e Confesercenti. L’accordo sarà poi esteso anche alle altre Associazioni che vorranno aderire .  
   
   
SIAE: COMPITI  
 
La Società Italiana degli Autori e degli Editori svolge, in via esclusiva, attività di intermediazione per la gestione dei diritti d’autore. La Siae concede le autorizzazioni per l’utilizzazione delle opere protette, riscuote i compensi per diritto d’autore e ripartisce i proventi che ne derivano. L’adesione alla Siae è libera e volontaria. Per tutelare i propri diritti l’autore può curare, personalmente e direttamente, i rapporti con gli utilizzatori o affidarsi all’intermediazione di una organizzazione specializzata e capillare .  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: DEFINIZIONE  
 
La Legge 22 aprile 1941, n. 633 istituisce la tutela delle opere dell’ingegno di carattere creativo, che appartengano alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, al cinema. La tutela consiste in una serie di diritti esclusivi di utilizzazione economica dell´opera (diritti patrimoniali dell´autore) e di diritti morali a tutela della personalità dell´autore, che nel loro complesso costituiscono il "diritto d´autore" che nasce automaticamente con la creazione dell’opera. I principali diritti di utilizzazione economica dell´opera sono: il diritto di riproduzione (diritto di effettuare la moltiplicazione in copie dell’opera con qualsiasi mezzo; il diritto di esecuzione, rappresentazione, recitazione o lettura pubblica dell´opera (diritto di presentare l’ opera al pubblico nelle varie forme di comunicazione sopra specificate; il diritto di diffusione (diritto di effettuare la diffusione dell’opera a distanza mediante radio, televisione, via satellite o via cavo, su reti telematiche, ecc. ); il diritto di distribuzione (diritto di porre in commercio l’opera); il diritto di elaborazione (diritto di apportare modifiche all’opera originale , di trasformarla, adattarla, ridurla ecc. ). Questi diritti permettono all’autore di autorizzare o meno l’utilizzo della sua opera e trarne i benefici economici. I diritti di utilizzazione economica durano per tutta la vita dell’autore e fino a 70 anni dopo la sua morte. Trascorso tale periodo l’opera cade in pubblico dominio. Nel caso di opere in collaborazione il termine si calcola con riferimento al coautore che muore per ultimo. L’opera caduta in pubblico dominio è liberamente utilizzabile senza autorizzazione e senza dover corrispondere compensi per diritto d’autore. Ciò purché si tratti dell’opera originale e non di una sua elaborazione protetta. A difesa della personalità dell’autore, poi, sono assicurati i cosiddetti diritti morali, che si conservano anche dopo la cessione dei diritti di utilizzazione economica e non sono soggetti a termini legali di tutela. I principali diritti morali sono: il diritto alla paternità dell’opera (diritto di rivendicare la propria qualità di autore dell’opera); il diritto all’integrità dell’opera (diritto di opporsi a qualsiasi deformazione o modifica dell’opera che possa danneggiare la reputazione dell’autore); diritto di pubblicazione (diritto di decidere se pubblicare o meno l’opera).  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: IL LAVORATORE NON PERDE IL DIRITTO ALLE FERIE ANNUALI RETRIBUITE CHE NON HA POTUTO ESERCITARE A CAUSA DI MALATTIA  
 
La sentenza della Corte di giustizia pronunciata nei procedimenti riuniti C–350/06 e C–520/06 - Schultz-hoff / Deutsche Rentenversicherung Bund e Stringer e. A / Her Majesty’s Revenue and Customs - ha affermato che il lavoratore non perde il diritto alle ferie annuali retribuite che non ha potuto esercitare a causa di malattia. Allo stesso spetta un indennizzo per le ferie annuali retribuite non godute. La Corte di giustizia delle Comunità europee interpreta così il diritto alle ferie annuali retribuite sancito dalla Direttiva comunitaria 4 novembre 2003, n. 2003/88/Ce, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro. Tale interpretazione è stata richiesta dal Landesarbeitsgericht di Düsseldorf (Germania) e dalla House of Lords (Regno Unito) nell’ambito di controversie aventi ad oggetto il diritto alle ferie annuali retribuite dei lavoratori che si trovano in congedo per malattia. Il Landesarbeitsgericht di Düsseldorf deve pronunciarsi sull’indennità dovuta a un lavoratore che non ha potuto esercitare il suo diritto alle ferie annuali retribuite a causa di un’inabilità al lavoro che ha condotto al suo stesso collocamento in pensione. Secondo la normativa tedesca applicabile, il diritto del lavoratore alle ferie annuali retribuite non godute si estingue alla fine dell’anno civile di riferimento e, al più tardi, allo scadere di un periodo di riporto che, salvo deroga in favore del lavoratore fissata dal contratto collettivo, ha una durata pari a tre mesi. Qualora il lavoratore sia stato inabile al lavoro sino alla fine di tale periodo di riporto, le ferie annuali retribuite non godute non devono essere compensate, alla cessazione del rapporto lavorativo, mediante un’indennità finanziaria. Oltre che su un’analoga richiesta di indennità finanziaria sostitutiva delle ferie annuali non godute durante il periodo di riferimento definito dal diritto britannico, la House of Lords deve pronunciarsi sul caso di un lavoratore che, nel corso di un congedo per malattia di durata indeterminata, ha chiesto al proprio datore di lavoro di fruire di alcuni giorni di ferie annuali retribuite nei due mesi successivi alla domanda. Nella sentenza la Corte rileva che il diritto al congedo per malattia e le modalità del suo esercizio non sono disciplinati dal diritto comunitario. Per quanto riguarda il diritto alle ferie annuali retribuite, gli Stati membri definiscono le sue condizioni di esercizio e di attuazione, precisando le circostanze concrete in cui i lavoratori se ne possono avvalere, astenendosi però dal condizionare il sorgere stesso di tale diritto. In tale contesto il diritto alle ferie annuali retribuite sancito dalla direttiva sull’orario di lavoro non osta, in linea di principio, né all’autorizzazione di ferie annuali retribuite durante un periodo di congedo per malattia né alla loro interdizione, purché il lavoratore interessato abbia la possibilità di esercitare il suo diritto nel corso di un altro periodo. Se le modalità di attuazione del diritto alle ferie annuali retribuite nei diversi Stati membri sono decise dagli stessi Stati, le modalità di riporto delle ferie non godute sono subordinate a taluni limiti. Al riguardo la Corte rileva che il diritto alle ferie annuali di un lavoratore in congedo per malattia debitamente prescritto non può essere subordinato all’obbligo di avere effettivamente lavorato durante il periodo di riferimento stabilito dallo Stato membro interessato. Di conseguenza, uno Stato membro può prevedere la perdita del diritto alle ferie annuali retribuite allo scadere di un periodo di riferimento o di un periodo di riporto soltanto se il lavoratore ha avuto la possibilità concreta di esercitare il suo diritto alle ferie. La Corte osserva che un lavoratore che si trovi in congedo per malattia per l’intera durata del periodo di riferimento e oltre il periodo di riporto fissato dal diritto nazionale non ha la possibilità di fruire delle ferie annuali retribuite. Lo stesso vale per un lavoratore che ha lavorato durante una parte del periodo di riferimento prima di essere collocato in congedo per malattia. La Corte conclude che il diritto alle ferie annuali retribuite non può estinguersi allo scadere del periodo di riferimento e/o di un periodo di riporto fissato dal diritto nazionale anche quando il lavoratore sia stato in congedo per malattia per l’intera durata o per una parte del periodo di riferimento e la sua inabilità al lavoro sia perdurata fino al termine del rapporto di lavoro, ragione per la quale egli non ha potuto esercitare il suo diritto alle ferie annuali retribuite. Per quanto concerne il diritto ad un’indennità finanziaria sostitutiva delle ferie annuali retribuite non godute dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, la Corte dichiara che l’indennità deve essere calcolata in modo da porre il lavoratore in una situazione analoga a quella in cui si sarebbe trovato se avesse esercitato tale diritto nel corso del rapporto di lavoro. Pertanto la retribuzione ordinaria del lavoratore, cioè quella che gli deve essere mantenuta durante il periodo di riposo corrispondente alle ferie annuali retribuite, è parimenti determinante ai fini del calcolo dell’indennità finanziaria sostitutiva delle ferie annuali non godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro.  
   
   
SIAV SPA: NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Lasciato l’incarico di amministratore delegato di Océ Italia Spa, Giovanni Seno è stato nominato amministratore delegato di Siav Spa, azienda leader nella gestione di documenti e processi aziendali. Giovanni Seno, 47 anni, assume l’incarico in Siav Spa dopo tre anni come consigliere di amministrazione della stessa società. Il presidente di Siav Spa, Alfieri Voltan, lo ha voluto al suo fianco per gestire la crescita dell’azienda e il suo sviluppo internazionale. Siav nel 2008 ha registrato una crescita del 56% anno su anno del proprio fatturato. Dice Giovanni Seno: “Con entusiasmo e orgoglio ho accettato la proposta di questo nuovo incarico in un momento di grandi sfide per Siav Spa. L’azienda è in forte crescita e si espande a livello internazionale. La mia esperienza sono convinto possa essere utile in questo stimolante momento storico”. Dopo la laurea in ingegneria elettronica Giovanni Seno inizia la sua carriera in Ibm Italia. Nel 1997 diventa amministratore delegato e direttore generale di Siomatica S. P. A. , società del Gruppo Ibm e nel 2000 è nominato direttore business innovation services South Europe per Ibm Semea. A giugno del 2000 passa alla guida di Océ Italia, uno dei principali fornitori al mondo di sistemi e servizi per la stampa digitale e il document management. In Océ, Giovanni Seno ha fatto parte del managing director council della Corporation. Siav è una società di sviluppo software e di servizi informatici specializzata nella gestione elettronica dei documenti. E’ leader del settore in Italia per numero di collaboratori, circa duecento, e di installazioni, con oltre 2500 clienti. E’ l’unica azienda italiana riconosciuta dal Gruppo Gartner nel panorama internazionale delle società di sviluppo di piattaforme software su questo mercato. Gli utenti di sistemi Siav sono più di 150mila nei settori della Pubblica amministrazione, delle medie e grandi aziende e dei Beni culturali. Nata nel 1990, ha sede a Rubàno in provincia di Padova. Siav è capofila di Siav Group, società distribuite sul territorio italiano e in Svizzera. Siav offre anche servizi e soluzioni informatiche per la scansione e la lettura ottica, la gestione dei flussi informativi e dei processi di lavoro, sviluppo di soluzioni Ocr/icr, supporto tecnico software e hardware, oltre che servizi di outsourcing e Asp documentale.