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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
LE FONTI RINNOVABILI FORNISCONO AL VENETO IL 14 PER CENTO DELL’ENERGIA ELETTRICA. SI DEVE FARE DI PIU’”  
 
Possagno, 26 gennaio 2009 - Negli ultimi anni, i problemi ambientali, economici e di sicurezza dell’approvvigionamento energetico legati alla continua crescita della domanda di energia, nonché all’aumento del costo del petrolio, hanno fatto registrare anche nella nostra regione un rinnovato interesse per le politiche di gestione e controllo della domanda: si tratta di progettualità capaci di produrre risultati apprezzabili, in termini di diminuzione dei consumi, di riduzione dei tempi, di contenimento dei costi. Di efficienza e risparmio energetico, di fonti rinnovabili e di cogenerazione, se ne è discusso all’istituto Cavanis di Possagno in occasione di un convegno cui ha partecipato anche l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. “Una strategia - ha detto l’assessore - e un piano di azione comunitari sulle fonti rinnovabili sono stati elaborati fin dal 1997 nel libro bianco che proponeva l’obiettivo di raddoppiare la quota dell’energia da fonti rinnovabili nel consumo interno lordo dell’Unione europea al fine di passare dalla quota del 6% del 1997 al 12 % nel 2010. Limitatamente alla sola produzione di energia elettrica, il Parlamento europeo pone l’obiettivo di produrre il 22% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2010. Per ciascuno stato membro è stabilito un limite indicativo nazionale che per l’Italia è fissato al 25% sebbene il nostro Paese abbia già detto che il 22% potrebbe essere un valore più realistico. ” Nella Regione del Veneto le fonti rinnovabili forniscono all’incirca il 14% dell’energia elettrica, prodotta essenzialmente con impianti idroelettrici di grandi dimensioni dotati di bacini di ritenuta delle acque. Poiché, quindi, il potenziale idroelettrico della regione è già stato ampiamente utilizzato nel passato, non sono prevedibili ulteriori rilevanti contributi. Quindi l’incremento della fonte idroelettrica deriverà dalla riattivazione o cos-truzione di piccoli impianti idroelettrici ad acqua fluente. Per l’assessore un ulteriore contributo alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili potrà provenire dalla diffusione degli impianti fotovoltaici a condizione che i costi possano diminuire in misura considerevole. Un contributo modesto, ma non irrilevante sarà poi apportato dagli impianti eolici. L’indicazione europea generale è comunque di aumentare l’efficienza con cui consumiamo l’energia del 20% entro il 2020. “Oggi - ha spiegato l’assessore - quando vengono quantificati i benefici economici derivanti dall’adozione di misure per l’efficienza energetica, sono considerati solo i vantaggi di riduzione della bolletta energetica. Ma un ulteriore importante risultato è il fatto che, quando una tecnologia si espande passando da una nicchia ad una diffusione di massa e viene prodotta e distribuita su scala più vasta, i suoi costi si riducono grazie a economie di scala di produzione e alla distribuzione più rapida e al miglioramento tecnologico. La riduzione dei prezzi delle tecnologie resta inoltre un beneficio per tutti gli utenti ed ha effetti diretti sull’aumento della efficienza economica del sistema paese. ” Per dare pronta attuazione alle indicazioni dell’Unione Europea la nostra regione, consapevole che le risorse ordinarie di bilancio non avrebbero consentito di attuare interventi su larga scala, ha ritenuto opportuno destinare alle azioni in materia di energia una parte sostanziosa del programma europeo per lo sviluppo con 67 milioni di euro di incentivi pubblici suddivisi in tre linee di intervento. Il settore produttivo ha già fatto progressi nel campo dell’efficienza energetica, ma è opportuno incentivare l’azione volta a perfezionare le tecniche produttive e a migliorare i rendimenti energetici degli impianti, adottando accorgimenti che consentano di sfruttare il potenziale energetico utilizzando, per quanto possibile, le fonti rinnovabili e sistemi di generazione non tradizionali a bassissimo impatto ambientale. La missione regionale riguarderà le piccole e medie imprese, anche turistiche, in particolare quelle localizzate in ambiti di pregio ambientale. Per altro, il fondo di rotazione regionale finanzia a tassi agevolati: la produzione combinata di energia elettrica e termica da fonti fossili; gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture produttive esistenti; la produzione di energia da fonti rinnovabili; la produzione di energia elettrica mediante celle a combustione. “Occorre operare - ha concluso l’assessore - in stretta sinergia affinché le risorse messe a disposizione possano essere utilizzate al meglio. Un quadro coerente di politiche e misure orientato ad abbattere le barriere per la diffusione delle tecnologie più efficienti già disponibili sul mercato avrebbe una grande rilevanza proprio in un Paese come il nostro che ha grande bisogno di diffondere innovazione nelle tecnologie utilizzate e nella gestione dell’energia, di stimolare cultura tecnica e di fare sinergia con l’economia, di dare una spinta a ricerca e sviluppo per l’industria manifatturiera. Il superamento delle diverse barriere che ostacolano la diffusione delle tecnologie più efficienti richiede non solo qualche generoso incentivo, ma un quadro coerente di politiche, misure e strategie, interventi mirati. Mettere a sistema l’obiettivo dell’efficienza energetica, oltre che un imperativo ambientale, rappresenta perciò una prospettiva economica per l’Italia e per il Veneto. ” .  
   
   
ENERGIA: CONFERENZA REGIONI APPROVA PROPOSTA ASSESSORE GIANNI  
 
Palermo, 26 gennaio 2009 - Le regioni italiane concordano con la proposta dell´assessore all´Industria della Regione Siciliana, Pippo Gianni e riconoscono la legittimità della richiesta di compensazioni da assegnare alle regioni che producono energia in surplus. La proposta Gianni è stata, quindi, accolta ed inserita nel documento sulle “strategie Energetiche” che sarà consegnato al Governo. Il documento, in linea con i principi del federalismo fiscale, prevede che alle regioni che producono energia in eccedenza rispetto al consumato venga riconosciuta una compensazione finanziaria: “Le regioni – ha spiegato Gianni – hanno condiviso il principio secondo cui è corretto consentire a quelle che contribuiscono alla produzione energetica nazionale, e che per tale ragione sopportano un aggravio di natura ambientale e, spesso, sanitaria, di poter usufruire di un ristoro finanziario”. .  
   
   
GPL PER I SICILIANI ANCHE DURANTE FERMO RAFFINERIE”  
 
Palermo, 26 gennaio 2009 - Nessun blocco della distribuzione del carburante Gpl sul territorio siciliano. Il fermo degli impianti di produzione, per manutenzione, previsto fra febbraio e marzo non arrecherà alcuna ripercussione nella nostra regione. Anche nel periodo di fermo degli impianti, verranno regolarmente assicurati gli approvvigionamenti in Sicilia. Questo l´esito dell´incontro, convocato dall´assessore regionale dell´Industria della Regione Siciliana, Pippo Gianni, cui hanno preso parte anche il presidente ed il vice presidente della commissione Attività produttive dell´Assemblea regionale siciliana, Salvino Caputo e Pino Apprendi, e i dirigenti delle compagnie petrolifere Erg, Eni ed Esso di Gela, Milazzo e Priolo. L´incontro si è reso necessario per rassicurare gli utenti e le associazioni di categoria che, a seguito dell´annuncio della chiusura delle raffinerie per urgenti interventi di manutenzione, paventavano una paralisi della attività di distribuzione. .  
   
   
IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIM. 2008  
 
 Milano, 26 gennaio 2009 - A livello internazionale il Iii trimestre 2008 è stato caratterizzato da diverse flessioni degli indici borsistici, dal fallimento della Lehman Brothers (15 settembre) e dalla trasformazione delle banche d’affari Goldman Sachs e Morgan Stanley in banche commerciali. In questo scenario si colloca il credito ipotecario destinato alle famiglie italiane per l’acquisto di abitazioni. Il terzo trimestre del 2008, presenta un volume di erogazioni in flessione rispetto allo stesso trimestre del 2007 (in base al bollettino della Banca d’Italia del 22-01-2009), pari a 12,6 miliardi di Euro con una differenza negativa di -1,4 miliardi di euro, che in termini percentuali (-10,11%) conferma il momento non positivo del mercato (il dato dei volumi erogati include anche i mutui di sostituzione). Considerando, però, il volume delle erogazioni dei primi 9 mesi del 2008 si registra una variazione percentuale rispetto allo stesso periodo del 2007 che ammonta invece -6,9%. L’unica macro area con una variazione positiva è l’Italia meridionale (+1%) tutte le altre hanno un andamento negativo; le variazioni maggiori si sono registrate nell’area centrale (-16%) e insulare (-18%). Il valore delle consistenze dei mutui in Italia registra una crescita, dopo un’iniziale decrescita nel mese di marzo (colonna in rosso) ed aprile, l’andamento ha ripreso ad aumentare fino al mese di novembre (colonna in verde). Considerando un arco temporale di un anno, ovvero rapportando il dato nel periodo di gennaio/novembre 2008 col pari periodo 2007, otteniamo una crescita media dell’ 2% delle consistenze. Il valore dell’importo medio erogato nei primi 9 mesi del 2008 pari a 123. 000 € è in linea con il dato del 2007 ed in ripresa comunque rispetto ai primi 3 mesi del 2008. Tale dato in apparenza anomalo, a fronte di una diminuzione dei volumi erogati e di un mercato immobiliare riflessivo, è spiegato dalla tendenza degli istituti bancari italiani ad erogare mutui alle famiglie considerate più solvibili. A livello regionale si registrano valori molto eterogenei: in Toscana si registra il valore medio erogato di mutui più alto (141. 000 €), in Calabria, quello più basso (94. 000 €). Secondo le nostre stime si può rilevare che l’importo medio a fine 2008 subirà un calo del -0,7%. %) Confrontando gli andamenti dell’Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile), del tasso Bce (parametro per i nuovi mutui a tasso variabile) e dell’Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso) emerge che per quasi tutto il 2008 i due tassi, Euribor e Irs, si sono avvicinati fino a sovrapporsi. Oggi, grazie ai diversi provvedimenti avvenuti sia a livello nazionale che internazionale i due tassi sono tornati ad una situazione abituale. Negli ultimi mesi il tasso Euribor ha subito una serie di cali mentre il 9 ottobre 2008 il tasso registrava il suo valore massimo 5,39%, oggi il tasso è a 2,37%. Pertanto, si è calcolato, che la rata mensile di un mutuo a tasso variabile di 130. 000 euro in 20 anni acceso ad ottobre 2008, costava ad una famiglia 175 euro in più di quanto costerebbe stipularlo ora. Il sistema finanziario internazionale nel 2008 - La crisi che ha colpito il sistema finanziario internazionale ha portato ad interventi senza precedenti che hanno cambiato il modo di fare business di molte banche, indirizzandole più alla valutazione del rischio che ai risultati nel breve periodo. Robusti sono stati i piani di salvataggio attuati dalle Banche Centrali e da quasi tutti i Governi Nazionali: la Francia ha messo a disposizione del sistema bancario 360 miliardi di euro a sostegno all’economia e altri 11 miliardi in aiuto al sistema bancario nazionale. Il primo ministro inglese Brown ha stanziato 37 miliardi di sterline a favore degli istituti di credito e 500 milioni per le piccole imprese. Il nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama si troverà ad affrontare una situazione senza precedenti, secondo gli ultimi dati l’America ha un debito pari al 360% della ricchezza prodotta ogni anno. La manovra del nuovo presidente si aggiungerà agli aiuti già attuati dall’ex presidente Bush, saranno concessi infatti altri 800 miliardi di dollari in aiuto all’economia e la Federal Reserve stanzierà una cifra simile a sostegno delle banche. I provvedimenti attuati in Italia nel 2008 - Nell’ultimo anno il mercato dei mutui in Italia ha visto un susseguirsi di provvedimenti che hanno aumentato la concorrenza nel mondo bancario. L’obiettivo di tali provvedimenti è stato quello di aiutare le famiglie italiane che si sono trovate in difficoltà a causa dell’aumento dei tassi di interesse dell’ultimo periodo. Il decreto Bersani ha introdotto la surrogazione o portabilità del finanziamento, da agosto 2008 a dicembre le operazioni di surroga si aggirano a circa 15. 000. Il 27 Maggio 2008 è stata firmata la convenzione Abi-ministero dell’economia che prevede la possibilità di rinegoziare i mutui a tasso variabile per la prima casa stipulati o accollati, anche a seguito di frazionamenti, fino a tutto il 28 Maggio 2008, finalizzati all´acquisto, costruzione, ristrutturazione dell´abitazione principale ed erogati da banche e intermediari. Mentre il 2009 si apre con un nuovo provvedimento presentato nel Decreto 185/08, novembre 2008. Il Decreto fissa un tetto massimo del tasso di interesse variabile al 4%, se il tasso dovesse superare il 4%, l’eccedenza verrà versata dallo Stato alle banche, viene applicata solo per i mutui accesi prima del 31 ottobre 2008 per l’acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale sono esclusi gli immobili codificati al catasto come ville, castelli, palazzi di pregio artistico/storico, abitazioni signorili e case a schiera). L’unico è che al momento della sottoscrizione del mutuo il tasso utilizzato doveva essere inferiore al 4%. Quindi il decreto riguarderà in linea di massima i mutui accesi tra il 2003 e 2006. Un´altra novità è la possibilità di scegliere se sottoscrivere o cambiare mutuo ancorando, oltre all’Euribor gli interessi al tasso Bce. Di norma il tasso Bce è inferiore di 0,15%-0,25% rispetto l’Euribor e la rata resta bloccata per lunghi periodi, garantendo maggior stabilità, poiché l’aggiornamento del tasso avviene al massimo su base mensile e non viene quotato ogni giorno come accade per l’Euribor, ma come già sottolineato da diverse associazioni di consumatori lo spread applicato per alcuni prodotti a tasso Bce ha superato in alcuni casi la soglia del 2% ed ha eliminato, quindi, la convenienza della scelta tra i due tassi (ora allineati). Conclusioni - La crisi dell’ultimo anno e mezzo ha portato a galla la fragilità del sistema finanziario internazionale. Molte nazioni hanno cercato di tutelare le proprie economie con piani di salvataggio che hanno immesso liquidità nelle proprie economie, riducendo i tassi, ricapitalizzato banche e sostenendo le imprese così da evitare perdite di altri posti di lavori. Un aspetto comune di quasi tutti questi interventi è stato quello di prevenire per il futuro un’altra crisi cercando di depurare il sistema focalizzando gli sforzi verso una valutazione più attenta del rischio. La Banca di Italia ha inviato, infatti, una circolare sulla Vigilanza, nella quale sono descritte le regole per le nuove offerte e le loro comunicazioni. Dal 1° marzo Bankitalia vigilerà sulla comunicazione relativa a nuove offerte e a nuovi prodotti di mutuo, a tasso Bce o Euribor. Ogni istituto di credito dovrà fornire ai clienti, nuovi e vecchi, la documentazione di trasparenza nella quale sono elencati tutti i prodotti di mutuo offerti dalla banca, i tassi, le condizioni economiche/contrattuali e le caratteristiche/rischi tipici dell’operazione. Ogni famiglia avrà a disposizione maggiori informazioni e maggiori possibilità di scelta. È auspicabile che i futuri mutuatari siano più attenti e riflessivi nelle proprie scelte, attraverso l’informazione e la valutazione delle proposte di diversi operatori finanziari, infatti solo la corretta informazione e la trasparenza delle offerte può far aumentare la fiducia dei consumatori che unita alla responsabilità degli istituti creditizi potrà far superare quanto prima questo particolare momento. Fonte: Ufficio Studi Kìron, Gruppo Tecnocasa .  
   
   
CASA, SCOTTI: PONTE LAMBRO STA CAMBIANDO FACCIA VISITA AL QUARTIERE DOVE E´ IN CORSO RISTRUTTURAZIONE DA 31 MLN SOTTOSEGRETARIO MANTOVANI: ESPERIENZA PILOTA PER PIANO NAZIONALE  
 
 Milano, 26 gennaio 2009 - Si concluderanno entro la fine del 2012 i lavori di riqualificazione dello storico quartiere "Ponte Lambro" di Milano. Lo ha confermato l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti che, questa mattina, ha accompagnato il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, Mario Mantovani, in via Ucelli di Nemi per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori. Un intervento da 31 milioni di euro, che fa parte del programma nazionale "Contratti di Quartiere Ii", finanziati per oltre il 50% da Ministero (9,6 milioni) e Regione (9 milioni) - il resto è a carico di Comune, Aler e privati - che restituirà ai milanesi una zona ritenuta molto degradata che sarà completamente trasformata. "Sono molto contento di verificare di persona - ha detto Scotti - che i lavori stanno proseguendo come da programma. Regione Lombardia crede fortemente in questo programma e ciò spiega lo stanziamento, già attivato nel 2005, di 181 milioni di euro che sono andati a sommarsi ai circa 120 del Ministero". "Cifre importanti - ha aggiunto l´assessore - che hanno permesso di avviare 22 Contratti in 16 Comuni della Lombardia (Milano, Bollate, Busto Arsizio, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cremona, Limbiate, Mantova, Pavia, Pioltello, Rho, Rozzano, Sant´angelo Lodigiano, Saronno, Seregno e Sesto San Giovanni). 330 Interventi che riqualifichheranno 10. 000 alloggi". Contratto Di Quartiere Ponte Lambro - Sono diverse le tipologie di interventi che porteranno al recupero di 379 alloggi. La via maggiormente interessata sarà Ucelli di Nemi dove, ai civici compresi fra l´11 e il 36, sarà realizzata la manutenzione straordinaria di 205 appartamenti e ne saranno frazionati altri 22 per ricavarne 44. Al civico 58 ne saranno recuperati altri 35. Nella stessa via il progetto prevede la realizzazione di alloggi protetti per anziani. In via Rilke, invece, è prevista la manutenzione straordinaria di 117 appartamenti. Completano l´intervento la ristrutturazione del mercato comunale, dell´asilo nido, della scuola materna, la sistemazione delle strade, la realizzazione del Laboratorio di Quartiere, la manutenzione straordinaria della Chiesa parrocchiale e la ristrutturazione e riorganizzazione del centro civico di via Parea. Grande soddisfazione per i risultati già visibili è stata espressa anche dal sottosegretario Mantovani che si è augurato che "Milano e la Lombardia possano fare da apripista in vista della prossima approvazione del Piano Casa Nazionale". "La visita di oggi - ha concluso Scotti - dimostra che lo strumento scelto è quello adeguato. La stretta collaborazione con l´Aler di Milano, con il Comune e con il Comitato degli inquilini (oggi era presente un loro rappresentante che si è detto "molto soddisfatto dell´andamento dei lavori e della condivisione di scelte e obiettivi con gli enti") funziona e permette di avere un monitoraggio costante di ciò che è stato fatto e di quello che rimane da fare". "Mi auguro quindi - ha concluso Scotti - che questa stessa collaborazione possa permettere di attivare le risorse necessarie per realizzare gli interventi per gli sfrattati che i Comuni e le Aler lombarde hanno già attivato". Al termine della visita al quartiere Ponte Lambro, l´assessore Scotti ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della mostra itinerante per i 100 anni dell´Aler di Milano. Allestita fino a qualche giorno fa presso la Triennale di Milano e inaugurata dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, nei prossimi mesi sarà ospitata da 9 Comuni della provincia (Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Magenta, Rho, Rozzano e Sesto San Giovanni). "Portare questa mostra nei Comuni dove c´è edilizia residenziale pubblica - ha detto Scotti - è una grande occasione per rendere ancora più salda l´alleanza fra le Istituzioni che mettono a disposizione le case e chi le abita". "Perché - ha concluso l´assessore - chi fa politica per la casa deve avere come unico obiettivo quello di aiutare chi ha bisogno partendo dalla consapevolezza che la persona è al centro di ogni nostra azione di governo". .  
   
   
STANZIATI 4 MILIONI DALLA REGIONE TOSCANA A FAVORE DI ENTI PUBBLICI E SOCIETÀ MISTE PER IL RECUPERO DI AREE DISMESSE»  
 
Firenze, 26 gennaio 2009 - C´è tempo fino al 31 maggio 2009 per ottenere parte dei 4 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per la riqualificazione ambientale di aree produttive artigianali ed industriali. A presentare le domande potranno essere Comuni, province, enti pubblici, comunità montane ma anche università e istituti di ricerca, società miste a maggioranza pubblica e fondazioni a totale composizione pubblica. «Con questo bando la Regione Toscana finanzia la realizzazione di progetti per la riqualificazione ambientale di aree industriali e artigianali caratterizzate dalla presenza di una gestione unitaria ed integrata di infrastrutture e servizi» – ha detto Ambrogio Brenna presentando il bando. «La gestione unitaria e integrata è un requisito che garantisce il rispetto dell’ambiente anche mediante un adegua to sistema di controllo delle emissioni di inquinanti. L’ottica – ha concluso l´assessore - è quella dello sviluppo sostenibile, della competitività, della tutela della salute e della sicurezza». In particolare possono essere finanziati interventi in aree esistenti o dismesse e in aree di nuova realizzazione nelle quali sia prevista la presenza di un gestore unico di infrastrutture e servizi idonei a garantire il raggiungimento del più alto livello di qualità ambientale. Le risorse sono destinate ad interventi effettuati su tutto il territorio regionale. Il bando - finanziato dal P. R. S. E. 2007-2010 (Piano regionale dello sviluppo economico) - prevede agevolazioni con contributi in conto capitale fino alla misura del 80% dell’investimento ammissibile al netto dell’Iva. .  
   
   
UNGHERIA, INVESTIMENTO DA 700 ML. IN SIDERURGIA  
 
Budapest, 26 gennaio 2009 - La società ucraina Vorskla Steel investirà circa 700 milioni di euro per la costruzione di un laminatoio a Fenyeslitke, nella contea di Szabolcs-szatmar-bereg in Ungheria. La Vorskla Steel, afferma l´Ice, conta sugli ordini che dovrebbero provenire dalla realizzazione degli oleodotti del progetto Nabucco o del progetto Blue Stream. Lo stabilimento, che sarà completato nel 2011, inizialmente avrà una capacità annuale di 3 milioni di tonnellate, che sarà portata fino a 5 milioni. .