Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
MALPENSA. MANUTENZIONE A LUFTHANSA, SI´ DELLA REGIONE VIA AL TAVOLO TECNICO CON ALITALIA SU DESTINO SCALI MILANESI  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - Sui destini di Malpensa e di Linate Regione Lombardia continua il lavoro di confronto con Alitalia e il dialogo con Lufthansa, con il presidente Roberto Formigoni direttamente in campo insieme all´assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo. Lufthansa - Se Alitalia lascia Malpensa senza un reparto manutenzione degli aerei, Lufthansa Technik, la branca di Lufthansa che si occupa della manutenzione degli aerei di tutte le compagnie, è pronta a sostituirla. Affittando un hangar di proprietà Sea, lasciato libero da Alitalia. Creando nuovi posti di lavoro (160 persone a regime, a partire dal 2010, che verranno impiegate utilizzando le risorse del territorio) con un livello di formazione più elevata rispetto a quella attuale. E´ quanto emerso oggi al termine di una riunione che si è tenuta al Palazzo della Regione Lombardia tra i vertici della Regione e quelli di Lufthansa Technik. Il presidente Roberto Formigoni, il vice presidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, e l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, hanno incontrato il presidente di Lufthansa Technik, Alexander Heilmann, il direttore di Lufthansa Technik, Josef Rosenblatt, e il direttore dello sviluppo Business a Malpensa di Lufthansa, Marc Cezanne. "Regione Lombardia appoggia questa iniziativa che rappresenta uno dei primi segnali per il rilancio di Malpensa, sia dal punto di vista occupazione che per il business nel mondo aeroportuale, visto che qualifica ulteriormente lo scalo varesino e lo rende ancora più appetibile da parte delle compagnie aeree di tutto il mondo", ha dichiarato il presidente Roberto Formigoni. Il settore formazione e quello di manutenzione sono due parti della Lufthansa Technik. La formazione avverrebbe in loco, la compagnia provvederà solo a predisporre i percorsi formativi. La certificazione finale della formazione, che ha valore mondiale, verrà poi concessa dall´Enac. Alitalia - Si è concordato che partirà già la prossima settimana il tavolo tecnico tra Alitalia e Regione deciso nell´incontro del 19 gennaio tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno e l´amministratore delegato Rocco Sabelli. Il tavolo ha il compito di approfondire le rispettive linee di azione su Linate e Malpensa, alla luce dei dati economici, del piano industriale e delle condizioni giuridiche, per verificare se è possibile rilanciare Malpensa senza annullare Linate. Come noto, Regione Lombardia è disponibile a esaminare progetti di razionalizzazione dei voli sullo scalo milanese, ma non a ridurlo alla sola navetta Roma-milano. L´obiettivo del tavolo è, in sostanza, verificare se è possibile convergere su un piano che soddisfi le esigenze di Alitalia e di Regione Lombardia; altrimenti è sempre pronto il progetto alternativo della Regione. .  
   
   
TRAFFICO IN CRESCITA DEL 5,4% NEL 2008 ALL’ AEROPORTO DI RONCHI DEI LEGIONARI  
 
Ronchi dei Legionari, 26 gennaio 2009 – Nonostante le turbolenze che hanno contraddistinto il settore del trasporto aereo italiano negli ultimi quattro mesi del 2008, l’anno che si è appena concluso ha segnato una crescita del traffico passeggeri del 5,4% all’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Sono infatti stati 782. 461 coloro che hanno utilizzato lo scalo regionale nel 2008, contro i 742. 136 del 2007. Si tratta del terzo anno di crescita consecutivo: il 2007 ed il 2006 avevano infatti registrato trend di incremento superiori al 10% e tale positivo andamento sarebbe continuato anche nel 2008, se non si fossero registrate le numerose cancellazioni operate da Alitalia a partire dal mese di settembre. Nel 2008 è continuato il processo di riequilibrio dei passeggeri internazionali nei confronti di quelli domestici, segnale di una crescente internazionalizzazione dell’offerta: coloro che hanno viaggiato su voli nazionali sono stati infatti il 56%, contro il 63% del 2007 e quindi sono passati dal 37% al 44% coloro che hanno viaggiato su voli internazionali. Nel 2008 hanno operato all’aeroporto di Ronchi dei Legionari 56 compagnie aeree: Alitalia si è confermata il primo vettore, con il 36,3% del traffico, seguita da Airone (18,9%), Ryanair (14,8%), Lufthansa (11,5%) ed Air France (5,4%). La principale rotta si è confermata quella verso Roma Fiumicino, seguita da Milano, Londra, Monaco, Parigi e Napoli. Complessivamente nel 2008 sono state 28 le rotte regolari servite dall’aeroporto di Ronchi, di cui 16 operate con collegamenti di linea. Come già accennato, soprattutto negli ultimi quattro mesi del 2008, a seguito delle note vicende che hanno interessato Alitalia, vi è stata una contrazione nel trend di crescita registrato fino al mese di agosto. Il risultato archiviato per il 2008, quindi, appare particolarmente positivo considerando criticità quali: a) la progressiva chiusura dell’hub di Malpensa, che ha visto dapprima una riduzione delle frequenze dei voli Alitalia e, a partire dal mese di novembre, una totale cancellazione degli stessi; b) la sospensione di una frequenza quotidiana Alitalia per Roma e di ulteriori due frequenze durante i mesi di novembre e dicembre; c) le numerose cancellazioni registrate durante lo stesso periodo. L’ottimo andamento del traffico nel primo periodo dell’anno, il riavvio dei collegamenti per Milano da parte di Air Alps già dal mese di dicembre e l’ottimo andamento dei voli per Parigi operati da Air France dall’inizio della stagione estiva, hanno contribuito favorevolmente al raggiungimento del risultato ottenuto. Sviluppi Futuri - A seguito del recente avvio dell’attività di Alitalia – Compagnia Aerea Italiana, si è assitito ad un’integrazione dei network di Alitalia e di Airone. Ciò ha significato, per lo scalo di Trieste, il mantenimento di cinque voli quotidiani per Roma Fiumicino e la sospensione dei collegamenti per Napoli. Sulla rotta per Roma i posti offerti sono cresciuti rispetto a quanto avveniva precedentemente e nonostante siano stati accorpati i voli dei due vettori che partivano ed arrivavano nelle medesime fasce orarie. Da recenti incontri con i nuovi vertici del vettore, è emerso che è intenzione della “nuova” Alitalia mantenere tariffe competitive su tutte le direttrici, nonché procedere all’analisi delle opportunità correlate all’apertura di nuovi voli diretti. Con l’inizio del 2009, Air Vallée ha sensibilmente migliorato la propria offerta dallo scalo di Ronchi, proponendo voli diretti, dal lunedì al venerdì, per Genova e per Torino: in un’ora di volo è così possibile raggiungere, a bordo di Dornier 328 Jet, i due capoluoghi, con voli dedicati per ciascuna destinazione. Si tratta di un’offerta studiata appositamente per la clientela business, che tuttavia viene utilizzata sempre più frequentemente anche da chi si sposta per il proprio tempo libero, grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo dei servizi. Durante l’anno appena iniziato, particolarmente rilevante sarà l’attività di Ryanair che, a partire dall’inizio dell’orario estivo, collegherà Ronchi quotidianamente a Londra e, su base bisettimanale, a Birmingham, Bruxelles e Cagliari. Sempre su base bisettimanale, dal 5 luglio, verranno offerti dal vettore irlandese voli per Bristol. .  
   
   
NOMINATO DA TRIBUNALE GO PERITO AEROPORTO FVG  
 
Trieste, 26 gennaio 2009 - Il dott. Giulio Bianco, commercialista di Udine, è stato incaricato dal presidente del Tribunale di Gorizia di redigere la perizia che determinerà il valore dell´aeroporto del Friuli Venezia Giulia di Ronchi dei Legionari. La nomina è avvenuta a seguito della richiesta presentata dalla Giunta regionale. Gli assessori regionali alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino, ed alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, incontreranno il dott. Bianco nel corso della settimana. .  
   
   
BRESSO E BAIRATI SCRIVONO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI SULL´AUTO BENE IL TAVOLO, MA DEVE PARTECIPARE ANCHE LA REGIONE  
 
Torino, 26 gennaio 2009 - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e l’assessore all’Industria, Andrea Bairati, propongono con urgenza l’istituzione di un tavolo di lavoro - partecipato anche dalla Regione Piemonte, dagli Enti locali competenti e dai principali attori della filiera, compresi i rappresentanti dei lavoratori - focalizzato esclusivamente sul futuro dell’auto e del suo indotto e la candidatura del Piemonte e di Torino quale sede “naturale” permanente. Per questo hanno scritto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, sollecitando l’adozione di politiche industriali di sostegno e di rilancio competitivo del settore automobilistico per contrastare gli effetti della grave crisi globale del comparto. Questo al di là dell´incontro programmato per martedì con produttori del comparto e concessionari, viste anche le competenze in tema di politica industriale, che vedono le Regioni quali attori principali secondo la Costituzione (la materia e´ "concorrente") e viste le ricadute sociali e amministrative sui territori coinvolti. “Apprezziamo molto l´iniziativa presa dal Governo - spiega la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - e anche l´invito della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a procedere sulla strada degli incentivi ai mezzi più ecologici, ovvero la strada imboccata dalla Regione qualche settimana fa (decisione di acquistare mille autobus poco inquinanti per rinnovare parco mezzi pubblici in Piemonte, ndr). Ma riteniamo essenziale il coinvolgimento di tutto il sistema per affrontare una situazione così complessa”. “Crediamo - dicono nella lettera Bresso e Bairati - che le politiche annunciate dal Governo statunitense e da altri paesi dell’Unione europea nostri diretti concorrenti sul mercato automobilistico e gli aiuti promessi dalla Commissione europea rendano non più procrastinabile un confronto di tutti gli attori. A livello locale questo sta già avvenendo, la Regione ha istituito un tavolo anticrisi cui partecipano le forze sociali e produttive del territorio, da cui è emersa la volontà di coordinare investimenti comunitari, nazionali e regionali ed è stata richiamata la centralità del comparto automobilistico per la nostra economia. Nelle più di mille imprese della filiera - proseguono - che conta circa 70. 000 addetti e che genera quasi l’8% del Pil nazionale, sono concentrati know-how tecnologico, investimenti privati in ricerca, capacità organizzative e risorse umane strategici per il paese, la cui tutela è essenziale per fronteggiare criticità e accelerare il processo di ripresa. Crediamo che oltre agli incentivi di sostegno alla domanda interna, investimenti in tecnologie e ricerca per la produzione clean-tech siano gli elementi chiave per il rilancio del settore”. .  
   
   
FIAT SATA: CASSA INTEGRAZIONE DAL 2 AL 6 MARZO  
 
Potenza, 26 gennaio 2009 - La Fiat ha comunicato il 23 gennaio ai sindacati che la Sata di Melfi si fermerà dal 2 al 6 marzo per una nuova settimana di cassa integrazione. Per ora la nuova settimana di fermo interessa solo lo stabilimento lucano. Lo rende noto il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga. "Il nuovo ciclo di Cigo - commenta Zenga - conferma le nostre perplessità sulle voci infondate che erano circolate nei giorni scorsi sulla possibile riduzione dello stop già programmato a febbraio. Certamente sta pesando l´andamento al ribasso degli ordini registrato in questo primo scorcio del 2009. E le stesse parole di Marchionne nel vertice di ieri sera con i sindacati non lasciavano presagire nulla di buono. Ora mi auguro che il governo rompa gli indugi e faccia seguire i fatti alle parole. L´apertura di Berlusconi sugli aiuti al mercato automobilistico mi sembrano un passo avanti rispetto alla linea attendista finora seguita dal governo". .  
   
   
LA MACCHINA AD IDROGENO PROGETTATA AL POLITECNICO DIVENTA REALE. ANCHE DUE STUDENTI DEL MASTER IN MANAGEMENT ESCP-EAP NEL TEAM CHE HA CREATO IL VEICOLO A BASSO CONSUMO ENERGETICO IN GRADO DI DIVENIRE IL PUNTO DI RIFERIMENTO MONDIALE NELLA SUA CATEGORIA.  
 
Torino, 26 gennaio 2009 - L´idea nasce nel 2006. Creare un gruppo di ingegneri leader nei relativi settori destinati a rappresentare l’eccellenza della tecnologia e della competenza automobilistica piemontese. A portarla avanti è un team del Politecnico di Torino che si occupa di progettazione di veicoli a propulsione alternativa. Nel 2007 il progetto vede la luce, nel 2008 il team diventa operativo, nel 2009 rafforzerà la sua attività. Il suo nome è: H2polito - molecole da corsa: un laboratorio-azienda. Con il benestare del Rettore del Politecnico, il prof. Francesco Profumo e sotto la guida dell´ Ing. Cozzari, del Faculty Advisor Ing. Carello e del Responsabile di Ingegneria dell´Autoveicolo, il prof. Pietro Appendino, il progetto decolla e, nel 2008, 15 studenti di Ingegneria producono una vettura, Idra08: il prodotto dell’azienda-laboratorio diventa realtà. Il mercato è rappresentato dalla competizione, i regolamenti dai capitolati di gara dove il giudizio è istantaneo. Il veicolo, con propulsore ad idrogeno, partecipa ed ottiene il podio nelle più rinomate competizioni di categoria: la Sem - Shell Econ Marathon, la Formula Electic & Hibrid Italy e diviene “Progetto dell’Anno” del Politecnico di Torino. Parallelamente nasce lo Steering Committee, un comitato guida di docenti universitari e aziendali che segue gli studenti del team nella loro attività per condurli, come relatori di tesi innovative e sperimentali, al termine del loro percorso universitario. “Grazie ai successi del 2008 il team del Politecnico ha effettuato una forte campagna di reclutamento all’interno del Politecnico. E’ durante questa fase che si inseriscono le nostre candidature - racconta Davide Massa che, insieme a Gianluca Manzi, è studente del Master Mim della Escp-eap, il percorso di Laurea Specialistica congiunta tra il Politecnico di Torino e la Escp-eap -. Dopo il conseguimento della Laurea di I livello al Politecnico e dopo due anni fra Parigi e Londra, siamo tornati a Torino per il terzo anno del master Escp-eap, che stiamo svolgendo. Il team leader del progetto, Andrea Airale (Ingegnere autoveicolo), si è mostrato fin da subito interessato ai nostri profili manageriali e insieme abbiamo costituito il “gruppo Management” del progetto Idra 2009. Nell’ambito del progetto è previsto che gli studenti membri del team sviluppino tirocini e tesi riguardanti le attività svolte. Questo progetto è diventato così il nostro tirocinio del terzo anno del Master, qui a Torino. Si svilupperà durante tutto l’anno accademico e rappresenterà in buona parte le nostre tesi. Passione, Iniziativa e coraggio sono i pilastri portanti. Con la nostra partecipazione, cercheremo di dare quest’anno ancora più importanza alle relazioni con le aziende e di poter accrescere la visibilità della vettura. Alcune sue componenti sono molto interessanti per il futuro sviluppo delle automobili. Anche se presenta caratteristiche totalmente differenti dalle vetture convenzionali, ed un suo probabile utilizzo commerciale al momento è considerato estremamente remoto, le aziende possono testare sul nostro prodotto le loro innovazioni. Idra08 è un prototipo. Un progetto di altissima qualità e H2polito si considera un banco di prova a disposizione delle aziende “car maker” partner, in grado di offrire loro soluzioni innovative”. La business school Escp-eap è impegnata nel networking di questo progetto. Manzi e Massa vi hanno apportato un rilevante contributo dal punto di vista manageriale. Ciò è da attribuire all’esperienza estera maturata tramite la business school negli anni trascorsi a Parigi e a Londra. Esperienza che ha permesso loro di vedere dall’interno l’organizzazione, il funzionamento e il mind-set delle top-companies europee e mondiali. Il Politecnico di Torino ne è il principale investitore, sia dal punto di vista economico che strutturale. Ha garantito infatti l’assistenza dei professori, le attrezzature, le aule e i dipartimenti per effettuare test sulla vettura. La lungimiranza e alla professionalità dei professori ha fatto sì che venissero coinvolte anche aziende esterne all’ambiente accademico. Queste hanno fornito un valido apporto finanziario, ma soprattutto tecnico, grazie al sostegno di loro consulenti specialisti. Esse sono: General Motors, Skf, Exp, Selmat, Polytec Group, Formula, Adapco, Hysylab, Solidworks, Trafiltubi, Ages, Burkert, Sapio, e Oms. Nel 2009 (Maggio-luglio) Idra parteciperà a nuove e altrettanto sfidanti competizioni tra le quali: Formula Ehi Ehi 2009: Roma circuito sperimentale dell´Enea; Sem Europe 2009: Eurospeedway Lausitz (Germania); Uk 2010: Rockingham (Inghilterra); Sem Usa 2010: Californian Speedway (Los Angeles - California) La vettura Idra08 è stata esposta al Museo dell’automobile, ed è stata presentata all’ambasciatore americano in Italia, durante la sua visita a General Motors, a Torino. .  
   
   
PROPOSTA RIDUZIONE TASSO ALCOLEMICO - TARICCO SCRIVE A BERSLUCONI E ZAIA: NECESSARIO DISTINGUERE VINO E SUPERALCOLICI. SERVE EDUCAZIONE AL CONSUMO  
 
 Torino, 26 gennaio 2009 - In merito alla proposta, in discussione in questi giorni alla Commissione Trasporti della Camera, che vorrebbe introdurre il limite 0. 0 come soglia del tasso alcolemico consentito per chi guida, modificando così il Codice della Strada, l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro per le politiche agricole Luca Zaia e al Presidente della Commissione trasporti Mario Valducci e invitato gli assessori italiani a fare altrettanto. Riconoscendo l’assoluta necessità di affrontare il problema degli incidenti stradali e dei recenti fenomeni di cronaca, l’Assessore ha espresso la propria sorpresa e le proprie perplessità su una proposta che rischia di sovrapporre tipologie di consumo molto diverse: quella dei superalcolici e quella di prodotti come il vino che vengono acquistati e utilizzati in tutt’altro contesto. “Il vino – scrive Taricco – è una bevanda storicamente e culturalmente legata in modo forte alla nostra storia e alla nostra tradizione, e si caratterizza per una modalità di consumo che è quanto di più lontano dallo sballo e dall’ubriacatura; è invece educazione al bere moderato e consapevole e non ha connessioni con l’incidentalità che si vorrebbe ridurre. ” “Se si vuole seriamente affrontare il problema della guida alterata – afferma l’Assessore – occorre chiedersi quali sono le conseguenze di una pubblicità esplicita e camuffata che ha trasformato l’uso di alcuni prodotti in qualcosa di molto “in” e ha favorito l’adozione di certi modelli comportamentali da parte dei giovani. Credo sia inoltre necessario chiedersi se l’apertura dei locali fino alle prime ore del mattino non abbia una reale correlazione con l’abuso di alcune sostanze e se non sia opportuno ripensare i tempi del divertimento e della notte. ” “Credo, sul modello di altri paesi europei, che la soluzione non sia quella di abbassare ulteriormente la soglia del tasso alcolemico, ma rendere rigorosi i controlli facendo rispettare le regole che già esistono e lavorando sulla prevenzione a livello educativo e sociale. Mi auguro – conclude Taricco – che questo possa essere un contributo alla riflessione perché non si rischi di arrivare a scelte sull’onda di sollecitazioni emotive che non risolverebbero il problema e danneggerebbero un settore come quello del vino che in questi anni si è lodevolmente impegnato nel promuovere un modello di consumo consapevole. ” .  
   
   
INCIDENTI STRADALI IN PROVINCIA DI BOLZANO 2007 CALANO INCIDENTI E FERITI, STABILE IL NUMERO DI DECESSI  
 
Bolzano, 26 gennaio 2009 - Nel 2007 in provincia di Bolzano si sono verificati 1. 216 incidenti stradali, i quali hanno causato la morte di 54 persone. Ad altri 1. 557 soggetti sono state inoltre riscontrate lesioni di diversa gravità. Rispetto all’anno precedente, si nota una forte contrazione sia del numero di incidenti stradali (-15,1%), che del numero di feriti (-16,5%). I morti invece sono rimasti stabili (54 decessi per anno). Occorre tuttavia sottolineare come, a causa della modalitá di invio dei dati adottata dal Comune di Bolzano e della mancata stima effettuata da Istat (che l’anno scorso invece aveva provveduto ad effettuare) non sia stato possibile includere nella presente rilevazione una parte degli incidenti avvenuti sul territorio del capoluogo. L´analisi dell´incidentalità nel lungo termine evidenzia un andamento crescente del numero degli incidenti e dei feriti nel periodo 1993-2002. A partire dal 2003 inizia un trend discendente, attribuibile anche in parte all´entrata in vigore del Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 2003, che ha introdotto la patente a punti e nuove regole in tema di codice della strada. Nel 2007, luglio e agosto sono stati i mesi in cui si sono verificati il maggior numero sia di incidenti stradali (rispettivamente 138 e 150), che di morti e feriti (rispettivamente 199 e 193). Analizzando ulteriormente la distribuzione temporale dei dati si evince come il venerdì sia il giorno della settimana nel quale incidenti (214, pari al 17,6% del totale) e persone infortunate (302 tra feriti e morti, pari al 18,7% del totale) avvengono con maggiore frequenza. Nel periodo 2000-2007 si è manifestata una diminuzione di tutte le tipologie di incidente stradale rilevate. Gli incidenti più frequenti durante il 2007 sono stati, nell’ordine: lo scontro frontale-laterale (25,0%), il tamponamento (19,2%), l’incidente per sbandamento e fuoriuscita e lo scontro laterale (entrambi con un’incidenza pari al 13,2% sul totale), nonché lo scontro frontale (10,6%). I dati esaminati confermano la criticità del rapporto tra i giovani, la notte e la sicurezza stradale. La fascia d’età più colpita di notte è infatti quella tra i 15 e i 19 anni con il 23,9% di persone infortunate sul totale. Numeri rilevanti anche nelle fasce d’età vicine: quella tra i 20 e i 24 anni palesa il 22,9%, quella tra i 25 e i 29 anni il 15,4%. Le strade urbane risultano il luogo in cui assiduamente avvengono incidenti stradali: nel 2007 il 39,1% di essi si è verificato sulle strade urbane, anche in virtù di una più cospicua concentrazione del flusso automobilistico. Tuttavia tali incidenti risultano anche i meno gravi, come evidenziato dall’indice di mortalitá, ovvero il rapporto fra il numero di morti e di incidenti (pari a 1,1). Questo basso livello di gravità è causato soprattutto dai bassi limiti di velocità, 30 km/h e 50 km/h. Sulle strade statali si sono invece registrati 28 morti, con un tasso di mortalità pari a 6,3. Nel 2007 le principali circostanze dei sinistri sulle strade extraurbane sono state la distrazione e la velocità, che hanno causato rispettivamente 143 e 101 incidenti (il 24,4% e il 17,2% del totale). Sulle strade urbane la principale causa è risultata il non rispetto delle prescrizioni sulla precedenza (139 incidenti, 22,1 % del totale). Nel 2007 sono state ritirate 1. 839 patenti per guida in stato di ebbrezza, l’1,3% in più rispetto al 2006, con un tasso alcolico medio dell’1,4 (1), mentre lo scorso anno esso si attestava all’1,5. Di queste, ben 1. 724 (93,7%) appartenevano a uomini e solo 115 (6,3%) a donne. Nell’anno considerato 3 incidenti mortali sono stati causati da conducenti in stato di ebbrezza. La classe di età a cui sono state ritirate più patenti è quella che va dai 25 ai 29 anni, subito a seguire quella dai 35 ai 39, rispettivamente 315 e 257 patenti ritirate nel 2007. 73 patenti sono state ritirate a guidatori che superavano i 65 anni, circa il 10% di questi aveva più di 75 anni. Nel 2007 sono state ritirate 71 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art. 187 del Codice della strada). Il 35,2% aveva fatto uso di cannabinoidi, il 22,5% era sotto l’effetto della cocaina. Gli incidenti stradali rientranti nel campo di osservazione della presente pubblicazione sono quelli: che si verificano in una strada aperta alla circolazione pubblica; in seguito ai quali una o più persone sono rimaste ferite o uccise; vengono quindi esclusi dal campo di osservazione i sinistri che hanno causato solo danni alle cose; nei quali almeno un veicolo in movimento è rimasto implicato. .  
   
   
SICUREZZA STRADALE: "ACI" UMBRIA PRESENTATO PROGRAMMA ATTIVITA’ 2009  
 
Perugia, 26 gennaio 2009 – Sensibilizzare i candidati alle prossime consultazioni elettorali sulle problematiche della mobilità sostenibile, sicurezza stradale, del trasporto pubblico e della difesa degli interessi degli automobilisti: è una della tante iniziative previste per il 2009 dall’ Aci (Automobil club italiano) Umbria. Il programma di attività per l’anno in corso è stato illustrato il 24 gennaio, a Perugia, dal presidente del Comitato regionale Umbria, Mario Andrea Bartolini, e dal presidente Automobil Club di Perugia Ruggero Campi (presente anche l’assessore regionale alle politiche per la mobilità e il trasporto Giuseppe Mascio). Ai candidati nelle elezioni amministrative e regionali dell’Umbria sarà consegnato – è stato annunciato nel corso della conferenza stampa - un “documento-proposta”, redatto in collaborazione con gli Automobile Club Provinciali di Perugia e Terni con l’obiettivo di sviluppare un confronto su temi ritenuti strategici per la qualità della vita dei cittadini, e ciò a partire dalla campagna a dai programmi elettorali. Permane infatti in Italia un preoccupante livello degli infortuni stradali e l’incapacità – è stato detto - di raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione Europea di ridurre gli incidenti stradali mortali del 50 per cento entro il 2010. In Umbria, dove la situazione non si differenzia dal quadro nazionale, si registrano tuttavia alcuni segnali positivi grazie alla collaborazione di Aci con le istituzioni, la Polizia stradale, il mondo della scuola, dell’associazionismo e del volontariato. Sono infatti diminuiti nel 2007 gli incidenti stradali, ma la regione continua ad occupare i primi posti della graduatoria nazionale per l’incidenza di questi infortuni rispetto alla popolazione residente. Tra le altre iniziative previste nel programma 2009 - ha spiegato Mario Bartolini - l’attuazione di un progetto Aci-atc, finanziato dalla Regione Umbria su “Mobilità, sicurezza stradale e trasporto pubblico”, che partirà nel territorio della Provincia di Terni e poi verrà esteso a quello di Perugia, e la promozione del turismo automobilistico da e verso l’ Umbria con l’utilizzo e la valorizzazione dell’Autodromo Regionale dell’Umbria nell’ambito di un rapporto di collaborazione tra l’Aci, Regione Umbria e l’Azienda di promozione turistica regionale. Sempre nell’Autodromo regionale di Magione verranno organizzate due giornate dedicate alla mobilità ed alla sicurezza stradale e rivolte, rispettivamente, ad anziani e studenti delle scuole umbre. Mc/cm “La mobilità nei centri storici a particolare vocazione turistica” e la presentazione del “Rapporto ed integrazione tra auto privata e trasporto pubblico” sono invece i temi al centro dei convegni che si terranno ad Orvieto e Terni. E’ inoltre prevista, d’intesa con le istituzioni, la Scuola, la Polizia stradale, la “Comunità incontro” di Amelia, una giornata di informazione e mobilitazione contro l’uso di droga e alcool che rappresentano la causa primaria degli incidenti stradali. Insieme alla Regione Umbria è previsto un incontro per fare il punto sullo stato di attuazione e operatività dell’accordo generale di collaborazione a suo tempo sottoscritto tra la stessa Regione, l’Aci Umbria e l’Automobile Club d’Italia. “L’aci Umbria - ha detto Ruggero Campi - si muove come una istituzione di secondo livello rispetto a quelle politiche, mettendo a disposizione della collettività strutture di particolare livello, come il centro didattico per bambini fino alla seconda media, un centro per la guida sicura e una scuola di formazione di piloti. L’auspicio - ha concluso Campi - è quello di essere considerati un vero e proprio centro d’eccellenza”. “Anche per il 2008 - ha detto l’assessore Mascio - i dati in nostro possesso sembrano confermare una diminuzione degli incidenti mortali in Umbria. Si parla infatti di 73 vittime, il chè ricondurrebbe l’Umbria nella media delle regioni italiane per indice di mortalità e non più tra quelle a ‘maglia nera’. Manca tuttavia nel nostro Paese - ha proseguito l’assessore - un impegno concreto per l’attuazione di politiche che riducano il numero degli incidenti sulle strade, mentre ad esempio in Francia le questioni della sicurezza sono tra i primi dieci punti dell’attività del governo nazionale. Il costo per l’Italia è altissimo in termini di vite umane ed economico, con un costo annuo di oltre 30 milioni di euro. Una vera e propria strage a cui occorre aggiungere anche le morti in itinere, circa 600 l’anno, classificate tra le vittime degli incidenti sul lavoro. Al calo registrato in Umbria - ha aggiunto Mascio - ha certamente concorso l’impegno, anche finanziario della Regione Umbria per la formazione ed il miglioramento della rete stradale soprattutto nei punti a maggiore incidentalità e la stretta collaborazione con Aci e le altre istituzioni regionali, anche in attuazione dell’accordo sottoscritto nel 2005”. Nel 2007, secondo i dati forniti dall’Aci regionale, ci sono stati in Umbria 3mila573 incidenti stradali con un bilancio di 92 morti, oltre 5mila feriti ed un indice di mortalità di quasi il 26 per cento. Il numero maggiore di incidenti (2mila569) e di decessi (70) si registra in provincia di Perugia dove circola il maggior numero di veicoli (circa 564 mila) e dove la popolazione residente è di gran lunga più numerosa di quella in provincia di Terni (640mila 623 contro 227mila 555). Si conferma altissimo il rapporto in Umbria tra popolazione residente 867mila878 (dati 2006) e mezzi in circolazione 760mila132 (esclusi i ciclomotori). Le cause di incidente vanno ricercate prevalentemente nella “distrazione nella guida” (con un incidenza di oltre il 23 per cento sul totale degli incidenti ed del 28 per cento su quelli mortali), immediatamente seguita dal “non rispetto dei segnali” stradali (22,62 per cento) e dall’alta velocità (in 681 casi e con un incidenza del 27,3 per cento negli incidenti mortali). Da segnalare ancora i dati relativi al mancato rispetto della distanza di sicurezza (in 418 incidenti, pari al 12,88 per cento del totale) e all’aver abusato di alcool e droghe (in 143 incidenti, di cui 2 mortali). Sono stati complessivamente 328 i pedoni coinvolti in incidenti (12 con conseguenze mortali), di cui oltre la metà (139) “non responsabili”. Consistente anche, secondo l’indagine, la presenza di ostacoli sulla carreggiata (in 683 casi), con un bilancio di 33 morti. Rispetto allo stato psico-fisico del conducente in 131 casi il guidatore aveva assunto alcool, in 16 ha avuto un colpo di sonno ed in 12 ha fatto uso di droghe. Sono soprattutto autovetture (4mila 863) i veicoli maggiormente coinvolti nei incidenti, seguite da ciclomotori e motocicli (complessivamente 968) e dai veicoli commerciali/industriali (556). Il bilancio è di oltre 3mila 400 feriti e 46 morti per incidenti con auto, 968 feriti e 29 morti con ciclomotori e motocicli, 189 feriti ed un morto in incidenti con veicoli commerciali/industriali. Si sono inoltre registrati 160 incidenti (con 147 feriti e sei morti) in cui sono rimasti coinvolti ciclisti. I sinistri avvengono prevalentemente in strade urbane (mille 961), seguite da “strade provinciali, regionali o statali fuori dall’abitato” (935). Nelle “strade fuori dell’abitato” si registra inoltre il più alto tasso di mortalità, quasi il 58 per cento. Gli scontri frontali-laterali sono il tipo di incidente più frequente (complessivamente mille520 casi), seguiti dal tamponamento (752 casi) e dalla fuoriuscita (417 casi). Gli scontri (frontali, lateriali, frontali-laterali) sono la prima causa di decesso e ferimento (rispettivamente 38 morti e 2667 feriti), seguiti da quelli causati da fuoriuscita stradale (27 morti e mille 209 feriti). Il maggior numero di incidenti si registra con tempo sereno e soprattutto nei mesi estivi. .  
   
   
ARRIVA IL CAMBIO AUTOMATICO SU ACCORD DIESEL I-DTEC  
 
Verona, 26 gennaio 2009 - E’ disponibile il nuovo cambio automatico di ultima generazione per la gamma Accord i-Dtec. Accord rispecchia uno spirito vigoroso e sportivo; il design, caratterizzato dalla linea muscolosa dei passaruota, conferisce un’aria distintiva e un senso di sicurezza e solidità. Il nuovo cambio automatico, realizzato basandosi sulle richieste del mercato e sviluppato interamente da Honda per garantire l’efficienza e la perfetta armonia con il turbodiesel i-Dtec da 150 Cv, regala ad Accord un alto livello di comfort, silenziosità di marcia e ottime prestazioni. Accord ha raggiunto di recente ottimi punteggi nelle prove di sicurezza di Euroncap ottenendo 5 stelle per la protezione dei passeggeri, 4 per la protezione dei bambini e 3 per la protezioni dei pedoni, grazie alle numerose dotazioni che le conferiscono un alto livello di sicurezza. La tecnologia a bordo prevede, nel pacchetto Advance, tre tecnologie innovative quali: Lkas – Lane Keeping Assist System: si avvale di una telecamera per rilevare la deviazione dell’auto dalla corsia di marcia fornendo una torsione correttiva della sterzata; Acc – Adaptive Cruise Control: impiega un radar a onde millimetriche per mantenere una distanza di sicurezza costante rispetto al veicolo che precede per garantire una guida più rilassante e meno impegnativa; Cmbs – Collision Mitigation Brake System: è il sistema frenante di riduzione effetti impatto che tiene sotto controllo la distanza e la velocità di avvicinamento tra Accord e il veicolo che precede, avvisa il conducente della possibilità di impatto e contribuisce a limitarne gli effetti quando la collisione è inevitabile. I prezzi delle versioni con cambio automatico partono da Euro 32. 200,00 chiavi in mano per la berlina con allestimento Executive. La gamma Tourer automatica parte da Euro 34. 000,00. .  
   
   
NASCE IN TICINO SUISSESPORT.CH IL NUOVO PORTALE DEDICATO ALLO SPORT DEI MOTORI  
 
Lugano, 26 gennaio 2009 - È online il nuovo portale Suissesport. Ch dedicato all´automobilismo da competizione ticinese. Suissesport. Ch presenta interviste, risultati, servizi su piloti ticinesi emergenti, foto inedite di vetture e piloti che portano la bandiera svizzera sui campi di gara, dando lustro ai nostri colori. Suissesport. Ch incentiva la partecipazione del Ticino e della Lombardia a manifestazioni di carattere sportivo automobilistico. Il portale intende soprattutto promuovere e fornire un iniezione di visibilità ai corridori emergenti. In questo senso, Suissesport offre la prima piattaforma Internet regionale di comunicazione per l´automobilismo sportivo. Suissesport. Ch è anche aperto alla collaborazione degli appassionati, pubblicando foto inedite e risultati di piloti inviati dai lettori, nella rubrica Le foto del mese. Ideato da Andrea Naldi, fotografo e fotoreporter che da anni segue gare automobilistiche e motociclistiche nei maggiori Circuiti italiani Suissesport. Ch si avvale della collaborazione di Franco Barin, specialista di sport automobilistico e pilota. La cerimonia di presentazione si è svolta al Grancaffé di Lugano, durante la quale sono state proiettate foto inedite di piloti ticinesi e svizzeri scattate da Andrea Naldi nei diversi campionati (Le Mans Series, 100 km di Monza, Campionato Gt…). Alla straordinaria serata di presentazione hanno partecipato personaggi sportivi del calibro di Andrea Chiesa, pilota di F1 e commentatore, il pluricampione Gabriele Gardel, i piloti Roberto Barin e Ronnie Kessel e dello spettacolo, con i piloti già presenti nel portale ticinese, mentre sono stati premiati Loris Kessel, Stefano Comini e Irwin Zuffi piloti più votati dal pubblico tramite Internet. .  
   
   
TUNNEL GATTAMELATA. MORATTI: “UNA NUOVA INFRASTRUTTURA PER MILANO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE TRA COMUNE, GOVERNO E REGIONE”  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - “Oggi presentiamo la nuova infrastruttura viabilistica nella parte nord – ovest della città, il tunnel Gattamelata e il nuovo svincolo con un ponte ad arco di grande impatto scenografico, dove il Governo stanzia 24 milioni di euro, risorse che si aggiungono agli stanziamenti del Comune di Milano e della Regione Lombardia” – ha dichiarato il 23 gennaio il Sindaco Letizia Moratti alla presenza del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Mario Mantovani, degli assessori ai Lavori Pubblici Bruno Simini e all’Ambiente, Mobilità, Trasporti Edoardo Croci e del direttore alle politiche abitative del Ministero Infrastrutture Marcello Arredi. “Il lavoro comune delle diverse istituzioni e i finanziamenti che grazie a questa collaborazione sono stati attivati - ha concluso il Sindaco - consentiranno di snellire il traffico e migliorare la vivibilità di Milano”. “"La firma di oggi - ha detto il sottosegretario Mantovani - è un segno della riforma federalista e del fatto che essere federalisti significa credere nel progetto di sviluppo delle città. Vogliamo che Milano sia il faro della ripresa, la città apripista per diversi obiettivi che si sta ponendo il Governo”. L’opera fa parte del progetto di trasformazione urbana dell’area Portello. L’obiettivo è la razionalizzazione di uno dei maggiori nodi di accesso a Milano, un intervento che riguarda sia le problematiche viabilistiche, sia gli sviluppi urbanistici dell’area nel prossimo futuro. Il costo complessivo è di 106,5 milioni di euro. Oltre ai 24 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i lavori sono finanziati dal Comune di Milano per 69 milioni e 588 mila euro. E dalla Regione Lombardia per 12 milioni 911 mila euro. Il progetto è quello di un nuovo itinerario di circa un chilometro e mezzo da Piazza Kennedy fino a Via Teodorico. Comprende due interventi: Un nuovo svincolo su viale De Gasperi che consentirà l’accesso al percorso in galleria. Lo svincolo è caratterizzato dal ponte ad arco di 80 metri di lunghezza. Il tunnel che consentirà di dirottare dalla viabilità di superficie i veicoli diretti ai parcheggi della Fiera durante le manifestazioni espositive e i mezzi pesanti durante l’allestimento degli eventi. La galleria ha uno sviluppo di circa 970 metri e una larghezza di circa 26 metri. È a due corsie per senso di marcia. Sono previste la necessaria corsia di emergenza e uscite di sicurezza circa ogni 300 metri. Il terminale sud della galleria è studiato per dare accesso alla viabilità superficiale così come ai lotti di parcheggi sotterranei previsti a servizio del Portello e del Polo Fieristico urbano. La galleria sottopasserà via Palazzolo, le aree del nuovo Parco e viale Serra, mentre una nuova viabilità urbana di superficie consentirà il collegamento di viale De Gasperi con piazzale Accursio. Il termine dei lavori è previsto a fine 2010. .  
   
   
MILANO, LOTTA ALL´INQUINAMENTO: IL COMUNE FA LA SUA PARTE"  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - L´assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci ha partecipato il 23 gennaio al vertice sull´inquinamento atmosferico che si è svolto presso la sede della Regione Lombardia. Alla cabina di regia Croci ha fornito alcuni dati sui controlli effettuati a Milano dalla Polizia locale per il rispetto dell´ordinanza regionale che vieta la circolazione dei veicoli più inquinanti dal 15 ottobre al 15 aprile. "Accanto alle misure strutturali adottate dal Comune per combattere l´inquinamento e migliorare la qualità dell´aria a Milano, si stanno svolgendo anche accurati controlli sulle auto in circolazione - ha spiegato Croci -. I dati della Polizia locale dimostrano un elevato rispetto dei divieti da parte dei guidatori, segno di un comportamento personale sempre più consapevole e virtuoso nei confronti dell´ambiente". Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2008 sono stati effettuati 16. 905 controlli e rilasciati 441 verbali di infrazione; dal 2 al 21 gennaio i controlli sono già stati 1. 830 e 65 i verbali emessi. Inoltre, personale appositamente addestrato della Polizia locale sta utilizzando, già dal 2007, 3 opacimetri (gli strumenti che misurano le emissioni inquinanti direttamente dal gas di scarico delle auto). Tra il 2007 e il 2008 sono stati eseguiti 748 controlli, con una percentuale di sanzioni pari al 40% del totale. Un numero ancora troppo alto, che necessita per essere ridotto di un´intensificazione dei controlli e dei provvedimenti. .  
   
   
VIABILITÀ: SÌ COMUNI A TRACCIATO PALMANOVA-MANZANO  
 
 Udine, 26 gennaio 2009 - - E´ stato acquisito il 23 gennaio, con piena ed immediata condivisione, l´accordo dei Comuni interessati alla realizzazione della Palmanova-manzano sul tracciato aggiornato da Autovie Venete, su delega della Regione, per recepire le prescrizioni della Via, Valutazione di impatto ambientale. La sigla dell´intesa avvenuta alla presenza dell´assessore regionale ai Trasporti e Viabilità, Riccardo Riccardi, da parte dei sindaci di Palmanova, Visco, San Vito al Torre, San Giovanni al Natisone, Manzano, Chiopris Viscone, renderà possibile l´immediata prosecuzione della progettazione definitiva. "Contiamo di terminare nel secondo semestre dell´anno - ha affermato Riccardi - la progettazione definitiva e di bandire la gara per la costruzione della Palmanova-manzano, ossia il collegamento tra l´autostrada A4, casello di Palmanova, e l´area del triangolo della Sedia in comune di Manzano (ex Ss56), opera che riteniamo strategica nel quadro della generale pianificazione viaria del Friuli Venezia Giulia. Possiamo dunque confermare i tempi annunciati nel precedente incontro con le Amministrazioni comunali, ossia che l´avvio del cantiere sarà previsto entro il primo trimestre del 2010". L´accordo odierno sulle varianti al tracciato già approvato dalle amministrazioni nel 2006 ora apre la fase delle predisposizioni delle varianti urbanistiche da parte degli otto Consigli comunali interessati. Il collegamento, il cui costo previsto è di 78 milioni di euro, si svilupperà dal nuovo casello di Palmanova a San Nicolò, frazione del comune di Manzano, coprendo un tratto di circa 13 chilometri intervallato da alcune rotatorie. Il tracciato partirà dal cavalcavia sull´autostrada di Palmanova, correrà a Sud della provinciale 50, proseguendo verso San Vito al Torre, Viscone e San Giovanni al Natisone, per riagganciarsi infine alla complanare di Manzano. . .  
   
   
FINALMENTE AL VIA L´AUTOSTRADA DEL MOLISE. BERLUSCONI E IORIO FIRMANO L´ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DELL´OPERA  
 
 Campobasso, 26 gennaio 2009 - Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi e il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, hanno firmato il 23 gennaio a Roma l´"Atto Integrativo all´Intesa Generale per le Grandi Infrastrutture del Molise". Hanno sottoscritto l´Intesa anche il Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il Ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il Ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto. Presente anche il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta. Tra le grandi opere che saranno realizzate, tra il 2009 e il 2013, spicca l´avvio dell´Autostrada Termoli-san Vittore. La firma di oggi dà la copertura economica necessaria alla realizzazione del primo tratto tra San Vittore e Campobasso con il necessario impegno per il secondo tratto Campobasso-termoli. Il Presidente Berlusconi ha evidenziato come l´Autostrada Termoli-san Vittore sia di interesse nazionale, tanto da averla inserita tra le 120 opere che verranno realizzate in tutto il Paese nell´ambito del Programma Governativo per le infrastrutture. Tra le opere programmate nell´Intesa vi è anche la struttura portuale di Termoli che, come ha sottolineato il Ministro Matteoli, sarà a servizio non solo del Molise ma anche di una vasta area del Centro Italia e del bacino Adriatico. "Con la firma di oggi – ha detto il Presidente Iorio – si avvia quello che per il Molise è da decenni un sogno: un´Autostrada moderna, sicura, veloce che dia una svolta al Sistema di trasporto regionale facendo da traino ad un nuovo forte sviluppo. Ma credo che quello di oggi, sia anche un giorno importante per la crescita infrastrutturale dell´intero Centro Italia". Iorio ha anche evidenziato che l´Intesa firmata oggi prevede per il Molise un´altra serie di infrastrutture che riguardano la rete stradale, ferroviaria e la gestione delle risorse idriche. Opere che verranno illustrate nel corso di una conferenza stampa che sarà convocata nei prossimi giorni. Hanno accompagnato il Presidente Iorio gli Assessori alla Programmazione e all´Infrastruttura, Gianfranco Vitagliano e Luigi Velardi. .  
   
   
FERROSUD: FAREMO OGNI SFORZO PER RESTARE IN BASILICATA  
 
Potenza, 26 gennaio 2009 - “In relazione alla vertenza Ferrosud, connessa al taglio di commesse da parte di Trenitalia, nella giornata del 22 gennaio si è tenuto un incontro tra la Direzione Acquisti di Trenitalia e il raggruppamento di imprese interessate alla commessa Trenitalia per il revamping delle carrozze ferroviarie, costituito da Ansaldobreda, Firema, Ferrosud, Keller, Magliola e Fervet”. Lo afferma, in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa di Confindustria Basilicata, Bruno Moscariello, amministratore delegato di Ferrosud spa. “Oggetto dell’incontro – aggiunge Moscariello - è stato la riduzione della commessa Trenitalia, che inizialmente prevedeva la ristrutturazione di 901 carrozze Eurocity, successivamente ridotta a 450. Le aziende interessate da questa decisione, hanno evidenziato, tra l’altro, i disagi connessi al blocco del credito operato da Fercredit nei confronti delle aziende, esplicitando, al contempo, la necessità di ovviare ai danni economici ed occupazionali conseguenti alla riduzione di tale commessa. Oltre alla pianificazione della consegna delle ultime 90 carrozze in via di ristrutturazione, le aziende raggruppate hanno illustrato a Trenitalia una proposta alternativa alla riduzione del numero delle carrozze, tale da ridurre l´impatto negativo legato al taglio della commessa. Le parti hanno concordato che, entro circa dieci giorni, sarà convocato un tavolo costituito da Trenitalia e le Aziende interessate, tra cui la Ferrosud, per quantificare, da un lato, la richiesta dei danni connessi alla riduzione della commessa e, dall’altro, per formalizzare la proposta alternativa. Nell’arco di qualche giorno, inoltre, sarà convocato un altro tavolo di trattativa tra Fercredit, Trenitalia e le Aziende interessate per cercare di risolvere i disagi connessi al blocco delle linee di credito da parte di Fercredit. La Direzione Acquisti di Trenitalia ha comunque ribadito di non avere il mandato dal Consiglio di Amministrazione per aprire una nuova trattativa, bensì solo quello di gestire la riduzione del contratto iniziale. Ogni sforzo, comunque, sarà profuso dall’azienda, al fine di mantenere un importantissimo presidio produttivo per la Basilicata. Per questa ragione, confidiamo nel sostegno, che finora non è mancato, delle istituzioni governative e regionali, oltre che delle organizzazioni sindacali, affinché si continui a vigilare per tutelare questo strategico presidio produttivo. Al contempo – ha concluso Moscariello – tenendo fede all’impegno minimo assunto con le organizzazioni sindacali in occasione di un precedente incontro, l’azienda, nonostante il momento di grave difficoltà, ha corrisposto ai lavoratori la retribuzione del mese di dicembre. Avremmo voluto fare anche di più, ma speriamo di riuscire, in tempi rapidi, a recuperare il debito rimanente con i nostri collaboratori”. .  
   
   
BOLZANO: ALLEANZA EUROPEA CONTRO L´INQUINAMENTO ACUSTICO FERROVIARIO: IMPULSI DALLA GERMANIA  
 
Bolzano, 26 gennaio 2009 - In collaborazione con altri paesi la Provincia di Bolzano intende procedere contro l´inquinamento acustico prodotto dalle tratte ferroviarie. Nell´ambito dell´Alleanza creata lo scorso anno a tal fine nei giorni scorsi esperti dell´Agenzia per l´ambiente si sono confrontati con misure contro l´inquinamento acustico attuate in Germania nella Valle del Reno. Dell´alleanza fanno parte già una quarantina fa iniziative pubbliche e private che si pongono quale obiettivo il costante scambio di esperienze ed informazioni nel settore della lotta all´inquinamento acustico prodotto dalle tratte ferroviarie. Ad uno di questi scambi hanno partecipato in questi giorni a Boppard nella Valle del Reno in Germania, Gerog Pichler, direttore dell´Ufficio aria e rumore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente ed il suo collaboratore Günther Wanker. In loco hanno potuto informarsi sulle misure antinquinamento acustico adottate a fronte di un traffico attuale di circa 500 convogli giornalieri con una previsione di incremento nei prossimi anni di circa il 60 per cento. Dati più rilevanti confrontati con i 200 treni in circolazione attualmente attraverso la Val d´Isarco anche se con la prospettiva di un rapito aumento, come commenta Wanker. Come sottolinea l´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, l´obiettivo di questa alleanza è quello di operare congiuntamente a livello internazionale per contrastare l´inquinamento acustico ed individuare soluzioni transfrontaliere. In modo particolare sottolinea l´importanza di far circolare in tempi più rapidi le informazioni sui tratti sperimentali ed altri interventi sulle linee ferriviarie, un compito che dovrebbe essre assunto in particolare dall´Unione Europea. .  
   
   
TRASPORTI, SCATTA IL SISTEMA MEMORARIO NELLE STAZIONI DELLO SPEZZINO DA E PER LA TOSCANA E L´EMILIA ROMAGNA  
 
Genova, 26 Gennaio 2009 - Scatta il Sistema Memorario, servizio di corse cadenzato, più facile da ricordare, con treni che partono allo stesso minuto di ogni ora, nello Spezzino verso la Toscana e l´Emilia Romagna. Spiega l´assessore ai trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco: "Il Sistema Memorario è una delle priorità della politica del trasporto pubblico locale in Liguria e oggi posso comunicare, con soddisfazione, che la giunta regionale ha approvato il protocollo d´intesa tra Liguria, Toscana ed Emilia che darà avvio a questo importante progetto". In pratica il memorario garantisce che ogni ora, allo stesso minuto, sarà possibile prendere un treno dalla stazione della Spezia in direzione Pisa e ogni due ore in direzione Parma e (viceversa). Si creerà così un collegamento ogni mezz´ora tra Sarzana e Pisa e ogni ora tra Sarzana e Firenze. "Aumenterà quindi il numero complessivo delle corse previsto sulla linea Spezia-pisa-firenze e Spezia-parma, ma non solo. Saranno incrementate anche le corse veloci per Pisa (un treno ogni ora), un treno cadenzato ogni 30 minuti da Sarzana per Pisa, una missione oraria Spezia-pontremoli e Pontremoli-parma, solo per fare alcuni esempi. Saranno quindi 16 in più le fermate su Sarzana, 18 quelle su Santo Stefano Magra, 2 su Arcola, 19 su Migliarina e 16 su La Spezia Centrale". "Devo dire- aggiunge Vesco- che il progetto sarebbe dovuto partire già a dicembre visto che le tre regioni interessate sono pronte già da tempo. I ritardi nell´attivazione sono imputabili soltanto al fatto che Trenitalia ha bloccato tutto nell´attesa del rinnovo del contratto di servizio. L´azienda ci ha infatti detto chiaramente di non essere disponibile a rendere operativi servizi ulteriori senza avere certezze sulla copertura di quelli già attivi. Il Governo ha sbloccato i fondi necessari soltanto con il decreto legge 185 del 29 novembre e soltanto a gennaio, pur non avendo ancora emanato l´atto amministrativo di riparto che stabilisce quale quota dei fondi stanziati spetti ad ogni regione, ha stabilito i criteri di riparto. Trenitalia ha quindi sbloccato il percorso confermato che il "memorario" potrà partire". "La firma del protocollo è fissata il 29 gennaio a Firenze e abbiamo già previsto che il servizio debba partire entro un mese di quella data". "Il progetto riveste una forte significatività per la Regione Liguria anche dal punto di vista economico e conferma che l´obiettivo primario della Regione è decongestionare il traffico su strada potenziando il trasporto su rotaie erogando servizi migliori per quantità e qualità" conclude l´assessore. .  
   
   
VDA: INCONTRO SUL SETTORE FERROVIARIO CON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI  
 
Aosta, 26 genniao 2009 - Giovedì 22 gennaio, si è svolto un incontro tra i vertici dell’Assessorato al turismo, sport, commercio e trasporti, il rappresentante del comitato dei pendolari Torino/aosta, le Associazioni dei consumatori Federconsumi e Avcu e Trenitalia, in merito alle problematiche del settore ferroviario. Il rappresentante dei pendolari ha segnalato la situazione di difficoltà della linea ferroviaria Aosta-torino, caratterizzata da ritardi, soppressioni, servizi sostitutivi non sempre adeguati e da una mancanza di informazione agli utenti, rilevando, in particolare, che il materiale rotabile è obsoleto e il servizio è carente nella pulizia delle carrozze e dei servizi igienici, le porte sono sovente guaste e le segnalazioni dei disservizi sono fatte con avvisi cartacei inadeguati. Il rappresentante del comitato ha chiesto inoltre di essere informato sugli investimenti e sui progetti futuri che interesseranno la tratta ferroviaria Aosta – Torino; a tal proposito è stata fornita una sintetica illustrazione degli interventi previsti in base agli accordi di programma quadro già attivati. A fronte di queste sollecitazioni Trenitalia si è impegnata a garantire il servizio ferroviario senza decurtare i treni e ricorrendo, solo in casi estremamente eccezionali, al servizio sostitutivo di bus abbinando a quest’ultimo un’adeguata informazione agli utenti; a dare indicazioni al proprio personale di gestire le difficoltà con criteri omogenei che riducano al minimo i disagi per gli utenti; a sollecitare Rfi affinché proceda a tutti quegli interventi strutturali che migliorino i luoghi utilizzati dagli utenti. L’assessorato turismo, sport, commercio e trasporti della Regione Autonoma Valle d’Aosta si è impegnato a promuovere e sostenere una programmazione razionale di interventi di miglioramento sulla linea Aosta – Torino, coinvolgendo il gruppo Fs, il Governo italiano e l’Amministrazione regionale piemontese, tenendo conto degli impegni già assunti negli Apq con lo Stato e dei progetti che verranno attivati: passante ferroviario di Torino e Alta Velocità Torino – Milano. Al fine di favorire una condivisione delle soluzioni prospettate e il monitoraggio delle azioni future, si è concordato di attivare, di norma ogni due mesi presso l’Assessorato, un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti dei pendolari e di Trenitalia, chiedendo la partecipazione anche delle società del gruppo Fs coinvolte. .  
   
   
TRASPORTI: BUFARDECI, "NON ACCETTIAMO DISIMPEGNO TRENITALIA"  
 
Palermo, 26 gennaio 2009 - “Siamo molto preoccupati dalla notizia secondo cui Trenitalia avrebbe deciso di aumentare del 20 per cento le tariffe per il trasporto delle merci su rotaia. Da due settimane abbiamo chiesto un approfondimento ai vertici del vettore ferroviario, per capire come intendano affrontare il nodo della mobilità dei passeggeri, ma anche delle merci in Sicilia”. Lo dice il vicepresidente e assessore ai Trasporti della Regione siciliana, Titti Bufardeci. “Siamo pronti a dare battaglia, se l´intenzione del gruppo Ferrovie dello Stato dovesse volgere verso il disimpegno - continua Bufardeci - e non consentiremo che dall´oggi al domani si abbandonino servizi da e per la Sicilia. Hanno perfettamente ragione quei gruppi imprenditoriali siciliani che protestano perché corrono il rischio che i loro sforzi vengano vanificati”. “Alla Sicilia – sottolinea sempre Bufardeci -. Va assicurata l´alternativa modale su rotaia. Insieme alle autostrade del mare, serve a sgravare le strade della nostra regione dal carico ambientale causato dall´elevatissima percentuale di mezzi che viaggiano su gomma”. Nonostante la criticità che si registra in queste ore nel settore dei trasporti, giungono anche segnali positivi e di grande attenzione per le politiche sostenute dal governo regionale per il rafforzamento dell´intermodalità. “Dobbiamo complimentarci per lo sforzo la compagnia marittima Grimaldi - conclude Bufardeci - che proprio in queste ore ha annunciato un aumento consistente del numero di collegamenti da e per la Sicilia. E´ frutto anche dell´ecobonus, che la Regione siciliana, pur tra mille difficoltà, prima regione in Italia a farlo, ha erogato agli autotrasportatori siciliani a partire dal 2005. Che siamo sulla strada giusta lo dimostra il fatto che adesso anche lo Stato ha attivato una misura analoga per incentivare le autostrade del mare”. .  
   
   
PORTO DI GIOIA, IL PRESIDENTE LOIERO INCONTRA SINDACATI E OPERATORI  
 
Reggio Calabria, 26 gennaio 2009 - Il Porto di Gioia Tauro è cresciuto nel 2008 per volumi di traffico e occupazione, però c’è allarme, soprattutto tra i sindacati, per l’evoluzione della crisi internazionale che incomincia a penalizzare i traffici sulla rotta calabrese. Questo lo scenario su cui si sono confrontati Regione, organizzazione sindacali di categoria e i principali soggetti del Porto di Gioia Tauro, durante un incontro che si è tenuto nella sede regionale di Palazzo Alemanni, a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. I sindacati hanno espresso preoccupazione per i rischi occupazionali dovuti all’attuale crisi economica che è di portata internazionale e non riguarda solo la Calabria o Gioia Tauro ed hanno chiesto alla Regione che individui misure o strumenti di protezione sociale nei confronti dei lavoratori più a rischio. Contemporaneamente, le sigle sindacali hanno anche chiesto che vengano accelerati tutti i progetti infrastrutturali interessati alla lavorazione dei prodotti e la realizzazione della piastra del freddo e del rigassificatore, pur riconoscendo all’attuale giunta regionale il forte impegno diretto allo sviluppo dell’area portuale e industriale di Gioia Tauro, in particolare attraverso il superamento del contenzioso tra l’Asi e l’Autorità Portuale, che ha sbloccato di fatto la definizione del piano regolare portuale, strumento indispensabile per la pianificazione e la valorizzazione complessiva dell’Hub. Erano presenti al tavolo, tra gli altri, l’amministratore delegato di Medcenter Container Terminal Vincenzo Jacono e quello di Blg Logistic, Francesco De Bonis, i quali hanno confermato i rischi che si prospettano dalla crisi mondiale sull’andamento e sui flussi relativi al Porto di Gioia pur confermando una situazione al momento ancora in positivo e sotto controllo. Il presidente Loiero ha assicurato presenti che la Regione compierà ogni sforzo per tutelare eventualmente le fasce occupazionali più a rischio, attraverso il dipartimento al Lavoro e formazione e intensificherà tutto il lavoro procedurale relativo ai progetti del rigassificatore e della piastra del freddo, progetti, che una volta realizzati potranno avere ricadute occupazionali importanti. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla Programmazione comunitaria Mario Maiolo e il responsabile dell’unità operativa della Presidenza Vincenzo Falcone, il quale è stato incaricato dal presidente di Loiero di coordinare tutte le azioni operative, anche attraverso una presenza più assidua nell’area del Porto di Gioia Tauro, per risolvere e accelerare tutte le procedure di carattere logistico e mirate a garantire i livelli occupazionali. .  
   
   
TRASPORTO MERCI: INAUGURATO IL PRIMO COLLEGAMENTO FLUVIALE VENEZIA-CREMONA.  
 
Venezia 26 Gennaio 2009 - Con l’arrivo al porto fluviale di Cremona si è inaugurato il 22 gennaio il primo collegamento via fiume tra la città e Venezia. Il servizio, che ha carattere sperimentale, per capire, come è stato sottolineato, i tempi di percorrenza, i costi precisi, ed eventuali difficoltà e criticità di percorso, è stato presentato dall’autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, e dal presidente del porto di Cremona, Giuseppe Torchio, presente tra gli altri l’Assessore alle politiche del territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon. L’obiettivo è quello di creare un servizio regolare lungo il Po per il trasporto di cereali, granaglie e sfarinati, materiali inerti, prodotti siderurgici, semilavorati e containers. “Si tratta – ha sottolineato l’assessore Marangon – di una iniziativa importante che, se pur sperimentale, dimostra concretamente la possibilità di creare un trasporto merci lungo il Po, mettendo in collegamento diretto il mare con il centro della pianura Padana, ovvero il cuore della parte più produttiva ed industrializzata del Paese. Se reso regolare, questo significherebbe togliere mezzi pesanti dalla strada e migliorare la qualità dell’atmosfera. Infatti – ha precisato- il trasporto fluvio marittimo rappresenta una valida soluzione di trasporto sostenibile, con ridotto impatto ambientale e minori emissioni di gas, più sicuro e più puntuale. Ma non solo – ha concluso Marangon – riuscire a dotare il territorio di questa ulteriore infrastruttura significherebbe dare alle nostre imprese maggiore competitività e maggiori capacità di crescita”. . .  
   
   
CREMONA, VIA AL COLLEGAMENTO FLUVIALE CON VENEZIA BONI: INVESTIRE PER RENDERE IL PO NAVIGABILE 365 GIORNI L´ANNO  
 
 Cremona, 26 gennaio 2009 - Un primo passo concreto che porterà Cremona a diventare il capolinea interno del trasporto merci via acqua, una sorta di "antiporto" di Venezia, capolinea di riferimento per il traffico fluvio-marittimo di collegamento della pianura padana con l´Adriatico. Il viaggio della chiatta arrivata il 22 gennaio al Porto di Cremona (dopo una giornata e poco più di viaggio) con un carico di 1. 200 tonnellate di sfarinati (l´equivalente della portata di 40 Tir) ha inaugurato una linea di collegamento via fiume fra le due città. Ciascuna delle cinque chiatte armate dalla Fluviomar, una compagnia partecipata dall´Autorità portuale di Venezia, da operatori privati e dalla Provincia di Mantova, infatti, può trasportare fino a 2. 060 tonnellate di merci, equivalenti a 70 camion. Un collegamento che consentirà, a regime, di eliminare dalla strada circa 16. 000 Tir all´anno. Il passo successivo sarà quello di attivare una linea di trasporto container, fino a 60 per chiatta, corrispondenti a un treno e mezzo. Ad accogliere la chiatta sulla banchina del porto di Cremona l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, insieme al presidente della Provincia, Giuseppe Torchio, l´assessore al Territorio della Regione Veneto, Renzo Marangon, e il presidente del Porto di Venezia, Paolo Costa. "Stiamo lavorando - ha detto l´assessore Boni - su progetti che hanno 40 anni di vita. Oggi però c´è l´esigenza di realizzarli per ragioni ambientali, economiche, perché dobbiamo sostenere il potenziale economico di questi territori, inseriti in una parte del paese dove si concentra il 56% del prodotto interno lordo e il 72% delle esportazioni nazionali". "Oggi - ha continuato Boni - quello che avviene a Cremona è un punto d´inizio. Ma se non pensiamo in grande non andiamo lontano. Dobbiamo mettere istituzioni e forze politiche a ragionare intorno a grandi progetti. L´idea di Regione Lombardia è quella di arrivare via acqua a Milano. Abbiamo incaricato una nostra società di progettare la regimazione del Po, che attraverso lo sfruttamento idroelettrico può finanziare fino al 75% l´opera. Pensiamo a un collegamento turistico con il sistema dei Navigli milanesi attraverso il quale si potrebbe arrivare fino a Locarno. Ma se facciamo investimenti su Cremona è per ottenere che il Po sia navigabile 365 giorni all´anno. Noi ci crediamo. Se altre Regioni ritengono indispensabile il ponte sullo stretto di Messina - ha concluso Boni - noi in alternativa riteniamo indispensabile per lo sviluppo di questa parte del paese la realizzazione dell´autostrada fluviale al Nord". "Occorre stabilire una continuità tra Venezia e Cremona - ha detto Torchio - e sfruttare questa via naturale verso i Balcani. L´incremento dei dati delle merci trasportate lo sta a dimostrare, anche se rispetto ad alcuni prodotti si è assistito in questi anni a una fase di stallo. L´intermodalità del nostro territorio è testimoniata dal flusso di merci nell´area portuale di Cremona, passate dalle 600. 000 tonnellate del 2005 a quasi 1. 400. 000 del 2008, anche se la crescita è principalmente legata all´incremento dei trasporti su ferro e su gomma. "Ora Venezia chiama Cremona - ha concluso Torchio - e noi prontamente abbiamo risposto, sia attraverso la rete ferroviaria di collegamento con l´area portuale sia con i servizi, anche in previsione della grande area industriale e logistica di Tencara di Pizzighettone sia con il terzo ponte sul Po, a cui è indispensabile far seguire la realizzazione di strutture logistiche adeguate, per togliere traffico dalle strade sempre più congestionate. Il rafforzamento dell´area portuale viene sostenuto dalla realizzazione del nuovo scalo merci ferroviario di Cavatigozzi, dal terminal ferroviario già realizzato dalla Tamoil". Vanno però sostenute le aziende che ancora credono nella navigazione, e va attuata, come hanno sostenuto oggi sia Costa che Boni, "l´infrastrutturazione necessaria, al pari dei sistemi europei del Rodano, del Reno e del Danubio. L´expo 2015 dovrà coinvolgere l´intero bacino padano-veneto". "Oggi c´è la concretezza dell´avvio di un servizio - ha detto il presidente del Porto di Venezia, Paolo Costa - a cui occorre dare stabilità, continuità, certezza, come chiedono gli imprenditori". Operatori che organizzano il trasporto fluviale a Cremona esistono già, una da decenni. Qual è allora la novità? "Che oggi - ha detto Costa - si inaugura un servizio che non nasce da una domanda di trasporti specifici; un servizio generale, a disposizione di tutti, che dovrà crescere secondo le regole del mercato, cui seguirà a breve una linea di trasporto di container. Oggi il trasporto fluviale toglie dalla strada una quota simbolica di traffico. Ma è bastato il solo annuncio di questo nuovo servizio che si è creata una certa domanda. Da un fatto episodico occorre passare, ora, a un servizio organico e strutturato". .