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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2011
PISA: CONCLUSO L’INTERNET FESTIVAL  
 
Bilancio ampiamente positivo per la prima edizione della kermesse appena conclusa a Pisa. Oltre 7.000 visitatori e più di 200 articoli sui mass media costituiscono un successo da cui partire per realizzare l’edizione 2012. Si è concluso l´Internet festival, il primo festival italiano interamente dedicato al mondo della rete. Per quattro giorni, dal 5 all´8 maggio, la kermesse promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Festival della Scienza di Genova ha animato gli spazi della città di Pisa con oltre 70 eventi: ludoteche, laboratori didattici e multimediali, mostre, convegni e seminari che hanno acceso i riflettori sui settori applicativi più promettenti di Internet, e sull´eccellenza della ricerca informatica nazionale e pisana. Molto positiva la risposta del pubblico: i visitatori sono stati oltre 7000, un risultato rilevante per la città e che costituisce un ottimo trampolino di lancio per le future edizioni. Regione Toscana, Comune di Pisa e l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, organizzatore dell’evento, hanno infatti già lanciato l’edizione 2012 del Festival che diventa quindi l’appuntamento annuale imperdibile per tutti gli operatori, gli esperti e gli appassionati del web. Comune la soddisfazione di tutte le istituzioni partecipanti: Scuola Superiore Sant’anna, Scuola Normale Superiore, Università di Pisa, Camera di Commercio. La prima kermesse pisana è stata seguita con particolare interesse soprattutto negli spazi dove si sono affrontati i temi di maggiore impatto, dalle reti sociali all’autismo, ma grande curiosità hanno riscosso anche i test e le installazioni interattive sullo stress e sull’arte virtuale, nonché i laboratori sugli argomenti più complessi ma innovativi come le reti wireless e i nuovi protocolli internet. Il top dell’affluenza è stato registrato durante l’inaugurazione svolta all’auditorium dell’Area della ricerca del Cnr di Pisa, con un migliaio di persone presenti, e a Logge di Banchi, la location centrale del festival, dove si sono tenute iniziative quali ‘Geomemories, le geografie della memoria’, ‘Visito Tuscany’, il ‘Laboratorio di Robotica’, ‘Parental control’. Le scolaresche hanno affollato gli spazi didattici come il Museo degli Strumenti per il Calcolo. L´internet festival è stato seguito con grande interesse anche dai media, come testimonia la rassegna stampa: oltre 200 articoli e servizi tra carta stampata, radio, tv, agenzie, siti e portali. Continuativa la copertura da parte di tutta la stampa locale, ma anche dei maggiori quotidiani e network televisivi, oltre che dell’informazione web. Il popolo della rete ha poi letteralmente invaso il sito www.Internetfestival.it, dove si sono registrati oltre 12000 visitatori unici, per circa 100000 pagine visitate. Ai dati quantitativi, fanno riscontro le valutazioni di organizzatori e relatori: “Un dato importante per i ricercatori che hanno partecipato è stata la possibilità di stringere contatti con partner potenziali quali imprese e colleghi di altre strutture”, commenta Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-cnr. “L´internet festival è già un laboratorio permanente”, ha dichiarato Anna Vaccarelli, coordinatore dell´Internet festival e responsabile Relazioni esterne del Registro.it., “da domani inizieremo un percorso fatto di tappe ed eventi intermedi, per arrivare all´Internet festival 2012 seguendo il filo rosso che si è creato in questi giorni, grazie anche all´impegno di tutte le istituzioni partecipanti. Sono certa che il festival sarà un appuntamento atteso dall’intera comunità internet e da tutti i suoi utenti: pubbliche amministrazioni, cittadini, scuola, mondo della ricerca e delle imprese.” I video di presentazione delle 4 giornate e dei principali eventi dell´Internet festival sono disponibili in alta definizione all´indirizzo: http://psp1.Iit.cnr.it/tv/tv  L´album fotografico della prima edizione del festival è disponibile all´indirizzo: http://www.Flickr.com/photos/internetfestival/  
   
   
CONVEGNO SULL´ACCESSO AI CONTENUTI AUDIOVISIVI E STRATEGIE D’IMPRESA NELLO SCENARIO DELLA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE  
 
Venerdì 13 maggio si è tenuto a Roma, presso l’Aula Magna dell´Università Europea di Roma, Via degli Aldobrandeschi 190, il convengo intitolato "Accesso ai contenuti audiovisivi e strategie d’impresa nello scenario della comunicazione multimediale". Dopo l’introduzione di Andrea Stazi, Docente di Diritto comparato, Università Europea di Roma, sono state svolte le relazioni di Gianluigi Magri, Commissario Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Mario Filipponi, Head of Institutional Affairs Sky Italia, Giorgia Abeltino, Policy Counsel Google Italy. Dopo si è svolta una tavola rotonda sul tema “Evoluzione del mercato dell’audiovisivo e modelli regolamentari”, moderata da Raimondo Astarita, Direttore Comunicazione American Academy in Rome, cui hanno partecipato Stefania Ercolani, Docente di Diritto dell’informazione, Università di Roma La Sapienza, Francesco Graziadei, Docente di Diritto industriale, Università Luiss Guido Carli, Paolo Marzano, Presidente Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore, Augusto Preta, Presidente Italian Chapter International Institute of Communications, Eugenio Prosperetti, Docente di Business Models for Ict, Università di Roma La Sapienza, Andrea Renda, Centre for European Policy Studies, Bruxelles, Giovanni Maria Riccio, Associato di Diritto privato comparato, Università di Salerno e Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione. Vincenzo Zeno-zencovich, Ordinario di Diritto comparato, Università di Roma Tre, ha concluso i lavori del convegno  
   
   
CONTENUTI DIGITALI: TIM, VODAFONE, WIND, 3 ITALIA, POSTEMOBILE E FASTWEB LANCIANO UNA PIATTAFORMA UNICA DI PAGAMENTO DISPONIBILE PER I CLIENTI DI TUTTI GLI OPERATORI  
 
Prima iniziativa di Sistema per il pagamento tramite credito telefonico. Tim, Vodafone, Wind, 3 Italia, Postemobile e Fastweb lanciano una piattaforma unica condivisa, disponibile per i clienti di tutti gli operatori, per pagare contenuti e servizi digitali con un semplice click utilizzando il credito telefonico. Con questa iniziativa, gli operatori di telecomunicazioni confermano il proprio impegno ad investire in innovazione e mettono a disposizione dei produttori di contenuti e servizi digitali e dei propri clienti, un servizio semplice, veloce e sicuro per l’acquisto su qualsiasi device (cellulare, smartphone, tablet e Pc). Uno standard unico, che trasforma il numero di cellulare nella chiave di autenticazione dei clienti e che rende il telefonino lo strumento di pagamento di contenuti e servizi digitali online. Il lancio di tale iniziativa, a livello di sistema, apre la strada all’m-commerce di massa. Un sistema sicuro e aperto e che si basa su uno strumento straordinariamente diffuso. L’acquisto avviene in maniera immediata e sicura con un semplice click, in caso di accesso dal proprio telefonino o, nel caso di accesso da altri dispositivi (Pc e tablet), tramite l’inserimento del proprio numero di cellulare e di una password. Gli acquisti sono garantiti dai più avanzati standard di sicurezza che gestiscono i dati in modo criptato. Un sistema sicuro e di utilizzo immediato che ha l’ambizione di accompagnare il mercato dei servizi digitali in questa fase di transizione verso nuove modalità di accesso ai contenuti a pagamento. Transizione che sarà facilitata dalla semplicità delle interfacce sviluppate dai partner tecnologici Engineering e Reply. Le aziende che vogliono sviluppare un’offerta di contenuti o servizi digitali, da oggi, hanno a disposizione un sistema di pagamento unico che offre accesso immediato a tutti gli operatori di telecomunicazioni per un totale di 46,6 milioni di italiani che possiedono una o più Sim consentendo alle aziende partner di mantenere la gestione diretta dei propri clienti. ‪Tra i primi interessati ad utilizzare questa soluzione nel mercato italiano figurano aziende come Gruppo Caltagirone Editore, Class Editori, Guida Monaci, Espresso, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Microsoft Italia, Mondadori, Monrif/poligrafici Editoriale, Paperlit, Rcs, Shenker, L’unione Sarda. Il Servizio è reso disponibile attraverso la piattaforma sviluppata da Engineering, leader nell’offerta integrata e completa lungo la catena del valore del software, e da Reply, leader nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. ‪Secondo una ricerca di Pwc Advisory, che ha supportato gli operatori telefonici nell´iniziativa, la bassa propensione degli italiani a utilizzare carte di credito – con il 90% delle transazioni ancora effettuate in contanti, contro una media Ue inferiore al 70% – il ridotto importo medio dei singoli acquisti e la storica inclinazione degli italiani per le comunicazioni mobili, creano le premesse per una significativa crescita potenziale di un mercato già in forte espansione. Considerando che la maggior parte delle transazioni online avvengono attraverso i circa 3,5 milioni di carte di credito utilizzate a questo scopo, il nuovo modello di pagamento mobile abilita una popolazione di utilizzatori 13 volte superiore a quella attuale. Da un recente studio emerge inoltre che il 79% dei possessori di smartphone lo usano per acquistare contenuti o servizi (in Italia oggi un telefonino su tre e’ uno smartphone). A livello globale, si stima che il mercato dei pagamenti in mobilità arriverà a circa 500mld$ entro il 2014. Una crescita senza dubbio favorita e guidata dall’esplosione del numero di smartphone, tablet e negozi digitali (i cosiddetti “Appstore”)  
   
   
MOBILE INTERNET, CONTENT & APPS: LA FOTOGRAFIA DI UN SETTORE IN GRANDE FERMENTO  
 
Ecco alcuni quesiti che sono stati affrontati martedì 10 Maggio 2011, nell’Aula Carlo de Carli dek Politecnico di Milano Campus Bovisa, Via Durando 10, nel corso dell’evento di presentazione della Ricerca 2011 dell´Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Mobile Entertainment Forum: · Il mercato Mobile Content torna a crescere? E per il Mobile Internet la crescita è esponenziale? Mobile Content: quale ruolo nel più ampio mondo del Mobile Payment? Applicazioni e Mobile Site: quali i modelli di ricavo vincenti? Applicazioni vs Mobile site: chi vincerà la battaglia? Chi sono gli utenti di Mobile Internet e cosa vogliono? Mobile Internet: la banda è sufficientemente “larga”? Telco Mobili: quali le sfide del prossimo futuro? L’evento sarà suddiviso in due momenti: durante la mattinata, alla presentazione dei risultati della Ricerca seguiranno alcune autorevoli Tavole Rotonde a cui parteciperanno i principali player della filiera che discuteranno delle trasformazioni in atto nel mercato Mobile Internet, Content e Apps; il primo pomeriggio sarà, invece, dedicato al confronto con i Vertici delle Telco Mobili italiane sulle sfide che il settore delle Telecomunicazioni sta affrontando. A tutti i partecipanti verrà offerto un Buffet Lunch – importante occasione di networking e confronto informale  
   
   
CONVEGNO SULL´ACCESSO AI CONTENUTI AUDIOVISIVI E STRATEGIE D’IMPRESA NELLO SCENARIO DELLA COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE  
 
Venerdì 13 maggio si è tenuto a Roma, presso l’Aula Magna dell´Università Europea di Roma, Via degli Aldobrandeschi 190, il convengo intitolato "Accesso ai contenuti audiovisivi e strategie d’impresa nello scenario della comunicazione multimediale". Dopo l’introduzione di Andrea Stazi, Docente di Diritto comparato, Università Europea di Roma, sono state svolte le relazioni di Gianluigi Magri, Commissario Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Mario Filipponi, Head of Institutional Affairs Sky Italia, Giorgia Abeltino, Policy Counsel Google Italy. Dopo si è svolta una tavola rotonda sul tema “Evoluzione del mercato dell’audiovisivo e modelli regolamentari”, moderata da Raimondo Astarita, Direttore Comunicazione American Academy in Rome, cui hanno partecipato Stefania Ercolani, Docente di Diritto dell’informazione, Università di Roma La Sapienza, Francesco Graziadei, Docente di Diritto industriale, Università Luiss Guido Carli, Paolo Marzano, Presidente Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore, Augusto Preta, Presidente Italian Chapter International Institute of Communications, Eugenio Prosperetti, Docente di Business Models for Ict, Università di Roma La Sapienza, Andrea Renda, Centre for European Policy Studies, Bruxelles, Giovanni Maria Riccio, Associato di Diritto privato comparato, Università di Salerno e Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell’innovazione. Vincenzo Zeno-zencovich, Ordinario di Diritto comparato, Università di Roma Tre, ha concluso i lavori del convegno  
   
   
TG WEB DELL´ORDINE PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA  
 
E´ online sul sito Web dell´Ordine degli Psicologi della Lombardia (Opl) la prima edizione del Tg Web Opl. Le numerose iniziative che l´Ordine lombardo ha messo in campo vengono documentate da immagini e testi letti dalla giovane speaker, la psicologa Stefania Andreoli. Nel primo numero si parla della Carta Etica che Opl ha inviato alle Scuole di formazione in Psicoterapia lombarde; delle novità sul portale Web Opl; del Festival della Cultura Psicologica che si terrà dal 20 maggio al 2 giugno prossimi; delle convenzioni per gli iscritti all´Ordine; del progetto di referenti territoriali Opl che ampliano l´attività dell´Ordine nelle province lombarde. Il Tg è visibile dalla Home Page del sito http://www.opl.it/  o al link: http://www.Opl.it/showpage.php?saratml=119&template=video&id=30 . L´ordine degli Psicologi della Lombardia ha sede a Milano (Corso Buenos Aires 75). Gli psicologi iscritti sono circa 13000, dei quali quasi 5100 sono anche psicoterapeuti. Presidente dell´Ordine è: Mauro Grimoldi, Vicepresidente: Alessandro Spano, Segretario: Carlotta Longhi, Tesoriere: Roberto Bonanomi  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: UNA PENSIONE COMPLEMENTARE DI VECCHIAIA VERSATA AD UNA PERSONA LEGATA AD UN PARTNER IN UN’UNIONE CIVILE, INFERIORE A QUELLA CONCESSA AD UNA PERSONA SPOSATA, PUÒ COSTITUIRE UNA DISCRIMINAZIONE FONDATA SULLE TENDENZE SESSUALI  
 
Tale ipotesi si verifica qualora l’unione civile sia riservata a persone dello stesso sesso e si trovi in una situazione di diritto e di fatto paragonabile a quella del matrimonio. Il sig. Jürgen Römer ha lavorato per la Freie und Hansestadt Hamburg (Città di Amburgo, Germania) in qualità di impiegato amministrativo dal 1950 fino al sopravvenire della sua incapacità lavorativa il 31 maggio 1990. A partire dal 1969, egli ha vissuto ininterrottamente con il suo compagno, il sig. U., con il quale ha concluso un’unione civile registrata conformemente alla legge tedesca del 16 febbraio 2001 sulle unioni civili registrate. Il sig. Römer ha informato di tale circostanza il suo ex datore di lavoro con lettera in data 16 ottobre 2001. Successivamente, egli ha chiesto che l’importo della sua pensione complementare di vecchiaia fosse ricalcolato applicando uno scaglione tributario più favorevole, corrispondente a quello applicato ai beneficiari coniugati. Pertanto, nel mese di settembre 2001 l’importo mensile della sua pensione di vecchiaia avrebbe dovuto essere superiore di Dem 590,87 (Eur 302,11) se per determinare il suo ammontare fosse stato preso in considerazione lo scaglione tributario più favorevole. Con lettera 10 dicembre 2001, la Città di Amburgo ha rifiutato di applicare lo scaglione tributario più favorevole per calcolare l’importo della pensione di vecchiaia dell’interessato, in quanto soltanto i beneficiari coniugati, non stabilmente separati, e quelli aventi diritto ad assegni familiari o ad altre prestazioni analoghe hanno diritto a tale beneficio. Ritenendo di aver diritto ad essere trattato come un beneficiario coniugato non stabilmente separato ai fini del calcolo della sua pensione, e reputando che tale diritto discenda dalla direttiva 2000/78/Ce che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, il sig. Römer ha adito l’Arbeitsgericht Hamburg (Tribunale del lavoro di Amburgo, Germania). Tale giudice ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare i principi generali e le disposizioni del diritto dell’Unione riguardanti le discriminazioni fondate sulle tendenze sessuali in materia di occupazione e di lavoro. Nella sua sentenza odierna, la Corte constata anzitutto che le pensioni complementari di vecchiaia – come quella oggetto della presente controversia – rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 2000/78. La Corte ricorda poi, in primo luogo, che la constatazione di una discriminazione fondata sulle tendenze sessuali esige che le situazioni in questione siano paragonabili, con specifico e concreto riferimento alla prestazione di cui trattasi. Al riguardo, la Corte osserva che la legge tedesca sulle unioni civili registrate ha introdotto, per le persone dello stesso sesso, l’istituto dell’unione civile, scegliendo di precludere a tali persone il matrimonio, che resta riservato alle sole persone di sesso diverso. A seguito del progressivo ravvicinamento del regime dell’unione civile a quello del matrimonio, non esiste più, ad avviso del giudice del rinvio, nell’ordinamento giuridico tedesco, alcuna differenza giuridica di rilievo tra questi due status personali. Infatti, la principale differenza che ancora permane consiste nel fatto che il matrimonio presuppone che i coniugi siano di sesso diverso, mentre l’unione civile registrata esige che i partner abbiano il medesimo sesso. Orbene, nel caso di specie, il beneficio della pensione complementare di vecchiaia presuppone non soltanto che il partner sia sposato, ma anche che egli non sia stabilmente separato dal suo coniuge, in quanto tale pensione mira a procurare un reddito sostitutivo a vantaggio dell’interessato e, indirettamente, delle persone che vivono con lui. A questo proposito, la Corte sottolinea che la legge tedesca sulle unioni civili registrate stabilisce che i partner dell’unione civile hanno l’obbligo reciproco di prestarsi soccorso e assistenza nonché quello di contribuire in maniera adeguata ai bisogni della comunità partenariale mediante il loro lavoro e il loro patrimonio, così come è previsto anche per i coniugi nel corso della loro vita in comune. Pertanto, a giudizio della Corte, i medesimi obblighi gravano sui partner dell’unione civile così come sui coniugi. Ne consegue che le due situazioni sono paragonabili. In secondo luogo, la Corte constata che, per quanto riguarda il criterio attinente ad un trattamento meno favorevole fondato sulle tendenze sessuali, risulta che la pensione del sig. Römer sarebbe stata aumentata qualora egli, anziché contrarre un’unione civile registrata con un uomo, si fosse sposato. Per di più, il trattamento più favorevole non è collegato né ai redditi dei componenti l’unione civile, né all’esistenza di figli, né ad altri elementi come quelli riguardanti i bisogni economici del partner. Inoltre, la Corte rileva che i contributi dovuti dal sig. Römer in rapporto alla pensione non erano in alcun modo correlati al suo stato civile, dal momento che egli era tenuto a contribuire alle spese pensionistiche versando una quota pari a quella dei suoi colleghi coniugati. Infine, per quanto riguarda gli effetti di una discriminazione fondata sulle tendenze sessuali, la Corte precisa, da un lato, che, a motivo del primato del diritto dell’Unione, il diritto alla parità di trattamento può essere rivendicato da un singolo nei confronti di un ente locale senza necessità di attendere che il legislatore nazionale renda la disposizione in questione conforme al diritto dell’Unione. Dall’altro lato, la Corte puntualizza che il diritto alla parità di trattamento può essere rivendicato da un singolo soltanto dopo la scadenza del termine di trasposizione della citata direttiva, ossia a partire dal 3 dicembre 2003. Corte di giustizia dell’Unione europea (Lussemburgo, 10 maggio 2011, Sentenza nella causa C-147/08 Römer / Freie und Hansestadt Hamburg)  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: INCENTIVI FISCALI ALLE SOCIETÀ CHE PARTECIPANO AD ESPOSIZIONI ALL´ESTERO  
 
Con il decreto legge n. 269/2003 (convertito in Legge 326/03), “Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e la correzione dell’andamento dei conti pubblici” sono stati previsti incentivi fiscali specifici a favore delle società per la partecipazione espositiva di prodotti in fiere all’estero. Il regime consentiva alle imprese in Italia, in attività alla data del 2 ottobre 2003, di dedurre dall´imponibile l’importo delle spese sostenute. A seguito di indagine formale della Commissione, le autorità italiane hanno ufficialmente avvertito i beneficiari potenziali degli aiuti delle possibili conseguenze di una dichiarazione di incompatibilità con il mercato comune. Con la decisione 2005/919, la Commissione, dopo aver riconosciuto l’incompatibilità degli aiuti, ha stabilito che: – Qualora l’aiuto sia già stato concesso mediante riduzione degli acconti d’imposta dovuti per l’esercizio fiscale in corso, l’Italia riscuote l’intera imposta dovuta con il conguaglio previsto per il 2004. – In tutti gli altri casi, l’Italia recupera l’imposta dovuta al più tardi alla fine del primo esercizio fiscale successivo alla data di notifica della presente decisione. – Nel termine di due mesi dalla data della notificazione della decisione (cioè entro il 17.2.2005), l’Italia comunica alla Commissione le misure adottate per conformarvisi. Le autorità italiane hanno allora adottato un certo numero di provvedimenti: – la legge n. 29/2006 ha disposto che il regime venisse interrotto, nonché le modalità per l’individuazione, la determinazione ed il recupero degli aiuti già illegittimamente fruiti; – l’Agenzia delle Entrate ha adottato codici tributi per la restituzione e un’apposita procedura informatica per il monitoraggio dello stato di avanzamento del recupero; – il legislatore italiano ha inoltre tentato di risolvere il problema derivante dalla sospensione degli ordini di recupero, disposta dai giudici nazionali (legge n. 59/2008). A fine 2007 la Commissione ha peraltro considerato che il recupero effettuato dalle autorità italiane corrispondeva a meno del 50% degli aiuti versati. Ha quindi deciso di agire dinanzi alla Corte di giustizia. La Corte ricorda che, per costante giurisprudenza, lo Stato membro destinatario di una decisione di recupero di aiuti illegittimi è tenuto ad adottare ogni misura idonea ad assicurarne l’esecuzione. Nella causa non è contestato che, diversi anni dopo la notifica all´Italia della decisione 2005/919 e dopo la scadenza di tutti i termini fissati da quest’ultima, una parte considerevole degli aiuti illegittimi non è stata ancora recuperata. Tale affermazione non è rimessa in discussione dalla circostanza che circa il 90% del capitale degli aiuti illegittimi è stato recuperato alla data dell’udienza nella presente causa. Secondo costante giurisprudenza poi, il solo mezzo di difesa che uno Stato membro può avanzare è quello dell’impossibilità assoluta di dare correttamente esecuzione alla decisione. Questa non ricorre quando lo Stato membro si limita a comunicare alla Commissione le difficoltà giuridiche, politiche o pratiche che presentava l’esecuzione della decisione, senza intraprendere alcuna vera iniziativa presso le imprese. Per la Corte le azioni legislative destinate a garantire l’esecuzione, da parte dei giudici nazionali, di una decisione della Commissione che obbliga uno Stato membro a recuperare un aiuto illegittimo, adottate in ritardo o inefficaci, non soddisfano i requisiti richiesti. Peraltro, la questione di determinare se il beneficio concesso alle imprese interessate fosse conforme alla normativa interna ovvero se, al contrario, costituisse un’ipotesi di evasione o di frode fiscale (come avanzato dall´Italia) è priva di incidenza sull’obbligo dello Stato di recuperare gli aiuti entro i termini impartiti. Per questi motivi, la Corte (Prima Sezione) dichiara e statuisce: La Repubblica italiana, non avendo adottato entro i termini stabiliti tutti i provvedimenti necessari per recuperare integralmente presso i beneficiari gli aiuti concessi in base al regime di aiuti dichiarato illegittimo ed incompatibile con il mercato comune dalla decisione della Commissione 14 dicembre 2004, 2005/919/Ce, relativa agli incentivi fiscali diretti a favore di società partecipanti ad esposizioni all’estero, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi dell’art. 2 di detta decisione. (Sentenza nella causa C-305/09, Commissione/Italia (Aiuti di Stato – Incentivi fiscali diretti a favore di società partecipanti ad esposizioni all’estero)  
   
   
E´ MOBILE REVOLUTION: INTERNET VIA CELLULARE LANCIA LA SFIDA AL WEB TRADIZIONALE E CRESCE DEL 27% SECONDO IL POLITECNICO DI MILANO  
 
Il Mobile Internet cresce del 27% e arriva a superare i 530 milioni di euro, valore molto vicino a quello del mercato dei Mobile Content & Apps a pagamento. Insieme con gli Application Store, sta diventando il cantiere di sviluppo dei nuovi canali digitali (Tablet, Pc, Connected Tv, ecc.). 700.000 Applicazioni disponibili sugli Store e oltre 10 miliardi di download a livello mondiale solo nel 2010. Ma in Italia i ricavi generati rimangono limitati a poche decine di milioni di euro. Intanto il Web lancia la sfida al mondo Applicazioni con le Web App Si è svolto lo scorso 10 maggio presso l’Aula de Carli del Campus Bovisa del Politecnico di Milano il Convegno “Mobile Internet, Content & Apps: il laboratorio della Digital Economy!”, promosso dall´Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano (www.Osservatori.net ) in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Mobile Entertainment Forum. Nel 2010 il mercato Mobile Internet, Content & Apps è tornato a crescere: +7%. Questa dinamica positiva è l’effetto di 3 componenti che mostrano differenti andamenti: un forte incremento del Mobile Internet, ossia della connettività da telefono cellulare/smartphone; una ulteriore riduzione dei Mobile Content & Apps a pagamento; una buona crescita del Mobile Advertising (la raccolta pubblicitaria specifica sul canale Mobile), anche se in termini assoluti vale ancora molto poco. Il risultato di queste dinamiche così asimmetriche è che il peso del volume d’affari del Mobile Internet arriva al 48% (era il 32% due anni fa), avvicinandosi notevolmente al peso dei Mobile Content a pagamento, pari al 49% (era pari al 65% nel 2008). “Non parlo mai volentieri di “rivoluzione” – ha commentato Andrea Rangone, Responsabile Osservatori Ict del Politecnico di Milano – ma oramai si è attivato un circolo virtuoso che ci induce a parlare effettivamente di Mobile Revolution. Perché rivoluzionarie sono le peculiarità del mezzo che possono essere sfruttate: geo-localizzazione, ubiquità, immediatezza d’uso, socialità, interattività. Perché rivoluzionario è, a nostro avviso, l’impatto che il Mobile avrà sul comportamento del consumatore: che utilizza sempre di più il telefono cellulare come canale preferenziale per accedere – sempre e ovunque – a qualsiasi contenuto e servizio digitale. Perché rivoluzionario è l’impatto che avrà anche sulle imprese e sulle pubbliche amministrazioni: mettendo loro a disposizione un nuovo potente canale di gestione della relazione con i propri clienti/utenti. Non dimentichiamo inoltre la leadership tutta italiana nella diffusione dei terminali e anche degli innovativi modelli di smartphone che pone le aziende del nostro Paese nella possibilità di giocare un ruolo di primo piano, non solo nel mondo dei Mobile Content come storicamente è stato, ma anche in quello delle Applicazioni e del Mobile Web, dove l’arena è globale e molto competitiva.” Focalizzando l’attenzione sul volume d’affari del Mobile Internet, il 2010 ha fatto registrare una crescita pari al 27%, portandolo a raggiungere quota 538 milioni di euro. Cresce fortemente (+43%) la componente dei ricavi derivante dalle tariffe flat, che arriva a pesare il 38% sul mercato complessivo. Queste dinamiche sono confermate dalla forte crescita del numero di Mobile Surfer avvenuta nel 2010 e del loro utilizzo della Rete da cellulare: navigano in media 30 minuti al giorno, anche se la navigazione è concentrata su pochi siti e tendenzialmente sempre gli stessi. Interessante sottolineare come la soddisfazione non sia ancora elevatissima per circa la metà di questi utenti, in particolare a causa del forte consumo della batteria (per gli heavy user) e del costo del servizio. Meno criticate sono invece l’efficacia della navigazione tramite cellulare e la velocità e l’affidabilità della connessione. Ancora un segno meno, invece, per il mercato dei Mobile Content & Apps a pagamento, anche se meno negativo dell’anno scorso: -9% nel 2010 contro -20% nel 2009: in due anni sono stati bruciati, così, 200 milioni di euro. Il rallentamento del calo è confermato anche nei primi mesi di quest’anno e fa ben sperare per un ritorno alla crescita (che però difficilmente avverrà già nel 2011 ma dovrebbe avvenire a partire dal 2012). La dinamica negativa è l’effetto combinato di due trend opposti, oramai in atto da due anni: da una parte, la continua contrazione, -13%, dei ricavi derivanti dai contenuti più tradizionali (loghi e suonerie, giochi java, sms informativi, dating via Sms, voting televisivo, ecc.) basati sui tipici canali Telco-centrici (Numero breve e Mobile portal in primis); dall’altra, la crescita dei contenuti erogati tramite i nuovi canali del Mobile Internet e degli Application Store, +113%, anche se in valore assoluto rimangono ancora molto limitati (qualche decina di milioni di euro complessivamente). Entrando maggiormente nel merito di questi nuovi contenuti, si evidenzia una notevole crescita dei Giochi regolamentati con vincita in denaro (in particolare le scommesse sportive), ma sono le Applicazioni a fare la parte del leone. Quelle che generano i maggiori ricavi sono certamente i giochi. Tra le Applicazioni che si stanno dimostrando promettenti si segnalano quelle che erogano i contenuti più squisitamente editoriali, grazie anche all’introduzione dell’in-app billing. “Relativamente a questi “nuovi” contenuti e, in particolare, proprio alle Applicazioni, nonostante il grande fermento di tutti gli attori del mercato, il boom degli smartphone venduti e delle Applicazioni sviluppate, le dinamiche di crescita si dimostrano forse più lente di quelle che qualcuno ipotizzava. Si tratta di un mercato che necessita di tempo per trasformare gli enormi numeri riguardanti offerta e download in ricavi, sia pay che pubblicitari. Tuttavia, le grandi sperimentazioni in atto in termini di contenuti e modelli di business innovativi che puntano su nuovi format pubblicitari e su nuove forme di ricavo premium, stanno mettendo in luce un incredibile laboratorio a cielo aperto che, ne siamo convinti, condizionerà pesantemente l’evoluzione anche degli altri ambiti digitali - commenta Filippo Renga, Responsabile della Ricerca Mobile Internet, Content & Apps - Il successo dell’iPad e la rapida diffusione dei nuovi Tablet, l’introduzione del paradigma delle Applicazioni anche nel mondo dei Pc e in quello delle Televisioni sono, infatti, la chiara evidenza di come il Mobile stia contaminando il mondo dell’Internet tradizionale e delle Tv digitali”. Ma il Web è veramente morto? “È in atto una grande battaglia tra due differenti mondi Internet: quello “nuovo” Application-centrico e quello “vecchio” Browser-centrico – conclude Andrea Rangone, Responsabile Osservatori Ict del Politecnico di Milano. - È una battaglia tra due concetti di Internet completamente diversi tra loro, non solo per l’architettura tecnologica che sottendono ma anche per i principi che li ispirano: il primo, quello App-centrico, si basa su un insieme di Application Store, ognuno dei quali rappresenta un walled garden; il secondo, Browser-centrico, si basa invece sull’universalità del Browser. Il Web, infatti, si innova con l’Html5 che consente di superare molti dei limiti del Browsing tradizionale, migliorando le opportunità per gli sviluppatori e avvicinando la user experience delle Applicazioni: pur non riuscendo a garantire tutti i vantaggi delle Applicazioni sviluppate nativamente per lo specifico sistema operativo, le Web app hanno il grande vantaggio della trasversalità e di non richiedere, quindi, uno sviluppo ad hoc per ciascuna piattaforma. La battaglia è solo agli inizi!” L’edizione 2011 dell´Osservatorio è stata realizzata in collaborazione con l´Ict Institute e il Mef - Mobile Entertainment Forum e con il supporto di: 3 Italia, D2, Doxa, Gfk Retail and Technology Italia, Gruppo 24 Ore, Gruppo Editoriale L’espresso, Mag Consulenti Associati, Neomobile, Open Reply, Qualcomm, Rai, Rcs Digital, Rti Interactive Media, Seat Pagine Gialle, Sky Italia, Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Telecomunicazioni, X2tv - gruppo Beeweeb, Zodiak Active; Buongiorno, comScore, Interactive Media, mBlox; Assocsp – Associazione dei Content Service Providers, Froggy Info: School of Management Politecnico di Milano - Tel.: 0223999578 - barbara.Balabio@polimi.it    
   
   
RE/MAX ITALIA CHIUDE IL 2010 CON UN AUMENTO DEL 32% DEL FATTURATO NONOSTANTE LA STAGNAZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE  
 
Nel 2011 a fronte di un mercato previsto stabile, Re/max Italia punta a continuare a incrementare il fatturato e ad allargare il network di 50 nuove agenzie e 450 consulenti immobiliari. Dario Castiglia, Presidente e Amministratore Delegato Re/max Italia - la filiale italiana del gruppo immobiliare americano più diffuso al mondo, festeggia quest’anno i suoi primi 15 anni di attività posizionandosi tra gli esponenti di punta del settore immobiliare a livello nazionale - ha presentato lo scorso 10 maggio a Milano i dati di fatturato aggregato del network in Italia. Re/max ha raggiunto risultati d’eccellenza chiudendo il 2010 con un fatturato aggregato stimato del network italiano pari a 66 milioni e 142 mila euro con un significativo aumento del 32% rispetto al 2009, un risultato in controtendenza rispetto ad una situazione economica decisamente sofferente. Si allinea anche il valore delle intermediazioni, che si sono chiuse quest’anno a 17.420 con un valore stimato intermediato pari a 1.175.850.000 di euro. “Sono i numeri a parlare per noi. Il Gruppo Re/max è presente in 84 Paesi nel mondo, con oltre 7 mila agenzie affiliate e quasi 100 mila consulenti. In Italia, in questi 15 anni ci siamo conquistati un posto di leadership non solo per i risultati straordinari raggiunti come incremento del fatturato della rete ma anche per la crescita costante registrata del network in termini di consulenti immobiliari e agenzie affiliate. - commenta Dario Castiglia, Presidente Re/max Italia – Oggi la rete infatti conta oltre 1.400 consulenti immobiliari, + 4% rispetto al 2009, in circa 200 agenzie su tutto il territorio nazionale e la sua presenza è destinata a crescere grazie a un piano di sviluppo basato su capillarità e qualità. Durante l’incontro sono presentati anche i risultati di un’analisi condotta da Re/max Italia, da cui è emerso che nei primi 4 mesi del 2011 il mercato immobiliare italiano, nonostante il ridimensionamento dei prezzi, ha vissuto una situazione di relativa stabilità sia delle compravendite sia nella domanda e nell’offerta di immobili. Nei prossimi 6 mesi si prevede un generale, seppur leggero, aumento a livello di domanda, offerta e compravendite, mentre i prezzi rimarranno in flessione. “Nello specifico, facendo riferimento al mercato milanese nel primo semestre 2011, colpisce in particolare, la crescente domanda per immobili cosiddetti “di lusso”, intendendo con questo termine individuare le soluzioni abitative che coniugano la bellezza dello stabile al prestigio dell’immobile ed alla vivibilità del quartiere. Richieste che in particolare riguardano zone come Fiera, per i suo spazi verdi, Pagano e Magenta, per gli splendidi palazzi d’epoca, e Corso Venezia. – commenta Roberto Marchetti Broker Titolare dell’agenzia Re/max Magenta di Milano - La domanda, superiore all’offerta, non riesce però ad essere soddisfatta in pieno, anche perché, per un numero elevato di immobili in vendita rientranti in tale categoria, le motivazioni dei proprietari sono molto poco legate all’aspetto della realizzazione economica derivante dalla vendita e pertanto vengono posti sul mercato a valori molto elevati e con poca disponibilità di tracciabilità”. Nella sostanza, in questa fascia medio alta, gli immobili in vendita sono molti meno dei potenziali acquirenti e per tale motivo si sta delineando una nuova figura di ‘cliente ricercatore’, più spesso ricercatrice, che oltre a sottoporre la propria esigenza alle varie agenzie, si occupa di monitorare autonomamente il mercato, in maniera quasi professionale in attesa della giusta occasione d’acquisto. Il cliente ‘tipo’ di questa tipologia di immobili rientra nella fascia d’età tra i 35 e i 40 anni ed è alla ricerca prevalentemente di appartamenti di grandi metrature, preferibilmente agli ultimi piani o attici, che presentino determinate caratteristiche, che ne denotino il prestigio, come il terrazzo o la portineria condominiale. Dai dati raccolti a livello nazionale, si evince che i clienti delle agenzie Re/max continuano a prediligere l’acquisto all’affitto secondo le diverse esigenze e possibilità. Se il 79.38% delle coppie e il 92.78 % delle famiglie, acquista un immobile, 1 single su 2 invece ricerca una soluzione in locazione. Tra gli acquirenti, il 59,43 % dei giovani in età compresa tra i 20 e i 35 anni ha focalizzato il suo interesse verso i bilocali, mentre il 68,87% dei clienti tra i 35 e i 50 anni preferisce soluzioni immobiliari composte da almeno 3 locali, stessa scelta effettuata anche dagli over 50 che si orientano anche su altre tipologie di immobili (bilo per il 22.86% e ville con giardino per il 19.05%). Nei primi quattro mesi dell’anno c’è da segnalare la sensibile diminuzione dell’interesse all’acquisto di ‘seconde case’. Gli acquirenti di queste tipologie sono stati nell’83% dei casi nuclei famigliare che prediligono i bilocali principalmente nelle località balneari (69.74%), seguite con una percentuale del 18.42% da luoghi di villeggiatura in montagna. ‘Nonostante il mercato immobiliare nazionale stia ancora vivendo un andamento altalenante, domanda e offerta stentino ancora a incontrarsi ed il trend di rialzo dei tassi contribuisca alla persistenza della stagnazione, già in questi primi tre mesi dell’anno 2011 – continua Dario Castiglia, Presidente Re/max Italia – stiamo registrando dati ancora una volta a doppia cifra. Già ora nel fatturato aggregato possiamo evidenziare un segno positivo che si aggira intorno al 19% e più di 10 nuovi contratti per aperture di nuove agenzie’. Infatti, uno degli obiettivi che Re/max si è prefissata per il 2011 - e che sta già portando i primi risultati - è l’incremento del numero di professionisti della sua rete. Il gruppo italiano ha pianificato, infatti, di aprire nel corso dei prossimi mesi 50 nuove filiali per le quali sta ricercando altrettanti titolari. Nelle agenzie, esistenti e nuove, verranno inseriti, inoltre, consulenti immobiliari, fino ad aggiungere circa altri 450 professionisti. L’azienda, che quest’anno, per il secondo anno consecutivo, è stata l’unica del settore immobiliare ad essere annoverata nella classifica “Great Place to Work e ad essere stata inclusa nel volume dei Superbrands, ha raggiunto questi importanti risultati grazie alla qualità delle proprie risorse umane, alle sinergie nelle collaborazione nelle compravendite immobiliari, alla formazione e agli strumenti di lavoro sempre aggiornati e all’avanguardia, messi a disposizione di broker e consulenti Re/max Italia per offrire al cliente un servizio di consulenza a 360° efficiente ed efficace. “Aver continuato a incrementare fatturato e numero di affiliati del nostro network, anche in questi ultimi tre anni in cui il mercato immobiliare ha attraversato una fase di decisa contrazione e consolidamento, significa che il modello di business Re/max e la struttura organizzativa delle nostre agenzie siano quanto di più efficiente presente nel mercato italiano e questo ci permette di continuare a investire nel brand a differenza della maggior parte degli operatori presenti sul mercato. – dichiara Dario Castiglia, Presidente Re/max Italia - Ciò, testimoniato dall’aumento di transazioni pro capite dei nostri consulenti, si è riflesso anche sull’aumento di fiducia che abbiamo guadagnato nei confronti dei consumatori finali che sempre più numerosi si affidano ai nostri consulenti e agenzie per vendere e acquistare immobili”. Come ulteriore riconoscimento ricevuto da Re/max Italia, fiore all’occhiello è stato il titolo di “International Broker Manager Of The Year 2010” a livello mondiale di cui è stato insignito Roberto Marchetti, Broker Titolare dell’agenzia Re/max Magenta. Secondo l’Headquarters Re/max, il Broker italiano ha ispirato i suoi agenti ad essere entusiasti per il loro lavoro, incrementandone la produttività nonostante la grave crisi del mercato immobiliare. Si è focalizzato sulla costruzione dello spirito di squadra e sul marketing, ha inoltre creato un’atmosfera lavorativa informale ma efficiente, dimostrando si essere un leader e di aver ‘sposato’ appieno gli ideali su cui ha basato le sue fondamenta Re/max. Http://www.remax.it/  
   
   
NUOVE NOMINE IN APRIL DIERREVI  
 
April Group, gruppo assicurativo internazionale quotato alla Borsa di Parigi, ha acquisito nel 2006 l’80% del capitale di Dierrevi S.p.a. Broker di assicurazioni, compiendo un passo decisivo nel consolidamento delle proprie attività in Italia. Nel 2010, in piena controtendenza con il mercato, la stessa April Group ha rinnovato la propria fiducia nel settore dell’assicurazione Rc Auto e delle flotte, acquisendo la restante quota societaria e determinando in tal modo la nascita di April Dierrevi. Nel 2011, per rispondere al desiderio di accelerare lo sviluppo del Gruppo in Italia, l’Organizzazione si modifica con la nomina di Matteo Fossati come Amministratore Delegato di April Dierrevi, mentre la guida operativa della società viene affidata a Massimo Signorelli. Nato a Milano 46 anni fa, Signorelli inizia ad operare nel mondo del brokeraggio assicurativo in Schinasi, nel 1985, dove matura esperienze gestionali e commerciali per poi passare alla Direzione tecnica della Nikols dove segue il settore Casualty. Nel 1991 diviene il responsabile di tale settore in Rasini e Viganò. E’ il 1993 quando Signorelli entra nel Gruppo Generali dove rimane per dieci anni e all’interno del quale ricopre il ruolo di Direttore del Mercato Assicurativo presso la controllata Europ Assistance. Nel 2002 si occupa invece della fusione di Maeci e Dumo Assicurazioni, assumendone la carica di Direttore Tecnico e Assicurativo. Nel 2007 entra nel gruppo Munchener attraverso la controllata che si occupa del lavoro diretto vita e danni, dove ricopre diversi incarichi arrivando a dirigere, per il comparto danni, l´Underwriting, l´Attuariato e la Riassicurazione nonché la Distribuzione Agenziale Vita e Danni  
   
   
FORMASICURO: ONLINE GRATUITE LE GUIDE ALLA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
Formasicuro: Online e gratuite le Guide alla Sicurezza sul Lavoro Un utile strumento per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e soggetti collegati al mondo del lavoro, scaricabili direttamente dal sito www.Formasicuro.it . Sono disponibili online le guide alla Sicurezza sul Lavoro realizzate da Formasicuro, l´Organismo Paritetico per la Formazione Professionale e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dell’Industria e dell’Artigianato Edile. L’ente, istituito con il Ccnl 10 luglio 2008 secondo quanto previsto dai contratti e gli accordi collettivi stipulati tra Federterziario ed Ugl Costruzioni, svolge le funzioni di cui all’art. 51 del Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81. Le guide, che costituiscono un utile strumento per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e i soggetti collegati al mondo del lavoro, sono scaricabili gratuitamente direttamente dal sito www.Formasicuro.it, sezione “pubblicazioni”, mediante compilazione del modulo di registrazione. Tra le guide realizzate da Formasicuro: la Guida Tecnica per gli adempimenti obbligatori delle Imprese, la Guida, indirizzata principalmente alle piccole e medie imprese, contiene le formule indispensabili per una corretta gestione degli adempimenti in materia di sicurezza del lavoro, con l´obiettivo di facilitare le modalità di notifica, nomina, comunicazione, conferimento di incarichi e trasmissione di documentazione da parte dei soggetti obbligati; La Guida alla Prevenzione Incendi che si propone come uno strumento di orientamento e supporto per l´informazione e la formazione dei lavoratori, con l´obiettivo di fornire loro le conoscenze di base e i principi fondamentali in merito alla prevenzione incendi sul luogo di lavoro per individuare le condizioni in cui si può manifestare il pericolo d´incendio; conoscere le misure di protezione dagli incendi disponibili in azienda e utilizzare i presidi antincendio elementari; utilizzare correttamente gli specifici Dispositivi di Protezione Individuale (D.p.i.) per la difesa dagli effetti del fuoco; La Guida sulla Sicurezza dei Cantieri Edili che mira a fornire informazioni sia in merito alle lavorazioni sia ai rischi specifici ai quali il lavoratore edile è frequentemente esposto nello svolgimento delle quotidiane attività lavorative; La Guida all´utilizzo dei Dpi che offre utili informazioni per una scelta adeguata ed un corretto utilizzo dei Dpi proponendosi come uno strumento pratico, completo e di facile consultazione sia per la formazione e l´informazione dei lavoratori, sia per il datore di lavoro che voglia approfondire le proprie conoscenze in merito a questo specifico argomento; Il Glossario della Salute e Sicurezza sul Lavoro che si propone come uno strumento flessibile e di veloce consultazione per le parole chiave sulla sicurezza; la Guida alla segnalazione di Sicurezza; il Vademecum degli adempimenti obbligatori per le imprese e per i lavoratori e la Guida agli obblighi per le figure responsabili della salute e Sicurezza sul luogo di Lavoro. Nel campo della sicurezza, Formasicuro ha per scopo lo studio dei problemi generali e specifici inerenti alla prevenzione infortuni, all´igiene del lavoro ed in genere al miglioramento dell´ambiente di lavoro, formulando proposte e suggerimenti e promuovendo o partecipando ad iniziative e progetti, primi tra tutti corsi di formazione specifici  
   
   
PORDENONE: “SISTEMA ITACA” IN CRESCITA: RICAVI +12%, OCCUPAZIONE +3% - I SERVIZI ALLA PERSONA SEGNANO 31,4 MILIONI DI EURO. L’ASSEMBLEA DEI SOCI APPROVA IL BILANCIO 2010  
 
I ricavi 2010 per prestazioni rese su servizi alla persona segnano un +12% e sfiorano i 31 milioni e mezzo di euro, attestandosi precisamente a 31 milioni 466 mila 450 euro. I conti per la Cooperativa sociale Itaca di Pordenone si chiudono in positivo registrando un avanzo di gestione di quasi 400 mila euro al netto di un accantonamento effettuato prudenzialmente per adeguare il fondo stanziato per il rinnovo del Contratto di lavoro. Ben 265 i milioni di euro del fatturato dal 1992 al 2010. L’esercizio si è chiuso al 31 dicembre con un’occupazione superiore ai 1200 lavoratori, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente, l’82% dei quali donne e l’82% soci lavoratori. Il 92% degli occupati è assunto con un contratto a tempo indeterminato, 125 i lavoratori di origine non italiana in rappresentanza di tutti e 4 i continenti, l’età media degli occupati è di 38,2 anni, le ore lavorate nell’anno sono state 1 milione 671 mila 311. Sono i dati principali emersi nel corso dell’Assemblea generale dei soci della Cooperativa Itaca, tenutasi nei locali della Fiera di Pordenone, e che ha visto l’approvazione all’unanimità della gestione 2010. “Il ‘sistema cooperativa’ complessivamente sta rispondendo meglio alla crisi rispetto alle imprese tradizionali – evidenzia il presidente Leo Tomarchio - proprio in relazione al fatto che i nostri valori fondanti, la partecipazione, il profitto come strumento di consolidamento, lo sviluppo sostenibile, sono la nuova chiave di lettura del modello d’impresa e di sviluppo socio economico”. “Tuttavia non è ancora tempo di cantar vittoria – afferma Orietta Antonini, direttore della Cooperativa sociale friulana -, dal momento che la crisi economica, annunciata da molti come in fase conclusiva, non pare né interrotta tantomeno definitivamente superata. La disoccupazione è in crescita in tutto il Paese, le imprese sono in crisi, il welfare è in fortissima sofferenza, i consumi diminuiscono”. I risultati positivi registrati da Itaca ottengono maggiore risalto in quanto collocati nell’attuale e difficile contesto socio-economico generale, in particolare se confrontati con le evidenze di una situazione da cui derivano perdite di posti di lavoro e chiusura di molte imprese, anche sociali. Tornando ai dati al 31 dicembre 2010, i fruitori dei servizi gestiti in un solo anno sono stati 7640 cui si aggiungono le famiglie e la rete sociale, 1253 i lavoratori mediamente occupati, 995 le donne lavoratrici, 325 i soci passati dal 1992 al 2010, la ricchezza distribuita ai lavoratori è stata di 26,3 milioni di euro  
   
   
CONDE NAST JOHANSENS LANCIA L’APPLICAZIONE PER IPAD  
 
Lo scorso 10 maggio, a Milano, Condé Nast Johansens ha presentato al mercato italiano la sua applicazione per iPad, scaricabile gratuitamente presso l’App Store. L’applicazione presenta tutte gli alberghi, spa e sedi congressuali selezionati nelle sei guide del 2011, tra cui Recommended Hotels & Spas - Europe & The Mediterranean. Grazie all’estrema facilità di navigazione, l’applicazione permette all´utente di cercare la località prescelta e di collegarsi per effettuare la prenotazione. Ogni pagina dedicata ad alberghi, spa o sedi congressuali è corredata da straordinarie immagini fotografiche, una chiara descrizione e l’elenco dei servizi offerti in ogni struttura. Per raggiungere il pubblico di tutto il mondo, le descrizioni di Recommended Hotels & Spas - Europe & The Mediterranean saranno disponibili in 4 lingue: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Grazie alla mappa interattiva di Google, l’applicazione è facilmente utilizzabile per pianificare gli itinerari verso le località prescelte. Andrew Warren, Managing Director di Condé Nast Johansens, commenta: “I lettori di Condé Nast Johansens sono stati fra i primi ad adottare l´iPad, per questo è assolutamente opportuno che le nostre guide siano disponibili anche sotto forma di applicazioni, offrendo così al consumatore un’ulteriore piattaforma per entrare in contatto con il portfolio di Condé Nast Johansens. Ogni proprietà del nostro portfolio passa al vaglio di competenti ispettori, per questo Condé Nast Johansens continua ad essere il nome più affidabile nel settore degli alberghi indipendenti, che vengono ispezionati annualmente, mantenendo l’integrità e la qualità del brand e la fiducia dei lettori”. Nell’applicazione sono compresi: Hotels & Spas - Europe & The Mediterranean, Hotels & Spas - The Americas – Atlantic, Caribbean & Pacific, Hotels & Spas - Great Britain & Ireland, Small Hotels - Great Britain, Luxury Spas e Venues for Conferences, Meetings and Events – una selezione di quasi 1.000 strutture di lusso sparse in tutto il mondo. Il sito web www.Condenastjohansens.com continua ad avere un ruolo cruciale per il business dell’azienda, infatti permette al cliente di cercare un albergo, una spa o sede congressuale in base al paese, alla regione, a una parola chiave o ai servizi offerti oppure fornisce suggerimenti se si desidera dedicare una breve vacanza ai piaceri della tavola o partire per un viaggio romantico. L’utente può controllare la disponibilità di camere o collegarsi direttamente al sito web dell’albergo per effettuare la prenotazione. Il sito offre inoltre un servizio gratuito di ricerca della sede ideale per un evento, l’elenco delle offerte speciali, i link a Twitter e Facebook, permette anche l’acquisto online delle guide e l’acquisto di Gift Vouchers, oltre ad avere una sezione dedicata alle News, una ai concorsi e molto altro. Per scaricare gratuitamente l´applicazione visitare iTunes e cercare ‘Condé Nast Johansens’. L’edizione 2011 delle guide annuali Condé Nast Johansens esce in un formato compatto, con schede di facile consultazione e mappe chiare; utilizza inoltre una minor quantità di carta dimostrando grande attenzione per l´ambiente. Le guide hanno una tiratura di 171 mila copie e un numero stimato di 9,85 milioni di lettori. Le guide sono affiancate dal sito www.Condenastjohansens.com, dedicato alla clientela che preferisce effettuare ricerche e prenotazioni online. Anche le edizioni di "Luxury Spas" e "Recommended Venues for Conferences, Meetings and Events" sono pubblicate in versione digitale. È possibile trovare Condé Nast Johansens su Facebook e seguirci su Twitter. Le guide illustrano quasi 1000 alberghi, spa e sedi congressuali in 55 paesi del mondo. Condé Nast Johansens è il più completo riferimento illustrato per le strutture indipendenti verificate annualmente. Un team di 37 ispettori dedicati, formati con cura, ha esaminato un numero di strutture dieci volte superiore a quello che compare sulle guide, per poi restringere la selezione finale al fior fiore delle strutture di accoglienza dedicate a viaggiatori indipendenti. Ogni novembre Condé Nast Johansens organizza a Londra gli Awards for Excellence che premiano i migliori alberghi, spa, sedi congressuali e inn situati nel Regno Unito, in Irlanda, nell´Europa continentale e nel Mediterraneo. Info: Condé Nast Johansens - 6/8 Old Bond Street, London W1s 4Ph - Tel. +44.20.7499.9080 - Fax +44.20.7152 3566 - info@condenastjohansens.Com  – www.Condenastjohansens.com    
   
   
SYMANTEC SYSTEM RECOVERY AIUTA LE AZIENDE IN CASO DI DISASTRO  
 
Symantec Corp. Ha annunciato la propria strategia per offrire alle aziende di tutte le dimensioni un approccio su misura per risolvere i problemi legati alla recovery dei dati, dei sistemi e delle applicazioni consentendo così di ottimizzare le tempistiche e continuare a svolgere il proprio lavoro senza interruzioni. Come parte della sua vasta strategia di remediation, Symantec propone anche nuovi aggiornamenti per la recovery e una piattaforma di supporto per Symantec System Recovery 2011, in precedenza Backup Exec System Recovery, sia per ambienti fisici che virtuali. Le ricerche condotte da Symantec indicano che i disastri possono avere un impatto significativo sugli affari e che le aziende di tutte le dimensioni sono esposte a downtime. La Symantec’s 2011 Smb Disaster Preparedness Survey ha rilevato che la maggior parte delle piccole imprese che sono state intervistate non sono ancora preparate in maniera adeguata ad affrontare un disastro e il 54% dei clienti delle Pmi che ha partecipato all’indagine ha dichiarato di aver cambiato fornitore a causa di un servizio di computing inaffidabile. Analogamente, dalla Symantec’s 2010 Disaster Recovery Survey, che ha coinvolto le grandi aziende, risulta che il tempo che si impiega per la recovery dopo una interruzione di servizio è il doppio di quello percepito dagli intervistati. La strategia di remediation di Symantec include un mix ottimale di soluzioni per risolvere i problemi di recovery dei clienti: Symantec System Recovery offre una recovery completa del sistema in pochi minuti, anche su hardware diversi, bare metal, postazioni remote o ambienti virtuali, per minimizzare i downtime per l’azienda; Symantec Backup Exec elimina le finestre di backup e aiuta i clienti a raggiungere gli obbiettivi del punto di ripristino attraverso una recovery granulare di ambienti fisici e virtuali; Symantec Applicationha permette di effettuare il monitoraggio e la recovery in maniera automatica per le applicazioni virtuali su Vmware. Click to Tweet: Symantec System Recovery offre una recovery più flessibile sia per sistemi fisici che virtuali: http://bit.Ly/ftlofu    
   
   
TISCALI PRESENTA: ITALY NEWS, IL PRIMO TELEGIORNALE ONLINE MULTILINGUE IN ITALIA  
 
Tiscali, una delle principali società di telecomunicazioni in Italia, presenta oggi Italy News il primo telegiornale online multilingue con notizie disponibili in 6 idiomi differenti che sono state scelte in base alla diffusione delle comunità straniere in Italia. Il progetto, sviluppato in collaborazione con i giornalisti della cooperativa sarda Bisos.it, è rivolto agli immigrati presenti sul territorio italiano da lungo tempo, agli immigrati di seconda generazione che intendono tenere vivo il contatto con la lingua madre e agli studenti che vogliono imparare nuove lingue. In linea con la nuova strategia editoriale del portale che ha visto dare sempre più spazio alle news e ai contenuti giornalistici, il Tg multilingue di Tiscali.it vuole diventare la prima risorsa informativa per gli immigrati in Italia. I 6 Tg differenti che compongono il portfolio del Tg multietnico, disponibili in lingua araba, cinese, russa, filippina, spagnola e rumena, vengono interamente sviluppati negli studi allestiti nella sede di Tiscali a Cagliari, vanno in onda online sette giorni su sette, e hanno una durata variabile tra i tre e i sei minuti. La redazione di Italy News seleziona le notizie principali avvenute in Italia, focalizzandosi su quelle di particolare interesse per gli immigrati. “In un periodo come quello che stiamo vivendo abbiamo sentito il dovere di assecondare la forte esigenza di informazione in lingua straniera della comunità dei migranti residenti in Italia” afferma Marco Agosti, Portal Director di Tiscali. “Il nostro portale si propone ancora una volta e anche per gli stranieri come un accreditato punto di riferimento per una community sempre più esigente e in crescita e per la quale le barriere geografiche non possono rappresentare un limite all’informazione.” Raggiungibile nella sezione News del Canale Video del portale, il Tg Multilingue di Tiscali è una risposta concreta ai bisogni informativi dei tanti immigrati presenti nel nostro Paese, una comunità quella straniera in costante aumento da diversi anni. Infatti, Il numero di cittadini stranieri presenti in Italia, infatti, secondo la stima del Dossier Caritas Migrantes e includendo tutte le persone regolarmente soggiornanti, è di 4 milioni e 919 mila (1 immigrato ogni 12 residenti) contro il dato dell´Istat che all´inizio del 2010 ha registrato 4 milioni e 235 mila stranieri residenti in Italia. Italy News è visibile al seguente link: http://video.Tiscali.it/canali/news/tg_multilingua/  Informazioni su Tiscali Tiscali S.p.a. (Borsa Italiana. Milan: Tis) è una delle principali società di telecomunicazioni alternative in Italia. Tiscali fornisce ai suoi clienti, privati e aziende, una vasta gamma di servizi: accesso a Internet in modalità sia dial-up, sia Adsl, voce, Voip, media, servizi a valore aggiunto e altri prodotti tecnologicamente avanzati. Al 31 dicembre 2010 Tiscali ha registrato in Italia circa 709 mila clienti, di cui circa 550 mila Adsl. Di questi circa 369 mila sono clienti Dual Play. Il web site di Tiscali è raggiungibile all´indirizzo www.Tiscali.it