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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2011
24ª CONFERENZA ANNUALE SULLA TEORIA DELL´APPRENDIMENTO  
 
Budapest, 16 maggio 2011 - La 24ª conferenza annuale sulla teoria dell´apprendimento si svolgerà dal 9 all´11 luglio 2011 a Budapest, in Ungheria. Il settore della teoria dell´apprendimento guarda al processo di come gli esseri umani apprendono, e ha due obbiettivi principali. Uno è quello di fornire un vocabolario e una struttura concettuale per interpretare gli esempi di apprendimento che possono essere osservati. L´altro è quello di suggerire dove cercare soluzioni per i problemi pratici. Anche se la teoria dell´apprendimento può essere classificata sotto una delle molte diverse strutture filosofiche, l´evento si concentrerà sulla ricerca sperimentale e algoritmica, oltre che sui relativi risultati sperimentali. I temi specifici riguarderanno tra l´altro: analisi degli algoritmi di apprendimento e loro capacità di generalizzazione; complessità computazionale dell´apprendimento; analisi bayesiana; meccanica statistica dei sistemi di apprendimento; procedure di ottimizzazione per l´apprendimento; metodi kernel; apprendimento funzione booleana; apprendimento e clustering non supervisionato e semi-supervisionato; apprendimento online e relativi limiti di perdita; pianificazione e controllo, incluso l´apprendimento per rinforzo; apprendimento in scenari sociali, economici e della teoria dei giochi; analisi dell´apprendimento in campi collegati: elaborazione del linguaggio naturale, neuroscienze, bioinformatica, privacy e sicurezza, visione artificiale, data mining e information retrieval. L´evento condividerà la sede con la conferenza delle Foundations of Computational Mathematics. Per ulteriori informazioni, visitare: http://colt2011.Sztaki.hu/index.html    
   
   
TRENTO, UNIVERSO DOMOTICA, APRE AL PUBBLICO LA "CASA INTELLIGENTE"  
 
Trento, 16 maggio 2011 - Itea S.p.a. Riaprirà al pubblico l´alloggio domotico sito al civico 6 di piazza Garzetti a Trento, la piazzetta antistante le androne di piazza Fiera. Con questa opportunità Itea vuole offrire la possibilità di conoscere, sperimentare e scoprire da vicino la "casa intelligente". La domotica è un settore ben conosciuto agli addetti ai lavori, ma non ancora al “grande” pubblico. I messaggi di tipo teorico e le comunicazioni di taglio tecnico hanno spesso poca efficacia e possono essere mal interpretati da coloro che non sono del settore. E, quindi, quale soluzione migliore se non toccare con mano e vivere in prima persona un’esperienza con le apparecchiature domotiche? Le tecnologie più all’avanguardia, in grado di consentire a qualsiasi persona colpita da deficit sensoriali, o ridotta capacità motoria di condurre una vita il più possibile autonoma, saranno esposte e visionabili di persona, tramite visite guidate e gratuite, nella giornata di domani, sabato 14 maggio, con orario continuato 9-17 (piazza Garzetti n. 6 - Trento). La casa domotica Itea - frutto di una partnership con Assessorato alla salute e politiche sociali, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Opera universitaria - accoglierà chiunque vorrà avvicinarsi a questo mondo, alle sue problematiche e alle sue necessità, ma anche informarsi sugli ultimi traguardi raggiunti nel campo della progettazione di apparati domotici e dimostrarne dal vivo l’intera gamma delle loro funzionalità. L’opera Universitaria ha provveduto ad assicurare la presenza di alcuni studenti universitari “150 ore” che, previa frequenza di un corso di formazione a cura di un tecnico di Itea, turneranno nell’arco delle 8 ore e avranno il compito di organizzare le visite di gruppo.  
   
   
INCUBATORE DI IMPRESE DI BENEVENTO: BANDO DI SELEZIONE PER INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NEL SETTORE INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY (ICT)  
 
Benevento, 16 maggio 2011 - E’ stato pubblicato il bando di selezione di iniziative imprenditoriali nel settore dell’Information and Communication Technology (Ict), da insediare nell´Incubatore di Imprese gestito dal Parco Scientifico e Tecnologico a Benevento. A disposizione 4 locali di cui n.3 di circa 30 mq e n.1 di circa 18 mq. Possono presentare domanda: soggetti con idee e progetti imprenditoriali innovativi, anche di spin-off da ricerca o da impresa; imprese start-up costituite da meno di 2 anni operanti in comparti di attività ad elevato impatto tecnologico; imprese costituite da più di 2 anni con programmi di investimento innovativi; aziende che stanno beneficiando dei servizi di assistenza tecnica e finanziaria dal programma Techframe. Il bando completo ed i relativi allegati potranno essere consultati e prelevati, oltre che presso la sede del Parco, anche dai siti: http://www.Pstsa.it/incubatore  http://www.Pstsa.it/  http://www.Pstsa.it/stis  http://www.Unisannio.it/  http://www.Provincia.benevento.it/  La documentazione può essere richiesta direttamente presso i nostri uffici di Benevento dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: 9.00/13:00 - 14:00/16.30 - riferimento dott.Ssa Italia Valentino ivalentino@pstsa.It  - tel. 0824.54826  
   
   
ELEZIONI IN EMILIA-ROMAGNA, OGGI ON LINE LO SPOGLIO DEL VOTO. DOPO LA CHIUSURA DELLE VOTAZIONI, SARÀ POSSIBILE CONSULTARE I RISULTATI DELLO SCRUTINIO, AGGIORNATI IN TEMPO REALE CON I DATI COMUNICATI DALLE DIVERSE SEZIONI ELETTORALI  
 
Bologna, 16 maggio 2011 – Sul web in tempo reale i risultati del voto amministrativo. Lunedì 16 maggio, dopo le ore 15, sarà possibile seguire on line lo spoglio dei risultati del voto relativo ai 46 Comuni dell’Emilia-romagna e alla Provincia di Ravenna. Collegandosi all’indirizzo http://elezioni.Regione.emilia-romagna.it/  – apposita sezione dedicata al voto amministrativo realizzata in collaborazione tra Assemblea Legislativa e Giunta regionale – si potranno visualizzare aggiornamenti e, in tempo reale, i risultati del voto. Già da domenica 15 maggio, non appena disponibili dai Comuni, saranno pubblicati i primi dati relativi all’affluenza alle urne. Tra le 46 municipalità, 9 Comuni hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti (quindi in caso di parità tra due candidati sindaci accedono al turno di ballottaggio) e 36 popolazione inferiore ai 15 mila abitanti.  
   
   
ROMA, FORMAZIONE: «TUTELARE LA FAMIGLIA E RIDURRE DIGITAL DIVIDE GENERAZIONALE»  
 
Roma, 16 maggio 2011 - «Nell’ottica degli investimenti in favore della famiglia, dobbiamo considerare anche il digital divide tra genitori e figli e puntare sulla formazione per favorire la comunicazione tra loro tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei social networks». È quanto dichiarato dall’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani Gianluigi De Palo, a margine del convegno “La Famiglia esposta. Le relazioni familiari nel linguaggio comunicativo oggi” promosso dal Forum delle Associazioni Familiari. «C’è una grande difficoltà da parte di molti adulti a comunicare tramite le nuove teconologie digitali. Per questo - spiega De Palo - stiamo cercando di lavorare su politiche che accorcino il digital divide generazionale, coinvolgendo le scuole e le associazioni che già lavorano su questo campo, per promuovere dei corsi riservati ai genitori e agli insegnanti». «Stiamo cercando di attuare finalmente politiche familiari serie - sottolinea l’Assessore - che facciano diventare Roma una città a misura di famiglia. Dobbiamo lavorare anche culturalmente sulla famiglia. I media raccontano troppo spesso solo le criticità, tralasciando la bellezza e il bene che le famiglie portano avanti ogni giorno. Anche noi - conclude De Palo - dobbiamo impegnarci per tutelare di più, politicamente e mediaticamente, la più grande ricchezza che abbiamo: la famiglia».  
   
   
E’ ONLINE IL NUOVO SITO DI ASSOTELECOMUNICAZIONI  
 
Roma, 16 maggio 2011 – E’ online il nuovo sito di www.Asstel.it, completamente rivisitato nello stile e nei contenuti. Il restyling è in linea con il nuovo corso dell’Associazione verso un più stretto rapporto con le imprese della filiera delle telecomunicazioni e il rafforzamento della capacità di rappresentanza delle istanze del settore presso il Governo, le istituzioni, l’Autorità e la pubblica opinione. “Oggi più che mai è fondamentale che si capisca la rilevanza strategica delle Tlc per lo sviluppo del Paese – sottolinea Stefano Parisi, presidente di Asstel – Lo straordinario ciclo di investimenti, che le imprese della filiera delle telecomunicazioni sono chiamate a realizzare per tenere le proprie reti tecnologiche al passo con il costante aumento dei volumi di traffico, costituisce una grande occasione per accelerare i processi di modernizzazione, far crescere la domanda d’innovazione e l’offerta di nuovi servizi. Da qui la necessità per l’Associazione di disporre di uno strumento online capace di far conoscere le problematiche, le proposte, le nuove opportunità generate dall’evoluzione delle Tlc, mirando a interloquire su questi temi con il più vasto e variegato pubblico del web”. Per questo il sito, fra i vari contenuti informativi, offre anche la possibilità di approfondire le tematiche su cui sono attivi i gruppi di lavoro di Asstel, dai quali nascono poi le proposte di legge e le posizioni che l’Associazione presenta in Parlamento, i pareri all’Agcom e si articola il confronto con i sindacati. Per iniziare, i temi già online sono: Ambiente, Sicurezza, Formazione, Welfare, Lavoro e Relazioni industriali, Privacy, Regolamentare, Mobile Payments, Rapporti con le associazioni di consumatori. Cliccando sulle rispettive icone, oltre a poter approfondire l’argomento e conoscere le posizioni di Asstel, si può accedere a documenti sulla materia provenienti da altra fonte e a link collegati.  
   
   
PA, ALEMANNO: ROMA PREMIATA PER PROGETTI DI SEMPLIFICAZIONE E SUSSIDIARIETA’  
 
Roma, 16 maggio 2011 - «Il Forum P.a. Ha premiato Roma per due progetti indirizzati alla semplificazione amministrativa e alla sussidiarietà con altrettanti riconoscimenti che sono per noi motivo d’orgoglio. Il programma di gestione elettronica dei documenti, teso a rendere la macchina amministrativa più trasparente, moderna ed efficiente, ha meritato un Diploma di eccellenza mentre il progetto “Percorsi di Cittadinanza”, i tirocini retribuiti ai ragazzi tra 18 e 28 anni, ha vinto il primo premio nazionale “Sussidiarietà all’opera”». Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Questi ragazzi che partecipano a uno dei 35 progetti messi in campo – spiega il Sindaco - sperimentano percorsi formativi al servizio della città, svolgendo un’esperienza qualificante e socialmente utile e rappresentando al meglio l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. La partecipazione attiva dei cittadini, insieme alla semplificazione della macchina burocratica, sono elementi indispensabili per il miglioramento del rapporto tra istituzione e cittadini e tra pubblico e privato».  
   
   
FORUM PA: SICILIA E-SERVIZI A CONVEGNO SU SISTEMI INFORMATIVI  
 
Palermo, 16 maggio 2011 - "Dopo l´approvazione del Codice dell´Amministrazione digitale si deve lavorare sulla sinergia con le altre regioni, sulla convergenza dei sistemi informatici e su un´adeguata formazione". Lo sostiene Emanuele Spampinato, presidente di Sicilia e-Servizi, che ha concluso, il 12 maggio, a Roma, nell´ambito del Forum della Pubblica amministrazione, la tavola rotonda organizzata nello stand della Regione siciliana sul tema "L´evoluzione dei sistemi informativi e la valutazione delle performance interne ed esterne della pubblica amministrazione". All´incontro, oltre a Spampinato, erano presenti Alberto Dapra´, presidente di Assinter Italia, l´Associazione delle societa´ per l´innovazione tecnologica nelle Regioni, Barbara Re, rappresentante del Cisis, l´organo tecnico della conferenza delle Regioni e delle Province autonome per i sistemi informatici, ed Elena Tabet di Digitpa, l´ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Nel corso del dibattito - coordinato dal giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso - si sono affrontati i temi dei sistemi informativi, del web 2.0 e dell´e-democracy: sinergia, convergenza e formazione sono le tre parole chiave del processo dell´evoluzione dei sistemi informativi nella pubblica amministrazione. "Solo attraverso queste tre leve - conclude Spampinato - riusciremo a mettere insieme diversi mondi: quello dei cittadini, delle imprese e della Pubblica amministrazione. Quest´ultimo, a sua volta, e´ diviso in almeno due pianeti: quello di chi vuole il cambiamento e quello che resiste".  
   
   
DOMOTICA: UTILE PER DIMINUIRE RICOVERI CENATE  
 
Sotto/bg, 16 maggio 2011 - Inserire la domotica all´interno del Piano di azione per la disabilità in modo da contribuire a garantire a disabili e anziani una vita il più possibile autonoma e fra gli affetti familiari. E´ questa l´idea dell´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, che, il 13 maggio, ha visitato lo stabilimento della Gewiss a Cenate Sotto (Bg). ´In Lombardia ci sono 900.000 ultra settantacinquenni - ha detto Boscagli - ed è un dato destinato a crescere nei prossimi anni. Per questo riteniamo che sia quanto mai opportuno incentivare la residenzialità all´interno delle case private. Non possiamo immaginare che si continui a contare principalmente sui ricoveri nelle Residenza sanitarie assistite (Rsa), che sono sempre più strutture ad alta specializzazione. In questo senso la diffusione della domotica sarebbe assolutamente in grado di aiutare le persone delle cosiddette ´fasce deboli´ ad avere una vita il più possibile autonoma´. Nel corso dell´incontro è emerso che la domotica non è solo ´uno strumento scenografico per case di lusso´, ma anche un valido supporto di uso sociale. Meccanismi di apertura automatica delle porte o per abbassare i pensili della cucina a un´altezza accessibile e comandi centralizzati per le luci (azionabili anche da remoto e via sms) sono solo alcuni esempi degli strumenti che possono essere introdotti in residenze, appositamente attrezzate che, peraltro, già esistono in Lombardia. Tali sistemi, inoltre, garantiscono anche elevati standard di sicurezza. ´Quello su cui dobbiamo puntare - ha aggiunto Boscagli - è un vero e proprio cambiamento culturale. La predisposizione e l´installazione di strumenti domotici nelle case al momento della loro costruzione consentirebbe infatti un notevole risparmio al momento rispetto a una installazione successiva´. ´Anche questo - ha concluso Boscagli - potrebbe essere un argomento da portare in Giunta e approfondire con gli assessori interessati.  
   
   
PLURILINGUISMO NELLE SCUOLE, GLI INVESTIMENTI DEL FVG  
 
Udine, 16 maggio 2011 - Secondo uno studio della Commissione europea le piccole e medie imprese europee attive nel settore dell´export sono quasi un milione, ma ciascuna perde in media oltre centomila euro all´anno in contratti mancati a causa della scarsa o insufficiente conoscenza delle lingue straniere, per un totale complessivo quindi di circa cento miliardi di euro all´anno. Ad aver citato l´indagine (datata 2007), non è un economista o un imprenditore ma la preside della Facoltà di lingue e letterature straniere dell´università di Udine e presidente della Conferenza permanente dei presidi delle Facoltà di lingue, Antonella Riem Natale. Riem, introducendo i lavori del convegno "Quali lingue, quante lingue nelle scuole del Friuli Venezia Giulia?" organizzato presso l´ateneo friulano dalla direttrice dell´Agenzia nazionale per lo sviluppo dell´Autonomia scolastica del Fvg, Alessandra Missana, ha ricordato come la perdita del patrimonio plurilinguistico sia "particolarmente grave per una regione come il Friuli Venezia Giulia attraversata da molteplici lingue" e come essa abbia ricadute pesanti non solo dal punto di vista culturale ma anche professionale ed economico. "Se non si interviene subito - ha affermato Riem, ricordando che la Facoltà di Udine da nove anni è prima nella classifica Censis degli atenei italiani per didattica, ricerca, servizi agli studenti e internazionalizzazione e ha investito molto nel plurilinguismo per tutelare tutte le lingue anche nella formazione degli insegnanti - questo patrimonio andrà perduto nel giro di pochissimi anni, impoverendo la già scarsa competenza linguistico/culturale della nostra società". Ad illustrare le iniziative che l´Amministrazione regionale ha messo in campo per limitare questo depauperamento, è stato l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, che è intervenuto al convegno introdotto dal rettore, Cristiana Compagno, e al quale ha partecipato anche il consigliere del Miur, Max Bruschi. Molinaro ha ricordato come il Friuli Venezia Giulia sia stata l´unica Regione italiana ad utilizzare negli ultimi cinque anni la sua potestà concorrente per dotarsi di tre distinte leggi per la tutela delle tre lingue minoritarie - friulano, sloveno e tedesco - che fanno parte del suo patrimonio storico e culturale. In tempi più recenti (fine 2009), il Consiglio regionale ha poi voluto riconsiderare, tenendo conto dei cambiamenti politici, le lingue comunitarie varando una legge che si prefigge l´incremento dell´insegnamento delle lingue nelle scuole, la promozione di iniziative di aggiornamento professionale e il sostegno alla presenza di dottori di madrelingua nella scuola secondaria superiore. Tutte queste previsioni normative trovano attuazione concreta nel cosiddetto Piano di supporto dell´offerta formativa predisposto annualmente dalla Regione. Nel prossimo anno scolastico 2011-12, in particolare, l´assessore Molinaro ha sottolineato come il 90 per cento delle previsioni del Piano (5 milioni di euro l´impegno finanziario) sarà destinato proprio ad ore aggiuntive di docenza all´interno di progetti che chiedono alle scuole del Friuli Venezia Giulia di sfruttare e valorizzare la loro autonomia. Molinaro non ha nascosto, infine, le difficoltà finora affrontate dall´amministrazione regionale per normare l´insegnamento della lingua friulana nella scuola e dare così sostanza ad un principio previsto da una legge di Stato (la 482/99). Esaurite ora le questioni di costituzionalità con il Governo in merito alla legge regionale 29, l´iter, ha reso noto Molinaro, dovrebbe essere concluso ed entro la fine di maggio dovrebbe vedere la luce l´approvazione preliminare del regolamento di attuazione.  
   
   
SICILIA, TAGLI DOCENTI: NESSUN NESSO CON DIMINUZIONE ALUNNI  
 
 Palermo, 16 maggio 2011 - Sono 9.323 i docenti che negli ultimi 4 anni hanno perduto il posto di lavoro in Sicilia. Nel prossimo anno scolastico, la bozza di decreto sulla pianta organica prevede un ulteriore taglio di 2.534 posti, portando cosi´ il saldo negativo a 11.857. L´analisi e´ stata fatta dall´ufficio di Gabinetto dell´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino. "Gia´ il dato complessivo da´ il senso del grado di mortificazione dell´offerta formativa in Sicilia in questi ultimi anni - afferma Centorrino - tuttavia un attento esame delle decurtazioni nei singoli settori di istruzione sottolinea elementi di incomprensibilita´ sui criteri adottati. Nel periodo considerato, infatti, si puo´ constatare che non vi e´ proporzionalita´ tra la riduzione dei posti di insegnamento e la riduzione della popolazione scolastica, ne´ con le riduzioni che derivano da progetti di riforma". La diminuzione dei posti di insegnamento, rispetto alla diminuzione della popolazione scolastica, mettendo a confronto i dati degli anni dal 2008 al 2010 con quelli del 2007 risulta in termini percentuali pari a 7,17 volte in piu´ nella scuola dell´infanzia; 4,45 in piu´ nella scuola primaria; 10,83 in piu´ nella scuola secondaria di 1° grado; 9,07 in piu´ nella scuola secondaria di secondo grado. "Altro elemento di forte perplessita´ - continua Centorrino - deriva dall´osservazione dell´andamento alunni/classi. La media regionale registrata nell´anno 2010/2011 e´ di 22,06 alunni per sezione per la scuola dell´infanzia; 19,21 per la scuola primaria; 21,61 per la scuola secondaria di 1° grado; 22,05 per la scuola secondaria di 2° grado. L´insieme delle osservazioni prese in considerazione - conclude l´assessore - motivano la forte necessita´ di una rimodulazione degli organici del personale docente gia´ per il prossimo anno scolastico, con la richiesta di un ridimensionamento delle decurtazioni di organico previste per il 2011/2012 e quindi con un recupero di almeno 500 posti da assegnare e ripartire per i vari settori formativi in organico di adeguamento".  
   
   
ROMA, PIDOCCHI A SCUOLA: A SETTEMBRE CAMPAGNA PREVENZIONE DI ROMA CAPITALE IN ASILI NIDO E SCUOLE PRIMARIE  
 
Roma, 16 maggio 2011 - «Contrariamente a quanto sostenuto dal Movimento per l’Italia di Daniela Santanché, nella persona del coordinatore romano Riccardo Corsetto, i pidocchi non sono presenti solo nella scuola di via Baccano, nel Xx Municipio, ma assai frequentemente vengono rilevati anche negli istituti romani dei vari municipi, frequentate o meno da nomadi. Eventuali misure di profilassi devono quindi coinvolgere tutti, bambini e genitori delle scuole, indipendentemente dalle diverse etnie». È quanto dichiara il prof. Fernando Aiuti, presidente della Commissione Politiche sanitarie di Roma Capitale. «I pidocchi colpiscono nei cosiddetti quartieri “bene “di Roma – spiega il prof. Aiuti - come delle periferie. Non ha senso quindi raccomandare capelli corti o norme igieniche particolari solo ai bambini rom. Tra le raccomandazioni errate, prescritte nella nota Mpi indirizzata alla scuola in oggetto, c’è poi l’utilizzo di shampoo medici che è stato appurato essere colpevoli dell’aumentata resistenza del parassita ai prodotti sinora ritenuti efficaci contro la pediculosi». «Considerate le notizie poco scientifiche che circolano e i metodi non validati che vengono oggi proposti – continua Aiuti - la Commissione Politiche Sanitarie insieme a quella Politiche Scolastiche avvierà a settembre una campagna di corretta informazione, diretta al personale scolastico e alle famiglie, sui provvedimenti che devono essere adottati da tutti per la terapia e prevenzione dei pidocchi». «La pediculosi nelle scuole non è solo un fenomeno legato al nomadismo- precisa il prof. Aiuti - ma è diffuso in ogni scuola e in ogni regione italiana, a Milano come a Torino o Bari, colpendo ogni fascia di età ed etnie diverse. È presente all’estero: in Europa, Asia ed è ancora più estesa negli Stati Uniti ove è stato calcolato che si perdono ogni anno 40 milioni di giorni di scuola solo per la pediculosi. È indispensabile quindi dare informazioni corrette e scientifiche quando si tratta di problemi di salute – conclude il prof. Aiuti - e non utilizzare un problema, come quello dei pidocchi, come elemento di discriminazione e di eventuale emarginazione». «Su altri aspetti di malattie infettive trasmissibili invece e potenzialmente pericolose, come quelle esantematiche e la tubercolosi, è giusto avere una particolare attenzione specie nei campi rom ove ancora oggi molti bambini non sono vaccinati. Roma Capitale e Regione Lazio – informa il presidente della Commissione Politiche sanitarie - da due anni stanno facendo programmi di prevenzione e diagnosi precoce di queste malattie e hanno avviato programmi di vaccinazioni obbligatorie, oltre alla profilassi nei campi rom, cosa che fino al 2008 non era mai stata effettuata in modo sistemico».  
   
   
ECCELLENZE E GRANDI CAMPIONI: UNA GIORNATA SPECIALE ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA.  
 
 Pavia, 16 maggio 2011 -Sabato 28 maggio sarà una giornata speciale per l’Università di Pavia: in occasione dei 650 anni di fondazione dello Studium generale, 16 laureati d’eccezione, dal direttore generale di Louis Vuitton a quello di Microsoft Italia, al giornalista Beppe Severgnini, Presidente dell’associazione alunni dell’Ateneo pavese, incontreranno, negli storici cortili dell’Ateneo, gli studenti e tutto il pubblico interessato. 16 conversazioni, per altrettante esperienze straordinarie, dedicate alla formazione e alla carriera di alunni che portano con orgoglio in tutto il mondo il nome dell’Alma Ticinensis Universitas. La manifestazione dal titolo “Un futuro in ogni cortile” L’alma Ticinensis Universitas raccontata dai suoi laureati Cortili del palazzo centrale (Strada Nuova 65), ore 10-16 sarà accompagnata (ore 17) da un appuntamento sportivo di grande richiamo internazionale. Le acque del Ticino accoglieranno la sfida tra gli equipaggi di canottaggio delle Università di Cambridge, Oxford, Pavia e Pisa. “Regate internazionali sul Ticino” Cambridge, Oxford, Pavia e Pisa. La grande sfida. Lungoticino Sforza, ore 17-19 Sabato 28 maggio 2011 – Programma: Ore 9.30 Cortile delle Statue: Saluto delle autorità ore 10.00 - Cortile del Leano: Piero Poli (Oro olimpico di canottaggio): Università degli Studi di Pavia: laurearsi sognando l’oro olimpico! Introduce Cesare Dacarro, Presidente Cus Pavia - Cortile delle Magnolie: Beppe Severgnini (Giornalista e scrittore): 1981-2011. Da Pavia a Pavia (passando per Montanelli, il Corriere, l´Economist e non solo) Introduce Giampaolo Azzoni, Università di Pavia - Cortile delle Statue: Antonio Belloni (Direttore Generale Moët Hennessy - Louis Vuitton ): Da Pavia a Parigi: un viaggio di lusso Introduce Silvana Borutti, Università di Pavia - Cortile Volta: Anna Della Croce Brigante Colonna (già Console italiano a Filadelfia): Dal cortile delle magnolie alle montagne dell’Hindu kush, portando i colori dell’Italia Introduce Donatella Bolech, Università di Pavia. Ore 11.00 - Cortile del Leano: Pietro Scott Jovane(amministratore delegato Microsoft Italia): Da Pavia a New York e ritorno: il futuro è dietro ogni angolo Introduce Lorenzo Rampa, Università di Pavia - Cortile delle Magnolie: Giovanna Mazzocchi (Editore, Presidente di Editoriale Domus Spa): Innovazione e Trasformazione nel mondo dell’editoria Introduce Fabio Rugge, Università di Pavia - Cortile delle Statue: Roberto Crea (Genetista molecolare, Presidente Protelix Inc. E Creagri Inc): Da Pavia all´Olanda, alla California: biglietto di sola andata! Introduce Angiolino Stella, Rettore dell’Università di Pavia - Cortile Volta: Pierangelo Schiavi (Presidente Pricewaterhouse Coopers Italia): Preparati al futuro Introduce Luigi Rinaldi, Università di Pavia. Ore 12.00 Cortile delle Magnolie: Gianluca La Calce (Vice Direttore Generale Fideuram Investimenti ): Dalla pianura alle montagne russe dell’Asset Management Introduce Antonio Majocchi, Università di Pavia- Cortile delle Statue: Sandro Rizzi (Giornalista “Corriere della Sera”): Pavia: la mia piattaforma per il mondo Introduce Guido Legnante, Università di Pavia - Aula Volta: Antonio Lanzavecchia (Immunologo Direttore Istituto di Ricerca in Biomedicina, Bellinzona, Svizzera): Dalla Medicina alla Biologia e ritorno Introduce Antonio Torroni, Università di Pavia - Cortile Volta: Gian Arturo Ferrari (Presidente del Centro per il Libro e la Lettura): Dal Ghislieri al vasto mondo, passando per molti libri Introduce Gianni Francioni, Università di Pavia - ore 15.00 Cortile del Leano: Guido Bortoni (Presidente Autorità per l’energia elettrica e il gas): Tra regolazione e politica energetica: l´esperienza di un ingegnere (elettrico) pavese Introduce Riccardo Bellazzi, Università di Pavia - Cortile delle Magnolie: Mario Sarcinelli (Presidente Dexia-crediop, già Direttore generale della Banca d’Italia) Come non sono invecchiato, studiando Introduce Carluccio Bianchi, Università di Pavia - Cortile delle Statue: Michele Calella (Musicologo, Universität für Musik di Vienna): Dalla sede staccata al continente unito: esperienze musicologiche tra Cremona e l’Europa. Introduce Angela Romagnoli,università di Pavia - Cortile Volta: Angelo Giarda (Avvocato, professore di Diritto processuale penale, Università Cattolica Milano): Stimulos dedit aemula virtus: dal Collegio del Papa e dai cortili dell´Università verso il futuro della vita Introduce Andrea Belvedere, Università di Pavia, Rettore del Collegio Ghislieri. Regate internazionali sul Ticino - Programma Ore 15.00 Dragon Boat: Trofeo dei Collegi Universitari, Trofeo di Scienze Motorie e Iii Regata provinciale scolastica. Ore 17.00 Trofeo Alma Ticinensis Universitas: Università di Cambridge, Oxford, Pavia e Pisa Trofeo Curtatone – Montanara: Università di Pavia e di Pisa.  
   
   
TERZA EDIZIONE DI "RED SUBMARINE", CONCORSO RIVOLTO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI PER PROMUOVERE LA DONAZIONE DI SANGUE: LA PREMIAZIONE IN REGIONE EMILIA ROMAGNA DEI 18 VINCITORI PROVINCIALI.  
 
Bologna, 16 maggio 2011 - Diciotto scuole secondarie superiori premiate, due per ogni provincia. Tra queste, due vincitori assoluti – uno per la sezione audio e uno per il video – e una menzione speciale. Si è conclusa il 12 maggio, con la cerimonia di premiazione, la terza edizione di “Red Submarine”, il concorso rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori per promuovere la donazione di sangue attraverso un video o un audio originali. Promosso dalla Regione Emilia-romagna (assessorati Politiche per la salute e Scuola), dalle associazioni Avis e Fidas e dall’Ufficio scolastico regionale, “Red Submarine” si propone di stimolare ragazze e ragazzi a sviluppare la loro creatività attraverso gli strumenti e i linguaggi a loro più congeniali. “Mettere a disposizione della comunità ciò a cui diamo più importanza, come il sangue, ma anche il talento e la passione, è il modo migliore per valorizzarlo davvero – ha sottolineato durante la premiazione l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – . Donare quanto si ha di più prezioso ci rende cittadini nel vero senso del termine”. Lusenti si è poi complimentato con i ragazzi “non solo per il grande contributo dato rispetto al messaggio, ma anche per l’allegria e l’entusiasmo nella realizzazione dei lavori”. All’edizione 2010-2011 di “Red Submarine” hanno partecipato 41 istituti scolastici, coinvolgendo complessivamente 942 studenti. Ottantanove i lavori presentati, 60 video e 29 audio. Vincitore assoluto della sezione audio l’Istituto salesiano Beata Vergine di San Luca (Bologna), Gruppo Iv Ips, con lo spot in stile rap “Linfa vitale”. Con “Pazza corsa”, il Gruppo teatrale dell’Istituto di istruzione superiore Luigi Fantini di Vergato (Bo) è stato proclamato vincitore assoluto nella sezione video; al Gruppo V A Itc dell’Istituto di istruzione superiore Argenta-portomaggiore (di Portomaggiore, Fe) la menzione d’onore per il video “Basta!”. I migliori nove lavori video e i nove audio (uno per provincia) e, fra questi, i migliori in assoluto sono stati scelti da una giuria di esperti, composta da rappresentanti della Regione, dell’Ufficio scolastico regionale, di Avis, di Fidas, del Centro regionale sangue, dell’Università (Dipartimento di musica e spettacolo) e della Cineteca di Bologna. Quest’anno, anziché premi per i ragazzi, in considerazione della crisi e delle difficoltà che anche il mondo della scuola deve affrontare, sono state messe in palio 18 borse di studio da 500 euro per i vincitori provinciali e 2 da 1000 euro per i vincitori assoluti. Le borse di studio sono destinate alle scuole di appartenenza dei ragazzi: un premio che potrà essere impiegato a sostegno delle attività didattiche programmate, in particolare le iniziative formative e di sensibilizzazione dedicate ai temi sociali. A tutti i partecipanti, durante la cerimonia di premiazione, è stato dato in omaggio un porta cd con la raccolta dei lavori premiati nelle tre edizioni precedenti del concorso. “Red Submarine” si inserisce nel più ampio programma di attività che Regione, Avis e Fidas promuovono da oltre dieci anni con campagne di informazione e sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini. In particolare, il concorso è inserito nel “Progetto scuola”, che propone la collaborazione dei volontari di Avis e Fidas per iniziative di sensibilizzazione rivolte agli studenti, anche con la collaborazione e la presenza dei docenti. E’ il popolare attore e conduttore televisivo Neri Marcorè che promuove fin dalla prima edizione il concorso “Red Submarine”, prestando il proprio volto di donatore di sangue per invitare i giovani a diventare loro stessi donatori.  
   
   
FVG: FONDI PER L´ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE  
 
Udine, 16 maggio 2011 - La Giunta regionale, con una delibera proposta dell´assessore Roberto Molinaro, ha stanziato la somma complessiva di un milione e 280 mila euro destinandola alla programmazione e al Piano finanziario delle attività di orientamento scolastico per l´anno scolastico 2011 e 2012. Attraverso diverse iniziative il competente servizio regionale fornisce informazioni e consulenza ai cittadini che si apprestano a intraprendere scelte scolastiche o professionali. Svolge funzioni di sviluppo e assistenza tecnica ai sistemi scolastico e formativo, al fine di promuovere la qualità e l´integrazione dei servizi. Per svolgere tale funzione, nel 2010 è stato istituito il Centro risorse per l´istruzione e l´orientamento, al quale fanno riferimento sei centri territoriali (i Centri di Orientamento o Cor), situati a Cervignano, per il Basso Friuli, Gemona del Friuli, per l´Alto Friuli, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine. Tali Centri, attraverso lo sportello informativo, svolgono attività di consulenza diretta di orientamento anche tenendo conto dell´aspetto psicologico e delle attitudini personali, e forniscono assistenza tecnica alle scuole e nelle scuole, alle reti territoriali, e alle persone su appuntamento. Tra i prodotti più noti realizzati per il settore dell´orientamento dal Servizio Istruzione, Università e Ricerca della Regione, e proposti annualmente, vi sono le pubblicazioni ´L´informascuole´, destinata agli alunni delle scuole medie, e la rivista ´Vie al futuro´.  
   
   
AUTISMO, LE SCUOLE FANNO IL PUNTO COL CENTRO DI FORMAZIONE E L’UNIVERSITÀ  
 
Trento, 16 maggio 2011 - Un Seminario promosso dal centro per la formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante, presso la sede di Palazzo Todeschi a Rovereto, con insegnanti di dieci scuole, all’interno delle quali sono presenti degli studenti affetti da Autismo, per fare il punto assieme a responsabili ed esperti del settore presso il Dipartimento Istruzione, il Centro per la formazione ed a Paola Venuti, docente della Facoltà di Scienze cognitive dell’Università di Trento sul percorso realizzato in questo anno scolastico nelle dieci scuole. Introdotto dall’assessore provinciale all´istruzione Marta Dalmaso, insieme ad Italo Fiorin, presidente del Centro di Rovereto, conclusioni di Luciano Covi, direttore del Centro. I numeri sulla presenza di ragazzi autistici nelle scuole trentine sono abbastanza contenuti – lo ha detto nel suo articolato intervento Chiara Ghetta, responsabile dell’area Bisogni Educativi Speciali del Dipartimento istruzione – ma nel percorso che abbiamo proposto e sperimentato, siamo partiti innanzitutto dalla consapevolezza che tutto deve avvenire nella valorizzazione di un contesto di integrazione che già c’è nelle scuole trentine e di qualità”. In apertura del Seminario, Italo Fiorin, a nome del Centro di formazione ha portato il saluto, ma anche la conferma dell’attenzione con la quale il Centro, assieme all’Università ed al Dipartimento istruzione intende seguire anche da qui in avanti questo percorso. “Ho ben presente la tematica e la proposta sulla quale siete qui per riflettere – ha esordito l’assessore Marta Dalmaso -. Ho ben presente le sollecitazioni e la documentazione che giunge sul mio tavolo su questo problema dell’autismo e dell’accompagnamento degli studenti autistici nelle scuole. Il percorso che il Centro di Formazione di Rovereto ha attivato in collaborazione con il gruppo di lavoro dell’Università coordinato dalla professoressa Paola Venuti ha garantito la riflessione pedagogica sugli interventi promuovendo un concreto modello di integrazione. Il lavoro si è concentrato sulle modalità specifiche di apprendimento dei soggetti con disturbo dello spettro autistico attivando metodi e strategie per facilitare la cooperazione e l’integrazione con il gruppo classe. Io sono qui anche per ribadire l’impegno a sostenere, sviluppare e proseguire questo progetto. Qui vedo una scuola che si appropria della propria professionalità – ha affermato Marta Dalmaso - che la affina costruendo esperienza insieme agli esperti. E quindi la ricerca di modi, di forme, di elementi per rispondere ai bisogni insieme agli esperti. L’interesse manifestato alla prosecuzione del percorso sollecita ad interrogarsi su come questa esperienza possa essere di riferimento ad altre scuole che accolgono o accoglieranno studenti con autismo. Insomma resta aperta al confronto di questo seminario il tema individuato a settembre quando si è avviata questa esperienza: come qualificare il processo di inclusione a scuola se il problema riguarda uno studente con disturbo dello spettro autistico? E come questa esperienza possa rappresentare una reale occasione di crescita per tutti i soggetti coinvolti (studenti, docenti , istituzioni scolastiche). Comunque – ha concluso l’assessore - sono iniziative come queste che sostanziano quella che noi chiamiamo la scuola dell’inclusione e della quale siamo orgogliosi.” La parte centrale del Seminario è stata dedicata ai contributi delle dieci scuole che hanno sperimentato il percorso, con il coodrinamento fondamentale di Paola Venuti, della Facoltà di Scienze cognitive di Rovereto. Nelle conclusioni, Luciano Covi, direttore del Centro di formazione, ha annunciato che il percorso di riflessione e sperimentazione sull’autismo nelle scuole deve diventare strutturale e non episodico e va rilanciato in tre direzioni precise: con la documentazione sempre più puntuale sulla piattaforma del Centro, con la creazione di una Rete tematica sull’autismo “per favorire la geometria variabile delle istituzioni che intervengono con sempre maggiore consapevolezza”, con il rilancio del progetto attraverso anche momenti di restituzione dei contributi e dei risultati, come s’è fatto nel Seminario di oggi pomeriggio.  
   
   
STANZIATI OLTRE SETTE MILIONI DI EURO ALLA REGIONE CALABRIA PER BORSE DI STUDIO AGLI STUDENTI DELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO  
 
Catanzaro, 16 maggio 2011 - L’assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha annunciato che il Ministero dell’Istruzione ha accreditato oltre sette milioni di euro alla Regione per l’assegnazione di borse di studio agli studenti della scuola dell’obbligo. Il bando per l’assegnazione del contributo sarà pubblicato nella prossima settimana sul sito istituzionale della Regione Calabria. Gli uffici dell’Assessorato alla Cultura forniranno tutte le informazioni necessarie alle famiglie e alle scuole. Tali risorse sono previste in attuazione alla Legge nazionale n. 62 del 2000 che regola le norme per la parità scolastica e il diritto allo studio e sono destinate agli alunni che appartengono ai nuclei familiari meno agiati. La borsa di studio sarà assegnata, infatti, solo a studenti con un reddito familiare fino a 10.633 euro, attestato dalla certificazione Isee 2009. I moduli da compilare per le richieste saranno pubblicati nella prossima settimana sul sito www.Regione.calabria.it/istruzione e le domande potranno essere presentate entro il 20 giugno 2011 alle segreterie della varie scuole. L´assessorato Regionale alla Cultura fornirà ogni forma possibile di assistenza alle famiglie, alle scuole e ai comuni.  
   
   
FORMAZIONE INLIGURIA : 4,3 MILIONI PER L´INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DEGLI STUDENTI DISABILI PER IL 2011-2012  
 
Genova, 16 maggio 2011 - Quattro milioni e 300mila euro a favore dell´integrazione scolastica di 600 studenti disabili. Sono stati stanziati dalla Regione Liguria, su proposta dell´assessore regionale al bilancio, istruzione e formazione, Pippo Rossetti, dalla Provincia di Genova, con il contributo del fondo sociale europeo per l´anno formativo 2011-2012. Le risorse serviranno a garantire una serie di servizi: dall´attività di integrazione socio-lavorativa per 270 studenti, all´inserimento in percorsi triennali di istruzione e formazione professionale per circa 120 studenti, ad azioni di supporto per circa 100 studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado, fino al trasporto di circa 100 studenti. “Anche quest´anno – spiega l´assessore regionale Rossetti – la programmazione di servizi per circa 600 studenti in stato di handicap sarà possibile grazie al lavoro integrato tra Regione Liguria e Provincia di Genova che, insieme, sono riuscite a dare una prima risposta alla forte contrazione di trasferimenti da parte del Governo, utilizzando sia fondi regionali, del bilancio provinciale e del fondo sociale europeo”. “Le iniziative di supporto previste – conclude Rossetti - si inseriscono in un quadro di servizi di alta qualità per i quali vi è sempre stato un forte riconoscimento, sia da parte dei diretti fruitori, sia di tutti gli operatori della rete dei servizi socio-sanitari e delle associazioni di riferimento dell´utenza”.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: APPROVATO REGOLAMENTO PER FINANZIAMENTO DEI PROGETTI  
 
Udine, 16 maggio 2011 - Dopo aver approvato, alla fine di aprile, il Piano dell´offerta formativa, la Giunta regionale ha varato il 13 maggio, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia, Associazionismo e Cooperazione, Roberto Molinaro, il Regolamento per l´attuazione degli interventi in materia di istruzione scolastica. Il documento, che ha una dotazione complessiva di circa 3,5 milioni di euro, risponde alla necessità di individuare e precisare tutti gli elementi delle procedure contributive, sia ai fini di una maggior trasparenza che di un più mirato sostegno all´arricchimento dell´offerta formativa. Gli interventi previsti hanno per oggetto il finanziamento dei progetti proposti dalle istituzioni scolastiche nell´ambito dei rispettivi Pof con l´obiettivo di promuovere il successo formativo, sviluppare la progettualità delle scuole in dimensione laboratoriale, implementare le competenze chiave per l´apprendimento permanente e le competenze di cittadinanza, promuovere la conoscenza storica, antropologica e ambientale del Friuli Venezia Giulia. Altre finalità indicate sono il sostegno e la promozione della dimensione europea e internazionale dell´istruzione, il supporto all´articolazione dell´organizzazione curricolare ed extracurricolare e la prevenzione della dispersione scolastica. In particolare il nuovo Regolamento, recependo tra l´altro gli indirizzi della Corte dei Conti, disciplina con maggiore incisività l´erogazione dei contributi destinati all´attuazione dei progetti speciali proposti, in seguito ai bandi regionali, dalle istituzioni scolastiche o da enti locali ed organismi pubblici e privati in collaborazione con tali istituzioni. Sostenibilità futura del progetto, coerenza con gli obiettivi del Piano annuale di interventi per lo sviluppo dell´offerta formativa, un ventaglio ampio di destinatari sia interni che esterni alla comunità scolastica, la realizzazione di un evento pubblico, collegato ai risultati del progetto, ed un cofinanziamento non inferiore al 10 per cento della spesa ammissibile sono i principali requisiti richiesti.  
   
   
SCUOLA: SICILIA SOLLECITA RISCONTRO RICHIESTE PROROGA DIRIGENTI  
 
Palermo, 16 maggio 2011 - L´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, ha chiesto, con una lettera indirizzata al direttore generale del Personale scolastico del Ministero dell´Istruzione, Luciano Chiappetta, di velocizzare le procedure di riscontro alle richieste di proroga del rapporto di lavoro da uno a due anni, entro il limite massimo del 67° anno di eta´, prodotte da un centinaio di dirigenti scolastici in servizio in Sicilia. "Mi auguro - ha detto Centorrino - che il Miur accolga tutte le richieste di proroga. Diversamente si aggraverebbero in maniera determinante le criticita´ del sistema scolastico regionale. Il mancato accoglimento delle istanze - ha sottolineato l´assessore - infatti, determinerebbe che circa 300 posti dirigenziali, pari a un quarto della complessiva dotazione organica, resterebbero vacanti, con prevedibili ripercussioni negative sul servizio scolastico".  
   
   
A BANDO 14 NUOVI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE "2 MESI PER ES.SER.CI.": I GIOVANI INTERESSATI POTRANNO PRESENTARE LE DOMANDE, DIRETTAMENTE AGLI ENTI CHE REALIZZANO I PROGETTI ENTRO IL 6 GIUGNO 2011.  
 
 Trento, 16 maggio 2011 - La Provincia mantiene alto il proprio impegno a favore del protagonismo dei giovani, rinnovando la proposta - esclusiva a livello nazionale - di partecipazione a progetti di Servizio civile provinciale denominati "2 mesi per Es.ser.ci.". Si tratta di un´occasione di sperimentarsi in prima persona in progetti di utilità sociale della durata di 2 mesi conciliando così impegni di studio con la partecipazione ad iniziative di utilità sociale. E´ un´esperienza propedeutica nella quale i giovani protagonisti potranno condividere pratiche di solidarietà, ma soprattutto potranno scegliere di continuare di mettere a disposizione del bene comune i propri talenti e i propri interessi. I 14 progetti "2 mesi per Es.ser.ci." si rivolgono a 33 giovani. Possono partecipare tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non compiuto il venticinquesimo anno di età, senza distinzione di sesso. Se stranieri devono essere in possesso di permesso di soggiorno valido o in fase di rinnovo e residenti in provincia di Trento da almeno due anni. I giovani interessati sono invitati a consultare il sito www.Serviziocivile.provincia.tn.it/  e a contattare direttamente gli enti per informazioni aggiuntive. Le domande di adesione vanno presentate direttamente agli enti proponenti il progetto entro le ore 14 di lunedì 6 giugno 2011.  
   
   
CAREX PRODUCE UNA ROADMAP SULLA VITA NEGLI AMBIENTI ESTREMI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2011 - Un team formato da oltre 200 scienziati provenienti dall´Europa e non solo ha unito le forze per produrre una roadmap che mette in evidenza gli ambienti estremi e la vita che lì è stata trovata. La roadmap, che è un risultato del progetto Carex ("Coordination action for research activities on life in extreme environments") attivo dal 2008 al 2010, ci fornisce indizi importanti sulla vita che prospera negli oceani del nostro pianeta, nelle regioni polari e nei deserti. Carex ha ottenuto 1,2 milioni di euro nell´ambito del tema Ambiente del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Guidata dal centro di ricerche British Antarctic Survey (Bas) nel Regno Unito e gestita dalla Fondazione europea della scienza, la roadmap dei partner del progetto Carex offre un solido consenso scientifico e assegna la priorità a quattro temi di ricerca di alto livello: ambienti stressanti (risposte, adattamento ed evoluzione); vita e abitabilità; biodiversità, bioenergetica e interazioni in ambienti estremi; contributi della vita in ambienti estremi ai cicli biogeochimici e risposte al cambiamento ambientale. Secondo loro, questi temi sono la base per una futura iniziativa collaborativa globale. Puntare il riflettore della ricerca sulla vita in ambienti estremi richiede un´azione multidisciplinare, solo combinando competenze scientifiche di vari settori, tra cui teoria ecologica, biodiversità e biologia evolutiva, e importanti sviluppo tecnici, noi possiamo creare nuove conoscenze al più alto livello. Anno dopo anno, la vita sulla Terra esegue i cambiamenti necessari per sopravvivere alle difficili condizioni del pianeta. Indagare sulle condizioni che animali e piante, e persino microbi, affrontano ogni giorno potrebbe aiutarci a gettare nuova luce sulle origini degli organismi del nostro pianeta, oltre a darci uno slancio a cercare delle possibili vite extraterrestri. Queste indagini aiutano anche i ricercatori ad occuparsi di questioni che influenzano la vita umana: come comprendere meglio gli effetti del cambiamento climatico, come migliorare la produzione alimentare e come trovare nuovi prodotti medici o biotecnologici. Gli adattamenti scoperti negli ambienti estremi aiutano anche a favorire i progressi nel settore biotecnologico e farmaceutico. "Questa ricerca è cruciale in termini di tempo," dice il dott. Cynan Ellis-evans del Bas, che ha presieduto il rapporto. "La ricerca sulla vita in ambienti estremi rappresenta un punto di incontro per un´ampia gamma di comunità scientifiche. La nostra roadmap è un passo fondamentale verso un più stretto coordinamento di questi campi specialistici, e anche per identificare gli sviluppi tecnologici di cui abbiamo bisogno per aiutarci ad accedere a questi difficili e spesso remoti ambienti e organismi unici." Le priorità delineate nel rapporto sono il punto centrale del programma della conferenza Carex che si svolgerà a Dublino in Irlanda il prossimo ottobre. Qui gli scienziati si riuniranno per discutere e presentare gli ultimissimi e più moderni sviluppi negli studi che esaminano la vita negli ambienti estremi. La roadmap include anche un´analisi delle infrastrutture, tecnologie abilitanti e strutture di ricerca necessarie, oltre a suggerimenti per programmi educativi e di outreach. I partner chiave del consorzio Carex sono l´Accademia delle scienze della Repubblica Ceca, Matis-prokaria (Islanda), il Centro nazionale della ricerca scientifica (Cnrs, Francia), il Consiglio nazionale della ricerca (Italia) e il Centro di Astrobiologia (Inta-csic, Spagna). I partner associati di Carex provengono da Austria, Belgio, Canada, Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Sud Africa, Svezia, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Carex: http://www.Carex-eu.org 7º  Pq  Ambiente: http://cordis.Europa.eu/fp7/environment/home_en.html    
   
   
"EUROPEAN FUNDING FOR ENVIRONMENTAL PROJECTS"  
 
Exeter, 16 maggio 2011 - Un evento intitolato "European funding for environmental projects" si svolgerà il 14 giugno 2011 a Exeter, nel Regno Unito. L´evento esaminerà le prossime opportunità per i finanziamenti europei ai progetti ambientali, concentrandosi specificamente sul tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq) e sull´iniziativa ecoinnovazione del Programma quadro per l´innovazione e la competitività. La conferenza fornirà opportunità di incontrare team di supporto regionali e nazionali e di creare network con potenziali partner e con partecipanti a ecoinnovazione e con esperti sul 7° Pq. I temi riguarderanno tra l´altro: affrontare il cambiamento climatico; uso e gestione sostenibile delle risorse; migliorare l´efficienza delle risorse; proteggere i cittadini dai pericoli ambientali; mobilitazione della conoscenza ambientale per politica, industria e società; riciclo di materiali; materiali sostenibili per l´edilizia; sostenibilità ambientale nel settore alimentare e delle bevande; rendere più "verdi" i modelli commerciali e le soluzioni di approvvigionamento. L´evento, organizzato dalla rete Enterprise Europe Network South West in società con South West Environmental iNet del Regno Unito e il Environmental Sustainability Knowledge Transfer Network, fornirà anche dettagli su come avere accesso a ulteriore supporto e a come scrivere le proposte. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://events.Uktisouthwest.org/clientapps/silverbear.web.edms/public/default.aspx?tabid=36&id=110&orgid=1&guid=ea5b3e67-d286-4da8-a455-64fa0062470d    
   
   
PACCHETTO CLIMA: "ENERGIA PULITA E SICURA PER L´ALTO ADIGE"  
 
Bolzano, 16 maggio 2011 - Essere indipendenti e autosufficienti, avere a disposizione energia pulita e sicura, consumarla in maniera intelligente. Sono questi i punti-chiave del pacchetto per il clima presentato, il 12 maggio, dall´assessore Michl Laimer. La Giunta provinciale si è data obiettivi ambiziosi: "Entro il 2050 - spiega Laimer - vogliamo abbattere la produzione di anidride carbonica da 5 a 1,5 tonnellate all´anno, e coprire oltre il 90% del fabbisogno con energia da fonti rinnovabili". Già oggi l´Alto Adige è considerata una delle regioni maggiormente all´avanguardia in tutta Europa per quanto riguarda il contenimento dei consumi energetici. Uno dei progetti più conosciuti a livello nazionale e internazionale è quello di Casaclima, ma sono anche altri i punti di forza della politica energetica della Provincia di Bolzano. E a dirlo sono i dati e le statistiche. Nella classifica di Legambiente sui comuni più virtuosi nel settore delle energie rinnovabili 14 delle prime 20 amministrazioni premiate sono altoatesine, e risultati simili sono stati raggiunti anche per quanto riguarda i pannelli solari (4 comuni fra i primi 5) e la biomassa (16 comuni fra i primi 20). Restando in tema di cifre, l´Alto Adige può contare su 17.700 impianti a pannelli solari, con una superficie di 195mila metri quadrati (il 12% di tutta l´Italia) in grado di produrre il 15% del fabbisogno totale di acqua calda. Facendo un paragone, se in Provincia di Bolzano ci sono 386 metri quadrati di pannelli solari ogni mille abitanti, l´Italia si ferma a quota 27, e l´Unione Europea arriva a 57 metri quadrati. "Tra il 1995 e il 2008 - ha spiegato l´assessore all´ambiente Michl Laimer - siamo riusciti ad abbattere drasticamente il consumo di petrolio, si è registrato un forte aumento dell´utilizzo di gas metano e il boom della biomassa. Si tratta di un buon risultato, ma non basta: occorre fare ancora di più". Ed ecco che la Giunta provinciale ha varato il pacchetto clima che si pone obiettivi precisi ed ambiziosi con una scadenza temporale molto lunga. "Attualmente produciamo circa 5 tonnellate di anidride carbonica all´anno - ha sottolineato Laimer - e abbiamo il 49% di energia proveniente da fonti alternative. Nel 2050 vogliamo arrivare a 1,5 tonnellate di Co2 e a più del 90% di energia rinnovabile. La chiave di tutto sarà l´utilizzo intelligente dell´energia, che può contribuire per il 60-70% al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti. Poi ci sarà naturalmente il miglioramento dell´efficienza energetica, con l´ipotesi di un bonus cubatura nei risanamenti, il progressivo abbandono dei combustibili fossili e l´ulteriore diffusione dell´energia rinnovabile". Secondo l´assessore Laimer, si tratta di una "sfida che può essere vinta, ma solo con il contributo di tutti. Occorre un´ulteriore salto di qualità dal punto di vista culturale, un maggiore impegno nella ricerca, nell´innovazione e nello sviluppo di un´economia sostenibile. Dal punto di vista tecnico sarà fondamentale riuscire a creare una rete intelligente degli impianti energetici, realizzando un forte e stabile equilibrio fra produzione e consumo, nonchè fare leva sul prezzo dell´energia e sulle politiche di sostegno sia dirette che indirette".  
   
   
BOLZANO: UN NUOVO PIANO DI AZIONE PER LA QUALITÀ DELL’ARIA  
 
Bolzano, 16 maggio 2011 - Convocato dall´Agenzia provinciale per l´ambiente in accordo con l´assessore provinciale all´Ambiente Michl Laimer, il Tavolo tecnico della qualità dell’aria tornato a riunirsi nella mattinata di giovedì 12 maggio 2011, ha discusso in merito alla proposta formulata dall’Agenzia per l’Ambiente per un nuovo piano di azione della qualità dell’aria. Raggiunto un consenso di massima. Interventi non solo sul traffico, ma anche sulle stufe a legna. Alcune novità. Il Tavolo tecnico, che riunisce i rappresentanti dei maggiori Comuni altoatesini ed i rappresentanti delle associazioni economiche e ambientaliste, ha dato il suo consenso di massima sulla proposta elaborata dall´Agenzia provinciale per l´ambiente dopo una prima riunione tenutasi il 28 aprile scorso, che ora passerà all’approvazione della Giunta provinciale. Rimangono ancora aperte alcune questioni relative all’estensione territoriale dei provvedimenti. Come spiega Luigi Minach, direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, il nuovo piano di azione ha il compito di sostituire il vecchio piano, approvato nel 2003 in una situazione di continuo superamento dei valori limite del Pm10, con un piano che prevede interventi solo nel caso in cui vengano superate le soglie annuali del Pm10 e vi sia quindi il concreto rischio di superare i valori limite della qualità dell’aria previsti dalla normativa europea. A tal proposito vi è da ricordare come negli ultimi 4 anni (dal 2007 al 2010) non si sia mai superato il valore limite del Pm10 presso nessuna stazione di misura delle rete provinciale. Per Minach si tratta di un buon accordo. Se la proposta verrà accolta dalla Giunta provinciale si dirà quindi addio, sia ai provvedimenti di prevenzione che venivano applicati indipendentemente dalla situazione della qualità dell’aria (divieto di circolazione per euro 0, euro 1 e moto 2 tempi da novembre a marzo), sia agli interventi di urgenza previsti dall’attuale piano di azione che venivano applicati dopo 5 giorni consecutivi di superamento della soglia giornaliera del Pm10 e che prevedevano il fermo anche per tutti i veicoli diesel senza filtro antiparticolato. La proposta del nuovo piano di azione, sulla base dei dati del Pm10 che attualmente risultano essere decisamente inferiori ai valori limite, prevede che gli interventi siano messi in atto solo dopo aver superato per 30 volte in un anno la soglia giornaliera del Pm10 (oltre i 35 superamenti in un anno scatterebbe la procedura di infrazione da parte delle Ue). Un´altra novità contenuta nella proposta di nuovo piano di azione è che gli interventi non interesserebbero solo il traffico veicolare, ma anche le stufe a legna di piccola taglia al fine di intervenire su una delle maggiori fonti di emissione di polveri fini. Nella proposta è previsto che i provvedimenti sul traffico saranno adottati nei 6 maggiori comuni altoatesini (Bolzano, Merano, Bressanone, Laives, Brunico, Appiano) e che coinvolgeranno i veicoli Euro 0, Euro 1 (sia benzina che diesel) gli Euro 2 diesel senza filtro e le moto a 2 tempi. A partire dal novembre 2013 saranno coinvolti tutti gli Euro 2 ed anche i veicoli Euro 3 diesel senza filtro. Gli eventuali divieti di circolazione sarebbero applicati dal momento in cui è stata superata la soglia annuale per restare in vigore per tutto l’inverno (fino a marzo dell’anno successivo al supermento). Si applicheranno dal lunedì al venerdì e nelle solite fasce orarie (7.00-10.00 e 16.00-19.00). I provvedimenti proposti sulle stufe a legna potranno essere adottati in tutti i Comuni e daranno la possibilità al Sindaco di intervenire presso quegli utenti che utilizzano in modo anomalo la stufa a legna generando grandi quantità di fumo. In un primo momento interverrà lo spazzacamino di zona in modo da offrire all’utente una prima consulenza in merito ad una corretta combustione. Nel caso in cui tale situazione dovesse perpetuarsi nel tempo, il Comune potrà anche applicare una sanzione amministrativa. Tali provvedimenti, un volta adottati, rimarranno in vigore per tutto l’anno. Si ricorda infine che nei comuni di Bolzano e di Bressanone saranno emanati da novembre di quest’anno i provvedimenti di limitazione alla circolazione decisi nel “Programma per la riduzione dell’inquinamento da No2 così come approvati nel gennaio scorso (Euro 0 ed Euro 1, nonché moto a tempi, dal novembre 2013 anche euro 2-diesel).  
   
   
SPORTELLO UNICO A BELLUNO PER FUNZIONI DI GESTIONE DEL DEMANIO IDRICO PROVINCIALE E REGIONALE  
 
 Longarone (Belluno) , 16 maggio 2011 - Ulteriore passo nel percorso di riconoscimento della specificità della provincia di Belluno in funzione del miglior servizio ai cittadini. Questa mattina, alla fiera Longarone il presidente dell’amministrazione provinciale Giampaolo Bottacin e l’assessore regionale alle politiche dell’ambiente Maurizio Conte hanno firmato una convenzione per la costituzione dello Sportello Unico del Demanio Idrico. Erano presenti anche il sindaco Roberto Padrin, l’assessore provinciale Roberto Zanolla e il responsabile del Genio Civile Regionale bellunese. Le funzioni relative alla gestione della risorsa idrica nel bellunese sono state affidate alla Provincia con Legge regionale del 2006, compreso il trasferimento delle risorse equivalenti ai proventi dei canoni. L’applicazione del trasferimento è stata disciplinata con delibere regionali degli ultimi anni. Alla Regione rimangono per il momento le cosiddette “derivazioni di rilevanza regionale” (derivazioni interregionali o interprovinciali, quelle servite dagli invasi maggiori, quelle che trasferiscono l’acqua da un bacino all’altro e quelle non isolabili). Al di là della suddivisione in “burocratese”, è stato comunque deciso di attivare un unico sportello per gli utenti che devono mettersi in contatto con le strutture preposte al demanio idrico, sia che questo sia di competenza provinciale, sia che sia regionale, proprio per dare ai cittadini una risposta comunque univoca e trasparente rispetto alle loro esigenze. L’attivazione dello sportello unico – ha sottolineato Conte permette inoltre di ottimizzare i procedimenti amministrativi, di raggiungere maggiori livelli di efficienza ed economicità e di dare una formazione innovativa al personale addetto. Lo sportello unico avrà compiti di istruttoria di tutti i procedimenti relativi a concessioni di grandi e piccole derivazione di acqua, istanze di riconoscimento e concessioni preferenziali, ricerca, estrazione e utilizzazione delle acque sotterranee e tutela del sistema idrico sotterraneo, nonché dei procedimenti già avviati sia dalla Provincia sia dalla Regione. Lo sportello provvederà inoltre al calcolo e alla riscossione dei canoni di concessione per conto della Provincia e alla gestione dei contenziosi. I locali di questo servizio, compresi quelli destinati all’archivio “storico”, verranno messi a disposizione dall’amministrazione provinciale. Per il funzionamento dello sportello, Regione e Provincia assegneranno a proprie spese due dipendenti ciascuna.  
   
   
SMALTIMENTO DI RIFIUTI TOSSICI NEI PAESI TERZI: SI PUÒ MIGLIORARE IL REGOLAMENTO UE?  
 
Bruxelles, 16 maggio 201 1- Il regolamento Ue sullo smaltimento dei rifiuti proibisce categoricamente l´esportazione di scorie tossiche fuori dai confini dell´Unione, ma i dati parlano purtroppo di un costante aumento di spedizioni illegali, in partenza dai porti meno controllati. Cosa può fare la Commissione per rendere il regolamento più efficace e farlo rispettare in maniera sistematica? Se ne discuterà questa sera alla plenaria di Strasburgo. Una montagna di rifiuti tossici - L´unione Europea produce ogni anno circa 70 tonnellate di rifiuti pericolosi e, secondo gli studi dell´Ocse, la produzione totale dei rifiuti continuerà a aumentare con un incremento stimato del 45% nel periodo 1995-2020. Tra i rifiuti elettronici europei, solo il 33% risulta smaltito secondo la normativa Ue, mentre il restante 70% sembra sparire nel nulla. La Commissione ha calcolato poi che il 19% delle spedizioni violano il regolamento. Esportazioni verso i paesi terzi - Diverse sono le ragione per cui gli Stati europei trasportano illegalmente i rifiuti verso i paesi terzi: evitare le normative sulla gestione dei rifiuti imposte dall´Ue, sfruttare la manodopera a basso prezzo e trarre vantaggio da normative ambientali meno rigide, sono le più ovvie. I paesi africani e la Cina sono le principali destinazioni delle esportazioni illegali. L´escamotage spesso utilizzato per superare i controlli è quello di caricare le navi con materiale elettronico spacciandolo per "seconda mano", che in realtà non è altro che spazzatura. Regolamento Ue - Esiste un regolamento europeo che legifera in materia: esso distingue tra rifiuti pericolosi e non, e tra spedizioni per lo smaltimento finale e quelle per il riciclaggio. Stabilisce inoltre che tutto il ciclo risponda a standard "ecologicamente corretti". Nel 2006 il regolamento è stato rivisto, in seguito all´accidentale fuoriuscita di fanghi tossici da una nave europea in Costa d´Avorio, che ha causato la morte di 16 persone e l´intossicazione di migliaia. Le modifiche al regolamento nel 2006 - Il nuovo regolamento ha vietato del tutto le esportazioni di rifiuti pericolosi dall´Ue verso i paesi in via di sviluppo; è stato proibito anche il trasferimento di alcuni rifiuti classificati come non pericolosi (ad esempio parti di computer) per lo smaltimento negli Stati non membri dell´Ue. I paesi dell´Unione devono effettuare ispezioni a campione sulla gestione dei rifiuti e riportare eventuali irregolarità. Il regolamento prevede inoltre che, se una spedizione non viene completata correttamente, lo Stato di provenienza sia tenuto a riportare indietro il materiale a proprie spese. Ma le cose sono ancora lontane dal funzionare alla perfezione: in serata i deputati interrogheranno la Commissione su come migliorare ulteriormente il regolamento e rendere i controlli più severi.  
   
   
CARCERI IN LOMBARDIA: ESEMPLARE SVILUPPO DIFFERENZIATA PLAUSO A PROGETTO REALIZZATO NEGLI ISTITUTI DI PENA BRESCIANI  
 
 Brescia, 16 maggio 2011 - ´Incentivare la raccolta differenziata nelle carceri è segno di grande sensibilità ambientale. Non appena avremo risultati delle ricadute positive del progetto, verificheremo la possibilità di esportare questo modello anche ad altre realtà carcerarie lombarde´. Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, ha commentato così il progetto di raccolta differenziata realizzato all´interno degli istituti carcerari bresciani, presentato il 13 maggio a Brescia insieme al vicesindaco Fabio Rolfi. Scopo dell´iniziativa, realizzata con il supporto di Aprica Spa (gestore del servizio di nettezza urbana sul territorio comunale), è migliorare la raccolta differenziata negli istituti carcerari di Canton Mombello e Verziano. A Canton Mombello (circa 500 persone) la produzione di rifiuti corrisponde a una media di circa 10 mc/giorno di rifiuti indifferenziati, che attualmente vengono rimossi con lo svuotamento di 3 cassonetti da 3.200 litri al giorno. A Verziano la produzione attuale di rifiuti, riferita a circa 180 persone tra detenuti e personale, corrisponde alla produzione media di circa 5 mc al giorno di rifiuti indifferenziati, rimossi 3 volte la settimana. Sono, inoltre, presenti 3 cassonetti per raccolta differenziata di organico, vetro e cartone (uno per tipo), svuotati con frequenza settimanale. Il progetto proposto prevede, per entrambi gli Istituti penitenziari, la raccolta differenziata con separazione ´a monte´, da parte di incaricati interni di ciascun istituto, di 5 frazioni: rifiuto organico proveniente dalla cucina o dai resti dei pasti; vetro; bombolette di gas vuote; provenienti dalle celle; contenitori in plastica (bottiglie); carta e cartone. La modalità di raccolta prevede la fornitura gratuita dei sacchi in polietilene per la raccolta del rifiuto indifferenziato. Aprica organizzerà, inoltre, anche un corso di educazione ambientale destinato ai detenuti, tenuto da proprio personale tecnico. L´attività sarà sperimentata per un anno, al termine del quale saranno valutati i risultati ottenuti. ´Brescia è capofila di un progetto di grande importanza - ha dichiarato il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi - che sarà realizzato grazie al prezioso aiuto delle direzioni delle carceri e di Aprica Spa. Promuovere la raccolta differenziata è un dovere dell´Amministrazione comunale: a Brescia i numeri sono positivi, ma bisogna comunque impegnarsi per migliorare. Ed è un dovere particolarmente qualificante promuovere la raccolta differenziata all´interno della struttura carceraria, non soltanto per la quantità di persone coinvolte, oltre 700 considerando detenuti e personale di sorveglianza. La detenzione deve essere anche un´occasione di reinserimento sociale. E´ quindi fondamentale far conoscere, apprezzare e condividere le regole, per avviare i detenuti, una volte dimessi, a percorsi di inserimento nella comunità. Questo vale soprattutto in una realtà dove il 70 per cento degli ospiti è straniero e dove il rispetto delle regole è un fattore propedeutico all´integrazione´. ´Ancora una volta - ha aggiunto Rolfi - la nostra amministrazione comunale si conferma attenta alla dignità della pena e alle condizioni di vita dentro il carcere, con progetti d´avanguardia a livello regionale e nazionale´. ´Brescia è da sempre all´avanguardia in materia ambientale e in particolar modo nella raccolta differenziata - ha commentato Daniele Belotti - ed è una città che ha saputo andare oltre, con il progetto Parr, promosso da Comune di Brescia e Regione Lombardia e volto a ridurre i rifiuti solidi urbani´. Per la realizzazione del progetto Aprica ha quantificato una maggiore spesa, rispetto al piano finanziario 2011 già approvato, di 15.000 euro; tale spesa verrà coperta dalla migliore separazione delle frazioni di rifiuto recuperabile e dai vantaggi operativi della raccolta dei contenitori a filo strada.