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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Maggio 2011
TRENTO: ALTRI 15 MILIONI PER L´EDILIZIA AGEVOLATA  
 
 Trento, 16 maggio 2011 - Altri 15 milioni destinati all´edilizia abitativa agevolata. A fronte della disponibilità di ulteriori 14, 9 milioni di euro, il 13 maggio la Giunta provinciale ha dato mandato all´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi di avviare un confronto con le Comunità di Valle sulle modalità con cui mettere a disposizione dei cittadini queste nuove risorse destinate all´edilizia abitativa agevolata. "Sono soddisfatto - ha detto l´assessore Rossi - per il fatto che siamo riusciti a trovare le risorse per sostenere ancora di più il settore dell´edilizia agevolata e dare quindi una risposta ancora più efficace alle richieste dei cittadini. Inizia oggi, su mandato della Giunta, una fase di confronto paritetico con le Comunità di Valle sulle priorità a cui destinare queste risorse". Grazie a queste risorse si integra il piano degli interventi da ammettere a contributo in materia di edilizia abitativa agevolata per il 2010 relativamente agli interventi di recupero, come risanamenti e acquisti con risanamenti. Saranno quindi finanziate domande di contributo che non avrebbero potuto trovare una risposta favorevole. Saranno compresi anche gli interventi a fini di locazione, quelli per giovani coppie e nubendi. Ogni intervento, secondo le norme in vigore da tempo, ha una spesa massima ammissibile in base alla composizione del nucleo familiare e le fasce di contribuzione variano a seconda di alcuni parametri come l´Icef, la presenza di figli minori ecc.. "Siamo ora in grado - ha aggiunto l´assessore Rossi - di affrontare pressoché tutte le domande secondo una logica di priorità. Vogliamo valorizzare in particolare il patrimonio edilizio esistente e ci aspettiamo una ricaduta benefica anche sul sistema delle imprese. Adesso inizia il confronto con le Comunità di Valle per la definizione puntuale dei criteri di utilizzo di queste risorse". Per il piano straordinario 2010, a seguito di questa integrazione, sono disponibili complessivamente 45.888.400 euro.  
   
   
UMBRIA: STANZIA 385 MILA EURO PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE IN EDIFICI PRIVATI  
 
 Perugia, 16 maggio 2011 - Ammontano a circa 385 mila euro gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati finanziati dalla regione dell’Umbria con fondi del proprio bilancio. Lo stabilisce una delibera approvata dalla giunta regionale, su proposta dall’assessore alle politiche per la casa, che determina i criteri per la ripartizione dei contributi tra i vari comuni umbri interessati e quindi mette a disposizione i finanziamenti per soddisfare le domande ancora non soddisfatte dagli stessi Enti locali. “Purtroppo, afferma l’assessore regionale potremo finanziare soltanto il 6 per cento delle esigenze visto dal 2002 dal Governo nazionale non vengono erogati finanziamenti alle Regioni ai sensi della L. 13/89 e i soli contributi che possono essere ripartiti tra i Comuni sono quelli del finanziamento regionale introdotto con la L.r. 19/2002”. A seguito di accertamenti e da una prima ricognizione infatti, si è rilevato un fabbisogno di quasi 5 milioni e mezzo di euro che verrà richiesto al Ministero Infrastrutture, con l’aggiunta dei contributi regionali, stanziati ad oggi, per un fabbisogno complessivo di € 9.331.663,86. Le domande ancora da evadere in Umbria sono 931 più 12 interventi da completare nella Provincia di Perugia e 286 più 1 intervento da completare in quella di Terni per un totale in Umbria di 1217 interventi più 13 da completare. Dalle richieste dei Comuni si rileva una condizione diversa per ogni singola realtà, in quanto per i due Comuni di Terni e Spoleto permangono rispettivamente 6 e 2 domande in giacenza dal 2004 per complessivi €. 47.448,45. La maggioranza dei Comuni Umbri registra meno di 10 domande in attesa di contributo, che peraltro sono state in buona parte presentate dal 2009 ad oggi, mentre un gruppo di comuni (Assisi, Bastia Umbra, Città della Pieve, Città di Castello, Corciano, Deruta, Foligno, Gualdo Tadino, Gubbio, Marsciano, Montefalco, Norcia, Panicale, Perugia, S. Giustino, Spoleto, Todi, Umbertide, Acquasparta, Narni, Orvieto e Terni) ha oltre 10 domande in giacenza per buona parte dal 2005. Una minoranza di Comuni invece non ha speso i contributi assegnati nei precedenti anni pur avendo domande in attesa di riceverli. “Alla luce di questa situazione – ha aggiunto l’Assessore – ho proposto alla Giunta di esaurire le domande in attesa dal 2004 che riguardano i Comuni di Terni e Spoleto per €. 47.448,45; per la parte rimanente dei finanziamenti, consistenti in € 338.151,55, si è stabilito di procedere prioritariamente all’assegnazione ai Comuni con almeno 10 domande in attesa di contributo, in proporzione al loro fabbisogno complessivo, in quanto risultano essere anche i comuni con maggior tempo di attesa delle richieste rimaste ancora inevase; di ripartire i residui ai restanti Comuni destinandoli per gli interventi da completare, eventuali rimanenze ai Comuni secondo il numero delle domande e l’anno di giacenza delle stesse e infine di non finanziare per il 2011 i Comuni con residui non spesi. Contemporaneamente, ha concluso l’Assessore, la Regionedell’umbria richiederà al Ministero delle Infrastrutture l’erogazione dei fondi necessari per soddisfare tutte le richieste pervenute tenendo conto che la Regione dell’Umbria ha già stanziato quasi quattro milioni di euro dal proprio bilancio”.  
   
   
A GIUGNO I PRIMI ARTIGIANI CERTIFICATI: A CURA DI ODATECH LA PRIMA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI “SPECIALISTI ESPERTI IN EDILIZIA SOSTENIBILE”  
 
Trento, 16 maggio 2011 - Nuovi sviluppi per Odatech, che non si occuperà solo di certificazione energetica ma amplierà il suo raggio di attività con la certificazione delle competenze nell’edilizia sostenibile. L’organismo si occuperà infatti del processo di certificazione delle seguenti figure professionali: Costruttore edile, Carpentiere in legno, Serramentista, Termoidraulico ed Elettricista. Il processo prevede il superamento di un esame per ottenere la qualifica di “Specialista in edilizia sostenibile”. Sono ammessi all’esame coloro in possesso di almeno due dei seguenti tre requisiti: almeno 5 anni di esperienza professionale nel settore come titolare, socio o dipendente (no apprendista); la realizzazione di almeno due lavori volti all’efficienza energetica; un percorso formativo di almeno 80 ore con superamento dell’esame finale. Soddisfatto il Direttore Claudio Cont: “Odatech è il primo organismo in Italia che certificherà le competenze nell’edilizia sostenibile. Finalmente una certificazione che attesta la qualità di quei professionisti che lavorano nel processo edilizio, ma che fino ad oggi non hanno avuto un riconoscimento ufficiale in materia di sostenibilità. Tale progetto ha l’obiettivo di qualificare anche la parte di filiera dell’edilizia legata alla posa in opera offrendo al committente finale garanzie sulle competenze dei professionisti che realizzano i progetti”. La prima sessione d’esami avrà luogo nella prima metà di giugno. Grazie alla promozione dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia autonoma di Trento sono già più di 25 gli iscritti. Per presentare la domanda di ammissione occorre compilare il modulo d’iscrizione scaricabile dal sito di Odatech (www.Odatech.it) e inviarlo via posta elettronica a info@odatech.It  entro il 30 maggio 2011. Maggiori informazioni: www.Odatech.it/    
   
   
CESENATICO, CITTÀ DELLE COLONIE: ACCORDO COMUNE – ATLANTICA  
 
Cesenatico, 16 maggio 201 1 - Come è noto il progetto di riqualificazione urbana meglio conosciuto come “Città delle Colonie” costituisce un’occasione formidabile ed imperdibile per la città di Cesenatico per elevare la qualità urbana attraverso nuovi servizi pubblici: spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, impianti sportivi liberi, parcheggi, ampie zone di arenile, ampi spazi per la socializzazione e gli incontri, o semplicemente per il relax. Questo progetto consentirà di realizzare una serie di strutture ricettive (alberghi) di elevata qualità (4 e 5 stelle e dimensione (tutti oltre le 100 camere) tale da produrre un fatturato a regime di circa 40 milioni di euro annui grazie alle 300.000 nuove presenze di turisti stimate nelle oltre 1.000 camere da realizzare. A ciò si deve aggiungere un fatturato per l’indotto previsto in 15-20 milioni di euro e alla creazione di posti di lavoro “permanenti” sull’ordine di 300 – 400 unità, per la qual cosa si attiveranno a breve corsi di formazioni professionale dedicati alle varie professionalità da utilizzare. I proprietari delle aree interessate alla riqualificazione dovranno realizzare, a loro spese, opere pubbliche per circa 39 milioni di euro, oltre a versare al Comune di Cesenatico circa 12 milioni di euro che il Comune utilizzerà per l’edilizia residenziale pubblica. Infine la città si riapproprierà di aree pregiate oggi private e poste nei pressi dell’arenile (nonché l’arenile stesso) per un valore di circa 60 milioni di euro offrendo in compensazione l’area attualmente occupata dal parco d’acqua denominato “Atlantica”. Uno dei passaggi fondamentali per la realizzazione dell’intero progetto era proprio l’intesa con la società concessionaria del Parco Atlantica per avere la certezza della disponibilità dell’area. Oggi il Sindaco Nivardo Panzavolta ha concluso positivamente l’esame della complessa materia raggiungendo un accordo con Andrea Battistini, rappresentante di Atlantica – Bingo. “Oggi – spiega il Sindaco – è stato compiuto un passaggio decisivo per la definitiva partenza del progetto complessivo di riqualificazione della città delle Colonie”. Da parte sua Andrea Battistini dichiara: “Ho sempre ritenuto che Il Masterplan costituisca un eccezionale strumento per la Cesenatico futura, sto valutando anch’io forme di investimenti perché in quella zona è posto il motore dell’economia della città per i prossimi anni”.  
   
   
LOTTA ALL’ILLEGALITA’ CINESE. ZAIA: “PLAUDO ALL’OTTIMO LAVORO DELLE NOSTRE FORZE DELL’ORDINE”  
 
Venezia, 16 maggio 2011 - “Ieri due laboratori cinesi chiusi al termine di un controllo interforze coordinato dalla Questura di Treviso, oggi altri cinque in una vasta operazione condotta nella Marca dai Carabinieri: continua con successo la lotta all’illegalità nella nostra regione e io sono davvero grato a tutte le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo e al questore Carmine Damiano per l’efficace azione di coordinamento nel trevigiano”. Plaude il presidente veneto Luca Zaia all’ennesima azione di contrasto all’immigrazione clandestina, all’impiego di manodopera abusiva, al mancato rispetto delle norme di sicurezza e igienico sanitarie nei luoghi di lavoro. “Sappiamo – sottolinea Zaia – quanti e quali danni provochi alla nostra economia questo fenomeno del ‘lavoro nero’ da parte di aziende cinesi che violando non solo le leggi in materia di immigrazione, ma anche sfruttando indegnamente le persone e costringendole a vivere e a lavorare in luoghi privi dei minimi requisiti di sicurezza, insidiano gravemente il nostro sistema produttivo locale attraverso una concorrenza che definire sleale è poco: spesso siamo in presenza di operatori privi di scrupoli che delinquono e mettono in ginocchio il nostro sano tessuto imprenditoriale”. “Per questo – conclude Zaia – l’azione repressiva di questo fenomeno, fortemente voluta e sostenuta dalla nostra Regione e dal Ministro Roberto Maroni, restituisce fiducia ai cittadini e scoraggia il proliferare di situazioni di irregolarità e abuso nel nostro territorio”.  
   
   
BILANCIO POSITIVO DEI PRIMI 15 ANNI DI ATTIVITÀ DEL CENTRO EUROPEO CONSUMATORI  
 
Bolzano, 16 maggio 2011 - È stato presentato il 12 maggio a Palazzo Widmann il bilancio dei primi 15 anni di attività del Centro Europeo Consumatori che ha sede in via Brennero,3 a Bolzano. L’attività del Centro è stata illustrata dal presidente, Walther Andreaus, dal direttore, Maurizio Albrigo, e da Elizabeth Spergser, direttrice dell’Ufficio affari di gabinetto della Presidenza della Provincia Dal 1996 al 2011 il Centro Europeo Consumatori (Cec) di Bolzano è stato contattato da più di 168.000 consumatori ed ha trattato più di 42.500 richieste e casi, recuperando più di 100.000 Euro nel solo 2010. Dati, fatti e numeri dei 15 anni di attività del Centro Europeo Consumatori (Cec) a servizio del cittadino europeo sono stati presentati questa mattina a Palazzo Widmann nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente del Centro, Walther Andreaus, il direttore, Maurizio Albrigo, Elizabeth Spergser, direttrice dell’Ufficio affari di gabinetto della Presidenza della Provincia e Georg Mentschl, direttore dell’omologo centro che opera a Vienna e con il quale vi sono stretti contatti. Nel 1995, nell’ambito di un progetto europeo del Centro Tutela Consumatori Utenti e l’associazione austriaca Verein für Konsumenteninformation (Vki), è stato istituito “eurokons”, ribattezzato nel 1999 in “Centro Europeo Consumatori” (Cec). Nel 2005 il Cec è divenuto membro della Rete dei Centri Europei Consumatori (Ecc-net) che conta 29 Centri (uno in ogni Stato Membro, con l’aggiunta di Islanda e Norvegia) e dal 2006 il Cec ha una sede principale a Roma e una sede transfrontaliera a Bolzano. Al centro dell’attività del Cec c’era e c’è tuttora l’elaborazione e la distribuzione di materiale informativo (comunicati stampa, opuscoli, fogli informativi), la consulenza e l’assistenza in casi concreti come anche l’aiuto all’accesso alle procedure transfrontaliere di soluzione alternative delle controversie (Adr). Oltre a ciò il Cec ha tenuto diverse relazioni alle università di Bolzano e di Trento, in scuole e presso altre associazioni. A bordo di un camper sono state visitate le più importanti città altoatesine e alcuni luoghi di villeggiatura del Trentino al fine di informare i consumatori in loco a proposito di viaggi e vacanze. Tra le manifestazioni di maggiore rilievo organizzate negli ultimi anni si annoverano quelle nell’ambito della risoluzione alternativa delle controversie (Adr - Alternative Dispute Resolution). Assieme all’Ufficio Affari di Gabinetto è stata organizzata una Tavola Rotonda, con l’università degli studi di Trento e la Camera di Commercio di Bolzano sono state organizzate due conferenze. Dal 1996 al 2011 il Centro Europeo Consumatori Bolzano si è cimentato con casi singolari ed in alcuni casi particolarmente gravi e di ampia portata, si è intrapresa la via giudiziale.  
   
   
USO EFFICIENTE DELLE RISORSE: ESPERIENZE A CONFRONTO  
 
Roma, 16 maggio 2011 - Giornata di lavoro: "Uso efficiente delle risorse: esperienze a confronto. Strategie, progetti innovativi e buone pratiche delle amministrazioni locali" L´iniziativa si svolgerà il 19 maggio dalle ore 09.45 alle 18.00 presso lo Spazio Europa, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in Via Iv Novembre 149. In occasione della Green Week 2011, il più grande appuntamento annuale sulla politica europea per l´ambiente, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza, per la prima volta a Roma, una giornata di lavoro sul tema dell´uso efficiente delle risorse. L´uso efficiente delle risorse è infatti la chiave per garantire la crescita e l´occupazione in Europa, promuovere opportunità economiche, migliorare la produttività, ridurre i costi e aumentare la competitività. Interverranno tra gli altri Pia Bucella, Direttore alla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, Marco Lupo, Direttore alla Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero Ambiente, Marco Mattei, Assessore regionale all´ambiente della Regione Lazio, Marco Visconti, Assessore all´ambiente di Roma Capitale, Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico Wwf Italia, e molti altri autorevoli interlocutori. Durante l´evento sarà disponibile uno spazio espositivo dove amministratori locali, organizzazioni della società civile e ricercatori presenteranno i loro progetti. Iscrizioni: Registrarsi su https://webgate.Ec.europa.eu/fmi/scic/gw11roma/start.php  o inviare una mail a fabiola.Cutrufo1@ec.europa.eu  o roberta.Altavilla@ec.europa.eu  Per Informazioni E Per Presentare Progetti Nello Spazio Espositivo: Tel: 06.69999204, Fabiola Cutrufo fabiola.Cutrufo1@ec.europa.eu  Roberta Altavilla roberta.Altavilla@ec.europa.eu    
   
   
TRENTO: D2T START CUP, UNDICI PROGETTI D’IMPRESA ALLA SFIDA FINALE  
 
Trento, 16 maggio 2011 - A meno di una settimana dalla sfida finale, la Giuria ha ufficializzato i nomi dei progetti d’impresa che venerdì 20 maggio si contenderanno la vittoria della quinta edizione del Premio D2t Start Cup, concorso ideato da Trentino Sviluppo per sostenere l’imprenditoria giovanile. Sei i finalisti per la categoria Business, il cui montepremi è di 65 mila euro, cinque i gruppi classe ammessi all’ultimo atto nella categoria High School, con premi per 10 mila euro. Complessivamente sono stati 40 i progetti d’impresa concorrenti. Nelle cinque edizioni il premio ha coinvolto quasi 300 giovani in un percorso legato alla cultura d’impresa. Il “razzo”, icona del premio D2t Start Cup, sta ormai per decollare. Venerdì 20 maggio, al Polo Tecnologico di Rovereto, si terrà la serata finale del concorso, durante la quale saranno proclamati i vincitori delle due categorie in gara. Nel frattempo la Commissione presieduta da Antonello Briosi (vicepresidente di Confindustria Trento) e Roberto De Laurentis (presidente dell’Associazione Artigiani) e composta da rappresentanti del mondo accademico, della ricerca, dell’amministrazione e dell’economia trentina, ha selezionato i sei progetti, di cui quattro trentini, che concorreranno per il primo premio della categoria Business: un assegno di 50 mila euro per sostenere l’avvio dell’attività di impresa; secondo premio da 15 mila euro. Tra le novità di quest’anno anche una speciale menzione assegnata da una Giuria di giornalisti. Ecco i loro nomi: Federico Bertagnolli, 30 anni di Fondo, presenta Berenice2, un innovativo sistema per la realizzazione di coperture in legno tramite pannelli preassemblati; Francesco Besana, 32 anni di Cavalese, con il suo team composto da Giuseppe Franchini, Anna Vanzo e Fabiano Maturi, ha ideato un cannone per la produzione di neve programmata capace di funzionare sopra gli zero gradi Celsius e facilmente integrabile negli attuali sistemi di innevamento; Alessandro Giacomin, 28 anni di Negrar (Verona), assieme a Daniel Gasperini, Michael Legnaro e Alessandro Marino, propone un turbogeneratore Orc a geometria variabile completo di skid per il recupero energetico di cascami termici; Oscar Giovannini, 25 anni di Mezzocorona, con Silvia Dagostin ha messo a punto un sistema per la produzione di molecole vegetali da utilizzare come agrofarmaci e come ingredienti attivi di prodotti detergenti, cosmetici ed erboristici; Andrea Polastri, 32 anni di Dambel, assieme a Mauro Andreolli ha progettato un software e dei sistemi innovativi di connessione per le costruzioni in legno; Andrea Zerminiani, 26 anni di Mozzecane (Verona), in team con Alberto Ferrarese e Paolo Campostrini, ha ideato “Fitobiorimedio”, un’dea innovativa ed eco-compatibile che sfrutta consorzi di piante e microrganismi utili per la bonifica di terreni contaminati. Cinque invece i progetti finalisti della categoria High School, riservata alle ultime classi degli istituti superiori e delle scuole professionali. In palio 6 mila euro ai vincitori, 4 mila ai secondi classificati. Cfp Enaip Tesero (prof. Matteo Bonazza), con il progetto “I mobili dei sogni - Arredamento innovativo”; Itcg Fontana Rovereto (prof. Franco Cramerotti), con il progetto “Rilevazione in 3D di opere di importanza storico- artistica”; Cfp Veronesi Rovereto (prof. Cristian Giorio), con il progetto “Sicurezza sul lavoro - Cintimbrago Salvatore”; Cfp Enaip Arco (prof. Diego Montibeller), con il progetto “Freno universale per arrampicata sportiva”; Istituto d’Arte Vittoria Trento (prof. Fabio Stacchini), con il progetto “Colour your light - Linea di lampade modulari, ecocompatibili a basso impatto energetico, basate su tecnologia a led attiva”. Nella sfida finale di venerdì 20 maggio, a partire dalle ore 17 saranno presentati i progetti della prima sezione, la High School, riservata agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori e delle scuole professionali. Dalle ore 18 in poi, invece, spazio ai finalisti della categoria Business, che hanno potuto affinare il proprio progetto d’impresa attraverso un percorso formativo e di coaching personalizzato organizzato da Trentino Sviluppo e che ha visto alternarsi lezioni d’aula con l’affiancamento mirato di tutor commercialisti. La serata finale sarà condotta da Silvia Bruno e vedrà la partecipazione di Lucio Gardin. Interverranno gli assessori provinciali Marta Dalmaso (Istruzione e Sport) per la categoria High School ed Alessandro Olivi (Industria, artigianato e Commercio) per la categoria Business. Ulteriori informazioni sul premio all’indirizzo www.Premiod2t.it  
   
   
CONFIDI: G.R. UMBRA APPROVA IL REGOLAMENTO E METTE A DISPOSIZIONE UN MILIONE E MEZZO DI EURO.  
 
Perugia, 16 maggio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, ha approvato, il 12 maggio 2011, il regolamento per la concessione dei contributi ai Confidi dell’Umbria. Ciò in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto il 25 marzo dello scorso anno tra Regione, Camere di Commercio di Perugia e Terni e Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Umbria. In quel protocollo, Regione e sistema camerale si erano impegnati a sostenere il processo di rafforzamento dei sistemi regionali di garanzia fidi, attraverso contributi annuali ai loro fondi rischi, determinati per almeno 1.500.000 euro dalla Regione e 750.000 congiuntamente dalle Camere di Commercio. “A questo proposito- afferma l’assessore regionale- si è attivato un comitato di coordinamento per la definizione di metodologie e criteri comuni di concessione dei contributi. L’obiettivo, continua l’Assessore, è quello di creare uno strumento attuativo comune attraverso il quale disciplinare il procedimento di concessione dei contributi ai confidi con il fine ultimo di favorire l’accesso al credito delle imprese della Regione Umbria, in particolare le micro e piccole imprese. I beneficiari dell’intervento sono esclusivamente le micro, piccole e medie imprese della regione. Le risorse, infatti, vanno a potenziare il “fondo rischi indisponibile” dei Confidi medesimi e sono destinate esclusivamente alle imprese umbre che ottengono garanzia su finanziamenti bancari dai confidi operanti in Umbria”. Il beneficio ottenuto dalle imprese sotto forma di garanzie per il tramite dei Confidi viene concesso secondo la regola del de minimis. Il regolamento adottato dalla Giunta regionale sarà trasmesso anche alle Province di Perugia e Terni, specificando che lo stesso costituisce la normativa di riferimento per l’assegnazione dei contributi di loro competenza. La ripartizione verrà effettuata utilizzando i parametri del regolamento che si presentano come i più rappresentativi dell’operatività dei confidi. In particolare si terrà conto della dimensione operativa del confidi attraverso l’ammontare delle garanzie in essere, della operatività effettuata nell’anno di riferimento dell’erogazione, della numerosità delle imprese garantite nell’anno di riferimento e, in ultimo, delle perdite verificatesi nell’anno precedente.  
   
   
FINCUOGHI, PROSEGUE L’ITER PER UNIFICARE LA CIGS PER TUTTI I LAVORATORI DEL GRUPPO  
 
Bologna, 16 maggio 2011 - Novità per i lavoratori dei quattro stabilimenti Fincuoghi. L’iter concordato e promosso dalla Regione Emilia-romagna per unificare l’ammortizzatore sociale (Cassa integrazione guadagni straordinaria) per tutti i lavoratori del gruppo, ovvero per tutti e quattro gli stabilimenti, è stato recepito dal Governo con un decreto firmato ieri l’altro dalla Direzione generale del Ministro del Lavoro. Il Decreto ha esteso la Cigs anche ai lavoratori degli stabilimenti di Sassuolo e Fiorano. «È una notizia positiva, in attesa - ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - della decisione del Tribunale sull’ammissione del concordato. Dopo questo passaggio, l’impegno della Regione è quello di estendere immediatamente di ulteriori sei mesi la Cigs, in modo da potere dare respiro ai lavoratori in attesa dell’auspicata soluzione industriale ed occupazionale alla quale stiamo lavorando insieme a Provincia ed enti locali. L’interesse di vari gruppi industriali lascia spazio ad una soluzione positiva: l’ammortizzatore sociale può assicurare ai lavoratori il reddito necessario in attesa di riprendere il lavoro. In caso di mancata ammissione, cercheremo comunque la causale per gli ammortizzatori sociali, per non lasciare solo e senza garanzie nessun lavoratore». La causale e la tipologia dell´ammortizzatore sociale che verrà attivato quanto prima per coprire i prossimi periodi di sospensione dal lavoro, verrà individuato sulla base delle conclusioni cui arriverà il Tribunale in merito alla richiesta avanzata da Fincuoghi di accedere al concordato come strumento per gestire questa fase, in vista di una possibile soluzione industriale e occupazionale avanzata e formalizzata da importanti gruppi del settore.  
   
   
ROMA, IMPRESE DI FAMIGLIA:STRATEGIE COMUNI PER TUTELARLE  
 
Roma, 16 maggio 2011 - “Dopo un difficile periodo dovuto alla congiuntura internazionale, l’economia sta conoscendo una fase di ripresa e questo fornisce nuove opportunità per le imprese romane a conduzione familiare, che costituiscono la base del tessuto produttivo capitolino. Tuttavia, bisogna fare fronte alle esigenze di un mercato sempre più competitivo e globalizzato: compito delle istituzioni è di fornire non un vago sostegno assistenziale ma gli strumenti adatti a trasformare in opportunità i punti di forza delle aziende”. Lo ha dichiarato, il 14 maggio, l’Assessore alle Attività Produttive, Lavoro e Litorale Davide Bordoni in occasione del convegno annuale di Ascomedil – Roma e Provincia, “Imprese di famiglia o famiglia di imprenditori: strategie per garantire la continuità”. “Come amministrazione – ha continuato Bordoni - abbiamo dedicato un’attenzione particolare alla formazione professionale, coniugando tradizione e creatività, specializzazione e inserimento lavorativo, per dare così nuova linfa alle imprese familiari, spesso depositarie di un know-how unico e tramandato di padre in figlio. Inoltre, grazie allo Sportello Unico per le Attività Produttive, le pratiche burocratiche sono più rapide e facili da gestire. In una parola vogliamo essere il principale interlocutore delle imprese, portando avanti un confronto determinante per contare sul futuro, per essere un punto di riferimento sul territorio e assicurare il ricambio generazionale”.  
   
   
TUTELA DEI CONSUMATORI.: TRASPARENZA TOTALE DALL’ORIGINE ALLA DESTINAZIONE  
 
Venezia, 16 maggio 2011 - “Il dopo etichettatura si chiama trasparenza dei dati sulla destinazione dei prodotti dall’estero”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che chiede un seguito alle disposizioni riguardanti l’indicazione della provenienza obbligatoria per tutti i prodotti agroalimentari. “Dobbiamo lavorare perché siano rese pubbliche le notizie legate al luogo d’arrivo degli ingressi alla frontiera di latte, carni, ortofrutta e derivati – ha spiegato Manzato – perché è giusto sapere se queste produzioni vengono italianizzate da aziende ‘trasformatrici’, creando una sorta di concorrenza sleale a discapito dei consumatori che sono convinti di mangiare specialità di territorio e sono all’oscuro della provenienza delle materie prime”. Ad esempio, fonti ‘ufficiose’ confermano Verona come la capitale del siero latticello importato dalla Croazia per la produzione di burro. Qui approdano 200 mila chili di sostanze derivate dal latte dell’Est europeo, ma nei supermercati non si trova alcuna confezione che possa rifarsi a tale produzione. Oltre al Veneto, simili flussi “fantasma” interessano anche Modena, dove pare si concentri l’87 per cento delle carni suine importate dal Cile e delle quali si perdono le tracce, mentre le fabbriche campane nel 2010 avrebbero lavorato oltre 114 milioni di chili di triplo concentrato di pomodoro cinese. “Gli uffici regionali stanno lavorando ad una proposta di legge che va in questa direzione, proprio per rispondere meglio alle aspettative dei consumatori andando oltre la già importante conquista della tracciabilità: si tratta di aggiungere il pezzo che ancora manca per dare valore all’attività delle nostre imprese agricole e riconoscere il loro impegno nella tutela della sicurezza alimentare. Serve un´azione politica forte – ha concluso Manzato – e per questo contatterò i colleghi delle altre regioni, con l’obiettivo di condividere il provvedimento e migliorarlo con il contributo di tutti”.  
   
   
FVG, ZONE INDUSTRIALI: FINANZIAMENTO REGIONE A NIP MANIAGO  
 
Udine, 16 maggio 2011 - La Giunta regionale ha approvato la delibera per la stipula di un Accordo di programma fra la Regione e il Nip (Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Pordenone) di Maniago per l´erogazione di un finanziamento di 900 mila euro per la realizzazione di opere nella zona industriale di Meduno, finalizzate a migliorare la dotazione di servizi del Nip stesso. La delibera è stata proposta dall´assessore alle Finanze e programmazione, Sandra Savino. Il finanziamento deriva dalla Lr 7/2000, dalla Lr 50/93 (che in particolare autorizza la Regione a promuovere la definizione e l´attuazione di iniziative progettuali dirette al consolidamento e all´estensione della base produttiva e dell´occupazione nonché alla valorizzazione delle risorse umane e materiali della montagna) e dal Programma Operativo di Gestione relativo all´anno 2011 (che attribuisce priorità alle iniziative in grado di contribuire maggiormente allo sviluppo delle aree montane interessate, con particolare riferimento a quei programmi finalizzati all´incremento occupazionale e alla soluzione di crisi aziendali nonché al completamento di interventi già finanziati negli esercizi precedenti, in continuità con il Programma Operativo di Gestione 2010). Il Consiglio di Amministrazione del Nip ha fatto richiesta alla Regione di un contributo per la realizzazione di una condotta di collegamento del depuratore della Zona Industriale di Meduno alla canaletta del Consorzio Cellina Meduna e per il potenziamento dell´impianto di depurazione della Zona Industriale di Meduno per una spesa complessiva di 1.050.000 euro. Ora la Regione, con l´Accordo di programma, e nel quadro della programmazione complessiva degli interventi nel settore, assicura un finanziamento di 900 mila euro per la realizzazione delle due opere.  
   
   
UNA NUOVA PIANIFICAZIONE COMMERCIALE PER UN TRENTINO POLICENTRICO  
 
 Trento, 16 maggio 2011 - "La Valutazione integrata territoriale che abbiamo deciso di commissionare al Politecnico di Torino, una delle realtà di eccellenza in Italia per questo genere di tematiche, rappresenta il vero elemento di novità della riforma sul commercio, soprattutto per quanto riguarda la programmazione delle grandi superfici di vendita. In Trentino in passato abbiamo assistito ad una proliferazione di di strutture che non erano state pianificate avendo a monte un´idea razionale e compiuta di rete distributiva, integrata con il territorio e con gli altri elementi che ne caratterizzano lo sviluppo economico o sociale. Le nuove strutture nascevano spesso sotto la spinta di interessi locali, anche di carattere immobiliare. Oggi invece il commercio diventa un fattore di competitività e di attrattività, in un´ottica integrata, che tiene conto cioè di tutti gli elementi che influenzano lo sviluppo territoriale: rete dei trasporti, patrimonio ambientale, stili di vita, esigenze della popolazione residente e del settore turistico e così via. Il tutto nell´ambito di un´idea più generale di Trentino policentrico, le cui diverse componenti territoriali vengono considerate come le parti di un tutto." Con queste parole l´assessore al Commercio Alessandro Olivi ha illustrato stamani in Giunta la decisione di incaricare il Politecnico di Torino di approntare uno studio sulla nuova pianificazione commerciale in provincia di Trento, in base a quanto previsto dalla recente legge sul commercio. "La qualità del Politecnico - ha sottolineato l´assessore Olivi - è fuori discussione; esso si caratterizza come uno dei centri di eccellenza scientifica a livello nazionale su queste tematiche, e ha già realizzato altre valutazioni integrate territoriali per altre amministrazioni regionali. "L´innovazione a cui stiamo ponendo mano è data dal fatto che non si impegnano più quote di territorio in maniera casuale, rispondendo ad una logica meramente distributiva e a seconda della domanda espressa dai singoli ambiti, ma si pone mano ad uno studio dell´intero sistema trentino, al fine di stabilire sia quali entità di superfici destinare a nuovi insediamenti commerciali sia dove collocarle." La nuova legge provinciale di settore, lo ricordiamo, è stata la prima in Italia ad adottare, in conformità alla Direttiva europea Servizi, principi e obiettivi che consentono di delineare le strategie e le dinamiche future per lo sviluppo del comparto distributivo, al fine di valorizzarne i caratteri di identità, qualità e tipicità. Per raggiungere questi obiettivi, e per individuare le località dove insediare nuove superfici di vendita nel prossimo quinquennio, la legge prevede che la Giunta si avvalga, se necessario, di studi specialistici di carattere urbanistico e ambientale che individuino di volta in volta il punto di equilibrio fra le prospettive di sviluppo economico creare dai nuovi punti vendita e la salvaguardia della qualità del territorio. Considerata la complessità di queste problematiche, su impulso del Dipartimento Turismo, commercio e promozione del Dipartimento Urbanistica e ambiente, la Giunta provinciale ha deciso di affidare al Politecnico di Torino - ed in particolare al suo Dipartimento Interateneo Territorio - l´incarico di predisporre una specifica analisi territoriale, dalla quale scaturiranno utili indicazioni per delineare il tessuto connettivo della distribuzione negli anni a venire. Il Politecnico di Torino dispone infatti di elevate professionalità in materia e di una consolidata esperienza nella costruzione di scenari territoriali in relazione alle dinamiche di insediamento dell´offerta commerciale. Il programma di lavoro - coordinato dalla dottoressa Grazia Brunetta - prevede in una prima fase la costruzione di scenari per la localizzazione di nuove attività commerciali su un´area campione costituita dai territori situati lungo l´asta dell´Adige (Rotaliana, val d´Adige, Vallagarina). Successivamente l´analisi verrà estesa a tutta la provincia. Nel gruppo di lavoro saranno compresi anche i tecnici dei dipartimenti provinciali interessati. L´importo a carico della Provincia è di 120.000 euro.  
   
   
NASCE IL LABORATORIO SUI COSTI DELLA SICUREZZA  
 
 Milano, 16 maggio 2011 - È stata annunciata nel corso del convegno I costi della Paura. I costi della Sicurezza, che si è svolto presso l’Università di Milano-bicocca, la nascita del Laboratorio sui costi della sicurezza. Il laboratorio prende avvio dalla collaborazione tra la facoltà di Sociologia dell’Università di Milano-bicocca, la Casa della Carità e l’associazione Avvocati per niente e ha come obiettivo il monitoraggio dei costi (sia sociali, sia economici) della sicurezza e della paura che quasi sempre è alla base della “domanda” di sicurezza. Il metodo individuato prevede di partire dai casi concreti che tutti i giorni servizi e istituzioni si trovano davanti, per proporre possibili strategie di intervento che tengano conto anche dei diritti di cittadinanza. L’attività del laboratorio sarà articolata in otto gruppi di lavoro: casa e territorio, minori, persone migranti, salute mentale e contenzione, linguaggi e comunicazione, lavoro e fasce deboli, carcere e cie, salute e servizi. «La paura della diversità – ha detto Alberto Giasanti, ordinario di sociologia giuridica e della devianza, annunciando la nascita del laboratorio - sembra manifestarsi con maggiore forza soprattutto nei contesti urbani contemporanei proprio là dove le politiche locali assumono sempre più la forma di politiche della sicurezza che, intendendo rispondere a quelli che sembrano essere i bisogni più impellenti della collettività, istillano in realtà nei cittadini disorientamenti e angosce che producono la sensazione di non essere più in grado di affrontare i conflitti quotidiani». Il convegno - I lavori sono stati aperti dal presidente della Casa della Carità, don Virginio Colmegna. Il programma di oggi prevede gli interventi di Sonia Stefanizzi e Alberto Giasanti del dipartimento di Sociologia con una relazione su “Paura e richiesta di sicurezza: quali le politiche mese in atto? Quali i rischi?”. Nel pomeriggio i gruppi di lavoro metteranno a fuoco lo stato dei diritti in contesti specifici: casa e territorio (Massimo Bricocoli e Giorgio Ferraresi del Politecnico Milano), minori (Elisa Ceccarelli e Marina Ingrascì dell’associazione Avvocati per niente), persone migranti (col giudice Nicoletta Gandus e Alberto Guariso di Avvocati per niente), salute mentale e contenizione (Angelo Barbato dell’Istituto Mario Negri e il magistrato Francesco Maisto). Il giorno seguente si è ripreso con la proiezione del video “Il ministro della paura” di Antonio Albanese. A seguire, Valerio Onida, presidente emerito Corte costituzionale, e Domenico Pulitanò, ordinario di diritto penale nell’Università di Milano-bicocca dialogano di “Legislazioni discriminatorie e uguaglianza sostanziale”. I seminari pomeridiani sono dedicati a linguaggi e comunicazione (con Marcello Maneri dell’Università di Milano-bicocca e Emiliano Bos, giornalista della Radiotelevisione Svizzera, lavoro e fasce deboli (Corrado Mandreoli, Camera del lavoro di Milano e Franco Scarpelli, Università di Milano-bicocca), carcere e cie (con Lucia Castellano, direttore della Casa di reclusione di Bollate e Paolo Oddi di Avvocati per niente), salute e servizi (con Franca Olivetti Manoukian, studio Aps Milano,e Emanuele Ranci dell’Istituto per la ricerca sociale di Milano). Per info e iscrizione ai seminari: “Diritti e rovesci”, Casa della carità., tel. 02.25.93.52.43 e-mail: diritti.Rovesci@casadellacarita.org/