Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
SANITÀ, RISPARMI SU STRAORDINARI E ASSUNZIONI IN CAMPANIA  
 
Napoli, 2 febbraio 2009 - La giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Montemarano, ha adottato oggi una delibera con la quale viene prorogato anche per il 2009 il tetto massimo previsto per l’erogazione dei compensi relativi al lavoro straordinario nelle Aziende sanitarie ed ospedaliere della Campania. L’importo è fissato entro il 50% di quanto erogato nel 2008 per gli straordinari. Con lo stesso provvedimento si proroga anche il blocco del turn-over del personale sanitario. La possibilità di effettuare nuove assunzioni viene limitata in funzione del personale che cessa l’attività, nella percentuale del 25% per il personale infermieristico e del 10% per tutte le altre categorie. La norma non è operativa per il personale in servizio nei settori dell’emergenza - urgenza e dei trapianti. "Questo provvedimento – dichiara il presidente Bassolino – si muove in linea con le direttive contenute nel Piano di rientro e va nella direzione della politica di rigore adottata, l’unica che può garantire un giusto futuro al nostro sistema sanitario". "Alle polemiche di questi giorni – aggiunge l’assessore Montemarano – preferiamo rispondere con i fatti concreti e la serietà degli impegni". .  
   
   
LIGURIA, SANITÀ PATOLOGIE NEFROLOGICHE E MALATTIE RARE: RIMBORSO DEI FARMACI CON I FONDI SOCIALI REGIONALI. IST: AVVIATE PROCEDURE NOMINA COMPONENTE CONSIGLIO INDIRIZZO, 2 ANNI DI PROROGA PER IL DIRETTORE GENERALE  
 
 Genova, 2 febbraio 2009 - I farmaci per le patologie nefrologiche e per le malattie rare verranno rimborsati con il bilancio sociale della Regione Liguria. Lo hanno annunciato il presidente Claudio Burlando e l´assessore alla Sanità Claudio Montaldo il 30 Gennaio oggi al termine della seduta di giunta regionale che ha deliberato lo stanziamento di un milione e trecentomila euro da assegnare ai distretti sanitari che cureranno le procedure e provvederanno ai rimborsi per i farmaci destinati ai malati nefropatici, circa 1400, e ai malati di patologie rare, circa 300. L´assegnazione del rimborso avverrà al 100% per le certificazioni di reddito Isee inferiori ai 20 mila euro e al 70% per quelle tra i 20 e i 40 mila. Il decreto, che avrà valore dal 1 gennaio 2009, definirà le modalità di rimborso e verrà emanato durante la prossima settimana dagli uffici regionali. "Ritengo doverosa la concessione ai malati dei medicinali a loro indispensabili e rientra nella particolare attenzione al sociale della nostra giunta mettere in moto le procedure che lo consentano di nuovo" ha dichiarato il presidente Burlando. Il presidente e gli assessori Vesco e Montaldo hanno anche annunciato che è in preparazione un provvedimento che consentirà, attraverso i fondi della legge regionale 7/07 sull´immigrazione, la circoncisione infantile per evitare le pratiche illegali ad essa connessa che hanno causato infezioni, patologie e, recentemente, anche il decesso di due bambini. In chiusura l´assessore Montaldo ha comunicato che è stato avviato il procedimento per la nomina del componente del consiglio di indirizzo dell´Ist che è vacante. Il nominativo proposto è quello di Fulvio Brema, fino ad oggi primario oncologo all´ospedale San Paolo di Savona; la nomina verrà formalizzata con il ricevimento del benestare del Governo. Montaldo ha inoltre comunicato la proroga per altri due anni del contratto del direttore generale dell´Ist, Gianfranco Ciappina. "Queste azioni confermano la nostra intenzione di dare stabilità all´Istituto" ha concluso Montaldo. .  
   
   
ABRUZZO: SBLOCCATI FONDI PER CENTRI ANTI AUTISMO OLTRE 500 MILA EURO PER GARANTIRE CONTINUITA´ AL SERVIZIO  
 
 L´aquila, 2 febbraio 2009 - . I centri per l´autismo di Vasto, Vasto Marina, Lanciano e L´aquila continueranno ad essere operativi. Ad assicurarlo è l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, che è intervenuto, anche su sollecitazione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, sbloccando l´impasse che si era creata a causa della non ancora avvenuta erogazione del finanziamanto di 518 mila euro per la copertura del servizio per il periodo 1 gennaio-30 aprile. Un ritardo che aveva alimentato sia i timori degli operatori del servizio sia delle famiglie dei ragazzi autistici, preoccupati dal rischio di interruzione di un´assistenza sempre più richiesta e di elevato livello professionale. L´assessore Venturoni ha immeditamente dato disposizioni al settore della Programmazione Sanitaria di predisporre un´apposita determina che farà arrivare i fondi a destinazione. Peraltro, lo stesso Venturoni, nei giorni scorsi, aveva già dato la diponibilità, per mercoledì 4 febbraio, ad incontrare i rappresentanti delle famiglie con ragazzi autistici e la presidente dell´associazione "Il Cireneo", allo scopo di individuare una soluzione definitiva alla problematica anche alla luce della prossima approvazione del Bilancio di previsione. .  
   
   
REGISTRO TUMORI REGIONALE PUGLIESE  
 
Bari, 2 febbraio 2009 - Si è insediato lunedì scorso il Comitato Tecnico Scientifico del Registro Tumori Regionale. Il comitato è presieduto dall’Assessore alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco, e vi partecipano i Direttori Generali delle Asl, dell’A. O. Policlinico, dell’Ircss “Giovanni Paolo Ii” e del “De Bellis” di Castellana Grotte, il Direttore Generale dell’Arpa e il Responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale oltre al rappresentante delle associazioni di volontariato. Nel corso della prima seduta è stato nominato dai componenti il Coordinatore del Comitato, con funzioni di direzione e supervisione delle strutture afferenti al Registro Regionali nella persona del prof. Giorgio Assennato. Considerato il ruolo che svolgerà l’istituto Oncologico di Bari, è stato nominato come vice-coordinatore il dott. Nicola Pansini, Direttore Generale della struttura. L’assessore Alberto Tedesco nel sottolineare “l’importanza dell’istituzione del Registro Tumori Regionale per migliorare le conoscenze epidemiologiche ai fini di una migliore correlazione con i rischi ambientali”, ha ricordato gli scopi del registro “incentrato sulla rilevazione sistematica della incidenza della mortalità e della sopravvivenza ai tumori della popolazione pugliese, sull’osservazione delle variazioni nel tempo dei vari indicatori, sull’utilizzo dei risultati a scopo di ricerca e di comprensione dei fenomeni in collaborazione con altri registri regionali, nazionale ed internazionali”. L’attivazione di questo importante strumento permetterà di: - dimensionare il fenomeno neoplastico attraverso la stima di incidenza per sede, per sesso e per età e per altre caratteristiche della popolazione, - formulare una ipotesi circa le cause e la valutazione dei fattori cancerogeni sospetti per mezzo di studi epidemiologici ad hoc, - identificare e monitorare gruppi di popolazione ad alto rischio, - valutare l’efficacia e l’efficienza del sistema delle cure. “La realizzazione di un Registro Tumori Regionale – spiega Tedesco - prevede la stretta collaborazione di tutte le strutture regionali impegnate nella prevenzione, nella diagnosi e nell’assistenza alle patologie oncologiche, con particolare riferimento alle Unità di Epidemiologia e Statistica (U. S. E. ) delle Asl”. Il Registro Tumori sarà incardinato presso l’Istituto Oncologico di Bari, che svolgerà il ruolo di centro di coordinamento. Presso la struttura barese opererà una equipe specialistica per le attività di osservazione epidemiologica dei tumori, per le proposte di organizzazione e programmazione sanitaria, per il supporto alla programmazione di interventi di prevenzione primaria nonché per la codifica ed elaborazione dei dati. La struttura sarà funzionalmente raccordata con ciascuna Asl della Regione Puglia che attiverà all’interno delle U. S. E. L’attività “Registro Tumori”. Il Comitato ha definito un calendario di azioni idoneo a definire le proprie modalità di funzionamento e l’avvio tecnico organizzativo di tutte le strutture coinvolte. .  
   
   
RICONVERTITE 19 CLINICHE PER ANZIANI E LA REGIONE LAZIO OTTIENE UN RISPARMIO DA 15 MILIONI  
 
Roma, 2 febbraio 2009 - Chiuso l’accordo di riconversione di 21 case di cura accreditate cosi come indicato dal decreto commissariale n. 25 firmato dal Commissario Piero Marrazzo lo scorso 5 settembre. In base a quel piano entro il 31 dicembre del 2008 dovevano essere tagliati 1140 posti letto per acuti. Le trattative per definire il posto di ogni struttura nella sanità post-piano di rientro sono state laboriose ma alla fine solo due cliniche non hanno firmato l’accordo, le altre 19 invece hanno concordato con la Regione il loro nuovo profilo di offerta sanitaria. “E’ la dimostrazione concreta che il cambiamento sulla sanità si può fare – ha detto il presidente Marrazzo – che anche la sanità laziale può essere migliorata. Non ci sono chiusure ma riconversioni e salvaguardia dei posti di lavoro. Abbiamo eliminato centinaia di posti letto inutili e prodotto un risparmio netto sui bilanci che ci permetterà di offrire più servizi diversificando l’offerta”. Un profilo che corrisponde alle esigenze del territorio, non stravolge le caratteristiche assistenziali storiche di ogni struttura, elimina centinaia di posti letto per acuti, produce un risparmio netto per i bilanci regionali senza , per questo, disarticolare l’equilibrio economico della singola clinica. L’accordo firmato con la Regione infatti definisce quantità e tipologia dell’offerta ma anche il budget 2009. In particolare su 1140 posti letto per acuti da eliminare ne vengono salvati solo 441 più altri 44 per posta acuzie, con un taglio complessivo di 655. Il risparmio prodotto dalla manovra vale 20 milioni di euro sui conti 2009. Altri 230 posti letto vengono invece riconvertiti in residenze sanitarie per gli anziani e hospice , manovra che pero produce una “limatura” di 5 milioni sul risparmio complessivo fermandolo a 15 milioni. Infine i restanti 425 posti letto, l’equivalente di un medio ospedale, vengono semplicemente cancellati. Hanno rifiutato i termini dell’intesa solo due cliniche accreditate: la Nuova clinica Villa Claudia perche la proprietà ha scelto la strada del contenzioso e la Fabia Mater la cui dirigenza invece ha chiesto una pausa di riflessione prima di prendere una decisione. Il tempo utile scadrà il prossimo 28 febbraio. .  
   
   
L’EX OSPEDALE MILITARE DI CATANZARO DIVENTERÀ CENTRO DI RIABILITAZIONE  
 
Catanzaro, 2 febbraio 2009 - L’ex complesso infrastrutturale già sede dell’Ospedale Militare e centro di medicina legale di Catanzaro avrà nuova vita grazie l’impegno personale del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. Il presidente si era ribellato alla chiusura da parte del secondo governo Berlusconi (all’epoca era ministro della difesa Antonio Martino), e l’aveva spuntata grazie alla disponibilità del governo Prodi, con il ministro Arturo Parisi. L’impegno è stato confermato dal nuovo governo e così è iniziato l’iter procedurale per la realizzazione del nuovo Centro di riabilitazione regionale “Bosco dell’Osservanza”. Il commissario all’emergenza socio-economico sanitaria della Regione Calabria, Vincenzo Spaziante ha inviato, infatti, al presidente Loiero l’ordinanza con cui è stato nominato l’ingegnere Gaetano Costa quale soggetto attuatore per la realizzazione di un centro extra ospedaliero per lo svolgimento di attività di riabilitazione di interesse regionale e del ministero della Difesa. La realizzazione del nuovo Centro di riabilitazione è il frutto di un protocollo d’intesa siglato lo scorso 23 gennaio 2008 tra la Regione Calabria e il ministero della Difesa, ed approvato dalla giunta calabrese lo scorso 10 marzo 2008. “Con successivi provvedimenti – è scritto nell’ordinanza che Spaziante ha inviato d’intesa col sottosegretario al ministero della Salute, Ferruccio Fazio e al capo dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso – saranno definite le direttive a cui dovrà attenersi il soggetto attuatore, Gaetano Costa, nel curare ogni adempimento connesso alla realizzazione del progetto”. .  
   
   
I NEONATI HANNO IL SENSO DEL RITMO: RICERCA RIVELA CHE LA SUA PERCEZIONE È INNATA  
 
Bruxelles, 2 febbraio 2009 - Ricercatori in Ungheria e nei Paesi Bassi hanno dimostrato che i neonati sono in grado di riconoscere la cadenza delle sequenze sonore ritmiche. Le loro scoperte, pubblicate nella rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), sono il risultato del progetto Emcap ("Emergent cognition through active perception") finanziato dall´Ue con 1,95 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq). La percezione del ritmo è un aspetto essenziale della comunicazione umana. Ci aiuta a trovare il momento giusto per rispondere o partecipare a una conversazione, senza la quale potrebbero sparire la comprensione e la collaborazione. La musica fornisce un campo straordinario per l´esplorazione di questo fenomeno, grazie alla sua universalità (come il linguaggio) e dato che segue una struttura molto chiara. Finora si sapeva poco su come i neonati percepisono il ritmo. Studi precedenti avevano dimostrato che i neonati iniziano a percepire il "battere" della musica nel corso dei primi sei mesi di vita, e questo è stato attribuito in gran parte al fatto di essere cullati al ritmo della musica da chi li tiene in collo. Si è tuttavia molto discusso sul fatto se questa capacità fosse innata o meno. Nel presente studio, i ricercatori hanno esaminato neonati addormentati di due o tre giorni di età (accompagnati dalle madri), collegandoli ad elettrodi encefalici e facendogli ascoltare sequenze ritmiche attraverso cuffie (di aspetto molto confortevole). Le sequenze, che includevano ritmi rock di base suonati su snare, bassi e hi-hat, erano proposte ai piccoli per centinaia di volte e veniva registrata la risposta elettrica encefalica. A intervalli regolari (circa il 10% delle volte), la prima battuta veniva omessa da una parte della sequenza. Quando accadeva, i neonati lo notavano: il loro cervello vi reagiva come ad un evento inaspettato. Le reazioni dei neonati all´omissione della prima battuta erano simili alle reazioni osservate in un gruppo di controllo composto da 14 adulti che ascoltavano la stessa sequenza. I ricercatori spiegano: "Negli adulti, l´interruzione occasionale di alcune sequenze sonore che presentano aspetti regolari, provoca una risposta cerebrale discriminativa chiamata "negatività da sfasamento". In studi precedenti sui neonati, questo tipo di reazioni erano state osservate in risposta all´inserimento di un tono armonico su un sottofondo di rumore. L´individuazione della battuta coinvolge l´individuazione di un ciclo ritmico completo e il capire dove inizia. I neonati hanno dimostrato di poter individuare questo punto di partenza, dato che non hanno reagito in modo particolare ad omissioni di suoni in altre parti (meno rilevanti) del ciclo sonoro. "Sembra che la capacità di individuare le battute in sequenze sonore ritmiche è già presente alla nascita," concludono gli autori. "I nostri risultati indicano che, anche se è importante l´apprendimento attraverso il movimento, l´apparato uditivo dei neonati è apparentemente sensibile alla periodicità e sviluppa aspettative su quando inizierà un nuovo ciclo. " Le scoperte destano importanti domande sull´apprendimento e le orgini della musica. Gli autori ipotizzano che la sensibilità dei neonati per composizioni musicali importanti, potrebbero significare che la musica ha in sé un qualche vantaggio evoluzionistico. Essi ritengono che siano necessari ulteriori studi per chiarire se i neonati riescono non solo a riconoscere il ritmo, ma anche a costruire una rappresentazione del metro ordinata per importanza. Il progetto Emcap, che comprendeva esperimenti percettivi e studi di modellizzazione informatici nella cognizione musicale, è stato completato nel settembre 2008. Il suo obiettivo era di analizzare il comportamento cognitivo complesso nei sistemi artificiali. Per ulteriori informazioni, visitare: Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas): http://www. Pnas. Org/ Università di Amsterdam: http://www. Uva. Nl/ Emcap: http://emcap. Iua. Upf. Edu/ .  
   
   
IN STATO-REGIONI RICHIESTA PER SBLOCCARE PAGAMENTI DELLE ASL  
 
Roma, 2 febbraio 2009 - L’assessore al Bilancio della Regione Puglia, Michele Pelillo ha presentato il 29 Gennaio in sede di conferenza Stato-regioni, la richiesta ufficiale per la rimozione del vincolo di indisponibilità sulla tesoreria degli enti del comparto sanità (Asl e aziende ospedaliere). Come è noto, una disposizione del Governo nazionale ha bloccato in parte i pagamenti delle tesorerie delle Asl, creando non pochi disservizi tra i fornitori e i creditori del servizio sanitario regionale (imprese produttive, fornitrice di servizi, fornitori e operatori sanitari), aggravando la congiuntura già estremamente critica e vanificando anche in parte le misure anticicliche predisposte dalla Regione. “Abbiamo chiesto – spiega Pelillo – la rimozione del vincolo di indisponibilità apposto dagli istituti cassieri e un intervento chiarificatore da parte del Ministero dell’Economia con una nuova circolare interpretativa utile a chiarire che i tesorieri delle aziende sanitarie dovranno applicare il vincolo di indisponibilità esclusivamente sui conti alimentati dai trasferimenti statali e che invece i finanziamenti regionali dovranno essere immediatamente disponibili per poter essere utilizzati per il pagamento delle spese correnti”. “Siamo fiduciosi – conclude Pelillo – che la richiesta della Regione Puglia sia accettata, e ci stiamo attivando anche per le vie brevi per l’emissione della circolare ministeriale e siamo pronti anche a formalizzare la richiesta nella prossima seduta utile della Stato Regioni in plenaria”. .  
   
   
LE FARMACIE DI FARMAGRUPPO RIDUCONO I PREZZI  
 
Torino, 2 febbraio 2009 - Farmagruppo, la cooperativa che riunisce sotto un unico marchio oltre quattrocento farmacie di Piemonte, Liguria e Valle d´Aosta, ha messo in atto proposte concrete per aiutare i cittadini in un momento di grande difficoltà economica come quella che si sta vivendo ora. In tutte le farmacie aderenti a Farmagruppo (411 in tutto il territorio) i cittadini possono acquistare 20 compresse di Paracetamolo o Acido Acetisalicidico più vitamina C (in pratica è l´aspirina) a solo 1,90 euro e a confezione, il prezzo più basso sul mercato. "Apprezzo molto - afferma l´assessore regionale al Commercio Luigi Sergio Ricca - l´iniziativa di Farmagruppo che ritengo innovativa come risposta ai provvedimenti di liberalizzazione della vendita dei farmaci che la categoria dei farmacisti contestava. Questa iniziativa, invece, rappresenta una reazione fatta con spirito di intraprendenza e non soltanto con un atteggiamento di carattere difensivo. Mi piace evidenziare che questo spirito di imprenditorialità si registri, non a caso, proprio a Torino. Farmagruppo nasce infatti per iniziativa dell´associazione dei titolari di farmacia di Torino". "Questa iniziativa di riduzione dei prezzi di alcuni farmaci di largo consumo - prosegue Ricca - sarà molto utile al cittadino perché dà la certezza di risparmio, ma in un contesto, quello della farmacia, che garantisce anche sicurezza e professionalità. La rete di Farmagruppo è molto ampia e assicura una notevole capillarità di presenza sul territorio". "Ho anche chiesto ai farmacisti - aggiunge Ricca - di non limitare la promozione di questi due prodotti al 28 febbraio, ma di estenderlo a tutto il 2009 in considerazione che si tratta di due dei farmaci più venduti in Italia. In tal senso ho già avuto risposta positiva da parte di Farmagruppo e anche la disponibilità ad allargare la gamma dei prodotti. Questa iniziativa inoltre è anche uno stimolo concreto all´utilizzo del farmaco generico e di conseguenza al contenimento della spesa farmaceutica. Io ritengo i titolari di farmacia dei preziosi collaboratori per il consumo consapevole dei farmaci. " Da parte loro i dirigenti di Farmagruppo sottolineano con orgoglio di aver fatto poche parole ma molti fatti: "Noi non abbiamo fatto annunci eclatanti poi rimasti sospesi - affermano il presidente di Farmagruppo Giorgio Vecco e l´amministratore delegato Marco Cossolo - ma abbiamo lavorato tutti insieme per ottenere i migliori risultati per i cittadini". L´iniziativa non si limita, infatti, ai due principi attivi a un prezzo molto basso: nelle farmacie Farmagruppo, infatti, si trovano molti altri prodotti di grande diffusione a prezzi assolutamente concorrenziali. Proposte che variano ogni due mesi, secondo la stagionalità e quindi le richieste dei clienti. I farmacisti piemontesi, torinesi nello specifico, ancora una volta si dimostrano caposcuola: reattivi e abili nell´adattarsi alle mutate esigenze del mercato italiano. La trasformazione del gruppo di acquisto torinese nella più grande cooperativa di farmacisti italiana ne è la dimostrazione. "Allorché il governo ci ha imposto il cambiamento - sottolinea il presidente di Federfarma Piemonte, Luciano Platter - non abbiamo perso tempo a lamentarci, ma abbiamo colto l´occasione per offrire ai cittadini nuove occasioni di risparmio, sempre con l´obiettivo primario di mantenere inalterato il livello di professionalità e la qualità del servizio". .  
   
   
PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI PER IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE DEL MOLISE  
 
Campobasso, 2 febbraio 2009 - In merito alle preoccupazioni dei cittadini per il processo di trasformazione del Sistema Sanitario regionale in atto, il Presidente della Regione Michele Iorio, ha dichiarato: "Le comprensibili preoccupazioni della popolazione per le ipotesi di riorganizzazione delle strutture sanitarie, in alcune zone delle regione, sono state, purtroppo, strumentalizzate dai soliti "oppositori di professione" o da pochi addetti ai lavori che, evidentemente, sono turbati più per i propri interessi, che per quelli dei cittadini che dicono di voler difendere. A questi ultimi, infatti, non può non essere riconosciuto il pieno diritto di chiedere un Sistema Sanitario che dia risposte adeguate ai loro bisogni. Siamo consapevoli che la riorganizzazione sanitaria che stiamo portando avanti, comporta l´assunzione di responsabilità nel dover compiere qualche sacrifico, ma siamo altrettanto certi di operare nell´esclusivo interesse di ogni molisano. Il tempo ci darà ragione di quanto abbiamo deciso con coscienza e razionalità. Il questo lungo e tortuoso percorso per disegnare la sanità del domani, debbo dare atto, lodandone il comportamento e la capacità di interpretare le esigenze dei cittadini che rappresentano, ai Sindaci di Larino, Gugliemo Giardino e di Venafro, Nicandro Cotugno, di aver assunto un atteggiamento responsabile e collaborativo finalizzato al superiore interesse pubblico. Insieme a loro e a tutti i rappresentanti delle Istituzioni, che, prescindendo da ogni colore politico, vorranno dare il loro contributo alla trasformazione della nostra Sanità, io, il Governo Regionale e la Maggioranza, vorremo lavorare, accettando ogni forma di collaborazione, nel supremo interesse del Molise e dei Molisani". .  
   
   
LA DINAMO FUTURISTA. OMAGGIO A UMBERTO BOCCIONI AL MUSEO D’ARTE, LUGANO (CH) FINO AL 19 APRILE  
 
Lugano, 2 febbraio 2009 - Nel 2009 ricorre il centenario della fondazione del movimento futurista. Il contributo che il Museo d’Arte di Lugano intende dare alle celebrazioni di questo importante movimento, è focalizzato su un omaggio a Umberto Boccioni, uno dei protagonisti del futurismo, che più di altri ha contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo. Un piano del museo è dedicato alla produzione giovanile del futurista fiorentino Primo Conti, sodale di Boccioni. Omaggio a Umberto Boccioni Nell’ambito della mostra dedicata a Boccioni, che occupa il primo e il secondo piano del museo, sono per la prima volta messi in dialogo due importanti nuclei dell’artista: le opere su carta di proprietà dello Stato italiano conservate alla Galleria Nazionale di Cosenza in Calabria, regione nativa di Boccioni, e le opere prefuturiste presenti nella Collezione della Città di Lugano. Quest’ultima raccoglie 21 opere realizzate dall’artista tra il 1903 e il 1909 provenienti dalla raccolta d’arte dello stampatore Gabriele Chiattone donata alla Città di Lugano nel 1961. Un numero importante di queste opere è stato presentato in occasione della mostra Boccioni prefuturista tenutasi al Museo Nazionale di Reggio Calabria nel 1983 mentre il nucleo nella sua totalità alla mostra Opere d’arte della Città di Lugano. Donazione Chiattone presso il Museo Civico di Belle Arti di Lugano nel 2006-2007. La Galleria Nazionale di Cosenza conserva una serie di opere su carta già appartenute ad una delle più prestigiose collezioni americane, quella di Lydia e Harry Winston, successivamente acquistate da Carlo F. Bilotti e infine confluite nella collezione della Galleria Nazionale di Cosenza nel 1996. L’insieme è costituito da 60 fogli con 85 disegni di periodi diversi, relativi al periodo della formazione, all’esperienza prefuturista e con alcuni significativi fogli del periodo futurista. Il fondo è stato studiato e presentato al pubblico in occasione della mostra Umberto Boccioni. Una raccolta di disegni e incisioni presso il Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende nel 2008. L’impostazione dell’esposizione ha una valenza innanzitutto filologica, di messa in dialogo dei due nuclei boccioniani a cui saranno integrati una serie di complementi provenienti da altre collezioni pubbliche e private svizzere e italiane pertinenti alle opere presenti nell’istituzione ticinese e in quella cosentina. Di particolare interesse sono gli accostamenti inediti in mostra di alcuni studi preparatori con le relative esecuzioni ad olio come nel caso ad esempio di Contadini al lavoro e Campagna lombarda. L’obiettivo, oltre a quello di proporre un percorso attraverso l’opera di Boccioni dai primi anni del Novecento fino alle prove del 1915 – ovvero dal divisionismo di impronta naturalistica, attraverso il simbolismo e il futurismo, fino alle ultime prove di impostazione cézanniana – è quello di valorizzare le opere delle due collezioni pubbliche mediante l’accostamento di olii, disegni e grafiche evidenziando alcune procedure creative e illustrandone le tappe più significative. Alla presentazione della mostra al Museo d’Arte di Lugano farà seguito una tappa della stessa in Calabria. L’esposizione, a cura di Tonino Sicoli e Cristina Sonderegger, sarà accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con contributi critici dei curatori, di Maurizio Calvesi e l’illustrazione a colori di tutte le opere in mostra. .  
   
   
DÉCO. ARTE IN ITALIA 1919 – 1939 A ROVIGO, PALAZZO ROVERELLA  
 
 Rovigo, 2 febbraio 2009 - Palazzo Roverella ripropone il suo annuale appuntamento con le grandi esposizioni d´arte. Il filone sarà, ancora una volta, quello dell´arte in Italia tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento. Dopo aver, con successo, indagato gli anni della Belle Epoque (1880 - 1915), è la volta del Déco, un termine che indica un gusto che segnò nelle diverse arti il periodo compreso tra i due conflitti mondiali. Déco esprime la ricerca di una modernità che intendeva superare la mera funzionalità delle forme aggiungendo ad esse eleganza e persuasività. La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con Accademia dei Concordi, la Regione del Veneto, il Comune e la Provincia di Rovigo, è curata da Dario Matteoni e Francesca Cagianelli. Direzione della mostra: Alessia Vedova. Resterà aperta sino al 28 giugno 2009. Il termine Art Déco o più brevemente Déco fu coniato negli anni ´60 come ricapitolazione critica condotta dagli storici di uno stile o, più correttamente possiamo dire di un gusto che aveva segnato nelle diverse arti il periodo compreso tra i due conflitti mondiali. Come sovente accade per la storia dell´arte fu il riconoscimento a posteriori di temi e di formule figurative riconducibili ad un comune denominatore. E´ possibile definire il Déco come manifestazione di un gusto non fondato su precise teorizzazioni - in questo si è voluto vedere la discontinuità con l´Art Nouveau - ma assai diffuso in tutte le manifestazioni artistiche rivolte, come si diceva, alla ricerca del "moderno". Il Déco, affermatosi negli anni Venti e Trenta e caratterizzato da numerose sfaccettature, si ispira alle geometrie dell´universo della macchina, alle forme prismatiche delle costruzioni metropolitane e a modelli di una classicità altrettanto persuasiva nei propri canoni di eleganza. Il termine Déco è facilmente passato dal ristretto mondo degli specialisti al largo pubblico che rapidamente si è impadronito di questa etichetta evocativa di una moda. Fino ad oggi il tema del Déco indagato è presentato al grande pubblico prevalentemente per gli aspetti connessi alle arti applicate, agli interni e all´architettura. Solo di recente si è cercato di verificare anche nelle altre arti le possibili consonanze con il gusto déco. L´intento della mostra che si aprirà nelle sale della Pinacoteca Palazzo Roverella di Rovigo è di offrire al pubblico un possibile filo di lettura con uno sguardo che privilegia la produzione pittorica (senza tralasciare la scultura cui è dedicata una sezione) nell´assunto che un filo di coerenza percorra tali ricerche proprio nel riferirsi alla comune problematica della decorazione e del moderno. La critica aveva potuto cogliere un possibile avvio della stagione del Déco nell´Exposition Internationale Arts Décoratifs et Industriels des Modernes che si era tenuta a Parigi nel 1925, sottolineando, quindi, un primato della Francia. Anche l´Italia partecipa con una posizione affatto originale all´affermarsi di tale gusto: non possiamo dimenticare che a partire dal 1923 si tengono a Monza mostre biennali di arti decorative seppure ancora legate all´idea di un artigianato regionale. La mostra, articolata in undici sezioni, intende documentare lo svolgersi in Italia di questa stagione artistica che dal decorativismo derivato ancora dall´esperienza liberty di Galileo Chini, di Umberto Brunelleschi o di Duilio Cambellotti passa ad utilizzare le idee formali del Futurismo come dimostrano le opere di Giacomo Balla, di Fortunato Depero, di Diulgheroff, di Fillia. E´ quindi vero che nel Déco italiano possiamo trovare ad un tempo sollecitazioni classiciste, visioni orientalizzanti, rappresentazioni del mondo meccanico, attenzione alla sinuosità offerta dai ritmi della danza, e modellazioni plastiche tipiche degli sports. Nella visione di modernità riconducibile al déco così come si manifesta nel contesto dell´arte italiana degli anni Venti e Trenta , possiamo annoverare con diversi accenti che trovano ampia giustificazione nelle sezioni nelle quali si articola la mostra le opere di Giulio Aristide Sartorio, di Alberto Martini, di Ferruccio Ferrazzi, di Achille Funi, di Mario Sironi, di Felice Casorati, di Guido Cadorin, di Giacomo Balla, di Massimo Campigli, di Ernesto Thayat, e tanti altri. La mostra intende poi documentare alcuni aspetti esemplari connessi alle arti decorative al fine proprio di offrire le possibili sfaccettature con le quali il gusto déco si presenta in Italia: così accanto alla grafica si è voluto in particolare presentare la produzione che l´architetto milanese Giò Ponti realizza per l´industria ceramica Richard Ginori, produzione significativamente premiata all´Esposizione di Parigi del 1925 e ancora l´attività di Vittorio Zecchin in bilico tra decorazione pittorica e raffinate produzioni vetrarie. La undici sezioni sono così intitolate: Inflessioni decorative; Verso nuove sintesi; Orizzonti esotici; Da Venezia a Bisanzio: il Déco di Vittorio Zecchin tra vetri e dipinti; Il Pochoir: mode tra Oriente e Settecento; Divagazioni futuriste; Donne del futuro; La severità del Déco; Il sogno dell´antico; Giò Ponti:conversazioni classiche alla Richard-ginori; Déco scolpito. Déco. Arte in Italia 1919 - 1939. Rovigo, Pinacoteca di Palazzo Roverella, 31 gennaio - 28 giugno 2009. .  
   
   
LA MOSTRA SICILIA 1968/2008, LO SPIRITO DEL TEMPO INAUGURA RISO, IL MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA ANIMA DEL “MUSEO DIFFUSO” DELLA REGIONE SICILIANA  
 
Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia - con sede a Palazzo Riso a Palermo - inaugura ufficialmente il 21 febbraio 2009 con la mostra Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo (fino al 31 maggio), curata da Valentina Bruschi, Salvatore Lupo, Renato Quaglia e Sergio Troisi. Il Museo Riso è il centro promotore di un “museo diffuso” regionale che ha dato il via lo scorso anno a 5venti, una rete di progetti ideati da Renato Quaglia, per accogliere e valorizzare nel tempo le esperienze più significative d’arte contemporanea in Sicilia. Il “museo diffuso” ha trasformato l’isola in un grande laboratorio in progress che comprende attualmente i centri artistici di Palermo, Gibellina, Siracusa e Castel di Tusa. Dal 2008 sono stati avviati progetti site-specific, l’allestimento di opere in situ, mostre e azioni per il restauro del Grande Cretto di Alberto Burri. Una serie di iniziative che, a partire dalla mostra in apertura a Palazzo Riso, nel 2009 coinvolgeranno altri centri della regione con nuove iniziative e partnership internazionali. Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo offre al visitatore una panoramica sugli ultimi quarant’anni di storia italiana e siciliana raccontati anche attraverso una selezione di opere d’arte contemporanea scelte tra quelle collezionate in Sicilia, quaranta: tante quante gli anni a cui ognuna fa riferimento. La mostra si snoda in due percorsi paralleli: il primo riepiloga e ripropone gli avvenimenti storici che hanno inciso sull’emotività collettiva negli anni che vanno dal 1968 al 2008 – dal terremoto che colpì la Sicilia occidentale nel gennaio del 1968 alla nascita dello Sme e del primo Parlamento Europeo del 1979, dalla caduta del muro di Berlino del 1989 alla strage di Porto Palo del 1996 –; il secondo espone una selezione di opere d’arte contemporanea che, entrate in quegli anni in raccolte siciliane private e pubbliche, in quei momenti di emozione comune, connettevano la Sicilia alla contemporaneità, mentre la storia permeava per ognuno di quegli anni “lo spirito del tempo”. Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale, con testi di Renato Quaglia, Valentina Bruschi, Salvatore Lupo e Sergio Troisi. .  
   
   
APRE UNA STRAORDINARIA ESPOSIZIONE CON LE OPERE DEI GRANDI PROTAGONISTI DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: L’ARTE , IL GENIO E LA FOLLIA IN MOSTRA A SIENA. QUASI 400 OPERE RACCONTANO IL COMPLESSO RAPPORTO ARTE, GENIO E FOLLIA  
 
Sena, 2 febbraio 2009 - “Un grande artista è sempre un folle e un folle spesso può essere un artista”. Così Vittorio Sgarbi interviene all’inaugurazione di “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista”, la grande mostra in programma a Siena fino al 25 maggio, di cui è ideatore. “Prende vita oggi” ha dichiarato Sgarbi “una mostra che supera il confine della ragione sociale ed è storia di persone che anche se considerate anormali, hanno prodotto immagini e sogni che invece erano assolutamente normali nell’uomo, erano dentro l’uomo, nelle possibilità di espressione della sua mente”. Con il critico d’arte erano presenti anche il sindaco di Siena Maurizio cenni, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini e i curatori delle 10 sezioni in cui sono distribuite le quasi 400 opere in mostra. Van Gogh, Kirchner, Munch, ma anche Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue e Zinelli sono solo alcuni degli artisti che si potranno ammirare all’interno dell’esposizione nata da un’idea di Vittorio Sgarbi in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, ed è promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali e del Museo Santa Maria della Scala. Il catalogo è a cura della Fondazione Antonio Mazzotta che si è occupata del coordinamento scientifico generale della mostra. “Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista” prosegue una tradizione di studi e ricerche italiane sui rapporti tra produzione artistica e disagio psichico in un percorso che attraversa momenti fondamentali della storia dell’arte. Quasi 400 opere tra dipinti e sculture, alcune delle quali di grande impatto emotivo, illustreranno il complesso rapporto tra arte e follia, dando vita ad un percorso espositivo articolato in 10 diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi del campo dell’arte e della psichiatria. L’intento è quello di indagare “l’essere nel mondo” degli artisti attraverso i loro capolavori, senza tuttavia rinunciare alla fondamentale prospettiva storica e a tutti quei contributi che hanno studiato “arte, genio e follia” da punti di vista differenti, siano essi di natura artistica, scientifica o medica. In mostra le opere dei protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, provenienti dai più importanti musei d’Europa: ricordiamo tra questi il Musée d’Orsay, il Musée National d’Art Moderne – Centre Georges Pompidou di Parigi, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Kirchner Museum di Davos, il Musée de Beaux-arts di Lille, la Sammlung Prinzhorn di Heidelberg e la Collection de l’Art Brut di Losanna. Numerosi anche i musei italiani, quali: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze, la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, la Galleria Internazione d’Arte Moderna – Cà Pesaro di Venezia e il Museo Marino Marini di Firenze. Hanno preso parte al progetto espositivo alcuni tra i maggiori centri italiani per la psichiatria: il Museo del Manicomio di San Servolo di Venezia, il Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro” di Reggio Emilia, il Museo Lombroso di Torino ma anche il Museo di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Coinvolti anche il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università degli Studi di Torino, il Museo di Antropologia dell’Università di Padova e il Museo Anatomico “Leonetto Comparini” dell’Università degli Studi di Siena, insieme ad altri centri europei, come il Musée de l’Assistance Publique, la Biblioteca Universitaria e il Musée d’Historie de la Médicine René Descartes di Parigi. Tra i capolavori esposti il celebre Ospedale di Saint-paul a Saint-rémy-de-provence di Vincent Van Gogh, proveniente dal Musée d’Orsay di Parigi, la Testa di Erna di Ernst Ludwig Kirchner, E nuova vita sorgerà dalle rovine di Otto Dix, Pace I di Gorge Grosz, l’Autoritratto con sciarpa rossa di Antonio Ligabue. Tra le opere attribuite a Hieronymus Bosch figura Le concert dans l’œuf, Xvi sec. , proveniente dal Musée de Beaux-arts di Lille, accanto ad un dipinto fiammingo coevo di grandi dimensioni dedicato a Le tentazioni di Sant’antonio. Un altro protagonista della mostra è Max Ernst, presente accanto ad altri surrealisti quali André Masson e Victor Brauner. Di Ernst sono esposte tra le altre opere anche L’ermaphrodite e La verre. Oltre al Giardiniere di Van Gogh, altro dipinto realizzato tra le mura dell’ospedale, proviene dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il Trionfo della morte di Renato Guttuso, opera esposta insieme ad alcuni dei capolavori di Mario Mafai appartenenti al ciclo Fantasia. Di grande impatto è la galleria di sette busti a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali: sono i volti di Messerschmidt. Suggestiva la sezione in cui si affronta il disegno come forma primaria dell’espressione dell’inconscio attraverso le opere di Henri Michaux. Di grande importanza storica ed artistica sono poi le ampie antologie della Collezione Prinzhorn di Heidelberg, a cura di Giorgio Bedoni, e quella della sezione curata da Lucienne Peiry, dedicata alla Collezione dell’Art Brut di Losanna. Il catalogo pubblicato dalla casa editrice Mazzotta vuol essere un punto di riferimento per tutti quegli studi e ricerche che uniscono il binomio genio-follia all’arte. Apre il volume il saggio di Vittorio Sgarbi ideatore della mostra a cui seguono interventi di moltissimi studiosi (qui di seguito elencati secondo l’ordine in qui compaiono nel volume): Giulio Macchi, Alfredo Civita, Francesca Vannozzi, Fabrizio Pavone, Luca Trabucco, Karin Schick, Fausto Petrella, Giorgio Bedoni, Lucienne Peiry, Augusto Tota (non ha scritto), Marco Alessandrini, Marzio Dall’acqua, Sarah Demagistri, Raffaele De Grada, Marco Moretti, Jean-jacques Lebel, Murielle Gagnebin, Hubert Klocker. .  
   
   
GOLF – DUBAI DESERT CLASSIC: FRANCESCO MOLINARI SI CLASSIFICA 24° PRIMO TITOLO PER IL GIOVANISSIMO IRLANDESE RORY MCILROY  
 
Roma, 2 febbraio 2009 - L’irlandese Rory Mcilroy, vent’anni da compiere a maggio, ha ottenuto la prima vittoria nell’European Tour sul percorso dell’Emitares Golf Club di Dubai dove si è imposto con 269 colpi (64 68 67 70) nel 20° Dubai Desert Classic. Con un bel 68 conclusivo e lo score di 282 (71 71 72 68) Francesco Molinari si è classificato 24°, recuperando nel giro finale diciannove posizioni. In un finale emozionante Mcilroy, al vertice sin dall’inizio, ha prevalso per un colpo sull’inglese Justin Rose (270 – 68 66 69 67) mettendo a segno un putt di poco più di un metro per il par sull’ultima buca, dopo aver rischiato il play off pur avendo quattro colpi di vantaggio con altrettante buche da giocare. Una sua vittoria era comunque nell’aria, dopo aver perso due tornei in spareggio negli ultimi cinque mesi e dopo esser giunto per tre volte entro i primi cinque in questa stagione. Al terzo posto si è classificato con 271 lo svedese Henrik Stenson, al quarto con 272 l’inglese Paul Casey, lo svedese Robert Karlsson e il tedesco Martin Kaymer, al settimo con 275 lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, lo statunitense Scott Strange, l’inglese Anthony Wall e il sudafricano Louis Oosthuizen, che nel secondo giro ha realizzato una “hole in one” (buca 11, par 3, 168 yards, ferro 6). Mai in corsa per il titolo l’iberico Sergio Garcia, 11° con 276, lo scozzese Colin Montgomerie, 13° con 277, appena nominato capitano europeo per la prossima Ryder Cup (The Celtic Manor Resort di Newport, Galles, 1-3 ottobre 2010), l’inglese Lee Westwood, 39° con 285, e l’irlandese Darren Clarke, 54° con 289. Sono usciti al taglio lo spagnolo José Maria Olazabal, il sudafricano Ernie Els e lo statunitense Mark O’meara. Molinari è partito male con due bogey, poi ha recuperato con ben sei birdie. La sua prestazione è stata premiata con 18. 731 euro che hanno portato il totale dei suoi guadagni nel tour 2009 a 224. 148 euro. Nella money list è al 14° posto, mentre è in vetta Sergio Garcia con 763. 481 euro. A Mcilroy sono andati 323. 514 euro su un montepremi di 1. 900. 000 euro. Ora è secondo nell’ordine di merito con 609. 410 euro. Us Pga Tour: Acuto Di Kenny Perry - Classifica ancora rivoluzionata nel Fbr Open, torneo dell’Us Pga Tour che si disputa sul percorso del Tpc Scottsdale a Scottsdale in Arizona, dove Kenny Perry (201 – 72 63 66) proverà a conquistare il tredicesimo titolo in carriera. Il quarantanovenne pro del Kentucky inizierà il giro finale con un colpo di margine su Scott Piercy (202 – 69 67 66) e tre su Kevin Na, Brian Gay e Charley Hoffman. Competono per il successo anche i sette concorrenti con 204: David Toms, Ted Purdy, Jeff Maggert, Ryan Moore, Matt Kuchar e gli australiani James Nitties e Geoff Ogilvy, quest’ultimo risalito dal 29° al sesto posto. Chances per Zach Johnson, 13° con 205, e per Rory Sabbatini, 17° con 206. Sono usciti al taglio dopo 36 buche, il colombiano Camilo Villegas 72° con 143, un colpo oltre il limite, il canadese Mike Weir 94° con 145, Phil Mickelson (al debutto stagionale) 121° con 149 e l’argentino Angel Cabrera, 115° con 148. Il montepremi è di sei milioni di dollari dei quali 1. 080. 000 andranno al vincitore .  
   
   
32ESIMA EDIZIONE DEL MEETING INTERNAZIONALE GIOVANILE DI NUOTO A VIAREGGIO ´COPPA CARNEVALE´: QUANDO SPORT E SOCIALE VINCONO  
 
Viareggio, 2 febbraio 2009 - Dal 6 all’8 febbraio Viareggio farà da cornice alla 32esima edizione del meeting internazionale giovanile di nuoto «Coppa Carnevale», una manifestazione che è stata trampolino di lancio per campioni come Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla, Federica Pellegrini e Alessia Filippi. L´edizione di quest´anno, organizzata dalla società sportiva Artiglio Nuoto, assume un valore particolare, dal momento che si è fatta sostenitrice della nuova impresa di Salvatore Cimmino, il nuotatore diversamente abile (è privo di una gamba) che sfiderà i propri limiti con l’impresa “Giro d’Europa a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere”. Obiettivo principale della manifestazione, in programma alla piscina comunale di Viareggio, trasmettere ai giovani valori come il senso del dovere anche a costo del sacrificio, la lealtà verso gli avversari, l´ambizione di superare sempre i propri limiti. L´assessore regionale alle politiche sociali e allo sport, Gianni Salvadori, intervenendo alla presentazione del meeting, ha sottolineato «l’importanza di una Coppa ormai storica per la Toscana affiancata ad un’impresa così significativa come quella di Salvatore Cimmino. Che ci fa riflettere sul fatto che lo sport è sì movimento, prestazione fisica, corretto stile di vita, ma anche socializzazione e formazione dell’individuo, valori che la Regione Toscana sostiene con convinzione. Ci invita infine a riflettere sulla disabilità e sui diritti di ognuno di noi». «Anche in questa edizione del meeting – ha aggiunto l’assessore Salvadori - la competizione sportiva, la sfida con se stessi e con gli avversari si affiancano al ruolo dello sport come momento di riflessione e sensibilizzazione sociale e civile: l’aspetto agonistico si coniuga infatti ai valori della solidarietà e dell’integrazione attraverso la partecipazione alle gare di atleti diversamente abili, arricchendo in questo modo il significato della nostra manifestazione». In questa ottica si colloca anche la presentazione del giro d’Europa a nuoto di Salvatore Cimmino: la volontà dell´atleta è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che i diversamente abili incontrano ogni giorno, focalizzando l’attenzione sul tariffario delle prestazioni sanitarie protesiche, che secondo Cimmino è ad oggi estremamente inadeguato. Oltre mille gli atleti attesi in Versilia per i tre giorni di gare in piscina, insieme ai numerosi tecnici, ai genitori e agli accompagnatori delle società sportive di appartenenza. Ancora una volta parteciperanno i più interessanti talenti del nuoto italiano ed europeo: confermata la presenza della Federazione Italiana Nuoto, agli ordini del nuovo selezionatore Walter Bolognani e di alcuni ospiti che non hanno mai partecipato a precedenti edizioni del meeting, come le federazioni di Bulgaria, Lituania, Austria, Albania e Slovacchia. Saranno inoltre nuovamente presenti la Slovenia e la Romania. .  
   
   
BRACCIATE SENZA BARRIERE, IL GIRO D´EUROPA DI SALVATORE CIMMINO LA SFIDA DEL NUOTATORE DIVERSAMENTE ABILE PER IL DIRITTO A UNA VITA DI AUTENTICA DIGNITÀ  
 
Viareggio, 2 febbraio 2009 - «Un mondo silenzioso che non vive soltanto sott´acqua, ma anzi chiede di crescere nella vita di tutti i giorni: questa è la realtà della disabilità oggi in Italia, dove il mondo protesico non si sviluppa, non affianca la ricerca, non cammina». Con questa immagine Salvatore Cimmino, campione di nuoto diversamente abile ha descritto l’obiettivo del suo “Giro d’Europa a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere», impresa collegata alla 32esima edizione del meeting internazionale giovanile di nuoto «Coppa Carnevale». Si tratta della seconda iniziativa del genere di Cimmino, dopo il successo del “Giro d’Italia”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che i diversamente abili incontrano ogni giorno. L´artiglio Nuoto, società organizzatrice della manifestazione di Viareggio, a cui partecipano anche atleti diversamente abili, dimostrandosi ancora una volta sensibile ai temi sociali legati a quelli dello sport, ha deciso di sostenere la sfida di Salvatore. Quarantacinquenne, residente a Roma, nuotatore privo di una gamba da 30 anni, Cimmino sostiene di aver scoperto il nuoto per caso e di esserne stato letteralmente conquistato. La sfida a cui si prepara prevede il giro a nuoto, tra maggio e settembre, nei principali canali d’Europa (Scilla e Cariddi, Gibilterra, Capri e Napoli, Manica, Copenhagen e Malmoe, Punta Salvatore e Trieste) e vuole sensibilizzare in particolare le istituzioni sul tema della disabilità. «A quanti hanno responsabilità politiche e a tutti i livelli – sottolinea Cimmino - vorrei chiedere di operare affinché ai diversamente abili siano assicurate condizioni di vita e opportunità tali per cui la dignità sia effettivamente riconosciuta e tutelata. L’integrazione delle persone disabili ha fatto progressi, ma ci sono alcune importanti urgenze sulle quali è bene fermarsi e riflettere. E poi c´è il ruolo della ricerca scientifica, chiamata a garantire ogni possibile forma di prevenzione. E se la disabilità non è eliminabile, è possibile sempre liberare le potenzialità che, pure, la disabilità non cancella». Con Il progetto del “Giro d´Europa” Cimmino vuole focalizzare l´attenzione su un tema in particolare: quello della fruizione dei presidi protesici più all´avanguardia e dell´aggiornamento del “Nomenclatore tariffario”, strumento con cui il Sistema sanitario nazionale fornisce le protesi e che ancora oggi non prevede gli strumenti di ultima generazione, già ampiamente forniti in alcuni paesi europei. «Può sembrare ovvio - sottolinea Cimmino - ma è giusto ricordare che anche la più piccola miglioria, frutto della ricerca e del lavoro di tante persone, può contribuire ad alleviare la fatica di tanti disabili motori e a far crescere la loro autonomia». Il “Giro d’Europa a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere”, è sostenuto, tra gli altri, dal Consiglio d’Europa, dalle Federazioni Sport Disabili danese e svedese, dalla Fondazione Roma; ha, inoltre, il pieno sostegno di Ital Brokers e dell’Artiglio Nuoto e si avvale della collaborazione del Dipartimento di Medicina dello sport dell’Università di Pisa, dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Viareggio, della Provincia di Lucca, della Regione Toscana, dell’Associazione Nuoto Viareggio, dell´Uisp Lucca-versilia. .  
   
   
A VALLE DE BRAVO, IN MESSICO, SONO IN CORSO I CAMPIONATI MONDIALI DI PARAPENDIO, PRESENTI CIRCA 150 PILOTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO.  
 
Valle de Bravo, 2 febbraio 2009 - Dopo cinque giornate di gara, la squadra italiana è al secondo posto in classifica. In evidenza due azzurri, Luca Donini di Molveno (Trento) ed il torinese Marco Littamé: il primo ha vinto una manche, mentre l´altro è arrivato secondo in quella successiva. Nella classifica individuale Luca Donini, che vinse i mondiali nel 2001 e gli europei nel 2006, grazie anche ad un ulteriore piazzamento, ha scalato la classifica fino al secondo posto. Fanno parte della nazionale anche Christian Biasi di Rovereto (Trento), Maurizio Bottegal di Feltre (Belluno), Carol Licini, italiana residente a Zurigo, il Ct Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) ed il suo assistente Giorgio Corti di Suello (Lecco). Valle Bravo, località turistica frequentata dai benestanti di Città del Messico, è posta in riva ad un lago artificiale su un altopiano a 1700 metri. Le vette delle montagne che la circondano sfiorano i 3500, facendo della zona un sito per il volo libero, vale a dire senza motore, in deltaplano e parapendio, apprezzato da piloti di tutto il continente. Dal decollo, chiamato El Pelon a 2200 m di altitudine, i piloti devono raggiungere l´atterraggio ufficiale in riva al lago. Tra decollo ed atterraggio il regolamento prevede che siano toccati punti salienti del territorio, prefissati dal direttore di gara, e confermato il loro aggiramento tramite Gps. Il tutto sfruttando le correnti d´aria ascensionali, dette termiche, unico propulsore a loro disposizione. Nei primi cinque giorni di gara i percorsi assegnati variavano dai 75 ai 114 chilometri, distanza quest´ultima che mai una gara mondiale di parapendio ha quantificato in precedenza. In questa circostanza alcuni partecipanti hanno raggiunto quote prossime ai 3700 metri. .