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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
ANTITRUST: LA COMMISSIONE INFLIGGE AI PRODUTTORI DI TUBI MARINI AMMENDE PER 131 MILIONI DI EURO PER UN CARTELLO DI RIPARTIZIONE DEL MERCATO E DI FISSAZIONE DEI PREZZI  
 
Bruxelles, 2 febbraio 2009 - La Commissione europea il 28 gennaio ha inflitto ammende per un totale di 131 510 000 di euro a cinque gruppi – Bridgestone, Dunlop Oil & Marine/continental, Trelleborg, Parker Itr e Manuli – per avere partecipato, tra il 1986 e il 2007, ad un cartello relativo ai tubi marini in violazione del trattato Ce (articolo 81) e dell´accordo See (articolo 53), i quali vietano la costituzione di cartelli e le pratiche commerciali restrittive. Yokohama non ha ricevuto alcuna ammenda poiché, pur avendo partecipato al cartello, ne ha rivelato l´esistenza alla Commissione. I tubi marini vengono utilizzati per caricare e scaricare petrolio greggio dalle navi per il trasporto dagli impianti di produzione. I partecipanti al cartello fissavano i prezzi dei tubi marini, si ripartivano gli appalti e i mercati e si scambiavano informazioni sensibili sotto il profilo commerciale. Le ammende inflitte a Bridgestone e Parker Itr sono state maggiorate del 30% in quanto le due aziende erano le capofila del cartello. Conformemente al programma di trattamento favorevole della Commissione, la collaborazione offerta da Manuli all´indagine è stata ricompensata con una riduzione del 30% dell´ammenda. Il commissario responsabile della concorrenza, Neelie Kroes, ha osservato: “Per vent´anni il cartello in questione ha determinato una maggiorazione dei prezzi pagati dai consumatori per le forniture di greggio. Non tollererò l´esistenza di cartelli illegali e continuerò a infliggere severe ammende alle aziende colpevoli di questo tipo di pratiche gravemente scorrette". L´indagine della Commissione è stata avviata in seguito a una richiesta di immunità presentata da Yokohama a norma della comunicazione sul trattamento favorevole del 2006 (vedi Ip/06/1705 e Memo/06/469). La Commissione ha svolto accertamenti a sorpresa, in coordinamento con varie altre autorità competenti, nel maggio 2007 (vedi Memo/07/163). Per la prima volta, ha anche svolto un accertamento in un´abitazione privata a norma dell´articolo 21 del regolamento n. 1/2003 del Consiglio. Tra il 1986 e il 2007, i produttori di tubi marini hanno costituito un cartello di dimensioni mondiali. Il mercato europeo del prodotto in questione aveva un valore medio annuo di 32 milioni di euro nel periodo 2004-2006. Bridgestone, Yokohama, Dunlop Oil & Marine, Trelleborg, Parker Itr e Manuli si incontravano periodicamente per fissare i prezzi e scambiarsi informazioni sensibili relative al mercato. Le riunioni si sono tenute in diverse località europee, dell´Asia orientale e degli Stati Uniti. Le aziende partecipanti al cartello definivano determinati mercati come loro "mercati privati" e avevano concordato un documento di una decina di pagine contenente "regole di cartello" dettagliate per limitare il loro comportamento sul mercato. Ammende Il cartello costituisce un´infrazione particolarmente grave alle norme antitrust contenute nel trattato Ce. Nel fissare gli importi delle ammende, la Commissione ha tenuto conto dell´incidenza del cartello sulle vendite delle diverse società coinvolte, della loro quota di mercato complessiva e dell´estensione geografica degli accordi di cartello. Le ammende inflitte a Bridgestone e Parker Itr sono state maggiorate del 30% in quanto le due aziende hanno svolto un ruolo di capofila del cartello. Yokohama è stata la prima società a manifestarsi presentando informazioni relative al cartello a norma della comunicazione della Commissione sul trattamento favorevole del 2006 e, pertanto, ha ottenuto l´immunità completa dalle ammende. Conformemente al programma di trattamento favorevole della Commissione, la collaborazione offerta da Manuli all´indagine è stata inoltre ricompensata con una riduzione del 30% dell´ammenda comminata all´azienda. Nel presente caso le ammende sono state calcolate in base agli orientamenti per il calcolo delle ammende del 2006 (vedi Ip/06/857 e Memo/06/256), in vigore al momento della notifica della comunicazione degli addebiti, avvenuta nel maggio 2008 (vedi Memo/08/284). Le ammende inflitte e le relative riduzioni concesse dalla Commissione nel presente caso conformemente alla comunicazione sul trattamento favorevole sono illustrate nella seguente tabella.
Nome e sede della società Ammenda * (in euro) Riduzione (in percentuale) Riduzione (in euro)
Bridgestone (Giappone) 58 500 000
Yokohama (Giappone) 0 100% 14 400 000
Dunlop Oil & Marine/continental (Regno Unito/germania) 18 000 000
Trelleborg (Francia/svezia) 24 500 000
Parker Itr (Italia/stati Uniti) 25 610 000
Manuli (Italia) 4 900 000 30% 2 100 000
(*) = ammenda inflitta all´impresa, alcune persone giuridiche interessate sono ritenute responsabili in solido della totalità o di una parte dell’ammenda comminata .
 
   
   
ENERGIA DA BIOMASSE: IN REGIONE TOSCANA ANCORA NESSUNA RICHIESTA PER LE BIOMASSE A CAMPIGLIA IL PIANO DI INDIRIZZO ENERGETICO REGIONALE PROMUOVE LA FILIERA CORTA  
 
 Firenze, 2 febbraio 2009 - Gli uffici regionali fino a questo momento non hanno ricevuto nessun documento dalla Conferenza dei servizi della provincia di Livorno relativamente alla realizzazione di una centrale a biomasse ad Amatello, nel comune di Campiglia. «Se e quando arriverà – afferma l´assessore regionale all´energia, Anna Rita Bramerini - saranno gli uffici regionali a valutare se esiste un dissenso tra i pareri degli enti locali interessati, cioè tra Comune e Provincia. Se tale dissenso sarà evidente, e solo in quel caso, la legge prevede che debba essere la Regione a pronunciarsi circa la realizzabilità dell´impianto. E così faremo». Alla Regione Toscana è nota la contrarietà, più volte espressa, da parte del Comune di Campiglia circa la centrale a biomasse e tale parere verrà quindi tenuto nella debita considerazione. Se dunque la questione giungerà sui tavoli regionali, esistono poi altri parametri capaci di orientare la scelta. La richiesta sarà valutata cioè anche alla luce del Piano di indirizzo energetico regionale. In quel documento la Regione afferma di essere largamente favorevole a realizzare impianti funzionanti a biomasse (e ne auspica l’aumento di 2,4 volte rispetto ad oggi da qui al 2020), ma non lo è affatto quando si prevede di usare l´olio di palma per il loro funzionamento. Nel testo infatti c’è scritto chiaramente che “l’utilizzo a scopo energetico dell’olio di palma risulta assolutamente incompatibile con gli obiettivi della Regione Toscana”. La stessa Regione ritiene invece opportuno l’uso a fini energetici di risorse provenienti da un bacino di approvvigionamento strettamente connesso al luogo di utilizzo della biomassa, cioè apprezza le cosiddette filiere corte. .  
   
   
ENERGIA, INTESA REGIONE – PROVINCIA - TERNA, 90 MILIONI DI INVESTIMENTI PER MIGLIORARE L´EFFICIENZA DELLA RETE ELETTRICA A NAPOLI. COZZOLINO: MENO SPRECHI E UN SISTEMA DI TRASMISSIONE DELL´ENERGIA PIÙ MODERNO  
 
 Napoli, 2 febbraio 2009 - La Regione Campania, la Provincia di Napoli e Terna Spa, la società proprietaria e responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale in Italia, hanno siglato oggi un Protocollo d´Intesa per il riassetto della rete a 220 kV della città di Napoli. L´accordo è stato sottoscritto dall´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino, dall´assessore provinciale alle Attività Produttive Aniello Lauri e dal responsabile della funzione ambiente di Terna Adel Motawi. Con l´intesa odierna, la Regione Campania, la Provincia di Napoli e Terna definiscono un programma di interventi che prevede la sostituzione di 35 chilometri di elettrodotti con 43 chilometri di cavi elettrici interrati. Complessivamente, Terna metterà a disposizione 90 milioni di euro di investimenti. I principali interventi, per i quali si procederà all´utilizzo dei cavi interrati, sono: la realizzazione dei collegamenti diretti "Fratta-casoria" e "Fratta – Secondigliano"; il potenziamento dei cavi a 220 kV in uscita dall´impianto di Napoli Levante; la realizzazione di un nuovo elettrodotto a 220 kV tra la Cabina Primaria di Napoli Direzionale e la Stazione Elettrica Napoli Levante; il potenziamento del collegamento "Napoli Direzionale – Castelluccia"; la realizzazione di un nuovo elettrodotto a 220 kV tra la Cabina Primaria Casalnuovo e la Cabina Primaria Acerra. L´obiettivo principale di questa vasta opera di riassetto è incrementare la sicurezza del sistema elettrico della provincia di Napoli, che sconta le criticità dovute all´obsolescenza e alla scarsa affidabilità di cavi e linee aeree a 220 kV, al fine di assicurare la continuità e la qualità del servizio di trasmissione. In particolare, il riassetto nel territorio provinciale di Napoli è volto a rinforzare la cosiddetta "magliatura" della rete elettrica in Campania, potenziandone la capacità di trasporto. In questo modo, vengono incrementati gli standard di sicurezza ed efficienza previsti per il fabbisogno energetico dell´area, in linea con le esigenze di crescita e di sviluppo del territorio. Nei prossimi mesi, sono previsti ulteriori interventi per la razionalizzazione e il miglioramento della rete distributiva su tutto territorio regionale, dove, complessivamente saranno investiti 374 milioni di euro. "Una rete di trasmissione dell´energia più moderna, efficiente e sostenibile è la condizione indispensabile per creare crescita e sviluppo in un´area metropolitana come quella di Napoli", afferma l´assessore Cozzolino. "Grazie al protocollo che abbiamo sottoscritto oggi, entro il 2012, a Napoli avremo un sistema di trasmissione dell´elettricità con molte meno interruzioni, ma allo stesso tempo più capillare e sicuro grazie ai 43 chilometri di nuovi cavi interrati e all´eliminazione di 35 chilometri di linee esterne. Adesso dobbiamo lavorare per rendere operativi i piani di intervento per la razionalizzazione della rete di trasmissione dell´energia su tutto il territorio regionale. In questo modo, ridurremo in maniera decisiva anche gli sprechi e saremo effettivamente nelle condizioni di colmare il deficit energetico a partire dal 2013", conclude Cozzolino. .  
   
   
ENERGIA ELETTRICA IN PROVINCIA DI BOLZANO  
 
Bolzano, 2 febbraio 2009 - Nel 2007 in provincia di Bolzano la rete elettrica pubblica è stata alimentata complessivamente da 489 impianti di produzione. La grande maggioranza di essi è costituita dalle 255 centrali idroelettriche presenti sul territorio. La potenza efficiente netta media complessiva delle centrali idroelettriche è risultata pari a 1. 517,8 Mw, ovvero l’11,9% del totale nazionale. Nell’anno 2007 vi è stato un forte aumento degli impianti di produzione di energia solare. Infatti, se in passato la rete elettrica pubblica veniva alimentata solo sporadicamente da impianti di tale tipologia, nel 2007 il loro numero è cresciuto sino a 226 unità. Il numero delle centrali termoelettriche ed eoliche presenti sul territorio rimane invece estremamente contenuto. Le centrali per la produzione di energia idroelettrica sono aumentate di sette unità, garantendo quindi un ancor più significativo apporto alla potenza netta prodotta. Quasi l’1,0% dell’energia elettrica complessiva prodotta in provincia di Bolzano viene utilizzato per mantenere in funzione gli impianti di produzione. La produzione netta rimanente viene messa a disposizione degli utenti attraverso la rete elettrica. L’energia netta prodotta nel corso del 2007 in provincia di Bolzano ammonta a 4. 456,8 milioni di kWh, pari all’1,5% della produzione italiana. Tale quota è da ricondurre quasi esclusivamente all’attività delle centrali idroelettriche: grazie ad una produzione totale pari a 4. 338,4 milioni di kWh, esse generano infatti il 97,3% del totale complessivo provinciale e l’11,4% dell’energia idroelettrica nazionale. Mentre in provincia di Bolzano l’energia idroelettrica ha una posizione preminente, e precede nettamente la produzione di energia termoelettrica, a livello italiano i rapporti sono invertiti. Difatti l’86,0% della produzione di fonte Italia deriva dalle centrali termoelettriche, e solo il 12,6% dalle centrali idroelettriche. Per quanto concerne l’energia termoelettrica, occorre tenere presente che in Alto Adige essa ha origine soprattutto da centrali alimentate a biomassa oppure a gas, mentre nel restante territorio italiano vengono utilizzati prevalentemente il gas naturale (66,4%) e il carbone (15,8%). La produzione di energia solare ed eolica è molto limitata sia in provincia di Bolzano che nel restante territorio nazionale. Le attività del Terziario provvedono al consumo di oltre il 40% dell’energia elettrica altoatesina. Un terzo viene invece utilizzato dall’Industria, un quinto dagli Usi domestici e il 5,4% dall’Agricoltura e silvicoltura. Tale suddivisione si pone come diretta conseguenza die costanti tassi di crescita del consumo energetico. Infatti paragonando la domanda di energia elettrica del 2007 con quella del 2000, si evidenzia un aumento del 39,5% del Terziario. Nel 2003 esso ha raggiunto i fabbisogni segnalati dall’Industria, la quale a sua volta registra nel periodo esaminato un rialzo del 9,3%. Il secondo tasso di crescita più cospicuo è palesato dagli Usi domestici (+17,0%). L’agricoltura e silvicoltura non solo richiede il più basso quantitativo di energia elettrica (155 milioni di kWh nel 2007), ma denota anche l’aumento più contenuto (+7,5%) nel periodo considerato. Il consumo di energia elettrica nel 2007 è cresciuto del 2,1% rispetto all’anno precedente. Ciò è imputabile soprattutto al Terziario (+4,0%). È interessante notare come tutti i sottosettori del Terziario abbiano evidenziato aumenti. Tra di essi spiccano i Trasporti, i quali manifestano il tasso di crescita più elevato, nonché il solo a due cifre (+13,6%). Lo sviluppo all’interno dell’Industria è invece eterogeneo. Difatti il consumo per Produzione e distribuzione di energia elettrica e gas sale del 13,7%, mentre le Costruzioni (-8,4%) rappresentano il settore con il calo più cospicuo, la Siderurgia quello con il calo più significativo (-7,8%). Nel 2007 il consumo di energia elettrica in provincia di Bolzano è aumentato, in confronto all’anno precedente, in misura maggiormente significativa rispetto al dato italiano (+2,1% rispetto a +0,4%). Mentre in Alto Adige tutte le divisioni economiche evidenziano una crescita, a livello nazionale si ravvisa un calo nell’Industria (-0,2%) e negli Usi domestici (-0,6%), e un aumento nell’Agricoltura e silvicoltura (+2,8%) e nel Terziario (+2,3%). La suddivisione percentuale dei singoli settori economici segnala un’ulteriore marcata differenza: se in provincia di Bolzano il Terziario acquisisce un ruolo sempre più dominante, ciò non si verifica sul piano nazionale, ove l’Industria è al comando con la metà del consumo energetico rilevato. Segue il Terziario (28,3%), il quale registra valori analoghi a quelli degli Usi domestici (21,1%). In confronto con alcuni paesi europei, la provincia di Bolzano si colloca dopo la Svizzera, l’Austria e la Germania per il consumo di energia elettrica pro capite. Nel periodo 2000-2006(4) la quantità di energia elettrica pro capite utilizzata si è avvicinata molto alla media dell’Ue 27(5) e ha superato considerevolmente il valore medio italiano. Durante il periodo 2000-2007 il tasso di crescita italiano, pari al 22,5%, è stato significativamente maggiore del corrispettivo provinciale (+13,2%). Nonostante ciò il consumo pro capite nazionale annuo risulta inferiore al dato ascrivibile alla provincia di Bolzano (5. 394 kWh contro 5. 820 kWh). Mettendo a confronto la produzione e il consumo di energia elettrica, si evince come la provincia di Bolzano sia in grado di coprire interamente il proprio fabbisogno energetico. La crescita della domanda e la riduzione dell’offerta portano però ad un avvicinamento dei valori. L’analisi dei dati a partire dal 1977, primo anno di rilevamento, rivela infatti come in trenta anni la produzione sia calata di oltre un quarto (-27,2%), mentre il consumo sia aumentato di quasi la metà (+46,4%). La causa di tale elevato tasso di crescita è da ricercare soprattutto nei settori del Terziario e dell’Agricoltura e silvicoltura. Il consumo all’interno del Terziario è difatti quintuplicato (+409,0%), nel primario è a sua volta più che raddoppiato (+260,0%). Anche i consumi per gli Usi domestici sono cresciuti (+88,1%), mentre quelli per l’Industria sono scesi del 27,7%. .  
   
   
LOMBARDIA: OCCUPAZIONI ABUSIVE,SCOTTI:PATTO SICUREZZA FUNZIONA 70.000 FAMIGLIE NON OTTENGONO L´ALLOGGIO A CAUSA DEGLI ABUSIVI  
 
 Milano, 2 febbraio 2009 - "Il protocollo per la sicurezza nelle case di edilizia residenziale pubblica sta funzionando molto bene". L´assessore alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Mario Scotti, commenta così i dati diffusi il 30 gennaio dal prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, e dal presidente di Aler Milano, Loris Zaffra. "I numeri - prosegue Scotti - dicono chiaramente che il coordinamento, che è nato in seguito alla sottoscrizione di un Protocollo, sta dando i propri frutti. Le 2. 833 occupazioni abusive del 2007 sono notevolmente diminuite, diventando 2. 515". "Regione Lombardia - aggiunge Scotti - punta molto sulla piena attuazione dell´articolo 6 della legge regionale 27/07 che ha previsto che ciascun proprietario di patrimonio di edilizia residenziale pubblica adotti uno specifico Piano per la sicurezza degli immobili occupati abusivamente per programmare le necessarie azioni di prevenzione e sorveglianza degli immobili". Scotti poi, sottolineando come il problema dell´abusivismo "assuma un rilievo ancora più significativo quando ostacola la realizzazione di interventi di riqualificazione", spiega che "in Lombardia ci sono oltre 70. 000 famiglie che hanno i requisiti per ottenere un alloggio a canone sociale, ma che a causa degli abusivi non lo hanno ancora ottenuto". La strada da seguire è dunque quella fondata sulla condivisione dell´obiettivo che coniughi la lotta all´abusivismo con la riqualificazione dei quartieri. Un sistema che già ha dato risultati importanti nei Contratti di Quartiere per i quali Regione, Aler e Comuni hanno investito oltre 500 milioni di euro attivandone 22 in tutta la Lombardia e 5 nella sola Milano". "Auspico dunque - conclude Scotti - che il Patto possa essere progressivamente esteso ai Comuni fuori Milano, d´intesa con la Provincia, con cui è stata già avviata una specifica collaborazione nell´ambito dei nuovi Contratti di Quartiere". .  
   
   
MILANO, SVILUPPO DEL TERRITORIO. MASSEROLI: “PROGETTI URBANISTICI CONDIVISI CON I CDZ FIN DALLA FASE PRELIMINARE”  
 
Milano, 2 febbraio 2009 - “Mai più progetti imposti dall’alto, senza una reale condivi­sione con la gente che vive nei quartieri”. Lo ha detto il 29 gennaio l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli alla firma di un pro­tocollo d’intesa con i presidenti dei Consigli di zona di Milano. “In futuro, la città sarà sempre più interessata da progetti e pro­grammi di riqualificazione e di sviluppo – ha aggiunto Masseroli -. Dopo numerosi incontri nei quartieri su progetti specifici delle zone e sulle regole del nuovo Piano di governo del territorio, mi sono reso conto che è necessario formalizzare il rapporto di collabora­zione e condivisione con i cittadini”. “Abbiamo una grossa opportunità di im­primere una svolta allo sviluppo urbanistico e progettuale della città – ha concluso Carlo Masseroli –. Voglio partire dal basso, da chi cono­sce il territorio, perché lì vive e ha deciso di dedicare tempo ed energie al suo sviluppo. Non propongo quindi un’opzione, ma l’unica strada per garantire, fin dall’origine, che al proces­so decisionale partecipino i cittadini di zona. Il Consiglio di zona è la prima sintesi, il ricettore dei bisogni, il riferi­mento territoriale naturale”. Il protocollo fra l’Assessorato allo Sviluppo del territorio e i Consigli di Zona disciplina il procedimento di condivisione, già nella fase preliminare, delle proposte urbanistiche ed edilizie di carattere rilevante per il territorio. In questo modo ai Consigli di Zona viene assicurata la partecipazione al processo di definizione dei nuovi progetti urbanistici ed edilizi. L’assessorato trasmetterà inoltre al Consiglio di Zona la mappatura degli interventi per i quali è in corso un’istruttoria, sia di quelli proposti dall’ Amministrazione che quelli presentati da operatori pubblici o privati. L’assessore Masseroli si è infine impegnato a prendere in considerazione, nell’istruttoria e nella definizione delle iniziative urbanistiche, le proposte e le osservazioni che saranno formulate dai Consigli di Zona. .  
   
   
ENERGIA PULITA E GRATIS DAL TETTO. A FIRENZE INAUGURATO IL PRIMO INTERVENTO DI CASA SPA IN VIA SIGNORELLI. ALTRI 4 PALAZZI PRONTI IN TUTTA LA TOSCANA PREVISTI 130 EDIFICI. MA PRESTO NE ARRIVERANNO A LTRI  
 
 Firenze, 2 febbraio 2009 - Inaugurato il 31 gennaio a Firenze il primo tetto di una casa popolare che produce energia. L´inaugurazione è avvenuta in via Signorelli 11 alla presenza dell´assessore regionale alla casa Eugenio Baronti. L´intervento, che è stato mostrato ai giornalisti e di cui sono state illustrate le caratteristiche tecniche, fa parte di un pacchetto di altri interventi (sono 5 in questa fase a Firenze: via Val d´Ombrone 8-14; via Canova 25/22-24; via Canova 166/1-3; via nave di Brozzi 13/1-5 e via Signorelli 11-19) , realizzati da Casa Spa in attuazione del progetto regionale che mira ad istallare i pannelli fotovoltaici su tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Toscana. «Questo lavoro – ha sottolineato l´assessore regionale Baronti – che è possibile vedere e “toccare con mano” è la dimostrazione più evidente che l´energia pulita conviene e che è possibile passare al fotovoltaico ed eliminare le coperture inquinanti in eternit a costo zero. » E infatti i dati di Casa spa dimostrano questa equazione. Sono stati effettuati lavori di rimozione dell´amianto su 3. 329 mq di coperture e realizzati 2301 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Il costo delle opere edili è di 330 mila 200 euro e il costo dell´impianto è di 1 milione e 533 mila euro. Ma grazie agli incentivi del “conto energia” (D. M. 10-2-2007 e Dlgs 387/29-12-2003) e alla possibilità di rivendere l´energia elettrica prodotta è possibile ripagare le spese. E gli interventi realizzati di energia ne producono 330 mila 912 kw all´anno. «»Casa Spa – ha ribadito l´assessore Baronti – ha mostrato grande sensibilità a questa tematica e si è posta all´avanguardia per numero e qualità di progetti diventando un punto di riferimento ed un esempio virtuoso per gli altri ges tori. Ed in programma , oltre a quelli di Firenze, ci sono ulteriori interventi: a Sesto Fiorentino, Scandicci, Signa, Reggello, Lastra a Signa e Pelago». La Regione ha varato nell´estate scorsa un programma complessivo per tutto il territorio toscano con una prima previsione di interventi in 130 edifici giudicati idonei, per circa 130 mila mq di tetti e 60 mila mq di pannelli fotovoltaici da installare nell´arco di tre anni. Una volta realizzati tutti gli interventi si stima una produzione di energia di 5,5 milioni di kilowattora annui, sufficienti per il fabbisogno di 1800 famiglie. «Ma il nostro obiettivo – afferma l´assessore regionale – è quello di diffondere l´intervento in molti più edifici, tutti quelli dove risulterà tecnicamente possibile, in tutta la regione. Tenuto conto che il patrimonio Erp attuale è di circa 50 mila alloggi, credo che potremo farne moltissimi. » Per stimolare la ricognizione sugli e difici idonei e la progettazione l´assessore Baronti ha anche introdotto un finanziamento aggiuntivo. «Grazie ad una delibera regionale abbiamo stanziato – conclude Baronti – 350 mila euro diretti alle Lode e agli 11 gestori di edilizia residenziale pubblica proprio per questo scopo. Mi aspetto nelle prossime settimane di avere molti progetti. » .  
   
   
PIRELLI RE SGR, APPROVATI I RENDICONTI DI GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2008 DEI FONDI ORDINARI QUOTATI: ANCHE NEL 2008 I FONDI TRAGUARDANO GLI OBIETTIVI INDICATI AL COLLOCAMENTO TECLA FONDO UFFICI  
 
Milano, 2 febbraio 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli Re Sgr, riunitosi in data 29 gennaio, ha approvato i rendiconti di gestione al 31 dicembre 2008 dei fondi comuni di investimento immobiliari ordinari di tipo chiuso quotati Tecla Fondo Uffici e Olinda Fondo Shops. Il Consiglio della Sgr ha deliberato la distribuzione di dividendi per il secondo semestre del 2008 per tutti i fondi quotati, che confermano anche per il 2008 gli obiettivi di rendimento indicati al collocamento. Per Tecla Fondo Uffici, collocato all’inizio di marzo del 2004, il risultato della gestione del secondo semestre del 2008 è stato pari a circa 3,5 milioni di euro non considerando le plusvalenze se non realizzate e viceversa considerando le minusvalenze rispetto all’open market value anche se non realizzate, come previsto dal regolamento di gestione. Il risultato complessivo dell’anno ammonta a 17,2 milioni di euro e deriva sia dalla gestione degli affitti che dall’attività di vendita. Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione nel Fondo del 45%. Il Consiglio ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario di 5,42 euro per quota (pari al 100% dei proventi distribuibili), con un rendimento semestrale dell’1,5%. Per l’intero 2008, il dividend yield è pari al 7,2%, superiore al target del 5,5% indicato al collocamento. Il Fondo ha conseguito dal collocamento un dividend yield annuo del 10%. Il Consiglio ha inoltre deliberato il rimborso parziale di capitale a fronte delle vendite effettuate, per circa 4,6 milioni di euro (7,09 euro per quota). Il valore di mercato dei 42 immobili in portafoglio del fondo Tecla al 31 dicembre 2008 ammonta a circa 737,8 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis), da cui deriva un valore della quota (Nav) pari a 614,82 euro, comprensivo del dividendo e del rimborso parziale di capitale deliberati e non ancora distribuiti, con un premio del 55,3% rispetto al prezzo di Borsa a fine dicembre dello scorso anno (396 euro per quota in data 30 dicembre). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a 389,4 milioni di euro, +20,4% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 323,3 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento totale è pari al 93,2%. Le quote di Tecla Fondo Uffici negozieranno ex cedola a far data dal prossimo 23 febbraio. Il pagamento avverrà il prossimo 26 febbraio. Per Olinda Fondo Shops, collocato all’inizio di dicembre del 2004, il risultato della gestione del secondo semestre del 2008 è stato pari a circa -0,4 milioni di euro non considerando le plusvalenze se non realizzate e viceversa considerando le minusvalenze rispetto all’open market value anche se non realizzate, come previsto dal regolamento di gestione. Il risultato complessivo dell’anno ammonta a 8,2 milioni di euro e deriva sia dalla gestione degli affitti che dall’attività di vendita. Pirelli Re detiene indirettamente una partecipazione nel Fondo del 12% circa. Il Consiglio ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario di 2,49 euro per quota, con un rendimento semestrale dello 0,5%. Per l’intero 2008, il dividend yield è pari al 5,5%, pari al target indicato al collocamento. Il Fondo ha conseguito dal collocamento un dividend yield annuo del 7,2%. Il valore di mercato dei 38 immobili in portafoglio del fondo Olinda al 31 dicembre 2008 ammonta a circa 653,4 milioni di euro (perizia dell’esperto indipendente Cb Richard Ellis), da cui deriva un valore della quota (Nav) pari a 668,96 euro, comprensivo del dividendo deliberato e non ancora distribuito, con un premio del 130,7% rispetto al prezzo di Borsa a fine dicembre dello scorso anno (290 euro per quota in data 30 dicembre). Il Nav del Fondo, al netto delle distribuzioni effettuate e di quella oggi deliberata, ammonta a circa 348 milioni di euro, +32,7% rispetto al capitale inizialmente investito, pari a 262,2 milioni di euro. Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati ed il Nav attuale, il rendimento è totale pari al 66,4%. Le quote di Olinda Fondo Shops negozieranno ex cedola a far data dal prossimo 23 febbraio. Il pagamento avverrà il prossimo 26 febbraio. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i rendiconti di gestione al 31 dicembre 2008 dei fondi comuni di investimento immobiliari ordinari riservati (Armilla, Clarice, Cloe, Fiprs e Spazio Industriale). Il dividend yield annuale è compreso tra 3,8% e 8,9% in base alle caratteristiche dei singoli prodotti. Il Nav complessivo dei 5 fondi riservati è cresciuto in totale del 17% rispetto al capitale inizialmente investito (al netto delle distribuzioni effettuate e di quelle oggi deliberate). Considerando tutte le distribuzioni di proventi, i rimborsi parziali di capitale deliberati e il Nav complessivo attuale, il Rendimento totale medio è pari al 66,6% (operatività media dei fondi 39 mesi, con un tasso di rendimento medio annuo di circa il 17%). Pirelli Re detiene in media una quota di partecipazione nei Fondi riservati del 15% circa. .  
   
   
MATERA, DA 3-2 SERVIZIO DI CONSULENZA NOTARILE GRATUITA  
 
 Matera, 2 febbraio 2009 - Partirà martedì 3 febbraio prossimo il servizio di consulenza notarile gratuita per i cittadini di Matera, promosso dal Consiglio Notarile di Matera e dall’Amministrazione Comunale. L’iniziativa, denominata “La mia casa? Lo chiedo al notaio”, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta nella Sala Giunta del Comune di Matera, alla presenza dell’Assessore Comunale al Patrimonio Michele Domenichiello, del dirigente comunali del settore Staff Delia Tommaselli, del Segretario Serenale Carmela Gerardi, del notaio Brunella Carriero, in rappresentanza del Consiglio Notarile e del Difensore Civico Francesco Paolo Chiriani. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni di consumatori che hanno collaborato alla realizzazione del servizio e i rappresentanti di Banca Popolare del Mezzogiorno ed Equitalia Basilicata Spa, partner dell’iniziativa. Il notaio Carriero ha ricordato che il servizio è già presente in 28 città italiane e a breve partirà in altre venti, con un impiego di circa 1000 notai. A Matera saranno quindici i notai del Distretto coinvolti nell’iniziativa, al fine di garantire ai cittadini tranquillità e sicurezza rispetto ad ogni dubbio sulle problematiche relative alla casa. “Il notaio riveste una funzione sociale, rimanendo vicino a cittadini su una tematica così vasta come quella della casa, importante sia economicamente sia emotivamente – ha detto il notaio Carriero -. Mai come in questo momento storico i cittadini avvertono il bisogno di certezze, di punti fermi, e i notai saranno pronti a venire incontro alle loro esigenze, fornendo risposte certe e rendendo legali le loro volontà. Ci aspettiamo grande partecipazione a questa iniziativa”. Il servizio, nella sua fase iniziale, avrà la durata di sei mesi, con la possibilità di prolungamento a seguito di accordo tra Comune e Consiglio Notarile. L’assessore Domenichiello ha ricordato il percorso che ha portato all’avvio del servizio, attraverso il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori. “L’amministrazione Comunale è sempre attenta ai problemi dei cittadini, come ha mostrato con l’istituzione del Difensore Civico e con la collaborazione con il Distretto dei Notai. Tra l’altro – ha annunciato Domenichiello – è allo studio l’istruttoria relativa alla possibilità per i cittadini di ottenere determinate certificazioni direttamente presso studi notarili che, attraverso specifiche procedure, potranno accedere on line agli archivi del Comune. Infatti, lo scorso 22 dicembre, è stato sottoscritto dal Ministero un apposito protocollo al quale senz’altro aderiremo, non appena ci perverrà la convenzione tipo”. Per prenotare un appuntamento sarà possibile recarsi personalmente all’Ufficio del Difensore Civico, al sesto piano del Palazzo Municipale, o rivolgersi al dott. Domenico Lamanna, al numero telefonico 0835/241404, che fisserà la data e l’ora del colloquio. Gli incontri con il notaio si terranno ogni martedì dalle 10 alle 12 .  
   
   
LOTTA ALL´ABUSIVISMO EDILIZIO, PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE CAMPANIA E PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO  
 
Napoli, 2 febbraio 2009 - La Regione Campania e l´Ente Parco Vesuvio hanno firmato il 29 gennaio un protocollo d´intesa per il contrasto all´abusivismo edilizio. L´intesa è stata sottoscritta dall´assessore regionale all´Urbanistica Gabriella Cundari e dal presidente dell´Ente Parco Vesuvio Ugo Leone. L´ente Parco Vesuvio approverà ogni 6 mesi un programma di demolizione degli abusi edilizi individuati all’interno dei confini intercomunali del parco, destinando a tale scopo adeguate risorse finanziarie. L’assessorato all’Urbanistica fornirà il pieno supporto tecnico e amministrativo all’Ente Parco, attraverso il competente Settore Urbanistica della Giunta Regionale della Campania. "L´intesa siglata oggi - spiega l´assessore Cundari - rappresenta un ulteriore passo avanti nell´azione regionale contro l´abusivismo edilizio. Stiamo attuando una sempre più vasta collaborazione istituzionale con gli altri enti territoriali perché, grazie alle sinergie realizzate, riusciamo a rendere più efficaci le nostre azioni". "Attraverso la nostra funzione di vigilanza e l´adeguato supporto di conoscenza e risorse umane del Settore Urbanistico della Regione Campania - commenta il presidente Leone - saremo in grado di ottenere risultati positivi in tempi più rapidi". Il protocollo d´intesa sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, sul portale della Regione Campania e sulle pagine web del settore urbanistico regionale. .  
   
   
EDILIZIA ABITATIVA AGEVOLATA: DALLA PROVINCIA DI BOLZANO 1,8 MILIARDI IN 10 ANNI  
 
Bolzano, 2 febbraio 2009 - L’assessore provinciale Christian Tommasini assieme al direttore della Ripartizione Adolf Spitaler ha tracciato il 30 gennaio a Bolzano un breve bilancio sui sugli interventi concretizzati nell’arco di dieci anni con il passato ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata rinnovato in parte nell’ottobre 2008. Messi a disposizione complessivamente 1,813 miliardi di Euro. L’assessore Tommasini, il direttore di Ripartizione Spitaler e la direttrice d’ufficio Zomer presentano i dati I 10 anni dell’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata sono un’occasione per presentare un bilancio dei vari interventi attuati dalla Provincia nel settore dell’edilizia abitativa agevolata dal 1999 al 2008. "Oltre 25mila richieste di contributo sono state approvate dall´Assessorato negli ultimi dieci anni, oltre 5mila sono stati gli alloggi assegnati", ha sottolineato l´assessore provinciale Tommasini. La strada intrapresa nel settore dell´edilizia abitativa va portata avanti, secondo Tommasini, come conferma la nuova legge di riforma che ha introdotto la quinta categoria di reddito a favore del ceto medio e misure speciali per le giovani coppie. "Aumenterà la fascia di cittadini che potranno avere acceso ai benefici casa", ha aggiunto Tommasini. La Provincia intende inoltre mettere a disposizione mille alloggi in affitto nei prossimi tre anni e rispondere alle esigenze delle nuove strutture familiari. L´assessore ha ricordato che per evitare un ulteriore aumento della spesa per il sussidio casa è necessaria una riforma, e i mezzi finanziari risparmiati potranno essere utilizzati per la costruzione di nuove abitazioni a canone provinciale. Per tutti i tipi di interventi previsti dall’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata la Giunta provinciale ha messo a disposizione nei 10 anni dall’entrata in vigore della legge complessivamente 1,8 miliardi di euro. Sono state concesse 22. 102 agevolazioni per abitazioni per il fabbisogno abitativo primario. Sono stati messi a disposizione complessivamente € 643. 392. 382,91 tra contributi e mutui per la costruzione, l´acquisto ed il recupero di abitazioni. Il numero delle domande presentate negli ultimi due anni è diminuito del 10 e rispettivamente dell’8 per cento. Questo calo delle domande presentate non è da imputare solo al fatto che è sempre più difficile per i cittadini permettersi un’abitazione in proprietá, ma anche al fatto che dopo il 1970 si sono succedute annate con un basso tasso di natalità. Tra il 1999 ed il 2008 sono state ammesse complessivamente 2. 839 abitazioni al contributo per il recupero convenzionato di abitazioni. Il finanziamento approvato complessivamente ammonta ad € 49. 762. 118,22. Le abitazioni recuperate devono essere occupate da persone con i requisiti generali per essere ammessi alle agevolazioni edilizie provinciali, e dal 2003 esclusivamente i proprietari o i famigliari e parenti in linea retta con i medesimi requisiti. Nei 10 anni dall’entrata in vigore dell’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata ben 2. 227 famiglie hanno ottenuto in affitto altrettanti nuovi alloggi costruiti dall’Istituto per l’edilizia sociale Ipes. Nello stesso periodo sono state riassegnate 2. 750 vecchie abitazioni resesi libere e risanate. In media è stato quindi assegato ogni anno a 498 famiglie un’alloggio dell’Ipes. Attualmente ci sono 535 abitazioni in costruzione e altre 316 sono in fase di progettazione. Grandi sono gli sforzi che la Provincia sostiene nella concessione del sussidio casa. Nel corso di questi 10 anni il numero delle domande finanziate è di 70. 420 ed i contributi erogati ammontano a 185. 508. 308 Euro. Per la realizzazione dei programmi di costruzione è determinante la messa a disposizione delle necessarie aree edificabili. Nei 10 anni dall’entrata in vigore dell’Ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata la Provincia ha finanziato l’acquisto di 849. 059 m² di terreno edificabile per l’edilizia agevolata e di 357. 872 m² di superficie per opere di urbanizzazione. Inoltre è stato finanziato l’acquisto di 269. 511 m² di aree che i comuni hanno acquistato prima ancora dell’individuazione delle stesse come aree edificabili. Complessivamente quindi è stato finanziato l’acquisto di 1. 476. 442 m² di terreno edificabile per l’edilizia abitativa agevolata. Infine nello stesso decennio la Giunta provinciale ha destinato per l’acquisto e l’urbanizzazione delle aree per l’edilizia agevolata € 158. 300. 000,00 per mutui senza interessi ed 209. 300. 000 euro per contributi in conto capitale a favore dei comuni. .  
   
   
CREDITO ETICO CASA, SODDISFATTI I SINDACI DEL VULTURE  
 
Potenza, 2 febbraio 2009 - Il sindaco di Rapolla Michele Sonnessa e il sindaco di Rionero in Vulture Antonio Placido hanno espresso viva soddisfazione per l’iniziativa “Credito Etico Casa”, una misura varata dalla Provincia di Potenza e che sarà lanciata nel mese di febbraio, a sostegno dei lavoratori precari e dei cassaintegrati alle prese con le rate di un mutuo casa. Per Sonnessa, si tratta “sicuramente una iniziativa lodevole della Provincia di Potenza, che ancora una volta mostra sensibilità istituzionale da parte del presidente Sabino Altobello e dell’intera Giunta”. “In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, “Credito etico casa” – ha affermato il sindaco di Rapolla - rappresenta un valido strumento per fornire risposte ai cassaintegrati e alle giovani coppie alle prese con le rate del mutuo. Uno strumento che potrà sostenere anche il mondo imprenditoriale, mantenendo vivo il mercato delle abitazioni”. “Certo – ha concluso - non sappiamo cosa ci riserverà il prossimo futuro, ma sono fiducioso. Credo che la Basilicata abbia tutte le potenzialità per reagire, puntando anche su iniziative come questa”. Entusiasta anche la reazione del sindaco di Rionero Placido che parla di “Credito Etico Casa” come di “una misura molto positiva, in grado di farsi carico della crisi devastante che investe i lavoratori e di accompagnarli nella gestione di un problema assai delicato, quale quello del pagamento delle rate del mutuo”. “Sarebbe auspicabile – ha aggiunto Placido - che anche altre istituzioni mettessero in campo misure di sostegno, raccordate con quelle della Provincia di Potenza, per affrontare e attutire gli effetti di questa congiuntura economica negativa. La Regione Basilicata, con la finanziaria di quest’anno, ha già cominciato a mettere mano a questi problemi, ma bisogna andare avanti con misure ancora più incisive, per compensare gli impegni insufficienti del governo nazionale, risultati molto al di sotto di quelli degli altri governi europei”. .  
   
   
IPSEMA VENDE CASE A GENOVA PREZZI TROPPO ALTI. BURLANDO INCONTRA GLI INQUILINI E SCRIVE A SACCONI  
 
 Genova, 2 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il 29 gennaio, ha scritto una lettera al ministero del Lavoro, al quale fa capo l´ente Ipsema (ex Cassa Marittima Tirrena), chiedendo di affrontare il contenzioso che si è aperto a Genova con un gruppo di inquilini che abitano in uno stabile in via Baden Powell, a Sampierdarena, di proprietà dell´Ipsema, che ha messo in vendita gli alloggi sui quali gli inquilini hanno diritto di prelazione. Burlando ha incontrato in questi giorni i cittadini, che gli hanno esposto il caso. In estrema sintesi si tratta del fatto che, essendo stato inserito l´immobile tra quelli considerati di pregio per effetto della presenza di un vincolo paesaggistico, gli inquilini a cui è stato proposto l´acquisto delle case in cui finora abitano in affitto, hanno perso ogni possibilità di avere sconti e agevolazioni che di solito si applicano in questi casi. Soprattutto il prezzo proposto non tiene conto del fatto che nel tempo la condizioni del quartiere sono sensibilmente peggiorate. Ne è nato un contenzioso tra inquilini e Ipsema che ha causato un ricorso al Tar, accolto a favore della tesi degli inquilini, poi corretto dal Consiglio di stato, dove ha prevalso invece la tesi della proprietà. "Ho chiesto al ministero di intervenire - dice Burlando - perché mi sembra che venga proposto un prezzo decisamente sproporzionato. Faccio appello anche ai parlamentari liguri perché esaminino il caso. Che tra l´altro potrebbe assumere un valore più generale. Era già emerso con le discussioni sul pagamento dell´Ici sulla prima casa l´esistenza di sperequazioni, dovute al fatto che i valori catastali non corrispondevano più, per eccesso o per difetto, al valore reale delle case nelle diverse zone delle città. Ci sono aree un tempo considerate di pregio che si sono degradate, altre che invece si sono sensibilmente rivalutate. Sono questioni su cui riflettere per affrontare meglio tutta la materia, anche investendo le competenze del ministero dell´economia". .  
   
   
VICENDA FERRANIA, INCONTRO A ROMA, ASSESSORE GUCCINELLI: "STANNO MATURANDO INIZIATIVE E PROPOSTE PER L´AMPLIAMENTO E IL POTENZIAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE"  
 
Genova, 2 febbraio 2009 - "Sono soddisfatto per l´esito dell´incontro, che avevamo da tempo richiesto, di oggi a Roma. Stanno maturando iniziative e proposte per l´ampliamento e il potenziamento del piano industriale per il rilancio della Ferrania". Lo ha dichiarato l´assessore all´Industria della Regione Liguria, Renzo Guccinelli, dopo il vertice che si è svolto il 30 Gennaio a Roma, al Ministero dello Sviluppo e del Lavoro, sul futuro dell´azienda della Val Bormida. "Abbiamo ribadito - ha continuato l´assessore Guccinelli - che l´obiettivo deve essere quello di coinvolgere tutti gli attuali lavoratori della Ferrania nel quadro di un rilancio della Valle Bormida e che Governo e Ministero devono impegnarsi perché a luglio, alla scadenza della cassa integrazione, venga stabilito un ulteriore anno di cassa integrazione in deroga. Tra un paio di mesi questo "vertice" dovrà essere riconvocato per capire a che punto è il tema dell´occupazione". .  
   
   
INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ANIMA E IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE DOGANE SULLE SEMPLIFICAZIONI DELLE PROCEDURE DOGANALI  
 
Milano, 2 febbraio 2009 - Nel corso di un incontro il Presidente della Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine (Anima), Dott. Sandro Bonomi, e il Direttore dell’Agenzia delle Dogane, Dott. Giuseppe Peleggi, tenutosi il 28 gennaio, hanno discusso della difficile situazione economica internazionale che investe tutti i settori industriali e delle semplificazioni doganali offerte dalle recenti normative comunitarie, che possono, seppur limitatamente, rappresentare un vantaggio competitivo per le imprese italiane. Il Direttore Peleggi ha evidenziato che “la certificazione di Operatore Economico Autorizzato (Aeo), status con valenza comunitaria, rilasciata su richiesta dall’Agenzia delle Dogane agli operatori considerati affidabili sotto gli aspetti amministrativo/doganali e di sicurezza costituisce un indubbio vantaggio in quanto prevede consistenti riduzioni dei controlli effettuati dalle dogane comunitarie”. Il Presidente Bonomi “convenendo sull’importanza competitiva dello sviluppo di strumenti per la semplificazione delle procedure doganali, ha evidenziato e condiviso i risultati ottenuti in pochi mesi con le aziende associate ad Anima grazie al percorso di accompagnamento verso il conseguimento della certificazione Aeo realizzato assieme all’Agenzia delle Dogane. ” L’incontro di oggi fa seguito al memorandum di intesa firmato nel luglio 2008 allo scopo di incrementare la cooperazione, tra le rispettive organizzazioni, per prevenire e contrastare, con sempre maggiore efficacia, i traffici illeciti di prodotti non rispondenti alla normativa in materia di sicurezza, di prodotti contraffatti e di merci usurpative. .