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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Febbraio 2012
INTEGRATORI ALIMENTARI VEGETALI SOTTO I RIFLETTORI  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2012 - Cibo naturale non sempre significa cibo sicuro. Ricercatori finanziati dall´Ue hanno scoperto che i composti che si trovano in alcune piante e preparazioni botaniche, come gli integratori alimentari vegetali, possono essere nocivi per la salute. Presentato nella rivista Food and Nutrition Sciences, lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Plantlibra ("Plant food supplements: levels of intake, benefit and risk assessment"), che è supportato con quasi 6 milioni di euro nell´ambito del tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" (Kbbe) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Uno studio precedente aveva scoperto che l´alchilbenzene porta a una maggiore incidenza del cancro al fegato negli animali. Nel loro ultimo studio, ricercatori provenienti dall´Università di Wageningen nei Paesi Bassi e dall´Università degli Studi di Milano in Italia hanno scoperto che i livelli di questi composti in molti integratori alimentari vegetali sono talmente bassi da non destare preoccupazione. Tuttavia, ci sono attualmente sugli scaffali alcuni integratori alimentari vegetali che contengono alchilbenzeni a livelli paragonabili a quelli che aumentano i casi di cancro nei test sperimentali. Essi suggeriscono quindi la necessità di una normativa più attenta e di migliori controlli di qualità sugli integratori alimentari vegetali contenenti alchilbenzeni. Molti europei fanno uso di piante e preparazioni botaniche come gli integratori alimentari vegetali. I ricercatori affermano che il volume del mercato di questi prodotti sta aumentando. Per riuscire a comprendere meglio la sicurezza degli integratori alimentari vegetali usati nell´Ue, i ricercatori hanno selezionato e valutato 30 composti vegetali presenti in integratori alimentari vegetali che potrebbero causare problemi alla salute umana. La principale preoccupazione era quella di determinare in che modo questi composti influiscono sul materiale genico e se sono cancerogeni. La maggior parte di questi composti appartiene al gruppo degli alchilbenzeni o al gruppo degli alcaloidi pirrolizidinici. I funzionari normativi riconoscono che questi composti influiscono sulla salute umana. Per questo motivo, l´uso di prodotti vegetali contenenti alcaloidi pirrolizidinici nei cibi e negli integratori alimentari vegetali è proibito nella maggior parte degli Stati membri dell´Ue per motivi precauzionali a tutela della salute. Nell´ue è proibito anche l´uso degli alchilbenzeni estragolo, metileugenolo, safrolo o beta-asarone come sostanze aromatizzanti negli alimenti, ma non sono state poste ancora limitazioni sulla presenza di alchilbenzeni negli integratori alimentari vegetali. Il team ha esaminato vari integratori alimentari vegetali contenenti basilico, finocchio, noce moscata, sassofrasso, cannella o calamo, o i loro oli essenziali come ingrediente principale. Secondo loro, alcuni di questi prodotti contengono livelli relativamente alti di alchilbenzeni. Essi suggeriscono che l´uso di questi integratori alimentari vegetali potrebbe avere degli effetti sulla salute umana, aggiungendo che è importante che vengano implementate azioni per la gestione del rischio. I ricercatori fanno notare che oltre ad ulteriori ricerche, sono necessarie anche una migliore normativa e controlli di qualità più attenti sugli integratori alimentari vegetali contenenti alchilbenzeni. Per maggiori informazioni, visitare: Plantlibra: http://www.Plantlibra.eu/web/  Università di Wageningen: http://www.Wur.nl/uk/    
   
   
RICERCA IN ONCOLOGIA MEDICA, BOLZANO TESTA UNA NUOVA PROCEDURA D´APPALTO  
 
Bolzano, 6 febbraio 2012 - Si chiama Pre-commercial Procurement (Pcp), ed è una forma di incentivazione delle attività di ricerca e sviluppo tramite l´appalto di strumentazioni tecniche in stretta cooperazione tra pubblico e privato. Uno dei primi progetti pilota a livello nazionale, finanziato dalla Provincia, vedrà la luce in Alto Adige nel campo dell´oncologia medica. Il 2 febbraio è stato sottoscritto l´accordo di cooperazione fra Ospedale di Bolzano e Health Robotics. Il Pre-commercial-procurement (appalto pre-commerciale) è una sorta di gara a più fasi per l´elaborazione di soluzioni tecniche e la realizzazione di prototipi sperimentali. Il punto centrale di questa nuova forma di bando sostenuta dall´Unione Europea è la stretta collaborazione fra ente pubblico e impresa privata vincitrice dell´appalto. Uno dei primi progetti pilota a livello italiano di Pcp, che sarà anche riconosciuto dalla Ue come "best practice", vedrà la luce in Provincia di Bolzano, e riguarderà il settore dell´oncologia medica: i partner saranno Comprensorio sanitario di Bolzano e Health Robotics, e l´operazione verrà sostenuta finanziariamente dal Dipartimento provinciale innovazione. "Si tratta di uno dei primi esempi di innovazione che non riguarda direttamente il prodotto - ha spiegato l´assessore Roberto Bizzo - ma la soluzione tecnologica che porterà alla nascita di un prodotto. La gara, infatti, ha come oggetto l´idea per la creazione di un prototipo, e punta a stimolare una concorrenza basata non solo sui costi, ma sull´attività di ricerca". Nello specifico, il bando richiedeva una soluzione tecnica in grado di arrivare ad una totale automatizzazione delle fasi di somministrazione delle terapie oncologiche presso l´Ospedale di Bolzano. La gara è stata vinta dalla altoatesina Health Robotics che nell´accordo sottoscritto oggi (2 febbraio) si impegna ad arrivare entro 2 anni alla produzione del prototipo. L´intesa prevede che l´azienda mantenga la proprietà del brevetto sul prototipo, ma anche che per i prossimi 5 anni il 70% degli utili derivanti dalle royalties vengano ceduti al Comprensorio sanitario di Bolzano. L´impegno del Dipartimento provinciale innovazione sarà di 400mila euro: 300mila saranno destinati alla Health Robotics, gli altri 100mila serviranno a coprire tutte le spese aggiuntive sostenute dall´amministrazione ospedaliera. Dal punto di vista tecnico, l´obiettivo è quello di arrivare ad una completa automazione nell´attività di somministrazione ai pazienti delle terapie oncologiche, azzerando in questo modo le possibilità di un errore umano e aumentando la qualità del servizio offerto (ma già oggi il processo è sottoposto ad un quadruplice controllo, ed il livello di sicurezza è dunque altissimo). "Il personale medico ed infermieristico sino ad ora impegnato in questa attività - ha concluso Bizzo, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di innovazione - potrà dunque essere destinato a compiti più "elevati". Grazie a questo importante accordo la Provincia sostiene un progetto di ricerca completamente "made in Südtirol" che potrà essere esportato in tutto il mondo".  
   
   
TOSCANA: GRAZIE ALL’OSPEDALE PER INTENSITÀ DI CURE, RIDOTTI I GIORNI DI DEGENZA  
 
Firenze, 6 febbraio 2012 – “Il modello dell’ospedale per intensità di cure ci ha consentito di trasformare e portare al passo con i cambiamenti intervenuti in sanità, un sistema che è stato per anni il punto di riferimento dell’assistenza ospedaliera: quello del reparto organizzato per specialità, che ruotava attorno al primario. La sfida, ora, è sul metodo più che sul modello: ricordare quali sono gli obiettivi che ci siamo dati, e misurare costantemente se li stiamo raggiungendo. Quello che più mi piace dell’ospedale per intensità di cure è il fatto che mette al centro il paziente”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia è intervenuta il 3 febbrraio al convegno “Ospedale per intensità di cura: due anni di esperienze delle Asl toscane nel report regionale”, organizzato dal Consiglio Sanitario Regionale a Villa La Quiete alle Montalve, per presentare lo stato dell’arte sull’applicazione di questo modello nelle diverse aziende sanitarie della Toscana. L’ospedale per intensità di cure è un nuovo modello organizzativo su cui in Toscana si è cominciato a lavorare dal 2005, per rispondere alle mutate esigenze dei pazienti: per esempio, pazienti anziani, con un problema prevalente, ma più patologie coesistenti. In base all’organizzazione per intensità di cure, il paziente viene assistito nel posto letto più appropriato rispetto ai suoi bisogni assistenziali. E non è il paziente a muoversi, ma sono lo staff e le tecnologie a muoversi intorno a lui. L’ospedale per intensità di cure costituisce anche lo stimolo per focalizzarsi sulla cura e sull’assistenza, abbattendo le barriere tra le professioni, le specialità, e riducendo il tempo dedicato ad attività non sanitarie. “Ridisegnare i processi ospedalieri ci consente anche di affrontare le problematiche legate all’appropriatezza delle cure e all’allocazione delle risorse – ha osservato ancora l’assessore – e i risultati già si vedono”. Nell’azienda ospedaliero-universitaria pisana, per esempio, ha informato il direttore sanitario Fabrizio Gemmi, da aprile a dicembre 2011 la degenza standard si è ridotta da 7 a 6 giorni; nello stesso periodo, il flusso di pazienti in arrivo dal pronto soccorso alle medicine è salito da 167 (aprile) a 254 (dicembre), restando invariato il numero di posti letto a disposizione; e si è registrata una consistente riduzione del tempo pre-operatorio per i pazienti con frattura di femore: l’attesa sotto le 48 ore è passata dal 40% all’85%. Nella prima fase di sperimentazione – è emerso dal convegno – ogni azienda ha sviluppato un proprio percorso, e attualmente esiste una disomogeneità di comportamento tra le varie Asl, con esperienze avanzate di aree di degenza multidisciplinare, ed altre sulle quali c’è ancora da lavorare. Ma tutte le sperimentazioni – è stato sottolineato – testimoniano un atteggiamento positivo verso il cambiamento.  
   
   
PER TAR LAZIO LE ANALISI CLINICHE TORNANO NEI LABORATORI  
 
Roma, 6 febbraio 2012 - In merito al ricorso presentato da Ursap-federlazio ed altre Associazioni di categoria contro il decreto ministeriale sulle analisi in farmacia, il Tar del Lazio (sentenza 980/2012) ha recentemente operato una netta distinzione di competenze. Le Associazioni lamentavano, infatti, che il decreto potesse legittimare le farmacie ad effettuare analisi tramite analizzatori automatici del sangue capillare, riservate invece agli ambulatori specialistici. Il Tar Lazio ha ribadito che nessuna competenza specifica dei laboratori può essere estesa alle farmacie ma lascia libera scelta al paziente solo la possibilità di “autoanalizzarsi” da solo, rivolgendosi alla farmacia per un aiuto di carattere “materiale”. La normativa ha dunque inciso su prestazioni che già non erano di appannaggio esclusivo dei laboratori, essendo i test di autodiagnosi da tempo diffusi presso la popolazione. Per il Tar del Lazio la normativa deve quindi essere letta in termini di “scelta”, ma solo per quei test che il paziente avrebbe potuto effettuare da solo nel proprio domicilio o in un terzo luogo. “La sentenza del Tar Lazio conferma le ragioni di quanto da noi con forza denunciato – ha dichiarato la Presidente di Ursap-federlazio, d.Ssa Claudia Tulimiero Melis -. Ora, insieme con le altre Associazioni di categoria, monitoreremo affinché l’attività delle farmacie si svolga entro i parametri stabiliti dal Tar Lazio”.  
   
   
INFLUENZA E VACCINAZIONI: ATTENTI AI TITOLI GRIDATI  
 
Firenze, 6 febbraio 2012 – “Mi rendo conto che nei giornali i titoli devono essere gridati, ma attenzione a gridare bene perché il rischio di travisare la realtà è sempre in agguato”. Così Daniela Scaramuccia, assessore regionale alla Salute, con una precisazione dedicata a notizie uscite questa mattina circa l’incidenza dell’influenza in Toscana. “Premesso che non è ancora possibile esprimere un giudizio definitivo sugli esiti complessivi della campagna di vaccinazione 2011/2012 in quanto ci si poteva vaccinare fino a fine gennaio, non risulta vero che quest’anno i toscani sono più influenzati che in passato; non è vero che ciò dipende da quello che è stato definito un flop nella campagna di vaccinazione. I conti li faremo a fine stagione, ma già adesso è possibile verificare che il tasso toscano è nella media nazionale e che non esistono differenze, negli influenzati toscani, rispetto allo scorso anno”. Grazie al web, tutti possono rendersene conto. Esiste infatti un sito (www.Influciri.it  ) che pubblica dati aggiornati della rete di sorveglianza clinico epidemiologica nazionale che valuta l’impatto, sul sistema sanitario, delle influenze e delle malattie respiratorie acute. La campagna di vaccinazione influenzale è partita all’inizio di novembre scorso con un grande sforzo congiunto di Regione, Asl e medici. “A oggi non esistono dati oggettivi per sostenere che sia stata addirittura un flop – ribadisce Daniela Scaramuccia – e, ricordando come nessuno abbia certo il potere di obbligare alle vaccinazioni, consiglierei comunque di attendere la fine del periodo critico”. Da notare come gli ultimi dati completi, quelli dello scorso anno, certificano che le campagne toscane di vaccinazione antinfluenzale raggiungono, anche in rapporto con le altre regioni, ottimi risultati. La Toscana, l’anno scorso, è stata fra le prime tre regioni per copertura vaccinale.  
   
   
TRENTO: COMPARTO SANITÀ AREA NON DIRIGENZIALE, INTESA SULL´UTILIZZAZIONE DEL "FOREG"  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Firmato il 2 febbraio dall´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi e dalle organizzazioni sindacali rappresentative del Comparto sanità area non dirigenziale (Cgil, Cisl, Uil, Fenalt, Nursing Up) un protocollo d´intesa sull´utilizzazione delle risorse del Foreg, Fondo per la riorganizzazione e l´efficienza gestionale, istituito lo scorso anno con la legge finanziaria. "Si tratta di un accordo positivo - questo il commento dell´assessore Rossi - che apre ora la fase di contrattazione con l´Apran e che consente di garantire la partecipazione di tutti i lavoratori del settore della sanità agli obiettivi di miglioramento del servizio che saranno riconosciuti dall´accordo stesso". Il protocollo d´intesa prevede che per l´anno 2011 le risorse aggiuntive rappresentate dal Foreg siano ripartite tra gli aventi diritto in conformità a quanto previsto dal contratto provinciale del comparto sanità, area non dirigenziale, 2006-2009. Per quanto riguarda il 2012, fermo restando l´applicazione dei criteri di riparto secondo quanto previsto per l´anno 2011, una significativa quota del Fondo per la riorganizzazione e l´efficienza gestionale sia destinata a incentivare il perseguimento di obiettivi di miglioramento dei livelli quali-quantitativi delle strutture organizzative aziendali, con particolare riferimento agli obiettivi correlati ai processi di riorganizzazione in atto. Per il solo 2012, inoltre, le parti, nei limiti indicati dal protocollo d´intesa in materia di Foreg del 7 settembre scorso tra la Provincia e le organizzazioni sindacali del Comparto autonomie locali, potranno definire in sede di contrattazione decentrata criteri e modalità per liquidare, fino al 25 % delle eventuali ulteriori economie di gestione accertate dall´Azienda a consuntivo, le risorse finanziarie corrispondenti, al netto dell´effetto di variabili straordinarie o eccezionali, fatte salve le vigenti disposizioni contrattuali.  
   
   
PARLIAMO DI...TUMORI & PROGRESSI INCONTRO APERTO ALLA CITTADINANZA  
 
Genova, 6 febbraio 2012 - Martedì 7 febbraio alle ore 15.30, presso il Salone Congressi dell´Ospedale Galliera (con ingresso da Via Volta 8), si svolgerà l´incontro di Educazione alla Salute "Parliamo di...Tumori & Progressi". Quanto conta lo stile di vita nella riduzione dei fattori di rischio per prevenire i tumori? Quali sono le forme neoplastiche più frequenti? Quali sono gli assi nella manica della medicina moderna per sconfiggere il male del secolo? Esistono percorsi di cura che consentono una presa in carico personalizzata del paziente? Che tipo di organizzazione innovativa propone un "Clinical Cancer Center"? Queste sono solo alcune delle domande che saranno al centro dell´incontro di educazione alla salute, organizzato dall´Ospedale Galliera, sul delicato tema dei tumori. Domande che troveranno la diretta risposta degli specialisti che interverranno in team per presentare come al Galliera, già da oggi, esistono percorsi validati che permettono una presa in carico del paziente a 360gradi. Un approccio multidisciplinare che pone al centro di ogni azione la persona e la sua famiglia: dalla prima visita, alla diagnosi, all´intervento chirurgico, alla gestione del dolore, alla terapia, fino alla riabilitazione, con un fil rouge di continuità assistenziale, anche dopo la dimissione. Interventi di: Adriano Lagostena Direttore Generale E.o. Ospedali Galliera; Andrea De Censi Direttore S.c. Oncologia Medica; Marco Filauro Direttore Dipartimento di Chirurgia Generale e delle Malattie dell´Apparato Digerente; Massimo Luzzani Direttore S.s.d. Cure Palliative; Gian Andrea Rollandi Direttore Dipartimento Area Radiologica; Francesco Vallone Direttore S.c. Recupero e Riabilitazione Funzionale; Modera Enrico Cirone Giornalista Telenord. Www.galliera.it    
   
   
BOLZANO: NEL 2012 AL VIA NUOVO SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI  
 
Bolzano, 6 febbraio 2012 - I dati sull’incidenza tumorale in provincia di Bolzano e l’introduzione in provincia di Bolzano nel 2012 dello screening per la prevenzione del tumore colon-rettale mediante la ricerca del sangue occulto fecale nella fascia di età 50-69 anni sono stati presentati alla presenza dell’assessore provinciale alla sanità Richard Theiner , venerdì 3 febbraio 2012, nell’ambito della conferenza stampa indetta in occasione della Giornata mondiale contro i tumori che ricorre il 4 febbraio. L’iniziativa viene promossa ogni anno dal 2006 dall’Union contre le Cancer (Uicc) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “Oms”. La Ripartizione Sanità della Provincia assieme all’associazione “Assistenza Tumori Alto Adige“, rappresentata dalla presidente Renate Daporta Jöchler, e gli esperti della Azienda Sanitaria, il primario di gastroenterologia Fausto Chilovi e l’oncologa Susanne Baier, hanno inteso illustrare i provvedimenti necessari per potenziare la diagnosi precoce, la diagnostica e le recenti forme di terapia per migliorare la qualità di vita di malati oncologici ed evitare nuove infezioni. Anche in Alto Adige, infatti, si verificano sempre nuovi casi oncologici legati anche all’aumento dell’età della popolazione ed il tumore rimane la seconda causa di morte dopo le malattie cardio-vascolari. Nel 2010 in provincia di Bolzano sono stati registrati oltre 1.400 nuovi casi di tumori maligni fra la popolazione maschile e 1.100 fra quella femminile, la maggior parte dei quali si riferiscono a persone oltre i 60 anni. I nuovi casi tumorali sono per poco meno del 12 per cento, sia negli uomini che nelle donne, di tumore del colon-retto. Una novità per la provincia di Bolzano è l’introduzione dal 1° luglio 2012 dello screening per la prevenzione colon-rettale mediante la ricerca del sangue occulto fecale da effettuare ogni due anni nella popolazione di età compresa fra i 50 ed i 69 anni. Come ha sottolineato l´assessore Theiner si tratta di una novità fondamentale per l´Alto Adige nelle misure per potenziare la diagnosi precoce. Il nuovo programma di prevenzione interesserà circa 104.500 persone, che saranno invitati dall´Azienda sanitaria a sottoporsi allo screening. "Un altro passo importante nella direzione giusta" - così Theiner - dopo quelli fatti negli anni Novanta con l´introduzione di nuovi metodi per i pap-test che hanno migliorato la qualità di diagnosi e ridotto le diagnosi errate. Parlando della prevenzione del tumore alla mammella, che colpisce una donna su nove nella fascia di età compresa fra i 35 ed i 55 anni, l´ass. Theiner ha espresso soddisfazione per i programmi avviati con successo dagli ospedali di Merano e Bressanone con l´attivazione di un Centro senologico interaziendale con il partenariato della Clinica Universitaria di Innsbruck. Fattori che hanno contribuito a far si ché l´incidenza tumorale in provincia di Bolzano sia minore rispetto al resto d´Italia ed anche d´Europa. "Ogni trattamento antitumorale comporta una situazione drammatica. È nostra precisa intenzione offrire alle persone interessate ed alle loro famiglie il miglior trattamento possibile". Renata Daporta Jöchler, presidente di "Assistenza tumori Alto Adige" ha ricorda l´impegno dell´associazione a sostegno dei maalti di tumore e dei loro famigliari. Susanne Baier, oncologa, ed il primario di gatroentereologia presso l´Ospedale di Bolzano, Fausto Chilov, hanno presentato altri dati riferiti a patologie tumorali sottolineando l´importanza della prevenzione. Si stima che tra il 50 ed il 60 per cento di tutte le forme tumorali possano essere evitate e molte guarite, a fronte di diagnosi precoce. Info: http://www.Provincia.bz.it/oep/relazione-sanitaria/tumori-maligni.asp    
   
   
POLITICHE SOCIALI: DISPONIBILITÀ DEL MINISTRO FORNERO A COLLABORARE CON LE REGIONI  
 
Genova, 6 Febbraio 2012 - Rifinanziare il fondo sociale per non mettere a rischio i cittadini più deboli e i posti di lavoro, stabilire livelli essenziali per i servizi sociali, prevedere risorse per la non autosufficienza. Sono questi alcuni dei temi posti all’attenzione del Ministro del welfare, Elsa Fornero nel corso dell’incontro con gli assessori regionali nell’ambito della Conferenza delle Regioni. “Pur nella consapevolezza del quadro finanziario negativo – ha detto Rambaudi, coordinatrice della commissione politiche sociali – è necessario dare un segnale di inversione di tendenza per cercare di attenuare i drastici tagli che le autonomie locali sono costrette ad effettuare nel 2012, mettendo così a serio rischio i servizi ai cittadini più deboli e i posti di lavoro”. Durante l’incontro è emersa anche la richiesta di attenzione al tema dell’integrazione socio-sanitaria e della non autosufficienza, anche in considerazione del nuovo Patto della salute in corso di elaborazione e dopo l’apertura del ministro Balduzzi nel corso del convegno sugli anziani di lunedì scorso a Genova. “Gli assessori regionali – ha spiegato Rambaudi – hanno sottolineato la necessità di considerare il sociale non come semplice spesa, ma come investimento in coesione sociale, visto il momento di grave crisi economica nazionale, in modo da prevenire situazioni conflittuali e risolvere i problemi della cronicità”. “Il Ministro Fornero – ha sottolineato l’assessore – ha dato la massima disponibilità a collaborare, chiedendo però alle Regioni di avere un atteggiamento rigoroso rispetto al tema della spesa e di ragionare sempre nell’ambito del vincolo delle risorse che in questo momento è imprescindibile”.  
   
   
GARANTITA LA TUTELA DELLA SALUTE DEI MINORI ENTRATI NEL CIRCUITO PENALE FIRMATO O UN PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA PROVINCIA DI TRENTO, AZIENDA SANITARIA E CENTRO DI GIUSTIZIA MINORILE DEL TRIVENETO  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Il sistema sanitario provinciale e quello della giustizia minorile uniscono le proprie forze per garantire la tutela della salute e il recupero dei minorenni e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali. A tal fine è stato il 3 febbraio firmato a Trento un importante protocollo di collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento, l´Azienda provinciale per i servizi sanitari e il Centro di Giustizia Minorile di Venezia. L´accordo - sottoscritto dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, il direttore dell´Apss Luciano Flor e il dirigente del Centro per la Giustizia minorile per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, Paolo Attardo - definisce le forme di collaborazione fra i tre enti allo scopo di garantire la tutela della salute ed il recupero dei minorenni e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell´autorità giudiziaria minorile e in carico al sistema dei Servizi minorili di Trento, in particolare del Centro Prima Accoglienza presso il Tribunale dei Minori di Trento ed il Servizio sociale per i minorenni. Sulla base del protocollo di collaborazione, il cui schema era già stato approvato dalla Giunta provinciale il 23 dicembre scorso su proposta dell´assessore alla salute Ugo Rossi, verranno predisposti a cura dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari in collaborazione coi Servizi Minorili di Trento gli interventi e le prestazioni sanitarie, che saranno erogate preferibilmente all´interno del Centro di prima accoglienza di Trento e dell´Ufficio di Servizio sociale per i minorenni, che saranno ritenuti necessari. Spetterà al Centro per la giustizia minorile mettere a disposizione a titolo gratuito idonei spazi per lo svolgimento dell´attività sanitaria, che si svolgerà tenendo conto delle necessarie condizioni di riservatezza previste dalla normativa vigente; parimenti sarà garantita l´autonomia professionale degli operatori sanitari e il corretto svolgimento dell´attività terapeutica e la continuità dei percorsi sanitari. Il protocollo sottolinea inoltre che, tenuto conto dell´età evolutiva, l´intervento sul minore o sul giovane adulto che è entrato nel circuito penale dovrà essere espressione di un´attività integrata dei Servizi minorili della Giustizia, dei Servizi dell´Azienda sanitaria e dei Servizi sociali, ciascuno per le proprie specifiche competenze, nell´ottica di un "progetto educativo" che considera l´individuo nella sua globalità, prevedendo altresì programmi di formazione. Per i soggetti minorenni e per i giovani adulti con disturbi psicopatologici, alcoldipendenza, tossicodipendenza/tossicofilia, sarà necessaria non solo una valutazione specialistica, ma eventualmente anche il collocamento in strutture di cura, quando ci si trova davanti a soggetti con sindromi acute, o comunque la previsione di interventi terapeutici. Un articolo del protocollo disciplina anche l´attivazione e la continuità dei percorsi di cura - da definirsi attraverso l´approvazione da parte della Giunta provinciale di apposite linee guida - per i minori e giovani adulti per i quali si dispone il collocamento in comunità, sia provinciali che extraprovinciali, nell´ottica di un intervento integrato socio-sanitario-educativo. Al protocollo faranno seguito i protocolli operativi aziendali in cui verranno individuate tutte le soluzioni organizzative idonee a sviluppare la collaborazione operativa nel rispetto delle diverse competenze in capo alla Direzione del Centro per la giustizia minorile e alla Direzione generale dell´Azienda sanitaria provinciale. Un´apposita Carta dei Servizi conterrà le modalità di erogazione dei servizi sanitari e gli standard di qualità attesi. Infine l´Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria, previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1 aprile 2008 (recepito da una Norma di attuazione, la n. 252 del 2010) e dall´Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano siglato il 22 novembre 2008, sarà lo strumento di supporto per la elaborazione delle politiche provinciali di tutela della salute dei minori/giovani adulti privati o limitati della libertà personale e sottoposti a procedimento penale.  
   
   
MARIO RESTELLI SCULTURA TRA REALTÀ E FANTASIA MILANO, DAL 10 AL 25 FEBBRAIO 2012  
 
Milano, 6 febbraio 2012 - Schivo, appassionato, gran lavoratore: con queste poche parole si può delineare la personalità di Mario Restelli, scultore e cesellatore (Milano 1891-1971). Molte di più invece ne servirebbero per descrivere il suo lavoro, cominciato negli anni ’20 e continuato fino alla sua morte. Centinaia le opere che ha creato, per la maggior parte pezzi unici, passando con disinvoltura dalla scultura animalista a quella funeraria, dai bronzetti ai lavori a sbalzo alle piccole fusioni in argento, alternando alla dimensione monumentale il formato da oreficeria, cimentandosi con le tecniche più classiche e sperimentando allo stesso tempo metodi di lavorazione unici ed originali, senza mai tralasciare la sua grande passione per il disegno. Raccogliere tutta la produzione del Restelli in un’unica mostra è impresa impossibile, quello che qui si vuole dare è un assaggio del suo lavoro, “nascosto” fino ad oggi nelle case degli eredi e dei collezionisti. Un lavoro che per anni è stato ignorato dalla critica, che - per lo stesso volere dell’artista che temeva la limitazione o il condizionamento della propria libertà espressiva - non ha trovato spazio nelle gallerie più prestigiose, e che adesso, grazie alla volontà e al lavoro degli eredi e degli appassionati viene mostrato al pubblico. Lo spettatore si troverà così ad intraprendere un viaggio tra animali che sembrano usciti da un libro di favole, scimmie dispettose, musicisti che fluttuano “appesi” ai loro strumenti, moschettieri che sembrano vestiti in ambiti d’alta moda. Tra il nero della patina scura del bronzo, la brillantezza dell’argento e la lucentezza dell’oro, si snoda un percorso che tenta di tracciare il profilo di un artista eclettico e fantasioso, le cui opere sono rimaste per anni “custodite” gelosamente dai suoi estimatori e collezionisti. Inagurazione Galleria Consadori giovedì 9 febbraio 2012 ore 18.30. In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il libro in edizione limitata “Mario Restelli – Scultore e Cesellatore” a cura di Federica Tamiozzo e Giuseppe Restelli con testi di Federica Tamiozzo edito da Carabà Srl Edizioni.  
   
   
ELEONORA D´ANDREA CONTEMPORANEA "BACK FROM THE FUTURE" BRESCIA DA SABATO 18 FEBBRAIO 2012 A MARTEDI 20 MARZO 2012  
 
 Brescia, 6 febbraio 2012 - La Galleria Eleonora D’ Andrea Contemporanea presenta presso lo Spazio Aref di P.zza della Loggia a Brescia, la mostra “Back from the future”, dal giorno 18 Febbraio 2012 al giorno 20 Marzo 2012. L’ esposizione sarà visibie nei giorni di Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 16:30 alle ore 19:30 e gli altri giorni solo su appuntamento. “Back to the future” è un progetto espositivo pensato per presentare alcuni degli artisti in permanenza della Galleria Eleonora D’ Andrea Contemporanea, attiva a Prato e a Milano e che da diversi anni si occupa con successo di scouting e della promozione di personalità emergenti, nel ricettivo panorama bresciano. Il fil-rouge che lega questo progetto parte da una riflessione sull’ arte contemporanea italiana e sul rapporto che essa ha con il passato: fonte di ispirazione o barriera da abbattere? Noi abbiamo provato a rispondere analizzando il lavoro di cinque artisti presenti alla Biennale di Venezia che si è appena conclusa. Le risposte sono molteplici, i risultati diversissimi, ma ciò che appare evidente è che ognuno di loro ha fatto sua una piccola parte di storia dell’arte e da quel punto ha iniziato a costruire la propria. Caterina Sbrana, atrista trentenne, trova l’ inizio del suo percorso nelle antiche tecniche medievali di produzione dei pigmenti e le riutilizza mantenendo la loro organicità per riprodurre soggetti ispirati all’ arte inglese del periodo preraffaellita. Domenico Grenci, anche lui trentenne di origine calabrese, ma che oggi vive e lavora a Bologna, ha unito l’ utilizzo di un materiale poco consueto come il bitume alla sensualità dei ritratti anni ’20. Volti di donne dagli sguardi ora malinconici, ora enigmatici, sicuramente inquieti, vengono così abbozzati con il carboncino e colmati nell’ anima da abbondanti macchie bituminose. La giovanissima coppia di fotografi veneziani Affiliati Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, si immerge nelle ambientazioni decadenti dei quadri di Klimt, Russinol e Previati, riproducendo a 360° le atmosfere che pervadono le opere di questi grandi artisti, fermandole però con uno scatto fotografico. L’ artista pratese Fabio Inverni stupisce con la sua innaturale capacità figurativa che recupera l’ arte del naturalismo, per rappresentare oggetti del quotidiano, spesso affiancati a fogli di carta su cui compaiono disegni stilizzati, dai colori vivaci, come se fossero di mano di un bambino. Nelle sculture di Rudy Pulcinelli, artista di fama internazionale, è evidente come il passato giochi un ruolo fondamentale: le sue opere infatti, si presentano come reperti archeologici grazie all’ utilizzo di materiali extra artistici come acciaio corten e pietra leccese. La denuncia di un mondo dove è ancora difficile poter comunicare agevolmente a causa della mancanza di un alfabeto comune, viene esaltata dalle fitte reti di lettere in acciaio arrugginito che si stagliano sulle opere di questo artista pratese. La conoscenza della storia dell´arte è quindi di fondamentale importanza nel percorso formativo dell´artista contemporaneo, al fine di analizzare e metabolizzare ciò che, creato nel passato, diviene parte integrante del processo creativo e la base dalla quale partire per costruire il futuro.  
   
   
IL 10 FEBBRAIO COPPA DELLE ALPI DA DARFO BOARIO TERME MANIFESTAZIONE DALLA VALENZA INTERNAZIONALE 104 PILOTI GAREGGERIANNO FRA ITALIA, SVIZZERA E AUSTRIA  
 
Milano, 6 febbraio 2012 - E´ tutto pronto per la Coppa delle Alpi. La prova, dedicata alle auto storiche, partirà il 10 febbraio da Darfo Boario Terme (Bs). La tre giorni, che annovera 104 iscritti, si snoderà lungo un percorso diviso in tre tappe, che attraverserà passi e valichi. La gara, organizzata dall´Aci Brescia in collaborazione con Regione Lombardia e Provincia di Brescia, è stata presentata oggi, nella sede dell´Automobile Club Brescia, in una conferenza stampa cui sono intervenuti Monica Rizzi (assessore regionale allo Sport e Giovani), Aldo Bonomi (presidente Aci Brescia), Giampietro Belussi (presidente Comitato Organizzatore) e Silvia Razzi (assessore al Turismo Provincia di Brescia). Valore Internazionale - ´Sono felice di essere qui, per il secondo anno consecutivo, alla presentazione di una delle manifestazioni che più mi stanno a cuore´ ha dichiarato l´assessore Rizzi. ´Quest´anno - ha sottolineato - la manifestazione ha acquisito anche una valenza internazionale. Come negli anni Trenta infatti il percorso si farà largo sulle strade di tutto l´arco alpino toccando, oltre all´Italia, anche la Svizzera e l´Austria. Una competizione unica nel suo genere che coinvolge tutti gli appassionati di auto d´epoca che per tre giorni si lanceranno in competizioni altamente selettive con prove sul ghiaccio e sulla neve´. Auto Storiche - Monica Rizzi ha ricordato come ´Regione Lombardia e Provincia di Brescia abbiano collaborato in questi due anni con l´Automobile Club, per dare maggior risalto e prestigio a una delle gare di auto storiche che, con la Mille Miglia, costituisce il fiore all´occhiello sportivo della provincia di Brescia e che quest´anno, con le oltre 100 presenze, ha registrato il tutto esaurito´. Il tracciato della gara, divisa in tre tappe, prevede un percorso iniziale (10 febbraio) con partenza da Darfo Boario Terme per toccare St. Moritz e arrivare in Val Mustair. Sabato 11 febbraio dalla Val Mustair prenderà il via la seconda tappa (Val Mustair - Nauders - Bolzano), mentre domenica 12 febbraio sarà la volta della terza e ultima tappa che da Bolzano porterà le auto a Ponte di Legno. Turismo Sportivo - ´Ho sempre amato il mio territorio - ha ribadito Monica Rizzi - ora, grazie al ruolo di assessore che ricopro, ho anche l´opportunità di intervenire per rilanciare al meglio le peculiarità di una zona montana che, con il suo turismo sportivo e termale, è sempre stata la punta di diamante di una provincia vasta come quella bresciana. Sono certa che il rilancio internazionale della manifestazione porterà maggior prestigio sia alla competizione sia alla nostra provincia, riproponendo anche fuori dai confini camuni e bresciani l´immagine vincente del turismo valligiano´.  
   
   
SPORT: COMBATTERE DOPING E VIOLENZA A LIVELLO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 6 febbraio 2012 - La promozione dello sport è principalmente compito degli Stati membri. L´unione europea deve però intervenire rispetto alla lotta contro il doping, le partite truccate e la violenza negli stadi. Queste sono gli obiettivi del rapporto realizzato dal deputato spagnolo di centro destra Santiago Fisas Ayxela, che è stato votato in plenaria la scorsa settimana. Lo sport rientra nelle competenze delle istituzioni europee dall´entrata in vigore del trattato di Lisbona e il rapporto presentato questa settimana è il primo votato dal Parlamento europeo. Le misure proposte mirano a lottare contro la violenza negli stadi e promuovere l´attività sportiva. Gli obiettivi del rapporto sono quelli della lotta al doping, le partite truccate, le scommesse illegali, il riciclaggio di denaro sporco e la violenza negli stadi a livello europeo. Un banca dati europea potrebbe essere utile a identificare i tifosi sospesi in tutti gli Stati membri. Lo sport per tutti Nel rapporto viene anche indicato che le grandi manifestazioni sportive non dovrebbero essere trasmesso in maniera esclusiva, ma accessibili a tutti. Fisas Ayxela ha indicato che "i diritti audiovisivi dovrebbero appartenere alla lega calcio e non ai club". "Inoltre gli organizzatori degli eventi sportivi non dovrebbero poter vendere i diritti audiovisivi a prezzi diversi secondo gli Stati membri". È anche previsto che gli operatori delle scommesse sportive dovranno contribuire al finanziamento dello sport per i cittadini. Rinforzare l´identità europea nello sport - Per finire, il rapporto propone una Giornata europea dello sport, una "capitale europea" dello sport e un programma di mobilità per i giovani atleti che permetta di sperimentare nuovi metodi di allenamento.  
   
   
COPPA AMERICA, CALDORO: "TUTTI AL LAVORO PER GRANDE EVENTO"  
 
Napoli, 6 febbraio 2012 - "Adesso tutti al lavoro". Questo il commento del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dopo l´ok della conferenza dei servizi sull´America´s Cup alle opere necessarie alla realizzazione delle regate preliminari. "La Coppa America rappresenta un grande evento per rilanciare Napoli e la Campania. Non risolve i problemi - aggiunge Caldoro - ma unito ad altre iniziative ci consente di proporre una rinnovata immagine nel panorama internazionale. "Saranno utilizzate risorse adeguate ma questa è una di quelle iniziative che farà registrate maggiori entrate rispetto alle risorse pubbliche impegnate" ha concluso il Presidente Caldoro.