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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Febbraio 2012
UE: GRAZIE A NUOVI SATELLITI E VETTORI, GARANTITO L´AVVIO DI GALILEO NEL 2014  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2012 – Con i nuovi contratti firmati il 6 febbraio a Londra e aventi per oggetto nuovi satelliti e vettori, è pienamente rispettata la tabella di marcia di Galileo, che punta a fornire migliori servizi di navigazione satellitare ai cittadini nel 2014. Sono stati complessivamente firmati tre contratti: il primo con la Ohb System Ag (Germania) relativo a otto satelliti per un valore di circa 250 milioni di Eur, il secondo con Arianespace (Francia) per un´opzione di prenotazione relativa a un massimo di tre lanci con Ariane 5 (canone di prenotazione di 30 milioni di Eur), e il terzo con Astrium Sas (Francia), del valore di circa 30 milioni di Eur, per consentire all´attuale vettore Ariane 5 di mettere in orbita, con ogni lancio, quattro satelliti del programma Galileo. Attualmente la messa in orbita di coppie di satelliti Galileo è affidata al vettore russo Soyuz. Grazie alle offerte molto competitive degli aggiudicatari e al maggior numero di satelliti che verrannomessi in orbita entro il 2014, la Commission è riuscita ad accelerare il processo. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "La firma odierna dimostra che l´avvio concreto del programma Galileo avviene nel rispetto dei tempi e del bilancio. È con orgoglio che posso affermare che siamo riusciti ad accelerare la consegna dei satelliti e dei vettori. Ciò significa che nel 2014 gli europei potranno sfruttare le opportunità della navigazione satellitare avanzata offerte da Galileo. Sono fiero, inoltre, di constatare che l´Europa dispone di un´industria spaziale altamente competitiva, in grado di realizzare un programma hi-tech così ambizioso.” Per ulteriori informazioni su Galileo: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/satnav/galileo/index_en.htm  Sistema di navigazione Galileo - Come il Gps, Galileo permetterà agli utenti di determinare la loro esatta nello spazio e nel tempo, ma in modo più preciso e affidabile. Il sistema, posto sotto controllo civile europeo, sarà compatibile e, per alcuni servizi, interoperabile con il Gps americano e con il sistema russo Glonass, pur rimanendo indipendente. Con i suoi servizi Galileo sosterrà molti settori dell´economia europea: a trarre indubbi vantaggi dai servizi gratuiti di Galileo saranno le reti elettriche, le società che gestiscono parchi auto, le transazioni finanziarie, l´industria dei trasporti marittimi, le operazioni di salvataggio e le missioni di mantenimento della pace. Gli otto satelliti ordinati oggi si aggiungeranno ai 18 satelliti già commissionati – due dei quali in orbita dal 21 ottobre 2011 – per un totale di 26 entro la fine del 2015. Nel corso di quest´anno è in programma un secondo lancio di altri due satelliti Galileo. Il programma Galileo è strutturato in due fasi: · la fase di validazione in orbita (Iov), attualmente in corso, prevede una serie di test e la gestione di quattro satelliti e della relativa infrastruttura di terra; · la fase di piena capacità operativa (Foc) prevede la realizzazione delle rimanenti infrastrutture terrestri e spaziali. Nella fase di capacità operativa iniziale saranno operativi 18 satelliti, mentre il sistema completo comprenderà 30 satelliti in orbita a fianco di 2 satelliti a terra per l´eventuale sostituzione di quelli orbitanti, centri di controllo in Europa e una rete di stazioni di ricezione del segnale e di stazioni di collegamento terra-satellite in tutto il mondo. Appalto dei componenti Galileo – Contesto - I contratti odierni sono stati firmati dall´Agenzia spaziale europea per conto della Commissione europea. L´appalto dei servizi necessari a garantire la piena capacità operativa di Galileo è suddiviso in sei contratti. A gennaio 2010 sono stati aggiudicati tre contratti aventi ad oggetto rispettivamente il supporto all´ingegneria di sistema, i satelliti e i vettori (si veda (Ip/10/7). Un quarto contratto, firmato con Spaceopal a Bruxelles nell´ottobre 2010, riguarda la gestione delle infrastrutture terrestri e spaziali (Ip/10/1382). A giugno 2011 (Ip/11/772), sono stati firmati gli ultimi due contratti della serie, rispettivamente con Thalesalenia (Francia) per l´infrastruttura di missione a terra e con Astrium (Regno Unito) per l´infrastruttura di controllo a terra. L´agenzia spaziale europea, su incarico della Commissione europea, ha avviato la procedura nel luglio del 2008. Le aziende preselezionate sono state invitate a presentare le loro migliori offerte definitive al termine di un´ampia fase di dialogo. Tutti gli appalti sono aggiudicati sulla base dell´offerta economicamente più vantaggiosa. Satelliti - La fornitura di un numero massimo di 32 satelliti è l´oggetto di un contratto quadro firmato con Ohb System Ag e Eads-astrium Gmbh e valido dal 2010 al 2016. Nel 2010 Ohb si è aggiudicata un contratto specifico per un primo ordine di 14 satelliti che prevede la fornitura del primo satellite nel luglio 2012. A partire da tale data è prevista la consegna di un satellite ogni mese e mezzo e l´ultimo dovrebbe essere consegnato nel marzo 2014. Servizi di lancio - Nel 2010 Arianespace si è aggiudicata un contratto per il lancio da Kourou (Guyana francese) di cinque vettori Soyuz, ognuno dei quali con due satelliti a bordo. Il contratto comprende anche opzioni per ulteriori lanci di vettori Soyuz (con due satelliti) e Ariane (con quattro satelliti). Il contratto odierno con Astrium Sas (Francia) prevede l´adeguamento tecnico del tipico vettore Ariane 5 alle esigenze specifiche dei satelliti Galileo. L´adeguamento consente la messa in orbita di quattro satelliti per lancio, così da accelerare il completamento della costellazione.  
   
   
RICERCATORI, VINCITORI DI UN PREMIO E FINANZIATI DALL´UE, DECONGESTIONANO INTERNET!  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2012 - Internet è diventato parte della nostra vita quotidiana, in modi che 30 anni fa non avremmo mai immaginato, ma quanto spesso ci fermiamo a pensare il come e il perché andiamo online? Un team di ricercatori spagnoli finanziati dall´Ue stanno facendo proprio questo. Ipv4 (Internet Protocol version 4), il protocollo usato da qualsiasi supporto per connettersi a internet, ha appena incontrato un grande ostacolo: a causa della continua crescita vertiginosa di Internet, tutti i suoi indirizzi si sono recentemente esauriti. Si spera che Ipv6, un protocollo attualmente nelle prime fasi di implementazione, sostituirà alla fine Ipv4, sfortunatamente, i due protocolli non sono compatibili. Adesso i ricercatori dell´Università Carlos Iii de Madrid (Uc3m) hanno sviluppato una soluzione a questo problema. Si sono proposti di rendere possibile per le macchine del futuro la connessione a Internet usando indirizzi Ipv6 e allo stesso tempo l´accesso a contenuti precendenti in formato Ipv4. Sono riusciti a definire traduttori che permettono ai contenuti in entrambi i protocolli di comprendersi tra di loro per mezzo di una tecnologia chiamata Nat64 e Dns64. Si tratta di uno standard usato dai principali produttori di router, come Cisco o Juniper e dai maggiori venditori del Dns (Domain Name System), come Berkeley Internet Name Domain (Bind) o Microsoft. "Abbiamo progettato e standardizzato questi strumenti di transizione, che sono stati adottati dall´industria e che sono adesso disponibili sul mercato," dichiara il professor Marcelo Bagnulo dell´Uc3m. "È relativamente facile inventare un nuovo protocollo, ma è molto difficile progettarne uno che sia poi realmente introdotto e usato, visto che la standardizzazione è un passo importante verso il futuro uso di una tecnologia." Questa ricerca è stata condotta nell´ambito del progetto "Trilogy" che ha ricevuto l´ultimo premio per il miglior progetto in occasione della premiazione del Future Internet Award, si tratta di premi assegnati nell´ambito dell’iniziativa Cefims ("Coordination of the European future internet forum of Member States of the European Union") del Settimo programma quadro (7° Pq). Lo scopo del Cefims, che è sovvenzionato con 409.977 euro in finanziamenti Ue nell´ambito del Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del 7° Pq, consiste nel migliorare la qualità del flusso di informazioni e del funzionamento interno di Internet. Internet è fondamentalmente caratterizzato dall´interrelazione di due sistemi: il primo (routing) definisce il percorso e il secondo (controllo della congestione) determina la quantità e il volume dei dati che passano. Il professor Bagnulo spiega che al momento questi due sistemi funzionano indipendentemente l´uno dall´altro, infatti "il meccanismo che decide da dove passeranno i dati non tiene conto di quanti altri dati stanno passando attraverso lo stesso percorso". Questo significa che quando c´è un ingorgo, i nuovi dati non ne tengono conto e non scelgono un percorso alternativo. Per rendere questo concetto più comprensibile, i ricercatori spagnoli usano una metafora: senza segnali luminosi o avvisi inviati via radio per avvertire dei rallentamenti, gli automobilisti non possono cambiare il loro itinerario e quindi evitare gli ingorghi. Uno degli obiettivi principali di Trilogy è fare in modo che questi sistemi possano funzionare in modo più coordinato. Per fare questo, propongono varie tecnologie che controllano e re-indirizzano il flusso di dati dai percorsi congestionati (come può succedere in caso di applicazioni peer-to-peer) ad altre parti della rete meno trafficate. Hanno progettato, implementato e standardizzato il Protocollo di controllo della tramissione multipercorso (Tcp) nell´Internet Engineering Task Force (Ietf), che permette a una connessione di questo tipo di passare attraverso percorsi multipli. Per uno smart phone connesso a Internet attraverso Wi-fi per esempio, la comunicazione si interrompe quando l´utente lascia la zona coperta e si deve creare un´altra connessione. Usando però questo nuovo Mptcp, è possibile passare questa comunicazione all´interfaccia alternata, in modo che la connessione possa essere mantenuta, oltre al fatto che si rende più veloce il trasferimento di dati. Trilogy, oltre ai ricercatori dell´Uc3m, riunisce altri 9 partner del mondo accademico e industriale: Deutsche Telekom, Nec Europe Ltd, Nokia, Roke Manor Research, Università di Economia e Commercio di Atene, University College di Londra, Università cattolica di Lovanio e Stanford University, Eurescom (European Institute for Research and Strategic Studies in Telecommunications Gmbh), e British Telecommunications (Bt). Ricevendo il Future Internet Award, Phil Eardley di Bt ha detto: "È un onore essere stato selezionato come vincitore e aver lavorato con così tante persone di talento al progetto Trilogy." Per maggiori informazioni, visitare: Universidad Carlos Iii de Madrid: http://www.Uc3m.es/portal/page/portal/home    
   
   
CINQUE GIORNI PER LA SICUREZZA DELLA RETE E DEGLI UTENTI PRESENTATA A TRENTO L’INIZIATIVA “SAFER INTERNET DAY 2012” SULLA TUTELA DEI MINORI NEL WEB  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - “Non importa se hai 10, 30 o 75 anni, e non importa se navighi in Internet una volta al mese o più ore al giorno, abbiamo tutti un ruolo da svolgere per rendere la navigazione dei minori più sicura”. Non hanno dubbi gli organizzatori di Safer Internet Day 2012, la cinque giorni che dal 6 al 10 febbraio 2012 porterà all’attenzione generale in Trentino il tema della sicurezza in rete dei minori. La giornata di sensibilizzazione ad un uso più sicuro di Internet (Safer Internet Day) istituita dall´Unione Europea nel 2004, si è diffusa oggi oltre la sua tradizionale zona geografica ed è celebrata in più di 70 paesi in tutto il mondo. La Provincia autonoma di Trento ha già aderito al Safer Internet Day nel 2010 con il convegno “La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione” e nel 2011 con il convegno “La nostra vita virtuale, è più di un gioco…”. Il tema del Safer Internet Day di quest´anno è invece “Connecting generations” con l’invito al dialogo tra le generazioni nello scoprire insieme il mondo online e a farlo in maniera più sicura. L’appuntamento - che sarà introdotto dall´assessore Ugo Rossi (vedi il programma negli allegati) - è organizzato dall’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, in collaborazione con i Comuni di Trento, Rovereto e Cavalese. L’unione Europea già dal 1999 è impegnata nello sviluppo di una serie di iniziative atte a garantire un uso più sicuro di Internet e delle altre tecnologie di comunicazione on-line, per proteggere i minori da contenuti e contatti dannosi o sgradevoli. L’unione Europea sottolinea l´importanza del coinvolgimento delle istituzioni, delle organizzazioni non governative, delle scuole, delle forze dell´ordine, dell´industria e delle famiglie in iniziative per la sicurezza online in tutti gli Stati membri. Nel corso degli anni l’approccio a questi temi si è evoluto passando dall’ottica secondo la quale il minore era considerato un fruitore passivo dei contenuti della rete, a un´ottica in cui gli strumenti di comunicazione online sono utilizzati in modo attivo dai minori e fanno ormai parte del loro modo di vivere le relazioni interpersonali. Nasce da ciò l’esigenza di individuare percorsi di media education che coinvolgano genitori, insegnanti e ragazzi, perché questi strumenti possano essere usati in modo positivo e senza pericolose conseguenze per sé e per gli altri. A Trento ritorna dunque “Safer Internet Day 2012”, cinque giorni di dibattito (dal 6 al 10 febbraio) e confronto in cinque località del Trentino: Trento, Rovereto, Cavalese, Vigolo Vattaro e Alta val di Sole. Il momento più importante si terrà martedì 7 febbraio, quando alle ore 14 si terrà presso l’aula Magna del Dipartimento istruzione di via Gilli 3 a Trento il convegno “Scopriamo il mondo digitale insieme... In sicurezza!”. “Oggi il mondo online e quello offline - spiegano gli organizzatori - sono strettamente connessi, chiunque può comunicare con una webcam con parenti ed amici ma quello che muove i ragazzi di oggi ad utilizzare questi strumenti è lo stesso bisogno che avevano i loro genitori e i loro nonni: mettersi in relazione con gli altri per condividere esperienze ed emozioni. Nel mondo online le persone possono imparare le une dalle altre, in particolar modo per ciò che riguarda i temi della sicurezza. I giovani, più esperti dal punto di vista tecnologico, possono insegnare a genitori e nonni come utilizzare i nuovi strumenti e le loro potenzialità, mentre questi ultimi possono attingere alla propria esperienza di vita per dare consigli alle giovani generazioni su come navigare in sicurezza, alla scoperta del mondo virtuale insieme". Ecco il link per la visione dello spot relativo al Safer Internet Day. Http://www.youtube.com/watch?v=r-gzcbkzhrg    
   
   
"INTERNATIONAL CONGRESS ON SAFETY OF ENGINEERED NANOPARTICLES AND NANOTECHNOLOGIES"  
 
Helsinki, 6 febbraio 2012 - Dal 28 al 31 ottobre 2012 si terrà a Helsinki, in Finlandia, il congresso internazionale sulla sicurezza delle nanoparticelle ingegnerizzate e delle nanotecnologie. L´evento porrà in evidenza la sicurezza dei nanomateriali ingegnerizzati e delle nanotecnologie correlate, nonché le sfide di sicurezza affrontate nel campo dei nanomateriali ingegnerizzati e delle nanotecnologie. Saranno anche trattati i metodi di rilevamento, gli strumenti, i processi di produzione più sicuri e una migliore comprensione delle basi biologiche della nano-sicurezza. L´evento riunirà ricercatori nel campo della sicurezza e salute sul lavoro in tossicologia, scienze dei materiali e tecnologie della misurazione per discutere i risultati, metodi, strumenti e approcci in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in cui si utilizzano nanoparticelle e nanotecnologie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ttl.fi/en/international/conferences/senn2012/pages/default.aspx    
   
   
LA PERLA DELLE DOLOMITI DI BRENTA NAVIGA SENZA FILI A PINZOLO E MADONNA DI CAMPIGLIO, NEI PRIMI MESI DEL 2012, VERRANNO ATTIVATI 100 PUNTI DI CONNESSIONE GRATUITA FREELUNA  
 
 Trento, 6 febbraio 2012 - La nostra società sta cambiando. La nuova tecnologia si diffonde rapidamente e con essa aumentano le esigenze della popolazione. In Trentino, dunque, sempre più turisti e cittadini necessitano di collegarsi a internet all’aperto, vale a dire nelle piazze dei nostri comuni, per motivi personali, lavorativi o semplicemente per controllare la posta e-mail. Per questa ragione Trentino Network sta collaborando con Futur3 per allargare sempre di più la rete wi-fi Freeluna sul territorio all’interno di vari comuni, come Pinzolo e Madonna di Campiglio. “Oggi– ha affermato Alessandro Zorer, amministratore delegato di Trentino Network – le maggiori sfide economiche si giocano in internet. L’efficienza di una azienda si misura anche sulla sua capacità di rispondere in tempi rapidi alle esigenze dei suoi clienti, per questo è nostro dovere mettere a disposizione della comunità infrastrutture utili per consentire al Trentino di competere con successo a livello internazionale”. Succede ad esempio a Pinzolo e Madonna di Campiglio, dove l’operatore internet Futur3 (social network innovativo sul lato servizi) sta estendendo la rete wi-fi e potrà contare nei primi mesi del 2012 su 100 hot spot (punti di connessione) nelle hall degli alberghi, nei ristoranti e nei pressi dei pubblici esercizi delle due località. Punti di accesso attivati gratuitamente a tutte le attività commerciali che vorranno aderire al progetto e condividere la loro Adsl. La risposta del territorio non si è fatta attendere: nel solo mese di gennaio più di 30 attività commerciali hanno aderito all’iniziativa e sono oltre 500 gli utenti che hanno iniziato ad utilizzare la nuova rete. Questa rete va ad estendere la rete Wi-net (rete senza fili), già composta di 700 impianti, per garantire una navigazione veloce in tutte le aree del territorio difficilmente raggiungibili da altre tecnologie. La rete Wi-net è infatti nata nel 2007 con l’obiettivo di colmare l’isolamento digitale (digital-divide) che colpisce soprattutto quelle aree, come Pinzolo e Madonna di Campiglio, prive di servizi tecnologici di trasmissione digitale e che dunque non sono in condizioni di poter navigare in internet rapidamente. Aree di grande valore turistico per il Trentino e che oggi possono contare su servizi innovativi da offrire ai molteplici turisti e cittadini della zona. “Da oggi – ha proseguito Massimiliano Mazzarella, amministratore delegato di Futur3 – si apre un’altra era per la perla delle Dolomiti del Brenta. Un’era che porterà a molteplici ricadute positive per la nostra provincia. Grazie ai servizi social Freeluna la nostra società si sta adoperando per trasformare uno strumento di accesso a internet come wi-fi in uno strumento di comunicazione e di marketing in grado di mettere in relazione l’utente, cittadino turista che sia, con il territorio nel quale si connette,le attività commerciali esistenti e gli altri utenti attivi sulla community”. Al progetto di connessione del Pinzolo e di Madonna di Campiglio hanno creduto fin dall’inizio le Casse Rurali Trentine, intravedendo un’ottima opportunità per la crescita dell’intero territorio alpino, ma anche l’Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, individuando la possibilità di fornire nuovi servizi a turisti e cittadini. Testimonianza, infine, di come la pubblica amministrazione possa fare da apripista per l’ingresso di nuove forme di comunicazioni vantaggiose per il territorio, il comune di Pinzolo – Madonna di Campiglio – S. Antonio di Mavignola ha patrocinato ufficialmente l’iniziativa, sostenendo l’estensione del progetto sperimentale in 10 punti dell’area partito a dicembre 2010. Ulteriori partner dell’iniziativa sono Real Web e Trentino Tv che assieme a Trentino Network hanno supportato la parte tecnica.  
   
   
10º CONVEGNO INTERNAZIONALE SULL´ANALISI FORMALE DEI CONCETTI  
 
Lovanio, 6 febbraio 2012 - Il decimo convegno internazionale sull´analisi formale dei concetti si svolgerà dal 6 al 10 maggio 2012 a Lovanio, in Belgio. L´analisi formale dei concetti è un modo efficace per derivare automaticamente un insieme di concetti da un insieme di oggetti e loro proprietà. Questo tipo di analisi si riferisce sia a una tecnica di apprendimento automatico non supervisionata sia, più in generale, a un metodo di analisi dei dati. Nel corso degli anni si è sviluppata in un campo di ricerca a sé stante, con una fiorente comunità teorica e una gamma di applicazioni in rapida espansione per il trattamento dell´informazione e della conoscenza. La conferenza riunirà ricercatori e operatori impegnati negli aspetti teorici o applicati dell´analisi formale dei concetti nell´ambito dei maggiori settori affini, quali la matematica e l´informatica e le loro diverse applicazioni in campi come l´ingegneria del software, la linguistica, le scienze della vita e sociali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Econ.kuleuven.be/icfca/index.html    
   
   
FRONTIERS IN MATERIALS: SPINTRONICS  
 
Strasburgo, 6 febbraio 2012 - Un evento intitolato "Frontiers in materials: spintronics" avrà luogo il 13 maggio 2012 a Strasburgo, in Francia. La spintronica è una tecnologia emergente che sfrutta lo spin intrinseco di un elettrone e il relativo momento magnetico, oltre alla carica dell´elettrone associata, in dispositivi allo stato solido. Il workshop metterà in evidenza gli ultimi sviluppi in questo campo, in particolare le potenziali nuove funzionalità che esso è in grado di offrire. L´evento riunirà ricercatori e il settore industriale per scambiare le conquiste più recenti sia da un punto di vista fondamentale che tecnologico. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Emrs-strasbourg.com/index.php?option=com_content&task=view&itemid=132&id=534    
   
   
BOLZANO: SI AMPLIA LA RETE WIFI: INTERNET GRATIS IN ALTRI 16 COMUNI  
 
Bolzano, 6 febbraio 2012 - Altri 16 Comuni altoatesini beneficeranno del progetto pilota della Provincia che mette a disposizione la connessione gratuita al web grazie ad un sistema wireless ad accesso libero. Cittadini e turisti potranno "navigare" senza dover sostenere costi elevati. Basta avere a disposizione uno smartphone, oppure un computer portatile, per poter sfruttare i vantaggi del progetto della Provincia: l´idea, nata dall´Assessorato provinciale ai lavori pubblici e approvata dalla Giunta provinciale, è coordinata dalla Ras, che affida l´incarico tecnico a partner qualificati come Raiffeisen Online, Run, Brennercom e Limitis. Nel 2011 il progetto pilota ha riscosso notevole successo a Terlano, Dobbiaco, Sarentino e Silandro, i primi 4 Comuni dove sono stati messi a disposizione di cittadini e turisti Wifi-spots, ovvero aree in cui è possibile collegarsi gratuitamente ad una connessione internet ad alta velocità tramite un sistema Wlan (wireless, traducibile letteralmente come senza fili) ad accesso libero. Gli interessati posso registrarsi al cosiddetto Wlan-hotspot e ottengono via Sms i dati necessari all´accesso. Ora la Ras ha affidato al consorzio di imprese l´incarico di assicurare Internet gratis in aree pubbliche di altri 16 Comuni: Glorenza, Prato Stelvio, Scena, San Martino in Passiria, Egna, Caldaro, Fiè, Tires, Funes, Rio Pusteria, Chiusa, Vipiteno, Brennero, Fortezza, Sesto e Valdaora. "Da questo progetto - commenta l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - sono arrivate risposte importanti sull´effettivo utilizzo di una risorsa gratuita per accedere al web." La popolazione residente, i giovani e anche i turisti dimostrano di apprezzare la proposta e di saperne sfruttare i vantaggi, non ultima una decisa riduzione dei costi di comunicazione. Per questo la Provincia ha intrapreso un percorso scaglionato nel tempo per ampliare l´offerta sul territorio. Il progetto potrebbe portare l´Alto Adige ad avere un ruolo all´avanguardia a livello nazionale per quanto concerne i collegamenti wi-fi gratuiti: se in molte città italiane esistono reti senza fili ad accesso libero, la presenza di postazioni wireless pubbliche in tutti i comuni di una Provincia, e per di più al centro di paesi e città, sarebbe una novità. Per maggiori informazioni sul tema: www.Provincia.bz.it/aprov/giunta-provinciale/1893.asp    
   
   
NASCE VEGA INCUBE, INCUBATORE PER 20 NUOVE IMPRESE INNOVATIVE  
 
Venezia, 6 febbraio 2012 - Non basta una buona idea. E’ necessario un buon business plan. Non basta essere giovani, sono richieste giovani e brillanti idee imprenditoriali nei settori Ict, energia e sviluppo sostenibile, nanotecnologie. Le migliori idee saranno selezionate per far nascere 20 nuove imprese, sostenendole in un percorso di incubazione al massimo di tre anni. Nasce al Parco Scientifico Tecnologico Vega, nell’area industriale di Marghera,“vega inCube”, l’incubatore per 20 nuove imprese innovative promosso da Vega in collaborazione con la Camera di Commercio di Venezia e Venezi@opportunità. Il progetto è stato presentato martedì 17 gennaio 2012, da Luigi Rossi Luciani, Presidente di Vega, Michele Vianello, Direttore Generale di Vega, Maria Raffaella Caprioglio, Presidente di Venezi@opportunità, Roberto Crosta, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche Antonio Paruzzolo, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Venezia, Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione del Veneto, Paolo Valcher, Direttore Innovazione e Sviluppo Territoriale di Microsoft. Si parte con una vera e propria road map dell’incubazione: la partecipazione a Vega inCube, aperta, fin da oggi, a chi ha un’idea imprenditoriale innovativa di prodotto o di servizio, alle nuove imprese e agli spin-off universitari e aziendali, costituiti da non oltre due anni. Un mese di formazione obbligatoria e gratuita, organizzata in collaborazione con Venezi@ Opportunità, per imparare a redigere un buon business plan e a organizzare un’impresa. Alla fine del percorso formativo, saranno selezionati i migliori business plan (idee di impresa) in materia di Ict (cloud computing, web 2.0, videogiochi/gamification, stampa e scansioni in 3D, crowdsourcing e social network); energie alternative, remediation ambientale, piattaforme tecnologiche per la chimica verde e la produzione sostenibile; nuovi materiali applicati al manifatturiero, settore chimico, energetico e Ict. Ai primi di aprile, Vega inCube incuberà le 20 nuove imprese in 1000 mq di spazi hi-tech arredati e dotati dei servizi tecnologici più avanzati, quali la banda larga fino a 300 Mbps, il wi-fi illimitato e la piattaforma di cloud computing. Si potrà lavorare da soli o in open-space. “Sbarcare al Vega vuol dire entrare in una Community, un Cluster di imprese – afferma Michele Vianello, direttore di Vega - offriamo per tre anni tutor d’impresa, condizioni agevolate e servizi gratuiti per sostenere lo sviluppo imprenditoriale a Marghera. Ma non tutto sarà gratis. Vega non è un ente assistenziale. Si potrà pagare anche riconoscendo a Vega una partecipazione societaria”. La domanda di partecipazione si scarica dal sito di Vega www.Vegapark.ve.it  , va compilata esclusivamente in formato digitale e deve essere inviata, seguendo le modalità richieste, entro il 3 febbraio 2012. Sarà aperta una pagina Facebook e un account su Twitter per le richieste di informazioni e di chiarimenti  
   
   
INTERNET: CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA “RAMMARICATA” POLILLO: “NESSUN BAVAGLIO AL WEB. QUESTA È UN’OCCASIONE PERSA PER CONTRASTARE LA PIRATERIA ”  
 
Milano, 6 febbraio 2012 – “Un´occasione persa per contrastare la pirateria”: è questo il commento del presidente di Confindustria Cultura Italia Marco Polillo dopo la bocciatura l’ 1 febbraio del cosiddetto emendamento Fava. “L’articolo non voleva mettere nessun bavaglio al web ma solo adeguare il nostro ordinamento alla disciplina comunitaria - prosegue Polillo -. La Direttiva europea dice che un sito o un Service Provider non è responsabile per i contenuti che altri mettono in rete per il suo tramite, quando ciò avviene a sua insaputa. La legge italiana ha stabilito che questa insaputa vale fino a che un giudice non dice al titolare del sito o al Service Provider che il contenuto è illegale. L´emendamento di Fava proponeva semplicemente di tornare a una reale insaputa. In altre parole: se uno pubblica consapevolmente un contenuto di altri, ne risponde. Dove sta l’assurdo? E dove sta la censura? Stupisce che i nostri parlamentari, anche con passato di magistrati, non si siano resi conto che in questo modo non hanno fatto altro che incentivare potenzialmente l’illegalità, violando disposizioni comunitarie”. “Per questo – conclude Polillo - suona ancora più strano che anche il Governo, senza cogliere la portata reale dell’emendamento, lo abbia bocciato. Il mondo dei contenuti non può essere lasciato solo in questo modo, così muore. Confidiamo in una decisione più ponderata da parte dell´Agcom”.  
   
   
SMAU BUSINESS BARI: DUE GIORNI PER SCOPRIRE PERCHÉ LE TECNOLOGIE DIGITALI RAPPRESENTANO UNA PRIORITÀ PER IMPRESE E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI  
 
 Milano, 6 febbraio 2012 - Smau Business Bari, in programma il 15 e 16 febbraio al Nuovo Padiglione della Fiera del Levante, scalda i motori e si prepara a presentare, accanto ad un’ area espositiva che vedrà presenti i principali protagonisti del settore come Cisco, Fujitsu, Ibm, Intel, Microsoft, Teamsystem, Sap, Xerox e Zucchetti, un ricco programma di workshop e laboratori che si susseguiranno nei due giorni all’interno delle arene dislocate nel cuore del padiglione. Ad accendere il dibattito all’interno degli oltre 50 workshop in programma saranno soprattutto temi quali app, tablet, cloud computing, marketing digitale, social media, e-commerce e unified communication e collaboration. Protagonisti dei momenti formativi saranno le più prestigiose business school italiane come School of Management del Politecnico di Milano e Sda Bocconi School of Management che illustreranno nel concreto i benefici di business, in termini di riduzione dei costi, aumento dell’efficienza e miglioramento della produttività, derivanti dall’utilizzo di tali tecnologie in azienda. Compito dei grandi player dell’Ict presenti sarà quello di presentare casi reali di imprese del territorio che racconteranno la propria esperienza di successo di utilizzo delle tecnologie digitali oltre che di studiare, insieme propri business partner del territorio, le soluzioni più adeguate per permettere ad imprenditori e manager del Sud Italia di implementare tali tecnologie in azienda. I Laboratori - Torna anche quest’anno l’appuntamento con i Laboratori realizzati dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano che avranno il compito di far comprendere a pieno il valore delle più innovative soluzioni tecnologiche per il business, attraverso l’analisi di dati di mercato e il racconto dei migliori casi aziendali nonché fornire alle imprese strumenti di misurazione del reale Roi generato.Si parte mercoledì 15 alle ore 10.00 con il Laboratorio Dematerializzazione, a cura dell´Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, che proporrà una overview sugli ultimi trend di mercato e condividerà con imprenditori e manager presenti i principali elementi necessari ad affrontare con consapevolezza il percorso della propria organizzazione verso la Dematerializzazione.si continua giovedì 16 alle ore 10.00 con il Laboratorio Unified Communication & Collaboration che accenderà l’attenzione sui cambiamenti che tali tecnologie comportano nel modo di lavorare e di interagire con i propri clienti e colleghi. Si passa poi, alle 12.30 al Laboratorio Cloud &Ict as a Service, che aiuterà a comprendere la diffusione, i benefici e le leve di governance e introduzione di modelli Cloud e Ict as a Service. Infine, alle 16.00, sarà la volta del Laboratorio Cad & Plm per il Miglioramento e l’Innovazione della Progettazione che fornirà una panoramica sugli strumenti che le moderne tecnologie informatiche mettono a disposizione per trasformare le idee in prodotti di successo. Accanto agli approfondimenti offerti dalla School of Management del Politecnico di Milano, Smau presenta in anteprima a Bari il Laboratorio Stampa Intelligente che spiegherà come poter risparmiare il 30% sui costi di stampa grazie all’utilizzo di soluzioni a consumo. Una nuova modalità di utilizzo dei servizi di stampa che sta sempre più prendendo piede in azienda poiché rende possibile ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare all’esperienza tattile della carta. Sempre in tema di stampa intelligente tutti i visitatori potranno ritirare una copia della guida pratica sul printing che raccoglie tutte le informazioni utili sulle strategie e i prodotti dei principali attori del comparto. I workshop a cura di Sda Bocconi - Per il primo anno a Smau Bari, Sda Bocconi School of Management terrà due workshop esclusivi, della durata di 3 ore ciascuno, in cui verranno affrontati due temi di massima rilevanza: la Business Intelligence e il Project Management. A conclusione del workshop tutti i partecipanti riceveranno un attestato Sda Bocconi. Smau Trade: le iniziative per gli operatori del settore - L’edizione 2012 di Smau Bari dedicherà agli operatori del settore iniziative ed eventi organizzati dai grandi Player Ict. L’arena Trade sarà infatti la cornice di workshop formativi al termine dei quali i partecipanti riceveranno un attestato rilasciato da Confindustria Bari e Barletta, Andria- Trani. Nell’ Arena, Computer Gross organizza tre momenti di aggiornamento professionale da 50 minuti ciascuno sui temi della Unified Communication & Collaboration, per aiutare imprenditori e manager a capire l´importanza dell´integrazione tra diversi dispositivi ed applicazioni, della Virtualization Experience dal server al desktop, per illustrare i vantaggi della virtualizzazione in termini di riduzione costi nell´Ict, aumento dell´efficacia aziendale e maggiore flessibilità delle risorse esistenti, e delle soluzioni Cloud Computing per il mercato Ict, per raccontare nuovi programmi di Canale per rispondere al crescente interesse e diffusione delle Soluzioni e dei Servizi Cloud Computing verso le aziende che dovranno essere accompagnate nell´importante e indispensabile processo di innovazione e modernizzazione. Accanto alle sessioni formative Computer Gross ospiterà un’area matching all’interno del quale sarà possibile esplorare nuove opportunità di business . Ad animare l’Arena sono in programma anche alcune sessioni di formazione a cura di Intel, che tratteranno di Ultrabook, Prestazioni,costi, Sicurezza e Cloud. Gli operatori del settore potranno inoltre ricevere una consulenza gratuita all’interno del Gartner Cafè: mercoledì e giovedì un esperto Gartner è a disposizione dei visitatori per confrontarsi sugli obiettivi di business di breve, medio e lungo termine della propria azienda e sulle opportunità di crescita offerte dall´attuale contesto economico - competitivo del mercato Ict. Da non perdere, infine le iniziative di Ibm che poterà all’interno di Smau Bari l’Ibm Software Network, l’evento volto ad illustrare le strategie Software, i programmi e gli incentivi 2012 per rivenditori, Var, System Integrator e Isv e di Fujitsu che, nell’ambito del Fujitu Channel Roadshow selezionerà nuovi partner e presenterà le novità commerciali e i programmi per lo sviluppo del canale indiretto.  
   
   
POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE ESEMPIO DI ECCELLENZA  
 
 Pordenone, 6 febbraio 2012 - Il polo tecnologico di Pordenone è una delle punte di diamante dell´innovazione del Friuli Venezia Giulia, ed è esempio efficace della sinergia e del gioco di squadra tra le istituzioni e il territorio. Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenendo il 3 febbraio alla presentazione della chiusura dei lavori del lotto B della nuova sede di via Roveredo, a Pordenone. Che, come ha ricordato il presidente del Polo, Michelangelo Agrusti, era stata inaugurata nel luglio del 2011, e già allora, la pressante richiesta d´insediamento di nuove aziende innovative di eccellenza aveva indotto gli amministratori a ipotizzare rapidamente subito l´espansione delle superfici da mettere a disposizione delle aziende innovative. Il Polo ha già esaurito la propria disponibilità a ospitare nuove realtà. La nuova ala infatti, finanziata dalla Regione con uno stanziamento di 400 mila euro, che si estende su una superficie di 500 metri quadrati, realizzata in soli tre mesi, è già al completo, occupata da ´start up´ e da imprese ad alto contenuto di innovazione. I risultati raggiunti dal Polo, come ha rilevato l´assessore Molinaro nel congratularsi con il presidente Agrusti e con il direttore generale, Franco Scolari, dimostrano la vocazione strutturale del Friuli Venezia Giulia all´innovazione. Sostenuta dall´Amministrazione regionale attraverso l´apposita legge, varata dal Presidente, Renzo Tondo, nel suo precedente mandato. Una vocazione che è confermata dalla presenza, nella nostra realtà, di 13 mila ricercatori l´anno, per metà stanziali, la metà dei quali stranieri. Inoltre, sempre per Molinaro, nelle nostre università il 7, 8 per cento degli iscritti è di nazionalità straniera. Mentre la media nazionale è del 3 per cento. E´ questo un segnale preciso, per l´assessore, dell´attrattività del nostro sistema della ricerca e dell´eccellenza dello stesso. E la partecipazione di Molinaro alla presentazione odierna, come ha specificato lo stesso assessore, era motivata proprio dalla volontà di testimoniare, a nome della Regione, l´efficacia della strategia, perseguita per esaltare l´eccellenza e l´innovazione, da parte di Agrusti e dei suoi collaboratori. Molinaro, richiamandosi all´insieme delle realtà dell´eccellenza innovativa, ha definito il Friuli Venezia Giulia come un "condominio virtuoso di intelligenze", ove le sinergie costituiscono il vero collante della crescita e dello sviluppo. Un condominio all´interno del quale, l´intesa dei condomini è motivata dalla condivisione di un percorso di progresso. Per l´assessore, i Poli tecnologici possiedono un requisito che, se apparentemente potrebbe risultare negativo, in realtà costituisce forse la ricetta della crescita: essi sono ´condannati a doversi continuamente espandere´. Nel concludere, Molinaro ha citato le prospettive che la politica comunitaria potrà assicurare in futuro a una regione innovativa come la nostra, ricordando che nella programmazione 2013/2020, saranno disponibili circa 80 milioni di euro legati a uno specifico programma della Ue. E la richiesta di un incontro, rivolta al Ministro Profumo, con l´obiettivo di reperire finanziamenti atti a valorizzare ulteriormente la ricerca in una realtà che dimostra ogni giorno di più di saper disporre di eccellenze, ed è capace di raccordarsi e di mettere in rete con successo le energie imprenditoriali con le strategie delle istituzioni del territorio. Nel corso dell´incontro, presenti i consiglieri regionali, Antonio Pedicini e Paolo Santin, il presidente del Polo tecnologico di Pordenone, Michelangelo Agrusti, ha altresì annunciato di voler rinunciare a tale incarico a seguito di ulteriori nuovi impegni nel mondo imprenditoriale. E´ infatti presidente dell´Unindustria di Pordenone. E´ comunque in tale veste che potrà partecipare anche in futuro all´espansione ulteriore del Polo del capoluogo della Destra Tagliamento. Secondo Agrusti, il futuro del Polo dovrà essere orientato non più semplicemente all´accoglienza di aziende innovative di eccellenza, e giovani. Bensì dovrà essere affidato ai giovani, imprenditori di se stessi. Le caratteristiche della nuova ala del Polo sono quindi state illustrate dal direttore generale, Franco Scolari, che ha poi accompagnato gli ospiti in visita alla struttura.  
   
   
DENTRO IL POLO MECCATRONICA DUE ISTITUTI SCOLASTICI MODELLO APPROVATE DALLA GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO LE LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA FORMATIVA  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Sarà un polo scolastico modello, con “laboratori di produzione” dove simulare condizioni tipiche del lavoro in cantiere, isole di apprendimento articolate nelle diverse aree tecnologiche e scientifiche con attrezzature multimediali all’avanguardia. Queste le indicazioni contenute nel documento approvato oggi dalla Giunta provinciale e che contiene le linee guida per la progettazione dei due edifici che costituiranno l’anima scolastica e formativa del costruendo Polo della Meccatronica di Rovereto. Parallelamente alla costruzione del nuovo edificio che ospiterà le attività produttive, per il quale è in corso la procedure di aggiudicazione dei lavori, procede quindi speditamente anche l’iter per la definizione di quelli che saranno gli spazi destinati ai due istituti scolastici roveretani, l’Iti Marconi e il Cfp Veronesi. Il passaggio di oggi in Giunta provinciale dà il via libera alla progettazione preliminare e alla successiva attività gestionale dell’appalto dell’opera, per la quale è stato stanziato un importo complessivo di 51 milioni e 500 mila euro. La progettazione congiunta dei due edifici, che sorgeranno nella parte centrale dell’attuale Polo Tecnologico di via Zeni, al posto degli storici "capannoni Pirelli", grazie anche alla definizione soluzioni sinergiche e di spazi comuni, consentirà un risparmio di almeno 3,5 milioni rispetto ai 55 milioni inizialmente previsti. Il nuovo Polo scolastico tecnico che sorgerà dentro il Polo della Meccatronica, dove si trasferiranno l’Iti Marconi e il Cfp Veronesi di Rovereto, è una delle opere più significative nel panorama dell´edilizia scolastica del Trentino. Un progetto per il quale sono stati stanziati 51,5 milioni di euro e che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’edilizia scolastica provinciale. Per definirne al meglio principi ispiratori e contenuti è stato avviato un percorso di confronto e condivisione che ha coinvolto un gran numero di soggetti: la stessa Presidenza della Giunta provinciale, tre assessorati (Istruzione e sport; Lavori pubblici, ambiente e trasporti; Industria, artigianato e commercio) il Dipartimento istruzione, università e ricerca della Provincia, i due istituti scolastici, Trentino Sviluppo, fino al Servizio edilizia pubblica e logistica della Provincia di Trento che ha materialmente predisposto gli elaborati sintetizzati nelle Linee guida. Coinvolto, naturalmente, il Comune di Rovereto, con il quale si è elaborata una proposta che cerca di raccordare al meglio gli aspetti territoriali, viabilistici, ambientali e, più in generale, l’integrazione della struttura con la città, tenendo conto del masterplan di riqualificazione urbanistica dell’ampia area che comprende anche l’attuale Polo tecnologico ed il nuovo Polo della Meccatronica. Oggi la Giunta provinciale ha quindi approvato le Linee guida per la realizzazione della struttura formativa, dando l´assenso all’avvio delle procedure necessarie per predisporre la progettazione a base di gara e per la successiva attività amministrativa e gestionale riguardante l´appalto dell’opera, per la quale è stato stanziato un importo complessivo di euro 51.500.000. Una cifra considerevole, frutto di un´accurata pianificazione e razionalizzazione. In origine era infatti previsto di realizzare due distinte strutture: il nuovo Centro “Veronesi”, i cui costi previsti erano di 20 milioni di euro, e il nuovo Istituto “Marconi”, il cui importo era di 35 milioni di euro. La creazione di un unico polo scolastico, con il Polo della Meccatronica, consentirà una parziale condivisione di spazi e di strutture tra i due istituti e un risparmio di spesa di almeno 3 milioni e mezzo di euro. Nel dettaglio le due nuove sedi che ospiteranno il Centro di Formazione Professionale "Veronesi”, nonché l’Istituto Tecnico Industriale "G. Marconi" saranno dotate di tutte le soluzioni tecniche e logistiche all’avanguardia, con grande attenzione all’aspetto formativo e della didattica. Le scuole saranno dotate di aule laboratori polivalenti multimediali, laboratori tematici o di base, dotati di attrezzature “leggere” correlate alle diverse aree disciplinari (aree linguaggi, scienze integrate, tecnologia e multimediale). Ci sarà poi l’area dell’operatività e della sperimentazione applicata che si avvale di spazi differenziati ma tra loro complementari: laboratorio di progettazione e produzione multimediale, laboratori / isole articolati nelle diverse aree tecnologiche e scientifiche con attrezzature destinate alle indagini, alla progettazione-produzione, alla conduzione di processi produttivi. Per quanto attiene alla scelta del contraente, il documento indica una procedura che prevede il contestuale affidamento di parte della progettazione e della totale realizzazione della struttura al fine di renderla disponibile nel minor tempo possibile.  
   
   
POLO MECCATRONICA: A COORDINARLO SARA´ RINO TAROLLI  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Il presidente e Ceo di Dana Italia di Arco Rino Tarolli sarà il coordinatore del Comitato di indirizzo del progetto industriale e tecnico-scientifico della Meccatronica di Rovereto, su incarico della Giunta provinciale. Tarolli ha incontrato il 3 febbraio il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, presente anche il presidente di Assindustria Paolo Mazzalai, a testimonianza della condivisione di una scelta che va nella direzione di coagulare attorno al Polo della meccatronica una vera e propria filiera di imprese di eccellenza. Tarolli ha confermato la sua disponibilità ad assumere questo incarico nella consapevolezza che il sistema trentino delle imprese, della scuola e della ricerca ha tutte le potenzialità per sviluppare una piattaforma innovativa per attività di ricerca e sviluppo e produttiva al servizio delle migliori esperienze locali ma al contempo attrattiva a livello internazionale. La Provincia ha deciso di istituire un Comitato di indirizzo incaricato di definire e attuare gli indirizzi strategici con cui si dovrà dare contenuto al progetto della Meccatronica. Lo stesso, presieduto da Tarolli, sarà prossimamente integrato con altre competenze. Tarolli è stato individuato dalla Provincia autonoma di Trento come coordinatore del Polo della meccatronica per la sua vasta esperienza alla guida di un´azienda leader a livello mondiale. La Dana di Arco è infatti il quartier generale del Gruppo Heavy Vehicle Technologies & Systems -Europe della corporation americana Dana Co., specializzata nella produzione di sistemi di trazione di veicoli stradali e non stradali. La sede trentina coordina anche le attività degli altri stabilimenti della Dana in Italia, Europa e Asia, e ha siglato recentemente una joint ventures con un altro colosso industriale, Bosch. La decisione della Giunta rispecchia la scelta strategica operata dalla Provincia: il Polo di Rovereto diventerà di fatto una piattaforma integrata nel quale si incontreranno da un lato la filiera della conoscenza e delle competenze di tipo formativo-educativo e dall´altra le imprese specializzate nei diversi ambiti della meccatronica. Il Polo, insomma, che sta prendendo forma anche per quanto riguarda la sua parte "fisica", infrastrutturale, sarà caratterizzato da un forte orientamento verso le imprese. "Si tratta - hanno sottolineato Dellai e Olivi nel corso dell´incontro di stamani - in primo luogo di un progetto di politica industriale, che mette al centro lo sviluppo della competitività della piattaforma produttiva del Trentino nel suo complesso. Puntiamo ad un settore, quello della meccatronica, in forte espansione, che assorbe competenze di tipo di diverso - meccanica, elettronica e informatica - e nel quale operano già ora alcune importanti aziende con sede in Trentino. La scelta del coordinatore del progetto riflette in altre parole la connotazione molto "concreta" e industriale che il Polo dovrà assumere, ma anche il carattere innovativo di questa scommessa. Tarolli rappresenterà anche la figura attorno alla quale si raccoglieranno anche le altre competenze presenti nella Meccatronica di Rovereto, provenienti dal mondo della scuola e dell´alta formazione. E´ proprio dall´integrazione di queste competenze che scaturirà il vero valore aggiunto del Polo, un network ad un tempo tecnologico e scientifico che farà da volano all´attività produttiva". Dal canto suo Tarolli, nel confermare la sua disponibilità ad assumere l´incarico, si è detto consapevole che il sistema trentino, con il suo patrimonio industriale, ma anche con le sue scuole, con la sua Università e i suoi centri di ricerca ha, oggi, tutte le potenzialità per sviluppare una piattaforma competitiva a livello mondiale nel campo della meccatronica e dell´automazione, capace di svolgere un ruolo di "attrattore" anche nei confronti di realtà industriali esterne al territorio.  
   
   
SCIENZE E TECNOLOGIA DECISIVI PER LE COMPETENZE DI CITTADINANZA NEI GIOVANI A ROVERETO O UN SEMINARIO DEL CENTRO DI FORMAZIONE INSEGNANTI  
 
Rovereto, 6 febbraio 2012 - Nello stesso giorno in cui la Giunta provinciale ha approvato la certificazione delle competenze a conclusione del percorso decennale dell’obbligo scolastico, il 3 febbraio, a Rovereto, presso l’aula magna del Liceo Rosmini”, s’è tenuto il quarto ed ultimo Seminario promosso dal Centro per la formazione e aggiornamento insegnanti sulle competenze per la cittadinanza: dopo quello sui linguaggi, sulla matematica e sull’asse storico sociale, l’ultimo su “Scienze e Tecnologia per il cittadino”. In apertura, il saluto delle autorità, poi relazioni e dibattito. Il quarto Seminario organizzato dal Centro formazione e aggiornamento Insegnanti di Rovereto, a supporto della introduzione dei nuovi Piani di studio relativi al Secondo Ciclo della Provincia di Trento, non ha potuto ignorare la delibera che proprio oggi la Giunta provinciale ha approvato con l’importante novità dell’introduzione a partire da quest’anno della “certificazione delle competenze” per tutti gli studenti che termineranno il secondo anno delle superiori, a conclusione dei primi dieci anni dell’obbligo scolastico. L´incontro odierno era centrato sul ruolo dell’insegnamento delle Scienze e della Tecnologia proprio nel biennio di fine obbligo d´istruzione. Un momento di confronto significativo, collocato all´interno di un programma di approfondimento e di studio incentrato sulle discipline che costituiscono gli assi portanti culturali degli istituti superiori, ovvero matematica, scienza, tecnologia, storia e linguaggio. Assente l’assessore provinciale all’istruzione, Marta Dalmaso, per un impegno improvviso, il dirigente Enzo Latino del Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca ha fatto il punto sul percorso ormai avanzato di implementazione dei piani di studio per il primo e per il secondo ciclo di istruzione e formazione, ricordando come il tema del ruolo centrale dell’insegnamento delle scienze e della tecnologia è stato sempre presente, anche perché è innegabile la loro centralità nella dimensione orientativa degli studenti. L’assessore all’istruzione del Comune di Rovereto, Giovanna Sirotti, anche nel ruolo di presidente del Museo Civico, ha voluto riconfermare l’apprezzamento per l’obiettivo comune a tutti i Seminari di “formazione per il cittadino e la cittadinanza”. Un obiettivo, che a Rovereto trova terreno fertile anche per la presenza e l’azione formativa in collegamento con le varie scuole svolta proprio dal Museo Civico della città. Coordinato da Cristiana Bianchi e da Aldo Gabbi, del Centro Formazione insegnanti di Rovereto, il Seminario è entrato nel vivo con l’intervento dell’esperto nazionale Mario Fierli, referente per l’Istruzione tecnica nel Comitato scientifico per i Piani di Studio provinciali e autore di libri di testo che hanno fatto la storia dell’educazione tecnica nella scuola moderna, che ha fugato ogni illusione sullo stato dell’arte nella scuola italiana riguardo al ruolo delle scienze e della tecnologia. “La scuola trentina è messa bene anche nelle indagini internazionali” ha detto, “ma i risultati degli studenti italiani sull’apprendimento delle discipline scientifiche sono decisamente deludente”. Le potenzialità sono davvero enormi sulla capacità dell’asse scientifico e tecnologico di aiutare gli studenti a sapersi orientare meglio per il loro futuro, mettendo nel piatto del loro ingresso in società proprio le competenze di cittadinanza acquisite con questo insegnamento/apprendimento, “ma la strada da fare è ancora lunga”, c’è da prendere consapevolezza sugli strumenti interni alla disciplina, sulle metodologie adottate, sul ruolo del docente/adulto che deve e può aiutare gli studenti in questa direzione. Lo studio corretto delle discipline scientifiche “non dà risultati solo nell’abito specifico della scienza e della tecnologia “ma integra il pensiero scientifico e tecnologico nel più vasto ambito della storia delle idee”. Paolo Rigo, dirigente scolastico in Veneto, esperto nell’ambito dell’orientamento scolastico e presenza attiva nel gruppo di lavoro sulla Certificazione delle competenze per l’asse tecnologico scientifico, ha poi proposto una riflessione sulla funzione orientativa delle scienze e della tecnologia. Bruna Baggio, docente presso l’ufficio Scolastico regionale della Lombardia ed esperta sulle certificazioni Ocse Pisa, ha presentato il quadro di riferimento per le scienze dell’indagine Ocse Pisa, che individua la competenza scientifica come fondamentale per partecipare attivamente alla società, esercitare i diritti di cittadinanza, fare scelte consapevoli nella propria vita. In conclusione, Silvia De Francesco, docente di Fisica presso il Liceo Scientifico Galilei di Trento, e Stefano Oss, docente presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Trento, hanno presentato l’esperienza laboratoriale e la sua importante ricaduta sul lavoro in classe.  
   
   
RICERCATORI: UN AIUTO DALLA REGIONE TOSCANA PER POSIZIONARSI AL MEGLIO SUGLI EURO-PROGRAMMI  
 
 Firenze, 6 febbraio 2012 – Favorire la “qualificata partecipazione” di università, organismi di ricerca, ricercatori, imprese pubbliche e private toscane ai bandi europei del settimo Programma Quadro (2007-2013) nella ricerca. Serve a questo un avviso pubblico adottato da Regione Toscana che dà la possibilità di ottenere contributi a fondo perduto, stanziando 725 mila euro, con l’obiettivo di aiutare la Toscana della ricerca a competere con maggiore efficacia per i successivi finanziamenti europei. “Una sorta di pre domande – sintetizza Stella Targetti – per preparare al meglio la presentazione delle domande ufficiali”. I soggetti interessati hanno tempo fino al prossimo 24 febbraio per far pervenire, a Regione Toscana, le richieste di partecipazione: saranno valutate da un apposito “nucleo” in base a precisi criteri già indicati nell’avviso pubblico. I contributi concessi da Regione Toscana (da 5 a 15 mila euro per ogni domanda presentata) sono finalizzati a presentare successive proposte alla Commissione Europea in base ai contenuti del Programma Quadro 2007/2013: le somme erogate saranno recuperate qualora le proposte non vengano presentate all’Ue entro la scadenza del 30 marzo 2013. Gli ambiti disciplinari su cui la ricerca toscana può presentare progettualità sono numerosi: dalla salute all’agricoltura, dall’ambiente (compresi i cambiamenti climatici) alle nanoscienze, dalle biotecnologie ai trasporti. “Si è appena concluso – sottolinea la vicepresidente Stella Targetti con delega alla ricerca – un tour toscano nelle tre città universitarie: numerosi i ricercatori che hanno partecipato e ai quali abbiamo illustrato non solo il nostro bando sui 200 assegni di ricerca (6 milioni di euro da Regione Toscana più altrettanti da Università e imprese, ndr) ma anche questo ulteriore avviso pubblico. Un avviso con il quale potenziamo il nostro sistema di ricerca fornendo contributi preliminari che mettano Università, ricercatori ma anche aziende private in grado di partecipare nei modi migliori alle call europee”. “Mi permetto di sottolineare senza alcun commento – nota Stella Targetti – come l’importo che siamo riusciti a ritagliare per aiutare i nostri ricercatori a posizionarsi al meglio sugli scenari europei sia esattamente quello che Rai si appresta a concedere ad Adriano Celentano nel caso che la sua partecipazione allo scenario di Sanremo raggiunga le tre serate”.  
   
   
VDA: RICONOSCIMENTO DEI DIPLOMI UNIVERSITARI DELL’AREA SANITARIA  
 
Aosta, 6 febbraio 2012 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che, con deliberazione della Giunta pubblicata sul Bur della Regione n. 2 del 10 gennaio 2012, sono state approvate le modalità di riconoscimento dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria, ai fini dell’esercizio professionale dei titoli conseguiti conformemente all’ordinamento in vigore anteriormente all’emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali relativi ai diplomi universitari stessi, secondo le indicazioni del Ministero della Salute (Legge 42/1999-Dpcm 26 luglio 2011). Il riconoscimento dell’equivalenza del titolo è attribuito ai soli fini dell’esercizio professionale, sia subordinato che autonomo, ed è condizionato al raggiungimento di un determinato punteggio previsto dal Dpcm 26 luglio 2011. Qualora non sia raggiunto il punteggio previsto, il riconoscimento è subordinato all’effettuazione di un percorso di compensazione formativa stabilito in base a criteri individuati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Per quanto riguarda i titoli richiesti, possono essere presi in considerazione esclusivamente i titoli che rispondono alle seguenti caratteristiche: devono essere stati conseguiti entro il 17 marzo 1999, e il relativo corso formativo deve essere iniziato entro il 31 dicembre 1995; devono essere stati conseguiti conformemente all’ordinamento in vigore anteriormente all’emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali relativi ai diplomi universitari; devono aver consentito l’esercizio professionale, in conformità all’ordinamento allora vigente; i relativi corsi di formazione devono essere stati regolarmente autorizzati dalla Regione autonoma Valle d’Aosta o da altri enti preposti allo scopo, e svolti nell’ambito nel territorio della Valle d’Aosta. Per consentire la valutazione del titolo, dovranno essere fornite idonee specificazioni con riguardo alla durata del corso di formazione e l’esperienza lavorativa. Si precisa dunque che, seguendo la calendarizzazione definita dalle Regioni di concerto con il Ministero della Salute, in questa prima fase, sono aperti i termini di presentazione delle domande per il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento, ai titoli universitari abilitanti alle Professioni Sanitarie di tecnico audiometrista, tecnico sanitario di laboratorio biomedico, tecnico sanitario di radiologia medica, tecnico di neurofisiopatologia, tecnico ortopedico, tecnico audioprotesista, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, igienista dentale e dietista. Tutta la documentazione riguardante la procedura, ivi compreso il fac-simile di domanda di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli, è pubblicata sul sito dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, al quale gli interessati potranno richiedere eventuali ed ulteriori informazioni (tel. 0165/274255). Le domande dovranno essere spedite al suddetto Assessorato, con raccomandata Ar, entro il termine del 2 marzo 2012.  
   
   
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI ALLA FINE DEI DIECI ANNI D’OBBLIGO  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Da quest’anno, per gli studenti che completeranno l’obbligo scolastico alla fine del biennio superiore, ci sarà una novità importante: la certificazione delle competenze acquisite in dieci anni di obbligo scolastico. Una novità, che interessa sia gli istituti provinciali sia quelli paritari, sia l’istruzione che la formazione professionale. È quanto deciso il 3 febbraio dalla Giunta su proposta dell’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso. La decisione di riguarda l’adozione del modello per la certificazione delle competenze al termine del biennio conclusivo dell´obbligo di istruzione a partire dall´anno scolastico 2011-2012; l´atto contiene sia il modello di certificazione sia le indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’ obbligo d’istruzione. Per ora riguarderà gli studenti del secondo anno delle superiori (biennio conclusivo dell’obbligo), poi ci sarà anche la certificazione delle competenze alla fine del secondo ciclo superiore, come previsto dalla riforma e dai piani di studio provinciali.. Si tratta di una novità importante, che non sostituisce ma affianca i tradizionali strumenti di valutazione degli apprendimenti degli studenti. Rispetto al tradizionale documento di valutazione, che valuta gli apprendimenti e si riferisce ad un periodo limitato dell’anno scolastico, il valore aggiunto della certificazione è costituito, in particolare, da due elementi: si riferisce all’esito di un processo formativo decennale e considera le competenze di base dei quattro assi culturali nel loro intreccio con quelle di cittadinanza. L’art. 9 del Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti nonché sui passaggi tra percorsi del secondo ciclo prevede che al termine del biennio conclusivo dell’obbligo d’istruzione e al termine del secondo ciclo, il consiglio di classe certifichi le competenze degli studenti avendo a riferimento quanto previsto dai piani di studio provinciali; prevede inoltre che spetti alla Giunta provinciale adottare i modelli da utilizzare nelle istituzioni scolastiche in raccordo con quelli nazionali. A livello nazionale, il predetto modello è stato adottato già dallo scorso anno. Con la decisione di oggi anche per la provincia di Trento viene adottato tale modello a partire dall’anno scolastico 2011/2012, in raccordo con quanto previsto a livello nazionale, ma tenendo conto delle peculiarità contenute nei regolamenti provinciali. Nello specifico, il modello adottato dalla Giunta provinciale prevede una maggiore visibilità per le competenze di cittadinanza che sono inserite a tutta pagina e non riportate in fondo alla pagina come avviene nel modello nazionale. “In questo modo - sottolinea l´assessore Dalmaso - si vuole rimarcare che le discipline sono strumenti che i docenti utilizzano, sulla base di una idonea progettazione, non solo per garantire gli apprendimenti in funzione delle competenze di base ma anche per promuovere lo sviluppo di quelle competenze chiave di cittadinanza ritenute fondamentali anche dall’Unione europea per favorire il pieno sviluppo della persona, quale cittadino che è in grado di agire in modo consapevole e responsabile. Pertanto il Consiglio di classe, al fine di attribuire il livello per ciascun asse culturale, terrà conto non solo dei risultati raggiunti in relazione alle competenze previste per ciascun asse ma anche di quanto lo studente, grazie al percorso scolastico, ha sviluppato le competenze di cittadinanza.” La definizione per livelli di competenza si esprime secondo una scala che si articola su tre livelli: base, intermedio e avanzato. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. In tal caso nel verbale del Consiglio di classe è riportata la relativa motivazione e sono indicate le misure per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Il modello è unico per tutte le istituzioni scolastiche e formative provinciali e potrà essere migliorato in seguito a monitoraggio da effettuarsi nella fase di prima applicazione. Il testo integrale della delibera con i due allegati si può consultare e scaricare, a partire da martedì 7 febbraio 2012 dal portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
SCUOLA, APERTO A PARMA IL BANDO PER LE BORSE DI STUDIO CONTRIBUTI PER GLI STUDENTI DELLE PRIME DUE CLASSI DELLE SUPERIORI. DOMANDE FINO AL 27 FEBBRAIO  
 
Parma, 6 febbraio 2012 – Sarà aperto fino al prossimo 27 febbraio il bando per le borse di studio per gli studenti delle prime due classi delle scuole superiori di Parma e del Parmense, emanato dalla Provincia sulla base della legge regionale 26/2001 sul diritto allo studio. Le borse di studio sono destinate agli alunni che risiedono sul territorio regionale, che frequentano i primi due anni delle scuole superiori del sistema nazionale d’istruzione e che hanno una certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) con un valore non superiore a € 10.632,94 (riferita alla situazione economica del nucleo familiare di appartenenza per l’anno 2010). La certificazione Isee è rilasciata gratuitamente dai Centri di assistenza fiscale (Caaf) convenzionati con l’Inps e dagli Uffici Inps. Condizione necessaria per poter ottenere il contributo è il completamento dell’anno scolastico (la verifica verrà richiesta alla scuola frequentata dall’alunno). Gli studenti che, oltre a possedere gli altri requisiti, nello scorso anno scolastico hanno ottenuto la media del sette avranno una borsa maggiorata del 25%. Borsa maggiorata anche per gli alunni in situazione di handicap certificato, ferma restando la condizione di aver completato l’anno scolastico. Le domande possono essere presentate fino alle ore 13 del 27 febbraio 2012 alle segreterie delle scuole frequentate. Bando e modulo di domanda si possono ritirare alla segreteria della scuola o scaricare dal sito www.Scuola.parma.it. Per informazioni ci si può rivolgere al Servizio Scuola della Provincia di Parma (viale Martiri della Libertà 15) o all’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia di Parma (piazza della Pace, 1), aperti al pubblico dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì e dalle 15 alle 17 il lunedì e giovedì. Info anche sul sito www.Scuola.parma.it    
   
   
AOSTA: RICONOSCIMENTO DEI DIPLOMI UNIVERSITARI DELL’AREA SANITARIA  
 
Aosta, 6 febbraio 2012 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che, con deliberazione della Giunta pubblicata sul Bur della Regione n. 2 del 10 gennaio 2012, sono state approvate le modalità di riconoscimento dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria, ai fini dell’esercizio professionale dei titoli conseguiti conformemente all’ordinamento in vigore anteriormente all’emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali relativi ai diplomi universitari stessi, secondo le indicazioni del Ministero della Salute (Legge 42/1999-Dpcm 26 luglio 2011). Il riconoscimento dell’equivalenza del titolo è attribuito ai soli fini dell’esercizio professionale, sia subordinato che autonomo, ed è condizionato al raggiungimento di un determinato punteggio previsto dal Dpcm 26 luglio 2011. Qualora non sia raggiunto il punteggio previsto, il riconoscimento è subordinato all’effettuazione di un percorso di compensazione formativa stabilito in base a criteri individuati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. : devono essere stati conseguiti entro il 17 marzo 1999, e il relativo corso formativo deve essere iniziato entro il 31 dicembre 1995; devono essere stati conseguiti conformemente all’ordinamento in vigore anteriormente all’emanazione dei decreti di individuazione dei profili professionali relativi ai diplomi universitari; devono aver consentito l’esercizio professionale, in conformità all’ordinamento allora vigente; i relativi corsi di formazione devono essere stati regolarmente autorizzati dalla Regione autonoma Valle d’Aosta o da altri enti preposti allo scopo, e svolti nell’ambito nel territorio della Valle d’Aosta. Per consentire la valutazione del titolo, dovranno essere fornite idonee specificazioni con riguardo alla durata del corso di formazione e l’esperienza lavorativa. Si precisa dunque che, seguendo la calendarizzazione definita dalle Regioni di concerto con il Ministero della Salute, in questa prima fase, sono aperti i termini di presentazione delle domande per il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento, ai titoli universitari abilitanti alle Professioni Sanitarie di tecnico audiometrista, tecnico sanitario di laboratorio biomedico, tecnico sanitario di radiologia medica, tecnico di neurofisiopatologia, tecnico ortopedico, tecnico audioprotesista, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, igienista dentale e dietista. Tutta la documentazione riguardante la procedura, ivi compreso il fac-simile di domanda di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli, è pubblicata sul sito dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, al quale gli interessati potranno richiedere eventuali ed ulteriori informazioni (tel. 0165/274255). Le domande dovranno essere spedite al suddetto Assessorato, con raccomandata Ar, entro il termine del 2 marzo 2012.  
   
   
MOLISE: PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, IORIO PRECISA  
 
Campobasso, 6 febbraio 2012 - La Cgil Flc, attraverso organi di informazione, ha dato notizia della mancata approvazione del Piano di dimensionamento scolastico da parte della Regione Molise imputando la responsabilità in parte in capo alle Province, che non hanno prodotto nei tempi le rispettive proposte di Piani provinciali, e in parte alla Regione, che non avrebbe fatto nulla per sollecitare detti adempimenti. Quanto asserito non è rispondente alla verità. Infatti, non appena è pervenuta la nota del Miur circa la proroga al 31 gennaio 2012 dei termini per l´approvazione dei Piani di dimensionamento, il Presidente della Regione, Michele Iorio, che detiene la delega per l´Istruzione, ha provveduto ad inviare tempestivamente alle Province l´invito ad «attivarsi con ogni mezzo per acquisire entro il 30 dicembre 2011 il parere delle rispettive Conferenze provinciali sulle proposte di dimensionamento per consentire al Consiglio regionale l´approvazione del Piano regionale entro il 31 gennaio 2012».  
   
   
A TRENTO INTERVENTI A FAVORE DEI RAGAZZI CON DISTURBI DI APPRENDIMENTO ANCHE PER LE SCUOLE PARITARIE  
 
 Trento, 6 febbraio 2012 - La Giunta ha approvato il 3 febbraio, su proposta dell´assessore competente Marta Dalmaso, le assegnazioni finanziarie alle istituzioni scolastiche e formative paritarie per l’attuazione di interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento, così come già avvenuto per gli istituti provinciali. Con la delibera 2849 del 23 dicembre 2011 la Giunta aveva approvato le risorse assegnate alle istituzioni scolastiche e formative provinciali in attuazione delle disposizioni della legge provinciale 14 dell´ottobre 2011, per il potenziamento degli interventi a favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (D.s.a.), “per prevenire situazioni di difficoltà e di consentire il pieno sviluppo della personalità dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento, nell’ambito delle attività scolastiche”. L’assegnazione delle risorse finanziarie per le scuole paritarie ha gli stessi parametri e gli stessi vincoli per l’utilizzo fissati dalla precedente delibera per le scuole provinciali. La legge provinciale autorizza la spesa di euro 100.000 annuali per il triennio 2011-2013, sul Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale, attraverso un’assegnazione finanziaria alle istituzioni scolastiche e formative provinciali tesa a stimolare la programmazione di specifici interventi, in ragione delle particolari ed effettive necessità e con riferimento alla residua parte del corrente anno scolastico. Propone, quindi, di intervenire, con riferimento al corrente anno scolastico, fin da subito. Resta invariata anche la cifra assegnata alle scuole di Euro 107,00 per ogni studente con D.s.a., per una spesa complessiva pari ad Euro 24.717,00. La delibera è consultabile in versione integrale da martedì 07 febbraio 2012 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it  
   
   
“…E VISSERO TUTTI SICURI E CONTENTI…”, UNA MOSTRA PER PROMUOVERE LA SICUREZZA  
 
Firenze, 6 febbraio 2012 – Disegni dei bambini, poster, giochi, calendari, video, modellini, caschi. La sicurezza a 360 gradi: sul lavoro, ma anche a scuola, negli ambienti domestici, sulla strada, nell’alimentazione. E’ la mostra “… e vissero tutti sicuri e contenti…”, che l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia inaugura lunedì 6 febbraio alle ore 9 nella Sala delle Collezioni del Consiglio Regionale, Palazzo Bastogi, via Cavour 18. La mostra è rivolta agli insegnanti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, agli allievi e alle loro famiglie, agli operatori del settore, e in generale a quanti sono interessati a portare avanti nella scuola percorsi educativi in materia di sicurezza e salute nei luoghi di vita e di lavoro, e che dalla mostra potranno trarre spunti e idee. Nella mostra vengono presentati i materiali e le attività realizzati dalle scuole toscane vincitrici del bando di concorso indetto nel 2009 dalla Regione Toscana, dall’Inail e dall’Ufficio scolastico regionale, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita: 35 i progetti selezionati, premiati ciascuno con 5.000 euro. “Un’occasione importante per vedere più da vicino alcuni risultati del nostro impegno, ma anche un modo per valorizzare e divulgare esperienze positive e buone prassi – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Il drammatico problema degli infortuni, sul lavoro ma anche in ambito domestico, può essere affrontato solo con politiche integrate: vigilanza, controllo, prevenzione. E per la prevenzione è fondamentale partire dalla scuola: l’educazione dei giovani è un momento strategico molto importante per diffondere quella cultura della sicurezza e della salute che è alla base di un agire più attento e consapevole in coloro che saranno i lavoratori e i datori di lavoro di domani”. Il trend degli infortuni in Toscana - Nel corso dell’ultimo decennio, il fenomeno degli infortuni sul lavoro in Toscana si è progressivamente ridimensionato. Tra le possibili spiegazioni, sia la modifica del quadro produttivo regionale, con la diminuzuione di addetti a settori a maggior rischio infortunistico, sia l’adozione di interventi di prevenzione da parte delle aziende e degli operatori interessati, anche su stimolo delle autorità sanitarie preposte alla vigilanza della sicurezza nei luoghi di lavoro. Prendendo in considerazione gli infortuni denunciati all’Inail dal primo trimestre del 2004 al quarto trimestre del 2011, si passa dai 18.487 casi del primo trimestre 2004 ai 13.855 del quarto trimestre 2011, con un decremento del 33%. Quanto agli infortuni mortali, il trend 20o0-2011 mostra una indiscutibile tendenza alla riduzione del fenomeno: dai 51 casi del primo semestre 2000 si passa ai 23 del primo semestre 2011. Anche gli infortuni domestici sono una questione rilevante, con un’alta incidenza sulla popolazione, bambini e anziani soprattutto, e con esiti spesso molto gravi e invalidanti. Secondo i dati Istat del 2009, in Italia avvengono oltre 3 milioni di incidenti domestici l’anno. Non a caso, nel Piano regionale della prevenzione 2010-2012 uno dei temi prioritari è proprio la sicurezza in ambiente domestico.  
   
   
APPROVATO IL PIANO OPERATIVO GIOVANI 2012 DEL COMUNE DI TRENTO PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI 32 AZIONI SUL TERRITORIO COMUNALE  
 
 Trento, 6 febbraio 2012 - Su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha approvato il 3 febbraio il Piano Operativo Giovani per il 2012 relativo ai Piani Giovani di Zona del Comune di Trento, che prevede un totale di 32 iniziative. Su una spesa complessiva ammessa di € 233.621,03, la Provincia interverrà con un contributo di € 102.295,22, pari al 50% della spesa ammessa al netto di eventuali entrate da iscrizioni o da enti esterni al territorio. Nel dettaglio, i progetti approvati sono i seguenti. Piano operativo giovani delle Circoscrizioni Gardolo e Meano - "Imparare la musica" (spesa prevista € 6.200,00) - "Comune Agire Giovanile" (€ 14.390,45). Piano operativo giovani delle Circoscrizioni Centro storico/Piedicastello, Bondone e Sardagna: - "Incontri con le professioni" (€ 4.400,00) - "Eco-svarioni" (€ 10.180,00) - "Kicksound Festival" (€ 7.100,00) - "I fatti nostri: pensieri e parole" (€ 3.964,00). Piano operativo giovani delle Circoscrizioni di San Giuseppe/santa Chiara e Oltrefersina: - "Teatroltre - Laboratori teatrali identitari per adolescenti" (€ 7.166,82) - "Rap-presento, percorso musico/creativo sull´intercultura" (€ 9.000,00). Piano operativo giovani delle Circoscrizioni Argentario, Povo e Villazzano: - "Life reporter" (€ 3.952,00) - "Spring Explosion 2nd edition" (€ 6.150,00) - "Io ci tengo" (€ 1.980,00) - "Le voci dell´acqua" (€ 6.200,00). È infine previsto un progetto comune ai quattro piani, dal titolo "Sportello", nel quale rientrano le seguenti azioni: - "Designer per l´ambiente" (€ 7.845,00) - "F.a.s.e. 2012 - Formazione Animatori Sportivi Educatori" (€ 11.350,00) - "Teatro di cittadinanza attiva" (€ 6.600,00) - "Voce ai popoli" (€ 5.350,00) - "Cosmesi Ecobio: what?" (€ 2.659,50) - "Work in events" (€ 7.700,00) - "Orchestra Fuoritempo - Solidarietà e fratellanza" (€ 12.200,00) - "Scena Animae Mundi" (€ 6.308,50) - "Carovana della legalità e della cittadinanza" (€ 7.325,36) - "Fare i conti con la crisi: giovani e bilancio familiare come risposta" (€ 1.137,40) - "Scrivere con la luce: fotografare sogni" (€ 5.676,00) - "Creando insieme" (€ 1.500,00) - "Cantiere Europa: dai fondatori ai giovani costruttori del futuro" (€ 12.120,00) - "La fabbrica delle parole" (€ 6.230,40) - "L´artificio: dialoghi e seminario per giovani artisti" (€ 9.911,65) - "Il coach dei giovani volontari" (€ 6.171,00) - "Innesti" (€ 10.460,00) - "Open space! Open mind?" (€ 6.075,95 - "Guidiamo insieme sicuri" (€ 10.950,00) - "Promozione" (€ 15.367,00)  
   
   
LOMBARDIA: UN´EXPO A IMPATTO ZERO, ´VIA´ DELLA GIUNTA VARATA LA VALUTAZIONE AMBIENTALE,NASCE OSSERVATORIO ALLARGATO FORMIGONI E RAIMONDI: IL 56% DELLA SUPERFICIE DIVENTERÀ PARCO  
 
Milano, 6 febbraio 2012 - La Lombardia vuole un´Expo a ´impatto zero´ e per questo ha indicato, approvando la Valutazione di impatto ambientale (Via), gli interventi da mettere in atto, quali ad esempio l´uso di energie rinnovabili, il rispetto delle fasce di pertinenza dei corsi d´acqua, il corretto smaltimento dei rifiuti, una adeguata rete di trasporto pubblico, ecc. Queste e altre sono le azioni contenute nella delibera approvata il 2 febbraio dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, e illustrata dal presidente Roberto Formigoni, che dà il via libera alla realizzazione del sito espositivo. Lo stesso provvedimento istituisce un Osservatorio ambientale, che monitorerà tutto il processo inerente l´evento del 2015, dalla costruzione della piastra espositiva alla programmazione degli interventi di compensazione ambientale. ´La dimensione ambientale ha fatto parte da subito del progetto di Expo - ha spiegato Formigoni - ricordo infatti che almeno il 56 per cento della superficie sarà trasformato in un grande parco e che sarà dato ampio spazio alle vie d´acqua, che saranno la prosecuzione del parco stesso. Per questo oggi in Giunta approveremo la Valutazione di impatto ambientale come mesi fa abbiamo fatto con la Valutazione di impatto strategico (Vas)´. ´E´ stato un lavoro certosino ma anche molto serrato - ha commentato Raimondi - che consentirà all´Expo di rispettare i tempi di realizzazione e di continuare a correre puntuale verso il grande appuntamento che ormai cominciamo a vedere più vicino´. Evento A Impatto Zero - Sono previste compensazioni ambientali con opere a verde di rafforzamento della rete ecologica, di riqualificazione del reticolo idrico e a favore delle attività agricole, tali da compensare totalmente la perdita di valore ecologico dei suoli e le emissioni di Co2. La società Expo dovrà dunque occuparsi di: - potenziare la rete di trasporto pubblico; - programmare e organizzare gli eventi di maggior richiamo, in modo da distribuire i flussi in entrata/uscita; - diffondere l´uso di energie rinnovabili e adottare criteri di efficienza energetica superiori a quelli di legge; - ridurre la produzione dei rifiuti, che dovranno essere correttamente smaltiti; - rispettare le fasce di pertinenza dei corsi d´acqua; - adottare tutte le cautele per una corretta gestione del cantiere a tutela della salute dei cittadini; - realizzare un progetto di riqualificazione paesaggistica per il recupero finale dopo l´evento, con interventi a verde che valorizzino anche gli ambiti coltivati durante l´evento e che prefigurino il futuro previsto parco tematico. L´osservatorio - A garanzia del rispetto di tutte le prescrizioni, è istituito un Osservatorio Ambientale con la partecipazione della Regione, di Arpa, Asl, Ersaf, della Provincia di Milano, dei Comuni di Milano e Rho e della Società Expo. Il suo compito sarà proprio quello di monitorare l´avanzamento del progetto e la sua realizzazione, sia nella fase di cantiere, sia in quella di evento e di dismissione delle opere temporanee, nonché di individuare e programmare gli interventi di compensazione necessari per la ´certificazione´ di impatto zero dell´evento. Gestirà inoltre, con il supporto di Arpa, la divulgazione delle informazioni ambientali derivanti dalle azioni di monitoraggio di aria, rumori, acque, biodiversità. ´Per la prima volta - ha sottolineato Raimondi - è prevista la partecipazione di soggetti e associazioni di carattere ambientale che ne facciano richiesta´.  
   
   
2750 NUOVI ALBERI PRONTI A ´MANGIARE´ LO SMOG PRESENTATO PROGETTO COI LIONS, A DIMORA PIANTE ´NOSTRANE´ LA LOMBARDIA AUMENTA LE AREE VERDI E INSEGNA A RISPETTARLE  
 
Busto Arsizio/va, 6 febbraio 2012 - Più verde, aria più pulita e un paesaggio più bello grazie a una virtuosa sinergia. Questi gli obiettivi del progetto ´2500 alberi per le nostre città´, presentato il 3 febbraio a Busto Arsizio. Protagonisti dell´iniziativa sono Regione Lombardia, con l´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, l´Ersaf (Ente regionale per i servizi all´agricoltura e alle foreste) con il presidente Roberto Albetti, il Lions Club Distretto 108 Ib1 guidato dal governatore Danilo Francesco Guerini Rocco e il Comune di Busto Arsizio con il sindaco Gigi Farioli. ´Questa iniziativa - ha detto l´assessore Colucci - si inserisce pienamente nelle linee di promozione dell´ambiente e del verde della Regione, aggiungendosi al percorso virtuoso che abbiamo promosso per far crescere, anche in pianura, le aree verdi fruibili dai cittadini e da quanti vengono a visitare la nostra regione. E inoltre non dobbiamo dimenticare che le piante sono un ottimo rimedio contro lo smog´. Sei Province Più Verdi - Il progetto interessa 6 province e vede la virtuosa sinergia con le realtà del territorio, a partire proprio da Busto Arsizio, dove saranno piantumati ben 200 dei 1155 alberi destinati alla provincia di Varese (in 70 comuni). Nel Comasco saranno invece 407, 335 in provincia di Lecco, 607 saranno suddivisi tra quelle di Milano e Monza e Brianza; 250 in quella di Sondrio. In totale saranno dunque 2754 i nuovi alberi che, eccezion fatta per quelli destinati a Sondrio, saranno latifoglie autoctone della Lombardia come querce, faggi, betulle e frassini provenienti dal centro forestale e vivaistico curato dall´Ersaf a Curno (Bg). La loro messa a dimora dovrebbe avvenire, nello stesso giorno, in tutte le province interessate e con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni sensibili ai temi ambientale e della tutela del patrimonio verde, nella prima metà di marzo. Una Lezione Dal Verde - ´Questa iniziativa - ha aggiunto Colucci - ha un doppio valore: ambientale e culturale. Da una parte, infatti, aumentiamo le nostre aree verdi e, dall´altra, le facciamo conoscere e promuoviamo stili comportamentali per la loro tutela, coinvolgendo appunto ragazzi e associazioni, facendo comprendere anche a loro che i nostri boschi sono una ricchezza grande´. Il progetto si sposa con le azioni di Regione Lombardia a tutela del suolo. ´Iniziative come queste - ha concluso l´assessore - dimostrano nei fatti che Regione Lombardia è attenta al rispetto del territorio consumato e per questo invitiamo i Comuni a effettuare i loro interventi urbanistici utilizzando aree dismesse o ex cave e identificando, al contempo, aree dove mettere a dimora nuovi alberi che abbattono lo smog e abbelliscono anche il paesaggio lombardo´.  
   
   
AMBIENTE, RINA CERTIFICA DIPARTIMENTO REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 6 Febbraio 2012 - Confermata al Dipartimento Ambiente della Regione Liguria la Certificazione Iso 14001 da parte del Rina, già ottenuta, primo caso in Italia, nel 2004. La certificazione riguarda il sistema di gestione ambientale e le verifiche annuali attestano il rispetto degli impegni assunti per il continuo miglioramento nello svolgimento delle attività. Soddisfatta per il risultato ottenuto l’assessore all’Ambiente Renata Briano: “L’amministrazione pubblica deve essere la prima a portare avanti buone pratiche di sviluppo sostenibile. Continuare a investire nella certificazione ambientale ha questo significato e costituisce un punto di partenza per la definizione di strategie sempre più efficaci e capaci di valorizzare il ricchissimo patrimonio ambientale del territorio ligure”.  
   
   
LOMBARDIA: 1 MLN PER SICUREZZA VALLI BERGAMASCHE  
 
Milano, 6 febbraio 2012 - Un milione di euro per la messa in sicurezza di due tratti di strada provinciale nella Bergamasca interessate con una certa frequenza da frane e valanghe. E´ l´importo che, grazie a economie risultanti dalla ex Legge Valtellina, potrà essere destinato alla realizzazione di due interventi, uno in Val Brembana e l´altro in Val Serina. ´Si tratta - ha detto l´assessore regionale al Territorio Daniele Belotti - di due interventi molto importanti per la messa in sicurezza di due tratti di strada, in cui i frequenti fenomeni di frane o valanghe creano forti disagi alla viabilità e mettono seriamente a rischio la sicurezza di chi vi transita, oltre che le infrastrutture stesse´. ´Con i 450.000 euro destinati al primo intervento - ha spiegato l´assessore - potranno essere completate le opere di difesa passiva a Valleve, lungo il versante del Monte Pegherolo, caratterizzato da diversi canaloni lungo i quali, nei periodi invernali particolarmente ricchi di precipitazioni nevose, si sviluppano notevoli fenomeni valanghivi, che vanno a scaricarsi su alcuni tratti della Strada Provinciale 2, creando accumuli anche di 3 metri. Le opere ´ferma neve´ erano già state realizzate lungo i canali principali e ora, con questo intervento, le strutture di difesa potranno essere realizzate anche lungo i rimanenti canaloni, mettendo così in sicurezza ottimale l´intero versante´. ´Il secondo intervento, di 567.756 euro - ha proseguito Belotti - consentirà invece di prolungare il tratto di galleria artificiale già realizzata nel tratto Orrido della Val Serina, ad Ambria, completando così la messa in sicurezza di quel tratto stradale della Strada Provinciale 27, interessato da fenomeni di caduta massi, anche di notevole pezzatura. Dopo la realizzazione della galleria artificiale, che ha messo al riparo il tratto di strada più esposto a tali fenomeni, si procederà ora al prolungamento della galleria stessa e alla realizzazione di alcune opere di imbrigliatura in parete tramite reti in aderenza, riducendo così le situazioni di rischio per la circolazione stradale e per l´infrastruttura viaria stessa´. Dopo aver ottenuto, la scorsa settimana, l´autorizzazione dall´Autorità di Bacino del Po, alla quale era stata richiesta per competenza, sono stati predisposti gli schemi delle convenzioni attuative da sottoscrivere con la Provincia. ´Questi interventi - ha concluso Belotti - vanno ad aggiungersi agli ingenti investimenti effettuati per la messa in sicurezza delle Valli bergamasche e sono l´ennesima conferma del fatto che la Giunta regionale sta investendo tantissimo nella messa in sicurezza di frane e corsi d´acqua nella nostra regione´.  
   
   
UE: LA GESTIONE DEI RIFIUTI PUÒ ATTRARRE INVESTIMENTI E CREARE OCCUPAZIONE  
 
Bruxelles, 6 febbraio 2012 - La gestione dei rifiuti, se fatta in maniera efficiente, può attrarre investimenti e creare lavoro, secondo quanto afferma una risoluzione approvata giovedì scorso. Il testo affronta le problematiche sollevate da petizioni inviate da cittadini sul mancato rispetto della legislazione comunitaria nella gestione dei rifiuti. Sono necessari maggiori investimenti per predisporre strutture di gestione dei rifiuti efficienti e riuscire cosi a creare ricchezza e lavoro, affermano i deputati in una risoluzione approvata con 632voti a favore, 18 contrari e 22 astensioni. In particolare, l´industria del riciclo ha un potenziale europeo di mezzo milione di posti di lavoro. Il Parlamento chiede alla Commissione di proporre criteri più chiari per la creazione delle discariche e le distanze minime da scuole, case o ospedali per ridurre i rischi sanitari. I deputati propongono anche un sistema a colori per classificare i rifiuti per aiutare i cittadini comprendere il ciclo dei rifiuti e aumentare i tassi di riciclo. Applicazione delle norme comunitarie sui rifiuti - Gli Stati membri dovrebbero rispettare le normative comunitarie sulla gestione dei rifiuti senza incorrere in ritardi, e in particolare la direttiva quadro sui rifiuti del 2008, che stabilisce gli obiettivi di riciclo e riutilizzo e introduce l´obbligo di programmi nazionali di gestione e prevenzione. La data ultima per la trasposizione della direttiva negli ordinamenti nazionali era dicembre 2010, ma solo 6 Stati membri hanno rispettato la scadenza. I problemi principali evidenziati dalle petizioni ricevute dal Parlamento sono la mancanza di personale adeguato a livello locale e regionale, di risorse sufficienti e di un sistema di controllo efficiente a livello europeo. I deputati chiedono pertanto che si rinforzino le ispezioni, sia a livello comunitario sia nazionale. Crimine organizzato - Il Parlamento chiede, per migliorare la lotta alle infiltrazioni del crimine organizzato nel processo di gestione dei rifiuti, un sistema efficace di "monitoraggio finanziario" sui fondi comunitari erogati alle imprese, da parte di autorità locali e nazionali. Il contesto - Qualsiasi cittadino europeo può, individualmente o collettivamente, presentare una petizione al Parlamento europeo su una questione di competenza dell´Ue. La commissione delle petizioni ha ricevuto, per il periodo 2004-2010, 114 petizioni sula gestione dei rifiuti. Tali denunce provengono principalmente da Italia, Francia, Spagna e Irlanda. La commissione ha anche approvato 5 relazioni in seguito a visite investigative compiute in Italia (Campania), Irlanda, Francia (Fos-sur-mer), Gran Bretagna (Path Head landfill) e Spagna (Huelva).  
   
   
RIFIUTI, PUGLIA: RIFLESSIONE SULLE LIBERALIZZAZIONI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI  
 
Bari, 6 febbraio 2012 - “All´interno del quartiere fieristico abbiamo aperto un dibattito fondamentale sulla questione dei servizi pubblici locali in un momento in cui forte è la vocazione a liberalizzare i settori economici: a Mediterre siamo partiti dal concetto di una macro-regione mediterranea con patrimonio storico comune, caratteristiche omogenee e vocazioni convergenti e, in questa ottica, certamente siamo chiamati a reagire alla tendenza a liberalizzare aprendo i confini, incentivando il confronto e promuovendo le nostre eccellenze”. A dichiararlo l´Assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro sul tema dei servizi pubblici locali in materia di rifiuti. “Se la sfida è quella della concorrenza su competitività e qualità dei servizi il nostro tessuto regionale deve rispondere valorizzando le esperienze territoriali, promuovendo il patrimonio professionale e infrastrutturale senza timori reverenziali. Il Governo Regionale ha dato vita ad una semplificazione delle Ato nell´ottica di una semplificazione dei processi oltre che di una sempre maggiore responsabilizzazione dei territori. Non è tuttavia da trascurare – prosegue Nicastro – l´esigenza stringente di una ´unica lingua´ in materia di rifiuti dal Gargano a Capo di Leuca”. “Abbiamo in mente, in qualità di amministratori, un modello di gestione efficace, autonomo e autosufficiente territorialmente parlando, sia sul piano economico sia su quello della bontà dei processi. Vorrei – conclude l´Assessore – immaginare omogeneità dei servizi e delle tariffe in tutta la Regione. In questa ipotesi grande è il ruolo delle amministrazioni locali e degli altri attori territoriali che sono chiamati a ragionare, insieme alla Regione, su schemi e progetti ad ampio raggio”.  
   
   
FVG: 345 MILA EURO A COMUNI PER SMALTIMENTO RIFIUTI ABBANDONATI  
 
Trieste, 6 febbraio 2012 - La direzione regionale dell´Ambiente finanzierà 16 interventi di recupero di materiali ed immondizie abbandonati da ignoti sul suolo pubblico, per un investimento complessivo di circa 345 mila euro. Si sono chiusi il 31 gennaio, infatti, i termini posti dalla Regione Friuli Venezia Giulia per fare richiesta di finanziamento per ottenere le risorse necessarie a smaltire rifiuti abbandonati di varia tipologia . Il provvedimento è innovativo ed è stato voluto dal vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, per sostenere i Comuni che spesso si trovano alle prese con materiale ingombrante, in alcuni casi anche pericoloso, lasciato al di fuori delle idonee aree. "Le 16 domande accettate - ha commentato Ciriani - sono state presentate da Enti locali che avevano bisogno di risolvere urgentemente problemi di questa tipo. In particolare Aquileia, Sagrado, Staranzano, Zoppola e Sacile, Montereale Valcellina e Savogna d´Isonzo avvieranno il recupero, risolvendo problemi che persistono da anni. Bisognerebbe riflettere - ha concluso il vicepresidente - sul fatto che la maleducazione e l´incuria di poche persone implicano un investimento di quasi 350 mila euro per sanare il territorio: comportamenti che ledono gli interessi di tutta la collettività".  
   
   
LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI SITI CONTAMINATI  
 
Trento, 6 febbraio 2012 - Approvate il 3 febbraio dalla Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Alberto Pacher, le Linee guida per la caratterizzazione dei siti contaminati. Un provvedimento importante, che definisce: le modalità con cui debbono essere redatti i piani di caratterizzazione, come deve essere pianificato e condotto il piano di indagini, le metodologie che debbono essere adottate in campo e in laboratorio, la documentazione che deve essere prodotta e presentata agli enti ai fini della validazione ed approvazione. Le Linee sono state elaborate dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente e condivise con il Servizio Geologico e con l´Agenzia per la depurazione. "La normativa nazionale definisce solo criteri generali nel caso in cui si verifichi un evento potenzialmente in grado di contaminare un sito - commenta il vicepresidente Alberto Pacher -, lasciando alla discrezione dei tecnici e dei vari soggetti coinvolti la definizione dei molti dettagli tecnici che sono necessari ai fini di una conoscenza approfondita di tutti i temi ambientali. È evidente che tali libertà si traducono in piani di caratterizzazione disomogenei e incompleti, che richiedono da parte dell’Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente una complessa e articolata attività tecnica, con modifiche, rettifiche e richieste di integrazione dei piani presentati". Per risolvere queste difficoltà operative, sono state definite delle Linee guida contenenti indicazioni operative per la redazione del piano di caratterizzazione, nonché per la pianificazione e conduzione del piano di indagini. Il documento approvato oggi dalla Giunta provinciale standardizza dunque la procedura per le indagini dei siti contaminati, al fine di rendere più veloci e sistematiche le fasi di verifica e di controllo da parte delle autorità competenti. Il Piano di caratterizzazione di un sito potenzialmente inquinato, che dovrà essere inviato all´Appa per l´approvazione, dovrà necessariamente contenere la mappatura dei punti di prelievo dei terreni e delle acque sotterranee, la descrizione dei metodi di campionamento, la descrizione dei metodi di conservazione dei campione e delle procedure di controllo qualità. Il campionamento dovrà essere effettuato seguendo precise precauzioni, indirizzate ad evitare contaminazioni di ogni tipo. Dovrà inoltre essere presentata all´Appa, a cura del soggetto responsabile, una relazione descrittiva e analitica del piano di caratterizzazione, effettuata secondo un indice previsto dalle Linee guida. I risultati dovranno quindi essere validati dall´Appa, seguendo precise metodologie di lavoro, infine dovrà essere verificato i rispetto dei limiti fissati per legge, ovvero bisognerà verificare se uno dei marker supera le concentrazioni soglia di contaminazione oppure le concentrazioni soglia di rischio.