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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Maggio 2013
AL VIA IL 1°MESE EUROPEO DEL CERVELLO: 150 MILIONI DI EURO PER LA RICERCA SUL CERVELLO  
 
Bruxelles, 6 maggio 2013 - In occasione dell´avvio del 1°mese europeo del cervello, la Commissione europea ha stanziato circa 150 milioni di euro per 20 nuovi progetti internazionali per la ricerca sul cervello. Gli investimenti complessivi destinati dall´Ue a questo settore dal 2007 ammonteranno quindi a oltre 1,9 miliardi di euro. Il 1°mese europeo del cervello (#brainmonth) accender i riflettori sulla ricerca e l´innovazione europee in materia di neuroscienze, cognizione e settori correlati attraverso oltre 50 manifestazioni organizzate in tutta Europa nel corso del mese di maggio. Scopo dell´ iniziativa  illustrare i progressi compiuti nel settore e invocare un intervento pi¨´ incisivo per combattere le patologie del cervello. Un altro obiettivo ¨¨ sottolineare come gli studi sul cervello possano rivoluzionare l´informatica. L´azione coincide con il recente sforzo di rilancio della ricerca sul cervello attraverso nuovi e ambiziosi progetti promossi nell´Ue (progetto 1°Cervello umano in quanto iniziativa faro Tef ¨C Ip/13/54 e Memo/13/36) e negli Usa (progetto Brain). La Commissaria europea per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Mire Geoghegan-quinn ha dichiarato: Le patologie e i disturbi legati al cervello colpiranno potenzialmente molti cittadini europei. Curare le persone colpite già costa ai nostri sistemi sanitari 1,5 milioni di euro al minuto, un costo che destinato ad aumentare con l´invecchiamento della popolazione europea. La ricerca sul cervello pu¨° contribuire ad alleviare le sofferenze di milioni di pazienti e di chi li assiste. Le nuove scoperte sui meccanismi di funzionamento del cervello possono inoltre tradursi in numerosi servizi e prodotti innovativi per le nostre economie. Circa 165 milioni di europei svilupperanno probabilmente una qualche forma di patologia legata al cervello nel corso della loro vita. Man mano che la popolazione invecchia, cresce il numero di persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre malattie neurodegenerative o disturbi mentali legati all´età, con un conseguente forte aumento della spesa sanitaria. Di qui l´urgenza di trovare modi più efficaci per prevenire e curare le patologie cerebrali. Capire i meccanismi del cervello anche importante per mantenere le nostre economie all´avanguardia nel settore delle nuove tecnologie dell´informazione e dei servizi. Il 1°mese europeo del cervello sottolineerà l´importanza fondamentale della ricerca sul cervello e dell´ assistenza sanitaria per le nostre società e le nostre economie. Offrirà inoltre l´occasione di mettere in luce i successi dell´ Ue in questo settore, di dibattere sui futuri orientamenti della politica e della ricerca, di discutere su come migliorare la ripartizione delle risorse tra i paesi e al loro interno e di superare i tabù sulla salute mentale. Cfr. Anche Memo/13/390. Contesto I 20 progetti selezionati per i finanziamenti dell´Ue dovrebbero portare a nuove scoperte e innovazioni per quanto riguarda problemi importanti come il trauma cranio-encefalico, i disturbi mentali, il dolore, l´epilessia e i disturbi della condotta in età pediatrica. I progetti non possono essere resi noti prima della conclusione degli accordi di sovvenzione, ma dovrebbero iniziare tutti a partire da questa estate. L´industria e le piccole imprese partner svolgeranno un ruolo di primo piano in tre settori (disturbi mentali, epilessia e disturbi della condotta in età pediatrica) per promuovere l´innovazione e trovare soluzioni concrete. L´ Ue ha stanziato più di 1,9 miliardi di euro per la ricerca sul cervello dall´avvio del Settimo programma quadro di ricerca (2007-2013). Quest´ ultimo ha sovvenzionato 1 268 progetti con 1 515 partecipanti dell´ Ue e di altri paesi. Le possibilità di finanziamento per la ricerca sul cervello saranno mantenute nell´ambito dei tre pilastri (eccellenza scientifica, leadership industriale e sfide per la società ) del programma Orizzonte 2020, il prossimo programma dell´ Ue per la ricerca e l´innovazione. Particolare importanza rivestirà la tematica salute, evoluzione demografica e benessere, il cui obiettivo ¨¨ migliorare la comprensione, la diagnosi e la cura delle malattie. Il mese europeo del cervello proporrà oltre 50 eventi dedicati al cervello umano, tra cui conferenze, workshop, riunioni, corsi estivi e corsi didattici. Sei di questi eventi sono curati dalla presidenza irlandese dell´ Ue. La Commissione europea organizzerà due grandi conferenze, il 14 maggio a Bruxelles e insieme alla presidenza irlandese dell Ue il 27 e 28 maggio a Dublino. Elenco completo degli eventi e dei paesi interessati: http://ec.Europa.eu/research/conferences/2013/brain-month/index_en.cfm http://ec.Europa.eu/research/conferences/2013/brain-month/index_en.cfm?pg=home    
   
   
PERCHÉ I CAMBIAMENTI CLIMATICI COSTITUISCONO UN PROBLEMA SANITARIO IN EUROPA  
 
Bruxelles, 6 maggio 2013 - Si è detto molto sugli effetti dei cambiamenti climatici, ma si sa ancora poco sui problemi sanitari legati all´acqua che ne derivano. Gli scienziati adesso suggeriscono che quantità più grandi di precipitazioni e tempeste più forti potrebbero essere responsabili di problemi di stomaco in alcune parti dell´Europa. Il progetto Viroclime ha studiato le conseguenze dei cambiamenti climatici sul trasporto, il destino e la gestione del rischio dei patogeni virali nell´acqua. In un periodo di quattro anni, il progetto ha esaminato e cercato modi di gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e il rischio associato alle malattie virali. Con un finanziamento Ue di 2,4 milioni di euro, l´approccio è consistito nel creare modelli idrologici e migliorare gli strumenti per rintracciare virus dannosi provenienti dagli scarichi nelle acque europee e determinare di conseguenza i rischi per la salute. Secondo l´organizzazione mondiale della sanità (Oms), la mancanza di acqua potabile sicura interessa quasi 1 miliardo di persone. Si prevede inoltre che il 4 % del fardello globale di malattie potrebbe essere prevenuto migliorando l´approvvigionamento di acqua, i servizi igienici e l´igiene. È questo lo scopo del progetto Viroclime coordinato dal professor David Kay e dal dott. Peter Wyin-jones dell´Università di Aberystwyth nel Regno Unito. Nell´ambito del progetto sono stati condotti casi di studio e sono stati monitorati i livelli di virus in cinque luoghi particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale in Svezia, Spagna, Ungheria, Grecia e Brasile. Questi paesi sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici perché sono soggetti a pesanti precipitazioni. I test comprendevano l´analisi dei livelli di esposizione per valutare il rischio di malattia associato ai cambiamenti climatici come le pesanti precipitazioni. Sono stati ideati anche strumenti e sono stati introdotti nuovi metodi per trattare gli scarichi, raccogliere campioni di effluenti e di acqua e per analizzare la rilevazione quantitativa dei virus in questione. Sono stati adattati dei modelli a partire da modelli epidemiologici esistenti per testare le malattie virali all´interno della comunità mentre un´analisi di indicatore ha contribuito a tracciare qualsiasi rapporto tra i livelli di virus e gli standard della qualità dell´acqua. Sono stati testati anche i cambiamenti della concentrazione del virus nell´acqua e il rischio per le attività di salute pubblica come fare il bagno in acque inquinate o consumare crostacei. Il risultato di questo studio è la creazione di un grande database, contenente oltre 1 800 campioni, che permettono di testare una serie di virus intestinali e indicatori della qualità batterica dell´acqua. Questo a sua volta permette ai ricercatori di fare previsioni sulle variazioni delle concentrazioni di virus in diversi scenari di cambiamenti climatici. I partner del progetto dicono che i loro dati aiuteranno a informare le comunità politiche e scientifiche e il pubblico più in generale sulle probabili conseguenze dei cambiamenti climatici. Una recensione dello studio Viroclime è stata pubblicata sul Cambridge Journal, Epidemiology and Infection, con il titolo, "Extreme water-related weather events and waterborne disease". Per maggiori informazioni, visitare: Viroclime http://www.Viroclime.org/ Epidemiology and Infection - Cambridge Journal http://journals.Cambridge.org/action/displayabstract? frompage=online&aid=8843275 Organizzazione mondiale della sanità (Oms) http://www.Who.int/water_sanitation_health/en/  
   
   
LAZIO, RIVOLUZIONE DEL MERITO PER LA SANITA’: I DIRIGENTI SARANNO SELEZIONATI DA AGENAS  
 
 Roma, 6 maggio 2013 - La Regione Lazio introduce nuove norme per la nomina dei direttori generali di Asl, aziende ospedaliere e istituti di ricovero, con lo scopo di eliminare l´influenza della politica nelle scelte. Per il presidente, Nicola Zingaretti si tratta di "Una rivoluzione del merito e del valore delle persone". A valutare le domande di candidatura, che potranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione dell´avviso sulla Gazzetta ufficiale, sarà una terna di esperti nominata dall´Agenas, l´Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La Regione avrebbe diritto di nominare due suoi rappresentati in questa commissione, ma ha rinunciato ad esercitare questo potere. Prima, per essere inseriti nell´elenco dei candidati, per chi proveniva dal pubblico bastava essere stato direttore di unità operativa semplice, ora solo di unità operativa complessa. Mentre prima per chi proveniva dal privato era sufficiente aver avuto la direzione di una qualunque azienda a prescindere dagli addetti e dalla forma giuridica (anche aziende individuali), ora solo se amministratore unico, amministratore delegato, o presidente di un cda di spa. Ancora una novità sulla trasparenza: prima le domande erano in formato cartaceo con i curricula non pubblicati on line, ora la procedura sarà interamente informatizzata. "Apriamo una stagione nuova e rivoluzionaria - ha spiegato Zingaretti - andremo avanti con i provvedimenti ma intanto mettiamo una pietra miliare per la costruzione di nuova classe dirigente della sanità del Lazio basata sulla qualità. Selezionare le persone giuste è il primo passo per nuovo modello e per restituire fiducia a cittadini".  
   
   
LOMBARDIA. SAN RAFFAELE, ASSESSORE LAVORO: CAMBIAMO PASSO  
 
Milano, 6 maggio 2013 - Proseguirà nei prossimi giorni il tavolo di trattativa, riaperto da Regione Lombardia, per superare la situazione di crisi occupazionale all´ospedale San Raffaele di Milano. ´Vogliamo un cambio di passo - ha commentato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro - favorendo la considerazione, da parte dell´azienda, delle esigenze dei lavoratori e, parallelamente, da parte dei lavoratori, la consapevolezza di quali sono le esigenze aziendali´. Intanto il primo risultato raggiunto è la sospensione dei licenziamenti da parte dell´azienda fintanto che rimarrà aperto il tavolo in Regione. ´Serve senso di responsabilità da parte di tutti´, ha commentato l´assessore. ´Sono certa - ha concluso - che ciascuno possa e debba fare la sua parte, anche nell´interesse primario della salute delle persone che si riferiscono a questo polo sanitario di eccellenza´. Le parti si incontreranno domani pomeriggio in Regione per riprendere il dialogo sul cammino da intraprendere.  
   
   
ASSISTENZA SANITARIA IN EUROPA: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, “FONDAMENTALE INTEGRAZIONE TRA SISTEMI SANITARI DI TUTTI PAESI”  
 
 Perugia, 6 maggio 2013 - Far crescere la competitività delle Regioni in campo sanitario orientandole, sempre di più, verso il panorama internazionale e l´Europa: è l´obiettivo del progetto "Mattone internazionale", nell´ambito del quale la Regione Umbria ha organizzato, per il 10 maggio al Decohotel di Perugia dalle ore 9 alle 18, un workshop di approfondimento sulla Direttiva europea relativa all´applicazione dei diritti dei pazienti attinenti all´assistenza sanitaria transfrontaliera, dedicato agli addetti ai lavori e al quale parteciperanno esperti internazionali e nazionali che porteranno i loro contributi sulla tematica. "La Direttiva del 2011 - ha spiegato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini - fissa le regole in base alle quali i cittadini dell´Unione Europea potranno usufruire di prestazioni sanitarie in un Paese europeo diverso da quello di residenza. L´obiettivo principale quindi, è quello di agevolare l´accesso dei cittadini europei a un´assistenza sanitaria sicura e di elevata qualità - come sancito dalla Corte di Giustizia dell´Unione - promuovendo la cooperazione tra gli Stati Membri, nel pieno rispetto delle loro competenze relative all´organizzazione e alla prestazione dei sistemi sanitari nazionali". La presidente - che già nella fase di approvazione del testo della Direttiva, in veste di parlamentare europeo ha evidenziato l´importanza di garantire in maniera sostanziale il diritto alla mobilità dei pazienti in Europa, ha sottolineato: "Il lavoro del Ministero della salute nel supportare le Regioni italiane nell´applicazione della Direttiva europea, intende approfondire sempre più questo tema per favorire una maggiore integrazione tra i sistemi sanitari dei vari Stati europei. La Regione Umbria - ha ricordato - segue con grande interesse queste tematiche che necessitano di approfondimenti visto che l´assistenza sanitaria non può essere considerata alla pari di un qualunque altro servizio erogato nel mercato interno, ma il diritto alla salute si sostanzia nel diritto a ricevere cure e assistenze a cominciare dal proprio paese d´origine, così come il diritto alla mobilità dei pazienti non può essere la scappatoia per il disimpegno di alcuni Stati membri a non investire nei servizi sanitari a livello nazionale, obbligando di fatto i cittadini alla migrazione sanitaria e non alla scelta". "Per la realizzazione del progetto ´Mattone internazionale´, al quale aderisce la Regione Umbria, con la regia del ministero della salute e il coordinamento della Regione Veneto, affiancata dalla Regione Toscana e per la realizzazione del quale è stato individuato un gruppo di lavoro misto tra regione e aziende ospedaliere e sanitarie - ha spiegato il direttore regionale Emilio Duca - punta alla formazione e informazione di tutti i soggetti che, a vari livelli, si occupano di sanità nelle strutture ministeriali, nelle Regioni, nelle Aziende sanitarie ed Ospedaliere, per promuovere la divulgazione sul territorio nazionale delle politiche comunitarie in ambito sanitario, informare sulle possibilità di accesso ai programmi europei per la ricerca e l´innovazione, promuovere il coinvolgendo attivo delle Regioni nel dibattito sanitario internazionale e nella partecipazione alle politiche di salute dell´Organizzazione Mondiale della Sanità e delle altre Agenzie internazionali. " La Regione Umbria, in continuità con l´esperienza compiuta con le precedenti iniziative a cui è stato dato il nome ´Mattoni´, ha intrapreso un percorso per rispondere all´esigenza condivisa di portare la sanità delle Regioni in Europa e l´Europa nei Sistemi Sanitari delle Regioni Italiane - ha aggiunto Duca - In pratica il progetto prevede di sviluppare forme di collaborazione a livello nazionale ed indica, tra i propri obiettivi, l´aumento della competenza e della competitività delle Regioni Italiane in ambito europeo ed internazionale sulle tematiche sanitarie. È prevista inoltre, l´attivazione di specifici meccanismi per l´incentivazione e la partecipazione qualificata di tutti i destinatari alle politiche di salute in ambito europeo ed internazionale". Proprio con la finalità di favorire lo scambio di informazione e competenza, nonché il confronto tra gli addetti ai lavori, la Regione Umbria, in coerenza con il ruolo di coordinatore nazionale sulla mobilità sanitaria, ha curato l´organizzazione del workshop sulla direttiva europea relativa all´applicazione dei diritti dei pazienti relativi all´assistenza sanitaria transfrontaliera.  
   
   
SANITÀ: LEGGE 162/98, REGIONE SARDEGNA PROROGA PIANI 2012 FINO AD APPROVAZIONE FINANZIARIA  
 
Cagliari, 6 maggio 2013 - I piani personalizzati proseguono. Nessuno stop ai piani personalizzati di sostegno per i disabili gravi 2012 (legge 162/98) da attuarsi nel 2013, in attesa dell’approvazione della legge Finanziaria regionale, gia autorizzati con la delibera della Giunta regionale 15/39 del 29 marzo scorso. È quanto contenuto in un provvedimento della direzione generale delle Politiche sociali dell’assessorato regionale della Sanità, inviato oggi a tutti i Comuni della Sardegna. Nella nota l´assessorato specifica che, in attesa dell´approvazione della Finanziaria 2013, le amministrazioni comunali "devono dare prosecuzione ai Piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con disabilità grave relativi al programma 2012 da attuarsi nel 2013. Successivamente all´approvazione della legge di bilancio, per il 2013 verranno impartite ulteriori indicazioni circa le modalità di finanziamento dei piani".  
   
   
LA FONDAZIONE ITALIANA FEGATO AVVIA UNA COLLABORAZIONE CON LO UNIVERSITY MEDICAL CENTER DI HO CHI MINH CITY GIOVANI RICERCATORI VIETNAMITI VERRANNO A FORMARSI A TRIESTE  
 
Trieste, 6 maggio 2013 - La Fondazione Italiana Fegato - Fif, allarga la sua rete di collaborazioni internazionali con la firma di un Memorandum of Understanding con lo University Medical Center – Umc di Ho Chi Minh City. Dopo la consolidata collaborazione con Argentina, Messico e Indonesia, è arrivata anche dal Vietnam richiesta di ausilio nella formazione, mediante stage, di giovani ricercatori presso i laboratori della Fondazione. L’obiettivo è apprendere nuove tecniche e applicarle in Vietnam, paese emergente che sta perseguendo un’intensa opera di miglioramento e formazione medica, specialmente nel campo dell’epatologia. In particolare, è volontà dell’equipe medica dell’ospedale Umc adibire uno dei quindici piani del nuovo edificio a Clinica del Fegato, apprendendo dall’esperienza della Fif metodologie per treatment, formazione e ricerca. Per definire tutti i programmi di questa collaborazione, il Prof. Nguyen Trung Tin e il Prof. Pham Thi Le Hoa dell’Umc e la dott.Ssa Phan Dan Tam della multinazionale Hoffmann La Roche hanno visitato oggi il Centro Studi Fegato dell’Area Science Park e al Centro Clinico Studi Fegato dell’Ospedale di Cattinara, dove hanno incontrato il prof. Claudio Tiribelli, i ricercatori e i medici dei due Centri.  
   
   
SAN RAFFAELE: PRIORITARIO GARANTIRE LA CONTINUITÀ DIDATTICA AGLI STUDENTI E NON DISPERDERE UN PATRIMONIO DI ECCELLENZA A DISPOSIZIONE DELLA CITTÀ DI MILANO  
 
 Milano, 6 maggio 2013 - “Mi compiaccio per la volontà espressa oggi dal neo Ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza di porre l’attenzione del governo sulla questione San Raffaele per individuare una soluzione che consenta di mettere a frutto anche in futuro le ricchezze prodotte dalla ricerca e dall’ateneo nel suo complesso in tutti questi anni” così interviene l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Università Cristina Tajani in merito alla situazione del polo universitario. “Come Amministrazione – prosegue l’assessore - seguiamo con attenzione e preoccupazione la vicenda dell´Università San Raffaele. La nostra maggiore preoccupazione è che venga assicurata la continuità didattica per tutti gli studenti in corso e gli specializzandi oltre ad evitare la perdita di un polo di prestigio per l’intera città qualora non si dovesse addivenire ad un accordo tra la proprietà e il Cda dell´Università.” “Credo – continua l’assessore - che dopo le legittime proteste degli studenti sia ora il tempo del dialogo e del confronto costruttivo tra i vertici dell´Università e dell´ospedale, direzione verso la quale ci siamo spesi con le parti. Settimana scorsa, inoltre, ho incontrato il dr. Fiorentino, mediatore nominato dall’ex Ministro Profumo esprimendo il punto di vista e la preoccupazione del Comune sulla vicenda mentre qualche settimana fa ho personalmente incontrato una delegazione di specializzandi ascoltando le loro motivate preoccupazioni, così come accaduto con tutte le parti aventi ruolo attivo in questa difficoltosa vicenda che nell’Amministrazione hanno trovato sempre un attento interlocutore”. ”Dopo le parole del Ministro Carrozza – conclude Tajani – ritengo oggi più vicina una mediazione capace di assicurare l´avvio del prossimo anno accademico.  
   
   
SALUTE. APRE ‘GLOBULANDIA’, MOSTRA INTERATTIVA PER SENSIBILIZZARE ALLA DONAZIONE DI SANGUE A MILANO MANCANO 150 DONAZIONI DI SANGUE AL GIORNO PER RAGGIUNGERE L’AUTOSUFFICIENZA  
 
Milano, 6 maggio 2013 – Un viaggio alla scoperta del sangue. Con l’obiettivo di far conoscere, specie ai più giovani, l’importanza della donazione. Dal 3 all’11 maggio, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, è allestita la mostra “Globulandia. Un’avventura in rosso”, promossa dall’assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute in collaborazione con Rete Nazionale Città Sane e Centro Nazionale Sangue e realizzata grazie al contributo di Sodalitas. La mostra è gratuita e aperta dal martedì al sabato, dalle 13 alle 17.30, con entrata da via Olona 6. Al mattino l’esposizione è dedicata agli studenti delle scuole medie e superiori. La visita alla mostra è accompagnata dai volontari delle associazioni dei donatori che avranno il ruolo di guida e di animatori all’interno dei padiglioni. Il percorso museale è interattivo, caratterizzato da un allestimento a forma di vaso sanguigno, supportato da filmati e da diversi materiali didattici. È prevista anche la realizzazione di esperimenti dal vivo. “Nella nostra città – ha dichiarato Piefrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute – donano il sangue più di 50 mila persone. Il rapporto tra il numero reale e quello potenziale di donatori, vale a dire degli abitanti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, è del 6,2 per cento. Un dato positivo visto che la media nazionale è del 4 per cento. Eppure a Milano il sangue non basta perché un terzo del fabbisogno proviene da fuori città. Per raggiungere l’autosufficienza avremmo bisogno di 150 donazioni al giorno in più di quelle attuali. Globulandia è l’occasione per accendere i riflettori su questo problema e per promuovere la cultura della donazione. In particolare, il messaggio che vogliamo far arrivare ai più giovani è che donare il sangue è un atto che non comporta alcun rischio e rappresenta una sana abitudine che giova agli altri e a sé stessi”. A Milano i luoghi dove si fa la raccolta di sangue sono undici, di cui nove presso i centri trasfusionali degli ospedali e due in sedi extraospedaliere gestite dall’Avis. In città, la maggior parte dei donatori, il 57 per cento, ha tra i 36 e i 55 anni, solo il 10 per cento ha più di 55 anni, mentre un terzo sono under 35. Il 70 per cento di chi dona sono uomini. Nel 2012 sono stati reclutati 2.400 nuovi candidati alla donazione. Un recente studio ha però dimostrato la difficoltà di rimanere donatori nel tempo Nel 2007, infatti, ben 2.800 persone si sono candidate alla donazione. Dopo cinque anni, nel 2012, quei donatori si sono ridotti a 591 con una perdita del 79 per cento. Globulandia è una mostra itinerante che tocca otto città. Milano è la quinta tappa di un tour iniziato a Modena nell’ottobre 2012 e passato finora da Genova, Udine e Padova. Successivamente l’esposizione approderà a Torino, Massa e Foggia. “Una vera e propria avventura sensoriale che vuole trasmettere al pubblico il messaggio che il sangue che scorre nelle nostre vene è lo stesso sangue che può curare se donato o trasfuso” ha sottolineato la presidente della Rete italiana Città sane Oms, Simona Arletti, “Ci rivolgiamo – ha aggiunto Arletti – ai ragazzi delle scuole medie e superiori in modo da costruire fin dall’adolescenza una cultura della donazione consapevole e responsabile. E’ necessario sensibilizzare le nuove generazioni. In Italia ci sono 1.733.398 donatori di sangue (69.9% maschi e 30.1% femmine). La percentuale di giovani sul numero totale di donatori nel 2011 si attesta al 33.31%, un numero ancora troppo basso soprattutto se si considerano in prospettiva i dati sull’invecchiamento della popolazione”. “Il Museo da anni lavora insieme a istituzioni e associazioni – ha dichiarato Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – per realizzare iniziative sul tema della salute nei suoi laboratori interattivi, nei suoi spazi espositivi e sul territorio. In questo quadro ospitiamo con piacere la mostra Globulandia, che mira a stimolare sensazioni e curiosità per avvicinare i giovani alla donazione del sangue, un gesto di solidarietà a cui sono molto sensibile come direttore generale del Museo, come cittadino e come donatore!”. "Globulandia non è una semplice mostra, ma un percorso interattivo e vivace che stimola i cinque sensi e vuole avvicinare in particolare i giovani al tema della donazione di sangue. Il concetto che abbiamo voluto esprimere è che essere donatore significa avere anche un sano stile di vita. Abbiamo trovato nella Rete Italiana Città Sane Oms il giusto partner per proporre a livello nazionale questo messaggio" E´ quanto ha dichiarato Deanna Calteri del Centro Nazionale Sangue. “La donazione del sangue non è un puro gesto medico, un prelievo. È l’espressione della cultura della comunità, è farsi carico e trovare la soluzione di un problema fondamentale: la cura per la sopravvivenza. Trasmettere ai cittadini, a partire dai ragazzi delle scuole, la cultura della donazione significa anche promuovere un corretto e salutare stile di vita”. Così è intervenuto Sergio Casartelli, coordinatore Tavolo promozione donazione sangue Comune di Milano. "Una mostra molto importante perché spiega ai più giovani il valore del dono del sangue. E´ fondamentale far capire che l´unico modo per curare malattie e supportare interventi chirurgici che ne hanno bisogno, si basa sul gesto volontario e gratuito di tutti noi. Sensibilizzare a donare il sangue assume ancor più rilevanza in un periodo come quello attuale, caratterizzato dall´invecchiamento della popolazione e dalla conseguente fuoriuscita degli over 65 dal computo dei donatori". Ha dichiarato Davide Rossi, responsabile per Areu della Struttura Regionale di Coordinamento del sistema sangue". Lo scorso 26 aprile, Globulandia ha vinto ex aequo il Premio Nazionale Comunicazione Nuovi Media e Informazione per la Salute - Sezione Campagne di Comunicazione promosso da Regione Umbria e Festival Internazionale del Giornalismo. Il Centro Nazionale Sangue è un organo tecnico del Ministero della Salute, nato nel 2007, che svolge funzioni di coordinamento, vigilanza e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale. Fra i compiti ad esso attribuiti vi è il supporto alla programmazione regionale e nazionale in materia di produzione di sangue ed emocomponenti e la promozione della ricerca scientifica e della donazione volontaria, consapevole e non remunerata di sangue. Rete Nazionale Città Sane Oms, nata nel 1995 e composta da oltre 75 città italiane, è una iniziativa promossa dall´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), per aiutare le città a diffondere la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali e i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce e i rischi per la salute, anticipare le sfide future. Il Comune di Milano ringrazia le associazioni di donatori: Abzero, Ado San Paolo, Adsint, Avis Comunale di Milano, Ass. Amici del Policlinico e della Mangiagalli, Ass. Donatori di Sangue Fatebenefratelli, Dosca San Carlo, Fratres, Fidas Milano, Hsos-ospedale Sacco.  
   
   
DUE RADUNI DI DELTAPLANO E PARAPENDIO NEI CIELI DEL VENETO  
 
Torino, 6 maggio 2013 - Due tradizionali, importanti eventi di volo in parapendio e deltaplano sono alle porte e presto questi mezzi per il volo libero, cioè senza motore, coloreranno i cieli del Veneto. Dal 9 al 12 maggio a Feltre (Belluno) la 30.A edizione del Trofeo Guarnieri interesserà l´area del Monte Avena, una montagna che si pone In posizione panoramica sulla vallata feltrina e bellunese. I decolli sono situati sulle pendici del monte a circa 1400 metri, gli atterraggi si trovano in località Arten o all´aviosuperficie Tablà a circa 3 km da Feltre, mentre il centro operativo della manifestazione, organizzata dal Paradelta Club Feltre, è posto presso la Birreria Pedavena. Sarà il direttore di gara, Maurizio Bottegal, a stabilire quale decollo ed atterraggio utilizzare secondo le condizioni meteo di ciascuno dei quattro giorni di gara e stabilire i percorsi per i 130 piloti di parapendio, massimo numero ammesso alla manifestazione. Un percorso classico, per esempio, prevede il decollo dal Monte Avena, toccare l´aeroporto di Belluno, poi il comune di Seren del Grappa ed atterrare al Tabià di Feltre. Ritrovo di piloti di deltaplano il 25 e 26 maggio a Cappella Maggiore (Treviso) per volare alla conquista del 14° Trofeo Zanchettin, organizzato dal Delta Club Falchi Del Pizzoc. Centro operativo ed atterraggio con stand gastronomico sono posti in paese. Come decollo principale sarà utilizzato quello del Monte Pizzoc (1565 m) che racchiude lo splendido altipiano del Cansiglio, con alternativa in caso di determinate condizioni meteo di dirottare verso quello a Pian dele Femene che sovrasta i laghi di Revine. La zona di volo fa da ponte orografico tra pianura veneta e Dolomiti Bellunesi più a nord, con una notevole eterogeneità di ambienti e di condizioni aerologiche che permettono voli fino a Valdobbiadene ed a Maniago sorvolando il Pian del Cansiglio, a Vittorio Veneto e al Parco delle Dolomiti Bellunesi passando per l´Alpago, in un´area di volo estesa per circa 1620 km quadrati. Con deltaplano e parapendio ci si sposta anche per centinaia di chilometri sfruttando le correnti d´aria ascensionali. Il pilota è equipaggiato con vari strumenti tra i quali il Gps che registra il suo volo. Al termine dallo scarico della traccia nel computer dell´organizzazione si desume se egli ha toccato tutti i punti del territorio che contrassegnano il percorso di gara e si formano le classifiche. Vince chi impiega meno tempo a chiudere il percorso, oppure chi ha volato per la maggior distanza.