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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Novembre 2014
FVG: ASSISTENZA A RETE DEI PAZIENTI CON ICTUS  
 
Trieste, 24 novembre 2014 - Garantire una presa in carico complessiva dei pazienti colpiti da ictus, attraverso una risposta sanitaria tempestiva, qualificata ed omogenea che consenta la continuità dell´assistenza nei diversi momenti della malattia, dalla fase acuta fino alla riabilitazione. E´ l´obiettivo della "rete regionale per la gestione del paziente colpito da ictus", sia esso ischemico o emorragico, che la Giunta regionale ha costituito oggi, con una delibera che definisce nei dettagli il modello organizzativo che, anche a seguito della riforma sanitaria appena varata, il Friuli Venezia Giulia intende darsi per fronteggiare una patologia che, per le sue dimensioni epidemiologiche e per il suo impatto socio-economico, rappresenta una delle più importanti problematiche sanitarie. L´ictus, con circa 3 mila casi all´anno in regione, è infatti la prima causa di invalidità permanente e la seconda causa di demenza e, in Italia, la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. "Come le malattie cardio vascolari o i traumi - spiega l´assessore Telesca - l´ictus è una patologia tempo-dipendente, un´emergenza cui occorre rispondere con assoluta tempestività: perfetta risposta del 118, strutture adeguate e una migliore organizzazione dell´assistenza, attraverso precisi protocolli organizzativi, possono ridurre in maniera significativa il numero di pazienti che muoiono o che rimangono disabili". Il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale delineato si articola sul modello Hub & Spoke, con le funzioni di alta complessità (ovvero gli Hub) concentrate nei tre ospedali (Trieste, Udine e Pordenone) dotati di stroke unit, ovvero reparti ove operano equipe di professionisti, medici ed infermieri, ad altissima specializzazione, mentre le funzioni di media complessità, che non necessitano di supporti tecnologici avanzati, rimangono negli altri presidi ospedalieri (centri Spoke), cui si affiancano le strutture riabilitative. E´ la stroke unit ad effettuare una accurata diagnosi, con esami quali Tac, doppler, risonanza magnetica, analisi di laboratorio, scegliendo il trattamento più opportuno, a seconda che si tratti di ictus emorragico e di ischemia cerebrale: dall´intervento chirurgico alla terapia trombolitica. In base alla casistica, è stato definito in 70 il numero ottimale di posti letto dedicati alla rete ictus. Di questi 26 sono più strettamente connessi alle stroke-unit. La delibera approvata oggi stabilisce che il coordinamento operativo della rete sia affidato alla direzione della Neurologia dell´Ospedale di Udine, al fine di predisporre i documenti tecnici (protocolli diagnostico terapeutici, linee guida, ecc.) necessari a dare omogeneità all´intera rete.  
   
   
LOMBARDIA: ECCO I FONDI PER AMMODERNARE STRUTTURE AMBULATORIALI TERRITORIALI ´BUONA SALUTE È ANCHE PIÙ SICUREZZA E CONFORT´  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Con questo atto provvediamo a finanziare tutti gli interventi previsti nell´ambito dell´ammodernamento delle strutture ambulatoriali territoriali. Per noi, buona salute significa sia prestazioni di qualità, sia più comfort e sicurezza per gli utenti". E´ quanto dichiara il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, in relazione alla delibera di "ammissione a finanziamento degli interventi nell´ambito dei programmi d´intervento per l´ammodernamento delle strutture ambulatoriali territoriali" approvata questa mattina in Giunta. Attraverso questo atto Regione Lombardia finanzia interventi per oltre 2 milioni e 226 mila euro. Attenzione A Utenti Più Fragili - Fornire una assistenza adeguata alla popolazione relativamente alle prestazioni ambulatoriali, con particolare attenzione agli utenti più fragili, in gran parte persone anziane e neonati. "Queste le finalità dell´attuale provvedimento, che conferma ancora una volta l´attenzione di Regione Lombardia verso le esigenze della nostra comunità, garantendo sui territori servizi importanti al cittadino, in coerenza - sottolinea l´assessore Mario Mantovani - con gli indirizzi del Libro Bianco dove viene ribadita l´importanza di queste strutture sanitarie dislocate in modo capillare su tutto il territorio". Le schede con l´elenco degli interventi ammessi a finanziamento nel 2014 sono visibili sul portale http://www.regione.lombardia.it/    
   
   
NASCITA PREMATURA: FENOMENO IN AUMENTO CON MARCATE DIFFERENZE REGIONALI  
 
Roma, 24 Novembre 2014 – Ad oggi, nel mondo, sono circa 15 milioni/anno i bambini che nascono prematuri, prima della 37a settimana: mezzo milione solo in Europa e 50.000 in Italia (circa il 7% di tutti i nati). La sfida è rappresentata dal contenimento delle complicanze nel lungo periodo, in particolare quelle respiratorie e neurologico-sensoriali, che fanno seguito alla nascita pretermine – dovute all’immaturità degli apparati del neonato e alle eventuali comorbidità della mamma (pre-eclampsia, eclampsia, diabete gravidico, ipertensione arteriosa, epatosi gravidica…) - e alle terapie praticate. Per questi motivi, è necessario garantire al bambino nato prematuro un approccio specialistico multidisciplinare (neonatologi, infermieri, psicologi etc.) e un adeguato percorso di cura e follow up. Le unità di assistenza neonatale dislocate sul territorio, tuttavia, non risultano distribuite adeguatamente, rispetto ai punti nascita e alla numerosità dei parti, con una situazione molto più svantaggiata nelle Regioni meridionali. Nel nostro Paese, inoltre, si rileva una palese assenza di politiche nazionali finalizzate a ridurre il fenomeno della prematurità. Proprio con l’obiettivo di assicurare al bambino e alla sua mamma una continuità assistenziale dalla nascita fino ai tre anni successivi, O.n.da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, ha organizzato in questi giorni due tavoli tecnici, grazie al contributo incondizionato di Abbvie, finalizzati a definire insieme agli stakeholder di riferimento (clinici, Istituzioni politiche e sanitarie) un percorso materno-infantile uniforme su tutto il territorio. “Nella realtà italiana è quanto mai cruciale continuare a lavorare nell’ottica di una riorganizzazione territoriale e di una razionalizzazione della rete di assistenza dedicata al percorso nascita”, sottolinea Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. “In questa occasione, ribadisco con forza la necessità di chiudere i piccoli punti nascita (quelli con volume di attività inferiore ai 500 parti l’anno) che ancora sopravvivono a macchia di leopardo nel nostro Paese ma con una maggiore concentrazione nel meridione, nell’ottica di garantire sicurezza non solo alla diade mamma – neonato ma anche agli stessi operatori sanitari e di valorizzare i centri di eccellenza. Ribadendo quanto affermato dal Ministro Lorenzin, sulla necessità di un impegno concreto da parte delle Regioni, sottolineo l’importanza di mettere al centro della nuova riorganizzazione i principi fondamentali dell’umanizzazione e della sicurezza, in uno spirito di impegno territoriale e di collaborazione nazionale”. “La nascita prematura è una delle tematiche, nell’ambito della salute materno-infantile, che ci sta più a cuore: un fenomeno che in Italia, come nel resto del mondo, mostra un continuo trend di crescita e che ha ripercussioni molto pesanti sulla salute del bambino e della madre, stravolgendo tutta la famiglia”, afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.n.da. “Su questo tema abbiamo iniziato a lavorare con gli ospedali del nostro network Bollini Rosa nel 2012, coinvolgendoli in un concorso Best Practice e organizzando un Open-day in occasione della Giornata mondiale della prematurità (17 novembre), nel 2013 in Lombardia nel 2014 a livello nazionale. I nostri due tavoli tecnici testimoniano l’impegno di O.n.da in quest’ambito anche a livello istituzionale, impegno che riteniamo fondamentale alla luce delle ultime dichiarazioni sulla necessità di realizzare un piano di tutela per questi neonati ‘fragili’, da parte del Ministro Lorenzin. Analizzando la situazione in Lombardia e Lazio, emerge l’importanza di contestualizzare i piani emanati a livello nazionale, declinandoli secondo le specifiche esigenze regionali, al fine di garantire una risposta efficace ai bisogni speciali di questi piccoli pazienti”. “La nascita pretermine è un evento particolare che coinvolge i genitori sotto tanti aspetti diversi”, dichiara Costantino Romagnoli, Presidente della Società Italiana di Neonatologia (S.i.n.) e Direttore dell´Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Gemelli di Roma. “Competenza, esperienza e capacità comunicativa sono fondamentali nel supporto ai genitori da parte degli operatori sanitari. La nascita pretermine comporta problemi complessi in funzione della gravità della prematurità, cioè della settimana di gestazione in cui la gravidanza si interrompe. Se il neonato ha un’età gestazionale inferiore alle 32 settimane o ha bisogno di terapia intensiva, i genitori si vedono catapultati in un sistema assistenziale peculiare, quello della terapia intensiva neonatale. Qui inizia il lavoro di supporto ai genitori da parte degli addetti ai lavori, indispensabile per aiutarli a superare tutti i problemi che si creano, facilitando al massimo il contatto tra genitori e figlio. È importante rassicurare madre e padre sullo stato di salute del bimbo: spesso è difficile essere rassicuranti per un bimbo ventilato artificialmente con elettrodi e sensori attaccati in ogni parte del corpo. In questi momenti, occorre essere vicini ai genitori e dare informazioni precise, semplici e sempre corrispondenti al reale. La sicurezza dei genitori dipende dalla sicurezza che abbiamo noi nel fornire notizie certe, anche se non sempre positive. In altri termini, i genitori sono rassicurati, relativamente, dalla competenza e dalla serietà e sincerità con cui vengono informati”. “La Regione Lombardia conta su una rete di 71 punti nascita e 19 Terapie Intensive Neonatali accreditate”, precisa il professor Fabio Mosca, Presidente Regione Lombardia S.i.n. E Direttore della Struttura complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva della Mangiagalli di Milano. “Il Comitato Regionale per il Percorso Nascita sta lavorando nell’ottica di migliorare un percorso che già funziona ma che ha sicuramente margini di miglioramento per quanto riguarda l’assistenza in sala parto, l’organizzazione ostetrico-ginecologica, il trasporto neonatale, i percorsi di follow up e la formazione degli operatori. Sottolineo, in particolare, la necessità delle Tin di avere personale infermieristico di altissima specializzazione e di ben rispondere, in termini strutturali e di informatizzazione, alle esigenze operative proprie dell’attività di cura intensiva sui neonati. É infine necessario creare una rete di assistenza domiciliare post-dimissione, per garantire la continuità assistenziale e il monitoraggio dello sviluppo motorio, cognitivo e comportamentale di questi bambini”. “Nel territorio Laziale - afferma Flori Degrassi, Direttore della Salute e Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio - esiste un network dei centri di Terapia Intensiva Neonatale composto da 10 strutture. Nonostante il miglioramento delle conoscenze dei fattori di rischio associati alla nascita pretermine e al miglioramento dell’assistenza ostetrica durante la gravidanza, la frequenza delle nascite altamente pretermine (sotto le 32 settimane di Eg) rimane sostanzialmente stabile e in lieve aumento quella delle nascita fra 32 e 36 settimane. Per questo, nella nostra Regione, siamo particolarmente impegnati nella prevenzione che si concretizza su tre linee strategiche: qualificazione della rete dei consultori familiari, rimodulazione delle rete perinatale ospedaliera e promozione dell’appropriatezza dell’assistenza al parto”. “La mamma di un bimbo prematuro ha bisogno di sentirsi una madre competente e adeguata al proprio ruolo: al di là di un team di professionisti sanitari altamente specializzati e tecnicamente preparati, necessita di un sostegno speciale”, sottolinea l’Avv. Martina Bruscagnin, Presidente di Vivere Onlus. “Proprio su questo fronte, sono fondamentali le Associazioni di genitori, motivate dal comune desiderio di condividere la propria dolorosa esperienza in seguito al ricovero in Unità di Terapia Intensiva Neonatale. L’esperienza dell’ospedalizzazione prolungata è molto faticosa – fisicamente e psicologicamente – ma ancor più difficile è il rientro a casa. Molte mamme di bambini prematuri escono dall’ospedale quando il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, conteggiato dalla data del parto, si è già esaurito. Sarebbe opportuno intervenire a livello legislativo, al fine garantire una tutela su misura per queste donne: per bimbi extraSmall, è necessario un congedo extraLarge”.  
   
   
LOMBARDIA.: NESSUNO SCONTRO SU FONDAZIONE POLICLINICO ´OBIETTIVO È MIGLIORARE QUALITÀ ED EFFICIENZA SANITARIA´  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Da quanto mi è stato riferito dai partecipanti dell´incontro di ieri - incontro finalizzato a definire e consolidare procedure e competenze della nuova Fondazione promossa dal Policlinico di Milano "Sviluppo Cà Granda" - non risulta che siano mai avvenuti né scontri, come riportato da alcuni giornali oggi, né mai sia stata messa in dubbio la bontà dell´operazione". E´ quanto dichiara il 21 novembre il vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani. "La nascita della fondazione - ha proseguito Mantovani - è stata infatti approvata, all´unanimità, dalla Giunta lombarda solo pochi mesi fa per valorizzare il patrimonio del Policlinico a favore dell´attività di ricerca dell´Istituto. Ieri si è lavorato per ulteriormente perfezionare gli atti necessari per dare attuazione alla finalità della fondazione stessa". "Regione Lombardia e tutte le articolazioni del sistema sanitario continuano - conclude il vice presidente di Regione - il loro impegno nell´ottica di perseguire l´obiettivo di migliorare qualità, efficienza ed efficacia dell´attuale offerta sanitaria, nell´interesse dei cittadini lombardi".  
   
   
VULVODINIA: PATOLOGIA POCO CONOSCIUTA  
 
Milano, 24 novembre 2014 - La vulvodinia non è una malattia rara ed è una patologia reale, dolo-rosa, cronica che interessa la regione vulvare. Questo disturbo è provoca-to da una disfunzione del sistema di percezione del dolore che coinvolge le terminazioni nervose vulvo-vestibolari, conseguente a un processo neuro-infiammatorio. La Vulvodinia (Svv), come tutte le malattie che col-piscono l’area genitale, incide profondamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, minando la vita sessuale e anche il rapporto di coppia. A causa del dolore e dell’infiammazione delle fibre nervose, i musco-li pelvici si contraggono a scopo difensivo, formando una sorta di “com-pressione” attorno a vescica, vagina e retto. Questa contrattura, croniciz-zandosi nel tempo, impedisce ai tessuti e ai nervi di ossigenarsi corretta-mente, favorendo l’infiammazione che provoca dolore e bruciore. Si in-staura quindi un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Nonostante si tratti di una patologia a solida base organica, alcune situazioni psicologi-camente stressanti possono influenzare l´evoluzione della malattia. Inol-tre, essendo una malattia che provoca molto disagio e sofferenza nella donna che ne è affetta, è assolutamente consigliabile un aiuto psicologi-co. La Vulvodinia comprende una varietà di sintomi, che possono pre-sentarsi in diversi modi e in maniera soggettiva per ogni donna. I sintomi possono essere: bruciore, irritazione, prurito, gonfiore e rossore delle pic-cole e grandi labbra, sensazione di aghi o spilli, secchezza e sensazione di taglietti sulla mucosa. Questi sintomi possono essere accompagnati da altri sintomi di carattere urologico, come elevata frequenza a urinare, bruciore uretrale, sensazione di peso vescicale e di vescica sempre piena e difficoltà a urinare. Per la Svv non esiste “La Cura” , ma diversi tipi di approcci e terapie fisiche e farmacologiche, che attaccano la malattia da più fronti. La cura deve essere personalizzata, perché ogni donna rispon-de soggettivamente e con i propri tempi. Blue-moon crede nell’elettroprazione vaginale come valido rimedio e collabora attivamente con ricercatori medici specializzati per migliorare continuamente i propri macchinari. Per illustrare i meccanismi di diagnosi e cura legati a questa patolo-gia, si terranno al Centro Medico Andromeda (via Pergolesi, 4 a Milano – Mm Caiazzo e/o Loreto) sabato 22 novembre e sabato 20 dicembre dalle 11:00 alle 13:00 due minicorsi riservati ai medici sull’elettroporazione va-ginale: un nuovo approccio terapeutico in ginecologia. Relatori saranno il dottor Filippo Murina e il dottor Raffaele Felice (Servizio di Patologia Vul-vare – Ospedale V. Buzzi – Icp | Università di Milano). A Roma, venerdì 16 e sabato 17 gennaio 2015, si terrà il 1° Congres-so Aigef (Associazione Italiana di Ginecologia Estetica e Funzionale – Il benessere Genitale Femminile). Il congresso medico si terrà all’Nh Hotel Leonardo da Vinci (via dei Gracchi, 324 - Roma) e tra i temi trattati ci sa-ranno anche la patologia vulvare e la vulvodinia. Per saperne di più si può consultare il sito internet: www.Vulvodinia.org    
   
   
SANITÀ FUTURA: A MELFI IL 24/11 "GO ON BASILICATA"  
 
Melfi, 24 novembre 2014 – Oggi appuntamento con “Go On Basilicata”, la giornata-evento organizzata da Wikitalia dedicata al digitale, alle sue sfaccettature e potenzialità, alle buone pratiche e competenze trasferite secondo un format consolidato. La manifestazione prevede un centinaio di eventi, tra convegni, dibattiti, tavole rotonde, workshop dislocati in tutta la Basilicata e aperti alle imprese, alle scuole, alle Pubbliche Amministrazioni ma anche agli over 50, per farli avvicinare al digitale e al web. Lo annuncia in una nota Sanità Futura che sottolinea che sarà una grande festa in cui tutti, in Basilicata, avranno l´onore e l´onere di costruire la più grande iniziativa legata ai temi della divulgazione e trasferimento di competenze digitali sul territorio. Go On Basilicata è il più grande evento diffuso sui temi del digitale mai realizzato in Italia.” . Sanità Futura terrà l’iniziativa centrale presso Polimedica Melfi che è un centro di medicina specialistica ambulatoriale accreditato col Ssn. L’appuntamento si terrà a partire dalle 11 presso la Polimedica di Melfi. Il primo tema al centro del confronto sarà come l’utilizzo dei media digitali sta cambiando il rapporto fra strutture sanitarie, medici e pazienti. Tavola rotonda con gli operatori del settore per censire la consapevolezza riguardo la tematica e le pratiche attuate.  
   
   
LOMBARDIA. AUTODROMO MONZA,MARONI: REGIONE VUOLE ENTRARE NEL PARCO E DARE CONTRIBUTO IL PRESIDENTE: CONFRONTO IN CORSO CON COMUNI MONZA E MILANO  
 
Monza, 24 novembre 2014 - "E´ in corso un confronto tra Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano per andare verso una migliore gestione di questo immenso patrimonio costituito dalla Villa Reale e dal parco, dove c´è anche l´autodromo. L´idea a cui stiamo lavorando è costituire un´unica proprietà indivisa, mentre oggi, come sapete, è spezzettata, con la Regione comproprietaria della Villa Reale con il Comune di Monza, mentre i Comuni di Monza e Milano hanno la proprietà del parco dove c´è l´autodromo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine della seduta di Giunta regionale, tenutasi presso il Comune di Monza. Convenzione Vicina - "Pensiamo - ha detto il presidente - che l´intesa tra le Istituzioni sia la cosa migliore per semplificare e consentire anche alla Regione Lombardia di intervenire anche con un impegno finanziario per valorizzare il parco: questo oggi lo possiamo fare solo nella Villa Reale, dove infatti in questi anni abbiamo contribuito con ingenti risorse per la ristrutturazione, ma non possiamo farlo nel parco, dove invece vogliamo dare lo stesso contributo dato per la Villa Reale. Per questo stiamo per concludere una convenzione con i due Comuni di Monza e Milano per valorizzare questo immenso patrimonio rappresentato dal parco di Monza". Chiediamo A Governo Neutralità Fiscale Accordo - "Questa intesa, a cui stiamo lavorando - ha sottolineato il presidente Maroni - va in questa direzione e, oggi, io e il sindaco Scanagatti abbiamo firmato una lettera, che faremo firmare anche al sindaco Pisapia, dove chiediamo al Governo di garantire la neutralità fiscale di questo accordo che ci accingiamo a sottoscrivere, per non sottrarre risorse per investimenti sul parco. I passaggi di proprietà comporterebbero oneri fiscali, per questo chiediamo al Governo di applicare qui lo stesso meccanismo già applicato per il passaggio di proprietà delle società del gruppo Asam passate per legge alla Regione in regime di neutralità fiscale". "Quel meccanismo - ha concluso Maroni -, che ha funzionato per il passaggio di Asam, chiediamo venga replicato anche per questo accordo".  
   
   
LOMBARDIA. OLIMPIADI 2024: NE VOGLIO PARLARE CON PRESIDENTE CONI MALAGO´ L´ASSESSORE :´SOGNO CITTADELLA DELLO SPORT IN AREA EXPO´  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Il 15 dicembre sarò a Roma per la consegna dei Collari d´Oro del Coni (che quest´anno in Lombardia riceveranno quattro società sportive: Canottieri Lario, Canottieri Lecco, Canottieri Milano e Ginnastica Fanfulla Lodi)) e in quell´occasione vorrei parlare al presidente Malagò della candidatura italiana per i Giochi Olimpici del 2024". Lo dice oggi Antonio Rossi assessore allo Sport e alle politiche per i Giovani di Regione Lombardia dopo le nuove aperture del Governo verso la candidatura olimpica dell´Italia per i Giochi del 2024. Cittadella Dello Sport - "Da atleta olimpico - dice Rossi - ho sempre sostenuto che I Giochi olimpici in Italia sarebbero stati un traguardo fantastico, che avrebbero fatto crescere la cultura sportiva oltre che lasciare impianti moderni. Da lombardo credo in una candidatura di Milano, città priva di impianti sportivi, e per questo motivo sogno una cittadella dello sport in area Expo, che possa preparare la città ai Giochi del 2024". Molte Società Sono Iin Difficoltà - "In questo anno e mezzo di assessorato regionale ho incontrato molte realtà sportive del territorio che sono fortemente in difficoltà. Le società fanno fatica ad andare avanti: i maggiori costi, la pressione fiscale, la mancanza di lavoro portano all´allontanamento di piccoli sponsor, alla perdita del volontariato e alla difficoltà per le famiglie di far praticare sport ai propri figli. Pensare A Sport Di Base - "Tutto ciò mi ha fatto capire che difficilmente si può far crescere la cultura sportiva con un grande evento, se non ci sono le basi" ha proseguito Rossi. "Ben vengano i nuovi criteri del Cio e il fatto che i Giochi olimpici possano costare meno, ma in questo momento la situazione italiana sul fronte del lavoro e dell´occupazione è drammatica e penso che bisogna valutare molto bene prima di fare passi importanti, perché anche i 20 milioni di euro per la candidatura possono essere molto utili se usati per lo sport di base".  
   
   
SPORT, PER IL PEGASO 2015 CI SONO 18 CONCORRENTI  
 
Firenze, 24 novembre 2014 – Sono 18 i concorrenti che si contenderanno il 17° Pegaso per lo sport. Per l´edizione 2015 del riconoscimento creato dalla Regione per premiare gli atleti e le squadre toscane che nel 2014 hanno ottenuto risultati di prestigio in campo nazionale ed internazionale o che si sono messi in evidenza per i loro comportamenti di correttezza e fair play, si sfideranno 13 atleti, 3 squadre e 2 allenatori. Le segnalazioni sono state fatte, come avviene ormai da qualche anno, dal Gruppo toscano giornalisti sportivi dell´Ussi. La rosa iniziale si ridurrà prima a 10, quindi a 7 ed infine a 3 concorrenti. Tra i 3 finalisti sarà il presidente della Regione Enrico Rossi a scegliere il vincitore e a premiarlo nel corso della cerimonia finale prevista per il prossimo gennaio allo Spazio Reale di San Donnino. Il 2014 è stato un anno piuttosto ricco di successi per lo sport toscano e molto variegato è il panorama di discipline preso in considerazione dal Gruppo toscano giornalisti sportivi: boxe, canoa e paracanoa, canottaggio, nuoto e pallanuoto, vela, scherma, atletica, pattinaggio artistico, ginnastica ritmica. Ecco la rosa dei 18. Angelo Ardito (pugilato). Fiorentino, nipote d´arte (lo zio Gaetano è stato campione italiano e si è ritirato da imbattuto), si è confermato campione italiano superpiuma. Azzurra San Casciano (ora Il Bisonte Firenze) (volley femminile). Vincitrice della Coppa Italia 2013-2014 di serie A/2 e promossa in A/1. Leonard Bundu (pugilato). Allievo della Accademia Pugilistica Fiorentina si è confermato campione d´Europa dei pesi welter. Costanza Bonaccorsi (canoa). Atleta della Comunali Firenze si è laureata campionessa iridata individuale e bronzo a squadre di canoa discesa. Pier Alberto Buccoliero (paracanoa). Tarantino, tesserato per la Comunali Firenze, nella corrente stagione ha vinto il titolo mondiale, europeo e italiano di canoa velocità 200 metri. Francesco Fossi (canottaggio). Fiorentino nato e cresciuto alla Canottieri Firenze prima di passare alle Fiamme Gialle, vicecampione mondiale assoluto nel doppio. Chiara Masini Luccetti (nuoto). Nativa di Calenzano ha vinto l´oro nella staffetta 4 x 200 stile libero agli Europei 2014. Ettore Botticini (vela). Diciottenne di Orbetello si è laureato campione mondiale juniores e assoluto, e campione europeo juniores classe Vaurien. Grosseto Baseball (baseball). Vincitore dello scudetto tricolore di serie A. Gabriele Detti (nuoto). Livornese, ha vinto la medaglia di bronzo negli 800 e 1500 sl agli Europei. Martina Batini (scherma). Fiorettista pisana ha collezionato l´argento individuale e l´oro a squadre agli Europei e ai Mondiali. Cus Pisa (hockey femminile). Campione italiano assoluto indoor. Daniele Meucci (atletica). Pisano con un prestigioso curriculum alle spalle, nel 2014 ha vinto la medaglia d´oro nella maratona agli Europei. Paolo Moretti (basket). Aretino, ha allenato a Siena, Catanzaro, Ancona, Livorno, Reggio Calabria, Brindisi e Pistoia con cui ha disputato una stagione trionfale: da neopromossa ha sfiorato lo scudetto. E´ stato anche eletto miglior allenatore del campionato italiano. Giada Cavataio (pattinaggio artistico). Pratese, si è laureata campionessa mondiale juniores. Marta Pagnini (ginnastica ritmica). Pratese, si è confermata vicecampionessa mondiale assoluta nel concorso generale. Stefano Tempesti (pallanuoto). Pratese, in forza alla Pro Recco, portiere e capitano della Nazionale azzurra che ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei. Massimo Morgia (calcio). Romano di nascita, vive a Viareggio e ha vinto il campionato di serie D con la Pistoiese; adesso allena il Siena.