Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Novembre 2014
FVG: CONTRIBUTI PER CALDAIE A BIOMASSA DAL 2015  
 
Trieste, 24 novembre 2014 - Dallo scorso luglio la competenza per l´erogazione dei contributi finalizzati alla realizzazione di impianti energetici a biomassa è passata dalle Comunità montane alla Regione ed oggi l´esecutivo, su proposta del vicepresidente ed assessore alle Attività produttive, Sergio Bolozonello, ha approvato il regolamento sulle modalità ed i criteri che determineranno la concessione di tali contributi a partire dal 2015. "L´obiettivo è la valorizzazione della filiera foresta-legno-energia con la realizzazione di impianti energetici a biomassa legnosa - dichiara Bolzonello - nel contesto più ampio della promozione dell´utilizzo, in Friuli Venezia Giulia, delle fonti energetiche rinnovabili, incluse quelle provenienti dal bosco e dall´arboricoltura specializzata". Beneficiari dei contributi sono le imprese di utilizzazione boschiva e di prima trasformazione del legno, le aziende agricole, i consorzi ed i proprietari forestali. I fondi verranno erogati in conto capitale ed in regime de minimis (l´80 per cento della spesa ammissibile per i soggetti pubblici ed il 40 per cento per quelli privati) a fronte di un importo minimo complessivo che non può essere inferiore ai 15 mila euro, mentre le domande, che saranno valutate in base all´ordine cronologico, potranno venir presentate a sportello, dall´ 1 gennaio al 28 febbraio di ogni anno. La concessione e l´erogazione dei finanziamenti disponibili è stata posta in capo al servizio Gestione forestale e produzione legnosa e, per essere presi in considerazione, gli impianti dovranno avere una potenza termica non inferiore a 30 e non superiore a 100 chilowatt, mentre l´efficienza energetica termica non potrà essere inferiore al 90 per cento. Il regolamento varato dalla Giunta regionale prevede che i contributi possano coprire l´acquisto e la messa in opera di nuove caldaie a biomassa forestale per la sola produzione termica, inclusa l´installazione dell´eventuale sistema di telecontrollo e del contenitore fornito assieme all´impianto stesso. E´ esclusa dal finanziamento l´edificazione di strutture in legno o latero-cemento che servano a contenere l´impianto o come deposito di biomassa.  
   
   
ELETTRODOTTO VILLANOVA-GISSI: D´ALFONSO,CONFRONTO SU VERITÀ IN REGIONE MAI PIÙ MINIMALISMO DEL PASSATO  
 
Pescara, 24 novembre 2014 - "Stiamo studiando nella maniera più spigolosa possibile la procedura messa in campo fino ad oggi per fare in modo che mai più si conosca quel minimalismo che la Regione ha prodotto, nei tempi passati, rispetto ad infrastrutturazioni simili all´elettrodotto Villanova-gissi". Così il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ai partecipanti ai lavori del tavolo di confronto in corso di svolgimento, a Pescara, in Regione. Tavolo al quale partecipano i sindaci dei Comuni interessati dall´opera, i rappresentanti dei comitati cittadini che si oppongono alla realizzazione dell´elettrodotto, diversi consiglieri regionali, i dirigenti di Terna responsabili del dossier Abruzzo oltre ai rappresentanti di associazioni ambientaliste. "Rispetto a questa vicenda, ho un doppio livello di atteggiamento - ha proseguito il presidente della Giunta -. Infatti, se come presidente della Regione, ho il dovere di garantire rispettosità istituzionale a questo confronto, so bene anche che la zonizzazione di queste infrastrutture poteva conoscere un altro percorso rispetto a quello seguito e che ora conosciamo grazie allo scrupoloso a attento lavoro della consigliera regionale Sara Marcozzi cui va dato atto". Ancora D´alfonso. "Si tratta di un confronto da realizzare in un quadro di verità - ha sottolineato D´alfonso - anche alla luce del dibattito che si è iniziato una decina di giorni fa in Consiglio regionale e che ha permesso di evidenziare alcune questioni chiave. La prima, posta sia dalla cittadinanza che dalle istituzioni territoriali, andava nella direzione di determinare uno stop ad ogni attività realizzativa. Questo, - ha proseguito il Presidente - sia in ragione della pericolosità dell´opera che per l´applicazionme di un principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini e del valore dell´ecosistema di riferimento". D´alfonso ha ricordato, a tal proposito, di aver assunto l´impegno di determinare da un lato un approfondimento di merito attraverso l´ascolto delle competenze scientifiche e dall´altro di fare in modo che la procedura potesse arricchirsi di un guadagno di correttezza amministrativa e di un riconscimento di responsabilità sociale.  
   
   
LOMBARDIA. CONSUMO SUOLO, MARONI: CON NUOVA LEGGE SVOLTA EPOCALE STOP CEMENTO AREE VERDI E AGRICOLE, UNICI IN ITALIA  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Con la nuova Legge sul Consumo di suolo, da oggi, in Lombardia, le aree agricole e verdi non potranno essere più utilizzate per costruire. Si tratta di una svolta epocale, resa possibile con un provvedimento coraggioso e fortemente voluto dalla nostra Giunta e dalla maggioranza che la sostiene". Lo dichiarano il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi dopo l´approvazione avvenuta il 19 novembre, poco prima della mezzanotte, in Consiglio regionale, della Legge sul Consumo di suolo. Norme A Tutela Di Ambiente E Paesaggio - "Questo provvedimento - commenta il presidente Maroni - era al centro del mio programma elettorale e contiene una serie di norme mirate a tutelare l´ambiente e il paesaggio. Allo stesso tempo rispetta l´autonomia dei Comuni in tema di pianificazione urbanistica. La Legge, inoltre, privilegia la riqualificazione e il recupero delle aree e degli edifici già costruiti". Incentivi Per Recupero Del Costruito Esistente - L´assessore Beccalossi ha ricordato anche gli altri aspetti fortemente innovativi dell´articolato "prime, fra tutte, le misure di incentivazione, sottoforma di diminuzione dei costi e degli oneri di urbanizzazione, per gli interventi di recupero e ristrutturazione del costruito esistente e della valorizzazione delle porzioni di terreno dismessi". Inoltre, vengono inserite nuove restrizioni e vincoli per i terreni oggi considerati edificabili dai Pgt (Piani di Gestione del Territorio) dei Comuni. "Queste aree - aggiunge Viviana Beccalossi - potranno essere trasformate entro e non oltre i prossimi trenta mesi o torneranno a essere considerate per sempre zone verdi. Durante questo periodo transitorio sono comunque previste restrizioni e disincentivi economici, questa volta sottoforma di aumento dei costi di urbanizzazione". ´Consumo Suolo Zero´ - Con il sistema individuato nella Legge, Regione Lombardia sarà inoltre la prima Regione a inserire nel proprio Ptr (Piano territoriale regionale) il raggiungimento dell´obiettivo europeo del ´consumo di suolo Zero´. "La nostra Legge - concludono Roberto Maroni e Viviana Beccalossi - è il risultato di un lavoro di squadra, per il quale vogliamo ringraziare tutti. Dire che aumenterà la cementificazione è falso e chi muove queste critiche forse ha letto male la nostra Legge. I rilievi, da oggi, andranno rivolti a chi non ha ancora legiferato in materia, a partire dal Governo centrale e a tutte le altre Regioni, compresa la Toscana, che, di fatto, non si è dotata di una vera e propria normativa contro il consumo di suolo, ma si è limitata a un´enunciazione di principi, peraltro piena di deroghe, all´interno di una legge urbanistica di carattere generale".  
   
   
LOMBARDIA.ALER/1, MARONI: ENTRO NATALE ADEGUEREMO LA LEGGE "CITTA´METROPOLITANA E SEPARAZIONE GESTIONE IMPONE MODIFICHE"  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Ho voluto esprimere la vicinanza di Regione Lombardia ai lavoratori e la nostra solidarietà per le violenze che Aler ha subito, oltre a rinnovare il nostro impegno, quotidiano e costante, per garantire la sicurezza di chi opera nell´azienda. Ho chiesto loro di segnalarmi direttamente qualsiasi motivo di preoccupazione dovessero avere per poter intervenire subito attraverso le Forze dell´Ordine. Garantire la sicurezza di chi lavora, è il presupposto per poter gestire bene il patrimonio di edilizia residenziale pubblica". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che questa mattina insieme all´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, ha fatto visita alla sede Aler di viale Romagna a Milano incontrando dirigenti e impiegati. Risolvere Emergenza - Il Governatore ha ricordato il Protocollo recentemente firmato insieme a Prefettura, Comune e Provincia di Milano "per effettuare gli sgomberi, programmati e in flagranza, degli alloggi occupati abusivamente. Un piano d´azione – ha sottolineato - che chiediamo al Prefetto di attuare rapidamente. Accanto a ciò - ha annunciato - vogliamo cambiare la legge, perché la nascita della Città metropolitana e la separazione della gestione fra case Aler e case del Comune di Milano, ci impone alcune modifiche, che riguardano, fra le altre cose, anche i meccanismi di assegnazione e le risorse da destinare ad Aler Milano. Tutto questo verrà contenuto in una modifica legislativa che intendo portare all´approvazione della Giunta entro Natale previo confronto con gli operatori di Aler Milano". Investimenti Importanti - Maroni ha inoltre ricordato che su Aler Milano, Regione Lombardia è già intervenuta con investimenti importanti. L´ultimo, "il fondo di 20 milioni di euro varato la scorsa settimana per sostenere la ´morosità incolpevole´, cioè per dare un aiuto economico a quelle persone che sono in regola e non riescono a pagare perché hanno perso il lavoro o attraversano un momento di particolare difficoltà".  
   
   
CASA: A MONZA PROGETTI PER 40 MILIONI  
 
Monza, 24 novembre 2014 - "Hanno un valore di circa 40 milioni di euro gli interventi nel settore della casa e per il sostegno alle persone più deboli nel pagamento dell´affitto o per l´acquisto della prima casa messi in campo, dal 2006 a oggi, dalla Regione Lombardia, per Monza e la sua provincia". Lo ha ricordato l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, in occasione della seduta di Giunta che si è svolta presso la sede del Comune. 1 Milione Per La Morosità Incolpevole - "Fra le tante misure - ha spiegato Bulbarelli - desidero ricordare lo stanziamento di 8 milioni di euro contro la morosità incolpevole approvato settimana scorsa. Un milione di questi andrà a Monza. Mi sembra un bel segnale, un aiuto concreto nei confronti di quelle persone che non riescono a pagare l´affitto e rischiano, di conseguenza lo sfratto". 747.000 Euro Per La Riqualificazione Di 51 Alloggi Sfitti - "In un momento storico particolarissimo - ha continuato Bulbarelli - in cui si parla continuamente di riqualificazione di alloggi sfitti, anche come modalità per prevenire le occupazioni abusive, Regione abbiano destinato 747.388 euro per la loro riqualificazione". In particolare, l´Aler ha beneficiato di un finanziamento di 402.388 euro per 28 alloggi, e il Comune di 345.000 euro per altri 23. 34 Milioni Per Gli Interventi Erp - Fra gli altri interventi ancora in corso, Regione Lombardia ha stanziato oltre 34 milioni per la costruzione di 253 nuovi alloggi (117 in corso di realizzazione) e per la ristrutturazione di altri 408. I fondi serviranno anche alla realizzazione di una residenza per la locazione temporanea, con 196 posti letto, e per la realizzazione di opere infrastrutturali. L´accordo Quadro Di Sviluppo Territoriale 2006/2007 - Questo atto prevede fondi per 8 milioni di euro per 90 nuovi alloggi (35 a Monza a canone sociale, 6 a canone moderato, 13 a canone sociale a Giussano e 36 a canone sociale a Limbiate). Un altro milione circa è servito per i 24 alloggi Aler a canone sociale in corso di realizzazione a Concorezzo. Programma Di Riqualificazione Urbana Per Alloggi A Canone Sostenibile 2008 - I fondi di Regione e Ministero (6,376 milioni) sono stati destinati a 52 alloggi a canone sociale (30 a Carate Brianza, 22 a Carnate). Sono in corso di realizzazione altri 21 alloggi dell´Aler, destinati all´affitto a canone sociale, a Carate Brianza. Programma Contratto Di Quartiere Nazionale - A Seregno è stato cofinanziato l´intervento ´Abitare ed incontrarsi al Crocione´, per 6,1 milioni di euro, per la realizzazione di 12 alloggi a canone sociale e la manutenzione straordinaria di 238 alloggi a canone sociale. Contratto Di Quartiere Ii - Pinzano - Il Comune di Limbiate ha ottenuto un cofinanziamento di quasi 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di 152 alloggi a canone sociale e la realizzazione di altri 12. Programma Contratto Di Quartiere Regionale - Per il ´Contratto di Quartiere - Cantalupo´ Monza ha ottenuto un cofinanziamento 6,5 milioni per la riqualificazione integrata del quartiere, con la costruzione di un edificio per 196 posti letto in locazione temporanea, già terminato. L´intervento prevede inoltre la riqualificazione delle torri Aler, per un totale di 18 alloggi a canone sociale e la realizzazione di 2 edifici Aler per 24 alloggi a canone sociale e 2 edifici del Comune per 18 alloggi a canone moderato. 2 Milioni Per La Prima Casa E Il Disagio Acuto - Nell´ultimo biennio Regione Lombardia ha finanziato con due milioni di euro misure per l´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie e per il sostegno dei licenziati e degli sfrattati. Sostegno All´affitto - Con il bando 2013 regione Lombardia ha destinato 349.000 euro al Comune di Monza.  
   
   
LOMBARDIA. MARONI: BENI SEQUESTRATI PER EDILIZIA? PERCHÉ NO "SERVE MAPPA PRECISA. SE GOVERNO CI COINVOLGE, SIAMO PRONTI"  
 
Milano, 24 novembre 2014 - Utilizzare i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata anche per gli alloggi popolari. E´ uno dei temi toccati dal prefetto Umberto Postiglione, direttore dell´Agenzia nazionale per l´Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), oggi durante la riunione congiunta delle Commissioni Antimafia di Regione Lombardia e Comune di Milano. Un´idea sulla quale il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della seduta, si è detto disponibile a ragionare. Disponibile A Partecipare A Gestione - "Come Regione Lombardia - ha ribadito il governatore - sono disponibile a partecipare all´assegnazione e gestione di tutti questi beni, fra i quali ci sono immobili di tutti i tipi, anche case, alcune delle quali potrebbero essere destinate all´edilizia residenziale". "Però - ha osservato - bisogna avere la mappa precisa e sapere dove stiano esattamente. Tutti dati che oggi sono a disposizione dell´Agenzia e non della Regione. Se però il Governo deciderà di coinvolgere le Regioni, noi ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte sia in termini di risorse umane che finanziarie".  
   
   
LOMBARDIA.BENI MAFIA,MARONI:REGIONE PRONTA AD AIUTARE ANBSC  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Regione Lombardia è pronta e interessata a fare la sua parte per aiutare il percorso di restituzione ai cittadini dei beni strappati alle mafie". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è intervenuto alla riunione congiunta delle Commissioni Antimafia della Regione e del Comune di Milano, che, questa mattina, a Palazzo Pirelli, si sono confrontate con il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell´Agenzia nazionale per l´Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), organismo nato nel 2010 su impulso proprio di Maroni, all´epoca ministro dell´Interno. Enorme Patrimonio - La creazione dell´Anbsc, ha proseguito Maroni, "ha consentito che, per la prima volta in Italia, si potesse valutare l´immenso patrimonio di beni sparso in tutte le regioni. La Lombardia è una delle prime cinque, con oltre 1100 beni fra aziende e immobili. Avere la mappa è utile, ma non sufficiente". "Occorre - ha detto - farli fruttare, perché lasciarli inutilizzati lancia un messaggio sbagliato, come se lo Stato dopo aver colpito la mafia, non sia capace di andare fino in fondo. Questi beni vanno utilizzati, coinvolgendo gli Enti locali, la Regione e le associazioni di volontariato". Regione Pronta - "Come Regione - ha affermato il presidente - siamo disponibili a partecipare al processo di assegnazione e di gestione, aiutando chi sarà l´assegnatario dei beni o delle aziende a operare. Come abbiamo fatto con il protocollo d´intesa per la ristrutturazione e l´adeguamento dell´ex pizzeria Wall street di Lecco, per il quale abbiamo messo 400.000 euro per consentire a questa attività di riprendere". Expo Mafia Free - Sempre in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose, Maroni infine ha ricordato alcune delle iniziative avviate da Regione Lombardia in questo campo, in particolare il piano d´azione ´Expo Mafia free´, con il quale Regione, Comune di Milano, Ministero dell´Interno e società Expo si sono impegnati a prevenire e contrastare i possibili tentativi di infiltrazione criminale negli appalti connessi alla realizzazione dell´Esposizione universale.  
   
   
LOMBARDIA. CONSUMO SUOLO, MARONI: NOSTRA LEGGE È RIFORMA VERA  
 
Monza, 24 novembre 2014 - "E´ una riforma vera e siamo la prima Regione ad aver approvato una Legge contro il consumo di suolo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della conferenza stampa dopo giunta a proposito del Testo approvato l´altra sera dal Consiglio regionale. "E´ un provvedimento - ha aggiunto Maroni - che va nella direzione di salvaguardare la vocazione agricola e di tutelare il territorio. Si pongono dei limiti seri e veri nel rispetto dei Comuni dando loro 30 mesi di tempo per adeguarsi". "Io non voglio imporra la decisione della Regione ai Comuni - ha concluso Maroni - perché a loro spetta il compito di programmare gli interventi sul territorio. E´ un giusto equilibrio di rispetto delle autonomie, ma noi fissiamo dei criteri molto riduttivi per gli interventi a salvaguardia territori agricoli".  
   
   
LOMBARDIA. ALER, MARONI: FARE SUBITO SGOMBERI,ABUSIVISMO NON SI TOLLERA  
 
 Monza, 24 novembre 2014 - "La nostra richiesta di sgombero di 200 alloggi che abbiamo presentato al prefetto deve essere realizzata in tempi rapidi. L´altro giorno abbiamo firmato un protocollo importante, in cui io credo, perché parla di sgomberi programmati e di sgomberi in flagranza con l´utilizzo della Forza pubblica e della Polizia locale". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della conferenza stampa dopo Giunta, che si è svolta presso la sede del Comune di Monza. "In quel testo - ha aggiunto Maroni - c´è scritto tutto, adesso bisogna dare attuazione all´impegno preso e sono sicuro che, per questo, ci sarà l´impegno di tutti perché l´Aler di Milano è un tema che è sempre alla nostra attenzione". "Il tema delle occupazioni va risolto - ha concluso il presidente - l´abusivismo non si può tollerare. E´ vero, servono risorse per sistemare le tante case sfitte, certo il taglio di un miliardo di euro che la Legge di Stabilità fa alla Regione non aiuta in questo senso, ma certamente la messa in sicurezza degli alloggi è una priorità".  
   
   
PAESAGGIO. CICLO DI INCONTRI DEL VICEPRESIDENTE VENETO CON ZUCCATO, SORAGNI, DAINESE, DAVERIO E SGARBI  
 
Venezia, 24 novembre 2014 - Nuove energie per il territorio: all’insegna di questo slogan si svolgerà un ciclo di incontri dedicati al paesaggio, per iniziativa della Regione in collaborazione con Veneto Innovazione. Ai tre appuntamenti interverrà il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato che dialogherà con autorevoli rappresentanti del mondo dell’economia, delle istituzioni, dell’arte. “Il paesaggio – fa rilevare Zorzato - è uno dei motori principali del turismo e delle attività connesse con il godimento della natura e dei luoghi, che hanno raggiunto un’importanza economica crescente nelle società attuali. Il riconoscimento del valore del Paesaggio si coniuga con la consapevolezza maturata nei cittadini che è fondamentale incentivare stili di vita basati sugli aspetti qualitativi della crescita piuttosto che sulla crescita in sé, consapevolezza che si traduce nel desiderio di promuovere attività sostenibili fondate sull’uso consapevole del territorio e di vivere in contesti armoniosi, tali da consentire una migliore qualità di vita”. I tre momenti avranno temi diversi - “paesaggio e impresa”, “paesaggio e patrimonio culturale” e “paesaggio dipinto” - per condividere le riflessioni sul valore materiale e immateriale del paesaggio, fatto di arte, cultura, ma anche di tradizioni, creatività. Il primo appuntamento (Paesaggio e impresa) è in programma il 24 novembre alle ore 17:30 a Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (Padova) e vedrà la partecipazione di Roberto Zuccato presidente di Confindustria Veneto, Ugo Soragni direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto e Lino Dainese imprenditore e presidente del Cisa Andrea Palladio. Il 2 dicembre (ore 17:30) a Villa Arvedi a Grezzana (Verona) si parlerà di Paesaggio e patrimonio culturale con lo storico dell’arte Philippe Daverio. Infine, il 15 dicembre (ore 17:30) a Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (Treviso) il tema trattato con il critico d’arte Vittorio Sgarbi sarà Paesaggio dipinto.  
   
   
UE AIUTI PER LA RICERCA DI LAVORO PER GLI EX LAVORATORI DEI CANTIERI FINLANDESI E MACELLI FRANCESI  
 
Bruxelles, 24 novembre 2014 - L´ue dovrebbe fornire un aiuto di € 2.350.000 per aiutare a trovare o creare nuovi posti di lavoro per i lavoratori licenziati dai cantieri Stx Finland Oy e il macello Gad in Francia, la commissione per i bilanci raccomandato il Giovedi. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) aiuti deve ancora essere approvato dal Parlamento nel suo insieme e il Consiglio dei ministri. Cantiere finlandese: € 1.430.000 per 565 lavoratori - L´aiuto del Feg è aiutare 565 lavoratori in esubero nel cantiere Stx Finland Oy in Rauma, sud-ovest della Finlandia. Quota di mercato mondiale dell´Ue nella costruzione navale è scesa dal 13% del 2007 al 5% nel 2013, principalmente a causa della concorrenza dura dal cinese, Corea del Sud e Giappone yards con basso costo del lavoro. La maggior parte degli ex lavoratori Stx sono qualifiche anziani e la mancanza di nuovi posti di lavoro in una zona che è tradizionalmente affidamento su lavorazione di metalli pesanti. L´1.430.000 € di aiuti del Feg è destinato principalmente per aiutare i lavoratori di trasferire ai nuovi posti di lavoro, avviare una propria attività o di frequentare la formazione. Gad in Francia: € 0.920.000 per 760 lavoratori - Il macello e lavorazione della carne società francese Gad è stato costretto a licenziare 760 lavoratori quando le vendite di carne di maiale sono crollati in tutta l´Ue. In generale, il consumo di carne di maiale è sceso da 43 kg a persona nel 2007 a 39 kg nel 2013. La domanda dei consumatori è stata depressa da aumenti dei prezzi di maiale, a causa di un raddoppio del costo del cibo per i maiali, e di tagli alla spesa delle famiglie a causa della crisi. Di conseguenza, Gad, una volta una società redditizia, ha fatto una perdita € 65.000.000 2010-2013. L´0.920.000 € di aiuti del Feg è quello di pagare un team di consulenza è di consigliare i lavoratori in esubero. Bilancio del Comitato i deputati hanno invitato le autorità francesi a proporre una vasta gamma di misure per aiutare i lavoratori a trovare lavoro. Quali sono le prospettive? Parlamento nel suo insieme è quello di votare le applicazioni nella sessione plenaria di novembre Ii, e il Consiglio dovrebbe votare su di loro il 25 novembre. Sfondo - Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori licenziati a seguito di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione o alla crisi finanziaria e per aiutarli a trovare nuovi posti di lavoro. Tra il 2014 e il 2020, il massimale annuo del fondo è di 150 milioni di €. Lavoratori licenziati sono offerti misure come il supporto per la creazione di imprese, assistenza nella ricerca, orientamento professionale e vari tipi di formazione. Nella maggior parte dei casi, le autorità nazionali hanno già iniziato a prendere le misure e hanno i loro costi rimborsati dalla Ue quando le loro applicazioni sono finalmente approvate.  
   
   
BOLZANO: UN ANNO DI €URO-HELPDESK: BANCA DATI E INFORMAZIONI PERSONALIZZATE  
 
Bolzano, 24 novembre 2014 - €uro-Helpdesk, il punto della Provincia per informazioni e consulenza sui finanziamenti europei diretti, compie il suo primo anno di attività. Dal 2015 i servizi dell’€uro-Helpdesk saranno offerti anche all’interno delle attività del punto di contatto Een (Enterprise Europe Network) alle aziende, che sarà attivato al Tis. Nel suo primo anno di attività €uro-Helpdesk ha fornito informazioni e consigli per la presentazione alla Commissione europea dei progetti e delle proposte di finanziamento. Durante questi 12 mesi quasi 160 interessati si sono rivolti a €uro-Helpdesk con domande generali sui finanziamenti europei. Nove di queste idee si sono trasformate in proposte progettuali inviate alla Commissione europea. Al momento €uro-Helpdesk vede una novantina tra persone e enti iscritti alla propria banca dati, che fornisce regolarmente informazioni personalizzate in base agli ambiti di interesse (ad esempio sono state inoltrate più di 30 proposte di partenariato). Durante quest´anno sono stati inoltre organizzati due eventi informativi e pubblicate dieci edizioni della newsletter sui finanziamenti europei €uroflash, che ora conta 185 abbonati. Circa il 20% del bilancio dell´Unione europea è dedicato ai cosidetti fondi europei diretti, che al contrario dei fondi strutturali sono gestiti in maniera centralizzata a Bruxelles (presentazione della domanda, valutazione, contabilizzazione del progetto). Vengono finanziati progetti di cooperazione in diversi ambiti: ricerca e innovazione, cultura e formazione, che normalmente prevedono la cooperazione di almeno tre partner provenienti da diversi Paesi membri. €uro-Helpdesk fornisce sia informazioni generali sia informazioni specifiche sui finanziamenti europei diretti, organizza seminari, conferenze e Infoday, fornisce consulenze nella fase di preparazione di una proposta progettuale e può essere di supporto nella ricerca di partner. Attraverso la cooperazione dell´Ufficio per l´integrazione europea - Europe Direct e l´Ufficio di Bruxelles, è possibile offrire ad enti altoatesini attivi in diversi campi sia un punto di contatto sul territorio sia un supporto nel cuore dell´Europa. A partire dal 2015 i servizi dell´€uro-Helpdesk verranno offerti anche all´interno delle attività del punto di contatto Een (Enterprise Europe Network) alle aziende, che verrà attivato presso il Tis. Per iscriversi al servizio informativo è sufficiente compilare il questionario sulla pagina web di €uro-Helpdesk: www.Provincia.bz.it/europa/it/info-ue/eurohelpdesk.asp  Contatti: eurohelpdesk@provincia.Bz.it  , Ufficio per l´Integrazione europea - Europe Direct Alto Adige, Via Conciapelli 69 - Bolzano, Tel. 0471 41 31 76 oppure Ufficio di Bruxelles, Rue de Pascale 45-47 - 1040 Bruxelles, Tel. 0032 2 743 27 05.  
   
   
AST, MISE: GOVERNO HA FATTO LA SUA PARTE, PREOCCUPAZIONE PER LO SCIOPERO AD OLTRANZA AUSPICIO DI UNA EVOLUZIONE PIÙ COSTRUTTIVA IN VISTA DELLA CONVOCAZIONE DI MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE  
 
Roma, 24  novembre 2014 - La disponibilità, confermata dall’azienda, a modificare a fondo il piano industriale è il risultato dell’azione condotta dal governo ed è positivo che sia stata ora riconosciuto anche dalle organizzazioni sindacali. Questo è il risultato essenziale per ridare una prospettiva produttiva e occupazionale adeguata al sito di Terni, in linea con il rilievo strategico dell’Ast per l’economia italiana. Inoltre, su richiesta delle parti, il governo si è spinto per senso di responsabilità a cercare di favorire un avvicinamento delle posizioni sul contratto integrativo, terreno propriamente delle parti. Avvicinamento che, nella giornata di ieri, si è potuto registrare. Proprio alla luce di questa evoluzione della vertenza, il governo, pur nel pieno rispetto dell’autonomia delle parti, non può che registrare con preoccupazione il fatto che i sindacati non abbiano ancora scelto forme di lotta più coerenti con lo stadio raggiunto dal negoziato, tali da ridurre finalmente i costi sopportati dai dipendenti e dalle loro famiglie, nonché tali da evitare il rischio grave di compromettere il futuro di Terni sui mercati di riferimento. Il governo auspica pertanto che mercoledì, alla ripresa della trattativa, si sia registrata una evoluzione più costruttiva del contesto nel quale si svolge il negoziato e delle modalità di confronto tra le parti.  
   
   
TRW, IL GOVERNO ALL’AZIENDA: RIPENSARE LA CHIUSURA , SERVE TEMPO PER ALTERNATIVA PER IL SITO DI LIVORNO NUOVO INCONTRO AL MISE IL 25 NOVEMBRE  
 
Roma, 24 novembre 2014- Il Governo italiano invita la multinazionale americana Trw a ripensare la chiusura dello stabilimento di Livorno annunciata per il 31 dicembre: serve infatti un congruo lasso di tempo per poter ricercare un’alternativa imprenditoriale, in grado di salvaguardare occupazione (oltre 400 dipendenti) e attività industriale. Quindi- con il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti- chiede al Gruppo (che opera nel settore dell’automotive) di creare le condizioni affinchè per il sito toscano si possa esperire- mentre si attiva lo scouting- la via del mix mobilità volontaria- contratti di solidarietà. E’ questo, in sintesi, quanto è emerso stamani- al Dicastero di Via Veneto- durante la riunione del Tavolo, alla quale hanno preso parte il Vice Presidente European Steering di Trw Maciej Gwozdz e il Presidente di Trw Italia Giorgio Marsiaj, l’Assessore regionale alle Attività Produttive della Toscana Gianfranco Simoncini, il Presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi, il Sindaco Filippo Nogarin, le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali e le Rsu. Azienda, Istituzioni locali e sindacati torneranno a discutere al Mise la settimana prossima, il 25 novembre. “La situazione è difficilissima, ma il Governo- ha assicurato De Vincenti- non lascerà soli i lavoratori, è anzi fortemente impegnato a prefigurare un futuro di sviluppo per l’intera area di Livorno”. Esecutivo ed Istituzioni territoriali, infatti, hanno già cominciato a lavorare all’ipotesi di un Accordo di Programma per il territorio di Livorno, in grado di garantire attrattività imprenditoriale, quindi nuovi investimenti, alla zona. L’idea è quella di ripercorrere quanto messo in moto per l’Accordo di Programma per Piombino che- per generale ammissione- sta dando buoni risultati.  
   
   
LOMBARDIA E TURCHIA, SCAMBI PER OLTRE 2 MILIARDI DI EURO IN SEI MESI LE PROVINCE PIÙ ATTIVE? MILANO, BRESCIA, BERGAMO, VARESE E MANTOVA MACCHINARI PER LA PLASTICA PRIMO PRODOTTO ESPORTATO: +29,2% SECONDA DESTINAZIONE DOPO LA CINA, NEL 2014 SUPERA PAESI COME STATI UNITI E GERMANIA  
 
 Milano, 21 novembre 2014 - Lombardia e Turchia: i rapporti commerciali superano i 2 miliardi di euro in sei mesi. E rappresentano circa il 28% del totale italiano. Un valore in lieve crescita (+0,2%) rispetto al 2013 grazie soprattutto all’import che segna un +11,6%. Le province che commerciano di più? Milano con oltre un miliardo di euro di interscambio (+5%), seguita da Brescia, Bergamo, Varese e Mantova. I macchinari per impieghi speciali, in particolare per l’industria della plastica, sono la prima voce dell’export lombardo in Turchia e segnano un +29,2%. Oltre ai macchinari, si esportano prodotti chimici, articoli in materie plastiche e tessuti. Si importano, invece, autoveicoli e apparecchi per uso domestico. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi sei mesi del 2014 e del 2013. Industria della plastica: Turchia secondo partner mondiale della Lombardia. Rispetto al 2013 infatti, con circa 196 milioni di euro in sei mesi, balza davanti a Paesi come Stati Uniti e Germania ed è preceduta solo dalla Cina che raggiunge quasi i 203 milioni di euro. Le province più attive in Italia nel settore sono: Milano prima con 85 milioni di euro (+63,4% rispetto al 2013) e Bergamo seconda con 36,5 milioni di euro (+30,6%). Ma tra le prime 10 altre due lombarde: Brescia al quarto posto (+3,7%) e Varese al settimo (+25,2%). E la Lombardia da sola rappresenta ben il 43,5% dell’export nazionale di questi macchinari in Turchia. Per le imprese interessate al mercato turco: mercoledì 26 novembre conferenza e incontri B2b. Per conoscere meglio il mercato turco e le sue opportunità e per entrare in contatto con operatori turchi del settore macchinari per la lavorazione della plastica e dell’imballaggio arrivano la conferenza “Turchia, un mercato in crescita: le opportunità per le Pmi italiane” e, a seguire, degli incontri B2b. La conferenza, organizzata da Fondazione Emdc (Euro-med Development Center for Micro, Small and Medium Enterprises) e Unicredit, si terrà in Camera di commercio di Milano, Palazzo Turati, via Meravigli 9/b (Mm Cordusio), mercoledì 26 novembre, dalle ore 9,30 alle ore 12. Seguiranno degli incontri B2b tra una delegazione di buyer turchi con imprese lombarde e italiane, selezionate da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. L’iniziativa fa parte del “Progetto Turchia”, nato da una partnership tra Unicredit e Fondazione Emdc per creare nuove opportunità per le aziende lombarde e italiane interessate a entrare sul mercato turco e sostenerle nel loro percorso di internazionalizzazione. Si tratta di un percorso che si è articolato in diverse azioni tra cui una missione istituzionale e un corso di formazione per imprenditori e professionisti presso il campus Nibi (nuovo Istituto di Business Internazionale creato dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos). Il “Progetto Turchia” rientra negli obiettivi della Fondazione Emdc, costituita nel 2013 tra la Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos, il Ministero degli Affari Esteri (Mae) e il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per promuovere e sostenere la cooperazione economica, lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese nell’area Euro-mediterranea. Interscambio totale in tutti i prodotti tra Lombardia e Turchia
Territorio Tot. Interscambio Tot. Interscambio variaz. % interscambio % su tot. Interscambio
Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 2013-2014 Ii trim. 2014
Varese 170.276.176 163.334.432 -4,1% 7,7%
Como 92.798.537 104.842.504 13,0% 4,9%
Sondrio 8.014.445 5.369.908 -33,0% 0,3%
Milano 968.006.769 1.016.703.296 5,0% 47,6%
Bergamo 195.059.944 206.912.025 6,1% 9,7%
Brescia 231.178.507 241.392.684 4,4% 11,3%
Pavia 35.661.263 41.513.600 16,4% 1,9%
Cremona 58.809.167 61.507.440 4,6% 2,9%
Mantova 199.211.427 131.756.361 -33,9% 6,2%
Lecco 48.379.575 51.153.771 5,7% 2,4%
Lodi 11.756.432 13.177.377 12,1% 0,6%
Monza e della Brianza 112.712.766 97.418.204 -13,6% 4,6%
Lombardia 2.131.865.008 2.135.081.602 0,2% 100,0%
Italia 7.891.780.348 7.583.258.539 -3,9% 28,2%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati Import-export tra Lombardia e Turchia nei primi sei mesi del 2014
Territorio Ii trim. 2013 Ii trim. 2014 variaz. 2013-2014 % su tot. 2014
import export import export import export import export
Varese 35.898.170 134.378.006 50.851.790 112.482.642 41,7% -16,3% 6,3% 8,4%
Como 31.637.036 61.161.501 40.678.675 64.163.829 28,6% 4,9% 5,1% 4,8%
Sondrio 2.306.976 5.707.469 2.005.457 3.364.451 -13,1% -41,1% 0,3% 0,3%
Milano 348.495.458 619.511.311 416.208.277 600.495.019 19,4% -3,1% 51,9% 45,0%
Bergamo 58.984.949 136.074.995 70.739.228 136.172.797 19,9% 0,1% 8,8% 10,2%
Brescia 71.106.521 160.071.986 87.478.315 153.914.369 23,0% -3,8% 10,9% 11,5%
Pavia 6.056.943 29.604.320 14.057.250 27.456.350 132,1% -7,3% 1,8% 2,1%
Cremona 14.428.797 44.380.370 11.174.440 50.333.000 -22,6% 13,4% 1,4% 3,8%
Mantova 102.101.631 97.109.796 59.514.847 72.241.514 -41,7% -25,6% 7,4% 5,4%
Lecco 16.573.492 31.806.083 17.640.780 33.512.991 6,4% 5,4% 2,2% 2,5%
Lodi 1.777.692 9.978.740 5.057.782 8.119.595 184,5% -18,6% 0,6% 0,6%
Monza e della Brianza 28.658.840 84.053.926 25.792.559 71.625.645 -10,0% -14,8% 3,2% 5,4%
Lombardia 718.026.505 1.413.838.503 801.199.400 1.333.882.202 11,6% -5,7% 100,0% 100,0%
Italia 2.876.071.672 5.015.708.676 2.913.078.393 4.670.180.146 1,3% -6,9% 27,5% 28,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati Primi 10 prodotti dell’export lombardo in Turchia
Gruppi Exp2013 Exp2014 % su tot. 2014 variaz. % 2013-2014 variaz. In v.A.
1 Ck289-altre macchine per impieghi speciali 151.476.026 195.771.375 14,7% 29,2% 44.295.349
2 Ce201-prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie 147.538.276 147.935.948 11,1% 0,3% 397.672
3 Ck282-altre macchine di impiego generale 102.914.474 95.756.493 7,2% -7,0% -7.157.981
4 Ck281-macchine di impiego generale 76.852.661 60.826.089 4,6% -20,9% -16.026.572
5 Cg222-articoli in materie plastiche 56.162.605 55.812.894 4,2% -0,6% -349.711
6 Cb132-tessuti 50.957.100 44.870.085 3,4% -11,9% -6.087.015
7 Ch242-tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) 46.977.585 37.404.289 2,8% -20,4% -9.573.296
8 Ck284-macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili 52.035.050 36.485.824 2,7% -29,9% -15.549.226
9 Cb141-articoli di abbigliamento, escluso l´abbigliamento in pelliccia 26.950.237 33.285.961 2,5% 23,5% 6.335.724
10 Cj271-motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell´elettricità 27.042.005 31.203.624 2,3% 15,4% 4.161.619
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati Primi 10 prodotti dell’import lombardo in Turchia
Gruppi Imp2013 Imp2014 % su tot. 2014 variaz. % 2013-2014 variaz. In v.A.
1 Cl291-autoveicoli 50.224.982 89.711.637 11,2% 78,6% 39.486.655
2 Cj275-apparecchi per uso domestico 57.836.979 65.276.281 8,1% 12,9% 7.439.302
3 Ch244-metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari 44.242.489 57.187.296 7,1% 29,3% 12.944.807
4 Cb139-altri prodotti tessili 40.409.751 50.424.030 6,3% 24,8% 10.014.279
5 Ch241-prodotti della siderurgia 98.370.932 44.692.729 5,6% -54,6% -53.678.203
6 Cb141-articoli di abbigliamento, escluso l´abbigliamento in pelliccia 53.260.659 40.913.869 5,1% -23,2% -12.346.790
7 Cb131-filati di fibre tessili 34.621.919 37.360.283 4,7% 7,9% 2.738.364
8 Ce201-prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie 33.213.281 35.517.540 4,4% 6,9% 2.304.259
9 Cb132-tessuti 26.656.343 31.079.315 3,9% 16,6% 4.422.972
10 Ci264-prodotti di elettronica di consumo audio e video 5.242.514 25.792.293 3,2% 392,0% 20.549.779
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati Primi 10 Paesi dell’export lombardo di “altre macchine per impieghi speciali” (compresi: macchinari per l’industria della plastica)
Paesi Exp2013 Exp2014 peso % su 2014 variaz. %
1 Cina 191.255.923 202.733.815 7,4% 6,0%
2 Turchia 151.476.026 195.771.375 7,2% 29,2%
3 Stati Uniti 205.514.725 187.647.870 6,9% -8,7%
4 Germania 191.940.458 160.973.994 5,9% -16,1%
5 Francia 148.514.358 139.900.094 5,1% -5,8%
6 Russia 132.952.926 88.735.298 3,3% -33,3%
7 Arabia Saudita 50.370.588 86.609.951 3,2% 71,9%
8 Spagna 77.557.676 81.347.233 3,0% 4,9%
9 Regno Unito 68.854.207 79.235.700 2,9% 15,1%
10 Polonia 58.442.679 76.558.091 2,8% 31,0%
Lombardia verso il mondo 2.704.496.033 2.725.148.883 100,0% 0,8%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati Prime 10 province italiane dell’export di “altre macchine per impieghi speciali” (compresi: macchinari per l’industria della plastica)
Province Exp2013 Exp2014 peso % su 2014 variaz. %
1 Milano 52.129.732 85.184.759 18,9% 63,4%
2 Bergamo 27.985.253 36.549.563 8,1% 30,6%
3 Chieti 681.660 35.751.547 8,0% 5144,8%
4 Brescia 28.385.056 29.444.007 6,5% 3,7%
5 Bologna 27.134.653 23.987.598 5,3% -11,6%
6 Padova 10.085.244 20.077.116 4,5% 99,1%
7 Varese 14.115.499 17.678.936 3,9% 25,2%
8 Modena 12.604.776 15.882.718 3,5% 26,0%
9 Pordenone 17.792.859 15.032.267 3,3% -15,5%
10 Vicenza 11.818.189 11.711.851 2,6% -0,9%
Totale Lombardia verso Turchia 151.476.026 195.771.375 43,5% 29,2%
Totale Italia verso Turchia 353.098.367 449.686.545 100,0% 27,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trim. 2014 e 2013. Valori in euro cumulati
 
   
   
L’USURA NELLA PROVINCIA DI FIRENZE CONVEGNO IL 27 NOVEMBRE PER PRESENTARE IL REPORT SUL FENOMENO  
 
Firenze, 24 novembre 2014 - Su iniziativa dell´Assessore alle politiche sociali, sicurezza e legalità della Provincia di Firenze, Antonella Coniglio, in collaborazione il Centro Interuniversitario di Sociologia Politica dell´Università di Firenze, giovedì 27 novembre al Polo delle Scienze Sociali di Firenze (piazza Ugo di Toscana, 5 Edificio D15, Aula 5) sarà presentato nell´ambito di un convegno il report "Il fenomeno dell’usura nella provincia di Firenze". Fra i relatori, di particolare rilievo la presenza di Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, di Marco Bontempi, Direttore del Centro Interuniversitario di Sociologia Politica dell´Università di Firenze, di Andrea Pirni, curatore del report, della giornalista di Repubblica Franca Selvatici, dell´assessore Coniglio, alla quale sono affidate le conclusioni. Introdurranno i lavori il professor Sandro Rogari e il presidente della Provincia Andrea Barducci. Nel corso dei lavori sarà proiettato il filmato «Tempi difficili» a cura di Domenico Costanzo. Per gli intervenuti sarà disponibile copia del report. Http://met.provincia.fi.it/public/misc/20141119122240253.pdf    
   
   
FERRIERA TRIESTE: FIRMATO A ROMA ACCORDO DI PROGRAMMA MESSA IN SICUREZZA, RICONVERSIONE E SVILUPPO STABILIMENTO SERVOLA  
 
Roma, 24 novembre 2014 - E´ stato sottoscritto il 21 novembre a Roma, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Palazzo Chigi, l´Accordo di programma per la messa in sicurezza, la riconversione industriale e lo sviluppo economico produttivo nell´area della Ferriera di Servola (Ts). L´intesa è stata firmata, alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal Ministro dell´Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dalla presidente dell´Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi, e dal cav. Giovanni Arvedi per conto della Siderurgica triestina srl, la società controllata da Finarvedi Spa, che ha recentemente rilevato da Lucchini spa la Ferriera. Era presente anche il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti. La firma di oggi conclude positivamente il lungo e complesso percorso, che ha subìto una decisiva accelerazione in questa legislatura, finalizzato ad individuare un nuovo soggetto imprenditoriale interessato a gestire lo stabilimento siderurgico e a contribuire alla reindustrializzazione e al rilancio economico e produttivo dell´area, salvaguardando i livelli occupazionali, impegnandosi e contestualmente a fare, d´intesa con gli enti pubblici, una serie di interventi di risanamento ambientale. L´intesa di oggi fa seguito al cosiddetto "Accordo di Trieste", siglato il 30 gennaio di quest´anno dai rappresentanti di cinque ministeri, oltre che dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia e dal Comune di Trieste, dall´Autorità portuale di Trieste e dall´Agenzia nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa (Invitalia). E´ stato proprio quel documento a gettare le basi per la cessione dello stabilimento e, dunque, a tracciare il percorso che oggi si completa con la firma dell´accordo di reindustrializzazione da parte di Siderurgica Triestina del Gruppo Arvedi, che lo scorso mese di agosto aveva presentato un´offerta di acquisto, impegnandosi a mettere in atto una serie di interventi, in sinergia con la parte pubblica, per la messa in sicurezza e la reindustrializzazione del sito produttivo. Più nel dettaglio nell´area saranno investiti complessivamente 211,5 milioni di euro. Si tratta di interventi ambientali attivati dalla Regione e relativi alle aree pubbliche per complessivi 41,5 milioni di euro. Sono risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 e 2014-2020. Saranno utilizzate prioritariamente per eliminare la diffusione degli inquinanti nel mare. Sono previsti quindi un barrieramento fisico di quasi 2.000 metri, comprensivo di un sistema di drenaggio, nonché della realizzazione di un impianto di trattamento dell´acqua. Siderurgica Triestina, firmando l´accordo di programma, si impegna ad investire 170 milioni di euro, di cui 10 per la messa in sicurezza dei suoli e 15 per il risanamento ambientale degli impianti. La restante parte (145 milioni) riguarda l´ammodernamento e l´efficientamento dell´attuale impianto e la realizzazione di nuove attività tra le quali la metallurgia a freddo, con la quale tornerà ad essere prodotto in Italia l´acciaio magnetico (o elettrico). L´azienda intende inoltre sviluppare l´attività logistica di intermodalità marittimo-ferroviaria, per collegare gli impianti di Cremona del Gruppo Arvedi con la banchina di Servola, ottimizzando il carico dei convogli ferroviari, per trasportare le materie prime verso Cremona e, in direzione opposta, ´coils´, ossia rotoli di acciaio prefinito, destinati alla laminazione nel nuovo impianto produttivo di Trieste. A garanzia degli interventi, in particolare per quelli ambientali, Siderurgica Triestina ha già effettuato i previsti depositi cauzionali, cui si aggiungono le garanzie prestate da Arvedi nei confronti del Commissario straordinario della Lucchini per garantire da un lato il mantenimento dei livelli occupazionali, dall´altro gli interventi a finalità ambientale. L´accordo prevede infatti il riassorbimento di più di 400 lavoratori, di cui 380 già reimpiegati e altri 30 entro la fine dell´anno. L´area complessiva di intervento è di 550.000 mq. Tutte le aree sono all´interno del Sin, Sito inquinato di Interesse Nazionale. Per quanto riguarda i tempi, Siderurgica Triestina si è impegnata su un preciso cronoprogramma, che prevede di avviare già entro i prossimi 30 giorni gli interventi di prevenzione, presentando contestualmente i progetti per la messa in sicurezza dei suoli, delle acque di falda e per la rimozione dei rifiuti, comunicando periodicamente alle autorità competenti lo stato di avanzamento dei lavori. La Ferriera di Trieste, nata nel 1896, nel 1961 diviene proprietà di Italsider. Nel 1988 è ceduta al gruppo Pittini, cui nel 1995 subentra il gruppo Lucchini. Nel 2005 il colosso siderurgico russo Severstal assume il controllo, prima parziale e poi totale del gruppo. Nel 2010 il gruppo russo decide di cedere il suo 80% di Lucchini Spa e di mettere all´asta l´ex Ilva di Piombino e gli altri quattro stabilimenti italiani di sua proprietà (Trieste, Lecco, Condove - in provincia di Torino - e Bari), assieme alle quattro fabbriche francesi targate Ascometal (anch´esse controllate da Severstal attraverso Lucchini Spa). Dal 21 dicembre 2012 la Ferriera è in amministrazione straordinaria, a seguito della richiesta presentata dall´azienda Lucchini S.p.a. Il destino dello stabilimento appariva segnato, con la chiusura come unica prospettiva.  
   
   
FERRIERA TRIESTE: SERRACCHIANI, GRANDE RISULTATO CON LAVORO IN TEAM RENZI, ACCORDO PORTA SEGNALE DI SPERANZA PER TUTTI  
 
Roma, 24 novembre 2014 - "Si salva il lavoro tenendo aperte le fabbriche e le aziende, non alimentando le polemiche e le tensioni. Si salva il lavoro risolvendo le crisi industriali, non giocando a chi urla più forte. Questo accordo è un passo in avanti importante, che porta un segnale di speranza in una delle più grandi crisi che avevamo". Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha commentato la firma a Palazzo Chigi dell´accordo di programma per la riconversione dell´area Ferriera di Servola. "Un´operazione - ha spiegato il premier - che grazie a un investimento privato, fatto da una delle più grandi realtà italiane, e da un investimento pubblico, consente di salvare 410 posti di lavoro diretti e un migliaio di posti di lavoro nell´indotto". "Abbiamo fatto un lavoro di squadra. Insieme ai lavoratori, ai sindacati, ad Arvedi, alle istituzioni locali e al Governo abbiamo trovato un punto di equilibrio importante che ha consentito di risolvere in poco più di un anno una crisi industriale complessa, una tra le più gravi del paese, con la continuazione di un´attività industriale ma soprattutto, nell´interesse dei nostri cittadini, con il risanamento ambientale di un sito fortemente messo a prova dalle produzioni", ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. "Credo sia l´immagine migliore di un Paese che sta tentando in tutti i modi di risollevarsi, di mantenere la propria produzione di qualità, di guardare lontano, perché non vogliamo perdere quello che abbiamo, vogliamo consolidare la nostra industria. Non possiamo rinunciare alla siderurgia, un settore strategico che è fondamentale", ha aggiunto Serracchiani, ribadendo che l´accordo consente di salvare "tanti posti di lavoro. Credo davvero che abbiamo dato prova tutti insieme che esiste la possibilità di fare, e di fare bene. Un fatto concreto come questo è la risposta migliore a tanti che ancora non credono in questo Paese". "Certamente Trieste è un esempio eccellente che dimostra come nonostante i problemi ci siano, con la buona volontà di tutti è possibile trovare una soluzione", ha affermato il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi. "Fin dall´inizio tutti hanno avuto a cuore un interesse primario, strategico, nel preservare la siderurgia, nel preservare posti di lavoro, in un totale rispetto dell´ambiente. Anzi, puntando ad un miglioramento dal punto di vista ambientale, con un´impresa , un imprenditore che fa il suo mestiere: ci crede, rischia e condivide con le istituzioni locali e con il Governo". Per Guidi dunque oggi è stata vinta "una scommessa importante che va beneficio dei lavoratori e di tutto il sistema industriale italiano". A margine della firma dell´accordo, l´impegno per la Ferriera è stato sottolineato da Giovanni Arvedi che ha parlato di quello stabilimento come completamento dello sito di Cremona, che "aveva bisogno di un´area sul mare che Trieste, uno dei porti più importanti d´Italia anche per i suoi fondali, garantendo un luogo ideale per lo sbarco e l´imbarco dei materiali". Per Arvedi, Trieste consentirà di completare il ciclo produttivo del Gruppo, con la laminazione a freddo, che purtroppo a Terni è stata tolta", rimanendo quella a caldo a Cremona. "Quindi l´Italia non ha più l´acciaio elettrico, lo avremo a Trieste", ha evidenziato.  
   
   
TRENTO: DESIGN PER NUOVI PRODOTTI, LEVA PER FAR CRESCERE LE IMPRESE  
 
Trento, 24 novembre 2014 - Si chiude la Bic Week, si apre un progetto che coinvolgerà le Università di Trento e Bolzano, il Politecnico di Milano e la Iuav di Venezia. Un nuovo servizio che punterà sul design come leva per la creazione di nuovi prodotti e servizi, aiutando le aziende ad aprirsi a nuovi mercati. Il lancio al termine della settimana dedicata agli incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo, nella giornata conclusiva alla quale è intervenuto anche il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi: “Le aziende devono intessere relazioni e cooperare – ha sottolineato - il Trentino sarà sempre più polo delle startup e territorio capace di attrarre nuovi investimenti”. “Le aziende incubate nei Bic hanno mediamente performance migliori rispetto alla concorrenza”, ha sottolineato Fulvio Rigotti, vicepresidente di Trentino Sviluppo, evidenziando il ruolo dei Business Innovation Centre a supporto dell’innovazione e della crescita aziendale. Ri-legno, azienda insediata in Progetto Manifattura, vince il concorso Bic Match “all’americana” e si aggiudica il premio di Trentino Sviluppo. “E’ importante – ha sottolineato Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento - ricordare la genesi dei Bic, il motivo per cui sono nati, l’importante ruolo svolto in questi anni, riuscendo al contempo a reinterpretarne la mission. Possiamo ben dire che gli incubatori d’impresa sono stati una scommessa vinta: sono popolati da molti giovani, tante aziende hanno trovato in questi luoghi un ventaglio di strumenti, servizi e misure di accompagnamento che hanno consentito loro di crescere”. “Oggi la sfida - ha rilanciato Olivi - è quella di trasformare gli incubatori d’impresa in poli non più multisettoriali dal punto di vista produttivo ma multidisciplinari dal punto di vista della coabitazione tra imprese, strumenti della conoscenza e luoghi della formazione. Dentro uno spazio comune devono poter convivere non solo più imprese possibili, ma più imprese assieme a ragazzi che studiano, più imprese assieme a laboratori delle università e delle fondazioni di ricerca. E sotto questo profilo il Polo della Meccatronica, dove ci troviamo oggi, sta aprendo una strada”. Che le imprese dei Bic siano un valore per l’economia lo ha ricordato anche Fulvio Rigotti, vicepresidente di Trentino Sviluppo: “Nei nostri incubatori ospitiamo 113 aziende – ha detto Rigotti – che danno lavoro a 600 dipendenti, hanno depositato 45 brevetti di cui 9 internazionali e con performance economiche superiori anche del 37% rispetto alle aziende dello stesso settore presenti sul mercato”. Il bilancio della prima edizione della Bic Week, iniziativa voluta per ricordare i dieci anni degli incubatori d’impresa di Mezzolombardo, Pergine e Borgo Valsugana, parla con i numeri. Nei quattro giorni di eventi sono stati coinvolti 11 hub, acceleratori ed enti a supporto dello startup d’impresa, 100 imprese, 4 università, 300 studenti. Ed ha portato a risultati concreti, come dimostra il laboratorio sul design che troverà spazio nel “Modulo 8 - Design Factory” del Polo di Rovereto. Coinvolgerà quattro università, l’eccellenza del design in Italia: Politecnico di Milano e Iuav di Venezia, Lub di Bolzano e Università degli Studi di Trento. “Spazio al design, per servizi che consentiranno alle aziende di avere maggiore visibilità e magari di internazionalizzarsi e combattere la crisi guadagnando nuovi mercati” spiega Renata Diazzi di Trentino Sviluppo. In sostanza si va dal packaging alla comunicazione, dall’estetica alla moda, dalla meccanica al riciclo, fino all’invenzione di nuovi materiali. Tutti servizi di cui potranno usufruire le aziende trentine, dei Bic ma non solo. Di questo si è occupato il convegno del primo pomeriggio, ospiti alcuni docenti delle quattro università coinvolte: Venanzio Arquilla del Politecnico di Milano, Laura Badalucco e Luca Casarotto dallo Iuav di Venezia, Simone Simonelli dell’Università di Bolzano e Stefano Rossi dell’ateneo di Trentino. La giornata conclusiva della Bic Week ha inoltre visto confrontarsi 24 aziende insediate negli incubatori durante il Bic Match, un concorso “all’americana”: 120 secondi, il tempo di un viaggio in ascensore, per presentare la propria idea di design innovativo e convincere la giuria. A conquistare professori di design, investitori privati ed esperti di innovazione è stata Ri-legno, azienda incubata negli spazi cleantech di Progetto Manifattura che effettua risanamenti sulle costruzioni senza consumare suolo e valorizzando l’esistente. L’annuncio dei vincitori è toccato a Giovanna Flor, consigliere delegato di Trentino Sviluppo, mentre il premio “in tema” è una realizzazione di Witlab, il laboratorio di fast prototyping e stampa in 3D che aprirà presto i battenti negli spazi di Progetto Manifattura. “Un concorso – hanno commentato con soddisfazione Lavinia Sartori e Giulio Franceschini di Ri-legno – che per noi segna la fine della fase di studio e preincubazione. Da oggi ci posizioniamo sul mercato a tutti gli effetti, diventiamo una vera impresa”. Momento di confronto non è stata soltanto la sfida per il premio: per tutto il giorno, nella hall di Trentino Sviluppo, hub, acceleratori e business angels hanno presentato le proprie attività agli imprenditori, mentre nel modulo 8 della nuova Design Factory erano esposti prototipi, manufatti e prodotti realizzati da imprese trentine e giovani designer. E in serata, facendo aperitivo, i designer hanno presentato le loro creazioni alle aziende interessate a collaborare.  
   
   
VENETO: CROLLANO I CONSUMI (-2,1%). CALA L’OCCUPAZIONE (-1,8%), POCA FIDUCIA NEL FUTURO. NEI PRIMI DIECI MESI 2014 CHIUSI OLTRE 3.000 NEGOZI  
 
Venezia, 24 novembre 2014 - Nel terzo trimestre 2014, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura condotta su un campione di 1.154 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato una marcata flessione del -2,1% (era -0,3% nel trimestre precedente) rispetto allo stesso periodo del 2013. «E´ molto difficile - qualcuno potrebbe dire addirittura "impossibile" - che un dato statistico o un´indagine riscontrino solo ed esclusivamente segni negativi, ma è quello che dobbiamo registrare relativamente alla nota informativa del terzo trimestre del commercio: un arretramento generalizzato di vendite, ordinativi, occupazione e prezzi che la dice lunga sulla crisi che sta attraversando il settore che, peraltro, guarda al futuro con ancora maggiore preoccupazione del presente». Secondo il presidente di Unioncamere Veneto, Fernando Zilio, la nota informativa non fa altro che certificare quanto è sotto gli occhi di tutti: negozi tradizionali che chiudono (3.032 chiusure nei primi dieci mesi del 2014, 11 al giorno compresi sabato e domenica), grandi strutture che arrancano, occupazione in calo sia negli uni che nelle altre. «Purtroppo - aggiunge il presidente di Unioncamere - l´insicurezza sul futuro si scarica pesantemente sui consumi e non contribuiscono a migliorare il "sentiment" del comparto le notizie che vorrebbero un´Iva ancora ritoccata all´insù. Chi sperava che gli 80 euro in busta paga (peraltro solo di alcuni) potessero trasferirsi sui consumi non aveva fatto i conti con una fiscalità nazionale e locale pesante e, al tempo stesso, nebulosa, che drena le già scarse risorse delle famiglie e avvolge nelle spire dell´insicurezza ogni decisione di acquisto. Non è un caso - conclude Zilio - che praticamente tutti i settori siano interessati ad una sorta di "promozione permanente" che, se da un lato cerca di favorire qualche timida vendita, dall´altro non può che essere la cartina di tornasole di una impossibilità delle imprese ad investire e, dunque, a guardare con fiducia al futuro». La dinamica negativa dei consumi è ascrivibile a tutte le categorie del commercio, in particolare quello del dettaglio specializzato non alimentare (-3%). A seguire i supermercati, ipermercati e grandi magazzini (-1,2%) e il commercio al dettaglio alimentare (-1,1%). Sotto il profilo dimensionale, le vendite hanno mostrato performance peggiori negli esercizi di media e grande dimensione (-2,3%) rispetto alle piccole superfici (-1,8%). In diminuzione i prezzi di vendita (-1,4%) in maniera ancor più marcata rispetto allo scorso trimestre (0,2%) con variazioni più evidenti per il commercio al dettaglio non alimentare (-2,7%), mentre segnano una lieve diminuzione il commercio al dettaglio alimentare (-0,6%) e supermercati, iper e grandi magazzini (-0,1%%). Sotto il profilo dimensionale -1,5% per le piccole superfici di vendita, seguito dal -1,3% delle medie e grandi aree commerciali. Gli ordinativi hanno segnato una dinamica negativa con una variazione del -2,1% (-1,3% nel trimestre precedente) su base annua riguardando soprattutto il commercio al dettaglio non alimentare (-2,2%), seguito da supermercati, ipermercati e grandi magazzini (-2%). Rispetto allo scorso trimestre (+1,3%) segno meno anche per il commercio al dettaglio alimentare (-1,7%). Sotto il profilo dimensionale, medie e grandi superfici sono calate del -2%, calo maggiore per le aree di piccola dimensione (-2,3%). L’occupazione, già in flessione nello scorso trimestre (-0,3%), ha registrato un’ulteriore pesante contrazione del -1,8%, ascrivibile all’andamento registrato soprattutto dal commercio al dettaglio non alimentare (-2,2%), seguito da supermercati, iper e grandi magazzini (-1,6%) e dal commercio specializzato alimentare (-1,4%). Previsioni Sempre negativo il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione degli ordini e del volume d’affari è rispettivamente di -19,6 punti percentuali e di -16,3 p.P. (contro il -23,2 p.P. E -21,3 p.P. Del trimestre precedente). Peggiora il saldo per l’occupazione che si attesta a -8 p.P. Contro il -7,7 p.P. Del trimestre precedente, mentre sono attesi ancora in ribasso i prezzi di vendita (-6,4 p.P. Contro -7 p.P. Precedente).  
   
   
SOLSONICA, MISE: 3 MANIFESTAZIONI D’ INTERESSE MA ANCORA NESSUNA VALUTAZIONE  
 
Roma, 24 novembre 2014- Con riferimento alla situazione della Società Solsonica S.p.a. Di Rieti e alle voci che sono circolate nei giorni scorsi, il Ministero dello Sviluppo Economico precisa che sono stati individuati tre soggetti economici che hanno manifestato interesse all’eventuale acquisto della suddetta società. Il Ministero sottolinea inoltre che ad oggi nessuna società ha illustrato in modo compiuto i propri progetti industriali e pertanto si riserva di esprimere una valutazione- se richiesto dai soggetti interessati- solo nel momento in cui sarà messo in condizione di disporre dell’adeguata documentazione.  
   
   
IDEAL STANDARD, SOTTOSCRITTO ACCORDO PROROGA CIG IN DEROGA  
 
Trieste, 24 novembre 2014 - È stato sottoscritto il 20 novembre a Roma, nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l´accordo di proroga della cassa integrazione guadagni in deroga fino al 30 dicembre 2014 per i lavoratori dell´"Ideal Standard" del sito industriale di Orcenico. "L´accordo sottoscritto oggi - ha sottolineato l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, presente alla riunione - completa il percorso di sostegno al reddito dei lavoratori di Orcenico. Ora l´impegno della Regione, in raccordo con i competenti ministeri, le parti sociali e le istituzioni del territorio, continuerà ad essere orientato ad accompagnare il percorso finalizzato alla reindustrializzazione del sito di Orcenico". "L´accordo firmato a Roma riguarda ormai ´solo´ 37 lavoratori - ha osservato l´assessore Panariti - ma abbiamo aggiunto un mattone alla possibilità di continuare l´attività, anche se in forma ridotta, ad Orcenico".  
   
   
LOMBARDIA. RIELLO, L´ASSESSORE: ABBIAMO STRUMENTI EFFICACI PER RILANCIO IMPRESE  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Incontrerò appena possibile i vertici aziendali della Riello sia perché è necessario fare chiarezza su cosa è stato del pre-accordo con la Viessmann e su quali siano le intenzioni sul futuro degli stabilimenti lombardi, sia per far conoscere gli strumenti che Regione Lombardia mette a disposizione di chi vuole rilanciare un´impresa o subentrare, in particolare investendo in ricerca e innovazione". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, incontrando il 20 novembre a Palazzo Lombardia i rappresentanti sindacali dei lavoratori degli stabilimenti della Riello di Lecco e Morbegno (So). Accordi Di Competitività - "Attraverso gli ´Accordi di competitività´ - ha spiegato Melazzini - possiamo mettere a disposizione non solo risorse finanziarie ma anche procedure semplificate e molto attrattive. Per ricerca, sviluppo e innovazione c´è la possibilità per le imprese di ottenere finanziamenti a fondo perduto oppure accedere a fondi di rotazione a tassi estremamente vantaggiosi. Possono essere finanziati anche interventi infrastrutturali e, attraverso l´accordo con i Comuni, è possibile ottenere sgravi su oneri fiscali e di urbanizzazione". Tavolo In Regione - "E´ necessario però - ha proseguito Melazzini - che le imprese presentino la manifestazione di interesse. Molto aziende si son già fatte avanti. Ora si tratta di capire quali sono le intenzioni della Riello sui due stabilimenti di Lecco e Morbergno". Una volta incontrata l´azienda, l´assessore Melazzini si è detto anche pronto a convocare un tavolo in Regione Lombardia con l´azienda stessa e i lavoratori.  
   
   
CORTE DI GIUSTIZIA UE, DANNO AMBIENTALE: RESPONSABILITÀ OGGETTIVA DEL PROPRIETARIO DEL SITO INQUINATO ?  
 
 Lussemburgo, 24 novembre 2014 - La direttiva 2004/35/Ce sulla responsabilità ambientale si basa sul principio «chi inquina paga». Non sono a carico dell’operatore i costi delle azioni di prevenzione o di riparazione se egli può provare che il danno è stato causato da un terzo. Il decreto legislativo n. 152/2006 obbliga soggetti pubblici e privati a tutelare l’ambiente mediante un’adeguata azione, informata ai principi della precauzione e dell’azione preventiva, della correzione dei danni causati all’ambiente e del «chi inquina paga». Prevede che l’amministrazione, dopo la scoperta della contaminazione di una superficie, diffidi il responsabile o adotti gli interventi necessari alla messa in sicurezza, nei casi in cui il responsabile della contaminazione non sia individuabile e non provveda il proprietario. La Fipa Group S.r.l., la Tws Automation S.r.l. E la Ivan S.r.l. Hanno acquistato alcuni terreni che erano, in precedenza, di proprietà del gruppo Montedison, nel sito di interesse nazionale «Massa Carrara». Essi presentano un elevato grado di inquinamento che non è stato causato dalle succitate società. Sembra trattarsi invece della conseguenza di contaminazioni imputabili ancora al gruppo Montedison. L’amministrazione competente ha preteso dalle società, quali proprietarie dei fondi, l’attuazione di determinati interventi di sicurezza d’emergenza. Alla Montedison, indicata responsabile della contaminazione, è stata richiesta l’adozione delle medesime misure. Il Tar Toscana – su ricorso delle società – ha revocato le misure. L’adunanza plenaria del Consiglio di Stato è chiamata ora a pronunciarsi sul ricorso in appello proposto dal Ministero dell’Ambiente contro le tre sentenze. Il Consiglio di Stato chiede alla Corte di giustizia se il Trattato e la direttiva ammettano disposizioni nazionali che non consentano all’autorità amministrativa (in caso di accertata contaminazione di un sito e di impossibilità di individuare il soggetto responsabile o di ottenere da quest’ultimo le misure di sicurezza d’emergenza e di bonifica) di imporre l’esecuzione delle misure al proprietario non responsabile, prevedendo, a suo carico, soltanto una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l’esecuzione degli interventi di bonifica. Il governo italiano ritiene che il principio «chi inquina paga» fondi una responsabilità oggettiva delle imprese proprietarie di terreni utilizzati per fini industriali per le contaminazioni dei suddetti fondi. Esse trarrebbero dal fondo l’utilità economica e sarebbero pertanto responsabili di tutti i rischi che ne derivano. Non sarebbe pertanto necessario accertare se essi abbiano causato o meno la contaminazione. L’avvocato generale propone alla Corte di rispondere alla domanda del Consiglio di Stato nel senso che i principi dell’Unione europea in materia ambientale ammettono una normativa nazionale che, in caso di accertata contaminazione di un sito e di impossibilità di individuare il soggetto responsabile o di ottenere da quest’ultimo gli interventi di riparazione, non consenta all’autorità amministrativa di imporre l’esecuzione delle misure di sicurezza al proprietario non responsabile dell’inquinamento, ma preveda a carico di quest’ultimo, soltanto una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l’esecuzione degli interventi di bonifica. L’avvocato generale ritiene infatti che l’aver causato i danni ambientali è il presupposto degli obblighi indicati nella direttiva a carico delle persone fisiche o giuridiche. Il principio «chi inquina paga» non significa invece che l’operatore sia tenuto a sostenere oneri collegati con la riparazione di un danno ambientale di cui non sia responsabile. I meri proprietari di fondi danneggiati che non hanno causato il danno non svolgono alcun ruolo nel sistema della direttiva sulla responsabilità ambientale e la direttiva non trova alcuna applicazione nei loro confronti. Alcune traduzioni della «seconda» sentenza Erg, C-379/08 del 9 marzo 2010 (v. Comunicato stampa n. 25/10) sembrerebbero attestare che, in circostanze eccezionali, la direttiva consentirebbe all’autorità competente di chiedere ai proprietari non responsabili di realizzare essi stessi le misure di riparazione. Si deve tuttavia ritenere che la Corte non abbia in tal modo inteso accertare gli obblighi dei proprietari, degli utenti o dei concessionari di terreni in quanto tali, ma si sia riferita agli operatori ai sensi della direttiva sulla responsabilità ambientale che svolgono sui terreni interessati attività economiche. Tutte le altre versioni linguistiche della sentenza infatti, in particolare l’originale in francese, l’unico ad essere stato discusso dai giudici partecipanti, e la versione italiana vincolante, utilizzano la nozione di operatore [1] allo stesso modo della direttiva.  
   
   
PUGLIA - LABORATORIO DI EUROPROGETTAZIONE SUI FINANZIAMENTI DIRETTI UE  
 
Bari, 24 novembre 2014 - Tre giornate di suggerimenti utili per sfruttare meglio le opportunità offerte dai Fondi europei. Il Centro di informazioni Europe Direct del Salento e Unioncamere Puglia, partner della rete Enterprise Europe Network, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce, organizzano un Laboratorio di Europrogettazione dal titolo I finanziamenti diretti dell’Unione Europea: Project Cycle Management e Budget. L´appuntamento è fissato dal 10 al 12 dicembre a Lecce nella Sala 2 dell´ex Monastero degli Olivetani (viale San Nicola). L´approfondimento è riservato a consorzi, piccole e medie imprese, start-up e spin-off con sede in Puglia. Ad accompagnare i partecipanti nel percorso formativo saranno Cristiana Turchetti, Head of Unit Ii European Institute of Public Administration (Eipa) e Giorgia Pasciullo, consulente in progettazione europea dell´Eipa. Oltre agli aspetti salienti della programmazione 2014-2020, sono previsti focus sui programmi Microfinance e Cosme. La partecipazione è a numero chiuso ed è gratuita (basta registrarsi in tempo utile). Saranno ammessi in aula solo 30 partecipanti. Gli ammessi al Laboratorio dovranno possedere una discreta conoscenza dell´inglese, visto che la documentazione fornita e le esercitazioni da svolgere saranno in lingua. La selezione delle richieste avverrà tenendo conto dell´ordine di arrivo della scheda di registrazione. Le domande di partecipazione, compilate secondo il modello scaricabile dai siti www.Europedirect.unisalento.it o een.Unioncamerepuglia.it, vanno inviate entro il 1° dicembre.  
   
   
LOMBARDIA. MERCK: MISE RICONVOCHI TAVOLO AL PIÙ PRESTO L´ASSESSORE: ISTITUZIONI UNITE PER AFRONTARE PROBLEMA  
 
Milano, 24 novembre 2014 - "Nella giornata di domani invierò una lettera al vice ministro del Ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti, per chiedere che venga riconvocato, al più presto, a Roma, il Tavolo per affrontare la situazione dello stabilimento Merck di Pavia. Parallelamente, organizzeremo a Pavia un incontro tra le Istituzioni (prefetto, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Pavia) e le parti sociali". Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, che ha incontrato, il 20 novembre, nel tardo pomeriggio, a Palazzo Lombardia, il vice sindaco del Comune di Pavia Angela Gregorini e l´assessore alla Coesione sociale e Servizi per l´impiego della Provincia di Pavia Francesco Brendolise. Impegno Comune - "Regione, Provincia e Comune di Pavia – ha aggiunto l´assessore - sono impegnate insieme e unite nella volontà di affrontare e risolvere una situazione di difficoltà. L´obiettivo comune è quello di tutelare i lavoratori e preservare un insediamento produttivo di grande qualità non solo per il territorio pavese ma per l´intera Lombardia".