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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Luglio 2015
ELIMINARE L’ERRORE FARMACOLOGICO NELLE TERAPIE OSPEDALIERE ED OTTIMIZZA IL CONSUMO DEI FARMACI.  
 
 Roma, 16 luglio 2015 - In Italia ogni giorno muoiono 90 persone per errore medico e 320.000 all’anno subiscono un danno quantificabile in 10 miliardi di euro, ovvero l’1% del Pil (fonte: Assinform, 2004), tra questi, gli errori di terapia in reparto incidono per circa il 30% (fonte: Commissione Tecnica sul Rischio Clinico, istituita dal Ministero della Salute). In questo scenario preoccupante si inserisce Farmosa, una startup innovativa creata con l’ambizioso obiettivo di eliminare l’errore farmacologico e assicurare al paziente la migliore terapia possibile. Come risolve il problema? Farmosa utilizza un servizio cloud-based, ottimizzato sia per computer che tablet o smartphone, che: consente al medico di prescrivere la terapia giornaliera di ogni paziente con pochi click; segnala prontamente eventuali interazioni negative tra farmaci; controlla l’effettiva e corretta somministrazione da parte del personale infermieristico. Secondo il National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention l’errore di terapia può essere “dovuto a errori di prescrizione, trasmissione della prescrizione, etichettatura, confezionamento o denominazione, allestimento, assegnazione, distribuzione, somministrazione, educazione, monitoraggio e uso”. Ne consegue che il sistema di verifica e segnalazione degli errori adottato dalla struttura sanitaria diventa fondamentale per migliorare la sicurezza del paziente e prevenire gli errori di terapia, rendendo quindi evidente il potenziale rivoluzionario di Farmosa. Ma non finisce qui. Farmosa lega i dati delle schede di terapia unica (Stu) con il magazzino dei medicinali di reparto consentendo un monitoraggio sui consumi effettivi di ogni singolo reparto e proponendo statistiche dettagliate all’Amministrazione dell’azienda ospedaliera. Inoltre automatizza anche gli ordini dei farmaci, consentendo un risparmio notevole di tempo alle risorse di reparto. I vantaggi di Farmosa risiedono nella riduzione degli errori nella somministrazione dei farmaci, nel miglioramento dei processi di acquisto e consumo, nell’ottimizzazione dei tempi di lavoro nei reparti. Tutto in un unico servizio. Team - Farmosa è progetto giovane con appena 6 mesi di vita che ha già raccolto risultati importanti. Il team è molto equilibrato e raccoglie le professionalità e le esperienze necessarie per affrontare una sfida complessa e che coinvolge ambiti diversi: aspetti software, ma anche legali e gestionali. Tra i soci fondatori ci sono ingegneri informatici con esperienza nella gestione di open data e grandi sistemi distribuiti, professionisti del front-end e della user experience e legal advisors. Risultati e riconoscimenti - Farmosa ha già iniziato la sperimentazione del servizio presso l’Acismom – Ospedale San Giovanni Battista di Roma ed il Crt – Centro di riabilitazione Terranuova Bracciolini di Montevarchi (Ar). Il test svolto su un totale oltre 200 posti letto sta dimostrando l’efficacia del gestionale con risultati ben oltre le aspettative. Informazioni: www.Farmosa.it    
   
   
LOMBARDIA. RIFORMA SANITARIA, MARONI:VOGLIO TROVARE UN’INTESA "DA OGGI CONFRONTO CON OPPOSIZIONI, VOGLIO VOTINO A FAVORE"  
 
Milano, 20 luglio 2015 - "Io voglio trovare un´intesa, voglio che le opposizioni alla fine votino a favore. Questa è la mia ambizione, però dipenderà anche dalle richieste che fanno". Così ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Palazzo Pirelli, prima del Tavolo politico sull´evoluzione del Sistema socio-sanitario della Lombardia, il progetto di legge in discussione in questi giorni in Consiglio regionale. "Comincia oggi il confronto che andrà avanti nei giorni della prossima settimana" ha detto Maroni. "Dovremmo chiudere entro venerdì prossimo, perché poi si riprende la discussione in Aula", ha spiegato, precisando che "la prossima settimana non c´è Consiglio, c´è tutto il tempo per trovare un´intesa".  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE : 12 AZIONI MIGLIORATIVE PER PS VARESE LA GIUNTA HA RECEPITO IL RAPPORTO DELL´ATTIVITA´ DI AUDITING AVVIO PROGETTI PER LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI  
 
Milano, 20 luglio 2015 - "Con il Presidente Maroni, nel febbraio 2015, avevamo annunciato una serie di azioni per affrontare le criticità del Pronto Soccorso di Varese emerse con particolare evidenza nei mesi invernali. Ora con la delibera odierna intendiamo dare il via libera definitivo ad alcuni provvedimenti che ulteriormente consolidano il cammino già intrapreso al fine proprio di garantire e consolidare l´attività del Pronto Soccorso di questa importante aziende ospedaliera. In Regione Lombardia siamo abituati, dopo gli annunci, a fare seguire fatti e scelte concrete in modo da sempre onorare gli impegni assunti nei confronti dei cittadini". Così dichiara Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia,8 commentando l´approvazione da parte della Giunta della delibera che avvia una serie di progetti relativi al miglioramento della funzionalità del Pronto Soccorso di Varese. L´audit Del Gruppo Di Lavoro Obiettivo Strategico - Il provvedimento recepisce in via ufficiale il "Rapporto dell´attività di auditing svolta dal Gruppo di Lavoro" nominato dalla Giunta lombarda nel marzo 2015 e i cui risultati erano stati proprio presentati nello scorso maggio dall´Assessore Mantovani in un incontro con tutti i primari e dirigenti della struttura ospedaliera. "Un documento che contiene 12 azioni migliorative di sistema e di vera riorganizzazione in termini di procedure e percorsi". Con il recepimento odierno, il documento costituirà obiettivo strategico per la valutazione non solo della dirigenza ma anche delle varie strutture apicali dell´Azienda Ospedaliera. Presa In Carico Pazienti Cronici - "Nel territorio dell´azienda di Varese risiedono circa 300.000 persone. L´ospedale di Circolo, per la presenza di molte tecnologie e alte specialità e per la qualità delle cure che eroga è però attrattivo anche per aree che afferiscono ad altre realtà sanitarie. Anche per quanto riguarda il Ps il 60% degli accessi è di residenti di distretti esterni a Varese e questo è un fatto di cui tenere conto. Per questo, insieme ad alcune indicazioni operative proprio sulla funzionalità del Ps e dell´Ospedale, oggi consolidiamo una serie di altri interventi finalizzati ad una corretta presa in carico dei pazienti cronici. Questo permetterà nel tempo di ridurre gli accessi impropri da parte di anziani fragili, gestendo meglio le dimissioni di pazienti che, pur avendo terminati interventi di alta intensità, non possono essere dimessi al domicilio o richiedono prestazioni di assistenza domiciliare". Soluzioni Integrate - "La soluzione strutturale ai problemi del Pronto Soccorso di Varese richiede dunque una serie di interventi, ognuno dei quali di per sé non risolutivo ma che affrontati in modo integrato permetteranno di migliorare progressivamente la situazione e su questo obiettivo continuerà il nostro impegno". Le 12 azioni contenute nel documento redatto dal Gruppo di Lavoro prevedono molte novità: il potenziamento dell´attività codici minori grazie all´ampliamento degli orari di apertura e all´impiego di personale specializzato; 9 l´ampliamento dei percorsi di "Fast Track", allargando tale modalità già attiva per Odontoiatria, Oculistica ed Otorinolaringoiatria anche a Urologia, Dermatologia e Ortopedia; l´attivazione della Guardia radiologica notturna (da realizzarsi anche attraverso collaborazioni inter - aziendali); la predisposizione di un Piano gestione Sovraffollamento (Pgs) dettagliato, con l´individuazione di un "bed manager" con l´obbiettivo di analizzare ed identificare le criticità organizzative in merito alla gestione dei posti letto ospedalieri anche al fine di favorire le dimissione protette; la valutazione di una proposta di attivazione di una "discharge room", per garantire una migliore collocazione dei pazienti nella giornata di dimissione con conseguente facilitazione dell´accoglienza dei pazienti inviati dal Pronto Soccorso alle Unità di degenza. Sarà compito dell´Asl monitorare l´attuazione delle proposte di miglioramento organizzativo contenute nel documento. 50 Nuovi Posti Letto - Coerentemente con le azioni definite dal Gruppo di Lavoro, la delibera affida ufficialmente all´Azienda Ospedaliera e all´Asl il compito di procedere con l´attivazione della terapia sub intensiva con 10 posti letto presso l´A.o.; l´acquisizione di 10 posti letto aggiuntivi dedicati all´accoglienza di pazienti provenienti da strutture già accreditate e a contratto per ricoveri sub acuti e riabilitativi; l´attivazione di n. 30 posti letto per ricoveri sub acuti per accelerare la dimissione dei pazienti assicurando agli stessi un appropriato percorso di cura e di assistenza entro la fine dell´anno 2015. "Si tratta per questo territorio di opportunità rilevanti che potranno alleggerire la pressione sull´Ospedale e che dovranno essere valorizzate in un più ampio progetto di cambiamento organizzativo per migliorare la risposta all´utenza nel suo insieme". Progetto Pilota Per Il Malato Oncologico - Inoltre viene incentivata e messa a regime attraverso il progetto pilota "Simultaneous Home Care del paziente oncologico in fase avanzata di malattia" la collaborazione da tempo attiva tra l´Associazione Varese per l´Oncologia e l´Unità Operativa di Oncologia dell´Ospedale. L´obiettivo del nuovo programma sarà sperimentare un modello organizzativo che permetterà di curare il paziente a domicilio evitando accessi impropri al Pronto soccorso, riducendo i tempi di ricovero in degenza e sostenendo la continuità assistenziale ai pazienti dimessi e che abbiano necessità di proseguire con trattamenti palliativi a domicilio. Progetto Sperimentale Per La Cura Della Cronicita´ - La delibera infine approva il progetto sperimentale "Sviluppo di percorsi di cura 10 ospedalieri personalizzati ed integrati con il territorio per la cronicità" elaborato dalla Direzione Generale Salute di Regione Lombardia proprio a partire dal territorio varesino. Verranno coinvolti pazienti con più patologie e bisogni socio-sanitari complessi che spesso afferiscono in modo inappropriato al Pronto Soccorso. Anche qui l´obiettivo sarà quello di ridurre l´accesso al sistema Emergenza/urgenza attraverso un miglioramento della continuità assistenziale e con una maggiore integrazione sul territorio. La sperimentazione applicherà modalità di gestione clinica ed assistenziale innovativa con la definizione di percorsi di cura personalizzati e l´attuazione di una modalità di presa in carico integrata in modo esplicito con il territorio/domicilio del paziente.  
   
   
LOMBARDIA SALUTE: PRONUNCIAMENTO DEFINITIVO SU CASO STAMINA  
 
Milano, 20 luglio 2015 - "Con soddisfazione ho appreso del pronunciamento definitivo da parte del Consiglio Superiore della Magistratura relativamente al fascicolo aperto sul caso Stamina, così come da me richiesto lo scorso anno in una lettera inviata all´allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in qualità di capo del Consiglio Superiore della Magistratura. Anche su questo fronte così delicato Regione Lombardia ha dunque dato prova di aver affrontato con responsabilità anche i passaggi più controversi di tale vicenda, sollecitando le autorità ad affrontare quel cortocircuito tra procure che rischiava di amplificare confusione e difficoltà tra famiglie, medici ed Istituzioni". Così dichiara Mario Mantovani, vicepresidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia, commentando la decisione unanime assunta dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura in merito alla pratica aperta nel maggio 2014 proprio quando Mantovani aveva invocato "l´adozione di un atteggiamento univoco e condiviso da parte della magistratura". Cortocircuito Giudiziario - "Ricordo infatti il paradosso cui eravamo costretti ad assistere in quelle settimane. Da una parte apprendevamo sui giornali di indagini in corso da parte della Magistratura di Torino che mettevano fortemente in dubbio la validità scientifica e terapeutica delle applicazioni in essere presso gli Spedali Civili di Brescia; dall´altro lato eravamo costretti a dare invece seguito alle decisioni di vari giudici che imponevano con sentenza l´infusione di cellule staminali". No Validita´ Scientifica - Anche a seguito del pronunciamento della Corte di Cassazione che ha stabilito come al trattamento non possa essere riconosciuta alcuna validità scientifica oltre che il non rispetto delle procedure richieste dalla legge, il Plenum ha dunque stabilito come sul tema si sia "raggiunto un punto fermo, quanto meno allo stato delle conoscenze scientifiche concernenti il metodo di cura". Posizione Equilibrata -"Da parte di Regione Lombardia c´è stata da sempre una posizione di equilibrio - ha sottolineato Mantovani - e allo stesso tempo di impulso e stimolo rispetto a quei soggetti istituzionalmente preposti a dire l´ultima parola. Equilibrio, perché a fronte delle pronunzie da parte dei Tribunali, Regione Lombardia è stata tra i primi a parlare, non a caso, di "cortocircuito giudiziario". Collaborazione Tra Istituzioni - "Con la consueta trasparenza abbiamo dunque voluto affrontare anche questo passaggio così delicato, consapevoli che solo nella collaborazione tra istituzioni potesse emergere un metodo utile per affrontare una vicenda dove purtroppo l´emotività ha talvolta prevalso sulle evidenze scientifiche, anche con responsabilità della politica e di parte del mondo dell´informazione".  
   
   
RISTRUTTURIAMO 12 PRONTO SOCCORSO DI ROMA: CURE E SERVIZI PIÙ UMANI E VICINI ALLE PERSONE SARANNO PIÙ ACCOGLIENTI, PIÙ SICURI PER LA RISTRUTTURAZIONE, IL POTENZIAMENTO E L’ACQUISTO DELLE NUOVE ATTREZZATURE ABBIAMO PREVISTO INTERVENTI PER 33,5 MILIONI DI EURO.  
 
Napoli, 20 luglio 2015 - In vista del Giubileo la Regione procede con la ristrutturazione di 12 pronto soccorso di Roma con l’obiettivo di renderli più accoglienti, più sicuri e tecnologicamente più avanzati: un tesoro preziosissimo che rimarrà in dote ai romani e al sistema sanitario regionale anche dopo il Giubileo. La Regione coglie così una grande occasione per accelerare il processo di cambiamento della sanità del Lazio già intrapreso nei mesi scorsi. Per la ristrutturazione, il potenziamento e l’acquisto delle nuove attrezzature dei 12 pronto soccorso la Regione ha previsto interventi per 33,5 milioni di euro. Ecco quali sono gli ospedali interessati dagli interventi: Policlinico Umberto I; Ao San Giovanni Addolorata; Ao San Camillo Forlanini; Aou Ptv; Sandro Pertini; S. Eugenio/cto; G.b. Grassi; Aou Sant’andrea; San Filippo Neri; Santo Spirito; Ss. Gonfalone (psichiatria); Policlinico Gemelli. Oggi il presidente, Nicola Zingaretti, ha visitato i cantieri del Gemelli e del Santo Spirito insieme al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ecco in particolare i lavori e i finanziamenti previsti per queste due strutture: 1,5 milioni per i lavori al Santo Spirito. Sul totale di 1,5 milioni di risorse, la Regione utilizza circa 800mila euro per i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso, che passa dagli attuali 300mq a 800mq, e quasi 700mila euro per l’acquisto di apparecchiature elettromedicali moderne e all’avanguardia. Quasi 3 milioni di euro per il Dea del Gemelli, il dipartimento emergenza accettazione. Questa struttura che è sempre più un importante Hub di riferimento per il trattamento del paziente politraumatizzato, con ictus, emorragia cerebrale o l´infarto del miocardio. Tra l’altro è anche il Centro di riferimento regionale per le maxi emergenze. Il nuovo Dea è pensato secondo il criterio dell´intensità di cure e consente di separare i pazienti che richiedono maggiore intensità di trattamento. In particolare la struttura è divisa in due aree a cui i pazienti vengono destinati a seguito della prima valutazione del paziente e dell’assegnazione del codice di priorità, in questo modo: Per i codici codici gialli e rossi l’area a Maggiore Intensità. Il nucleo centrale della struttura è costituito dall’area per i codici di media gravità (Area codici Gialli) con 17 postazioni separate e dall’area per gli accessi gravi (Area codici Rossi): 4 postazioni. Questo settore costituisce il “cuore” dell’attività del Pronto Soccorso, in termini di impegno professionale, di risorse umane e tecnologiche, secondo il modello del "doctor to patient”. Per i codici bianchi e verdi l’area a Minore Intensità. In questa area si effettua la visita medica dei codici a minore priorità, che costituiscono però la percentuale maggiore dei pazienti che vengono visti in un pronto soccorso. Ci saranno 13 postazioni che potranno accogliere i pazienti in codice Verde, “barellati”, in attesa di approfondimento, con la massima attenzione alla tutela della privacy. 88 milioni di euro in totale per il piano sanità per il Giubileo. Di queste risorse: Oltre 19 milioni di euro della Regione come stanziamento diretto per l’emergenza straordinaria rappresentata dal giubileo: di cui 3,5 per il rinnovo del parco ambulanze, 1,7 per la messa a norma delle strutture sanitarie e 14 milioni per l’ampliamento dal 15% al 30% delle deroghe allo sblocco del turn over. Oltre 33,5 milioni di euro per l’adeguamento e messa a norma dei pronto soccorso e sono un’anticipazione della quota spettante alla Regione dei finanziamenti per l’edilizia sanitaria. Gli ultimi 35 milioni sono fondi che la Regione ha chiesto di attivare sul fondo sanitario nazionale 2015 e saranno utilizzati per il potenziamento del personale nelle unità operative di pronto soccorso, del 118 e per finanziare i corsi di formazione dei volontari. "Il messaggio importante da lanciare e è che noi che abbiamo scommesso e creduto nello sviluppo della sanità di territorio con i medici di medicina generale e le case della salute perché si offra una alternativa ai pronto soccorso- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo anche aperto il grande cantiere per i pronto soccorso stessi e possiamo dire che da qua a novembre ci sarà una vera e propria rivoluzione nell´accoglienza". “Il Giubileo è un´occasione ma anche una prova per Roma. La nostra volontà è dare ai cittadini romani, che pagano fior di tasse, un servizio sanitario regionale adeguato a una Capitale europea e la rete dell´urgenza è uno dei punti focali"- lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha aggiunto: il sistema della sicurezza sanitaria e´ stato il nostro primo pensiero dopo l´annuncio dell´Anno Santo, per questo abbiamo deciso di intervenire per rafforzare i pronti soccorso principali di Roma, che sono gli hub della città".  
   
   
SANITÀ IN SARDEGNA; GESTIONE INTEGRATA DEL PROCESSO E RECLUTAMENTO MEDICI ALTAMENTE SPECIALIZZATI  
 
Cagliari, 20 Luglio 2015 - L’assessore della Sanità Luigi Arru ha incontrato questo pomeriggio negli uffici della Regione di via Roma i familiari dei malati assistiti attraverso le cure domiciliari integrate di terzo livello (Adi), in capo alla Asl 7 di Carbonia. La delegazione ha rappresentato le difficoltà affrontate in questa fase di transizione del modello organizzativo che la Direzione della Asl 7 sta realizzando per favorire l’assistenza domiciliare. “Cercheremo di supportare in tempi rapidi – ha detto il titolare della Sanità – il completamento del processo di riorganizzazione già avviato dal Commissario della Asl 7, garantendo assistenza qualificata e continuativa da parte degli operatori medici e sanitari specializzati”. L’esponente della giunta Pigliaru ha inoltre ricordato che sono già in corso le attività di reclutamento degli specialisti necessari. “Abbiamo preso atto dei gravi disagi patiti dai familiari dei pazienti – ha proseguito Arru – e riteniamo di poterli superare grazie all’individuazione di almeno tre medici che garantiscano una gestione integrata del processo di cure, e diano supporto e sicurezza ai pazienti, attraverso la circolarità e la condivisione delle esperienze”. La fase di riorganizzazione che sta attuando la Asl di Carbonia è in linea con gli indirizzi di programmazione dell’assessorato, mirati a potenziare i processi di deospedalizzazione, fornendo cure altrettanto appropriate in un ambiente familiare per il cittadino.  
   
   
FVG: PREVENZIONE, AUMENTANO ADESIONI A SCREENING ONCOLOGICI  
 
Trieste, 20 luglio 2015 - Dati confortanti sull´adesione ai programmi regionali di prevenzione dei tumori. Nella consolidata consapevolezza che "prevenire è sempre meglio che curare", una larga maggioranza dei cittadini del Friuli Venezia Giulia si affida infatti agli screening oncologici promossi e organizzati dalla Regione, in grado di soddisfare tutti gli standard di qualità stabiliti a livello europeo: si tratta di un risultato importante perché maggiore è l´adesione, più vite possono essere salvate. In Friuli Venezia Giulia il primo programma di screening a essere attivato è stato quello per la diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina, che dal 1999 al 2013 ha visto aumentare l´adesione dal 40 al 62 per cento. Si rivolge alle donne dai 25 ai 64 anni, invitate a eseguire un pap test ogni tre anni. Nel 2005 è stato avviato anche lo screening dei tumori della mammella, rivolto alle donne dai 50 ai 69 anni, che sono invitate a eseguire una mammografia ogni due anni. Anche in questo caso si registra un significativo aumento dell´adesione, passata dal 50 per cento nel 2005 al 61 per cento nel 2013. Dal 2008 è infine operativo il programma di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori del colon retto. Si rivolge a uomini e donne dai 50 ai 69 anni, invitati a eseguire un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni. L´adesione è balzata dal 36 per cento nel 2008 al 59 per cento nel 2013. "Sono dati molto incoraggianti perché i programmi di screening si sono dimostrati efficaci nel ridurre la mortalità dei tumori", ha osservato l´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca. "I cittadini possono contare su esami gratuiti eseguiti da medici specializzati e con standard qualitativi elevati. La grande importanza della diagnosi precoce - ha sottolineato Telesca - ci spinge a non accontentarci dei risultati già raggiunti e a impegnarci per aumentare ulteriormente l´adesione consapevole dei cittadini ai programmi di screening". Per le donne, i tumori della mammella e della cervice uterina sono i più frequenti, e la diagnosi precoce si è dimostrata lo strumento di prevenzione più efficace. Ogni anno in Friuli Venezia Giulia sono diagnosticati 1.230 nuovi casi di tumore della mammella e circa 50 casi di tumore della cervice uterina. Il tumore al colon retto è il più diffuso nella popolazione italiana e colpisce sia gli uomini che le donne. Ogni anno in regione si registrano circa 580 casi fra le donne e 720 fra gli uomini. Anche in questo caso i programmi organizzati di screening si sono dimostrati efficaci per ridurre sia l´incidenza sia la mortalità. Partecipare ai programmi di screening è facile: i cittadini residenti in regione che rientrano nelle fasce di età previste sono invitati all´esame con una lettera che arriva direttamente a casa. Se nella data proposta si è già impegnati, si può spostare l´appuntamento con una semplice telefonata. Nel caso del colon retto è ancora più semplice perché si può fare l´esame in modo autonomo ritirando l´apposito kit in farmacia. Tutti gli esami sono gratuiti, non occorre l´impegnativa del medico, e la risposta viene spedita direttamente a casa o comunicata per telefono dopo poche settimane. Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile rivolgersi alla propria Azienda per l´assistenza sanitaria o consultare il sito internet della Regione Friuli Venezia Giulia. Se per un disguido postale non è giunta la lettera di invito agli screening nei tempi previsti, l´utente può comunque prenotare l´esame chiamando la stessa Azienda.  
   
   
LOMBARDIA. CALDO: 2.000 CHIAMATE AD AREU IN AREA METROPOLITANA  
 
Milano, 20 luglio 2015 - "Nella giornata odierna, a causa delle alte temperature, si sta registrando da parte di Area un significativo aumento di tutte le patologie collegate al caldo. In particolare le attività dei Pronto Soccorso sono in queste ore concentrate nell´affrontare la gestione di numerosi pazienti in arrivo affetti da colpi di calore. Solo sull´area metropolitana assistiamo ad un aumento delle chiamate che sono circa 2.000 contro le abituali 1600 al giorno; proprio per offrire il massimo servizio ai cittadini, sono attive 81 ambulanze sul territorio, cui sono state proprio oggi aggiunte altre 5. Inoltre sono pronti altre 15 ambulanze cosiddette "a gettone" che rimarranno a disposizione per particolari necessità. Regione Lombardia, per il tramite delle Asl, continuerà a sostenere tutti gli interventi utili per la gestione delle varie necessita legate alle alte temperature di questi giorni". Lo scrive il vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia sul suo profilo Facebook Mario Mantovani.  
   
   
NUORO: MEDICI DI BASE LA SCELTA SI FA VIA WEB  
 
Nuoro, 20 luglio 2015 – La Asl di Nuoro ha attivato il Servizio Online per la scelta e revoca del Medico di Base. Il servizio consente di poter effettuare la scelta e la revoca dal proprio pc, utilizzando la procedura online senza la necessità di presentarsi direttamente allo sportello. La Scelta del Medico Online la possono effettuare esclusivamente gli assistiti muniti di Tessera Sanitaria con funzione di Carta Nazionale dei Servizi (Ts-cns), attivata in precedenza presso uno degli sportelli di scelta e revoca presenti nei Distretti della Asl di Nuoro. Le variazioni della scelta del medico vengono immediatamente registrate nel server del Sistema Informativo Sanitario Regionale e sono attive in tempo reale. Il medico riceverà una immediata notifica dell’avvenuta scelta. A fine procedura l’assistito potrà stampare un riepilogo delle operazioni da consegnare al proprio medico. Oltre alla scelta e revoca del Medico l’accesso al Servizio Online consente inoltre le seguenti operazioni: • consultazione e stampa dell´elenco dei medici di base disponibili; • consultazione delle informazioni fornite dai medici di base su orari, reperibilità, indirizzi degli ambulatori etc.; • consultazione dei propri dati di assistenza sanitaria di base (posizione anagrafica, eventuali esenzioni dal pagamento del ticket, attuale medico scelto etc.) presenti nella banca dati della Asl di Nuoro. Dal lunedì al venerdì (esclusi festivi), dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, è possibile richiedere ulteriori informazioni sul servizio di Scelta e Revoca del Medico online, attraverso il numero verde gratuito 800.33.66.11 da rete fissa, messo a disposizione dalla Regione Sardegna; da cellulare o dall´estero è invece possibile contattare il numero (+39) 070 2796301. Per ulteriori informazione è possibile scrivere una mail all´indirizzo sceltamedico@regione.Sardegna.it  
   
   
PUGLIA: CURE DOMICILIARI E SERVIZI TERRITORIALI IN UN CONTESTO "FAMILIARE"  
 
Bari, 20 luglio 2015 - Si è svolta nella sede della Regione Puglia a Bari, presso la sede di via Gentile, l’affollata riunione straordinaria aperta della Cabina di Regia dei responsabili dei Piani Sociali di Zona e dei responsabili dei Distretti Sanitari sul tema dell’Integrazione Sociosanitaria: le cure domiciliari e i servizi territoriali per la sfida della qualità delle cure nel proprio contesto di vita. Presenti tutti i direttori generali delle Asl, i direttori di Distretto, molti amministratori degli Ambiti territoriali sociali, oltre ai tecnici regionali e comunali. La giornata è stata dedicata a presentare le principali innovazioni normative e di programmazione nell’ambito della riorganizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari messi in atto dalla Regione agli addetti ai lavori, che giocano un ruolo fondamentale sui territori soprattutto nel veicolare i processi di riorganizzazione e di innovazione che la sanità territoriale pone rispetto alla organizzazione della rete ospedaliera. Ad aprire i lavori Salvatore Negro, Assessore regionale al Welfare: “E’ stata una giornata di lavoro molto importante, per ripartire dal lavoro già fatto ma anche rilanciare la sfida della migliore articolazione della rete territoriale dei servizi sanitari e sociosanitari che rappresenta il vero cantiere di questi anni, dopo i duri anni del riordino della rete ospedaliera. Prioritario nel nostro programma di lavoro è proprio il completamento della rete sanitaria territoriale, che ci vedrà prestare la massima attenzione non solo alla organizzazione dei servizi, dei percorsi di accesso e al potenziamento delle dotazioni di personale per i servizi domiciliari, in particolare, per recepire appieno gli indirizzi nazionali sul Lea “Adi”, ma anche a dare ulteriore impulso al piano di investimenti strutturali e tecnologici per la completa riconversione dei presidi ospedalieri dismessi negli ultimi anni e per arricchire la rete dei Presidi Territoriali di Assistenza, dei poliambulatori e delle strutture sanitarie residenziali e a ciclo diurno per le persone non autosufficienti”. L’illustrazione di strumenti quali il regolamento regionale per il completamento della rete sanitaria territoriale, le linee guida delle cure domiciliari integrate, gli accordi di programma tra Asl e Comuni per le Cdi, gli obiettivi di spesa per la rete domiciliare fissati nel Dief 2014-2015 sono stati alcuni degli argomenti al centro di una giornata di approfondimento partecipato per l’individuazione congiunta anche delle principali criticità che un articolato e complesso progetto di riorganizzazione necessariamente porta con sé. L’assessore ha anche confermato la più totale disponibilità all’ascolto dei territori, perché solo dall’ascolto vero di chi lavora sul campo si possono trovare soluzioni concrete ai problemi e alle criticità connesse proprio all’implementazione dei servizi sociosanitari.  
   
   
CAMPANIA: COMITATO PREZZI/RIMBORSI DELL´AIFA, NOMINATO MEMBRO SU PROPOSTA DE LUCA  
 
 Napoli, 20 luglio 2015 - Su proposta del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, la docente ordinaria di Farmacologia dell’Università di Salerno Fiorella Amelia Filippelli è stata nominata, nel corso della conferenza Stato-regioni, membro del Comitato Prezzi/rimborsi dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Il Comitato svolge la funzione di controllo e trasparenza sulla spesa farmacologica nel nostro Paese. “E’ una nomina - dichiara De Luca, augurando buon lavoro a Fiorella Amelia Filippelli - di grande prestigio per un’esperta che darà un importante contributo in un settore tanto delicato del sistema sanitario nazionale.”  
   
   
SANITÀ: PARERE FAVOREVOLE DEL MINISTERO PER OSPEDALI NARNI-AMELIA E PRESIDI TRASIMENO  
 
Perugia, 20 luglio 2015 – Parere favorevole da parte del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in edilizia e tecnologie sanitarie per i progetti relativi al nuovo ospedale unico di Narni-amelia e per la riconversione e riqualificazione dei presidi sanitari dell´area del Trasimeno. E´ quanto è emerso al termine della seduta del Nucleo svoltasi nella giornata di, mercoledì 15 luglio, presso il Ministero della salute, che ha dato il via libera ai progetti presentati dalla Regione Umbria. Il parere sarà ora definito nei dettagli tecnici, con le eventuali prescrizioni e/o raccomandazioni, e quindi formalizzato alla Regione. La notizia è stata riferita dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e dall´assessore alla sanità, Luca Barberini, che hanno sottolineato con particolare soddisfazione la decisone dei tecnici che hanno valutato positivamente il complesso degli interventi proposti dalla Regione. "Attendevamo con fiducia la decisione del Nucleo di valutazione – affermano Marini e Barberini - , e questo, non appena il tutto sarà formalizzato, ci consentirà di passare presto alla fase operativa per avviare tutto l´iter e giungere quanto prima all´avvio concreto dei lavori. Grazie a questi interventi faremo un altro importante passo in avanti nella realizzazione del programma di riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera e sanitaria dell´Umbria, e migliorare ulteriormente la qualità e l´efficacia del nostro servizio sanitario. Un fatto questo ancor più significativo se si considera che ciò avviene in un tempo di grande difficoltà per la finanza pubblica".  
   
   
SICCITÀ E CAMBIAMENTI CLIMATICI, LA STRATEGIA PER METTERE IN SICUREZZA I CITTADINI TOSCANI  
 
Firenze, 20 luglio 2015 – Un piano pluriennale di azioni contro i rischi siccità e carenza idrica ai quali la Toscana potrà essere sottoposta nel corso dei prossimi anni e ai quali dovrà essere in grado di rispondere. La nuova legislatura prende avvio prevedendo una programmazione di lungo periodo per la messa in sicurezza di corsi d´acqua tramite una disponibilità di risorsa idrica, come a suo tempo fu fatto con le dighe di Montedoglio e Bilancino. Alla luce di questo, con una decisione approvata all´ultima giunta, la Regione ha stabilito che a partire da ora fino a settembre gli uffici regionali lavoreranno per approfondire quanto già indicato dal Piano ambientale e energetico regionale (Paer), e cioè la realizzazione di invasi e strutture utili al fabbisogno di acqua. In questo senso risulteranno di particolare aiuto le attività dell´Autorità Idrica Toscana e delle Società di gestione del servizio idrico che dovranno contribuire a mettere in sicurezza idropotabile la Toscana. Il mondo dell´agricoltura da parte sua darà una risposta attraverso il ripristino e la messa in sicurezza di tanti laghetti, per lo più privati, sparsi sul territorio e funzionali alla raccolta di acque superficiali che poi saranno utili sia ai fini produttivi che ambientali. La Regione supporterà e darà impulso anche all´Ente Acque Umbro Toscano nelle diverse attività progettuali e giuridiche per il più celere completamento delle opere di ripristino delle strutture all´invaso di Montedoglio crollate nel 2010. La decisione arriva dopo che la Seconda Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, sul progetto definitivo prodotto dall´Ente di rifacimento del cosiddetto sforatore di superficie dell´invaso. Attualmente il volume invasato è di 93 milioni di metri cubi di acqua. Con la nuova realizzazione indicata dal progetto l´invaso sarà capace di contenere 140 milioni di metri cubi di acqua. "Così come abbiamo definito un percorso di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico con il Documento annuale per la difesa del suolo che prevede, anno per anno, in un unico piano le opere necessarie alla difesa dalle alluvioni, vogliamo fare altrettanto sul fronte siccità e per l´adattamento ai cambiamenti climatici – ha detto il presidente Rossi - Siccità e alluvioni sono eventi periodici con i quali dovremo fare i conti nel corso di ogni anno. Il nuovo passo della programmazione è la strategia che vuole mettere in sicurezza i cittadini toscani".  
   
   
DALLA REGIONE TOSCANA 300.000 EURO PER GARANTIRE L´ASSISTENZA FARMACEUTICA SU TUTTO IL TERRITORIO  
 
Firenze 20 luglio 2015 - Continua l´impegno della Regione per garantire una distribuzione sempre più capillare dell´assistenza farmaceutica sul territorio e contribuire a frenare perdita di servizi e impoverimento della qualità di vita fino allo spopolamento nelle zone svantaggiate. Un impegno che sulla base della legge 37 del 2004, prima a suo tempo in Italia, avviene attraverso un contributo concesso alle farmacie "svantaggiate", ubicate cioè in zone disagiate. Per l´anno in corso sono stati stanziati 300.000 euro, che potranno essere richiesti dalle farmacie aventi diritto, in base a criteri specifici, come contributo al mantenimento dell´esercizio. "Il diritto alla salute significa tra l´altro anche pari opportunità di accesso ai farmaci – afferma l´assessore Stefania Saccardi – Con il sostegno alle farmacie pubbliche e private collocate in situazioni di svantaggio rispetto ad altre e dunque a possibile rischio di chiusura, la Regione vuole contribuire a far sì che capillarmente i cittadini abbiano le stesse possibilità, anche quando vivano in zone meno accessibili, di rifornirsi dei prodotti farmaceutici necessari". Il contributo per singola farmacia, che ha un tetto massimo di 12.000 euro (lo scaglione più basso è di 6.000 euro), è concesso fino all´esaurimento dell´importo stabilito per questo anno. Il requisito principale è quello di non aver superato nel 2014 come volume d´affari i 329.000 euro (dato ricavabile dalla dichiarazione Iva). Per le farmacie che hanno aperto l´attività nel corso del 2014 il volume d´affari sarà calcolato con una proiezione mensile. La scadenza delle domande da parte dei titolari di farmacie pubbliche e private è il 30 settembre 2015 utilizzando i moduli predisposti e scaricabili dal sito della Regione www.Regione.toscana.it/sst  La graduatoria sarà redatta entro la fine del 2015.  
   
   
BOLZANO, EXPO: IL GRANDE SPORT CHIUDE LA SETTIMANA EUREGIO  
 
Bolzano, 20 luglio 2015 - Con il motto “Sport grows in the Euregio” si è conclusa il 16 luglio all’Expo di Milano la Settimana dell’Euregio allo stand altoatesino: in passerella Tania Cagnotto, il campione mondiale di monociclo Fabian Schrott e il campione di speed-skating Nicola Condini. La Provincia di Bolzano ha illustrato il suo programma di sostegno a 19 speranze olimpiche altoatesine. L´avvio della giornata Euregio dello sport è stato caratterizzato dalla dimostrazione mozzafiato del giovane campione mondiale di monociclo, Fabian Schrott di Latzfons. A calamitare l´attenzione allo stand dell´Alto Adige è stata poi la campionessa di tuffi Tania Cagnotto, mentre la disciplina invernale dello speed skating è stata illustrata dal trentino Nicola Condini. Nella veste di direttore del Ifsc World Youth Championships "Arco 2015", Angelo Seneci ha presentato i prossimi Mondiali giovanili di arrampicata che avranno luogo dal 28 agosto al 6 settembre ad Arco con 1.300 atleti di 50 nazioni e 5 continenti. Per la prima volta ad Arco si attribuiranno i titoli iridati in tutte le discipline dello sport climbing. Laura Savoia dell´Ufficio provinciale sport e promozione della salute ha illustrato il programma avviato nel 2015 dalla Provincia di Bolzano a sostegno delle giovani speranze olimpiche, atlete e atleti che hanno concrete possibilità di qualificarsi per i prossimi Giochi olimpici e paralimpici (Rio 2016 in Brasile per le discipline estive e Pyeongchang 2018 in Corea per quelle invernali) e gli Special Olympics World Winter Games in Stiria nel 2017. La Provincia vuole sostenere gli atleti che non hanno ancora sponsorizzazioni economiche di rilievo e non fanno parte dei gruppi sportivi dei corpi dello Stato. Il programma è rivolto quindi alla fascia intermedia tra i giovanissimi sostenuti dall´Assisport e i campioni già affermati, ai talenti che ancora non hanno fatto il grande salto nell´élite sportiva internazionale, senza distinzione tra sport olimpico, paralimpico e Special Olympics. I 19 atleti inseriti nel programma di sostegno della Provincia per le speranze olimpiche sono Patrick Baumgartner e Lukas Gschnitzer (bob), Jakob Weger (canoa), Julia Calliari e Valentina Cavalleri (atletica leggera), Lisa Rabensteiner (mountain bike), Stefano Ballo, Zaccaria Casna e Arianna Letrari (nuoto), Francesca Tombolato (short track), Katharina Plieger, Peter Schroffenegger e Anna Zingerle (sci di fondo - Special Olympics), Alex Insam (salto con gli sci), Simon Gruber (snowboard freestyle), Giorgia Piccolin e Deborah Vivarelli (tennistavolo), Ivan Tratter (tennistavolo - Paralympics) e Maicol Verzotto (tuffi). L´assessora provinciale allo sport Martha Stocker sottolinea che talento e impegno meritano di essere sostenuti e si dice convinta che anche l´Euregio Alto Adige-tirolo-trentino offra buone possibilità per favorire la carriera dei giovani atleti. "Iniziative transfrontaliere come l´Euregio Sport Camp, in svolgimento in questi giorni in Tirolo, permettono nuove esperienze e scambi a livello sportivo." La giornata conclusiva della Settimana dell´Euregio all´Expo a Milano ha offerto una panoramica sulle Dolomiti, sull´innovazione nel settore degli alimenti, sulla produzione cinematografica, sulla green economy, nonché sulle offerte wellness & relax nel territorio alpino dell´Euregio. Un primo bilancio è più che positivo, hanno detto i rappresentanti dell´Ufficio comune dell´Euregio, Matthias Fink, Birgit Oberkofler e Valentina Piffer  
   
   
LOMBARDIA.GP MONZA,CON 12.124 FIRME TUTTA LA REGIONE IN CAMPO PER SALVARE GARA SUPERATA SOGLIA 10.000 FIRME, RACCOLTE DA TUTTO IL TERRITORIO FORTE RISPOSTA ALL´APPELLO LANCIATO DAL PRESIDENTE MARONI  
 
Milano, 20 luglio 2015 - Superata quota 10.000 firme. E non di poco. Con l´ultimo dato aggiornato a ieri sera da Pianeta Lombardia (8.957), ammontano complessivamente a 12.124 le adesioni alla campagna per salvare il Gran Premio di Monza, scongiurandone il trasferimento a Imola. Regione Apripista - Il via alla battaglia in difesa del Gp lombardo è stato dato, lo scorso 27 giugno, dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il quale, da Pianeta Lombardia, sito della Regione a Expo, ha lanciato - con il vice presidente Mario Mantovani e l´assessore Fabrizio Sala - la campagna ´Scendi in pista con la Lombardia - Firma anche tu per il Gp d´Italia all´Autodromo nazionale di Monza´, appellandosi a tutti i cittadini lombardi, e brianzoli in particolare, affinché facessero sentire la loro voce. Forte Risposta - La risposta non si è fatta attendere. Cittadini, sportivi, rappresentanti istituzionali e di categoria: in migliaia hanno aderito a una battaglia, sentita come battaglia di tutti, per salvaguardare una gara, che è anche comune patrimonio storico e culturale, oltre che sportivo ed economico. Dove Si Può Firmare - Dopo quello attivato a Pianeta Lombardia, si sono moltiplicati gli spazi in cui è possibile aderire alla sottoscrizione: dalle Sedi territoriali di Regione Lombardia-ster (14 postazioni, per un totale di 1240 firme raccolte finora) alla Villa Reale di Monza (577 adesioni a oggi), dal Comune di Milano (dove la raccolta è terminata, con 61 firme) alla sede della Camera di Commercio di Monza (109 firme), alla stessa sede della Regione, Palazzo Lombardia, dove la quota raggiunta è, al momento, di 1180. La Raccolta Prosegue - In tutte le sedi, eccetto quella del Comune di Milano, resta aperta la possibilità di aderire ancora nei prossimi giorni.