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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
22° EDIZIONE SELEZIONE PER IL CONCORSO DELL’UNIONE EUROPEA “I GIOVANI E LE SCIENZE 2010” UNA NUOVA GENERAZIONE POSITIVA CHE INVENTA E FA RICERCA I NEOARCHIMEDE ITALIANI E LE LORO SCOPERTE ED INVENZIONI  
 
Milano, 19 aprile 2010 - Il concorso I giovani e le scienze ha ricevuto il Premio di rappresentanza con la Medaglia celebrativa del Presidente della Repubblica Italiana e interpreta lo spaccato positivo della nuova generazione di giovani del Terzo Millennio: sono i neoArchimede di tutta Italia di età compresa tra i 14 ed i 20 anni. “Dal 18 al 20 aprile presentiamo ai cittadini i migliori finalisti della selezione per il 22° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati,”, dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, che organizza l’evento ogni anno per conto della Direzione generale Ricerca della Commissione europea,”si tratta della più importante manifestazione per gli studenti ed è l’unica promossa da tutte le istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento e Commissione europea) con il sostegno degli Stati membri. La nostra Federazione ha una grande tradizione scientifica dal 1897, data della sua fondazione, e prosegue nel voler dare voce e visibilità ai progetti, alle iniziative che promuovono la ricerca e la cultura scientifica. Certo forse faranno meno notizia dei giovani scapestrati, eppure sono questi i veri volti dell’Italia che cambia e gli esempi della validità della nostra scuola e delle nostre università. Anche quest’anno infatti le ricerche, i prototipi, le invenzioni sono di altissima qualità”. La finale di Milano del concorso “I giovani e le scienze 2010” mette in mostra 25 progetti italiani e 4 invitati da Belgio, Brasile e Federazione russa. Relativamente alla provenienza territoriale le regioni rimaste in gara sono undici : fa da capofila per il numero di adesioni al concorso, la Lombardia, seguono Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Sicilia, Piemonte, Trentino-alto Adige, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia. I premi per i finalisti italiani sono riservati ai giovani ma anche ai docenti. La giuria sceglierà chi rappresenterà l’Italia alla finale europea prevista a Lisbona dal 24 al 29 settembre. I migliori potranno vincere sino a 7000 euro cadauno. Molti anche gli altri riconoscimenti prestigiosi che danno ad esempio l’opportunità di partecipare ad altre iniziative internazionali, tra cui la 21a settimana internazionale Scienza natura prevista a Zurigo e sulle Alpi svizzere; l’ottava edizione di Ese esposizione scientifica europea, che si terrà a Mosca dal 27 giugno al 4 luglio 2010; o al 52° Liysf Forum internazionale giovanile della scienza di Londra (28 luglio-11 agosto 2010); oppure tra le altre i ragazzi finalisti selezionati potranno partecipare anche alla 62a Isef- fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria di Los Angeles (8-13 maggio 2011). Gli insegnanti potranno vincere un viaggio studio a Ese 2010 (Mosca, 27 giugno-4 luglio 2010).”Un Paese che non investe in ricerca e innovazione compromette il suo futuro,” dice Guido Podestà, Presidente della Provincia di Milano,” E l’avvenire dipende dall’entusiasmo, dalla curiosità, dalla fantasia, dalla creatività dei giovani. Perciò bisogna avvicinare le ragazze e i ragazzi meritevoli alla scienza e alla tecnica; occorre incoraggiare la scelta delle lauree scientifiche; è indispensabile valorizzare le eccellenze; è doveroso promuovere la cooperazione internazionale. Sono questi i principi ispiratori del Concorso dell’Unione europea dei giovaniscienziati a cui come ente pubblico siamo lieti di aver dato sostegno e patrocinio. Con questa manifestazione gli studenti meritevoli vengono inseriti nei circuiti internazionali più prestigiosi, e si aprono loro nuovi orizzonti, si favorisce il confronto con i coetanei delle altre nazioni e si offre ai nostri ragazzi di crescere con la cultura dell’innovazione”. Programma Milano 18-20 Aprile 2010 - Esposizione Delle Invenzioni Con Gli Stand Dei Ragazzi - gratuita ed aperta al pubblico: lunedì 19 aprile ore 9.00-19.00; martedì 20 aprile ore 9.00-13.00. Cerimonia Di Premiazione - Aperta al pubblico ed alla stampa martedì 20 aprile - ore 10.30-13.00 Aula Maggiore Sede dell’iniziativa Fast - P.le R. Morandi 2 – Milano. 20 aprile 2010 Cerimonia Di Premiazione Ore 1030-13.00 Fast P.le Morandi 2 – Milano. Saluti delle autorità - Letizia Moratti, sindaco Comune di Milano - Guido Podestà, presidente Provincia di Milano - Giovanni Rossoni, vicepresidente Regione Lombardia. Coordinano: . Alessandro Clerici, presidente Fast . Alberto Pieri, segretario generale Fast. Intervengono: Carlo Corazza, direttore Rappresentanza a Milano della Commissione Europea . Mario Dutto, direttore generale Direzione per gli ordinamenti scolastici, Miur . Aldo Fumagalli Romario, presidente Sol, Monza . Giulio Occhini, direttore Aica . Paolo Plevani, presidente Cusmibio, Università di Milano . Alberto Rohr, consigliere Anipla . Salvatore Sutera, direttore Coordinamento scientifico Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci . Lina Tomasella, responsabile divulgazione Osservatorio astronomico di Asiago, Università di Padova Con la partecipazione di: . Helene Brinkenfeldt, Siwi, Svezia . Sebastian Kopp, Jsb, Belgio . Alcindo Martins Bode Jr, Mostratec, Brasile . Richard Myhill, Liysf, Gran Bretagna . Anastasia Novakovskaya, Ese, Russia http://www.fast.mi.it/    
   
   
CONCORSO I GIOVANI E LE SCIENZE DELLA COMMISSIONE EUROPEA QUALI INVENZIONI E RICERCHE SVILUPPATE DAI GIOVANI NEOARCHIME DEL 2010?  
 
 Milano, 19 aprile 2010 - La finale di Milano de I giovani e le scienze 2010 mette in mostra 25 progetti italiani e 4 invitati da Belgio, Brasile e Federazione russa. I giovani presenti sono complessivamente 61, 56 dall’Italia e 5 dall’estero. I maschi sono 36 e le femmine 25. I lavori italiani preparati da gruppi di 3 studenti sono 12; sono 7 gli studi elaborati in coppia; i singoli sono 6. Relativamente alla provenienza territoriale le regioni rimaste in gara sono 11: fa da capofila la Lombardia con 9 contributi; seguono il Friuli Venezia Giulia con 4, l’Emilia Romagna, le Marche e la Sicilia con 2. Presentano un progetto ciascuna: Piemonte, Trentino-alto Adige, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia. Nell’ambito della propria attività di promozione del sapere tecnico-scientifico, la Fast ha una specifica e riconosciuta esperienza nella divulgazione verso gli studenti, in special modo quelli delle scuole superiori. Da anni molti dei progetti più importanti della Federazione vedono come destinatari i giovani, da una parte, ma anche i loro insegnanti e le famiglie dall’altra, quali attori fondamentali del loro percorso educativo e strumenti ideali per trasmettere loro i messaggi chiave per il futuro. “Siamo impegnati da sempre,” sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast,”nella valorizzazione delle eccellenze e dei talenti. Infatti, nonostante la discutibile opinione che si è creata verso la scuola italiana anche a livello internazionale (indagine Pisa dell’Ocse), è pur vero che studenti italiani di ottimo livello diventano ricercatori e scienziati apprezzati e richiesti in tutto il mondo. Per questo la Fast offre le migliori opportunità affinché i più meritevoli possano realizzare i propri programmi ed abbiano la possibilità di emergere e competere a livello europeo ed internazionale. Tra le principali azioni del 2010 della Fast, che integrano il programma de “I giovani e le scienze” segnalo il 29 aprile 2010 la Giornata europea della scienza per i giovani, un evento sul tema quest’anno della biodiversità, coordinato da Milset Europe (International Movement for Leisure Activities in Science and Technology - sito Internet http://esdy.Milset.org/it/index.html). Inoltre sino al 1 giugno 2010 è aperta la partecipazione al concorso di fotografia scientifica di cui come Fast siamo coordinatori nazionali”. I premi messi in palio per il 2010 sono molti; si segnalano i principali. A. Partecipazione ad eventi internazionali • 22° Eucys Concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati, Lisbona, 24-29 settembre 2010 • 21a settimana internazionale Scienza natura, Zurigo e Alpi svizzere, 27 giugno-3 luglio 2010 • 8a Ese esposizione scientifica europea, Mosca, 27 giugno-4 luglio 2010 • 52° Liysf Forum internazionale giovanile della scienza, Londra, 28 luglio-11 agosto 2010 • 5° Issc Campo scientifico internazionale estivo, Lituania, 7-14 agosto 2010 • 14° Siwi, premio internazionale dell’acqua per i giovani , Stoccolma, 4-11 settembre 2010 • 24a Esposizione scientifica Mostratec, Brasile, ottobre 2010 • 3° Innovating Minds, competizione di scienziati e tecnici europei, Praga, 10 dicembre 2010 • 25a Esposizione scientifica del Belgio, marzo 2011 • 4a I-sweeep, olimpiade internazionale per l’energia, l’ingegneria e l’ambiente, Houston, Texas, 13-18 aprile 2011 • 62a Isef, fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria, Los Angeles, California, 8-13 maggio 2011. B. Altri riconoscimenti • Divento un astronomo, Osservatorio astronomico di Asiago, luglio 2010 • Una settimana da ricercatore, Cusmibio dell’Università di Milano, settembre 2010 • Attestati di merito di prestigiose associazioni internazionali e nazionali. C. Riconoscimento agli insegnanti Viaggio studio a Ese 2010, Mosca, 27 giugno-4 luglio 2010, per 2 insegnanti sorteggiati tra quelli segnalati dai finalisti per il supporto ricevuto per realizzare il loro progetto e tra i docenti registrati (e presenti al momento dell’estrazione) alla cerimonia di premiazione di martedì 20 aprile 2010. Si riporta di seguito l’elenco dei 25 progetti finalisti e dei 4 invitati dall’estero con nome e cognome degli autori, l’anno di nascita, titolo del lavoro, scuola di provenienza. Elenco Dei Finalisti Nazionali – Concorso “I Giovani E Le Scienze 2010” -Edoardo Bruciaferri (1990), Christian Caliri (1991), Salvatore Passaro (1991) Dal chicco di mais al pop-corn: le basi molecolari della trasformazione Itas Jesi, Ancona -Aldo Cingolani (1994), Davide Corciulo (1994) Memorie a inchiostri di molecole fotocromatiche scrivibili e cancellabili otticamente Liceo scientifico C. De Giorgi, Lecce - Chiara Bonomini (1993), Eleonora Econimo (1993), Sabrina Grazini (1993) Il tacco assassino Iis Lunardi, Brescia - Davide Bianco (1991), Stefano Cattin (1993), Matteo Czeppel (1993) Rigenerazione tissutale in ambito veterinario: le piastrine hanno guarito il cavallo di Giulia Itas C. Gallini, Voghera (Pavia) - Hosni Khelifi (1989), Silvia Melotti (1991), Rita Oppong (1989) Agenda_21 Golgi. L’impronta ecologica del Golgi. Il Golgi in punta di piedi Ipc Golgi, Brescia - Giulia Cattarino (1992) Alberi: le nostre radici Liceo scientifico L. Magrini, Gemona del Friuli (Udine) - Anastasia Antonova (1994) Gli ornamenti tradizionali della regione di Komi abbelliscono gli abiti moderni lavorati a maglia Liceo 1525, Vorob Evy Gory, Mosca (Federazione russa) - Ahmed Shamran (1991) Riconversione dell’impianto frigorifero di una azienda vinicola Isiss Verdi, Valdobbiadene (Treviso) - Noemi Di Nanni (1991) Archistein Liceo scientifico L. Einaudi, Siracusa - Paola Caldinelli (1992), Sonia Cominassi (1992) Modello di eco-casa Liceo scientifico F. Meneghini, Edolo (Brescia) -Andrea Berni (1991), Dario Governatori (1991) Ecologia fa rima con economia. Analisi di tecnologie e tecniche di costruzione edilizie in prospettive future Liceo scientifico A. Meucci, Ronciglione (Viterbo) - Azzurra Cicchi (1990), Gianluca Pica (1991) Energia da… leccarsi i baffi! Realizzazione di una cella fotovoltaica con succo di mirtillo Itsas G. Mazzocchi, Ascoli Piceno - Elena Arrigotti (1992), Alessia Girani (1992), Arianna Tagliani (1992) Misure al vento. Analisi anemometrica di una località collinare Itas C. Gallini, Voghera (Pavia) - Ana Maria Belotti (1994), Susanna Ognibene (1994) Inquinamento acustico e suo eventuale abbattimento con emissioni sonore anti-rumore per ottenere delle “oasi del silenzio” Iis Lunardi, Brescia - Sebastian Cincelli (1991) Eu.r.ex. (Eurosocial Rovers for Exploration) Liceo scientifico europeo Rainerum Salesiani Don Bosco, Bolzano -Giacomo Beux Bonorino (1991) L’idrometro digitale per creare comportamenti responsabili Fondação Escola Técnica Liberato Salzano Viera da Cunha, Novo Hamburgo (Brasile) - Yury Razumov (1998) Robot parlante Scuola n. 1270, Mosca (Federazione russa) - Alessandro Abati (1991) Dragtop Liceo scientifico N. Copernico, Prato - Yassin Oualhadj (1993), Yassin Erouki (1992) Precipitando dolcemente Collège Roi Baudowin, Bruxelles (Belgio) - Alex Pacini (1990), Eric Paoloni (1990), Alessandro Renzi (1990) Cintura guida per non vedenti Facoltà di Ingegneria elettronica, informatica e telecomunicazioni, Università di Cesena - Davide Giacinto Lucarelli (1992), Niccolò Pozzi (1991), Stefano Sanfilippo (1991) Analisi della rete delle farmacie nel Comune di Monza Liceo scientifico Frisi, Monza - Marco Nolivari (1992), Sonia Peggiani (1992), Camilla Sartori (1992) La matematica ha preso l’influenza Liceo statale L. Respighi, Piacenza - Marco Callari (1991), Stefano Panizzolo (1991) Fast Pasta… quando si incontrano saperi e sapori… Iiss C. E. Gadda, Paderno Dugnano (Milano) - Valentina Filiputti (1991), Davide Messina (1991) Bactkill - Bacterium Killer Iti A. Malignani, Udine - Eva Odorico (1991) Dissipatore di calore a schiume metalliche per Cpu Liceo scientifico E. L. Martin, Latisana (Udine) - Fabiana Brugnone (1992), Sofia Giuseppa Denaro (1992), Davide Figuccia (1992) Studio citologico del sistema immunitario del fitofago Rhinchophorus ferrugineus per il risanamento della palma Phoenix canariensis Liceo classico Giovanni Xxiii, Marsala (Trapani) - Alice De Stefanis (1993), Elena Saracco (1993), Marco Scavino (1993) In vino… Salus! Liceo scientifico Cocito, Alba (Cuneo) - Mattia Olivier (1991), Daniele Olivo (1991), Cristofer Pezzetta (1992) Controllo del livello delle acque di caverna - Cawalec - Cavewaterlevel Control Iti A. Malignani, Udine -Massimo Costantino (1990), Granit Feneri (1991), Andrea Rabbolini (1990) Acqua per la vita Ipsia Marcora, Inveruno (Milano).  
   
   
SINTESI DELLE RICERCHE E DEI PROGETTI PRESENTATI DAI NEOARCHIMEDE 2010  
 
Milano, 19 aprile 2010 - “Dal chicco di mais al pop-corn: le basi molecolari della trasformazione” Edoardo Bruciaferri (1990), Christian Caliri (1991), Salvatore Passaro (1991) Itas Jesi, Ancona Sono molti i giovani che sgranocchiano pop corn guardando un film o chiacchierando con gli amici; pochi però conoscono come avvengono all’interno del chicco di mais le evidenti trasformazioni che tutti possono constatare. Lo spiegano Christian, Edoardo e Salvatore con questo lavoro sperimentale, che chiarisce pure il ruolo dei principali componenti: glucidi, protidi, lipidi, acqua. I tre studenti vanno oltre le indicazioni raccolte in letteratura (che si limita a spiegare il cambiamento solo come fenomeno fisico) e chiariscono in primo luogo perché i chicchi scoppiano sempre nella zona più rotondeggiante, opposta alla punta. Osservano poi che lo scoppio non provoca la frantumazione del grano in tante piccole parti; al contrario viene mantenuta la massa solida originaria. Chiunque legge questo lavoro può scoprire l’importante ruolo che la chimica svolge nella vita quotidiana; in particolare, gli studenti potrebbero essere invogliati allo studio delle discipline scientifiche, sviluppare curiosità ed essere attratti dal mondo della ricerca. “Memorie a inchiostri di molecole fotocromatiche scrivibili e cancellabili otticamente” Aldo Cingolani (1994), Davide Corciulo (1994) Liceo scientifico C. De Giorgi, Lecce. Le molecole fotocromatiche esistenti in natura sono il punto di partenza per i due studenti di Lecce per creare degli esempi di memorie ottiche cancellabili e riscrivibili grazie all’uso di fonti di luce Uv o visibile. L’obiettivo è quello di produrre delle scritte colorate temporanee su alcuni film di materiale plastico contenenti al loro interno una modesta quantità delle suddette molecole. L’esperimento condotto da Aldo e Davide mira proprio alla creazione di memorie ottiche; grazie all’utilizzo di particolari maschere, per esempio, si possono creare dei tipi di Cd i cui pit a diversa riflettenza non sono originati da solchi derivanti da incisioni di un laser, bensì da semplici differenze di colori. Sfruttando lo stesso principio, ma applicato ad una soluzione liquida anziché solida, si può ottenere un “inchiostro simpatico” reversibile, ovvero con la possibilità di avere una scrittura che non lasci tracce al momento della stesura, ma che si possa rendere visibile con l’esposizione a raggi Uv, e poi di nuovo trasparente con l’illuminazione bianca. È un risultato utile soprattutto nell’ambito della sicurezza. “Rigenerazione tissutale in ambito veterinario: le piastrine hanno guarito il cavallo di Giulia” Davide Bianco (1991), Stefano Cattin (1993), Matteo Czeppel (1993) Itas C. Gallini, Voghera (Pavia) Il lavoro presenta la tecnica di rigenerazione di tessuto e di cura delle lesioni che sfrutta fattori rigenerativi endogeni delle piastrine. Questa procedura è stata applicata con successo per la cura di una lesione tendinea in ambito veterinario: ha guarito il cavallo quarter horse D.b.olena di Giulia, che si è procurato un trauma serio alla parte distale dell’arto anteriore: lesione e desmite del legamento sospensorio del nodello e del muscolo-legamento flessore superficiale delle dita. Il metodo descritto da Davide, Matteo e Stefano sfrutta il potenziale di rigenerazione delle piastrine, ricche di fattori di crescita (Pdgf Tgf-vegf bFgf Igf-1) direttamente coinvolti nella riparazione dei tessuti che stimolano proliferazione, differenziazione e rigenerazione cellulare. La tecnica si basa sulla concentrazione del numero delle piastrine autologhe (dello stesso individuo) ed in una azione enzimatica operata da gluconato di calcio e da batroxobina. Si ottengono quindi frazioni chiamate Ppp Prp Cp e gel piastrinico che inoculate sul sito ferito determinano la guarigione dalla lesione tendinea più veloce e senza cicatrici. “Il tacco assassino” Chiara Bonomini (1993), Eleonora Econimo (1993), Sabrina Grazini (1993) Iis Lunardi, Brescia. “Non so chi abbia inventato le scarpe con i tacchi alti, ma tutti gli uomini gli devono molto”. Questa frase di Marilyn Monroe sottolinea, se mai ce ne fosse bisogno, la funzionalità e la sensualità di questo insostituibile elemento della seduzione femminile; le donne amano sfoggiarli nelle occasioni speciali e nella vita di tutti i giorni. Ma c’è un rischio! La ricerca dimostra come i tacchi alti siano, in alcuni casi, particolarmente dannosi per la salute di chi li indossa, poiché la schiena e la pianta del piede vengono danneggiate dall’utilizzo esagerato di questi esaltatori o aguzzini della bellezza. Molti ricercatori hanno infatti dimostrato che la scarpa con tacco alto dai 6-7 ai 12-13 centimetri comporta un affaticamento eccessivo della colonna vertebrale con conseguenze a volte irreparabili: è scientificamente testato che il tacco può portare conseguenze negative, dalla semplice storta dolorosa alla caviglia a veri e propri problemi di scoliosi, dati dallo sbilanciamento del baricentro del corpo. Le tre giovani scienziate hanno fatto la prova e confermano che portare troppo a lungo calzature dotate di tacchi alti, a cui non si è abituate, implica dolore alle articolazioni e ai muscoli gemelli dei polpacci. Indagato il problema, o meglio sperimentato, Chiara, Eleonora e Sabrina progettano un prototipo risolutivo, il tacco alto quattro centimetri e largo altrettanti, ovvero un mix perfetto tra la scarpa più amata dalle donne, la classica ‘decolté’ da 10 cm, e l’adorata comodità della ‘ballerina’ livello zero. Così si può essere femminili senza sacrificare i piedi! “Alberi: le nostre radici” Giulia Cattarino (1992) Liceo scientifico L. Magrini, Gemona del Friuli (Udine). A partire da un compito scolastico assegnatole per le vacanze estive dalla professoressa di biologia, nasce una grande passione per la natura e in particolare per gli alberi, che diventeranno oggetto di molti suoi scatti fotografici e obiettivo del suo progetto. Ecco definito in poche parole il profilo di Giulia, che, per mezzo della realizzazione di una raccolta di foglie d’albero, un ‘erbario’, vuole approfondire le sue conoscenze sulle specie arboree, ma anche trasmettere il suo interesse per l’argomento, sensibilizzando gli altri verso l’importante patrimonio naturale che abbiamo davanti agli occhi e di cui spesso non ci accorgiamo. Il suo lavoro viene svolto seguendo varie tappe: riconoscimento delle piante, raccolta delle foglie e quando possibile di fiori e frutti, essicazione e pressione del materiale ed infine preparazione delle schede d’erbario. Le specie da lei trattate sono 35 (29 appartenenti alle Angiospermae e 6 alle Gymnospermae), tra le quali vi sono sia specie autoctone della sua regione (il Friuli Venezia Giulia), sia specie esotiche, sempre più frequenti nei nostri giardini. Grazie a questo progetto ora la ragazza guarda la vegetazione arborea con occhi nuovi, affascinati da un mondo ricco di sorprese. Conosce il nome degli alberi, riesce a distinguerli, ad apprezzarli nella loro varietà e diversità, a scoprire quanto siano ricchi di vita e quanto stretto sia il loro legame col territorio. “Agenda_21 Golgi. L’impronta ecologica del Golgi. Il Golgi in punta di piedi” Hosni Khelifi (1989), Silvia Melotti (1991), Rita Oppong (1989) Ipc Golgi, Brescia. Hosni, Rita e Silvia considerano l’Ipc ‘C. Golgi’ come un ‘organismo unico vivente’ con i propri bisogni energetici, consumi, rifiuti. Perciò si focalizzano sulla realizzazione di azioni concrete rivolte ad abbassare l’impronta ecologica della scuola, calcolata come emissione di Co2; un contributo, un servizio, per fare camminare, sulla Terra, l’Istituto in ‘punta di piedi’. Innanzitutto i tre ricercatori si informano per conoscere: da qui assemblee con gli alunni del biennnio, incontri con i rappresentanti di classe, appuntamenti con esperti e formazione col personale della scuola. Poi fanno il calcolo dell’impronta ecologica individuale media, utilizzando il test ‘Indicatori per componenti’ secondo Mathis Wackernagel, rivolto agli studenti e ai docenti. Infine tocca all’organismo C. Golgi, sotto forma di Co2 emessa, in relazione ai consumi e ai rifiuti prodotti (carta, alluminio, plastica, indifferenziato). Le tappe successive sono: monitoraggio dello stato dell’arte dei rifiuti al Golgi e scelta del sistema di raccolta differenziata; illustrazione, con l’uso di un pieghevole, ad alunni, docenti e personale Ata, della corretta procedura per la raccolta differenziata; attivazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e di alcuni rifiuti pericolosi; monitoraggio dello stato dei rifiuti dopo tre mesi di raccolta differenziata; calcolo del risparmio di emissione di Co2 recuperando e riciclando materie prime seconde; stima del risparmio di emissioni di Co2 in presenza di un sistema di raccolta differenziata, utilizzando e rielaborando modelli di calcolo. “Riconversione dell’impianto frigorifero di una azienda vinicola” Ahmed Shamran (1991) Isiss Verdi, Valdobbiadene (Treviso). Il progetto fa riferimento all’installazione di una pompa di calore, una macchina a ciclo frigorifero che trasferisce l’energia termica da una sorgente fredda ad una più calda, assorbendo energia elettrica. Essa consente di alimentare al tempo stesso un circuito frigorifero e un impianto di riscaldamento. Nella cantina oggetto della trasformazione il sistema di refrigerazione è interamente alimentato dalla rete elettrica e parte del sistema di riscaldamento è composto da resistenze elettriche. Il rimanente del fabbisogno termico è soddisfatto da una caldaia a metano, destinata ad essere eliminata. Ahmed suddivide il fabbisogno energetico in tre parti: elettrico, elettrico per processi termici, metano. I risultati dei calcoli permettono di stabilire che questo tipo di intervento consentirebbe di ridurre sensibilmente il consumo energetico. L’energia termica necessaria per le cisterne, infatti, potrebbe essere la stessa che viene rimossa dalle botti refrigerate. Dal punto di vista economico si evince che l’investimento verrebbe ammortizzato in meno di tre anni. In nove anni, la cantina sarebbe in grado di risparmiare circa 60.000 €. Il progetto è stato preso in considerazione dal proprietario e probabilmente analizzerà gli interventi proposti. “Gli ornamenti tradizionali della regione di Komi abbelliscono gli abiti moderni lavorati a maglia” Anastasia Antonova (1994). Liceo 1525, Vorob Evy Gory, Mosca, Federazione Russa. Il punto di partenza per questo lavoro sono alcune informazioni di prima mano trovate nei musei di Arkhalgelsk, Vologda, Murmansk, Kirov; a ciò si aggiunge il materiale raccolto durante una spedizione a Syktyvkar. Completano il quadro l’analisi bibliografica; lo studio e il confronto dei dati, grazie anche alla collaborazione di esperti di ornamenti russi, alla lettura di loro articoli; o esaminando ulteriori indumenti tradizionali. Lo scopo, infatti, è conoscere le decorazioni sugli abiti indossati dalla popolazione della regione di Komi e applicarle ai vestiti di oggi. Perciò Anastasia studia la storia di alcuni oggetti; analizza i modelli lavorati a maglia, utilizzati ai nostri giorni come calze e guanti; si lascia prendere dalla varietà di forme; li indossa personalmente; crea bozzetti ispirati alla tradizione di Komi e li applica in modo creativo ai suoi capi. Il risultato appare ovvio: è possibile inserire le decorazioni della tradizione sui lavori a maglia da indossare; ma soprattutto è bello metterseli. “Modello di eco-casa” Paola Caldinelli (1992), Sonia Cominassi (1992) Liceo scientifico F. Meneghini, Edolo (Brescia). È possibile costruire un’abitazione sfruttando le energie alternative e riducendo al minimo l’impatto ambientale. Mediante lo sfruttamento di un impianto eolico, di quello solare termico e fotovoltaico, il modellino di eco-casa costruito da Paola e Sonia riduce il proprio fabbisogno energetico. Infatti l’eco-casa sfrutta le energie rinnovabili, come ad esempio il sole o l’aria, limitando l’utilizzo di fonti esauribili, quali il petrolio, e diminuendo l’impatto ambientale da esse causato. Le ragazze illustrano la costruzione del modellino, i materiali e i componenti utilizzati necessari per il suo funzionamento. Analizzano tutte le varie forme di energia sfruttate dalla casa, indicando i loro vantaggi e svantaggi. Si tratta di un lavoro multidisciplinare che spazia nell’ambito della fisica, della geometria, della chimica e del disegno tecnico; non va letto solamente nell’ottica del risparmio energetico, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente. “Archistein” Noemi Di Nanni (1991) Liceo scientifico L. Einaudi, Siracusa. La molla scatta durante la visita alla centrale termoelettrica di Priolo Gargallo (Sr,) dove è stato realizzato il ‘progetto Archimede’, cioè l’impianto solare a collettori parabolici lineari, attualmente la tecnologia più matura nell’ambito dei sistemi di produzione di energia elettrica su larga scala da fonte solare. Il progetto prevede, a livello di impianto pilota, la realizzazione di un campo specchi e relativi macchinari per la produzione di una potenza elettrica di 5 Mw. Noemi si pone la domanda: “In che modo è possibile ottenere energia in modo semplice e a basso costo, con rendimenti accettabili, che permetta ad esempio di alimentare un frigorifero?”. Conducendo varie ricerche arriva alla conclusione che l’idea che sta alla base del funzionamento del ‘progetto di Archimede’ può esserle d’aiuto; infatti l’utilizzo del frigorifero ad assorbimento progettato da Einstein associato all’energia solare ricavabile dagli ‘specchi di Archimede’ potrebbe soddisfare le sue necessità per alimentarlo. Riveste una parabola con materiale riflettente, tipo alluminio, e concentra l’energia solare sulla resistenza della caldaia del frigorifero da camper dove si producono vapori d’ammoniaca e acqua che salgono fino al condensatore per produrre freddo attraverso vari passaggi. “Energia da… leccarsi i baffi! Realizzazione di una cella fotovoltaica con succo di mirtillo” Azzurra Cicchi (1990), Gianluca Pica (1981) Itsas G. Mazzocchi, Ascoli Piceno. Gli strumenti disponibili nel loro laboratorio scolastico, l’aiuto dell’insegnante, la buona volontà e l’interesse scaturito dopo aver assistito ad un convegno riguardante le energie rinnovabili, inducono Azzurra e Gianluca a mettersi al lavoro per costruire la cella di Grätzel, un dispositivo che permette di ottenere elettricità convertendo l’energia solare mediante un processo simile a quello della fotosintesi. L’esperimento consiste nell’utilizzo di due vetri conduttori, su uno dei quali viene posto uno strato di biossido di titanio, sul quale viene fatta assorbire la matrice organica (succo di mirtillo). L’altro vetro rappresenta il contro-elettrodo su cui è deposto uno strato di carbonio. I due vetri vengono assemblati, ponendo tra loro un elettrolita. La cella così costituita viene esposta alla luce solare ed attraverso un voltimetro si misura il passaggio di corrente. I raggi luminosi, infatti, colpiscono i pigmenti della tintura e li eccitano, provocando un trasferimento di elettroni, i quali, attraverso un circuito esterno, raggiungono il contro-elettrodo generando un flusso di corrente. Nonostante i notevoli limiti rappresentati sia dai materiali utilizzati, sia dalla matrice organica del dispositivo che lo rendono poco efficiente e di breve durata, grazie all’impiego di materiali poco costosi e riciclati, i due studenti del Mazzocchi ritengono il loro prodotto un’alternativa interessante soprattutto in termini economici rispetto alle tradizionali celle al silicio, ma anche in quanto avvincente sfida al problema della crisi energetica. “Ecologia fa rima con economia. Analisi di tecnologie e tecniche di costruzione edilizie in prospettive future” Andrea Berni (1991), Dario Governatori (1991) Liceo scientifico A. Meucci, Ronciglione (Viterbo). Il progetto vuole dimostrare, attraverso l’analisi delle tecnologie e tecniche di costruzione edilizia, che realizzare una casa ecologica in Italia conviene anche dal punto di vista economico; infatti molta gente, crede erroneamente che tecnologie vantaggiose dal punto di vista ambientale siano costose e inefficienti quando invece ci permettono di risparmiare, e in alcuni casi addirittura guadagnare, cifre considerevoli, ottenendo fra l’altro il massimo comfort. Per calcolare quanto si può effettivamente risparmiare, questo studio analizza diversi aspetti di un edificio: forma e orientamento; materiali e isolamento termico; impianto idrico; impianto elettrico e uso di dispositivi elettrici. Attraverso l’analisi dei costi dei materiali e dell’energia dispersa, e mediante esperimenti e simulazioni matematiche, si sono ottenuti risultati davvero interessanti: si è scoperto che anche la forma e l’orientamento hanno la loro considerevole importanza; si è constatato che l’installazione di pannelli solari oltre a risparmiare permette anche di guadagnare cifre ragguardevoli; si è calcolato che una progettazione intelligente della casa può portare a risparmiare l’80% sul riscaldamento rispetto alle tradizionali abitazioni. Lo studio prende anche in considerazione quanto un uso intelligente dell’acqua, dell’energia e degli elettrodomestici può giovare sia a fini ecologici che economici. “Inquinamento acustico e suo eventuale abbattimento con emissioni sonore anti-rumore per ottenere delle “oasi del silenzio” Ana Maria Belotti (1994), Susanna Ognibene (1994) Iis Lunardi, Brescia. L’inquinamento acustico generato dall’enorme moltitudine di macchinari, motori e apparati di ogni genere costruiti dall’uomo, ci investe quotidianamente con effetti negativi sul nostro benessere e su quello degli animali. Poter vivere in un ambiente con meno rumore nella vita frenetica di tutti i giorni è ormai una meta desiderata da tutti. Lo era anche nell’antica Roma! Ana Maria e Susanna dimostrano che si può raggiungere anche parzialmente questa condizione senza costruire altre barriere di cemento, bensì utilizzando solo il suono. Il progetto suggerisce un metodo che prevede l’emissione sonora di un’onda acustica che neutralizzi anche solo parzialmente il rumore, in quanto invertita di fase rispetto a quest’ultimo. L’obiettivo finale è l’applicazione del progetto in aree urbane come giardini pubblici o zone pedonali per ottenere un miglioramento nella qualità della vita. “Misure al vento. Analisi anemometrica di una località collinare” Elena Arrigotti (1992), Alessia Girani (1992), Arianna Tagliani (1992) Itas C. Gallini, Voghera (Pavia). Alessia, Arianna ed Elena, in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Naturalistico di Casasco, partecipano direttamente alla progettazione di un impianto pilota mini eolico. Partendo dai dati raccolti dalla Stazione meteorologica installata presso l’Osservatorio, le tre ragazze confrontano le capacità produttive di energia elettrica in diversi aerogeneratori e ne verificano la convenienza economica. L’elaborazione delle informazioni permette innanzitutto di caratterizzare il sito da un punto di vista anemometrico e stimare l’energia producibile dal vento. Gli stessi dati servono a valutare la producibilità di energia di alcuni rotori ad asse verticale con una potenza nominale compresa tra 1 e 6 kWh. La scelta della tipologia di aerogeneratori è motivata da alcune considerazioni tecniche (velocità medie mensili non elevate e occasionali tempeste) e dalla destinazione d’uso dell’Osservatorio (divulgazione e didattica), che impone un impatto acustico minimo. Viene poi valutata l’efficienza degli aerogeneratori esaminati relativamente al sito in questione e la redditività dei diversi impianti per poter motivare anche economicamente l’installazione di una turbina eolica. L’analisi, eseguita per un periodo di 25 anni segnala come proponibile il modello Newtak Geol 3 che fornirebbe, già a partire dal primo quindicennio, un bilancio economico positivo; bilancio che andrebbe poi rafforzandosi nei successivi 10 anni di vita dell’impianto. “L’idrometro digitale per creare comportamenti responsabili” Giacomo Beux Bonorino (1991). Fondação Escola Técnica Liberato Salzano Viera da Cunha, Novo Hamburgo, Brasile Tutti sono convinti a parole di quanto sia preziosa l’acqua; peccato che nella maggior parte dei casi non ci sia un comportamento conseguente e non ci si renda conto della crescente scarsità di questo indispensabile bene. C’è addirittura chi è convinto che i conflitti del futuro saranno provocati dalla necessità di controllare le risorse idriche. Di fronte ad un comportamento così sconsiderato è più che mai necessaria un’azione preventiva che sensibilizzi alla cautela nei consumi, nonché privilegi processi intelligenti di sfruttamento di questa risorsa, prima che sia troppo tardi. Per correggere la preoccupante prospettiva, Giacomo sviluppa un progetto che ha come obiettivo l’uso responsabile dell’acqua, grazie ad uno strumento chiamato idrometro. Si tratta di un dispositivo per uso residenziale che permette non solo di visualizzare in tempo reale il consumo, ma anche di stimarne il costo. L’idrometro, installato direttamente sul contatore dell’acqua delle abitazioni, ha un sensore ottico che emette impulsi capaci di segnalarne l’utilizzo e il conseguente costo. L’augurio dello studente brasiliano è che si crei una coscienza collettiva capace di ridurre i comportamenti insensati ed intraprendere così una strada alternativa per lo sfruttamento dell’acqua, allontanando i preoccupanti rischi futuri. “Eu.r.ex. (Eurosocial Rovers for Exploration)” Sebastian Cincelli (1991) Liceo scientifico europeo Rainerum Salesiani Don Bosco, Bolzano. Sebastian parte dal fatto se sia realizzabile un sistema esperto per la mappatura e il rilevamento di dati georeferenziali. Le domande sono due: è possibile creare una macchina che esegua la mappatura di un ambiente senza l’uso di un Gps, quindi in qualsiasi condizione ambientale? Inoltre, quale strategia è più efficace per lavorare in ambienti estesi e complessi rilevando, analizzando e pubblicando dati di vario tipo? Dopo vari tentativi, con la collaborazione degli amici lo studente progetta alcuni robot che si spostano su ruote, indicando la propria posizione tramite l’elaborazione dei dati relativi a spostamenti e rotazioni. I robot si suddividono compiti di rilevamento e mappatura e comunicano tutti i dati a un’unità centrale, la quale stabilisce inoltre percorsi e mansioni di ciascuna macchina. Si tratta quindi di robot ‘sociali’. Per questo motivo si è pensato di studiare le strategie applicate in natura da animali sociali per trovare quella più efficace da implementare sul gruppo di robot. La ricerca affronta un problema già noto, ma propone soluzioni di una certa originalità, come l’adozione della strategia ispirata al mondo animale per risolvere un problema di comunicazione tra macchine. Un valore aggiunto è rappresentato dall’interdisciplinarietà in cui si coniugano modelli matematici, teorie fisiche, competenze meccaniche e biologiche. Il prodotto ha una sua utilità pratica sia per la mappatura che per il monitoraggio di qualsiasi ambiente, anche in presenza di situazioni di pericolo, e funziona senza l’ausilio di Gps. “Dragtop” Alessandro Abati (1991) Liceo scientifico N. Copernico, Prato. La tecnologia digitale ha rivoluzionato la fotografia analogica: centinaia di foto si accumulano ora nei nostri hard disk tra directories e labirintiche subdirectories. Anche la visione degli scatti è stata totalmente rivoluzionata, il supporto cartaceo è sempre meno utilizzato; esso persiste solo in caso di eventi o celebrazioni importanti, data la loro unicità. Ma risponde anche al piacere e alla curiosità del tastare, sfogliare e disporre che la visione digitale non appaga. Questo problema è appunto ciò verso cui volge l’interesse di Alessandro, che vuole restituire quel fascino che gli attuali software (preposti alla visualizzazione delle immagini digitali) hanno negato alla fotografia. Dragtop è un’applicazione che nasce per dare nuovo smalto, ed una prospettiva del tutto nuova, alla visione digitale di immagini e fotografie. Trascina, ruota, lancia, scuoti e disponi le foto sullo schermo come desideri con movimenti naturali e divertenti. Dragtop ti permette anche di caricare persino intere cartelle e muoverti tra di esse; il tutto accompagnato da effetti grafici piacevoli e divertenti. Il progetto è innovativo e originale, ma soprattutto proiettato verso un’interazione uomo-macchina più che mai attiva. In più il software è progettato per adeguarsi alla moderna tecnologia touchscreen ed è “naturalmente” predisposto ad accogliere il multitouch. “Robot parlante” Yury Razumov (1998) Scuola n. 1270, Mosca, Federazione Russa. Neppure Internet è riuscita a soddisfare la curiosità di Yury. Infatti, nonostante le assidue ricerche non ha trovato informazioni su altri robot Nxt parlanti. Da tale lacuna parte la sfida del giovane studente: creare un robot simile all’uomo che parli un inglese sintetizzato con l’aiuto di Mindstorms Nxt G2. Il modello “Robot parlante” (The Speaking Robot, Tsr) è costruito con una base moderna di Mindstorms Nxt G2. Il robot androide è un dispositivo di 32 cm.; attraverso la connessione Usb viene programmato per comunicare in inglese. Inoltre, il meccanismo può essere attivato con Bluetooth, il che significa che due automi simili possono interagire tra loro senza fili. Per realizzare tale progetto, grazie anche all’aiuto del tutor della Moscow State City for Children and Youth Creativity; viene masterizzato il programma nella nuova versione Nxt G2 di Lego Mindstorms, così si ottengono pure servizi supplementari come la produzione del suono. “Cintura guida per non vedenti” Alex Pacini (1990), Eric Paoloni (1990), Alessandro Renzi (1990). Facoltà di ingegneria elettronica, informatica e telecomunicazioni, Università di Cesena In tutto il mondo ci sono più di 135 milioni di esseri umani con danni alla vista, di cui un terzo sono non vedenti. Purtroppo i dispositivi di assistenza per persone affette da questo disturbo sono prodotti abbastanza rudimentali. Capita spesso di vedere queste persone in difficoltà, in quanto sono costrette ad orientarsi in modo precario adeguandosi con l’utilizzo di un bastone e di un cane guida. L’impiego di quest’ultimo, in particolare, risulta costoso in quanto preparare un cane guida e il relativo affidamento raggiunge i 12.000 €; inoltre bisogna considerare il suo mantenimento che può essere difficoltoso per un non vedente. Alessandro, Alex ed Eric, pensano ad un oggetto con l’ambizione di integrare o sostituire gli strumenti tradizionali in modo da fornire un valido aiuto nella vita di tutti i giorni. Il dispositivo impiegato è un circuito elettronico installato su una cintura, che presenta al suo interno dei sensori ad ultrasuoni che rilevano gli ostacoli presenti davanti all’utente, comunicando con una vibrazione e un segnale acustico la distanza da questi. Dunque è un progetto socialmente utile, tecnologico e con grandi potenzialità di sviluppo. Precipitando dolcemente Yassin Erouki (1992), Yassin Oualhadj (1993) Collége Roi Baudowin, Bruxelles, Belgio In meteorologia la parola precipitazione si riferisce a qualsiasi prodotto della condensazione del vapore acqueo che si trova nell’atmosfera e che, grazie alla forza di gravità, viene spinto in basso e si deposita sulla superficie terrestre. I due studenti illustrano le principali manifestazioni di tale fenomeno, come le piogge, la neve, la grandine. Questo avviene quando in atmosfera, che in sostanza è una grande soluzione gassosa, si verifica la saturazione del vapore acqueo; esso si condensa trasformandosi in acqua che cade al suolo. “La matematica ha preso l’influenza” Marco Nolivari (1992), Sonia Peggiani (1992), Camilla Sartori (1992) Liceo statale L. Respighi, Piacenza. Nel 2009 si diffonde nel mondo l’allarme per il virus dell’influenza A, inizialmente nota come suina. Invece di preoccuparsi, Camilla, Sonia e Marco si lasciano prendere dalla curiosità di indagare i meccanismi che regolano la diffusione di una epidemia. Nasce così questo lavoro che trasforma i tre studenti in ricercatori intenzionati a trovare la soluzione, attraverso varie tappe: . Analisi della documentazione: come si studiano le epidemie? . Modelli matematici: quali e come funzionano? . Ricerca di dati per controllare l’attendibilità dei modelli . Ideazione di un modello che tenti di prevedere l’andamento di una epidemia. Prevedere come si diffonderà la prossima influenza stagionale non è più un mistero. Grazie all’applicazione del modello matematico, elaborato sulla base di uno già sperimentato, è possibile stabilire l’andamento temporale della malattia, nonché il numero di persone colpite. E’ sufficiente conoscere i dati relativi a un campione significativo di contagiati nelle prime settimane di diffusione del virus per simulare lo sviluppo completo dell’influenza. Inoltre il modello può dire quanti devono essere vaccinati, oppure quando e per quanto tempo dovranno le scuole rimanere chiuse. In conclusione si può proprio dire che la matematica “ha preso l’influenza”. Il lavoro riesce a coniugare una disciplina teorica come la matematica ed un tema d’attualità, molto concreto e vicino alla quotidianità della gente. “Analisi della rete delle farmacie nel comune di Monza” Davide Giacinto Lucarelli (1992), Niccolò Pozzi (1991), Stefano Sanfilippo (1991) Iss Frisi, Monza. Il lavoro analizza la distribuzione delle farmacie sul territorio della città di Monza, con l’obiettivo di razionalizzare la fruizione di tale servizio essenziale, evidenziare eventuali anomalie e quindi studiare una modifica della collocazione sul territorio di tali strutture. Per raggiungere lo scopo i ragazzi del Frisi effettuano calcoli di percorso minimo e li visualizzano mediante diagrammi di Voronoi. Tale strumento matematico ha la caratteristica di dividere uno spazio, in cui precedentemente sono stati fissati dei punti generatori, in regioni di punti più vicini al generatore della regione stessa che a qualsiasi altro generatore dello spazio. Oltre che facilitare la visualizazione grafica e l’analisi matematica, il diagramma di Voronoi, offre la possibilità di moltiplicare le distanze dai punti generatori per un certo valore che si può stabilire caso per caso e la cui utile funzione è quella di introdurre nel calcolo delle regioni, altri fattori non legati alla distanza spaziale. Dopo essersi procurati in Comune e su Internet le mappe e i dati necessari, e dopo aver stabilito quali altri fattori (disponibilità di parcheggi, mezzi pubblici..) considerare, il passo successivo è costruire l’algoritmo matematico da inserire nel programma di calcolo utilizzato che permette di visualizzare le regioni di Voronoi opportunamente modificate. Confrontando poi il diagramma ottenuto con i dati sulla distribuzione della popolazione raccolti, Giacinto Davide, Nicolò e Stefano calcolano la congestione delle diverse farmacie, evidenziando imperfezioni nella rete e proponendo eventuali modifiche e miglioramenti. Il progetto può essere di utilità agli enti pubblici interessati a miglioare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza e portare benefici anche ad imprese private, evidenziando luoghi dove si creano le migliori condizioni di accessibilità, comodità per la clientela e profitto, condizioni ideali per la costruzione di nuovi punti vendita. “Bactkill - Bacterium Killer” Valentina Filiputti (1991), Davide Messina (1991) Iti A. Malignani, Udine. Dopo attente indagini chimico-microbiologiche su alcuni disinfettanti liquidi organici esistenti in commercio, Valentina e Davide sintetizzano un prodotto che rispecchia le qualità di quello ideale: Bactkill, un disinfettante/detergente composto da ioni argento e altri componenti la cui sinergia gli conferisce proprietà virucida, battericida, sporicida e fungicida. Per testare la sua effettiva efficacia, gli studenti conducono delle analisi di laboratorio su diversi ceppi di batteri ed a differenti concentrazioni. In base ai risultati elaborano le seguenti analisi statistiche: • Valutazione dell’azione battericida su Gram+ e Gram-, risultata significativa su entrambe le tipologie batteriche; • Confronto tra l’azione battericida di Bactkill e quella dell’Amuchina (prodotto leader nel settore della disinfezione), rivelatosi competitiva rispetto a quest’ultimo. Nonostante a basse concentrazioni Bactkill registri un’esigua diminuzione d’azione, occorre sottolineare che le prove effettuate su questo prodotto sono numerose ed implicano un intervallo d’errore significativo; • Valutazione al variare della concentrazione di Bactkill, dell’azione battericida dello stesso; detta azione è diminuita leggermente per quanto riguarda lo Stafilococco aureus e lo Streptococco faecalis, mentre è rimasta invariata per gli altri ceppi batterici; • Confronto statistico tra le medie dei dati riguardanti il Bactkill e quelli dell’Amuchina al fine di valutare la significatività dei primi in riferimento ai secondi. Questo permette di concludere che l’azione del Bactkill risulta non significativamente differente da quella dell’Amuchina, con un margine d’errore del 2.5%. A differenza di questo, però, manifesta bassa tossicità e possibilità di biodegradazione completa ad opera dei batteri di acqua e suolo, nonché la produzione di Atp e biocostituenti a loro utili. Dunque, perchè scegliere Bactkill? Perché risulta un ottimo disinfettante-detergente, con sottoprodotti non tossici, con buona tollerabilità e stabilità, facilmente biodegradabile e alquanto economico. “Fast Pasta… quando si incontrano saperi e sapori…” Marco Callari (1991), Stefano Panizzolo (1991) Iiss C. E. Gadda, Paderno Dugnano (Milano). La ricerca aveva inizialmente l’obiettivo di stimolare i consumatori a riflettere sullo studio scientifico che sta alla base dei prodotti che si trovano sugli scaffali del supermercato, convincendoli ad essere più attenti all’acquisto. In corso d’opera, però, Marco e Stefano, ritengono una sfida interessante finalizzare il lavoro alla possibilità, perlomeno teorica, di produrre la pasta pronta in lattina, che facilmente raggiunge una temperatura gradevole per il suo consumo, senza dover ricorrere all’uso di una padella o di un forno a microonde. La Fast Pasta è un primo piatto, contenuto in una lattina dotata di un meccanismo che applica un principio chimico per il riscaldamento della pietanza prima del consumo. I due studenti immaginano di dotare la confezione del prodotto di messaggi di tipo scientifico riguardanti il processo, allo scopo di risvegliare nel consumatore la voglia di conoscere più a fondo ciò che mangia. Lo studio per la realizzazione della Fast Pasta abbraccia diversi campi di ricerca; geometria, algebra, fisica, chimica, grafica, marketing … Insomma un risultato caratterizzato sia dal sapore che dal sapere. “Dissipatore di calore a schiume metalliche per Cpu” Eva Odorico (1991) Liceo scientifico E. L. Martin, Latisana (Udine). Il progetto presenta lo studio di un sistema di raffreddamento di un processore posto all’interno di un comune computer. Lo strumento oggi disponibile in commercio consta di un dissipatore di calore solitamente in alluminio, al quale viene applicata una ventola d’aspirazione. Eva vuole ottenere una diminuzione della temperatura del processore e aumentare dunque le prestazioni. Per raggiungere tale obiettivo sostituisce l’alluminio con un materiale cellulare: la schiuma metallica. Questa è dotata di ottime proprietà ai fini progettuali, come la conducibilità termica, la bassa densità e l’elevata porosità del materiale che permette una migliore dissipazione del calore. Gli esperimenti effettuati hanno dato esiti eccezionali. Il dissipatore di calore costruito è in grado di abbassare notevolmente la temperatura del processore e aumentarne sensibilmente le prestazioni. “Studio citologico del sistema immunitario del fitofago Rhinchophorus ferrugineus per il risanamento” della palma Phoenix canariensis Fabiana Brugnone (1992), Sofia Giuseppa Denaro (1992), Davide Figuccia (1992) Liceo classico Giovanni Xxiii, Marsala (Trapani). Il lavoro è finalizzato all’auspicabile risoluzione di un problema che da alcuni anni affligge Marsala, città sita nella parte più occidentale della Sicilia “Capo Boeo”, e che si estende lungo la costa per alcuni chilometri. Sul “Lungomare Boeo” due file di palme della specie “Phoenix canariensis”, conferiscono un’impronta suggestiva e vagamente esotica al paesaggio locale. Tale orgoglio della città sta per essere distrutto da un insetto fitofago “Rhynchophorus ferrugineus”, meglio conosciuto come punteruolo rosso. Gli obiettivi sono dunque: approfondire le conoscenze sulla palma e sul parassita, studiarne il sistema immunitario e, tramite l’esecuzione di specifiche analisi di fagocitosi ed osservazioni microscopiche, ipotizzare nuove prospettive di lotta. Volendo superare lo sconforto giornaliero che provano di fronte alla vista delle palme infestate ed uccise dai fitofagi, l’ipotesi di Fabiana, Giuseppa e Davide è che, studiando il sistema immunologico dell’insetto, sia possibile mettere a punto un metodo in grado di sopraffare la naturale resistenza che mostra verso la maggior parte dei rimedi fino ad oggi utilizzati. La fase preliminare è bibliografica: si documentano sulle caratteristiche della palma e su quelle dell’insetto infestante. In secondo luogo estraggono l’emolinfa da una campionatura di insetti e ne analizzano gli emociti. Ma la strada per salvare le palme è ancora lunga. “In Vino… Salus” Alice De Stefanis (1993), Elena Saracco (1993), Marco Scavino (1993) Liceo scientifico L. Cocito, Alba (Cuneo). Secondo una definizione francese del 1850 “Il vino è una soluzione idroalcolica di oltre 6000 microelementi e macroelementi, ottenuta per fermentazione alcoolica del mosto d’uva”. Volendo essere più comprensibili, si può affermare che il vino contiene in una soluzione di acqua e alcool, che sono i suoi componenti principali, differenti altri elementi responsabili di numerose conseguenze benefiche per l’organismo umano, consentendo di superare la pericolosità del solo alcool. I tre studenti del Cocito affrontano positivamente lo studio con l’obiettivo di rivalutare l’uso e gli effetti di questa bevanda, considerata oggi in modo diverso dal passato. Riprendendo un vecchio motto, Alice, Elena e Marco dimostrano infatti che un buon bicchiere bevuto a pasto aiuta a stare in salute. Purtroppo non è questa la percezione dei giovani, spesso incerti sulla qualità da scegliere tra le troppe etichette, talvolta supponenti e distaccati, o addirittura fruitori di vino per ubriacarsi nelle serate da sballo. “Controllo del livello delle acque di caverna Cawalec – Cavewaterlevel Control” Mattia Olivier (1991), Daniele Olivo (1991), Cristofer Pezzetta (1992) Iti A. Malignani, Udine. Il paesaggio carsico è un mondo affascinante e insolito; la testimonianza viva delle dinamiche della natura e delle trasformazioni della Terra. Il progetto approfondisce alcuni importanti aspetti di tale fenomeno; mette in evidenza le caratteristiche dei sistemi carsici, e in particolare, di quelli attivi, cioè ancora legati all’attività dell’acqua. L’ambiente di studio prescelto da Cristofer, Daniele e Mattia si trova in Friuli-venezia Giulia; nei quasi due anni di svolgimento, i tre giovani esaminano il sistema formato dalle due grotte Vigant e Pre-oreak, collegate tra loro da un canale sommerso detto sifone, dove hanno installato gli strumenti per la rilevazione dei dati interni del cunicolo: la temperatura e il livello dell’acqua. Attraverso l’analisi delle informazioni raccolte sul campo, unitamente a quelle ottenute dagli enti regionali, i giovani determinano la portata d’acqua complessiva ed anche la relazione diretta tra la quantità di piogge della zona e l’innalzamento del livello dell’acqua all’interno delle grotte fino a costruire delle mappe paleo geologiche. Gli studenti definiscono le linee guida di una nuova metodologia di studio che permette numerose applicazioni: in primo luogo, nel campo degli studi geologici, ma anche in ambito agronomico, attraverso la determinazione della velocità di drenaggio e della ritenzione idrica del suolo, al fine di individuare i tipi di coltura adatti ad un’area geografica. “Acqua per la vita” Massimo Costantino (1990), Granit Feneri (1991), Andrea Rabbolini (1990) Ipsia Marcora, Inveruno (Milano). La motivazione che anima gli autori è forte: ridurre uno dei maggiori problemi dei paesi poveri, cioè la mancanza di acqua potabile. Cercano di progettare e costruire un dissalatore, limitando i consumi di energia elettrica, senza produrre inquinamento, e senza spese aggiuntive di manutenzione e ricambi, cioè un circuito autosufficiente e funzionante 24 ore su 24. Partono dall’idea di sfruttare solamente l’energia termica del sole per scaldare l’acqua salata contenuta in un bacino sotto cappa e recuperare il condensato in un contenitore esterno; ma dai primi dati sperimentali emerge che non c’è un rendimento sufficiente. Da questa considerazione Andrea, Granit e Massimo cercano di forzare il ciclo naturale con energia esterna mediante pannelli fotovoltaici, che vanno ad alimentare delle celle di Peltier per lo scambio termico. Gli studenti realizzano due scambiatori: uno sul lato freddo per creare un flusso d’aria fredda e l’altro a lato caldo per scaldare l’acqua salata. Lambendo la cappa calda con un flusso di aria fredda aumenta il rendimento del dissalatore che comincia a gocciolare condensa dopo circa un’ora dall’accensione, andando così a regime. Edizione Giovani e le Scienze La Giuria 2010 - Alberto Pieri, Fast, coordinatore; Paola Agostini, Università Milano Bicocca; Diego Albertalli, esperto; Bruna Baggio, Ufficio scolastico regionale per la Lombardia; Andrea Cerroni, Università Milano Bicocca; Olga Chitotti, Fast; Giovanni Civati, Studio Base 2; Matteo Crovetto, Università statale di Milano; Pierpaolo Destri, esperto; Marco Devetta, Sogesca; Pierluigi Fontanesi, Studio Base 2; Noura Gaiji, Biobresso; Matteo Guidotti, Cnr; Luca Lietti, Politecnico di Milano; Marco Migliavacca, Fast; Luisa Rossi, Politecnico di Milano; Stefano Rossini, Eni; Giorgio Tagliabue, esperto; Lina Tomasella, Osservatorio astronomico di Asiago, Università di Padova; Pasquale Tucci, Università statale di Milano. I Giovani E Le Scienze 2011 La selezione per il 23° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati e per gli eventi internazionali degli studenti eccellenti ha le prossime seguenti scadenze 18 febbraio 2011. Termine ultimo per la consegna dei progetti alla Fast 10-12 aprile 2011. Esposizione dei finalisti e premiazione Per aggiornamenti www.Fast.mi.it/  • e-mail: fast@fast.Mi.it    
   
   
LA TECNOLOGIA DEL LASER FA UN SALTO QUANTISTICO  
 
Bruxelles, 19 aprile 2010 - Un team di ricerca dell´Università di Innsbruck, in Austria, finanziato dall´Ue, ha inventato un laser ad atomo singolo che funziona sulla base dello stesso principio di un laser tradizionale, ma ha anche proprietà meccaniche quantistiche nelle interazioni atomo-fotone. I risultati della ricerca, che sono stati pubblicati sulla rivista Nature Physics, porteranno a una più profonda comprensione delle proprietà del laser e saranno usate per misurare gas in tracce e composizioni dell´isotopo del carbonio nell´aria e nel terreno. L´unione europea ha sostenuto il lavoro tramite i progetti Qubits ("Quantum based information processing and transfer using single atoms and photons") e Quest, entrambi finanziati dal Quinto programma quadro (5° Pq), e dal progetto Scala ("Scalable quantum computing with light and atoms"), finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq). Altri fondi sono stati stanziati dalla Federazione dell´industria austriaca per il Tirolo e dal Fondo austriaco per la scienza. I primi laser (onde di luce elettromagnetiche prodotte artificialmente che possono essere manipolate da lenti) sono stati sviluppati appena 50 anni fa. Oggi la tecnologia laser è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, essendo ampiamente usata in molti settori, specialmente nel campo dell´elettronica, della medicina, dell´industria, della salute e della bellezza, della sicurezza e dell´intrattenimento. Un laser classico consiste in un mezzo di guadagno (amplificatore) all´interno di una cavità ottica altamente riflettente nella quale la luce viene amplificata. In questo tipo di laser c´è un grande aumento nella potenza di uscita quando si raggiunge una certa soglia. A questo punto, il guadagno (amplificazione) è equivalente alle perdite della luce che circola attraverso la cavità. Più è alto il numero di fotoni, più è potente l´amplificazione della luce. Il team di ricerca dell´Università di Innsbruck si è proposto di dimostrare che si può raggiungere una soglia laser al livello dell´elemento di costruzione più piccolo possibile, e cioè un singolo atomo che interagisce con un modo singolo in una cavità ottica. Per fare ciò, i ricercatori hanno confinato un singolo ione di calcio in una trappola ionica e lo hanno eccitato con laser esterni. La cavità ottica nella struttura consiste in due specchi che intrappolano e accumulano i fotoni emessi dallo ione in un modo. Lo ione viene eccitato ciclicamente da un laser esterno e a ogni ciclo un fotone si aggiunge al modo della cavità che amplifica la luce. Per coppie atomo-cavità forti, il regime dell´atomo e della cavità mostra un comportamento meccanico quantistico: solo singoli fotoni possono essere introdotti nella cavità. "Di conseguenza, le emissioni stimolate e la soglia sono assenti", ha spiegato l´autore principale dello studio, François Dubin dell´Università di Innsbruck. Questa recente ricerca segue uno studio simile condotto diversi anni fa nel quale si era dimostrato il laser quantistico. La nuova ricerca è diversa in quanto l´accoppiamento può essere messo a punto nel modo della cavità. Il team di ricerca ha scoperto che, scegliendo il parametro giusto dell´impulso laser, si poteva ottenere un´eccitazione più forte e quindi aggiungere più fotoni alla cavità. Sebbene ci fosse ancora meno di un fotone nella cavità, i ricercatori sono stati in grado di osservare l´emissione stimolata nella forma di una soglia. "Un atomo singolo è un aplificatore molto debole. Di conseguenza, la soglia è molto meno pronunciata rispetto a quanto accade nei laser tradizionali", ha detto il dottor Piet Schmidt dell´Università di Innsbruck. In un laser tradizionale, più è forte l´eccitazione, più è alto il risultato, ma questo non succede nel laser a singolo atomo dell´Università di Innskbruck. Nel loro dispositivo il risultato è smorzato. Il team progetta di ampliare le proprie ricerche studiando la transizione da laser classici a laser quantistici attraverso l´aggiunta controllata di sempre più ioni ad interagire con il campo di luce. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Innsbruck: http://www.Uibk.ac.at/  Nature Physics: http://www.Nature.com/nphys/index.html    
   
   
TELEMATICA AL SERVIZIO DELLE IMPRESE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AIUTO UN PROGETTO DELL´APIAE IN COLLABORAZIONE CON INFORMATICA TRENTINA CHE DIVERRÀ PRESTO OPERATIVO  
 
 Trento, 19 aprile 2010 - Semplicità, velocità e trasparenza: questi i vantaggi per le imprese trentine che presentano istanze di aiuto alla Provincia con il nuovo sistema telematico attivato dall’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche – Apiae, in collaborazione con Informatica Trentina S.p.a. L´inoltro allo Sportello d´impresa delle domande in formato elettronico - eventualmente corredate di firma digitale - consentirà al tempo stesso di velocizzare l´istruzione delle pratiche e di monitorare costantemente l´andamento della stessa, nonché, in prospettiva, di eliminare gran parte della "carta". Stamani nell´ambito della conferenza stampa di Giunta il dirigente di Apiae, Claudio Moser, ha presentato il nuovo sistema di presentazione telematica delle istanze di aiuto alle imprese, nell’ambito delle iniziative previste dalla manovra finanziaria straordinaria della Provincia in funzione anticrisi. Un progetto innovativo, già in fase di attivazione, approntato dall’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche – Apiae in collaborazione con Informatica Trentina S.p.a. E dedicato alle imprese che intendano presentare le istanze di aiuto finanziario in modalità telematica, in luogo del tradizionale modello cartaceo. Il nuovo sistema informativo, si propone al tempo stesso di semplificare, rendere trasparenti e accelerare le procedure per l’erogazione di contributi per i settori economici interessati. L’obiettivo di assicurare la tempestività nell’erogazione degli aiuti alle imprese è stato perseguito non solo tramite la semplificazione dei processi amministrativi ma anche tramite l’utilizzo strategico delle tecnologie digitali, prevedendo l’utilizzo di strumenti informatici (web, pec, Firma Digitale) e favorendo il colloquio telematico tra cittadino, impresa e pubblica amministrazione. Il nuovo sistema di semplificazione nella presentazione delle istanze di aiuto alle imprese, riguarda essenzialmente quattro ambiti di intervento: l’abilitazione alla presentazione della domanda elettronica, firmata o meno digitalmente, attraverso l’utilizzo dello Sportello impresa (sito della Provincia autonoma finalizzato alla presentazione in modalità elettronica della domanda di aiuto finanziario) che consente all’impresa richiedente l’operatività on-line; l’attivazione di flussi automatici di notifica attraverso il canale che l’impresa richiedente avrà indicato all’atto della presentazione della domanda (pec, sms, e-mail o altro); la realizzazione ed attivazione di una nuova piattaforma applicativa che sia comune a tutti gli ambiti di operatività dell’Apiae (industria, artigianato, turismo, commercio, cooperazione); la possibilità di istruttoria congiunta. I benefici immediati e tangibili del progetto si possono così riassumere: possibilità per l’impresa richiedente, di inviare le domande di aiuto finanziario in via telematica e con verifica dello stato di avanzamento delle medesime, e contestuale attivazione di flussi automatici per la gestione dei procedimenti, con riduzione degli errori ed aumento dell’efficienza e dell’operatività; aumento della trasparenza per l’impresa richiedente sullo stato delle singole domande, snellimento delle procedure e riduzione dei tempi di risposta; utilizzo di un’unica applicazione gestionale comune ai diversi settori Apiae, Enti di garanzia, con possibilità di controllo e monitoraggio delle attività, ed aumento dell’efficienza operativa grazie all’integrazione con i sistemi coinvolti nel processo (anagrafica imprese, protocollo Pitre, contabilità); riduzione degli sprechi di tempo e di risorse dovuti a sospensione dei termini di istruttoria per richieste di integrazione di documentazione  
   
   
CATTOLICI .IT: MEZZO MILIONE DI PAGINE QUASI 30 MILA SITI LEGATI ALLA RELIGIONE CATTOLICA: LO RILEVA UN’INDAGINE DELL’IIT-CNR PUBBLICATA SU “FOCUS .IT”, LA RIVISTA DEL REGISTRO .IT.  
 
Roma, 19 aprile 2010 - Quasi 30 mila siti, più di mezzo milione di pagine, circa duemila blog. La religione cattolica è presente con numeri significativi sui siti .It: lo conferma l’indagine condotta dai ricercatori dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-cnr) sulle parole chiave legate al cattolicesimo nei contenuti del web a targa italiana. Lo studio è pubblicato sull’ultimo numero di “Focus .It – Newsletter del Registro .It”: il periodico, edito dall’Iit-cnr, è dedicato al rapporto tra Chiesa e Internet ed esce – in accordo con l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana - in contemporanea al convegno “Testimoni digitali”, organizzato dalla stessa Cei dal 22 al 24 aprile a Roma. La ricerca dell’Iit-cnr ha evidenziato la presenza in rete di 29.496 siti .It che dedicano un certo numero di pagine ad argomenti connessi alla religione cattolica: di questi una parte notevole (18.597) conta una presenza rilevante di pagine di argomento religioso. Dal conteggio sono stati ovviamente esclusi sia i siti palesemente blasfemi (1.366), quelli riferiti alla religione in maniera impropria o non significativa (siti informativi, hotel, pubbliche amministrazioni, etc.). Ugualmente esclusi i siti con suffissi diversi (ad esempio .Com o .Org). I ricercatori del gruppo di matematica computazionale dell’Iit-cnr (Claudio Felicioli, Filippo Geraci e Marco Pellegrini) hanno analizzato complessivamente 2.884.000 siti partendo dai dati del Registro .It (l’organismo dell’Istituto che assegna e gestisce i domini .It): di questi, 1.600.000 (pari a quasi 32 milioni di pagine) contenevano il minimo di parole chiave legate al cattolicesimo tra quelle identificate da un gruppo di esperti e operatori del web ‘cattolico’. Sono stati poi eliminati siti e pagine dove il riferimento alla religione era fuorviante. Le pagine contenenti riferimenti al cattolicesimo sul web .It sono complessivamente 562.574, pari all’1,76% del totale del campione analizzato. La percentuale, apparentemente modesta, è in realtà significativa considerando a titolo di paragone che le pagine del web .It con riferimenti alla politica, uno degli argomenti più “caldi” nella Rete italiana, sono circa 930mila (2,9%) ospitate da circa 34.500 siti, sostanzialmente pochi in più dei 29.496 “cattolici”: la differenza di pagine si deve al fatto che i siti “politici” di norma hanno più pagine. Ulteriori spunti dalla classificazione geografica presa in esame da Lorenzo Luconi Trombacchi (Unità sistemi e sviluppo del Registro .It) in base alla residenza di chi ha registrato i siti. In testa la Lombardia, che conta quasi il 17% dei domini di matrice cattolica; seguono Lazio (13%), Veneto (7,77%), Campania (7,36%), Toscana (7,22%) e Sicilia (7,08%). Il risultato di Campania e Sicilia è sorprendente, poiché nella classifica sulla diffusione di Internet in Italia, elaborata dall’Iit-cnr in base al numero dei domini .It registrati, le due regioni risultano rispettivamente al quindicesimo e terz’ultimo posto. Per quanto riguarda le province, è Roma a primeggiare (10,7% del totale) davanti a Milano (7,8%). “I numeri – osserva il direttore dell’Iit-cnr, Domenico Laforenza – testimoniano l’interesse con il quale la Chiesa cattolica guarda ai nuovi media. Anche ottant’anni fa, quando papa Pio Xi inaugurò con Guglielmo Marconi la Radio Vaticana, la scienza offrì un contributo determinante nello sviluppo dei moderni sistemi di comunicazione. Oggi che Internet è una realtà consolidata, il Cnr continua ad assolvere un ruolo chiave nello sviluppo della ‘Rete che verrà’, l’Internet del futuro, dal punto di vista tecnico-scientifico e culturale”. “Focus .It – Newsletter del Registro .It” pubblica ulteriori dati sul rapporto tra Chiesa e Internet. Ne emerge (fonte Weca, l’Associazione dei webmaster cattolici) come l’85,7% delle 26mila parrocchie italiane abbia già uno o più computer e il 70% sfrutti una connessione a Internet; nelle parrocchie che hanno un sito web, il 93,7% dei sacerdoti ricerca e scarica materiale per la propria attività. La ricerca internazionale Picture condotta dal prof. Lorenzo Cantoni documenta l’interesse dei religiosi verso le nuove tecnologie: il 62,4% dei sacerdoti nel mondo (il 49,5% in Italia) usa la Rete almeno una volta la settimana nell’attività pastorale; appena il 5,6% (5,9% a livello italiano) crede che i pericoli della tecnologia siano maggiori dei vantaggi che essa offre. La rivista riporta infine le testimonianze sull’utilizzo di Internet in ambito religioso di don Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Cei, padre Giulio Albanese missionario e fondatore dell’agenzia di informazione Misna, don Paolo Padrini (il sacerdote-informatico che ha sviluppato applicazioni religiose per iPhone e per Facebook) e Andrea Tomasi, docente all’Università di Pisa e collaboratore del Servizio informatico della Cei.  
   
   
CONTRO LA TASSA SUI TELEFONINI ALTRA VITTORIA DI ANCIVENETO  
 
Rubano, 19 aprile 2010 - La Commissione Tributaria di Belluno dà ragione all´Associazione dei Comuni Veneti, che ottiene il rimborso di 50mila euro per Alleghe e altri 7 Comuni del Bellunese. Il ricorso segue quelli ottenuti a favore a Vicenza, Milano, Verona e Pordenone. La tassa di concessione governativa sui cellulari non ha presupposto giuridico e vìola i principi di libera concorrenza. Lo ha ribadito la Commissione Tributaria di Belluno, che ha dato ragione ad Anciveneto e ai Comuni ricorrenti di Alleghe, Forno di Zoldo, Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Pieve d´Alpago, Ponte nelle Alpi, Soverzene e Trichiana. A questi Comuni spetterà il rimborso di 50mila euro, dopo aver pagato indebitamente il tributo negli anni 2006, 2007 e 2008. I ricorrenti, difesi dall´avvocato dell´Anci regionale Emanuele Mazzaro, hanno fatto riferimento al Nuovo Codice di Telecomunicazioni del 2003 che liberalizzava il settore. La sentenza n°67/1/2010, relativa ad Alleghe, spiega che <la stessa liberalizzazione non è più compatibile con il regime concessorio> Il Collegio dei Giudici bellunesi ha inoltre segnalato la sempre più frequente giurisprudenza di merito; secondo quest´ultima soggetto passivo della tassa (cioè chi è destinato a pagarla) è il gestore telefonico e non il fruitore del servizio, in questo caso i Comuni. Le sentenze relative alle altre municipalità ricorrenti sono la 68, la 69, la 70, la 71, la 72, la 73 e la 74.  
   
   
E-GOVERNMENT TIMBRO DIGITALE, PROSEGUE OPERA SEMPLIFICAZIONE BUROCRAZIA  
 
 Cagliari, 19 Aprile 2010 - "Il timbro digitale rientra in un progetto ampio e ambizioso, che stiamo portando avanti sin dall’insediamento della Giunta regionale: il processo di informatizzazione, semplificazione e alleggerimento della burocrazia amministrativa”. Con queste parole l’assessore degli Affari generali, Ketty Corona, ha suggellato la firma del protocollo d’intesa, tra il prefetto Giovanni Balsamo e il sindaco di Cagliari Emilio Floris, per la sperimentazione del timbro digitale che permette l’autenticazione delle certificazioni anagrafiche e di stato civile, la cui licenza è stata acquistata dalla Regione nel dicembre 2009. Pochi mesi dopo, quindi, il timbro digitale ha piena applicazione: viene offerto ai cittadini un servizio innovativo che consente di stampare da qualsiasi postazione internet certificati anagrafici e documenti con validità giuridico - legale evitando lunghe file agli sportelli pubblici. Pertanto meno incombenze per i cittadini sardi e maggiore supporto agli enti locali, soprattutto ai comuni isolani meno popolosi. Cagliari sarà il primo a sperimentare questa rivoluzione, con relativo risparmio di tempo e denaro, che la Regione garantisce attraverso l’applicazione del timbro digitale, con effetti decisivi anche nell’opera di de–materializzazione dei documenti e degli archivi amministrativi. Per ricevere dalla Regione il timbro digitale hanno manifestato formalmente il loro interesse anche l’Ente Foreste, il comune di Sassari, quello di Tempio, la Provincia di Oristano e l’Università di Cagliari. “Abbiamo messo a disposizione la licenza del software – ha affermato l’Assessore Corona - di tutti i comuni sardi, delle province, dei centri di ricerca e delle Università. Attraverso il progetto “Comunas” sosterremo i comuni meno popolosi fornendo l’hardware necessario”. Ll timbro digitale è un codice grafico bidimensionale che contiene il documento informatico e la firma digitale. La sua applicazione mantiene inalterata nel processo di stampa la validità legale di un documento informatico firmato digitalmente, che può essere letto e decodificato tramite uno scanner e un apposito software. Permette inoltre l’emissione di un certificato via web con risparmi di tempo per i cittadini e di costi per il comune (è stato stimato un costo di circa 9 euro per un certificato emesso con modalità tradizionale, il solo comune di Cagliari ne produce in media 70mila all’anno). La prima tappa nell’acquisizione della licenza risale a novembre 2009, quando la Regione Sardegna ha firmato un protocollo d’intesa col Ministero dell’Interno sul collegamento Ina - Saia, che prevedeva esplicitamente la sperimentazione dell’emissione di certificati anagrafici e di stato civile con timbro digitale. L’acquisizione della licenza è del dicembre successivo. Il 3 marzo di quest’anno, è invece arrivata la comunicazione della Regione con il contratto pubblico per licenza d’uso per il timbro digitale, per effetto del quale il comune di Cagliari sarà il primo di tanti comuni sardi, che seguiranno, ad attivare il sistema innovativo.  
   
   
IMPRESE: AL VIA L´INOLTRO TELEMATICO DELLE DOMANDE DI AIUTO UN PROGETTO INNOVATIVO DI APIAE E INFORMATICA TRENTINA  
 
Trento, 19 aprile 2010 - Semplicità, velocità e trasparenza: questi i vantaggi per le imprese trentine con il nuovo sistema telematico di presentazione alla Provincia delle istanze di aiuto, attivato dall’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche – Apiae, in collaborazione con Informatica Trentina S.p.a.. Il progetto è stato presentato questo pomeriggio nell´ambito della riunione del Gruppo di lavoro per la riforma degli incentivi, istituito nell´ambito del Tavolo per la creazione di valore attraverso azioni di sistema. Il dirigente di Apiae, Claudio Moser, alla presenza dei rappresentanti dei diversi soggetti che partecipano al Gruppo di lavoro, in rappresentanza del mondo economcio e industriale, ha illustrato il nuovo sistema di presentazione telematica delle istanze di aiuto alle imprese, nell’ambito delle iniziative previste dalla manovra finanziaria straordinaria della Provincia in funzione anticrisi. Si tratta di un progetto innovativo, già in fase di attivazione ed operatività, approntato in collaborazione con Informatica Trentina, dedicato alle imprese che intendano presentare le istanze di aiuto finanziario in modalità telematica, in luogo del tradizionale modello cartaceo. Il nuovo sistema informativo si propone di semplificare, rendere trasparenti e di accelerare le procedure per l’erogazione di contributi per i settori economici interessati. L’obiettivo di assicurare la tempestività nell’erogazione degli aiuti alle imprese è stato perseguito quindi dall´amministrazione provinciale non solo tramite la semplificazione dei processi amministrativi ma anche tramite l’utilizzo strategico delle tecnologie digitali, prevedendo l’utilizzo di strumenti informatici (Web, Pec, Firma Digitale) e favorendo il colloquio telematico tra cittadino, impresa e pubblica amministrazione.  
   
   
ATTREZZATURE PER SCUOLE, ENTI PUBBLICI E ASSOCIAZIONI  
 
La Provincia di modena Cambia 50 Computer E Li Regala Modena, 19 aprile 2010 - Sono stati assegnati gratuitamente a scuole, associazioni ed enti pubblici i 45 computer, completi di monitor, i due portatili e una decina di stampanti che la Provincia di Modena ha dismesso nei mesi scorsi. L´iniziativa fa parte del periodico rinnovo delle attrezzature considerate obsolete per il Sistema informativo provinciale, ma ancora perfettamente funzionanti. L´assegnazione gratuita a enti, scuole e associazioni che ne fanno richiesta permette alla Provincia di risparmiare sui costi di trasporto, rottamazione e conferimento in discarica. Venticinque computer, oltre a tre stampanti, sono stati assegnati a sei scuole tra Modena e Carpi, quattro computer sono andati alla Procura della Repubblica (insieme a una stampante) e due alla Polizia stradale, gli altri ad associazioni come la Comunità l´Argine di Camposanto, il Centro sociale della Madonnina e la parrocchia della Sacra famiglia di Modena, la Vigilanza antincendi boschivi e l´Aseop, l´associazione che si occupa di ematologia e oncologia pediatrica.  
   
   
LA FISICA TRENTINA SALE IN CATTEDRA LORENZO PAVESI SCELTO TRA I MIGLIORI ESPERTI AL MONDO DI FOTONICA, LA SCIENZA DELLA LUCE  
 
Trento, 19 aprile 2010 - Per un atleta, l´obiettivo da centrare è la convocazione in nazionale o la conquista di una medaglia alle Olimpiadi. Per uno scienziato, invece, uno tra i riconoscimenti più importanti consiste nell´essere invitato dall´associazione internazionale più prestigiosa che opera nel suo settore disciplinare a tenere una serie di seminari su argomenti scientifici di interesse generale, rivolti ad un pubblico di specialisti: le Distinguished Lectures. Si tratta infatti di un riconoscimento di autorevolezza da parte della stessa comunità scientifica di cui il ricercatore fa parte e di una legittimazione importante anche nei confronti di un pubblico più vasto. Questo è quello che è successo al fisico trentino Lorenzo Pavesi che nei giorni scorsi ha ricevuto l´invito della Ieee Photonics Society - la più autorevole associazione internazionale del settore - a partecipare come relatore per il prossimo anno accademico 2010/11. Pavesi è stato selezionato tra i migliori scienziati al mondo, insieme a Gaetano Assanto, Sarath Gunapala, Sajeev John, Tetsuya Mizumoto e Nabeel Riza. Il programma di lezioni magistrali promosse dalla Photonics Society è stato ideato con l´obiettivo di rendere onore e valorizzare il lavoro svolto dai relatori, scelti a livello internazionale tra quelli che maggiormente hanno contribuito all´innalzamento e allo sviluppo delle conoscenze nel campo della fotonica. I relatori individuati saranno invitati dalle istituzioni scientifiche di tutto il mondo per tenere interventi a nome della Ieee Photonics Society. Questo riconoscimento permetterà alle attività condotte dal professor Pavesi e ,in generale, dal Dipartimento di Fisica dell´ateneo trentino di essere ulteriormente conosciute a livello internazionale. Il 2010 sarà dunque un anno molto intenso per il professor Pavesi, iniziato già a febbraio con l´apertura dei nuovi spazi per il Laboratorio presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali a Povo. Pavesi ha, inoltre, appena pubblicato un nuovo volume "Silicon Nanocrystals", che ha già riscosso molto interesse nella comunità scientifica internazionale. Ll professor Pavesi si occupa da anni di indagare i fenomeni fisici che avvengono tra la luce e la materia quando la materia ha dimensioni piccolissime (nanometriche). Nel suo lavoro è affiancato da un gruppo di ricercatori dell´area della fisica, della biochimica, delle scienze dei materiali e dell´ingegneria elettronica, provenienti da varie parti del mondo. Ad accomunarli, oltre alla padronanza dell´inglese (lingua scientifica per eccellenza, adottata d´ufficio nel laboratorio), anche l´impegno e la competenza nell´indagare i misteri delle nanoscienze. Una dedicazione che negli anni ha portato il team del laboratorio a firmare oltre 250 articoli scientifici di rilievo, pubblicati sulle più importanti riviste di settore, oltre a diversi libri sul tema. Uno degli articoli che ha dato maggiore soddisfazione è stato quello che è stato annoverato nella classifica Web of Science dei venti lavori più citati al mondo sui nano cristalli. Lorenzo Pavesi è ordinario di Fisica sperimentale all´Università di Trento. Nato nel 1961, ha ricevuto il suo dottorato in Fisica nel 1990 all´Ecole Polytechnique Federale di Losanna (Svizzera). Responsabile del Laboratorio di Nanoscienze, Pavesi tiene diversi corsi alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell´ateneo trentino ed è coordinatore della scuola di dottorato in Fisica. Sul versante scientifico, ha dato vita ai progetti di ricerca nel campo dei semiconduttori dell´optoelettronica e ha avviato le attività dei vari laboratori di fotonica e sviluppo di materiali dell´Università di Trento. È inoltre coordinatore del Master Nanomicro, organizzato in collaborazione tra l´ateneo e la Fondazione Bruno Kessler. Presidente e fondatore della sezione italiana della Ieee sulle Nanotecnologie, Pavesi ha seguito oltre una quindicina di dottorandi e oltre una ventina di studenti di master. La sua attività di ricerca si concentra sulle proprietà ottiche dei semiconduttori. Negli ultimi anni, in particolare, si è occupato dell´impiego delle nano strutture di silicio come strumento per favorire la convergenza di fotonica ed elettronica in varie applicazioni. In questo specifico campo è riconosciuto come uno dei massimi esperti a livello internazionale, ma i suoi interessi spaziano anche ai sensori ottici, ai biosensori e alle celle solari. Il professor Pavesi ha tenuto relazioni ed è stato invitato a partecipare a convegni e conferenze in tutto il mondo. Coordina diversi progetti di ricerca finanziati a livello nazionale e internazionale ed è referente ufficiale per la valutazione di progetti per conto di varie agenzie. È autore o co-autore di circa 280 articoli, ha scritto due volumi ed è stato curatore di oltre una decina di libri. Detiene i diritti di sei brevetti. Membro del comitato editoriale della rivista "Research Letters in Physics" e del comitato direttivo del gruppo specialistico di fotonica dell´Aict, Pavesi ha fatto parte anche del Consiglio direttivo del Lens (Firenze) e del E-mrs (società europea di scienze dei materiali).  
   
   
WOLFSONIANA, FONDAZIONE REGIONALE CULTURA E SPETTACOLO, REGIONE LIGURIA: IL 19 APRILE AL DUCALE (17.30) LA CONFERENZA (IN ITALIANO) DI JEFFREY SCHNAPP DELLA STANFORD UNIVERSITY SULL’EREDITÀ DEL FUTURISMO: LA VELOCITÀ  
 
Genova, 19 aprile 2010 - Oggi alle ore 17.30, nel Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, Jeffrey T. Schnapp, professore di letteratura comparata alla Stanford University (California), terrà una conferenza (in italiano) sulla velocità, un tema centrale per il Xx secolo sempre alla ricerca del tempo da guadagnare. “Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa … un automobile ruggente … è più bello della Vittoria di Samotracia”: così F. T. Marinetti aveva scritto nel febbraio 1909 nel celebre manifesto fondativo del movimento futurista. Schnapp parte dalla ricorrenza del centenario non per commemorare il futurismo, ma per rileggerlo in maniera critica e riflettere sulla sua eredità nel mondo di oggi, proponendo un’analisi originale e approfondita dei molteplici significati della velocità nel contesto della vita, del tempo e dello spazio moderni; delle nuove idee di divertimento e di piacere, di individualità e di consumo; dei cambiamenti nel ritmo della vita urbana e rurale; dei nuovi modi di organizzare, comunicare e condividere informazioni. Schnapp, insomma, “ci pone di fronte a questa corsa assoluta contro il tempo che segna il mondo contemporaneo fino alla sua nuova ambivalenza simbolizzata dall’etica dello slow food e dal lusso del tempo da perdere”. Il suo discorso ripercorre le riflessioni sviluppate nel volume (Skira 2009) e nella mostra Speed limits (Limiti di velocità) da lui curati e organizzati dal Canadian Centre for Architecture di Montréal e dalla Wolfsonian-fiu di Miami Beach. La conferenza, organizzata dalla Wolfsoniana – Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo in collaborazione con la Regione Liguria, è l’evento collaterale conclusivo della mostra Pubblicità e propaganda. Ceramica e grafica futuriste in corso alla Wolfsoniana di Nervi fino a domenica 2 maggio (martedì – domenica 10.00 – 19.00). Jeffrey T. Schnapp, fondatore e direttore dello Stanford Humaties Lab, è professore di letteratura comparata presso l’università californiana. E’ storico sia del Medioevo che del Novecento italiano ed è stato pioniere in vari campi di ricerca interdisciplinare; le sue ricerche spaziano dall’antichità classica alla contemporaneità e comprendono letteratura, architettura, design e storia della scienza e della tecnica. Ė redattore della rivista “Modernism/modernity” pubblicata dalla Johns Hopkins University Press, la rivista ufficiale della Modernist Studies Association, organizzazione internazionale che raggruppa gli studiosi della cultura del Novecento. Ha pubblicato molti volumi (tra cui “Italiamerica” con E. Scarpellini, Il Saggiatore 2008) e curato numerose mostre (tra cui Maree rivoluzionarie. L’arte del manifesto politico 1914-1989, 2005-2006). Parla cinque lingue.  
   
   
BOLZANO: HA RISCOSSO UN NOTEVOLE SUCCESSO L´INIZIATIVA "LETTERA AI GENITORI"  
 
Bolzano, 19 aprile 2010 - L´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur rileva con soddisfazione che l´iniziativa “Lettera ai genitori” ha riscosso un notevole successo tra i genitori e che sono state richieste 8000 copie della pubblicazione. I mutamenti di carattere sociale e famigliare, la carenza di valori e, non ultimo, l’influenza dei mass media hanno contribuito in maniera determinante a disorientare i genitori nel loro ruolo di educatori. Con il progetto “Lettera ai genitori” la Ripartizione cultura tedesca della Provincia si propone di aiutare e di sostenere i genitori nel loro compito sempre più complesso di educatori e nel loro rapporto con i figli. L’assessora Kasslatter Mur sottolinea che questa iniziativa si inquadra in una serie di attività promosse dalla Provincia, ed in maniera trasversale tra i vari Assessorati, al fine di promuove e sostenere, anche con servizi alle famiglie, il ruolo educativo dei genitori. Il primo numero della rivista è stato richiesto da oltre 8000 genitori e questo risultato viene valutato in maniera molto positiva da parte dell´Assessorato competente. Queste “Lettere” contengono, in sostanza, utili suggerimenti riguardo alla vita quotidiana del bambino, informazioni sui suoi progressi nella crescita ed in merito alle offerte esistenti in Alto Adige a favore delle madri, dei padri e dei loro figli. Si tratta di pubblicazioni a colori di circa 50 pagine, ricche di illustrazioni, redatte in lingua italiana e tedesca. La prima “Lettera ai genitori” è incentrata sul tema “Gravidanza e parto”, la seconda “Affrontare bene i primi mesi “ e la terza che uscirá nel prossimo mese di giugno “6 – 12 mesi. Alla scoperta del mondo”. Accompagnare un bambino lungo il suo cammino di sviluppo, aiutarlo a sviluppare correttamente le proprie capacità, affiancarlo affinché possa affrontare questa vita non sempre facilissima, sono tra i compiti più belli nella vita di una persona. Gli argomenti trattati spaziano dalla psicologia alla salute, dalla puericultura al rapporto di coppia. Le “Lettere” in altri Paesi hanno già una lunga tradizione, a Monaco di Baviera, ad esempio, esistono già da oltre 40 anni. Il progetto elaborato dalla Provincia si basa sulle più recenti acquisizioni scientifiche e si propone di divulgarle a livello locale tenendo conto delle specifiche condizioni sociali e giuridiche presenti in Alto Adige. Il modulo di richiesta è stato allegato al secondo numero delle “Lettere”. È sufficiente compilarlo inviarlo alla Ripartizione cultura tedesca, Ufficio servizio giovani, via Andreas, Hofer,18, Bolzano. È possibile anche richiedere le pubblicazioni inviando una E-mail all’indirizzo: lettereaigenitori@provincia.Bz.it  Per ulteriori informazioni si può chiamare l´Ufficio servizio giovani al numero: 0471 413381.  
   
   
FVG, DIRITTO ALLO STUDIO: SI´´ AD AGGIORNAMENTO PIANO TRIENNALE  
 
Trieste, 19 aprile 2010 - La Conferenza regionale per il diritto e le opportunità allo studio universitario ha approvato il 16 aprile l´aggiornamento del Piano regionale triennale 2008-10 per il diritto allo studio. "Le novità proposte sono state indotte da fattori come la riduzione del 30 per cento degli stanziamenti destinati alle attività istituzionali, parzialmente compensata, ma solo per il 2010, da maggiori entrate ministeriali per le borse di studio; dall´aumento dell´offerta abitativa da parte degli Erdisu di Udine e Trieste e del Consorzio di Pordenone (nel breve - medio termine) e dalla realizzazione dei corsi interateneo" ha detto l´assessore regionale al lavoro Università e Ricerca Alessia Rosolen, che ha presieduto i lavori del tavolo. In particolare, i Rettori di Trieste, Francesco Peroni, e di Udine, Cristiana Compagno, hanno sottolineato l´importanza della creazione dei corsi interateneo per "mantenere inalterata la qualità dell´offerta universitaria in Friuli Venezia Giulia" sottolineando la valenza formativa della mobilità degli studenti, che non esclude quella dei docenti ma serve a garantire ai giovani l´accesso a laboratori e biblioteche. "A questi studenti abbiamo cercato, in via specifica, di dare risposte immediate con servizi a misura" ha detto l´assessore Rosolen, che ha ribadito la necessità di razionalizzare le forme di supporto ai giovani capaci e meritevoli, assicurando il mantenimento dello standard qualitativo dei servizi ed il valore complessivo delle borse di studio attraverso la sostituzione di parte della loro monetizzazione con servizi utili. In particolare, per gli studenti iscritti ai corsi interateneo a partire dall´anno accademico 2010-11 sono state previste agevolazioni che vanno dal mantenimento della riserva di posti nelle case dello studente qualora siano previsti periodi di studio in cui sarebbero considerati fuori sede, all´agevolazione del 50 per cento del costo dell´abbonamento ferroviario e di quello per il trasporto su gomma urbano ed extraurbano. Tutti gli studenti (compresi i dottorandi, come è stato richiesto dal direttore della Sissa Stefano Fantoni) potranno peraltro usufruire della riduzione prevista per gli abbonamenti ai trasporti su gomma urbani e extraurbani, in quanto è stato elevato il limite di età per l´accesso del beneficio. "Abbiamo anche chiesto agli Enti che definiscano un futuro sistema di agevolazioni tariffarie del trasporto su gomma urbano ed extraurbano fondato su regole comuni per tutto il territorio regionale" ha detto l´assessore, spiegando che, per quanto riguarda invece il sostegno agli affitti ed il servizio di ristorazione, si è resa necessaria la previsione di un meccanismo di adeguamento biennale delle tariffe sulla base della variazione dell´indice d´inflazione, con decorrenza dall´anno accademico 2012/2013. "Abbiamo previsto quindi che le tariffe dei servizi abitativi siano adeguate del 25 per cento ma è stata anche decisa l´esclusione del beneficio del contributo sui contratti di locazione a favore degli studenti idonei che rinuncino all´alloggio messo a disposizione dall´Ente, una limitazione che non viene applicata agli studenti disabili" ha spiegato Alessia Rosolen, precisando che la decisione è stata presa per evitare alcune distorsioni verificatesi in passato. "Tornando alle borse di studio - ha confermato l´assessore - a partire dal prossimo anno accademico esse consisteranno in un importo in denaro e nell´assegnazione di pasti mensili gratuiti per 11 mesi presso le mense o i servizi convenzionati con gli Enti, servizi quantificati in un importo complessivo di 600 euro per gli studenti fuori sede e di 400 euro per i pendolari e quelli in sede, importi corrispondenti a circa un pasto giornaliero per un anno".  
   
   
PREMIATE NOVE TESI DI LAUREAVERTONO SU TEMI STORICI E CULTURALI DEL TRENTINO  
 
Trento, 19 aprile 2010 - Si è tenuta il 16 aprile , nella sala Wolf del palazzo della Provincia, la cerimonia di consegna dei premi assegnati alle tesi di laurea riguardanti aspetti di interesse storico e culturale del Trentino. La legge provinciale che ha istituito questi riconoscimenti è del 1980. Erano presenti il presidente della commissione di valutazione Gian Maria Varanini, la dirigente del Dipartimento Beni e Attività Culturali e il dirigente della Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici della Provincia Livio Cristofolini. Queste le 9 tesi di laurea premiate: premio di primo livello (di € 1.549,00.=) a: - Jessica Ceotto, Media e studenti stranieri dell´Università di Trento - Laurea magistrale - Università di Trento - Facoltà di Sociologia, rel. Prof. Giovanna Gadotti, a.A. 2006-2007; - Iris Devigili, Vita pubblica e operazioni militari nella Cronaca di Andrea Salvetti, patrizio di Trento (1796-1798) - Laurea triennale - Università di Trento - Facoltà di Lettere, rel. Prof. Giovanni Ciappelli, a.A. 2007-2008; premio di secondo livello (di € 775,00.=) a: - Illari Bonazza, Gli "Enti territoriali minori" nella provincia autonoma di Trento - Laurea magistrale - Università di Milano, Facoltà di Giurisprudenza, rel. Prof. Barbara Randazzo, a.A. 2008-2009; - Francesca Buscemi, Cesare Lutzemberger (1918-2008). Novant´anni di carriera di un musicista trentino - Vecchio ordinamento - Università di Trento, Facoltà di Lettere, rel. Dott. Marco Uvietta, a.A. 2007-2008; - Barbara Tomasi, Le pergamene della capsa fabricae dell´archivio del capitolo della cattedrale di Trento (1267-1674): edizione e commento - Laurea magistrale - Università di Trento, Facoltà di Lettere, rel. Prof. Andrea Giorgi, a.A. 2008-2009; premio di terzo livello (di € 400,00.=) a: - Barbara Altare, Conflitti urbani e processi di mediazione: un percorso d´inclusione dei Rom rumeni a Trento - Laurea magistrale - Università di Padova, Facoltà di Psicologia, rel. Prof. Adriano Zamperini, a.A. 2008-2009; - Tommaso Baldo, Acqua e potere, l´industria idroelettrica in Trentino 1945-1952. L´esempio della diga di Santa Giustina - Laurea magistrale - Università di Bologna, Facoltà di Lettere, rel. Prof. Maria Salvati, a.A. 2008-2009; - Silvia Mattivi, Un libro di famiglia di ambiente rurale trentino fra Settecento e Ottocento: il "Libro de´ vivi e de´ morti" dei Fontanari di Costasavina (1710-1821) - Laurea triennale - Università di Trento - Facoltà di Lettere, rel. Prof. Giovanni Ciappelli, a.A. 2007-2008; - Michela Zorzi, Il ruolo dei media nelle comunità di minoranza linguistica: il caso dei mòcheni, cimbri e ladini della provincia autonoma di Trento - Laurea triennale - Milano, Università Cattolica S. Cuore, Facoltà di Lettere, rel. Prof. Marco Lombardi, a.A. 2008-2009. La legge provinciale 14 febbraio 1980, n. 2, "Nuove disposizioni in materia di catalogazione del patrimonio storico artistico e popolare del Trentino e relativo inventario", prevede la possibilità di “assegnare premi per tesi di laurea o di perfezionamento o di specializzazione, per studi, ricerche e pubblicazioni particolarmente importanti (...) o di notevole interesse per l’approfondimento della conoscenza degli aspetti storici e culturali del Trentino." Negli ultimi anni l’attenzione dell’università trentina, così come quella di molti altri atenei italiani, si è sempre più spesso rivolta alla storia e alla cultura del Trentino: gli studenti sono stati stimolati a svolgere ricerche sul territorio o sul patrimonio documentario locale. Non di rado, quindi, il corso di studi di molti universitari si conclude nell’elaborazione di una tesi di laurea che indaga temi e problematiche connessi al territorio trentino. Per questo motivo annualmente vengono premiate dalla Provincia tesi di laurea, comprese quelle del nuovo ordinamento triennale, o di perfezionamento o di specializzazione, studi, ricerche e pubblicazioni particolarmente importanti ai fini del rilevamento dei beni culturali di competenza provinciale, o di notevole interesse per l’approfondimento della conoscenza degli aspetti storici e culturali del Trentino. I premi sono graduati su tre livelli di merito: a) primo livello, per un ammontare pari a € 1.549,00.= (cioè il massimo previsto dalla legge, corrispondente a Lire 3.000.000.=) per tesi riconosciute di eccellenza, b) secondo livello, per un ammontare pari a € 775,00.= per tesi meritevoli, c) terzo livello, pari a € 400,00.= per quei lavori che offrono un contributo significativo e originale, ancorché parziale e limitato come, ad esempio, le tesi di laurea triennali. I lavori premiati sono studi originali, spesso effettuati direttamente sul campo tramite l’osservazione e l’indagine della realtà socio-economica, oppure basati su approfondite e complesse indagini nel patrimonio documentario locale, tanto ricco, quanto di non sempre facile accesso. Sono lavori che richiedono fatica e dedizione, ma che conducono spesso a esiti di grande valore, meritevoli di riconoscimento per il contributo che hanno fornito alla conoscenza e valorizzazione del nostro ricco e variegato patrimonio archivistico e culturale. Trattano materie che spaziano dalla ricerca storico-archivistica all’economia, dall’indagine di natura socio-linguistica all’interpretazione di complicati fenomeni scientifici, dalla filosofia all’analisi delle normative giuridiche e amministrative degli Enti locali, dalla valorizzazione dei beni storico-artistici a quella delle risorse ambientali e urbanistiche. La commissione che valuta le tesi è composta da Gian Maria Varanini, presidente, docente di Storia medievale presso l’Università degli Studi di Verona, Alfredo Canavero, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano, Andrea Leonardi, docente di Storia economica presso l’Università degli Studi di Trento, Diego Quaglioni, docente di Storia del diritto presso l’Università degli Studi di Trento, Ottavia Niccoli, docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Trento, Paola Giacomoni, docente di Storia della Filosofia presso l’Università degli Studi di Trento.  
   
   
MODENA: CONTRO IL BULLISMO INIZIATIVE DI CITTADINANZA ATTIVA A MAGGIO CONSIGLIO PROVINCIALE DEI RAGAZZI  
 
Modena, 19 aprile 2010 - «Per prevenire il bullismo è necessario far crescere la responsabilità individuale e sociale delle proprie azioni e delle proprie parole. Per questo la Provincia di Modena promuove e coordina iniziative di cittadinanza attiva e di partecipazione come il Consiglio provinciale dei ragazzi previsto per l´inizio di maggio». Lo ha annunciato Elena Malaguti, assessore provinciale all´istruzione, rispondendo a un´interpellanza sulle iniziative provinciale di prevenzione del bullismo presentata in Consiglio da Luca Ghelfi (Pdl). Sottolineando che il contrasto al bullismo deve coinvolgere non solo i ragazzi ma anche le famiglie, la scuola, gli enti e le associazioni, l´assessore ha poi spiegato che, a fronte di episodi di vandalismo e prevaricazione all´interno delle scuole, «sono allo studio forme di risarcimento attraverso un´attività di volontariato, come sta già accadendo al Galilei di Mirandola». È inoltre in preparazione un progetto di contrasto al "cyberbulling" e alla pedopornografia on line promosso dal difensore civico e dal Corecom della Regione Emilia Romagna. Tra le altre iniziative in corso c´è poi il coordinamento dei Consigli comunali dei ragazzi, «come esperienza di cittadinanza attiva che abitua a confrontarsi, ad ascoltare le ragioni degli altri e a rispettare le regole». Mauro Sighinolfi (Pdl) ha chiesto di «organizzare un convegno per approfondire il tema» mentre, nella replica, Luca Ghelfi ha ribadito come siano «fondamentali la promozione della cittadinanza attiva e il coinvolgimento del volontariato».  
   
   
LA REGIONE PUGLIA SUPPORTA UN PROGETTO SCOLASTICO PER LE NUOVE GENERAZIONI “GLOBALISMO AFFETTIVO NELLA DISABILITA’”  
 
Bari, 19 aprile 2010 - L’assessore al Sud e Diritto allo Studio della Regione Puglia prof. Gianfranco Viesti, in linea con la recente L.r. Sulle norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali per facilitare i percorsi didattici degli alunni affetti da disturbi dell’apprendimento, sostiene con un contributo di 25mila euro il progetto “Globalismo affettivo nella disabilità” promosso dal Xxv Circolo Didattico “Don Milani” del quartiere San Paolo di Bari di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. L’intervento regionale è finalizzato a incentivare l’attività didattica degli insegnanti di sostegno che svolgono un ruolo fondamentale nella formazione degli studenti svantaggiati al fine di rendere concreto l’esercizio del diritto allo studio. Il “Globalismo Affettivo” è un nuovo metodo di avvio alla letto-scrittura, i cui percorsi didattici e multimediali, facndo leva sulla sfera affettivo-emotiva, coinvolgono in maniera “globale” il bambino di quattro-cinque anni e, riuscendo a creare una perfetta sinergia tra la didattica tradizionale e quella tecnologica, consente di sviluppare, in maniera sorprendente, le capacità del leggere e dello scrivere anche in situazione di difficoltà di apprendimento. Dopo anni di sperimentazione sul campo, che hanno visto il Metodo e i suoi percorsi ottenere risultati positivi, testimoniati da validazioni anche a carattere internazionale, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ha promosso, già dallo scorso anno scolastico, una sperimentazione conclusasi con una specifica attestazione di validità da parte di un Comitato Tecnico Scientifico e dall’Anpe (Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani). Tale esperienza è stata riportata nel recente volume “Globalismo Affettivo” scritto da Vito De Lillo, insegnante del Xxv Circolo didattico Don Dilani, edito da Adda Editore. Da qui la diffusione e la conseguente applicazione del metodo in 137 scuole, dislocate nell’intero territorio pugliese, promossa e finanziata, nel corso del corrente anno scolastico, dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. Questo Progetto, promosso dall’Assessorato Sud e Diritto allo Studio prevede, a partire da Maggio prossimo, il coinvolgimento di massimo 80 scuole con la formazione di 4 docenti per scuola e la conseguente attuazione del metodo su soggetti che presentano specifici disturbi dell’apprendimento. In questo percorso è prevista la collaborazione dell’ Invalsi ( Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione) al fine di valutare scientificamente la ricaduta e l’efficacia sugli alunni in situazione di disabilità. Sono previste, per l’attuazione, 5 fasi : 1. Elaborazione e produzione del materiale di documentazione, rilevazione e monitoraggio; 2. Formazione; 3. Attivazione delle attività formativo-riabilitative; 4. Valutazione degli apprendimenti da parte dell’Invalsi 5. Convegno finale. Www.globalismoaffettivo.it/    
   
   
SCUOLA: BAIRE INCONTRA DELEGATO GELMINI PER AZIONI A SOSTEGNO DELL´ISTRUZIONE IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 19 Aprile 2010 - Interlocuzioni serrate tra la Regione Sardegna e il Ministero dell’Istruzione per affrontare le problematiche della scuola nell’isola. Il 16 aprile , a Cagliari, l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, ha ricevuto la visita del Capo dipartimento per la programmazione del Miur, Giovanni Biondi, delegato dal Ministro Mariastella Gelmini per definire le strategie comuni e avviare le azioni a sostegno dell’innalzamento qualitativo dell’istruzione in Sardegna. Tra i temi principali trattati, nel corso della riunione operativa, rientrano la riqualificazione dell’intero sistema scolastico regionale, la riorganizzazione dell’offerta formativa della rete scolastica, le criticità dell’attuazione della Riforma dell’istruzione secondaria superiore e l’applicazione delle nuove tecnologie al sistema scolastico. “Nella prospettiva di un rinnovamento del sistema dell’istruzione - – ha precisato l’assessore Baire - vogliamo garantire apprendimenti adeguati a tutti gli studenti, dalla scuola dell’infanzia fino alle secondarie di secondo grado”. Soddisfazione è stata espressa, invece, dal rappresentante del Ministero per la metodologia adottata dalla Giunta regionale riguardo tutte le azioni messe in campo finora dall’assessorato. L’incontro rientra, infatti, in un più ampio programma di concertazione avviato dall’assessore Baire con il Miur, le parti sociali, le istituzioni territoriali e gli operatori del mondo della scuola, compresa anche la visita personale negli istituti scolastici dell’isola.  
   
   
BOLZANO: INTERESSANTE SOGGIORNO SICILIANO PER 54 STUDENTI DI LAIMBURG  
 
Bolzano, 19 aprile 2010 - Anche quest’anno gli studenti della seconda classe del Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg hanno potuto trascorrere un periodo di scambio con l’omologa scuola “Alfredo Maria Mazzei” di Giarre in provincia di Catania. Il soggiorno dei 54 studenti della seconda classe del Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg presso l’Istituto agrario “Alfredo Maria Mazzei” di Giarre in provincia di Catania è stato particolarmente ricco di incontri e di esperienze che hanno arricchito i giovani altoatesini. Nel corso del soggiorni gli studenti di Laimburg hanno avuto l’opportunità di visitare alcune aziende agro-alimentari della provincia di Catania, una delle maggiori giardinerie d’Europa e l’azienda vinicola “La Gurrida” di Randazzo. Nel “Museo della lava” di Viagrande i giovani hanno potuto apprendere importanti informazioni riguardo al vulcano Etna sul quale hanno potuto compiere un’interessante escursione. A Ragusa, Modica e Noto sono quindi entrati in contatto con il barocco siciliano ed hanno avuto modo di assaggiare alcune delle più famose specialità gastronomiche siciliane. Il soggiorno siciliano è stato valutato sia dagli studenti che dai loro accompagnatori un’esperienza molto ricca e coinvolgente.  
   
   
TELESCOPIO, PRESIDENTE E GIUNTA DELLA SARDEGNA SEMPRE SOSTENUTO PROGETTO  
 
Cagliari, 19 Aprile 2010 - "Il presidente Ugo Cappellacci e la Giunta hanno creduto in questo grande progetto sin dall’inizio e, insieme al Governo nazionale, stiamo già facendo la nostra parte per far sì che il Telescopio venga completato entro i tempi stabiliti. Siamo convinti che questa struttura rappresenti un’opportunità di sviluppo straordinaria per tutto il territorio”. E’ quanto ha affermato l’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito al Sardinia Radio Telescope di San Basilio. "E’ utile ricordare che appena un mese fa, la Sardegna, attraverso la risposta del sottosegretario alla Ricerca e Università, Giuseppe Pizza, all’interrogazione di un parlamentare sardo, ha ricevuto rassicurazioni sui fondi necessari al completamento e funzionamento del Telescopio. Il Governo aveva ribadito che l´Agenzia Spaziale Italiana ha sostenuto il programma Sardinia Radio Telescope sin dalle fasi iniziali e partecipa alla realizzazione ed alla gestione operativa del radiotelescopio mediante un accordo con l´Inaf, firmato nel novembre del 2008, che prevede diritti riservati di utilizzo pari al 20 per cento del tempo-antenna, al fine della sua utilizzazione per le comunicazioni con le sonde interplanetarie, nell´ambito delle attività di esplorazione interplanetaria che sta conducendo direttamente o in collaborazione con altre Agenzie spaziali internazionali. “Prendiamo atto delle sollecitazioni – riprende La Spisa – ma non ci risulta che vi siano dubbi sul completamento e sulla gestione del progetto. In ogni caso il Ministero anche oggi ha assicurato una piena e continua attenzione sul percorso del progetto. “Innovazione e ricerca finalizzate allo sviluppo e al lavoro – conclude La Spisa – rappresentano i punti centrali del nostro programma di governo".  
   
   
CORSO SULL´IDROLOGIA ISOTOPICA STABILE  
 

Vienna, 19 aprile 2010 - Il 2 maggio 2010 si terrà a Vienna, in Austria, un corso sull´uso degli isotopi stabili in idrologia, con particolare attenzione dedicata agli isotopi stabili dell´idrogeno e dell´ossigeno. Questo breve corso introdurrà i partecipanti ai fondamenti degli isotopi stabili e discuterà approcci analitici sia alla spettroscopia di massa dei rapporti isotopici che alla spettroscopia di assorbimento laser. Verranno impiegati esercizi di gruppo ed esempi di casi studio per agevolare i partecipanti a capire e usare gli isotopi per risolvere importanti problematiche idrologiche e a interpretare i dati isotopici. Gli isotopi stabili sono strumenti estremamente utili per una vasta gamma di studi idrologici. Essi possono fornire spunti importanti relativi a processi chiave, quali l´individuazione delle aree di ricarica delle acque sotterranee, l´interazione tra acque superficiali e sotterranee, la miscelazione delle acque sotterranee, l´evaporazione delle acque del suolo e di superficie, le origini delle precipitazioni e altro ancora. I recenti progressi compiuti nel campo degli analizzatori di assorbimento laser rendono l´analisi degli isotopi dell´idrogeno e dell´ossigeno sempre più disponibili per gli studi idrologici. Tuttavia, i ricercatori non hanno ancora chiarito in fondo i sistemi isotopici e i modi in cui possono essere usati i dati isotopici per interpretare ciò che sta accadendo sul campo. Per ulteriori informazioni, fare clic:
qui

 
   
   
QUINTA CONFERENZA MONDIALE SUGLI OCEANI, LE COSTE E LE ISOLE  
 
Parigi, 19 aprile 2010 - Dal 3 al 7 maggio 2010 avrà luogo a Parigi, in Francia, la quinta conferenza mondiale sugli oceani, le coste e le isole. Il programma dell´evento, che riunirà le parte coinvolte di tutte le regioni del mondo, è diviso varie sessioni. Durante i primi due giorni della manifestazione saranno affrontati tre temi principali: - garantire la sopravvivenza - oceani, clima e sicurezza, questioni importanti nella mitigazione, l´adattamento e il finanziamento del regime climatico dopo Copenaghen, - preservare la vita - biodiversità marina, reti di aree marine protette e "Clebrare l´anno internazionale della biodiversità 2010", - migliorare la governance - raggiungere una gestione integrata degli oceani e delle coste basata sugli ecosistemi, a livello nazionale e regionale e nelle zone fuori della giurisdizione nazionale. Durante il convegno si terrà un workshop speciale dedicato ai "Cinquant´anni della commissione oceanografica intergovernativa: cooperazione internazionale sulle scienze marine, naturali e sociali - guardare avanti per affrontare le sfide dei prossimi cinquant´anni". Il terzo giorno della conferenza si incontreranno la Tavola rotonda dei funzionari nazionali di alto livello, i Parlamentari degli oceani e la Rete di autorità locali e regionali, per le deliberazioni separate. I gruppi di lavoro del forum mondiale e i leader del simposio dovranno preparare, prima della conferenza, relazioni e raccomandazioni politiche da presentare ai tre i gruppi. Per gli ultimi due giorni della manifestazione sono previsti una serie di pannelli in plenaria sui principali temi e argomenti della conferenza, volti a tracciare la via da percorrere per la comunità internazionale degli oceani. Per ulteriori informazioni, fare clic: qui  
   
   
MALTEMPO IN EMILIA ROMAGNA, 5 MILIONI DI EURO PER I DANNI DELL’APRILE DEL 2009  
 
Bologna, 19 aprile 2010 - La Presidenza del Consiglio dei ministri ha assegnato alla Regione Emilia-romagna 5 milioni di euro per fronteggiare i danni conseguenti alle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nel mese di aprile 2009 nel territorio delle province di Piacenza e Parma, e alla violenta mareggiata che nei giorni 26 e 27 aprile 2009 ha interessato il litorale delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-cesena e Rimini. Soddisfazione per questo primo riconoscimento è stata espressa dal presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, commissario delegato per questa attribuzione. Il provvedimento, la cui assegnazione è stata definita con un’ordinanza pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 9 aprile 2010, arriva a quasi un anno di distanza dalla dichiarazione di stato di emergenza nazionale da parte del presidente del Consiglio dei ministri. Questo stanziamento, in un momento di scarsissima disponibilità di risorse per far fronte al dissesto idrogeologico, permetterà di fronteggiare gli interventi prioritari finalizzati al ripristino dei danni e alla messa in sicurezza del territorio. L’agenzia regionale di Protezione civile ha già avviato la predisposizione del piano degli interventi e delle procedure per la concessione dei contributi in favore di privati e attività produttive danneggiati, per le tipologie già definite dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del dicembre 2009.  
   
   
BOLZANO: UN TERRITORIO RICCO D´ACQUA - INIZIATIVE ALL´ARCHIVIO DI STATO E ALLA BPI "C. AUGUSTA"  
 
 Bolzano, 19 aprile 2010 - “Un territorio ricco d’acqua “ è il titolo dell’iniziativa che accomuna Archivio di Stato e Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta" in occasione della Settimana della cultura, dal 19 al 23 aprile, con visite guidate nel deposito sotterraneo dell’Archivio tra antiche carte e mappe ed una conferenza alla Biblioteca il 21 aprile dedicata alle vie d´acqua nel Tirolo storico. Durante la Settimana della cultura, da lunedì 19 aprile fino a venerdì 23 aprile 2010, l’Archivio di Stato, in via Armando Diaz 8 a Bolzano, apre i battenti del proprio deposito sotterraneo, dove, dalle ore 9.00 alle 11.00, con visite guidate (con obbligo di prenotazione al tel. 0471 264295, as-bz@beniculturali.It ) si potrà seguire un percorso tra antiche carte e mappe che documentano l’importanza dell’acqua nel territorio altoatesino e le molteplici attività dell’uomo legate alla sua presenza. Si tratta di un itinerario attraverso secoli di storia, dai documenti degli imperatori medievali che donavano proprietà sottolineando la presenza di corsi d’acqua, di possibilità di pesca e disponibilità di mulini (cum aqua aquarumve decursibus piscationibus molendinis), alle liti dei contadini del Trecento per lo sfruttamento dei torrenti, alle segnalazioni dei monaci di S. Maria in Augia sui danni causati dal Talvera, ai consorzi di Bolzano del 1800 e 1900 per la manutenzione delle mura lungo il Talvera. In esposizione le mappe colorate che rappresentano peschiere, mulini, esondazioni e regolazioni dei fiumi e le planimetrie di fine Ottocento degli impianti di sfruttamento dell’acqua. Informazioni sul sito www.Archivi.beniculturali.it/asbz Mercoledì 21 aprile 2010, la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta" propone, invece, l’approfondimento della tematica della navigazione fluviale nel Tirolo storico con la conferenza di Katia Occhi, “Le vie d’acqua nell’antico Tirolo”, in programma alle ore 15.30, presso la sede della biblioteca in via Mendola 5 a Bolzano. La relazione è accompagnata da una bibliografia storica e scientifica sul tema dell’acqua, presente anche nel sito web della biblioteca http://www.Bpi.claudiaugusta.it/ . Informazioni tel. 0471 264444, info@bpi.Claudiaugusta.it  
   
   
AMBIENTE, INTERVENTO DI RIPOPOLAMENTO DEL CERVO SARDO-CORSO PIENAMENTE RIUSCITO  
 
Cagliari, 19 Aprile 2010 - "Nel novembre del 1985 la Regione Sardegna portò 2 coppie di cervi sardi in Corsica, nel corso di un gemellaggio, per consentire il ripopolamento di questa specie scomparso nell’isola francese dal 1970. Oggi, dopo 25 anni, possiamo dire che l’azione di ripopolamento del cervo sardo-corso, ha avuto un ottimo risultato". Lo ha dichiarato Salvatore Farina, presidente dell’Ente Foreste della Sardegna, introducendo i lavori del Convegno “il Cervo Sardo-corso” che si sta svolgendo a Cagliari ed in cui si vuole analizzare lo status di conservazione della specie e le prospettive di gestione. "Il cervo sardo corso, presente fino alla metà del Xix secolo in tutte le aree boschive della Sardegna, è stato - ha continuato Farina - a serio rischio di estinzione, riducendosi alla presenza di meno di 200 esemplari, in seguito soprattutto agli incendi boschivi ed alla pressione venatoria. Oggi, grazie all’intervento di ripopolamento voluto dalla Regione ad attuato prima dall’azienda delle foreste demaniali e poi dall’Ente Foreste della Sardegna, questa specie non rischia più l’estinzione". “Oggi - ha concluso Farina - ci poniamo due obiettivi fondamentali da realizzare nei prossimi cinque anni: aumentare la distribuzione del cervo sardo-corso ad almeno il 30% della superficie dell’isola e di raggiungere una consistenza di popolazione che garantisca il passaggio ad uno status di conservazione diverso da quello attuale".  
   
   
3 MILIONI INTERVENTI CIRCONDARIO IDRAULICO DI PORDENONE  
 
Trieste, 19 aprile 2010 - La Giunta regionale ha approvato il 15 aprile il programma annuale degli interventi (per complessivi 3.016.175 euro) di manutenzione, sistemazione idraulica e mitigazione del rischio idrogeologico da realizzarsi nel circondario idraulico di competenza della Direzione provinciale lavori pubblici di Pordenone. L´elenco finanziato riguarda i lavori di consolidamento e di sistemazione delle sponde in tratte delle sezioni di deflusso (Pasiano di Pordenone, Zoppola e Cordenons) del fiume Meduna e quelli di somma urgenza per il ripristino degli argini e la manutenzione dell´alveo del torrente Cosa (Spilimbergo). Sono inoltre previste opere da realizzarsi lungo il fiume Sentirone (Prata di Pordenone) ed il torrente Cellina (S. Quirino e Vivaro), così come gli interventi di manutenzione ordinaria (sfalcio e decespugliamento degli argini) lungo il Tagliamento ed il Meduna.  
   
   
PO, SMALTITI GLI IDROCARBURI RIVERSARTI NEL FIUME  
 
Piacenza, 19 aprile 2010 - «Per lo smaltimento degli idrocarburi riversati prima nel Lambro e poi nel Po, sono stati utilizzati tutti gli strumenti e le procedure – come il necessario parere favorevole dell’Arpa - messi a disposizione dalla normativa durante le situazioni di emergenza. Ogni passaggio realizzato ha rappresentato la soluzione ambientalmente più idonea e atta a garantire la sicurezza in una situazione emergenziale, straordinaria ed urgente». Lo ha precisato, il 16 aprile, Giuseppe Bortone, responsabile del settore ambiente e difesa del suolo della Regione Emilia-romagna, in relazione alla fase di smaltimento del materiale oleoso risultante dallo sversamento nel Lambro e nel Po di idrocarburi. Al termovalorizzatore di Piacenza sono state conferite e già smaltite 498 tonnellate di materiale oleoso asportato dal Po. «L’ordinanza della Regione Emilia-romagna – ha aggiunto Bortone – aveva, inoltre, previsto l’obbligo del rispetto dei limiti, fissati dalla legge nazionale, per quanto riguarda le emissioni in atmosfera. Le emissioni - che abitualmente vengono monitorate e comunicate all’Arpa - non hanno, nel periodo di smaltimento, evidenziato valori anomali o al di sopra della norma».  
   
   
COMUNE DI POTENZA :INTERROGAZIONE SU RIMBORSO IVA RIFIUTI LA CORTE COSTITUZIONALE DEFINISCE "ILLEGITTIMA APPLICAZIONE 10 PER CENTO DI IVA A CARICO DEI CITTADINI-UTENTI SULLA TASSA DEI RIFIUTI (TARSU)”  
 
Potenza, 19 aprile 2010 - In merito ad una recente sentenza della Corte costituzionale che definisce “illegittima l’applicazione del 10 per cento di iva a carico dei cittadini-utenti sulla tassa dei rifiuti (Tarsu)” interviene il consiglire del Pdl al Comune di Potenza Nicola Becce che ritiene che “in seguito a tale sentenza sia necessario l’Amministrazione comunale di Potenza provveda ad eliminare al più presto l’Iva, in modo da evitare per il futuro l’insorgere di migliaia di contenziosi da parte dei cittadini di Potenza. Sarebbe utile, quindi – prosegue Becce - che l’Amministrazione convochi al più presto le Associazioni organizzate e legalmente riconosciute dei cittadini per individuare una soluzione concordata che preveda una forma di rimborso”. Pertanto Becce presenta un’interrogazione al sindaco Santarsiero “Per chiedere quali misure intenda assumere per trovare una soluzione ai pagamenti pregressi non dovuti”.  
   
   
SETTIMANA NAZIONALE ´PORTA LA SPORTA´ A FERRARA IN CAMBIO DELLE BUSTE DI PLASTICA IN OMAGGIO UNA SPORTA DI STOFFA CON IL LOGO DELLA CAMPAGNA  
 
Ferrara, 19 aprile 2010 - Particolare del logo dell´iniziativa Provincia, Comune di Ferrara ed Hera saranno in piazza per promuovere la sostituzione della sportina di plastica a favore della borsa riutilizzabile. La settimana nazionale “Porta la Sporta”, promossa dall´Associazione dei Comuni Virtuosi, dal Wwf, da Italia Nostra, dal Fai e da Adiconsum, si tiene dal 17 al 24 aprile con l´obiettivo di sensibilizzare l´opinione pubblica sull´utilizzo del sacchetto in plastica ormai non più sostenibile. L’iniziativa coinvolgerà Comuni, Province, Enti, Confederazioni, Consorzi, Associazioni, Istituti scolastici e più di 2.500 punti vendita in tutto il territorio nazionale. Lo sportello Ecoidea della Provincia, il Centro Idea del servizio Ambiente del Comune di Ferrara ed Hera aderiscono all’iniziativa “ Porta la sporta” ( www.Portalasporta.it/ ), allestendo un punto informativo in via Baluardi (area mercato) dalle 9 alle 13 di lunedì 19 aprile. Consegnando al gazebo vecchie sportine di plastica sarà consegnata in omaggio una pratica sportina di stoffa con il logo della campagna. Un tecnico Hera, a chi lo desidera, potrà fornire informazioni sul compostaggio domestico e inoltre sarà possibile prenotare gratuitamente una compostiera che sarà in visione direttamente all’interno del gazebo. Sarà a disposizione gratuitamente anche la Guida Ecoidea 2 “Prendi uno...Paghi due”, buoni consigli per fare la spesa valutando imballaggi e confezioni, oltre a quella del Centro Idea “La sostenibilità a portata di mano”, con consigli utili per risparmiare e rispettare l’ambiente. In Italia vengono consumati circa un quarto dei sacchetti di plastica utilizzati nell’intera Unione Europea, buona parte dei quali finisce abbandonata intasando gli scarichi per poi finire nei fiumi e nei mari. I sacchetti di plastica sono fra i principali responsabili della morte di tartarughe, uccelli e pesci che li inghiottono scambiandoli per cibo, o che vi rimangono intrappolati morendo così per fame o asfissia. Se ne producono ogni anno per trecentomila tonnellate, l’equivalente di circa duecentomila tonnellate di Co2 immesse nell’atmosfera. Nel mondo ne vengono prodotti ogni anno circa cinquecento miliardi per una “vita media” di meno di mezz’ora . Dal primo gennaio 2011 la Finanziaria vieterà la produzione e la commercializzazione di tutti i sacchetti per la spesa che non siano biodegradabili.  
   
   
CONAI: RICICLO GARANTITO ANCHE CON LA CRISI ECONOMICA NEL BILANCIO 2009 IL RECUPERO COMPLESSIVO, RISULTATO DELLA SOMMA DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO AVVIATI A RICICLO E RECUPERO ENERGETICO, RAGGIUNGE IL 72,3% DELL’IMMESSO AL CONSUMO.  
 
 Milano, 19 aprile – Nel 2009, come testimonia l’annuale bilancio di Conai, i risultati di recupero complessivo dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro sono positivi e raggiungono la percentuale del 72,3%, equivalente a 7.762.000 tonnellate recuperate su 10.742.000 tonnellate immesse al consumo. Il Sistema Conai, anche in presenza di una congiuntura economica negativa, ha registrato una crescita del recupero complessivo di + 3,75 punti percentuali rispetto all’anno precedente (da 68,5% a 72,3%) e contestualmente una riduzione delle quantità di rifiuti di imballaggio destinate a discarica, che nel 2009 sono scese sotto il 28% del totale dei rifiuti da imballaggio. I positivi risultati raggiunti in termini di riciclo e recupero complessivo sono legati ai flussi gestiti del Sistema Consortile. Infatti, i volumi di riciclo relativi agli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata di origine domestica, e conferiti al Sistema Consortile, sono cresciuti per tutte le filiere: del 12% per l’acciaio, del 30% per l’alluminio, del 4,5% per la carta, dell’1% per il legno, dell’11% per la plastica e del 10% per il vetro. A livello nazionale, grazie all’Accordo quadro Anci-conai, nell’ultimo anno la raccolta differenziata di imballaggi è passata da 2.887.000 tonnellate nel 2008 a 3.110.000 tonnellate nel 2009, con un aumento del 7,7% sull’anno precedente. La crescita ha interessato tutte le aree d’Italia, in particolar modo le Regioni del Sud, dove si è registrato per la prima volta un aumento percentuale dei volumi raccolti del 20% rispetto all’anno precedente, anche se in termini di risultati quantitativi pro capite permane un divario tra le Regioni del Nord, dove vengono raccolti e avviati a riciclo 89 Kg per abitante all’anno, mentre il Centro si attesta a 52 Kg ed il Sud a 37 kg per abitante. E’ importante sottolineare come i risultati siano stati raggiunti nonostante il bilancio del Sistema Consortile sia stato influenzato negativamente dalla crisi economica, che ha comportato una forte contrazione dei ricavi da contributo ambientale (a causa della riduzione dell’immesso al consumo) e dalla vendita dei materiali sul mercato. I risultati diventano ulteriormente significativi se si considera che, invece, i costi sono cresciuti in seguito all’aumento dei conferimenti di imballaggi al Sistema Consortile (+7,7%), caratterizzato inoltre da un calo nella qualità media del materiale, due fattori che hanno determinato l’aumento delle spese legate al trattamento del materiale da avviare a riciclo. “Nel 2009 Conai ha confermato di essere un sistema efficiente – afferma il Presidente di Conai, Piero Perron – proprio perché, anche in presenza di uno scenario critico, è riuscito a raggiungere i propri obiettivi. Il suo ruolo, infatti, è stato determinante nel sostenere le attività di riciclo a livello nazionale, assicurando il regolare ritiro e l’avvio a riciclo di tutti i rifiuti di imballaggio conferiti dai Comuni nell’ambito dell’accordo Anci-conai, e, con esso, i risultati di recupero complessivo dei sei materiali di imballaggio.” Nei primi mesi del 2010 si sono riscontrati segnali di ripresa del mercato delle materie prime seconde, in particolare per la plastica. Questa situazione, insieme al raggiunto equilibrio finanziario del Consorzio Corepla, ha creato le condizioni per poter ridurre il Contributo Ambientale sugli imballaggi in plastica da 195 euro/ton a 160 euro/ton a partire dal 1° luglio 2010.  
   
   
TRENTO: VINCOLO IDROGEOLOGICO, APPROVATO IL REGOLAMENTO IL TESTO ATTUA LE INNOVAZIONI INTRODOTTE DALLA LEGGE 11/2007  
 
 Trento, 19 aprile 2010 - La Giunta provinciale ha approvato il 16 aprile , su proposta dell´assessore alle foreste, un nuovo regolamento di attuazione della legge provinciale 11/2007 "Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette", concernente il riordino della disciplina del vincolo idrogeologico. Tale regolamento, con il quale viene pure data attuazione alle modifiche alla suddetta normativa introdotte da ultimo dalla legge provinciale 7/2010 (Modifiche della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura e della legge provinciale 32/1990 sugli Interventi provinciali per il ripristino e la valorizzazione ambientale) ai fini del coordinamento con la normativa urbanistica, è il settimo che giunge all’approvazione definitiva della Giunta provinciale, dopo i regolamenti che già hanno provveduto a disciplinare la costituzione dell’Agenzia provinciale per le foreste demaniali, la pianificazione forestale, la gestione del fondo forestale, la viabilità forestale, le cabine di regia della filiera foresta legno e delle aree protette, le procedure per l’attuazione delle direttive comunitarie in materia di Rete Natura 2000, l’organizzazione ed il funzionamento dei parchi naturali provinciali e la raccolta di funghi, tartufi, flora e fauna minore. La principale innovazione normativa definita dalla legge provinciale 11/2007, cui viene data attuazione con il regolamento appena approvato, è rappresentata dal fatto che le autorizzazioni ai fini del vincolo idrogeologico alle trasformazioni di coltura del bosco e ai movimenti di terra saranno rilasciate dalla Giunta provinciale direttamente con l’approvazione dei piani regolatori generali e dei piani della comunità, per le previsioni in essi contenute che avranno efficacia conformativa, secondo una procedura parallela e contestuale alla procedura già definita dalla legge urbanistica per l’approvazione dei piani stessi sotto il profilo urbanistico. Nel momento in cui tale disciplina troverà piena applicazione, a seguito cioè dell’approvazione, ai sensi della legge urbanistica provinciale, dei nuovi Prg e dei piani della comunità oltre che dei piani forestali e montani, gli interventi così autorizzati dovranno, ai fini del rilascio dei titoli abilitativi edilizi, essere poi esclusivamente sottoposti ad una verifica, con rilascio di un nullaosta, a seconda del riparto delle competenze definito dal regolamento, da parte della struttura provinciale competente in materia (il Servizio Foreste e fauna) o del Comune. Tale aspetto sostanzia l’ulteriore profonda innovazione introdotta con la legge provinciale 11/2007 in materia di vincolo idrogeologico, rappresentata dal fatto che, mentre fino ad oggi la competenza in tale disciplina era esclusivamente riservata alla provincia, d’ora innanzi essa è in parte trasferita ai Comuni. Secondo quanto previsto dalla legge provinciale, in attesa dell’approvazione dei piani urbanistici e dei piani forestali e montani, il regolamento definisce inoltre una nuova procedura per l’autorizzazione degli interventi in area idrogeologicamente vincolata, che assegna alla Provincia la competenza per le trasformazioni di coltura ed ai Comuni la competenza per i movimenti terra, per altro prevedendo che, per i movimenti terra relativi ad interventi per i quali è urbanisticamente sufficiente la Dia (dichiarazione inizio lavori), l’autorizzazione ai sensi del vincolo idrogeologico non sia più necessaria. Le altre novità principali contenute nel regolamento riguardano: una nuova procedura semplificata per il rilascio delle autorizzazioni alle trasformazioni del bosco volte al ripristino di aree prative e pascolive; - la definizione delle tipologia di interventi ammessi in compensazione ai fini del rilascio della autorizzazioni e le modalità di subordinazione dell’autorizzazione al versamento di un deposito cauzionale; - la disciplina dettagliata della procedura e delle modalità per il rilascio delle autorizzazioni e dei nullaosta in sanatoria; - la definizione dei casi di applicazione del temperamento del regime sanzionatorio; - la possibilità in capo alla Giunta provinciale di ridelimitare i terreni soggetti a vincolo idrogeologico a seguito di una procedura partecipata. - la procedura per l’autorizzazione dei rimboschimenti artificiali ammissibili.  
   
   
ECOPANNOLINI, PER RISPARMIARE UN BEL "POPÒ"!  
 
Ancona, 19 aprile 2010 - Ecopannolini al posto degli usa e getta, così "risparmi un bel popò"! Questa l´iniziativa promossa dall´assessorato all´Ambiente della Provincia di Ancona, che distribuirà ai neogenitori un coupon con il quale ritirare in farmacia il proprio kit di prova. Tre pannolini in cotone lavabili in lavatrice, due mutandine impermeabili, 50 veli proteggi pannolino biodegradabili al 100% e tutte le istruzioni per l´uso. Ecco cosa contiene il kit che verrà distribuito ai primi mille nati del 2010. Per ritirarlo basterà andare, dall´8 al 24 aprile, nella farmacia più vicina a casa con il coupon che arriverà per posta ai neogenitori, insieme a una lettera esplicativa in più lingue (arabo, cinese, francese e inglese). "Il progetto - spiega l´assessore all´Ambiente della Provincia di Ancona Marcello Mariani - nasce dalla necessità di ridurre i rifiuti domestici, aumentare il riciclo, favorire il risparmio energetico e tutelare l´ambiente che ci circonda. Basti pensare che nella provincia di Ancona si producono circa 260 mila tonnellate di rifiuti l´anno e i pannolini usa e getta sono stimabili in 26 mila tonnellate di rifiuti non riciclabili da smaltire in discarica". Se consideriamo che ogni bambino, in media, dalla nascita fino all´età di tre anni consuma 6 mila pannolini usa e getta per un costo medio per famiglia che varia dai 1.500 ai 2 mila euro, si capisce subito che il risparmio è notevole. Infatti, con gli ecopannolini la spesa va dai 200 agli 800 euro a seconda del modello scelto. E nel caso di un secondo figlio, i costi sarebbero addirittura quasi azzerati. "Vogliamo diffondere la consapevolezza - continua l´assessore Mariani - che questo prodotto è facilmente accessibile, presente nel mercato locale e acquistabile anche in futuro. Tanto che tutte le 133 farmacie presenti sul territorio hanno aderito all´iniziativa e sicuramente anche altri punti vendita saranno interessati. La Coop Adriatica, ad esempio, ha già comuncato che inserirà gli ecopannolini nell´area di parafarmacia dei propri centri". È anche grazie a questo progetto, realizzato dall´assessorato all´Ambiente insieme ad Agenda 21, che la Provincia di Ancona si è aggiudicata il premio internazionale "Un Bosco per Kyoto 2009/2010", che quest´anno ha ottenuto l´adesione del presidente della Repubblica.