Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
CONCORSO "SCRIVIAMO LA NOSTRA DICHIARAZIONE SULL´EUROPA": DOPO 60 ANNI ALLA RICERCA DEL MODERNO SCHUMAN  
 
Bruxelles, 19 aprile 2010 - Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo (C.i.m.e.), l´Associazione del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa (A.i.c.c.r.e.) e l´Associazione Nazionale dei Presidi, promuovono il concorso "Scriviamo la nostra dichiarazione sull´Europa". Il concorso è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie presenti in Italia. I partecipanti dovranno redigere una dichiarazione solenne, che, con riferimento alla situazione attuale, proclami i valori fondanti, stabilisca gli obiettivi e delinei le strategie per lo sviluppo futuro del processo di unificazione europeo, come avvenne nel caso di quella proposta dal ministro degli esteri francese Schuman il 9 maggio del 1950. Attraverso il concorso si vuole trasmettere ai giovani la consapevolezza degli obiettivi prioritari che hanno originato il processo di unificazione europea (mantenimento della pace, sviluppo della democrazia, crescita del benessere, mobilità, interculturalità, ecc.). Inoltre il concorso vuole stimolare gli studenti a riflettere sull’attualità e il futuro dell’Unione Europea, invitandoli a pensare all’Europa come risposta ai loro bisogni e alle loro aspettative. Sono previsti vari premi, tra cui attestati di merito per le scuole e per gli studenti partecipanti, targhe e libri. Alle dichiarazioni selezionate, inoltre, verrà data massima visibilità attraverso la pubblicazione sui siti internet e le riviste curate dai promotori del progetto. La cerimonia di premiazione avrà luogo nella prima decade di maggio 2010, è assumerà la forma di una vera e propria “festa dell’Europa”, durante la quale si incontreranno giovani provenienti da ogni parte d’Italia. I prodotti pervenuti oltre il 3 maggio 2010 non potranno più essere presi in considerazione dal comitato valutatore. Bando del concorso  
   
   
CONSIGLIO MINISTRI VARA NUOVE REGOLE PER IL MARKETING TELEFONICO ISTITUITO IL “REGISTRO DELLE OPPOSIZIONI” PER GLI UTENTI TELEFONICI CHE NON VOGLIONO ESSERE CONTATTI  
 
Roma, 19 aprile 2010 – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha approvato un Dpr che regola il settore del marketing telefonico introducendo anche elementi di tutela della privacy degli utenti. In particolare, il provvedimento prevede il silenzio-assenso per quanti vogliono continuare a ricevere chiamate telefoniche contenenti messaggi promozionali, commerciali o informazioni per sondaggi e altre iniziative di tele-marketing. Per quanti, invece, non desiderano ricevere questo tipo di chiamate, verrà istituito un apposito “Registro delle opposizioni” al quale gli abbonati telefonici potranno iscriversi in modo facile, anche per via telematica, a tempo indeterminato ma con la possibilità di modificare la propria posizione in qualsiasi momento. In tal modo gli operatori del settore potranno chiamare solo gli abbonati consenzienti, non iscritti al “Registro delle opposizioni”. “Abbiamo trovato un punto di equilibrio tra le esigenze degli abbonati telefonici che non vogliono essere contattati e quelle delle imprese che così potranno utilizzare con maggiore efficacia gli strumenti del telemarketing in un quadro di certezze e di concorrenza, che stimolerà la competitività”, ha commentato il ministro Claudio Scajola. Il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti-cncu, promuoverà una campagna di informazione per gli abbonati telefonici per favorire la conoscenza delle nuove disposizioni e dei loro diritti. Il provvedimento passa all’esame del Consiglio di Stato, delle competenti Commissioni Parlamentari, nonché dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e del Garante per la Protezione dei Dati Personali. L’iter dovrà concludersi entro il 25 maggio.  
   
   
TI MEDIA: RAGGRUPPAMENTO AZIONI ORDINARIE E DI RISPARMIO  
 
Roma, 19 aprile 2010 - In esecuzione delle deliberazioni assunte dall’Assemblea degli Azionisti di Telecom Italia Media S.p.a. (di seguito “Ti Media” o la “Società”) in data 8 aprile 2010 in sede straordinaria (iscritte al Registro Imprese di Roma in data 14 aprile 2010), è stato reso noto che in data 19 aprile 2010 – previo annullamento di n. 9 azioni ordinarie e n. 3 azioni di risparmio, di titolarità del socio Telecom Italia S.p.a., al solo fine di consentire la quadratura dell´operazione, e la conseguente riduzione del capitale sociale, sempre per meri fini di quadratura dell’operazione, dagli attuali Euro 100.510.259,46 ad Euro 100.510.259,10, e così per Euro 0,36 – saranno effettuate le seguenti operazioni: (i) raggruppamento delle n. 3.295.372.460 azioni ordinarie, prive di indicazione di valore nominale, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria, priva di indicazione di valore nominale (codice Isin It 0004600364), godimento regolare, cedola n. 1, ogni n. 10 azioni ordinarie esistenti (codice Isin It0001389920), prive di valore nominale, cedola n. 4; (ii) raggruppamento delle n. 54.969.510 azioni di risparmio, prive di indicazione di valore nominale, nel rapporto di n. 1 nuova azione di risparmio, priva di indicazione di valore nominale, godimento regolare, ogni n. 10 azioni di risparmio esistenti, prive di valore nominale, cedola n. 6 come segue: n. 1 nuova azione di risparmio al portatore (codice Isin It0004600372), cedola n. 1, ogni n. 10 azioni di risparmio al portatore esistenti (codice Isin It0001389938), cedola n. 6; e n. 1 nuova azione di risparmio nominativa (codice Isin It0004600380), cedola n. 1, ogni n. 10 azioni di risparmio nominative esistenti (codice Isin It0001389946), cedola n. 6. Conseguentemente, il capitale sociale di Ti Media sarà pari a Euro 100.510.259,10, complessivamente suddiviso in n. 335.034.197 azioni, di cui n. 329.537.246 azioni ordinarie e n. 5.496.951 azioni di risparmio, entrambe prive di valore nominale. In particolare, al fine di facilitare le operazioni di raggruppamento, Ti Media ha incaricato Banca Imi S.p.a. Di adoperarsi per acquistare e vendere, a richiesta di ciascun intermediario, le quantità frazionarie minime non raggruppabili, al fine di consentire il possesso di un numero di vecchie azioni, ordinarie e/o di risparmio, pari a 10 o a un suo multiplo. Tali frazioni potranno essere trattate dal 19 aprile 2010 al 30 aprile 2010 in base al prezzo ufficiale delle azioni ordinarie e di risparmio Ti Media del giorno di borsa aperta precedente quello di effettuazione dell’operazione di raggruppamento (e pertanto in base al prezzo ufficiale del 16 aprile 2010). Nessuna spesa sarà posta a carico dell’Azionista per oneri accessori inerenti alle suddette compravendite. Le operazioni di raggruppamento potranno essere effettuate esclusivamente presso Monte Titoli S.p.a. Da parte di tutti gli intermediari autorizzati, secondo le disposizioni che gli stessi riceveranno da ciascun Azionista titolare di un deposito titoli presso di loro. Per quanto riguarda i possessori di azioni ordinarie o di risparmio non ancora dematerializzate, si segnala che le operazioni di raggruppamento potranno essere effettuate esclusivamente previa consegna fisica dei certificati azionari ad un intermediario autorizzato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.a. In regime di dematerializzazione. Pertanto, a tal fine, i possessori di azioni ordinarie e di risparmio non ancora dematerializzate sono invitati a presentare quanto prima i certificati azionari presso un intermediario autorizzato.  
   
   
POTENZA, AL VIA LA RASSEGNA "L´ORO DEL CINEMA"  
 
Potenza, 19 aprile 2010 - Al via la seconda edizione della rassegna L’oro del Cinema, che presenterà alcune delle pellicole vincitrici dei premi più importanti di questo anno cinematografico. Tutti i Giovedì, fino al 13 Maggio, con una doppia proiezione alle ore 19.00 e alle ore 21.15, L’oro del Cinema presenterà 5 pellicole da non perdere. Ad aprire la rassegna, oggi, sarà la prima grande commedia romantica del nuovo millennio, Soul Kitchen, diretta dal “turco di Amburgo” Fatih Akin vincitore a Venezia del Gran Premio Speciale della Giuria e del Premio Arca Cinema Giovani- Miglior Film. Il 22 Aprile toccherà al premio Oscar Jeff Bridges in Crazy Heart, storia di un cantante country un tempo popolarissimo e oggi costretto ad esibirsi in provincia tra Texas, Arizona e New Mexico, sullo sfondo di strade dritte, assolate e deserte. Non poteva mancare il plurivincitore degli Oscar di quest’anno The Hurt Locker di Kathryn Bigelow(29 Aprile), in cui l’ex moglie di James Cameron racconta quello che nessuno ha raccontato; la regista, attraverso toccanti riprese, ci ricorda che della guerra in Iraq, «non sappiamo nulla e nulla vediamo di quello che succede a Baghdad. È la prima guerra tolta completamente al nostro sguardo. Giovedi 6maggio in proiezione il film di Giorgio Diritti L’uomo che verrà, che racconta la strage di Marzabotto – Montesole e che ha conquistato il Gran Premio della Giuria e il Premio del Pubblico come Miglior Film al Festival di Roma. Chiuderà igli appuntamenti "Welcome", pellicola che ha emozionato milioni di spettatori in tutto il mondo e raccolto numerosi riconoscimenti dalla critica, vincendo il Premio del Pubblico al Festival di Berlino 2009; il Premio Lux del Parlamento Europeo come miglior film e ricevendo la nomination come miglior film ai César (gli Oscar francesi). Il biglietto avrà il costo di €4,00 mentre l’abbonamento a 5 Film €12,00. Soul Kitchen - Regia di Fatih Akin Con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, Pheline Roggan - durata 99 min. - Germania 2009. Gran Premio. Trama - Proprietario del ristorante "Soul Kitchen", sta attraversando un periodo sfortunato. Nadine, la sua ragazza, si è trasferita a Shanghai, i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef. La situazione sembra migliorare quando un giro giusto di persone abbraccia la sua nuova filosofia culinaria, ma non basta a guarire il cuore spezzato di Zinos. Decide di volare in Cina per raggiungere Nadine, consegnando il ristorante all´inaffidabile fratello Illias, un ex detenuto. Entrambe le decisioni si riveleranno catastrofiche: Illias si gioca il ristorante che finisce nelle mani di un losco agente immobiliare e Nadine si è trovata un nuovo amante! Ma, forse, i fratelli Zinos e Illias hanno un´ultima possibilità di riprendersi il Soul Kitchen, sempre che riescano a smettere di litigare e si decidano a fare un gioco di squadra...  
   
   
“LETTERALMENTE FEMMINISTA”: PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MONICA LANFRANCO UN’INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA  
 
Alessandria, 19 aprile 2010 - “Letteralmente femminista” (Punto Rosso edizioni) di Monica Lanfranco è un libro doppiamente interessante: è sia un saggio teorico che una riflessione personale sul percorso umano e politico di un’attivista per i diritti umani delle donne. Monica Lanfranco è, infatti, una giornalista professionista, formatrice sulla differenza di genere: dirige il trimestrale Marea, scrive sul quotidiano Liberazione e collabora con il sito web “Il paese delle donne”. Il 15 aprile ad Alessandria è stato possibile incontrare l’autrice grazie all’iniziativa di Vittoria Gallo, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Alessandria, per la presentazione del suo ultimo libro, che svela una realtà che molte donne percepiscono come profondamente vera: “Essere una femmina, se all’inizio della comparsa nel ventre di mia madre è stato un caso, ha assunto nella mia vita un significato e una centralità imprescindibile. Per questo, una volta entrata nel mondo adulto, non ho mai condiviso l’affermazione secondo la quale siamo tutti ‘persone’, spesso usata per conciliare fintamente, e non affrontare mai, l’inevitabile conflitto tra i due generi. Secondo questa visione il definirci così, persone, basterebbe per situarci nel mondo in modo automatico e indolore, senza discriminazioni. E’ la realtà a smentire chi lo sostiene: spesso usare il generico ‘persona’ è un modo per sfuggire all’ingombrante verità che l’avere un corpo maschile o uno femminile non è indifferente, in ogni società e visione culturale. Essere persone non basta per essere degne di memoria, diritti, cittadinanza, libertà”. Va dritta al centro Monica Lanfranco, non usa giri di parole per spiegare quel che le sta più a cuore, su cui ha impiegato energie, creatività, tempi di vita e di relazioni: “la storia delle donne è dentro ciascuna di noi e vale la pena condividerla assieme a tante altre”. L’autrice sarà intervistata da Ivana Stefani, giornalista, redattrice della rivista “Marea” e da Elena Sassone, opinionista, già membro della Commissione Pari Opportunità.  
   
   
FONDAZIONE DINO ZOLI ARTE CONTEMPORANEA DI FORLÌ: IL PAESAGGIO ROMAGNOLO: TRA ARTE, CULTURA E NATURA  
 
Milano, 19 aprile 2010 - Pochi luoghi come la Romagna possiedono un così importante patrimonio storico, artistico e culturale, immerso in ambienti naturali di straordinaria bellezza. La Romagna, regione piccola ma di grande fascino, conserva orgogliosamente le proprie tradizioni. Non va dimenticato ne sottovalutato in alcun modo che la Romagna è, dopo la Toscana, la terra più citata nella Divina Commedia e da questo attinge grande notorietà in tutto il mondo. Il ciclo di incontri è improntato su quelli che sono i due principali poli di attrazione del territorio: la vocazione storico-artistica e le bellezze naturali e paesaggistiche. Il paesaggio romagnolo: tra arte, cultura e natura: arte e cultura: Il ciclo è volto a fare scoprire le tradizioni della Romagna, la sua storia, la sua cultura, l´architettura dei villaggi rurali e appenninici. Natura: Il ciclo propone itinerari lontani dalle mete più frequentate, alla scoperta di luoghi incontaminati, con escursioni virtuali attraverso le foreste dell’Appennino, immergendosi nella natura, lasciandosi guidare nei parchi e nelle riserve naturali ove esaminare la flora e la fauna. Il ciclo vuole essere un invito a riappropriarsi del proprio tempo per godere dello spettacolo ineguagliabile della natura: vivere la Romagna scoprendo il volto autentico della nostra regione. Il volume è articolato in due parti: la prima di carattere analitico descrive la situazione in cui si trova il territorio dell’Appennino forlivese, oggetto d’indagine, e con esso le attività e gli elementi che vi si trovano, scegliendo come approfondimento, tra i tanti possibili, il caso studio del sistema degli insediamenti storici. La seconda parte è di carattere operativo ed indica le metodologie per attuare un piano di recupero e valorizzazione integrata del territorio stesso attraverso una risposta alle problematiche riscontrate partendo dalla massima scala (museo diffuso sul territorio) fino allo studio del caso singolo (Castelnuovo di Meldola), su cui si effettuano un’analisi ambientale, un rilievo storico-architettonico-materico ed un’ipotesi di intervento.  
   
   
STUDI D’ARTISTA. PADOVA E IL VENETO NEL NOVECENTO A PADOVA, MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI  
 
Padova, 19 aprile 2010 - La mostra Studi d’artista. Padova e il Veneto nel Novecento - promossa dalla Regione del Veneto* e dal Comune di Padova - Assessorato alla Cultura - Musei Civici, con il contributo della Fondazione Antonveneta, a cura di Davide Banzato, Virginia Baradel e Franca Pellegrini - è ospitata fino al 29 agosto 2010, nelle sale per esposizioni temporanee dei Musei Civici agli Eremitani di Padova. La rassegna, che si inserisce nel Progetto “Attività di studio, documentazione e valorizzazione delle arti nel Novecento a Padova e nel Veneto”, condotto nell’ambito di un accordo di programma tra la Regione del Veneto e il Comune di Padova, intende ricreare, mediante apparati fotografici di ambientazione e un’accurata selezione di oggetti e di opere originali, la suggestione di questi luoghi di produzione artistica ricchi di fascino e di memorie. Alcuni studi esistono ancora ma sono difficilmente accessibili al grande pubblico, altri sono stati smantellati nel tempo ma ricostruiti, per l’occasione, tramite oggetti, fotografie e testimonianze scritte. Il risultato è una mostra di grande suggestione che ripercorre alcune tappe fondamentali della produzione artistica del Novecento nella città di Padova e nel più ampio territorio veneto. La rassegna è suddivisa in tre diverse sezioni: quella padovana - che costituisce il fulcro della esposizione presentando alcune delle personalità più interessanti della scena artistica locale durante il Novecento - quella veneziana che si concentra su un’altra area di grande fermento artistico-culturale e, infine, quella veneta, che offre una panoramica degli studi d’artista nella regione, includendo esempi significativi di atelier di Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Belluno e Rovigo. Per Padova sono stati individuati cinque maestri di cui si ripercorre il cammino. La selezione è stata condotta in base all’esistenza a tutt’oggi di alcuni studi o sulla presenza di una adeguata documentazione fotografica, tenendo conto della rappresentatività degli artisti rispetto al valore della ricerca personale, al contesto dell’epoca e alla loro rilevanza sulla scena locale e regionale. Il percorso espositivo si apre con il grande maestro dello smalto Paolo De Poli (1905-1996), che ha rivestito un ruolo di rilievo a livello nazionale sia nella storia delle arti applicate, sia come punto di riferimento per artisti e collezionisti. Il suo studio è stato un’officina sia tecnica che culturale e un luogo di confronto per altri artisti e di frequentazione per chi era interessato a conoscere le sue opere ed eventualmente acquisirle. Enrico Parnigotto (1908-2000), invece, si presentava come un incessante sperimentatore linguistico. Nato come scultore egli si è misurato nel corso della sua biografia artistica con diversi linguaggi, dal versatile naturalismo (ora encomiastico, ora essenziale, ora inquietamente martiniano), che praticava agli esordi negli anni trenta, fino all’astrattismo. Il suo studio, tuttora intatto, rispecchia la vitalità creativa di questa brama di ricerca. Stefano Baschierato (1922-2000) ha rappresentato la figura dello scultore in senso tradizionale. Il suo studio era cantiere e officina, dove si trovavano il tornio, il tavolo da meccanico per l’anima di ferro per i gessi, ma anche una serie di modelli da sculture del passato da cui trarre ispirazione. Lo studio-officina si prolungava nella casa adiacente che egli concepì e realizzò come continuità artistica e come museo. Enrico Schiavinato (1925-2003) era un pittore fortemente impegnato, capace di testimoniare e denunciare le ingiustizie sociali ma anche di condurre una ricerca espressiva colta e autonoma. Il suo era uno studio-biblioteca, ancora esistente. La pratica della pittura si legava, infatti, alla musica e alla storia dell’arte della quale privilegiò il realismo interpretato con forti accenti espressionisti. Gianni Longinotti (1927-2007), infine, è stato pittore dalla soggettività introspettiva. La sua concezione dello studio (che cambiò sede nel tempo e si sdoppiò in un buen retiro montano) era rappresentata da un ambiente raccolto e familiare, teatro di fantasie e di visioni che condivideva con chi poteva far avvicinare senza turbare i delicati stati d’animo dai quali nasceva la sua opera. Il resto della mostra è, come detto, un viaggio nella produzione artistica di maestri che hanno lavorato e avuto il loro studio in Veneto durante il Novecento, rendendo questa regione una delle più culturalmente attive di tutta la penisola. La sezione veneziana è curata da Giuseppina Dal Canton e Alessia Castellani, quella veneta, che comprende Treviso, Verona Vicenza, Belluno e Rovigo, è rispettivamente curata da Eugenio Manzato, Fabrizio Magani, Stefania Portinari, Stefano Franzo, Claudio Rebeschini. In occasione della esposizione viene pubblicato un catalogo edito da Il Poligrafo che accanto al repertorio iconografico presente in mostra offre una ampia documentazione relativa ad ogni singola sezione e testi critici.  
   
   
LO STUPRO NAZISTA DELLA CULTURA: UN LIBRO E UN FILM  
 
Firenze, 19 aprile 2010 - Documenta le vicende del patrimonio culturale europeo durante la seconda Guerra Mondiale: le modalità protettive adottate in ogni Paese, le distruzioni causate dagli eventi bellici, la politica di rapina portata avanti dai nazisti, il dibattito tra i vincitori su cosa fare del patrimonio recuperato in Germania, lo sforzo della restituzione, i contenziosi (alcuni dei quali tuttora aperti). E´ un libro (“The Rape of Europa”) di Lynn H. Nicholas, una storica inglese, da cui è stato tratto un film-documentario di due ore (attualmente solo in lingua inglese così come unicamente in inglese è il libro). Libro e documentario sono stati presentati sabato 17 aprile da Regione Toscana nel museo Casa Siviero (Lungarno Serristori) a Firenze. Il documentario era visionabile anche domenica 18 e lunedì 19 aprile. L´iniziativa si svolge nell´ambito della “Settimana della cultura”.  
   
   
CREMONA IN FESTIVAL, 4/6 GIUGNO 2010. LE CORDE DELL’ANIMA IL PRIMO FESTIVAL ITALIANO TRA LETTERATURA E MUSICA  
 
Cremona, 19 aprile 2010 - "Il suono avvolge e completa il significato della frase, le dà respiro e slancio. Musica e letteratura condividono un´essenza" Jean Echenoz, Premio Goncourt Scrittori che raccontano la musica, musicisti e cantautori affascinati dalla parola scritta: a cremona tre giorni di incontri, reading d’autore, novita’ editoriali, spettacoli, laboratori, aperitivi e colazione con l’autore. Con bjorn larsson, enrico ruggeri, paola capriolo, teresa de sio, antonio di bella, silvia avallone, e. T. Carhart, marta morazzoni, mauro corona, alessandro d’avenia, sandrone dazieri, daniel mason, sara houghteling, gianluca morozzi, angeles caso, margriet de moor, minh tran huy, pacifico, eugenio finardi, natalia titova e con molti, molti altri protagonisti …Un intreccio di suggestioni inestricabili congiunge da sempre musica e letteratura: parole che fluiscono come melodie, partiture musicali che evocano storie e diventano “racconto”. A questo dialogo, alle sue emozioni ed ai suoi protagonisti – autori, musicisti, interpreti – è dedicato il festival Le Corde Dell’anima, al via con la prima edizione da venerdì 4 a domenica 6 giugno 2010, nel centro storico di Cremona. Un week end tutto da gustare fra incontri e concerti, reading e spettacoli, novità editoriali, aperitivi e colazioni con l’autore. Tre giorni per addentrarsi nei palazzi, nei caffè storici, nelle botteghe di liuteria e nei chiostri, nelle piazze e negli spazi teatrali di una città nota in tutto il mondo per la sua grande tradizione musicale e la storica Scuola di Liuteria. Non una rassegna di concerti e spettacoli, dunque, ma una scenografica sequenza di incontri con scrittori, poeti, giornalisti che alla musica hanno dedicato romanzi, saggi e riflessioni. Al tempo stesso, l’opportunità di entrare a contatto con importanti interpreti della scena musicale e cantautorale italiana, o del panorama jazz internazionale, che al festival si presenteranno nella veste inedita di scrittori. La direzione scientifica del festival Le Corde Dell’anima 2010 è affidata ad Anna Folli, il comitato scientifico è formato da Vittorio Cosma (musica), Mercedes Meloni (immagine), Nicoletta Polla-mattiot (letteratura).  
   
   
PERSONE NATURALI E STRAFOTTENTI DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI AL TEATRO FRANCO PARENTI  
 
Milano, 19 aprile 2010 - Seconda nuova produzione della stagione 2009/2010 con la regia di Luciano Melchionna. Un linguaggio vivo, colorato, esplicito per un testo incendiario, divertente e disperato che racconta di lotta contro la rassegnazione alla ricerca della felicità, dell’identità, dell’amore e del sesso. Napoli, notte di Capodanno, in una stanza presso un’affittacamere, fra festoni e palloncini di carta giapponesi si preparano i festeggiamenti. C’è Violante, la padrona di casa con un passato da cameriera in un bordello e c’è il suo affittuario Mariacallàs, travestito che cita Freud e deve il suo nome a una storia con un armatore. Ci sono i due amanti, il nero Byron e il bianco Fred, l’uno scrittore arrabbiato rivoluzionario che vuole cambiare il mondo, l’altro studente omosessuale che rivendica la propria libertà. Un linguaggio vivo, colorato, esplicito per un testo incendiario, divertente e disperato sulle nostre solitudini. Quattro personaggi alla ricerca di una possibile libertà e felicità e di un posto per loro nella vita. Uno spettacolo che esce dai confini di Napoli e mette in scena la lotta contro un destino di rassegnazione che ci riguarda da vicino. E’ stata scelta Vladimir Luxuria nel ruolo di Violante; insieme a lei persone che cercano la loro identità sfidando gli stereotipi sessuali. Una sfida soprattutto per far vincere il teatro come libertà e gioco, il teatro che ha in sé tutta la forza per fare emergere la verità dei personaggi. Giuseppe Patroni Griffi (1921-2005) è stato drammaturgo, scrittore, regista teatrale e cinematografico. E’ considerato uno dei massimi esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo nel secondo dopoguerra italiano. I suoi personaggi, spesso in anticipo sui tempi, sono sempre trasgressivi, portatori di una visione del mondo sensuale e libertaria che tende a scardinare i tabù sociali legati alla sessualità e le sue storie sono come laboratori di sperimentazione di tutte le dinamiche erotico-sentimentali possibili, in cui l´omosessualità ha sempre un ruolo di primo piano. Www.teatrofrancoparenti.it/    
   
   
HOME SWEET HOME AL TEATRO LEONARDO DA VINCI  
 
Milano, 19 aprile 2010 - “Le statistiche dicono che una donna su tre vive come vivo io, in bilico. È vero, io sono un’equilibrista, sono stata addestrata a farlo, cammino su un filo, procedo attenta per evitare i passi falsi perché so che se sbaglio, se non presto attenzione, mi faccio male […]”. Home sweet home, la nuova produzione della Compagnia Teatrale Quelli di Grock, è uno spettacolo sulla violenza domestica, quella che si consuma tra le rassicuranti mura della dolce casa: un dramma diffuso, sommerso e taciuto, protetto dal privato familiare e spesso segregato dietro ingressi con targhette d’ottone. È un giovane uomo, un figlio, che narra una storia apparentemente normale ma che nasconde in realtà verità terribili, e mette a fuoco l’insana complicità che spesso nasce fra vittima e carnefice, il complesso rapporto fra chi fa del male e chi pensa di meritarlo, la paura di confessare che il nemico è proprio lì, seduto accanto sul divano. La voce maschile guida lo spettatore all’interno di una ampia riflessione sulla società e sulla famiglia, a tratti sarcastica e pungente, a tratti libera e metaforica. Il suo racconto si addentra in un magma di luoghi comuni che vanno dalla religione ai detti popolari, dall’iconografia classica alle favole, passando attraverso la retorica del principe azzurro e lo spietato ricatto del perbenismo. Il protagonista affronta e approfondisce l’urgenza di argomenti quali l’infedeltà, la tutela dei figli e l’inviolabilità del legame matrimoniale, mentre la figura femminile evoca una realtà familiare congelata da un claustrofobico gioco di ruoli. Il titolo, Home sweet home, rimanda volutamente a immagini edulcorate della famiglia, al quadretto ricamato a punto croce appeso fuori dalle case delle nonne, proprio perché la violenza intrafamiliare è sempre esistita e troppo spesso nascosta; è un fenomeno antico a volte purtroppo accettato e giustificato. Un’anteprima dello spettacolo è stata presentata all’interno della rassegna “Next, laboratorio delle idee” (novembre 2009) e per tale presentazione ha ricevuto un sostegno da parte della Regione Lombardia. Home sweet home ha ottenuto inoltre il Patrocinio Ufficiale della Provincia di Milano. Durante la scrittura di Home sweet home la Compagnia Teatrale Quelli di Grock si è rivolta a chi, per vocazione e professione, si occupa di donne maltrattate accogliendo le loro confessioni, confortandole e accompagnandole in un percorso “riabilitativo”. Tra questi, l’Associazione Cerchi d’acqua, un centro antiviolenza costituito nel 2000 che interviene sul territorio milanese incontrando e sostenendo centinaia di famiglie ogni anno. La composizione della struttura drammaturgica, scritta e ideata da Valeria Cavalli e Claudio Intropido, si avvale inoltre della collaborazione e consulenza Maria Barbuto, psicoterapeuta che ha già prestato le sue competenze professionali in occasione della produzione Quasi perfetta, uno spettacolo sull’anoressia. La Compagnia Teatrale Quelli di Grock, da anni dedita a delicati temi come l’anoressia, la disabilità, il bullismo, con questo spettacolo vuole scuotere dall’indifferenza e, grazie linguaggio limpido e diretto del teatro, offrire la possibilità di una riflessione, affinché anche dal palcoscenico possa arrivare un messaggio di sensibilizzazione e cambiamento che promuova la cultura della non violenza. Www.quellidigrock.it/    
   
   
IL MISTERO BUFFO DI DARIO FO SECONDO PAOLO ROSSI “NELL’UMILE VERSIONE POP”. IL CAPOLAVORO DEL PREMIO NOBEL AL PICCOLO TEATRO STREHLER, DAL 4 AL 30 MAGGIO  
 
Milano, 19 aprile 2010 - A un anno di distanza dal successo della Cimice di Majakovskij, messo in scena da Serena Sinigaglia, Paolo Rossi torna al Piccolo Teatro Strehler, dal 4 al 30 maggio 2010, con Il Mistero Buffo di Dario Fo (Ps: nell’umile versione pop), la “sua” versione del celebre spettacolo del Premio Nobel alla Letteratura del 1997, Dario Fo. La narrazione drammaturgica viaggia su due percorsi paralleli: i racconti di Fo e quelli, inediti, di Rossi. La prospettiva del racconto è sempre quella della povera gente, gli umili, “gli unici protagonisti veri del buono e cattivo tempo della nostra società di ieri e d’oggi”, afferma Rossi, che nello spettacolo attualizza la figura del giullare medievale, interprete dei malumori del popolo verso i detentori del potere. Lo spettacolo è un omaggio all’amico e maestro Dario Fo, col quale esordì sul palcoscenico nel 1978, e alla celebre opera teatrale che rivoluzionò la storia del teatro popolare in Italia e nel mondo, e nel contempo una rivisitazione – aggiornata ai giorni nostri – dei Misteri che raccontano la nostra epoca. Come l’opera di Fo, anche il Mistero Buffo di Rossi ha il comune obiettivo di recuperare le radici profonde del teatro popolare, i lazzi, i vecchi meccanismi d’improvvisazione, gli sketch, i trucchi del mestiere, le storie e i canovacci. A questi aspetti della tradizione, intesa quale base per la costruzione di nuovi linguaggi, vanno aggiunti anche gli stimoli, le passioni e gli slanci delle epoche più creative, come gli anni Settanta, anni forti di progetti culturali ancora sospesi. Presentato per la prima volta come giullarata popolare nel 1969 e allestito oltre cinquemila volte in tutto il mondo, Mistero Buffo è un monologo che rilegge in chiave buffonesca i misteri religiosi e si svela nella peculiarità del linguaggio, un mix linguistico fortemente onomatopeico nel quale riecheggiano le sonorità dialettali del Nord Italia: il grammelot.  
   
   
DEMOCRACY A.D. [DEMOCRACY ANNO DOMINI] AL TEATRO LITTA  
 
Milano, 19 aprile 2010 - Lo spettacolo della democrazia / la democrazia che fa spettacolo Il primo talent show della politica opo la grande attenzione di critica riscossa da Mi ami? Do you love me? di R.d. Laing la scorsa stagione, la nuova produzione del Teatro Litta diretta da Antonio Syxty si propone come un happening che usa il teatro come contenitore, come piattaforma per esibirsi in quello che può essere definito Lo spettacolo della democrazia ovvero La democrazia che fa spettacolo. Democracy A.d. [Democracy Anno Domini] sarà al Teatro Litta dal 20 aprile al 2 maggio 2010. Sulla scena del Teatro Litta si presentano tre aspiranti leader politici di altrettanti movimenti che hanno debuttato sul web in quest’ultimo periodo con delle proposte originali e innovative rispetto al dibattito politico attuale. Il curatore del progetto Antonio Syxty e il giornalista Paolo Sciortino che conduce nello pseudonimo di Nino Santantuono hanno intercettato queste figure nuove della politica e hanno proposto loro lo spazio scenico di Democracy per presentarsi partecipando così all’esperimento di comunicazione che sta alla base dell’happening. Democracy è strutturato come un talk show televisivo diretto e condotto da un giornalista. Democracy è un circo perchè la democrazia è spettacolo. Democracy è un’arena perchè i candidati si cimentano nel confronto tra di loro e con il pubblico. Democracy è una palestra perché è il primo talent show della politica in teatro, un contenitore spettacolare di prove per il debutto e per la presentazione pubblica di nuove personalità della politica. Lo staff di Democracy ha cercato questi potenziali candidati e li ha addestrati perché potessero presentare al pubblico le proprie istanze. Democracy è un test di gradimento per il pubblico/elettore riguardo a proposte innovative della politica italiana. Il pubblico è invitato a votare la sua preferenza perché proprio tramite la votazione può esprimere il proprio assenso o dissenso.  
   
   
ALLA SCATOLA MAGICA, DAL 4 AL 16 MAGGIO MAGIC PEOPLE SHOW: RITRATTO ITALIANO, STORIE DA UN CONDOMINIO GLOBALE  
 
Milano, 19 aprile 2010 - In scena al Piccolo Teatro di Milano il feroce ritratto dell’Italia contemporanea sintetizzato nel Magic People Show di Giuseppe Montesano, messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli. Lo spettacolo, prodotto da Teatri Uniti e O.t.c. Onorevole Teatro Casertano, debutta nella Scatola Magica del Piccolo Teatro Strehler martedì 4 maggio (ore 19.30) con repliche fino a domenica 16, dopo lo straordinario successo di pubblico e critica della tournée in Spagna nello scorso anno, che ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro Maria Guerrero di Madrid per oltre un mese e mezzo di rappresentazioni (e circa dieci repliche straordinarie “a grande richiesta”). Magic People Show, restituisce, nella furia del grottesco e nella violenza del paradosso, lo sfascio sociale, la deriva morale, l’esausta tolleranza di un popolo formato da sudditi della televisione, consumatori globali, schiavi della pubblicità, venditori di spiagge e di aria, risanatori dell’economia nazionale, in un compendio estremamente lucido, quanto disarmante, delle possibili tipologie umane del nostro tempo. “Ci riguarda”, è il commento di Andrea Renzi, tra i realizzatori dell’allestimento. “Questo è quello che diremmo se fossimo costretti a spiegare in una battuta perché abbiamo scelto di mettere in scena il libro di Giuseppe Montesano”. In scena si rivelano i mostri e le storie di un brulicante condominio, un universo comico e concentrazionario, dove tutto è ed accade al contrario. “Un mondo”, sottolinea l’autore Giuseppe Montesano, “dove quelli che rubano sono padri e mariti felici e quelli che non rubano sono denunciati dai figli; dove i ricchi, che diventano ricchi vessando i poveri, sono adorati dai poveri vessati che li ringraziano; dove chi è per la legalità viene arrestato e chi è contro la legalità diventa un idolo del popolo; dove chi non si lascia corrompere è un venduto e un bugiardo, e chi si vende è un genio e un santo”. Ritratto di un’Italia ridotta a un rissosissimo condominio sovraffollato, sempre più degradata dalla politica, e di un popolo che, perdute le caratteristiche impresse da secoli di civiltà, diventa simile a tutto il peggio del mondo occidentale. “In questo senso”, aggiunge Montesano”, lo spettacolo intende mostrare a tutto l’Occidente liberale, civile e democratico, come si possa sprofondare lentamente nella colla della menzogna e smettere di essere liberali, civili e democratici”. In scena quattro attori su un tavolino da salotto, gomito a gomito come sardine in una scatola mentale, per ricreare sia la sensazione della mancanza di spazio interiore del condominio coatto, che per restituire il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale. A loro il compito di dare vita al pullulare comico di personaggi demenziali, “lasciati liberi di sproloquiare ed esprimersi in tutta la loro ridicola e ripugnante miseria, per poter comprendere appieno che diventare disumani, cretini, servi e morti in vita non è normale, e, per fortuna, non tutti lo fanno”.  
   
   
ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO DECLASSATA. ROSSI: «DECISIONE GRAVISSIMA» PROTESTE PER IL DECRETO DI RIFORMA APPROVATO DAL GOVERNO IL PRESIDENTE CHIEDE AL MINISTRO BONDI DI RIVEDERE LA DECISIONE  
 
Firenze, 19 aprile 2010 - «Non riuscirei a trovare altra motivazione a una simile, gravissima decisione, se non quella di una precisa volontà politica tesa a penalizzare Firenze e la Toscana». Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi usa toni perentori per commentare l’esclusione del Maggio Musicale Fiorentino da quel piccolo gruppo di Fondazioni lirico-sinfoniche a cui il decreto legge di riforma approvato ieri dal consiglio dei ministri avrebbe riconosciuto una posizione speciale in quanto strutture di “particolare interesse nazionale”. Il condizionale è d’obbligo, visto che il testo del decreto non è ancora stato reso noto. Ma le prime notizie diffuse hanno fatto capire che solo alla Scala e all’Accademia di Santa Cecilia verrebbero riservate, grazie al decreto, maggiore certezza nei finanziamenti e maggiore flessibilità gestionale. «Il Maggio Musicale Fiorentino – prosegue il presidente Rossi – è una delle più antiche istituzioni musicali italiane. Il suo prestigio è riconosciuto a livello internazionale. I migliori artisti fanno a gara per esibirsi nelle sue produzioni, che viaggiano in tutto il mondo accolte con straordinario successo. Visto che sotto ogni profilo di valutazione il Teatro ha tutte le carte in regola, con il sovrintendente Giambrone e con il direttore principale, il maestro Zubin Mehta, voglio credere che si tratti di una omissione involontaria e sono al fianco del Comune di Firenze per le iniziative che sarà necessario intraprendere. Scriverò immediatamente al ministro Bondi per chiedergli un chiarimento e per sollecitarlo a riconsiderare una scelta che considero del tutto sbagliata».  
   
   
AOSTA, SINFONICA: SAISON CULTURELLE 2009/2010 ALESSANDRO TAVERNA, PIANOFORTE ENRICO BRONZI DIRETTORE  
 
Milano, 19 aprile 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2009/2010, propone il concerto di Sinfonica, martedì 20 aprile 2010, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta. Festeggiando i suoi dieci anni di vita Sinfonica, l’Orchestra Giovanile della Valle d’Aosta, si trasforma e si avventura in una nuova stagione. Parte integrante della Fondazione Istituto Musicale, l’Orchestra ha alle sue spalle un cammino fatto di importanti collaborazioni: dal Maggio Musicale Fiorentino alla Scuola di Musica di Fiesole, dal violoncellista Enrico Dindo al soprano Linda Campanella, dalla bacchetta di Alessandro Ferrari a quella di Daniel Kawka. Il suo presente è tessuto da un nucleo stabile di giovani professionisti, prevalentemente valdostani, che hanno voluto investirsi in un progetto che guarda al futuro: i ventuno archi, i fiati e le percussioni sono il punto di partenza per un percorso di crescita sotto la guida di maestri come Emmanuel Siffert, Enrico Bronzi e Renato Rivolta. Il concerto è il quarto e ultimo appuntamento della Stagione 2010, il primo progetto strutturato secondo questo modello per l´Orchestra, che è nato sotto la direzione artistica di Paolo Salomone. La struttura del concerto si è ripetuta nei quattro appuntamenti: un brano introduttivo accompagnato dal progetto A tout art, un brano con un giovane o giovanissimo solista, un brano con l´orchestra sola. Prima del concerto, alle 20.30 Enrico Bronzi e Paolo Salomone proporranno una guida all’ascolto per illustrare il percorso musicale della serata. Il concerto è trasmesso in diretta sulle frequenze regionali di Radio Proposta in Blu, a partire dalle 20.30 (frequenza ad Aosta: 107.8). Programma: Robert Schumann (1810-1856), Ouverture da Genoveva - op. 81, Concerto per pianoforte e orchestra in la minore, op. 54 Allegro affettuoso Intermezzo: Andantino grazioso Allegro vivace Sinfonia in mi bemolle maggiore n. 3, op. 97, Renana Lebhaft Scherzo: Sehr mäßig Nicht schnell Feierlich Lebhaft. Sito internet: www.Sinfonica.vda.it/    
   
   
VOCI DAL MONDO GRECO E LATINO MARTEDÌ 20 APRILE ALLE ORE 17.30 ALLO SPAZIO ARCHEOLOGICO SOTTERRANEO DEL SAS DI TRENTO  
 
Trento, 19 aprile 2010 - “Voci dal mondo greco e latino” è il titolo dell’iniziativa curata da Alfonso Masi che prevede due appuntamenti ospitati nella particolare atmosfera del S.a.s.s., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti. Si tratta di due recital (il 20 e il 27 aprile) dedicati a Socrate e Orazio, due personaggi che hanno contraddistinto il loro tempo, ma che sotto molteplici aspetti sono ancora oggi attuali. Il primo incontro “Era il più saggio e il più giusto. Processo a morte di Socrate” si terrà martedì 20 aprile alle ore 17.30 con le voci di Alessio Dalla Costa, Massimo Lazzeri e con Alfonso Masi nella parte di Socrate. Da sempre la figura umana e il messaggio filosofico di Socrate, con la sua energia intellettuale suscitatrice di dubbi salutari, con la sua ironia distruttrice e insieme stimolante, con il suo rigore morale, ha affascinato il pensiero occidentale che ha visto nel pensatore ateniese una delle più alte figure dell’umanità. Il recital, tratto dalle opere di Platone (Eutifrone, Apologia, Critone e Fedone), presenta Socrate e il dramma della sua morte per la causa della verità: Socrate che si reca al processo, che poi si difende e viene condannato; quindi, imprigionato, rifiuta l’invito di Critone a fuggire dal carcere e infine insieme a Fedone e ad altri discepoli affronta la morte ragionando dell’immortalità dell’anima. L’ingresso è libero. Informazioni: Provincia Autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici, Via Aosta, 1 - 38100 Trento, Tel. 0461 492161 Fax 0461 492160, E-mail: sopr.Librariarchivisticiarcheologici@provincia.tn.it  www.Trentinocultura.net/archeologia.asp    
   
   
A PERUGIA WORKSHOP SU BENI CULTURALI  
 
Perugia, 19 aprile 2010 – Promuovere nuove attività per la salvaguardia, valorizzazione e gestione delle risorse culturali, sostenere attività formative nel settore della conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, condividere sul tema informazioni e buone pratiche a livello internazionale, attivare una collaborazione nella ricerca di fondi internazionali, nazionali e locali: con questi obiettivi è stato stilato, il 17 aprile, a Perugia un documento d’intenti tra le Regione Umbria, Veneto, Calabria, Puglia e partner balcanici aderenti al progetto “Futuro contemporaneo” attivato per l’ideazione e progettazione di future iniziative e di scambi culturali. L’iniziativa rientra negli “Accordi di Programma Quadro (Apq) per l’area dei Balcani e del Mediterraneo sottoscritti con il Mae. In particolare, per il settore dei Balcani, nell’ambito della linea di intervento Dialogo e Cultura, la Regione Umbria ha aderito al progetto “Infrastrutture Culturali e Territoriali” in seguito al progetto "Futuro contemporaneo - Materiali Metodi e memorie per la conservazione delle arti del Xx e del Xxi secolo" che ha previsto una serie di incontri tra cui l’ultimo che si è svolto in Umbria dal 12 al 15 aprile. Ad organizzare il workshop è stato il Comune di Perugia, soggetto attuatore per conto della Regione, in raccordo con i servizi regionali Rapporti Internazionali e Cooperazione e Beni Culturali. I partecipanti all’iniziative, provenienti dalle regioni italiane aderenti al Progetto e dai musei di Serbia (Belgrado, Sid, Novi Sad), Montenegro (Cetinje), Macedonia (Skopije), Bosnia Erzegovina (Sarajevo) sono stati impegnati in un programma di visite e incontri con rappresentanti delle istituzioni e dei musei locali, nonché con esperti del settore. Oltre a momenti tecnici per diffondere la conoscenza di buone pratiche in materia di conservazione di beni del 20/mo e del 21/mo secolo – tra queste era compresa la visita e l’illustrazione delle metodiche diagnostiche del Laboratorio di chimica dell’Università di Perugia, Centro di eccellenza Smaart – erano previsti scambi di conoscenze e esperienze relative a casi di restauro particolarmente complessi e visite ad una selezione di strutture espositive (Fuseum e studio del maestro Giuliano Giuman a Perugia, Fondazione Burri a Città di Castello, Galleria comunale di arte contemporanea a Spoleto, Ciac a Foligno) e un approccio con il più vasto panorama dell’offerta culturale regionale. Alla fine delle quattro giornate di lavoro, che ha previsto anche una tavola rotonda dal titolo “Il Futuro del contemporaneo. Per una condivisione di buone pratiche di restauro e di modelli istituzionali di cooperazione”, è stato stilato il documento d’intenti che ha delineato anche il lavoro da svolgere in avvenire.  
   
   
PALERMO: MUSICA CONTRO LA MAFIA: PROROGATI I TERMINI PER PARTECIPARE AL CONCORSO ORGANIZZATO IN OCCASIONE DEL XVIII ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI  
 
Palermo, 19 aprile 2010 - C´e´ tempo fino al 28 aprile per partecipare al concorso bandito dall´assessorato alla Legalità della Provincia Regionale di Palermo per ricordare il 18° anniversario della strage di Capaci e riservato ai gruppi musicali emergenti. I termini sono stati prorogati di 10 giorni, dal 18 al 28 aprile. Al concorso potranno partecipare musicisti dai 16 anni in su, che dovranno proporre, su supporto Mp3, un brano inedito ed una cover sui temi della legalita´, della lotta alla mafia e dei diritti umani. Una giuria di esperti e addetti ai lavori selezionerà 16 gruppi; gli artisti scelti pubblicheranno le loro canzoni in un cd e si esibiranno il 23 maggio all’interno del “Villaggio della legalità”, allestito per il secondo anno consecutivo. I gruppi selezionati saranno anche i protagonisti di una serie di esibizioni nel quadro della “Carovana della Legalità” e nelle manifestazioni inserite in “Provincia in Festa 2010”. Il regolamento del concorso e il modulo di partecipazione possono essere visionati e scaricati dalla home page del portale internet provincia.Palermo.it. Il modulo di partecipazione compilato va inviato all’indirizzo email comunicaprovincia@gmail.Com  Per informazioni rivolgersi al numero di telefono 091-6628502.  
   
   
MOSTRA FOTOGRAFICA PER DIRE NO AL DRAMMA DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO  
 
Alessandria, 19 Aprile 2010, Diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro anche tra i giovani che frequentano percorsi di istruzione e formazione professionale e che saranno, essi stessi, i cittadini e i lavoratori di domani. Con questo obiettivo, l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale e l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria hanno organizzato, in collaborazione con Anmil e Inail, la mostra fotografica “No! Contro Il Dramma Degli Incidenti Sul Lavoro!”, che sarà ospitata presso le sale della galleria Carlo Carrà di Palazzo Guasco, in via dei Guasco 49, dal 20 al 28 aprile 2010. L’inaugurazione avrà luogo il 20 aprile, alle ore 17.00. L’assessore al Lavoro della Provincia di Alessandria, Massimo Barbadoro, dichiara: “Gli scatti fotografici che ospitiamo ad Alessandria nell’ambito della mostra fotografica vogliono coinvolgere in modo diverso studenti, giovani, lavoratori, cittadini che spesso vengono a conoscenza del fenomeno degli infortuni sul lavoro solo attraverso notizie di cronaca o dati statistici. La mostra è un modo per visualizzare i rischi connessi all’attività lavorativa e per raccontare cosa cambia nella vita di chi ha un tragico infortunio, come le difficoltà economiche, di reinserimento familiare, sociale e lavorativo”. Le immagini catturate dal fotoreporter Riccardo Venturi dell’agenzia Contrasto ed il racconto che le accompagna documentano con efficacia tutto questo e restituiscono agli infortunati coinvolti quella dignità che richiama tutti, nessuno escluso, ad un impegno di responsabilità sociale a sostegno della cultura della sicurezza sul lavoro. Nella giornata conclusiva, che coinciderà con la Giornata Mondiale della prevenzione e salute negli ambienti di lavoro, celebrata il 28 aprile, si realizzerà una seduta pubblica-seminario con la presenza dei componenti dell’Osservatorio Provinciale per la Salute e Sicurezza negli ambienti di Lavoro, in programma per il 28 aprile, alle ore 15.30, presso la Sala Convegni di Palazzo Guasco. Questo lavoro di sensibilizzazione è il frutto di una convergenza di intenti che vede riuniti, oltre alla Provincia di Alessandria e la Prefettura, anche Inail, Anmil, S.pres.a.l., Inps, Ispesl, Sindacati e Associazioni datoriali.