Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
AGENDA DIGITALE: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO LA PRIMA SESSIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO, 24-25 OTTOBRE 2013  
 
 Bruxelles, 28 Ottobre 2013 – “ Abbiamo iniziato questa sera con una importante sessione di lavoro sul agenda digitale. Ho presentato questa relazione, "Innovare nell´era digitale: riportare l´Europa sulla pista". Dal momento che è già on-line - proprio perché vogliamo essere coerenti con le nostre ambizioni digitali - naturalmente non voglio ripetere ciò che è stato presentato qui, anche in un documento che alcune settimane fa mi sono rivolto a tutti i membri del Consiglio europeo. Quello che vorrei dirvi è che la discussione ha dimostrato che tutti noi comprendiamo e d´accordo sull´urgenza di azione. L´europa è stata un leader mondiale in questo settore, ma, cerchiamo di essere sinceri, l´Europa ha perso terreno ai principali concorrenti. Stiamo semplicemente non utilizzando tutte le opportunità offerte dall´economia digitale. Ciò di cui abbiamo bisogno, prima di tutto, è l´investimento in Ict. Vi è un chiaro legame tra la quantità di investire in Ict e la competitività delle nostre economie. Siamo anche d´accordo che il nostro mercato digitale in Europa è troppo frammentato. E questo deve essere affrontato. Il pacchetto di riforma delle telecomunicazioni che la Commissione ha presentato nel mese di settembre ci aiuterà ad affrontare questi importanti lacune. Spero che le discussioni di questa sera creeranno lo slancio per progredire rapidamente. E inoltre, è importante notare che per l´economia digitale di prosperare, i cittadini devono avere fiducia in essa. Ovviamente, le rivelazioni negli ultimi mesi e giorni hanno scosso la fiducia nel rispetto della privacy e la sicurezza dei dati. Questo è un problema molto grave, perché per noi europei, questi sono valori fondamentali. Questo è esattamente il motivo per cui noi continueremo a spingere per l´adozione della proposta di legge sulla protezione dei dati. In effetti, la Commissione europea ha già presentato queste proposte nel gennaio 2012, quindi prima di questi eventi recenti. Perché crediamo che la protezione dei dati è di fondamentale importanza, non solo come un diritto fondamentale di proteggere la nostra privacy, ma è anche importante per i consumatori, se vogliono contare sul business attraverso la rete. Durante la cena, abbiamo discusso della situazione economica. Abbiamo motivi per essere cautamente ottimisti. Abbiamo visto un ritorno alla crescita positiva nella zona euro nel secondo trimestre dell´anno. E la maggior parte delle recenti indicazioni che abbiamo rispetto al terzo trimestre, e anche le nostre estrapolazioni fino alla fine dell´anno sono inoltre confermano questa tendenza. Ma la ripresa è ancora fragile e dobbiamo proseguire con determinazione ciò che abbiamo iniziato. Dobbiamo mantenere la rotta sul consolidamento fiscale e le riforme strutturali. Dobbiamo anche affrontare la questione molto importante di investimenti mirati, che è il motivo per il quadro finanziario pluriennale è così importante ed è per questo che abbiamo bisogno di affrontare specificamente il finanziamento delle piccole e medie imprese e le iniziative per l´occupazione giovanile. Tornerò a che in un minuto. E anche noi dobbiamo completare la riparazione del sistema finanziario. Ecco perché la presenza di Mario Draghi è stato molto importante anche perché stava spiegando il modo concreto in cui si sta preparando la revisione della qualità dell´attivo. La Bce e Eba avrà il nostro pieno sostegno nel loro importante lavoro sulla valutazione globale delle banche. In parallelo, abbiamo bisogno di fare ogni sforzo per concordare il meccanismo di risoluzione unico prima delle elezioni europee del mese di maggio. Voglio dire, per completare il processo legislativo, completando la Union Banking rimane la nostra priorità assoluta. E io ero felice che gli Stati membri hanno convenuto che essi dovrebbero venire a un accordo politico sul meccanismo di risoluzione unico, sulla base della proposta della Commissione, entro la fine di quest´anno. Abbiamo anche discusso ulteriori passi in materia di coordinamento delle politiche economiche. Ho fatto il caso chiaro che gli Stati membri considerano le loro politiche economiche una questione di interesse comune, come stabilito dal trattato. L´insieme delle regole che abbiamo sviluppato nel corso degli ultimi due anni, riflettono proprio questo. I governi nazionali non sono solo responsabili per il loro paese, ma c´è una responsabilità collettiva per le nostre economie pure. Come sapete, la Commissione ha un ruolo basato trattato specifico da svolgere in questo e abbiamo discusso di questo e sono felice con le conclusioni. Ho anche fatto il caso che più deve essere fatto per garantire un adeguato finanziamento dell´economia reale. Dobbiamo agire immediatamente qui, e gli strumenti di commissione congiunta Bei-europea può dare un contributo molto importante. Mi sarebbe piaciuto vedere più ambizione, ma stiamo facendo passi nella giusta direzione. La disoccupazione giovanile continua ad essere tra le nostre preoccupazioni più urgenti. Se non agiamo in fretta e con decisione, una tragedia a breve termine può diventare una crisi sociale a lungo termine. Ecco perché stiamo spingendo così difficile per consegnare attuazione del Fondo sociale europeo e l´iniziativa per l´occupazione giovanile, che fornirebbe fondi tanto necessaria nei paesi con i più bisognosi. Quindi, nel complesso, abbiamo dato la spinta necessaria sulle questioni che rafforzerà ulteriormente l´economia europea. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
PERUGIA: "LE RETI DEL FUTURO", LUNEDÌ 28 A PALAZZO DONINI INCONTRO SU INTERNET "COME DIRITTO, NEUTRALITÀ, OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO"; DIRETTA IN "STREAMING"  
 
Perugia, 28 ottobre 2013 - Approfondire il testo della proposta di legge in materia di telecomunicazioni approvata recentemente dalla Giunta regionale e sviluppare un confronto per favorire l´inclusione e la promozione della cultura digitale: con questi obiettivi, l´Assessorato alle Infrastrutture tecnologiche immateriali della Regione Umbria ha organizzato l´iniziativa pubblica "Le reti del futuro - internet come diritto, neutralità, opportunità di sviluppo" che si terrà lunedì 28 ottobre, dalle ore 9.30, al Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia e alla quale interverrà la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. In apertura dei lavori, sono previsti i saluti dell´assessore regionale all´Innovazione e Sistemi Informativi, Fabio Paparelli, e del presidente di "Anci" (Associazione nazionale Comuni) Umbria, Wladimiro Boccali. Seguiranno la presentazione dell´iniziativa da parte dell´assessore alle Infrastrutture tecnologiche immateriali Stefano Vinti e una tavola rotonda, moderata da Raffaele Barberio, direttore di Key4biz, alla quale parteciperanno il senatore emerito e membro dell´Associazione Articolo 21, Vincenzo Vita; il magistrato Nicola D´angelo; il direttore del Consortium Garr, Enzo Valente; la presidente dell´Associazione "Stati Generali dell´Innovazione", Flavia Marzano; il presidente dell´Assoprovider, Dino Bortolotto; Luca Tomassini di Confindustria Umbria. L´iniziativa potrà essere seguita in diretta "streaming" su Streamago http://www.Streamago.tv/general/40121/    
   
   
DUE MILIONI DALLA REGIONE PER FAVORIRE NELLE PMI VENETE L’ADOZIONE DI SERVIZI DIGITALI CLOUD COMPUTING  
 
Venezia, 28 ottobre 2013 - La Regione del Veneto, dopo aver contribuito con un bando del 2011 alla progettazione e sviluppo di servizi applicativi erogati in modalità cloud computing, mette ora a disposizione due milioni di euro di contributi per favorire l´adozione da parte delle Pmi (microimprese, piccole e medie imprese) venete di servizi digitali, sempre secondo il nuovo modello del cloud computing. E’ stato infatti approvato dalla giunta veneta, su proposta del vicepresidente e assessore all’informatizzazione Marino Zorzato, un bando per la concessione delle agevolazioni pubbliche, a valere sull´Asse 4 (Linea di intervento 4.1: Interventi di sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti locali, Azione 4.1.3 denominata "Interventi di aiuto alle Pmi per l´accesso ai servizi telematici") del Programma Operativo Regionale (P.o.r.) parte Fesr, Programmazione 2007-2013, relativamente all’obiettivo "Competitività regionale e occupazione”. “Con questa ulteriore misura – spiega Zorzato - intendiamo favorire la migrazione al nuovo paradigma digitale che si sta affermando a livello mondiale e contribuire a sostenere le imprese venete nella competizione sui mercati globali grazie alle nuove tecnologie. Nella sostanza, questo intervento rappresenta una prosecuzione, dal lato della domanda, di quanto è già stato avviato nel 2011, dal lato dell´offerta, con il bando che ha portato al finanziamento di 22 progetti di sviluppo di servizi basati sul modello del cloud computing. Ora occorre incentivare le Pmi venete a usare questi servizi innovativi, che le possono aiutare nel loro percorso di crescita. Contestualmente, attraverso questa specifica azione prende avvio anche il programma di interventi in attuazione degli obiettivi dell´ Agenda Digitale del Veneto, che abbiamo approvato lo scorso agosto”. Il contributo potrà essere richiesto per la fruizione da parte di Pmi venete dei tre modelli di servizi cloud computing, secondo le definizioni riconosciute a livello internazionale: 1. Servizi applicativi Saas (Software as a Service), 2. Servizi Informatici infrastrutturali Iaas (Infrastructure as a Service), 3. Servizi digitali Paas (Platform as a Service). La richiesta potrà riguardare la fruizione di uno o più servizi digitali erogati anche da fornitori diversi. Saranno ammessi a finanziamento anche contratti in corso alla data di presentazione della domanda ma la sovvenzione non è cumulabile con altri benefici per il medesimo intervento derivanti da altre norme e provvedimenti regionali, statali e comunitari. Il contributo complessivamente concedibile va da un minimo di 2.500 ad un massimo di 20.000 euro. Possono partecipare al bando le Pmi singole (imprese individuali, società cooperative, società di persone e società di capitali), che siano costituite con iscrizione al registro delle imprese, siano in attività e funzionanti e dispongano di almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale. L´istruttoria delle domande sarà effettuata da Veneto Innovazione S.p.a., società strumentale interamente partecipata dalla Regione. La domanda di ammissione al contributo dovrà essere inoltrata per via telematica in due fasi, dettagliatamente indicate nel bando.  
   
   
LA VALLE D’AOSTA AL VERTICE DELLA CLASSIFICA DELLA TRASPARENZA DEI WEB ISTITUZIONALI  
 
Aosta, 28 ottobre 2013 - La Presidenza della Regione informa che il sito web www.Regione.vda.it  ha conseguito un punteggio di 100/100 nel contesto dell’indagine La Bussola della trasparenza, promossa dal Ministero della Pubblica amministrazione e della semplificazione. In questo contesto, il portale regionale della Valle d’Aosta ha ottenuto, insieme a quello Regione Umbria, il massimo punteggio, ossia 100/100, con una valutazione positiva di 67 indicatori su 67. La bussola della trasparenza consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per la analisi ed il monitoraggio dei siti web. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali. Questa iniziativa, in linea con i principi dell´open government, mira a rafforzare la trasparenza, la partecipazione e l’accoutability, ossia il corretto utilizzo delle risorse e il raggiungimento di risultati conformi alle finalità istituzionali garantendo meccanismi di maggiore responsabilizzazione del management interno. L’idea è nata dall’emanazione delle linee guida sui siti web delle Pa che, oltre a fornire una serie di indicazioni puntuali su come realizzare e gestire i siti web istituzionali e tematici delle Pa, raccolgono tutta la normativa riguardante i siti web istituzionali, emanata nel corso degli anni. La raccolta ha avviato un forte processo di semplificazione all’interno delle amministrazioni, consentendo di avere un unico punto di riferimento sui contenuti che devono essere pubblicati, e garantendo il rispetto e la conformità alle diverse normative emanate, sulle informazioni da pubblicare on-line. Per garantire la concreta attuazione delle norme e per semplificare ulteriormente le attività inerenti la pubblicazione dei contenuti relativi alla trasparenza, si è dunque pensato di realizzare uno strumento operativo di verifica della conformità. Successivamente, per monitorare a livello globale la trasparenza e per verificare continuamente e in tempo reale, la sua evoluzione su tutto il territorio nazionale, è stato realizzato un particolare sistema di monitoraggio, la Bussola della trasparenza, che raccoglie, in modo automatico, i dati e le informazioni dai vari siti delle Pa, e consente di effettuare analisi ed elaborazioni statistiche, fornendo i risultati anche in formato open-data.  
   
   
SMAU, MARONI: INNOVAZIONE È INVESTIMENTO STRATEGICO  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - "Il settore dell´innovazione è strategico per l´attrazione di investimenti e di capitali. Se la Lombardia e l´Italia fanno fatica a competere con altri Paesi, europei e non solo, a causa di alcuni fattori, come il costo del lavoro o l´infrastrutturazione insufficiente, la nostra regione può e deve farlo sotto il profilo dell´innovazione e della ricerca". Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Maroni a margine della sua visita a Smau a Fieramilano City. Costruire Il Progresso - Il governatore, per spiegare l´impegno della Regione su questo fronte, ha preso spunto dal manifesto dell´evento fieristico: ´Scopri qui la vera innovazione: start-up, acceleratore di innovazione, agevolazioni e strumenti finanziari´. Questi, ha osservato, sono i tre capitoli: "Le imprese innovative, ´l´acceleratore´, ossia la ´rete´ che esiste in Lombardia e che oggi transita per Smau, e il loro finanziamento". "Quest´ultimo aspetto - ha sottolineato - è il compito della Regione Lombardia. Abbiamo già iniziato a farlo, varando una misura che sostiene le Start-up innovative e, fra le altre cose, cancella per un anno l´Irap. E´ un ´sacrificio´ per la Regione, perché vuol dire incassare meno gettito, ma abbiamo l´ambizione di tenere i conti in ordine, riuscendo al contempo a sostenere le imprese innovative". "Si tratta - ha ribadito - di un investimento assolutamente strategico". Spendere Bene I Soldi - Conversando con i giornalisti nell´area stampa del salone leader in Italia per l´Information technology, il presidente ha ricordato che, accanto a un´oculata gestione dei fondi a disposizione, Regione Lombardia ha dato prova di saper anche "creare strumenti finanziari capaci di produrre una ´leva finanziaria´ a favore delle imprese". "E´ il caso - ha ricordato - di ´Credito in cassa´, un miliardo di euro a disposizione dei Comuni per pagare i loro debiti con le imprese, che sono ´costati´ alla Regione Lombardia solo 20 milioni". Guardare Al Domani - Smau, arrivato alla cinquantesima edizione, è, secondo il governatore lombardo, un evento "al quale si respira aria di futuro". "Normalmente - ha osservato - gli anniversari si celebrano pensando a ciò che è stato in passato, io invece voglio guardare al futuro". Ringraziando quindi l´amministratore delegato del Salone Pierantonio Macola "per l´ottima organizzazione e per l´innovazione continua", Maroni ha rivolto allo Smau i suoi complimenti "per i primi cinquant´anni e gli auguri per i prossimi cinquanta".  
   
   
EU E QATAR: M ME VASSILIOU CHIEDE CHE I PARTENARIATI RAFFORZATI NEL CAMPO DELL´ISTRUZIONE E DELLA CULTURA  
 
Bruxelles, 28 Ottobre 2013 - L´ue dovrebbe lavorare a più stretto contatto con il Qatar e gli altri paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc), in settori di interesse comune, come l´istruzione e la formazione, l´acquisizione di nuove competenze in un mondo che cambia mutazione e di rafforzare i legami culturali per migliorare la comprensione tra i loro popoli. Questo è il messaggio M mi Androulla Vassiliou, commissario europeo per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, affronterà al Vertice Mondiale 2013 sull´innovazione in Education (Wise) che si terrà a Doha, in Qatar, il 29 ottobre. Durante la sua visita di tre giorni, il Commissario incontrerà sceicco Abdulla bin Ali Al-thani, presidente del Wise e la Hamad Bin Khalifa University, e il dottor Dr. Hamad Bin Abdulaziz Al Kuwari, ministro del Qatar della Cultura, Arte e Heritage, per discutere le sfide e le opportunità comuni per rafforzare la cooperazione. Al centro dei colloqui la nuova strategia della Commissione per l´internazionalizzazione dell´istruzione superiore e il lancio di "programmi Erasmus + ´e´ Europa creativa ´, in programma per il prossimo gennaio. M mi Vassiliou ha espresso con queste parole: "L´europa deve rimanere aperta al mondo. E ´attraverso l´educazione e la cultura di popoli diversi possono cominciare a capire l´altro e costruire relazioni più forti. Wise Summit è l´occasione per discutere alcune delle questioni più urgenti in materia di istruzione globale: come possiamo garantire un accesso ampio ed equo all´istruzione? Come le nostre scuole possono preparare i giovani per molteplici esigenze della vita moderna? Come rispondere al progresso tecnologico? La cultura può svolgere un ruolo chiave come strumento di diplomazia "soft"? L ´"Erasmus +´ e ´programmi di Europa creativa´ sono più che mai aperto alla partecipazione di paesi al di fuori dell´Europa e non vedo l´ora di maggiori scambi di studenti, docenti e artisti e rafforzare i partenariati tra le istituzioni culturali e le istituzioni educative nelle due regioni ". Erasmus +, il nuovo programma dell´Ue per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, promuoverà ulteriormente la cooperazione e la mobilità tra l´Unione europea e il Qatar. Oltre a quasi 2 milioni di scambio di studenti in Europa, "Erasmus +" si tradurrà in 135.000 gli scambi di studenti e personale accademico tra l´Europa e il resto del mondo. Questo significa, ad esempio, che gli studenti e personale accademico del Qatar e di altri paesi del Gcc sarà in grado di beneficiare di un´esperienza Erasmus in Europa e gli studenti europei e membri del personale accademico, possono richiedere una borsa di studio di svolgere una parte dei loro studi o di formazione in Qatar o in altri paesi del Ccg. Questa esperienza internazionale permette ai giovani di migliorare la loro occupabilità, come si sviluppano nuove competenze e imparare a vivere e lavorare con persone di un´altra cultura e che parlano una lingua diversa. Le competenze acquisite dal personale universitario in termini di migliori pratiche in questi scambi hanno un impatto sistemico per tutti i loro studenti beneficio dalla loro esperienza. Università europee possono anche ricevere sostegno da parte dell´Ue per sviluppare programmi di master congiunti che coinvolgono le istituzioni del Qatar di istruzione superiore offrono borse di studio per gli studenti di tutto il mondo a partecipare a questi programmi.  
   
   
SCUOLA: "FORTE PREOCCUPAZIONE" PER L´ACCORPAMENTO DELL´UFFICIO SCOLASTICO DEL FVG A VENEZIA  
 
Trieste, 28 ottobre 2013 - La Giunta regionale considera "con forte preoccupazione" quanto sta emergendo dalla bozza di riorganizzazione del Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, decidendo di conseguenza di intraprendere tutte le azioni necessarie a scongiurare la ventilata ipotesi della soppressione dell´Ufficio Scolastico Regionale, con sede a Trieste, che il Dicastero stesso intenderebbe accorpare a quello di Venezia, creando degli Uffici "territoriali". "Il percorso di riorganizzazione ministeriale non deve incidere sul livello qualitativo dei servizi a favore del sistema scolastico regionale", ha infatti confermato il 25 ottobre la Giunta Serracchiani, che ha esaminato la situazione sulla base di un´ampia relazione dell´assessore regionale a Lavoro, Formazione e Istruzione Loredana Panariti. Inoltre, è stato sottolineato, l´accorpamento ipotizzato sarebbe in netto contrasto con la specificità del sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia, che comprende scuole con insegnamento in lingua slovena, una scuola bilingue e numerose scuole con corsi plurilingue, in relazione alle tre lingue minoritarie presenti nel territorio (riconosciute e tutelate dalla legge 482 del dicembre 1999). In particolare, sarebbe inevitabilmente dislocata fuori dai confini regionali la gestione dell´organico, della mobilità, delle utilizzazioni, dei concorsi, delle assunzioni, della formazione iniziale e in servizio, sia per il personale docente che non docente, nonché per i dirigenti scolastici. Nella comunicazione viene inoltre evidenziato che il risparmio della spesa statale per stipendi di dirigenti, a fondamento della scelta di "spending review", sarebbe soltanto apparente e finirebbe per generare maggiori costi. Si produrrebbe infatti un aumento della spesa in termini di tempo di lavoro impiegato dal personale dirigente e non dirigente nei necessari spostamenti a Venezia per le riunioni di lavoro periodiche. "La modesta prevista riduzione di spesa statale andrebbe perciò a scapito del processo di decentramento delle scelte decisionali funzionali all´autonomia delle scuole e al loro efficace radicamento nel territorio", segnala la comunicazione dell´assessore Panariti. Ed infine, viene anche rilevato come tale accorpamento penalizzerebbe pesantemente, nei fatti, l´investimento finanziario finora sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno dell´offerta formativa delle scuole statali e paritarie con pesantissime ricadute sull´intero assetto della scuola pubblica in termini di funzionalità e di qualità. Alla direzione regionale dell´Ufficio Scolastico Regionale lavorano attualmente 51 persone (quattro dirigenti, due ispettori tecnici, sette unità di personale insegnante e dirigente scolastico utilizzate per il supporto all´autonomia delle istituzioni scolastiche, 11 unità di personale di lingua slovena e 27 funzionari).  
   
   
GIUSEPPE VERDI, NOTE DI AGRICOLTURA A REGGIO EMILIA  
 
Bologna, 28 ottobre 2013 - Sarà Giuseppe Verdi agricoltore il protagonista di “Note di agricoltura”, l’incontro in programma lunedì 28 ottobre a Reggio Emilia per iniziativa dalla Regione Emilia-romagna, in collaborazione con le Facoltà di Agraria delle Università di Piacenza, Parma, Modena-reggio e Bologna, in occasione del bicentenario della nascita del grande musicista. L’iniziativa vuole far conoscere un Verdi inconsueto e suggestivo: l’amministratore attento ma anche innovatore delle proprie terre, il buongustaio, il custode appassionato delle tradizioni. Dopo Piacenza e Parma e prima dell’appuntamento conclusivo di Bologna, il 5 novembre, “Giuseppe Verdi, note di agricoltura” fa dunque tappa a Reggio. Sarà Domenico Pietro Lo Fiego, preside del Dipartimento di scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia ad aprire i lavori. Tra gli interventi quelli di Tiberio Rabboni, assessore regionale all’Agricoltura, Daniela Morsia, della Biblioteca Passarini Landi di Piacenza, Ilaria Dioli, del Laboratorio di economia locale dell’Università del Sacro Cuore di Piacenza, Gabriella Bonini, della Biblioteca Archivio Emilio Sereni. L’attore Domenico Sannino leggerà brani dalle lettere dello stesso Verdi, mentre Franco Sprega dell’agriturismo Casa della Memoria di Fiorenzuola d’Arda racconterà in una videointervista alcuni episodi della vita di Giuseppe Verdi legati al mondo rurale. L’incontro si svolgerà dalle 9,30 alle 12,30 presso l’Aula 1/a del Padiglione Besta - ex facoltà di Agraria - dell’Università, in via Amendola 2.  
   
   
LA RILEVAZIONE PRECOCE DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA  
 
Trento, 28 ottobre 2013 - Favorire il pieno sviluppo in ambito scolastico delle capacità e delle abilità di apprendimento di tutti i bambini: a questo puntano le nuove “Indicazioni operative per la diagnosi e la certificazione dei disturbi specifici di apprendimento”. Il documento, frutto di una sinergia istituzionale nata dalla collaborazione tra il Dipartimento della Conoscenza, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, gli Enti accreditati e le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia autonoma di Trento, fornisce informazioni utili alle istituzioni scolastiche e formative in merito alle corrette modalità operative e agli strumenti idonei da adottare sia nella rilevazione precoce, sia nel supporto agli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Declinate dai vari soggetti in un’ottica multidimensionale, che comprende sia l’ambito scolastico che sanitario, consentiranno di rispondere in modo migliore e più tempestivo ai bisogni degli studenti Dsa e delle loro famiglie. Con questo strumento sarà inoltre possibile uniformare i criteri e le procedure da adottare in questo delicatissimo ambito del sistema formativo. In attuazione della legge provinciale 14/2011 il Tavolo di lavoro Dsa, istituito con funzioni di coordinamento nell’attuazione degli interventi a favore degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, ha prodotto il documento conclusivo contenente le “Indicazioni operative provinciali per Dsa”. Il documento, frutto di un lavoro congiunto tra il Dipartimento della Conoscenza, Il Servizio Istruzione, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, delinea le modalità ed i tempi di rilevazione precoce dei Dsa nella scuola primaria, il ruolo e le competenze della diverse Istituzioni e professionalità coinvolte e le modalità di collaborazione tra le scuole e i servizi sanitari. Il documento si articola in due parti. La prima contiene le indicazioni operative e gli strumenti utili al fine dell’intervento precoce nell’ambito della scuola. La seconda, relativa all’ambito sanitario, definisce gli standard minimi per la valutazione clinica e diagnostica dei Dsa oltreché, naturalmente, le modalità per la segnalazione ai Servizi Sanitari dei casi sospetti. Inoltre per rendere più omogenea la rilevazione precoce dei disturbi di apprendimento la Provincia da quest’anno scolastico ha attivato una collaborazione con il Centro Studi Erickson che prevede la fornitura di alcuni servizi della piattaforma multimediale Giada. Tra i servizi previsti dall’accordo vi è l’accesso alla piattaforma per la somministrazione delle prove e il caricamento dei risultati, l’elaborazione di un report qualitativo finale e l’attività formativa rivolta agli insegnanti referenti. La prima giornata formativa per i referenti dsa d’istituto è prevista per martedì 29 ottobre 2013 presso il Dipartimento della Conoscenza Aula Magna sud dalle ore 14.30 alle ore 16.30.  
   
   
TRENTO: IL PROGETTO CAMPUS CONTRO IL DISAGIO NELLE SCUOLE  
 
Trento, 28 ottobre 2013 - Nato in forma sperimentale nell’estate del 2008 il progetto “Campus” introduce una serie di metodologie e di dispositivi pensati per dare risposte operative nuove alle forme di disagio adolescenziale nei processi educativi presenti anche nella realtà trentina. Con il provvedimento approvato nella mattinata di oggi, la Giunta ha stabilito di garantire l’attuazione del progetto educativo anche nel corso dell’anno formativo 2013-2014, stanziando un importo di 140.000 euro. Il finanziamento è destinato al proseguimento dei progetti “Campus”già avviati dalle istituzioni formative provinciali e paritarie nel triennio 2010-2013. Le richieste di adesione per l’anno formativo in corso dovranno pervenire al Servizio Istruzione entro il 15 novembre. Per contrastare le forme di disagio adolescenziale riscontrate nei processi educativi e formativi riferiti al contesto scolastico trentino, nell’estate 2008, è nato in forma sperimentale il progetto “Campus”. Volto a sperimentare nuove modalità di organizzazione della scuola per arginare i fenomeni di disagio, di devianza e di violenza, “Campus” è rivolto agli studenti degli istituti formativi provinciali e paritari, alle loro famiglie e ai docenti. A fronte degli esiti positivi già riscontrati nella prassi quotidiana delle singole scuole coinvolte nella sperimentazione e nell’attesa di acquisire i risultati del monitoraggio e della ricerca commissionati al prof. Gustavo Pietropolli Charmet, la Giunta provinciale ha ritenuto opportuno garantire il proseguimento di “Campus” anche nell’anno formativo 2013-2014. Il provvedimento approvato oggi definisce le modalità di finanziamento dei progetti già avviati dalle istituzioni formative provinciali e paritarie nel corso del triennio di sperimentazione (2010-2013). Le proposte di prosecuzione dei singoli progetti dovranno pervenire al Servizio Istruzione entro il 15 novembre 2013. In seguito, un’apposita commissione individuata dal dirigente del Servizio istruzione procederà alla valutazione dei progetti presentati e con un successivo provvedimento disporrà il finanziamento dei progetti valutati positivamente. Il testo integrale della delibera con i relativi allegati si potrà consultare e scaricare sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it da martedì prossimo 29 ottobre 2013.  
   
   
PIANO ANTI SMOG, MARONI: ACCORDO IN 15 GIORNI  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - "E´ stata una riunione molto utile, soprattutto in termini di contenuti. Molti degli spunti raccolti dalla voce dei tanti amministratori intervenuti a questo incontro fanno già parte dei contenuti dell´Accordo di programma che andremo a sottoscrivere, mentre degli altri terremo conto". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel suo intervento di chiusura nell´incontro dedicato al tema ´Azioni per la qualità dell´aria nel bacino padano´, tenutosi a Palazzo Lombardia, cui hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni dell´area della pianura padana e il ministro per l´Ambiente Andrea Orlando. "E´ stato un incontro di aggiornamento - ha precisato il presidente della Regione Lombardia -, per fare un nuovo punto delle situazione sulle azioni da intraprendere per un´azione comune da parte di queste Regioni, per migliorare la qualità dell´aria nel bacino padano. Questa è un´azione comune, che andremo a definire nell´Accordo di programma che sottoscriveremo entro un paio due settimane". Necessità Di Azione Comune Delle Regioni Del Bacino Padano - "Il punto principale - ha insistito il presidente Maroni - è proprio la necessità di un´azione comune di tutte le Regioni interessate, per questo nella lettera di convocazione che abbiamo diramato per l´incontro odierno abbiamo ricordato ´l´imprescindibile necessità di operare su scala macroregionale, indirizzando e coordinando nell´insieme le politiche nazionali e regionali stando le peculiari condizioni oro-morfologiche e meteoclimatiche di questa area´. Le Regioni dell´area del bacino padano devono sviluppare una politica comune per la qualità dell´aria, noi qui in Lombardia abbiamo già adottato un piano regionale per la qualità dell´aria, ma da solo non è sufficiente, perché, evidentemente, non possiamo fermare l´aria che entra ed esce dal nostro territorio al confine regionale. Per questo, vista l´omogeneità del territorio dell´area padana, serve un piano comune tra le Regioni interessate ed è quello che stiamo facendo con questo accordo". Ue Riconosca Specificità Territoriale - "Abbiamo assunto l´impegno per un´azione comune - ha spiegato il presidente - anche per portare questa nostra esigenza di riconoscimento di specificità laddove può essere riconosciuta, ovvero a Bruxelles. Andremo a rivendicare presso la Commissione Ue questa nostra specificità territoriale. Si tratta di un´azione di cui si è parlato in passato, senza ottenere i risultati auspicati, ma ora dovremo impegnarci in questa battaglia, convinti di potercela fare. Tanto più che questa giusta alleanza tra i territori e il Governo, qui rappresentato dal ministro Orlando, è un fatto significativo: si tratta di un´alleanza utile per ottenere questi risultati che ci prefiggiamo, anche presso la Commissione Ue, e rappresenta una novità assoluta rispetto al passato". Fondamentale Condivisione Delle Decisioni - "Prevedibilmente, alcune misure che verranno adottate - ha poi sottolineato il presidente della Regione Lombardia - forse non piaceranno ai cittadini, ma dobbiamo ugualmente intervenire per garantire misure serie ed efficaci, perché, se una cosa è giusta e utile, va fatta senza guardare al fatto che sia gradita o meno e anche in questo senso deve essere fatta un´azione comune tra le Regioni dell´area del bacino padano". Per Finanziare Il Protocollo Lasciare I Soldi Ai Comuni - Infine, di fronte alla richiesta di maggiore risorse da parte degli Enti locali per poter finanziarie le misure contenute nell´Accordo di programma, il presidente Roberto Maroni ha suggerito un alleggerimento ad hoc dei rigidi vincoli del Patto di stabilità. "Per quanto riguarda le risorse per finanziare le misure da adottare la soluzione è semplice - ha concluso Maroni -: basterebbe lasciare ai Comuni virtuosi che hanno ben governato i soldi che hanno avanzato, che nella sola Lombardia ammontano a 8,5 miliardi di euro, soldi che i Comuni potrebbero spendere non per la spesa corrente ma per gli investimenti e per finanziare questo protocollo. Questa sarebbe un´ottima soluzione che risolverebbe i problemi del finanziamento dell´Accordo di programma per la qualità dell´aria, lasciando ai territori la possibilità di utilizzare le risorse che loro hanno a disposizione, per un piano che riguarda la salute dei cittadini". "Basterebbe solo questo - ha concluso Maroni - lasciare alle Amministrazioni locali che hanno governato bene la possibilità di spendere l´avanzo di amministrazione per investimenti. Non per spesa corrente, ma per investimenti per la salute dei cittadini. Si tratta di un piano macroregionale, che richiede uno sforzo economico importante. E su questo tratteremo con il ministro dell´Economia".  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA IN PIEMONTE, IN ARRIVO 22 MILIONI DI EURO GRAZIE A PARCO PROGETTI REGIONE E DECRETO DEL FARE  
 
 Torino, 28 Ottobre 2013 - Il presidente Cota e l´assessore all´Istruzione Cirio: Serviranno a costruire 8 nuove scuole e a metterne in sicurezza piu´ di 90 Nuova boccata d’ossigeno per la messa in sicurezza delle scuole piemontesi: via libera, infatti, a più di 90 interventi su tutto il territorio regionale con un contributo complessivo di 22 milioni di euro, 12,7 stanziati dalla Regione Piemonte sul Parco progetti del Piano Straordinario per l’edilizia scolastica e altri 9 milioni di euro destinati al Piemonte dal Decreto del Fare. “Nei giorni scorsi la Giunta ha liberato le spese degli enti locali piemontesi per la sicurezza scolastica, bloccate fino a oggi dai vincoli del Patto di stabilità – sottolineano il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore all´Istruzione Alberto Cirio - Un tipo di intervento che le Regioni chiedono allo Stato da tempo, senza aver mai ottenuto una risposta concreta. Adesso con queste risorse arriva un’altra importante boccata d’ossigeno, che servirà ad avviare i cantieri per 8 nuove scuole e a metterne in sicurezza più di 90 su tutto il territorio regionale.” Attraverso il Parco progetti della Regione saranno finanziati in tutto 62 progetti, di cui 8 nuove costruzioni (una nell’Astigiano a Baldichieri d’Asti, quattro nel Cuneese a Polonghera, Cherasco, Bagnolo Piemonte e Trinità, una nel Novarese a Dormelletto e due nel Torinese a San Maurizio Canavese e Scalenghe) e altri 54 interventi di messa in sicurezza su scuole già esistenti. Altri 28 progetti saranno finanziati invece con le risorse del Decreto del Fare. Alessandrino: 10 progetti per oltre 2,1 milioni di euro · 7 interventi da 1,1 mln euro con Parco Progetti Regione · 3 interventi da un milione di euro con Decreto del Fare Astigiano: 6 progetti per oltre 1,3 milioni di euro · 5 interventi da 1,1 mln euro con Parco Progetti Regione · 1 intervento da 263 mila euro con Decreto del Fare Biellese: 8 progetti per oltre 1,1 milioni di euro · 4 interventi da 730 mila euro con Parco Progetti Regione · 4 interventi da 385 mila euro con Decreto del Fare Cuneese: 21 progetti per 6 milioni di euro · 16 interventi da 4,2 milioni di euro con Parco Progetti Regione · 5 interventi da 1,8 milioni di euro con Decreto del Fare Novarese: 7 progetti per oltre 1,7 milioni di euro · 5 interventi da 1,2 milioni di euro con Parco Progetti Regione · 2 interventi da 511 mila euro con Decreto del Fare Torinese: 30 progetti per 8,7 milioni di euro · 19 interventi da 4 milioni di euro con Parco Progetti Regione · 11 interventi da 4,7 milioni di euro con Decreto del Fare Vercellese: 4 progetti per 649 mila euro · 3 interventi da 478 mila euro con Parco Progetti Regione · 1 intervento da 171 mila euro con Decreto del Fare Vco: 4 progetti per oltre 760 mila euro · 3 interventi da 410 mila euro con Parco Progetti Regione · 1 interventi da 350 mila euro con Decreto del Fare In allegato la ripartizione del Piano Interventi per provincia  
   
   
BASILICATA: RIDUZIONE RISCHIO SISMICO, OLTRE 35 MLN EURO PER SICUREZZA SCUOLE  
 
Potenza, 28 ottobre 2013 - Studiare in sicurezza e contribuire alla ripresa economica regionale. E’ con questo obiettivo che il Dipartimento Infrastrutture ed il governo regionale della Basilicata hanno definito il “Programma di messa in sicurezza e di miglioramento del patrimonio scolastico regionale”, che può contare su un finanziamento di 35,260 milioni di euro, assegnati alla Basilicata con la delibera Cipe88/2012 “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007/2013”. Per dare pronta attuazione agli interventi, la Giunta regionale ha definito i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse assegnate, che saranno impiegate per la realizzazione di 101 interventi in altrettanti Comuni lucani . L’elenco delle opere da finanziare (in allegato la scheda completa di tutti gli interventi richiesti) è stato definito dopo una complessa e articolata indagine sullo stato di conservazione dell’intero patrimonio scolastico regionale e sul livello di vulnerabilità sismica degli edifici che si è articolata in due fasi: un’attività ricognitiva di tutti gli interventi di ristrutturazione e di manutenzione già finanziati sugli edifici scolastici costituenti il patrimonio scolastico regionale; un riscontro puntuale di tutte le ulteriori istanze di concessione di contributi pervenute negli anni passati al Dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione, aventi ad oggetto l’adeguamento strutturale dei plessi ed il completamento di opere funzionali all’esercizio delle attività scolastiche. In seguito all’indagine sono stati quindi individuati i criteri ed i limiti di ammissibilità per l’assegnazione e la ripartizione delle risorse, attraverso l’analisi delle criticità strutturali, secondo priorità di intervento che tendono a garantire un’equa distribuzione delle risorse sul territorio. Gli interventi ammessi a finanziamento sono finalizzati alla riduzione del rischio sismico su edifici scolastici ubicati in Comuni ricadenti in zona sismica 1, 2 e 3, ma sono anche volti alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, al miglioramento delle condizioni di accessibilità, alla riduzione o all’abbattimento delle barriere architettoniche. Per ciascun Comune della regione è stato previsto un finanziamento fino ad un limite massimo di un milione di euro (ad esclusione delle due città capoluogo e delle Province che sono state inserite in altri programmi di intervento a valere sul “Piano città Matera e Potenza”, “Dl del Fare” e “Piano Poli”). Al fine di ampliare il più possibile il numero delle scuole da mettere in sicurezza, ai Comuni assegnatari di fondi rinvenienti dalle royalties del petrolio, è stato adottato un criterio che prevede la concessione di un finanziamento nella misura massima del 50 per cento del limite concedibile. Una successiva delibera regionale definirà le modalità e i tempi per l’assegnazione dei finanziamenti ai singoli Comuni.  
   
   
INQUINAMENTO DELL’ARIA, INCONTRO CON IL MINISTRO ORLANDO. ENTRO QUINDICI GIORNI SARA’ SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER CONTENERE LO SMOG IN TUTTA LA PIANURA PADANA  
 
Venezia, 28 ottobre 2013 - Si sono incontrati a Milano il 24 ottobre i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni dell´area della pianura padana, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il Ministro per l´Ambiente Andrea Orlando per discutere sulle azioni per migliorare la qualità dell´aria nel bacino padano. “L’incontro è stato molto importante – spiega Maurizio Conte, assessore all’ambiente del Veneto presente alla riunione – perché è servito per affinare le azioni che le Regioni del bacino padano necessariamente devono intraprendere in modo uniforme e comune”. Fra quindici giorni tutte le amministrazioni del nord partecipanti ratificheranno l’Accordo di programma per il contenimento dell’inquinamento, frutto di anni di confronti tecnici e istituzionali e che nasce sotto l’egida di un accordo interministeriale capeggiato dal Ministero dell’Ambiente. L’aspetto principale è rappresentato dall´attività comune di tutte le Regioni interessate e il coordinamento con le politiche nazionali e regionali, tenendo in considerazioni le peculiari condizioni oro-morfologiche e meteoclimatiche dell’area padana. “L’accordo – aggiunge Conte – arriva dopo anni di incontri tra Ministero dell’Ambiente, Regioni e Province autonome del bacino padano, confluiti nel 2012 in un tavolo tecnico che ha redatto le misure nazionali per il miglioramento della qualità dell’aria che comprendono anche gli ambiti in cui dovrà intervenire lo Stato, offrendo un adeguato supporto sia in termini di risorse economiche che di tipo regolamentare e normativo”. Oltre all’azione congiunta delle amministrazioni locali, infatti, l’Accordo prevede dei precisi impegni per lo Stato come: l’approvazione di un pacchetto di misure nazionali per la qualità dell’aria che contenga misure specifiche per il bacino padano, alcune delle quali prioritarie e di breve termine; l’assegnazione di risorse per la qualità dell’aria nel bacino padano e il riconoscimento della specificità del bacino padano al fine di una sua corretta e matura rappresentazione in sede europea, allo scopo di ottenere un contributo straordinario in termini di risorse per interventi infrastrutturali nei diversi settori emissivi.  
   
   
LOMBARDIA. TORRENTE MORLA (BG), PRESENTATO OGGI L´ACCORDO STUDIO FINALIZZATO A INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE  
 
Bergamo, 28 ottobre 2013 - La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il 25 ottobre l´accordo di collaborazione per la redazione di uno studio idrogeologico, idraulico e ambientale del Torrente Morla e delle rogge a esso connesse, finalizzato alla definizione degli interventi di sistemazione idraulica, di riqualificazione ambientale e di manutenzione fluviale. Lo ha reso noto l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che ha presentato il progetto, oggi, presso la Sede territoriale di Regione Lombardia di Bergamo, insieme alla titolare di Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, la bergamasca Claudia Maria Terzi. Fotografia Dello Stato Del Torrente - "Lo studio presentato oggi - ha affermato Beccalossi - è particolarmente importante per condividere tutti i dati e le informazioni oggi in nostro possesso sul bacino del Morla. Queste esperienze, una volta messe a sistema, ci daranno una fotografia puntuale e aggiornata a livello idraulico e idrogeologico del torrente e del territorio da esso attraversato". Il Progetto E I Partner - Il progetto (in partnership tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, i Comuni di Bergamo, Spirano, Comun Nuovo, Stezzano, Zanica, Azzano San Paolo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, di Uniacque S.p.a., il Parco dei Colli) sarà finanziato da Regione Lombardia con 20.000 euro, mentre altri 10.000 verranno dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, che fungerà anche da ente capofila. Qualità Morla Scarsa - "Dai dati al 2012 sulla qualità del corpo idrico del Morla risulta uno stato ecologico ´scarso´, mentre l´obiettivo Ue per il 2015 è ´buono´" ha spiegato l´assessore Terzi. "Lo studio - ha proseguito - servirà anche a individuare il modo migliore per capire quali sono i fattori che creano le criticità e poter quindi avere una base conoscitiva solida per risalire la china in vista dell´obiettivo del 2015. L´approccio integrato e di collaborazione che caratterizza questo studio è l´unico che può garantire un risultato durevole, un po´ come si fa con i Contratti di Fiume che Regione sta promuovendo da tempo". 2,7 Milioni A Bergamo Per Difesa Del Suolo - "L´impegno di Regione Lombardia per presidiare e difendere il territorio – ha sostenuto l´assessore Beccalossi - è davvero straordinario, in considerazione anche delle gravi ristrettezze economiche affrontate dagli Enti pubblici di qualsiasi livello. Lo studio sul Morla si inserisce quindi in una ben più ampia azione, che ci ha tra l´altro visto stanziare meno di un mese fa 2,7 milioni di euro per la realizzazione di dieci opere di prevenzione del rischio idrogeologico in altrettanti punti del territorio bergamasco".  
   
   
ALLUVIONI IN TOSCANA: DANNI PER OLTRE 100 MILIONI DI EURO  
 
Firenze, 28 ottobre 2013 - E´ un quadro sempre più preoccupante quello che emerge dalla parzialissima stima dei danni che il territorio toscano ha subìto in seguito alle recenti alluvioni. Al momento l´ipotesi più attendibile supera i 100 milioni di danni su tutto il territorio regionale. Il quadro è emerso questa mattina presso la presidenza della Regione nel corso della riunione che l´assessore regionale all´ambiente e alla difesa del suolo, Anna Rita Bramerini, ha avuto con i rappresentanti di nove delle dieci province toscane. "Il mio timore – aggiunge Anna Rita Bramerini – è che la stima attuale sia destinata ad aumentare ulteriormente, visto che ciò che emerge è un quadro preoccupante che interessa l´intero territorio toscano. Oggi pomeriggio mi recherò insieme al Presidente Rossi, con il ministro dell´ambiente Andrea Orlando in alcune zone della Mediavalle lucchese per una ricognizione della situazione". Le zone colpite riguardano tutta la Toscana ad accezione di Livorno, con numerose criticità che interessano la Mediavalle lucchese, la Garfagnana, Volterra, le provincie di Arezzo, Firenze, Siena e il bacino dell´Ombrone pistoiese. "Ai danni stimati prima delle piogge del 21 – precisa l´assessore Bramerini – si sono infatti aggiunti quelli degli eventi di ieri. A questo punto abbiamo l´esigenza di avere una prima e il più possibile attendibile stima, che ho chiesto agli amministratori locali di presentare entro martedì. E´ nostra intenzione trasmettere a Roma una cifra coerente perchè ci auguriamo che la riunione del Consiglio dei Ministri della prossima settimana possa già decidere un primo stanziamento". Nel corso dell´incontro è stato deciso che saranno le Amministrazioni provinciali a fungere da raccolta dei dati provenienti dai Comuni e dai Geni civili, sia per quanto riguarda gli interventi da effettuare in somma urgenza e quelli di ripristino che per l´entità dei danni subiti dalle imprese e dai cittadini.E´ stato infine stabilito di mantenere contatti diretti e costanti tra la Regione e i territori colpiti.  
   
   
DALL´UE 155 MILIONI DI EURO PER RISANARE UNA DELLE AREE PIÙ DEGRADATE DI NAPOLI  
 
Bruxelles, 28 ottobre 2013 – La Commissione europea ha approvato il 21 ottobre un investimento di oltre 155 milioni di Eur dal Fondo europeo di sviluppo regionale per risanare una delle aree più svantaggiate di Napoli. Dall´ue 155 milioni di euro per risanare una delle aree più degradate di Napoli Il progetto comprende l´ammodernamento della rete stradale esistente, il miglioramento dell´accessibilità alle infrastrutture e il risanamento di spazi pubblici. L´investimento servirà inoltre a creare oltre 500 posti di lavoro e offrirà nuove opportunità ai 3 milioni e mezzo di residenti dell´area metropolitana di Napoli e alle imprese che operano in questa zona, contribuendo allo sviluppo economico della Campania. Johannes Hahn, Commissario per lo Sviluppo regionale e urbano, che ha approvato questo progetto importante, ha dichiarato "Questo intervento a Napoli è un esempio concreto di come la politica di coesione possa contribuire in modo concreto al risanamento e al rinnovamento di un´area urbana estremamente disagiata. Proprio come prevedono le nuove priorità per il futuro della politica di coesione dell´Ue, con questo progetto rispondiamo a problematiche urgenti di natura urbana, economica e ambientale. L´investimento avrà certamente un impatto molto positivo sia sulle persone che sulle imprese a Napoli e in tutta la Campania." L´investimento rientra nel quadro del programma operativo Campania cofinanziato dall´Ue, alla voce prioritaria "Sviluppo urbano". L´unione europea, tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale, finanzierà circa 155 milioni di euro su un totale di 206 milioni. Si prevede che le componenti principali del progetto saranno operative entro la fine del 2015. Contesto - Si tratta di un "grande progetto" il cui investimento complessivo (Iva inclusa) è superiore a 50 milioni di euro e pertanto è soggetto a una decisione specifica della Commissione europea, mentre altri tipi di progetti sono approvati a livello nazionale o regionale. Il progetto è dedicato all´area portuale "Napoli est" e interessa una superficie di 29 ettari. Sono previsti i seguenti interventi: Sviluppo urbano e rinnovamento ambientale delle vie "Ferraris" e "Brecce a Sant´erasmo". Sviluppo urbano e rinnovamento ambientale di via "Imparato" e realizzazione di un sottopassaggio. Sviluppo urbano e rinnovamento ambientale di via "Brin" (e realizzazione di due sottopassaggi) e di via "Gianturco". Sviluppo urbano e rinnovamento ambientale delle vie "Nuova", "Delle Brecce" e "Di Tocco". Rinnovamento urbano e ambientale dell´asse costiero e rinnovamento del sistema fognario San Giovanni-volla. Intervento fisico e tecnologico per migliorare il livello di sicurezza. Indicatori principali: Area interessata dal rinnovamento: 29 ettari Area interessata dal miglioramento dei sistemi di sicurezza: 2 ettari I principali beneficiari sono gli abitanti dell´area metropolitana di Napoli (3,5 milioni di cittadini in totale). Nel quinquennio 2007-2013 sono stati destinati all´Italia fondi per 29 miliardi di euro a titolo della politica di coesione.  
   
   
UMBRIA, ALLUVIONE 2012, BACINO PAGLIA-CHIANI; A GENNAIO L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI AVVIATI  
 
Perugia, 28 ottobre 2013 - "Entro gennaio saranno conclusi gli interventi avviati per la mitigazione del rischio idraulico del bacino del Paglia-chiani": lo ha annunciato l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, al termine dei sopralluoghi nei cantieri aperti dopo l´alluvione del 2012, a cui hanno partecipato tutti i soggetti del Tavolo di coordinamento tecnico, voluto dalla Regione Umbria proprio per monitorare e gestire unitariamente la progettazione e l´esecuzione dei lavori e per velocizzare la realizzazione delle opere. Ai sopralluoghi erano presenti i sindaci di Orvieto e dei Comuni del bacino del Paglia, rappresentanti della Provincia di Terni, del Consorzio Valdichiana Romana e Val di Paglia e di due Comitati cittadini. Presente, per l´occasione, anche il prefetto di Terni, Gianfelice Bellesini. I sopralluoghi hanno riguardato: i lavori in corso di realizzazione nella zona più colpita dall´alluvione, quella di Orvieto Scalo, dove è si sta provvedendo alla prima sistemazione dell´alveo del Fiume Paglia per ripristinare le condizioni di deflusso precedenti all´alluvione, per un importo di 1 milione 325 mila euro; i lavori per la definitiva mitigazione idraulica dell´area sinistra del Fiume Paglia nella zona di Ciconia, per 570 mila euro, ed il cantiere per il rafforzamento degli argini nella zona di Ponticelli del Fiume Chiani, per un importo di 300 mila euro. "Si tratta di lavori - ha spiegato Rometti - che sono stati progettati e resi cantierabili nel giro di pochi mesi e che rientrano nel più ampio pacchetto di interventi per oltre 13 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione attraverso di diverse fonti di finanziamento. Già nel 2011 - ha ricordato l´assessore - abbiamo messo a disposizione della Provincia di Terni e del Consorzio per la Bonifica della Valdichiana romana e Val di Paglia 2 milioni 300 mila euro per l´esecuzione di opere sul fiume Paglia di mitigazione del rischio idraulico. Nella fase di emergenza post alluvione un milione e mezzo di euro è stato stanziato per gli interventi di somma urgenza necessari al ripristino della funzionalità idraulica dei corsi d´acqua e a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, a gennaio 2013, è stato stilato un programma di interventi che destinava al bacino del Paglia Chiani 1 milione 325 mila euro. Il recente decreto firmato dalla presidente Marini prevede infine che circa un quarto delle risorse messe a disposizione dal Dipartimento della Protezione civile, pari ad 8 milioni e 200 mila euro, andranno a completare gli interventi per la mitigazione del rischio, la sistemazione dell´alveo e opere di laminazione nel bacino del fiume Paglia". "Su questi nuovi interventi - ha detto Rometti -, apriremo un ampio percorso partecipativo con i cittadini perché queste opere possano trasformarsi anche in strumenti condivisi per una rinnovata vivibilità del territorio. L´insieme delle risorse che abbiamo a disposizione sono consistenti, ma devono tradursi, come avvenuto finora, in interventi concreti e tempestivi. Da qui il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei cantieri e l´istituzione del Tavolo di coordinamento che in questi mesi si è riunito più volte proprio per procedere speditamente. Entro la primavera - ha concluso Rometti - contiamo di aver concluso la progettazione degli interventi ancora da realizzare e di aver dato avvio alle opere".  
   
   
SEVESO, DA REGIONE LOMBARDIA PRONTI 10MLN, ASPETTIAMO IL COMUNE  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - "Se non si trattasse di una situazione delicata, all´assessore Granelli, che torna a occuparsi di questo grave problema solo nell´emergenza, verrebbe da chiedere se, prima di lanciare accuse e proclami, si confronta con i colleghi di Giunta Pisapia e Maran. Regione Lombardia, infatti, ha chiesto da mesi, sia al sindaco di Milano, sia all´assessore competente, un incontro per definire l´avvio dei lavori riguardanti la realizzazione delle opere necessarie per evitare l´esondazione del Seveso. Una richiesta, purtroppo, per ora, rimasta vana. A tal proposito ricordo anche che Regione Lombardia ha già reso disponibile, da tempo, un primo finanziamento di 10 milioni di euro da dedicare alla messa in sicurezza della città di Milano". Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, replica così alle dichiarazioni dell´assessore comunale Granelli, in merito ai problemi creati dalla esondazione del fiume Seveso a Milano. "Insieme ad Aipo, l´Agenzia interregionale per il fiume Po - ha proseguito Viviana Beccalossi - abbiamo anche redatto il primo dei progetti che eviterebbe a Milano di trovarsi allagata in caso di forti piogge. Quello che non abbiamo capito è se, alla politica delle chiacchiere, l´assessore Granelli e la Giunta che rappresenta, sono in grado di far seguire atti concreti, come, ad esempio, lo stanziamento di 30 milioni di euro che il Comune di Milano si è sempre detto pronto a mettere sul tavolo per contribuire alla realizzazione delle opere. Anche di queste risorse abbiamo chiesto conto a Maran, senza aver ricevuto alcuna risposta".  
   
   
MALTEMPO: ALLAGAMENTI, CROLLI E FRANE IN TUTTA LA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 28 ottobre 2013 - Il maltempo ha provocato allagamenti, crolli e frane un po´ in tutta la Toscana. Le criticità maggiori si sono verificate in Lucchesia, ma anche nel grossetano, nel livornese, nel pisano. Questo l´aggiornamento della Sala operativa unificata regionale, provincia per provincia: Lucca. Una frana sulla strada provinciale 37 ha di fatto isolato il comune di Fabbriche di Vallico. E´ stato organizzato un temporaneo avamposto medico con ambulanza e attivati volontari con torre faro per l´illuminazione notturna. Nel comune di Bagni di Lucca la località di Limano si raggiunge solo a piedi, con mezzi di emergenza, la parte alta della frazione di Benabbio risulta isolata. Nel comune di Barga sono state evacuate 45 famiglie. Nel comune di Castiglione Garfagnana è isolata una famiglia. Nel comune di Coreglia Antelminelli isolate 10 famiglie, ad altre 6 è garantito il passaggio a piedi per le proprie abitazioni. Nel comune di Stazzema è stata evacuata un´abitazione. Livorno. Qualche criticità per allagamenti a Vicarello e Collesalvetti, superata con l´intervento dei vigili del fuoco e del volontariato. Il Cecina in netta diminuzione. Permane isolato l´abitato di Acqua Salata nel comune di Collesalvetti. Pisa. Situazione più critica in Val di Cecina e Volterra. A Saline di Volterra allagate e inagibili due scuole (ma quando è successo le scuole erano ancora chiuse e i bambini non sono stati coinvolti) e due palestre comunali. Isolati complessivamente 122 residenti (ma le loro abitazioni sono agibili e possono essere raggiunte a piedi). Grosseto. Attivato il servizio di piena (un servizio straordinario per verificare con gli strumenti e visivamente il livello del fiume e la tenuta degli argini, per aprire eventualmente le paratìe e allagare i bacini) per i fiumi Sovata e Bruna, giunti alla fase di allarme 2. Nel comune di Castiglion della Pescaia si è verificata una rottura di circa 15 metri sull´argine del fosso Sestica, provocando allagamenti. Sono state evacuate 3 persone e si segnalano 3 ponti crollati su strade comunali. A Castiglion della Pescaia per domani il Comune ha disposto la chiusura delle scuole. Siena. Nel comune di Buonconvento sono in atto le operazioni di ripulitura. Rimangono evacuate, almeno fino a domani, 25 persone, di cui 22 ospitate da amici e parenti e 3 in strutture ricettive. Resta chiusa la rete ferroviaria Siena-chiusi e Siena-grosseto. Allagata la zona industriale di San Gimignano. La zona di Bibbiano e piena nel comune di Buonconvento risulta isolata dalla rete telefonica. Firenze. Varie criticità in tutta la provincia. In particolare, nel comune di Firenzuola è crollato un ponte. Risultano isolati 10 residenti (che possono comunque raggiungere le proprie abitazioni a piedi). Nel comune di Greve in Chianti 2 famiglie evacuate e ospitate dal Comune. Arezzo. Vari allagamenti in tutta la provincia. Nel comune di San Giovanni Valdarno evacuata una famiglia. Nel comune di Loro Ciuffenna evacuata un´abitazione, come pure nel comune di Pian di Scò. Pistoia. Vari allagamenti e movimenti franosi, in particolare nei comuni montani e di Monsummano Terme, con varie chiusure di strade comunali. Massa Carrara. Allagamenti e frane in vari comuni della provincia, soprattutto nel comune di Podenzana. Prato. Sul territorio provinciale non si registrano criticità, ad eccezione della zona di Montepiano, nel comune di Vernio, dove si sono verificati smottamenti e allagamenti. Cessata anticipatamente (alle 14) l´allerta meteo per la provincia di Massa, prevista fino alle 24 di stanotte. Resta confermata fino alle 24 in tutte le altre province. Previsti temporali e rovesci un po´ in tutta la regione, ma meno violenti rispetto a quelli della notte scorsa. Ancora in leggero aumento (ma sempre al di sotto della prima soglia) i livelli dell´Arno e dell´Elsa.  
   
   
TRENTO: SÌ DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE AL PIANO DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA  
 
 Trento, 28 ottobre 2013 - Sottoscritta presso la sede del Consorzio dei Comuni dal presidente della Provincia autonoma di Trento e dal neo presidente del Consiglio delle Autonomie locali Paride Gianmoena l´intesa sul nuovo assetto della distribuzione dell´energia elettrica disegnato dal nuovo Piano approvato dalla Giunta provinciale lo scorso 27 settembre. Punti cardine del nuovo "Piano della distribuzione di energia elettrica in provincia di Trento", che dopo un lungo iter ha riorganizzato il servizio pubblico di distribuzione dell´energia elettrica sul territorio provinciale dopo il subentro di Set Distribuzione spa ad Enel (1 luglio 2005), è il riconoscimento dell´ambito unico provinciale come ottimale per il servizio di distribuzione dell´energia elettrica e la partecipazione dei Comuni ex-Enel alla compagine sociale di Set Distribuzione Spa. Alla nuova composizione azionaria si arriverà tramite il trasferimento a titolo gratuito ai Comuni delle azioni Set possedute dalla Provincia e la cessione agli stessi Comuni delle azioni di Set detenute dai soci azionisti al 1° gennaio 2007 ad un prezzo di acquisto che sarà indicato, nell´offerta di cessione, in base al valore del patrimonio netto della società. Le modalità tramite le quali dovrà essere raggiunto il nuovo assetto azionario di Set Distribuzione spa a regime costituiranno oggetto di uno specifico protocollo d´intesa tra Provincia, Consiglio delle Autonomie, Set Distribuzione spa e relativi soci che sarà preliminarmente approvato nel corso di una delle prossime sedute della nuova Giunta provinciale che uscirà dalle elezioni provinciali di domenica 27 ottobre.