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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
PETIZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO: RAI E CONFORMITÀ CON NORMATIVE EUROPEE  
 
Strasburgo, 28 ottobre 2013 - La Rai, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo fino al 2015, e il pagamento del canone da parte dei cittadini italiani sono stati al centro dei lavori della Commissione petizioni il 17 Ottobre scorso. Oltre 14.000 le firme arrivate a Bruxelles attraverso le quali i cittadini, guidati dal Comitato per la Libera informazione, hanno chiesto al Parlamento Europeo di avviare una procedura d´indagine per verificare se il sistema televisivo pubblico italiano non sia: 1) in violazione dell´art. 10 Cedu (Convenzione Europea Diritti Uomo e libertà fondamentali) nonché della Carta di Nizza, per la limitazione del diritto di ciascun cittadino "... A ricevere o comunicare informazioni senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche" e in relazione al procedimento di recesso dal servizio pubblico, che prevede la sigillazione dell´apparecchio televisivo, impedendo di fatto di accedere ad altre emittenti; 2) in violazione dell´art. 10 Cedu (Convenzione Europea Diritti Uomo e libertà fondamentali) nonché della Carta di Nizza, per la limitazione del diritto di ciascun cittadino "... A ricevere o comunicare informazioni senza ... Limiti di frontiera" in relazione all´assenza di segnale rilevata e confermata dalla Rai stessa in alcune aree del paese; 3) in violazione dei Carta dei diritti fondamentali dell´Ue, laddove prescrive che tutti i cittadini hanno pari diritti e opportunità, in relazione alla esclusione di cittadini con disabilità visive e uditive, per il numero ridotto di programmi Rai audio descritti e sottotitolati; 4) in violazione delle disposizioni in materia di aiuti di stato, in relazione alla regolamentazione che disciplina la separazione del bilancio, tra parte privata e parte pubblica. Al riguardo è stata prodotta la sentenza di condanna del Consiglio di Stato, che nel 2013 ha affermato l´esistenza di uno squilibrio nel mercato televisivo per aver la Rai impedito agli utenti muniti di decoder Sky l´accesso ai programmi, riservati soltanto alla piattaforma Tv Sat. 5) in violazione della Direttiva sulla tutela dei consumatori per il mancato rispetto delle norme in materia di trasparenza di bilancio. Su tali denunce la Commissione europea ha eccepito l´ostacolo del principio di sussidiarietà, invocando la competenza del governo nazionale e dei relativi organismi di controllo. Dal canto suo la Rai ha documentato in un´articolata relazione la correttezza dei propri comportamenti sulla base della normativa vigente. Sull´assenza di copertura del segnale in alcune aree del territorio nazionale, la Rai ha presentato il proprio piano per porvi rimedio. Decisioni prese dalla Commissione petizioni - I lavori si sono chiusi con la decisione unanime della commissione parlamentare di chiedere: - un´audizione della Commissione di vigilanza Rai; - chiarimenti alle autorità competenti in merito alla legislazione nazionale e al suo mancato adeguamento alle più recenti disposizioni normative europee; - alla Commissione europea (Dg Concorrenza) di fare una verifica sulla proporzionalità tra pubblico e privato e sul conseguente rispetto dei parametri europei e sul perché il canone non sia considerato un aiuto di Stato improprio.  
   
   
EMITTENZA, TORNA IL COMITATO MEDIA E MINORI CATRICALA’, CARDANI, FICO E MENSI ALL’INSEDIAMENTO  
 
Roma, 28 ottobre 2013- Si è insediato , presso gli Uffici del Ministero dello Sviluppo Economico su iniziativa del Viceministro con delega alle Telecomunicazioni Antonio Catricalà- che nella tutela dei più piccoli ha individuato uno degli elementi qualificanti della sua azione- il Comitato Media e Minori. Il Comitato, presieduto dal Prof. Maurizio Mensi, è formato da 15 membri, in rappresentanza di emittenti radiotelevisive, associazioni di utenti e Istituzioni. Dopo i saluti e i messaggi augurali del Viceministro, del Presidente dell’Agcom Angelo Cardani e del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, sono stati avviati i lavori. “E’ un organismo in cui crediamo fermamente – ha spiegato il Vice Ministro Catricalà – Uno dei pochi esempi di controllo delle comunicazioni di massa originato da un sistema di autoregolamentazione, uno strumento divenuto vincolante per tutte le emittenti televisive”. Del resto- ha aggiunto ricordando quanto ribadito di recente dal Presidente della Repubblica- è necessario tutelare i più giovani e la loro formazione dai pericoli presenti nella Rete e nei Media in generale. “I minori- ha affermato il Presidente della Vigilanza Fico- non devono essere trattati dalla tv come consumatori. Dobbiamo proteggerli dal bombardamento di spot. Ed è giusto che questa logica sia applicata anche dalla tv commerciale”. E’ anche in questa ottica che il Comitato ha il compito di assicurare, attraverso un’attività di monitoraggio e di controllo, l’applicazione del Codice di autoregolamentazione “Tv e Minori” e promuovere iniziative di educazione e sensibilizzazione all´uso corretto dei Media, rivolte a scuole, famiglie e al pubblico in generale. Il Presidente del Comitato Mensi, dopo aver sottolineato il ruolo che Internet ha assunto come strumento utilizzato dai minori, ha così sintetizzato la strategia:“Ci sono tre elementi-cardine alla base della ripresa del lavoro del Comitato: la responsabilità di emittenti e famiglie, l’innovazione che ci impone di adeguare le regole al mutato scenario tecnologico e l’educazione dei più piccoli”.  
   
   
IL PRESIDENTE ZAIA OGGI A PALAZZO LABIA A VENEZIA PER GLI STATI GENERALI DELL’INFORMAZIONE DEL VENETO  
 
Venezia, 28 ottobre 2013 - Il presidente della Regione, Luca Zaia, sarà presente oggi a Venezia, alle ore 11.00, presso la sede Rai di Palazzo Labia, agli Stati generali dell’informazione del Veneto, promossi dal Sindacato e dall’Ordine dei giornalisti, insieme al Consiglio regionale del Veneto. Nel salone del Tiepolo, i principali operatori dell’informazione della regione si confronteranno sul tema: “Oltre la crisi, quale futuro?”  
   
   
ISTITUZIONI UNITE PER CHIEDERE RAI EXPO A MILANO  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Due richieste molto concrete: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione presso l´area dell´Esposizione universale del 2015 e il mantenimento di Rai Expo a Milano. Sono quelle avanzate dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante il suo intervento al convegno ´Milano: il futuro passa da Expo´, organizzato alla Camera del Lavoro. Obiettivi sui quali si registra una fortissima condivisione da parte di Istituzioni e parti sociali, ribadite anche nel corso dei numerosi interventi dal palco dell´iniziativa promossa dalla Cgil, alla quale ha partecipato anche il direttore della tv pubblica Luigi Gubitosi. Servono Risposte Immediate - Il governatore si è rivolto proprio al dirigente Rai, chiedendo concretezza e rapidità nel dare risposte alle istanze che provengono dal territorio. "A Milano - ha detto - siamo fatti così. A domande concrete, vogliamo risposte che lo siano altrettanto. Le due richieste contenute anche nel manifesto dell´incontro di oggi, che ho sottoscritto, sono molto precise: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione Rai di Milano presso l´area Expo, che sia tecnologicamente avanzato e adeguato nelle strutture, negli spazi e che superi gli attuali insediamenti ormai obsoleti e insufficienti, garantendo così una reale possibilità di futuro. Secondo: la copertura mediatica dell´evento del 2015, attraverso una struttura che abbia sul territorio il proprio insediamento". Roma È Lontana - "L´expo - ha osservato Maroni - è a Milano, non a Roma. Io penso che sia più facile anche per gli operatori Rai essere qui, perché è qui che ci sarà, prima, durante e dopo l´Esposizione, un´intensissima attività con il coinvolgimento dei territori. Ci sarà il ´fuori Expo´ e molte altre attività collaterali. Roma è lontana, bisogna stare sul territorio, per poter cogliere quanto di buono verrà da questo evento. Expo è un´occasione unica. Vogliamo tutti che in quei sei mesi Milano diventi capitale del mondo". Non Ci Sono Motivi Per Dire Di No - Secondo il numero uno di Palazzo Lombardia "non c´è un motivo al mondo perché la Rai non accolga queste richieste". E, approfondendo ulteriormente sul futuro del Centro di produzione, il presidente ha lanciato una proposta: "A Roma la Rai è Saxa Rubra, cioè fuori, però in centro ha viale Mazzini. Perché allora non replicare lo stesso modello anche qua? Troviamo un palazzo in centro città, che sia sede di rappresentanza, ma facciamo la nuova struttura sul sito Expo, che sarà un´area fornitissima di parcheggi, strutture, strade, mezzi pubblici. E´ il luogo ideale. E naturalmente, come Regione Lombardia, siamo disposti a partecipare alla realizzazione del progetto". Non Possiamo Aspettare - Maroni ha chiesto a Gubitosi "una risposta in tempi rapidi", perché a metà novembre ci sarà la riunione di Arexpo (la società che fra le altre finalità ha quella di occuparsi della destinazione delle aree nel post-expo, ndr), nella quale si dovrà decidere che futuro dare al sito quando l´Esposizione sarà finita". "Dobbiamo muoverci subito - ha esortato - e voglio capire se almeno c´è un interesse da parte della Rai. Chiedo quindi che entro pochi giorni, al massimo il 10 di novembre, viale Mazzini ci dica se vuole realizzare questo progetto". Istituzioni Unite - Il governatore infine ha sottolineato che questa è una battaglia che vede unite tutte le Istituzioni. "Rispetto al passato - ha osservato - oggi, con il Comune di Milano, riusciamo a raggiungere convergenze importanti su molte questioni: sulla Rai, sulla mobilità e Trasporto pubblico locale, spero anche sulle Olimpiadi". "Esiste una più che leale collaborazione fra Regine e Palazzo Marino e non c´è un motivo al mondo perché la Rai non possa dare soddisfazione a queste richieste che - ha ribadito - arrivano congiuntamente dalle Istituzioni, dalle associazioni, dai sindacati, dalle parti sociali della Lombardia". "Questa unità d´intenti - ha concluso Maroni - è una novità importante, che la Rai e il Governo devono tenere in debita considerazione".  
   
   
AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE PER GIOVANI GIORNALISTI  
 
Roma, 28 ottobre 2013 - L´importanza delle parole dell´informazione sull´Europa era al centro del seminario sul giornalismo europeo organizzato dall´associazione Tia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Spazio Europa, l´Associazione stampa romana, Roma Capitale, Provincia di Roma, Regione Lazio e con media partner Euractiv.it. Al via la seconda edizione del corso di formazione per giovani giornalisti - Nell´incontro di oggi si è discusso il ruolo dell´informazione nella costruzione dell´immagine dell´Unione europea. Molto spesso i media presentano l´Europa come un´unione principalmente monetaria e secondo Carlo Fusi, editorialista del Messaggero intervenuto oggi, i media ci ricordano i fallimenti più che le conquiste, con l´effetto di contribuire al diffondersi di una visione negativa dell´Unione. Il giornalista Giampiero Gramaglia, direttore di Euractiv.it, è intervenuto sull´uso improprio delle parole, in particolare sui temi europei, sottolineando quanto l´interesse dei giornalisti nel vendere una notizia possa inquinarne la veridicità. E ha aggiunto: "I giornalisti non devono essere cani da salotto ma cani da guardia del potere". Francesco Tufarelli, del Dipartimento Affari europei della Presidenza del Consiglio, ha ricordato che l´integrazione europea è nata per scongiurare il riproporsi di conflitti bellici, tra l´altro nel 2014 ricorrerà il centenario della Grande guerra, un´occasione per non dimenticare. Sarà anche l´anno del Mediterraneo, con le presidenze consecutive dell´Ue di Grecia e Italia, altra occasione importante alla luce della recente tragedia di Lampedusa. Un´informazione corretta sui temi dell´Unione europea è ancora di là da venire ma secondo Paola Spadara, presidente dell´Ordine dei giornalisti del Lazio, i giornali possono e devono valorizzare gli elementi che potrebbero favorire la coesione fra i paesi membri. Massimo Persotti, del settore Cittadinanza europea alla Presidenza del Consiglio, ha ricordato l´importanza di far comprendere le opportunità offerte dall´Europa: "Molti cittadini non sanno cosa significhi avere la cittadinanza europea e i vantaggi che la nascita dell´Unione europea ha comportato sono dati per scontati." I prossimi appuntamenti sono: 22 Novembre 2013 h.9.30/13 - Come comunicano le Istituzioni Italiane; 20 Dicembre 2013 h.9.30/13 - Istituzioni, fonti di diritto, Europa, economia; 17 Gennaio 2014 h.9.30/13 - Come comunicano le istituzioni europee, http://tiassociazione.Org/    
   
   
GRUPPO ESPRESSO: RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI 2013 IN UN CONTESTO CHE PERMANE FORTEMENTE RECESSIVO, CONFERMA UN RISULTATO POSITIVO: UTILE NETTO A €4,5 MN  
 
Roma, 28 ottobre 2013 - Si è riunito il 23 ottobre a Roma, presieduto dall’Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’espresso S.p.a. Che ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2013 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini. Andamento del mercato - Nel corso del 2013 il perdurare della recessione economica ha avuto significativi riflessi sul settore editoriale, che ha registrato trend negativi sia per quanto concerne la raccolta pubblicitaria che le diffusioni di quotidiani e periodici. Al progressivo ad agosto 2013 gli investimenti pubblicitari hanno mostrato un calo del 15,8% rispetto al corrispondente periodo del 2012 (dati Nielsen Media Research). Tutti i mezzi tradizionali hanno riportato flessioni significative della raccolta: la stampa (-23,0%), la televisione (-14,6%) e la radio (-12,6%). Anche internet, dopo anni di crescita sostenuta, ha registrato una battuta d’arresto (-3,0%, esclusi i motori di ricerca in quanto non rilevati da Nielsen). Per quanto concerne in particolare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, quotidiani e periodici hanno riportato flessioni pressoché analoghe (-22,4% e -24,0% rispettivamente), mentre una significativa differenza si nota tra l’andamento della pubblicità nazionale, che scende del 27,5%, e quello della locale, che registra un calo meno accentuato, -15,8%.Quanto alle diffusioni, i dati Ads (Accertamento Diffusione Stampa, progressivo ad agosto) indicano una flessione delle vendite dei quotidiani del 9,4%. Andamento della gestione del Gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2013 - I ricavi netti consolidati del Gruppo, pari a €524,4mn, registrano un calo dell’11,7% rispetto ai primi nove mesi del 2012 (€594,0mn), come conseguenza della crisi che interessa l’intero settore. I ricavi diffusionali, pari a €215,3mn, mostrano una flessione del 6,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€231,2mn), in un mercato che, come sopra riportato, continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-9,4%). Le performance delle testate del Gruppo sono positive rispetto al mercato. Sulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine 2013/Ii) e Ads (Agosto 2013), la Repubblica si riconferma quale primo quotidiano per numero di lettori medi giornalieri (2,8 milioni) e per copie vendute (edicola, abbonamenti e altri canali di legge). Inoltre la testata ha raggiunto 71 mila abbonati ai servizi digitali (Repubblica+ e Repubblica Mobile), con una crescita del 36% rispetto a fine settembre 2012. Il network dei quotidiani locali, sempre secondo le ultime rilevazioni Audipress, registra 3,1 milioni di lettori medi giornalieri ed, infine, L’espresso è al primo posto tra i newsmagazines con 2,1 milioni di lettori. Complessivamente il Gruppo a fine settembre ha superato i 90 mila abbonati alle edizioni digitali di tutte le sue testate giornalistiche. I ricavi pubblicitari, pari a €288,6mn, hanno registrato una flessione del 15,7% sui primi nove mesi del 2012, in un mercato in calo del 15,8%. Per settore, la stampa registra un decremento della raccolta pubblicitaria del 21,8% (-23,0% per il mercato), con una flessione più accentuata per i periodici e più contenuta per i quotidiani locali. Anche le radio subiscono un calo sensibile, -10,7%, anche se inferiore a quello registrato dall’intero comparto (-12,6%). Rimane positiva, invece, l’evoluzione della raccolta su internet, in crescita dell’1,8%, malgrado la dinamica non più favorevole del mercato (-3,0%). A questo proposito, si segnala l’ottimo andamento delle audience dei siti del Gruppo: essi hanno registrato una media di 3 milioni di unique browser giornalieri, con un incremento del 26% rispetto al valore medio del corrispondente periodo del 2012 (dati Nielsen Site Census e Webtrekk). In particolare Repubblica.it ha registrato un +19%, confermandosi come primo sito di news in lingua italiana, ed i siti dei quotidiani locali un +45%. Come è possibile constatare dai dati riportati, il Gruppo ha registrato in tutti i suoi mezzi andamenti della raccolta pubblicitaria leggermente migliori di quelli del mercato, confermando pertanto il progressivo incremento delle quote di mercato in atto da diversi esercizi. I ricavi diversi, pari a €20,6mn, sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai primi nove mesi del 2012 (€20,5mn). I costi totali registrano una riduzione del 7,8%; escludendo le attività di edizione digitale e televisione digitale terrestre, i cui costi sono in fase di incremento al fine di sostenerne lo sviluppo, si registra un calo del 12,2%, grazie alle misure di razionalizzazione tuttora in atto, in particolare nelle aree industriali ed amministrative. Il margine operativo lordo consolidato è pari a €47,5mn rispetto ai €82,8mn del corrispondente periodo del 2012. Tutte le aree di attività tradizionale registrano una flessione del margine operativo lordo a causa del generalizzato decremento dei ricavi pubblicitari; il calo risulta più consistente per la stampa nazionale (la Repubblica ed i periodici), che è il settore più penalizzato dalla crisi del mercato pubblicitario; i risultati dei quotidiani locali e delle radio mostrano una maggiore tenuta. Il risultato operativo consolidato è pari a €24,0mn rispetto ai €54,3mn del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il risultato netto consolidato riporta un utile di €4,5mn, contro €26,4mn nei primi nove mesi del 2012. La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore miglioramento, passando dai -€108,1mn di fine 2012 ai -€61,7mn del 30 settembre 2013 con un avanzo finanziario di €46,4mn. L´organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine settembre a 2.467 dipendenti. L’organico medio del periodo è inferiore del 4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2012. L’andamento del terzo trimestre conferma le linee di tendenza riscontrate già nel corso del primo semestre. I ricavi netti consolidati sono diminuiti dell’11% con una raccolta pubblicitaria in flessione del 13,5%; i restanti ricavi mostrano evoluzioni in linea con il primo semestre. Il risultato operativo consolidato è pari a €6,2mn a fronte dei €12,2mn del terzo trimestre del 2012; il risultato netto consolidato ammonta a €0,8mn. Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Principali eventi successivi alla chiusura dei primi nove mesi dell’anno e prevedibile evoluzione della gestione. Nel corso dell’ultimo quinquennio l’industria editoriale italiana ha registrato significativi decrementi dei ricavi a causa, principalmente, dell’andamento negativo degli investimenti pubblicitari, che hanno subito la prima drastica riduzione nel 2009 e poi nuovamente e con intensità equivalente nel 2012, periodi entrambi caratterizzati da un’economia in fase fortemente recessiva. Per illustrare quanto precede è sufficiente considerare che, sulla base dei dati Nielsen, gli investimenti pubblicitari nel 2012 sono diminuiti, in termini nominali, del 24% rispetto a quelli del 2007 e gli investimenti sulla stampa hanno registrato, nello stesso periodo, una riduzione del 44%. Alle difficoltà di cui sopra, si sono aggiunte quelle relative alle diffusioni di quotidiani e periodici, interessate non solo dalla generale crisi dei consumi ma anche dal processo di trasformazione digitale. Il 2013 continua a riproporre un’evoluzione estremamente critica sia della raccolta pubblicitaria (-15,8% ad agosto) che delle diffusioni. Peraltro l’evoluzione mensile della raccolta, allo stato, non lascia intravedere alcuna ripresa significativa. Il nostro Gruppo ha superato brillantemente la crisi del 2009, recuperando nel 2011 i livelli di redditività pre-crisi e conseguendo una forte riduzione dell’indebitamento, grazie al processo di profonda ristrutturazione realizzato nel biennio 2009-2010. A fronte della seconda ondata di crisi, manifestatasi nell’ultimo trimestre del 2011 e tuttora in corso, il Gruppo ha messo in atto piani per l’accelerazione dello sviluppo digitale da un lato e per ulteriori riduzioni dei costi dall’altro. Ciò ha consentito di attenuare gli impatti negativi della crisi, registrando nel 2012 risultati positivi in un settore altamente deficitario e conseguendo, anche nei primi nove mesi del 2013, un risultato leggermente positivo. La prospettiva resta comunque molto incerta a causa del perdurare della fase recessiva, che comporta scarsa visibilità sull’evoluzione futura degli investimenti pubblicitari. Per il momento, sulla base dei dati Nielsen, l’andamento nel corso del 2013 sembrerebbe indicare una stabilizzazione degli investimenti pubblicitari ad un livello inferiore di circa il 25% a quelli registrati nel 2011 (il confronto con il 2012, che mette in evidenza una progressiva riduzione del gap, è scarsamente significativo tenuto conto del fatto che nel corso dell’esercizio si era registrata una continua contrazione degli investimenti). Il mantenimento del successo nei prodotti tradizionali, la riduzione dei costi ad essi riferiti, lo sviluppo del digitale e la valorizzazione degli asset televisivi restano le linee guida della gestione del Gruppo. Con riferimento ai costi, tenuto conto della situazione di mercato, il Gruppo ha intrapreso nuove e incisive azioni di riduzione. Con riferimento alla valorizzazione degli asset televisivi, si segnala che ad inizio ottobre il Gruppo ha siglato un accordo relativo ad una possibile integrazione tra le attività di operatore di rete della controllata Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (Timb), controllata da Telecom ltalia Media. L´operazione, grazie all´integrazione di cinque Mux con copertura nazionale (tre derivanti da Timb e due da Rete A) su un´unica piattaforma tecnologica digitale, creerebbe 1´operatore di rete indipendente leader in Italia.  
   
   
APPROVATA LA NUOVA LEGGE PER IL CINEMA LA REGIONE LAZIO VUOLE VALORIZZARE QUESTA RISORSA. COME? CON LA SEMPLIFICAZIONE PER L´ACCESSO AI FONDI E LA FORMAZIONE DEI GIOVANI NELLE SCUOLE  
 
 Roma, 28 ottobre 2013 - Approvata la nuova legge per il cinema. Vogliamo ridare centralità a questo settore così importante per l’economia del territorio. E’ stato inoltre cancellato il Centro regionale per il cinema e l’audiovisivo: risparmiamo circa 2 milioni di euro all’anno che investiremo per far crescere il settore. La Regione rientra così nella Film Commission. L’accesso ai fondi viene semplificato. L’obiettivo è anche quello di agevolare l’ingresso dei giovani in un mondo tanto affascinante quanto difficile. Formazione a scuola. Saranno svolti corsi di formazione nelle scuole per gli studenti. “Questa nuova norma è una notizia importante per un settore che vogliamo torni ad essere motore dell’economia del nostro territorio”, ha detto il presidente Nicola Zingaretti. Per Lidia Ravera, assessore alla Cultura, “si va verso la giusta rotta, per attirare un maggior numero di produzioni nel Lazio. Maggiore attenzione è stata prestata all’innovazione tecnologica, alla distribuzione, alla dislocazione delle sale, alle opere prime, ai film che secondo la normativa europea, vengono definiti difficili”.  
   
   
LOMBARDIA: ABBAZIE CUORI DELLA CULTURA DEL TERRITORIO  
 
 Milano, 28 ottobre 2013 - "La Strada delle abbazie è un progetto culturale della Provincia di Milano che coniuga fede, storia, arte, enogastronomia, promuovendo e valorizzando il territorio". L´ha detto Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, visitando le Abbazie di Mirasole a Opera e Chiaravalle a Milano, dove era presente anche il presidente Roberto Maroni, sempre attento al mondo delle culture del territorio. Alle visite hanno preso parte numerose autorità locali, tra cui gli assessori della Provincia di Milano Stefano Bolognini (Turismo) e Luca Agnelli (Agricoltura), oltre al sindaco di Opera Ettore Fusco. Arte Legata Alla Fede - L´arte è legata alla fede - ha spiegato l´assessore Cappellini - e questo percorso, che unisce le sette abbazie della provincia di Milano, con la presenza dei monaci, è un grande valore culturale e territoriale, che Regione Lombardia vuole sostenere sia in chiave Expo sia per il dopo Expo". Mettere La Cultura A Sistema - "Proprio pensando alla grande Esposizione del 2015 - ha aggiunto l´assessore - dobbiamo sempre di più mettere la cultura a sistema e lavorare per coinvolgere quanti più soggetti possibile, per far conoscere, promuovere e valorizzare le abbazie del territorio milanese, un simbolo importante del territorio e che rappresentano solide basi per i progetti culturali futuri". Due Gioielli Che Raccontano Il Territorio - "Mirasole e Chiaravalle - ha concluso l´assessore Cappellini - sono due autentici gioielli, che raccontano storie di arte e di fede, rappresentano tesori e vetrine di prim´ordine per Milano e la Lombardia in chiave Expo, ma, soprattutto, sono pietre vive, che raccontano il nostro passato e le nostre radici e, come dice sempre il presidente Maroni, devono essere valorizzate e promosse guardando alle nuove generazioni". Occasione Di Cultura - "La proposta della ´Strada delle Abbazie´ - ha detto l´assessore provinciale Bolognini - si propone come occasione di promozione dell´arte, della cultura, della gastronomia e delle tradizioni culturali, per le quali ci fa piacere registrare la forte attenzione di Regione Lombardia". Morimondo Gioiello Da Scoprire "Il mio Assessorato itinerante ´Culture in cammino´ ben si sposa con il progetto della ´Strada delle abbazie´, perché finalizzati entrambi a promuovere il territorio e i suoi beni culturali" ha ribadito a Morimondo (Milano) Cristina Cappellini. Itinerari In Funzione Expo - "Molti beni culturali lombardi - ha continuato l´assessore - non sono conosciuti e apprezzati come meriterebbero e l´obiettivo di ´Culture in cammino´ è anche quello di dare loro maggiore visibilità, facendoli conoscere a un pubblico sempre maggiore. Tutto questo pensando al volano che potrà essere Expo 2015 e all´importanza di predisporre itinerari turistici che restino anche dopo Expo e che portino più turisti, anche lombardi, a visitare le nostre abbazie milanesi". Regione Attenta - "La stessa presenza, a Chiaravalle, del presidente Maroni - ha concluso Cappellini - rimarca quanto la Regione sia attenta al mondo culturale lombardo, alla difesa dei tesori del territorio e alla loro promozione, perché abbiano la visibilità che meritano, attraverso itinerari speciali tra arte, fede e natura, ben rappresentati dalla ´Strada delle abbazie´, di cui oggi abbiamo assaporato alcune tappe".  
   
   
MILANO - 270 MILIONI L´ANNO LA SPESA DEI MILANESI TRA LIBRI E RIVISTE  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Sono circa 3.800 mila le imprese attive a Milano nel 2013 nei settori legati alla stampa e all’editoria e pesano il 56,8% del totale lombardo e il 12,7% di quello italiano. Si dividono tra stampa e riproduzione di supporti registrati (1.881 imprese) e attività editoriali specializzate (1.884 imprese, il 18,3% nazionale, quasi una su cinque tra quelle attive in Italia nel settore). Un comparto che impiega quasi 24 mila addetti, di cui 15 mila nella editoria specializzata, e ha prodotto nei primi sei mesi dell’anno 118,6 milioni di esportazioni, circa il 19% di tutto l’export italiano del settore. E leggere a Milano va di moda: le spese delle famiglie milanesi tra libri (esclusi i testi scolastici), giornali e riviste hanno sfiorato nel 2012 i 270 milioni di euro. Emerge da elaborazioni della Camera Commercio di Milano su dati registro imprese e Istat 2013 e 2012 e dall’indagine 2013 sui consumi delle famiglie milanesi della Camera di Commercio di Milano, in occasione della presentazione di Bookcity Milano 2013. “La cultura – ha dichiarato Alberto Meomartini, vice presidente della Cdc di Milano – rappresenta un elemento importante per la qualità della vita di una città ma diventa anche un elemento di promozione del territorio a livello nazionale ed internazionale. Bookcity è un evento fortemente innovativo che coinvolge attivamente editori, istituzioni, scrittori e lettori e ribadisce il ruolo di Milano come capitale dell’editoria”.  
   
   
NUOVO POLO BIBLIOTECARIO A BOLZANO: VIA LIBERA DA PROVINCIA E COMUNE  
 
Bolzano, 28 ottobre 2013 - La firma di Provincia e Comune di Bolzano ha suggellato il 23 ottobre l´accordo patrimoniale che getta le basi per la realizzazione del nuovo Polo bibliotecario: sull´area tra le vie Diaz, Longon e Combattenti riunirà sotto un unico tetto, in una struttura moderna e funzionale, le biblioteche provinciali "Claudia Augusta" e "Teßmann" e la Biblioteca civica. Il polo sarà pronto in 5 anni. Un passaggio importante per la cultura, per la convivenza e per Bolzano: a Palazzo Widmann il presidente della Provincia ha ricordato che il polo bibliotecario faceva già parte dell´accordo di coalizione, "ci aiuta a riconoscere il segno dei tempi, a lavorare assieme e a dare al capoluogo la giusta connotazione, perché non sempre per Bolzano è stato fatto ciò che si doveva." "Accanto alla funzione primaria di punto di riferimento per libri, media e informazioni, "il Polo bibliotecario assumerà il ruolo di centro di formazione e cultura all´avanguardia che lavora a stretto contatto con altre istituzioni culturali e formative. Sarà inoltre un luogo di aggregazione per tutti i gruppi linguistici, perché alla gente non interessa sapere chi è il direttore o come è composto il Cda, ma piuttosto che il servizio funzioni bene, che l´offerta culturale sia elevata e gli spazi adeguati. Cosa che attualmente le biblioteche non sempre possono garantire", ha ribadito Durnwalder . Il Presidente della Provincia e il sindaco di Bolzano Spagnolli hanno quindi firmato la convenzione patrimoniale che sta alla base del progetto: il Comune di Bolzano cede alla Provincia il diritto di superficie e si farà carico dei costi di progettazione e costruzione della nuova struttura. Come contropartita, il Comune riceverà, a costruzione ultimata, un diritto reale d´uso del 33% dell´edificio. I costi sono stimati in circa 70 milioni di euro, struttura pronta fra il 2017 e il 2018. La firma odierna consente alla Provincia di ottenere la concessione edilizia per iniziare i lavori di demolizione di parte del vecchio edificio (entro l´anno la gara per i relativi lavori) e di avviare i successivi sondaggi archeologici. Le associazioni attualmente insediate nell´ex Pascoli - ha ricordato il direttore del Dipartimento lavori pubblici Josef March - potranno essere trasferite nella parte dell´edificio che non viene toccata (che non è solo la facciata, perché restano disponibili ampi spazi su vari livelli) a meno che il Comune non trovi un´altra soluzione. Durnwalder è tornato anche sulla gestione della futura struttura: il gruppo di lavoro tecnico con i direttori delle biblioteche coinvolte e i funzionari pubblici è chiamato ad affrontare tutte le questioni specifiche del sistema bibliotecario e della sua organizzazione, mentre le questioni prettamente politiche che accompagnano un´opera di questa valenza - ad esempio la gestione o il Cda - dovranno essere demandate a una commissione di rappresentanti politici di Provincia e Comune. L´assessore provinciale alla cultura italiana ha sottolineato che il polo è "un progetto strategico in previsione della candidatura a Capitale europea della cultura nel 2019. Ringraziamo chi ci ha creduto perché è un passo avanti importante per il futuro di questa terra." Gli ha fatto eco l´assessore alla cultura ladina e ai lavori pubblici ricordando che "parliamo di 118mila metri cubi, ma questa struttura va oltre i semplici muri: è il più bel messaggio culturale lanciato dalla Giunta provinciale in questa legislatura." Il progetto è stato poi illustrato dall´architetto bolzanino Christoph Mayr Fingerle, vincitore nel 2006 dello specifico concorso. Il progetto è stato successivamente rielaborato per rendere possibile la conservazione dell´are di ingresso principale, della facciata e della scalinata di accesso alla scuola Pascoli. Prevede due piani interrati e cinque piani fuori terra, la superficie lorda ammonta a 27.040 mq. Il nuovo Polo bibliotecario offrirà contemporaneamente "vecchi" e "nuovi" media, dando agli utenti di tutte le età e di diversa madrelingua la possibilità di usufruire di libri, media e materiale informativo di ogni genere per accrescere la propria conoscenza, studiare, divertirsi. Sul piano della suddivisione del lavoro, la biblioteca provinciale italiana, quella tedesca/ladina e la biblioteca civica di Bolzano garantiscono un servizio completo al cittadino: da un lato come cosiddetta public library per il capoluogo, dall´altro come biblioteca universale, di studio e ricerca, per tutti i gruppi linguistici e l´intero territorio altoatesino. Un tesoro particolare è rappresentato dal patrimonio letterario locale, raccolto e conservato nel Polo bibliotecario per le future generazioni. Al piano terra sono previsti l´ingresso principale, l´area distribuzione e restituzione dei libri, il reparto bambini e giovani, la zona per la lettura dei giornali, la Caffetteria e il Centro informazioni. Nei tre piani superiori sono previsti gli spazi per ogni tipo di media. All´ultimo piano l´amministrazione. Il Polo bibliotecario rispecchia anche il vertiginoso sviluppo dei media nell´epoca di Internet e permette agli utenti di trovare facilmente e in uno stesso luogo - oltre ai libri - numerosi altri prodotti e supporti tecnologici nelle tre lingue, come ad esempio: pubblicazioni e riviste, media elettronici, letteratura, compresa quella popolare e scientifica, materiale per bambini e ragazzi. L´offerta realmente disponibile di media (2 milioni di numero) viene completata da informazioni in digitale (banche dati, web), e dal collegamento con il servizio di prestito nazionale e internazionale. Un buon terzo del patrimonio (550mila media) viene messo a disposizione del visitatore, che ne ha libero accesso. In spazi ampi, luminosi e piacevoli trova tutte le occasioni per apprendere, fare ricerca, leggere, sfogliare e scoprire. Il Polo bibliotecario sarà la struttura più completa del suo genere in Alto Adige e diventerà quindi il "cuore" della rete delle biblioteche locali.  
   
   
CULTURA. DAL 21 AL 24 NOVEMBRE TORNA BOOKCITY MILANO, EDIZIONE 2013  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Dopo lo straordinario successo di pubblico della passata edizione, torna dal 21 al 24 novembre 2013 Bookcity Milano 2013, manifestazione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dal comitato promotore Bookcity composto da Fondazione Rizzoli Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, con il contributo di Camera di Commercio di Milano e Aie (Associazione Italiana Editori), con il sostegno di Ali (Associazione Librai Italiani), Lim (Librerie Indipendenti Milano) e Aib (Associazione Italiani Bibliotecari). Per il secondo anno l’iniziativa si avvale del partenariato di Eni e Intesa Sanpaolo, a cui si aggiunge il contributo di Fondazione Cariplo e Expo 2015, il sostegno di Generali, Swatch, Pan Image, Fpe, Alessi, Comieco, Car2go, Somma, oltre a un considerevole gruppo di aziende che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. “La prima edizione di Bookcity Milano ha confermato il ruolo della nostra città quale capitale nazionale dell´editoria, ha portato alla luce la grande passione dei milanesi per i libri e la lettura e ha conquistato un successo che ha avuto echi in tutta Italia. - ha detto l´assessore alla Cultura Filippo Del Corno - Con questa seconda edizione vogliamo radicare ancora di più nel Dna di Milano la vocazione alla lettura e valorizzare la sua capacità artistica e imprenditoriale di rinnovarsi, creando e proponendo paradigmi per un nuovo modo di ´fare cultura´ nel nostro Paese. Anche questa edizione ha il suo cuore nel Castello Sforzesco, che proprio per l’occasione esporrà uno dei suoi tesori più preziosi: il Codice Trivulziano, manoscritto di Leonardo da Vinci, visibile per i tre giorni di Bookcity Milano in Sala del Tesoro. Tuttavia quest’anno il programma si ramifica ancora di più in città, diffondendosi in maniera virale in tanti spazi pubblici e privati e allungandosi fino alla Rotonda di via Besana lungo una ideale ‘Via della Lettura’ che coinvolgerà nuovi spazi e nuove proposte. Un appuntamento che ´si allarga´ in tutta la città. E che la ´allarga´.” Bookcity Milano è un progetto collettivo, dedicato al libro e alla lettura, con quattro giornate di programmazione e un cartellone ricco di eventi con più sedi e poli tematici rispetto all’anno scorso. Il Castello Sforzesco resterà il centro pulsante di Bookcity con incontri, reading, e animazioni. Tra le tante novità una Via della lettura, che partendo proprio dal Castello si svilupperà come percorso dedicato alla lettura, lungo via Dante (Piccolo Teatro Paolo Grassi), piazza Cordusio, Loggia dei Mercanti, Piazza Duomo, Università degli Studi, Biblioteca Sormani, per arrivare fino alla Rotonda di via Besana. Oltre ai 600 eventi previsti in diversi spazi della città, tra cui biblioteche e librerie, luoghi deputati alla lettura e al libro e spazi insoliti, Bookcity Milano 2013 prevede diversi progetti speciali, alcuni di questi attivi da tempo sul territorio, come l’articolato progetto Bookcity per le scuole, che coinvolge 940 classi di 200 scuole proponendo laboratori di editoria, ebook, booktrailer e attività di redazione. Ci saranno inoltre altri eventi importanti come gli incontri di lettura/terapia negli ospedali milanesi e i percorsi di lettura e scrittura nelle carceri milanesi. I luoghi di Bookcity Milano, saranno molteplici e distribuiti in modo capillare nella città; molti sono veri e propri poli tematici, destinati al dialogo su temi specifici: Acquario Civico (Forum Città Mondo), Arena Civica (Sport), Biblioteca Sormani, Sala del Grechetto, Sala Conferenza di Palazzo Reale (Mestieri del libro), Casa di riposo Giuseppe Verdi (Giuseppe Verdi), Fabbrica del Vapore (Design), Rotonda di Via Besana (Bambini), Fondazione Adolfo Pini (Filosofia), Sesto San Giovanni – Villa Mylius (Lavoro), Istituto dei Ciechi, Società di Incoraggiamento d’Arti e Mestieri (Narrativa e Saggistica), Fondazione Piero Portaluppi (Economia), Museo Civico di Storia Naturale (Scienze), Museo del Risorgimento (Storia), Università degli Studi, Archivio di Stato (Giustizia), Palazzo Greppi (Storia - Seconda Guerra Mondiale), Castello Sforzesco – Sala della Balla (Poesia), Teatro dal Verme (Musica), Palazzo Morando (Noir e Fantasy), Palazzo Reale (Autunno Americano), Palazzo Serbelloni, Fondazione Ferré (Moda), Piccolo Teatro Grassi chiostro e Teatro Franco Parenti sala 3 (Teatro - Cinema - Spettacolo), Società Umanitaria (Cibo e cucina), Teatro dal Verme (Musica), Villa Necchi Campiglio (Verde). Durante Bookcity Milano, la città sarà animata da innumerevoli iniziative dedicate al libro e alla lettura; in una maratona di lettura nel metrò, i gruppi di lettura delle biblioteche comunali milanesi invaderanno il metrò in compagnia dei clown dell’Associazione Culturale La Fabbrica dei Clown; le vie parlanti, grazie a una straordinaria compagnia di attori, proporranno un percorso di riscoperta dei grandi poeti italiani Ariosto, Petrarca, Boccaccio, Leopardi, Carducci nelle vie che la città di Milano ha loro dedicato; i racconti di cronaca nera, delitti e grandi misteri verranno “strillati” dalle edicole della città; nelle Storie in taxi, uno scrittore a bordo di alcuni taxi, in particolare quelli del Radio Taxi 4000, per il tempo della corsa leggerà al cliente alcune pagine del suo ultimo romanzo. Eccezionalmente in occasione di Bookcity Milano, dal 22 novembre al 1 dicembre 2013, nella Sala del Tesoro al Castello Sforzesco, sarà esposto l’originale del Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci. Il prezioso manoscritto sarà visibile e, virtualmente, anche consultabile grazie al prototipo della postazione interattiva per lo sfogliamento digitale del Codice: un progetto che il Comune di Milano ha realizzato in Biblioteca Trivulziana grazie al sostegno di Bank of America Merrill Lynch. Sempre al Castello, Uomini libro leggeranno e interpreteranno in una lettura collettiva alcune lettere d’amore scambiate fra personaggi della letteratura, dell’arte, della cultura; la Torre del Carmine s’aprirà al pubblico, per ospitare quattro letture giornaliere in programma sabato e domenica. E ancora, visite guidate alle Merlate e l’iniziativa Paroliamo, una sfida per trovare più parole possibili tra le tante lettere disseminate al centro del Cortile, mentre il Castello risuonerà di voci di poesie, frammenti letterari, effetti sonori per il pubblico di passaggio. Ci sarà un video-box installato nei cortili del Castello, dove i partecipanti verranno invitati a lasciare un loro messaggio e una rassegna stampa mattutina fatta dal vivo da noti giornalisti alla caffetteria di Bookcity. Nell’animata ‘Via della lettura’ sarà presente una mostra fotografica con immagini di grandi scrittori nelle finestre delle facciate di alcuni dei più prestigiosi edifici; lo spazio Agorà Expo ospiterà un laboratorio di ricerca, confronto e innovazione su uno dei temi fondamentali per la nostra vita e il futuro del nostro pianeta: l’alimentazione. Expo 2015 sarà a Bookcity con un assaggio dei temi e dei progetti legati alla prossima Esposizione Universale, che dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 porterà Milano al centro del mondo. All’interno del Castello Sforzesco vi sarà uno spazio interamente dedicato e un programma di incontri, laboratori e giochi, per una prima degustazione delle grandi storie che ruotano attorno a Expo 2015. Da segnalare ancora: Seat connection game, una caccia al tesoro giocata sul web, tramite smartphone e in città; un Torneo di calcio fra scrittori, editori, librai, bibliotecari curato da wuz.It con una formula particolare per le modalità di ingresso: un libro sarà il prezzo del biglietto d’ingresso. Il titolo che si deciderà di donare, assieme a tutti quelli che verranno portati dagli altri spettatori, andrà a costituire un fondo librario a disposizione delle Scuole di Milano. Radio2 e Radio3 saranno a Bookcity con una postazione in diretta dall’Urban Center del Comune di Milano. Gli appuntamenti di Bookcity Milano sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, salvo diversamente indicato. Sito: www.Bookcitymilano.it  twitter: @Bookcitymilano - #Bcm13 | facebook: Bookcity Milano  
   
   
DANTE: DAL PROTOCOLLO LOCALIZZATIVO UN PROGETTO PER L´INNOVAZIONE NELL´EDITORIA  
 
Firenze, 28 ottobre 2013 - Un progetto innovativo nel campo editoriale, per rendere più competitivo un gruppo editoriale storicamente insediato nell´area fiorentina che, grazie ad un investimento in un settore avanzato come quello dell´editoria digitale, apre la strada a nuovi importanti sviluppi. Tutto questo è D@nte (Digitalizzazione avanzata mediante nuove tecnologie), a realizzarlo è un raggruppamento temporaneo di imprese di cui è capofila Giunti Editore spa, nell´ambito del protocollo localizzativo sottoscritto alla fine del 2011. L´intesa prevede, da parte della Regione Toscana, un finanziamento di circa 3 milioni e 500 mila euro a sostegno di un investimento complessivo di oltre 9 milioni, per la realizzazione di nuove tecnologie editoriali digitalizzate. Oggi D@nte è in dirittura d´arrivo e ha già consentito il consolidamento di una nuova filiera toscana, fatta di piccole e medie imprese hi-tech e di servizi avanzati, specializzata nell´editoria digitale e nei nuovi servizi per la scuola, creando così le premesse per ricadute positive anche sul fronte dell´occupazione. Del raggruppamento temporaneo di imprese (Rti D@nte) fanno parte oggi sei aziende: oltre alla capofila Giunti Editore spa, Giunti scuola srl, Touring Editore srl, Hyperborea srl, Centrica srl, Cubit scarl. Il progetto si propone di dare concretezza ad un ripensamento radicale della progettazione editoriale, attraverso l´utilizzo di tecnologie digitali per l´editoria in modo da affrontare il mercato con nuovi formati, nuovi canali, nuovi modelli di distribuzione e vendita. "L´investimento – spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – favorirà il rilancio competitivo dell´azienda che potrà mantenere così la propria posizione di leadership sul mercato. Non c´è dubbio infatti che l´editoria, al cospetto delle novità apportate dalle nuove tecnologie, per sopravvivere dovrà saper cogliere, in tempi rapidi, la sfida dell´innovazione. Questo progetto costituisce un´opportunità". In particolare D@nte ha già permesso di coinvolgere una serie di piccole e medie imprese toscane dell´hi-tech, in particolare di costituire legami con il polo tecnologico di Navacchio, rappresentando così un valore aggiunto per l´economia regionale in una fase particolarmente delicata che richiede, in tutti i settori, di premere l´acceleratore sull´innovazione e sui processi di cambiamento a tutti i livelli. "Il progetto è una buona notizia anche per l´occupazione – dice Simoncini - perchè il protocollo localizzativo è uno strumento che prevede, fra l´altro, la permanenza della realtà produttiva sul territorio per almeno 5 anni, pena la revoca dei finanziamenti.Un modo per legare l´impresa al territorio e dare garanzie ai lavoratori". I protocolli localizzativi sono una procedura negoziale che la Regione ha inaugurato nel 2009 con l´intento di trovare partner con i quali condividere obiettivi specifici, ritenuti rilevanti per lo sviluppo dell´economia regionale. Il bando aveva una dotazione complessiva iniziale di circa 15 milioni di euro, che sono stati interamente assegnati. "E´ uno strumento che ha dato i suoi frutti – conclude l´assessore – tant´è vero che, anche nella legge 38 abbiamo inserito una misura analoga, i protocolli di insediamento, il cui disciplinare di attuazione è appena stato approvato dalla giunta e che saranno operativi a partire dal 2014, una volta approvato il bilancio regionale".  
   
   
TRA CARTA E DIGITALE, TRE WORKSHOP (GRATUITI) A CURA DI AIE PER UNIVERSITARI E INTERESSATI IN OCCASIONE DI BOOKCITY (MILANO, 21-24 NOVEMBRE). E PER LA PRIMA VOLTA UNA LETTURA AL BUIO, CON GRANDI PROTAGONISTI, ALL’ISTITUTO DEI CIECHI. GRAZIE A LIA  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Alla scoperta della Milano delle nuove opportunità e delle nuove professioni editoriali. Il capoluogo lombardo è diventato tra Xix e Xx secolo la capitale dell’editoria italiana ma anche una città in grado di offrire ai giovani percorsi e opportunità formative (la Scuola professionale tipografica Giuseppe Fumagalli, la Scuola del libro presso la società Umanitaria) per la nascente, moderna, industria del libro. E’ ancora così: Milano si conferma la capitale del libro e dei lettori. Qui si legge ben di più della media nazionale (il 53,9% rispetto al 46% della media italiana), qui si stampano e si distribuiscono oltre il 40% dei libri cartacei italiani, qui si pubblicano oltre un terzo dei titoli complessivi italiani (il 31,7% per la precisione). “Per questo – ha spiegato il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) Marco Polillo - abbiamo scelto di riprendere in occasione di Bookcity e in un momento di cambiamento nei modi di essere editore e di trasformazione nelle figure, il filone formativo, proponendo un set di incontri che ruotino attorno alle nuove professioni e ai nuovi modi di intendere il libro. Milano è ancora una città all’avanguardia sotto il profilo editoriale”. Tre incontri-workshop gratuiti, rivolti a universitari, appassionati, curiosi, per conoscere il futuro del mestiere dell’editore, tra nuove figure professionali, nuovi modi di intendere la grafica, nuove forme per il libro. E ancora un quarto appuntamento, imperdibile, a cura del progetto Libri Italiani Accessibili (Lia): un reading al buio degli autori Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio e dell’editrice Emilia Lodigiani, che, alternandosi alla lettura con altrettanti lettori non vedenti, renderanno le parole dei loro ultimi libri le vere protagoniste nel buio. Per partecipare agli incontri è sufficiente iscriversi con una mail a bookcity@aie.It (specificando a quale dei 4 appuntamenti) entro il 18 novembre. Ecco gli appuntamenti nel dettaglio. Copertine a prova di store – in programma giovedì 21 novembre, alle 14.30 al Politecnico di Milano (Aula Castiglioni - via Durando 10) - è un vero e proprio workshop professionale. Al centro, quali sono gli elementi che rendono appetibile una copertina? In libreria, ma anche in uno store on line? Secondo quali criteri si progetta il layout di una collana? Quali sono le differenze tra progettare una copertina di carta e una cover di bit? Ne parleranno, moderati da Giovanni Peresson (Aie), Gianmarco Senatore (Aie), Margherita Pillan (Scuola di Design, Politecnico di Milano), Mario Piazza (46xy comunicazione visiva), Giulia Ichino (Editor fiction italiana per Mondadori) e Giacomo Callo (art director Mondadori) . Designing interaction. Quando i libri diventano App, in programma giovedì 21 novembre, alle 18.30 allo Ied – Istituto Europeo di Design (Aula Magna S10 - via Sciesa 4). Un workshop con al centro un solo interrogativo: se i libri si scaricano sui tablet, e le copertine diventano icone, come si deve riprogettare la grafica di ebook e app editoriali per catturare l’attenzione del lettore? Ne discuteranno, moderati da Cristina Mussinelli (Aie), Lorenza Negri e Caterina Pinto (Boombang Design), Dario Albini (Studio Atabaliba), Antonio Misseri (La Vita Nova – Sole24ore), Barbara Corti (Condè Nast) e Luca Infante (Infante Corporation). Reading al buio (a cura del progetto Lia) – in programma sabato 23 novembre, alle 11 e alle 12 all’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7, Sala Stoppani). Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio, Emilia Lodigiani e altre voci si alterneranno in due reading successivi in cui vere protagoniste saranno le parole, che escono a sorpresa dal buio. Brani di libri letti a viva voce dai propri autori e da altrettanti lettori non vedenti all’Istituto dei Ciechi di Milano: per il pubblico, immerso nell’oscurità, sarà l’occasione per sperimentare un nuovo modo di leggere. E “vedere” una storia prendere forma nel buio. Chi è il Readers community manager? Nuove professioni alla prova del Web, in programma domenica 24 novembre, alle 10 a Palazzo Reale (Sala conferenze dell’Assessorato alla Cultura): una panoramica su alcune delle nuove figure legate al mondo dell’e-book e dell’editoria digitale che il Web sta iniziando a delineare. Digital content curator, Readers community manager, Self publishing consultant: in cosa consiste il loro lavoro, quali percorsi di studio e professionali intraprendere, quali competenze avere, sulla rete e fuori? E soprattutto: qual è la domanda delle case editrici e dell’industria dei contenuti per queste nuove figure? Ne parleranno Andrea Bongiorni (Wepub), Luca Conti (Simplicissimus Book Farm), Anna Lionetti (mEdra), Letizia Sechi (autrice Apogeo), Barbara Sgarzi (consulente in social media e digital writing) e Giovanni Peresson (Aie).  
   
   
BOLZANO, NUOVA LEGGE SU PUBBLICI SPETTACOLI E SICUREZZA: CIRCOLARE A TUTTI I SINDACI  
 
Bolzano, 28 ottobre 2013 - Con una circolare a tutti i sindaci il Presidente della Provincia comunica che sono entrate in vigore in questi giorni le modifiche alla legge provinciale che disciplina i pubblici spettacoli. Le novità conferiscono ai Comuni un’ampia delega in materia e parallelamente trasferiscono ai sindaci anche le attività di controllo sulla sicurezza dei luoghi di pubblico spettacolo. Semplificata la procedura di autorizzazione per progetti edilizi destinati allo svolgimento di spettacoli pubblici, inasprite le sanzioni. "La nuova legge introduce semplificazioni burocratiche e delega maggiori competenze ai sindaci in materia di pubblici spettacoli", sottolinea il presidente Luis Durnwalder. Viene eliminata la distinzione tra spettacoli con e senza fine di lucro, di competenza della Provincia restano le autorizzazioni per grandi eventi, sale da ballo, da biliardo, da gioco e quelle per manifestazioni che includono il territorio di più Comuni. I locali pubblici che in aggiunta alla licenza per il pubblico esercizio chiedono un´autorizzazione per manifestazioni musicali, dovranno ora rivolgersi al sindaco. Novità anche per le manifestazioni agonistiche: a prescindere dalla competenza di Comune o Provincia, un evento di livello nazionale o internazionale considerato di grande valenza turistica in Alto Adige può essere dichiarato d´ufficio di interesse pubblico e di conseguenza prevedere, per ragioni di sicurezza, l´occupazione temporanea delle superfici necessarie allo svolgimento della manifestazione. Ai proprietari andrà un indennizzo, che è a carico degli organizzatori. Progetti edilizi riguardanti costruzione, ristrutturazione o modifica di locali di pubblico spettacolo saranno esaminati nell´ambito del procedimento di rilascio della concessione edilizia. Sono infine inasprite le sanzioni amministrative: in caso di violazione delle disposizioni di sicurezza, in futuro è prevista la chiusura dell´esercizio fino a 7 giorni anziché, come finora, la sola sanzione amministrativa.  
   
   
UMBRIA JAZZ: "BELLA MUSICA", UN ARTICOLO DI TED PANKEN DEDICA 5 PAGINE DI "DOWN BEAT" AL QUARANTENNALE DELLA MANIFESTAZIONE  
 
Perugia, 28 ottobre 2013 - S´intitola "Bella Musica" (in italiano) ed è dedicato all´edizione del Quarantennale di "Umbria Jazz" l´articolo che Ted Panken, uno dei maggiori critici americani di jazz, ha scritto per "Down Beat Magazine", una rivista che è considerata una vera "bibbia" per gli appassionati. Ben cinque pagine della rivista su un evento - come scrive Ted Panken -, "che per quarant´anni ha favorito la crescita della vibrante panorama jazzistico italiano". Ripercorse le origini e la storia della manifestazione attraverso il racconto e i "flash backs" del direttore artistico della manifestazione, Carlo Pagnotta, Ted Panken ricostruisce e commenta con la usuale raffinatezza (sulla base di interviste a protagonisti del jazz italiano come Gabriele Mirabassi, Giovanni Guidi, Danilo Rea, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto e Paolo Fresu) il cammino di "Umbria Jazz" dal punto di vista musicale, che negli anni ne ha strutturato la peculiare fisionomia, facendone una sorta di "ponte fra il jazz americano e quello italiano". Anche se, secondo Gabriele Mirabassi, "il jazz italiano non è una comunità. Noi - dice - non facciamo dibattiti su ciò che siamo, dove vogliamo portare la nostra musica". Un concetto ribadito a "Down Beat" anche da Fresu: "il nostro jazz ha una caratteristica di indipendenza e di individualità (come disse una volta Bollani, ´nel jazz italiano ciascuno è un´isola per se stesso´), che è fantastica: perché tu puoi cercare di mescolare tutte queste esperienze: gente che suona la nuova ´bebop music´, o fa jazz con la musica di Napoli, o con la ´chanson´, o con la musica mediterranea". In un affettuoso ritratto di Carlo Pagnotta, Ted Panken paragona il "modus operandi" del direttore artistico a quello di un "aristocratico conoscitore, in una sorta di città-stato preunitaria, che mette insieme un evento, armonizzando suoni e personalità con gli spazi a disposizione". "Presentai l´idea del Festival alla Regione Umbria nel 1972 - ricorda Pagnotta al grande critico -, e sono stato fortunato a trovarci la gente giusta, i politici giusti, perché un festival di questo genere è impensabile senza contributi pubblici e grossi sponsors. Questo - ha aggiunto - è uno dei pochi ´big events´ in Italia di cui si possa dire che un terzo del budget è coperto da denaro pubblico, un terzo dai privati e un terzo dalla vendita dei biglietti. Il Ministero della Cultura a Roma dà al jazz solo ´noccioline´, mentre spende una fortuna per la musica classica. Intendiamoci, niente contro la musica classica, ma lì ancora non si rendono conto che il jazz è la musica classica del ventesimo secolo".  
   
   
DAL 30 OTTOBRE AL 16 NOVEMBRE C´È CARTELLONE DI TEATRO CARCERE  
 
Bologna, 28 ottobre 2013 - Cinque appuntamenti teatrali, dal 30 ottobre al 16 novembre: spettacoli, dimostrazioni di lavoro, prove aperte. Tutti realizzati con detenuti delle carceri dell’Emilia-romagna. E’ il Cartellone di Teatro Carcere, che fa parte della terza edizione delle “Stanze di teatro in carcere”. Tre spettacoli andranno in scena all’interno delle case circondariali (Bologna, Ferrara, Reggio Emilia), due all’esterno (al Teatro dei segni di Modena e alla Fabbrica delle Candele di Forlì). Dietro al Cartellone – realizzato, come l’intero progetto delle “Stanze”, dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, con il sostegno della Regione (30mila euro l’anno, a partire dal 2011) – c’è la partecipazione di un’ampia rete di soggetti. Collaborano, infatti, le case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, la casa di reclusione di Castelfranco Emilia e gli istituti penitenziari di Parma; ci sono i patrocini del Prap (Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria) Emilia-romagna e del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Il Cartellone è realizzato inoltre con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Ater Formazione, l’Osservatorio dello Spettacolo della Regione, il Centro servizi volontariato di Ferrara, la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, l’Istituzione Gian Franco Minguzzi (Provincia di Bologna). “E’ un appuntamento ormai annuale – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, presentando il programma – : vuol dire che si confermano iniziative non più estemporanee, e si consolidano esperienze importanti. Quest’anno inoltre – ha aggiunto l’assessore – il teatro torna fuori dal carcere, e infatti alcune rappresentazioni del Cartellone vengono fatte al di fuori delle case circondariali. Questo garantisce una maggiore diffusione dell’iniziativa tra le gente, e una maggiore opportunità di capire come il carcere possa essere realmente anche ‘altro’”. Per l’assessore Massimo Mezzetti (Cultura), il teatro in carcere “è una di quelle ‘buone pratiche’ adottate in sinergia tra assessorati. Per troppo tempo la cultura è stata relegata a un campo circoscritto, come se non avesse attinenza con altri settori, come il sociale. Così non è”. Mezzetti ha sottolineato inoltre l’importanza dell’esperienza artistica in carcere “non solo in un’ottica educativa-formativa, utile per un eventuale reinserimento socio-lavorativo, ma come avvio per le persone detenute della ricerca di sé, di ricostruzione della propria personalità”. Il protocollo d’intesa per il teatro in carcere Il teatro in carcere come opportunità di cambiamento per i detenuti-attori e come mutamento delle modalità relazionali di chi vive l´esperienza del carcere. E’ del 2011 la firma del protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-romagna (assessorati alla Cultura e alle Politiche sociali), il Prap e il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, associazione di promozione sociale composta oggi da sette realtà che operano con progetti di teatro nelle carceri dell’Emilia-romagna. Tra gli obiettivi del protocollo, lo sviluppo di programmi per il recupero e il reinserimento sociale dei cittadini in esecuzione di pena e dei dimessi dal carcere, la valorizzazione del teatro come strumento di conoscenza e crescita personale nelle realtà del carcere, la creazione di opportunità lavorative per i soggetti in esecuzione di pena. Ogni anno in Emilia-romagna vengono coinvolte dalle 150 alle 180 persone ristrette in progetti teatrali. Per “Stanze di teatro in carcere” 2012 sono state coinvolte 110 persone. I laboratori teatrali sono attivi in tutte le carceri della regione con modalità diverse, ma solo in 7 istituti su 10 ci sono gruppi teatrali/associazioni associate al Coordinamento Teatro Carcere. Fanno parte del Coordinamento Con…tatto (associazione di volontariato di Forlì), la cooperativa sociale reggiana Giolli, l’associazione di promozione sociale bolognese Gruppo Elettrogeno, la cooperativa sociale Le Mani Parlanti di Parma, il Teatro dei Venti (associazione di promozione sociale di Modena/castelfranco Emilia), la cooperativa sociale bolognese Teatro del Pratello e la cooperativa Teatro Nucleo (Ferrara). “Stanze di teatro in carcere”: il progetto - Con il sostegno della Regione Emilia-romagna, il Coordinamento realizza da tre anni un progetto dal titolo “Stanze di teatro in carcere”, con l’obiettivo di consolidare, sostenere, promuovere le esperienze di teatro carcere e costruire una rete tra i soggetti che vi operano. Con la terza edizione del progetto, nel 2013, le “stanze” del carcere abitate dal teatro diventano così concretamente i luoghi dove accogliere e guidare il pubblico del Cartellone. Un’inedita “rassegna” di spettacoli, studi, prove aperte, dimostrazioni di lavoro che si snoda fra le carceri della regione mettendo al centro l’esperienza di avvicinamento e conoscenza dello spettatore. Appuntamenti che rappresentano gli esiti più o meno formalizzati delle attività laboratoriali portate avanti dai soci del Coordinamento, con metodologie e approcci artistici differenti che spaziano dalla drammaturgia d’attore al teatro di figura, dal teatro partecipativo alla scrittura creativa. Il Cartellone di Teatro Carcere: programma: Mercoledì 30 ottobre ore 14.30 Bologna - casa circondariale, via del Gomito 2 Teatro del Pratello “La Verità Salvata Da Una Menzogna” prova aperta, scena e drammaturgia di Paolo Billi, studio a cura di Filippo Milani, Elvio Pereira De Assunçao, immagini di scena di Sandro Capatti, con i detenuti della sezione penale, e con Francesca Pedone, Susanna Accornero, Gilda Giamannossi. Lunedì 4 novembre ore 13 Ferrara - casa circondariale, via Arginone 327, Teatro Nucleo/laboratorio teatrale Casa circondariale di Ferrara, diretto da Horacio Czertok “Hardcore” regia di Andrea Amaducci, con i detenuti della sezione penale. Mercoledì 6 novembre ore 21 Modena - Teatro dei Segni, via San Giovanni Bosco 150 Teatro dei Venti “Sette Contro Tebe” regia di Stefano Tè con gli attori detenuti della casa di reclusione di Castelfranco Emilia. Giovedì 7 novembre ore 14, Reggio Emilia - Casa Circondariale, via Luigi Settembrini 8 Cooperativa Giolli, “Prova Aperta” diretta da Roberto Mazzini con gli attori detenuti e Elisa Godani, Valeria Bottazzi. Sabato 16 novembre ore 15 Forlì - La Fabbrica delle Candele, piazzetta Conserva Corbizzi 3 Associazione Con...tatto “A Occhi Sbarrati (La Città Invisibile Allo Specchio)” sintesi degli ultimi quattro anni di laboratorio presso la Casa circondariale di Forlì con proiezioni, letture di racconti scritti dai detenuti e interviste ai detenuti che hanno partecipato alle attività Gli spettacoli hanno modalità di accesso diverse: per informazioni, e-mail: info@teatrocarcere-emiliaromagna.It  Oltre al cartellone degli spettacoli, il programma “Stanze di teatro in carcere” 2013 prevede un calendario di presentazioni del volume Mappe ristrette (edizioni Titivillus, 2013) che inaugura la collana Quaderni di teatro carcere. La pubblicazione raccoglie i materiali prodotti nell’ambito delle “Stanze di teatro in carcere” 2011 e 2012. Dopo le prime uscite a Parma, Modena e Ferrara, altre presentazioni sono previste a Bologna (lunedì 11 novembre ore 18 - Librerie.coop Zanichelli, piazza Galvani 1/h) e a Forlì (sabato 16 novembre ore 18 - La Fabbrica delle Candele, piazzetta Conserva Corbizzi 3).