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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Ottobre 2013
SNAM: BEI CONCEDE UN PRESTITO COMPLESSIVO DI 365 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO DI ITALGAS E SNAM PROGETTI RETE GAS  
 
 Lussemburgo, 28 ottobre 2013 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) il 24 ottobre ha firmato due contratti di finanziamento con Snam, pari a 300 milioni di euro milioni di euro e 65, per il finanziamento di due progetti che saranno sviluppati rispettivamente da Italgas e Snam Rete Gas, le due società Snam controllate operanti in la distribuzione e trasmissione di gas naturale attraverso la rete nazionale. I due prestiti, oltre al prestito di euro 283 milioni concesso nel mese di agosto per il progetto di sviluppo di Stogit per il serbatoio di stoccaggio di Bordolano, sono in linea con la strategia di Snam di ottimizzare la struttura finanziaria del Gruppo, in quanto sono complementari a obbligazioni e servizi bancari e sono caratterizzati da periodi più lunghi a costi competitivi, che possono essere realizzati con questo tipo di finanziamento. Circa il 40% del piano di investimenti di Italgas e di oltre il 60% del piano di Snam Rete Gas riguardano progetti nel sud Italia, in piena conformità con le politiche di finanziamento della Banca europea per gli investimenti, finalizzati a lavorare con e lo sviluppo delle aree svantaggiate. Piano di investimenti di Italgas incorpora i progetti con un costo stimato complessivo di circa 620 milioni di euro, finalizzato a rendere la sua rete di distribuzione più efficienti e tecnologicamente avanzati, attraverso la graduale sostituzione delle tubazioni e contatori, l´attuazione di progetti di contatori intelligenti e lo sviluppo di nuove reti di distribuzione . Il prestito di 300 milioni di euro sarà a tasso variabile e avrà una durata di 20 anni. Investimenti di Snam Rete Gas, per la quale la Bei fornirà un prestito di 65 milioni di euro - a tasso variabile e per un periodo di 19 anni - hanno un costo totale stimato di 170 milioni di euro circa e consentirà il completamento del Zimella-cervignano d ´Adda conduttura fra le province di Verona e Lodi nella Pianura Padana, e la sostituzione di quattro turbine della centrale di Messina compressore. Queste attività sono fondamentali per la valorizzazione del sistema italiano del gas, al fine di incrementare l´interconnessione tra le reti europee di gas. Il progetto Stogit, per il quale la Bei ha concesso 283 milioni di euro la scorsa estate, prevede lo sviluppo di un serbatoio di stoccaggio di Bordolano, in provincia di Cremona, che è incluso nel programma Ten-e (rete transeuropea di energia), che fornisce finanziamenti a le reti transeuropee nel settore dell´energia, con l´obiettivo di incrementare sia la sicurezza e la diversificazione dell´approvvigionamento.  
   
   
SBILANCIAMENTI: LA NUOVA DELIBERA E’ CONTRO LE PRONUNCE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO. ASSORINNOVABILI SI RIVOLGE AL CONSIGLIO DI STATO.  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Assorinnovabili ribadisce la propria ferma contrarietà alla reintroduzione della disciplina degli sbilanciamenti operata dall’Aeeg tramite la deliberazione 462/2013/R/eel, che ricalca integralmente l’incredibile “comunicato” del 4 ottobre scorso per il quale assoRinnovabili ha diffidato la stessa Autorità, Gse e Terna dal darvi esecuzione. “Non comprendiamo perché l’Autorità abbia deciso di far rivivere la disciplina degli sbilanciamenti nonostante il Giudice Amministrativo l’abbia annullata” afferma Agostino Re Rebaudengo. “Dispiace inoltre – prosegue il Presidente - che non sia stato riconvocato il tavolo tecnico istituito dall’Autorità con assoRinnovabili, che stava lavorando proprio alla revisione di tale disciplina per trovare una soluzione concordata”. L’associazione si vede pertanto costretta a proseguire nel percorso giurisdizionale di contestazione della disciplina.  
   
   
SORGENIA (GRUPPO CIR): SVALUTAZIONI PESANO SUI RISULTATI DEI NOVE MESI MIGLIORA LA GESTIONE ORDINARIA LA SOCIETÀ CHIUDE I NOVE MESI CON RICAVI IN LIEVE CALO A € 1,73 MLD (-1,4%) E UN EBITDA ANTE SVALUTAZIONI IN CRESCITA A € 116,2 MLN (€ 49,6 MLN NEL 2012)  
 
 Milano, 28 ottobre 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dal principale operatore elettrico austriaco Verbund, si è riunito il 24 ottobre sotto la presidenza di Andrea Mangoni per approvare i risultati dei primi nove mesi del 2013. Andamento della gestione - I risultati di Sorgenia al 30 settembre del 2013 sono stati penalizzati da svalutazioni per € 396,6 milioni (di cui € 232,8 milioni nel solo terzo trimestre) effettuate in relazione al difficile contesto economico e ai mutamenti del quadro regolatorio (al pari di quanto fatto nel recente passato da diverse utility italiane ed europee), anche nell’ambito di un percorso di rifocalizzazione dell’azienda sul suo core business della produzione e vendita di energia elettrica e gas naturale. In particolare, coerentemente con l’indirizzo strategico del gruppo, sono stati rettificati i valori di carico di alcune partecipazioni internazionali (E&p e fonti rinnovabili) e della partecipazione in Energia Italiana/tirreno Power. Alcune svalutazioni, in particolare quella di Energia Italiana/tirreno Power, hanno avuto impatto anche a livello di Ebitda in considerazione del metodo di consolidamento a patrimonio netto. I risultati della gestione ordinaria di Sorgenia nei primi nove mesi del 2013 sono cresciuti rispetto al corrispondente periodo del 2012 grazie al migliore andamento delle attività commerciali e di generazione elettrica e alle iniziative di efficienza avviate negli ultimi trimestri. L’ebitda ante svalutazioni, in particolare, è ammontato nei nove mesi a € 116,2 milioni, in aumento rispetto a € 49,6 nel corrispondente periodo del 2012. Risultati consolidati - I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi del 2013 sono ammontati a € 1.734,2 milioni, in lieve riduzione (-1,4%) rispetto al dato del 2012 (€ 1.758,2 milioni). L’ebitda ante svalutazioni è ammontato a € 116,2 milioni rispetto ai € 49,6 milioni dello scorso anno. L’incremento è dovuto essenzialmente al parziale recupero di marginalità nel settore elettrico, limitato al primo semestre, e all’ulteriore riduzione dei costi fissi. La redditività della società resta comunque significativamente penalizzata dall’elevata incidenza dei prezzi del gas in centrale e dal costo del contratto di lungo termine per l’acquisto del gas naturale, oltre che dalla concorrenza delle fonti rinnovabili nelle ore di picco. L’ebitda post svalutazioni, comprensivo della rettifica di valore di partecipazioni valutate a patrimonio netto e di alcuni crediti, è ammontato a -€ 196,9 milioni. Le svalutazioni a livello di Ebitda sono principalmente riconducibili a Energia Italiana/tirreno Power (€ 237,5 milioni). Le altre svalutazioni, per complessivi € 75,7 milioni, includono anche rettifiche di valore di altre partecipazioni consolidate a patrimonio netto e accantonamenti per crediti. La perdita netta di gruppo dei nove mesi, pari a € 434,3 milioni (perdita di € 77,1 milioni nei primi nove mesi del 2012), è principalmente dovuta alle svalutazioni di attività (per complessivi € 396,6 milioni, di cui € 232,8 milioni nel solo terzo trimestre) in particolare a causa della negativa congiuntura economica e dei mutati contesti regolatori, ma anche nell’ambito dell’avvio di un percorso di rifocalizzazione della società sul core business della generazione e vendita di energia elettrica. In particolare, Sorgenia ha svalutato le attività internazionali nell’E&p, l’avviamento (goodwill) nelle attività rinnovabili, oltre alle già citate svalutazioni di Energia Italiana/tirreno Power, delle altre partecipazioni a patrimonio netto e dei crediti. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2013 è stato pari a € 1.757,6 milioni, in riduzione di oltre € 100 milioni rispetto al dato di fine dicembre 2012 (€ 1.861,6 milioni). La variazione nel trimestre (€ 1.736,4 milioni al 30 giugno), in un quadro di sostanziale completamento del programma di investimenti, è dovuta prevalentemente al capitale circolante. Proseguono le azioni avviate da Sorgenia negli scorsi mesi per fare fronte alla profonda recessione in atto in Italia e alle difficoltà del mercato energetico nazionale. In particolare la società è impegnata su tre obiettivi prioritari: rifocalizzazione sul core business della generazione e vendita di energia, riduzione dell’indebitamento e recupero di marginalità. Per raggiungerli, Sorgenia proseguirà il percorso già intrapreso di dismissione di attività non strategiche, riduzione dei costi e rinegoziazione dei contratti gas.  
   
   
TRENTO: UN BANDO PER L´USO RAZIONALE ED EFFICIENTE DELL´ENERGIA  
 
Trento, 28 ottobre 2013 - Approvato dalla Giunta provinciale un bando per la concessione di contributi ad imprese per investimenti diretti ad un uso razionale dell’energia, all’efficienza energetica e all’impiego di fonti rinnovabili di energia, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità nel campo dell’edilizia e della gestione del territorio. Il bando stanzia complessivamente 3.100.000 euro. 500.000 euro il tetto massimo per ogni impresa. Nel rispetto degli orientamenti della Strategia Europa 2020 in materia di energia, il Programma Operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007 - 2013 pone particolare attenzione agli interventi per la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. In tale ottica la Giunta Provinciale ha approvato uno specifico bando che ha come oggetto la concessione di contributi ad imprese per investimenti diretti ad un uso razionale dell’energia, all’efficienza energetica e all’impiego di fonti rinnovabili di energia, con l’obiettivo di “Promuovere la sostenibilità nel campo dell’edilizia e della gestione del territorio”. Il bando stanzia complessivamente 3.100.000 euro da destinarsi a: A. Reti energetiche; B. Caldaie a biomassa; C. Impianti fotovoltaici; D. Collettori solari; E. Coibentazioni termiche; F. Caldaie a condensazione; G. Impianti finalizzati al recupero del calore; H. Pompe di calore; I. Cogenerazione; J. Altre iniziative dalle quali conseguano rilevanti riduzioni dei consumi di energia termica e/o di energia elettrica; K. Impianti eolici L. Impianti idroelettrici. Beneficiari dell’iniziativa sono le imprese che possono accedere alle agevolazioni previste dalla legge 6 del 1999; le domande di ammissione ai contributi potranno essere presentate a partire da lunedì 11 novembre 2013 fino a venerdì 31 gennaio 2014. Ciascuna impresa beneficiaria potrà ricevere un contributo massimo cumulato pari a 500.000 euro.  
   
   
POLONIA, SOSTEGNO DELLA UE AGLI INVESTIMENTI NEI GASDOTTI  
 
Varsavia, 28 ottobre 2013 - L´unione europea ha deciso di accelerare, nel periodo 2014-2020, la creazione di una rete paneuropea di elettrodotti, gasdotti ed oleodotti e di sostenere, con 5,85 miliardi di euro, gli investimenti nel settore dell´energia che coinvolgano almeno due Paesi membri. Lo scorso 14 ottobre è stato pubblicato un elenco di 248 "Progetti di interesse comune", scelti in una long-list di 750 proposte, per i quali saranno semplificate le procedure di pianificazione in modo da poter concludere la fase preparatoria di ogni progetto entro 42 mesi. Per quanto concerne la Polonia, la Ue sosterrà la realizzazione di cinque nuovi gasdotti, di cui il primo per connettere le reti nazionali polacca e ceca, con la capacità di 5 mld mc/anno in uscita dalla Polonia e di 7,2 mld mc/anno in entrata; il secondo per la connessione delle reti nazionali polacca e slovacca, con la capacità di 4,3 mld mc/anno in uscita dalla Polonia e di 5,8 mld mc/anno in entrata; il terzo per connettere le reti nazionali polacca e slovacca, con la capacità di 4,3 mld mc/anno in uscita dalla Polonia e di 5,8 mld mc/anno in entrata; il quarto per connettere le reti nazionali polacca e lituana, con la capacità di 2,3 mld mc/anno in uscita ed in entrata. Il quinto gasdotto è il "Baltic Pipe" e connetterà le reti polacca e danese, con la capacità di 3 mld mc/anno. A ciò si aggiunge il potenziamento del "gasporto" marittimo (gas Gpl) di Swinoujsci, da 5 a 7,5 mld mc/anno (Nord-ovest); l´ampliamento di due hub di uscita del gasdotto di Yamal, e cioè il Wloclawek (Centro), da 3,0 mld mc/anno a 9,2 mld mc/anno, ed il Lwowek (Centro-ovest), da 2,4 mld mc/anno a 3,6 mld mc/anno. Per quanto concerne gli elettrodotti, si prevede di connettere la rete nazionale polacca a quella lituana e di costruire un "ponte" con la Germania. È prevista, inoltre, la costruzione di una centrale elettrica tipo pumped-storage nel Sud-ovest del Paese. Infine, per quanto concerne gli oleodotti, si intende costruire un connettore con la rete ucraina e, in seguito, un "naftoporto" a Danzica.  
   
   
VARESE - RILEVAZIONE PREZZI DEGLI IMMOBILI  
 
Varese, 28 ottobre 2013 - Nella provincia di Varese i prezzi di negozi e uffici sono in calo e questo potrebbe facilitare gli investimenti. Quanto alle abitazioni, il nuovo resta stabile: sono alcuni dei dati sottolineati dalla pubblicazione, in data odierna, della Rilevazione Prezzi che la Cdc di Varese dedica periodicamente a questo settore. Il dato principale che ne emerge è che sul territorio varesino, nonostante i morsi di una crisi pesante e almeno per quanto riguarda le principali località, il prezzo delle abitazioni nuove resta stabile. In discesa, invece, il costo dell’immobiliare commerciale: in media dell’8% nell’arco di un anno, ma con punte che toccano il -10%. Una situazione che potrebbe offrire nuove e interessanti opportunità d’investimento agli operatori. Le indicazioni sono il frutto delle valutazioni effettuate da oltre 200 operatori e confermano la sostanziale stabilità dei prezzi immobiliari a Varese e provincia: una situazione che offre opportunità significative a chi è a caccia d’affari. Alla vigilia della Casa in Piazza - manifestazione dedicata al mercato delle abitazioni che verrà inaugurata alle 17.00 di domani, venerdì 25 ottobre, in Camera di Commercio - esce la nuova edizione della “Rilevazione Prezzi degli Immobili”. La pubblicazione riporta i valori medi nei 141 comuni della provincia per il 2013 ed è il risultato del lavoro di un’apposita Commissione che ha vagliato le analisi degli operatori: figure professionali che formano la rete di informatori delle associazioni di categoria Anama, Fiaip e Fimaa oltre che degli Ordini e Collegi interessati, dell’Agenzia del Territorio, della Provincia e dell’Associazione Costruttori Edili. Come già segnalato, per quanto riguarda l’immobiliare residenziale la stabilità la fa da padrona: la punta massima restano i 3.100 euro al metro quadro per il nuovo in centro nella città di Varese. I costi per i consumatori sono in generale rimasti invariati anche a Busto Arsizio, con una punta di 3.000 euro al metro quadro per il nuovo in centro; la stessa cifra che si registra pure a Gallarate. A Saronno per i medesimi parametri si scende a 2.800 euro al metro quadro, meno che a Luino dove per il nuovo vista lago si ritorna ai 3.000 euro. Quanto alla altre località della provincia, particolarmente apprezzate si confermano le abitazioni sul lago Maggiore, a Maccagno (2.800 euro) e a Brezzo di Bedero (2.500 euro), ma anche del Ceresio, con Lavena Ponte Tresa che tocca i 2.500 euro al metro quadro. Ritornando alla “Rilevazione Prezzi degli immobili”, si tratta di un volume prezioso consultabile non solo dagli operatori, ma anche da tutti quei cittadini che vogliono comperare una nuova abitazione o, semplicemente, avere un’idea di quanto valga la propria casa. E’ inoltre presente la sezione dedicata agli immobili industriali e artigianali. Nell’identificazione dei prezzi si è tenuto conto della media, scartando le quotazioni relative a particolari fattispecie di punte massime o minime. Di particolare rilievo è poi la circostanza che la pubblicazione riporti anche, per una facile consultazione, alcuni approfondimenti sulla normativa recente nel campo della compravendita immobiliare. Il volume, distribuito in 7mila copie, è disponibile nella tradizionale versione cartacea in anteprima alla Borsa Immobiliare nella sede della Camera di Commercio ed è consultabile sul sito camerale. Una modalità di lettura che riscuote sempre più attenzione, come dimostra la crescita del crescita del 10% delle consultazioni online nell’ultimo anno.  
   
   
LAZIO: BANDO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI: COME PARTECIPARE  
 
 Roma, 28 ottobre 2013 - Nel piano approvato sono compresi interventi di edilizia scolastica su edifici pubblici di proprietà dei Comuni e delle Province per il recupero, la ristrutturazione e la riqualificazione di edifici scolastici di ogni ordine e grado. Le domande ammissibili per la definizione del Programma devono pervenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione dell´Invito sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Per conoscere le modalità di partecipazione al bando clicca qui http://www.Regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_news/bando.pdf  
   
   
CASA: STANGATA "IRPEF" SULLE SECONDE CASE SFITTE, PER ASSESSORE UMBRIA "MOTIVO IN PIÙ PER PARTECIPARE AL BANDO PER REPERIMENTO IMMOBILI DA DESTINARE A SFRATTATI PER MOROSITÀ INCOLPEVOLE"  
 
Perugia, 28 ottobre 2013 - "Dopo la notizia che anche gli inquilini pagheranno, in compartecipazione con i proprietari, la nuova imposta comunale "Tasi", un´altra novità riguarderà le seconde case non locate. Queste, infatti, torneranno a pagare l´Irpef anche se sul 50 per cento della rendita". E´ quanto afferma l´assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, evidenziando che "di fatto, per i proprietari, diventa molto svantaggioso possedere immobili senza locarli, a differenza delle seconde case locate, i cui proprietari continueranno a pagare l´Irpef sull´importo del canone di locazione annuo, ridotto del 5 per cento". L´assessore Vinti, dopo aver ricordato che "in Umbria sono oltre 7 mila le abitazioni sfitte che pagheranno ´Imu´, ´Tasi´ e ´Irpef´ sul 50 per cento del reddito catastale", ha rivolto un invito "ai proprietari di queste case", affinché prendano "in seria considerazione la partecipazione al bando redatto dall´Ater Umbria per il reperimento di immobili da riservare alla locazione a canone concordato per i nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole". "Questo - precisa l´assessore - consentirebbe non solo di accedere al contributo regionale, che può arrivare fino a 5 mila 200 euro in due anni, ma eviterà ai proprietari la nuova stangata Irpef. Inoltre, potranno sommare tutti i benefici fiscali nazionali previsti per il canone concordato e quelli predisposti dai singoli Comuni umbri. Si renderebbero così disponibili immobili per affrontare la crescente emergenza abitativa - conclude l´assessore - che non risparmia la nostra regione, con un evidente ritorno economico anche per i proprietari".  
   
   
CASA. EMERGENZA ABITATIVA, DA MILANO, ROMA E NAPOLI APPELLO AL GOVERNO MAGGIORE ATTENZIONE AI PROBLEMI DELLE GRANDI CITTÀ". IL 31 OTTOBRE PROPOSTE COMUNI DAI SINDACI MILANO, ROMA E NAPOLI INSIEME SUI TEMI DELL’EMERGENZA ABITATIVA NELLE GRANDI AREE URBANE.  
 
Firenze, 28 ottobre 2013 - Si è svolto il 25 ottobre a Firenze, nel corso dell’assemblea nazionale di Anci, un tavolo sull’emergenza abitativa tra gli assessori alla Casa delle città di Milano (Daniela Benelli), Roma (Daniele Ozzimo) e Napoli (Alessandro Fucito). “Gli effetti dell’emergenza abitativa – dichiara l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli – ricadono direttamente sui territori comunali e sono le grandi aree urbane, future città metropolitane, a soffrirne di più. Ho voluto incontrare i colleghi di Roma e Napoli, e li ringrazio per il confronto, per creare un coordinamento delle grandi città italiane. È necessario riportare l’attenzione del Governo su questa emergenza e far sì che le future strategie di intervento, compreso lo stanziamento di fondi ad hoc, vedano protagonisti i Comuni”. In vista della Conferenza Unificata straordinaria sulla Casa prevista per il prossimo 31 ottobre, i sindaci si attiveranno direttamente, a sostegno delle richieste già sostenute da Anci, per portare al Governo ipotesi di lavoro: stanziare fondi adeguati per il sostegno all’affitto e alla morosità incolpevole; stabilire una moratoria di almeno sei mesi sull’esecuzione degli sfratti; pensare ad adeguate agevolazioni fiscali per dare impulso alla locazione e favorire il ricorso al canone concordato; aprire un tavolo permanente presso il ministero delle Infrastrutture per rivedere la legge sugli affitti e impostare strategie organiche per la riqualificazione del patrimonio edilizio, anche con l’aiuto della Cassa depositi e prestiti.  
   
   
BEI E BES INTENSIFICANO I PRESTITI PER LE PMI PORTOGHESI  
 
Lisbona , 28 ottobre 2013 - La Banca europea per gli investimenti ( Bei) e il Banco Espirito Santo (Bes) hanno firmato un euro 200 milioni di accordo di prestito per il finanziamento di piccole e medie dimensioni progetti principalmente intrapresi da S Mes e Midcaps . Portogallo sta attuando un programma di austerità impegnativo che deve essere accompagnato da misure per rilanciare la crescita e l´occupazione . Vicepresidente della Bei Magdalena Álvarez ha detto alla cerimonia della firma: " la Bei è lieta di firmare questo prestito, che è una dimostrazione immediata del valore del portafoglio di garanzia firmato con la Repubblica portoghese. Essa fornirà le piccole imprese l´accesso al credito a condizioni favorevoli, e quindi favorire la crescita e l´occupazione, che sono tanto necessaria nel contesto economico attuale ". Il Ceo di Bes António Souto ha aggiunto che "questo strumento è particolarmente importante per Bes, perché ci consentirà di finanziare le piccole e medie imprese, imprese particolarmente innovative e di esportazione, e di portare avanti la nostra strategia di sostenere tessuto imprenditoriale del Portogallo". Questo prestito è un esempio di proficua collaborazione in atto tra la Bei e il Bes e fa seguito alla firma del contratto di garanzia tra th e della Bei e della Repubblica portoghese, che è stato progettato per facilitare l´accesso delle banche ai servizi della Bei . L´attuazione di questo accordo consentirà a Bes di unire le forze con il governo portoghese e la Bei a intensificare il finanziamento dell´economia portoghese , sostenendo le piccole imprese . È inoltre prevista per il prestito deve essere combinato con lo strumento di condivisione dei rischi gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei) per conto della Bei, in collaborazione con la Commissione europea. Attingendo a fondi Bei per le Pmi e piccoli progetti di media capitalizzazione, il prestito può essere utilizzato anche per fornire alle piccole imprese con una base stabile capitale circolante. Questa linea di credito Bei sarà principalmente utilizzato per finanziare progetti su piccola scala nei settori dell´industria, del turismo e dei servizi, compresa la ricerca e l´innovazione, l´energia e la tutela ambientale . I progetti ammissibili saranno prevalentemente situati in regioni di convergenza del Portogallo, in modo da contribuire alla coesione economica e sociale . Tale finanziamento è stato concesso nel quadro della politica della Bei di sostenere le piccole e medie imprese , fornendo credito a condizioni preferenziali che Bes passerà ai mutuatari finali.  
   
   
MILANO - IMPRESE MILANESI, LA RIPRESA VIENE DALL´EXPORT  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Cdc di Milano e il Ministero degli Affari Esteri hanno organizzato a Milano, presso la sede dell’Ente Camerale milanese, l’evento “Fare impresa all´estero”, un incontro dedicato al tema dell’internazionalizzazione e rivolto a imprese e associazioni di categoria. Nel corso dell’evento sono stati presentati gli strumenti che Promos e il Ministero degli Affari Esteri mettono a disposizione delle imprese attive sui mercati internazionali in ambito di business intelligence, informazione e comunicazione, scambi commerciali, accesso al credito, sviluppo del capitale di rischio, formazione e assistenza tecnica. La dinamica dell’internazionalizzazione: import e export - In un contesto di difficoltà economica, Milano continua a trovare nell’export un prezioso alleato per lo sviluppo. Le esportazioni milanesi nel 2012 sono cresciute del 3,5%, a fronte di un –6,7% delle importazioni. In questo contesto si rafforza il peso di Milano nel sistema italiano di interconnessioni internazionali, rappresentando quasi il 10% delle esportazioni nazionali (prima in Italia) e il 35% di quelle regionali. A trainare le esportazioni non è stato il mercato europeo, che pure continua a rappresentare quasi il 60% dell’export milanese, bensì i mercati dell’America (sia settentrionale, +14,2%, sia meridionale, +13,9%) e dell’Asia orientale (non solo Cina, ma anche India, Corea del Sud, nonchè Thailandia e Indonesia: rispettivamente +58% e +41% di export tra il 2009 e il 2012). Per quanto riguarda le dinamiche settoriali, la meccanica si conferma il comparto manifatturiero più internazionalizzato (con un peso sul totale dei beni esportati pari al 22%). A seguire il tessile-abbagliamento (+9,8%) che si contraddistingue per una forte proiezione nei più lontani mercati in espansione; in crescita decisa anche le esportazioni della chimica (+3,7%) e della farmaceutica (+5,5%). Complessivamente quasi il 60% dell’export milanese rientra nei settori a medio-alta o ad alta tecnologia. Emerge da una ricerca del servizio studi della Camera di commercio di Milano relativa all´anno 2012. L’impresa milanese che esporta è mediamente medio-piccola (nel 78% dei casi ha tra i 10 e 49 addetti), impegnata nel settore manifatturiero, e fortemente internazionalizzata: ben il 44% delle imprese ha relazioni commerciali con più di dieci Paesi esteri mentre il 37% dipende per più del 50% del suo fatturato dalla domanda estera. “Per un’azienda internazionalizzare la propria attività non è semplice” ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano e direttore dell´azienda speciale Promos per la promozione dell´internazionalizzazione. “Il nostro obiettivo è mettere a disposizione degli imprenditori strumenti di accesso al credito e formazione per trasferire il patrimonio di conoscenze culturali, linguistiche, in materia di legislazione, necessari affrontare con successo il percorso di crescita internazionale”. Gli strumenti - Sono molteplici gli strumenti tecnici che Promos mette a disposizione degli imprenditori che intendono affinare le proprie competenze in materia di internazionalizzazione. Insieme ad altre 14 strutture del sistema camerale italiano, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano offre ad oltre 46mila imprese italiane, di cui circa 19 mila lombarde, la newsletter quindicinale Newsmercati, attraverso la quale gli imprenditori ricevono articoli redatti da esperti su temi quali: dogane, pagamenti, trasporti, contrattualistica, fiscalità, marchi e brevetti, oltre ad approfondimenti settoriali e di mercato. Per chi cerca invece informazioni on-line su temi legati - all’internazionalizzazione, Promos, mette a disposizione degli utenti due siti: www.Mglobale.it, sviluppato in collaborazione con Unioncamere Lombardia, all’interno del quale è possibile trovare, oltre ad aggiornamenti normativi e approfondimenti sulle tecniche di commercio internazionale, i trend dei principali mercati di destinazione del Made in Italy e le opportunità di business esistenti oltre confine; e il sito www.Promos-milano.it, nel quale è possibile conoscere tutti i servizi offerti dall’Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano: dai corsi di formazione proposti da Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale - ai servizi di assistenza specialistica offerti dal Sas, oltre alle iniziative dedicate alle Pmi in programma in Italia e all’estero. I dati relativi agli accessi ai due siti, nel periodo gennaio-settembre 2013, testimoniano l’interesse degli imprenditori nei confronti dei servizi forniti e l’utilità di questi strumenti: il sito www.Promos-milano.it ha fatto registrare oltre 70 mila visitatori unici con incremento del 53%.  
   
   
“IL VALORE DELLA RESPONSABILITÀ”: ON LINE IL RAPPORTO SOCIALE 2012 DI FONDAZIONE SODALITAS  
 
Milano, 28 ottobre 2013 – Si intitola “Il Valore della Responsabilità” ed è il nuovo Rapporto Sociale di Fondazione Sodalitas, da oggi consultabile on line all´indirizzo www.Sodalitasreport.it . “Anche nel 2012 Fondazione Sodalitas ha cercato di essere un punto di riferimento per le imprese che avvertono una responsabilità verso la comunità, il territorio e i bisogni delle persone - commenta Diana Bracco, Presidente di Fondazione Sodalitas, nel messaggio di apertura del bilancio - Ben 14 nuove imprese si sono unite alla nostra Fondazione nel 2012, a conferma che, pur in un momento difficile per il Paese, le aziende più lungimiranti confermano l’impegno di lungo periodo orientato alla Sostenibilità e alla Responsabilità sociale”. Grazie alle 93 imprese oggi aderenti alla Fondazione e ai manager volontari che vi operano, Fondazione Sodalitas ha potuto sviluppare una molteplicità di iniziative legate dall’obiettivo comune di rendere la comunità più coesa e costruire un futuro più sostenibile: collaborando con le scuole e le università italiane la Fondazione ha accompagnato 5.200 studenti verso l’ingresso nel mondo del lavoro; lavorando con il Terzo Settore la Fondazione ha promosso lo sviluppo organizzativo 358 organizzazioni Nonprofit, e curato la realizzazione di iniziative di volontariato d’impresa e partnership tra Impresa e Nonprofit; promuovendo le Pari opportunità e le diversità nel mondo del lavoro, la Fondazione ha curato percorsi di confronto e sperimentazione multistakeholder su temi di frontiera (Age Management, Work Health Promotion) e ha favorito – attraverso il Career Forum Diversitalavoro - l´inserimento lavorativo di 31 persone con disabilità e di origine straniera. L´impegno di Fondazione Sodalitas è stato riconosciuto autorevolmente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che il 15 maggio 2012 ha ricevuto in udienza privata al Palazzo del Quirinale la Presidente della Fondazione Diana Bracco e 30 top manager in rappresentanza delle imprese che aderiscono a Fondazione Sodalitas. La Commissione Europea, con cui Fondazione Sodalitas collabora per attuare in Italia l’Agenda Europea sulla Csr, ha scelto la Fondazione come partner italiano dello European Csr Award, promosso in 30 Paesi con la partecipazione di 750 aziende.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, CRISI ELECTROLUX: PREOCCUPAZIONE E CHIESTA UN’AZIONE CONGIUNTA COL GOVERNO NAZIONALE  
 
Bologna, 28 ottobre 2013 – “La situazione denunciata da Electrolux ci preoccupa, per le dirette conseguenze occupazionali e produttive che la crisi potrebbe avere sui principali siti industriali italiani, tra cui quello di Forlì”. Così il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, e l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, hanno commentato il piano reso pubblico dall’azienda di proprietà svedese, che ha annunciato l’avvio di una serie di misure conseguenti al calo di vendite sui principali mercati europei. “E’ indispensabile aprire subito un tavolo nazionale col Governo, con il coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali interessati, oltre che delle imprese e dei rappresentanti dei lavoratori, perché siano garantite la produzione e l’occupazione in questa importante realtà”.  
   
   
ELECTROLUX. ZAIA: “L’AZIENDA SI CONFRONTI CON ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI SULLA COMPETITIVITÀ DELLE FABBRICHE ITALIANE E IL GOVERNO OPERI SERIAMENTE PER RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO”  
 
Venezia, 28 ottobre 2013 - “Il prospettato taglio dei posti di lavoro da parte dell’Electrolux rappresenterebbe per il Veneto un nuovo contraccolpo durissimo all’occupazione e alla sua economia in generale: premesso che la Regione è dalla parte dei lavoratori, chiediamo di poter valutare attentamente le conclusioni del piano di competitività delle diverse sedi annunciato dal gruppo svedese e invitiamo il Governo ad un’azione concreta: basta slogan e false promesse, adesso l’esecutivo nazionale operi davvero una drastica riduzione del cuneo fiscale per non affossare definitivamente il nostro sistema produttivo”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il documento diffuso il 25 ottobre da Electrolux, con il quale si paventa un taglio di addirittura duemila posti di lavoro, molti dei quali probabilmente in Italia, dove il gruppo ha quattro fabbriche di elettrodomestici, tra cui quella di Susegana, in provincia di Treviso, dove sono impiegate un migliaio di unità. “Sappiamo che l’azienda sta subendo di fatto una contrazione di mercato – prosegue Zaia – ma sappiamo anche che la responsabilità della perdita di posizione sui mercati del prodotto è attribuibile all’eccessivo costo del lavoro nel nostro Paese. Tocca al Governo, quindi, già con la legge di stabilità in discussione, dare una risposta seria a questo problema: il cuneo fiscale si può ridurre, attraverso interventi di riduzione della spesa pubblica che sono concretamente attuabili, a cominciare dai costi standard, la cui applicazione libererebbe decine di miliardi di euro di risorse in pochissimo tempo”. “Chiediamo all’Electrolux di condividere ogni futuro passo con le Istituzioni e soprattutto con le parti sociali – ha concluso il presidente della Regione del Veneto – e rinnoviamo l’invito pressante al Governo di finanziare senza ulteriori indecisioni la cassa integrazione in deroga, al fine di evitare il manifestarsi di drammatici conflitti sociali”.  
   
   
ELECTROLUX: LA REGIONE FVG PARTE ATTIVA AL TAVOLO NAZIONALE  
 
Trieste, 28 ottobre 2013 - "La situazione di Electrolux è grave e non dobbiamo nascondercelo". Lo afferma il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bolzonello, commentando il documento diffuso da Electrolux che ha annunciato il 25 ottobre possibili tagli per 2.000 posti di lavoro in tutta Italia, dove il gruppo svedese ha quattro fabbriche di elettrodomestici. Secondo Bolzonello "dobbiamo reagire con la consapevolezza di essere di fronte ad un nodo-Paese, che tocca quattro Regioni colpendo un comparto, quello del ´bianco´, che era uno degli asset della politica industriale italiana e che oggi attraversa un periodo molto difficile". "La Regione sarà parte attiva nel Tavolo nazionale e si impegnerà - assicura Bolzonello - affinché il settore e in particolare lo stabilimento di Porcia sia reso nuovamente competitivo, anche attraverso l´abbattimento del costo del prodotto. Ora non serve mettersi a guardare al passato: abbiamo davanti sei mesi per attivare il sistema-Paese con le Regioni, affrontare il problema e risolverlo". "Per dare risposte vere alla crisi - aggiunge Bolzonello - non bastano misure palliative, ma interventi shock e il vero elemento che potrà fare la differenza è la diminuzione del costo del lavoro, perché tra i 24 euro circa del costo orario in Italia e i 6,5 euro della Polonia c´è un abisso che ci vede perdenti. Purtroppo anche l´intervento del Governo sul cuneo fiscale non è sufficiente, se l´obiettivo è un vero abbattimento del costo del lavoro. Le risorse, quantomeno, non andrebbero spalmate ma - conclude - impegnate in modo mirato".  
   
   
PROVINCIA DI PARMA: ANCORA IN SOFFERENZA L’ECONOMIA I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2013 DELL’OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO PRESENTATI IN COMMISSIONE DI CONCERTAZIONE.  
 
Parma, 28 ottobre 2013 - E’ l’ottavo trimestre della nuova fase recessiva innescata dalla crisi dei debiti sovrani l’oggetto dell’analisi dell’Osservatorio del mercato del Lavoro della Provincia. Una crisi che dunque dura ormai da due anni, durissima, e che lascia la sua scia negativa anche in zone come questa in cui l’occupazione era ai massimi livelli. Invece in questo secondo trimestre 2013, anche se si affacciano primi segnali positivi per la produzione, si continuano a perdere posti di lavoro: 516 è il dato contenuto nel report elaborato dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia. “Il quadro complessivo conferma molte ragioni di preoccupazione per l´andamento dell´economia e dell´occupazione, in particolare su alcuni settori e ora anche per la componente femminile – osserva l’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Manuela Amoretti intervenuta oggi all’incontro con la Commissione di Concertazione durante il quale il responsabile dell’Oml Piergiacomo Ghirardini ha presentato i dati elaborati con Monica Pellinghelli. “Questa situazione obbliga alla responsabilità, a un´azione concreta e a essere in campo tutti con tutte le forze per attenuare questi effetti – continua Amoretti -. Noi siamo al lavoro, nel piano formativo 2013 sono coinvolte 1.000 persone e 500 imprese, in azioni che aiuteranno le aziende a sviluppare il loro export, a innovare prodotti e organizzazione e con interventi di specializzazione professionale per coloro che il lavoro lo hanno perso. Servono però politiche generali per la crescita che possano far riprendere la creazione di nuovi posti di lavoro”. L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel secondo trimestre 2013 - Rapporto congiunturale – Dati al 30 giugno 2013 (Executive summary) - Nel secondo trimestre 2013, in provincia di Parma, nel complesso delle unità locali delle imprese e delle istituzioni, le assunzioni hanno registrato una variazione negativa nel totale economia, sia in termini congiunturali (-1,2%) che tendenziali (-7,5%). Nelle unità locali delle imprese delle attività manifatturiere si è rilevata una debole variazione congiunturale positiva delle assunzioni (1,8%) che riflette il buon andamento delle esportazioni nel trimestre considerato e il fatto che, per la prima volta dopo sei trimestri di decrescita, si registrino primi timidi segnali positivi per la produzione, ma il trend non si è ancora invertito, come denota l’ennesima variazione tendenziale negativa (-9,6%). Nel trimestre, il saldo destagionalizzato fra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro misura la perdita di 516 posti di lavoro nel totale economia, di cui 143 nelle attività manifatturiere, di modo che il bilancio dei rapporti di lavoro distrutti nella prima metà dell’anno è arrivato a 906 unità, di cui 265 nel manifatturiero. La distruzione netta di posti di lavoro è continuata tanto nelle costruzioni (-147 unità) che nelle restanti attività industriali (-287), ma si è rivelata ancora più grave nel settore commercio, alberghi e ristoranti (-367) ed il bilancio complessivo sarebbe stato peggiore se non vi fosse stata una creazione di 285 posti di lavoro ascrivibile al settore agricolo e all’istruzione. L’approfondirsi della crisi nei servizi ha inciso maggiormente sulla componente femminile del mercato del lavoro: dei 516 posti di lavoro persi ben 336 sono infatti ricoperti da donne, così come le assunzioni femminili hanno conosciuto una caduta congiunturale (-4,1%) e tendenziale (-12,9%) superiore a quella rilevata sulla componente maschile che, fino al precedente trimestre, risultava maggiormente penalizzata da una crisi che si concentrava prevalentemente nelle attività industriali. Il ristagno della domanda di lavoro discrimina comunque ancor di più le assunzioni dei giovani che conoscono una nuova caduta, sia in termini congiunturali (-4,3%) che tendenziali (-15,7%): il tasso di disoccupazione giovanile, pur restando lontano dai drammatici livelli medi nazionali, è cresciuto passando dal 12,3% nel 2011 al 19,2% nel 2012 – ed è destinato a crescere fortemente nel 2013. Nel secondo trimestre 2013 è continuato il tracollo del lavoro a tempo determinato (-341 posti di lavoro) e del lavoro intermittente (-103), ma si è pure chiusa la parentesi di crescita dei rapporti a tempo indeterminato (-72) durata fino al primo trimestre, come esito tecnico della riforma Fornero. È invece ulteriormente cresciuto il part-time (253 posti di lavoro), spesso a detrimento del full-time (-644) e del lavoro a chiamata (-103): si tratta prevalentemente di part-time «involontario», esperito in molti casi come ultima ratio per evitare la cessazione del rapporto a fronte del calo delle attività. Nel periodo gennaio 2012-giugno 2013, dove più ha impattato la nuova fase recessiva, sarebbero andati persi complessivamente 1.461 rapporti di lavoro dipendente nel totale economia, di cui 387 nelle attività manifatturiere. Ma la perdita dei posti di lavoro potrebbe farsi ancora più grave nel corso del 2013: le previsioni Excelsior mettono in conto un saldo occupazionale negativo per ben 2.260 unità. La previsione rischia di avverarsi perché nel secondo trimestre 2013 si è registrato un record storico assoluto nel ricorso alla cassa integrazione guadagni (ben 2.298.314 ore autorizzate): ciò indica, se si ipotizza un tiraggio nella media nazionale, che vi sono attualmente circa duemila (2.085) lavoratori (equivalenti a tempo pieno) virtualmente a rischio di perdita del posto di lavoro in provincia di Parma. L’insieme di queste circostanze avvalora, a sua volta, il più recente scenario di Prometeia, che mette in conto un ulteriore significativo aumento della disoccupazione fra il 2012 e il 2013, anche per la provincia di Parma: secondo queste previsioni il numero dei disoccupati potrebbe passare infatti da 14 mila a 17 mila unità ed il tasso di disoccupazione dal 6,3% all’8,0%.  
   
   
IN PIEMONTE LA PROSSIMA EDIZIONE DELL’ITALY JAPAN BUSINESS GROUP E PUNTA A RENDERSI SEMPRE PIÙ ATTRATTIVO PER GLI INVESTITORI ESTERI  
 
Torino, 28 ottobre 2013 - La 26° edizione dell’Ijbg (Italy Japan Business Group) si terrà in Piemonte, probabilmente alla Reggia di Venaria: ad annunciarlo il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Ricerca, Innovazione ed Energia, Agostino Ghiglia, che in questi giorni partecipa a Tokyo all’Assemblea generale Ijbg per lo sviluppo e il rafforzamento delle relazioni commerciali tra imprese italiane e giapponesi. “In questi anni la Regione ha varato una serie di misure specifiche per attrarre investimenti in Piemonte - spiega il presidente Cota - che stanno portando ad un progressivo rilancio del nostro sistema produttivo. Fondamentale sotto questo aspetto la capacità del territorio piemontese e delle sue istituzioni di attivare strumenti di cooperazione internazionale tra le nostre imprese e quelle estere.” “L’idea di portare a Torino la prossima edizione dell’Ijbg, anche grazie al supporto del Ceip e di Invitalia - dice l’asssessore Ghiglia - è una grande opportunità per le nostre aziende di fare business e far conoscere le eccellenze del made in Piemonte. Sul nostro territorio hanno sede 630 multinazionali, tra cui 28 aziende giapponesi - aggiunge - Il Piemonte è la prima Regione italiana ad aver creato un organismo dedicato all’attrazione di investimenti esteri, il Ceip, interlocutore gratuito per assistere i nuovi progetti di investimento sul territorio. Puntiamo ad incrementare questi numeri e a diventare sempre più attrattivi per gli investitori stranieri”. L’assessore Ghiglia, che oggi è intervenuto all’Assemblea per presentare il Piemonte come company friendly, ha partecipato in questi giorni ad incontri con alcune multinazionali nipponiche e ad un workshop sulle smart energy : “E’ stata un’occasione per presentare le politiche, le azioni e gli investimenti che come Regione stiamo portando avanti in tema di efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili: nel periodo 2007 - 2013 abbiamo investito oltre 60 milioni di euro per attrarre imprese che lavorano nel settore. Con la nuova programmazione 2013-2020 intendiamo proseguire su questa strada e in particolare promuovere lo sviluppo dei cluster regionali”.  
   
   
ILVA:VICENDA USO ACQUE DIMOSTRA ERRORE SOPPRESSIONE FIGURA GARANTE AIA  
 
Bari, 28 ottobre 2013 - “Che a distanza di due anni dalla concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2011 l’Ilva di Taranto continui ad attingere l’acqua per gli impianti dall’invaso del Sinni invece che, come previsto, dai depuratori Gennarini e Bellavista è l’esempio lampante di quanto errato fosse sopprimere la figura del Garante per l’Aia. Fino alla sua permanenza nelle funzioni quell’ufficio aveva permesso la puntuale condivisione delle notizie e la tempestiva comunicazione di criticità ed inosservanze ai competenti organi. Il gioco a sfilare, a colpi di decreti, i sistemi di controllo sulle attività dello stabilimento ci lascia come spettatori dinanzi ad una gestione commissariale che, spiace doverlo ripetere, appare fin troppo simile a quella della proprietà”. A dichiararlo l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. “La prescrizione, voluta dalla Regione Puglia, relativa all’utilizzo di acque depurate per i processi dell’impianto del siderurgico di Taranto per ridurre il consumo di risorse su quell’area della Puglia, è uno dei punti che si dovrà discutere all’interno del procedimento amministrativo per l’autorizzazione dei processi dello stabilimento stralciati dall’Aia del 2012. Credo che in qualità di commissario governativo - prosegue Nicastro - ed in assenza di una figura di garanzia ormai soppressa debba essere Enrico Bondi a segnalare le inadempienze dal momento che, a quanto ci risulta, il suo compito è prima di tutto quello di gestire l’impianto per riportarlo entro le indicazioni autorizzative e di legge”. “Per la Regione Puglia - conclude Nicastro - le valutazioni in ordine alla prescrizione sugli approvvigionamenti idrici rimangono assolutamente valide e saranno nuovamente presentate, opportunamente rafforzate, nei lavoro del gruppo istruttore della Commissione ministeriale competente”.  
   
   
GRECIA, CONCLUSA LA PRIVATIZZAZIONE DELLE LOTTERIE  
 
Atene, 28 ottobre 2013 - La società Emma Delta, controllata dal ceko Jiri Smejc e dal greco George Melissanidis, ha portato a termine nei giorni scorsi il processo di acquisizione di Opap, monopolista ellenico nel settore delle scommesse. Nell´ambito del piano di salvataggio concordato coi creditori internazionali, si tratta della prima grande privatizzazione portata a termine in Grecia. L´accordo con Emma Delta (tra i soci di minoranza vi sono la ceka Kkcg, l´italiana Lottomatica, il gruppo slovacco J&t Finance, i russi di Ict Group e l´uomo d´affari greco Christos Copelouzos) era stato chiuso già in maggio, ma ci sono voluti mesi di negoziati per definire puntualmente il contratto di vendita. Opap è uno dei maggiori player europei nel settore delle scommesse, con ricavi per circa 1,3 miliardi di euro, e deterrà il monopolio nel settore delle scommesse sportive fino al 2020 e delle lotterie fino al 2030. La quota del 33 per cento di Opap è costata 622 milioni di euro ai quali si aggiungeranno ulteriori 3 milioni di euro l´anno nel prossimo decennio. La vendita delle proprietà statali costituisce un punto chiave del piano di salvataggio da 240 miliardi di euro in Grecia e per il 2013 il Governo prevede di raccogliere circa 1,6 miliardi di euro dai processi di privatizzazione in corso.  
   
   
REGOLE PER PARTECIPARE AD APPALTI IN FRANCIA  
 
Torino, 28 ottobre 2013 - Partecipa al seminario tecnico sulle tematiche connesse alla partecipazione ad appalti in Francia che si terrà al Centro Congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8 a Torino il giorno 29 ottobre. Ore 09.30 – 16.00 Verranno illustrate le regole previste dal "Code des Marchés Publics” francese, le fonti d’informazione per ricercare le gare, e si approfondiranno le opportunità a disposizione delle Pmi per partecipare agli appalti in forma aggregata. Potrai conoscere strumenti concreti per partecipare con successo a gare pubblicate oltralpe. Scadenza adesioni: 28 ottobre, Numero massimo partecipanti: 50 persone. Per informazioni sul programma e modalità di adesione http://iniziative.Centroestero.org/iniziative.php?iditem=1011&action=view    
   
   
BASILICATA: ANCORA TRE MESI PER LA “CREAZIONE DI ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI”  
 
Poenza, 28 ottobre 2013 - Prorogati di tre mesi i termini di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione agli avvisi pubblici “Creazione di attività imprenditoriali” a valere sul Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra e sul Programma Speciale Senisese. Con le delibere n° 1271 e 1272 del 15 ottobre 2013, che saranno pubblicate sul Bur n°39 del 1 novembre 2013, la Giunta Regionale ha deciso di dare risposta alle numerose richieste pervenute dal territorio permettendo agli interessati di avanzare nuove candidature. La proroga che vede lo slittamento della scadenza al 28 gennaio 2014, ovvero tre mesi a partire dalla prima data individuata dal bando, cioè il 28 ottobre 2013, non comporta di fatto alcun ritardo per coloro che hanno già presentato domanda essendo la procedura di valutazione a sportello. Quattro i milioni di euro per le imprese che vorranno investire nei trentacinque comuni del Programma Operativo Val d´Agri Melandro Sauro Camastra e due quelli che permetteranno alla nuove imprese di nascere nelle quindici amministrazioni afferenti al Programma Speciale Senisese. Incluse nella classificazione Ateco 2007, le attività finanziabili possono prevedere un investimento complessivo non inferiore a 10 mila euro e fino ad un massimo di 200.000 euro. Dalle attività manifatturiere alle costruzioni, dal commercio all´ingrosso escluso quello degli autoveicoli o motoveicoli al trasporto e magazzinaggio, dalle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione a quelli di informazione e comunicazione, dalle attività artistiche, sportive e di divertimento alle altre attività culturali, tanti i settori ammissibili ad esclusione del commercio ambulante e di quanto specificato nell´articolo 5 del bando. Sono agevolate le spese per progettazione e studi, quelle connesse all´acquisizione di terreni, di immobili già costruiti, di opere murarie, impianti e macchinari. Si potranno, inoltre, richiedere contributi per sostenere le spese per investimenti immateriali per brevetti, consulenze, programmi informatici e per l´acquisizione di certificazioni. Ulteriori informazioni sono reperibili sui siti www.Povaldagri.basilicata.it  www.Pssenisese.basilicata.it  e www.Sviluppobasilicata.it    
   
   
IL SISTEMA DELLA COLLABORAZIONE CON LE IMPRESE IN TRENTINO DIVENTA UN CASO IN ITALIA  
 
Trento, 29 ottobre 2013 - Il sistema Trentino si presenta ancora una volta come punto di riferimento per le altre realtà italiane. La conferma è venuta dall’ultima edizione di Smau 2013, in corso di svolgimento in questi giorni a Milano, dove Informatica Trentina è stata chiamata a presentare il progetto di collaborazione territoriale con le imprese Ict nel corso del convegno “Lombardia Digitale: le nuove opportunità per le imprese Ict del territorio”. Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina, ha raccontato l’esperienza della collaborazione sul nostro territorio: un percorso iniziato da qualche anno e che vede oggi Informatica Trentina operare sempre più nel ruolo di aggregatore della domanda di Ict pubblica, da consegnare in quote sempre più significative al mercato. “I risultati ottenuti – ha sottolineato Clara Fresca Fantoni nel corso del suo intervento - confermano la bontà del percorso intrapreso: nell’ultimo triennio, su di un valore di fatturato della società pari a 175 milioni di euro, si è assistito ad un importante flusso di ordini di fornitura verso il mercato privato pari a 125 milioni di euro, di cui quasi il 70% verso aziende locali”. Il modello trentino che prevede una forte interazione nel settore dell’Ict diventa un caso di studio in Italia. Gli organizzatori di Smau hanno chiesto a Clara Fresca Fantoni, direttrice di Informatica Trentina di presentare il sistema di collaborazione tra pubblico e privato davanti ad una selezionata platea di manager privati e pubblici. “Il sistema trentino di collaborazione pubblico-privato in ambito Ict – ha precisato Clara Fresca Fantoni - è stato reso possibile grazie ad un un percorso puntuale e condiviso, dove i diversi attori collaborano insieme per la realizzazione di soluzioni e progetti innovativi per il sistema pubblico trentino e che ha portato in questi anni al coinvolgimento sempre maggiore delle aziende locali nel processo di ammodernamento della pubblica amministrazione”. L’esperienza trentina a Smau ha suscitato un forte interesse. L’intervento sul modello trentino si è volto in un contesto in cui si è discusso anche di Expo e di modello di interazione con il territorio. Da tempo gli operatori discutono sulla necessità di aprire al territorio e al sistema produttivo le opportunità offerte dai grandi progetti di digitalizzazione sia sistema pubblico, verso la realizzazione delle Agende Digitali Locali, che di quello industriale. Ieri la Regione Lombardia ha raccontato l’esperienza legata alla Carta Regionale dei Servizi, che ha coinvolto le piccole e medie imprese del settore Ict. Informatica Trentina ha illustrato come sul nostro territorio si sia realizzato un sistema più complesso di collaborazione tra pubblico e privato, voluto dalla politica e implementato dalla stessa Informatica Trentina. La società di sistema è stata chiamata a trasformarsi in strumento di politica economica per favorire ricadute economiche sull’ecosistema produttivo locale di settore. “I privati – ha affermato la direttrice generale – sono sempre più partner di Informatica Trentina nella realizzazione di soluzioni e servizi innovativi Ict e stimolato quindi la crescita di competenze e professionalità, difficilmente realizzabili in un contesto diverso. Oggi le imprese Ict trentine non vedono più in Informatica Trentina un concorrente, ma un partner in grado di coinvolgere e trasferire all’ecosistema produttivo locale quote sempre più importanti di domanda pubblica e anche un volano di opportunità di crescita verso la costituzione di una filiera di produzione di soluzioni e servizi Ict innovativi e all’avanguardia”. Questo percorso è stato possibile in Trentino grazie anche alle sfide da tempo raccolte dalla pubblica amministrazione locale, che ha deciso di puntare sull’innovazione sociale e sulle nuove tecnologie per una crescita virtuosa del territorio, ancor prima che la pesante crisi economica facesse sentire i suoi effetti. Punto qualificante del modello è il “database delle competenze”, ovvero la grande banca dati in grado di raccogliere e rappresentare le informazioni strategiche sulle imprese locali Ict (competenze e servizi), che aumenta la competitività del sistema trentino grazie all’individuazione di cluster di imprese che operano in settori omogenei e che nel tempo hanno sviluppato specializzazioni e competenze in questi ambiti. In concreto, Informatica Trentina ha coinvolto le associazioni di categoria nel progetto di Collaborazione Territoriale (Confidustria, Confartigiantato, Confcommercio e la Federzione delle Cooperative Trentine), consentendo così alle stesse di confrontarsi periodicamente per identificare architetture e tecnologie su cui puntare, per sviluppare le competenze manageriali con momenti formativi e informativi, per promuovere incontri con i principali attori del mercato con il fine di sviluppare partnership e creare ulteriori occasioni di business. “Il potenziamento della collaborazione tra pubblico e privato – ha concluso Clara Fresca Fantoni – non è stato quindi per noi solo un bisogno dettato dal difficile momento economico, ma deriva dalla consapevolezza che è possibile fare di più per migliorare l’offerta di beni e servizi in ambito Ict e per diffondere l’innovazione tecnologica nel settore pubblico attraverso un ecosistema produttivo locale dove sviluppare sinergie e massa critica per consolidare e far crescere tutti gli attori coinvolti, pubblico e privato assieme”.  
   
   
ALBANIA, CHIUSA LA PRIMA FASE DEL TIRANA LOGISTIC PARK  
 
Tirana, 28 ottobre 2013 - È stata portata a termine la prima fase del progetto Tirana Logistic Park, del valore di 40 milioni di euro per una superfice di 200.000 metri quadrati. Ne dà notizia l´Ice, confermando che il progetto rappresenta uno dei più grandi investimenti fatti in Albania, che la struttura viene realizzata da Balfin Group, Fondo Americano-albanese delle Imprese e Albstar Shpk e che prevede la costruzione di 5 magazzini ed opere industriali di classe A, cioè secondo gli standard europei. Tirana Logistic Park si trova in una zona strategica della capitale (lungo l´autostrada Tirana-durazzo), a 14 chilometri dall´Aeroporto internazionale di Rinas ed a 30 chilometri dal porto di Durazzo (il più grande dell´Albania) e vi si accede dalle principali autostrade, che lo collegano al Kosovo, alla Macedonia ed al Montenegro.  
   
   
PROGETTO JADE, LA DELEGAZIONE MARCHIGIANA A BOSTON.  
 
Ancona, 28 ottobre 2013 - Il tema dello sviluppo dei sistemi innovativi di telemedicina e teleassistenza è stato al centro del simposio transatlantico al quale ha partecipato la delegazione marchigiana, presente a Boston, nell’ambito del progetto europeo Jade. Guidata dalla Regione, è composta da imprese e istituzioni marchigiane operative nel settore della domotica a sostegno della longevità. Dopo gli appuntamenti a Montreal (Canada), la tappa di Boston ha consentito alla delegazione di confrontarsi con i circa 300 partecipanti al simposio (operatori di livello internazionale nel mondo della ricerca, rappresentanti dei governi centrali e regionali), nell’ambito degli oltre 30 workshop dedicati all’innovazione medica e assistenziale. La delegazione ha inoltre partecipato a numerosi incontri commerciali con partner statunitensi, dedicati anche allo scambio di esperienze e di soluzioni operative. L’assessore Giorgi in particolare ha avuto modo di confrontarsi con la senatrice del Massachussets Therese Murray con cui ha approfondito i temi della ricerca in merito all’active aging e di avviare rapporti con il Consolato italiano a Boston attraverso un incontro con la responsabile della Ricerca Scientifica Cinzia Del Zoppo. “Il progetto Jade – ha commentato l’assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi, che guida la missione – si inserisce perfettamente all’interno della strategia regionale sulla longevità attiva. La scelta di essere presenti nel cuore del mercato più importante del mondo, per quanto riguarda le biotecnologie e le tecnologie biomedicali, sta consentendo alle nostre aziende di stabilire relazioni efficaci con i principali operatori mondiali nel settore della vita indipendente dell’anziano e della casa intelligente. Un’opportunità non fine a se stessa e non solo di arricchimento professionale per i presenti, ma una vera occasione per allacciare rapporti, in quanto, nel dicembre 2010, la Commissione europea e il dipartimento Usa per la Salute hanno firmato un accordo di cooperazione per quanto concerne l’utilizzo delle nuove tecnologie in materia di salute e dell’abitare”. La Regione Marche è leader e coordinatrice del progetto europeo Jade, che vede la partecipazione di altri quattro Paesi: Francia, Inghilterra, Finlandia e Turchia. Insieme alle imprese marchigiane partner del progetto, la delegazione è composta da rappresentanti della Svim (Sviluppo Marche), delle Università e dell’Inrca (Istituto nazionale di ricerca e cura degli anziani).  
   
   
A SEGUITO DEL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA “LAZIO À LA CARTE… PARIS À TABLE” – LANCIATA LO SCORSO LUGLIO DALLA REGIONE LAZIO E DA BIC LAZIO E CHE HA PORTATO A PARIGI 23 IMPRESE DI ECCELLENZA DEL SETTORE AGROALIMENTARE LAZIALE  
 
Roma, 28 ottobre 2013 - “La Regione Lazio – ha detto a questo proposito l’assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani – ritiene fondamentale supportare le piccole imprese nel loro percorso di internazionalizzazione dando continuità, con questo nuovo bando, all’iniziativa ‘Lazio à la Carte… Paris à Table’, varata nel luglio scorso, che ha dimostrato di essere in grado di operare in modo efficace la connessione tra i nostri produttori agroalimentari e i buyer della capitale francese. Un canale promettente è stato aperto, ora bisogna continuare”, ha concluso. Sono 30 le imprese che avranno l’opportunità di partecipare il 1 dicembre prossimo a un workshop di degustazione dei propri prodotti che si terrà a Parigi e di entrare in contatto con i principali buyer francesi (negozi, catene di negozi, importatori e grossisti), avviando con loro iniziative commerciali. I settori richiesti dal bando sono: vino, birra, olio, prodotti sott’olio, pasta, conserve, miele, biscotti, salumi, formaggi, pesce conservato/affumicato, confezionamento in Atm preferibilmente da farine bio e specialità del Lazio surgelate. La quota di partecipazione per ogni impresa è di 300 euro + Iva. Spese di viaggio, vitto e alloggio a Parigi sono a carico delle imprese. Le domande dovranno pervenire entro l’11 novembre 2013, inviando via e-mail l’apposita scheda di adesione disponibile sui siti internet di Bic Lazio e della Regione Lazio a iagri@biclazio.It , indicando nell’oggetto “Lazio à la Carte – Manifestazione Di Interesse”. La scelta delle aziende partecipanti verrà fatta in base all’ordine cronologico di arrivo (data e ora). Il paniere di prodotti che sarà presentato al workshop di degustazione, sarà selezionato sulla base delle richieste del mercato francese. Il progetto è realizzato da Bic Lazio su affidamento da parte della Regione Lazio, grazie anche al supporto della Rete Enterprise Europe Network (Een), del Car (Centro Agroalimentare Roma) e di Italie-france Group, società leader nella cooperazione Italia-francia. (*) http://www.Biclazio.it/it/home/manifestazione-di-interesse-6.bic  e http://www.Regione.lazio.it/rl_attivitaproduttive_rifiuti/?vw=newsdettaglio&id=109    
   
   
AZIENDE: LA PROVINCIA DI PARMA SOSTIENE L’INNOVAZIONE PRESENTATA LA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO “PIATTAFORME PER L’INNOVAZIONE”. 20 I POSTI DISPOSIZIONE PER LE AZIENDE  
 
Parma, 28 ottobre 2013 – Promuovere percorsi permanenti di innovazione a favore di aziende locali, in particolare Pmi. E’ l’obiettivo di “Piattaforme per l’innovazione” il progetto promosso dalla Provincia che attraverso un complesso di azioni quali la consulenza aziendale, bilanci di competenze del personale, progettazione di interventi e formazione, accompagna le imprese in un percorso che da sole difficilmente potrebbero fare. Giunto alla terza edizione, il progetto è stato presentato oggi alle aziende in un incontro che si è svolto nella Sala Borri a Palazzo Giordani. Durante il workshop sono state presentate le modalità di candidatura e selezione delle aziende interessate a partecipare. Il progetto prevede il coinvolgimento di 20 aziende, che potranno accedere ai servizi di accompagnamento, consulenza e formazione per lo sviluppo di un progetto di innovazione aziendale. “ Con questo progetto continuiamo tenacemente a voler dare il nostro contributo all´uscita dalla crisi, aiutando chi raccoglie la sfida del cambiamento continuo – ha spiegato Amoretti aprendo l’incontro - Fondi europei, dunque pubblici, messi al servizio di quelle aziende che con ostinazione e competenza, vogliono guardare avanti, difendere e far crescere la loro attività e con questo mantenere l´occupazione”. Alla presentazione del progetto Piattaforme per l’innovazione Iii, oltre all’assessore provinciale alla Formazione e Politiche del lavoro sono intervenute Elisabetta Zini, direttore generale di Cisita con Maria Guerra, progettista senior di Cisita Parma, Elisabetta D’amico del servizio programmazione dell’Assessorato alla Formazione professionale della Provincia di Parma e si sono potute ascoltare anche alcune testimonianze di aziende che hanno partecipato alle edizioni precedenti: Frigomeccanica, Glove Ict e Rp Santini. Piattaforme per l’innovazione Iii : Servizi previsti - Assistenza per la messa a fuoco dell’idea di innovazione anche attraverso l’adesione ad un programma di seminari e focus group preliminari alla candidatura del progetto aziendale. - Un’azione di accompagnamento di 56 ore (Audit e Sviluppo del progetto d’innovazione) da parte di un esperto specializzato in processi d’innovazione, scelto tra chi avrà partecipato a un bando ad hoc curato da Cisita Parma in sinergia con la Provincia di Parma e il Comitato di Pilotaggio. Attraverso una comparazione delle professionalità verrà stilata una lista di soggetti idonei a cui verrà affidata l’azione di analisi del fabbisogno di innovazione espresso da parte delle imprese. L’esperto dedicato aiuterà l’imprenditore a definire un Business Plan o Action Plan e lo supporterà nella fase di sviluppo e implementazione del piano. - Analisi dei fabbisogni formativi connessi al progetto aziendale. - Sviluppo della formazione pari a 16 ore per ciascun’azienda selezionata. - Possibilità di ospitare in stage o tirocinio uno studente del percorso di alta formazione – finanziato dalla Provincia di Parma (fondi Fse) in Project Management dell’Innovazione gestito dal Cisita Parma in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma. Piattaforme per l’innovazione Iii : I progetti. Le imprese dovranno presentare una proposta aziendale di innovazione attinente alle seguenti tipologie di innovazione: Innovazione tecnologica di prodotto o servizio. Innovazione tecnologica di processo. Innovazione organizzativa. Innovazione commerciale e/o di marketing. Introduzione di sistemi di certificazione della qualità in azienda riferiti sia ai prodotti/servizi sia ai processi. Introduzione di significative innovazioni tecniche. Il formulario, debitamente compilato e firmato, nonché gli allegati richiesti dovranno pervenire in busta chiusa entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 25 novembre 2013 a: Progetto Piattaforme per l’innovazione Iii Cisita Parma Srl , Borgo G. Cantelli, 5 - 43121 Parma La candidatura dovrà pervenire anche attraverso posta elettronica, all’indirizzo cisita@cisita.Parma.it  e per c/c a e.Damico@provincia.parma.it  indicando sull’oggetto della mail la dicitura Piattaforme Per L’innovazione Iii.  
   
   
DA REGIONE LOMBARDIA AIUTO AD AZIENDE COLPITE DA MALTEMPO  
 
Milano, 28 ottobre 2013 - "La Regione Lombardia si schiera ancora una volta al fianco delle imprese colpite dagli eventi calamitosi dello scorso 13 luglio, che ha colpito territori nelle province di Mantova, Brescia, Cremona". Lo dichiara l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, alla luce della delibera di Giunta approvata, secondo la quale può essere concesso agli "operatori agricoli, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dipendenti di imprese agricole site nei Comuni colpiti da eccezionali eventi atmosferici o calamità naturali, il trattamento di integrazione salariale, a carico dell´Ente previdenziale, per eventuali periodi di inattività lavorativa e per un periodo non superiore a 90 giorni". Attendendo Il Ministero - La delibera licenziata dall´Esecutivo lombardo segue un primo provvedimento, in base al quale "lo scorso 27 settembre era stata inoltrata la richiesta di risarcimento al Ministero delle Politiche agricole. Una proposta alla quale non risulta che il Ministero delle Politiche agricole abbia ancora dato alcuna risposta" incalza l´assessore Fava.  
   
   
ROMANIA, SUCCESSO DELLE AZIENDE DI OUTSOURCING  
 
Bucarest, 28 ottobre 2013 - Il mercato romeno dei servizi di esternalizzazione ha un valore di circa 500 milioni di euro, e occupa circa 20.000 persone. Ne dà notizia l´Ice sulla base di uno studio dell´Absl (Associazione dei Leaders nel settore dei Servizi per gli Affari) e della società Kpmg. Secondo il presidente dell´Absl, Alexander Weigl, la Romania è al nono posto nel mondo e al secondo nell´Europa centro- Orientale quale destinazione preferita per le aziende del settore dei servizi per affari, uno dei settori più dinamici dell´economia romena, con un tasso medio annuo di crescita del mercato del 20 per cento negli ultimi tre anni e, si stima, del 30 per cento nei prossimi tre. Negli anni recenti numerose compagnie multinazionali hanno aperto almeno un centro operativo in Romania, alcune di loro con oltre 2.000 addetti. Le persone assunte da queste aziende hanno un´elevata qualifica, parlano lingue straniere e per l´80 per cento hanno un master o una certificazione internazionale. In Romania lo stipendio di un addetto nelle aziende di outsourcing parte da 300-400 euro al mese.