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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2014
RICONOSCIMENTO, REGOLE E RISORSE: UN NUOVO PARTENARIATO PER START-UP WEB D´EUROPA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2014 – Di seguito l’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale al Forum / Avvio Europa Partnership digitale europea, del Consiglio di Lisbona: “Per aggiungere un commento a questo discorso, vedere la versione sociale del discorso qui Il presidente ha delineato la grande sfida di crescita che abbiamo di fronte. E come possiamo affrontarlo. Questo è un problema dobbiamo assolutamente mettere a fuoco. E voglio che tu ricordi, come parlarne, di cosa si tratta in definitiva in merito. Non sulle tabelle e gli strumenti e gli obiettivi. Non sui programmi ei processi. Abbiamo bisogno di tutte queste cose. Ma ricordiamo cosa si tratta veramente. Si tratta di persone. Le persone che non hanno un lavoro, non hanno speranza, non hanno opportunità. Chi non può iniziare a pianificare le loro vite, le loro case, le loro famiglie. Milioni di giovani che rischiano di essere parte di una generazione perduta. Questo è qualcosa che mi tiene sveglio la notte. E tutti noi in seno alla Commissione. Abbiamo bisogno di dare quei giovani indietro le loro possibilità e le loro opportunità. Voglio fare qualcosa per questo. Noi tutti facciamo: disperatamente. E non c´è molto tempo. Io non intendo solo perché il mandato della Commissione sta volgendo al termine. Ogni settimana ho skype mia nipote. Recentemente mi ha chiesto "quanti anni hai?" Ho detto, "Sono 72"; e chiese - "nonna, come mai sei ancora vivo?" Quindi mi perdonerai se mi trovo in fretta. Ma noi abbiamo una soluzione: ottenere la casa di Europa, allo scopo non è solo di tagliare i deficit. Si tratta di investire nella crescita di domani. Sostenere le idee e le innovazioni che possono creare posti di lavoro nel corso dell´anno e nei decenni a venire. Quando vado in giro per l´Europa, quando vado sui social network - una delle cose che dà veramente mi auguro che sono l´esercito di Europa startup web. Gli imprenditori che utilizzano la potenza della tecnologia di innovare. Perché le loro idee brillanti possono aiutare tutti. Già oggi l´economia europea app impiega milioni, generando miliardi di fatturato. E che sta crescendo notevolmente ogni anno. Ma non si tratta del numero di persone impiegate direttamente. E ´il numero di persone che possono sostenere e potenziare la gamma di settori può trasformare. Ho visto questo aiuto della tecnologia a tutti: giovani e vecchi, ricchi e poveri, uomini e donne. Con le applicazioni dalla scuola per l´energia, i trasporti alla televisione. Ho visto 13 anni di età che non sono solo giochi - che stanno creando loro e li vendono. Ho visto nuovi tipi di cure efficaci e all´emancipazione. In Italia c´è una signora, Nonna Lea. Lei sta cercando un nuovo progetto finanziato dall´Ue, un robot che aiuta a rimanere attivi e indipendenti a casa. E lei lo ama. Lo so perché lo dice sul suo blog. Lei è 94 anni. La tecnologia non è solo per i giovani! E non è solo un "giocattolo" per il ben-off. Sono appena tornato dalle Nazioni Unite, dove abbiamo discusso i giochi ruolo Ict nel mondo in via di sviluppo. Come, anche nei luoghi più poveri, questi strumenti e questa innovazione possono emancipare, educare, responsabilizzare. Ed è per le donne come gli uomini. Oggi, troppe donne pensano carriere digitali "non sono per loro". Stanno perdendo - è così la nostra economia. L´europa ha bisogno di capitale umano digitale per il 21 ° secolo - e noi semplicemente non può permettersi di ignorare metà del nostro talento. Il fatto è: Internet è un incredibile piattaforma innovativa. Perché non è necessario il permesso di provare le cose online. Devi solo andare là fuori e farlo. La tecnologia non è un ostacolo: l´unico limite è la vostra immaginazione. Ma ci sono molti altri ostacoli incontrati da questi aspiranti innovatori. Troppi ostacoli che si distinguono nel loro cammino. Tali barriere possono essere interni. Persone potrebbero essere messi fuori dalla paura del fallimento, si potrebbe pensare che questa carriera non è "per loro", potrebbero non vedere i modelli giusti. Oppure può essere esterna - una mancanza di riconoscimento, una mancanza di risorse, o di avere a che fare con un groviglio di regole diverse digitali in tutto il mercato unico. In entrambi i casi - abbiamo bisogno di prendere quelle barriere di distanza. Questo è ciò che queste nuove organizzazioni, l´Europa partenariato avvio e il Forum europeo digitali sono impostati per offrire. Dare una piattaforma per start-up di competere, raccogliere fondi, sfondare il soffitto di vetro per il successo mondiale. Mostrando i fatti, evidenziando le opportunità, dando una voce politica a questo settore economico essenziale. Mostrando come pure l´Europa sta facendo - e come potremmo fare meglio. Quindi sono orgoglioso di lanciare ufficialmente queste due nuove organizzazioni di oggi. E vi auguro buona fortuna. Questo è un lavoro molto importante che farà. Uno dei "migliori posti di lavoro dell´Ue" davvero vale la pena lottare. Certo: non è questo l´unico modo stiamo sostenendo start-up. Ci sarà anche investendo più che mai in questo settore. Il nostro programma di ricerca Horizon 2020 non sarà solo il più grande mai. Sarà il più mai focalizzato sull´innovazione. La maggior parte mai concentrata sulle imprese più piccole. Con circa un euro in cinque dritto alle imprese piccole e medie che forniscono innovazioni sul mercato. E, nel solo primo anno, stiamo facendo € 15.000.000 disponibili specificamente per gli imprenditori Ict e start-up web. Saremo rafforzare le competenze digitali in Europa. Taglio di disoccupazione, mentre migliora la competitività. Con una grande coalizione per i lavori digitali. E con iniziative di base come codice Europe settimana nel mese di ottobre. Quindi più europei hanno le competenze necessarie per cogliere le opportunità di domani. Inoltre, stiamo prendendo via le barriere innovatori incontrano online. Salvaguardare internet innovativo aperto così nuove idee brillanti non vengano bloccati da operatori o reti lente. Rimozione tariffe di roaming in modo da non dover spegnere il telefono al confine, e perdere tutte quelle applicazioni. E stiamo rendendo più facile per condividere e diffondere idee brillanti in tutto il mercato unico digitale. Spero che i governi nazionali possono fare quel passo finale di concordare nuove disposizioni è presto le regole di cui abbiamo bisogno per vibranti telecomunicazioni in un continente connesso. E stiamo facendo molto di più come parte del nostro programma Startup Europa. Ma più di tutto ho intenzione di continuare a difendere questa causa. Ho intenzione di continuare a lottare per questo problema finché io sono commissario agenda digitale. Queste persone sono là fuori creando posti di lavoro e che meritano sostegno - il riconoscimento, regole, risorse. Oggi è un grande passo avanti verso un´Europa di avvio. Grazie.”  
   
   
MILANO: RETE GRATUITA E ILLIMITATA OPEN WI-FI. 200 MILA UTENTI, 370 AREE COLLEGATE  
 
 Milano, 26 maggio 2014 - Su 370 aree collegate con Openwi-fimilano, circa 300 sono le postazioni all’aperto diffuse in tutta la città, dal centro alla periferia (60 piazze, 20 parchi e giardini, 20 stazioni della metropolitana) mentre 70 sono gli hotspot disponibili nelle sedi comunali (uffici pubblici, biblioteche, piscine, centri ricreativi …), per un totale di circa 600 access point. Su 200 mila utenti iscritti 25 mila sono stranieri (pari al 12,6%). I 350 hotspot forniscono un servizio illimitato. Il numero degli iscritti e degli accessi giornalieri è in costante crescita. Ogni giorno 400 persone diventano nuovi utenti. Nel 2012 erano 250 gli iscritti giornalieri, nel 2013 erano 300. In 2 anni di attività di Openwi-fimilano sono più di 2 milioni gli accessi effettuati. Nella rete municipale senza fili del Comune di Milano ogni utilizzatore può usufruire di un quantitativo giornaliero di navigazione pari a 300 Mb di traffico in banda larga. Superato questo limite si avrà ancora un´ora di navigazione in banda larga ma successivamente la velocità di navigazione sarà ridotta. In Italia Milano è il primo Comune che offre a cittadini e turisti un servizio di wi-fi gratuito per un periodo di tempo illimitato che si estende su un territorio così ampio. Openwi-fimilano è un servizio molto competitivo anche a livello europeo, strategico in vista di Expo2015. Sul sito http://info.Openwifimilano.it  si può effettuare la registrazione e individuare le aree in cui la rete è attiva.  
   
   
AL VIA SMART CITY WEEK E 20 PROGETTI PER UNA MILANO SMART DAL 27 AL 29 MAGGIO TRE GIORNI DEDICATI AGLI APPROFONDIMENTI DELLE TEMATICHE SMART.  
 
 Milano, 23 maggio 2014 – Dieci progetti finanziati per oltre 52 milioni di euro da Miur e Regione Lombardia, altri dieci progetti in cinque ambiti di applicazione realizzati dall’Amministrazione comunale con proprie risorse oltre a circa 3 milioni di euro di contributi di Camera di Commercio e Comune di Milano alle imprese e start up che investono nell’innovazione digitali solo nel 2013. E ancora: una nuova associazione per la governance dei progetti,e un incubatore d’impresa per riqualificare l´area dismessa di Ripamonti, 88 e una tre giorni - dal 27 al 29 maggio - dedicata all’approfondimento delle tematiche Smart city: oltre 43mila imprese coinvolte, 344 mila addetti e un fatturato di 128 miliardi di euro l’anno. Questi i numeri di Milano Smart city annunciati dall’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università, Ricerca e da Erica Corti, Membro di Giunta della Camera Commercio di Milano per illustrare il percorso attuato da Milano, negli ultimi due anni e mezzo, verso una città sempre più attenta alla tecnologia, alla ricerca e all’inclusione sociale. “Smart city – ha detto l’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Università, Ricerca e Smart City - significa vivere in una città nella quale la tecnologia risponde ai bisogni dei cittadini in termini di azioni amministrative meno impattanti, da un punto di vista economico e ambientale, sebbene più inclusive dal punto di vista sociale. Obiettivi più facilmente raggiungibili con la collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e sistema delle imprese”. “Comune e Camera di Commercio - ha dichiarato Erica Corti, membro di giunta della Camera di commercio di Milano - si sono alleati per realizzare progetti concreti che rendano la città più intelligente, più attrattiva per le imprese che hanno bisogno di infrastrutture materiali e immateriali efficienti. In questo modo intendiamo sviluppare un processo che, attraverso l’iniziativa congiunta Milano Smart City, porterà alla progressiva realizzazione di questi progetti a beneficio dei cittadini e delle imprese”. Al fine di realizzare, implementare e rafforzare la collaborazione tra Comune e Camera di Commercio si è deciso di costituire l’ Associazione Milano Smart City con l’intento di creare una nuova governance che coordini i progetti, aperta a tutti gli attori quali imprese, università, centri di ricerca e associazioni impegnate nello sviluppo di progettualità smart con l’obiettivo di intercettare e sfruttare al meglio i finanziamenti europei. L’associazione, presieduta dal Sindaco di Milano, non avrà scopo di lucro e costi per l’Amministrazione ma si finanzierà con le quote associative. Contemporaneamente è stato sottoscritto l’accordo tra Comune di Milano e Invitalia, agenzia tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico, per la nascita in città di Smart City Lab, il primo incubatore d’impresa, gestito da Invitalia insieme al Comune, dedicato a start up e progetti imprenditoriali incentrati sulle tematiche della mobilità, semplificazione, energia e ambiente, sociale. La nuova struttura, a basso impatto ambientale e architettonico, sorgerà nell’area comunale di 3000 mq in via Ripamonti, 88 e potrà contare su un finanziamento di 5milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Il Comune metterà a disposizione 500 mila euro per le dotazioni informatiche e attrezzature necessarie all’avvio dell’attività dell’incubatore. Dopo il successo di pubblico fatto segnare dagli incontri dell’anno scorso, prende il via quest’anno, dal 27 al 29 maggio, Smart City Week, promossa da Comune di Milano e Camera di Commercio: una tre giorni, per e con i cittadini, per approfondire e orientare lo sviluppo della città in termini di sostenibilità, innovazione tecnologica, risparmio energetico e opportunità economiche. Si inizierà martedì con Bootcamp E015 a inviti presso il Coworking Login di Via Privata Stefanardo da Vimercate 28 che avrà l’obiettivo di costruire, grazie all’ingegno di 30 ragazzi, un servizio Smart per la città, con la collaborazione di Samsung. La sala Colonne di Palazzo Giureconsulti in Piazza dei Mercanti 2, ospiterà Evento Big Data per mostrare le potenzialità dell’aggregazione di Dati complessi quale opportunità per lo sviluppo dei servizi per la città. Mercoledì 28, grazie a #milanosmart , presso l’Expo Gate di Piazza Castello, 14 personalità racconteranno come i loro progetti hanno apportato innovazioni esemplari per la società che li circonda. Giovedì 29 la sala Esposizione di Palazzo Giureconsulti ospiterà il Tavolo Arte Cultura per Expo 2015 per coinvolgere il sistema economico-imprenditoriale nelle opportunità generate da Expo 2015. Milano Smart City week si inserisce nel più ampio progetto interregionale di collaborazione tra Milano, Torino e Genova per lo sviluppo di un modello di città intelligente e sostenibile. Per comprendere l’importanza strategica dello sviluppo della città in chiave Smart basta pensare che il settore, solo a Milano, vale 128 miliardi di fatturato su 460 nazionali, con circa un milanese su cinque che vi opera: nell’high tech (49 miliardi su 122), energia-rifiuti (45 miliardi su 180), commercio elettronico (700 milioni su 3,4 miliardi), design (2,6 miliardi su 4). Tra le province lombarde Milano ha 43 mila imprese nel settore, seguita da Brescia con 12 mila, Bergamo con oltre 11 mila, Varese e Monza con circa 8 mila. (Dati ufficio studi Camera di Commercio al primo trimestre 2014). Ad oggi sono oltre 20 progetti ‘Smart’ avviati in città, per un valore di oltre 52 milioni di euro, volti a promuovere il risparmio energetico, la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, 600 access point wi fi, decine di App già attive, 200 ‘data set’ a disposizione di ricercatori e utenti per lo sviluppo di applicazioni, oltre 6.000 km di fibra ottica. Milano è la città più ‘Smart’ d’Italia e nel 10% di quelle più innovative al mondo: 46ª s  
   
   
CCIAA POTENZA: SOSTEGNO A PMI PER BANDA LARGA SATELLITARE  
 
Potenza, 26 maggio 2014 - La Camera di Commercio di Potenza scende in campo per generare nuove opportunità di crescita e sviluppo alle imprese del territorio, e in particolare per favorire la competitività delle attività imprenditoriali ubicate proprio nelle aree meno tecnologicizzate della provincia. Lo fa entrando in scia di un accordo che a livello nazionale è stato siglato tra Unioncamere ed Eutelsat che grazie all’infrastruttura tecnologica basata sul Ka-sat, satellite di ultima generazione specializzato per i servizi in Banda Larga, garantisce la copertura a tutte le zone geografiche a livello nazionale. L’ente camerale ha appena pubblicato sul sito www.Pz.camcom.it un Bando che stanzia contributi a beneficio delle Pmi che, superando le difficoltà di connessione alla rete terrestre, vorranno usufruire della banda larga satellitare. L’agevolazione concedibile consiste in 200 voucher del valore massimo di 300 euro ciascuno, a copertura del costo di installazione e di acquisto ovvero noleggio del kit satellitare (antenna più modem), come previsto dal contratto di servizio con Eutelsat per l’offerta Infinity Business. Ciascuna impresa, a prescindere dall’investimento effettuato, potrà richiedere un solo voucher e scegliere di stipulare un contratto con altri fornitori, come da elenco pubblicato sul sito camerale. La Camera di Commercio di Potenza, al fine di conseguire la più ampia diffusione della misura, ha infatti aperto l’intervento anche alle Pmi che abbiano stipulato un contratto di servizio analogo con altro operatore satellitare. "Il gap di competitività delle piccole e medie imprese della provincia di Potenza non è più addebitabile solo all’orografia o alle precarie infrastrutture materiali, ma anche a quelle immateriali, che oggi possono risultare determinanti nel dare (o negare) margini di competitività – dichiarano i vertici dell´ente camerale potentino attraverso un comunicato stampa -. Anche sul nostro territorio vanno promosse azioni finalizzate alla diffusione della cultura dell’innovazione digitale e dei servizi resi accessibili dalla Banda larga satellitare". La domanda, in formato pdf, potrà essere inviata via Pec (posta elettronica certificata) all’indirizzo cciaa.Potenza@pz.legalmail.camcom.it  entro e non oltre il 30 novembre 2014. Le domande ammissibili saranno ammesse a contributo seguendo l´ordine cronologico di arrivo al protocollo camerale, e fino ad esaurimento dei voucher a disposizione. La Camera di commercio, a fronte del numero di domande pervenute, si riserva di rifinanziare l’iniziativa attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive.  
   
   
L´ANCL: «SIAMO DIVENTATI I TELELAVORATORI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, E PAGHIAMO PER FARLO» PRESENTATO A ROMA LO STUDIO CON CUI NASCE LO STATUTO DEL PROFESSIONISTA INTERMEDIARIO TELEMATICO  
 
Roma, 27 maggio 2014 - Dopo oltre un decennio di sistematica informatizzazione della Pubblica amministrazione è ora che la stessa ammetta di aver creato, senza concertazione ma imponendo obblighi e negando diritti, una nuova qualifica per tutte quelle libere professioni che con la Pa si interfacciano quotidianamente: l´intermediario telematico. Forte di uno studio, condotto internamente e presentato in assemblea, l´Ancl, il sindacato unitario dei consulenti del lavoro, vuole essere l´apripista di un confronto con i ministeri competenti (Funzione pubblica, Lavoro ed Economia) per vedere riconosciuta giuridicamente la figura del professionista intermediario telematico, avere quindi doveri certi ma soprattutto acquisire diritti finora negati a tutti i professionisti (quasi 1,5 milioni fra consulenti del lavoro, commercialisti, tributaristi, avvocati, notai etc.), che svolgono di fatto un servizio di pubblica necessità. La commissione di studio, guidata dalla coordinatrice del Centro studi nazionale Paola Diana Onder e composta dai consulenti del lavoro Emiliano Drazza, Rodolfo D´aquilio (Lazio), Claudio Faggiotto (Emilia-romagna), Roberto Sartore (Veneto), Samuele Selleri e Federico Tracucci (Umbria), ha dimostrato come la telematizzazione delle comunicazioni ai e dagli enti pubblici, in corso dal 1998 ma con una accelerata dal 2005, ha reso i professionisti dei telelavoratori autonomi della Pa a costo zero, responsabili qualificati e abilitati dalla Pa stessa (tramite l´attribuzione di codici di accesso) di tutto ciò che è data-entry negli archivi digitali degli enti. Dall´inoltro delle dichiarazioni fiscali, ai calcoli contributivi delle retribuzioni, alle denunce di infortunio etc: parliamo di milioni di dati diversi, basti solo pensare che i consulenti del lavoro mensilmente gestiscono le paghe di 7 milioni di lavoratori del milione di aziende che assistono. Gli adempimenti di esclusiva competenza della Pa sono stati nel tempo "scaricati" dalla stessa al professionista: una esternalizzazione voluta dalla Pa, che da un lato ne decide arbitrariamente le scadenze imponendo così agli studi l´agenda lavorativa, dall´altro ci guadagna in qualità e in risparmio. Il solo Inps, per esempio, nel 2010 ha calcolato che il lavoro di data-entry vale 20 milioni di euro. Mentre i costi per i professionisti fra aggiornamento continuo della strumentazione, connessione e formazione propria e dei dipendenti (i software perlomeno al momento restano gratuiti poiché imposti, peccato che ogni ente pubblico abbia il suo, come ogni ente privato con "veste" pubblica, es. Le Casse edili) sono cresciuti fino a rappresentare il 10% della spese di gestione dello studio. Con la beffa, ritenuta una discriminazione, di aver visto tolto dal 1° gennaio 2012 l´unico riconoscimento avuto sinora per una parte del lavoro svolto, ovvero 1 euro per ogni dichiarazione fiscale inoltrata, compenso invece che resta per i patronati. Evidenziando quindi la figura dell´intermediario telematico come un «collaboratore in telelavoro diretto della Pa, le cui competenze crescono in misura inversamente proporzionale alla diminuzione degli organici della Pa», lo studio dell´Ancl si conclude con una proposta di statuto di questa nuova figura affinché ai professionisti vengano riconosciuti i diritti basilari dei lavoratori: riposo, malattia, maternità, sciopero. Non solo, anche il diritto del sindacato a partecipare come parte sociale ai tavoli sulla digitalizzazione della Pa con l´obiettivo di arrivare a un sistema informatico unico di dialogo con la stessa. Commenta Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl: «Noi consulenti del lavoro siamo l´anello di congiunzione fra Pa e cittadino o impresa, e sosteniamo questa modernizzazione, che ha fatto evolvere anche la nostra professione, ma è inammissibile che la Pa eluda la coscienza dei diritti che abbiamo acquisito. Il nostro obiettivo è il riposizionamento sociale della categoria, soprattutto per tutti quei giovani, sempre più numerosi, che si affacciano alla libera professione».  
   
   
SMAU ARRIVA A BOLOGNA IL 4 E 5 GIUGNO: IL MONDO DELLA RICERCA E INNOVAZIONE INCONTRA LE IMPRESE  
 
Milano, 26 maggio 2014 - Il circuito di appuntamenti sul territorio di Smau che nei mesi scorsi ha fatto tappa a Bari, Roma, Padova e Torino, si prepara ad arrivare a Bologna i prossimi 4 e 5 giugno presso i padiglioni 33 e 34 di Bologna Fiere. L’evento dedicato alle tecnologie digitali e all’innovazione per le imprese e le pubbliche amministrazioni, giunto alla sua sesta edizione nel capoluogo emiliano-romagnolo, ospiterà nell’arco dei due giorni oltre 200 espositori, tra fornitori di tecnologie digitali, startup e centri di ricerca. Smau Bologna, infatti, anche quest’anno si terrà in contemporanea a R2b-research to Business, il Salone Internazionale della Ricerca e dell´innovazione organizzato da Aster - Regione Emilia Romagna - che da nove anni presenta l´eccellenza della ricerca, le ultime tecnologie, le startup innovative e i centri nazionali e internazionali che promuovono lo sviluppo del sistema produttivo. Ad accogliere gli oltre 5.000 imprenditori e manager attesi un calendario fitto di eventi e convegni, oltre 70 workshop gratuiti, diversi momenti di pitching in cui startup e imprese racconteranno i propri prodotti e progetti in soli 90 secondi e cinque premi dedicati a pubbliche amministrazioni, imprese e startup. Protagonisti dell’evento saranno, da un lato le più attuali tecnologie digitali come il cloud computing, i sistemi gestionali, le soluzioni di business intelligence, sistemi di sicurezza informatica, unified communication e collaboration, soluzioni per la mobility e i big data, presentati dai grandi protagonisti del settore come Aruba, Dell, Miscrosoft, Sap, Telecom e Vodafone, dall’altro le innovazioni provenienti da centri di ricerca e delle startup presenti nell’area R2b. Innovazioni, non solo nel settore digital, ma anche e soprattutto in quelli dell’ energia, la salute, l’aerospazio, il manufacturing 2.0, la creatività e cultura, la mobilità intelligente, l’edilizia, e molto altro. Settori in cui le tecnologie digitali rappresentano il fil rouge in grado di rendere innovativi i progetti, prodotti e soluzioni in mostra. Saranno, infatti tredici le aree tematiche di questa edizione del Salone, all’interno delle quali saranno raggruppati gli oltre 100 centri di ricerca, startup, e acceleratori di innovazione nazionali e internazionali e gli incontri di Innovat&match, organizzati da Aster-simpler e promossi dall´Enterprise Europe Network per trovare partner internazionali e concludere accordi di ricerca e tecnologici. Innovat&match, infatti è l’iniziativa che favorisce la collaborazione tra la ricerca avanzata e l´industria a livello nazionale ed internazionale e offre l´opportunità di organizzare incontri basati sulle proprie necessità di business. “Smau Bologna vedrà il mondo delle imprese sempre più vicino a quello della ricerca e delle startup, grazie ai numerosi eventi e incontri che si svolgeranno nei due giorni. - spiega Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau – L’obiettivo è quello di creare un ponte tra startup e imprese, definendo un modello di sviluppo che parte dal basso, dal talento dei giovani innovatori, che possono far leva sulla nuova normativa nazionale sulle startup, sul rapporto diretto con il mondo universitario e sulle numerose tecnologie disponibili a costi più contenuti, grazie alle quali possono esprimere al meglio la propria creatività e trasformarla in business a disposizione delle imprese mature.” "Abbiamo scelto come focus dell’edizione 2014 di R2b il Rinascimento della manifattura, convinti che attraverso di esso passi necessariamente il rilancio economico dell’Emilia-romagna e dell’Italia. Una rinascita che chiama a raccolta tutti i protagonisti: le istituzioni che devono agevolare l’incontro tra tradizione manifatturiera e nuove tecnologie, l’industria che deve spingere sull’innovazione per restare competitiva, i nuovi maker o artigiani digitali per i quali abbiamo appena costituito una rete nella nostra regione" ha dichiarato Paolo Bonaretti di Aster. Dopo nove anni R2b - Research to Business guarda sempre più oltre i confini nazionali. Questa edizione ospiterà, infatti, la tappa iniziale del World Food Research and Innovation Forum, il progetto principale con cui la Regione Emilia-romagna parteciperà a Expo 2015. Si parlerà di bioeconomia, sostenibilità e conversione delle produzioni industriali, cambiamenti negli stili di vita e di uno sviluppo che, sempre di più, deve preoccuparsi dell’utilizzo razionale delle risorse e della salvaguardia del pianeta. Inoltre un focus particolare sarà dedicato quest’anno ai Fablab, e ai temi della produzione digitale e dei makers, attraverso un’area espositiva dedicata e alcuni workshop tra cui: “Come costruire una Fablab” (4 giugno, ore 15.00 Arena R2b – Pad.33 ); Fablab: istruzioni per l’uso (4 Giugno 15.00 | 16.00 Arena R2b - Pad. 33) e La Rete della Manifattura Digitale in Emilia-romagna e Le nuove realtà di manifattura digitale nella relazione con il territorio. Opportunità e sfide (5 Giugno 10.30 | 12.30 Sala 4 - Pad. 34 E proprio al Rinascimento della Manifattura sarà dedicato l´evento di apertura di R2b, in programma mercoledì 4 giugno alle ore 10.00, che avrà come titolo "Ripartire dalla manifattura: politiche industriali, innovazione e strategie europee per rilanciare la crescita". Successivamente, alle ore 12.00, il programma degli eventi prosegue con Premio Smart City e eGoverment, due riconoscimenti dedicati alle Pubbliche Amministrazioni virtuose del territorio che hanno sviluppato progetti in chiave smart city, nel primo caso e progetti di riuso di tecnologie digitali nel secondo caso. Giovedì alle ore 10, il programma inizia con gli Smau Mob App Award, il premio, realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, dedicato alle migliori app per il mondo business e consumer. All’interno dell’area R2b, la mattinata di Giovedì sarà interamente dedicata al tema di Expo 2015 con, il convegno dal titolo “Bioeconomia e Sviluppo Sostenibile: la Strategia dell’unione Europea. Prima conferenza del World Food Research and Innovation Forum, verso Expo 2015”, un momento di confronto tra il sistema della ricerca e dell’innovazione e la strategia europea per la bioeconomia, con lo scopo di sollecitare la nascita di nuove idee sulle quali investire per migliorare il pianeta. Il programma della mattinata prosegue, alle ore 12.00 con la consegna del Premio Innovazione Ict e Lamarck: un unico evento che riunirà imprese mature e startrup al fine di favorire lo scambio e il networking e mettere in luce le best practice di utilizzo delle tecnologie digitali e le migliori startup pronte per entrare sul mercato. Nell’arco dei due giorni si parlerà, inoltre, di finanziamenti alle imprese e startup, attraverso un ciclo di workshop che si svolgeranno nell’Arena Startup e Finanza e nell´ambito degli info point dedicati alla Piattaforma Financer nell´area di Aster. Di grande rilevanza anche il tema Expo 2015, che verrà affrontato da diversi momenti di approfondimento a cura di Explora, società partecipata da Expo a servizio dei territori e delle imprese che incentiva il business degli operatori, Cefriel e Isnart, l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, dedicati alle imprese della regione, operanti nel settore del turismo e delle tecnologie digitali, per scoprire come cogliere le numerose opportunità di business offerte da questo importante appuntamento. Quali sono le opportunità per le imprese italiane derivanti da Expo 2015 e come poterle sfruttare al meglio? Come promuovere tua impresa nell´ambito di questo importante appuntamento? Come utilizzare il patrimonio di informazioni e dati prodotti in occasione dell´Esposizione Universale per sviluppare nuovi progetti di business? Queste sono alcune delle domande a cui risponderanno i workshop in programma. Maggiori informazioni su: www.Smau.it  www.Rdueb.it    
   
   
LA CARENZA D´INFORMAZIONI, UN FRENO ALL´ISTRUZIONE SUPERIORE IN MOLTI PAESI DELL´UE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2014 - È ancora insufficiente il numero di paesi che utilizzano le informazioni da loro raccolte sull´istruzione superiore per migliorare le loro università e le opportunità offerte agli studenti. È quanto mostra una relazione pubblicata oggi da Eurydice, dal titolo "Modernizzazione dell´istruzione superiore in Europa: accesso, capacità di trattenere gli studenti e occupabilità", che esamina le misure adottate da governi e istituti d´istruzione superiore per ampliare l´accesso all´istruzione superiore, accrescere il numero di studenti che completano il ciclo d´istruzione superiore (capacità di trattenere gli studenti) e offrono orientamenti agli studenti per aiutarli a entrare nel mercato del lavoro (occupabilità). All´inchiesta hanno partecipato più di 30 paesi: tutti gli Stati membri dell´Ue tranne il Lussemburgo e i Paesi Bassi, più l´Islanda, il Liechtenstein, il Montenegro, la Norvegia e la Turchia. "L´istruzione superiore deve fare di più nei settori problematici, ad esempio per incoraggiare la diversità nella popolazione studentesca. Le università devono attirare maggiormente gli studenti svantaggiati, specialmente coloro che provengono da famiglie a basso reddito, i disabili, i migranti o le persone di etnie diverse. Oltre a promuovere una maggiore diversità, i dati pertinenti possono aiutarci a valutare meglio l´incidenza delle nostre priorità politiche e a cambiare rotta se necessario. Dobbiamo usare in modo più proattivo i dati e il feedback per alimentare il processo decisionale", ha dichiarato Androulla Vassiliou, Commissaria per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Dalla relazione emerge quanto segue: anche se molti paesi raccolgono informazioni sulla loro popolazione studentesca, spesso l´analisi dei dati non è collegata a obiettivi concreti (ad esempio, garantire l´accesso degli studenti svantaggiati all´istruzione superiore) e molti paesi non si rendono conto dell´eventuale diversificazione progressiva della loro popolazione studentesca (si veda la figura 1); sono assai pochi i paesi (Be-fl, Ie, Fr, Lt, Mt, Fi e Uk - Scozia) che hanno fissato obiettivi per migliorare l´accesso all´istruzione superiore di persone appartenenti a gruppi sottorappresentati, quali gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito; circa la metà dei sistemi d´istruzione superiore europei (Be, Cz, Dk, De, Ie, Fr, At, Pl, Pt, Si, Se, Sk, Uk, Is, Hr) dispone di programmi ponte (per studenti che non provengono direttamente dall´istruzione secondaria) e rilasciano crediti di istruzione superiore che attestano il valore di quanto precedentemente appreso dagli studenti (anche Es, It, Li, Fi, No); si può chiaramente percepire una divisione geografica per quanto riguarda le misure dirette ad accrescere l´accesso all´istruzione superiore, in quanto tali misure sono tuttora diffuse soprattutto nell´Europa settentrionale e occidentale; un numero significativo di paesi non calcola sistematicamente i tassi di completamento e/o di abbandono degli studi; alcuni di essi dispongono di politiche in materia di trattenimento degli studenti e completamento degli studi, ma mancano evidentemente dei dati di base per analizzare l´impatto di tali politiche; nella maggior parte dei paesi gli istituti d´istruzione superiore devono presentare informazioni sull´occupabilità (ad esempio i tassi di occupazione dei loro diplomati, il modo in cui sviluppano le competenze necessarie ai diplomati per trovare lavoro) al fine di garantire la loro qualità; tuttavia, è tuttora raro che le informazioni sul percorso dei diplomati siano utilizzate per elaborare politiche in materia di istruzione superiore; l´uso del sistema di controllo della qualità per promuovere obiettivi politici cruciali per ampliare l´accesso all´istruzione superiore e i tassi di trattenimento degli studenti e di completamento degli studi può contribuire a sorvegliare i progressi compiuti dagli studenti e ad esaminare il modo in cui gli istituti d´istruzione superiore (come le università o le scuole superiori) ricorrono a tali informazioni al fine di alimentare un ciclo di miglioramento della qualità.  
   
   
PROGETTO LEARNING2.0GETHER  
 
Genova, 26 maggio 2014 - Giovedì 22 maggio la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa Valori di Genova ha ospitato la conferenza europea di Learning2.0gether, progetto pilota dedicato all’apprendimento intergenerazionale e al Web2.0. L’evento è stato presentato da Sergio Rossetti - assessore Istruzione, formazione, Università di Regione Liguria, Paolo Odone - presidente Cdc e Patrizia De Luise - presidente Centro Ligure Produttività. Sono stati presentati i Social Media Trainer: 35 giovani (18>27 anni) che hanno seguito un percorso formativo specialistico per formare a loro volta Pmi e microimprese alle potenzialità dei Social Media in termini di marketing e organizzazione del lavoro. Si tratta di una figura professionale inedita che Clp, partner italiano di progetto, sta sviluppando in costante contatto con Regione Liguria. 21 aziende genovesi hanno aderito all’iniziativa, aprendo le porte ai giovani “trainer” che hanno formato 39 over 50 e 39 under 50 tra staff e titolari. Anche Asl3 – Gruppo Studi per l’integrazione lavorativa delle persone disabili – e Informagiovani - Sportello Informativo per i Giovani del Comune di Genova hanno richiesto e seguito sessioni formative ad hoc. Al termine dello stage, un Social Media Trainer ha avviato un’attività in proprio, due hanno avuto un contratto dall’azienda, due hanno trovato lavoro. I risultati e gli sviluppi di Learning2.0gether a livello europeo sono stati esposti dai partner di progetto (oltre all’Italia, Gran Bretagna, Spagna e Germania) prima della consegna dei certificati di partecipazione, con un focus tematico sull’iniziativa Google Unioncamere. Il progetto pilota Learning2.0gether coinvolge nei quattro Paesi Partner giovani con competenze Social Media e lavoratori e imprenditori over 50. Due target indicati come prioritari dall’Ue, vista da un lato la crescita della disoccupazione giovanile (che in Italia si attesta al 42,3% nella fascia 15-24), dall’altro la difficoltà a cogliere le opportunità offerte dai social media (Facebook, Twitter, Google+. Youtube, Linkedin…) da parte delle imprese, là dove il tessuto imprenditoriale europeo si caratterizza per le piccole/micro dimensioni e di conseguenza per la scarsa disponibilità di tempo e di risorse, economiche ed umane. L’obiettivo del progetto è duplice: sostenere l’occupabilità dei giovani e favorire la competitività della piccola e micro impresa attraverso il matching tra giovani e imprese per mettere in pratica quanto appreso. Significativi i benefici per i due gruppi: i giovani acquisiscono esperienza pratica, allargano il proprio network e potenziano competenze e fiducia in se stessi. Le Pmi crescono in termini di competitività ed efficacia attraverso una maggiore conoscenza dei social media per il marketing e la gestione dell’impresa.  
   
   
ISTRUZIONE. ASSESSORE REGIONALE VENETO SU VISITA MINISTRO GIANNINI  
 
Venezia, 26 maggio 2014 - “Il Veneto deve sciogliere alcuni nodi importantissimi per quanto riguarda la scuola, e per questo attende da tempo le indicazioni del Ministero. Anche per questo abbiamo chiesto da subito, dopo la sua nomina, un incontro urgente con il Ministro Giannini. Risultato: nessuna risposta. Dalla stampa però scopro, con sorpresa e disappunto, che il Ministro è stata in Veneto proprio ieri e in particolare a Valdastico ha visitato una scuola materna, senza avvertire l’esigenza, almeno per cortesia istituzionale e delicatezza, di invitare l’assessore regionale all’istruzione che la cerca da tempo e che, guarda caso, è espressione proprio di quel territorio. Chiedevo mezz’ora di tempo al Ministro, non serviva di più, per parlarle dei problemi del Veneto. Che ciò non sia avvenuto è per me assolutamente incredibile e grave”. Non nasconde l’irritazione istituzionale l’Assessore regionale all’istruzione per una mancanza da parte del Ministro Giannini che arreca danno alla situazione della scuola nel Veneto. L’esponente del governo regionale ricorda che: “siamo senza il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, dopo che la dottoressa Miola è andata in pensione, è una lacuna che non ci possiamo permettere in una fase così delicata; molti docenti sono stati, ingiustamente e incomprensibilmente, tagliati dal Ministero a fronte di una popolazione studentesca in crescita; abbiamo problemi relativi agli insegnanti di sostegno; e ci preoccupano non poco le paventate chiusure di plessi scolastici fatti in maniera algebrica, senza ordine, senza comprendere la complessità e specificità di alcuni nostri territori che hanno bisogno assoluto delle scuole perché togliendole è la comunità stessa muore”. “Il Veneto è una regione che alla scuola dà molto - continua l’Assessore regionale - con proprie autonome risorse e progettualità. Sull’offerta formativa si è svolto un dialogo proficuo tra diverse amministrazioni dello Stato e della Regione (e della Provincia) quando si è trattato di organizzarla e potenziarla (finanziata in pratica tutta dalla Regione senza intervento statale) e ciò ha portato il Veneto al vertice delle scuole italiane ed è stato costruito insieme un ottimo modello che prima non c’era. Avrei voluto ricordare al Ministro che la Regione Veneto finanza con proprie risorse i due terzi delle scuole per l’infanzia attive sul territorio. E avrei voluto chiedere notizie sui licei sportivi, che dovevano partire ma di cui ancora non si sa nulla e che per il Veneto sono molto importanti come occasione di crescita dell’offerta formativa e che abbiamo autorizzato con scelta responsabile viste le aspettative del territorio”. “Il Ministro tuttavia – conclude - sembra più interessata a visitare le scuole venete quando invitata dai suoi colleghi di partito che non a dare le risposte necessarie al responsabile delle politiche regionali per l’istruzione e la formazione professionale sul territorio. E’ gravissimo”.  
   
   
DA SHANGAI A GENOVA PER IL FESTIVAL DELLA SCIENZA LUNEDÌ 26 MAGGIO ACCORDO IN REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 26 Maggio 2014 - Si rinnova la storica collaborazione tra l´Associazione Festival della Scienza -organizzatrice dell´omonimo Festival che si tiene ogni anno a ottobre - e la Shanghai Association for Science and Technology (Sast), una delle più importanti istituzioni che in Cina promuovono l´innovazione e la ricerca. Lunedì 26 maggio 2014 una delegazione della Sast sarà in visita ufficiale a Genova per sottoscrivere il rinnovo dell´accordo di cooperazione scientifica che lega le due istituzioni dal 2007, nato sotto l´egida della Regione Liguria: l´agreement sarà siglato alle, 10 presso l´Auditorium della Regione Liguria, partner del Festival della Scienza, alla presenza del vice Presidente della Sast Mr. Lu Lin, del Presidente del Festival della Scienza Manuela Arata e dell´Assessore allo sviluppo economico, industria, commercio, ricerca e innovazione tecnologica, energia della Regione Renzo Guccinelli. In oltre sette anni, la collaborazione tra Sast e Festival della Scienza si è concretizzata in numerose iniziative di valorizzazione della cultura scientifica: dal 2012 il Festival ha esportato a Shanghai l´esperienza della sua "scuola" per animatori scientifici (Ease – European Accademy for Science Explainers, rinominata Sase – Shanghai Accademy for Science Explainers), portando così in Oriente un modello completamente innovativo di formazione alla divulgazione scientifica. E´ attualmente in via di preparazione la nuova edizione della Scuola, che si terrà nei mesi di giugno e luglio 2014. Sempre sotto l´egida del gemellaggio, inoltre, il Festival ha portato in Cina due delle più belle mostre scientifiche prodotte dal Consiglio Nazionale delle Ricerche: "Semplice e Complesso" - che nel 2008 è stata premiata quale "best exhibition" al Shanghai Science & Technology Festival - e Agorà. "La scienza e la matematica ai tempi di Archimede", oggetto di un lungo tour per tutta la provincia di Shanghai nell´estate del 2009. Quale importante riconoscimento a cittadini stranieri che contribuiscono in modo significativo allo sviluppo dell´economia e delle relazioni internazionali, poi, nel 2013 la Municipalità di Shanghai ha assegnato al Presidente del Festival della Scienza, Manuela Arata, il prestigioso "Magnolia Silver Award". "Il consolidamento di questa collaborazione è ulteriore testimonianza della qualità del Festival della Scienza, ma anche del contributo che viene da Genova e dalla Liguria ai grandi temi della ricerca e dell´innovazione tecnologica", afferma Renzo Guccinelli. "Mai come in questo momento Genova è stata così vicina a Shanghai: dato il recente ingresso di Shanghai Electric in Ansaldo Energia, speriamo di poter dare il nostro contributo nel percorso di integrazione di questo Paese nella realtà industriale delle città", commenta Manuela Arata. Al termine della signing ceremony la delegazione si recherà in visita all´Istituto Italiano di Tecnologia.  
   
   
UN PROGETTO DELL´UE FORNISCE UN SERVIZIO DI MONITORAGGIO DELL´ATMOSFERA ALL´AVANGUARDIA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2014 - Dalla qualità dell´aria alla radiazione solare, le informazioni sulla nostra atmosfera sono di fondamentale importanza per tutti noi. Per prendere le decisioni giuste per la nostra qualità della vita attuale e futura, i responsabili delle decisioni, le aziende e i cittadini europei hanno bisogno di informazioni affidabili e aggiornate su cosa succede esattamente nella nostra atmosfera e cosa dobbiamo aspettarci in futuro. Macc-ii ("Monitoring Atmospheric Composition and Climate - Interim Implementation"), un progetto finanziato dall´Ue, mette insieme la modellazione atmosferica all´avanguardia su scala globale ed europea e i dati di osservazione della Terra per fornire servizi di informazione ambientale di alta qualità. Riguarda la qualità dell´aria europea, la composizione atmosferica globale, la forzatura climatica, lo strato dell´ozono e le radiazioni Uv e l´energia solare. Macc-ii è il terzo di una serie di progetti finanziati dalla Commissione europea e dall´Agenzia spaziale europea con lo scopo di istituire il servizio atmosferico del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus. Il progetto Macc-ii è adesso negli ultimi mesi e il servizio di monitoraggio dell´atmosfera Copernicus è in modalità pre-operativa e fornisce dati e informazioni continue sulla composizione atmosferica. Il servizio fornisce dettagli sulla situazione attuale, fa una previsione della situazione di un paio di giorni e analizza regolarmente i dati retrospettivi degli ultimi anni. Macc-ii unisce le osservazioni via satellite e in situ ad avanzati modelli numerici, per sviluppare prodotti come previsioni di cinque giorni della composizione atmosferica globale e previsioni di quattro giorni della qualità dell´aria europea. Durante gli incendi nel sud-est dell´Europa ad agosto del 2012, per esempio, Macc-ii ha usato un sistema di rilevazione degli incendi basato su osservazioni via satellite per valutare la quantità di particelle di fumo rilasciate nell´atmosfera. Queste informazioni sono state poi usate in un modello di previsione per prevedere l´estensione del pennacchio di fumo per i giorni successivi. Macc-ii fornisce inoltre informazioni adatte e precise sulle risorse di radiazione solare sulla superficie della Terra all´industria dell´energia solare, al settore dell´elettricità, ai governi e alle organizzazioni e le istituzioni per l´energia rinnovabile. Inoltre, sostiene gli studi sugli episodi di inquinamento e sulle possibili misure per ridurne gli effetti, fornendo valutazioni annuali della qualità dell´aria e monitorando i gas serra e le loro fonti e depositi sulla superficie terrestre. Coordinato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (Ecmwf), il progetto coinvolge 36 partner di 13 paesi. È considerato uno dei pochi progetti di questo tipo al mondo. Gli utenti della maggior parte dei paesi hanno già accesso ai prodotti di Macc-ii, che sono disponibili gratuitamente su http://atmosphere.Copernicus.eu  Macc-ii continuerà fino a luglio 2014, quando dovrebbe cominciare la fase operativa di Copernicus. Per maggiori informazioni, visitare: Macc-ii http://www.Gmes-atmosphere.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/100851_it.html    
   
   
UE: PROCLAMATI I VINCITORI DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO NATURA 2000  
 
Bruxelles, 26 maggio 2014 - Ieri sera nel corso di una cerimonia a Bruxelles sono stati proclamati i vincitori della prima edizione del premio Natura 2000. I premi sono stati consegnati da Janez Potočnik, Commissario europeo per l´Ambiente, e dai membri della giuria. "Le mie più vive congratulazioni a questi meritevoli vincitori!" ha dichiarato il Commissario Potočnik. "Grazie all´instancabile impegno delle persone che lavorano nei siti di Natura 2000 o che operano a loro favore, la nostra vasta rete di aree protette sta divenendo un vero successo della cooperazione europea. Questi premi mettono in luce alcuni esempi del grande lavoro che si sta realizzando nell´Ue grazie ai gestori dei siti, agli enti pubblici, alle organizzazioni di conservazione e ai volontari, agli agricoltori, ai silvicoltori, ai cacciatori, ai pescatori, agli scienziati, agli insegnanti e a molti altri ancora. Il successo è ben meritato, questo è il loro momento." Natura 2000 è una rete di oltre 27 000 siti protetti che copre il 18% della superficie e il 4% delle zone marine dell´Ue, tutelando e migliorando il patrimonio naturale dell´Europa. I premi assegnati riconoscono l´eccellenza nella gestione dei siti Natura 2000, evidenziando il valore della rete per le comunità e le economie locali e, per rispecchiare l´ampia gamma di attività che vi si svolgono, sono suddivisi in cinque categorie: Conservazione, Benefici socioeconomici, Comunicazione, Conciliazione di interessi/percezioni nonché Creazione di reti e cooperazione transfrontaliera. I vincitori sono... Il premio Conservazione è stato assegnato a un progetto che punta a salvare l´aquila imperiale a Sakar (Bulgaria). Grazie al lavoro del gruppo incaricato del progetto e alla collaborazione tra ambientalisti e imprese private, è stato possibile salvare dall´estinzione la popolazione locale di questa specie, minacciata in tutto il mondo. Collaborando con le imprese del settore energetico per isolare le linee elettriche pericolose e interrare i cavi aerei, il progetto è riuscito a eliminare il rischio di elettrocuzione, un grave problema per gli uccelli rapaci. Il premio Benefici socioeconomici è stato assegnato a un progetto realizzato nella regione di Sighișoara-târnava Mare, (Romania) che rappresenta un impressionante esempio di come Natura 2000 contribuisca alla crescita economica e alla sostenibilità dei mezzi di sussistenza nelle zone rurali. Il progetto consente agli agricoltori di migliorare le proprie condizioni di vita, lavorando in modo sostenibile in terre di elevato valore naturalistico, preservando al contempo un paesaggio unico con una ricca biodiversità. Grazie al progetto, 2 300 famiglie di agricoltori della regione producono un reddito di oltre 2,5 milioni di euro l´anno, e iniziative simili saranno presto attuate in altre zone della Romania. Il premio Comunicazione è stato assegnato a Raná-hrádek nella Repubblica ceca per la promozione della tutela degli habitat dei pascoli nella regione di Louny. Ogni anno a maggio l´evento "Celebrazione delle steppe" attira 1 000 persone e un concorso di disegno contribuisce a sensibilizzare i bambini circa le attività di conservazione. Il progetto rende i cittadini dell´Ue più consapevoli del valore del patrimonio naturale. Il premio Conciliazione di interessi/percezioni è stato assegnato a un progetto nel sito Vijvergebied van Midden Limburg in Belgio. Proprietari di terreni, organizzazioni ambientaliste e autorità, un tempo in conflitto sulla conservazione della natura, ora collaborano alla gestione delle zone umide, grazie a un approccio innovativo che combina economia, ecologia ed educazione. Il premio Creazione di reti e cooperazione transfrontaliera è stato assegnato a una rete di cooperazione tecnica in Spagna che ha sviluppato norme di qualità per la gestione e un sito internet di riferimento sulla situazione della rete Natura 2000 in Spagna. Rebollar de Navalpotro, nella provincia di Guadalajara è un´area in cui sono stati applicati con successo i risultati di questo progetto, dimostrando come Natura 2000 sia non solo una rete di specie e habitat ma anche una rete di persone. Contesto Tutti i soggetti direttamente coinvolti in Natura 2000 – imprese, autorità, Ong, volontari, proprietari di terreni, istituti scolastici o singoli individui – potevano candidarsi per il premio e sono state ricevute 163 candidature provenienti da tutta Europa. Da queste è stato selezionato un elenco ristretto di 22, sottoposto poi a una giuria di alto livello che ha designato il vincitore di ciascuna categoria. Dato l´interesse suscitato, la qualità dei progetti presentati e l´importanza di evidenziare il fantastico lavoro di conservazione che si svolge in tutta Europa, la Commissione europea intende assegnare questo premio a cadenza annuale. Per ulteriori informazioni: Le fotografie dei siti vincitori possono essere scaricate dal seguente spazio virtuale: Premio Natura 2000: cartella stampa. Per maggiori informazioni sui vincitori e sul ruolo che i siti Natura 2000 svolgono nel proteggere la biodiversità dell´Europa è possibile consultare il sito internet del premio Natura 2000: http://ec.Europa.eu/environment/nature/natura2000/awards/
Per maggiori informazioni sulla natura in Europa: http://ec.Europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm https://www.facebook.com/natureineurope  
 
   
   
SARDEGNA: PRESENTATO IL "PIANO ANTINCENDI 2014"  
 
Cagliari, 26 Maggio 2014 - L´assessore regionale dell´Ambiente Donatella Spano, ha presentato stamani a Cagliari, nella sede dell´assessorato, in via Roma 80, il "Piano antincendi 2014". All´appuntamento con la stampa, per la sottoscrizione degli accordi, hanno presenziato Giorgio Cicalò della Protezione Civile, Carlo Masnata e Silvio Cocco del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, Paolo Loddo dell´Ente Foreste, Silvio Saffioti e Giuseppe Melis dei Vigili del Fuoco. La Regione sborserà complessivamente 56 milioni di euro, impegnandosi con una robusta ed equipaggiata "squadra di emergenza", che prevede l´intervento di circa 10 mila uomini, 600 autobotti, due Canadair, e si spera un terzo aereo antincendi e un elitanker. Le basi operative stagionali di decollo saranno a Pula, Villasimius, Mandas e Santa Teresa; probabili due distaccamenti, uno a Orosei e l´altro, come lo scorso anno, a Carloforte. Il 3 giugno un incontro a Roma per definire gli accordi. Il Piano entrerà in vigore il primo giugno per terminare il 15 ottobre 2014.  
   
   
PRESTIGIOSO ACCREDITAMENTO CHE ARPACAL HA OTTENUTO DA ACCREDIA. UN NUOVO ED IMPORTANTE TRAGUARDO PER IL SISTEMA DELLA PROTEZIONE AMBIENTALE IN CALABRIA  
 
 Catanzaro, 26 maggio 2014 - L’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano è intervenuto in merito al riconoscimento che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha ottenuto con l’accreditamento, che attesta la conformità ai requisiti della norma Uni Cei En Iso/iec 17025:2005 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura”. “Registriamo – ha detto Pugliano – un nuovo ed importante traguardo per il sistema della protezione ambientale in Calabria, con il prestigioso riconoscimento dell’accreditamento che l’Arpacal ha ottenuto da Accredia, Ente Unico Italiano di Accreditamento, a comprova del fatto che tutte le nostre azioni sono sinergicamente rivolte a garantire la tracciabilità della “filiera ambiente” in tutti i suoi diversi ambiti”. Nello specifico l’accreditamento, rilasciato con il numero 1450 ad Arpacal da Accredia, l’Ente Unico Italiano di Accreditamento, rappresenta il riconoscimento formale della competenza tecnica e gestionale del Settore Tecnico - Laboratorio Chimico di Cosenza ad effettuare prove chimiche in alimenti di origine vegetale ad alto contenuto di acqua. L’elenco delle prove accreditate è consultabile sul sito www.Accredia.it. Accredia, infatti, verificando la conformità dei Laboratori rispetto ai requisiti indicati nella norma Uni Cei En Iso/iec 17025:2005, attraverso visite ispettive dei propri Auditor, ha così accertato il pieno rispetto da parte dell’Arpacal delle prescrizioni indicate per ottenere l’accreditamento, che vanno dalla conformità degli ambienti di lavoro, alle strumentazioni ed apparecchiature ed impianti idonei per l’esecuzione delle prove, nonché i metodi di prova adeguati, e la verifica dell’opportuna esperienza e competenza della direzione e personale addetto alle prove. L´accreditamento, quindi, garantisce che i rapporti di prova che riportano il marchio Accredia siano rilasciati nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità e vengano accettati anche all’estero, in virtù di appositi accordi di mutuo riconoscimento tra i vari paesi dell´Unione Europea; ciò permette di evitare la ripetizione delle analisi da parte delle autorità dei paesi di esportazione.Arpacal, scegliendo di adottare un Sistema di Gestione per la Qualità (Sgq) dei Laboratori di prova ha, infatti, assunto l’impegno di garantire e mantenere alto il livello di qualità dei propri servizi ed orientare il lavoro verso la soddisfazione dei clienti.“Fin dal mio insediamento – ha proseguito l’assessore Pugliano – ho posto tra gli obiettivi prioritari dell’Agenzia quello di sviluppare un Sistema di Gestione per la Qualità dei servizi prestati, chiedendo al management aziendale, al quale va il mio plauso, di iniziare da quelli più fortemente incidenti sulle relazioni con l’esterno, vale a dire i Laboratori di prova dei Dipartimenti Provinciali. Sulla base degli obiettivi, il direttore generale dell’Arpacal Sabrina Santagati, ha sviluppato un progetto pilota per l’accreditamento di prove sulla matrice alimenti e con l’individuazione di due laboratori “prioritari”. Lo scopo del progetto è stato di verificare la metodologia proposta e successivamente estenderlo alle altre strutture laboratoristiche dell’Arpacal. Questo percorso – ha detto ancora Pugliano - è stato possibile, oltre che dall’impegno profuso dal personale Arpacal coinvolto, anche dalla collaborazione ottenuta dal Sistema delle Agenzie ambientali, in particolare dall’Arpa Emilia Romagna che, forte dell’esperienza pluridecennale nel settore, ha svolto un ruolo decisivo fornendo supporto tecnico-scientifico e diffusione della conoscenza nell’ambito del percorso di costituzione del Sgq dei laboratori della nostra agenzia calabrese. Riteniamo fondamentale e prioritario per cogliere appieno i vantaggi di tale processo ed in una logica di miglioramento continuo sostenere – ha concluso Pugliano – questo strategico processo d’innovazione in seno all’Arpacal, ponendo come nuovo obiettivo quello di estendere progressivamente e con continuità l’applicazione del Sistema di Gestione per la Qualità a tutti i processi, sviluppando modalità di confronto costante tra le diverse sedi e facilitando l’introduzione di iter procedurali comuni che possano valorizzare le attività che la Regione è chiamata a svolgere sull’Ambiente e sulla Salute, operando con efficace sinergia ed autorevolezza a garanzia della qualità del dato fornito e mirando ad accrescere la fiducia dei cittadini e delle istituzioni nei confronti dell’Arpacal e, quindi, del sistema Regione”.  
   
   
TARA GANDHI BHATTACHARJEE, NIPOTE DEL MAHATMA, RICEVUTA IN REGIONE DALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, MAURA MALASPINA.  
 
Ancona, 26 maggio 2014 - “Quanto lei sta facendo per il bene del mondo e degli esseri umani assume un valore di estrema grandezza soprattutto oggi in cui i valori della pace, dell’accoglienza e del rispetto della persona sono continuamente calpestati”: con queste parole, l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina, ha salutato questa mattina nella sede regionale, Tara Gandhi Bhattacharjee, nipote del Mahatma, interprete attiva e impegnata a promuovere nel mondo la cultura indiana e il messaggio di pace del nonno paterno. Accompagnata da Mario Pianesi, Fondatore dell’associazione internazionale Upm Un Punto Ma-crobiotico, Tara Gandhi è nella Marche per portare il suo contributo con la relazione ‘Sviluppo sostenibile Pianesiano: un’idea per la pace’ al primo convegno nazionale “Un bosco per la città” organizzato da Upm che si terrà domani, sabato 24 maggio, alla Mole Vanvitelliana di Ancona. “E’ un onore averla qui insieme a Mario Pianesi che con il suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente, nella diffusione dell’agricoltura naturale ed ecosostenibile, nella divulgazione delle buone pratiche di alimentazione, tiene alto nel mondo il nome delle Marche, la regione non a caso più longeva d’Europa – ha detto l’assessore - Teniamo molto alla tutela dell’ambiente e alla qualità dei prodotti agricoli, siamo una delle poche regioni italiane che ha unito in un unico assessorato ambiente e agricoltura per il legame importante che c’è tra l’attività agricola ed il territorio. Siamo capofila delle regioni italiane no Ogm ed abbiamo appena terminato il mandato di presidenza della rete delle Regioni Europee Ogm Free”. Tara Gandhi è Vice-presidente del Kasturba Gandhi National Memorial Trust, centro fondato nel 1945 dal Mahatma e intitolato a sua moglie Kasturba, per aiutare le donne e i bambini più po-veri. Il progetto "Gandhi a Indore", promosso nel mondo, vuole creare strutture di accoglienza e assistenza sanitaria, per dare la possibilità alle donne di ricevere una preparazione professionale e ai bambini di accedere all´istruzione. Il centro di Indore è il più importante dell´India e gli aiuti vengono dati senza distinzione di razza e di casta. “L’essere nipote del Bapu - ha aggiunto nel suo saluto Malaspina - significa continuare nell’attualità il percorso avviato da un grande, tra i più grandi uomini della storia. Oggi abbiamo bisogno di lui più di prima. Il suo pensiero e la sua filosofia sono di insegnamento alle nuove generazioni che devono saper recuperare il rapporto con quanto vi è di più sacro al mondo: l’amore puro, che significa non violenza, tolleranza religiosa, rispondere al male con il bene, una vita migliore per l’umanità”. Mario Pianesi, originario di Corridonia (Mc), ha fondato nel 1980 “Un Punto Macrobiotico”, l’associazione che si ispira alla filosofia macrobiotica del giapponese George Ohsawa, nata alla fine dell’800. Ad oggi l’associazione conta decine di ristoranti e punti vendita sparsi su tutto il territorio Italiano, che promuovono un’alimentazione sana, biologica ed equilibrata e lo fanno mediante seminari, convegni, cene sociali, corsi, mantenendo sempre i prezzi bassi per dar modo a tutti di partecipare. Pianesi negli anni ha tenuto più di 6500 conferenze pubbliche e gratuite ed è sicuramente un pioniere dell’alimentazione consapevole, attenta, ed ecologica, grazie anche alle etichette per alimenti da lui ideate.  
   
   
BRESCIA, ASSESSORE: 5,6 MILIONI PER SICUREZZA IDRAULICA  
 
Brescia, 26 maggio 2014 - "Quello che presentiamo è un progetto importante, che permetterà di risolvere i problemi legati alle esondazioni del torrente Garza nei Comuni di Nave, Bovezzo e, soprattutto, nella città di Brescia. Realizziamo un´opera per la sicurezza dei cittadini e delle attività economiche, dimostrando ancora una volta che in Lombardia la tutela del territorio dal rischio idrogeologico è una priorità". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, che, a Brescia, ha presentato il progetto esecutivo per la realizzazione di una vasca di laminazione sul torrente Garza, nel Comune di Nave. L´opera - L´opera, finanziata con 4,6 milioni di euro nell´ambito di un Accordo di programma tra Regione e Ministero dell´Ambiente, permetterà di convogliare e immagazzinare le acque in caso di piena, evitando che il torrente arrivi in città con portate oltre il livello di sicurezza. Progetto Sicurezza Idraulica - Oltre alla vasca di laminazione della capacità di 140.000 metri cubi, il progetto prevede un by-pass idraulico, che preserverà dalle esondazioni il territorio di Nave. L´accordo di programma finanzia poi con un ulteriore milione di euro la manutenzione diffusa dell´alveo del Torrente Garza nel tratto tra Nave e Brescia e la manutenzione straordinaria nella vasca sghiaiatrice di Crocevia Nave a Brescia. Nodo Idraulico Bresciano - "L´intervento - ha continuato - risolve i problemi del cosiddetto ´nodo idraulico bresciano´, cioè la rete di corsi d´acqua che interessano la città e l´hinterland che studi nazionali realizzati dopo il disastro di Sarno, in Campania, avevano individuato come critico a causa di frequenti esondazioni in una zona fortemente urbanizzata". Opere Necessarie - "Le vasche di laminazione - ha concluso l´assessore - sono opere necessarie, che spesso però creano perplessità, se non veri e propri conflitti nelle zone che vengono scelte per ospitarle, perché un Comune deve sacrificarsi per consentire di ridurre la portata delle acque, con un beneficio che è certamente diretto anche alla propria popolazione, ma che viene più spesso percepito come un favore nei confronti di chi sta più a valle. In questo caso, il ringraziamento va ai cittadini di Nave, che ospiteranno un´opera che impatta sul loro territorio e darà benefici soprattutto agli abitanti di Bovezzo e Brescia".  
   
   
ALLUVIONE, FIRMATO APQ. FRATTURA: SUBITO LAVORI PER 17,7 MILIONI DI EURO  
 
Campobasso, 26 maggio 2014 - Via ai lavori di ripristino e recupero dei danni conseguenti alle alluvioni e agli eventi atmosferici che hanno colpito il territorio molisano. Il 23 maggio la firma dell´accordo di programma quadro per un valore complessivo di 17,7 milioni di euro, a valere sul Fondo di sviluppo e coesione. "Partiamo con 104 interventi - annuncia il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura -. Con la firma dell´Apq, che rende finalmente disponibili le risorse assegnate al Molise per i danni alluvionali e da eventi atmosferici, mettiamo in circolo fondi che sfiorano i 18 milioni di euro. Un accordo di programma quadro di straordinaria importanza che ci permette di allestire nell´immediato 99 interventi cantierabili, con altri 5 non cantierabili, così da rianimare un tessuto sociale, produttivo ed economico in grossa sofferenza da lungo tempo per via delle tante risposte mancate". Per il governatore Frattura, ancora una volta, "a livello centrale riconoscono, premiandolo, il rigore del metodo adottato dai tecnici della struttura regionale e dell´Agenzia di protezione civile, che, insieme, in un lavoro di accurata ricognizione, hanno prefissato lo schema dell´Apq per la definitiva approvazione oggi finalmente conseguita". "Così come per la ricostruzione post sisma - conclude il presidente della Regione -, anche per i danni derivanti dalle alluvioni passate abbiamo proceduto con trasparenza e precisione per ottenere dallo Stato quanto atteso e dovuto per i cittadini e le imprese del Molise. La stipula dell´accordo di programma quadro consentirà all´Agenzia di protezione civile di formalizzare la concessione del finanziamento ai soggetti attuatori e ciò determinerà in tempi brevissimi l´apertura di nuovi cantieri. I lavori ora possono partire".  
   
   
SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI, "RAEE IN CARCERE" È IL MIGLIOR PROGETTO ITALIANO NELLA CATEGORIA "PUBBLICA AMMINISTRAZIONE". PREMIATA A ROMA L´INIZIATIVA REGIONALE DI REINSERIMENTO SOCIALE DEI DETENUTI ATTRAVERSO IL DISASSEMBLAGGIO DEI RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE. OLTRE 60 LE PERSONE COINVOLTE NEI LABORATORI, DI CUI 22 ASSUNTE  
 
Bologna, 26 marzo 2014 - Un modello, per la sua capacità di coniugare finalità sociali e attenzione all’ambiente. E’ una delle motivazioni per cui il comitato italiano promotore della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (edizione 2013) ha premiato in questi giorni a Roma il progetto “Raee in carcere” nella categoria “pubblica amministrazione”. Già scelto come finalista tra oltre 85 progetti presentati in Europa agli Awards della European Week for Waste Reduction, “Raee in carcere” si sta affermando come esempio nell’ambito della gestione dei rifiuti con un’importante valenza sociale. “Il premio è una conferma della peculiarità e del valore dell’iniziativa” afferma Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia-romagna. “La finalità sociale, rivolta in modo specifico alle persone in esecuzione penale, e quella ambientale, che si concentra sulla gestione dei rifiuti elettronici, si intersecano in un progetto che ha trovato il giusto riconoscimento anche a livello europeo”. “Raee in carcere” ha come obiettivo il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici e, al tempo stesso, il reinserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale – o che hanno concluso il periodo di detenzione – attraverso il disassemblaggio di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Nato nel 2005 con l’iniziativa Equal Pegaso, promossa dalla Regione Emilia-romagna e dal Fondo sociale europeo, il progetto è diventato operativo nel 2009 con la partecipazione di detenuti a tre laboratori: due all’interno delle carceri (Bologna e Ferrara), uno all’esterno (carcere di Forlì). Il personale selezionato è stato formato e poi assunto dalle cooperative sociali che gestiscono le attività. “Raee in carcere” è promosso da Regione, Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Hera, consorzi Ecolight, Ecodom e Erp Italia, cooperative sociali It2, Gulliver e Il Germoglio, enti di formazione Techne e Cefal, Province di Bologna, Forlì-cesena e Ferrara. Importanti i risultati raggiunti finora in termini sociali: più di 60 persone in esecuzione penale sono state coinvolte nei tre laboratori. Di queste, 22 sono state assunte dalle cooperative sociali che gestiscono i laboratori:It2 a Bologna, Gulliver a Forlì e Il Germoglio a Ferrara. L’accompagnamento formativo dei lavoratori – tramite tirocini d’inserimento e tutoraggio al gruppo dei lavoratori – e il raccordo con le istituzioni regionali è assicurato fin dall’avvio del progetto dagli enti di formazione Techne Forlì Cesena e Cefal Emilia Romagna. Dal 2012 il progetto ha ampliato il proprio raggio di azione: il sito web (www.Raeeincarcere.org) e la pagina Facebook, cofinanziati da alcuni partner, sono gestiti da operatrici provenienti dall’esperienza del carcere, e rappresentano così un’occasione formativa e lavorativa. I commenti dei partner “E’ importante individuare soluzioni e percorsi efficaci per promuovere e incrementare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute e in misura alternativa – spiega Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria – . Inoltre, detenzioni caratterizzate da un impegno lavorativo hanno conseguenze meno destrutturanti ed effettivamente più responsabilizzanti per le persone che le vivono”. Il progetto è operativamente e finanziariamente sostenuto dalla multiutility Hera Spa e da tre dei maggiori sistemi collettivi italiani per la gestione dei Raee, Ecodom, Ecolight ed Erp, impegnati a remunerare le cooperative e a sostenere l’iniziativa. “Si tratta di un progetto che il nostro Gruppo ha promosso, sostenuto e co-finanziato fin dalle origini – spiega Tiziano Mazzoni, direttore Servizi ambientali di Hera Spa – mettendo a disposizione i propri servizi operativi ambientali e i Raee raccolti alle stazioni ecologiche gestite. Un progetto, questo, che porta una ricaduta positiva e concreta sul territorio, in particolare a beneficio delle fasce più deboli”. “Dall’avvio del progetto abbiamo messo a disposizione dei tre laboratori, tramite i nostri fornitori, oltre 2.500 tonnellate di Raee, che sono state lavorate permettendo di recuperare importanti quantitativi di materie prime di recupero, ed evitando la dispersione nell’ambiente di sostanze pericolose – spiegano Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, e Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom – . Abbiamo voluto sottolineare e rafforzare il nostro impegno nel progetto, assicurandone la continuità nel tempo e garantendo il proseguimento di un’iniziativa che riteniamo davvero meritevole e importante per il territorio e per i nostri Consorzi”. “Abbiamo scelto con orgoglio di aderire a quest’iniziativa – conclude Alberto Canni Ferrari, country manager di Erp Italia, sistema collettivo entrato nel progetto dal 2014 – per l’importante valenza sociale del progetto, che ci permette di coniugare perfettamente la nostra consueta attività con il nostro impegno costante e continuativo per la tutela dell’ambiente”.