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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Giugno 2014
FATTURAZIONE ELETTRONICA: IL LAZIO E’ LA PRIMA REGIONE AD ADOTTARLA PIÙ TRASPARENZA, MAGGIORE EFFICIENZA E RISPARMI: SONO ALCUNI DEI BENEFICI DEL NUOVO SISTEMA  
 
Roma, 9 giugno 2014 - La Regione Lazio è la prima in Italia ad adottare il nuovo sistema della fattura elettronica, con 8 mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge nazionale. L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere l’amministrazione più efficiente e trasparente. La digitalizzazione del sistema dei pagamenti consentirà di rendere più semplice e omogeneo il sistema dei pagamenti e il processo di trasmissione e trasferimento delle pratiche Quali sono i vantaggi? Ecco alcuni esempi: Più trasparenza. Il processo di trasmissione e registrazione delle fatture elettroniche permette un’analisi seria della spesa e il controllo delle incongruenze. Questo costituisce un aumento della trasparenza nei processi amministrativi. Snellimento del ciclo delle fatture: L’iter si semplifica, e in questo modo sarà possibile anche ridurre i passaggi burocratici delle fatture, che oggi sono almeno cinque. E poi si azzerano i tempi. Dati certi in tempo reale:. Accedendo al portale, i fornitori avranno la possibilità di monitorare lo stato di avanzamento e lavorazione dei loro documenti contabili. Il portale sarà aggiornato in ogni passaggio e gli operatori della Regione potranno effettuare le azioni di liquidazione e pagamento in modo più efficiente. Più puntualità nei pagamenti: Si accorciano ulteriormente i tempi di attesa per i pagamenti dei debiti commerciali. L’obiettivo è arrivare a 90 giorni per il 2014 e a 60 giorni per il 2015. Niente più carta: I dati delle fatture saranno caricati automaticamente sui sistemi contabili , in questo modo si evitano anche possibili errori associati alla gestione cartacea delle fatture. Risparmi e servizi migliori. La nuova modalità di fatturazione comporterà fin da subito una riduzione di costi fino a 10 euro a fattura: questo significa 5 milioni di euro di risparmi in quanto la Regione riceve circa 500 mila fatture di pagamento all’anno, 335 mila sola nella sanità. A regime i risparmi aumenteranno ancora, fino a 20 euro a fattura secondo le stime. Meno costi di funzionamento. La semplificazione del processo e la piattaforma inoltre costituiscono una fonte di risparmio anche per tanti altri aspetti: dai costi del materiale, a quelli per il personale, alle spese per la gestione degli archivi, e per la trasmissione dei documenti. "Con l´introduzione del nuovo sistema di fatturazione elettronica il Lazio si pone al vertice tra le Regioni italiane nel controllo e trasparenza delle fasi di liquidazione e pagamento di tutti i fornitori dell´amministrazione”,- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha aggiunto-con la fatturazione elettronica arriviamo primi in un campo in cui probabilmente eravamo gli ultimi, e da esempio negativo diventiamo un modello positivo per l’Italia.  
   
   
CONCLUSO A BOLOGNA SMAU E R2B – RESEARCH TO : DUE GIORNI DI PREMI, WORKSHOP ED EVENTI PER MOSTRARE COME MONDO DELLA RICERCA SIA IN GRADO DI DIVENTARE MOTORE DI CAMBIAMENTO PER LE IMPRESE  
 
Bologna, 9 giugno 2014 - Si concluso il 5 giugno la sesta edizione di Smau Bologna, che in questi due giorni, insieme a R2b – Research to business ha riunito startup, centri di ricerca, comuni e pubbliche amministrazioni dell’Emilia Romagna e imprese fornitrici di tecnologie digitali e acceso il dibattito sui temi di maggiore attualità: Manifattura Digitale, Expo2015, Smart City, strumenti finanziari a supporto delle imprese e molto altro. Sono oltre 5.700 gli imprenditori che hanno varcato le porte dei padiglioni 33 e 34 di Bologna Fiere durante i due giorni, assistendo agli oltre 60 workshop gratuiti e scoprendo le innovazioni presentate dalle 100 startup e dai centri di ricerca riuniti nell’area R2b – Research to Business, realizzata in collaborazione con la Regione Emilia -Romagna e dai fornitori di tecnologie digitali come Aruba, Dell, Microsoft, Sap, Telecom e Vodafone. L’evento è stata inoltre l’occasione per consegnare 22 riconoscimenti nell’ambito dei cinque premi in programma ai campioni d’innovazione della Regione: startup, comuni, enti pubblici ed imprese. Un bilancio estremamente positivo è quello di Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster: “L’edizione 2014 di Research to Business è stata particolarmente viva e ricca di contenuti. Il livello e la qualità degli interventi, il confronto con le istituzioni nazionali ed europee, le start up, i protagonisti della manifattura digitale, gli oltre 1000 incontri di Innovat&match ci rafforzano a proseguire, con ancora maggiore convinzione e con alcune nuove idee sulla strada della collaborazione, dello scambio e della contaminazione tra ricerca e impresa, come unica strategia per lo sviluppo economico della nostra regione e la crescita di tutto il paese”. La giornata di oggi ha puntato l’attenzione sull’incontro tra startup e imprese con la consegna del Premio Lamarck e Premio Innovazione Ict Emilia – Romagna. “Il Premio Lamarck ha messo in cantiere la realizzazione di un ponte tra startup, che a me piace chiamare “imprese nuove”, e le “imprese mature”. - commenta Claudio Bighignati, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia – Romagna, presente al premio - Il nuovo esprime il senso d’innovazione e contemporaneità ai mercati e agli scenari economici glocali. Il “maturo” esprime il consolidamento, l’esperienza economica e sociale, l’attenzione alla cultura dei territori dove le imprese nascono e da dove intraprendono verso il mondo. Intraprendere verso il mondo richiede, capacità di ascolto, sensibilità e intuizione che poi deve tradursi in scelte che interpretano la domanda, a volte celata e da scoprire, dei mercati glocali. Se interpretiamo nella maniera corretta questa domanda, innoveremo l’offerta che sarà pronta per essere accolta dal mercato che a sua volta ne comprenderà il valore. “ Della stessa idea Gianluca Dettori, Presidente di dPixel che, nell’ambito dell’evento, intervistato da Federico Pedrocchi, giornalista di Radio24, ha affermato “quello che le imprese stanno capendo negli ultimi tempi, creando anche casi significativi in Italia, è che non è più possibile pensare che le idee innovative nascano tutte all’interno del perimetro aziendale. E’ necessario andarle a prendere fuori, attraverso una procedura che, appunto è definita Open Innovation. Aprirsi all’esterno rappresenta la migliore condizione per generare cambiamento. Ed è qui che l’incontro con le startup diventa quanto mai efficace. ” Hanno ricevuto il Premio Lamarck le startup Around You di Bologna, il Centro Sviluppo Realtà Virtuale, di Como e Hy Diagnos, della provincia di Bologna . Nell’ambito del Premio Lamarck è stato consegnato anche il Premio Made In E.r. Premio speciale per l’innovazione a cura del Resto del Carlino: un riconoscimento alla startup più innovativa nel mondo dell’Editoria e dei new Media. L’edizione di quest’anno è stata vinta da Typical Tv di Bologna. 5 i vincitori del Premio Innovazione Ict Emilia - Romagna: Day Ristoservice (Bo), Panini (Mo), Erreà Sport (Pr), Studio Agati & Carianni (Mo), Centergross (Bo). Terza edizione bolognese per gli Smau Mob App Awards, promossi da Smau e dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. In occasione della seconda giornata della fiera sono state infatti premiate le migliori App in ambito business e consumer (già funzionanti o in fase di sviluppo) basate sui dispositivi mobili di nuova generazione (new tablet e smartphone). 5 le app consumer vincitrici: Bertelli Remote Controller, realizzata da Jiki, Contestgram, realizzata da Contestgram, La Tua Lista della Spesa Gratuita, realizzata da Ecornaturasì, Puliamo, realizzata da A2a, Sprint Cycling Magazine, realizzata da Factory Events. 3 le app business vincitrici: iPad Agenti, sviluppato da Atlantic Technologies, Itimecontroller, sviluppato da It - Information Technologies, Sigevi - Sistema di Gestione Vigneto, sviluppato da Csp - Innovazione nelle Ict. Tra gli stand di Smau e R2b grande attenzione è stata dedicata alle stampanti in 3D, in grado di riprodurre qualsiasi oggetto, come ad esempio gioielli e strumenti musicali, ai droni che possono essere di supporto per il monitoraggio ambientale e per il controllo delle colture e al prototipo di un dirigibile spaziale per crociere aeree, alimentato a idrogeno e coperto di pannelli fotovoltaici, che tra qualche anno sarà in grado di trasportare passeggeri nei nostri cieli. Nell’area dedicata alla ricerca industriale ha partecipato una delegazione di startup e poli tecnologici della Regione Toscana protagoniste, nei due giorni, dei diversi eventi in programma, volti a favorire l’incontro con il mondo imprenditoriale dell’Emilia Romagna. L’obiettivo, spiega Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau ”è quello di creare un nuovo modello di aggregazione di imprese, non più secondo criteri di prossimità geografica, ma su base di competenze settoriali, interregionali, così come indicato dalla Comunità Europea, in base alla programmazione Horizon 2020”. Tra le realtà presenti: Polis, il Polo delle tecnologie per la città sostenibile presente con le startup Funghi Espresso, startup che ha inventato un originale metodo per la coltivazione domestica di funghi, partendo dai fondi del caffè, e Jaewa, uno spin-off dell´Università di Firenze, che si occupa di progettazione e sviluppo di architetture software complesse, focalizzate su applicazioni web di tipo Enterprise e di soluzioni di integrazione e di applicazioni di Knowledge Management. Provenienti dal Polo Pierre, Polo Innovazione Energie Rinnovabili Risparmio Energetico, Generplus, startup che si occupa di fonti energetiche rinnovabili e che, tra i suoi prodotti e servizi presenta anche un modello di bici elettrica e Co.svi.g, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche. Ed è proprio la fiorentina Funghi Espresso a fare un bilancio dell’edizione bolognese di Smau: “Oggi si chiude una due giorni di grandi lavori allo Smau- affermano Vincenzo Sangiovanni e Antonio di Giovanni, fondatori della startup - in 48 ore di fiera abbiamo collezionato nuovi contatti, raggiunto una clientela diversa da quella di origine, ottenuto preziose informazioni di mercato e conosciuto potenziali investitori. E´ stata un´occasione unica nel genere, che ci ha consentito di promuovere il nostro progetto green ad una platea di soggetti competenti ed interessati, ma soprattutto ci ha permesso di mettere in vetrina Funghi Espresso, il lavoro che c´è dietro e il futuro che si aprirà per la nostra startup. In più abbiamo anche imparato dai convegni e dai laboratori presenti in fiera. Insomma, un mix di marketing e informazione che ha reso l´edizione di quest´anno dello Smau davvero imperdibile. La presenza di tali realtà anticipa la prossima tappa del Roadshow Smau, che si terrà per il primo anno a Firenze il 9 e 10 luglio e che presenterà la prima edizione di Toscana Technologica, l’iniziativa realizzata in collaborazione con la Regione Toscana e finalizzata a creare un’occasione di incontro tra imprese mature e startup e centri di ricerca del territorio. A commento della nuova iniziativa Gianfranco Simoncini, Assessore alle Attività Produttive, Credito e Lavoro della Regione Toscana afferma:” La Toscana è una Regione dove ricerca e innovazione trovano le migliori condizioni per svilupparsi, per attrarre e far crescere talenti, idee e capitali. E’ importante creare per le nostre “eccellenze” le occasioni per entrare sul mercato e incontrare il mondo delle imprese, che da questo incontro possono beneficiare di nuovo know how, creatività ed entusiasmo per rinnovarsi e sviluppare nuovi business. La prossima edizione di Toscana Technologica e questa edizione di Research to Business a Bologna rappresentano proprio quell’occasione di incontro e networking di cui il mondo della ricerca necessita per uscire dai laboratori e creare sviluppo per l’economia del nostro territorio e non solo.”  
   
   
FVG, FATTURAZIONE ELETTRONICA: PRESENTATA LA NUOVA PIATTAFORMA  
 
Trieste, 9 giugno 2014 - L´assessore Paolo Panontin fa sapere che, nel pieno rispetto della tabella di marcia stabilita a inizio d´anno, il 6 giugno la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso la sua controllata Insiel spa ha rilasciato la prima versione del nuovo applicativo web, multiente e multiutente, denominato "Sdi-fvg", che, per le fatture attive, opererà come interfaccia tra i programmi gestionali che emettono fatture (opportunamente adeguati per produrre le fatture anche nel formato Xml previsto dalla normativa) e il Sistema di interscambio dell´Agenzia delle Entrate (Sdi). In sintesi la Regione ha realizzato, per tutti gli enti del territorio, dei servizi connessi con la fatturazione elettronica e fungerà da "hub" per la trasmissione di fatture attive (caricamento, firma e spedizione) al sistema di interscambio nazionale attraverso la sua piattaforma. Infatti scade il primo obbligo di fatturazione elettronica (dm 3 aprile 2013 n.55) verso i ministeri, le Agenzie fiscali e gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale (il 31 marzo 2015 verso tutti gli altri enti pubblici, sia centrali che locali). Per questa prima scadenza la Regione, le Aziende sanitarie e ospedaliere e gli Enti locali si trovano coinvolti in qualità di eventuali fornitori di ministeri, Agenzie fiscali o enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, verso i quali dovranno emettere esclusivamente fatture attive elettroniche. Lo "Sdi-fvg" si avvale dei servizi informatici del Siir (Sistema informativo integrato regionale) per la firma, la gestione e la conservazione delle fatture elettroniche, l´interoperabilità con l´Agenzia delle Entrate, la gestione e l´identificazione degli operatori e delle loro strutture di appartenenza. Entro la fine del 2014 la Regione Friuli Venezia Giulia sarà già in grado di utilizzare la piattaforma per la ricezione e lo smistamento delle fatture passive e verrà completato contestualmente l´adeguamento dei gestionali Insiel per la generazione e il caricamento di file Xml, previsti dal sistema di interscambio. "Sono molto soddisfatto", osserva Panontin: "ancora una volta non ci siamo fatti trovare impreparati. Nel grande quadro della riforma della pubblica amministrazione, l´innovazione tecnologica e la fatturazione elettronica in particolare rappresentano un significativo passo in avanti".  
   
   
IN UN CONVEGNO I DATI CENSUARI DI INDUSTRIA E SERVIZI IN VALLE D’AOSTA  
 
 Aosta, 9 giugno 2014 - L’istat, in collaborazione con Unioncamere nazionale, presenta in un convegno una sintesi dei principali risultati del 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit, arricchita da confronti territoriali. L’appuntamento per la Valle d’Aosta è organizzato con l’Osservatorio economico e sociale della Presidenza della Regione e la Camera valdostana delle imprese e delle professioni. Nel corso del convegno, in programma venerdì 13 giugno, alle ore 9.30 nella Biblioteca regionale di Aosta, vengono illustrati il quadro d’insieme del tessuto produttivo regionale e i principali cambiamenti intervenuti durante il periodo intercensuario. Oggetto di approfondimento all’interno dei lavori le specificità relative all’occupazione e alle specializzazioni settoriali, al mercato, al ruolo delle istituzioni pubbliche e private nell’ottica della sussidiarietà. Infine, un’analisi è riservata alle varie fasi del processo della rilevazione censuaria e alle valutazioni emerse dalla successiva indagine che ha raccolto i giudizi sulle innovazioni metodologiche, tecniche e organizzative introdotte nel censimento. Segreteria organizzativa e-mail: eventi.Censimentoindustriaeservizi@istat.it   
   
   
FVG, ISTRUZIONE: PUBBLICATI BANDI PER SVILUPPO OFFERTA FORMATIVA 2014/15  
 
Trieste, 9 giugno 2014 - La Regione ha predisposto il Piano degli interventi per lo sviluppo dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia per l´anno scolastico 2014/2015. Lo ha confermato l´assessore regionale all´Istruzione Loredana Panariti, la quale ricorda che in un´ottica di costante miglioramento della qualità del sistema educativo e formativo diviene strategico arricchire l´offerta formativa delle istituzioni scolastiche e potenziare l´integrazione di queste ultime con i soggetti del territorio. L´obiettivo è quello di accompagnare il processo di crescita organizzativa delle istituzioni scolastiche e di favorire la costruzione di contesti educativi innovativi, in grado di generare processi attivi di apprendimento negli studenti. Il Piano, ha sottolineato l´assessore Panariti, individua le quattro macro aree tematiche prioritarie "Competenze chiave europee e di cittadinanza", "Dimensione del plurilinguismo", "Ambienti innovativi di apprendimento" e "Gestione delle classi eterogenee" e conseguentemente indica le possibili azioni di intervento. In questo ambito, la Regione ha predisposto degli strumenti che consentiranno di finanziare interventi già previsti nei piani per l´arricchimento dell´offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche. Ulteriori contributi consentiranno la valorizzazione dell´insegnamento delle lingue e culture delle minoranze di lingua slovena, tedesca e friulana presenti nel territorio regionale. Inoltre, è prevista un´azione finanziaria mirata per le scuole in rete che vorranno presentare progetti innovative di integrazione tra istituzioni scolastiche e territorio, di particolare significato e rilevanza per il loro valore educativo. Infine, sono previsti altri contributi per garantire l´ampliamento dell´offerta formativa mediante il contenimento delle rette poste a carico delle famiglie per l´accesso al servizio educativo svolto dalle "Sezioni Primavera". I bandi e la modulistica per la presentazione delle domande sono pubblicati sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia alla voce "Istruzione e Ricerca - La Regione per le scuole".  
   
   
UNIVERSITÀ FORMANO FUTURI MANAGER  
 
Castellanza/va. 9 giugno 2014 - "La sanità lombarda e conseguenti effetti sul bilancio pubblico". E´ stato questo il tema della speciale lezione che il Vicepresidente ed Assessore alla Salute di Regione Lombardia ha tenuto il 6 luglio presso la Liuc, Libera Università Carlo Cattaneo di Castellanza, all´interno della Scuola di Ingegneria Industriale, Gestione e controllo dei processi aziendali. Formazione Universitaria - "Gli aspetti economici e finanziari ci costringeranno sempre più a razionalizzare i servizi, individuando strade innovative per garantire sostenibilità ed efficacia alle politiche sanitarie. Per questo - ha sottolineato l´Assessore- il settore sanitario a tutti i livelli richiederà anche figure sempre più specializzate e competenti. Ruoli che le Università stanno opportunamente formando". L´incontro ha avuto dunque come obiettivo quello di spiegare ai futuri manager il sistema sanitario lombardo, oggi ritenuto tra i migliori in Italia e a livello internazionale. Visite Negli Ospedali - "Quando sono all´estero ormai è un´abitudine quella di visitare ospedali - ha aggiunto - e mi rendo conto che non ci devono insegnare nulla. Abbiamo personale sanitario eccellente con forti motivazioni di ordine sia professionale sia etico, il che non è poca cosa, e francamente parlare della sanità lombarda è un onore e credo un orgoglio per tutti noi". Un sistema sanitario di cui si fida anche il resto dell´Italia: il 10% delle prestazioni è erogato a cittadini non residenti in Lombardia: "Il nostro sistema è attrattivo perché abbiamo ottimi dirigenti e un personale sanitario di qualità. Per questo intendiamo ora garantire il prosieguo di tale eccellenza, favorendo un processo di evoluzione ed adeguando la normativa approvata quasi vent´anni fa con le mutate esigenze sociali ed economiche di oggi. Su questo il Presidente e la Giunta sono al lavoro". La Salute In Cifre - Nel corso del suo intervento il Vicepresidente ha anche fornito una dettagliata serie di dati, riferiti ad un anno di attività, che riguardano la nostra sanità regionale che gestisce un budget di circa 17 miliardi di euro. Tra le cifre più significative: 1 milione e 700 mila ricoveri; 175 milioni di prestazioni erogate a livello ambulatoriale; 18 Irccs, istituti di ricerca, operanti in Lombardia; 81 milioni di ricette farmaceutiche e 40 milioni di prestazioni ambulatoriali pari a 4,5 miliardi di euro, il 50 per cento delle stroke unit presenti in Italia operanti in Lombardia.  
   
   
NO SLOT, SCUOLA ´FIORINI´ DI BUSTO ARSIZIO (VA) VINCE CONCORSO  
 
Milano, 9 giugno 2014 - E´ l´Istituto tecnico Olga Fiorini di Busto Arsizio (Va), con il progetto ´Non giocarti il cervello´ il vincitore del concorso per il marchio ´No slot´, promosso da Regione Lombardia. Secondo classificato l´Isis di Setificio P. Carcano di Como; al terzo posto la Fondazione Ikaros di Grumello del Monte (Bg). I riconoscimenti sono stati consegnati dal presidente della Regione Lombardia e dall´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della Giunta. A studenti e professori sono stati consegnati tre maxi assegni simbolici, firmati dal presidente della Regione, del valore di 6.000, 4.000 e 2.000 euro per l´acquisto di materiale didattico. Marchio Da Esporre Nei Locali - "Il marchio premiato - ha spiegato il presidente - sarà esposto nei locali che hanno scelto di rinunciare alle macchinette per il gioco d´azzardo, beneficiando anche degli sgravi fiscali previsti da Regione Lombardia". "Il concorso - ha aggiunto l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo - fa parte delle iniziative previste della legge regionale per contrastare la ludopatia, fortemente voluta da questa Giunta, con l´obiettivo di contrastare il gioco d´azzardo e la nuova patologia legata al gioco, che è una vera e propria piaga sociale. Si tratta di una problematica che in Lombardia è purtroppo ben presente, anche ma non solo con il triste primato della provincia di Pavia". Ragazzi Protagonisti - L´assessore ha ricordato inoltre che la legge è stata approvata all´unanimità ("si tratta di un esempio virtuoso") e "prevede molte azioni, tra cui questo concorso affidato alle scuole per la creazione di un logo ´No slot´, che possono esporre le varie attività che decidono di togliere le macchinette o di non averle affatto". "Abbiamo deciso di affidare il concorso ai ragazzi - ha aggiunto l´assessore - non solo perché molti ragazzi sono vittime della ludopatia ma anche perché li riteniamo un punto di riferimento importante per la lotta a questa patologia. A tutti i partecipanti va un grande ringraziamento per il loro contributo". Il Concorso - Hanno partecipato al concorso 30 istituti lombardi con 293 proposte - "tutte molto belle", ha sottolineato l´assessore - che sono pervenute entro la metà di maggio. Successivamente si è riunita una giuria che ha esaminato e valutato i lavori e il 4 giugno è stata pubblicata la graduatoria. Oltre ai tre istituti vincitori, menzioni speciali sono andate a: Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, Istituto Tecnico Olga Fiorini di Busto Arsizio (Va), Isis di Setificio P. Carcano di Como, Isis-ipsia G. Meroni di Lissone (Mb), Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Bazoli-polo di Desenzano del Garda (Bs) e Promos Società Cooperativa A R.l. 1° E 2°B Operatore Amministrativo, Percorso Personalizzato per Allievi con Disabilità di Cassano Magnago (Va).  
   
   
UMBRIA, GIOVANI: 100 MILA EURO DA REGIONE PER FINANZIARE PROGETTO TEMPO LIBERO IN ESTATE A FAVORE DEI GIOVANI  
 
Perugia, 9 giugno 2014 – Rivitalizzare le città e favorire l´aggregazione tra le giovani generazioni: è questo l´obiettivo del progetto regionale "Tempo libero in estate: animazione degli spazi urbani a cura dei gruppi formali ed informali di giovani 2014", promosso e finanziato con risorse pari a 100 mila euro, dall´Assessorato regionale alle politiche giovanili. A partire dall´anno 2008, con l´Accordo di Programma Quadro "I giovani sono il presente" – ha riferito la rappresentante dell´Assessorato regionale - la Regione Umbria ha strutturato una serie di interventi per la promozione dei diritti delle giovani generazioni valorizzandone il ruolo nell´ambito della loro città, anche attraverso attività dedicate a qualificare il tempo libero estivo dei ragazzi in relazione ai loro reali bisogni e condividendo interessi. Nel 2013, la prima edizione dell´iniziativa, che ha coinvolto circa 10 mila giovani in 61 progetti, si è rivelata un vero successo, tanto da decidere di riproporla anche per l´anno in corso. Lo scorso anno i progetti sono stati presentati dalle Zone sociale di Città di Castello, Perugia, Assisi-bastia, Todi-marsciano, Panicale, Norcia, Gubbio, Foligno, Spoleto, Terni, Narni e Orvieto e tutte le iniziative erano finalizzate a creare aggregazione tra i giovani attraverso attività extra scolastiche in spazi messi a disposizione, in maniera continuativa e per alcune ore al giorno, da organizzazioni del Terzo settore e oratori. La rappresentante dell´Assessorato ha quindi rivolto ai Comuni, ai gruppi giovanili del territorio, agli Oratori, alle Associazioni, alle Organizzazioni di volontariato e Cooperative sociali, l´invito a presentare proposte per la realizzazione di attività in spazi pubblici e privati da proporre ai giovani durante il periodo estivo e per tutto il 2014. Si tratta di un´iniziativa importante per i ragazzi e le famiglie umbre – aggiunge - Visto che, in particolare gli adolescenti, trascorrono molto tempo in solitudine comunicando con i coetanei il più delle volte solo attraverso la ‘rete´, diventa fondamentale mettere a loro disposizione in forma gratuita, servizi, spazi e attività a cui dedicarsi nei momenti liberi dagli impegni scolastici.  
   
   
AMBIENTE: IN UN CONVEGNO A CASTIGLION DEL LAGO REGIONE UMBRIA ANNUNCIA IN AUTUNNO CONFERENZA REGIONALE SULL´AMBIENTE  
 
Perugia, 9 giugno 2014 – Si svolgerà in autunno la Conferenza regionale sull´Ambiente, un appuntamento che servirà a fare il punto su tutto quanto si sta facendo in Umbria in un settore che è ormai "trasversale" e prioritario, definendo problemi e prospettive su un ampio spettro di questioni, dalle energie rinnovabili all´efficienza energetica, dalla riduzione dei rifiuti alla mobilità sostenibile, dal piano per la qualità dell´aria agli studi e dalle azioni di prevenzione e di "adattamento" ai fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici. La prossima conferenza è stata annunciata ieri a Castiglion del Lago dall´assessorato regionale all´ambiente, in occasione di un convegno, promosso nell´ambito della Giornata Mondiale dell´Ambiente e dedicato al "Cambiamento Climatico in Umbria e i suoi impatti sulla disponibilità e risorsa idrica e sugli eventi alluvionali". Un seminario tecnico (sostenuto anche dagli Ordini dei Geologi e degli Ingegneri), scandito da relazioni che hanno puntualmente declinato i problemi dei cambiamenti climatici e del loro impatti sulle falde acquifere e le sorgenti, dei rischi connessi a siccità e alluvioni, che, proprio in vista della Conferenza regionale sull´ambiente, è stato presentato come il primo di una serie di iniziative, che serviranno a preparare l´importante appuntamento d´autunno. Il cambiamento climatico è un fenomeno che interessa tutto il pianeta – è stato sottolineato nei vari interventi, come quelli di Ernesta Maria Ranieri della Regione Umbria e di Michela Miletto del "World Water Assessment Programme" dell´Unesco -, ma è a livello locale che vanno sperimentate soluzioni e avviati comportamenti virtuosi. "Di fronte a scenari catastrofici – ha detto Miletto –, non si può fare come se niente fosse, continuare il ‘Business as usual´". Il convegno (che ha visto una partecipazione di addetti ai lavori e di pubblico così ampia, da costringere gli organizzatori a spostarne l´originaria locazione di Palazzo della Corgna nel più capiente "Cinema Caporali") è stato anche l´occasione per presentare il rapporto finale della prima fase "Progetto Secli ("Siccità e Cambiamenti Climatici"), elaborato dall´Istituto Ricerca Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e finanziato dalla Regione Umbria con i fondi del Por-fesr 2007-2013. Lo studio (presentato nella sua articolazione da Tommaso Moramarco del "Cnr", e dai suoi collaboratori Elisabetta Preziosi ed Emanuele Romano per quanto riguarda gli impatti climatici sugli acquiferi, sia carbonatici che alluvionali) ha valutato le anomalie di precipitazione e temperatura in Umbria a seguito dei cambiamenti climatici, con lo scopo di prevedere possibili scenari di gestione della risorsa idrica: scenari termopluviometrici lungo orizzonti temporali fino ai prossimi sessant´anni (già computati dal 2010). Su questa base, per ciascuna area-campione (come Montedoglio, Bagnara e Petrignano; e lungo il fiume Tevere funzionano quattro stazioni idrometriche), sono state valutate le criticità, sia in termini di deficit di precipitazione, di deflusso e di eccedenza, oltre che d´impatto sulla gestione delle risorsa idrica. In Umbria e nelle regioni limitrofe non tutte le "serie meteo" presentano "trends" statisticamente significativi, ma certo è che il dato generale parla costantemente, anno dopo anno, di un aumento della temperatura e di una diminuzione della piovosità. "Di per sé il clima è come un minestrone che bolle – ha ammonito il professor Walter Dragoni dell´Università degli Studi di Perugia -, ed è assai difficile prevedere cosa accadrà da qui ai prossimi sessant´anni, perché non c´è una risposta univoca e le medie possono risultare ingannevoli. Certo è che la rete di rilevamenti è essenziale, e va continuamente mantenuta e potenziata". "È importante - ha detto il segretario generale dell´Autorità di Bacino del Fiume Tevere Giorgio Cesari – aumentare costantemente le nostre conoscenze". Gli Ordini Professionali degli Ingegneri e dei Geologi – hanno sottolineato i vicepresidenti regionali dell´Ordine degli Ingegneri Gianluca Spoletini e dei Geologi Vincent Ottaviani – "svolgono un ruolo culturale importante nelle applicazioni tecniche, che vengono richieste per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. La sfida tecnica dovrà quindi essere quella di ripensare la pianificazione e la progettazione delle trasformazioni del territorio in funzione dei fenomeni meteorologici estremi: nei settori della mobilità, dell´edilizia e dell´industria – hanno detto - l´applicazione di tecnologie a bassa emissione di ‘Co2´ dovrà essere la regola e non l´eccezione".  
   
   
AMBIENTE: FVG, DOPO UN ANNO DALLO SVASO DEL LUMIEI BILANCIO POSITIVO  
 
Udine, 9 giugno 2014 - Il bilancio ambientale dopo lo svaso del bacino del Lumiei è positivo e la situazione è tornata come a gennaio 2013. I dati del monitoraggio presentati il 5 giugno ad Udine dall´assessore regionale all´Ambiente e Energia Sara Vito dimostrano come la situazione sia ritornata ai livelli precedenti all´operazione di svuotamento totale del bacino sito tra i comuni di Sauris e Ampezzo. "A distanza di un anno si può affermare che oltre ad avere un bilancio ambientale positivo oggi è anche garantita la sicurezza e la maggiore efficienza della diga. Come dimostrano le approfondite analisi svolte secondo il Piano di monitoraggio approvato dalla Regione e con la verifica degli enti di controllo Arpa/agenzia regionale per la Protezione dell´Ambiente e Ente Tutela Pesca, si può notare un recupero delle condizioni ante svaso, in alcuni casi il raggiungimento di uno stato elevato e di condizioni migliori per quanto riguarda la fauna ittica presente nel torrente Lumiei. Non si può negare che l´intervento sia stato delicato e abbia avuto impatto sugli ecosistemi locali ma era - ha ribadito Vito - necessario per garantire la sicurezza dell´impianto a settanta anni dalla sua costruzione". Lo svuotamento rispondeva infatti ad una prescrizione dell´Ufficio tecnico per le dighe di Venezia del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che richiedeva in tempi brevi a Edipower, gestore della diga, interventi di manutenzione. Così nel mese di gennaio 2013 è iniziato lo svuotamento totale del bacino del Lumiei, eseguito per la prima volta dalla costruzione della diga avvenuta negli anni ´40. Inizialmente attraverso le opere di derivazione è stata raggiunta la quota minima di regolazione, successivamente dall´1 al 22 febbraio 2013 sono state eseguite le delicate operazioni di svaso mediante l´apertura dello scarico di fondo e l´intervento meccanico sul sedimento nel bacino. Le operazioni di pulizia sono state precedute, accompagnate e seguite da una serie di monitoraggi che hanno esaminato i differenti aspetti ambientali: le caratteristiche morfologiche e granulometriche dei tratti fluviali a valle della diga, la qualità chimico-fisica e biologica delle acque, le principali specie animali e vegetali che popolano i corsi d´acqua interessati. La fluitazione a valle conseguente all´apertura della paratoie ha comportato l´intorbidimento temporaneo delle acque del torrente Lumiei a valle della diga e del tratto di fiume Tagliamento dalla confluenza del Lumiei a Socchieve sino a Casali Vinadia, ad Invillino, a monte di Tolmezzo (tratto, quest´ultimo, normalmente asciutto) e depositi di limo per i 20/25 chilometri di alveo interessato. Per quanto riguarda i lavori di ripristino ambientale, il limo sedimentato nell´alveo del torrente Lumiei è stato rimosso dai "lavaggi" effettuati tramite appositi rilasci di acque dalla diga e attraverso l´intervento di rimozione meccanica effettuato a Plan del Sach; quello sedimentato nell´alveo del fiume Tagliamento è stato in gran parte rimosso naturalmente dagli eventi di piena, dopo essere stato adeguatamente rimescolato alle ghiaie dell´alveo, in parte oggetto di intervento meccanico ad Enemonzo. Per quanto riguarda gli alvei fluviali, i monitoraggi effettuati sia nel torrente Lumiei che nel fiume Tagliamento - hanno dichiarato i tecnici della direzione regionale Ambiente e di Arpa - dimostrano che le condizioni già dopo poche settimane erano e sono ancora oggi del tutto comparabili con quelle precedenti all´operazione. La portata superficiale del torrente Lumiei, che prima dello svaso si infiltrava completamente poco a valle di Plan del Sach, oggi percorre in superficie un tratto più lungo, a fronte della presenza di una parte del limo che si è infiltrata tra le ghiaie dell´alveo. La qualità chimico-fisica delle acque è risultata sempre di livello elevato. Per gli altri parametri si è verificato il recupero delle condizioni ante svaso: le comunità biologiche come i macroinvertebrati, le alghe macrofite e le diatomee, importanti elementi vitali che testimoniano la qualità ecologica delle acque, mostrano di raggiungere caratteristiche e livelli come previsto dalle norme di riferimento e pienamente confrontabili con quelli precedenti. Gli anfibi, come la rana temporaria, sono prontamente tornati a popolare, a fini riproduttivi, gli ambienti laterali del torrente. Le maggiori modificazioni, in positivo, le mostrano i pesci, poiché nel lago, già dalla tarda primavera, grazie ad uno specifico accordo fra Edipower e l´Ente Tutela Pesca, sono tornate abbondanti e pescabili le trote fario. "Le attività di monitoraggio non si concluderanno oggi - ha assicurato Vito - ma proseguiranno da parte di Arpa nell´ambito del Piano di tutela delle Acque a cui la direzione Ambiente sta lavorando e che ha tra i suoi obiettivi l´analisi conoscitiva dei corpi idrici sotterranei e di superficie". A margine dell´incontro, al quale ha partecipato il presidente della Iv Commissione consiliare Vittorino Boem, l´assessore ha ricordato che la Regione sta lavorando anche per ottemperare alla direttiva Ue "Acque", che impone entro il 2015 il raggiungimento di un buono standard di qualità delle acque.  
   
   
DIRETTIVA ALLUVIONI, CON "SEINONDA" AL VIA IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI. DUE INCONTRI A GIUGNO: IL 10 A CERVIA, IL 14 A BOLOGNA  
 
Bologna, 9 giugno 2014 - Costruire insieme la strategia regionale di prevenzione del rischio da alluvione. Questo l’obiettivo degli incontri pubblici organizzati dalla Regione, nell’ambito della campagna “Seinonda”, che vogliono rendere le comunità locali protagoniste del percorso di elaborazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni. Previsto dalla Direttiva comunitaria 2007/60/Ce, il Piano è uno strumento sia per la corretta pianificazione del territorio sia per la gestione degli eventi di protezione civile. “Nella sua predisposizione riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle comunità locali, alle quali intendiamo attribuire un ruolo centrale attraverso un calendario di appuntamenti aperti a cittadini, gruppi e associazioni”, spiega l’assessore alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo. “La sicurezza è una sfida che riguarda tutti - aggiunge l’assessore - per questo abbiamo organizzato questi momenti importanti di condivisione delle conoscenze e responsabilità sul rischio da alluvione. Per rafforzare nelle persone la consapevolezza del rischio e delle misure per prevenirlo o affrontarlo, si utilizzeranno anche i nuovi media, che possono contribuire a diffondere un’utile cultura di autoprotezione”. Due i workshop organizzati nelle prossime settimane, all’interno della prima “Settimana regionale della Protezione civile e della prevenzione dei rischi”. Il primo – Seinonda sulla costa – si terrà il 10 giugno a Cervia (Ra) ed è rivolto a cittadini, associazioni e portatori di interesse delle province di Ferrara, Ravenna e Rimini. Affronterà il tema del rischio da inondazione marina. L’appuntamento è nella Sala Xxv Aprile, piazza Xxv aprile 11, alle ore 17.00. Il secondo – Seinonda da fiumi e canali – si svolgerà il 14 giugno a Bologna al Parco Nord, a partire dalle ore 9.30 e riguarderà il rischio di alluvione da fiumi e canali. Per le iscrizioni, è possibile inviare una mail all’indirizzo direttivaAlluvioni@regione.emilia-romagna.it oppure collegarsi al sito http://partecipazione.Regione.emilia-romagna.it (piazza virtuale “Seinonda”). Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi al Servizio Difesa del Suolo della Regione Emilia Romagna al numero 051-5276811. Il Piano di gestione del rischio da alluvioni La Direttiva comunitaria 2007/60/Ce – nota come “Direttiva alluvioni” – ha previsto che ogni Stato dell’Unione europea si doti di mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e di un piano di gestione del rischio di alluvioni. Le mappe, presentate pubblicamente dalla Regione Emilia Romagna nel dicembre scorso, offrono una cartografia di sintesi, omogenea e semplificata per tutto il territorio e individuano: le aree che potrebbero essere interessate da inondazioni di corsi d’acqua naturali e artificiali o dal mare; l’estensione della popolazione potenzialmente coinvolta e, infine, la presenza di strutture sensibili da proteggere, come scuole, ospedali e servizi per la comunità. Il contenuto della nuova cartografia costituisce la premessa per definire le azioni concrete che saranno contenute nel Piano di gestione del rischio alluvioni, da approvare entro il dicembre 2015. Il Piano definirà gli interventi da adottare sia nel lungo periodo (con l’analisi dei processi fisici in atto sul territorio, l’individuazione dei problemi e delle opere di difesa da realizzare, l’uso e le previsioni di sviluppo del territorio) sia nella gestione in tempo reale dell’emergenza (con il monitoraggio idro-meteorologico, il sistema di allertamento, gli interventi di soccorso, la sorveglianza idraulica e la regolazione dei deflussi).  
   
   
EROSIONE COSTIERA, DISSETO E MANCATA ASSEGNAZIONE RISORSE. VENDOLA SCRIVE A LUPI  
 
Bari, 9 giugno 2014 - Dissesto idrogeologico ed erosione costiera. Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi (in testo della lettera integrale in allegato) per chiedere “la convocazione di un incontro urgente, possibilmente allargato anche alla struttura di coordinamento delle Capitanerie di Porto, per discutere delle determinazioni da assumere per avviare al più presto a soluzione i gravi problemi che si stanno manifestando”. Vendola ha anche sottolineato come la Regione abbia accolto con grandi speranze “la dotazione aggiuntiva del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il periodo 2014/2010 determinata dalla legge di stabilità 2014, per un ammontare di 54,810 miliardi di euro destinata anche al finanziamento di interventi di messa in sicurezza dei territori” così come ha accolto con grande interesse “l’autorizzazione, riportata sempre nelle legge di stabilità 2014, della spesa di 30 milioni di euro per il 2014 e di 150 milioni di euro per il biennio successivo per progetti immediatamente cantierabili destinati ad intervento per la riduzione del rischio idrogeologico”. “Tuttavia, invece – si legge nella lettera - a distanza di sei mesi si registra solo un silenzio assordante da parte degli Uffici centrali che dovrebbero stabilire le modalità di accesso ai finanziamenti per il loro immediato e concreto utilizzo”. Vendola infine “insiste perché si giunga ad una sollecita e positiva definizione anche per quanto riguarda la questione relativa al raddoppio ferroviario della dorsale adriatica tra Termoli e Lesina e all’accelerazione della realizzazione dell’Alta Capacità Napoli/bari”.  
   
   
AMBIENTE, VIA LIBERA RISERVA LACUALE MANERBA DEL GARDA (BS)  
 
Milano, 9 giugno 2014 - Via libera della Giunta regionale lombarda, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, all´istituzione della riserva naturale ´della rocca, del sasso e parco lacuale´, a Manerba del Garda, nel Bresciano. "Promessa mantenuta. Ora il progetto andrà in commissione per poi essere portato al voto del Consiglio regionale - ha commentato soddisfatta la titolare regionale all´Ambiente -. Si tratta di un nuovo passo, in accordo con tutti gli attori del territorio, per la tutela e valorizzazione della biodiversità e del paesaggio". La riserva lacuale, voluta fortemente dal Comune di Manerba, che rimane l´ente titolare, sarà la prima del genere in Lombardia. Il Progetto - Il progetto comprende un´area di 114 ettari di territorio costiero, ossia l´attuale Parco Archeologico e Naturalistico della Rocca e del Sasso, i versanti del Monte Re e le aree agricole tra Montinelle e San Giorgio. Tale area sarà sottoposta ad una tutela ambientale oggi riservata solamente ad alcune zone marine protette come le Isole Tremiti, per fare un esempio: con divieto di navigazione a motore, mentre sarà consentita la navigazione a vela e a remi. Migliore Gestione - "Ricordo che la nascita della riserva naturale - ha spiegato l´assessore - non comporta nessun costo finanziario e permetterà una gestione più responsabile, trasparente ed efficace dell´ambiente circostante, aiutando di fatto anche il turismo che potrà godere di un´area davvero unica nel suo genere in Italia".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ALLUVIONE E TROMBA D´ARIA, VARATI I PRIMI PROVVEDIMENTI. DOPO I 210 MILIONI OTTENUTI DAL GOVERNO, PARTONO I RISARCIMENTI AI PRIVATI CON UN PLAFOND DI 50 MILIONI DI EURO. DEFINITE LE MODALITÀ DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI. ALTRI 25 MILIONI PER GLI INTERVENTI SUL NODO IDRAULICO DI MODENA.  
 
Bologna, 9 giugno2014 - Al via i risarcimenti per i danni causati dall’alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013: tre provvedimenti firmati il 5 giugno dal commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definiscono le modalità per ottenere i contributi per i privati e il primo piano di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Reso disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati, firmata anche l’ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro (di cui 15 provenienti dai 210 milioni previsti dal Governo), che partiranno già nel mese di giugno. Si procederà poi al ripristino delle opere pubbliche danneggiate delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico e artistico. Quindi si procederà con le ordinanze per le attività economiche e per la piena ripresa delle attività produttive ed agricole, ma anche con un secondo programma di interventi per la sicurezza del nodo idraulico di Modena. "Dopo aver ottenuto dal Governo lo stanziamento di 210 milioni di euro per far fronte alle calamità che hanno colpito il nostro territorio già duramente provato dal terremoto, è ora importante che si avvi il percorso di pieno riconoscimento dei danni - ha commentato il presidente Errani -, con significativi contributi anche per le abitazioni colpite ed il ripristino della loro funzionalità”. Istituita una cabina di regia - L’ordinanza numero 1 formalizza la creazione, all’interno del Comitato istituzionale e di indirizzo per il sisma 2012, di una cabina di regia con il compito di assicurare il raccordo istituzionale tra gli enti interessati e di concordare gli interventi necessari per il superamento delle emergenze. Ne fanno parte, oltre al commissario, i presidenti delle province di Bologna e Modena e i sindaci dei comuni colpiti: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, Modena, Castelfranco Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro e San Prospero nel modenese; Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale e Sala Bolognese per la provincia di Bologna. Per assicurare la presenza di un organismo operativo nel territorio più prossimo alle comunità interessate, viene contemporaneamente costituito uno staff tecnico presso la struttura organizzativa di Protezione civile della Provincia di Modena e coordinato dalla Dirigente della protezione civile della Provincia di Modena in accordo con l’Agenzia regionale di protezione civile, a supporto del Comitato istituzionale. É composto dai rappresentanti delle strutture tecniche della Regione, delle Province di Modena e Bologna, di Aipo e dei Consorzi di bonifica interessati. Come ottenere i contributi - L’ordinanza numero 2 del 5 giugno 2014 stabilisce che saranno risarciti (con un plafond fino a 50 milioni) i danni conseguenti alla tromba d’aria del 3 maggio 2013 nelle province di Bologna e Modena e agli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014 nella provincia di Modena in riferimento a parti comuni di immobili ad uso abitativo, unità immobiliari adibite ad abitazione principale comprese le unità abitative rurali, beni mobili essenziali e funzionali all’uso abitativo ubicati nelle abitazioni principali danneggiate, beni mobili registrati. In particolare sono riconosciuti i danni fino ad un massimo di 15.000 euro per il ripristino di beni mobili essenziali e funzionali all’uso abitativo, tra cui arredi ed elettrodomestici. Per quanto riguarda i beni immobili viene riconosciuto il valore del danno comunicato in fase di ricognizione, fino ad un massimo di 85.000 euro. Per facilitare i cittadini, per valori inferiori a 15.000 euro si presentano le sole documentazioni giustificative di spesa, mentre per valori superiori sarà richiesta una perizia asseverata il cui costo viene coperto. I danni superiori ad 85.000 euro saranno oggetto di apposito e successivo provvedimento. Tutte le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore dell’ordinanza sono ammissibili solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario e corredati da quietanza di pagamento. Le principali scadenze - Entro il 31 luglio 2014 devono essere presentate le domande di contributo. Entro il 30 ottobre devono essere sostenute le spese per la riparazione dei danni o l´acquisto di beni mobili ammissibili, distrutti o danneggiati. Entro il 30 giugno 2015 devono essere sostenute le spese per il ripristino dei beni immobili distrutti o danneggiati. Nei casi in cui alla domanda di contributo da presentare entro il 31 luglio 2014 siano allegate tutte le documentazioni di spesa, i Comuni provvederanno a liquidare i privati. Le documentazioni di spesa sono comunque da presentare entro il termine massimo del 30 giugno 2015. Per quanto riguarda, invece, le automobili (quindi beni mobili registrati), il risarcimento riconosciuto è equivalente al valore commerciale del bene alla data dell’evento calamitoso, secondo il listino ufficiale Eurotax Giallo del mese di gennaio 2014 per gli eventi alluvionali del 17-19 gennaio 2014, del mese di maggio 2013 per la tromba d’aria del 3 maggio 2013. Potrà essere risarcito, secondo tali parametri, un numero di auto riacquistate pari a quelle perdute. Interventi nodo idraulico di Modena - L’ordinanza numero 3 che riguarda gli interventi urgenti da effettuare sugli argini dei fiumi Secchia e Panaro è l’altro tassello fondamentale approvato per un primo stralcio di interventi urgenti, funzionali al ripristino del reticolo colpito per giungere a una piena operatività prima della prossima stagione autunnale. Gli interventi (per 25 milioni di cui 15 previsti dal decreto governativo) riguardano la mitigazione del rischio idraulico sul reticolo idrografico minore, per i fiumi Secchia e Panaro è previsto il completamento degli interventi già accantierati da gennaio a oggi e quelli immediatamente accantierabili per il miglioramento della stabilità degli argini nei confronti dei fenomeni di filtrazione (in particolare per il fiume Secchia); la riduzione del dissesto attraverso la ripresa di frane (nello specifico per il fiume Panaro); il ripristino della percorribilità sulle sommità arginali; il ripristino delle arginature danneggiate da tane di animali; la rimozione del materiale flottante, la modellazione morfologica, uno sfalcio straordinario, la riduzione di presenze arbustive e arboree sulle arginature e in alveo. Infine gli interventi saranno mirati anche al ripristino del reticolo di bonifica interessato dagli eventi alluvionali, a partire da quelli realizzabili anche su canali invasati per la stagione irrigua. I provvedimenti sul sito della Regione - I provvedimenti - come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri - sono stati adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanze firmate oggi (numero 1 e 2, 3 del 5 giugno 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria    
   
   
DIECI MILIONI DI EURO AI COMUNI PER REALIZZAZIONE E AMPLIAMENTO DEI CENTRI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI. CALDORO: PER ANNI REGIONE CAMPANIA CANAGLIA, OGGI ABBIAMO LE CARTE IN REGOLA.  
 
Napoli, 9 giugno 2014 - E´ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania la graduatoria finale dei progetti, presentati ai sensi dell´avviso pubblico emanato lo scorso ottobre del 2013 da parte di Comuni, in forma singola o associata, per la realizzazione o per l´ampliamento dei centri di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. La somma complessivamente messa a disposizione è pari a circa 10 milioni, di cui 8 per la realizzazione e 2 per l’ampliamento dei centri di raccolta. "Il provvedimento conferma il forte e concreto impegno della Giunta regionale e del presidente Caldoro per il miglioramento della raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti a monte nella nostra Regione. Uno sforzo straordinario per aiutare i Comuni, destinatari per legge di tutte le competenze gestionali in materia di rifiuti urbani, a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e contribuire alla corretta gestione del ciclo. Siamo già alla lavoro per finanziare gli ulteriori progetti dei Comuni che non sono rientrati in questa prima fase e a pubblicare un nuovo bando per quelli che non vi hanno partecipato." Così l´assessore all’ Ambiente Giovanni Romano. "In Campania è stata raggiunta una media di raccolta differenziata del 50%. Chiaramente non bisogna abbassare la guardia ed impegnarsi a fare sempre di più e meglio. L’azione di governo regionale ha consentito una riduzione annua della produzione di rifiuti globale pari a 100mila tonnellate. I dati confermano che ci poniamo di molto al di sopra rispetto alle altre regioni del Centro-sud e ci avviciniamo agli standard delle regioni del Nord Italia", conclude Romano. "Per anni siamo stati la Regione canaglia. Oggi abbiamo le carte in regola", sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "L´azione della Regione, in sintonia con l´attività fondamentale dei Comuni, sta garantendo risultati eccellenti. L´impegno deve continuare, non bisogna fermarsi mai" ha concluso il presidente. Elenco Comuni Finanziati - Progetti per la realizzazione di centri di raccolta, divisi per provincia, ritenuti ammissibili e relativo finanziamento. Provincia di Avellino: Sperone € 149.029,28 - Conza della Campania € 96.428,21 - Manocalzati € 99.318,03 - Cassano Irpino € 100.000,00 - Marzano di Nola € 100.000,00 - Teora € 98.821,30 - San Martino Valle Caudina € 90.833,46 - Pratola Serra € 87.984,59- Calitri € 100.000,00 - Atripalda € 171.517,71 - Lauro € 160.055,17 - Sant´andrea di Conza € 100.000,00 - Calabritto € 99.335,52 - Santa Paolina € 99.683,65 - Volturara Irpina € 99.965,17 - Montoro Inferiore € 163.300,67 - Provincia di Benevento: Pago Veiano € 94.669,40 - Puglianello € 94.960,00 - Colle Sannita € 94.669,40 - San Salvatore Telesino € 94.950,00 - San Lupo € 94.930,00 - Calvi € 100.000,00 - Frasso Telesino € 94.900,00 - Castelvenere € 94.998,00- Airola € 148.461,64- Circello € 47.335,84 - Apice € 150.000,00 - San Martino Sannita € 99.682,05 - Provincia di Caserta: Cellole € 150.000,00 - Cesa € 149.737,04 - Galluccio € 95.873,01- Gioia Sannitica € 94.993,00 - Alvignano € 96.844,10- Pietravairano € 95.000,00 - Vairano Patenora € 150.000,00 - Camigliano € 95.000,00 - Ailano € 92.913,03 - Liberi € 100.000,00 - Sparanise € 150.000,00 - Valle di Maddaloni € 100.000,00 - Provincia di Napoli: San Giuseppe Vesuviano € 250.000,00 - Casalnuovo di Napoli € 300.000,00 - Massa Lubrense € 175.000,00- Terzigno € 159.005,00 - Somma Vesuviana € 290.208,40 - Pimonte € 131.580,24 - Pomigliano d´Arco € 205.004,56 - Camposano € 150.000,00 - Provincia di Salerno: Sarno € 300.000,00 - Omignano € 98.560,31 - Moio della Civitella € 100.000,00 - Felitto € 100.000,00 – Sapri € 149.383,44 - Castiglione del Genovesi € 96.580,74 - Laurino € 99.474,48 - Castel San Giorgio € 175.000,00 - Caselle in Pittari € 94.677,43 - Stio € 94.633,02 - Novi Veli € 99.707,84 - Castel San Lorenzo 99.053,28 - San Marzano sul Sarno € 174.859,80 - Casaletto Spartano € 100.000,00 - Centola € 150.000,00 - Tot. € 7.988.917,81. Progetti per l’ampliamento dei centri di raccolta, divisi per provincia, ritenuti ammissibili e relativo finanziamento. Provincia di Avellino: Lioni € 74.328,18. Provincia di Benevento: Faicchio € 47.463,00 - Pietrelcina € 44.343,34 - Cerreto Sannita € 47.490,00. Provincia di Caserta: Aversa € 147.107,44 - Castel di Sasso € 43.122,04 - Villa Literno € 85.823,58. Provincia di Napoli: Ischia € 87.500,00- Piano di Sorrento € 62.770,02 - Boscoreale € 125.000,00 - Sorrento € 117.152,85 - Poggiomarino € 125.000,00. Provincia di Salerno: Battipaglia ampliamento + centro raccolta mobile € 99.440,00 - Fisciano € 87.500,00 - Giffoni Sei Casali € 74.890,52 - Torre Orsaia € 50.000,00 - San Giovanni a Piro € 49.136,62 - Casalvelino € 86.408,23 - Tramonti centro raccolta mobile € 47.467,37 - Piaggine Sistema di raccolta mobile € 47.293,40 - Scafati Sistema di raccolta mobile € 83.516,40 - Roccagloriosa € 50.000,00- Cicerale € 50.000,00 - Cuccaro Vetere Sistema di raccolta mobile € 46.532,00 - Siano € 87.500,00 - Laurito Sistema di raccolta mobile € 47.346,90 - Tot. € 1.914.131,88.  
   
   
AGENZIA FORESTALE: NOTEVOLI MIGLIORAMENTI ECONOMICI ED ORGANIZZATIVI NEL 2014. REGIONE UMBRIA AL LAVORO ANCHE PER IL CONTRATTO DEI FORESTALI  
 
Perugia, 9 giugno 2014 - "Il monitoraggio dei primi diciotto mesi di attività dell´agenzia forestale mostrano un netto miglioramento sia dal punto di vista economico che da quello organizzativo". Lo ha dichiarato l´assessore regionale alle politiche agricole, nell´incontro con le organizzazioni sindacali di categoria che sì è tenuto venerdì 6 giugno, nella sede regionale del Broletto. I dati in possesso della Regione, che l´assessore ha illustrato ai rappresentanti sindacali, alla presenza dell´amministratore unico dell´Agenzia forestale, indicano infatti una situazione che si va sempre più assestando rispetto alle previste difficoltà del 2013 quando l´Agenzia cominciò a muovere i primi passi. Questi risultati, a giudizio dell´assessore, fanno insomma ben sperare per il futuro che vedrà l´Agenzia sempre più protagonista di questo settore che è importante per la salvaguardia dell´ambiente e del paesaggio umbro. L´assessore ha anche riferito alle organizzazioni sindacali del lavoro che la regione dell´Umbria sta portando avanti a livello nazionale per risolvere il problema legato al contratto di lavoro degli addetti alla sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria dipendenti delle Regioni, di Enti pubblici o di agenzie e consorzi forestali. Con la soppressione delle Comunità Montane avvenuta in molte regioni italiane e con la soppressione dell´Uncem, le cui attività sono state assorbite dall´Associazione dei comuni italiani, si è venuta a creare infatti una situazione di incertezza sui soggetti che debbono intervenire alla contrattazione, sia a livello nazionale che, a maggior ragione, a livello regionale dove sono in discussione aspetti molto rilevanti del contratto stesso. Ciò, ha spiegato l´assessore, anche per il fatto che molti dipendenti sono stati ricollocati in enti diversi. L´umbria si è fatta carico del problema e lo ha portato in discussione nella commissione nazionale delle politiche agricole per cercare di individuare un approccio ed un percorso condiviso tra le varie regioni, anche per il corretto impiego di questo personale nell´esecuzione di lavori in amministrazione diretta. Questo passaggio, secondo l´assessore, è di grande rilievo perchè può dare maggiori certezze e motivazioni al personale, non soltanto dal punto di vista economico e quindi contribuisce a dare stabilità e funzionalità all´opera dell´Agenzia forestale che è una componente essenziale nell´opera di salvaguardia ambientale e di difesa del territorio. La commissione politiche agricole, composta tutti dagli assessori delle regioni italiane, nella sua ultima riunione del 29 maggio scorso, ha condiviso l´esigenza espressa dall´assessorato dell´Umbria e sta costituendo un gruppo di lavoro che dovrà indicare le possibili soluzioni. In particolare sarà necessario anche individuare un unico soggetto, a livello nazionale e regionale, che possa sostituire l´Uncem nel tavolo contrattuale con la Federazione italiana comunità forestali, Legacoop, Confcooperative, Agrital-agci e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative che avevano sottoscritto il precedente contratto.  
   
   
TARANTO: UN NUOVO COMMISSARIO BONIFICHE PER NON BLOCCARE ATTIVITÀ  
 
Bari, 9 giugno 2014 - “Le dimissioni di Alfio Pini, a seguito del suo pensionamento, dal ruolo di commissario straordinario e quelle di Antonio Strambaci da soggetto attuatore per l´attuazione degli interventi di bonifica che interessano il territorio di Taranto in virtù del protocollo del 26 luglio 2012, rischiano di congelare l´intera attività avviata su quel territorio. Questa mattina ho inviato una lettera al Ministro Galletti per sollecitare la nomina del nuovo commissario per evitare che si blocchino gli interventi”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro in relazione alle preoccupazioni emerse all´interno della Cabina di regia per l´attuazione degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto. “Dopo i tanti casi di iniziative prese e rimesse in discussione, di attività avviate e poi cassate, di decreti legge istitutivi e di contro decreti che cancellavano le istituzioni appena avviate, la struttura commissariale ha finalmente realizzato attività concrete di intervento su quel territorio e – prosegue Nicastro – bisogna scongiurare il rischio che quell´attività si perda prima di tutto perché è necessario che si compiano le progettazioni avviate e, poi, perché ancora una volta non si rischi di dare una impressione dequalificante delle istituzioni pubbliche”. “Sugli interventi per le scuole del quartiere Tamburi, per il cimitero di S. Brunone, per le attività in corso sulla falda, per le progettazioni avviate nel territorio del comune di Statte la Regione Puglia ha investito risorse umane e di tempo non da poco ma, soprattutto ha trasferito alla contabilità speciale della struttura commissariale ben 63 milioni di euro di risorse per gli interventi avviati che, senza la figura del commissario, rimangono congelati e non utilizzabili. Ho scritto al Ministo Galletti – conclude Nicastro – perché scongiuri il rischio di bloccare quanto avviato a causa di una nomina”.