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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2015
PARLAMENTO EUROPEO: IL FLUSSO DI DATI: COME RISPETTARE LE NORME EUROPEE?  
 
 Bruxelles, 22 giugno 2015 - L’importanza del flusso di dati per l’economia dell’Unione europea e il suo impatto sulla protezione dei dati sono stati al centro delle discussioni di un’audizione parlamentare organizzata il 16 giugno dalle commissioni per il Commercio internazionale e per le Libertà civili. Gli eurodeputati, il Gepd, i rappresentanti della Commissione e i rappresentanti degli interessi dei cittadini e delle imprese hanno discusso della questione in vista della futura riforma europea sulla protezione dei dati. Cos’è il flusso di dati? Un flusso di dati può contenere dei dati personali e non personali; a volte i due tipi di dati si sovrappongono. Per esempio, nel caso di un prelievo bancario all´estero il bancomat ottiene l´accesso al tuo conto bancario e ad una serie di dati personali e non personali. Il quadro giuridico attuale e la futura riforma: - Le attuali norme sulla protezione dei dati risalgono al 1995. È quindi necessario un nuovo quadro giuridico aggiornato alle esigenze di un economia sempre più legata al mondo digitale. - Il nuovo regolamento è stato proposto dalla Commissione europea nel 2012. - Il parlamento ha adottato la sua posizione sulla questione nel marzo del 2014; il Consiglio e il Parlamento hanno concordato una posizione comune a giugno 2015. - I negoziati del trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio sono previsti per il 24 giugno. Un accordo potrebbe essere raggiunto per la fine dell’anno. - Riguardo alla riforma ci sono due opinioni contrastanti: 1) delle norme troppo restrittive potrebbero rappresentare un onere per le imprese europee e abbassare la loro competitività nei confronti dei paesi non-Ue. 2) Una protezione dei dati efficiente va di pari passo con gli interessi dei cittadini e può essere vista come un punto di forza per l’economia europea. L´audizione congiunta è stata co-presieduta dall’europarlamentare tedesco Bernd Lange e dall’europarlamentare inglese Claude Moraes, entrambi membri del gruppo dei socialisti. Giovanni Buttarelli (Garante europeo della protezione dei dati) si è espresso così sulla riforma: “Molte regole devono essere rafforzate, chiarificate e semplificate, ma non a scapito dei diritti fondamentali.” Viviane Reding europarlamentare lussemburghese del centro-destra: “Credo che nessuno in questo Parlamento voglia bloccare la libera circolazione dei dati, ma per noi questo non esclude la protezione della privacy.” L’europarlamentare socialista Birgit Sippel ha ricordato ai suoi colleghi il rischio che i dati personali siano usati impropriamente a scopi commerciali: “Stiamo vendendo la privacy delle persone. I diritti fondamentali non possono essere commercializzati." Sophia in ´t Veld, europarlamentare liberale olandese ha aggiunto: “La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale e quindi non è negoziabile." Jan Philipp Albrecht relatore del Parlamento per il regolamento sulla protezione dei dati ha voluto precisare: "Quello che possiamo fare è creare uno standard facilmente adattabile ad altri stati.”  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: ALBRECHT SULLA PROTEZIONE DEI DATI: "I CITTADINI SARANNO MEGLIO INFORMATI E PRENDERANNO LE DECISIONI IN MANIERA PIÙ CONSAPEVOLE"  
 
Bruxelles, 22 giugno 2015 - Regole Ue sulla protezine dei dati: il giusto compromesso - "Dobbiamo avere delle regole comuni e un sistema giuridico unificato", così ha reagito Jan Philipp Albrecht (Verdi/ale), relatore per il regolamento sulla protezione dei dati, a un accordo degli stati membri sull´approccio generale dell´Ue per la riforma della protezione dei dati. Ora il Consiglio e il Parlamento, che ha già adottato la sua posizione nel maggio 2014, possono iniziare i colloqui informali per trovare un accordo. Guarda la nostra intervista con l’eurodeputato Jan Philipp Albrecht. L’attuale regolamento sulla protezione dei dati risale al 1995. Per questo motivo sono necessarie delle nuove regole che tengano in conto lo sviluppo tecnologico, la digitalizzazione dei servizi e del commercio, i cambiamenti nel mondo della comunicazione e nella nostra vita quotidiana in generale. Infatti sempre di più i dati personali sono raccolti senza che i consumatori e i cittadini abbiano un vero controllo su di essi. "I dati non hanno frontiere o confini", così Jan Philipp Albrecht ha giustificato la necessità di una riforma a livello europeo. "Dobbiamo avere delle regole comuni e un sistema giuridico unificato per facilitare le imprese e dare fiducia ai consumatori”, ha aggiunto. Anche i cittadini ne beneficeranno, in quanto saranno "meglio informati e saranno in grado di prendere le decisioni in maniera più consapevole”. Albrecht ha inoltre precisato come ci siano diverse questioni importanti che devono essere ancora discusse con il Consiglio: il consenso specifico al trattamento dei dati, gli obblighi dei responsabili del trattamento dei dati e le ammende inflitte alle imprese in caso d´infrazione (il Consiglio vorrebbe che queste rappresentino al massimo il 2% del fatturato annuo di un´impresa, mentre il Parlamento ha già votato per il 5%).  
   
   
A CAGLIARI, DAL 22 AL 24 GIUGNO, L´EVENTO "LA MEMORIA DELLA SARDEGNA IN RETE"  
 
Cagliari, 22 Giugno 2015 - Appuntamento al Molo Ichnusa di Cagliari, dal 22 al 24 giugno, con le tre giornate di lavoro organizzate dalla Direzione Generale per la Comunicazione della Regione Sardegna sui temi della Digital Library, dell’Archivio storico virtuale e il sistema integrato dei portali. L´evento pubblico di giugno, intitolato "La memoria della Sardegna in Rete", segue il "Think tank" ("serbatoio di pensiero") dell´aprile scorso, dove esperti del settore e amministrazione regionale si sono confrontati su temi di stretta attualità, quali il valore della conservazione dei dati, riuso, copyright, interoperabilità e integrazione tra i sistemi. Argomento che ha messo d’accordo tutti, “la necessità di creare una biblioteca digitale che valorizzi ogni risorsa di qualunque provenienza e natura essa sia, rendendola fruibile e accessibile alle diverse tipologie di pubblico". Il confronto proseguirà con l’evento di giugno al quale parteciperanno, tra gli altri, Monica Grossi, la Sovrintendente Archivistica per la Sardegna, Alessandro Lovari, Università di Sassari, Paul Gabriele Weston, Università di Pavia, Carlo Meghini, Cnr, Mariella Guercio, Università della Sapienza Roma. Novità rilevante delle giornate del 22-23-24 sarà proprio l’apertura della fase di consultazione con il pubblico: chiunque potrà iscriversi, inviare il proprio contributo, e intervenire al dibattito, compilando la scheda di adesione allegata. La scelta è in linea con la politica di democrazia "partecipata", promossa e portata avanti e dalla Regione Sardegna in linea con il Trattato di Lisbona. Per informazioni e/o suggerimenti, potete inviare un´email a: Indirizzo emailmemoriainrete@regione.Sardegna.it    
   
   
#LAZIO DIGITALE: AL LAVORO PER UNA TRASFORMAZIONE RADICALE  
 
Roma, 22 giugno 2015 - Va avanti il processo di rivoluzione digitale intrapreso dalla Regione, per costruire uno Stato diverso, più moderno e più capace di aiutare le imprese e più vicino ai cittadini. L’obiettivo è arrivare a delineare forme di governo sempre più orizzontali attraverso la partecipazione e la condivisione di scelte e informazioni. Una necessità a cui la Regione non intende sottrarsi, perché il digitale sta incidendo non solo sull’economia e sulla qualità stessa della vita dei cittadini, ma anche sulla politica e sulle amministrazioni pubbliche. La Regione investe in tutto 220 milioni di euro e in particolare per tre azioni specifiche e strategiche: la banda ultra larga, il data center e la digitalizzazione dei Suap, gli Sportelli Unici per le Attività Produttive. In particolare le risorse provengono dai fondi Fesr e Feasr 2014-2020 e dalla Programmazione Europea 2007-2013 e dai fondi Fas precedenti. Tra le altre cose la Regione sostiene anche altri progetti rivolti allo sviluppo della sanità digitale e delle competenze digitali. Saranno finanziati con altre risorse provenienti dal Bilancio Regionale e dal Fondo sociale europeo. Tra le altre cose ci sono da aggiungere anche eventuali risorse nazionali non ancora definite. In particolare sono cinque le aree di intervento della Regione: 1.Le infrastrutture digitali e di rete: dalla banda ultralarga al Data Center unico regionale, fino wi-fi. L’obiettivo è azzerare il divario digitale e attuare la cittadinanza digitale. In questo ambito il progetto più rilevante della Regione è quello sulla banda ultra larga, una delle azioni cardine della nuova programmazione 2014-2020 che sarà finanziata con 121 milioni di euro sul Fesr, 40 sul Feasr, a cui si aggiungono 25 milioni della vecchia programmazione. 2.Amministrazione digitale, aperta e intelligente. Dall’open data alla dematerializzazione degli atti fino all’informatizzazione e alla dematerializzazione degli atti amministrativi. Un percorso che renderà l’amministrazione più efficiente grazie alle innovazioni tecnologiche. L’altro lato fondamentale è rappresentato dall’open government: per aumentare la trasparenza e la partecipazione a partire dall’apertura dei dati che diventano patrimonio di tutti grazie agli open data. 3.Sanità digitale. La modernizzazione e digitalizzazione del sistema sanitario non solo comporterà enormi benefici in termini di risparmi, gestione e conoscenza dei dati sulla sanità ma contribuirà anche ad aumentare concretamente la qualità della vita dei cittadini. Come? Facilitando l’accesso ai servizi, ad esempio, o velocizzando le modalità per reperire le informazioni. 4.Comunità intelligenti. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per un ecosistema favorevole all’innovazione, allo sviluppo intelligente del mondo produttivo, alla valorizzazione del territorio. Un impegno che va avanti in tanti modi e con una serie di progetti di crescita. Tra questi: “Startup lazio!”, la creazione delle reti Porta futuro o dei Suap, gli sportelli digitali dove le imprese avranno accesso ai servizi regionali o europei. 5. La cittadinanza e le competenze digitali. Per sviluppare nei cittadini le competenze e anche la consapevolezza dei diritti e doveri nell’era di internet. Il tutto anche attraverso una serie azioni di informazione e formazione e anche tramite il rafforzamento del modello di governo partecipato tra l’amministrazione regionale e il territorio.  
   
   
BOLZANO: METTIAMOCI IN RETE, BANDA LARGA "PUBBLICA" SU TUTTO IL TERRITORIO  
 
Bolzano, 22 giugno 2015 - #mettiamociinrete, questo lo slogan della campagna di sensibilizzazione sui vantaggi della banda larga, l´infrastruttura che consente di avere collegamenti internet ad alta velocità. "Vogliamo una rete pubblica, aperta e capillare sul territorio", ha sottolineato l´assessora Waltraud Deeg. La Rete Alto Adige dovrà essere gestita da una società satellite della nuova azienda energetica provinciale. L´europa punta a garantire entro il 2020 collegamenti internet ad alta velocità (minimo 30 Mbit/s) al 50% della popolazione, mentre l´Italia alza ulteriormente l´asticella e nei prossimi 5 anni conta di portare a termine l´ambizioso obiettivo di offrire all´85% della popolazione accessi web a 100 Mbit/s. "Questi traguardi sono contenuti anche nella nostra agenda "Alto Adige digitale 2020" - ha sottolineato la Deeg - e la strategia elaborata negli ultimi 6 mesi ruota attorno a tre pilastri: sfruttare al massimo le sinergie possibili nello sviluppo infrastrutturale, utilizzare un mix di tecnologie a banda larga, offrire concrete misure di sostegno con un occhio di riguardo ai Comuni". Proprio ai Comuni, infatti, spetta il completamento del programma tramite il cosiddetto "ultimo miglio", e nei mesi scorsi le amministrazioni municipali sono state attivamente coinvolte con la creazione di un tavolo di lavoro ad hoc. "Rete Alto Adige - ha proseguito l´assessora - dovrà essere unica, aperta, capillare, e soprattutto pubblica. Stiamo parlando dell´autostrada del futuro, nonchè di un fattore chiave per la competitività del nostro territorio: per questo motivo la banda larga sarà portata in tutte le zone della Provincia, comprese quelle maggiormente periferiche e meno redditizie dal punto di vista economico per i gestori privati". La grande svolta contenuta nella nuova strategia è quella di dare vita ad una società satellite, che si chiamerà St Fibernet, "figlia" della fusione tra Sel e Aew. Questo nuovo soggetto sarà chiamato non solo a completare la realizzazione della rete telematica provinciale, ma anche a gestirla e a occuparsi della manutenzione assieme alla società madre. "Una soluzione del genere - ha precisato Waltraud Deeg - ha il vantaggio di creare un partner unico in grado di accorpare le competenze e il know-how già esistente, abbattendo inoltre i costi". Grazie allo sfruttamento delle sinergie con la rete energetica e alle agevolazioni fiscali previste dal decreto "Sblocca Italia", il potenziale di risparmio per la costruzione della rete, ultimo miglio compreso, è di circa 60 milioni di euro (sui 300 milioni previsti), mentre si stima che le spese di manutenzione ed esercizio possano essere abbattute del 50% con un risparmio annuo di 4 milioni. "Oltre a cio - ha concluso l´assessora Deeg - gli operatori privati avranno accesso alle stesse condizioni alla Rete Alto Adige, stimolando dunque concorrenza e prezzi più competitivi per gli utenti finali". In questi giorni, inoltre, è stato dato il via ad una campagna di sensibilizzazione che prevede manifesti, banner e attività social all´insegna dello slogan #mettiamociinrete. Per ulteriori informazioni sulla strategia e sulla campagna si può consultare il portale web della banda larga all´indirizzo www.Provincia.bz.it/bandalarga  
   
   
TOSCANA: IN ARRIVO I DIGITALIZZATORI DELLE IMPRESE 132 “EVANGELIZZATORI” DIGITALI SELEZIONATI PER LA NUOVA EDIZIONE DEL PROGETTO “MADE IN ITALY: ECCELLENZE IN DIGITALE”  
 
 Firenze, 22 giugno 2015 - Hanno appena terminato il periodo di formazione e stanno per entrare in azione i 132 “evangelizzatori” digitali selezionati per la nuova edizione del progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” promosso da Google, Unioncamere e da 64 Camere di commercio. I nuovi digitalizzatori opereranno nei prossimi 9 mesi a stretto contatto con le imprese dei singoli territori con l’obiettivo di favorirne la digitalizzazione, aiutandole a promuovere i prodotti di eccellenza del Made in Italy. Firenze ne ospiterà ben otto, il numero più alto su tutto il territorio nazionale. Turismo, agroalimentare e artigianato sono i settori più frequentemente individuati dalle Camere di commercio come ambiti privilegiati dell’azione dei borsisti, insieme però a diverse eccellenze produttive dei singoli territori: dal tessile alla nautica, dalla meccanica alle calzature, dal sistema casa alla green economy. In molte province, inoltre, i giovani dovranno sensibilizzare alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche le imprese che operano nel settore culturale. I nuovi “evangelizzatori” del digitale, in una staffetta virtuale, riceveranno il testimone dagli oltre 100 ragazzi che li hanno preceduti nella scorsa edizione, 6 mesi nei quali hanno coinvolto oltre 20 mila imprese interessate ad avviare una propria strategia digitale, supportando con attività dedicate oltre 1500 aziende. Per molti di questi ex borsisti, però, il lavoro proseguirà anche nei mesi a venire, poiché diverse Camere di commercio hanno deciso di continuare a utilizzare le loro competenze per favorire la digitalizzazione delle Pmi italiane, attraverso specifiche iniziative di formazione e assistenza. Nel complesso, quindi, i digitalizzatori coinvolti, tra i nuovi ingressi di quest’anno e quelli che proseguiranno le attività già avviate lo scorso anno, arriveranno a essere oltre 150 e saranno support! ati anche dall’Istituto Tagliacarne e da Si.camera.  
   
   
LOMBARDIA: 4 MILIONI PER 35 NUOVI SPECIALIZZANDI  
 
Milano, 22 giugno 2015 - Sono 35 i giovani medici, che, grazie a un finanziamento regionale di 4 milioni di euro, potranno iniziare la loro formazione medico-specialistica. Lo ha annunciato, durante la conferenza stampa dopo Giunta, il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, spiegando che "I contratti di formazione assegnati dal Ministero dell´Istruzione alle università lombarde, seppur in crescita rispetto allo scorso anno (897 a fronte dei precedenti 744), risultano comunque inferiori al fabbisogno regionale. Da qui la decisione di Regione Lombardia di provvedere autonomamente, con risorse proprie, all´attivazione di 35 contratti aggiuntivi. In questo modo sopperiamo in parte alle carenze dello Stato centrale". Regione Investe Sul Futuro - "Pur trattandosi di competenza del Ministero - ha detto ancora Mantovani - come Regione virtuosa vogliamo dare il nostro contributo. In particolare, quest´anno, Regione ha integrato l´offerta nazionale con 35 contratti aggiuntivi con un impegno di spesa di 4 milioni di euro. Segno chiaro della volontà della Giunta di investire più risorse a beneficio della sanità lombarda e dei suoi cittadini". Sostegno Ai Giovani Medici - "La formazione continua – ha proseguito il vice presidente -, l´attenzione alla specializzazione, la garanzia per i giovani di fare esperienza all´interno di università e ospedali sono per Regione Lombardia prioritarie. Ricordo in questo senso come la Giunta, dall´inizio di questa legislatura, considerati anche quelli inseriti nel provvedimento odierno, abbia autorizzato ben 103 nuovi contratti per un investimento di risorse pari a 12.600.000 euro". Intesa Con Atenei - La proposta regionale di specializzazioni garantite con i 35 contratti aggiuntivi considera una suddivisione per tipologia di specialità, concertate con le Università, individuate da Regione come strategiche sulla base delle esigenze del sistema in termini di completezza dell´offerta di assistenza sanitaria. (Ln - segue scheda) Di seguito la suddivisione dei 35 nuovi specializzandi. Vengono indicate specialità, durata in anni, ateneo e numero contratti aggiuntivi. - Anatomia patologica; 4 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva; 5 anni; Università degli Studi di Milano-bicocca 1 posto; Università dell´Insubria-varese, 1 posto; - Ematologia, 4 anni; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Geriatria, 4 anni; Università degli Studi di Milano-bicocca, 1 posto; - Igiene e Medicina Preventiva, 4 anni; Università degli Studi di Milano, 1 posto; - Malattie dell´apparato cardiovascolare, 4 anni; Università 10 degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Milano-bicocca 1 posto; Università degli Studi di Pavia 1 posto; Università dell´Insubria di Varese, 1 posto; - Medicina d´Emergenza Urgenza, 5 anni; Università degli Studi di Milano 2 posti; Università degli Studi di Pavia 1 posto; Università Vita-salute San Raffaele, 1 posto; - Medicina Fisica e Riabilitativa, 4 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Medicina interna, 5 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia 1 posto; Università dell´Insubria di Varese 1 posto; - Nefrologia, 4 anno; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Neurologia, 4 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Neuropsichiatria infantile, 4 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Brescia, 1 posto; - Oncologia medica, 5 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; - Ortopedia e Traumatologia, 5anni; Università degli Studi di Milano, 1 posto; Università degli Studi di Milano-bicocca, 1 posto; - Pediatria, 5 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università degli Studi di Pavia, 1 posto; - Psichiatria, 4 anni; Università degli Studi di Milano 1 posto; Università dell´Insubria di Varese, 1 posto; - Radiodiagnostica, 4 anni; Università degli Studi di Milano-bicocca, 1 posto; - Urologia, 5anni; Università degli Studi di Milano, 1 posto.  
   
   
IL BIBLIOHACKDAY DELLA BICOCCA: PROGRAMMA L’APP DEI TUOI SOGNI VENERDÌ 26 GIUGNO A VILLA FORNO DI CINISELLO BALSAMO È IN PROGRAMMA UNA GARA A TEAM ORGANIZZATA DALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA IN CUI CREARE NUOVE APP, GIOCHI, INSTALLAZIONI INTERATTIVE PER GALLERIE, BIBLIOTECHE, ARCHIVI E MUSEI. PARTECIPAZIONE GRATUITA, IN PALIO PREMI PER I VINCITORI.  
 
Milano, 22 giugno 2015 – Un’occasione speciale per chiunque voglia cimentarsi in una gara di sviluppo di applicazioni per musei, biblioteche, archivi e gallerie. È il “Bibliohackday2015-condividi il tuo lato Glam” (Galleries, Libraries, Archives, Museums), in programma venerdì 26 giugno a Villa Forno di Cinisello Balsamo (in via Martinelli 23), organizzato dal Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione e dalla Biblioteca d´Ateneo in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo, il Centro Culturale Il Pertini e il Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest. Durante la giornata le squadre al lavoro (formate sul posto e composte da sviluppatori, archivisti, bibliotecari, esperti di beni culturali o semplici “creativi”) cercheranno sulla base dei dati e materiali forniti da varie istituzioni (gallerie, archivi, biblioteche e musei) di creare applicazioni innovative. Appuntamento dunque non solo per gli appassionati di software, ma anche per chi è totalmente a digiuno di informatica e semplicemente ha idee creative e fantasiose da proporre per innovare archivi e gallerie, biblioteche e musei. In palio premi per i vincitori. Per saperne di più: http://www.Sal.disco.unimib.it/bibliohack/  e se avete altre domande bibliohackday@disco.Unimib.it  Potete iscrivervi qui: http://www.Eventbrite.it/e/biglietti-bibliohackday-2015-16901992314  Le iscrizioni resteranno aperte fino all’inizio della gara. Programma: 09.00 Registrazione, 09.30 Welcome, 09.45 Creazione gruppi, 10.00 Start Coding!, 18.00 Stop Coding!, 18.15 Presentazione app.  
   
   
RICERCA: A GRADUATION DAY, IMPEGNO DELLA REGIONE FVG È COSTANTE  
 
Trieste, 22 giugno 2015 - L´assessore regionale al Lavoro, ricerca e università, Loredana Panariti, ha portato il saluto della Regione al "Graduation Day", cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca per l´Anno accademico 2013-2014, svoltasi questa mattina all´Università di Trieste. "L´amministrazione regionale da anni sostiene interventi nell´ambito dell´alta formazione, a supporto del sistema universitario regionale, anche attraverso il ricorso alle risorse del Fondo sociale europeo" ha ricordato Panariti, sottolineando come "l´impegno nella nuova programmazione 2014-2020 non sia calato, anzi alcune misure sono state già avviate e altre sono in fase di avvio. La Regione ha già approvato il primo piano operativo a marzo 2015, ad oggi è stato emanato il primo avviso riguardante il sostegno dell´attività dei ricercatori per lo sviluppo di reti internazionali di ricerca". In particolare, ha spiegato Panariti, "con questa misura, che per il triennio 2015-2017 ha una dotazione di 1,2 milioni di euro, si prevede di dare sostegno finanziario ad assegni di ricerca destinati a ricercatori residenti in regione per svolgere progetti presso un´istituzione scientifica o azienda estera, con obbligo di rientro in Friuli Venezia Giulia e ad assegni di ricerca destinati a ricercatori residenti all´estero per svolgere progetti presso una delle istituzioni scientifiche afferenti al Coordinamento degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia o aziende impegnate in attività di ricerca e sviluppo insediate in regione". "Un´ulteriore misura molto importante, di cui entro l´estate si prevede l´uscita dell´avviso destinato alle Università regionali, riguarda il sostegno allo sviluppo dell´alta formazione post laurea" ha aggiunto l´assessore. "In tal caso il programma si propone di sostenere prioritariamente corsi di dottorato e percorsi di ricerca con ricadute sul sistema produttivo e, evidenziando la centralità della persona, migliorando gli elementi di internazionalizzazione. Tale misura prevede una dotazione complessiva di 6,3 milioni di euro da realizzarsi nel corso di tre anni accademici".  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: LO SCHEMA DI DECRETO CHE INDIVIDUA LE PROVINCE E LE CITTÀ METROPOLITANE BENEFICIARIE DELL´ESCLUSIONE DI PATTO  
 
Roma, 22 giugno 2015 - Approvato in Conferenza Stato Città: 50 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016 per gli investimenti sulle scuole superiori. Per Firenze accordati 769mila euro per il 2015 e 859mila per il 2016 Sul sito di Upi è stato pubblicato lo schema di decreto che attua il comma 467 della legge di stabilità 2015, ripartendo 50 milioni di spazi di patto per province e città metropolitane per gli anni 2015 e 2016. Il riparto è stato operato dalla Struttura di Missione di Palazzo Chigi a valle di un monitoraggio degli interventi previsti per l’edilizia scolastica sulla base delle richieste pervenute da province e città metropolitane entro un plafond predefinito a monte per ciascun ente sulla base del numero degli alunni. V. Lo schema: http://www.Upinet.it/docs/contenuti/2015/06/doc_018465_%20spazi%20patto%20edilizia%20scolastica.pdf    
   
   
AMBIENTE: FVG, LEGGE DIFESA SUOLO PARTE DA CONOSCENZA DEL TERRITORIO  
 
 Trieste, 22 giugno 2015 - L´assessore regionale all´Ambiente ed energia, Sara Vito, ha partecipato all´incontro, organizzato dall´Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) Giovani Fvg, dal titolo "Legge per la difesa del suolo e l´utilizzo delle acque. Un esempio pratico: il torrente Torre", tenutosi nel municipio di Pradamano (Ud). Nel suo intervento, l´assessore ha illustrato ai presenti i principali contenuti della legge regionale n.11/2015, "Disciplina organica in materia di difesa del suolo e di utilizzazione delle acque", che "fa ordine in una materia oggetto di più interventi legislativi nel corso degli anni e che necessitava di una riorganizzazione". Una normativa, ha proseguito l´assessore "che attribuisce competenze e responsabilità ai soggetti interessati, ovvero Regione, Comuni e Consorzi di bonifica, in base ai principi di sussidiarietà, di leale collaborazione e di adeguatezza, in linea con la riforma del sistema Regione - Autonomie locali. Il presupposto da cui nasce la legge - ha proseguito - è la conoscenza dettagliata dello stato del territorio e in questo senso è stata prevista una serie di azioni, dalla classificazione dei corsi d´acque e delle opere idrauliche alla formazione del Sistema Informativo regionale per la difesa del suolo". La legge, ha illustrato l´assessore, prevede anche delle semplificazioni, in particolare per lo sfalcio e l´asporto della vegetazione dagli alvei, dalle sponde e dalle aree golenali demaniali. "Dai presenti - ha concluso Vito - sono arrivate numerose richieste, dagli approfondimenti sui cosiddetti "contratti di fiume" alla necessità di organizzare momenti di formazione con gli amministratori e i tecnici degli Enti locali".  
   
   
LAMBRO, ASSESSORE LOMBARDIA: CAMPO ABUSIVO ROM MINACCIA ANCHE SICUREZZA IDRAULICA  
 
 Milano, 22 giugno 2015 - "Il campo Rom di via Idro a Milano è un pericolo anche per la gestione della sicurezza idraulica di Milano". Lo dice Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, che ha scritto al prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, per denunciare la situazione creatasi in quella zona, dove si trovano alcuni importanti opere di regolazione delle acque del Naviglio Martesana e del Fiume Lambro. Lettera Al Prefetto - "Più volte - scrive l´assessore Beccalossi - si sono manifestati episodi di pericolo per la pubblica incolumità degli operatori, ai quali viene impedito il regolare accesso per lo svolgimento dei compiti per la salvaguardia idraulica della città di Milano, con lancio di oggetti sulle auto di servizio e intimidazioni. In altri casi l´accesso è avvenuto solo in presenza della Polizia municipale e dei tecnici". Una segnalazione che ha già trovato riscontro in Prefettura: "Ringrazio il dottor Tronca - spiega l´assessore - per aver già fissato un incontro per fare il punto su una situazione da non sottovalutare". Garantire Sicurezza - "E´ inammissibile - prosegue Viviana Beccalossi - che in quel contesto sia presente un campo Rom abusivo, i cui occupanti, a più riprese, hanno impedito l´accesso dei tecnici agli impianti con un atteggiamento da guerriglia urbana". Il nodo idraulico di via Idro è fondamentale, perché gli impianti presenti in località Cascina Lambro sono utilizzati per favorire lo scarico delle acque del Naviglio, al fine di liberarne il tratto all´interno della città di Milano, affinché possa ricevere quanto più possibile le piene del Torrente Seveso. Fiume Seveso - "Operazioni - continua l´assessore Beccalossi - ancora più importanti, se pensiamo ai problemi che il Seveso, con i suoi ripetuti episodi di esondazione, causa a Milano e ai suoi abitanti. È per questo che ho chiesto al prefetto di Milano, conoscendone la sensibilità, di intervenire, per porre fine a questa situazione".  
   
   
CRISI IDRICA FUCINO: INTERVENTI MIRATI PER TUTELA TERRITORIO OGGI CONFRONTO CON AUTORITA´ BACINO PER OPERE DA REALIZZARE  
 
L´aquila, 22 giugno 2015 - Un incontro pubblico per esaminare le opere da realizzare per porre fine alle criticità del sistema idrico nella Piana del Fucino e ottimizzare l´utilizzo dell´acqua per un investimento, a seconda delle soluzioni che si sceglieranno, che oscilla tra i 120 e i 160 milioni di euro. La riunione si è svolta oggi all´Aquila a Palazzo Silone, alla presenza del Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D´alfonso, dell´assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, del Segretario generale dell´Autorità di bacino dei fiumi Liri-gagliano e Volturno, Vera Corbelli, del Presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, dei consiglieri regionali, Maurizio Di Nicola e Lorenzo Berardinetti, di sindaci, rappresentanti di Confagricoltura, Confindustria, Coldiretti, Consorzio di bonifica, Ance, Parchi, Arta, Ato ed altri portatori d´interesse. L´obiettivo era favorire un´interazione per acquisire informazioni di base e far emergere le esigenze dei singoli portatori d´interesse in merito alle azioni progettuali. "Questa progettazione - ha detto il Presidente D´alfonso - scaturisce dalla necessità di programmare in modo organico gli interventi infrastrutturali in campo agricolo con la massima sollecitudine ma anche con un alto profilo di competenza professionale garantito; per non disperdere risorse finanziarie e intervenire in modo puntuale e mirato con opere che contribuiscano effettivamente al miglioramento e alla valorizzazione e tutela dell´intero territorio". "Un passo decisivo - ha commentato l´Assessore Mazzocca - verso l´attuazione del programma che deve garantire la disponibilità idrica a fini irrigui, assicurare un buono stato dell´acqua sotto il profilo qualitativo, ridurre il rischio idraulico, tutelare l´ecosistema di riferimento e contribuire allo sviluppo del sistema agricolo. La Piana del Fucino, con la sua spiccata vocazione agricola, risente ciclicamente di problemi di siccità e di carenza idrica, eventi per lo più dovuti al fatto che sia la risorsa idropotabile che quella irrigua hanno essenzialmente la medesima provenienza. Il progetto, pertanto, punta a convertire le criticità in opportunità, trasformando i diversi problemi in risorsa per l´intera area interessata". Le attività in corso rientrano nell´ambito della convenzione stipulata tra l´Autorità di bacino Liri Gagliano e Volturno e la Regione Abruzzo per ridurre le criticità del sistema idrico superficiale e sotterraneo nell´area del Fucino e, nel contempo, ottimizzare l´utilizzo dell´acqua. L´incontro di oggi s´inserisce in un processo partecipativo già avviato dall´Autorità di bacino parallelamente alle attività tecniche. Si è trattato di un passaggio cruciale per individuare la soluzione progettuale maggiormente rispondente alle istanze della comunità fucense e agli obiettivi strategici del progetto. Il prossimo incontro è previsto entro la prima metà di luglio per verificare lo stato di avanzamento del progetto.  
   
   
INERTI DALLA SVIZZERA: ARPA LOMBARDIA HA RASSICURATO, NON SONO NOCIVI  
 
Milano, 22 giugno 2015 - "Ho espressamente chiesto e ricevuto da Arpa garanzie circa la non nocività dei materiali inerti per l´edilizia provenienti dal Canton Ticino, stoccati nel nostro territorio e che, a seguito dell´accordo sottoscritto tra Regione Lombardia e Confederazione elvetica, saranno sottoposti ad azioni di controllo mirate e non più estemporanee". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Attuazione del programma, ai Rapporti istituzionali nazionali e alle Relazioni internazionali Alessandro Fermi, dopo essere intervenuto all´audizione congiunta della Commissione Vi ´Ambiente e Protezione civile´ e della Commissione speciale ´Rapporti tra Lombardia, Confederazione elvetica e Province autonome´, con Arpa Lombardia e Agenzia delle dogane. "Il territorio dell´Olgiatese, che, per prossimità territoriale, risulta essere quello maggiormente interessato dall´Intesa - ha spiegato Fermi - ha visto nel corso di questi mesi la costituzione di un gruppo di lavoro composto da amministratori locali, che ha formulato proposte integrative dell´accordo di cui mi sono fatto portavoce con Arpa e che saranno presto portate anche all´attenzione del Gruppo di Concertazione previsto dall´accordo stesso". La Riapertura Del Valico Dei Mulini - Nel corso dell´audizione, inoltre, è stato affrontato il tema della riapertura del Valico Crociale dei Mulini. "Ho effettuato con il nuovo direttore dell´Agenzia delle Dogane - ha proseguito Fermi - una ricognizione sullo stato dell´arte, a seguito dell´incontro dello scorso 19 marzo con cui si sarebbe dovuto procedere all´acquisizione dei nulla osta necessari alla riapertura del Valico Crociale stesso secondo condizioni ben precise. Vale a dire solo dall´Italia verso il Canton Ticino, solo per i materiali inerti, solo in determinate fasce orarie delle giornate lavorative, ferma restando la necessità di porre in essere lungo i tratti stradali interessati adeguati interventi di messa in sicurezza e di riduzione della velocità". L´agenzia delle Dogane si è resa nuovamente disponibile a studiare la miglior soluzione possibile, che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti. "Per questo motivo - ha concluso Fermi - mi farò promotore di un nuovo incontro tra le parti, che saranno convocate in un tavolo tecnico, che rappresenta la sede in cui affrontare tutte le problematiche che potranno emergere così da porre gli opportuni correttivi, laddove ciò si rendesse necessario".  
   
   
VERONA -IL 1° LUGLIO CONVEGNO SULLA NUOVA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI  
 
Verona 22 giugno 2015 - Con l’entrata in vigore del Reg. (Ue) 1357/2014 e della Decisione 2014/955/Ue, dal 1° giugno 2015 vengono introdotte importanti novità nell’ambito della classificazione dei rifiuti come, ad esempio: - l’introduzione di tre nuovi codici Cer; - l’individuazione di nuove definizioni; - la modifica delle sigle delle caratteristiche di pericolosità da H a Hp e le modalità di attribuzione delle stesse; - l’introduzione di nuove definizioni per alcune caratteristiche di pericolo. Le modifiche apportate al vecchio regime di classificazione avranno importanti ripercussioni sugli aspetti gestionali ed autorizzativi caratterizzanti le attività di gestione dei rifiuti, in quanto riguardano la modalità di classificazione dei rifiuti pericolosi. In tal senso, al fine di supportare gli operatori del settore nel periodo transitorio di passaggio al nuovo sistema, la Sezione regionale del Veneto dell’Albo gestori ambientali e l’Ufficio Unico Ambiente delle Camere di Commercio del Veneto, organizzano un convegno dedicato alla nuova classificazione dei rifiuti. Il convegno, in programma il 1° luglio a Mestre presso l´Hotel Novotel, intende fornire un quadro aggiornato delle novità, nonché delle responsabilità in capo ai vari soggetti della filiera, riflettendo sulle criticità ancora presenti. Le aziende veronesi possono partecipare al convegno a Mestre o possono assistere all´evento in streaming presso la Sala Transatlantico della Camera di commercio di Verona. In ogni caso è necessario effettuare la preventiva iscrizione online. Importante: per favorire il dibattito e rispondere ai quesiti dei partecipanti è vivamente consigliato inviarli in forma scritta (email, fax) almeno due giorni prima dell’evento. La trattazione degli stessi avverrà in forma anonima. Per informazioni tel. 041786177/151 – fax 041786150 – ambiente@ve.Camcom.it