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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
L’ENAC SOTTOSCRIVE CON LA SOCIETÀ A.V.A. LA CONVENZIONE PER LA GESTIONE VENTENNALE DELL’AEROPORTO DI ALBENGA  
 
 Roma, 17 ottobre 2012 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che oggi, presso la propria sede centrale, il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, ha firmato l’atto di convenzione per l’affidamento della concessione di gestione totale dell’Aeroporto Villanova di Albenga alla Società A.v.a. S.p.a., rappresentata dal Presidente Maurizio Maricone. La convenzione ha durata ventennale. Verrà perfezionata con la pubblicazione del decreto interministeriale di affidamento della concessione ed evidenzia la specifica vocazione dello scalo di Albenga a un traffico di aviazione generale e di business aviation e come tale non rientra nell’ambito delle valutazioni inerenti al Piano Nazionale degli Aeroporti.  
   
   
FEDERAUTO: PER GLI AUTOVEICOLI ITALIANI SI ADOTTI RICETTA USA  
 
Roma, 15 ottobre 2012 - “Mentre in Italia il Governo, con una tassazione sull’auto senza eguali al mondo, raschia le tasche vuote dei contribuenti, Barack Obama rinnova il proprio sostegno al settore. Anzi, lo ritiene un asset strategico per lo sviluppo del Paese”. Lo ha detto il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, in merito al discorso radiofonico di sabato scorso del presidente americano, in cui ha confermato l’impegno a favore delle tre case automobilistiche americane che a inizio del suo mandato erano sull’orlo del baratro. Per Pavan Bernacchi: “Il risultato della politica lungimirante statunitense si è tradotta in 250mila nuovi posti di lavoro e un mercato ancora più florido rispetto a 4 anni fa. Si tratta dell’esatto contrario rispetto a quanto accaduto nel Belpaese, che vanta anch’esso un record, ma negativo. Infatti rispetto a 4 anni fa abbiamo registrato un crollo delle vendite del 40%, che ha determinato la chiusura di migliaia di aziende e decine di migliaia di nuovi disoccupati. E questo grazie alla nota politica killer in sfavore del nostro settore, un complesso di provvedimenti che stanno uccidendo una filiera che fattura l´11,4% del Pil, partecipa alle entrate fiscali nazionali per il 16,6% e occupa, con l’indotto, 1.200.000 persone”. “Pensiamo - ha concluso Pavan Bernacchi - che il Governo sia ancora in tempo per invertire la rotta perché il nostro settore, come la nautica e altri, è decimato dai suoi provvedimenti. Veri e propri disincentivi per chi possiede o vuole acquistare un autoveicolo: aumenti di Iva, Ipt, accise, pedaggi, bolli, Rc, superbollo per le auto prestazionali, minori detrazioni e deduzioni per le auto aziendali. Un attacco concentrico ai consumi in una società che si regge sui consumi. Tutto ciò mentre negli Stati Uniti si reagiva alla crisi in ben altro modo, a riprova che sono proprio le scelte del Governo ad aver accresciuto i problemi, generando compressione dei consumi e disoccupazione. Tutti ce ne siamo resi conto ma: non è troppo tardi per intervenire”.  
   
   
IL NUOVO TOYOTA PROACE  
 
Roma, 17 ottobre 2012 - Toyota annuncia i dettagli relativi a Proace, il suo nuovo veicolo commerciale. Proace nasce per ampliare la gamma Toyota nel segmento europeo dei veicoli commerciali. Il veicolo è caratterizzato da esclusivi dettagli stilistici, con badge Toyota sulla griglia anteriore, sulle portiere posteriori, sulle ruote e all’interno dell’abitacolo. Il nuovo Toyota Proace sarà disponibile in una scelta tra due lunghezze e due altezze differenti, per una capacità di carico che varia tra 5 m3, 6 m3 oppure 7m3 a seconda della configurazione preferita. Assicurando la massima versatilità e spaziosità, l’ampio spazio di carico è accessibile sia lateralmente, con la scelta tra una oppure due porte scorrevoli, che dalla parte posteriore, con la scelta tra portellone a cerniera superiore e porta doppia con apertura a 270°. L’ampiezza dello spazio di carico è completata da una capacità di carico che raggiunge i 1.200 kg, oltre a una capacità di traino fino a 2.000 kg. Inoltre, il Proace può essere richiesto come furgone chiuso, finestrato oppure a doppia cabina. La versatilità e la capacità dello spazio di carico sono affiancate dal comfort e dalla praticità a disposizione degli occupanti. L’altezza della posizione di guida e l’ampio parabrezza consentono al guidatore e ai passeggeri di godere di un ambiente di guida e di una visibilità paragonabili a quelli di un Mpv. Il comfort è assicurato dall’adozione di alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata con Remote Control, dalla possibilità di regolazione dello sterzo e da una serie di equipaggiamenti quali il climatizzatore manuale, sistema audio con tecnologia Bluetooth, Cruise Control e retrovisori esterni elettrici e riscaldati. Disponibili di serie saranno i sistemi di Frenata Anti-bloccaggio (Abs) con Distribuzione Elettronica della Forza Frenante, il Controllo della Stabilità del Veicolo (Vsc) e le Luci di Marcia Diurna (Drl), assicurando al cliente un’esperienza di guida in tutta sicurezza, con l’ulteriore optional del Vsc+, un sistema ideato per offrire la massima aderenza alla carreggiata e garantire al cliente i migliori livelli di sicurezza anche con le condizioni di guida più impegnative, come strade bagnate, ghiacciate e innevate. Il nuovo Toyota Proace sarà disponibile con diverse motorizzazioni diesel, tutte conformi ai parametri Euro V relativi alle emissioni. Il motore 1.6 (90Ps / 180Nm) ha una trasmissione manuale a 5 rapporti, mentre le due unità 2.0 (128Ps / 320Nm e 163Ps / 340Nm) sono disponibili con cambio manuale a 6 rapporti. Tutte le motorizzazioni dispongono di una funzione di ‘controllo di voltaggio’, studiata per gestire la carica della batteria mediante l’alternatore, andando a ridurre dove possibile l’assorbimento sul motore e migliorando l’economia dei consumi. Con un serbatoio dalla capacità di 80 litri, le varianti equipaggiate con motori diesel 2.0 128 Ps e 2.0 163 Ps dispongono di un’autonomia di guida fino a 1.250 km. Il nuovo Proace sarà in vendita presso i concessionari europei Toyota a partire dal primo trimestre del 2013. Le prime consegne sono previste entro la fine dell’anno.  
   
   
MILANO: PRESTITO PONTE DA 120 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE DI TANGENZIALE ESTERNA  
 
Milano, 17 ottobre 2012 - Meno otto giorni all’effettiva disponibilità da parte di Tangenziale Esterna Spa (57% Tem, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc e altri) del prestito ponte da 120 milioni di euro reso fruibile già nello scorso agosto dal pool di banche (Imi, Bpm e Ubi-centrobanca; quote paritetiche da 40 milioni di euro) aggregato dagli arranger (Biis, Bpm e Ubi-centrobanca) per assicurare l’erogazione di un bridge loan a favore della Società incaricata di progettare, realizzare e gestire in concessione per cinquant’anni dall’entrata in esercizio la Tangenziale Est Esterna di Milano. Alle 12,30 del prossimo 25 ottobre il Presidente Raffaello Berardi e l’Amministratore Delegato di Te Antonio Marano firmeranno, alla presenza del Notaio Giovannella Condò, il contratto relativo all’accensione del finanziamento ponte. La sottoscrizione avverrà presso la sede (via Barozzi 1) dello Studio Bonelli Erede e Pappalardo scelto dalla Concessionaria per l’assistenza legale nello sviluppo del Piano Economico Finanziario da due miliardi di euro (compresi gli oneri finanziari), totalmente assicurati da soggetti privati, necessari per trasporre dalla carta millimetrata alla realtà 32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di nuove arterie ordinarie, 15 di strade esistenti riqualificate e 30 di piste ciclabili costruite ex novo. Nella mattinata di ieri il Consiglio di Amministrazione di Te ha, del resto, deliberato all’unanimità «di approvare la negoziazione, la sottoscrizione e il perfezionamento da parte della Società del contratto di finanziamento ponte» nonché «di dare mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato di sottoscrivere, in nome e per conto della Società, tutti gli atti e di compiere tutte le attività necessarie». Dal prossimo 25 ottobre Te potrà, dunque, assicurare, sino al closing del project financing da 1,4 miliardi di euro, l’avanzamento dei lavori (apertura cantieri 11 giugno scorso) attraverso il bridge loan e l’aumento di capitale (da 100 a 220 milioni di euro) deliberato lo scorso 26 settembre dall’Assemblea dei Soci e incluso tra le condizioni (term-sheet) alle quali, tra fine luglio e inizio agosto, il pool di banche aveva subordinato la disponibilità del finanziamento ponte. La fruizione del bridge loan va, comunque, inquadrata non solo nell’ambito della provvista a breve indispensabile per garantire gli investimenti inerenti l’intera tratta e l’«Arco Teem» (i 7,3 chilometri progettati per consentire a Brebemi di connettersi con il sistema viario dell’Area Metropolitana permetteranno alla Concessionaria di esigire i pedaggi lungo questo collegamento già a partire dal gennaio 2014) ma pure nell’ottica di un Piano Economico Finanziario basato sul ricorso, in parallelo, a strumenti già rodati, come il finanziamento ponte, appunto, e il project financing, e innovativi, come il project bond. Un’architettura finanziaria così delineata accredita, insieme con la qualità del progetto, l’eccellenza dei Soci, il prestigio delle Banche coinvolte e la classificazione di Teem fra le opere di importanza strategica inserite dall’Unione Europea nell’elenco Ten-t (Trans European Network-transport), l’aspirazione della Concessionaria di affermarsi anche come la prima Società autostradale del Paese a sperimentare il project bond italiano ed europeo per accelerare l’attivazione del volano economico sempre innescato dalla costruzione delle grandi opere. La realizzazione di quest’infrastruttura integrata con il territorio e auspicata soprattutto da milioni di pendolari genererà, oltre a un innalzamento della qualità della vita e dell’aria indotto dalla fluidificazione del traffico nel Quadrante Est-sud dell’Area Metropolitana, anche un importante impulso all’occupazione e alla crescita (creazione di 28.000 nuovi posti di lavoro; contributo alla formazione del Pil stimato in +0,3% su scala nazionale, +1,4% su base lombarda e +2,8% riguardo l’Area Metropolitana).  
   
   
INFRASTRUTTURE: TONDO E RICCARDI ALL´APERTURA DEL CASELLO DI MEOLO SULLA A4  
 
 Meolo (Ve), 17 ottobre 2012 - ´´Le nostre regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto, devono lavorare assieme per difendere il decentramento regionale, che nel Nord Est non significa privilegi e men che meno sprechi, ma opere realizzate - come questo casello di Meolo - e da realizzare dimostrando a tutti il buon uso delle risorse pubbliche per opere che sono a servizio non solo dei nostri cittadini ma di tutta la comunità nazionale. Il confronto con il Governo centrale deve esserci, ma esso deve essere serio e non una sterile affermazione di principio: se non riparte il Nord Est con tutte le sue potenzialità economiche, non ripartirà neppure il resto del Paese´´. Sono parole decise quelle che il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha pronunciato ieri in occasione dell´inaugurazione del nuovo casello di Meolo (Ve) sulla A4, opera strettamente legata alla realizzanda terza corsia, alla quale è intervenuto assieme all´assessore regionale alle Infrastrutture e commissario per la terza corsia Riccardo Riccardi e all´assessore regionale alle Finanze Sandra Savino. Tondo ha anche affermato che ´´nonostante tutti gli attacchi subiti, abbiamo reagito e realizzato, o avviato, opere importanti: non solo non abbiamo nulla da rimproverarci, ma abbiamo anche l´orgoglio di poter dire che come commissari per la terza corsia, sia io sia l´assessore Riccardi che mi è succeduto, abbiamo rinunciato a qualsiasi compenso ´´. E a proposito della figura del commissario il presidente ha sostenuto che ´´se non ci fosse stato non avremmo potuto realizzare nulla: per questo il Governo nazionale deve comprenderne l´utilità e garantirne la prosecuzione del mandato´´. Sui finanziamenti per la terza corsia il capo del governo regionale ha difeso la scelta del finanziamento in proprio: ´´se avessimo atteso i soldi da Roma - ha affermato - non saremmo mai partiti. Le nostre due Regioni, attraverso Autovie Venete, hanno invece attuato dei piani finanziari credibili e i risultati concreti si vedono´´. Commentando poi a margine il problema del rinnovo del mandato del commissario, il presidente Tondo ha voluto ringraziare i tanti parlamentari sia del Veneto che del Friuli Venezia Giulia che hanno capito l´importanza di questa figura e il ruolo fondamentale svolto, favorendone la prosecuzione con opportuni interventi alla Camera e al Senato della Repubblica. Da parte sua l´assessore Riccardo Riccardi ha inquadrato il nuovo casello di Meolo (´´atteso da 40 anni e che è la porta del futuro, in grado di convogliare il grande traffico che interessa sia le aree produttive che il turismo verso le spiagge dell´Alto Adriatico´´) nelle cose avviate dalla struttura commissariale dal 2008 ad oggi. ´´In quattro anni - ha affermato - abbiamo avviato cantieri per 750 milioni di euro, gestito circa 1.800 pratiche di esproprio, rimosso 400 interferenze; abbiamo avviato la Villesse-gorizia, concluso la A28 Portogruaro-pordenone-conegliano con le bretelle per la Ss 13; avviato la realizzazione della terza corsia da Mestre a San Donà di Piave, ora siamo al progetto definitivo del tratto Gonars-villesse e alla progettazione degli altri tratti mancanti (San Donà-tagliamento, Tagliamento-gonars); stiamo lavorando assieme al Veneto anche sui grandi tracciati europei verso Est e Nord-sud´´. Riccardi ha ringraziato nell´occasione quanti - istituzioni regionali e locali, cittadini espropriati, imprese, maestranze e tecnici - hanno lavorato e si stanno impegnando per favorire la realizzazione delle opere in programma; e i parlamentari che si sono impegnati per il proseguimento della gestione commissariale. Alla cerimonia erano presenti e sono intervenuti anche il presidente del Veneto Luca Zaia e l´assessore alle Infrastrutture Renato Chisso. Anche da parte loro soddisfazione per l´opera aperta oggi e l´impegno per proseguire con tutte le altre opere in programma, lavorando in sinergia con il Friuli Venezia Giulia.  
   
   
INAUGURATO NUOVO CASELLO MEOLO RONCADE SU A4. ZAIA: VERSO MORATORIA SU CONSUMO TERRITORIO  
 
Meolo – Roncade (Venezia – Treviso), 17 ottobre 2012 - “Abbiamo dato un incarico affinchè si possa pensare di arrivare ad una moratoria delle costruzioni nella nostra Regione. Riteniamo che, prima di fare nuove costruzioni, si debba convertire quello che abbiamo, e ne abbiamo molto. E’ un modello nuovo, è un sasso nello stagno che tiriamo, ma anche un’opportunità per parlare di rispetto del territorio e per valorizzare il patrimonio che i nostri cittadini possiedono”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo alla cerimonia inaugurale del nuovo Casello di Meolo – Roncade sulla A4. “Un’opera è sempre una ferita – ha esordito Zaia – e spesso a cose fatte ci si dimentica che dei cittadini sono stati espropriati. Li ringrazio per il loro sacrificio; ho anche parlato con alcuni agricoltori e mi risulta siano contenti dei rapporti avuti con il Commissario”. “Come Regione rappresentiamo una stazione appaltante forte in un momento di crisi paurosa: se non ci fosse stata la Regione come committente – ha sottolineato – non ci sarebbe il lavoro che c’è adesso. Siamo impegnati su molti fronti, in molte opere che ci permettono di recuperare quel 30 per cento di deficit infrastrutturale che abbiamo sul resto d’Italia. Resta ancora aperta la partita della rotaia; lasciamo che il commissario produca un lavoro che sarà cospicuo, poi arriveremo in dirittura d’arrivo”. “Abbiamo dimostrato – ha detto il presidente del Veneto – l’efficienza e la progettualità della buona amministrazione. Lo dico in un momento nel quale le nostre istituzioni sono messe in discussione. Purtroppo a Roma c’è la brutta abitudine di metterci tutti nello stesso calderone, mentre noi abbiamo bisogno di serenità nel rapporto con il cittadino e di essere operativi. Non si può perdere la maggior parte delle giornate per rispondere di cose che non ci riguardano”. “Siamo pronti per cantierare ancora altre opere, abbiamo un progetto di investimenti già in atto di 4 miliardi 300 milioni di euro e vogliamo continuare ad investire. Lo facciamo anche per altri interventi, non stradali. Abbiamo ben chiaro in questo che il territorio non può essere riempito di cose inutili e pensiamo all’essenziale – ha concluso – ma appunto dobbiamo salvaguardare il nostro territorio”.  
   
   
IL NUOVO CASELLO DI MEOLO RONCADE (VE)  
 
Meolo – Roncade (Venezia – Treviso), 17 ottobre 2012 - Il nuovo casello autostradale di Meolo Roncade, con il relativo svincolo, connetterà l’autostrada A4 alla Strada Regionale “Treviso Mare” alla futura Autostrada del Mare per Jesolo e per i litorali veneti. I lavori per la sua realizzazione, consegnati nel settembre 2010 all’impresa esecutrice (un’Ati composta da Vidoni spa, capofila, e Brussi), si sono conclusi con quasi sei mesi di anticipo rispetto al previsto. L’opera è ideata come un unico portale di grandi dimensioni (la lunghezza complessiva è di oltre 100 metri) ed è a cavallo tra i comuni di Meolo (Provincia di Venezia) e Roncade (Provincia di Treviso). Il casello dispone di 9 porte in uscita (più una per i carichi eccezionali), 4 in entrata (più una per i carichi eccezionali) ed è servito da un parcheggio scambiatore, dotato di 302 posti per autovetture, 14 per i motocicli e 2 per i mezzi pubblici. Dal punto di vista architettonico, il casello si presenta con una struttura attraversata per tutta la sua lunghezza da una trave metallica a forma di arco. L’ intervento, introdotto per ottimizzare il comportamento strutturale della pensilina rispetto agli effetti del vento, ha prodotto un risultato eccellente dal punto di vista estetico. Massima è l’attenzione all’ambiente: tutte le acque piovane saranno raccolte e convogliate verso le aree di laminazione, dove saranno depurate con processi di sedimentazione, disoleazione e fitodepurazione, prima di essere scaricate nei canali di scolo della bonifica. Particolarmente curate le barriere per ridurre i rumori; alte cinque metri, sono posizionate per garantire il massimo della fono assorbenza. Tutto il progetto, compresa l’area destinata a parcheggio, è caratterizzato dalla piantumazione di specie arboree e arbustive. A fianco del casello è stata realizzata un’area umida in grado di favorire la reintroduzione, nella zona, di flora e fauna preesistente. Dotata di pannelli foto termici per la produzione di acqua calda, la struttura è anche predisposta per l’installazione di pannelli fotovoltaici. L’opera è stata finanziata, progettata e realizzata nell’ambito della realizzazione della terza corsia autostradale sulla A4 da Mestre a Villesse. L’investimento complessivo è stato di quasi 35 milioni di euro. Carta D’identità: Investimento: 34.769.605,83 €; Il tempo di esecuzione previsto: 970 giorni; Ultimazione lavori prevista: 30 Aprile 2013; Ultimazione effettiva settembre 2012; Ditte espropriate: 30; Comuni interessati: Meolo e Roncade; Province interessate: Venezia e Treviso.  
   
   
SICUREZZA SULLE STRADE: 625MILA EURO PER LA SEGNALETICA LAVORI SU 12 GRANDI ARTERIE DEL PARMENSE  
 
 Parma, 17 ottobre 2012 – La sicurezza stradale passa anche attraverso una rinnovata segnaletica verticale. Per questo la Provincia di Parma ha aderito al “Piano nazionale per la sicurezza stradale”, le cui linee guida sono state dettate dal Ministero dei Trasposti e recepite dalla Regione Emilia Romagna in un progetto pilota. “Abbiamo aderito con convinzione a questo progetto perché crediamo nel suo valore in termini di sicurezza stradale e nel miglioramento delle condizioni della nostra rete viaria. Non può esistere sicurezza infatti se non esiste una buona segnaletica – afferma l’assessore provinciale alla Viabilità Andrea Fellini -. Si useranno tutte le tecnologie più innovative che tengono conto delle caratteristiche della strada, del livello di traffico e dell’ambiente”. Nel Parmense l’importo complessivo dei lavori sarà di 625mila euro, di cui 250mila finanziati dalla Provincia: un finanziamento che servirà a intervenire su 12 strade, individuate dall’Ente di piazza della Pace. “Grazie al progetto, potremo intervenire su un numero significativo di chilometri di strade provinciali a elevato scorrimento di traffico – prosegue Fellini -. In questo modo possiamo proseguire, nonostante le ristrettezze economiche, il lavoro iniziato da anni dalla Provincia in materia di sicurezza stradale”. La maggior parte delle strade su cui saranno effettuati i lavori è caratterizzata da una densità abitativa medio-alta, da un intenso traffico e collega la provincia di Parma, sia in ambito regionale che interregionale, con i territori delle province adiacenti: Reggio Emilia, Cremona, Massa Carrara e La Spezia. In particolare, le 12 strade interessate sono: Sp 18 del Pilastrello, Sp 357 di Fornovo, Sp 308 di Fondovalle Taro (per l’intero tratto collinare), Sp 523 del Colle di Cento Croci (per l’intero tratto), Sp 10 di Cremona, Sp 343 Asolana, Sp 62 della Cisa, Sp 513 di Traversetolo, Sp 665 Massese (nel tratto da Langhirano al confine Massese), Sp 359R di Salsomaggiore Bardi (da Fidenza a Salsomaggiore), Sp 12 di Soragna (da Fidenza a Soragna), Sp 32 Pedemontana (da Traversetolo a Pilastro di Langhirano).  
   
   
DALLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA VIA LIBERA ALLA SISTEMAZIONE DELLE TERRE DI SCAVO DELL’ALTA VELOCITÀ  
 
Firenze, 17 ottobre 2012 – La giunta regionale ha approvato ieri due delibere chiave per la prosecuzione dei lavori per la realizzazione del sottoattraversamento di Firenze e della stazione Foster dell’Alta velocità. “La Regione dà il via libera – ha commentato il presidente Enrico Rossi – all’escavazione della galleria e alla realizzazione della nuova stazione dell’alta velocità. Per noi è importante fare bene e fare presto. La Toscana e Firenze non possono permettersi di perdere questa occasione, né di ritardare la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale, che ci conferisce un ruolo di centralità nella mobilità ferroviaria, con tutti i vantaggi economici e culturali che comporta”. Per sistemare le terre provenienti dallo scavo è stata prevista la realizzazione di una collina-schermo nell’ex miniera Enel di Santa Barbara a Cavriglia, mediante il trasferimento in treno di 2.850.000 metri cubi di terra, provenienti dallo scavo della galleria e per la stazione Foster. Dei due provvedimenti approvati dalla Giunta, il primo esprime un parere favorevole alla Via per il deposito dei materiali di scavo a Santa Barbara. Materiali che serviranno per realizzare il progetto di recupero ambientale approvato dal Ministero dell’Ambiente nel 2009, che prevede la realizzazione di una collina-schermo di 1.350.000 metri cubi di terre, provenienti dallo scavo della Foster e per una parte dallo scavo della galleria, che saranno trasportati a Cavriglia in treno. Ciò consentirà di sospendere il trasporto delle terre in discarica come avvenuto finora attraverso i camion usando la viabilità ordinaria. Per l’avvio operativo di questa prima fase è comunque necessario il pronunciamento del Ministero dell’Ambiente sul “Piano di utilizzo” che ha presentato Italferr. Il secondo provvedimento esprime il parere favorevole della Giunta alla Valutazione di impatto ambientale (di competenza del Ministero dell’Ambiente) sul completamento della collina-schermo, dove verranno depositati un altro milione e mezzo di metri cubi di terra provenienti dallo scavo della galleria. In questo caso i tempi sono più lunghi perché serve un ulteriore decreto ministeriale di approvazione della Via. Il parere favorevole espresso dalla Regione è il risultato di una serie di verifiche che gli uffici tecnici regionali hanno compiuto in questi mesi e dell’entrata in vigore del Dm 161/2012, “Regolamento nazionale su terre e rocce” che considera, a determinate condizioni, le terre e rocce di scavo come “sottoprodotti” per la realizzazione di manufatti e non più come rifiuti speciali. Lo Stato italiano ha potuto procedere alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dm 161/2012 seguendo la procedura canonica che prevede di interessare gli altri Stati e di raccogliere le loro eventuali osservazioni. Alla scadenza del termine, non essendo giunta alcuna osservazione, lo Stato italiano ha provveduto a pubblicare il decreto.  
   
   
SICILIA, ANAS: FIRMATO PROTOCOLLO PER LA LEGALITÀ NEI CANTIERI PER LA COSTRUZIONE DELLA VARIANTE DI CALTAGIRONE SULLA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE LICODIA EUBEA LIBERTINIA. PIETRO CIUCCI: `CONTROLLI STRINGENTI E CAPILLARI PER PREVENIRE OGNI POSSIBILE TENTATIVO DI INFILTRAZIONE E CONDIZIONAMENTO CRIMINALE NELL`APPALTO`  
 
Catania, 17 ottobre 2012 - L`anas, la Prefettura di Catania, la Regione Sicilia e l`Ati Fip Industriale Spa-tecnolavori srl hanno sottoscritto ieri a Catania un protocollo d`intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell`ambito dei lavori di costruzione della variante di Caltagirone sulla strada a scorrimento veloce Licodia Eubea Libertinia. `Questo Protocollo ? ha affermato l`Amministratore Unico dell`Anas, Pietro Ciucci ? consentirà di rendere più stringenti e capillari le verifiche antimafia su tutti i soggetti che partecipano a vario titolo alla realizzazione delle opere. Da diversi anni l`Anas ripone particolare importanza in questi accordi che hanno introdotto ulteriori modalità di controllo sulla tracciabilità dei flussi finanziari connessi all`appalto. In questo modo, è garantito il monitoraggio delle condizioni di sicurezza nei cantieri nonché il rispetto della legalità nei rapporti con le maestranze, assicurando condizioni di sicurezza capaci di prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale nella costruzione di un`infrastruttura così strategica per questo territorio`. L`opera, per un investimento complessivo circa 124 milioni di euro, ha un tracciato complessivo di oltre 8,7 km, e si sviluppa in senso est-ovest, partendo in prossimità di Caltagirone per terminare in prossimità dell`innesto con la strada provinciale di Catania 37, attraversando il territorio del comune di Caltagirone in provincia di Catania. L`opera comprende due svincoli e un innesto con la strada provinciale 37, al km 11,400: lo svincolo di ?San Bartolomeo`, che costituisce l`accesso principale alla città di Caltagirone e lo svincolo ?Molona` con la strada statale 417, che collega Catania a Gela. La Variante di Caltagirone costituisce il prolungamento di un primo tratto già realizzato, compreso tra la statale 514 (svincolo di Licodia Eubea) e contrada Regalsemi, di cui presenta le medesime caratteristiche funzionali (sezione tipo a singola carreggiata, con una corsia per senso di marcia; le due corsie sono larghe 3,75 metri e affiancate da banchine da 1,50 metri, per una larghezza totale di piattaforma pari a 10,50 metri). L`intervento consentirà di snellire il traffico dall`abitato di Caltagirone mettendo in collegamento la viabilità principale della Sicilia Sud-orientale con l`autostrada Palermo-catania`, migliorando gli spostamenti trasversali all`asse nord-sud fra Enna e Gela. L`accordo prevede, in particolare, l`obbligo per le imprese esecutrici di comunicare tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle verifiche antimafia sui soggetti coinvolti, a qualunque titolo, nell`esecuzione delle opere: dai subappaltatori ai fornitori, fino ai servizi di trasporto, pulizia e guardiania dei cantieri. Al contempo introduce strumenti e clausole contrattuali che consentono l`estromissione immediata delle società o imprese a carico delle quali dovessero emergere elementi relativi a tentativi o pericoli di infiltrazione mafiosa. Il Protocollo prevede, inoltre, l`obbligo per l`appaltatore di comunicare ogni settimana alla Prefettura e alle Forze dell`Ordine il programma delle attività di cantiere e i riferimenti dettagliati delle imprese, delle maestranze e dei mezzi che saranno impiegati, al fine di consentire alle Autorità l`attuazione del `Piano di Controllo coordinato del cantiere e dei sub cantieri`. Su richiesta dell`Anas, l`Appaltatore si impegna a trasmettere i contratti per la verifica dell`inserimento dell`apposita clausola con la quale si assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari. L`omessa trasmissione dei contratti comporta, l`irrogazione da parte di Anas Spa a carico dell`appaltatore inadempiente di una penale pecuniaria fino al massimo di 5 mila euro e non inferiore a 2 mila euro. `Il documento sottoscritto oggi a Catania ? ha concluso Pietro Ciucci ? conferma l`impegno dell`Anas, già dimostrato nell`ambito di altre importanti opere nel territorio nazionale, di promuovere in modo attivo e concreto la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, contrastando con ogni strumento i tentativi di infiltrazione criminale negli appalti pubblici`.  
   
   
ACCORDO REGIONE TOSCANA/FERROVIE SPA CONTRO IL DISAGIO NELLE GRANDI STAZIONI STANZIATO MEZZO MILIONE DI EURO  
 
 Firenze, 17 ottobre 2012 - Mezzo milione di euro dalla Regione Toscana per un accordo di collaborazione con Ferrovie dello Stato italiane spa per sviluppare “comuni azioni di sostegno sociale” nelle stazioni ferroviarie toscane. Lo prevede una delibera che, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Salvatore Allocca, è stata approvata ieri dalla Giunta regionale toscana. In particolare l’accordo riguarda le stazioni ferroviarie di Firenze (Santa Maria Novella, Campo di Marte, Rifredi) nonché quelle di Pisa, Prato, Livorno, Viareggio. Altre città – si legge nel testo – potranno essere inserite in tempi successivi. In accordo con Anci Toscana e le singole amministrazioni locali, Regione Toscana e Ferrovie spa si impegnano a realizzare un “progetto quadro regionale” per il triennio 2012-2014 che attraverso singole “azioni pilota” porti ad attivare, in quelle stazioni, centri di orientamento sociale (denominati “Help Center“) in grado di creare “spazi di accoglienza e percorsi inclusivi per persone senza dimora e, in generale, per tutte quelle situazioni di povertà estrema e di disagio conclamato presenti nelle stazioni”. Sarà assicurato il coinvolgimento di soggetti (“pubblici e privati”) interessati a quel tipo di problematiche. Le azioni previste riguardano: sensibilizzazione e formazione di tutte le realtà (“produttive e lavorative”) presenti nelle stazioni, mappatura dei bisogni, costituzione di “Help Center” (questi entreranno a far parte della rete Onds: Osservatorio Nazionale Disagio e Solidarietà nelle Stazioni), realizzazione di “centri diurni” e di spazi per far fronte a bisogni elementari (bagni, pasti, eventuali spazi sosta, distribuzione generi prima necessità), attività di secondo livello (centri semiresidenziali, formazione al lavoro). Ferrovie dello Stato italiane spa si impegna, fra l’altro, a verificare la disponibilità di spazi, all’interno delle stazioni toscane, fra quelli non valorizzabili commercialmente, in modo da dedicarli ad attività sociali. Impegno, per la spa, anche a trovare spazi, nelle stazioni, in particolari situazioni di emergenza anche metereologica. Viene altresì istituito un “gruppo di lavoro tecnico” (4 esperti nominati da Regione e Ferrovie più un quinto da Onds) cui competerà, in concreto, la definizione di un piano operativo annuale. Le parti realizzeranno anche interventi di monitoraggio e di valutazione sull’accordo. Giudizio positivo dall’assessore Allocca. “Le persone in grave stato di emarginazione ci interpellano sempre: a maggior ragione in un contesto come quello in cui ci è dato vivere, con preoccupanti incrementi anche di nuove forme di povertà. E spesso – prosegue Salvatore Allocca – chi resta indietro trova un rifugio proprio nelle stazioni: questo accordo si inserisce nelle politiche più complessive, di solidarietà sociale, portate avanti dalla Regione Toscana contro lo scandalo del disagio sociale e dell’emarginazione. Va anche notato – conclude Allocca – che, in tempi così difficili per le spese pubbliche, aver reperito sul bilancio regionale una cifra non simbolica in favore di un’azione come questa, è una scelta precisa: se bene investita, la solidarietà può andare a beneficio sia dei soggetti più fragili che dell’intero territorio”.  
   
   
A QUATTRO ZAMPE A 300 CHILOMETRI ALL’ORA, A BORDO DI ITALO ANCHE I CANI “EXTRALARGE” CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE NTV VARA IL NUOVO MODO DI VIAGGIARE AD ALTA VELOCITÀ PER FIDO  
 
Roma, 17 ottobre 2012 - A quattro zampe a 300 chilometri all’ora. Con il patrocinio del Ministero della Salute e con una soluzione moderna e innovativa, Ntv cambia il modo di viaggiare degli animali a bordo dei propri treni. Dal 2 novembre anche i cani Xxl, quelli di taglia superiore ai dieci chilogrammi, potranno viaggiare sui treni Italo ad Alta Velocità. Il nuovo servizio, che è stato studiato e condiviso con le principali realtà associative animalistiche, la Enpa, e la Lav, con l’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani (Anmvi) e con la Federazione nazionale Ordini veterinari italiani (Fnovi), parte il 2 novembre con una fase sperimentale che durerà fino al 31 gennaio. Questo lasso di tempo permetterà a Ntv di valutare il gradimento dell’iniziativa. I cani a bordo saranno ammessi su tutti i treni dalle 10 alle 16, per evitare gli orari di affollamento mattutini o serali. La collaborazione con il Ministero della Salute e le associazioni coinvolte, ha consentito la messa a punto di un’iniziativa che presta la massima attenzione sia al Viaggiatore con il cane, sia all’animale stesso, evitandogli situazioni di stress, sia, infine, ai viaggiatori che non amano la convivenza con i cani e che potranno, visualizzando la mappa del treno su internet, conoscere in quali carrozze e posti sono ammessi gli animali di taglia extralarge. In particolare il proprietario dovrà tenere sempre al guinzaglio il proprio cane, portare con sé una museruola rigida o morbida da far indossare nelle fasi di salita e discesa dal treno o su richiesta del personale Ntv, e il certificato di iscrizione all’anagrafe canina. Il nuovo servizio potrà essere prenotato a partire dal 1° novembre, con 24 ore di anticipo sulla data del viaggio, attraverso il Contact Center Pronto Italo (060708). Il prezzo per il trasporto del cane sarà pari al 30% del Biglietto Base o Economy di Smart e Prima (a seconda della disponibilità), e pari a 20 euro, prezzo fisso, qualora il proprietario scelga di viaggiare nel Salotto di Club. Spazio su misura, kit igienico e decalogo Il viaggio comincia con il decalogo del buon proprietario, consultabile sul sito www.Italotreno.it  una serie di norme e suggerimenti a cura del Ministero della Salute, accompagnato da un video esplicativo su come far indossare la museruola al cane e da una pratica mappa dei veterinari raggiungibili nelle vicinanze delle stazioni servite da Italo. Prosegue a bordo di Italo, dove Fido avrà a disposizione un suo spazio, uno per ogni ambiente di viaggio (Smart, Prima e Club Salotto), individuato per offrire maggior tranquillità a chi viaggia e a chi non ama la compagnia degli animali. Sempre a bordo Il proprietario del cane riceve infine in omaggio una borsa (I love dog) che contiene un tappetino igienizzante, realizzato con polimeri superassorbenti e antiodore dove Fido può comodamente accucciarsi.