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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
LA RADIO VERSO IL DIGITALE: MOLTIPLICATI CANALI E POSSIBILITÀ IL TRENTINO SCELTO DALL’AGCOM PER LA SPERIMENTAZIONE DELLA NUOVA TECNOLOGIA DIGITALE, SE NE PARLERÀ GIOVEDÌ 18 OTTOBRE AL CONVEGNO “LA RADIO CAMBIA; CAMBIA LA RADIO!”  
 
Trento, 17 ottobre 2012 - La radio cambia, o meglio, anche la radio cambia. Questa straordinaria invenzione del marchese Marconi, a distanza di un secolo dalla sua scoperta, si sta evolvendo verso il digitale. In questo caso non si tratta di una migrazione come per la televisione dall’analogico al digitale, bensì di una semplice aggiunta, vale a dire che a fianco del sistema analogico si aggiungerà quello digitale, mantenendo dunque attive le frequenze radio attuali. Verrà però aumentata la potenzialità di ciascuna frequenza. Infatti, se il sistema analogico consente per ogni frequenza d’avere un unico canale di trasmissione radio, quello digitale consentirà d’avere su ogni frequenza fino a venti canali. Il cambiamento avverrà in maniera graduale. All’inizio si aprirà la fase di sperimentazione che durerà all’incirca 4 mesi e che vede la nostra provincia protagonista. Il Trentino, infatti, è stato scelto dall’ Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) per la sperimentazione del Dab+ (Digital Audio Broadcasting Plus), vale a dire della radio digitale. Il progetto troverà anche il supporto della società di sistema Trentino Network che ha già avviato la fase di collaborazione con i consorzi interessati alla sperimentazione. Per riuscire a comprendere nello specifico il progetto d’evoluzione della radio, Trentino Network in collaborazione con l’azienda inglese di prodotti elettronici Pure, ha organizzato il convegno dal titolo “La radio cambia; cambia la radio!” che si terrà giovedì 18 ottobre a partire dalle ore 16 presso il palacongressi di Sardagna. L’iniziativa vedrà riuniti i protagonisti di questa nuova “impresa tecnologica” in una tavola rotonda orientata a comprendere i prossimi passaggi per l’avvio di una nuova generazione di apparecchi ricevitori radiofonici; non solo per l’automobile, ma anche per le case, i negozi e gli uffici. Per riuscire a ricevere le nuove frequenze sarà infatti necessario un apparecchio dotato di un sistema ricevitore adeguato alle nuove frequenze digitali (Dab+) contraddistinto da un “bollino” di colore bianco che riporta la sigla Ard, Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia www.Arditalia.it. Il suono evolverà nella qualità di trasmissione, si andranno a ridurre ampliamente i problemi di ricezione del segnale e specialmente si potrà consentire a questo storico strumento italiano di entrare nell’era del web, vale a dire di arricchirsi con nuovi programmi, approfondimenti, suoni, riflessioni e interattività. Aspetto centrale dell’evento è infatti la comprensione che la “metamorfosi” della radio passerà da ciascuno di noi: ognuno di noi potrà interagire con le nuove tecnologie e apportare il suo contributo alla crescita e al rinnovo della radio. Durante il convegno verranno prese in esame le prospettive di sviluppo della radio digitale in Trentino, si analizzeranno i ricevitori per la radio digitale andando a guardare le loro caratteristiche e disponibilità e infine si comprenderà come la radio digitale potrà inserirsi nel Trentino in rete, vale a dire in un territorio che offre a ogni cittadino l’opportunità di una navigazione rapida, sicura e di qualità, colmando quel divario digitale che fino a ieri caratterizzava molte zone della nostra provincia. La digitalizzazione dei contenuti radiofonici e il loro broadcasting dà ora l´opportunità di sfruttare la combinazione di canali trasmissivi a disposizione, arricchendo l´esperienza degli utenti e valorizzando le infrastrutture di rete a banda larga che si stanno realizzando sul territorio.  
   
   
“SACRALITÀ DOMESTICA”, LE STATUETTE VOTIVE IN TERRACOTTA RACCOLTE PER LA PRIMA VOLTA IN UN LIBRO  
 
 Grottaglie (Ta), 17 ottobre 2012 - Che la Puglia sia una terra pronta ad accogliere i migranti, non è peculiarità recente. Basta un’occhiata alle statuette votive in terracotta, amorevolmente riportate alla luce dopo decenni trascorsi in soffitte e cantine, per verificare: i Santi riprodotti, confezionati e tramandati da generazioni e generazioni di antenati, appartengono a diversi Paesi del Mediterraneo. Tutto questo è “Sacralità domestica, santi in terracotta tra Ottocento e Novecento nella Collezione Vestita (Claudio Grenzi Editore)” il primo testo dedicato, appunto, alla tradizione del culto domestico, parte fondamentale della cultura mediterranea. Ottanta pagine, 170 immagini di statuette votive che narrano la storia del culto dei singoli santi in Puglia e approfondiscono un aspetto fino ad oggi inedito della ceramica di Grottaglie, quello della piccola statuaria votiva in terracotta. Il volume nasce dalla sua mostra Sacralità domestica, presentata con successo durante il periodo pasquale a Grottaglie (Ta). Le statuette raccolte nel testo “Sacralità domestica, santi in terracotta tra Ottocento e Novecento nella Collezione Vestita” abbracciano una fetta significativa della moltitudine di santi venerati in Puglia: tra patroni, compatroni e protettori. Una sorta di paradiso domestico a cui gli uomini e le donne facevano affidamento per proteggersi dalle malattie fisiche e spirituali, dalle calamità naturali e per propiziarsi i futuri raccolti. Le statuette dei santi in terracotta facevano, infatti, parte di un dialogo costante nella vita di ogni giorno tra l’uomo e il sacro ed erano spesso collocate nelle nicchie in tufo ricavate nelle mura domestiche, adornate da fiori e candele. Le opere venivano realizzate a mano e dipinte a freddo dai ceramisti grottagliesi nelle loro case private, vendute poi in occasione delle feste patronali nei paesi di tutta la Puglia. La multietnicità dei santi venerati è una particolarità della regione, perché vede uno accanto all’altro l’irlandese Cataldo, gli armeni Biagio e Gregorio, i “turchi” Cosma e Damiano, gli egiziani Ciro e Bersanofio, i francesi Rocco e Leonardo, gli spagnoli Vincenzo Ferrer e Domenico Guzman, i tedeschi Corrado ed Emidio, il londinese Tommaso Becket e il libanese Teodoro D’amasea. “Il testo tratta un aspetto significativo e fino ad oggi inedito della tradizione ceramica di Grottaglie, quello della piccola statuaria votiva domestica. – affermano Francesco Di Palo e Simone Mirto, autori del catalogo- Sacralità domestica, per la quantità e per la varietà del materiale preso in esame non si propone di essere un testo esaustivo ma offre un punto di partenza, che fino ad oggi non esisteva, a tutti gli studiosi e appassionati che vogliono accostarsi a questa produzione artigianale tipicamente meridionale. Sottolinea anche la necessità della riscoperta, sul piano culturale, della fitta trama di santuari diffusa sul territorio regionale, scrigni spesso inesplorati di opere d´arte e meta di periodici pellegrinaggi.”  
   
   
SISMA E SOLIDARIETÀ: I GRANDI NOMI DELLA SCENA ITALIANA NEI TEATRI DELL´EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 17 ottobre 2012 - Dopo il riscontro fortemente positivo delle attività e del cartellone di “Scena Solidale” della scorsa estate, progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-romagna e da Emilia Romagna Teatro Fondazione per contribuire alla difficile rinascita dei comuni della regione duramente colpiti dagli eventi sismici dello scorso maggio, martedì 23 ottobre prenderà avvio “Una nuova Stagione”. L’iniziativa, che si inserisce all’interno del progetto “Scena Solidale”, coinvolgerà nel segno della solidarietà i grandi protagonisti della scena italiana e alcuni teatri dell’Emilia Romagna: Teatro Municipale -Teatro Gioco Vita (Piacenza), Teatro Due (Parma), Teatro Asioli (Correggio), Teatro Storchi (Modena), Teatro Ermanno Fabbri (Vignola),teatro Testoni (Casalecchio di Reno), Arena del Sole (Bologna), Teatro Stignani (Imola), Teatro Diego Fabbri (Forlì), Teatro Bonci (Cesena), Teatro Alighieri (Ravenna), Teatro Novelli (Rimini). Importanti artisti del panorama nazionale come Fabrizio Gifuni, Anna Bonaiuto, Gabriele Lavia, Umberto Orsini e Alessandro Gassman solo per citarne alcuni, hanno aderito generosamente all’iniziativa a titolo gratuito e saranno ospiti dei teatri interessati dove presenteranno spettacoli, anteprime e letture, disegnando così un ricco cartellone di appuntamenti che da ottobre a febbraio prossimo si snoderà attraverso tutta la regione, da Piacenza a Rimini. L’intero ricavato delle serate sarà destinato alle attività teatrali realizzate e in corso di compimento nelle zone colpite dal terremoto. La composita manifestazione è stata presentata oggi nella sede della Regione, a Bologna, dall’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, insieme aDaniele Gualdi e Pietro Valenti, presidente e direttore di Emilia Romagna Teatro Fondazione. “Il progetto Scena solidale ha avuto un riscontro molto positivo – ha sottolineato Gualdi -: partendo da questo dato e con la convinzione che anche la cultura possa aiutare nella difficile rinascita dei comuni e delle comunità emiliane, Ert e Assessorato alla Cultura della Regione hanno messo a punto questo secondo atto, chiedendo ad artisti e teatri la disponibilità a creare un cartellone per raccogliere fondi per le attività che si svolgeranno fino alla prossima primavera nei tre teatri tenda allestiti a Mirandola, Finale Emilia e Cento”. Mezzetti ha quindi voluto ringraziare “gli artisti, i teatri e l’Ert per la disponibilità e per il lavoro svolto” quindi, dopo aver ricordato che “nelle aree terremotate 12 teatri, di cui 10 storici sono ancora totalmente inagibili e altri necessitano di interventi”, ha auspicato che “venga dato il giusto rilievo alla riattivazione di teatri, musei e biblioteche che non sono solo luoghi in cui fruire della cultura ma centri di socialità e aggregazione”. La rassegna - Aprirà il cartellone martedì 23 ottobre Fabrizio Gifuni, che porterà sul palco del Teatro Ebe Stignani di Imola “Gadda e il teatro”, un atto sacrale di conoscenza. Lo spettacolo andrà ad aggiungersi al percorso di studio più che decennale che Gifuni ha intrapreso sull’opera, il pensiero e il personaggio di Carlo Emilio Gadda, uno dei più grandi scrittori del Novecento. Mercoledì 31 ottobre Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa interpreteranno al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola (Mo) “Italy, Sacro all’Italia raminga”. La poesia di Giovanni Pascoli e la musica di Gianmaria Testa daranno voce con estrema delicatezza e poesia al tema del ritorno e a quello delle migrazioni. Lunedì 12 novembre Gabriele Lavia e Umberto Orsini, due grandissimi nomi del teatro italiano, interpreteranno in un’unica serata rispettivamente la poesia di Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli mentre Moni Ovadia porterà in scena il 5 dicembre all’Arena del Sole (Bologna) “Cantavamo, cantiamo, canteremo”, spettacolo in cui l’artista si fa portavoce della corrosione e del decadimento che il valore del lavoro, i diritti sociali e l’idea di uguaglianza stanno subendo negli ultimi anni in virtù di una sempre più globalizzata cultura del consumo. Sempre Moni Ovadia il 4 dicembre al Teatro Storchi di Modena sarà protagonista conEmanuele Segre di “Platero y yo”, uno spettacolo ispirato al poema di Juan Ramòn Jiménez: facendo riferimento alla vita e ai sentimenti del suo asino, il poeta cerca di conoscere e riflettere sulla natura e sul mondo degli uomini. Il cartellone prosegue poi venerdì 7 dicembre al Teatro Asioli di Correggio con un altro grande nome del teatro e del cinema italiano: Alessandro Gassman presenterà per Una Nuova Stagione “Razza Bastarda”, il lungometraggio tratto dall’allestimento teatrale di successo Roman e il suo cucciolo. Il Teatro Storchi di Modena ospiterà sabato 8 dicembre la compagnia Babilonia Teatri con “Pinocchio”, uno spettacolo che dichiara un forte impegno civile e sociale: l’allestimento coinvolgerà in un’unica performance una decina di attori della compagnia teatrale Gli Amici di Luca, composta da persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico di cui fanno parte anche attività teatrali, e cinque attori di Babilonia Teatri, una delle compagnie di ricerca italiane più attive e premiate nel panorama nazionale e internazionale. Aderisce a “Una Nuova Stagione” anche Luca Zingaretti, che porterà in scena lunedì 10 dicembre al Teatro Diego Fabbri di Forlì La Sirena, spettacolo tratto dal racconto “Ligheia” di Tomasi di Lampedusa. Marco Paolini sarà in scena mercoledì 12 dicembre al Teatro Bonci di Cesena con “Serata dagli Album”: l’artista ripercorrerà il successo del progetto nato per il teatro e poi trasmesso anche sul piccolo schermo. Il prossimo gennaio il Teatro Dante Alighieri di Ravenna ospiterà “Toni Servillo legge Napoli”, una serata in cui il grande interprete donerà voce e corpo alla sua città, Napoli, terra dai mille volti e contraddizioni nella quale convivono da sempre vitalità e disperazione. Anna Bonaiuto, una delle attrici più amate e apprezzate del cinema italiano, interpreterà Cristina di Belgioioso in “La belle joyeuse” venerdì 18 gennaio presso il Teatro Ermete Novelli di Rimini, mentre Nicoletta Braschi porterà in scena al Teatro Bonci di Cesena martedì 22 gennaio una serata in onore del teatro. Concluderanno il cartellone di “Una Nuova Stagione” Ascanio Celestini, che il 29 gennaio porterà in scena al Teatro Due di Parma “Racconti”, una serie di monologhi improvvisati che lo vedranno unico e assoluto protagonista sulla scena, e Angela Finocchiaro che lunedì 8 aprile porterà in scena presso il Teatro Testoni di Casalecchio di Reno (Bo) “Open Day”, commedia ironica e tagliente che vede protagonista una coppia di ex coniugi alle prese con una situazione apparentemente semplice: l’iscrizione della figlia quattordicenne alla scuola media superiore.  
   
   
LA SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA E IL CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI DI PRATO INSIEME PER UNA COLLABORAZIONE INEDITA  
 
Pisa, 17 ottobre 2012 - La Scuola Normale Superiore di Pisa promuove l´esposizione di opere provenienti dalla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato all´interno del Palazzo della Carovana, in Piazza dei Cavalieri 7 a Pisa. L’iniziativa, frutto della collaborazione e della sinergia fra il prestigioso istituto universitario e il Centro Pecci, a cui è riconosciuto il ruolo di Museo regionale per l´arte contemporanea, nasce con l’intento di favorire un’ampia formazione culturale e stimolare un forte spirito critico in studiosi, professionisti e cittadini. Il progetto espositivo, come altri analoghi realizzati dal Centro Pecci negli ultimi anni, intende valorizzare alcune fra le opere più significative della raccolta museale, in vista del completamento dei lavori di ampliamento della sede di Prato, dove la collezione sarà esposta in permanenza dal 2014. Le opere di quindici artisti di rilievo nazionale e internazionale, quali Alessandro Alimonti, Marco Cingolani, Anna Esposito, Nicola Fabriani, Svetlana Kopystiansky, Nanda Lanfranco, Paola Levi Montalcini, Amedeo Martegani, Eugenio Miccini, Nino Migliori, Mimmo Paladino, Anne e Patrick Poirier, Renato Ranaldi, Hubert Scheibl e Mauro Staccioli, saranno esposte nello storico edificio pisano, riprogettato nel Cinquecento da Giorgio Vasari, i cui locali sono stati recentemente sottoposti a una intensa operazione di rinnovamento e ristrutturazione. Il percorso si sviluppa a partire dal corridoio d’ingresso al secondo piano, all’interno della Sala Azzurra e della Sala del Gran Priore, del corridoio e delle stanze della Direzione, per proseguire lungo lo scalone monumentale di collegamento con il terzo piano, fino al ballatoio e nello spazio antistante la Sala degli Stemmi. La selezione dei lavori rispecchia il carattere strettamente contemporaneo ed eterogeneo della collezione museale pratese, incentrata prevalentemente su ricerche artistiche degli anni Ottanta e Novanta, con innesti di opere degli anni Sessanta e Settanta del Xx secolo, raccolte nel corso di venticinque anni di attività espositiva (dal 1988 al 2012). L´esposizione propone un insieme di opere composto per associazioni semantiche e ambientato in un inedito confronto con gli spazi funzionali del Palazzo della Carovana, da cui prende forma una sintesi del museo contemporaneo, inteso come "laboratorio di nuove visioni", incentrato sul rapporto diretto fra opere, luoghi e pubblici differenziati, quindi sullo sviluppo della ricerca artistica e della formazione visiva, sulla funzione di "spazio critico" assegnato all´interpretazione dell´arte contemporanea e, in generale, all´educazione pubblica. Giovedì 18 ottobre 2012 - Apertura dell’Anno Accademico 2012-2013 Scuola Normale Superiore di Pisa. Nell´occasione sarà inaugurata l´esposizione: Arte contemporanea al Palazzo della Carovana. Opere del Centro per l´arte contemporanea Luigi Pecci alla Scuola Normale Superiore promossa dalla Scuola Normale Superiore di Pisa realizzata dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato con il supporto dell´Associazione Amici della Scuola Normale Superiore. Programma di giovedì 18 ottobre 2012: ore 10.00 Sala Azzurra inaugurazione dell’Anno Accademico 2012-2013 Fabio Beltram, Direttore Scuola Normale Superiore, Francesco Profumo, Ministro Istruzione, Università e Ricerca (videomessaggio) Daniele Livon, Direttore generale, Miur. Ore 11.00 Sala Azzurra inaugurazione di Arte contemporanea al Palazzo della Carovana Massimo Ferretti, Delegato al patrimonio artistico Scuola Normale Superiore, Cristina Acidini, Soprintendente Polo museale di Firenze, Marco Bazzini, Direttore Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci Scuola Normale Superiore. Palazzo della Carovana, Piazza dei Cavalieri 7 – Pisa.  
   
   
VERDI E LA MUSICA NUOVA PER CLAUDE DEBUSSY  
 
Parma, 17 ottobre 2012 - Si rinnova al Ridotto del Teatro Regio di Parma, in occasione del Festival Verdi 2012, l’appuntamento con Verdi e la musica nuova, mercoledì 17 ottobre 2012 alle ore 17.00, con ingresso libero. Un concerto speciale per celebrare il 150° anniversario della nascita di Claude Debussy impreziosito dall’esecuzione di rare pagine del grande compositore francese dal maestro Bruno Canino al pianoforte e dal soprano Teresa Camellini e dalle conversazioni di esperti studiosi quali Marcello Conati, Gian Paolo Minardi e Emilio Sala. In programma il Ii libro dei Préludes interpretati dal celebre pianista e le Mélodies da “Fêtes galantes”, “Romances”, “L’enfant prodigue”, “Ariettes oubliées”, “Proses liriques”. Conversazioni e musica che nascono dalla continua esplorazione del rapporto tra Verdi e la nuova musica francese, racchiuso nel suo celeberrimo motto “Tornate all’antico e sarà un progresso”. L’appuntamento è parte di un progetto più ampio che l’Istituto Memoria&durata - per la conservazione e divulgazione della ricerca musicale e musicologica - e il Ripm Italia hanno ideato “verso il bicentenario Verdi-wagner”, in collaborazione con l’Istituto nazionale di studi verdiani e rappresenta una preziosa occasione per riconoscere in Verdi “il progresso” in rapporto alla “nuova musica” modale. L’appuntamento di Verdi e la musica nuova è realizzato con il prestigioso patrocinio di Ambassade de France en Italie - Institut français d’Italie  
   
   
COMUNE DI CAMPI BISENZIO: AUTUNNO AL DANTE DAL 19 OTTOBRE AL 16 DICEMBRE QUINTA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DAL COMUNE  
 
Campi Bisenzio, 17 ottobre 2012 - "Una rassegna dedicata alle associazioni del territorio - dichiara l´Assessore alle Politiche educative e culturali del Comune di Campi Bisenzio Emiliano Fossi - che avranno pieno "diritto di cittadinanza" al Teatro Dante. Da venerdi 19 ottobre, per due mesi, le varie associazioni potranno portare sul palcoscenico prestigioso del Teatro Dante tutto ciò per il quale si sono impegnate in un anno di duro lavoro. Dalla danza, alla prosa, dalla lirica alla musica, passando per la fotografia, la scrittura e tutte le varie forme di arte. Un cartellone ricco e stuzzicante, che premia la lungimiranza del Comune, l´attenzione dell´Accademia dei Perseveranti e il dinamico e creativo panorama associativo. Un buon autunno al Dante a tutti!" Programma Venerdì 19 ottobre ore 21 Campi per Campi Convegno Campi com´era, com´è, come sarà. Relatori: Renzo Bernardi, Vincenzo Rizzo. Foto a cura di Aldo Covelli. Interviene l´assessore alle Politiche culturali Emiliano Fossi. Sabato 20 ottobre ore 21 Associazione culturale Re Dancan Musical Questo folle sentimento che... Giovedì 25 ottobre ore 21 Presentazione del volume Anahì del mare - La dittatura in Uruguay la notte di un popolo di Anna Milazzo. Presentazione di Antonella Ciabatti. Sarà presente per Amnesty International Paolo Sandrucci. Venerdì 26 ottobre ore 21 Filarmonica Michelangiolo Paoli Micpaoliday. Spettacolo degli studenti dei corsi di musica della Banda di Campi e dei corsi di jazz e funky della Sunrise Orchestra. Dalle 19 aperitivo musicale in piazza Dante con la Paoli Street Band. Sabato 27 ottobre ore 21 Associazione Italiana Genetica Medica Cmt@live2012 Ovvero du´ ova al pomodoro ma con un profumo eccezionale!! Serata di beneficienza con Dirotta su Cuba, Andrea Kaemmerle e tanti altri. Domenica 28 ottobre ore 10-19 Ideavisiva Giornata sperimentale dedicata alla lettura di portfolio fotografici e immagini singole - Iv° edizione. Giovedì 8 novembre ore 18.30 Presentazione del volume La voce del muto di Fabio Mazzoni. Letture di Andrea Ballerini. Presenta Paolo Ciampi. Sabato 10 novembre ore 21 Compagnia San Lorenzo Meglio un morto in casa che una suocera all´uscio. Domenica 11 novembre ore 17 Associazione Omega Cavalleria Rusticana. Domenica 18 novembre ore 17 Fondazione Elisabetta e Mariachiara Casini Onlus La maternità offesa. Domenica 25 novembre ore 17 Associazione Fabio Jonathan Onlus Spettacolo di varietà Tutti insieme per lo Sri Lanka. Sabato 1 dicembre ore 21 Asd Ballando Ballando. La settima arte. Domenica 2 dicembre ore 17 Associazione Campi Lirica In-canto di operetta. Venerdì 7 dicembre ore 21 Dyoniso - Attori per Caso Gli sposi promessi sposi - un anno dopo. Sabato 8 dicembre ore 21 Avis in collaborazione con l´Accademia di danza Hidron Aspettando il Natale danza in festa. Domenica 16 dicembre ore 17 Associazione Nonsolodanza A Christmas Carol. Info: www.Comune.campi-bisenzio.fi.it  - Ufficio Cultura Comune di Campi Bisenzio tel. 055 8959318 - Biglietteria Teatro Dante tel. 055 8940864  
   
   
DON CARLO INAUGURA LA STAGIONE LIRICA E LE CELEBRAZIONI DEL BICENTENARIO VERDIANO DI MODENA  
 
Parma, 17 ottobre 2012 - Don Carlo, che inaugura mercoledì 17 ottobre 2012 alle ore 20.00 la Stagione Lirica e le celebrazioni del bicentenario verdiano del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, viene presentato in coincidenza e in accordo con il Festival Verdi. “Siamo lieti di poter presentare questo importante appuntamento verdiano a fianco delle opere in programma al Teatro Regio di Parma in questi giorni - dichiara il Direttore del teatro modenese Aldo Sisillo – offrendo così al nostro territorio l’opportunità di rafforzare la propria offerta nei confronti del pubblico locale e di quello internazionale”. Tra i titoli più impegnativi del repertorio verdiano, Don Carlo manca dal palcoscenico modenese da trent’anni e in questa speciale versione, conosciuta al mondo operistico come “versione di Modena”, approntata e approvata da Verdi nel 1886 in occasione della rappresentazione all’allora Teatro Municipale, non è stata più rappresentata in tempi moderni. L’opera replicherà venerdì 19 ottobre alle ore 19.00 e domenica 21 ottobre alle ore 15.30. Con la regia di Joseph Franconi Lee, che dello stesso titolo cura da oltre vent’anni le riprese dello storico allestimento di Luchino Visconti, le scene disegnate da Alessandro Ciammarughi e realizzate nello storico laboratorio del Teatro Comunale da Rinaldo Rinaldi, le luci di Nevio Cavina e i movimenti coreografici di Marta Ferri, a dare vita al capolavoro verdiano saranno Giacomo Prestia, Mario Malagnini, Sergio Escobar, Simone Piazzola, Luciano Montanaro, Paolo Buttol, Cellia Costea, Alla Pozniak, Irène Candelier, Giulio Pelligra, Marco Gaspari, diretti da Fabrizio Ventura alla testa dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro lirico Amadeus – Fondazione Teatro Comunale di Modena, Maestro del coro Stefano Calò. “L’opera ha dimensioni wagneriane, – racconta il Maestro Ventura – quasi quattro ore di musica, e l’alternanza dei numeri musicali è concepita in modo straordinariamente chiaro ed efficace dal punto di vista drammatico. È un’opera di una varietà incredibile ed è la più complessa di Verdi, soprattutto dal punto di vista psicologico. La sfera privata e la sfera politica si intrecciano l’una nell’altra, secondo una concezione che ha sempre interessato Verdi, da I due Foscari a Nabucco, a Simon Boccanegra, ma che qui trova la sua espressione più compiuta.” “La mia visione di Don Carlo – spiega il regista Franconi Lee – deve molto alla regia che dell’opera fece Luchino Visconti nell’allestimento che ho avuto la fortuna di riprendere per la prima volta dopo la morte del regista per il Teatro dell’Opera di Roma, iniziando un’avventura e un rapporto con questo titolo e con quello spettacolo che dura ormai da ventisette anni e che mi ha portato nei teatri di tutto il mondo”.