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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Ottobre 2012
NEELIE KROES VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER L´AGENDA DIGITALE : PROTEGGERE IL NOSTRO CYBER-MONDO  
 
 Amsterdam, 17 Ottobre 2012 – Di seguito l’intervento di ieri della commissaria europea Neelie Kroes nel corso di Smart Grid: Ogni giorno, sempre più le persone in tutto il mondo si basano su l´ecosistema internet per servizi. Non è più solo uno strumento di semplice informazione e la comunicazione, può ora essere un forum per quasi ogni tipo di interazione o transazione. Ancora oggi, e sempre più in futuro, sarà lo strumento di supporto di sistemi dalla sanità ai servizi bancari; alla base delle reti di trasporto di energia; infrastrutture essenziali per le imprese e governi. Tali sviluppi sono promettenti per la nostra economia, che offre un grande impulso alla competitività e produttività. Essi sono l´ideale per i cittadini, aprendo un mondo di convenienza e di opportunità. E sono grandi per i governi, dando loro i 21 st strumenti secolo per fornire servizi più efficaci per i loro cittadini - a costi inferiori. Ma come Internet cresce in importanza, cresce così la necessità di proteggere le nostre reti e sistemi. Quanto più noi dipendiamo sulle Tic, più dipendono da esso per essere sicuro. Le aree che stai cercando a oggi sono un esempio calzante. Prendere le reti intelligenti. Ad esempio, "contatori intelligenti" possono incorporare capacità di calcolo e di comunicazione. Queste tecnologie possono informare e responsabilizzare i consumatori, integrare su piccola scala di energia rinnovabile più alla rete, e gestire meglio fornitura di energia elettrica. Ma, d´altra parte, tali caratteristiche aumentano il rischio e le conseguenze di attacco. Con ogni famiglia potenzialmente un anello debole, ci sarebbe anche rendere il nostro sistema di generazione e distribuzione di energia più vulnerabili. Allo stesso modo, gli attacchi ai sistemi di controllo industriale può rivelarsi devastante, e non solo economicamente. Sappiamo già di virus deliberatamente mirate per impianti nucleari. Attacchi a reti di informazione può verificarsi per una serie di motivi: se gli autori cercano di lucro, l´attivismo politico, o semplicemente l´attenzione. Ma una cosa è chiara, questi stanno crescendo in numero e gravità: il numero di attacchi basati sul Web è salito del 36% tra il 2010 e il 2011. La gamma di attori che prendono parte al cyber-attacchi è in crescita - tra cui, a volte, attori statali. E le conseguenze economiche di un grave guasto di infrastrutture critiche di informazione potrebbero ammontare a centinaia di miliardi di euro. La Commissione ha lavorato per aumentare la sicurezza informatica da oltre 10 anni. Ma nel nuovo ambiente di oggi, dobbiamo aumentare il nostro gioco. Abbiamo bisogno di agire in modo strategico, dobbiamo lavorare insieme, e abbiamo bisogno di dare questa attenzione al più alto livello politico. E questo è esattamente quello che faremo con il nostro prossimo europeo Cyber-sicurezza strategia. Grazie ai molti di voi che hanno partecipato al nostro consultazione su tale strategia, che si è chiuso ieri. Beh, oltre un centinaio di organizzazioni e gli individui hanno fatto. Permettetemi di darvi alcuni primi risultati di tale esercizio, e alcune prime indicazioni del nostro pensiero. Due in tre risposte alla nostra consultazione hanno concordato sulla necessità di requisiti normativi per gestire i rischi per la sicurezza, di cui la grande maggioranza ritiene che dovrebbe essere a livello comunitario. Ed ecco quello che penso la nostra strategia Ue deve contenere. In primo luogo, è chiaro che affrontare la questione richiede una seria cooperazione tra i paesi dell´Ue. Internet non conosce frontiere, siamo solo forte quanto l´anello più debole della catena. Quindi abbiamo bisogno di protezione all´interno dell´Ue sia coerente, e alto. Non in modo centralizzato il controllo dell´Ue - un approccio basato sul dialogo, il partenariato e la responsabilizzazione è molto più appropriato. Ma allo stesso modo, scollegate azioni individuali di rischio creano barriere all´ingresso, e mandando in frantumi il nostro mercato unico: cyber-protezionismo non è la risposta. La nostra strategia definirà come aumentare i livelli di protezione in tutti gli Stati membri, affinché i paesi sono più preparati e stabilire meccanismi di cooperazione transfrontaliera. Per esempio: già ogni paese dovrebbe avere funzionante e ben-organico informatici squadre di pronto intervento. Ma c´è una forte necessità di passare da un volontario per un approccio vincolante qui, per garantire almeno un livello minimo di protezione delle articolazioni. In secondo luogo, i diversi settori, pubblici e privati, devono essere coinvolti e responsabili. Le infrastrutture essenziali che è gestito da un mix di soggetti pubblici e privati: che si tratti di servizi cloud, reti energetiche, trasporti, assistenza sanitaria, o del settore finanziario. Per il settore delle telecomunicazioni, vi è già un obbligo giuridico per la gestione rischi per la sicurezza - e segnalare le violazioni della sicurezza anche significativi. Ma, in questi giorni, sempre più settori di interagire con altri, e criticamente dipendono, quelle reti Ict: c´è un caso urgente di estendere tali obblighi, e la creazione di condizioni di parità. E infatti circa il 90% degli intervistati per la nostra consulenza d´accordo ci dovrebbe essere di rete e di sicurezza delle informazioni in settori come banche, energia, trasporti, sanità, servizi internet e le amministrazioni pubbliche. Inoltre, è spesso il settore privato, in grado di produrre le soluzioni tecniche per la difesa contro gli attacchi informatici. E la nostra strategia, supportata dal programma di ricerca dell´Unione europea, li aiuterà a fare proprio questo, e stimolare un settore ricco e competitivo a livello europeo. Cosa c´è di più, dobbiamo cooperare all´interno del settore privato; collaborazione tra i vari settori di infrastrutture critiche, e di collaborare con partner pubblici. E ´essenziale a livello nazionale, ma anche a livello europeo. So che molti di voi hanno un atteggiamento molto positivo e propositivo a questo e non posso che sostenere tale. In terzo luogo, la responsabilità per la cyber-sicurezza è con tutti, fino a ogni singolo utente di Internet ordinario. In realtà, ci sono molti semplici passi le persone possono adottare per migliorare la propria sicurezza online: come scegliere una password suono, e la memorizzazione delle informazioni in modo sicuro. Abbiamo bisogno di aumentare la consapevolezza di questi passi. È per questo che sono felice che questo mese è europeo Mese Cyber ​​Security - un ottimo modo per presentare questi temi al grande pubblico in divertente, coinvolgente modi. E ci sono iniziative di questo tipo in corso in molti Stati membri. Attualmente solo un pilota, spero che sia qualcosa che possiamo costruire negli anni a venire. E, infine, la cooperazione non si ferma alle frontiere europee. Stiamo lavorando con partner come gli Stati Uniti: e molto costruttivo. Il nostro gruppo di lavoro sulla sicurezza informatica e criminalità informatica ha già dimostrato il proprio valore come strumento per la condivisione di informazioni e di attività comuni, come il seminario congiunto sulle reti intelligenti ieri. E infatti eventi come questo stelo conferenza molto da tale cooperazione. Penso che questo sia un grande modello e praticabile, e spero che si estende ulteriormente. E sono felice che stiamo firmando in seguito Partenariato World Economic Forum per la resilienza Cyber. Questi non sono solo una serie di principi importanti: sono la prova di come possiamo lavorare insieme, come leader del settore pubblico e privato, per aumentare la consapevolezza e costruire la resilienza. Sono pienamente impegnata a tali principi. In un mondo iper-connesso, dobbiamo contribuire a un ambiente sicuro e condiviso digitale. E dobbiamo riconoscere la nostra responsabilità nello stabilire il giusto tono e la struttura per la resilienza cyber. Signore e signori, Cyber-sicurezza è una priorità assoluta, e ha bisogno di top attenzione politica. Dall´altra parte dell´Atlantico, il presidente Obama ha da tempo riconosciuto come una priorità di sicurezza nazionale. Ha ragione: è. E ´tempo di prendere questo atteggiamento qui anche in Europa. E ´tempo di dare sicurezza informatica l´attenzione che merita. Cerchiamo di essere strategico, lavoriamo insieme, e cerchiamo di essere sicuri di proteggere la nostra infrastruttura, ei nostri cittadini, nell´era digitale.  
   
   
NEELIE KROES VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA RESPONSABILE PER L´AGENDA DIGITALE PER COLLEGARE L´EUROPA: LA BANDA LARGA VELOCE PER TUTTI  
 
Amsterdam, 17 Ottobre 2012 - Di seguito l’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale nel corso del Broadband World Forum; Voglio parlare con te oggi di banda larga. Ma prima: io voglio raccontare un´altra storia, di un altro tipo di tecnologia. Quando ero giovane, mi ricordo quando i miei genitori ottenuto il loro primo telefono. Eravamo più o meno il primo nella nostra via. E ´stato incredibile. In parte era la novità eccitante di avere un nuovo gadget. Ma questo ha portato fuori. Che cosa non è stato svanire le cose incredibili nuove potremmo improvvisamente fare con questo nuovo dispositivo. Improvvisamente, si potrebbe entrare in contatto con persone di tutto il mondo, amici e parenti, nuovi contatti per l´azienda di famiglia. Facilmente, istantaneamente, inter-attiva. Eravamo improvvisamente parte di una comunità più ampia, potremmo raggiungere il mondo intero. Oggi, un telefono è niente di notevole. In Europa, quasi ogni famiglia europea, il 98%, ha uno. Particolarmente cellulari. E uno su tre di noi ha un telefono in grado di accedere a Internet. Tali telefoni aprono così tante opportunità essenziali, nuovi collegamenti tanti, che pochi di noi poteva immaginare di vivere senza di loro. Ecco come la tecnologia passa dall´essere una novità desiderabile, per lo comune, a qualcosa di così essenziale è quasi un diritto umano. Dall´essere una fantasia futuristica, la spina dorsale della nostra economia. Ecco come le nuove tecnologie possono trasformare il nostro mondo. E il prossimo di tali tecnologie è internet a banda larga. Siamo a un bivio per la banda larga. Dove si finisce dipende da alcune difficili decisioni politiche e gli investimenti. Prendete la svolta a destra, e vedremo i benefici per molti decenni a venire. Prendete quello sbagliato, e le generazioni future malediranno la nostra occasione mancata. Negli ultimi anni abbiamo visto l´Europa scivolando indietro nella crescita della produttività. Abbiamo bisogno di recuperare. Ma come? Ebbene, negli ultimi anni, gran parte della crescita della produttività che è venuto dal settore delle Tic e gli investimenti. Circa la metà. E non c´è da stupirsi: le Tic sono il più potente, gli investimenti produttivi che ci sia. In particolare, gli investimenti nella banda larga. I benefici più ampi sociali ed economici sono enormi. Ciò significa più crescita, più posti di lavoro e un´economia più competitiva. Le nuove idee che abbiamo avuto di recente, dai social network al video-streaming di folla di origine della conoscenza, sono incredibile. 10 o 20 anni fa erano sconosciuti: ora sono parte del mobilio di tutti i giorni. E tutti abilitati da Internet. E ´facile prendere quella internet per scontato. Come si prende l´acqua potabile o di elettricità per scontato. Ed è facile pensare che l´innovazione porterà a crescere in modo esponenziale, in modo automatico, a tempo indeterminato. Sarà vero? Beh, lo spero. Ma ha bisogno di attenzione politica, e gli investimenti. Nelle reti, a quadri, e nei servizi. Perché si potrebbe pensare a Internet che abbiamo oggi è piuttosto fresco. Ed è! Ma è solo l´inizio. Perché c´è tutta una serie di nuovi servizi appena iniziando a salire sul palco. Potrebbero cambiare il nostro mondo tutto da capo. Ma hanno bisogno di banda larga. Il cloud computing è un modello del tutto nuovo per la fornitura di It. Con il software di archiviazione o tenuto a distanza - e vi si accede attraverso la rete. Immaginate - tutti i tuoi servizi preferiti, musica e film memorizzati in un armadietto nuvola, ed è possibile accedervi da qualsiasi luogo. E le aziende, attraverso la maggior parte dell´economia, sempre veloci, a basso costo, flessibile servizi It troppo. Si tratta di una grande opportunità: nel 2020, del valore di € 250.000.000.000 forse per l´economia dell´Ue. Ma ha bisogno di banda larga veloce. Oppure prendete eGovernment. Servizi on-line in modo che il governo possa servire meglio. E salvare il denaro delle tasse troppo: usando solo eProcurement potrebbe contribuire a risparmiare 100 miliardi di euro all´anno. Ma ha bisogno di banda larga per tutti. O prendere nuove tele-sanitari. Permettere alla gente di essere assistiti nel comfort delle proprie case. Basti pensare che differenza potrebbe fare per la vita delle persone, in un futuro in Europa, dove un adulto su tre ha più di 65, e vuole invecchiare con dignità e indipendenza. Ma ha bisogno di banda larga. E c´è di più. Veicoli collegati. Smart cities. Cinge di energia intelligenti. Università virtuali. L´internet degli oggetti. E questi sono solo le innovazioni che conosciamo. In breve, siamo lontani dal colpire il limite potenziale di innovazione di internet. Cerchiamo di non averlo legato da connessioni lente. Perché tutta questa crescita sta avendo un impatto sulle nostre reti. Quanto costa? Tanto per cominciare non c´è banda larga senza fili. E sta crescendo incredibilmente veloce, grazie a tutti quei smartphone e tablet. E ´raddoppia ogni anno. Per rispondere a tale domanda, l´Europa ha bisogno di un massiccio "piano dati": una fornitura di 3.000 miliardi megabyte al mese entro il 2016. Come possiamo ottenere che? Non è al vostro negozio locale cellulare! Abbiamo bisogno di fornire spettro sufficiente radio. Abbiamo bisogno di trovare le frequenze, refarm loro per la banda larga senza fili, e la loro attuazione. Già oggi, gli europei troppo pochi possono godere le velocità più alte 4G sugli ultimi gadget. I governi nazionali devono cambiare questo per una questione di urgenza. In caso contrario, che stanno lasciando i loro cittadini verso il basso, e lasciando che la loro economia verso il basso. E dobbiamo lavorare insieme come l´Europa: altrimenti i grandi produttori mondiali, quando si progetta il loro ultimo dispositivo, sarà solo ignorare le esigenze del nostro continente. Questo è senza fili. Ma qui è la cosa più grande: banda larga fissa. Non è sempre così veloce. Ma il suo uso è ancora in aumento in modo esponenziale, raddoppiando ogni 2 o 3 anni. Questo non farà che aumentare nuovi servizi decollare. Con questo tipo di crescita, i tubi avranno piena molto rapidamente. Oggi, per fortuna, le reti raramente scendere. Ma quando lo fanno, è devastante. Tra esponenziale della domanda, non possiamo condannare il nostro popolo ad un´Europa di vecchi, congestionate, le reti non affidabili. Per un mondo di blackout e punti neri. Per dare i loro smartphone e tornare a quelli stupidi. Questo ha bisogno di attenzione seria: e se i politici non forniscono, il nostro popolo non sarà troppo paziente. In cima a reti, ecco un altro modo per servire meglio i cittadini e risparmiare denaro. Con i servizi digitali di alta qualità pubbliche. Perché in un momento di austerità, abbiamo bisogno più che mai di fare di più con meno, non si può fare che con 20 ° secolo i metodi. Dobbiamo modernizzare i nostri servizi pubblici, con gli strumenti per il 21 ° secolo. Mettere i servizi pubblici on-line, e renderli accessibili attraverso le frontiere, all´interno del nostro mercato unico digitale. Come possiamo ottenere tali reti e servizi? In primo luogo, abbiamo bisogno del giusto quadro normativo per gli investitori privati. Con l´ambiente che promuove investimenti a lungo termine. Ho impostato le mie proposte per come si può fare questo a luglio, ed è cambiato il gioco. Ma i finanziamenti del settore privato da solo non sarà sufficiente. Il business case è ancora troppo rischioso per troppi, la fiducia ancora troppo debole. Regioni Troppe sarebbe ancora tagliato in tempi bui. È per questo che abbiamo proposto la digitale meccanismo per collegare l´Europa. Per risolvere entrambi questi problemi. Per stimolare l´investimento che potrebbe collegare un quinto delle famiglie alla banda larga veloce. E garantire servizi digitali pubblici che sono di alta qualità, e servire a livello transfrontaliero. Non è solo che questo supporto per la banda larga sarebbe prestiti, ripagato con gli interessi. Non è solo che questo stimolerà un importante effetto leva privato, rendendo ogni opera centesimo sette volte più difficile - qualcosa che si può fare solo a questa scala a livello europeo, tra l´altro. E ´che questi sono essenziali per il nostro futuro economico. La spina dorsale su cui si baserà l´economia di domani. E un ottimo modo per i governi di fornire servizi migliori in modo più efficiente. I governi devono, urgentemente bisogno, di avere il coraggio di investire. Molti posti sono sempre che l´accesso rapido. Ma ci sarebbe ancora troppe difficoltà da senza. Vorremmo creare un nuovo, inquietante divario digitale; intere regioni spento da opportunità online. Il meccanismo per collegare l´Europa potrebbe fare una differenza significativa a tanti. Con le famiglie 45 milioni più collegato. Dobbiamo risolvere questo problema. E ´essenziale per il nostro futuro. Sono convinto, so che molti di voi sono troppo. Ma ora abbiamo bisogno di convincere i responsabili delle decisioni troppo, in particolare quelli nei governi nazionali in grado di sbloccare questo investimento. Che il sostegno pubblico è nell´interesse dei nostri cittadini. E ´nel nostro interesse economico. Ed è nell´interesse quei governi, anche - dato il risparmio di grandi avrebbero potuto beneficiare. Abbiamo alcune decisioni in arrivo. Faremmo meglio a farlo bene, per il bene del nostro futuro competitivo. Altri luoghi in tutto il mondo hanno già preso le decisioni. Essi procedono a ritmi serrati Internet ad alta velocità, versando massicci investimenti nelle reti. Solo quest´anno, la Cina è l´installazione di 35 milioni connessioni in fibra, il Giappone ha già oltre 20 milioni di euro. Negli Stati Uniti, le reti ad alta velocità ora passare oltre l´80% delle case, una figura che quadruplicato in tre anni. I paesi che vedranno i benefici. Vantaggi per i loro cittadini, in grado di esplorare e innovare in un mondo nuovo. Vedranno i benefici per il loro ecosistema Ict. Poiché i fornitori di produttori di apparecchiature di rete, aziende di elettronica, contenuti e di servizi avranno tutti le infrastrutture di cui hanno bisogno per prosperare. E vedranno benefici per l´intera economia. Dato che le Tic non è solo utilizzato dal settore delle Tic. Ogni settore economico sta andando digitale. Ognuno si basa in qualche modo sulla tecnologia digitale e collegamenti veloci. Che si tratti di trasporto, o turistico, o la televisione. Nel 2020, quando un business internazionale guarda dove mettersi, sta andando a cercare le società digitali con banda larga ultraveloce. Qui in Europa, solo un milione di abitazioni dispongono di connessioni simmetriche molto veloci: meno della metà di un per cento. Non voglio che ci a languire in quella corsia lenta, superato da partner internazionali. Voglio che l´Europa arrivare Usain Bolt Internet. Perché non possiamo rimanere competitivi, non possiamo diventare uno dei leader mondiali, alle prese con le reti antichi. Abbiamo bisogno di veloce a banda larga per tutti: è il momento decisori svegliato a questo. Grazie.  
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLA RACCOMANDAZIONE RELATIVA AI MERCATI DELLE TELECOMUNICAZIONI  
 
Bruxelles, 17 ottobre 2012 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica al fine di aggiornare l´elenco corrente dei pertinenti mercati all´ingrosso e al dettaglio di telecomunicazioni oggetto della Commissione "Articolo 7" procedura di cui norme Ue in materia di telecomunicazioni (cfr. Memo/10/226 ).Questi mercati includono l´accesso al dettaglio alla rete telefonica pubblica e di accesso a banda larga all´ingrosso. Avere un elenco dei mercati rilevanti aiuta autorità nazionali di regolamentazione (Anr) la regolamentazione dei mercati in modo coordinato. La revisione tiene conto di mercato importante e sviluppi tecnologici, come ad esempio applicazioni basate su Internet e dei servizi, la convergenza tra i diversi tipi di reti e di servizi e lo sviluppo di reti Internet molto veloci e servizi. Sulla base dei suoi risultati, la Commissione sarà quindi rivedere l´attuale raccomandazione sui mercati rilevanti cui ultimo aggiornamento nel 2007. La Commissione invita le parti interessate a rispondere alla consultazione entro l´8 ° gennaio 2013. Neelie Kroes, Commissione europea Vice Presidente per l´Agenda digitale, ha dichiarato: "Dobbiamo essere up-to-date con gli sviluppi tecnologici nel settore, in modo che la regolamentazione si concentra solo sui persistenti problemi di concorrenza e degli investimenti strutturali di facilitazione. " Lo scopo del questionario è quello di individuare le principali tendenze pertinenti e di consultare le parti interessate in merito alla revisione della lista attuale dei mercati rilevanti e la loro portata, oltre che sui mercati come probabilmente aggiunti all´elenco, compresi i mercati regolamentati a livello nazionale e transnazionale -mercati nazionali. La consultazione è il primo passo di un processo di revisione. Sulla base delle sue risultati e previa consultazione con l´Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Berec) e il comitato per le comunicazioni (un comitato consultivo composto da rappresentanti degli Stati membri), la Commissione adotta una raccomandazione rivista.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER "ICT - EU JAPAN"  
 
 Bruxelles, 17 ottobre 2012 - La Commissione europea ha pubblicato l´invito a presentare proposte "Ict - Eu Japan", che fa parte del Settimo programma quadro (7° Pq ) dell´Ue. L´invito è rivolto a progetti di ricerca mirati di piccole o medie dimensioni (Strep). Gli argomenti sono sei: comunicazioni ottiche, comunicazioni wireless, sicurezza informatica, estensione del paradigma cloud all´Internet delle cose, federazione di banchi di prova e reti verdi e orientate ai contenuti. Le proposte degli Stati membri e dei paesi associati dovrebbero soprattutto cercare l´equilibrio tra partner giapponesi e partner dell´Ue, nonché disporre un piano di ricerca che coinvolge il coordinamento tra l´Europa e il Giappone. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/cooperation;
efp7_session_id=np41q9lk51hwrvjld8lw15gnhc318ymncclqvldk0xdn92fxl1lq!-1464761185?callidentifier=fp7-ict-2013-eu-japan
 Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls  
 
   
   
OLTRE 500 NOVITA’ IN MOSTRA DAL 17 OTTOBRE A VENERDÌ 19 GUIDERANNO IMPRENDITORI E MANAGER IN UN PERCORSO TRA PRESENTE E FUTURO DEL PROPRIO BUSINESS  
 
 Milano, 17 ottobre 2012 - Uno schieramento di oltre 500 espositori, tra cui i maggiori player dell’Ict, come Apc, Cisco, Dell, Epson, Fujitsu, Google Enterprise, Ibm, Hp, Intel, Microsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia, Vodafone, Xerox, Zucchetti, riuniti accanto ai propri business partner del territorio sono pronti ad accogliere da mercoledì 17 a venerdì 19 ottobre gli oltre 50.000 visitatori professionali all’interno dei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity. La 49° edizione di Smau è un viaggio attraverso le ultime frontiere tecnologiche per il business dal Cloud Computing alle Unified Communication dagli Ultrabook alle Apps per il business fino ai Big Data e alla firma digitale per poi essere proiettati in un futuro lontano, dove si può dare uno sguardo alle tecnologie più innovative che rivoluzioneranno il nostro modo di lavorare nei prossimi anni. Il percorso tra gli stand parte da Cisco la cui partecipazione ha come leitmotive “Inspired by your Life, powered by Cisco”; ovvero la tecnologia Cisco messa al servizio delle persone e della loro esistenza. I visitatori possono assistere a come l’era digitale sia ormai ispirata dalla vita quotidiana e trovi nell’informatica e nelle telecomunicazioni gli strumenti per compiere la trasformazione dell’umanità in tutte le sue manifestazioni e funzioni: cittadini, comunità, lavoratori, e non solo. Tutto ciò è “rappresentato” mediante 5 aree demo: Interactive Services; mostra soluzioni che traggono beneficio dalle tecnologie video e dalle interfacce uomo-macchina di nuova generazione per semplificare l’interazione diretta tra utenti finali e piattaforme di servizio; Food Traceability; presenta una piattaforma di servizio per il monitoraggio e controllo della qualità e salubrità di prodotti agro-alimentari lungo l’intera filiera produttiva; Extended Security mostra piattaforme di servizio che indirizzano i temi di pubblica sicurezza in ambito urbano, stradale, cittadino e lavorativo; Energy Management mostra soluzioni di monitoraggio, controllo e gestione del consumo energetico orientate all’efficientamento, alla sostenibilità ambientale e alla compatibilita’; Big Data, mostra un esempio di piattaforma unica per il Big Data Management che, in ottica di visione convergente, integri le funzionalita’ di Analisi, Calcolo Distribuito. Cisco è presente con i suoi partner Alascom, Cloud Italia, Computer Gross, Durante e Fasternet. Presso il Dell Village, che riunisce i partner Datamatic, Disc, General Computer, Project Milano, Sidi Tecnomatica e Sidin è possibile vedere da vicino i nuovi prodotti client di Dell pensati per l’ambito business, assieme ad altre soluzioni enterprise, che vanno dai server Poweredge di dodicesima generazione ai sistemi storage avanzati dotati di funzionalità di replica e deduplica. Non mancano infine tutte le famiglie di prodotto pensate per i professionisti sempre in movimento come laptop, ultrabook e Aio (notebook con tecnologia touch in grado di supportare windows 8). Tra le novità presentate da Fujitsu spicca il primo Ultrabook, già disponibile sul mercato, progettato esclusivamente per un target business, in grado di spingere al massimo la sicurezza del sistema e la sua gestibilità. Inoltre, con funzionalità integrate come il lettore di impronte digitali il nuovo ultrabook permette un elevato livello di sicurezza particolarmente indicato per i professionisti. Allo stand è possibile vedere anche il tablet ibrido dedicato agli utenti mobili che coniuga la fruibilità dei contenuti di un tablet con la comodità di una tastiera notebook full-size integrabile con in più una batteria aggiuntiva. Allo stand Google Enterprise e durante il Convegno dedicato vengono illustrate le opportunità offerte dalle Google Apps, le applicazioni per il business 100% web anche attraverso le testimonianze di organizzazioni italiane che hanno già effettuato il passaggio a questo nuovo modello per la comunicazione, la collaborazione e l´innovazione aziendale. Google è presente con i suoi partner Scube New Media e Global Base. La presenza di Hp è orientata verso la presentazione delle ultime novità in tema di soluzioni di stampa digitale, information security, cloud computing, big data, business intelligence, data center. Hp è presente con i suoi partner Cdm Tecno Consulting, R1 e Web Korner. Presso lo stand Ibm si possono approfondire le ultime evoluzioni in tema di Cloud Computing, Social Business, Business Analytics, Smarter Commerce, Sicurezza e su Acg Vision4, l´Erp di Ibm per le piccole e medie imprese. Un ambiente interattivo consente di esplorare liberamente i contenuti in modalità touch-screen e di trasferire su qualsiasi dispositivo mobile le presentazioni, le demo, le storie di successo, i video e le brochure. Ibm è presente con i suoi partner Delta Phi Sigla, Pmc International Service, S.i. Soluzioni Informatiche, Cosmic Blue Team, Itc, Var Group, Agomir, Master House, Axioma ed Edm. Le più innovative soluzioni presentate da Intel sono racchiuse all’interno dell’Ultrabook Village, dove i più importanti produttori di Pc presentano i modelli di nuova generazione di questo nuovo computer portatile ultraleggero e ultra sottile, creato da Intel per ridefinire il concetto stesso di personal computing sia per il mondo business, sia per quello consumer e dell’Experiential Area, una zona dello stand riservata alle presentazioni delle soluzioni più all’avanguardia, frutto delle ricerche dei laboratori Intel. L’area ospita per esempio la soluzione Aim (Audience Impression Metrics) indirizzata all’industria della digital signage. Essa permette di misurare alcuni elementi fondamentali degli utenti tipo età e sesso e analizzare le interazioni dell’audience (chi visualizza le pubblicità), registrando i picchi di visualizzazione e l’orario in cui è avvenuto, nonché la tipologia di contenuti visualizzata più spesso. All’interno di quest’area si possono inoltre vedere altre tecnologie come i Nuc (Next Unit of Communication) che amplificano il concetto del Pc desktop, evolvendolo a un utilizzo diverso rispetto a quello a cui siamo abituati oggi. Intel è presente con i propri partner Antec, Asem, Brevi, Cru Dataport, Gemm, Gigabyte, Intercomp, Logicom, Mcafee, Microtronica, Mind, Miza, Panasonic, Si Computer, Shc, Yashi Oggetto della partecipazione di Microsoft a Smau è soprattutto il cloud computing, attraverso Office 365. Allo stand è possibile provare di persona la flessibilità e l’affidabilità tipiche di questa soluzione di Cloud Computing che permette ad imprese ed enti di ogni dimensione di accedere agli stessi servizi tipici delle grandi multinazionali, senza rigidi investimenti iniziali e a costi contenuti. Grazie ad Office 365, i professionisti e le aziende locali possono avere accesso ai propri dati in maniera sicura anche in mobilità e comunicare e condividere informazioni in modo più semplice. Inoltre Smau è anche l’occasione per far conoscere le potenzialità del Cloud Ibrido di Microsoft a supporto di una crescita flessibile e in particolare per illustrare le funzionalità del nuovo Windows Server 2012. Microsoft è presente con i partner Mht, Salvix, Snom. Nell’area espositiva di Olivetti sono illustrate al pubblico tutte le novità proposte dall’azienda italiana: da quelle dedicate ai tablet e notebook per il business e l’education, a quelle per la dematerializzazione dei documenti cartacei per il mondo della pubblica amministrazione e del sistema bancario, dai registratori di cassa e Pos con applicazioni di pagamento elettronico, fino al set multifunzione per l’ufficio con applicazioni e device da utilizzare in piena mobilità. Spazio anche all’Application Warehouse, il magazzino virtuale di applicazioni software orientate al mondo business che consente di fornire al cliente soluzioni chiavi in mano. Sap presenta il proprio portfolio di prodotti, sviluppato per rispondere in modo specifico e personalizzato alle necessità delle Pmi. Si tratta di soluzioni innovative che allargano gli orizzonti tecnologici, superando il semplice concetto di software gestionale, per offrire risposte concrete ed efficaci nelle nuove aree in cui oggi si gioca la sfida della competitività d’impresa, come il Cloud, la Mobility e la gestione dei dati a 360 gradi, dal Database all’analisi in tempo reale. Smau è, inoltre, l’occasione per il lancio ufficiale in Italia della versione in cloud della soluzione gestionale per le piccole e medie imprese, Sap Business One, oggi disponibile anche con l’innovativa tecnologia di In-memory Computing per l’analisi e il reporting in tempo reale. Sap è presente allo stand con i partner Altea, Briefing, Cdm Tecno Consulting, Datalab, Gci, Sai Consulting, Softpi.com, Var Group. Telecom Italia a Smau accelera sul programma It Is (Information Technology Impresa Semplice), il canale di vendita specializzato nell’Information Technology per le Piccole e Medie Imprese, presentando le novità di gestione della rete commerciale e le nuove soluzioni It in grado di favorire la digitalizzazione delle Pmi accrescendone efficienza e competitività. Presso il Village Impresa Semplice sono proposti i nuovi servizi di cloud computing, comprendenti applicazioni per la firma digitale e l’archiviazione elettronica dei dati, e servizi di geolocalizzazione dei veicoli aziendali, che si affiancano ai servizi cloud infrastrutturali e alla soluzione per la costruzione del proprio sito Internet. A fianco dello stand ci sono alcuni partner It Is che presentano le loro soluzioni applicative tra cui Data Company, Capital, Siseco, Veracom . Nell’area fa tappa il Cloud Bus, un inedito “demo point” itinerante a bordo del quale si possono sperimentare i servizi di videoconferenza, virtualizzazione e unified communication & collaboration della Nuvola Italiana realizzati in collaborazione con Cisco. In aggiunta ai consolidati servizi di comunicazione mobile e agli innovativi servizi di rete fissa, Vodafone in fiera propone un insieme di Smart Solutions che abilitano lo sviluppo delle Smart Cities in diversi ambiti: Smart Government & Services, per semplificare e rendere più efficiente l’erogazione dei servizi pubblici della Pubblica Amministrazione; Smart Grid, per ottimizzare il monitoraggio ed il controllo delle reti di distribuzione (elettricità, acqua, gas,..) e dei consumi; Smart Mobility per una gestione più efficiente della mobilità all’interno della città; Smart Working & Living, per migliorare la produttività e la qualità del lavoro e la fruizione dei servizi per i cittadini (es. Mobile payment); Smart Health per offrire applicazioni innovative a supporto dell’assistenza domiciliare, del monitoraggio e la diagnostica da remoto e della gestione delle risorse per le emergenze. Per Zucchetti e Microarea Smau è l’occasione per presentare al mercato le nuove soluzioni e le integrazioni di prodotto, da Safety Solution, la soluzione web che risolve tutte le esigenze aziendali legate alle soluzioni per gestione della sicurezza sul lavoro, dalle applicazioni di tesoreria e di gestione del alle soluzioni unified comunication.  
   
   
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE: IL MADE IN ITALY CHE CONQUISTA I MERCATI ESTERI  
 
Perugia, 17 Ottobre 2012 – Cambia il volto del Made in Italy all’estero: nell’ultimo triennio, sia in ambito europeo che nei mercati Extra-ue, aumentano le vendite di prodotti italiani, che si specializzano inoltre in settori a maggior contenuto tecnologico. Questo è quanto emerge da “L’atlante del Made in Italy. Le rotte dell’export italiano prima e durante la crisi”, un’Indagine sulle tendenze dell’export nei principali mercati di riferimento per l’Italia, condotta da Assocamerestero – l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) – e presentata durante la Xxi Convention mondiale delle Ccie che si apre oggi a Perugia. Quali sono i settori in cui l’export presenta il maggior grado di specializzazione? Nel periodo 2009-2011, il peso della meccanica, se confrontato con la media mondo dell’export del settore, risulta strategico per le vendite nei Grandi Sistemi Paese che stanno attraversando importanti processi di industrializzazione, come Cina, Brasile e India, con un valore più di due volte superiore alla media, e Sudafrica, di una volta e mezzo superiore. Fortemente specializzato nel chimico-farmaceutico è invece l’export in Giappone e Svizzera, con un indice più di tre volte superiore alla media. Maggiormente focalizzate nei settori tradizionali, invece, le esportazioni nel mercato russo (con i prodotti del tessile-abbigliamento), in Francia (con il Sistema Casa), e in Germania, Regno Unito e Stati Uniti (con i prodotti alimentari). “Come risulta dall’Indagine, la crisi ha modificato il posizionamento del Made in Italy all’estero, dove il “saper fare” italiano è riuscito ad individuare nicchie di mercato a maggior valore aggiunto, soprattutto nei Paesi che stanno trainando la ripresa e mostrano maggiore dinamismo. – afferma Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero – Perché l’internazionalizzazione rappresenti realmente un’opportunità di crescita per le aziende, è sempre più necessario dar loro un supporto qualificato e affidabile. In questo, le Camere di Commercio Italiane all’Estero rappresentano una risorsa fondamentale. Il nostro vantaggio competitivo è proprio quello di essere una rete di imprenditori al servizio del mercato e delle istituzioni italiane, che parla il linguaggio delle imprese e per questo è in grado di coglierne, e spesso anticiparne, le esigenze”. “L’internazionalizzazione è più che mai al centro delle strategie del sistema camerale italiano” ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “La nostra azione si svolge in una logica di rafforzamento dei legami con le comunità di business italiane nel mondo e di consolidamento della collaborazione istituzionale a livello centrale e sui territori. Con l’obiettivo di giungere, finalmente, ad una programmazione più ragionata e condivisa degli interventi promozionali con il sistema associativo nazionale e locale, con il Governo, le Regioni e con tutte le altre forze produttive. Perché è questo che il sistema imprenditoriale ci chiede di fare. Nei prossimi mesi questa azione si farà ancora più incisiva sui territori, perché è da lì che arriva la domanda più pressante di sostegno da parte delle Pmi. E’ in avanzato stato di realizzazione il progetto per la costituzione – presso ogni Camera di Commercio – di sportelli di assistenza e di informazione specializzata, rivolti non solo alle oltre 200mila imprese che già operano sui mercati esteri per consolidarne la presenza, ma anche ad altre 70mila aziende che sono pronte a farlo ma che finora hanno esitato ad espandere la propria attività fuori dai confini nazionali”. Anche se si guarda al contributo all’export dato dai singoli settori, la crisi non intacca il ruolo predominante della meccanica, che rappresenta oltre un quarto delle vendite di prodotti italiani nell’Unione Europea, quota superiore alla media mondiale del 20,0%. In particolare, è leader incontrastata nei mercati Extra-ue a più elevato tasso di sviluppo, con quote export che spaziano dal 19,3% della Russia al 48,7% della Cina. I metalli e prodotti in metallo, spesso utilizzati nella componentistica e nell’edilizia dalle industrie locali estere, sono invece il comparto più dinamico, con un incremento medio annuo dell’export del 22,4%. Nei Paesi Extra-ue buone performance per comparti a medio-alto contenuto tecnologico come i mezzi di trasporto, che mantengono il primato in Russia (export cresciuto in media del +97,3%) e in India (+37,1%), e lo conquistano in Cina (+49,5%). Settori innovativi trainano le vendite anche in Brasile, con un incremento di oltre il 50% per gli apparecchi elettrici, e in Giappone, con un aumento di circa un terzo dell’export di elettronica. “Alla crisi resiste chi ha scommesso in qualità e innovazione, come conferma l’indagine sulle tendenze del Made in Italy di Assocamerestero. – sottolinea Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia – L’export umbro è alimentato dal dinamismo di settori innovativi che si sono affiancati a quelli più tradizionali, che hanno maggiormente avvertito gli effetti della crisi globale. E difatti oggi ci presentiamo alla Convention puntando su comparti quali l’Aerospazio, il Biomedicale, la Componentistica Automotive, le Energie Rinnovabili, la Filiera Agroalimentare d’eccellenza, la Meccanica Agricola, il Tessile e il Cachemire, il Turismo. Qui abbiamo “stoffa”, capacità e energie per competere con buone possibilità di successo sui mercati internazionali più interessanti e ricettivi”.
settore manifatturiero italiano più dinamico, più importante e più strategico nei principali partner commerciali dell’Italia (Valori percentuali; Quote percentuali; Numeri Indice; Media 2009-2011)
Paese settore più Dinamico settore più Importante settore più Strategico
nome Settore Valore Parametro A Nome Settore Valore Parametro B Nome Settore Valore Parametro C
francia metalli di base e prodotti in metallo 23,6 Metalli di base e prodotti in metallo 14,7 Legno e prodotti in legno 143,8
germania metalli di base e prodotti in metallo 31,2 Metalli di base e prodotti in metallo 16,2 Prodotti alimentari 133,1
regno Unito macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 15,4 Mezzi di trasporto 16,1 Prodotti alimentari 182,8
spagna computer, apparecchi elettronici e ottici 62,2 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 14,6 Computer, apparecchi elettronici e ottici 134,5
stati Uniti prodotti alimentari 10,9 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 27,6 Prodotti alimentari 160,4
russia mezzi di trasporto 97,3 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 19,3 Prodotti tessili, abbigliamento 184,2
brasile apparecchi elettrici 51,1 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 37,7 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 193,4
india mezzi di trasporto 37,1 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 44,2 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 188,5
cina mezzi di trasporto 49,5 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 48,7 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 243,5
giappone computer, apparecchi elettronici e ottici 33,1 Prodotti tessili, abbigliamento 29,9 Articoli farmaceutici, chimico-medicinali 339,4
svizzera metalli di base e prodotti in metallo 58,5 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 33,3 Articoli farmaceutici, chimico-medicinali 307,1
turchia macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 41,9 Metalli di base e prodotti in metallo 23,3 Sostanze e prodotti chimici 163,1
sudafrica legno e prodotti in legno 36,7 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 25,7 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 166,5
extra Ue a 27 Paesi metalli di base e prodotti in metallo 23,6 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 15,1 Legno e prodotti in legno 120,3
ue a 27 Paesi metalli di base e prodotti in metallo 20,4 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 26,5 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 132,7
mondo metalli di base e prodotti in metallo 22,4 Macchinari ed apparecchi meccanici n.C.a. 20,0 -
fonte: Elaborazioni Assocamerestero
L’atlante Del Made In Italy Le rotte dell’export italiano prima e durante la crisi - L’atlante del Made in Italy si propone di tracciare gli itinerari dell’export verso i principali mercati di riferimento per l’Italia nella fase immediatamente successiva allo scoppio della crisi nel periodo (triennio 2009-2011), facendo emergere dal confronto con il periodo di più forte incremento delle nostre vendite (triennio 2006-2008) come siano cambiate le rotte dei prodotti italiani. Tre chiavi di lettura: 1) Dinamicità = settore dell’export italiano nei diversi Paesi/aree che ha registrato maggior incremento medio annuo; 2) Importanza = settore che detiene la maggiore quota sull’export italiano nei diversi Paesi/aree; 3) Specializzazione = in quale settore è maggiormente specializzato l’export italiano nei diversi Paesi/aree, ricavata attraversato il confronto tra la quota export di quel settore nei diversi Paesi e la quota export di quel settore nel mondo (Media Mondo = 100) 1) Settori più dinamici Nel periodo 2009-2011 i metalli e prodotti in metallo sono il comparto che registra il maggior incremento medio annuo dell’export, a livello mondiale (+22,4%), al di fuori dell’Unione Europea (+23,6%), e, con un ritmo leggermente inferiore, nei Paesi Ue a 27 (+20,4%). Risultato attribuibile al suo impiego nell’edilizia, nella costruzione di impianti, imballaggi, etc. Da parte delle industrie locali estere. Nei Paesi Ue e in ambito Extra-ue cambia il volto del Made in Italy rispetto al triennio precedente: nel periodo 2006-2008, nell’Ue a 27 il settore più dinamico erano i mezzi di trasporto (che crescevano del 14,4%), mentre nei Paesi Extra-ue erano i prodotti alimentari a trainare la crescita dell’export (+9,6%). Migliora il contenuto innovativo dell’export: si passa, infatti, da prodotti a bassa intensità tecnologica a prodotti a medio o medio-alto contenuto tecnologico sia nei Paesi extra-Ue che all’interno dell’Ue a 27. Il Made in Italy tradizionale come l’agroalimentare segna il passo in Spagna, dove ad essi subentra l’elettronica (con un incremento medio del 62,2%) e nel Regno Unito, dove è invece la meccanica a fare la parte del leone, con un aumento in media del 15,4%. Restano roccaforti per i nostri tradizionali prodotti di eccellenza gli Stati Uniti (con i prodotti alimentari in crescita del 10,9%) e il Sudafrica (con un incremento medio del 36,7% per il Sistema Casa). Buone performance anche in ambito Extra-ue per comparti a medio-alto contenuto tecnologico come i mezzi di trasporto, che mantengono il loro primato in Russia(export cresciuto in media del +97,3%) e in India (+37,1%), e lo conquistano in Cina (+49,5%), a scapito dei prodotti farmaceutici, mentre in Turchia è la meccanica a farla da padrone (+42% circa). Settori innovativi trainano le vendite anche in Brasile, con un incremento di oltre il 50% per gli apparecchi elettrici, e in Giappone, con un aumento di circa un terzo dell’export di elettronica. 2) Settori più importanti Se si guarda, invece, al contributo all’export dato dai singoli settori nelle diverse Aree Paese, la crisi non intacca il ruolo predominante della meccanica, che rappresenta oltre un quarto delle vendite di prodotti italiani nell’Unione Europea, quota superiore alla media mondiale del 20,0%. In particolare, la meccanica è leader incontrastata nei mercati Extra-ue più dinamici, con quote export che spaziano dal 19,3% della Russia al 48,7% della Cina. In Europa la situazione è più variegata: mentre in Germania, infatti, il settore più importante dell’export è la metallurgia (con una quota del 16,2%), nel Regno Unito è quello dei Mezzi di Trasporto (16,1%). 3) Settori più strategici Ma quali sono nei diversi Paesi i settori in cui l’export presenta il maggior grado di specializzazione? Misurato in termini di incidenza del settore sul totale dell’export nel Paese rispetto all’analogo valore medio mondiale (Media Mondo=100), l’export della meccanica risulta strategico verso i Paesi dell’Ue a 27 (con un valore pari a 132,7). Il comparto si rivela strategico anche per le vendite nei Grandi Sistemi Paese che stanno attraversando importanti processi di industrializzazione, come Brasile (193,4), India (188,5), Cina (con un valore pari a 243,5, più di due volte superiore alla media) e Sudafrica (166,5). Ciò ben esemplifica il posizionamento del Made in Italy in queste realtà, dove il “saper fare” italiano si traduce in macchinari di qualità con cui vengono a loro volta realizzati prodotti finiti in loco. In Germania, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, invece, si conferma un’alta specializzazione nei prodotti alimentari, mentre in Giappone e in Svizzera è elevata rispetto alla media mondiale la quota dell’export del chimico-farmaceutico, settore fortemente export oriented e in cui l’Italia, anche a livello di ricerca, vanta una posizione d’avanguardia. Maggiormente specializzate nei settori tradizionali le esportazioni nel mercato russo (184,2 l’indice per i prodotti del tessile-abbigliamento) e in Francia con il Sistema Casa (143,8).
 
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA I NUOVI SERVIZI ULTRABROADBAND DI TIM SULLA RETE LTE DAL 7 NOVEMBRE DISPONIBILI LE NUOVE CHIAVETTE E I TABLET PER NAVIGARE IN MOBILITÀ  
 
Milano, 17 ottobre 2012 - Telecom Italia accelera sull’ultrabroadband mobile e avvia la commercializzazione dei nuovi servizi Tim basati sulla tecnologia Lte (Long Term Evolution), che permette la trasmissione dati con una velocità fino a 100 Mbit/s in download e 50 Mbit/s in upload, rendendo disponibili servizi e contenuti multimediali ad alta definizione in mobilità. Dal 7 novembre sarà infatti possibile acquistare le nuove chiavette e i tablet dotati di tecnologia Lte, con offerte di navigazione dedicate, in 4 città italiane: Roma, Milano Torino e Napoli. Entro la fine dell’anno la commercializzazione dei nuovi servizi su rete Lte sarà avviata in oltre 20 città per essere progressivamente estesa su tutto il territorio nazionale con un portafoglio sempre più ricco. Grazie alla tecnologia Lte, che offre una velocità di download 5-10 volte superiore a quella della rete Hspa a 14.4 Mbps e più del doppio rispetto a quella offerta dalla tecnologia Hspa a 42 Mbps, i clienti Tim potranno usufruire di prestazioni e livelli di servizio che miglioreranno nettamente l’esperienza della navigazione internet consentendo la fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in Hd. Il lancio commerciale dei servizi Tim basati sulla tecnologia Lte giunge a conclusione di un percorso che ha visto Telecom Italia impegnata, già dalla fine del 2009, nello sviluppo della nuova rete ultrabroadband e culminato all’inizio di quest’anno - primo operatore mobile in Italia e tra i primi al mondo – in una serie di test aperti al pubblico nelle principali città italiane. Telecom Italia ha investito 1,2 miliardi di Euro per l’acquisizione delle frequenze a 800, 1800 e 2600 Mhz, confermando in questo modo la volontà dell’azienda di realizzare reti sempre più moderne e in grado di offrire nuovi servizi tecnologicamente evoluti che rispondano alle esigenze dei cittadini e alla crescente quantità di traffico generata da cellulari, chiavette, smartphone e tablet. L’offerta commerciale ”Ultra Internet” per la clientela consumer, alla quale seguirà a breve quella per il segmento affari, riguarderà, in una prima fase, la navigazione con Tablet e la navigazione da Pc con chiavetta. Si caratterizza per erogare livelli di servizio superiori rispetto agli standard, offrire ampi bundle di traffico per garantire un’esperienza internet senza limiti e offrire un bouquet di servizi Tim Cloud e contenuti esclusivi per valorizzare le superiori prestazioni di rete.  
   
   
LA STRADA ITALIANA PER LE RETI NEXT GENERATION: BANDA LARGA AL BROADBAND WORLD FORUM DI AMSTERDAM UN’ANTEPRIMA MONDIALE PER IL RAME ULTRA-VELOCE E LA FIBRA, NOVITÀ NEL VDSL2 / VECTORING PER I 100 MBIT/S SULLE LINEE ESISTENTI  
 
Amsterdam, 17 ottobre 2012 – Al Broadband World Forum di Amsterdam, la massima assise mondiale per le reti di nuova generazione, l’italiana Selta presenta una serie di novità tecnologiche che rispondono alle domande più calde del settore in questo momento: come realizzare la rete a banda larga in modo economicamente sostenibile? Come orientare le reti verso le novità del cloud? Come realizzare gli obiettivi dell’Agenda Digitale, quella italiana e quella europea? “La crisi economica, i vincoli di bilancio, l’evoluzione delle tecnologie sono tutti elementi che stanno disegnando un diverso scenario, portatore di nuove opportunità. Grazie alla sua indipendenza tecnologica, alla sua presenza a fianco di operatori, grandi utilities, aziende in Italia e nel mondo, Selta sta tracciando una nuova via verso scenari della comunicazione”, sottolinea Carlo Tagliaferri, presidente dell’azienda con sede a Cadeo (Piacenza), che negli ultimi due anni ha rinnovato e raddoppiato gli impianti e laboratori di Tortoreto (Teramo), aperto una joint venture tecnico – commerciale in Russia, avviato la strada nel campo della cloud communications. All’edizione 2012 del Bbwf, tra le più significative novità, Selta presenta una nuova soluzione per la rete ultraveloce basata sulle tecnologie per l’ Fttcab, ovvero la connessione in fibra fino all’armadio stradale e il collegamento verso l’utente finale utilizzando l’esistente doppino in rame. L’apparato d’accesso Sambha stabilisce al riguardo un nuovo record di flessibilità e prestazioni. E’ disponibile per connessioni Adsl2, Vdsl2, e Vdsl2 / Vectoring fino a 100 Mbit/s, facilitando così l’evoluzione dei servizi e valorizzando l’infrastruttura esistente. L’apparato – attualmente in test di certificazione presso i laboratori di Telecom Italia a Torino – è realizzato per diverse tipologie di installazione: interna all’armadio, integrata nel portello d’apertura, esterna “on top”, a pozzetto interrato. Grazie ad un elevato livello di integrazione, Sambha riduce i consumi rispetto ad altre soluzioni sul mercato e utilizza un raffreddamento statico, con dissipazione passiva senza ventole. L’alimentazione può avvenire attraverso celle solari, con alimentazione elettrica standard a 220 V e tele alimentazione. In un’ottica future-proof, Selta sta inoltre lavorando su una configurazione master / slave che permetterà l’impiego di apparati basati sul vectoring, con coordinamento del segnale di soppressione del rumore, così da permettere la gestione multi-vectoring da parte di più operatori. Ulteriori soluzioni sono state annunciate da Selta nell’ambito dell’evoluzione dalle reti più tradizionali, - ancora significativamente presenti presso le aziende e che quindi devono essere supportate dagli operatori -, verso le reti Ip di nuova generazione, più performanti e di minor costo di gestione. In tale ambito è stata presentata la soluzione multi servizio e multi accesso Sonhia, che permette di interconnettere diverse tipologie di rete, dalle reti ”legacy” a quelle di più recente generazione, in particolare il Carrier Ethernet (1 / 10 Gbit Ethernet). Le grandi doti di versatilità e le elevate prestazioni fanno di Sonhia una piattaforma ‘future-proof’ e adatta anche per applicazioni di tipo mission critical. Le nuove reti a banda larga e ultra-larga sono anche la premessa per lo sviluppo di nuovi sistemi di comunicazione aziendale orientati al cloud. Uno dei più avanzati sistemi sul mercato dell’enterprise communications è stato presentato da Selta con la serie Samubycom, ora anche nella versione virtuale (Virtual Instance) che non richiede la presenza di un hardware dedicato, quale che sia la dimensione dell’organizzazione servita. Samubycom è un sistema di comunicazione che utilizza server fisici dedicati o server virtuali, per erogare le funzioni di comunicazione multimediale (voce, dati, video) e per i servizi di Uc&c - Unified Communications & Collaboration. E’ così possibile condividere documenti e flussi di informazioni, comunicare tra gruppi di utenti interni ed esterni all’azienda con diverse modalità simultaneamente: dalla posta elettronica alla fonia su rete fissa e mobile, al video, all’instant messaging, ai fax con lettura automatica. E’ la soluzione flessibile per le aziende, per carrier e fornitori di servizi in cloud, anche grazie alle configurazioni “Multi-instance” attraverso le quali un fornitore di servizi in cloud (es. Un carrier) può creare sistemi indipendenti in oigni spazio virtuale su server.  
   
   
VENETO SVILUPPO ENTRA IN GROW THE PLANET, START UP DIGITALE INCUBATA DA H-FARM  
 
Roncade, 17 Ottobre 2012 - Veneto Sviluppo entra in Grow the Planet, start up digitale della “galassia” H-farm, l´incubatore di idee imprenditoriali trevigiano attivo a livello internazionale: l´operazione finanziaria (l´investimento è pari a 400 mila euro) fa capo al Fondo di Capitale di Rischio e ha portato Veneto Sviluppo a detenere il 25 per cento del capitale sociale di Gtp. Grow the Planet è una piattaforma web ad alta tecnologia dedicata prevalentemente all’orticoltura urbana, che offre una serie di strumenti avanzati di apprendimento, gestione, interazione e scambio di servizi e prodotti. L’intervento è stato presentato stamattina nella sede di H-farm a Roncade, alla presenza del governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, del presidente di Veneto Sviluppo spa, Giorgio Grosso, del presidente di H-farm, Riccardo Donadon che ha dato il benvenuto agli ospiti, di Enzo Pietropaoli, responsabile area Partecipazioni della Finanziaria regionale e dei fondatori della società “Grow the Planet” Gianni Gaggiani e Leonardo Piras. “Non poteva che essere presentato qui a, Cà Tron, un progetto imprenditoriale che fa della terra il cuore del business – ha esordito il governatore del Veneto, Luca Zaia – e soprattutto in una realtà, come H-farm, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello in fatto di incubatori di start up. Mi complimento con l’amico Donadon e con i fondatori della società e ribadisco ancora una volta la necessità di creare delle “zone franche” dove far nascere e crescere nuove imprese, grazie alle quali, sono convinto, molti nostri ragazzi potrebbero restare in Italia e non emigrare altrove”. «E´ la prima volta che Veneto Sviluppo attiva una collaborazione diretta con una realtà di venture capital privata – ha sottolineato Giorgio Grosso, presidente della finanziaria regionale – ed è anche la prima volta che effettuiamo un investimento in una start up nel settore web. In questo modo, vogliamo dimostrare che Veneto Sviluppo sostiene non solo le realtà imprenditoriali che formano il tessuto “tradizionale” dell´economia del nostro territorio, ma anche quelle ad elevato contenuto tecnologico e innovativo. In questo settore risulta cruciale la presenza nel territorio di “incubatori” come H Farm, che ci permettono di selezionare le migliori opportunità e idee». "Oggi Grow the Planet ha circa 30.000 utenti - ha dichiarato Leornardo Piras, Founder di Grow the Planet - e il nostro obiettivo è di raccogliere il maggior numero di appassionati possibile all´interno della nostra community, così da farla crescere. Entro il 2013 vogliamo convertirne tra il 2 ed il 4% ad utenti premium. Ringraziamo Veneto Sviluppo per aver creduto in Gtp, ritenendola un´idea in grado di innovare un mondo fatto di esperienze secolari. Parallelamente, le partnership con Slow Food e Wwf ci permettono la costruzione di progetti importanti con diversi partner industriali." “Con quest’ultimo ingresso in Gtp - ha evidenziato Enzo Pietropaoli, responsabile dell’Area Partecipazioni della finanziaria regionale - il Fondo di Capitale di Rischio ha raggiunto le dieci operazioni, a distanza di poco di un anno dalla sua attivazione, a fronte di oltre 300 contatti, di cui 50 hanno avuto un processo di approfondimento articolato. Numeri questi assolutamente in linea, se non migliori, con quelli degli operatori di riferimento”.  
   
   
PROGETTO UMBRIA WIFI: ATTIVATA RETE PERUGIA, ACCESSO GRATUITO A INTERNET IN 24 LUOGHI  
 
Perugia, 17 ottobre 2012 - In 24 luoghi di Perugia e del suo territorio, piazze principali, biblioteche e aree verdi, all´aeroporto regionale, ora si può navigare liberamente e gratuitamente per due ore in internet e accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione in modalità "wifi": è quanto consente la rete pubblica di "hotspot" attivata con il progetto "Umbria Wifi", presentata ieri pomeriggio nel corso di un convegno nel Salone d´Onore di Palazzo Donini, a Perugia, concluso dall´intervento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "Un progetto che assicura nuovi diritti di cittadinanza, fortemente voluto e finanziato dalla Regione Umbria - ha rilevato l´assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti - Stiamo lavorando e investendo per il superamento del divario digitale, e l´Umbria oggi ha una copertura pressoché totale grazie alle infrastrutture e alle reti che sono state realizzate, così come con la rete dei ´free hotspot´ stiamo marciando nella direzione giusta per costruire le città del futuro, garantendo a tutti il diritto irrinunciabile all´accesso a internet". Il progetto "Umbria wifi", ha ricordato Vinti, è stato finanziato dalla Regione Umbria con fondi comunitari del "Por-fesr" 2007-2013 e attuato da Centralcom spa, società pubblica che si occupa di realizzazione e gestione di reti di comunicazione elettronica partecipata per il 51% dalla Regione Umbria e per la restante quota dai 5 maggiori Comuni umbri (Perugia, Orvieto, Città di Castello, Terni, Foligno). Il finanziamento iniziale di 150mila euro, destinato alla realizzazione delle reti di Perugia e Terni, e successivamente è stato integrato con ulteriori 40mila euro per l´estensione intanto agli altri Comuni soci di "Centralcom", Foligno, Orvieto e Città di Castello. "Ora è stata attivata la rete di Perugia - ha detto Vinti - che è stata realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Tiscali e Umbra Control e che si è aggiudicato la gara per gli ´hotspot´ con tecnologia wireless, proprio a partire da Perugia e Terni. Al più presto contiamo di poter espletare la gara per diffondere l´accesso gratuito a internet nelle altre città umbre". La rete perugina sta intanto già riscuotendo un grande successo, "soprattutto tra turisti e studenti - ha rilevato Vinti - Nei primi giorni, sono state effettuate circa 1500 registrazioni, con una media di 300 ´login´ al giorno. Una conferma della bontà e dell´importanza di questo progetto, che mira a eliminare l´analfabetismo digitale e che allo stesso tempo porta l´Umbria più vicina agli standard europei e la apre sempre più ai contatti con il mondo, contribuendo al suo sviluppo non solo tecnologico". "In questa nostra epoca - ha detto il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali - le infrastrutture immateriali, che permettono la realizzazione di questo progetto, sono fondamentali per la promozione della nostra regione e per vivere la città in maniera moderna, facilitando l´accesso a quello che ormai è il più importante strumento di comunicazione e informazione". "Siamo onorati di collaborare a questo progetto innovativo per le città dell´Umbria", ha detto a sua volta il presidente di Tiscali, Renato Soru. La localizzazione degli hotspot di Perugia "è stata condivisa con l´amministrazione comunale di Perugia e risponde all´esigenza - ha detto l´amministratore di ´Centralcom´ Brunello Castellani - di rafforzare l´attrattività del territorio, aumentando l´efficacia di comunicazione dei portali istituzionali, con possibilità di accesso ai servizi informativi connessi alla mobilità, al turismo e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, erogati on-line e fruibili attraverso l´uso di smartphone, pc portatili, o altri dispositivi mobili. Dopo essersi registrati - ha spiegato Castellani - si potrà navigare gratuitamente per due ore al giorno attraverso il proprio personal computer o il proprio smartphone. Il sistema è predisposto per consentire di continuare la navigazione, oltre le prime due ore, con profili a pagamento senza limitazioni di tempo e volume". "L´architettura utilizzata per la realizzazione della rete di ´hotspot´ - ha aggiunto Castellani - consente l´integrazione con sistemi di identità federata, compatibili con reti già attive in altre città e regioni quali Venezia, la provincia di Roma, la Sardegna e altre zone del territorio nazionale. È inoltre possibile l´integrazione di postazioni esistenti, già nella disponibilità delle Amministrazioni comunali". Le soluzioni di installazione adottate "hanno minimizzato l´impatto ambientale ed architettonico e, come valore aggiunto, sono stati realizzati una serie di strumenti on-line, quali la visualizzazione della mappa degli hotspot mediante software ´open source´ e la creazione di mappe e applicazioni web interattive. Il modello operativo adottato - ha aggiunto inoltre - prevede la possibilità di adesione da parte di altri soggetti operanti in Umbria interessati ad attivare hotspot, che potranno disporre delle stesse condizioni previste nel progetto Umbria Wifi". Al convegno ha preso parte, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari.  
   
   
ARE YOU ON OR ARE YOU OFF? GIOVEDÌ 25 E VENERDÌ 26 OTTOBRE L´ISTITUTO CASA MIA DI RIVA DEL GARDA ORGANIZZA L´OFF-FESTIVAL PARALLELAMENTE AL PRIMO FESTIVAL DELLA FAMIGLIA  
 
Trento 17 ottobre 2012 - Giovedì 25 e venerdì 26 ottobre l´«Off-festival» - organizzato al Casa Mia parallelamente al primo Festival della Famiglia - si propone di avvicinare in modo diverso e innovativo gli educatori ai giovani e giovanissimi sul terreno dell´utilizzo dei nuovi media. Non solo: l´iniziativa «Are you on or are you off. Percorsi di media education» lavora all´obiettivo di un utilizzo efficace e consapevole di tali strumenti attraverso attività di carattere laboratoriale ed esperienziale, in cui i ragazzi sono coinvolti in situazioni di gioco o di dibattito, con la possibilità di partecipare in modo aperto e libero, in un´atmosfera rilassata e informale a dimensione familiare. I formatori sono tutti partecipanti al Tavolo di lavoro per l´educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale, una rete di esperti nata su iniziativa dell´Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento allo scopo di sensibilizzare e formare all´uso dei nuovi media, individuando strategie percorribili e realizzando percorsi per le scuole e iniziative diffuse sul territorio. La sede dell´Azienda pubblica di servizi alla persona "Casa Mia" è in viale Trento n. 26 a Riva del Garda. Il Programma Giovedì 25 ottobre 9 – 12 Illusione o realtà? Percorso per le scuole, età: 6-11 anni Tre laboratori di un’ora ciascuno per sperimentare la differenza tra virtuale e reale. Wii play... Tra reale e virtuale Percorso per le scuole, età: 12-15 anni Sfide con giochi tradizionali e moderni in tre laboratori di un’ora ciascuno. 16.30 - 17.30 Nonno, videogiochiamo? Percorso per scuole e adulti, età: 6-11 anni (nipoti) e nonni Laboratorio di animazione in cui nonni e nipoti si confronteranno sul potenziale educativo e ludico di varie tipologie di videogiochi. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It  20.30 - 22 I nostri figli nella rete - Percorso per adulti (Educatori intratterranno i figli dei presenti, età: 5-14 anni) Consigli per una navigazione in rete sicura ed efficace. I genitori hanno l’opportunità di configurare in loco il proprio portatile. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It  Facebook: amico o nemico? Percorso per adulti (Educatori intratterranno i figli dei presenti, età: 5-14 anni) Laboratorio di animazione per esplorare Facebook con educatori e genitori. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It  Conclusione dolce Cioccolata calda della buonanotte Venerdì 26 ottobre 9 - 12 Illusione o realtà? Percorso per le scuole, età: 6-11 anni Tre laboratori di un’ora ciascuno per sperimentare la differenza tra virtuale e reale. Wii play... Tra vita reale e virtuale Percorso per le scuole, età: 12-15 anni Sfide con giochi tradizionali e moderni in tre laboratori di un’ora ciascuno. Gioco Privacy Traders Percorso per le scuole, eta: 14-20 anniversario Gestire i propri dati personali attraverso un gioxo che simula la costituzione di un social network. Laboratorio unico di tre ore. 10 - 12 Internet è un gioco? No, ma impariamo giocando Percorso per le scuole, età: 9-13 anni Il gioco di ruolo prevede l’esplorazione di situazioni di rischio nell’uso dei nuovi media. 16.30 - 17.30 Nonno, videogiochiamo? Percorso per scuole e adulti, età: 6-11 anni (nipoti) e nonni Laboratorio di animazione in cui nonni e nipoti si confronteranno sul potenziale educativo e ludico di varie tipologie di videogiochi. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It  17.30 - 19.30 Caffè dibattito Percorso per adulti (Educatori intratterranno i figli dei presenti, età: 5-14 anni) Dibattito aperto sui nuovi media con la presenza di esperti. Verrà servito un piccolo buffet. 19 Pizza Party per i ragazzi iscritti alla serata Time Out Special. Iscrizioni: tel. 0464/576234 oppure segreteria@casamiariva.It  20.30 - 22 Sexting, identità digitale, emozioni e relazioni nella cybergiungla Percorso per adulti (Educatori intratterranno i figli dei presenti, età: 5-14 anni) Dibattito aperto con la presenza di esperti. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It  Facebook: amico o nemico? Laboratorio di animazione per esplorare Facebook con gli adolescenti, all’interno dello Spazio Time Out Special ragazzi Percorso per giovani, età: 12-16 anni. Iniziativa del Comune di Riva del Garda e di Casa Mia Apsp. Iscrizioni: tel. 0464/576234 o segreteria@casamiariva.It    
   
   
IL TEMA SEA2SKY - STIMOLARE LA SCIENZA IN TUTTA EUROPA  
 
Bruxelles, 17 ottobre 2012 - L´ultimo venerdì di settembre la gente si è riunita in 800 siti in 320 città sparse in 32 paesi europei per prendere parte alla Notte dei ricercatori europei: un festival della ricerca lungo un giorno ad accesso libero dedicato alla scienza divulgativa e all´apprendimento divertente a cui può partecipare tutta la famiglia. Ad aprire la Notte dei ricercatori Sea2sky a Galway in Irlanda ha provveduto Máire Geoghegan-quinn, Commissario europeo per la ricerca, l´innovazione e la scienza, che ha applaudito l´interesse dimostrato dal pubblico, in particolare dai giovani, nei confronti dell´evento. "Io sono felice di essere qui alla Notte dei ricercatori Sea2sky a Galway dove scienziati e ricercatori stanno aprendo il mondo della scienza al grande pubblico e in particolare ai giovani. L´europa ha bisogno di attirare più giovani verso la carriera di ricercatori per riuscire a rimanere in vantaggio nel campo della ricerca e per affrontare la questioni più importanti del nostro tempo, come energia, cambiamenti climatici e una popolazione che invecchia. Eventi emozionanti come questi, che questa sera fanno vivere la scienza in tutta Europa, aiuteranno certamente a raggiungere questo obbiettivo" ha detto il Commissario durante l´inaugurazione. Oltre 10.000 persone hanno visitato le esposizioni Sea2sky in tre differenti siti a Galway e nell´osservatorio Cit Blackrock Castle a Cork in Irlanda venerdì 28 settembre. Gli eventi Sea2sky in Irlanda facevano parte della Notte dei ricercatori europei, che è stata in parte finanziata da un´Azione Marie Curie del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Durante questi eventi in tutta Europa il grande pubblico era incoraggiato a partecipare a esperimenti, competizioni e quiz, ad assistere a dimostrazioni e simulazioni, a scambiarsi idee e a conoscere i ricercatori. "L´interesse nella scienza sta riscuotendo grande successo e sta facendo notizia in tutto il mondo. Noi siamo stati affascinati dalle notizie provenienti dal Large Hadron Collider a Ginevra, dalle immagini della missione della Nasa su Marte, e dal video del viaggio nel punto più profondo dell´oceano fatto dal James Cameron di Hollywood," ha spiegato il capo dell´organizzazione, il dott. Andrew Shearer della National University of Ireland (Nui) Galway, un docente di fisica. Le persone che visitano Sea2sky hanno accesso a un´ampia gamma di esibizioni, compresa una riguardante il lavoro del Cern - La scienza accelera. Questa esibizione, finanziata da Boston Scientific in associazione con Nui Galway, ha mostrato in che modo il Large Hadron Collider del Cern ci può aiutare a capire delle questioni fondamentali riguardanti l´origine dell´universo. Oltre 40 stand nel Galway Bay Hotel hanno esposto ricerche locali, molte delle quali erano progetti finanziati dal 7°Pq. Contemporaneamente, Galway Atlantaquaria, l´acquario nazionale irlandese che intende presentare una vista completa del mondo acquatico grazie a esibizioni chiare e interessanti, consentiva un accesso gratuito al pubblico. Dei sommozzatori locali erano a disposizione e hanno fatto un´esibizione nell´acquario, il Marine Institute ha presentato il proprio Rov (Remote Operated Vehicle - veicolo a controllo remoto) e un coltivatore di ostriche giapponese era presente come ospite speciale per fare da collegamento con il festival delle ostriche di Galway. In migliaia hanno visitato la Promenade a Salthill e hanno guadato una sfilata con il Galway Colour´s Street Theatre, mentre altri hanno osservato il cielo notturno mediante i telescopi del Galway Astronomy Club. "Sea2sky quest´anno ha avuto persino più successo rispetto al 2011 con astronomi, scienziati marini e fisici dell´atmosfera che hanno interagito con un´ampia sezione trasversale della comunità, dai bambini piccoli alle persone con più di 80 anni. Una delle parti migliori è stato il Café Scientifique che ha collegato Galway, Cork e l´astronauta della Nasa Dan Tani negli Stati Uniti. Il nostro evento Sea2sky è stato persino menzionato nella trasmissione della Nasa che mostrava le recenti scoperte del rover Curiosity," ha commentato il dott. Shearer. L´irlanda ha una percentuale di successo di quasi il 23% dei progetti idonei presentati che ottengono il finanziamento; che si colloca al di sopra della media dei paesi Ue27 nel loro insieme. Finora questo ha portato finanziamenti Ue per oltre 360,4 milioni di euro. Il dott. Shearer ha spiegato i benefici che questi progetti di ricerca europei hanno portato ai ricercatori in Irlanda. "Ricercatori irlandesi sono coinvolti in alcuni grossi progetti di ricerca europei, e questa è un´opportunità per condividere alcuni degli elementi più emozionanti con il pubblico," ha aggiunto il dott. Shearer. "A livello universitario, noi abbiamo visto una aumento delle richieste per corsi scientifici e questo evento attirerà chiunque stia valutando la possibilità di intraprendere una carriera nel campo della scienza e della ricerca." Per maggiori informazioni, visitare: Sea2sky http://www.Sea2sky.ie  Azioni Marie Curie del 7º Pq http://ec.Europa.eu/research/mariecurieactions/    
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER "LA NOTTE DEI RICERCATORI"  
 
 Bruxelles, 17 ottobre 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per "La notte dei ricercatori", che fa parte del Settimo programma quadro (7° Pq ) dell´Ue. La notte dei ricercatori si svolge ogni anno dal 2005, ottenendo un sempre crescente successo e impatto, sia in termini di persone raggiunte che di vantaggi per le azioni Marie Curie. Il suo obiettivo principale è di avvicinare i ricercatori al pubblico, potenziando così il loro ruolo nella mentalità comune della società. Con una dotazione bilancio di 4 milioni di euro, l´invito a presentare proposte consente una maggiore coesione tra le varie azioni sostenute, la loro scala, il pubblico di riferimento e i messaggi consegnati. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/people?callidentifier=fp7-people-2013-night  Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls    
   
   
PROGETTO MIA: STUDIARE ALL’ESTERO SENZA SPESE E CON PROGRAMMI CONCORDATI TRA LE SCUOLE  
 
Torino, 17 ottobre 2012 - Grazie al progetto europeo “Mia – Mobilità individuale degli Alunni Comenius”, gli studenti del 3° e 4° anno delle scuole superiori possono sperimentare un periodo di studio all’estero trascorrendo dai 3 ai 10 mesi presso una scuola e una famiglia di un altro paese europeo. A differenza della gran parte delle associazioni private che si occupano di soggiorni di studio all’estero, il Mia, grazie al partenariato tra le scuole di partenza e di arrivo, organizza i trasferimenti dei ragazzi sulla base di progetti condivisi: le scuole partner pianificano insieme il programma di studio, in modo che al ritorno in Italia l’esperienza all’estero degli studenti sia valorizzata appieno dagli insegnanti della loro scuola. Altro indiscutibile vantaggio è che con il progetto Mia non ci sono costi per le famiglie: i fondi europei coprono le spese di viaggio e garantiscono al ragazzo una cifra forfettaria mensile per le spese minute (vitto e alloggio sono a carico della famiglia ospitante). È importante tenere presente che gli studenti possono partecipare solo se la loro scuola presenta il progetto. Tutte le scuole possono accedere, a condizione che abbiano già preso parte a un progetto europeo. In Piemonte sono circa 60 le scuole che hanno già i requisiti, ma i dati di adesione sono ancora molto bassi: su 124 domande presentate a livello nazionale nel 2012, solo 3 provengono dalla nostra regione. Le scuole che non hanno ancora i requisiti possono presentare un partenariato quest’anno e accedere al Mia l’anno successivo. Gli incontri sul progetto Mia sono realizzati dallo Europe Direct in collaborazione con il Miur - Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, nell´ambito degli “infodays Llp”, cioè momenti informativi sui Life learning programmes (fra i quali vi sono Comenius, Erasmus, Leonardo), misure per l’istruzione permanente a cui le scuole possono aderire ottenendo così finanziameni europei. Il progetto Mia sarà illustrato in una serie di incontri che si terranno a Palazzo Cisterna (Sala Consiglieri, via Maria Vittoria 12, Torino). I primi saranno martedì 23 ottobre 2012 alle ore 18 per studenti e famiglie e mercoledì 24 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 per i dirigenti scolastici e docenti. Mercoledì 21 novembre 2012 si parlerà di partenariati scolastici Comenius, e di come richiedere una sovvenzione per finanziare la collaborazione tra istituti. Mercoledì 12 dicembre della possibilità di avere un insegnante assistente dall’estero e le opportunità formative per i nostri insegnanti. Per info e iscrizioni Europe Direct Torino - Centro di informazione europea Via Maria Vittoria 12 tel 011 8615431 www.Provincia.torino.gov.it/europa/europedirect  Per maggiori informazioni sul programma europeo Llp www.Programmallp.it    
   
   
FORMAZIONE, LA GIUNTA REGIONALE APPROVA PIANO PER LA SCUOLA LUCANA AL CENTRO DEL PROVVEDIMENTO POLI FORMATIVI E ISTITUTI TECNICI SUPERIORI.  
 
Potenza, 17 ottobre 2012 - La Giunta regionale ha approvato la proposta di "Piano territoriale triennale per la riorganizzazione della filiera di istruzione formazione 2013/2015" in attuazione delle linee guida triennali deliberate nel 2011. Il provvedimento sarà sottoposto, successivamente, alla discussione e all’approvazione del Consiglio regionale. Il documento contiene le indicazioni per la costituzione dei Poli formativi e tecnico professionali e degli Istituti tecnici superiori. In particolare, mira a sostenere la stabilizzazione di un’offerta formativa tecnica d’eccellenza capace di adattarsi alle esigenze di capitale umano qualificato, per rendere e mantenere competitivo il tessuto economico della regione. La costituzione dei Poli e degli Its ha tra gli obiettivo quello di promuovere e rafforzare le relazioni tra gli Istituti di istruzione secondaria superiore, centri di formazione professionale, Università, Centri di ricerca ed innovazione tecnologica, imprese, parti sociali ed enti locali Il piano è accompagnato da valutazioni relative alle scelte da compiersi per quel che attiene il dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il 2013/2014, in attuazione della delega che fu conferita dal Consiglio al Governo regionale con il quale lo si impegnava a rivedere, già a partire dall’imminente anno scolastico, il “Piano triennale di dimensionamento in funzione dell’applicazione della gradualità e della riorganizzazione complessiva dell’offerta formativa che tenesse conto delle peculiarità, vocazioni e attitudini economiche, produttive, culturali e sociali delle aree territoriali della Regione”. “Si tratta di un atto politico di grande rilevanza – commenta l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti - che passerà ora all’esame degli Organi consiliari. Con esso viene ripensato l’impianto della rete scolastica regionale, approfondendo le ragioni specifiche che connotano le aree della regione, valorizzandone vocazioni e attitudini e organizzando intorno ad esse un’offerta formativa articolata e diffusa, imperniata su relazioni coerenti fra partenariato, enti locali, sodalizi culturali e sistema formativo, avendo come elemento di propulsione gli Istituti tecnici superiori, che rappresentano il vero dato di innovatività in grado di riorganizzare e finalizzare le reti della formazione e dell’istruzione in tutto il territorio regionale”. Il piano mira a rispondere al crescente impoverimento di risorse pubbliche ricorrendo a moduli organizzativi che consentano di ottimizzare tutte le risorse e di riconnettere dentro una filiera le occasioni e le opportunità cui è chiamato, in connessione con l’Università di Basilicata, il sistema formativo regionale. “Occorre tenere presente – continua Viti – che mentre la scuola lucana, valendosi della collaborazione fra Regione, Ufficio Scolastico regionale, amministrazioni provinciali, Anci, forze sociali e imprenditoriali, si appresta a offrire uno straordinario contributo alla tenuta civile e sociale della Regione, è necessario uno sforzo di ripensamento del sistema istituzionale regionale su cui sta infierendo la politica di tagli e soppressioni deliberata dal Governo. Per queste ragioni – afferma l’assessore - è necessario che in pari tempo si dia luogo ad una riprogettazione del complesso delle autonomie locali e dei poteri ad esse conferiti, sicché il processo di riforma della scuola possa affidarsi a interlocuzioni solide e certe. La risposta alla proliferazione delle pluriclassi, all’emergenza degli omnicomprensivi, all’impoverimento delle risorse didattiche e scientifiche – conclude Viti - non potrebbe che venire dalla ricostruzione e dal rilancio di una scuola capace di riprendere organicamente e significativamente la sua funzione primaria di formare e di stabilire relazioni virtuose con il territorio e con le direttrici di sviluppo che vanno prendendo consistenza”.  
   
   
APPARECCHIATURE INFORMATICHE DISMESSE LA PROVINCIA DI PRATO METTE A DISPOSIZIONE DI SCUOLE E ASSOCIAZIONI NO-PROFIT IL MATERIALE FUNZIONANTE MA NON PIÙ UTILIZZABILE. ELENCO COMPLETO SUL SITO DELL´ENTE  
 
Prato, 17 ottobre 2012 - Computer portatili, unità centrali e monitor, scanner, tastiere e mouse: tutto materiale funzionante ma non più utilizzabile dagli uffici. Apparecchiature informatiche dismesse che la Provincia mette gratuitamente a disposizione di associazioni o altri soggetti no-profit che ne facciano richiesta entro il 31 ottobre 2012. Per accedere alla donazione occorre essere organizzazioni Onlus, quindi associazioni senza scopo di lucro di vario genere comprese parrocchie e scuole pubbliche. Nel caso di centri sociali, associazioni di volontariato, centri di solidarietà e associazioni culturali, questi dovranno essere iscritti all´albo provinciale delle associazioni. Il materiale messo a disposizione dall´ente, che gli interessati dovranno ritirare in proprio, è composto da cinque portatili, tre scanner, due monitor di grandi dimensioni e 51 computer completi, oltre a toner e materiale di consumo. L´elenco completo – insieme alle caratteristiche tecniche – è consultabile sul sito www.Provincia.prato.it (sezione ‘informatica’ e poi, sempre nella colonna a destra, ‘donazione di materiale dimesso’). La domanda, in carta libera da trasmettere per posta o fax al numero 0574/534281, dovrà essere indirizzata a Carla Chiodini, direttore Area pianificazione territoriale e difesa del suolo Provincia di Prato, via Ricasoli 25, Prato. In caso di richieste superiori alle disponibilità saranno utilizzati i criteri cronologico (di presentazione della richiesta) e proporzionale, fino a esaurimento delle apparecchiature.  
   
   
FORMAZIONE: SICILIA INCONTRA DELEGAZIONI STRANIERE  
 
Palermo, 17 ottobre 2012 - L´assessore regionale all´Istruzione e Formazione professionale, Accursio Gallo- nell´ambito del quarto incontro compreso nel meeting transnazionale del progetto Grundtvig Learning Partnership Project: "Segundas lenguas y nuevas tecnologias", finanziato all´interno del programma europeo Llp (Lifelong Learning Programme) - Grundtvig Partenariati 2011 - ha incontrato le delegazioni degli Enti partner, provenienti da Finlandia, Lettonia, Spagna e Romania e l´associazione Idea, Ente di formazione siciliano, partner del progetto e che persegue il fine di sviluppare la qualita´ nel settore della formazione e nuove opportunita´ per progetti finanziati dalla Unione Europea. "Attraverso il progetto sostenuto - afferma Gallo - intendiamo favorire lo scambio di buone prassi tra i Paesi partner per lo studio della seconda lingua e l´uso delle nuove tecnologie. L´iniziativa mira anche alla crescita delle metodologie per l´insegnamento a livello europeo. Non sono trascurabili - sottolinea Gallo - le altre finalita´, tra la promozione del dialogo interculturale, l´integrazione e l´inserimento lavorativo delle persone immigrate o a rischio di esclusione sociale".  
   
   
AL VIA LE CONFERENZE TERRITORIALI PER LA RETE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2013/2014 PRIMO APPUNTAMENTO A PINEROLO VENERDÌ 19 OTTOBRE  
 
 Torino, 17 ottobre 2012 - Prendono il via le Conferenze territoriali per la definizione della rete per l’offerta formativa mirate al dimensionamento scolastico, alla definizione del piano dell’offerta formativa e all’organizzazione della rete scolastica per l’anno 2013/2014. Le conferenze si terranno negli 8 ambiti funzionali previsti dalla suddivisione del territorio della Provincia di Torino. “Nelle Conferenze – spiega l’assessore all’Istruzione della Provincia di Torino Umberto D’ottavio - troveranno risposta le proposte avanzate dai Comuni che hanno competenza sulle scuole primarie e secondarie di primo grado e verranno presentate le proposte della Provincia sulla secondaria di secondo grado”. Inoltre saranno presentate le iniziative per l’orientamento scolastico e per l’attuazione della legge sul diritto allo studio.  
   
   
PARMA, SCUOLA: VERSO UN NUOVO EQUILIBRIO  
 
Parma 15 ottobre 2012 – Una scuola in divenire, che cerca un nuovo equilibrio dopo la riforma. Una scuola che ha attraversato e sta attraversando anni complessi, di mutamenti, di novità, di riorganizzazione, a fronte anche di un deciso assottigliamento delle risorse, e che rimane comunque in trincea, sul territorio, a garantire un servizio fondamentale, con un ruolo cruciale nella formazione non solo culturale ma anche civile e sociale di bimbi e ragazzi. È la fotografia della realtà scolastica parmense scaturita il 15 ottobre dal tradizionale incontro annuale con i presidi, organizzato dalla Provincia con l’Ufficio scolastico territoriale e tenutosi quest’anno alla Badia di Torrechiara. “Un incontro ormai consueto con tutti i dirigenti della scuola pubblica e privata: lo facciamo all’inizio dell’anno per aggiornare la situazione. I dati presentati dalla dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Laura Gianferrari e da me inquadrano una scuola che cerca di trovare un nuovo equilibrio dopo la riforma: è questo che stiamo cercando di monitorare con attenzione, sia per quel che riguarda l’esito dei percorsi scolastici post riforma sia per quel che riguarda la corrispondenza del sistema proposto al territorio con le esigenze del territorio stesso”, ha commentato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, che ha aggiunto: “Le novità sono tante. Non solo la riforma, ma anche l’istruzione e formazione professionale proposta dalla Regione, entrata in vigore solo due anni fa, l’istituzione degli its: tante realtà che vanno a regime in questo periodo, che è un periodo di cambiamento ma che può portare molti frutti al sistema se interpretato nel modo giusto. Ognuno deve dare il suo contributo in una logica di sistema. Questo i presidi lo stanno condividendo con le istituzioni”. In mattinata, insieme all’assessore Romanini, sono intervenuti il sindaco di Langhirano Stefano Bovis, il presidente dell’Asapa Luigi Ughetti, la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Laura Gianferrari e i relatori delle due sessioni previste: di “Edilizia scolastica: il difficile equilibrio tra necessità di adeguamenti e scarsità di risorse” hanno parlato Paola Cassinelli, responsabile dell’Ufficio Patrimonio della Provincia di Parma, Aristide Vitali, responsabile dell’Ufficio impianti, e Davide Rapacchi del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ausl Parma; su “Tecnologie a scuola: quali scelte verso un sistema integrato” è invece intervenuto Daniele Barca, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Cadeo. Nel corso della giornata sono come sempre stati consegnati alcuni attestati a riconoscimento dell’impegno di dirigenti ora in pensione. Le pergamene sono andate all’ex dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Armando Acri, a Gaspare Caramazza, ex preside dell’Istituto comprensivo Bocchi di Parma, e alla memoria di Nicola Nucci, indimenticato preside dell’Itis Leonardo da Vinci di Parma, scomparso poco meno di un anno fa (l’attestato è stato ritirato dalla moglie e dal figlio Giovanni).  
   
   
PER LA PROVINCIA DI TORINO GLI APPUNTAMENTI DI LAVORO DIVENTANO PASSEGGIATE SOTTO I PORTICI  
 
Torino, 17 ottobre 2012 - “Gli amministratori pubblici possono e devono dare l’esempio ai cittadini che camminare fa bene all’ambiente e alla salute. Io per primo come assessore all’ambiente della Provincia di Torino metto in pratica questo concetto”. Lo ha detto l’assessore Roberto Ronco intervenendo a Bologna ad un convegno in occasione della “prima giornata nazionale del camminare”. “Dedico tempo ogni martedì ad incontrare associazioni e cittadini - ha detto Ronco - e non li accolgo più negli uffici dell’assessorato, ma dando loro appuntamento per una passeggiata nel centro di Torino che notoriamente è la città con la maggior estensione di portici”. Le passeggiate di lavoro a vantaggio dell’ambiente e della salute cominciano domani: a mezzogiorno, primo appuntamento dell’assessore Ronco con l’associazione Cinemambiente e il suo presidente Gaeteno Capizzi, per pianificare le attività del 2013 camminando sotto i portici di via Roma.  
   
   
TORINO: UN CONCORSO DELLA PROVINCIA PER LE SCUOLE PREMIA I MIGLIORI PROGETTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI  
 
Torino, 17 ottobre 2012 - Potranno iscriversi fino al 31 ottobre le scuole che desiderano partecipare al bando di concorso indetto per il secondo anno consecutivo dalla Provincia di Torino per l’ideazione di progetti di riduzione e/o raccolta differenziata dei rifiuti. Il bando è rivolto a tutti gli istituti scolastici pubblici, dalle scuole materne alle superiori, e i progetti dovranno essere attuati entro la fine dell’anno scolastico in corso. Due le categorie di scuole individuate: materne ed elementari, medie e superiori. Per ogni categoria sono previsti 4 premi, di 2500 euro il primo, di 2000 gli altri. Il progetto che avrà ottenuto il maggior punteggio assoluto, indipendentemente dalla categoria di appartenenza e oltre agli otto vincitori, beneficerà di un premio di 3000 euro. “La nostra provincia ha da tempo superato il 50% di raccolta differenziata” commenta l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco, “ma occorre proseguire su questa strada e su quella della riduzione della produzione di rifiuti, e le scuole possono dare un importante sostegno”. Tutte le informazioni e il bando scaricabile su http://www.Provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/programmazione/concorso_scuola    
   
   
DISTRETTO IDROGRAFICO ALPI ORIENTALI. VENERDI’ INCONTRO INFORMATIVO A TREVISO SU PIANO PER RISCHIO ALLUVIONI  
 
Venezia, 17 ottobre 2012 - Venerdì 19 ottobre presso la Sala Consiliare della Provincia di Treviso si svolgerà il primo degli incontri di informazione pubblica finalizzati alla predisposizione del Piano di gestione del rischio di alluvioni del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali. Sono previsti dalla Direttiva quadro europea 2007/60 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi, che sancisce in particolare la necessità di ridurre i rischi di alluvioni e le conseguenze per la salute umana, il territorio, i beni, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture. Per evitare o ridurre tali impatti negativi l’Europa richiede di predisporre Piani di gestione del rischio di alluvioni, che, a partire dalle caratteristiche specifiche delle zone interessate, individuino misure funzionali al raggiungimento degli obiettivi appropriati per la gestione dei rischi di alluvioni, garantendo un’azione efficace e coerente su tutto il territorio. Le parole chiave, infatti, sulle quali devono poggiare i piani di gestione del rischio sono: prevenzione, protezione e preparazione. In questo, la partecipazione e il coinvolgimento della collettività risultano fondamentali. I soggetti portatori di interesse saranno chiamati a confrontarsi attivamente con i tecnici delle Autorità di bacino del fiume Adige e Alto Adriatico, i funzionari delle Regioni, delle Province Autonome e i funzionari delle rispettive strutture di Protezione civile. Il coinvolgimento ed il reciproco scambio di informazioni si svilupperanno attraverso le tre fasi di informazione, consultazione e partecipazione previste dalle “Misure in materia di informazione e consultazione pubblica” (art.66 comma 7 del D.lgs. 152/2006 e pubblicate nella Gu n.144 del 22 giugno 2012). Gli argomenti dell’incontro del 19 ottobre a Treviso riguarderanno in particolare il funzionamento delle attività e dei relativi strumenti di consultazione, l’inquadramento normativo e la pianificazione di settore. Il tutto verrà riproposto, con riferimento ai vari bacini idrografici, negli altri incontri distribuiti sul territorio del distretto e precisamente a Gorizia il 25 ottobre (Auditorium Regione Fvg), Udine il 6 novembre (Sala Pasolini Regione Fvg), Pordenone l’8 novembre (Auditorium Regione Fvg), Venezia il 13 novembre (Auditorium Provincia Venezia), Padova il 15 novembre (Sala convegni Provincia di Padova) e Verona il 19 novembre (Sala della Loggia Fra’ Giocondo della Provincia di Verona).  
   
   
GLI STATI GENERALI DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE EVENTO IN CALENDARIO IL 18 E 19 OTTOBRE A VILLA DEMIDOFF A PRATOLINO.  
 
Firenze, 17 ottobre 2012 - Fare il punto sull’educazione ambientale in provincia di Firenze, per capirne pregi e criticità, oltre che per disegnare un percorso didattico valido e attuale. L’appuntamento è fissato per il 18 e il 19 ottobre 2012 a Villa Demidoff di Pratolino e si rivolge prevalentemente a Zone Socio Sanitarie, Comuni, mondo scolastico, Cred, Università, Asl, associazioni ambientaliste e imprenditoria educativa. La Conferenza Provinciale sull’educazione ambientale (Ea), promossa dalla Provincia di Firenze con il sostegno di Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve e Regione, e con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana del Miur, torna dopo 5 anni per evidenziare punti forti ed aspetti problematici che permettano di definire insieme gli obiettivi di una strategia che lavori sulla qualità. Un momento di lavoro inteso anche come opportunità di documentazione, di conoscenza e di messa in circolo delle esperienze. “La Provincia di Firenze ha un’esperienza ormai quasi ventennale in questo settore - ha commentato l’Assessore all’Ambinete della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli - . Si tratta di un bagaglio di conoscenze prezioso, fatto di collaborazioni con scuole, associazioni, istituzioni, Università”. Grazie al Laboratorio Didattico Ambientale di Villa Demidoff migliaia di ragazzi hanno avuto modo di conoscere ed approfondire i temi della sostenibilità ambientale, insegnanti e studenti universitari futuri insegnanti hanno ricevuto una formazione specifica sulla didattica dell’ambiente, i detenuti di Solliccianino hanno potuto fruire dei corsi del Laboratorio grazie ai quali l’educazione ambientale è entrata in un percorso di reinserimento e responsabilizzazione nei confronti della collettività. “Partendo da questa base – continua Crescioli - oltre che dalla convinzione che la più importante azione di politica ambientale nasca dall’educazione, la Conferenza intende fare il punto sullo stato dell’educazione ambientale, delineandone le prospettive future e mandando un forte segnale di rilancio”. L’iniziativa ha già registrato oltre 180 iscrizioni. La conferenza avrà una parte espositiva dove si confronteranno soggetti del governo locale e nazionale, alla quale parteciperanno gli Assessori all’Ambiente ed all’Istruzione della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini e Stella Targetti, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Firenze e responsabile Anci regionale, Rosa Maria Di Giorgi, ma anche il Sottosegretario al Ministero Istruzione Marco Rossi Doria. I rappresentanti degli enti istituzionali, come l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, e alla Pubblica Istruzione, Giovanni Di Fede, si interfacceranno con i personaggi che contribuiscono alla storia dell’educazione ambientale per la loro esperienza - da Giampiero Maracchi a Edo Ronchi, ad esempio. Gruppi Di Lavoro - Una parte rilevante di questa due giorni è anche dedicata ai seminari, dove i partecipanti sono chiamati a farsi protagonisti attivi della discussione, per un approfondimento costruttivo. Saranno allestiti due gruppi di lavoro nei quali saranno affrontati temi cruciali all’educazione ambientale ed in cui è direttamente coinvolta l’azione e l’iniziativa della Provincia. Il primo è “Educazione ambientale e discipline: un contributo all´innovazione didattica”: un confronto in ambito scuola, terreno di intervento centrale e prioritario nelle strategia di Ea, per formulare domande sull’efficacia dell’azione educativa messa in campo finora e i risultati raggiunti. Il secondo gruppo è “Educazione Ambientale: costruzione di un modello condiviso a livello di zona” per realizzare un progetto educativo ambientale a livello locale che faccia centro sui territori (le 6 Zone Socio Sanitarie della provincia di Firenze) e veda il protagonismo propositivo ed organizzativo di Comuni e Scuole e la collaborazione e la sinergia con associazionismo e soggetti privati. ´´´ Una Conferenza “A Impatto Zero”´´´ - Un altro obiettivo significativo è quello di ridurre al minimo la sua impronta ecologica e lo fa agendo sul piano dei trasporti, su quello delle modalità di documentazione ed infine su quello della ristorazione. Per i trasporti si sollecita l’utilizzo del trasporto pubblico mettendo anche a disposizione un apposito bus navetta. La documentazione sarà fornita ai partecipanti attraverso una chiavetta usb in materiale riciclato contenente i principali elementi documentari della conferenza, ovviando così alla distribuzione del cartaceo. Per la ristorazione invece si ricorre all’ausilio della Scuola Alberghiera Saffi che fornirà i pasti, in utensili e stoviglie riciclabili o pluriuso. Scelte semplici, ma altamente simboliche. La partecipazione alla Conferenza, per una o entrambe le giornate, è gratuita ma è consigliata l´iscrizione, utilizzando il modulo disponibile sul sito della Provincia di Firenze:  www.Provincia.fi.it/ambiente    
   
   
ROMA, LE NOVITÀ IN MATERIA AMBIENTALE PER GLI ENTI LOCALI. GIORNATA SEMINARIALE A PALAZZO VALENTINI  
 
Roma, 17 ottobre 2012 – Oggi a partire dalle ore 10, presso la Sala “Peppino Impastato” di Palazzo Valentini, si terrà la giornata seminariale dal Titolo: “Le novità in materia ambientale per gli Enti Locali e le loro aziende dal 2011 agli ultimi decreti e alla normativa in cantiere” L’evento, patrocinato dalla Provincia di Roma, vedrà la partecipazione di numerosi, autorevoli, esperti in materia di diritto ambientale e politiche per la tutela del patrimonio naturale. Per la Provincia di Roma interverranno l’Assessore alle Politiche del Territorio e Tutela ambientale, Michele Civita ed il Direttore del Servizio di Polizia provinciale e Protezione Civile, Luca Odevaine. Durante l’incontro l´occasione verrà presentato il "Nuovo Manuale di diritto e gestione dell´ambiente" , a cura di Alberto Pierobon, edito da Maggioli.  
   
   
INAUGURATI I LAVORI DI INTERCONNESIONE DEI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI DI CAVRIGLIA, FIGLINE VALDARNO E SAN GIOVANNI VALDARNO  
 
Firenze, 17 ottobre 2012 - Publiacqua insieme ai Comuni di Figline, Cavriglia e San Giovanni Valdarno, il 15 ottobre ha presentato l’inizio dei lavori di potenziamento della rete idrica Casa Nuova – Restone – Porcellino. Un intervento in realtà iniziato lunedì 8 ottobre e già previsto nei piani di Publiacqua ma la cui realizzazione è stata anticipata rientrando tra le opere essenziali e urgenti individuate di concerto con Regione e Comuni per affrontare con sicurezza altri periodi di siccità ed evitare disagi nell´approvvigionamento idrico. Un intervento strategico e strutturale che consentirà di rafforzare notevolmente il nostro sistema acquedottistico grazie all’interconnessione degli acquedotti dei Comuni di Cavriglia, Figline Valdarno e San Giovanni Valdarno, e che va ad aggiungersi ad un altro lavoro già concluso che ha interconnesso i sistemi acquedottistici di San Giovanni Valdarno e Montevarchi. Alla presentazione dei lavori hanno partecipato Erasmo d’Angelis, presidente di Publiacqua, l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Figline Valdarno, Danilo Sbarriti, il vicesindaco del Comune di San Giovanni Valdarno, Damiano Bettoni, ed Antonio Fabrizi, in rappresentanza del Comune di Cavriglia. “Inauguriamo oggi un’opera strategica per i cittadini del Valdarno – ha detto il presidente D’angelis – Una delle più importanti e impegnative tra le tante messe in campo da Publiacqua e dai Sindaci del territorio per affrontare non solo la coda dell’emergenza idrica 2011-12, la peggiore e la più lunga del secolo, ma per garantire strutturalmente acqua di qualità ai rubinetti difendendoci molto meglio dagli effetti dei cambiamenti climatici in atto. Con questo lavoro, e con quello già completato che collega gli acquedotti dei Comuni di San Giovanni Valdarno e Montevarchi, rafforziamo e rendiamo ancora più sicuro il servizio idrico nel Valdarno e questo è sicuramente un risultato importante e strategico che avrà ricadute positive e ci consente di affrontare le prossime estati con maggiore tranquillità”. Di particolare rilievo l’intervento di Porcellino-est, che ha visto una proficua sinergia tra l’Amministrazione comunale di Figline, Publiacqua e un’azienda del territorio, la Bindi s.P.a., interessata per sua parte all’alimentazione all’interno del comparto. L’intervento permetterà di fornire finalmente acqua pubblica anche alle 12 famiglie e alle attività artigianali di quell’area, dando inoltre la possibilità anche ad altre famiglie di allacciarsi alla rete. “Questo intervento dimostra il vero ruolo del servizio pubblico ed è il risultato della buona collaborazione tra enti pubblici e aziende private – hanno commentato il sindaco di Figline, Riccardo Nocentini e l’assessore Danilo Sbarriti -, le famiglie e le aziende di Procellino-est avevano questo problema da molti anni ed averlo risolto ci dà grande soddisfazione”. Il lavoro I lavori, come detto, sono iniziati lunedì 8 ottobre e prevedono la posa di oltre 2 chilometri di nuova tubazione. Questo lavoro va ad integrare e potenziare l’intervento già realizzato nel 2011 con l’attivazione di una stazione di pompaggio in via Deledda nel territorio comunale di Figline Valdarno. Il termine dei lavori è previsto per il mese di dicembre. L’obbiettivo dell’intervento Il collegamento tra gli acquedotti di Cavriglia, Figline Valdarno e San Giovanni Valdarno consentirà un’ottimizzazione della distribuzione idrica ed una gestione della stessa maggiormente flessibile e tale da consentire una reattività maggiore e migliore del sistema alle eventuali carenze che si dovessero registrare sul territorio. I numeri dell’intervento Vengono posati 2,2 chilometri di tubazione di 200 mm di diametro che sostituiranno la preesistente tubazione di 90 mm. La quota di investimento a carico di Publiacqua è di circa 250.000 € a cui si aggiunge l’investimento a carico del soggetto privato. Già concluso il collegamento tra San Giovanni e Montevarchi Il lavoro di collegamento iniziato l’8 ottobre scorso va ad integrare ed a completare il collegamento già realizzato tra i Comuni di San Giovanni Valdarno e Montevarchi. In questo caso l’investimento è stato di circa 200 mila euro.  
   
   
PROGETTO WIZ: I COMUNI PILOTA PRESENTANO LA LORO ESPERIENZA A EMPOLI OBIETTIVO: INTEGRARE AL MEGLIO GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA  
 
Empoli, 17 ottobre 2012 - Wiz è il nome di un progetto dal valore di circa 2 milioni di euro, cofinanziato dal programma Life+ della Commissione Europea, ideato e condotto da Acque Spa, il gestore idrico del Basso Valdarno, e dai partner Autorità di Bacino del Fiume Arno, Ingegnerie Toscane Srl e Instituto Tecnológico de Galicia. Il progetto, avviato nel settembre 2010, terminerà nell´agosto 2013. La sua principale finalità è quella di integrare la protezione e la gestione sostenibile dell´acqua nei processi di pianificazione urbanistica e nelle decisioni di politica locale. Il prossimo 18 Ottobre a partire dalle ore 9 presso l´ex Convento degli Agostiniani in via dei Neri a Empoli si terrà un workshop del progetto intitolato "Cambiamenti climatici, disponibilità di acqua e pianificazione territoriale: la sostenibilità possibile". L´evento, rivolto ai rappresentanti delle amministrazioni locali del Basso Valdarno ma più in generale a tutti gli enti locali della Toscana ha l´obiettivo di fare il punto sull´evoluzione del progetto e di aprire Wiz al confronto tra tutti i soggetti potenzialmente interessati. In particolare verrà presentato uno dei principali risultati ottenuti da Wiz sino ad oggi, ovvero lo sviluppo della piattaforma web denominata Wiz4planners destinata ai pianificatori locali e realizzata grazie alla collaborazione tra i partner di progetto e dieci comuni-pilota (Altopascio, Bientina, Buggiano, Fucecchio, Monsummano Terme, Montespertoli, Montopoli Val d´Arno, Pisa, Ponsacco, Vicopisano) che hanno aderito all´iniziativa fin dalle prime fasi di definizione dei requisiti, concedendo i loro dati e rendendosi disponibili per incontri e suggerimenti. Negli ultimi mesi, il sistema è stato concretamente sperimentato, aggiornato e migliorato, trovando un punto d´incontro tra le esigenze dei comuni e quelle del gestore della risorsa rispetto al processo di pianificazione territoriale. L´attiva partecipazione dei Comuni e il forte interesse suscitato dall´iniziativa dimostrano una sostanziale comprensione degli effettivi vantaggi offerti dall´approccio Wiz. In questi giorni l´utilizzo sperimentale del sistema lascerà il posto alla fase esecutiva: i comuni-pilota, attraverso Wiz4planners, attiveranno procedure reali e illustreranno la loro esperienza alle altre amministrazioni locali che potranno così valutare la propria adesione al progetto. Il programma del workshop prevede il saluto dell´Assessore all´Ambiente del Comune di Empoli, Niccolò Balducci, e l´introduzione del vicepresidente di Acque Spa, Giancarlo Faenzi. Seguiranno gli interventi del Segretario Generale dell´Autorità di Bacino del Fiume Arno, Gaia Checcucci, e del responsabile del Settore Sviluppo di Acque Spa, Roberto Cecchini. Il capo-progetto Oberdan Cei (Ingegnerie Toscane) illustrerà gli avanzamenti di Wiz, i risultati raggiunti sino oggi e spiegherà il funzionamento di Wiz4planners. Quindi sarà la volta degli interventi dei rappresentanti dei comuni-pilota che presenteranno la loro esperienza. La giornata si chiuderà con il dibattito aperto a tutti i partecipanti.  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI A BAGNO A RIPOLI  
 
Firenze, 17 ottobre 2012 - E’ stato inaugurato il 15 ottobre dal sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini, dall’Assessore all’Ambiente Francesco Casini, dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, insieme al Presidente di Quadrifoglio, Giorgio Moretti e all’Ad Livio Giannotti, il nuovo centro di raccolta rifiuti nel comune di Bagno a Ripoli (Fi), ubicato in Via di Campigliano 59. Il nuovissimo centro di raccolta (Cdr) assolve alla fondamentale funzione di essere l’area destinata ad accogliere quei rifiuti, prodotti dalle utenze domestiche e da quelle non domestiche, che per caratteristiche o quantitativi non vanno inseriti nel circuito dei contenitori stradali o dei servizi domiciliari “porta a porta” con sacchi o bidoncini. E’ quindi una struttura di servizio pubblico, che garantisce ai cittadini di poter consegnare nella massima sicurezza quei particolari rifiuti di cui vogliono disfarsi, avendo garantita la disponibilità di accoglimento per il successivo avvio a recupero o smaltimento. Questo centro, il primo realizzato nella parte sud della piana cittadina, oltre ai cittadini ripolesi potrà essere utilizzato sia dagli utenti Quadrifoglio dei Quartieri n° 2 e n° 3 del comune di Firenze sia da quelli delle frazioni vicine del comune di Fiesole. L’amministrazione comunale ripolese ha conferito un’area a Quadrifoglio, che nel 2011 ha aperto il cantiere e da oggi la rende operativa, pronta all’uso dei cittadini. Il costo di realizzazione del nuovo centro di raccolta è di 700.000 euro comprensivi degli arredi, dotazioni hardware, cassoni a tenuta stagna, compattatori, vasche, presse. La nuova struttura è costituita da un centro di raccolta (con piazzali coperti per i materiali raccolti in maniera differenziata attraverso contenitori a tenuta stagna) e da un fabbricato con tetti dotati di pannelli fotovoltaici e pannelli solari; l’edificio e le strutture operative di accoglimento e stoccaggio dei materiali sono arricchite da composizioni artistiche di arte metropolitana. Il nuovo centro di raccolta di Bagno a Ripoli è stato realizzato e sarà gestito secondo quanto previsto dal D.m. Ambiente 8 aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni (differenza sostanziale con le stazioni ecologiche autorizzate dalla Provincia). L’ area dedicata al Cdr copre una superficie totale di 2280 mq di cui 75 mq coperti a fabbricato e 140 mq a tettoia : sono stati utilizzati 70 mq di profili in plastica riciclata post consumo (proveniente quindi dalla selezione del multimateriale raccolto anche a Bagno a Ripoli ) per delimitare il lato sud della struttura. Il centro sarà anche un punto di conferimento e avvio a riciclo dei materiali raccolti con i sistemi “porta a porta” attivi nelle vicinanze, garantendo così una reale ottimizzazione dei servizi domiciliari e una riduzione dei costi complessivi. “Il Centro di raccolta, realizzato da Quadrifoglio sul recupero di una proprietà comunale, è un´opera importantissima, un tassello di virtuosità in più nella politica ambientale della gestione dei rifiuti della Comunità di Bagno a Ripoli, che sta dando ottimi e crescenti risultati - hanno dichiarato Il Sindaco Luciano Bartolini e l´Assessore all´Ambiente Francesco Casini -. Si realizza un´opera di grande valenza ambientale: un´area di servizi in più per i cittadini ripolesi, dove si potranno conferire rifiuti domestici ingombranti in modo controllato, attivare progetti di recupero e riciclo, evitando così inquinamento, dispersione ed abbandoni di rifiuti a cielo aperto. Il tutto - è bene ribadirlo - mantenendo anche l´attuale servizio di ritiro gratuito direttamente a domicilio! Con l´apertura del centro di raccolta di Bagno a Ripoli, l´abbandono di rifiuti in aree aperte accanto ai cassonetti sarà ancora più illogico e senza scusanti, e ci attiveremo con sanzioni ancora più severe!" “Questo centro di raccolta” - ha precisato Giorgio Moretti, presidente di Quadrifoglio – “è un impegno preso con l’Amministrazione comunale ripolese che abbiamo voluto realizzare nel minor tempo possibile. E’ il nostro settimo centro di raccolta operativo, ma ha una valenza enorme essendo il primo che Quadrifoglio rende disponibile agli utenti del quadrante sud della piana fiorentina. Questo centro, nato per essere utilizzato dai ripolesi, in attesa che altre strutture analoghe siano realizzate nei comuni confinanti potrà ricevere anche i materiali degli utenti fiorentini residenti nei Quartieri 2 e 3 e dei residenti di alcune frazioni del comune di Fiesole. Per tutti loro avere il luogo dove poter consegnare quei rifiuti che non vanno inseriti nei contenitori stradali, nei sacchi del “porta a porta” o ancor peggio abbandonati dove capita, soddisfa una necessità e migliora la qualità dell’ambiente, mentre a noi permette di dedicare più risorse e uomini ai servizi giornalieri di raccolta e spazzamento. Questo centro riceverà infatti anche i materiali provenienti dai servizi “porta a porta” attivi in zona, che saranno poi inviati direttamente agli impianti di selezione e riciclo senza ulteriori tappe, con un notevole risparmio di costi.” Le Modalita’ Di Utilizzo Del Nuovo Centro Di Raccolta - Chi - Al nuovo Cdr possono portare i rifiuti tutte le utenze domestiche ubicate in uno dei 12 comuni serviti da Quadrifoglio e quindi anche chi lavora in zona ma risiede altrove e le utenze non domestiche (industrie, commercio, artigiani, servizi) anch’esse ubicate in uno dei 12 comuni serviti. Che Cosa - le utenze domestiche possono conferire tutti i rifiuti presenti nell’elenco allegato (presente anche all’ esterno dell’ ingresso Cdr) ; le utenze non domestiche invece possono conferire solo rifiuti assimilati agli urbani e nello specifico imballaggi in cartone, plastica, legno, metallo, vetro, tutti puliti ed accuratamente separati. Come Portare I Rifiuti - le utenze domestiche non hanno particolari limitazioni perché possono conferire i rifiuti al Cdr sia utilizzando mezzi propri (auto o furgoni di proprietà), a noleggio o eventualmente utilizzando mezzi di ditte di traslochi o di rivenditori di mobili (accompagnando sempre comunque i rifiuti). Le utenze non domestiche invece devono utilizzare mezzi di proprietà dell’azienda (e non di terzi) e possono conferire i rifiuti senza iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali e senza formulario di identificazione del rifiuto. Cosa Fare Arrivati Al Cdr: per incrementare al massimo i flussi di materiali avviabili al riciclaggio, i rifiuti devono essere conferiti dagli utenti in maniera separata secondo frazioni merceologiche omogenee, quindi devono essere pesati per ogni singola frazione e conferiti direttamente dall’ utente all’interno delle attrezzature messe a disposizione nel Cdr, facilmente individuabili (cassoni, compattatori, bidoncini, vasche, bidoni, ceste, etc.)./.. 3) Le Attrezzature Disponibili: l’utente potrà facilmente individuare, anche con l’aiuto del personale del Cdr, il tipo di contenitore per la frazione omogenea che ha selezionato, avendo a disposizione n. 7 cassoni scarrabili da 25 mc, n. 4 presse scarrabili da 20 mc, n. 2 vasche/benne da 10 mc, n. 12 di contenitori di varie dimensioni per rifiuti pericolosi, n. 2 di fusti da 250 litri per oli esausti, n. 3 cargo pallet da 1 mc per batterie e pile esauste, n 10 contenitori da 2 mc per i Raee. Complessivamente si tratta di circa 30 mc di volume a disposizione degli utenti. Perche’ – Oltre a garantire un corretto flusso e avvio al riciclo o smaltimento di tutti quei rifiuti non inseribili nei cassonetti e nelle campane stradali e diminuire quindi il grave fenomeno degli abbandoni, con la disponibilità del Cdr possono essere allargati e/o implementati i servizi “porta a porta” sia con sacchi sia con bidoncini di prossimità, massimizzando i flussi differenziati ma riducendone i costi complessivi. Quando – Il Cdr osserverà un orario di apertura che permette di garantire il conferimento giornaliero alle utenze anche in orari precedenti l’avvio delle attività o dopo la conclusione dell’attività lavorativa: sarà perciò aperto dal lunedì al sabato (compreso) dalle ore 07.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.30. Il numero telefonico dell’Ecostazione di Bagno a Ripoli, in via di Campigliano 59, è 055-7339621, mentre il fax è 055-7339620.  
   
   
RIFIUTI. PUGLIA:TEMPORANEO CONFERIMENTO PER EX ATO BA5 A TRANI"  
 
 Bari, 17 ottobre 2012 - “Su delega del Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti, Nichi Vendola, ho firmato ieri l´ordinanza per il provvisorio conferimento presso la discarica di Trani a seguito del sequestro della discarica di servizio e soccorso di Conversano ad opera della magistratura di Bari. Abbiamo previsto un periodo di 10 giorni che, ci auguriamo, potrebbe essere sufficiente ad ottenere il dissequestro della discarica o almeno la facoltà d´uso una volta effettuati gli accertamenti richiesti dall´autorità giudiziaria”. A dichiararlo è l´Assessore Regionale alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro.(...) “Ho avuto modo di sentire il sindaco di Trani per preannunciargli la decisione che stavamo assumendo e per chiarirgli il carattere temporale ristretto del provvedimento. Ho anche chiarito che la decisione è dettata da una impellenza, determinata da provvedimenti della magistratura, cui la Regione doveva dare una risposta in termini di prosecuzione del servizio. Il principio di solidarietà cui ci siamo ispirati e a cui la stessa Conversano aveva soggiaciuto in passato – prosegue Nicastro - ha determinato in Trani la scelta sulla base di valutazioni tecniche in termini di tonnellaggi da conferire e di volumetrie a disposizione nei siti”. “Abbiamo operato quindi in virtù della necessità di assicurare senza soluzione di continuità le attività di smaltimento del rifiuto biostabilizzato non recuperabile prodotto nell´impianto pubblico di Conversano, presso il quale sono conferiti i rifiuti urbani indifferenziati prodotti dai ventuno comuni appartenenti all´ex Ato Ba5 – conclude l´Assessore – sulla base di valutazioni tecniche effettuate anche da Arpa Puglia, prima di sottoscrivere l´ordinanza. Auspico che gli accertamenti si svolgano con la massima serenità ma anche con tutta la celerità possibile in modo da poter venire a capo della vicenda quanto prima”.