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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2008
BRUXELLES AGROALIMENTARE: LA "VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE" MODERNIZZA LA PAC E RENDE GLI AGRICOLTORI PIÙ LIBERI PER SODDISFARE LA DOMANDA IN CRESCITA  
 
 La Commissione europea ha proposto il 20 maggio di ammodernare, semplificare e snellire ulteriormente la politica agricola comune, liberando gli agricoltori dalle rimanenti pastoie affinché possano soddisfare la crescente domanda di prodotti alimentari. La cosiddetta "valutazione dello stato di salute della Pac" spezzerà ancor più il legame tra pagamenti diretti e produzione, consentendo agli agricoltori di rispondere ai segnali del mercato con la massima libertà. Le proposte prevedono, tra tutta una serie di misure, l´abolizione della messa a riposo dei seminativi, il graduale aumento delle quote latte fino alla loro scomparsa nel 2015 e un´attenuazione dell´intervento sui mercati. Grazie a questi cambiamenti, gli agricoltori, ormai liberi da inutili restrizioni, potranno massimizzare il loro potenziale di produzione. La Commissione propone anche di aumentare la modulazione, ossia il meccanismo per il quale vengono decurtati i pagamenti diretti agli agricoltori e il denaro così risparmiato è versato al Fondo per lo sviluppo rurale. Questo trasferimento di fondi consentirà di affrontare meglio le nuove sfide e opportunità con cui deve fare i conti l´agricoltura europea, dai cambiamenti climatici a una migliore gestione delle risorse idriche e alla protezione della biodiversità. "La valutazione dello stato di salute non è altro che un modo per affrancare gli agricoltori affinché possano soddisfare la domanda in aumento e rispondere rapidamente alle sollecitazioni del mercato", ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissaria per l´Agricoltura e lo Sviluppo rurale. "Si prefigge anche di semplificare, snellire e modernizzare la Pac, offrendo ai nostri agricoltori gli strumenti adatti per gestire le nuove sfide cui devono far fronte, come i cambiamenti climatici. " Abolizione della messa a riposo: la Commissione propone di abolire l´obbligo per gli agricoltori di lasciare incolto il 10% dei seminativi. In questo modo essi potranno massimizzare il loro potenziale di produzione. Estinzione graduale delle quote latte: le quote latte sono destinate ad estinguersi nel 2015. Per favorire una "uscita morbida", la Commissione propone cinque maggiorazioni annuali delle quote nella misura dell´1% tra il 2009/10 e il 2013/14. Disaccoppiamento degli aiuti: la riforma della Pac aveva "disaccoppiato" gli aiuti diretti corrisposti agli agricoltori, cioè i pagamenti non erano più vincolati alla produzione di un particolare prodotto. Nondimeno, alcuni Stati membri avevano scelto di mantenere una parte dei pagamenti "accoppiati" (cioè vincolati alla produzione). Ora la Commissione propone di abolire i rimanenti aiuti accoppiati e di integrarli nel regime di pagamento unico (Rpu), ad eccezione dei premi per le vacche nutrici, le pecore e le capre, per i quali gli Stati membri possono mantenere gli attuali livelli di aiuto accoppiato. Abbandono del modello storico: in alcuni Stati membri gli agricoltori percepiscono aiuti calcolati in funzione dell´importo ricevuto durante un periodo di riferimento, mentre in altri i pagamenti sono calcolati su base regionale e per ettaro. Con l´andare del tempo, il modello storico diventa sempre più difficile da giustificare, per cui la Commissione propone di autorizzare gli Stati membri a forfettizzare i regimi di aiuti. Proroga dell´Rpus: dieci dei dodici nuovi Stati membri dell´Ue applicano il regime semplificato di pagamento unico per superficie (Rpus). Quest´ultimo dovrebbe cessare nel 2010, ma la Commissione propone di prorogarlo fino al 2013. Condizionalità: l´erogazione di aiuti agli agricoltori è condizionata al rispetto di determinati vincoli ambientali, di benessere animale e di qualità alimentare. Gli agricoltori che non rispettano tali norme si vedono tagliare gli aiuti. Questo sistema, noto come "condizionalità", sarà semplificato, ritirandone gli obblighi che non sono pertinenti o che ricadono sotto la normale responsabilità dell´agricoltore. Saranno aggiunti nuovi requisiti per salvaguardare i benefici ambientali del regime della messa a riposo e per migliorare la gestione idrica. Sostegno ai settori con problemi specifici: attualmente gli Stati membri possono trattenere, per settore, il 10% dei massimali di bilancio nazionali applicabili ai pagamenti diretti, da destinare a misure ambientali o al miglioramento della qualità e della commercializzazione dei prodotti del settore in questione. La Commissione intende rendere questo strumento più flessibile: il denaro non dovrà più essere speso necessariamente nello stesso settore, ma potrà servire ad aiutare i produttori di latte, carni bovine o carni ovine e caprine in regioni svantaggiate, oppure a sovvenzionare misure di gestione dei rischi quali polizze di assicurazione contro le calamità naturali e fondi comuni di investimento per le epizoozie; il regime diventerebbe accessibile anche ai paesi che applicano l´Rpus. Storno di fondi dagli aiuti diretti allo sviluppo rurale: attualmente, tutti gli agricoltori che ricevono più di 5 000 euro l´anno di aiuti diretti si vedono detrarre il 5%, quota che viene devoluta al bilancio dello sviluppo rurale. La Commissione propone di aumentare questa percentuale al 13% entro il 2012. Le grandi aziende agricole subirebbero ulteriori tagli (un 3% in più per i beneficiari di aiuti eccedenti un totale annuo di 100 000 euro, 6% per oltre 200 000 euro e 9% per oltre 300 000 euro). I fondi così ottenuti potranno essere utilizzati dagli Stati membri a sostegno di programmi in materia di cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche e biodiversità. Meccanismi d´intervento: le misure di contenimento dell´offerta non debbono frenare la capacità degli agricoltori di rispondere ai segnali del mercato. La Commissione propone di abolire l´intervento per il frumento duro, il riso e le carni suine, di azzerarlo per i cereali da foraggio e di assoggettarlo ad una procedura di gara per il frumento panificabile, il burro e il latte scremato in polvere. Limiti ai pagamenti: gli Stati membri dovrebbero applicare una soglia minima di pagamento di 250 euro per azienda o una superficie minima di 1 ettaro, o entrambe. Altre misure: una serie di regimi di sostegno minori saranno disaccoppiati e trasferiti all´Rpu, con effetto immediato per canapa, foraggi essiccati, colture proteiche e frutta a guscio, e al termine di un periodo transitorio per riso, patate da fecola e fibre lunghe di lino. La Commissione propone altresì l´abolizione del premio alle colture energetiche. Http://ec. Europa. Eu/agriculture/healthcheck/index_fr. Htm .  
   
   
LA BIODIVERSITÀ AGRICOLA: INDISPENSABILE PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’UOMO GRAN PARTE DELLE VARIETÀ VEGETALI E ANIMALI DI CUI CI NUTRIAMO STANNO SCOMPARENDO: UN DANNO PER LA NOSTRA CULTURA E LA NOSTRA SALUTE.  
 
Nel 20° secolo, circa il 75 per cento delle varietà vegetali pre-esistenti è andato perduto. Attualmente, tre quarti dell’alimentazione mondiale sono sostenuti da appena 12 specie vegetali e cinque animali. Un terzo circa delle specie viventi sono a rischio estinzione. Delle 7. 100 varietà di mela che crescevano negli Usa nell’800, 6. 800 non si trovano più. Sono scomparsi anche il 95 per cento delle 500 varietà di fagioli e l’81% dei più di 400 tipi di pomodoro un tempo esistenti. Sono soltanto alcuni dei dati che verranno dibattuti giovedì 22 maggio presso il Teatro Eliseo di Roma, alle 18,30, nell’ambito della presentazione della campagna “Diversità per la vita”, nata dalla collaborazione tra Bioversity International e l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isa-cnr), con l’obiettivo di sottolineare il valore della biodiversità agricola per la sopravvivenza e il benessere dell’umanità. La campagna globale, che sarà presentata in altri paesi quali Kenya, Malesia e Uzbekistan, si concluderà nel 2010, designato quale Anno Internazionale della Biodiversità. L’evento di presentazione si terrà il 22 maggio, Giornata Internazionale della Biodiversità quest’anno dedicata al rapporto tra biodiversità e agricoltura, e sarà moderato dalla giornalista radio-televisiva Emanuela Falcetti. Farà seguito un concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio. “La cultura dipende dall’agricoltura”, afferma Emile Frison, Direttore Generale di Bioversity International, “perché è grazie ad essa che l’uomo ha potuto dedicarsi all’arte, alla filosofia, alla scienza e tutte le altre attività che siamo abituati a concepire quali parte della nostra civiltà. Non dobbiamo, però, dimenticare che l’agricoltura dipende dalla biodiversità”. Al tema dell’“agri… cultura’, cioè della stretta interconnessione tra colture e culture, tra cultura, diversità e agricoltura, dedicherà la sua relazione il prof. Giovanni Aliotta dell’Isa-cnr e docente della Seconda Università di Napoli a Caserta. "Dalla biodiversità dipende anche la nostra salute", aggiunge Antonio Malorni, direttore l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr, "perchè la regola aurea per stare bene è mangiare poco ma il più variato possibile". E Aldo Masullo, professore emerito dell´Università di Napoli Federico Ii, sottolinea: "Educare le coscienze al rispetto della biodiversità significa non solo difendere la ricchezza della multiforme invenzione evolutiva, ma contrastare il crescente impoverimento della cultura". La biodiversità agricola è costituita da diversi ecosistemi, piante, animali e microbi, che sostengono la vita umana garantendo cibo, fibre, materiali da costruzione e molto altro ancora. La diversità delle piante e degli animali è il risultato di un lungo processo di selezione e di sviluppo da sempre portato avanti dagli agricoltori e, più recentemente, anche dai selezionatori scientifici ed è la base sulla quale poggiano i progressi compiuti nel campo delle attività agricole e zootecniche. “Non è solo una questione di selezione, anche se è un elemento molto importante”, prosegue il dg di Bioversity, la maggiore organizzazione mondiale dedicata alla biodiversità agricola e uno dei centri del Consultative Group on International Agricultural Research. “La biodiversità agricola significa anche un migliore regime alimentare ed un più alto livello di salute; potenzia la sostenibilità dei raccolti e riduce i rischi di insuccessi; offre concrete possibilità di reddito ed è particolarmente preziosa per le persone più povere, che vivono nei territori più estremi. La biodiversità agricola conferisce una maggiore sostenibilità ai sistemi agricoli, senza considerare che nel medio termine avrà un ruolo fondamentale per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Ognuno di questi punti è molto importante”. Alla Tavola Rotonda parteciperanno il prof. Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei Xl; lo scrittore Beppe Bigazzi. L´evento si svolge sotto l´alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con la collaborazione e il contributo, tra gli altri, di: Ecoagriculture Partners, International Fund for Agricultural Development (Ifad), Istituto Agronomica per l’Oltremare (Iao). .  
   
   
GENOMA DI UN FUNGO APRE LA STRADA ALLA PROSSIMA GENERAZIONE DI BIOCARBURANTI  
 
Bruxelles -  Un team di ricercatori provenienti da Francia e Stati Uniti hanno completato il sequenziamento dell´intero genoma del Trichoderma reesei, un fungo conosciuto per la sua capacità di scomporre e convertire biomassa vegetale in zuccheri semplici. Si prevede che il lavoro, in parte finanziato dall´Ue, possa aprire nuove e più efficaci strade per la produzione di biocarburanti attraverso l´uso di piante non commestibili. Il Trichoderma reesei contiene molti enzimi cellulase che possiedono potenti capacità catalitiche per scomporre le piante. Il fungo fu scoperto per la prima volta nel sud del Pacifico durante la Seconda guerra mondiale, dove provocò il caos consumando le uniformi e le tende in tela dei soldati statunitensi stanziati in quelle zone. Per saperne di più su questi incredibili enzimi, i ricercatori hanno confrontato il genoma del fungo con altri 13 genomi fungini. Con loro grande sorpresa hanno scoperto che il T. Reesei possiede un numero notevolmente inferiore di geni che codificano le sue cellulase, molto meno degli altri funghi capaci di scomporre la parete cellulare delle piante. "Conosciamo la reputazione del T. Reesei di essere un produttore di grandi quantità di enzimi degradanti, tuttavia siamo rimasti sorpresi dal ridotto numero di tipi di enzimi che esso produce e questo ci suggerisce che il suo sistema di secrezione delle proteine sia incredibilmente efficiente," ha detto Diego Martinez, autore principale dello studio e ricercatore presso l´Università del New Mexico. I ricercatori si sono in seguito interessati alla complessità delle componenti del pathway secretorio del T. Reesei. "Anche se sembra essere cambiato molto poco nel meccanismo secretorio da quando si è allontanato da un antenato comune con il lievito," ha detto il dott. Martinez. "Ci sono alcune interessanti differenze nel modo in cui il T. Reesei trasforma alcuni legami proteici importanti per la produzione di cellulase. " Nella loro analisi comparativa del T. Reesei con altri funghi, il team ha osservato il raggruppamento di geni enzimatici attivi ai carboidrati che suggerisce un ruolo biologico specifico: la degradazione dei polisaccaridi. "Anche se i tessuti vegetali probabilmente non sono la principale fonte di nutrienti per il T. Reesei, con la scoperta di cellulosa ed emicellulosa sembra che l´organizzazione di questi geni preposti alla degradazione possa essere la chiave di una risposta rapida," ha spiegato il dott. Martinez. I ricercatori ritengono che il fungo possa diventare l´organismo scelto per la produzione di biocarburanti di seconda generazione. Poiché i biocarburanti di prima generazione sono ottenuti da molte delle coltivazioni di alimenti di base nel mondo, è in corso la gara per sviluppare carburanti di seconda generazione che non interferiscono con la catena alimentare e che usano gli scarti agricoli come la paglia, la segatura e i tutoli. "La capacità di secernere grandi quantità di enzimi extracellulari, la disponibilità di strumenti genetici e la semplice ed economica fermentazione che caratterizzano il T. Reesei, lo rendono un candidato ideale per produrre enzimi utili per la conversione di materie prime per la biomassa come le stoppie del grano, la paglia dei cereali e il panico verga per produrre etanolo e sostanze chimiche attualmente derivate da fonti non rinnovabili," hanno scritto gli autori dello studio. Prima che questi enzimi possano essere prodotti a livelli economicamente accettabili, sarà necessario possedere una maggiore comprensione delle dinamiche di crescita delle cellule e di produzione dell´enzima. "Si stanno già sviluppando modelli matematici e cinetici per ottimizzare questi processi, e poter disporre di un sequenza completa del genoma fornirà un progetto per migliorare i modelli e per consentire strategie di miglioramento del ceppo per creare miscele enzimatiche superiori da un singolo ceppo altamente produttivo," dicono i ricercatori. Le conclusioni dello studio sono pubblicate nell´ultima edizione di Nature biotechnology. Il supporto Ue per questa ricerca è venuto dal finanziamento del progetto Fungwall. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cnrs. Fr/index. Html http://www. Nature. Com http://www. Fungwall. Org/ .  
   
   
SANITÀ AUTORIZZAZIONI E ADEMPIMENTI PIÙ SNELLI AIUTANO LE IMPRESE E LE PRODUZIONI LOCALI LA SANITÀ TOSCANA SEMPLIFICA: SI COMINCIA DAGLI ALIMENTI MENO BUROCRAZIA PER AZIENDE E PICCOLI PRODUTTORI  
 
Firenze - Chi ha intenzione di aprire un bar, un ristorante, una macelleria, un punto di vendita diretta di prodotti alimentari o chi vuole creare una azienda agricola potrà d’ora in poi farlo immediatamente inviando al comune solo una Dichiarazione di inizio attività. Niente più 30 giorni di attesa. Basterà una semplice comunicazione anche per quegli imprenditori che intendono effettuare modifiche strutturali o impiantistiche, variare la titolarità o la ragione sociale della loro impresa alimentare riconosciuta, ad esempio quelle che provvedono alla lavorazione di pesce, carne, selvaggina, latte e uova. Complessivamente più di 35. 000 delle imprese esistenti in questi settori potranno usufruire se necessario di queste semplificazioni amministrative, oltre naturalmente alle attività ai nastri di partenza. Con una delibera che la giunta regionale ha licenziato nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, vengono modificati alcuni articoli e commi del decreto n. 40 che attua un regolamento europeo in materia di igiene dei prodotti alimentari e degli alimenti di origine animale. A questa prima delibera seguiranno rapidamente decisioni analoghe per altri settori industriali di grande rilievo in Toscana, come le concerie, per arrivare infine al servizio sanitari alla persona, con semplificazioni a cui si sta lavorando nel campo della fornitura di protesi e di ausili. “Il nostro scopo – spiega l’assessore Rossi – è quello di migliorare i servizi, eliminando almeno in parte il peso burocratico che impaccia spesso in maniera intollerabile le imprese, ostacolandone la nascita, l’attività e lo sviluppo. Nel settore delle produzioni alimentari, che è quello da cui siamo partiti, intendiamo mantenere ed elevare gli standard di sicurezza con controlli puntuali ma anche dare più fiducia ai produttori, valorizzare le produzioni locali e “accompagnare” il sistema agricolo nella migliore applicazione dei regolamenti comunitari in tema di sicurezza alimentare”. Alle semplificazioni citate all’inizio se ne aggiungono altre. I piccoli produttori del ramo zootecnico, come ad esempio i caseifici, potranno commercializzare i loro prodotti non più solo nell’ambito del loro comune e dei comuni contermini, ma in tutta la provincia e nelle province contermini, ampliando così il raggio di vendita. I piccoli produttori di conigli e pollame potranno commercializzare, con notevoli semplificazioni amministrative, non più fino a 500 ma fino a 10. 000 capi l’anno. Nel corso di una riunione che l’assessore Enrico Rossi ha tenuto nei giorni scorsi con i vertici delle tre organizzazioni del settore agricolo, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, è stato condiviso un percorso per dare altre risposte a richieste di snellimento avanzate dagli stessi produttori. Lo strumento telematico sarà sufficiente per alcuni adempimenti che oggi devono essere accompagnati anche da un carico cartaceo, ad esempio le dichiarazioni di produzione ai fini della tracciabilità degli alimenti. Verranno messe a punto secondo un preciso cronoprogramma linee guida per semplificare gli adempimenti e omogeneizzare i controlli relativi alle produzioni di miele, latte, carni e vegetali. Tutto il percorso sarà affiancato da circolari di chiarimento e da attività formative. .  
   
   
TAVOLA ROTONDA PER PRESENTAZIONE VOLUME DI GUIDO SPERA  
 
Sarà il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro, per anni impegnato nel massimo ente regionale in qualità di assessore all’agricoltura, ad aprire i lavori della tavola rotonda per la presentazione del volume “Storia ed evoluzione di una azienda agricola in Lucania”. Libro che porta la firma di Guido Spera, grande esperto e cultore della materia. La presentazione, presieduta da Raffaele Giura Lonngo, presidente Deputazione Storia Patria per la Lucania, avrà luogo sabato 24 maggio alle ore 18. 00 nella sala conferenza dell’Annunziata, alla presenza di numerosi e importanti ospiti. Dopo il saluto dell’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio, del direttore del Centro di Documentazione di Tricarico Gregorio Angelino e del sindaco di Tricarico Raffello Marsilio, l’onorevole Giampaolo D’andrea, Università della Basilicata, presenterà il lavoro. Al dibattito, coordinato dal giornalista Filippo Radogna, prenderanno parte Franca Assante, Università di Napoli, Alfonso Pontrandolfi, presidente “Centro Levi” – Matera, Enzo Spera, Università del Molise, lo studioso Luigi Verdone e Antonio Giampietro,il presidente Centro Studi di Storia delle Tradizioni Popolari di Puglia, Basilicata e Campania. La presentazione del volume sarà affiancata dalle Mostre fotografiche allestite presso la Biblioteca provinciale “T. Stigliani”, dal titolo: “Silvio Turati e Calle di Tricarico e “1955-2005. Cinquant’anni dalla nascita della alleanza dei contadini. Una storia fotografica”. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 7 al 20 giugno, dalle ore 9. 00 alle ore 18. 00. .  
   
   
VALSOIA S.P.A GESTIONE AL 31 MARZO 2008 RICAVI DI VENDITA: € 12,101 MLN (€ 12,183 MLN AL 31 MARZO 2007) UTILE NETTO: € 0,142 MLN (€ 0,319 MLN AL 31 MARZO 2007)  
 
Bologna – Valsoia S. P. A. , ha approvato 12 maggio il rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. Si riepiloga di seguito la sintesi dei risultati economici.
Descrizione 31. 03. 2008 31. 03. 2007 Variazione
Euro % Euro % Euro %
Ricavi di vendita 12. 101 100,0 12. 183 100,0 (82) (0,7)
Valore della produzione 13. 204 109,1 13. 354 109,6 (150) (1,1)
Risultato operativo lordo (Ebitda) 782 6,5 1. 075 8,8 (293) (27,3)
Risultato operativo netto (Ebit) 276 2,2 603 4,9 (327) (54,2)
Risultato ante imposte (Ebi) 299 2,5 605 5,0 (306) (50,7)
Utile netto 142 1,2 319 2,6 (177) (55,5)
I ricavi di vendita del primo trimestre 2008 risultano complessivamente stabili rispetto allo stesso periodo del l’esercizio precedente. I costi di gestione sono stati caratterizzati da un elevato livello dei prezzi unitari di acquisto delle materie prime. In particolare il prezzo di mercato dei semi di soia (dati in Euro: fonte Camera di Commercio Milano) hanno registrato rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente un incremento superiore al 65%. Risultano in crescita anche gli altri oneri gestionali, tra i quali segnaliamo l’incremento dei costi di trasporto in funzione dell’elevato costo dei carburanti, che hanno contribuito alla riduzione del risultato operativo. Eventi successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione Nel mese di aprile sono state introdotte sul mercato nuove referenze di Dessert vegetali e di Gelati. Si segnala inoltre che, nelle settimane successive alla chiusura del periodo, si è registrato un miglioramento del trend di vendita rispetto al trimestre stesso. Attualmente si può ipotizzare che tale trend possa consolidarsi anche per i restanti periodi dell’anno in corso. Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente della Valsoia, ha così dichiarato “In un primo trimestre contrassegnato dal rallentamento dei consumi e dall’aumento delle materie prime, il fatturato di Valsoia risulta complessivamente stabile. In virtù della forza della marca, sostenuta da importanti investimenti in comunicazione, e del costante interesse del consumatore per l’alimentazione salutistica, prevediamo, per il 2008, dei ricavi di vendita superiori rispetto all’esercizio precedente” .
 
   
   
AUTOGRILL: CONCLUSA CON SUCCESSO LA SINDACAZIONE DELLA LINEA DI CREDITO DA 1MLD€ SOTTOSCRIZIONE: +78% DELL’AMMONTARE DESTINATO ALLA SINDACAZIONE  
 
Milano – Autogrill S. P. A. Ha reso noto il 19 maggio che Bnp Paribas S. A. (“Bnpp”), Intesa Sanpaolo S. P. A. , The Royal Bank of Scotland plc (“Rbs”) e Unicredit Group, in qualità di Initial Mandated Lead Arrangers e Bookrunners, hanno concluso con successo la sindacazione della linea di credito del valore di 1mld€ finalizzata alle acquisizioni del 49,95% di Aldeasa S. A. Detenuto da Altadis S. A. E del 100% di World Duty Free Europe Limited detenuto da Baa, comunicate lo scorso 10 marzo. La linea di credito, sottoscritta il 19 marzo 2008, è stata interamente sottoscritta da Bnpp (Documentation Agent), Intesa Sanpaolo (Facility Agent), Rbs e Unicredit Group. In una fase successiva hanno partecipato anche Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S. A. , Ing Bank N. V. Milan Branch e Natixis S. A. Milan Branch, in qualità di Mandated Lead Arrangers e Sub-underwriters. Il finanziamento è stato articolato in due term loan per complessivi 875m€ - con scadenza iniziale marzo 2013, prolungabile per 1 o 2 anni - e una linea di credito revolving da 125m€ - con scadenza marzo 2013. La sindacazione ha ricevuto un forte consenso dal mercato e si è chiusa con una sottoscrizione del 78% superiore all’ammontare destinato alla sindacazione ovvero del 23% in più rispetto all’ammontare totalmente sottoscritto. I partecipanti alla sindacazione, banche di relazione e nuove controparti di Autogrill, sono istituti bancari nazionali e internazionali. .  
   
   
SOTTOSCRITTO DA CARRARO INTERNATIONAL S.A. UN CONTRATTO DI FINANZIAMENTO A MEDIO-LUNGO TERMINE DI 150 MILIONI DI EURO  
 
Il Gruppo Carraro, ha sottoscritto 15 maggioun contratto di finanziamento a 7 anni per un ammontare massimo di 150 milioni di Euro. In dettaglio, il contratto di finanziamento, concluso da Carraro International S. A. , holding finanziaria del Gruppo Carraro con sede in Lussemburgo, è stato siglato con un pool di primari istituti di credito, ovvero: Unicredit Corporate Banking Spa (in qualità di capofila), Banca Antonveneta Spa, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Spa - Gruppo San Paolo Imi e Banca Popolare Friuladria - Gruppo Crédit Agricole. In tale operazione le parti sono state assistite dalla sede di Londra dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo. Il finanziamento ha lo scopo di supportare le strategie di crescita ed internazionalizzazione del Gruppo in coerenza con gli obiettivi del Piano triennale 2008-2010, che prevedono un totale di 170 milioni di Euro di investimenti, principalmente rivolti al rafforzamento della capacità produttiva, al consolidamento del processo di internazionalizzazione ed a nuovi progetti di Ricerca e Sviluppo. “In un momento di crescita così importante per il nostro Gruppo si conferma solido il rapporto di collaborazione con il sistema finanziario che si dimostra ancora una volta partner nel percorso di espansione delle nostre attività. – ha dichiarato Enrico Gomiero, Chief Financial Officer del Gruppo Carraro – La condivisione di prospettive ed obiettivi con gli Istituti di credito è parte integrante della cultura del Gruppo ed elemento fondamentale per la realizzazione dei nostri piani di sviluppo”. .  
   
   
GRUPPO CARRARO: APPROVATI DAL CDA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008. FATTURATO CONSOLIDATO A 237,47 MILIONI DI EURO (188,86 NEL IQ 2007)  
 
 Campodarsego (Padova) – Il Consiglio di Amministrazione di Carraro S. P. A. , attivo nei sistemi per la trasmissione di potenza, presieduto da Mario Carraro, ha approvato il 14 maggio i risultati del Gruppo del primo trimestre 2008. Fatturato consolidato e andamento dei mercati di riferimento - Il fatturato consolidato del Gruppo ha raggiunto nel primo trimestre 2008 237,47 milioni di Euro, in crescita del 25,7% rispetto ai 188,86 milioni di Euro del Iq 2007. In dettaglio, i primi tre mesi del 2008 confermano il trend di crescita avviatosi nella seconda parte del precedente esercizio. I principali mercati di riferimento, agricolo e movimento terra, hanno mantenuto forte la domanda in particolare nelle regioni dell’Europa orientale e nell’area asiatica. Volumi al rialzo inoltre per inverter e controlli elettronici (Elettronica Santerno) - destinati principalmente al settore fotovoltaico - nonché per ingranaggeria (Gear World) in ogni mercato di applicazione. Ebitda ed Ebit e trend atteso della redditività - L’ebitda nel trimestre raggiunge 18,9 milioni di Euro, in crescita del 14,4% rispetto ai 16,6 milioni di Euro registrati nel Iq 2007. L’ebit nel trimestre è pari a 10,7 milioni di Euro, con un incremento dell’1,9% rispetto ai 10,5 milioni di Euro raggiunti nel primo trimestre 2007. In linea con le previsioni i margini, che evidenziano una lieve flessione in termini percentuali, risultano in crescita in termini assoluti. Tale andamento si spiega dal raffronto tra un trend 2007 in forte ascesa per i primi mesi dell’anno - e poi più riflessivo - comparato ad un percorso 2008 che è caratterizzato da un progressivo miglioramento nel corso dell’esercizio sia a livello di volumi che di redditività. In tale contesto si sono ancora manifestate nei primi mesi dell’esercizio, seppur in modo più limitato rispetto alla chiusura dello scorso anno, alcune difficoltà di reperimento di materie prime. Grazie ad un’attenta politica di adeguamento del bacino di fornitura, mirata anche a far fronte ad alcune tensioni sul costo dei materiali, ed all’ottimizzazione delle attività di manufacturing a livello globale, si prevede che gli equilibri vengano ristabiliti già a partire dal secondo trimestre. Il Gruppo sta inoltre operando per mettere a regime la nuova capacità produttiva, frutto dei recenti e importanti investimenti, e si sta attivando a livello commerciale per il recupero dei maggiori costi d’acquisto. In funzione di tali azioni si ritiene che i benefici saranno evidenti già dal trimestre in corso, in una situazione che si normalizzerà nella seconda parte dell’anno. Sulla base di tali premesse si confermano gli obiettivi di budget per l’intero esercizio. Utile netto e cash flow - In linea con le aspettative di budget l’utile netto nel primo trimestre 2008 è pari a 2,9 milioni di Euro, in flessione del 38,7% rispetto ai 4,7 milioni di Euro raggiunti nel Iq 2007. Va peraltro aggiunto che il risultato include differenze cambio, non ricorrenti, negative per 0,7 milioni di Euro legate all’adeguamento dei finanziamenti a medio-lungo termine nelle società indiane, conseguenti alla svalutazione della valuta locale. Dopo ammortamenti per 8,3 milioni di Euro (6,1 milioni di Euro al 31 marzo 2007), il cash flow è pari a 11,2 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nel Iq 2007). Investimenti - Gli investimenti nel trimestre ammontano a 16,4 milioni di Euro, in significativo incremento rispetto ai 7,2 milioni di Euro del primo trimestre 2007, destinati all’incremento della capacità produttiva in particolare nell’area componenti ed ingranaggi e negli stabilimenti indiani del Gruppo. Posizione finanziaria netta - In linea con le previsioni la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 risulta a debito per 191,1 milioni di Euro (175,9 milioni di Euro al 31/12/2007, 131 milioni di Euro al 31/3/2007). Il gearing al 31 marzo 2008 si attesta al 130,21% (117,30% al 31/12/2007, 106,07% al 31/03/2007). Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Enrico Gomiero, Chief Financial Officer di Gruppo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Acquisto azioni proprie - Il Consiglio di Amministrazione di Carraro Spa ha deliberato inoltre l’avvio del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’assemblea ordinaria di Carraro Spa tenutasi lo scorso 23 aprile 2008, fino a massime n. 2. 100. 000 azioni proprie, pari al 5% del capitale sociale, per un periodo di 18 mesi a partire dalla stessa delibera. Il programma del quale è stato deliberato l’avvio avrà ad oggetto un numero massimo di azioni ordinarie non superiore a 1. 050. 000, pari al 2. 5% del capitale sociale, per un controvalore massimo complessivo non superiore a Euro 6. 000. 000. In conformità all’autorizzazione assembleare, il corrispettivo unitario per l’acquisto di azioni proprie non sarà inferiore, nel minimo, del 30%, e non sarà superiore, nel massimo, del 20%, rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione. Gli acquisti saranno effettuati sui mercati regolamentati e, in coerenza con quanto previsto dal Regolamento Ce n. 2273/2003 e con la prassi comunemente seguita, gli acquisti giornalieri di azioni proprie non potranno superare il 20% del volume medio giornaliero di azioni Carraro Spa negoziato sul mercato. Il programma avrà inizio a partire dal 15 maggio 2008 e terminerà alla data dell’Assemblea ordinaria convocata per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2008. Carraro Spa darà comunicazione, con cadenza settimanale, delle operazioni effettuate, indicando il numero di azioni acquistate nel periodo, il prezzo medio unitario, il numero totale di azioni acquistate nel corso del programma e il controvalore complessivo alla data di ciascuna comunicazione. Alla data odierna Carraro Spa non detiene azioni proprie. Il Consiglio di Amministrazione di Carraro Spa, inoltre, in coerenza con l’autorizzazione conferita dall’assemblea ordinaria del 23 aprile scorso, ha deliberato che gli atti di disposizione aventi ad og getto azioni proprie potranno essere posti in essere alle stesse condizioni stabilite dalla predetta assemblea, a far tempo dal 15 maggio 2008,e per un periodo di 18 mesi dalla delibera autorizzativa. Come noto, l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie è stata conferita non solo al fine di dare alla Società l’opportunità di dotarsi di azioni proprie da utilizzare come corrispettivo nell’ambito di eventuali operazioni di acquisizione, ovvero da assegnare ai dipendenti nell’ambito di piani di incentivazione azionaria, ma anche al fine di supportare il titolo e intervenire a fronte di oscillazioni dello stesso al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato azionario. .  
   
   
“CAMERA DI COMMERCIO, CENTRO ESTERO E REGIONE ABRUZZO:INSIEME PER FAR GRANDE L’ABRUZZO”  
 
Spring Fancy Food di Chicago, “Festa Regionale” de “Il Fornaio”, Press-tour “A Tavola con l’Abruzzo” di questo e di altro ancora si parlerà giovedì 22 maggio, alle ore 11:00, presso la sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, in una conferenza stampa interamente dedicata all’illustrazione delle attività dell’Ente rivolte alla promozione sui mercati nazionali ed internazionali dell’enogastronomia locale e del territorio abruzzese. Saranno presenti il Presidente Ezio Ardizzi, il Vice-presidente della Regione Abruzzo Enrico Paolini, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Verticelli, il Commissario straordinario dell’Aptr, Piergiorgio Togni e Donatantonio De Falcis, Direttore generale dell’A. R. S. S. A. La partecipazione, in qualità di main-sponsor, allo Spring Fancy Food di Chicago (fiera di riferimento dell’agroalimentare del Nord America) e la realizzazione del “Menù regionale abruzzese” proposto, nel mese di maggio, presso i numerosi ristoranti della catena “Il Fornaio” presenti in California, Colorado, Virginia, Washington, Texas e Nevada costituiscono due importanti risultati messi a segno dalla Camera di Commercio di Pescara congiuntamente con il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo e l’Assessorato regionale all’Agricoltura. Delle due iniziative saranno forniti i brillanti risultati ottenuti in termini di: aziende abruzzesi coinvolte e grado di soddisfazione espresso, contatti realizzati con gli operatori statunitensi, promozione dell’enogastronomia locale e del territorio, livello di gradimento della nostra offerta da parte dei buyer e dei giornalisti di settore americani. Il Press-tour “A Tavola con l’Abruzzo”, realizzato nell’ambito della terza edizione del “B2b Abruzzo” in collaborazione con l’Aptr, rappresenta, dopo i successi dello scorso anno, una delle punte di diamante nella promozione del turismo artistico, culturale ed enogastronomico regionale verso le più importanti testate nazionali ed internazionali. Dell’edizione 2008 che prenderà, giovedì 22 maggio, per concludersi il successivo sabato 24, verranno illustrati il programma e la compagine dei giornalisti accreditati. Numerose le novità negli itinerari e di tutto prestigio le nuove adesioni delle testate giornalistiche che si aggiungono alle riconferme dei partecipanti della passata edizione. .  
   
   
LATTE, NOTA REGIONE: ALP E LIAG MAESTRI DELLA BUFALA  
 
 Milano - "Tra vacche nutrici e latte bovino, qualcuno è riuscito nel miracolo di partorire le bufala del secolo. Quelle riferite ieri dai Cobas del latte e dall´avvocato Taormina, in materia di contributi destinati al comparto zootecnico, sono comunicazioni prive di qualsiasi attendibilità. I dati riportati sono stati del tutto indebitamente ´costruiti´, senza conoscere le regole di erogazione dei premi e confrontando in modo sbagliato le informazioni". E´ quanto si legge in un Nota diffusa da Regione Lombardia in merito alla conferenza stampa tenuta ieri a Milano da Apl (Associazione Produttori Latte della Pianura Padana) e Liag (Federazione Italiana Liberi Imprenditori Agricoli). "Per quanto riguarda il rispetto delle regole - prosegue la Nota - Regione Lombardia ha sempre lavorato, nel settore dell´Agricoltura e più in generale in ogni altro tipo di attività, al fianco delle Procure, della Magistratura, della Corte dei Conti e delle Forze dell´Ordine per affermare la legalità, per esempio contribuendo spesso in maniera importante a individuare coloro i quali contravvenivano al rispetto della normativa vigente, esponendosi alle multe sulle quote latte previste dalla legge". "Regione Lombardia - aggiunge la Nota - esclude categoricamente che dalle proprie casse, attraverso l´Organismo Pagatore Regionale, sia stato possibile destinare un solo euro a chi non avesse titolo. Figuriamoci la mirabolante cifra di milioni o miliardi di euro azzardata dai sullodati. Tutti i premi, infatti, vengono richiesti e sono pagati ai beneficiari dopo avere effettuato le verifiche di ammissibilità". "Tutte le aziende - continua la Nota - che percepiscono contributi regionali ricevono gli importi dovuti solo ed esclusivamente su conti correnti intestati e "tracciati". Ogni modifica del conto corrente può essere comunicato all´Organismo Pagatore dal titolare dello stesso. Non è possibile effettuare pagamenti in altro genere: né con assegni circolari, né con contanti, né tanto meno con altre forme di transazione". "A tutto ciò va aggiunto - conclude la Nota - che il sistema dei pagamenti dell´Organismo Pagatore Regionale è stato certificato dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole". .  
   
   
LA TOSCANA DEL VINO ALLA CONQUISTA DEL REGNO UNITO TORNA A CRESCERE L’EXPORT VERSO LA GRAN BRETAGNA: +20% NEL 2007  
 
 Il Regno Unito “riscopre” il vino toscano. Torna a crescere l’export di vini rossi Made in Tuscany nel mercato d’oltremanica: +20% in valore e +18% in quantità nel 2007 rispetto all’anno precedente. E molto positiva è anche la performance dei bianchi: +14%. Tutto ciò al termine di un’annata che ha visto le esportazioni toscane di vino aumentare, complessivamente, del 5,6%. Sono questi i dati più significativi che accompagnano idealmente la Toscana alla “London International Wine Fair” che si tiene dal 20 e fino al 22 maggio nella capitale inglese. La Toscana è presente alla manifestazione londinese – una delle principali del settore – con 11 produttori, coordinati dall’Agenzia di promozione economica Toscana Promozione, all’interno dello stand T20 del polo fieristico Excel. Nell’area toscana gli operatori di settore potranno degustare, ogni giorno, i vini che hanno superato la severa selezione svolta dalle giurie della “Vii Selezione dei Vini di Toscana”, il concorso che la Regione organizza ogni due anni per evidenziare la migliore produzione vinicola del proprio territorio e spingere i produttori toscani a raggiungere una qualità sempre maggiore. Qualità che è stata illustrata oggi dalla giornalista inglese Michèle Shah in occasione del seminario-degustazione “A Regional Profile of Tuscany” che si è tenuto presso la sala seminari del polo fieristico. Michèle Shah, che da oltre 20 anni vive in Toscana e che scrive per importanti riviste di settore come Wine Spectator, ha guidato i partecipanti alla scoperta delle principali denominazioni e aree di produzione toscane: Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Chianti e vini della costa di Maremma. Obiettivo dell’appuntamento: evidenziare le differenze “stilistiche” di ciascuna denominazione, presentare i dati di produzione e di export degli ultimi dieci anni. Ma anche viaggiare attraverso la Toscana dell’enologia. Con protagonisti i vini degli 11 produttori presenti in fiera. .  
   
   
PRESENTAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA REGIONE VAL D’AOSTA, INPS E INAIL PER LA STAGIONE DI VENDEMMIA 2008  
 
L’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che giovedì prossimo 22 maggio, alle ore 11. 30, nella sala al primo piano dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66, a Saint-christophe, si terrà la conferenza stampa di presentazione della convenzione tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, l’Inps e l’Inail riguardante la stagione di vendemmia 2008. La convenzione, approvata con deliberazione della Giunta n. 1502 in data 16 maggio 2008, riguarda un progetto sperimentale, da attuarsi in occasione della prossima stagione di vendemmia, di un nuovo sistema (voucher vendemmia) per la tutela di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, destinato a studenti e pensionati. Il progetto si colloca nell’ambito di più vaste iniziative orientate all’emersione del lavoro nero, tutelando una fascia di lavoratori che attualmente operano senza alcuna protezione previdenziale e assicurativa. Alla conferenza stampa, alla quale sono invitati anche i rappresentanti sindacali e dei patronati, presenzieranno, oltre ai funzionari dell’Assessorato, i Direttori delle sedi regionali dell’Inps, Francesco Vitari, e dell’Inail, Elvira Goglia, e il Presidente del Comitato regionale Inps, Firmino Curtaz. Nel corso dell’incontro saranno illustrati nel dettaglio i termini della convenzione, con particolare riguardo ad obiettivi, beneficiari e modalità di esecuzione della sperimentazione. .  
   
   
I VINI DEL LAZIO AL ´LONDON INTERNATIONAL WINE FAIR´ 2008  
 
Con un gruppo di imprese vitivinicole laziali, Arsial e Regione Lazio sono presenti al ‘London International Wine Fair 2008’, il Salone internazionale del vino e delle bevande alcoliche che si è aperto oggi a Londra. L’italian wine Seminar area, uno spazio appositamente allestito al centro del padiglione italiano per degustazioni e incontri con operatori del settore, ospiterà domani, 21 maggio, alle ore 16,00 unseminario a cura di Charles Metcalfe dedicato ai vini del Lazio, nel corso del quale verranno proposte in degustazione alcune delle etichette più prestigiose della produzione enologica regionale. Charles Metcalfe è uno dei più popolari ed apprezzati esperti di vino in Gran Bretagna; è tra i fondatori del Wine international Magazine e copresidente del Wine Challenge, la più importante competizione al mondo in campo enologico, che si svolge annualmente a Londra. Particolarmente dinamico nel corso degli ultimissimi anni, il mercato inglese del vino rappresenta forse in Europa uno degli sbocchi potenziali più interessanti per la produzione vitivinicola nazionale e, ovviamente, anche per quella ottenuta sul territorio regionale. .