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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Dicembre 2009
PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DELL ’UE NEI PAESI TERZI  
 
Bruxelles .  La Commissione europea ha approvato il 30 novembre 2009una serie di misure per l’informazione e la promozione dei prodotti agricoli dell’Ue nei paesi terzi. Dei 20 programmi proposti dagli Stati membri, la Commissione ha approvato 10 programmi presentati dalla Francia, dalla Grecia, dall’Italia, dalla Lituania, dalla Polonia, dal Portogallo e dalla Romania. Si tratta di prodotti a Dop e a Igp, vino, prodotti ortofrutticoli, carni, bevande spiritose, olio d’oliva e prodotti biologici. Il contributo complessivo dell’Unione europea ammonta a 11,1 milioni di euro (pari al 50% del bilancio complessivo dei programmi). "I prodotti di qualità dell ’Unione europea non hanno rivali", ha affermato Mariann Fischer Boel, commissaria europea all’agricoltura e allo sviluppo rurale. "Per questo dobbiamo curarne la visibilità sui mercati al di fuori dell’Ue. Ritengo che esista un enorme potenziale di vendita sui mercati esteri, dove i consumatori apprezzano il bagaglio storico che accompagna i nostri prodotti alimentari e i nostri vini di grande qualità. Investendo in campagne informative e di promozione al di fuori dei nostri confini l’Unione europea intende cogliere questa sfida. " Contesto L’ue può finanziare (fino a un massimo del 50%) misure di informazione e di promozione dei prodotti agricoli e alimentari nei paesi terzi. Può trattarsi di relazioni pubbliche e di misure di promozione e pubblicità, destinate a evidenziare le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti europei sotto diversi profili: qualità, igiene, sicurezza alimentare, dietetica, etichettatura, benessere degli animali e rispetto dell’ambiente. Le misure possono riguardare, tra l’altro, la partecipazione a eventi e fiere e l’organizzazione di campagne di informazione sul sistema europeo delle denominazioni di origine protette (Dop), delle indicazioni geografiche protette (Igp), delle specialità tradizionali garantite (Stg) e dell’agricoltura biologica. Si possono realizzare anche campagne informative sui vini di qualità prodotti in regioni determinate, oltre che studi di nuovi mercati. Le modalità di applicazione delle misure di promozione e informazione sono stabilite da un regolamento della Commissione 1 . Entro il 30 giugno di ogni anno gli Stati membri devono trasmettere alla Commissione l’elenco dei programmi che hanno selezionato e una copia dei medesimi. In seguito, la Commissione valuta i programmi e adotta una decisione sulla loro ammissibilità. Il regolamento della Commissione elenca anche i mercati dei paesi terzi in cui possono essere realizzate le azioni promozionali e i prodotti che possono beneficiarne. Allegato: Programmi di informazione e promozione approvati - Serie 2009 Allegato
Regolamento (Ce) n. 501/2008 - Promozione nei paesi terzi - Serie 2009 - Programmi approvati (proposti dagli Stati membri)
Stato membro Progr. N. Organizzazioni proponenti Prodotti Paesi destinatari (*)
Bilancio totale in Eur Cofinanziamento Ce in Eur (annuo e totale)
anno 1 anno 2 anno 3 Totale anno 1 anno 2 anno 3 Totale
Plurina-zionale 1 Delkof+romconserv
El Delkof
Ro Romconserv
Ortofrutticoli trasformati Lam+no+ru+ua
978 459 1 074 309 904 692 2 957 460 489 229 537 155 452 346 1 478 730
650 501 887 012 606 071 325 250 443 506 303 036
327 958 187 297 298 621 163 979 93 648 149 311
El 1 Kin. Bio- Prcers Prodotti biologici Mea+ No+ru 929 185 1 538 411 1 032 405 3 500 000 464 592 769 206 516 203 1 750 000
El 2 Eas Rethymnon Dop, Igp e Stg Mea 589 674 418 938 215 381 1 223 993 294 837 209 469 107 690 611 996
Fr 1 Bnic Bevande spiritose Cn+nam+ru 657 952 583 495 583 495 1 824 942 328 976 291 748 291 747 912 471
It 1 Consorzio di garanzia dell’olio extravergine di oliva di qualità Olio di oliva In 727 905 539 571 539 571 1 807 047 363 952 269 786 269 786 903 524
It 2 Federdoc Vino Jp+nam 916 959 754 529 792 200 2 463 688 458 480 377 265 396 100 1 231 845
It 3 Formaggio Asiago+speck Alto Adige Dop, Igp e Stg Nam 468 184 450 113 918 297 234 092 225 056 459 148
Lt 1 Agpia Bevande spiritose Cn+mea+ Nam 619 099 773 978 951 540 2 344 617 309 550 386 989 475 770 1 172 309
Pl 1 Srwrp Carni bovine e suine Cn+ru +Sea+ua 1 583 406 1 520 552 3 103 958 791 703 760 276 1 551 979
Pt 1 Cvrvv Vino Ch+lam+ Nam +No 714 936 618 563 732 761 2 066 260 357 468 309 281 366 381 1 033 130
Ue Totale Generale 10 programmi 8 185 758 8 272 459 5 752 045 22 210 261 4 092 879 4 136 231 2 876 022 11 105 132
(*) Aree geografiche: Lam = America latina; Mea = Vicino e Medio Oriente; Nam = America settentrionale; Sea = Sud-est asiatico; Paesi: Ch = Svizzera; Cn = Cina; In = India; Jp = Giappone; No = Norvegia; Ru = Russia; Ua = Ucraina.
1 : . .
 
   
   
STEFÀNO INCONTRA DE CASTRO A BRUXELLES PER CRISI AGRICOLA  
 
Si è svolto ieri a Bruxelles, in un clima di collaborazione e ampia disponibilità, l’incontro richiesto dall`Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia nella sua qualità di Coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale Dario Stefano con il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo Paolo De Castro e gli europarlamentari italiani componenti della stessa commissione La Via, Silvestris, Scottà e Doffman. Invitati all`incontro anche gli assessori regionali all´agricoltura di tutte le regioni italiane. L´assessore Stefàno, muovendo dall`attività che la Cpa sta svolgendo per individuare misure idonee a fronteggiare la crisi del comparto agricolo, ha introdotto la riunione evidenziando quattro aspetti di particolare interesse per l`agricoltura europea. In primo luogo, la crisi economica che – ha sottolineato l’Assessore Stefàno - deve essere al centro dell’attenzione e delle iniziative anche dell’Unione Europea, con interventi di carattere straordinario nella consapevolezza che le misure dei Programmi di sviluppo regionali non sono utilizzabili per dare risposta alle necessità determinate dalla congiuntura e sollecitate dal sistema. A parere di Stefàno l`assenza di misure idonee e specifiche anticrisi potrebbe infatti incidere negativamente anche sulla definitiva attuazione dei singoli Psr. Altro punto affrontato nell`incontro è stato quello della necessità di una maggiore attenzione dell’Ue sul tema dei controlli che, se non raccordati ad un sistema di regole comuni ben operanti all’interno di tutti i 27 Stati membri, possono produrre evidenti distorsioni. Un riferimento specifico è stato poi rivolto al tema della tracciabilità delle produzioni agroalimentari come elemento di regolazione della concorrenza e che incrocia il tema della qualità e della sicurezza alimentare dei prodotti agricoli. Infine, come quarto elemento di discussione, Stefàno ha sottolineato l’esigenza che le Istituzioni comunitarie competenti aiutino a ridurre il livello di complessità burocratica che contraddistingue attualmente il processo di gestione dei Psr, anche rispetto alle necessità di modifiche o adeguamenti in corso di strumenti di programmazione concepiti ed approvati negli anni precedenti e che possono evidenziare la necessità di modifiche. “Modifiche – ha sottolineato Stefàno - che si possono rendere necessarie per adeguare gli interventi alle mutazioni del contesto economico”. Il confronto ha registrato una generale convergenza da parte del Presidente De Castro e degli europarlamentari intervenuti sui temi proposti ed ha assunto particolare significato per la felice coincidenza che ha visto oggi, 1 dicembre 2009, l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che porta il Parlamento europeo in una posizione di parità con il Consiglio dell’Unione anche su materie come l’agricoltura, che da oggi saranno sottoposte alla procedura di codecisione. Il Presidente De Castro ha auspicato che la Comagri sappia da subito interpretare questo suo nuovo ruolo sin dalla riunione odierna, individuando, anche in tema di crisi, utili iniziative da promuovere in ambito Europeo. "Esprimo grande soddisfazione - ha sottolineato l`assessore Stefàno - per il lavoro svolto ed ancor di più per la odierna decisione assunta dalla Comagri che, su proposta dello stesso Presidente De Castro, ha deliberato di inserire nella discussione della prossima Plenaria di Strasburgo una "interrogazione orale" rivolta alla Commissione Europea sul tema della crisi nei settori cerealicolo, olivicolo e ortofrutticolo. Il dibattito che scaturirà dalla Plenaria potrà consentire alla Commissione di proporre interventi o misure anticrisi analoghi a quelli già adottati per il latte". .  
   
   
I PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI SARDI SBARCANO IN FINLANDIA  
 
 I prodotti agro-alimentari sardi sbarcano in Finlandia e la Regione sta investendo sulla loro promozione per incentivarne il consumo e la vendita nei supermercati e nella ristorazione. Nei giorni scorsi a Helsinki si è tenuto un evento per la presentazione e la degustazione delle produzioni a marchio di origine: Agnello di Sardegna Igp, Pecorino Romano Dop, Fiore sardo Dop, Pecorino sardo Dop, Zafferano di Sardegna Dop, Olio extravergine di oliva Dop. La serata era organizzata con la collaborazione di un operatore (di origini sarde) che da diversi anni lavora in Finlandia con i prodotti tipici e possiede una struttura in grado di servire le principali catene della distribuzione organizzata del Paese e diversi punti vendita dell’area del Mar Baltico (Russia, Estonia, Lettonia). "Il mercato finlandese, e in generale quello del Baltico, è assolutamente strategico per il posizionamento dei nostri prodotti – spiega l’assessore Prato – anche perché abbiamo già un operatore in grado di vendere le nostre eccellenze. Sosterremo ulteriormente questa e altre iniziative simili e prevediamo azioni di promozione immediate nei punti vendita e con i buyer già nelle prossime settimane, puntando inizialmente sui prodotti del comparto ovino, come i formaggi e l’agnello Igp. Quanto si sta facendo in Finlandia assume molta importanza anche perché permette di promuovere e commercializzare i nostri prodotti in nuovi mercati che si vanno a sommare a quelli storici, come gli Stati Uniti". Secondo i dati dell’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero), negli ultimi anni l’Italia ha fatto riscontrare un aumento importante della quota di mercato anche perché i prodotti alimentari italiani godono di ottima reputazione e molti di questi (pasta, ortofrutta) fanno già parte delle abitudini quotidiane dei consumatori locali. Tra i prodotti che stanno segnando buone performance di crescita ci sono gli insaccati, la pasta, i formaggi, olio e ortaggi. Nel 2005 l’import dall’Italia della Finlandia è stato di 86 milioni di euro (3,6% del totale), saliti a 101 milioni nel 2007. Sempre in Finlandia (che conta circa 6 milioni di abitanti mentre nella capitale, Helsinki, sono 580mila) sono attivi circa 10. 300 tra ristoranti, coffee-shop e fast food mentre gli hotel sono circa 600. Il settore alberghiero, della ristorazione e del catering assorbe oggi il 12 per cento circa dei prodotti alimentari. .  
   
   
AGRICOLTURA IN PUGLIA: POSSIBILI PIÙ ABBATTIMENTI PER GLI STORNI  
 
La Giunta regionale ha approvato ieri una delibera che regola il prelievo in deroga degli storni fino al 31 gennaio 2010. Un provvedimento scaturito dalla notevole consistenza dei danni arrecati alle attività agrarie, in particolare alle colture olivicole, verificatisi e registrati in vaste aree del territorio regionale da parte dello “Sturnus vulgaris”, volatile più comunemente conosciuto come storno. Innumerevoli, infatti, le richieste di risarcimento danni presentate agli uffici regionali da parte degli agricoltori. Per quanto riguarda il piano di abbattimento, è consentito prelevare non più di 20 capi giornalieri per un limite massimo di 180 capi per l’intera stagione per ogni titolare di licenza. Primo giorno utile per il prelievo della specie “sturnus vulgaris” è il 5 dicembre prossimo e può essere effettuato solo ed unicamente da appostamento su tutto il territorio destinato alla caccia programmata, ad eccezione di boschi e canneti. Successivamente, le giornate per il prelievo degli storni, consentite fino al 31 gennaio 2010, sono quelle previste dal calendario venatorio 2009/2010. Per l’esercizio del prelievo in deroga è obbligatorio il possesso dell’apposito tesserino predisposto dalla Regione e rilasciato dal Comune di residenza, su richiesta dell’interessato. Per quanto concerne le limitazioni e i divieti all’esercizio di prelievo in deroga, si fa espressamente riferimento alla legge regionale. N. 30/2007 e n. 27/98 e successive modifiche. “Abbiamo adottato questo provvedimento – spiega l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno – per tutelare gli agricoltori dai danni arrecati dallo sproporzionato proliferare degli storni che rischiano di compromettere le colture olivicole e per tutelare la qualità di una delle nostre produzioni più qualificate: l’olio extravergine d’oliva”. “In un momento di crisi quale quello che sta vivendo il nostro sistema agricolo – conclude Stefàno - non potevamo non agire tempestivamente per alleggerire da un ulteriore elemento di difficoltà il lavoro dei nostri agricoltori”. .  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO : PACCHETTO ANTI CRISI PER RILANCIO DEL SETTORE  
 
 La Regione, con recente delibera, ha dichiarato lo stato di crisi di mercato per il comparto Agricolo. Lo ha reso noto l´assessore al ramo, Mauro Febbo, che spiega come "la delibera chiede al Governo l´applicazione dei provvedimenti di crisi già previsti dalle leggi nazionali, in modo da attingere ad interventi indennizzatori del Fondo di Solidarietà nazionale, per ottenere - chiarisce l´Assessore - anche la sospensione dei versamenti degli oneri previdenziali, del pagamento delle rate e degli effetti del credito agrario". L´assessore Febbo, dunque, consapevole della crisi globale del settore, che si protrae da diversi anni, ha messo in campo un vero e proprio pacchetto anti crisi. Ha già provveduto con una serie di interventi di propria competenza, per cercare di arginare, per quanto possibile, la problematica. In particolare, si è proceduto ad una ulteriore assegnazione di carburante agevolato, si sono prorogati tutti i prestiti di conduzione, in modo da evitare un esborso di capitali, a fine anno, da parte dell´agricoltore, ed altri fondi sono stati concessi ai consorzi fidi. E´, inoltre, da poco terminata la campagna di promozione dei prodotti agricoli presso la grande distribuzione organizzata, in modo da spingere il mercato verso i prodotti di provenienza abruzzese. "Entro i prossimi giorni - ha ripreso Febbo - sarà approvato il finanziamento per la promozione dei prodotti vitivinicoli sui mercati dei Paesi terzi, per un importo di ? 1. 914. 000. E un´ ulteriore boccata di ossigeno - anticipa - l´avranno i 413 giovani che entro il prossimo dicembre avranno la concessione del premio di primo insediamento, per un importo pari a ? 40. 000". Un consinsente pacchetto anti crisi, che prevede, tra i vari interventi, anche un provvedimento, in corso di approvazione, per la ricapitalizzazione delle società, che offrirà maggiore solidità soprattutto alle diverse cantine sociali ed aziende orto-frutticole. E ancora, si è ripristinata nel P. S. R. (Piano di Sviluppo Rurale) la Misura per l´indennità a favore degli allevatori delle zone svantaggiate e montane. "In tema di burocrazia - ha sottolineato Febbo - ereditiamo una situazione sicuramente pesante, soprattutto a causa del sistema di pagamento Agea - e già in diverse occasioni non ho mancato di sottolinearlo al Ministro Zaia, mentre stiamo valutando sistemi alternativi di organismo pagatore". Per quanto riguarda gli investimenti, "non è da sottovalutare - commenta l´Assessore - la forte richiesta che ci perveiene da parte delle aziende abruzzesi. La massiccia adesione alle Misure del P. S. R. - ribadisce - che vede richieste per investimenti per oltre 241 milioni di euro, attesta che c´è, comunque, fiducia nei nostri agricoltori. Fiducia, che deve sicuramente essere supportata da provvedimenti del Governo nazionale. E nonostante la crisi internazionale - continua Febbo - non bisogna dimenticare che per quanto riguarda il Pil, l´agricoltura è comunque il settore più resistente, come risulta dai dati Istat del primo semestre 2009". Il 25 novembre scorso, l´assessore Febbo, in qualità di coordinatore delle regioni meridionali in materia di agricoltura e pesca, ha presentato al Ministro un documento dettagliato sullo stato di crisi. "Per rilanciare la necessità di porre in essere un Piano straordinario di interventi - conclude Febbo - e misure volte, da un lato, ad evitare il dissesto delle imprese agricole e, dall´altro, a creare le condizioni per il rilancio del settore". .  
   
   
LOMBARDIA RILANCIA PROGETTO PER "CAPRA NERA" 290.000 EURO PER L´ALLEVAMENTO DELLA RAZZA VERZASCA  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Luca Daniel Ferrazzi ha aperto ieri il convegno "La conservazione e la selezione delle razze caprine a limitata diffusione", organizzato da Regione Lombardia e Aral (Associazione regionale degli allevatori), che in due giornate affronterà il tema del miglioramento genetico del patrimonio ovino e caprino, sia come fattore conservativo sia come valore aggiunto per le aziende allevatrici delle montagne lombarde. Ferrazzi ha introdotto i lavori parlando del progetto Interreg tra Lombardia e Canton Ticino, rivolto al recupero e alla valorizzazione della capra di razza Verzasca. La cosiddetta "capra nera" ha contribuito, infatti, a far vivere per secoli l´agricoltura di montagna nelle province di Varese e Como e, anche grazie alla sua capacità di vivere all´aperto per la maggior parte dell´anno, riducendo i costi di gestione, rappresenta un´importante azione di presidio del territorio e delle tradizioni agricole di questa zona tra Svizzera e Italia, che conta circa 100 allevamenti di questo animale. "Il progetto - ha detto l´assessore Ferrazzi- continua un percorso iniziato nel 2000. È finanziato con 290. 000 euro e si pone alcuni obiettivi, tra i quali promuovere la tradizione dell´allevamento della capra nera di Verzasca, individuare e qualificare le caratteristiche di peculiarità della razza, delle produzioni e del sistema di allevamento. Si incrementerà in questo modo la competitività e la valenza economica dell´allevamento della ´Nera´ di Verzasca rispetto ad altre razze e ad altri sistemi gestionali attraverso azioni integrate riguardanti la selezione genetica, la gestione e la qualificazione delle produzioni" . "Da tempo - ha concluso Ferrazzi- la capra nera di Verzasca rappresenta una fonte di reddito per gli allevatori. La sua valorizzazione è un presupposto fondamentale per poter aumentare la redditività degli allevamenti situati in queste aree marginali di confine". Una selezione mirata dei capi migliori permetterà di mantenere l´esistenza della razza sul territorio transfrontaliero e di favorire lo scambio di tali animali tra le aziende, sia a livello nazionale che con aziende d´oltre confine. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: RILASCIO AUTORIZZAZIONI DEGLI ESERCIZI CHE SOMMINISTRANO ALIMENTI E BEVANDE, NUOVE LINEE GENERALI DALLA REGIONE  
 
 Bologna – Linee generali in base a cui i Comuni programmeranno il rilascio delle autorizzazioni degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: le ha stabilite la Regione Emilia-romagna, con un’apposita delibera. In questo modo si introduce un sistema di programmazione “qualitativa” che supera il vecchio impianto regolatore messo in atto da una precedente delibera di giunta del 2004, e si tiene conto sia del principio introdotto dalla legge 248 del 2006 (la cosiddetta “legge Bersani”) che della direttiva comunitaria per i servizi cosiddetta Bolkenstein, che escludono qualsiasi forma di programmazione numerica delle attività commerciali. In base alle linee generali indicate dalla nuova delibera, i Comuni potranno elaborare un sistema di programmazione che consente di coniugare il diritto al libero esercizio dell´attività da parte dell´imprenditore all´interesse della collettività, in un’ottica di salvaguardia del pubblico interesse. Per esempio, se un imprenditore presenta la richiesta per aprire un disco bar in una determinata zona, potrà farlo a patto che il locale abbia determinati requisiti (come l’insonorizzazione) e parametri di vivibilità. Le linee generali danno così ai Comuni la possibilità di governare i progetti di nuove aperture di esercizi in funzione della necessità di salvaguardare e riqualificare le zone di pregio artistico, storico, architettonico, scongiurare fenomeni di desertificazione – con particolare riguardo ai Comuni rurali e montani – e, al tempo stesso, di salvaguardare il diritto dei residenti alla vivibilità dell´ambiente urbano, oltre al rispetto dell´ordine e della salute pubblica. .  
   
   
PIEMONTE: NUOVE REGOLE PER IL COMMERCIO APPROVATE NORME PER IL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA, PER CORSI SULLA CONTRAFFAZIONE E COMPOSIZIONE DEI PRODOTTI  
 
Il voto sulla legge di assestamento del bilancio 2009 ha consentito l’approvazione di alcune norme che riguardano anche la legge regionale 28/99 di “Disciplina di sviluppo e incentivazione del commercio in Piemonte”. In particolare sono state introdotte disposizioni per il commercio su area pubblica. I Comuni nel rilascio delle nuove concessioni per i mercati o per l’assegnazione dei posteggi dovranno porre particolare attenzione alla posizione dell’impresa ai fini amministrativi, previdenziali, fiscali ed assistenziali previsti dalle disposizioni vigenti. In questo modo, la nuova norma consentirà ai comuni di contrastare in modo più efficace la lotta contro le presenze abusive. E’ stata altresì introdotta un’altra norma che dispone che gli attuali corsi previsti per l’acquisizione dei requisiti professionali per l’inizio di nuove attività di commercio sulle aree pubbliche, siano attivati anche per il settore non alimentare. La preparazione degli aspiranti imprenditori quindi dovrà approfondire anche le tematiche connesse alla contraffazione, alla tutela dei marchi, alla composizione dei prodotti per conoscere le conseguenze della diffusione di quelli tossici o nocivi per la salute pubblica. “In questo modo – sottolinea l’assessore regionale al Commercio, Sergio Luigi Ricca - si rafforza non soltanto il contrasto alla concorrenza sleale, ma anche l’importante aspetto legato alla tutela dei consumatori. Con lo stesso provvedimento sono state introdotte inoltre regole più severe per quanto riguarda la violazione delle norme in materia di orari prevedendo anche in caso di violazioni o inadempimento da parte dei comuni, l’esercizio da parte della Giunta regionale di poteri sostituivi d’intervento”. .  
   
   
FORMIGONI A COPAGRI: REGIONE LOMBARDIA AIUTA AGRICOLTORI  
 
Milano - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dagli assessori all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, ha ricevuto ieri a Palazzo Pirelli una delegazione di produttori agricoli aderenti a Copagri guidata dal presidente nazionale, Franco Verrascina, di cui facevano parte anche il presidente ed il vicepresidente della Copagri Lombardia, Gianni Silvestri e Roberto Cavaliere. Formigoni ha ascoltato i rappresentanti di Copagri, che hanno sottolineato i problemi attuali degli agricoltori alle prese con le difficoltà del credito e la questione del prezzo del latte. Formigoni si è detto lieto di incontrare anche questa associazione ("non siete certo da considerare figli minori, anzi", ha detto) e ha contemporaneamente auspicato che le diverse associazioni di categoria arrivino "al più presto ad un tavolo unitario" cosa che semplificherebbe, e di molto, i rapporti con il settore. "Come Regione - ha detto il presidente lombardo - siamo determinati ad usare tutti gli strumenti, purtroppo limitati, che abbiamo a disposizione per aiutare gli agricoltori a superare difficoltà che oggettive". Il presidente lombardo ha assicurato che sono già state "sollecitate ulteriori iniziative con il Governo" per fronteggiare la crisi del comparto agricolo e ha ricordato come a febbraio 2009 siano stati dati 3,5 milioni di euro per il sostegno al sistema dei Confidi/confiducia. Contemporaneamente, l´assessorato all´Agricoltura ha già assunto con le associazioni di categoria un impegno per un ulteriore prestito subordinato ai Confidi di primo grado. A questi si aggiungono anche i "Formigoni loan": 30 milioni di euro che, attraverso la finanziaria Finlombarda, serviranno a ricapitalizzare e riorganizzare i Confidi. Per quanto riguarda invece le quote latte, proprio ieri l´assessore Ferrazzi ha riscritto una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia "affinché sia liquidato velocemente il saldo della Pac 2009". Nella stessa lettera viene sollecitare un suo intervento in sede comunitaria perchè "sia procrastinata la scadenza di pagamento della sesta rata per le aziende che la devono ancora pagare". E´ in fase di valutazione, inoltre, lo sblocco dei pagamenti della Pac Unica 2008. Sul tema invece del prezzo del latte, Formigoni ha ribadito l´impegno di Regione Lombardia "per favorire la ripresa delle trattative per arrivare in breve tempo ad un accordo che non penalizzi nessuno". In questa direzione si sta studiando anche un´iniziativa a sostegno dei produttori del settore lattiero-caseario dop che, attraverso un forte accordo di filiera con la Grande distribuzione e il commercio, rilanci i consumi così da favorirne la ricaduta positiva sul settore produttivo". Da parte sua, l´assessore Ferrazzi ha riconfermato il proprio impegno nel seguire le tematiche e le trattative discusse oggi. .  
   
   
INCONTRO DI SAPORI TRA IL RADICCHIO DI TREVISO E VARIEGATO DI CASTELFRANCO IGP, LA CASATELLA TREVIGIANA DOP E LO SPECK ALTO ADIGE IGP  
 
Alto Adige e Veneto e le loro eccellenze gastronomiche al centro di un progetto che coinvolge la Casatella Trevigiana Dop, il Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp e lo Speck Alto Adige Igp. “Incontro di Sapori” é il titolo del ricettario appena realizzato che vede come protagonisti alcuni dei prodotti di qualità Dop e Igp dell’Alto Adige e del Veneto, quali la Casatella Trevigiana Dop, lo Speck Alto Adige Igp e il Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp. Una raccolta di 20 ricette frutto della creatività di due chef di eccezione che hanno rivisitato la tradizione culinaria dei loro territori lanciando delle golose provocazioni e giocando sulla contaminazione. Per l’Alto Adige, Herbert Hintner, che ha proposto ricette semplici per una cucina veloce per tutti i giorni, aggiungendo, ai tre prodotti leader, gli ingredienti e le essenze di una cucina alpina. D’altro canto Alessandro Breda, per il Veneto, ha proposto uno stimolante gemellaggio di culture, una vera contaminazione tra una cucina tradizionale e una cucina moderna, un po’ tecnica. Questa preziosa raccolta di ricette é adatta a tutti: a chi non ha molto tempo e cerca preparazioni veloci e gustose o chi, al contrario, ha la possibilità di dedicarsi a più lunghe e sofisticate preparazioni culinarie e, in occasione di un evento importante, vuole stupire i propri ospiti. Si trovano le classiche ricette, come il risotto al Radicchio Rosso di Treviso Igp, rivisitato nella sua tecnica di preparazione ma ugualmente gustoso e presentato ad arte, e nuovi, sorprendenti abbinamenti: la Casatella Trevigiana Dop, formaggio fresco a pasta molle dal gusto delicato e leggermente acidulo proposto assieme allo Speck Alto Adige Igp, per un connubio innovativo creato per soddisfare la fantasia e la voglia di trasgredire del più incallito gourmand. Il leitmotiv di questo originale ricettario l’eccellente qualità degli ingredienti proposti e le preziose indicazioni sul valore nutrizionale e sul rapporto carboidrati - grassi - proteine - kilocalorie, per chi alla ricerca del gusto vuole abbinare anche i vantaggi di una dieta moderna e bilanciata. Indicazioni e trucchi del mestiere raccontate dagli chef, ne fanno inoltre una preziosa guida che elargisce utili consigli su come e quando scegliere il prodotto fresco migliore da acquistare e come conservarlo. Il ricettario sarà distribuito durante le degustazioni nella distribuzione moderna, oltre che a fiere e manifestazioni. Frutto di questo sodalizio gastronomico tra Alto Adige e Veneto, il ricettario si inserisce in un più ampio progetto finanziato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dei consorzi di tutela dei prodotti. Www. Altoadige-veneto. Info .  
   
   
UNIONE ITALIANA VINI E ASSOVETRO: VINO E VETRO RINNOVANO LA LORO INTESA PIÙ QUALITÀ, CONTROLLO E SICUREZZA. FIRMATO UN CAPITOLATO DI FORNITURA PER GARANTIRE LIVELLI UNIFORMI DI QUALITÀ, LA PROTEZIONE DEL CONTENUTO E LA SICUREZZA DEL CONSUMATORE  
 
“Inauguriamo un rapporto nuovo e innovativo tra imprese vinicole e vetrerie, un rapporto che vuole essere di lunga durata e che dia maggiori garanzie a tutti: fornitori, produttori, consumatori”. Con queste parole, nel corso di un incontro tenutosi al recente Simei, il presidente di Unione Italiana Vini, Andrea Sartori, ha presentato il “Capitolato di fornitura delle bottiglie in vetro” siglato con Assovetro, l’associazione aderente a Confindustria che riunisce le vetrerie italiane. “Il Capitolato, frutto di sei mesi di lavoro e di proficuo confronto – ha proseguito Sartori - definisce per la prima volta una piattaforma condivisa tra fornitore e cliente, permettendo di attuare quelle sinergie di filiera quanto mai necessarie in una congiuntura difficile come quella attuale, dove le parole d’ordine sono recupero di efficienza e competitività”. Proprio il fatto di nascere in un momento così critico dà all’iniziativa una doppia valenza, come spiegato da Antonio Lui: “E’ la prima volta che in una filiera – ha detto il presidente della Sezione vetro cavo di Assovetro - clienti e fornitori dialogano per attuare iniziative che non solo parino i colpi di questa crisi, ma costituiscano una base di partenza per sostenere vicendevolmente le proprie strategie di business”. Sul piano pratico, il Capitolato, come illustrato da Giorgio De Giovanni, direttore di Assovetro, ha una duplice funzione: “Vuole essere un documento di riferimento nella definizione dei rapporti contrattuali tra le vetrerie associate ad Assovetro e le cantine associate a Uiv e fungere da base comune per la soluzione delle controversie”. Ma il protocollo va ben oltre: definisce minuziosamente i livelli qualitativi delle bottiglie, applicandosi come documento di controllo e verifica. Scopo ultimo è arrivare a un livello uniforme e crescente di qualità, garantire l’efficacia delle operazioni d’imbottigliamento, la protezione del contenuto fino alla sicurezza del consumatore. Punto di grande novità introdotto dal Capitolato, che si applica alle bottiglie di vetro standard per vini fermi e frizzanti, è la puntuale rilevazione e gestione delle non conformità, classificate a norma Uni Iso 2859 in quattro tipologie di gravità crescente: il Capitolato estende la sua copertura non più al solo momento dell’accettazione del carico, come è stato finora, ma anche all’utilizzo da parte dell’imbottigliatore. Si allarga quindi in maniera rilevante l’impegno e la presa di responsabilità da parte delle vetrerie. In caso di danneggiamento e rottura della bottiglia, le cantine associate a Uiv si sono inoltre impegnate a riconsegnare il prodotto alla vetreria, che lo avvierà alla Stazione Sperimentale del Vetro a Murano per le verifiche del caso. “La possibilità di disporre dei vari frammenti della bottiglia dopo una rottura è di fondamentale importanza per i nostri associati – ha spiegato De Giovanni - in quanto consente ai tecnici della Ssv di individuare con maggiore esattezza gli elementi di criticità e le cause. A tal fine Uiv e Assovetro hanno dato l’avvio a un monitoraggio delle difettosità e delle rotture dei contenitori, che sarà gestito congiuntamente”. . .  
   
   
20 ANNI DI OSTERIE D’ITALIA. ESCE IN LIBRERIA LA NUOVA EDIZIONE DI OSTERIE D´ITALIA: IN LOMBARDIA 19 CHIOCCIOLATE  
 
Un compleanno importante quello che Osterie d´Italia. Sussidiario del mangiarbere all´italiana celebra quest’anno: si festeggiano infatti i vent’anni dell’unica guida – la più venduta in Italia nel settore delle guide enogastronomiche – dedicata ai locali dove si pratica la migliore cucina regionale. «Appartenevamo a una generazione che aveva fatto in tempo a vivere le ultime osterie storiche e, pur consapevoli che quei luoghi erano finiti insieme ai tempi che li avevano generati, ne sentivamo il valore sociale e umano»: Carlo Petrini, nella prefazione della nuova guida, ricorda come nacque la prima edizione del 1990. «Ciò che rimpiangevamo e cercavamo di riproporre – prosegue – era quello che l’osteria aveva rappresentato in termini di socialità, identità e convivialità». Ed è quell’atmosfera che la guida, oggi come allora, vuole promuovere e soprattutto tutelare dal rischio dell’omologazione. Paola Gho, curatrice della guida, ripercorre «la serie storica di migliaia di locali, centinaia di visite dirette, la vitalità di molti posti “storici” e quella di nuove imprese. Molti ristoratori – a ragione o a torto – hanno introiettato una sorta di “osteria modello” cui hanno cercato di uniformarsi; altri, in procinto di aprire un nuovo locale, ci hanno chiesto quali caratteristiche a nostro avviso avrebbe dovuto avere. A loro abbiamo risposto che occorre prima di tutto “essere se stessi” e puntare sulla semplicità». A testimoniare l’importanza e il piacere di una convivialità che vive attraverso il tempo, i lettori troveranno nella guida 2010, in occasione dell’anniversario, il ritorno delle prefazioni regionali che avevano caratterizzato la prima edizione. Sono firmate da nomi prestigiosi del mondo della cultura, del giornalismo e dello sport: personalità dalla storia individuale e professionale diversa, accomunate dall’attenzione per la cucina di territorio e la qualità. Osterie d’Italia 2010 presenta quindi questo “libro dentro al libro”, proponendo i racconti di Marco Albarello, Folco Portinari, Lella Costa (attrice, autrice della prefazione della Lombardia), Pietro Bianchi, Francesca Neri, Klaus Dibiasi, Alberto Sinigaglia, Tullio Avoledo, Maurizio Maggiani, Tonino Guerra, Massimo Cirri, Enrico Vaime, Giovanna Marini, Neri Marcorè, Raffaele Colapietra, Antonietta Caccia, Alessandro e Giuseppe Laterza, Marino Niola, Gaetano Cappelli, Vito Teti, Roy Paci, Gavino Sanna. Se nella prima edizione del 1990 le schede che recensivano osterie, ristoranti, trattorie, enoteche, circoli e aziende agrituristiche erano oltre 700, quest’anno sono 1696 i locali consigliati e raccontati, in Italia e nel Cantone Ticino. Rispetto all’edizione 2009 sono state inserite 145 nuove osterie; inoltre, gli inserti dedicati alle specialità del “mangiare per strada” (come il pani ca meusa e gli sfinciuni in Sicilia) o che illustrano abitudini legate a radicate tradizioni locali (cicheti e ombre in Veneto, törggelen in Alto Adige, fornelli in Puglia e altri). Tutte le segnalazioni presenti nella guida sono caratterizzate dalla fedeltà ai sapori del territorio, da ambienti accoglienti e da prezzi corretti. La Chiocciola di Slow Food, «il riconoscimento più importante, assegnato alle osterie che ci piacciono in modo speciale per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza», come spiega Paola Gho, quest’anno è stata assegnata a 221 locali. Il Piemonte, con 26 indirizzi, è la regione con il maggior numero di osterie premiate, davanti a Toscana (21), Lombardia e Campania (19), Veneto (18), Lazio (14), Puglia (13) ed Emilia Romagna (12); seguono Marche, Friuli Venezia Giulia e Sicilia (9), Alto Adige, Liguria e Basilicata (8), Abruzzo (7) e Trentino (6); chiudono Calabria (5), Umbria (4), Sardegna e Cantone Ticino (2), Molise e Valle d’Aosta (1). Due altri simboli (una bottiglia e una mezzaluna di formaggio) premiano poi, rispettivamente, le cantine più fornite e i locali che presentano la migliore selezione di caci; una segnalazione particolare è inoltre riservata ai locali accessibili ai disabili e a quelli che offrono menù adatti agli intolleranti al glutine. Novità di questa edizione è il nuovo formato: pur contenendo più indirizzi rispetto al 2009, la guida è ora più piccola e maneggevole, quasi un tascabile, per essere una compagna di viaggio agile ed esaustiva. Slow Food – associazione internazionale che promuove il piacere del cibo e del vino, diffonde l’educazione del gusto, tutela la biodiversità agroalimentare, promuove una nuova agricoltura – è anche una casa editrice specializzata in guide enogastronomiche e turistiche, ricettari, manuali e saggi sui temi dell’alimentazione; per realizzare Osterie d’Italia 2010 si è avvalsa di centinaia di collaboratori che hanno verificato indirizzi già conosciuti e ne hanno ricercati di nuovi, garantendo l’affidabilità e il costante rinnovarsi della pubblicazione. .  
   
   
BANCO D’ASSAGGIO ESCLUSIVO DI MOSCATO D’ASTI E ASTI DOCG PER LA PRIMA VOLTA ALL’ENOTECA REGIONALE COLLINE DEL MOSCATO -CASTELLO DI MANGO  
 
L’enoteca Regionale Colline del Moscato di Mango promuove la prima edizione di un evento dedicato alla degustazione in anteprima dell’annata 2009 del Moscato d’Asti e dell’Asti. Si tratta del primo frutto della vendemmia 2009, un’occasione esclusiva per conoscere sapori e carattere dei nuovi Moscati ed Asti in un week-end che chiude la stagione dell’enoturismo in Langa. Una vera e propria anteprima che coinvolgerà in due diversi momenti la stampa specializzata ed il pubblico degli enoappassionati. “Motivo ispiratore della manifestazione – dichiara Valter Bera – presidente dell’Enoteca Regionale - è la consapevolezza di avere un grande prodotto di grande qualità e piacevolezza nella sua categoria; prodotto molto importante sul piano socio-economico per il territorio di produzione (52 comuni). Consapevolezza inoltre di avere uno straordinario territorio che non ha nulla da invidiare a quello dei vini più blasonati, territorio che viene poco usato nella comunicazione per collegarlo al vino, in particolare all’Asti Spumante”. Fra i principali obbiettivi dei promotori, vi è quello di sensibilizzare la stampa specializzata, nonché quella del turismo, dedicando loro una giornata di degustazione nella zona di produzione, al fine di far meglio conoscere questo vino, il suo territorio e la sua gente; “Contemporaneamente – interviene Massimo Corrado, presidente di Go Wine – opereremo anche per sensibilizzare il popolo degli appassionati e degli eno-turisti , dedicando loro quattro giornate di degustazione nelle quali potranno assaggiare tutti i vini, Moscato ed Asti, in abbinamento a prodotti di pasticceria”. L’evento prevede anche un momento istituzionale che coinvolgerà tutto il mondo dell’Asti, dai produttori ed operatori diretti, alle associazioni di settore ed alle istituzioni dei vari livelli, in modo da fare delle riflessioni sullo stato attuale delle cose e quindi delle considerazioni e progetti per il futuro. Info@gowinet. It enotecamango@tiscali. It .  
   
   
IL PIACERE DI VIVERE RACCONTATO DAI GRANDI VINI: PER LA PRIMA VOLTA IN FIERA MILANO AL MIC DEGUSTAZIONE DELLE ETICHETTE SELEZIONATE DAL GAMBERO ROSSO.  
 
Il gusto dei vini più pregiati diventa magica occasione di assaporare le tante sfumature del piacere, numerose come gli infiniti sapori dei vini italiani d’eccellenza. Milano ospita il più goloso momento di degustazione per gli amanti di questo nettare prezioso: il 3 dicembre 2009 dalle ore 17, al Mic Milano Convention Center, in Via Gattamelata 5, Gambero Rosso, in collaborazione con Fiera Milano, offre al pubblico la degustazione di oltre 200 vini di altissima qualità. Fiera Milano offrirà una vetrina esclusiva ai produttori di vino che hanno ottenuto i prestigiosi e ambiti Tre Bicchieri, il riconoscimento insignito dalla guida Vini D’italia 2010 edita da Gambero Rosso, che quest’anno raccoglie informazioni su 2. 253 produttori e 18. 000 vini. Oltre 165 produttori premiati dalla guida porteranno a fieramilanocity i loro ottimi vini, e sono ben 225 le etichette confermate ad oggi. Un allestimento ad hoc all’interno del piano terra del Mic metterà i consumatori direttamente in contatto con i produttori; un evento cui sarà presente il direttore del Gambero Rosso Daniele Cernilli, indicato dalla prestigiosa rivista inglese Decanter tra i 30 personaggi più influenti nel mondo del vino, insieme agli altri curatori della guida più famosa d’Italia. Non solo, tra le grandi aziende presenti all’evento ci saranno 6 tra le 9 che hanno vinto i Premi Speciali assegnati da Gambero Rosso: Cantina dell´Anno (Bruno Giacosa), Cantina Emergente (la romagnola Gallegati), Bollicine (Trento Altemasi Graal Ris. ´02 della rinomata Cavit), Vino bianco (Fiano di Avellino ´08 Colli di Lapio), Miglior Rapporto qualità/prezzo (Molise, Aglianico Contado Ris. ´07 Di Majo Norante) e Premio per la Viticoltura Sostenibile (la piacentina Elena Pantaleoni). Tra i migliori vini d’Italia i visitatori potranno ritrovare sapori della tradizione o scoprire interessanti novità. E i migliori non sono necessariamente elitari: anche vini molto popolari come il Lambrusco ed il Prosecco hanno ottenuto quest’anno il riconoscimento dei Tre Bicchieri, per la prima volta nei 23 anni di edizioni della Guida. .  
   
   
PRESENTATO“VIGNAIOLI & VIGNERONS” IN PROGRAMMA DAL 4 AL 13 DICEMBRE IN TOSCANA FUTURO DEL VINO, SI CONFRONTANO MILLE VIGNAIOLI DA TUTTA EUROPA  
 
Mille vignaioli da tutta Europa per fare “rete” e riflettere insieme su un momento cruciale per la viticoltura del Vecchio Continente, che deve fare i conti con una crisi che non risparmia il settore e che rischia di essere pagata soprattutto dai produttori più piccoli. E´ l´obiettivo dell´edizione n. 1 di “Vignaioli & Vignerons”, in programma in Toscana dal 4 al 13 dicembre, che rappresenta la prima manifestazione in Italia dedicata alla cultura del vino nelle sue molteplici espressioni. Promossa da Regione Toscana e Slow Food, insieme a Fondazione Sistema Toscana e Arsia, la manifestazione è stata presentata oggi a Firenze dal presidente della Toscana Claudio Martini, insieme al presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini (info e programma completo: www. Vignaiolievignerons. It). Dieci giorni di riflessione e di eventi dedicati al mondo della vite e del vino, con palazzi, cantine, musei e piazze di oltre 60 comuni toscani che ospiteranno un ricco calendario di incontri, convegni, laboratori, degustazioni, mostre, wine talks e mercati, in una terra, come la Toscana, capace di evocare la storia secolare del vino in tutto il mondo. Petrini ha ricordato come «la situazione dell´agricoltura non è mai stata così drammatica come oggi e anche una punta di diamante come il vino soffre. Proprio ieri parlavo con un piccolo produttore piemontese, un vignaiolo appunto, che mi ha spiegato come le bottiglie esportate non vengono pagate e il mercato interno ha perso il 50%. Se poi si va a vendere, per un vino doc piemontese vengono offerti 0,50 centesimi al litro». Per Petrini, «se il mondo del vino organizzato ha la forza necessaria e i produttori più gr andi possono fare anche marketing all´estero, per i piccoli questo non è possibile. Per questo abbiamo deciso di creare un´iniziativa vicina ai più deboli, che fosse dalla parte dei Vignaioli e dei Vignerons. Occorre - ha concluso - mettersi tutti insieme a partire dai territori, e avere la capacità di fare squadra quando si va in giro per il mondo. I piccoli produttori non possono essere gli unici a pagare la crisi». Il presidente Martini si è detto certo che “Vignaioli & Vignerons” sarà occasione di una riflessione corale, di dimensioni europee sul mondo del vino. «Una riflessione – ha sottolineato - che sarà rivolta in parte al presente, e cioè a come rispondere alla situazione di crisi che grava anche su questo comparto, ma che proverà anche al futuro, alle nuove frontiere che possono aprirsi valorizzando temi come la sostenibilità e il radicamento territoriale, e ricon oscendo appieno lo sforzo dei vignaioli e dei vignerons, le loro idee per innovare nel rispetto della tradizione e la loro opera per la difesa della qualità e della riconoscibilità dei nostri prodotti». Il ricco calendario di appuntamenti sul territorio toscano che daranno vita alla kermesse, trarranno, quindi, stimoli e contenuti dalla discussione che si svolgerà a Vignerons d’Europe, dal 5 al 7 dicembre (www. Vigneronsdeurope. Com): mille vignaioli in arrivo da 20 Paesi - dalla Francia alla Georgia, passando per la Germania fino alla Romania - scambieranno tra loro idee ed esperienze, chiamati a raccolta da Slow Food, insieme ad importanti personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell´agricoltura, per discutere di sostenibilità ambientale, sociale ed economica della vitivinicoltura, nonché di qualità della produzione enologica europea, contribuendo alla redazione del “Manifesto europeo per una vitivinicoltura sostenibile”. .