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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Settembre 2010
UE: BANDO DI GARA PER L´ATTUAZIONE ED EFFICIENZA DELLE INFRASTRUTTURE VERDI  
 
La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per sostenere l´attuazione della politica in materia di natura e biodiversità, in particolare migliorando la base di conoscenze sull´argomento e valutando l´implementazione e l´efficienza delle infrastrutture verdi in Europa. Questo impegno contribuirà principalmente a preparare la base per una valutazione d´impatto di una futura strategia di infrastrutture verdi in Europa, in particolare valutando l´attuazione e il monitoraggio dell´efficienza delle strategie esistenti per le infrastrutture verdi in Europa (a livello transnazionale, nazionale, regionale o locale) e al di fuori dell´Europa, incluse le stime finanziarie. Nel gennaio 2010 la Commissione ha pubblicato una nuova visione e nuovi obiettivi per la politica sulla biodiversità nell´Ue per il periodo successivo al 2010. Parte di questa strategia comunitaria per la biodiversità sarà figlia di una strategia in materia di infrastrutture verdi, prevista per il 2011. Le infrastrutture verdi saranno uno strumento importante per combattere la perdita di habitat, il degrado e la frammentazione, che sono stati di gran lunga le maggiori cause della perdita di biodiversità terrestre a livello comunitario negli ultimi 50 anni, a causa dei cambiamenti nell´uso del territorio (come ad esempio l´intensificazione dell´uso del terreno e l´abbandono delle terre). Nell´unione europea si perdono ogni giorno circa 1.500 ettari di terreno agricolo, principalmente a causa di nuove infrastrutture e dell´urbanizzazione. Il territorio europeo è di conseguenza più frammentato rispetto a quello di qualsiasi altro continente. Le infrastrutture verdi saranno il principale contributo dell´Europa per invertire questa tendenza e per collegare e rafforzare vari ecosistemi nelle aree urbane e rurali. Si tratta di aree, collegate spazialmente o funzionalmente, che conservano una coerenza ecologica come condizione essenziale per avere ecosistemi sani. Il suo valore aggiunto deriva comunque da un maggiore investimento nel capitale naturale, al fine di "rendere più verdi" le infrastrutture esistenti e di rafforzare la funzionalità degli ecosistemi di fornire beni e servizi, nonché di mitigare e adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita (salute, turismo, conservazione del patrimonio storico e culturale). La Commissione intende garantire il miglior uso dei dati esistenti per capire gli effetti della politica di infrastrutture verdi, e fornire dati per una valutazione dell´impatto potenziale di una futura strategia europea di infrastrutture verdi, con particolare riferimento all´attuazione ed efficienza delle politiche di infrastrutture verdi esistenti e potenziali. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea , Direzione generale dell´Ambiente, Env.srd.2 – Finanze, att.Ne: équipe "Mercati", Bu 5, 00/122 , 1049 Bruxelles , Belgio .  
   
   
BIODIVERSITÀ: QUASI LA METÀ DEGLI ANIMALI EUROPEI A RISCHIO ESTINZIONE  
 
 Quasi la metà dei mammiferi in Europa è minacciata di estinzione, e la situazione non è migliore per gli uccelli. A lanciare l´allarme, una relazione del Parlamento, preparata dall´olandese Esther de Lange e discussa oggi in aula. Citando il poeta Lucebert, la deputata ha detto che "tutte le cose di valore sono indifese". Il 2010 è l´anno internazionale per la biodiversità, ma l´Ue è lontana dagli obiettivi prefissati. Perdita di biodiversità accelerata - In Europa molte specie animali e vegetali sono a rischio estensione, e quel che è peggio, è che, continuando così, entro il 2050 il ritmo potrebbe accelerarsi di 10 volte. Le cifre sono impressionanti: nel nostro continente, il 42% dei mammiferi, il 43% degli uccelli, il 45% delle farfalle, il 30% degli anfibi, il 45% dei rettili e il 52% dei pesci di acqua dolce rischiano l´estinzione. Le iniziative internazionali e quelle europee per arrestare questo catastrofico avanzamento, fin qui, non hanno sortito gli effetti sperati. Lo strumento a disposizione dell´Ue per combattere la perdita di biodiversità è il programma Natura 2000, istituito dalla Direttiva "Habitat" e dalla Direttiva "Uccelli", ma molti degli stati membri Ue non hanno attuato queste normative a pieno. La mancanza di consapevolezza - Un sondaggio Eurobarometro della scorsa primavera è particolarmente allarmante, perché rivela che i cittadini europei non sono coscienti della situazione. Solo il 38% conosce il significato della parola "biodiversità", e solo il 17% è cosciente del fatto che la biodiversità europea è già in declino. Per questo il Parlamento ritiene che una campagna di informazione pan-europea sia urgente. Le possibili soluzioni - Secondo la relatrice del Ppe, è importante cercare altre fonti di finanziamento per la conservazione degli habitat naturali, oltre al tradizionale programma Life, in particolare via la politica agricola, la politica di pesca, i fondi per lo sviluppo regionale e le azioni per la ricerca.  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA: ATTACCHI AL MADE IN ITALY SEQUESTRATE 63 TONNELLATE DI PASTA PRODOTTA ALL’ESTERO E SBARCATA IN ITALIA CON IL MARCHIO MADE IN ITALY.  
 
Il furto di valore e d’identità al Made in Italy non sembra avere tregua. Ad essere colpito, ancora una volta, il simbolo di qualità e sicurezza alimentare del nostro paese nel Mondo: la pasta. Solo due mesi fa, Coldiretti Basilicata aveva presidiato la sede lucana della Candeal S.p.a., dimostrando come il grano canadese sbarcato a Bari, dopo essere entrato in azienda, arrivasse sulle tavole dei consumatori come pasta Made in Italy. Ora alla ribalta il gravissimo episodio di Ancona. Coldiretti plaude all’operazione della Guardia di Finanza e della dogana di Ancona che ha portato al sequestro, su tre rimorchi sbarcati da un traghetto greco e diretti nel Nord Italia, di sessantatre tonnellate di pasta che, nonostante sia stata prodotta all’estero, riportava sulle confezioni la scritta “Made in Italy” oltre ad altri simboli e iscrizioni tali da indurre il consumatore a ritenere la merce di origine italiana.  
   
   
PIANO DI SVILUPPO RURALE IN UMBRIA: INCONTRO PROMOSSO DALL’ARUSIA GIOVEDI’ 23 PER SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E LIQUIDAZIONE PREMI  
 
Perugia - Semplificazione amministrativa, funzione di “correttiva” nel sistema informatico ed elenchi di liquidazione emessi nel mese di settembre 2010, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, sono il tema di un incontro fra gli operatori promosso dall’Arusia (l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura) per giovedì 23 a Perugia presso la Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, al quale parteciperà anche l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini. I tecnici e gli altri soggetti autorizzati alla compilazione delle domande di premio previste dal Piano di Sviluppo Rurale – informa una nota - illustreranno il funzionamento della procedura informatica realizzata da “Arusia” nell’ambito del “Siar” (Sistema Informativo Agricolo Regionale) per la gestione della funzione di “correttiva”, da compilare per la sanatoria delle anomalie rilevate dall’istruttoria delle domande. “È una iniziativa - spiega il commissario straordinario di “Arusia” Adolfo Orsini – che si colloca nell’ambito del processo di semplificazione amministrativa dell’intero procedimento di gestione delle domande del piano per la campagna 2010, con l’obiettivo di intervenire in maniera efficace nella situazione in atto per le misure a superficie, procedura che registra forti ritardi per la liquidazione delle spettanze delle annualità 2008 e 2009, a causa di scelte metodologiche ed operative adottate nell’anno 2007 da ‘Agea’, nella sua veste di organismo pagatore a livello nazionale. Una diversa impostazione dei bandi regionali relativi alla campagna 2010, una semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico dei beneficiari, una maggior informatizzazione del procedimento istruttorio mediante il Sistema Informativo Agricolo Regionale hanno già consentito – sottolinea Orsini - il raggiungimento di un primo significativo risultato, con l’emissione nel mese di giugno delle graduatorie relative alle domande presentate per la campagna 2010. Si intende ora – continua il commissario dell’“Arusia” - procedere sulla strada avviata, con la realizzazione di ulteriori procedure informatiche, una delle quali è, appunto, la funzione di ‘correttiva’”.  
   
   
AGRICOLTURA, PROCEDURE PIÙ SNELLE CON LO SPORTELLO AGEA  
 
Apre oggi, presso la Sede dell´Assessorato regionale all´Agricoltura, lo "Sportello informativo Agea". La cerimonia di inaugurazione, alla quale parteciperà l´Assessore Nicola Cavaliere, il Presidente Nazionale Agea, Dario Fruscio e il Direttore Area Coordinamento Agea, Giancarlo Nanni, è in programma alle 10,30. "Tale iniziativa - ha detto l´Assessore Cavaliere - rientra tra le attività che questo Assessorato sta mettendo in campo con l´obiettivo di accelerare e migliorare il sistema dei pagamenti nell´ambito del Programma di Sviluppo Rurale. Lo scopo è quello di promuovere e sostenere la semplificazione, nonché l´avvicinamento dei rapporti e delle comunicazioni con gli imprenditori agricoli attraverso lo svolgimento, in loco, di tutte quelle attività tecniche, amministrative e finanziarie in favore degli stessi".  
   
   
TRENTO: "CONSORZI IRRIGUI DI SECONDO GRADO, UNA STRADA OBBLIGATA" INCONTRO A PERGINE TRA L´ASSESSORE E I PRESIDENTI DEI 7 CMF DELLA ZONA  
 
I problemi relativi all´irrigazione delle aree agricole del perginese sono stati al centro, il 17 settembre, di un incontro dell´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini con i presidenti e rappresentanti dei 7 Consorzi di miglioramento fondiario (Cmf) della zona. Al centro del confronto il passaggio, non più rinviabile, dall´irrigazione a pioggia a quella a goccia. Un passaggio tecnologico imposto, oltre che dalla necessità di razionalizzare l´utilizzo a scopi agricoli dell´acqua, da precise direttive comunitarie. Nel caso del Perginese, si aggiunge la vetustà, in taluni ambiti, degli attuali impianti, ormai giunti a fine vita. Alcuni consorzi irrigui hanno già positivamente affrontato la questione unendo le forze, costituendo cioè consorzi di secondo grado, altri però non l´hanno ancora fatto, benchè non siano mancate sollecitazioni e inviti ai proprietari dei fondi interessati. La strada dei consorzi di secondo grado è però obbligata. L´assessore Mellarini, invitato al confronto dall´amministrazione comunale di Pergine - rappresentata per l´occasione dal sindaco Silvano Corradi e dall´assessore all´agricoltura Aldo Zanella - lo ha ribadito con forza: "Nel 2016 entrerà in vigore la normativa sul deflusso minimo vitale e in previsione di questo si dovranno fare scelte precise e si deve dunque avere oggi il coraggio di prevedere gli investimenti necessari a dare un futuro all´agricoltura di queste zone. In tal senso i consorzi di secondo grado sono una via obbligata se vogliamo infrastrutturare adeguatamente il territorio". Alle preoccupazioni dei Consorzi di miglioramento fondiario (all´incontro di oggi erano presenti i Cmf di Susà, Castagnè, Roncogno e Costasavina, Viarago, Madrano e Canzolino, Canale e Agro Irriguo Perginese), relativamente, in particolare, all´impegno finanziario che comporterà il passaggio all´irrigazione a goccia, Mellarini ha risposto che "la Provincia c´è e interverrà per sostenere progetti condivisi e orientati alla modernizzazione dell´agricoltura, purchè essi siano portati avanti unitariamente da aggregazioni di consorzi". Altro tema al centro dell´incontro di oggi a Pergine era il recupero delle aree incolte. A tale proposito Mellarini ha annunciato che la Provincia presenterà a breve un proprio specifico progetto.  
   
   
AVVIATO IN CALABRIA IL PROGETTO PER LA CREAZIONE DI UN ISTITUTO PER LA CERTIFICAZIONE AGROALIMENTARE  
 
Il sottosegretario regionale alla Riforme a alla Semplificazione amministrativa Alberto Sarra ha fatto sua l’idea, lanciata dal professor Antonino De Lorenzo (ordinario di “Alimentazione e nutrizione umana”, direttore della Scuola di specializzazione in “Scienza dell’alimentazione” e coordinatore del dottorato di ricerca in “Fisiologia dei distretti corporei” all’Università “Tor Vergata” di Roma), di avviare un progetto per la creazione in Calabria di un istituto per la certificazione agroalimentare. Con Sarra hanno condiviso il progetto anche gli assessori regionali ai Programmi Speciali U.e., Fabrizio Capua, all’Agricoltura, Michele Trematerra, alla Cultura Mario Caligiuri i quali hanno già affrontato la problematica in un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Reggio Calabria nella sede del Consiglio regionale. “La gastronomia collegata con le evidenze scientifiche e l’individuazione di indici di qualità nutrizionale – ha dichiarato il sottosegretario Sarra - possono diventare un elemento dinamico per una regione che rifiuta di essere dimenticata e retrocessa ed è pronta a riproporsi utilizzando l’innovazione e la ricerca come elemento trainante. Tra l’altro, c’è da tenere presente che la Calabria è una Regione di notevole interesse nutrizionale. E il modello alimentare di una comunità – ha sottolineato Sarra - viene riconosciuto come ‘patrimonio culturale immateriale’ strettamente legato al luogo, un bene intangibile che alla stessa stregua di quelli tangibili, come monumenti e opere d’arte, fanno parte dell’identità e della memoria da tramandare e valorizzare costantemente con l’apporto della ricerca”. “La Regione Calabria – ha, poi, ricordato il sottosegretario - ha già riconosciuto con la Legge Regionale del 17/08/2005 n. 13-14-15 le attività dell’Istituto nazionale per la ricerca scientifica sulla dieta mediterranea e la nutrigenomica (I.n.di.m.), che prevede la realizzazione di una banca dati sulla qualità degli alimenti della dieta mediterranea oltre che studi e ricerche sulle patologie derivanti da una non sana alimentazione”. “Gli studiosi – ha aggiunto il sottosegretario Sarra - raccomandano la necessità di promuovere e di adottare modelli di sviluppo sostenibile, che tengano conto della cultura intrinseca della comunità e che possano contribuire a dar corpo all’identità della nostra regione, a valorizzare il nostro capitale umano, sociale e le nostre risorse ambientali. Pertanto, lo scopo di tale progetto – ha detto infine Sarra - è la creazione di una piattaforma interfiliera e di un osservatorio nutrizionale per la valorizzazione, l’etichettatura e la certificazione dei prodotti agroalimentari calabresi”.  
   
   
IL BACALÀ ALLA VICENTINA TRA I CINQUE ALIMENTI TRADIZIONALI PIÙ RAPPRESENTATIVI DELL’ITALIA  
 
Finale saporito all’insegna della storia e della cultura del gusto del Veneto, ieri per il “Punto Zaia”, l’ormai consueto appuntamento con l’informazione al termine della seduta settimanale della Giunta regionale. Ad allietare il palato di giornalisti e ospiti è stato infatti il Bacalà alla vicentina, presentato dall’omonima confraternita presieduta da Luciano Righi (già assessore regionale nella 2ª e 3ª legislatura ed ex parlamentare). La presenza di un piatto così ricco di storia e tradizione, ma anche di avventura non era per nulla casuale: il Bacalà alla vicentina è stato infatti designato dal network internazionale per l’informazione sugli alimenti Eurofir (European Food Information Resource Network), finanziato dalla Commissione Europea, come uno dei cinque alimenti tradizionali rappresentativi dell’Italia a tavola, a fianco dei Cannoli alla Ricotta siciliani, del Castagnaccio toscano, della Pizza napoletana Margherita e del Brasato al Barolo piemontese. Il riconoscimento inserisce a tutti gli effetti il Bacalà alla vicentina nel gotha mondiale delle grandi pietanze di tradizione e premia una vicenda veneziana e vicentina dai contorni avventurosi e incredibili. In Veneto, anzitutto, si definisce bacalà quello che nel resto d’Italia viene chiamato stoccafisso. Il suo arrivo sulle tavole veneziane risale Xv secolo. Nel 1432, in occasione di un viaggio commerciale verso le coste britanniche e anseatiche con una “cocca” carica di vino, il capitano veneziano Pietro Querini si imbattè in una tempesta, naufragò nell’isola norvegese di Rost, nell’arcipelago delle Lofoten, e venne tratto in salvo con ciò che rimaneva del suo equipaggio dagli abitanti, pescatori dediti alla cattura del merluzzo, che essiccavano all’aria fresca e asciutta del Mare del Nord. Il Querini apprezzò questo prodotto e ne portò alcuni esemplari a Venezia dopo un avventuroso ritorno attraverso la Svezia. Tutto questo ci è noto dal resoconto che dell’avventura fece lo stesso Querini, seguendo l’obbligo dovuto da tutti i capitani veneziani che si avventuravano per nuove rotte o si imbattevano in nuovi territori. Il Bacalà, nella sua primaria espressione di merluzzo essiccato, è un pesce povero e insapore, ma durevole e leggero da trasportare. Inoltre, i prelati che animarono il Concilio di Trento lo dichiararono idoneo al regime di astinenza della Quaresima. Ci pensarono poi i veneti ad arricchire di sapore il prodotto alimentare primario, e i vicentini inventarono appunto il saporito e sostanzioso Bacalà alla vicentina. Insomma: da oltre 500 anni questo pesce del Nord ha trovato la sua perfezione in cucina a Vicenza, al punto che, si stima, circa il 20 per cento delle 3 mila tonnellate di stoccafisso che arrivano dalla Norvegia in Italia finisce in Veneto, a comporre una pietanza antica ed eccellente. E si tratta dello stoccafisso della qualità migliore. Ecco perché, dal 23 al 27 settembre prossimi, il sindaco di Rost, accompagnato da un’autorevole delegazione del Paese scandinavo, sarà presente a Sandrigo, in provincia di Vicenza, per partecipare all’annuale Festa del Bacalà organizzata dalla Pro Sandrigo e dalla Confraternita del Bacalà alla Vicentina. Ad inaugurare la manifestazione, il 23 settembre alle ore 20,30, sarà proprio un Gran Galà Europeo del Bacalà alla vicentina, che festeggerà il riconoscimento internazionale conferito a questa pietanza “locale” ma figlia di due nazioni.  
   
   
MISURAZIONE DEL LEGNAME: A PANEVEGGIO LE NUOVE TECNOLOGIE GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE 2010  
 
 Giovedì prossimo, 23 settembre 2010, nel piazzale del legname adiacente al Centro Visitatori di Paneveggio, l’Ufficio Tecnico e gestionale dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali, in collaborazione con il Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, organizzerà una giornata dimostrativa basata sul confronto tra il metodo tradizionale di misura del legname allestito ed un sistema innovativo, già in uso in alcune parti d’Europa, basato sull’utilizzo del software sScaletm-v3.00 dell’azienda Dralle A/s. L’iniziativa, tramite dimostrazioni pratiche e spiegazioni tecniche, vuole valorizzare questa importante fase della filiera foresta-legno, mettendo al primo posto la sicurezza degli operatori, nonché i risparmi di tempo e quindi di risorse economiche. All’interno del proprio ruolo istituzionale e tra le proprie specifiche finalità, l’Agenzia provinciale delle foreste demaniali investe una parte delle proprie risorse nel miglioramento dei sistemi operativi forestali e della sicurezza, sostenendo la ricerca e la sperimentazione anche per l’applicazione di moderne tecnologie nei lavori boschivi che evolvono ormai rapidamente fra tradizione, funzionalità e innovazione. L’iniziativa è rivolta agli operatori del settore e costituisce un momento di confronto e di riflessione sull’importanza di una fase importante e specifica della filiera foresta-legno, sui metodi attualmente in uso e quelli innovativi, sui loro costi e sulle relative problematiche applicative. Il programma allegato permette una rapida informazione sugli interventi dei vari tecnici, operatori e consulenti che l’incontro di mezza giornata a Paneveggio intende promuovere. Moderne Tecnologie Nella Misurazione Del Legname Allestito Giovedi’ 23 Settembre 2010
ore 9:00 Presentazione della giornata Paolo Kovatsch Direttore dell’Ufficio Tecnico e gestionale dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali
ore 9:15 Utilizzo e potenzialità del cavalletto dendrometrico elettronico: dimostrazioni pratiche. Stazione forestale demaniale di Paneveggio-cadino
ore 9:45 Presentazione del sistema sScale Tm –v3.00: dimostrazioni a piazzale Kim Dralle Rappresentante della Ditta Dralle A/s Traduce: Gianni Picchi Cnr-ivalsa Firenze
ore 10:45 pausa
ore 11:00 “Il sistema sScale Tm –v3.00” Kim Dralle Rappresentante della Ditta Dralle A/s Traduce: Gianni Picchi Cnr-ivalsa Firenze
ore 11:30 “La vendita di legname a strada: le cataste in Trentino” Enrico Tonezzer Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento
ore 11:45 “Procedure di sicurezza per la misurazione del legname in catasta” Giorgio Behmann Dell’elmo Magnifica Comunità di Fiemme
ore 12:00 “Nuovi sistemi di misurazione, adeguamento di norme, contratti e capitolati” Davide Pozzo Servizio Foreste e fauna
ore 12:15 Discussione generale finale
 
   
   
NASCE CLADIS IL PECORINO ANTICOLESTEROLO  
 
Policlinico di Abano Terme e Fondazione Leonardo, grazie alla collaborazione della Fondazione Cariparo e dell´Università di Pisa, lanciano il “formaggio – medicina” L’allevamento di pecore viene nutrito con un mangime sperimentale contenente semi di lino estrusi, formulato da ricercatori universitari di Pisa. Ne scaturisce una produzione casearia che fa bene alla salute. Policlinico di Abano Terme e Fondazione Leonardo iniziano la sperimentazione su pazienti. Obiettivo: testarne la funzione preventiva contro malattie cardiovascolari e osteoporosi. Se tra 30 mesi le ipotesi saranno confermate, la produzione del pecorino Cladis si estenderà agli ovini di Onna (L´aquila) Si chiama Cladis, ha lo stesso sapore di quello originale ma, in più, è ricco di acido linoleico coniugato (Cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l’organismo dalle malattie cardiovascolari. E’ il formaggio pecorino messo a punto dal team del professor Pierlorenzo Secchiari della Facoltà di Agraria dell´Università di Pisa. È stato ottenuto mediante latte di pecore nutrite con uno speciale mangime ricco di semi di lino estrusi - una fonte naturale di precursori di acido linoleico coniugato (Cla) - che gli stessi sperimentatori hanno già dimostrato portare alla produzione di un latte particolarmente ricco di Cla. Il nuovo formaggio sarà presto allo studio dei ricercatori del Policlinico di Abano Terme - Fondazione Leonardo che ne vogliono testare gli effetti protettivi. Denominato Cladis (The impact of dairy food rich in Cla: A Dietary Intervention Study in older women with the metabolic syndrome), il trial durerà trenta mesi e coinvolgerà una popolazione di 100 donne over 60 con sindrome metabolica. Questo tipo di pazienti potrebbe ottenere un doppio beneficio dal Cla: prevenzione di malattie cardiovascolari e di osteoporosi. Il pecorino Cladis, se inserito nell’ambito di una dieta equilibrata, potrebbe infatti non aumentare (e probabilmente abbassare) i livelli di colesterolo, contribuendo alla prevenzione di alcune delle principali patologie croniche debilitanti, come quelle cardiovascolari. Inoltre, poiché il formaggio come è noto è un’ottima fonte di calcio, il suo effetto protettivo potrebbe estendersi anche contro l’osteoporosi. Infatti comunemente il formaggio tradizionale, per l’alto contenuto di grassi saturi, è controindicato per pazienti a rischio cardiovascolare. E per questo motivo non è utilizzabile quale fonte di calcio in un’alta percentuale di over 50, soprattutto nella donna in post menopausa, ad alto rischio di malattia cardiovascolare, ma anche purtroppo di osteoporosi. L’acido linoleico, un acido grasso polinsaturo, della stessa famiglia degli omega -3, contribuisce, secondo gli studi, a proteggere l’organismo dalle malattie cardiovascolari, in quanto avrebbe un effetto benefico sul riequilibrio del livello di colesterolo buono (Hdl) nel sangue, a scapito di quello cattivo (Ldl). “Il ruolo dei grassi nella dieta rappresenta un punto molto controverso: alcuni di essi sono considerati fattori di rischio cardiovascolare, mentre altri sono indispensabili per garantire l’apporto calorico per l’organismo, la funzione strutturale per le cellule ed altri importanti effetti biologici. Il confine tra nutrizionalmente utile e nocivo dipende – spiega il prof. Gaetano Crepaldi, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Leonardo - dalla quantità e dal tipo di grasso assunto con la dieta. Infatti, i diversi acidi grassi hanno differenti proprietà e influenzano la produzione di molecole ad alta attività biologica le quali modulano il metabolismo lipidico, il bilancio energetico e la risposta infiammatoria”. “Tra i diversi acidi grassi riveste un ruolo di primo piano – continua il prof. Crepaldi - l’acido linoleico coniugato. Le diverse attività biologiche del Cla sono riconducibili alla sua capacità di ridurre la biosintesi degli eicosanoidi che sono alla base dell’instaurarsi dei processi infiammatori. Gli acidi grassi della dieta modulano anche la sintesi degli endocannabinoidi, acidi che influenzano il metabolismo lipidico e la distribuzione della massa grassa in diverse patologie associate all’obesità, come dislipidemia, fegato grasso, resistenza insulinica, diabete di tipo 2, aterosclerosi, che sono fortemente influenzate dal grasso viscerale. Il pecorino Cladis apre dunque nuovi scenari”. La sperimentazione avverrà grazie ad un finanziamento di 276 mila euro concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presieduta dal dr. Antonio Finotti. Il pecorino sarà somministrato ad un campione di ospiti dell´Opera Immacolata Concezione (Oic) di Padova. In caso di successo, si prevede di allargare la produzione di latte ricco in acido linoleico coniugato anche alle pecore di Onna, in provincia de L´aquila, una delle zone più colpite dal terremoto dello scorso anno.  
   
   
OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA E INGREDIENTI NATURALI PER LE NUOVE MERENDINE BAULI NUVELLE ALL’INSEGNA DELLA LEGGEREZZA  
 
Sono arrivate sugli scaffali di tutti i punti vendita le Nuvelle, le nuove merendine Bauli. Le Nuvelle sono nutrienti e semplici perché sono frutto di una ricetta esclusiva pensata per chi cerca un prodotto che appaghi la voglia di bontà ma che, per la sua leggerezza, sia ideale per essere consumato in qualunque momento della giornata. Olio extravergine di oliva – 100% italiano, utilizzato in luogo di burro e margarina, è l’ingrediente che caratterizza la novità donando al prodotto una sorprendente sofficità e una autentica leggerezza. La merendina, infatti, contiene il 40% in meno di grassi saturi – quelli nocivi per l’organismo - rispetto alla media della categoria di riferimento. Le Nuvelle non contengono inoltre conservanti e coloranti. Tre diversi gusti – Bauli ha creato tre abbinamenti tutti nuovi e originali, per soddisfare le esigenze e i gusti di tutti i palati! Succo d’arancia e carota: un sapore delicato ma deciso grazie all’equilibrio perfetto degli ingredienti. Ottime per un fuoripasto genuino. Yogurt magro e frutti rossi: il gusto semplice dell’impasto e il sapore intenso dei frutti rossi, in un connubio ricco di naturalità. Sono il modo migliore per iniziare con genuinità la giornata. Cioccolato e farina di riso: la golosità del cioccolato e la genuinità della farina di riso in un mix ricco di gusto. Per concedersi con leggerezza un momento saporito e goloso. Le Nuvelle sono disponibili in confezioni dall’inconfondibile color lilla che caratterizza da sempre i prodotti Bauli. I pack, venduti al prezzo indicativo di 1,80 euro, contengono 6 pezzi da 35 g l’uno, confezionati singolarmente.  
   
   
BUONO E SANO COME UN PESCE: CON PER PASTA RIO MARE, TUTTO IL PIACERE DI UN PIATTO DI PASTA DA GOURMET PRONTO IN POCHI ISTANTI, PREPARATO COL TONNO MIGLIORE.  
 
Dall’esperienza Rio Mare, quattro appetitose ricette a base di tonno per gustare in modo sano, veloce e insolito il piatto più amato dagli Italiani. Con Rio Mare, il piacere di gustare un ottimo piatto di pasta non va mai in vacanza! Per prolungare il piacere delle ferie e regalare ancora un po’ di tempo da dedicare al relax e al divertimento, la soluzione si chiama Per Pasta Rio Mare: non una, ma ben quattro ricette che prendono spunto dalla migliore tradizione gastronomica mediterranea e portano in tavola solo il migliore tonno Rio Mare. Per Pasta è molto più di un sugo pronto: rappresenta un complemento sano e appetitoso per fare dell’amato piatto di pasta un vero e proprio “pasto”, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e goloso al palato! La pasta, oltre ad essere considerato unanimemente il cibo più amato e a rappresentare un simbolo per antonomasia dell’Italia, è un piatto onnipresente in cucina, in virtù della sua straordinaria versatilità: rischia però di “annoiare” e richiede creatività e fantasia per nutrire ogni giorno senza scivolare nella routine. Rio Mare ha una proposta ideale per soddisfare ogni esigenza, a seconda della stagione e del gusto personale, sia che si desideri un fumante piatto di pasta sia che si prediliga una fresca insalata di pasta. In questi ultimi scampoli d’estate, perché non portare in tavola il profumo del mare? In pochi minuti, con Rio Mare Per Pasta Marinara, la pasta si veste dei sapori e dei profumi del pesce più fresco, prolungando il piacere di una giornata in riva al mare. Una ricetta ottima da gustare sia calda sia fredda, presentata come un’insalata saporita e nutriente: perfetta per mettere tutti gli amici d’accordo in poco tempo e senza faticare in cucina! Al rientro in città, per affrontare l’autunno con la giusta grinta, Per Pasta Arrabbiata: Rio Mare aggiunge un tocco di sapore (e- perché no?- di peperoncino!) in più alla “solita” pasta. E risolve brillantemente una cenetta a due, da improvvisare e tutta da inventare. Se, quando la temperatura inizia a scendere, si fa sentire a gran voce l’esigenza di un primo piatto particolarmente ricco, è perfetto Per Pasta Puttanesca: davvero il condimento ideale per una pasta che non rischia di lasciare indifferente e non teme il sapore deciso. Apprezzata da tutta la famiglia. Infine, un “ever-green” della tradizione italica: l’immancabile Aglio Olio e Peperoncino, che nella versione Rio Mare Per Pasta è impreziosita dal tonno più sano e gustoso. Una ricetta che si apprezza in ogni momento e si offre di accompagnarci in ogni situazione, consumata sia calda sia fredda.  
   
   
TRENTO, VINACCE E FECCE: LE REGOLE PER L´IMPIEGO AGRONOMICO LA LORO DISPERSIONE È VIETATA ENTRO 5 METRI DALLE SPONDE DEI CORSI D´ACQUA  
 
 Stabilite dalla Giunta provinciale le "regole" per l´utilizzo agronomico dei sottoprodotti della vinificazione, quali le fecce e vinacce. La relativa delibera è firmata dall´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini. Vinacce e fecce sono il semplice risultato del naturale processo di fermentazione delle uve e come tali possono essere impiegate nella gestione agronomica dei vigneti. L´eliminazione di tali prodotti - qualora non siano destinati alla distillazione - è però soggetta ad alcuni obblighi a cui si devono attenere gli operatori del settore allo scopo di evitare che gli stessi siano oggetto di ulteriori fermentazioni o altri utilizzi impropri. Le disposizioni da osservare sono sostanzialmente tre: 1. L´utilizzo dei sottoprodotti è ammesso nel limite massimo di 3 t/ha per ettaro di superficie agricola risultante dal fascicolo aziendale del soggetto che effettua il riutilizzo; 2. E´ vietata la dispersione entro 5 metri di distanza dalle sponde dei corsi d´acqua; 3. Le operazioni devono concludersi: - entro 30 giorni dalla fine del periodo vendemmiale per le vinacce (ad eccezione di quelle ottenute per la produzione di vini per il quali il periodo delle fermentazioni può protrarsi oltre il 31 dicembre (Vino Santo, passiti, vendemmie tardive), in tal caso la loro dispersione deve concludersi entro 30 giorni dalla data di separazione della vinaccia (svinatura); - entro 30 giorni dalla data del loro ottenimento per le fecce.  
   
   
BRUNELLO MIGLIORE AL MONDO, SODDISFAZIONE DELLA REGIONE «E´ LA CONFERMA CHE I PRODOTTI TOSCANI SONO DAVVERO ECCEZIONALI»  
 
 «La notizia che il Brunello di Montalcino Riserva 2004 del Castello Romitorio, di proprietà dell´artista Sandro Chia, è il miglior vino rosso al mondo, è di quelle che danno grande soddisfazione». Questo il commento dell´assessore all´agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori. «E´ una notizia bella e importante e per questo faccio tutte le mie congratulazioni all´azienda – ha aggiunto Salvadori - ma è anche la conferma, una volta di più, che la Toscana ha prodotti davvero eccezionali. Questo è il biglietto da visita della Toscana nel mondo».  
   
   
CARPENE’ MALVOLTI : NUMEROSE INIZIATIVE PER LO STORICO MARCHIO DI CONEGLIANO IN OCCASIONE DELL’APERTURA STRAORDINARIA DELLE CANTINE PROMOSSA DAL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO VENETO  
 
Degustazioni, visite guidate in cantina e la finale del concorso Divinando riservato ai Sommelier Fisar tra gli eventi che allieteranno il fine settimana del 13 e 14 novembre Week end a tutto…Prosecco per Carpené Malvolti. La storica casa spumantistica di Conegliano si prepara ad ospitare, nel fine settimana del 13 e 14 novembre, una staffetta inebriante di eventi dedicati alle bollicine per eccellenza. Complice il tepore quasi primaverile dell’estate di San Martino, Carpené Malvolti, grazie all’iniziativa portata avanti dal Movimento Turismo del Vino Veneto, apre le porte al pubblico domenica 14 novembre per dare la possibilità di degustare le proprie bollicine a coloro che non hanno potuto essere presenti durante Cantine Aperte dello scorso maggio e, per chi invece si è già deliziato con gli spumanti di Carpené, di ripetere una inebriante esperienza sensoriale. La cantina rimarrà aperta per l’occasione dalle 10.00 alle ore 18.00 e durante l’apertura sono in programma visite guidate dell’azienda condotte da Guerrino Zanardo e Andrea Furlanetto, possibilmente su prenotazione da effettuare allo 0438364611, con partenza ogni mezz’ora dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.00. Su prenotazione anche le degustazioni guidate a cura di Antonio Spinazzè, alle 11.30 del mattino, alle 15.00 e alle 17.00 di vari spumanti tra cui il Prosecco Cuvée Brut/prosecco Cuvée Oro, Cserszegi, Kerner, Viogner e l’ultimo nato dell’Arte Spumantistica Carpené Malvolti, Petit Manseng. Il Prosecco naturalmente non andrà giù da solo: saranno infatti offerte dalla Pro Loco di Pederobba le castagne del Monfenera cotte sul posto e dolcetti ripieni di castagne, mentre ad allietare la permanenza degli enoturisti in cantina, ci penserà nel pomeriggio il Coro Benvenuti dell’Istituto Benedetti Michelangeli con i propri canti. Il fine settimana di San Martino in cantina per Carpenè Malvolti inizierà, però, già sabato 13 novembre, con la terza edizione di Divinando, concorso organizzato da Carpenè Malvolti e riservato ai sommelier Fisar che si sfideranno in una battaglia all’ultimo calice per aggiudicarsi l’ambito premio. Quest’anno, location della sfida sarà Castelbrando, il maniero che domina la vallata di Cison di Valmarino nei pressi di Conegliano.