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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Settembre 2010
COSTRUIRE IL DISTRETTO ENERGETICO DELLA COSTA TOSCANA  
 
Firenze, 22 settembre 2010 - Costruire sulla costa toscana un distretto energetico di livello nazionale ed europeo. Questa la scommessa su cui punta la Regione per valorizzare le potenzialità del territorio e innescare lo sviluppo. Uno sviluppo che dovrà essere attento al benessere dei cittadini e alle compatibilità ambientali. Lo ha detto l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini intervenendo ieri alla tavola rotonda organizzata all´interno dell´assemblea annuale di Confindustria a Livorno. «Non ci può essere sviluppo – ha detto l´assessore – senza occupazione e non ci può essere occupazione senza innovazione. Ma innovazione e sviluppo devono coniugarsi sempre alla sicurezza e al rispetto dell´ambiente». Sono queste la parole chiave della politica economica della Regione Toscana, con la barra ferma sul benessere dei cittadini e sulla qualità del la voro. In concreto si punta alla crescita di un´industria toscana delle energie rinnovabili, che consenta di produrre più energia e nuovo lavoro, ridando fiato all´imprenditoria locale. «Possiamo farcela – spiega Simoncini – puntando sull´università, la ricerca, il trasferimento tecnologico. Per questo stiamo già lavorando a snellire la burocrazia, potenziare i servizi razionalizzando la rete dell´innovazione e del trasferimento tecnologico, aumentare le possibilità di accesso al credito da parte delle imprese e abbreviare i tempi di decisione della politica». Il futuro del polo industriale ed energetico costiero passa attraverso una fitta rete di consultazioni e dal confronto con istituzioni e parti sociali. »E´ un confronto aperto - afferma Simoncini - che deve tener conto dello scenario attuale, della necessità di far tornare competitivo il settore manifatturiero e far crescere l´occupazione, dell´accresci uto fabbisogno energetico, della necessità di bonificare vecchi siti industriali e restituirli alla loro funzione produttiva, di tutelare l´ambiente e il territorio. Ma anche di trattare con Enel la riconversione delle due centrali di Livorno. Tutto questo non lo possiamo fare senza chiamare in causa il governo, che fino ad oggi è abbastanza latitante, sia sul fronte energetico che su quello economico». L´assessore ha inoltre ribadito la posizione della giunta sul progetto di rigassificatore di Rosignano, sottolineando che «se la proposta supera la valutazione di impatto ambientale e il progetto viene sostenuto da Edison in tutte le sue parti, con lo spostamento dell´etilene all´interno dell´area Solvay e le attività legate al freddo, a queste condizioni la giunta regionale è disponibile a sostenere l´investimento».  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO ‘RESEAU ENERGIE’ REGIONE VALEL D’AOSTA E CELVA INSIEME PER SUPPORTARE I COMUNI IN MATERIA DI ENERGIA  
 
 Aosta, 22 settembre 2010 - L’assessorato regionale alle Attività produttive sta svolgendo un’importante azione informativa sui temi energetici a vantaggio dei cittadini valdostani. Un fondamentale obiettivo condiviso dalla Regione con il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta (Celva), che si concretizza con l’attivazione del progetto Reseau Energie. Il progetto è stato ufficialmente presentato martedì 21 settembre, dall’assessore regionale Ennio Pastoret e dal presidente del Celva Elso Gerandin. Nato dalla convenzione tra il Celva e il Coa Energia - Finaosta S.p.a., il braccio operativo dell’Assessorato sulle tematiche energetiche, Reseau Energie è anche un fondamentale strumento di supporto per gli enti locali valdostani, che devono dare attuazione alle normative, implementare il catasto energetico e rappresentano il primo riferimento sul territorio per i cittadini. Per questo motivo il Celva fornirà a Comuni e Comunità Montane supporto amministrativo e appositi percorsi di formazione, oltre a fungere da raccordo tra l’Amministrazione regionale e i singoli Comuni, per l’attuazione delle leggi regionali e l’accesso alle fonti di finanziamento, oltre a semplificare e facilitare le risposte alle esigenze e agli adempimenti connessi alla normativa in materia di energia. “La riduzione di emissioni climalteranti, la tutela dell’ambiente, la diffusione di pratiche di risparmio energetico e l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili sono temi molto sentiti dai nostri Comuni, sui quali il Consorzio degli enti locali si concentra da alcuni anni – ha evidenziato Elso Gerandin, presidente del Celva –. Con Reseau Energie vogliamo sostenere un cambiamento culturale ed amministrativo, per favorire la creazione di una green economy e diffondere la politica sostenibile adottata dalla Regione Valle d’Aosta, attraverso la promozione dell’utilizzo razionale dell’energia, l’incentivazione all’uso e allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici”. “La convenzione e il progetto “Reseau energie” sono il risultato di una proficua collaborazione che il Celva ha instaurato con l’Assessorato regionale alle Attività produttive e lo stesso Coa – ha precisato l’assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret -. Gli obiettivi generali del progetto sono molteplici e tutti indirizzati alla creazione di una diffusa cultura energetica sostenibile presso le amministrazioni comunali, i privati cittadini e le imprese che operano sul territorio. Rientrano quindi tra gli obiettivi anche la valorizzazione del supporto dei Comuni, il monitoraggio dell’evoluzione normativa per garantire l’assistenza ai Comuni e l’applicazione delle norme in vigore. In questo senso, dunque, stiamo lavorando per creare una solida rete al fine di supportare ed indirizzare enti locali, cittadini ed imprese verso pratiche edilizie innovative, volte a garantire risparmio energetico e alti livelli di comfort negli edifici, con benefici che si ripercuoteranno su tutta la comunità valdostana”. Nello specifico, Reseau Energie sosterrà fin da subito gli enti locali attraverso un’area dedicata sul sito internet www.Celva.it: all’interno della sezione Territorio, vi sono notizie, aggiornamenti, link e contatti dedicati. E’ stato inoltre promosso il percorso formativo “Reseau Energie: competenze in materia energetica”, finalizzato alla formazione di uffici tecnici, segretari comunali ed amministratori, oltre ad azioni di consulenza e assistenza ai Comuni.  
   
   
A UDINE, DOPPIO APPUNTAMENTO PER PROGETTISTI INTERESSATI AL LEGNO STRUTTURALE CORSO DI APPROFONDIMENTO E VIAGGIO STUDIO “EDIFICI DI LEGNO”  
 
Milano, 22 settembre 2010 - Venerdì 15 ottobre 2010 si terrà a Udine presso l’hotel Là di Moret una nuova edizione del corso di approfondimento “Edifici di legno, costruire con pannelli Xlam”, organizzato da promo_legno in collaborazione con le Università di Graz (A) e Trento. Il corso approfondisce il tema delle costruzioni in legno, in particolare l’utilizzo dei pannelli di legno massiccio a strati incrociati Xlam; si rivolge ad un pubblico tecnicamente qualificato (ingegneri, architetti, geometri, progettisti), in possesso di una formazione di base sulle strutture in legno. Si parlerà delle caratteristiche tecniche di questo materiale innovativo, dei principi del calcolo per il dimensionamento degli elementi strutturali di pannelli Xlam con i relativi esempi, di collegamenti e connessioni, di fisica tecnica e del comportamento degli edifici in caso di sisma e fuoco. Il corso avrà una durata di una giornata (8 ore di lezione) e il programma è curato dal Prof. Andrea Bernasconi, responsabile scientifico di promo_legno. Per integrare il programma del corso, giovedì 14 ottobre 2010 sarà possibile partecipare ad un viaggio studio tra Italia (Friuli) e Austria (Carinzia) fino ad un massimo di 40 partecipanti. Durante il viaggio sarà possibile approfondire le conoscenze sul materiale Xlam, con il contributo di esperti del settore che illustreranno le caratteristiche del materiale e le nuove tecnologie nelle costruzioni in legno. Il viaggio studio parte alle ore 08:00 dalla Stazione Fs di Udine e la prima tappa prevede la visita ad uno stabilimento di produzione dei pannelli Xlam a Bad St. Leonhard (Carinzia). Seguirà la vista ad alcuni edifici multipiano in legno, adibiti ad uffici e abitazioni, realizzati nella zona di Klagenfurt dagli architetti Klaura Kaden. Infine il rientro in Italia, nel pomeriggio, e la visita alla Casa Zero Energy di Felettano di Tricesimo (Udine), un edificio sperimentale in legno, energicamente autonomo ed ecosostenibile, illustrato dal prof. Antonio Frattari dell’Università di Trento. Il rientro è previsto per le ore 20:00. I progettisti interessati possono iscriversi al viaggio studio del 14.10.2010 e al corso di approfondimento “Edifici di legno” del 15.10.2010 con una quota di partecipazione di euro 350 + Iva. E’ possibile partecipare al solo corso con una quota di partecipazione di 300 euro + Iva oppure solo al viaggio studio, con una quota di iscrizione di 70 euro + Iva. Informazioni ed iscrizioni su www.Promolegno.com/    
   
   
PIANO CASA IN VENETO: BENE LA PROROGA, MA IL PROGRAMMA STA DECOLLANDO  
 
 Venezia, 22 settembre 2010 - “Mi stanno bene la semplificazione e la proroga di un anno del cosiddetto “Piano Casa” regionale, tuttavia voglio ricordare a tutti gli interessati che, dopo il primo prevedibile complesso momento di rodaggio, ora quelle norme stanno decollando e dando i frutti sperati”. Lo ha sottolineato l’assessore Renato Chisso, riferendosi alle iniziative legislative in corso per la semplificazione delle procedure in materia e alle rimostranze dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, secondo i quali il Piano casa sarebbe stato un fallimento. “In provincia di Venezia, ad esempio – ha fatto presente Chisso – dopo il calo del numero di pratiche da febbraio (601) ad aprile (176), c’è stata una significativa ripresa a giugno (495) e ad agosto (775), con un numero totale di richieste pari a 2.295”. “Ancora nel maggio scorso, a otto mesi dall’inizio dell’applicazione della legge – ha ricordato Chisso – avevo detto ad un convegno dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia che era prematuro fare bilanci e trarre conclusioni, sia per il poco tempo trascorso sia per la congiuntura economica critica. Quel provvedimento era nato e serve per tonificare il settore dell’edilizia, favorire il recupero risparmiando territorio, contribuire alla ripresa dell’economia. A fronte del beneficio ci sono stati più elementi contrari: la lentezza nella diffusione della conoscenza delle norme tra i cittadini; le difficoltà e i dubbi d’interpretazione, che hanno determinato anche l’emanazione di più circolari esplicative; la stretta creditizia ha ristretto le possibilità d’intervento per i cittadini. Mi pare che lo scenario stia mutando e se c’è da dare più tempo ai cittadini interessati per usufruire di questa opportunità, ben venga”.  
   
   
POLVERINI ALL´ACER: NUOVO PIANO CASA DARA´ RISPOSTE AI CITTADINI DEL LAZIO  
 
 Roma, 22 settembre 2010 - ´´ Il nuovo piano casa della Giunta Polverini sapra´ dare le giuste risposte alle tante aspettative dei cittadini del Lazio”. Lo ha detto il presidente della regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo alla annuale assemblea dell’Acer di Roma e del Lazio. ´Il piano casa dell´amministrazione precedente non ha sortito di fatto alcun effetto: pochissime istanze presentate se non quasi nulla perche´ sia l´ambito di applicazione troppo limitato, sia le misure previste di fatto inefficaci hanno vanificato uno strumento che avrebbe dovuto essere un formidabile volano di sviluppo ed occupazione. Il nostro piano casa - ha proseguito - va esattamente nella direzione opposta”. Polverini ha inoltre ricordato come il Lazio, nel’ambito delle politiche di sostegno al territorio, abbia messo a disposizione dei Comuni uno strumento innovativo quale il Patto regionalizzato che “il ministero dell´Economia sta già studiando per proporlo ad altre regioni ed altri governatori ci hanno già chiesto documenti. Si tratta di uno strumento innovativo – ha aggiunto - che può dare grande slancio alla nostra economia: se nel 2008 fosse stato nella disponibilità degli enti locali avremmo avuto investimenti solo nel 2009 per 231 milioni di euro".  
   
   
BANDO PER QUATTRO RESIDENZE PER ANZIANI A TORINO  
 
Torino, 22 Settembre 2010 - La Giunta Comunale, nella seduta di ieri su proposta degli assessori Borgione e Viano, ha approvato la procedura di pubblico incanto con il vincolo di realizzazione di residenze Sanitarie Assistenziali attraverso la costituzione del diritto di superficie novantennale su quattro aree di proprietà comunale. A fronte dell’esigenza di rispondere a bisogni sempre più differenti ed in continuo cambiamento, la Città di Torino e le Aziende Sanitarie To1 e To2 hanno individuato percorsi di presa in carico socio-sanitaria e assistenziale, rafforzando la rete di risposte riferite alla fase estensiva e di lungoassitenza. Per affrontare il problema della carenza di posti per anziani non autosufficienti, la Città si è posta l’obiettivo della riqualificazione di aree, terreni e immobili. La Città ha perciò individuato nell’ambito del proprio patrimonio immobiliare quattro aree idonee alla realizzazione di Residenze Sanitarie Assistenziali (R.s.a.) per persone non autosufficienti anziane e portatrici di patologie neurologiche e neurospichiatriche stabilizzate. Le aree individuate per tale scopo sono: - Ambito di P.r.g. “61 Bertolla Nord” sito nel territorio della Circoscrizione Vi, compreso tra Strada San Mauro e Strada Comunale di Bertolla; - Ambito di P.r.g.”8a1 Collegno” nel territorio della Circoscrizione Iv, tra Strada Antica di Collegno e Strada Antica di Collegno interno 168; - Ambito di P.r.g. “12d Cascina Grangia” nel territorio della Circoscrizione Ii, compreso tra via Ricaldone, via Gradisca e via Negri; - Area di via Delle ani, Circoscrizione Iii, compresa tra le vie Delle ani, Viberti e Monte Ortigara. La realizzazione delle quattro R.s.a consentirà di aumentare l’offerta di circa 500 posti letto per anziani non autosufficienti. Il valore a base d’asta del diritto di superficie nell’ ambito di P.r.g. “61 Bertolla Nord” è stato stimato in Euro 1.152.000,00; sull’ ambito di P.r.g.”8a1 Collegno” in Euro 984.000,00, sull’ ambito di P.r.g. “12d Cascina Grangia” per un totale di Euro 1.152.000,00 e sull’area di Via Delle ani in Euro 284.000,00. La durata del diritto viene stabilita in anni 99 e al termine si estinguerà e le aree, con quanto costruito, torneranno in piena proprietà della Città, senza oneri per quest’ultima. La delibera verrà presentata per essere discussa e approvata in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale.  
   
   
PARTE IN SICILIA L´ITER DEI PROGRAMMI DI EDILIZIA SOCIALE  
 
 Palermo, 22 settembre 2010 - L´assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Gentile, ha firmato l´avviso pubblico per la presentazione dei "Programmi di edilizia sociale", che saranno approvati attraverso la Conferenza di servizi, con notevole accelerazione delle procedure per l´acquisizione dei visti e dei pareri di competenza delle diverse amministrazioni. Con questo avviso, "i comuni potranno promuovere programmi di edilizia abitativa sociale - ha detto l´assessore Luigi Gentile - per realizzare alloggi e servizi destinati a tutte le persone che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo per ragioni economiche". Per Gentile, inoltre, e´ evidente l´importanza dell´iniziativa su piu´ fronti: "Da una parte, il canone degli alloggi sara´ piu´ equo, a vantaggio delle giovani coppie, degli studenti fuori sede, degli immigrati, pendolari, persone con contratti di lavoro temporaneo, anziani e personale militare. Dall´altra, sviluppera´ l´indotto urbanistico perche´ potranno essere realizzati e recuperati alloggi grazie ad alcuni strumenti previsti, come contributi, agevolazioni fiscali e fondi immobiliari". Le domande di adesione dei comuni potranno essere presentate entro e non oltre il 23 novembre 2010 al Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilita´ e dei Trasporti della Regione siciliana.  
   
   
PRONTI REDDITO PONTE, FONDO GARANZIA RECUPERO CENTRI STORICI MISURE PRESENTATE DALLA GIUNTA DELLA BASILICATA AI SINDACATI PER ESSERE SOTTOPOSTE A CONCERTAZIONE  
 
Potenza, 22 settembre 2010 - Ai sindacati che hanno ribadito la richiesta di concertazione spiegando che il documento affronta solo “quelle priorità che a nostro avviso possono determinare un mutamento della situazione” chiedendo alla giunta di “procedere con rigore e coraggio” la giunta ha risposto illustrando una serie di iniziative già pronte per essere sottoposte alla concertazione e diventare poi subito operative. Sul versante dell’edilizia, l’assessore a Infrastrutture e Territorio Rosa Gentile ha sottolineato la scelta di favorire gli interventi di recupero dei centri storici assicurando un punteggio maggiore, nell’ambito dell’edilizia sociale, a iniziative di questo tipo, in grado tra l’altro di dare lavoro alle piccole e medie imprese, indicando anche le priorità del dipartimento nel completamento delle opere già avviate e nell’utilizzo di professionalità e mano d’opera locali. L’assessore alla Formazione e Lavoro Rosa Mastrosimone, invece, ha annunciato un pacchetto di misure pronte ad essere messe in campo. A Partire dal reddito ponte che ha già una dotazione di 30 milioni di euro. Il progetto, nelle intenzioni della giunta, si dividerà in due aspetti: un assegno al beneficiario e un “bonus” da spendere o per avviare un’attività in proprio o per incentivare la propria assunzione presso imprese già esistenti. Una modalità, questa ultima, che risponde appieno agli auspici del sindacato. Nell’ambito dello stesso dipartimento sono pronti ad essere messi in pista anche incentivi all’occupazione di giovani, donne e persone in avanzato stato di età, un fondo di garanzia per il microcredito finalizzato all’autoimpiego e sistemi di formazione a sportello. I sindacati, unitariamente, hanno particolarmente insistito sulla richiesta di acquisto di buoni lavoro Inps da trasferire ai comuni per impiegarli in attività che coinvolgano i 1.600 lucani interessati dagli ammortizzatori sociali come forma di integrazione al reddito, per un massimo di 3mila euro a testa annui. L’impegno economico sarebbe di circa 6 milioni (considerando anche eventuali nuove situazioni di difficoltà) e la questione sarà esaminata successivamente per cercare una copertura finanziaria. “Chiediamo al Governo nazionale – è stata la posizione dei sindacati – di destinare i 30 milioni di euro con cui vorrebbe realizzare uno sconto benzina di qualche centesimo a questa misura e alla diffusione della banda larga nelle aree industriali”. Un programma, quello della banda larga nelle aree industriali, su cui l’assessore alle attività Produttive Erminio Restaino ha annunciato di star lavorando (ancora una volta cercando risorse da investire) mentre ha già portato sul tavolo una serie di misure immediatamente attivabili. Già il prossimo 1 ottobre potrebbe diventare operativo il fondo di garanzia per far ottenere circolante, scorta finanziaria e liquidità alle imprese. Avrà una dotazione iniziale di 35 milioni di euro (e altri 10 milioni arriveranno già a gennaio) e, stando alle interlocuzioni avute con Abi e banche, attiverà un effetto moltiplicatore 5, vale a dire una disponibilità di 175 milioni di credito per le imprese (più altri 50 da gennaio). Difficoltà normative, invece, non sembrano dare nuove speranze sull’attivazione di un credito d’imposta a livello regionale (la Campania che ha fatto qualcosa del genere ha il proprio provvedimento fermo all’esame di Bruxelles) mentre sono già pronti ad essere attivati una serie di bandi che mirano a stimolare l’innovazione nelle imprese. Ha una dotazione di 7 milioni di euro quello destinato a iniziative di questo tipo in imprese e microimprese (al 50%), 13 milioni finanzieranno la ricerca nelle piccole e medie imprese, altri 13 milioni sono la dotazione di un bando per la produzione di componentistica energetica, e 20 milioni serviranno a sostenere gli interventi di efficientamento energetico e produzione di energia verde negli enti. La questione energetica, del resto, è stato uno dei punti centrali posti dai sindacati, ma su questo l’assessore ha fatto presente come i programmi di investimenti privati nelle energie pulite siano frenati dalla difficoltà con cui la rete Enel/terna può consentire punti di immissione in rete di energia in Basilicata. Quanto ai bandi in arrivo, ancora, è allo studio una misura destinata al commercio per incentivare, con 2 milioni e 200mila euro, i così detti “centri commerciali naturali”. Ai sindacati, infine, ha brevemente esposto i programmi da mettere in campo nel settore Sanità l’assessore al ramo Attilio Martorano. Annunciando la piena condivisione dell’invito al rigore avanzato dai sindacati ha spiegato che proprio a questo sono state mirate le misure poste in campo da inizio mandato denunciando il rischio che col federalismo fiscale il fondo sanitario regionale possa avere un ulteriore taglio di 53 milioni di euro. L’assessore ha inoltre annunciato ai sindacati l’avvio delle procedure per la definizione di un nuovo piano sanitario regionale in vista del quale, nelle prossime settimane, saranno aperti gli “stati generali della salute” per coinvolgere tutti gli operatori del settore nella discussione.  
   
   
CROAZIA, PUBBLICATA GARA PER CENTRO BJELOLASICA  
 
Zagabria, 22 settembre 2010 - Il centro olimpico croato Hoc Bjelolasica ha bandito una gara per la realizzazione di una struttura completa nella zona sci per impianti di innevamento artificiale con cannoni spara neve, per la gestione della stazione di Bjelolasica, per il trattamento della purificazione delle acque di scolo e la costruzione e gestione della palestra con le piscine. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 30 novembre 2010.  
   
   
CONSUMATORI, FORMIGONI INSEDIA NUOVO COMITATO IL PRESIDENTE:PIÙ ATTENZIONE A INFORMAZIONE E SEMPLIFICAZIONE BUONGIOVANNI (ADOC) ELETTO ALLA CARICA DI VICEPRESIDENTE  
 
 Milano, 22 settembre 2010 - Informazione ed educazione al consumo, miglioramento della qualità di prodotti e servizi e impiego delle nuove tecnologie. Sono questi i punti cardine attorno ai quali si svilupperà il lavoro del nuovo Comitato per la tutela dei diritti dei consumatori per la Ix legislatura, insediato oggi per la prima riunione in Regione, alla presenza del presidente Roberto Formigoni e di Fabio Saldini, delegato alla Moda, design e tutela dei consumatori. Composto dai rappresentanti delle 18 associazioni riconosciute in Lombardia, il Comitato - ha ricordato Formigoni - "rappresenta uno strumento di partenariato che coinvolge associazioni e istituzioni nella definizione delle politiche di difesa del consumatore e di promozione del consumo consapevole. Un luogo di incontro e confronto sui problemi reali che i cittadini affrontano e che sia trasversale ai diversi settori rappresentati dagli assessorati". Il nuovo assetto organizzativo prevede, infatti, che la struttura competente per la tutela dei consumatori sia inserita all´interno dell´assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione. "Lo abbiamo deciso - ha precisato il presidente - proprio cogliendo quelle sollecitazioni provenienti dai consumatori per una maggior attenzione alle diverse forme di semplificazione, informazione, tutela e accessibilità ai servizi che i cittadini ci hanno chiesto". Concretamente, per le prime iniziative, la Lombardia potrà contare su una prima tranche di finanziamenti per progetti di tutela dei consumatori di circa 900.000 euro (su un totale di 2.000.000 di euro stanziati per la nostra regione), grazie a un bando del Ministero dello Sviluppo economico che scade il 22 ottobre. Nel corso della prima seduta il Comitato ha eletto all´unanimità come vicepresidente Nunzio Buongiovanni, rappresentante di Adoc (Associazione per la Difesa e l´Orientamento dei consumatori). Buongiovanni aveva già ricoperto questo incarico nel corso di parte della precedente legislatura.  
   
   
INCONTRO GIUNTA BASILICATA -SINDACATI CONDIVISIONE DEL METODO E PROGETTI  
 
 Potenza, 22 settembre 2010 - La cornice posta dai sindacati col documento unitario “Cgil . Cisl . Uil | per la crescita ed il lavoro” presentato il 20 settemb re ha trovato un quadro di concretezza nel confronto con al giunta regionale che si è tenuto oggi nella sala Verrastro. Un confronto serrato, andato avanti per oltre quattro ore, che è già entrato nel vivo delle questioni poste dai sindacati pur rimandato a singoli tavoli dipartimentali per gli approfondimenti su ciascuna delle iniziative poste in campo dall’esecutivo regionale e su ciascuna delle questioni poste dalle organizzazioni dei lavoratori. Su tutte, la giunta, presenta al gran completo a partire dal Presidente Vito De Filippo, ha concordato con i sindacati, guidati dai tre segretari generali Antonio Pepe (Cgil), Nino Falotico (Cisl) e Carmine Vaccaro (Uil) sul metodo di lavoro, ossia sul dare vita a un tavolo di concertazione unitario che coinvolga tutte le parte sociali, incluse le rappresentanze delle imprese, che affronti le questioni più rilevanti della vita regionale. “Crediamo profondamente nella concertazione – ha detto il presidente De Filippo – nel senso che siamo convinti che la fiducia nei programmi che vengono attuati è un elemento importante per la riuscita delle stesse iniziative. Già in passato abbiamo messo in campo misure valide per occupazione, imprese, ambiente, giovani e via dicendo, la cui portata è stata però sminuita proprio dalla mancanza di un clima di fiducia. Ora - ha aggiunto - la Basilicata sta giocando partite troppo importanti anche sul piano nazionale per lasciare che un clima di sfiducia possa appannare gli effetti positivi delle iniziative, perché siamo arrivati al punto di esserci o non esserci più come Regione. Se, ad esempio, il federalismo fiscale sarà attuato in maniera scomposta, se la definizione dei costi standard non terrà conto delle differenti condizioni di base, come quella della Basilicata in cui fornire servizi a poche persone su un territorio molto ampio comporta costi necessariamente maggiori, la nostra regione potrebbe vedere irrimediabilmente compromesso il proprio futuro. Per questo dobbiamo essere tutti uniti a far valere le nostre ragioni e tutti uniti a fare e portare avanti le nostre scelte”. De Filippo ha analizzato con i sindacati tutti i punti del documento presentato, assicurando che la Regione è pronta a fare la sua parte, ma chiedendo un’azione congiunta nei confronti del governo nazionale su alcune questioni che lì incardinano la competenza. “Sulle grandi infrastrutture – ha detto il presidente – non abbiamo risposte. L’anas ci dice che ha zero euro per Saurina, Potenza-melfi, Tito Brienza, Salerno-potenza Bari. La situazione delle Fs è analoga. Insomma ci dicono che ci sono solo i soldi nostri ossia solo i fondi Europei, perché anche i Fas ci sono stati tolti. Credo che tutti quanti insieme dovremo cercare di sapere se e cosa c’è in questo annunciato “Piano per il Sud” per la Basilicata”.  
   
   
ROSSI: «CRISI AZIENDALI AL PRIMO POSTO NELL’AGENDA DELLA GIUNTA» IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA NE HA PARLATO AL BRIEFING CON LA STAMPA «IMPEGNO QUOTIDIANO NEL SEGUIRE LE VICENDE E CERCARE UNA SOLUZIONE»  
 
 Firenze, 22 settembre 2010 - Il tema dell´economia è al primo posto nell´agenda della giunta alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha riferito ieri nell´incontro con i giornalisti le situazioni che sono state esaminate dalla task force nella sua prima riunione. Un elenco puntuale di situazioni e vertenze che, accanto a quelle tuttora problematiche, vede anche i primi risultati di un impegno quotidiano a tutto campo da parte della Regione. Un impegno, nota il presidente, portato avanti anche grazie a Fidi Toscana e Sici (società per lo sviluppo delle imprese partecipata da Fidi e da alcune banche), fatto di attenzione quotidiana a tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse fasi dell´economia regionale e le diverse situazioni aziendali, dalla mediazione al confronto diretto con le parti sociali, alla ricerca degli investitori ai rapporti con le banche. «Perché - dice il presidente - il mondo del lavoro e le imprese toscane dimostrano di saper reagire alla crisi e trovano nella Regione e nelle istituzioni un punto di riferimento importante». Italia Solare Industrie. E´ grazie a questo impegno costante che sta arrivando a soluzione la vicenda dell´Isi (ex Electrolux), con l´intervento di Fidi Toscana e Sici, entrate nel capitale insieme ad investitori privati. «Siamo avviati su una strada positiva – dice Rossi – con un nuovo piano che consentirà di riassorbire, entro 24-36 mesi, tutto il personale». Seves. Positiva anche la nuova partenza delle attività della fabbrica di Calenzano, in seguito alla ristrutturazione del forno esistente, che ha permesso di riassorbire la maggior parte degli 80 lavoratori. Eaton. Più problematica la situazione della Eaton di Massa, dove per 340 lavoratori si sta esaurendo il periodo di Cassa integrazione. «E´ una vertenza cruciale – afferma il presidente – perché inserita in un territorio particolarmente colpito, con alti livelli di disoccupazione». Nei prossimo giorni il presidente andrà a Roma al ministero dello sviluppo economico per sollecitare un concreto impegno da parte del governo. «Anche se non troveremo ancora un ministro dopo quasi 140 giorni – nota Rossi – chiederemo comunque a Invitalia di fare la sua parte, anche in vista del potenziale ingresso di un gruppo italiano. Una possibilità in cui la Regione crede e che speriamo possa servire a dare uno sbocco positivo alla vicenda». Toscopan. Per l´azienda panificatrice di Altopascio, con 100 dipendenti di cui 50 in cassa integrazione, si sta studiando un intervento che ne ipotizza il rilancio all´interno di una sorta di filiera corta regionale, con accordi con coltivatori toscani e grande distribuzione. De Tomaso Buone notizie anche per De Tomaso, l´azienda di Rossignolo che ha preso il posto dell´ex Delphi a Livorno. Una vicenda difficile, che sta per vedere confermata la conclusione positiva: nei prossimi giorni ci sarà la firma dei patti parasociali per la prosecuzione della produzione. Ex Mabro. Sotto controllo anche la situazione dell´azienda grossetana che era ripartita ma oggi è di nuovo in difficoltà e richiede nuovi interventi ai quali Regione e Fidi stanno lavorando. Intanto la Regione ha deciso di convocare al più presto il tavolo regionale con istituzioni, parti sociali e investitori sollecitato anche dai lavoratori. Lucchini. In attesa che ripartano le commesse con la fine della crisi della siderurgia, Fidi Toscana è intervenuta per garantire l´indotto e sta ancora lavorando per sensibilizzare le banche.  
   
   
ANTEPRIMA DI EDUCA 2010: GENERAZIONI AL LAVORO DISOCCUPAZIONE, SCARSE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI, CLASSI DIRIGENTI TROPPO ANZIANE. A TRENTO, LEADER D´IMPRESA ED ESPERTI A CONFRONTO: SERVE UNA MUTUALITÀ INTERGENERAZIONALE.  
 
 Trento, 22 settembre 2010 - "L´educazione è un atto collettivo per un bene comune, che non deve essere delegato solo a scuola e famiglia, ma investe anche il mondo delle imprese" ha affermato Michele Odorizzi, presidente di Educa, l´evento nazionale sull´educazione che si svolgerà a Rovereto. "Ed è per questo che abbiamo dedicato l´Anteprima a "Generazioni al Lavoro", invitando a discuterne esperti e leader d´impresa." I dati - ricordati da Alessandro Rosina, docente della Cattolica di Milano e autore del libro "Non è un Paese per giovani"- sono sconfortanti: il tasso di occupazione dei giovani con titolo di studio basso è inferiore del 3% rispetto agli altri Paesi europei, mentre cala addirittura del 20% per quanto riguarda i laureati; l´età media della classe dirigente italiana è aumentata di 11 anni dal 1990 ad oggi, a fronte di un aumento di soli 4 anni della prospettiva di vita. "Sono dati coerenti col fatto che l´Italia investe poco in ricerca e sviluppo" - ha detto Rosina, secondo il quale lo scarso ricambio generazionale in Italia è dovuto sia al fatto che chi ha il potere non lo vuole cedere, ma allo stesso tempo anche alla poca determinazione da parte dei giovani a produrre cambiamento e a rimettere in discussione il sistema. Ma quali sono gli effetti del blocco generazionale che colpisce il nostro Paese? Secondo Ugo Morelli, professore dell´Università di Bergamo, “ci siamo allontanati dal significato originario del management, che è quello di saper costruire insieme, di cooperare per un apprendimento comune. Il tratto distintivo di un buon leader è il lavorare per la sua sostituibilità, come un buon padre. E´ necessario favorire processi di mediazione e di incontro, anche per consentire un più equo inserimento professionale fra uomini e donne; una questione che, pur essendo spesso al centro di dibattiti, non è ancora stata risolta". Secondo il professore siamo di fronte ad un autentico blocco generazionale dove l´inserimento dei giovani è stato dimenticato e il lavoro è diventato un costo. E´ necessario, per Rosina, che i giovani capiscano l´importanza dell´andare oltre, dell´inventarsi e del saper cogliere nuove sfide, perché è ciò che permette di far crescere e migliorare la società. "Se i nostri figli non avessero la voglia e l´ambizione di superare limiti, resistenze e certezze poste dai propri padri, vivremmo ancora nelle caverne. La soluzione - ha continuato Rosina - è la collaborazione e l´intesa, sia in termini di tempo che di ruoli, fra le generazioni: gli adulti devono saper cedere il testimone ai più giovani, dando loro la possibilità di esprimersi e di reagire alle sfide. Solo le economie che investono in capitale umano, risorse e sviluppo possono vincere le sfide del nuovo secolo.” Alla serata, organizzata da Educa in collaborazione con Asdir, Formazione Lavoro e Cooperazione Trentina, ha partecipato anche Sergio Gatti, presidente della Federazione italiana delle Banche di credito cooperativo, secondo il quale Educa è coerente con l´obiettivo dichiarato già 130 anni fa nello Statuto delle Banche di Credito cooperativo: creare benessere, coesione sociale e sviluppo complessivo di tutta la persona, non solo nella sua dimensione economica; obiettivo che rimane ancora oggi quanto mai attuale. "Nonostante la situazione in cui si trova attualmente l´Italia, bisogna rilanciare ciò che di buono c´è, come fa Educa che guarda al futuro in modo positivo, per generare idee e sperimentare nuove strade". Riguardo al ricambio intergenerazionale Gatti ha riflettuto su parole, azioni ed emozioni che riguardano il mondo del lavoro oggi: "bisogna capire il ´senso´ che si dà al lavoro, attraverso il know why, ancor prima che con il know how. E´ necessario ascoltare, comprendere, rispondere, testimoniare la fiducia negli altri e dimostrare la capacità di mettersi in gioco: giovani e anziani devono ´guardare oltre´ insieme". Infine, per il direttore della Federazione italiana delle Bcc, la cooperazione deve investire su una quarta mutualità: oltre a quella tra soci, col territorio e nella rete, anche quella intergenerazionale. "E lo si può fare in tanti modi, fra questi, anche preparando i giovani che verranno alla guida delle nostre banche". Molti anche gli interventi dal pubblico: secondo Massimo Piazzi Vicedirettore della Cassa Rurale della Val di Fiemme, ad esempio, i leader di impresa per sostenere i giovani devono imparare dai bravi fotografi che per fare bei ritratti si mettono in una posizione scomoda, questo significa anche imparare ad abitare gli spazi dei giovani e usare i loro linguaggi. "La cooperazione - ha ricordato poi Carlo Dellasega, direttore della Federazione Trentina - anche in questi anni di crisi è riuscita a dare opportunità di lavoro a molte persone - oltre 500 le assunzioni nel solo 2009 - e il 30% del personale è costituito da giovani. Non è facile, ma occorre continuare su questa strada". Per Michele Sartori direttore della Cassa Rurale di Trento, aumentare assunzioni e opportunità di crescita professionale per i giovani è assai complicato per le imprese di piccole dimensioni, ma la cooperazione da questo punto di vista ha un vantaggio che deve saper cogliere: quello di pensare e agire come movimento.  
   
   
“EX CEP” DI AVIO: PRESTO NUOVI INSEDIAMENTI NELL’IMMOBILE INDUSTRIALE  
 
 Trento, 22 settembre 2010 - L’immobile industriale “ex Cep” di Avio sarà presto restituito alla sua funzione produttiva. Oltre 5 mila metri quadrati coperti - con capannone, uffici, locale mensa e laboratori – saranno a disposizione delle aziende, con una priorità per quelle locali di piccole dimensioni, che potranno acquistarlo ad un prezzo di 3,1 milioni di euro. Questo il valore di partenza indicato nell’avviso pubblico emesso da Trentino Sviluppo nel giugno scorso ed al quale hanno risposto una decine di aziende interessate ad insediarsi nelle diverse unità di cui si compone l’immobile. Nell’imminenza della seduta della Commissione che esaminerà le offerte pervenute, l’assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi ha voluto informare l’Amministrazione comunale di Avio in merito allo stato di attuazione dell’iter. Lo ha fatto nell’ambito di un incontro pubblico tenutosi nel pomeriggio di oggi, martedì, alla presenza anche di Diego Laner, consigliere delegato di Trentino Svilupp. Nell´incontro si sono affrontati i diversi problemi che interessano l’economia ed in particolare il tessuto produttivo della Bassa Vallagarina. «Da tempo – osserva Olivi - gli artigiani locali lamentano una carenza di spazi e anche precedenti assegnazioni di immobili pubblici avevano disatteso queste richieste. Ritengo che il compendio messo sul mercato da Trentino Sviluppo possa oggi colmare queste necessità. La scelta della Giunta Provinciale è stata quella di favorire la trasformazione di quello che fu un importante immobile industriale in uno spazio comune, una sorta di “condominio produttivo”, nel quale una decina di piccole e medie imprese locali possono trovare spazi adeguati alle proprie esigenze, ma anche un contesto capace di favorirne l’aggregazione sostenendo virtuose sinergie». Sulla base di questa istanza proveniente dal territorio, la Giunta provinciale ha dato mandato a Trentino Sviluppo affinché l’immobile venisse messo sul mercato attraverso un bando che recepisce tre criteri di priorità: ai gruppi di piccole imprese locali (sede nei comuni di Ala, Avio o confinanti) che intraprendono progetti aggregati di utilizzo dell’immobile; ad imprese che ampliano attività già esistenti negli stessi comuni; a soggetti che spostano l’attività dal centro abitato dei medesimi comuni. Trentino Sviluppo aveva rilevato il compendio industriale di Avio, situato in Via del Lavoro al civico n. 30, da Cep Spa il 5 giugno 2008. Lo ha rimesso sul mercato con un avviso pubblico del 17 maggio scorso ad un valore complessivo di 3,1 milioni per i due lotti che potranno anche essere ceduti disgiuntamente o frazionati tra più soggetti. Il lotto A, del valore di 1,2 milioni di euro, comprende un immobile di 2.089 metri quadrati coperti comprendenti capannone industriale, uffici di varia metratura, sala riunioni, pertinenze e piazzale. Il lotto B - 3.091 metri quadrati coperti in vendita ad un valore di 1,9 milioni di euro – comprende tra l’altro un laboratorio, due uffici, mensa e deposito, uno spaccio aziendale. Trentino Sviluppo, che nei prossimi giorni procederà ad un’analisi comparativa delle offerte pervenute (complessivamente una decina, aventi ad oggetto singole porzioni del complesso industriale), non intende sottoporre ad asta al rialzo il valore indicato per i due lotti, bensì analizzare le attività aziendali e i rispettivi piani industriali per individuare i soggetti in grado di garantire da un lato una riqualificazione urbanistica del sito ed una sua valorizzazione produttiva, dall’altro una ricaduta in termini economici e di occupazione.  
   
   
SOTTOSCRITTO IMPORTANTE ACCORDO TRA REGIONE CALABRIA E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIE DELL’ARTIGIANATO  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2010 - L’assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi esprime soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo dell’intesa tra la Regione e le associazioni di categoria dell’artigianato per lo sviluppo e la qualificazione dell’artigianato e delle micro - piccole imprese di qualità della Calabria. “Un accordo – afferma l’assessore Caridi attraverso una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - che, contribuendo allo sviluppo del comparto dell’artigianato, realizzerà un’attività di promozione determinante per la valorizzazione del patrimonio culturale calabrese”. L’accordo, il cui schema era stato approvato dalla Giunta Regionale, riconosce infatti il comparto dell’artigianato artistico-tradizionale quale elemento trainante per lo sviluppo produttivo e la crescita territoriale, e contribuirà in maniera efficace alla crescita del reddito, anche in quanto coincidente con le vocazioni del tessuto economico regionale. Un settore, quello dell’artigianato, che ha un ruolo rilevante nel tessuto economico calabrese, con notevoli riflessi anche rispetto all’imprenditorialità ed all’occupazione. Il protocollo individua quali priorità proprio la crescita dell’occupazione e del reddito attraverso lo sviluppo produttivo; l’ampliamento dei mercati; la diffusione dell’immagine e la valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni; la crescita della professionalità e dell’imprenditoria. Per la concreta attuazione degli interventi, un ruolo importante sarà svolto dal Coser Calabria, il Consorzio che svolge funzioni di strumento funzionale per la tutela e lo sviluppo dell’artigianato artistico e tradizionale. Per questi scopi il Coser ha costituito un Centro Permanente che sviluppa azioni mirate per il miglioramento generale dell’immagine e della visibilità delle imprese artigiane. Per l’Assessore Caridi “questo accordo consentirà di tutelare e promuovere figure professionali in via di estinzione, come gli antichi mestieri artigiani, retaggio delle migliori tradizioni calabresi”. “Un protocollo di forte valenza culturale – ha aggiunto - finalizzato a promuovere le produzioni dell’artigianato tipico quale elemento caratterizzante delle tradizioni, dei saperi, delle esperienze e dei costumi locali”. La sottoscrizione dell’intesa infine darà luogo ad interventi attuativi di programmi produttivi sperimentali per l’artigianato di qualità ed il comparto artigiano e delle microimprese, con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo anche in relazione all’incidenza culturale, sociale ed economica che ne può derivare.  
   
   
SCIOGLIMENTO ERF: INTERVENTO DEL PRESIDENTE SPACCA IN CONSIGLIO - ´LA POLITICA DI PROMOZIONE FIERISTICA IN UNA REGIONE POLICENTRICA COME LE MARCHE NON PUO` PIU` ESPRIMERSI IN UN SOLO PUNTO GEOGRAFICO, MA DEVE COLLOCARSI ALL´INTERNO DI UNA STRATEGIA COMPLESSIVA DI SETTORE´.  
 
 Ancona, 22 Settembre 2010 - ´Siamo entrati in una fase di emergenza finanziaria a causa dei tagli del governo nazionale, che e` impensabile affrontare con logiche paludate, antistoriche e avulse dalla drammatica realta`´. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha illustrato ieri in Consiglio regionale il percorso che ha portato alla proposta di legge di scioglimento dell´Erf che la Giunta ha approvato il 6 luglio e trasmesso all´aula. ´La politica di promozione fieristica ´ ha detto Spacca ´ in una regione policentrica come le Marche non puo` piu` esprimersi in un solo punto geografico, ma deve collocarsi all´interno di una strategia complessiva di settore. La pdl prevede la soppressione e liquidazione dell´Erf: una misura che rientra nelle azioni di risparmio per 10 milioni di euro, dettate dallo straordinario momento che stanno vivendo le istituzioni locali alle prese con tagli di risorse pesantissimi (per le Marche 148 milioni in meno su 222 di trasferimenti). In questo scenario e` necessario che la Regione spenga alcune funzioni che non rientrano tra le priorita` piu` urgenti e che vedono gia` il protagonismo operativo di altri enti´. ´La Regione, con la soppressione dell´Erf ´ ha aggiunto Spacca ´ non avra` piu` la governance dell´attivita` fieristica e valutera`, cosi` com´e` scritto nel testo della proposta di legge, se dare o meno il proprio contributo ad nuovo soggetto in base alla strategia ed al piano industriale che sara` in grado di presentare´. Quanto al dibattito sui padiglioni fieristici Spacca ha sottolineato: ´La competitivita` dei prodotti non e` piu` solo data dai prodotti stessi, ma dal contesto in cui nascono, dal territorio che li accompagna. E´ per questo che per la loro promozione piu` che le strutture fisiche e pesanti del passato che spesso non riescono a raggiungere adeguate economie di scala, sono utili padiglioni flessibili, marketing territoriale e strategie di internazionalizzazione´.  
   
   
AL VIA IN SARDEGA L´ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE E LA COMPETITIVITÀ DELL´AREA DI OTTANA, BOLOTONA E NORAGUGUME  
 
Cagliari, 22 Settembre 2010 - Al via il rilancio dell´Accordo di programma per la reindustrializzazione e la competitività dell’area di Ottana, Bolotona e Noragugume, sottoscritto il 26 luglio 2007. Lo rendo noto l’assessore dell’industria Sandro Angioni che ha seguito in prima persona la questione al Ministero dello Sviluppo Economico. La prima fase del progetto, che era in attesa d’approvazione da circa tre anni, prevede interventi sul sistema dei servizi e sulla gestione delle infrastrutture di supporto agli insediamenti produttivi. Con la definizione della perizia sulla funzionalità ed il valore dei beni stimati, predisposta dalla società Siap (Sviluppo Italia aree produttive) verranno rilevati gli asset dall’ex Consorzio Asi, oggi Consorzio Provinciale, chiudendo così l’annosa vertenza con la Nuoro Servizi. Successivamente, sempre la Sviluppo Italia aree produttive, una volta acquisiti i beni, avvierà gli interventi di sicurezza ambientale e antincendio, sotto il controllo di un apposito comitato di vigilanza previsto dall’accordo di programma, che vedrà anche fra i suoi membri anche un rappresentante della Regione. Completati i lavori, la Siap provvederà a dare in comodato gratuito pluriennale le opere al Consorzio preposto alla gestione dell’area. Le risorse finanziarie previste dalla legge nazionale 266/05 ammontano a dieci milioni di euro, di cui il 25% immediatamente disponibile. Il completamento di tutte le attività è previsto entro il 31 dicembre 2012. Contestualmente con l’attuazione della prima fase, l’agenzia Invitalia, in accordo con la Regione Sardegna e con il comitato di vigilanza, predisporrà la documentazione relativa alla seconda fase del programma, con la selezione di nuove iniziative per il rilancio dell’area di crisi e l’attrazione di ulteriori investimenti. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale dell’Industria Sandro Angioni: “Si chiude così positivamente una “vertenza” che rischiava di far perdere ad un territorio depresso una quota così importante di finanziamenti. A questo primo intervento seguirà in tempi ragionevolmente brevi l’incremento di ulteriori finanziamenti con l’attuazione del Progetto Fenice che, come noto, oltre Ottana, interessa anche l’area di Tortolì-arbatax, Nuoro, Macomer e Oristano.  
   
   
ILVA, PRESIDENTE BURLANDO: “DAL GOVERNO NESSUNA ATTENZIONE AI PROBLEMI DELLA LIGURIA”  
 
Genova, 22 Settembre 2010 - “Dalla cantieristica alla siderurgia questa Regione merita un po’ di attenzione dal Governo, anche in considerazione di quanto ha dato in questi campi al Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando a margine della seduta del Consiglio regionale, rispondendo a alcune domande su Ilva. “Il capitolo Ilva segue la falsariga di Fincantieri – ha detto Burlando - come Regione abbiamo chiesto al Governo due incontri: uno per capire se è possibile prolungare i lavori di pubblica utilità, visto che la crisi produttiva rende difficile immaginare un pieno impiego dentro Ilva, e un altro per riaprire la discussione sull’accordo di programma del 2005 facendo una riflessione comune tra occupazione degli spazi e lavoratori occupati. Ma né per un problema, né per l’altro abbiamo avuto ancora la cortesia di ricevere una convocazione. Anche se manca il Ministro dello Sviluppo economico qualcuno al Governo se ne deve occupare”. “Per far fronte alle esigenze dei lavoratori che dal 1 settembre sarebbero stati senza stipendio – ha precisato Burlando - come Regione ci siamo attivati per prorogare di un mese i lavori di pubblica utilità facendoci carico integralmente del costo per la cassa integrazione in deroga. Lo stesso sottosegretario Letta, che ho incontrato la scorsa settimana, mi ha detto che ho ragione a chiedere l’incontro al Governo. A questo punto che ci riceva un altro Ministro, ma che il Governo si attivi”.  
   
   
ABRUZZO: "LA PERLA" AZIONE COMUNE CON EMILA ROMAGNA  
 
Pescara, 22 settembre 2010 - In merito alla vertenza La Perla, l´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, dichiara quano segue. "Ho sollecitato l´immediata convocazione da parte della Provincia di Teramo di un tavolo tecnico con le parti sociali e l´azienda - dice Gatti - ed ho scritto all´Assessore al Lavoro dell´Emilia-romagna, dove insistono oltre 500 lavoratori del gruppo, con il quale intendo avviare una azione comune per trovare insieme soluzioni concrete per la salvaguardia occupazionale. Ho proposto, inoltre, al collega assessore - continua - l´attivazione di un tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove Abruzzo ed Emilia-romagna in sinergia possano verificare insieme al Governo ogni utile azione per la positiva risoluzione della vertenza. Siamo vicini ai lavoratori e alle loro famiglie e intendo richiamare l´azienda a quella doverosa responsabilità sociale che non puo´ essere solo una etichetta, ma un reale atteggiamento imprenditoriale da realizzare proprio in circostanze come l´attuale".  
   
   
ASP BRIGNOLE, ASSESSORI MONTALDO E RAMBAUDI: ”SIGLATO ACCORDO CON SINDACATI PER NUOVO PIANO INDUSTRIALE”  
 
Genova, 22 Settembre 2010 - Si è svolto ieri mattina l’incontro tra la Regione Liguria rappresentata dagli assessori Claudio Montaldo (Salute) e Lorena Rambaudi (politiche sociali), il Comune di Genova rappresentato dall’assessore ai servizi sociali, Roberta Papi, le organizzazioni sindacali sul futuro dell’azienda dei servizi alla persona “Brignole”. Dall’incontro è emersa la volontà della Regione e del Comune di Genova di arrivare alla presentazione di un nuovo piano industriale contenente un progetto di gestione futura e di sollecitare l’Asp a rinnovare la sua direzione nella prospettiva di una riorganizzazione del lavoro. “Tra i punti salienti che valuteremo – hanno spiegato gli assessori Montaldo e Rambaudi – la sostenibilità di nuove forme di gestione diverse da quelle attuali, mantenendo il controllo e una regia pubblica su un’ importante azienda di servizi che conta circa 220 dipendenti”