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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Gennaio 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE SUL FUTURO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA  
 
La Commissione europea ha lanciato oggi una consultazione online rivolta ai cittadini interessati alla produzione biologica in Europa. I risultati della consultazione confluiranno in un nuovo regolamento quadro, come auspicato dalla Commissione nella relazione di maggio 2012 sull’attuazione della normativa vigente. Le norme relative alla produzione biologica europea contemplano l’intero processo produttivo, dai campi alla tavola. Gli operatori che rispettano queste norme possono etichettare i loro prodotti come "biologici" e apporre sulla confezione il relativo logo Ue (la foglia verde). Dopo aver consultato gli operatori del settore ed individuato - grazie alla loro cooperazione - le questioni più rilevanti per il futuro, la Commissione si rivolge ora ai cittadini. La consultazione riguarderà la possibilità di semplificare il sistema attuale preservandone gli elevati standard, oltre a questioni relative al controllo e al commercio internazionale. Dacian Cioloþ, Commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "La gestione delle risorse e la produzione agricola sostenibile hanno una rilevanza politica sempre maggiore e i consumatori sono molto attenti a come vengono prodotti gli alimenti che acquistano. È il momento giusto per sottolineare l’impegno dell’Unione europea a garantire che la produzione biologica avvenga nel rispetto degli standard più elevati e, se necessario, rivedere le norme esistenti in modo da creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo della produzione biologica in Europa. Con questa consultazione pubblica i cittadini europei hanno la straordinaria opportunità di partecipare alla definizione dell’agricoltura biologica del futuro in Europa." La consultazione si svolgerà dal 15 gennaio al 15 aprile 2013: il questionario è accessibile all’indirizzo http://ec.Europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=orgagric2013&lang=en  Dopo aver affrontato ed esaminato attentamente tutti i diversi aspetti, la Commissione europea sarà in grado di elaborare un nuovo quadro strategico e giuridico per l´agricoltura biologica in Europa, che dovrebbe poi proporre verso la fine del 2013.  
   
   
AZIONE PER MIGLIORARE IL SUOLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE GLOBALE  
 
In quanto società stiamo diventando più consapevoli dei molti modi in cui possiamo promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l´ambiente. I governi, gli scienziati e le organizzazioni internazionali stanno richiamando l´attenzione sul suolo: la base per oltre il 90 % della produzione mondiale di cibo. Con un abitante del mondo su otto che soffre la fame, è fondamentale assicurare che il suolo sia gestito e recuperato per la sicurezza alimentare mondiale. Il suolo è importante anche per lo sviluppo sostenibile ed è la base per i servizi dell´ecosistema, la conservazione della biodiversità e l´adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Ogni minuto 23 ettari di terreno vanno incontro alla desertificazione, 5,5 ettari di terreno vengono trasformati a causa dell´espansione urbana (che disturba gravemente le funzioni del terreno) e 10 ettari di terreno scompaiono per erosione. Tutto ciò fa perdere al suolo la capacità di sostenere le funzioni dell´ecosistema. Il suolo è, in termini umani, una risorsa non rinnovabile. In effetti, la Terra viene privata della sua copertura a un ritmo molto più veloce di quanto essa possa essere ricostituita e questo rappresenta una minaccia diretta alla sostenibilità. In tutto il mondo la qualità del suolo diminuisce continuamente, un accesso impari a terreno fertile rende il sostentamento di molte popolazioni rurali vulnerabile. Questa tendenza porta a un´insicurezza alimentare, alla contaminazione delle risorse idriche, alla desertificazione e a una maggiore vulnerabilità a eventi climatici estremi. Il Forum mondiale per il suolo (Global Soil Forum - Gsf) passa ora all´azione: ha dato inizio a un processo per promuovere la trasformazione delle conoscenze del terreno in azioni tangibili. Il Gsf costituisce inoltre la voce del dibattito politico nazionale e internazionale sostenendo metodi di gestione del terreno che contribuiscono a raggiungere uno sviluppo sostenibile e un accesso equo a questa risorsa limitata. Il forum ha recentemente lanciato la prima Settimana mondiale del suolo. Oltre 400 rappresentanti di governo, scienziati, organizzazioni internazionali, imprese e società civile si sono incontrati a Berlino, in Germania, per discutere il tema "Terreni per la vita". L´evento si è svolto nell´ambito del Partenariato mondiale per il suolo e ha costituito una piattaforma per dare seguito alle decisioni riguardanti i terreni e il suolo prese durante la Conferenza dell´Onu sullo sviluppo sostenibile tenutasi a giugno 2012. Il professor Klaus Töpfer, direttore esecutivo dell´Istituto per gli studi avanzati sulla sostenibilità (Iass) di Potsdam, e presidente del Gsf, ha detto: "Senza terreni fertili la sicurezza alimentare, la riduzione della povertà e la mitigazione e l´adattamento ai cambiamenti climatici non potranno essere raggiunti. La Settimana mondiale del suolo, il primo evento di questo tipo, chiede ai politici, a chi amministra la terra e alla società civile di affrontare la gestione della terra e dei terreni come una priorità". Le conclusioni dell´evento sono state che è necessaria un´azione urgente e consolidata per rafforzare la scienza e la tecnologia, per creare partenariati per il cambiamento e per sensibilizzare l´opinione pubblica sull´argomento. Per ottenere ciò sono state proposte azioni chiave come facilitare la comunicazione scientifica tra il settore pubblico e quello privato e rendere la Settimana mondiale del suolo un processo continuo. Sviluppare inoltre un´agenda per le azioni che si concentri su un´amministrazione multilivello per ridurre a zero la degradazione del terreno, per una gestione sostenibile della terra e del terreno e per la comunicazione per il cambiamento. Per maggiori informazioni, visitare: Settimana mondiale del suolo: http://www.Globalsoilweek.org/  Centro comune di ricerca - Portale europeo per il suolo http://eusoils.Jrc.ec.europa.eu/internationalcooperation/gsp/  Istituto per gli studi avanzati sulla sostenibilità (Iass) http://www.Iass-potsdam.de/    
   
   
L´UE DEVE COMBATTERE LA BIOPIRATERIA, CHIEDONO I DEPUTATI  
 
L´unione deve combattere la "biopirateria" delle multinazionali che sfruttano piante con proprietà medicinali e rimedi tradizionali originari dei paesi in via di sviluppo, senza condividerne i profitti con le popolazioni indigene, secondo quanto afferma il Parlamentò in una risoluzione non legislativa approvata martedì. La biopirateria, la pratica di brevettare e commercializzare le conoscenze tradizionali o le risorse genetiche di popoli indigeni, può bloccare lo sviluppo economico di paesi in via di sviluppo e il raggiungimento degli stessi obiettivi dell´Ue in materia, affermano i deputati nella risoluzione approvata per alzata di mano. Nel testo, si sottolinea che il 70% delle popolazioni povere del mondo "dipende direttamente dalla biodiversità per la sopravvivenza e il benessere". "Il novanta per cento del patrimonio biologico del mondo si trova nei paesi in via di sviluppo, ma la maggior parte dei brevetti è detenuta da quelli sviluppati. Le nostre regole per l´utilizzo delle risorse naturali e delle conoscenze tradizionali non sono ben definite e le aziende sfruttano questa situazione d´incertezza giuridica per utilizzare il know-how tradizionale. L´ue deve contribuire a garantire che i benefici siano condivisi in modo equo, in linea con il suo impegno nella lotta contro la povertà", ha detto la relatrice Catherine Grèze (Verdi, Fr). Mancanza di protezione giuridica Anche se ci sono accordi internazionali a tutela dei diritti delle popolazioni indigene su risorse genetiche e conoscenze tradizionali, non ci sono meccanismi per farle rispettare. Il diritto di proprietà intellettuale, cosi come esiste oggi, può anche avere effetti negativi, in quanto valuta le conoscenze tradizionali esclusivamente dal punto di vista del mercato, dicono i deputati. Per prevenire la biopirateria, i deputati chiedono che la concessione di un brevetto sia subordinata all´obbligo di rivelare l´origine delle risorse genetiche e del sapere tradizionale utilizzati, e fornire la prova del consenso da parte delle autorità del paese fornitore e anche la prova di una equa condivisione dei benefici. Cosa può fare l´Ue? L´unione non dovrebbe chiedere ai paesi in via di sviluppo di firmare accordi commerciali che includano norme "di ampia portata" in materia di proprietà intellettuale (sementi e farmaci), poiché queste al momento non soddisfano le esigenze di chi possiede le conoscenze tradizionali, dicono i deputati. L´ue dovrebbe anche aiutare i paesi in via di sviluppo nella costruzione di meccanismi giuridici e istituzionali e nella comprensione dei sistemi di protezione dei brevetti. In tal senso, I deputati vedono con favore la decisione della Commissione di implementare il protocollo di Nagoya, che mira proprio a tutelare i diritti dei paesi e delle comunità locali sull´uso di risorse genetiche e conoscenze tradizionali.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO:OLTRE 4MLN PER RECUPERO IMMOBILI RURALI  
 
Pescara - Su proposta dell´assessore alle Politiche agricole, la Giunta regionale ha approvato la Misura 3.2.2 ? "Sviluppo e rinnovamento dei villaggi" ? del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Le risorse finanziarie disponibili per l´attuazione del presente Bando ammontano ad ? 4.905.991 ed è previsto un contributo in conto capitale, da calcolarsi in percentuale sul costo totale dell´intervento ammissibile e che, comunque, non deve essere superiore a 200.000,00 euro per ciascun beneficiario. La Misura promuove il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e storico-culturale del mondo rurale, con finalità collettive, turistico - culturali e di servizio, in un´ottica di sviluppo di un´immagine gradevole delle zone rurali. Essa sostiene, altresì, la popolazione rurale e lo sviluppo diversificato delle aziende agricole in attività multifunzionali e agrituristiche. Si tratta di una misura fondamentale che può dare nuova vitalità ai territori montani. La misura 322 fa parte dell´asse 3 del Psr, destinato appunto a rivitalizzare e sviluppare i territori marginali o con problemi di sviluppo. L´aspetto interessante consiste proprio nel fatto che si tratta di una misura integrata, che permette di comprendere al suo interno diverse tipologie di interventi che vanno dalle opere di urbanizzazione alle attività culturali e turistiche. Infatti, la Misura contribuisce direttamente al perseguimento dell´obiettivo specifico relativo al "Miglioramento dell´attrattività dei territori rurali per le imprese e le popolazioni" ed indirettamente all´obiettivo "Mantenimento e/o creazione di nuove opportunità occupazionali in aree rurali. I piccoli borghi, i villaggi e i centri storici dei comuni rurali abruzzesi ? continua Febbo - sono caratterizzati dalla presenza di edifici e manufatti di elevato valore storico e architettonico - per le particolari tipologie costruttive, e materiali utilizzati (ricorso all´impiego di pietra lavorata, mattoni fabbricati artigianalmente, legno massiccio, ecc.), la cui valorizzazione per finalità turistico - culturali non sempre è resa possibile a causa della difficoltà di realizzare opere di recupero e/o restauro adeguate. Con tale bando è possibile anche la sistemazione e l´adeguamento di fabbricati rurali ai fini della creazione di siti di sosta, di degustazione dei prodotti locali, di illustrazione del territorio lungo percorsi di interesse turistico, agrituristico ed eno-gastronomico, di illustrazione di procedimenti tradizionali di lavorazione dei prodotti agricoli e artigianali locali. Gli interventi possono essere realizzati esclusivamente nei villaggi/borghi rurali con le caratteristiche sopra definite ed ubicati nelle seguenti Macroaree: C "Aree rurali intermedie (Collina interna)" e "Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (Aree montane)". L´elenco dei comuni classificati in funzione dell´appartenenza alle diverse zone è riportato nel Programma di Sviluppo Rurale dell´Abruzzo 2007/2013 (all´indirizzo: www.Regione.abruzzo.it/agricoltura/psr). Possono presentare domanda di aiuto per beneficiare dei contributi sia gli Enti pubblici come Province, Comuni, Consorzi di Comuni ed Enti Parco, proprietari degli immobili oggetto di intervento sia proprietari privati di fabbricati singoli o associati nelle forme previste dal Codice Civile.  
   
   
PER LE TEMPERATURE PRIMAVERILI, INIZIO ANTICIPATO DEL VOLO POLLINICO  
 
Bolzano - Il volo pollinico in Alto Adige non è mai iniziato così presto come quest´anno. La causa è da imputare alle temperature primaverili, che sabato e domenica, 5 e 6 gennaio 2013, hanno provocato nell´aria della città di Bolzano elevate concentrazioni di pollini delle Cupressaceae. Lo fa presente il Laboratorio biologico di Laives dell´Agenzia provinciale per l´ambiente che ha già pubblicato il primo bollettino pollinico del 2013. Il Laboratorio biologico di Laives ha già emesso nel nuovo anno il primo bollettino pollinico, che da adesso sarà pubblicato settimanalmente nella rete civica sul sito dell´Agenzia provinciale per l´ambiente. "Questo servizio dell´Agenzia provinciale per l´ambiente è particolarmente importante per gli allergici ai pollini che così hanno la possibilità di essere costantemente informati sulle concentrazioni polliniche nell´aria", sottolinea l´Assessore provinciale all´ambiente Florian Mussner. I rilevamenti pollinici hanno fatto emergere concentrazioni elevate di pollini delle Cupressaceae nell´aria bolzanina durante le giornate di sabato e domenica. "La causa delle concentrazioni elevate di pollini di Cupressaceae è riconducibile alle temperature primaverili e al forte föhn dell´ultimo fine settimana", spiega l´esperta di pollini del Laboratorio biologico di Laives, Edith Bucher. "Le concentrazioni dei pollini di Cupressaceae all´inizio dell´anno non sono mai state così elevate come quest´anno", afferma Edith Bucher. "Nelle prossime settimane la carica pollinica tenderà ad aumentare. Alla fine di gennaio inizia solitamente in Val d´Adige il volo pollinico di ontano e nocciolo" informa la biologa. La stagione pollinica in Alto Adige inizia a tutti gli effetti in febbraio. Dal 15 al 20%, in pratica quasi 100.000 cittadini, soffrono in Alto Adige di allergie ai pollini. Pollini di betulla, Graminaceae e Urticaceae creano i più grandi problemi agli allergici. Il Laboratorio biologico dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, diretto da quattro anni dalla dott.Ssa Alberta Stenico, ha assunto nel monitoraggio pollinico un ruolo di spicco in Italia. Dall´anno 1995 sotto la direzione della dott.Ssa Bucher vengono eseguite ricerche sul volo pollinico in Alto Adige. Per la sua decennale esperienza in questo campo, l´esperta di pollini del Laboratorio biologico ha ricevuto un nuovo incarico onorevole: dirigere e coordinare un gruppo di lavoro nazionale, composto da nove rappresentanti delle Agenzie per l´ambiente di otto diverse regioni, che ha il compito di elaborare, entro la fine del 2014, delle linee guida per il monitoraggio aereobiologico in Italia. In Italia 15 Agenzie per l´ambiente si occupano di circa 50 stazioni di monitoraggio ed eseguono settimanalmente i rilevamenti del volo pollinico. Gli obiettivi delle linee guida sono regolamentare l´organizzazione e la gestione della rete pollinica nazionale, uniformare gli aspetti tecnici del monitoraggio, dal campionamento alla preparazione e valutazione dei campioni, fornire agli utenti un servizio d´informazione pollinica mediante la pubblicazione dei bollettini settimanali e controllare la qualità dei dati prodotti.  
   
   
ALBANIA, 9 MILIONI PER L´AGRICOLTURA  
 
Agricoltori e operatori albanesi delle filiere relative ai settori lattiero-caseario, ortofrutticolo e della carne hanno a disposizione finanziamenti per circa 9 milioni di euro di fondi Ipard (6,2 milioni di euro erogati dall´Ue e 2,7 dal Governo albanese) a copertura del 50 per cento di investimenti e progetti. Il bando scade il prossimo 18 febbraio, ma già nei primi 12 giorni utili per la presentazione delle domande ne sono state depositate circa 5 mila. Il valore delle iniziative per cui sono stati i chiesti i finanziamenti va dai 2.500 ai 150 mila euro per il settore agricolo e dai 10 mila ai 500 mila euro per quello dell´industria alimentare, dove gli investimenti sono ovviamente più ingenti.  
   
   
BUON PESCATO ITALIANO – TIPICO FRESCO E SANO. A TREVISO PRESENTAZIONE TOURN NAZIONALE SUL PESCATO “MINORE”  
 
Venerdì 18 gennaio 2013, alle ore 12, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Rinaldi di Treviso (Piazza Rinaldi) verrà presentata l’iniziativa nazionale “La Rotta del Buonpescato”, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, realizzata nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013. Interverranno gli organizzatori, l’assessore regionale alla pesca del Veneto e il sindaco di Treviso. Il Veneto, e con lei il Comune di Treviso, è l’unica regione del Nord coinvolta nell’iniziativa, cui partecipano anche Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. “Buonpescato Italiano” punta a valorizzare e diffondere presso i consumatori, il mondo della ristorazione e i giovani tramite la scuola, la conoscenza delle specie ittiche nazionali, con un particolare riferimento a quelle meno note, attraverso un lungo “Tour On the Road” attraverso l’Italia che partirà appunto dal Veneto, per coinvolgere poi, fino all’estate, le altre quattro Regioni che aderiscono all’iniziativa In ciascuna delle Regioni toccate dal Tour sono previste rassegne gastronomiche, convegni, incontri, dibattiti, Laboratori del gusto, degustazioni di piatti a base di pesce (proposti direttamente dai pescatori e preparati secondo ricette di tradizione locale), e Concorsi Gastronomici riservati ai ristoratori e alle Scuole elementari.  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA, DAI CONTROLLI GUARDIA COSTIERA EMERGE FILIERA ITTICA VIRTUOSA  
 
“Dal rapporto sui controlli effettuati dalla Guardia Costiera nel 2012 emerge che il prodotto ittico venduto e consumato in Italia è sicuro. Solo 1 chilo ogni 1000 chilogrammi di prodotti ittici commercializzati in Italia, presenta anomalia legate alla fase di cattura, di conservazione o di vendita. Se si prende in considerazione il solo prodotto ittico nazionale, la situazione migliora ulteriormente con un rapporto di 3 etti ogni tonnellata”. E’ quanto afferma la Federcoopesca-confcooperative in merito ai dati diffusi dal Ministero delle Politiche, Agricole, Alimentari e Forestali sul risultato dei controlli effettuati lo scorso anno dalle Capitanerie di Porto. “Rispetto al numero dei controlli, le sanzioni amministrative elevate nei confronti dei mercati ittici nazionali sono state solo il 3%, contro il 14% di quelle relative alle pescherie, il 12% della grande distribuzione e il 14% della ristorazione. Questo vuol dire che, da quando il prodotto ittico viene venduto dai pescatori ai mercati a quando arriva presso i rivenditori o i ristoranti , si perde qualcosa in termini di corretta tracciabilità dei prodotti.”. Una situazione che rischia di penalizzare il prodotto nazionale a favore di quello di importazione, “la cui commercializzazione spesso non prevede il passaggio dai mercati ittici, evidentemente più controllati a monte rispetto ad altri canali di distribuzione” prosegue la Federcoopesca nell’evidenziare come il 37% delle sanzioni riguardano al tracciabilità e l’etichettatura. “Positivi i controlli in questa direzione, ma è importante puntare anche su iniziative di sensibilizzazione e informazione verso i consumatori, tese a far conoscere quali sono le indicazioni fondamentali che devono essere presenti sul banco di vendita”. Afferma l’associazione nel ricordare quali sono le informazioni da tenere d’occhio in etichetta: zona di pesca, per il Mediterraneo è la zona Fao 37, l’indicazione sui metodi di produzione, ovvero se il prodotto è stato pescato o allevato, il nome scientifico del prodotto oltre a quello commerciale e l’indicazione, qualora lo fosse, che il prodotto è congelato.  
   
   
CRESCE LA PRODUZIONE DI GRANA TRENTINO  
 
La produzione di formaggio grana marchiato Trentino ha fatto registrare nel 2012 un sensibile incremento da parte di tutti i 17 caseifici che lo producono. Il gruppo di caseifici che aderiscono al consorzio Concast Trentingrana, e che comprende anche la cooperativa Latte Trento, ha conferito complessivamente al centro di stagionatura del consorzio 96.300 forme. Queste ultime vengono conferite mediamente ogni due mesi e quando hanno già subito un primo periodo di stagionatura (circa 9 mesi). Una parte della produzione non viene conferita a Concast ma viene trattenuta dai singoli caseifici presso il proprio magazzino per essere destinata alla vendita diretta. Le previsioni del consorzio Trentingrana fanno ritenere che nel 2013 il conferimento al centro di stagionatura di Segno supererà le 100 mila forme.  
   
   
SEMPLIFICAZIONE IN AGRICOLTURA, LO SPORTELLO DELL´AGRICOLTORE E LE ALTRE NOVITÀ MESSE A PUNTO DALLA REGIONE PER RIDURRE IL CARICO BUROCRATICO ALLE AZIENDE AGRICOLE. UN CONVEGNO A BOLOGNA IL 18 GENNAIO.  
 
Bologna - Tutte le pratiche con un “clic” per gli agricoltori dell’Emilia-romagna, grazie allo “sportello dell’agricoltore” on line, oggi operativo per tutte le domande di finanziamento. Ad un anno dall’approvazione della legge regionale sulla semplificazione in agricoltura, sono diverse le iniziative della Regione per ridurre il carico burocratico che pesa sull’attività delle aziende agricole e rendere più rapidi i tempi di risposta della pubblica amministrazione. Il punto sulle principali innovazioni antiburocratiche verrà fatto venerdì 18 gennaio a Bologna in occasione del convegno “La semplificazione in campo” dalle ore 9,30 alle ore 12,30 ( sala A Terza Torre, viale della Fiera, 8). Aprirà i lavori l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni./  
   
   
FLAVESCENZA DORATA: LE VITI COLPITE SI DEVONO ESTIRPARE  
 
Nel corso del 2012 i tecnici viticoli della Fondazione Edmund Mach di S. Michele all´Adige incaricati dall’Ufficio fitosanitario della Provincia di Trento del monitoraggio delle malattie da micoplasmi sulle viti hanno rilevato una maggiore presenza di flavescenza dorata rispetto al 2011. Le zone interessate sono la Valle del Chiese, la piana di Arco e la bassa Valsugana. Le analisi su campioni di foglie eseguite dal laboratorio diagnostico di S. Michele hanno confermato trattarsi di flavescenza e non di legno nero. La malattia è trasmessa e diffusa da una cicalina denominata Scaphoideus Titanus. Le piante sintomatiche devono essere estirpate.  
   
   
BULGARIA, NUOVE ETICHETTE PER I PRODOTTI LATTIERO-CASEARI  
 
D´ora in poi in Bulgaria la presenza di olii vegetali nei prodotti caseari sarà indicata sull´etichetta. Lo stabilisce la nuova normativa, annunciata lo scorso maggio dal ministro dell´Agricoltura, Miroslav Naydenov ed entrata in vigore l´1 gennaio, che disciplina alcuni aspetti della produzione e della etichettatura dei latticini contenenti olii vegetali. La legge introduce, per i caseifici, il divieto di produrre contemporaneamente prodotti lattiero-caseari a base di latte e a base di olii, ma su 208 aziende attive nel settore solo 29 hanno presentato sinora istanza di autorizzazione alla produzione dei prodotti che sugli scaffali saranno contrassegnati dalla dicitura "prodotti di imitazione contenenti latte". La nuova norma integra quelle già vigenti in materia sulla etichettatura dei formaggi e del latte, contrastando l´uso della formula generica "prodotto lattiero-caseario" ("dairy product") specie per quanto riguarda i formaggi contenenti significativi quantitativi di olio di palma, oltre che privi di alcuni specifici requisiti. La Legge definisce altresì gli standard di produzione, confezionamento, marcatura, stoccaggio e trasporto di alcuni prodotti bulgari tradizionali, come lo"Yogurt bulgaro", il "Formaggio bianco bulgaro-Sirene", il "Formaggio giallo bulgaro - Kashkaval".  
   
   
LE DONNE DEL VINO OSPITI DA “SIGNORVINO”  
 
Il 2013 coincide con il 25° compleanno dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Queste due giovani donne, dallo sguardo fiero e deciso, i cui capelli simili a chicchi d’uva si intersecano fra di loro per mostrare l’unità di intenti e di ideali, sono riuscite a raggiungere i 25 anni di attività. Il logo di questa Associazione è un simbolo entrato nel cuore di molte donne in Italia, che hanno saputo proporre, con la loro operosità, una diversa chiave di lettura di un mondo tipicamente maschile. Le donne parlano di vino mescolando dettagli tecnici a quel pizzico di brio e colore che grande peso gioca nella comunicazione di oggi. L’associazione Nazionale Le Donne del Vino nata nel 1988, è oggi tra i sodalizi più attivi e vivaci nel panorama dell’enogastronomia e tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile. Nella serata di Milano, la Presidente Elena Martusciello ci esporrà il programma delle diverse manifestazioni che si terranno nelle regioni d’Italia in occasione di questo importante traguardo e dell’intenso programma del Vinitaly edizione 2013. L’importanza economico-finanziaria di questa Associazione verrà esposta dal giornalista Giorgio Lonardi, per molti anni penna del settore finanza di Repubblica. Modera la giornalista Rossana Bettini Illy, nostra socia, mentre la scrittrice Sveva Casati Modignani sarà nostra testimonial e gradita ospite. E, poi, brindiamo con Il vino, La vigna, La vite, L’uva, La vendemmia, La botte, La bottiglia, L’etichetta … però, ironia a parte, c’è tutto un mondo femminile dentro un bicchiere di vino! Martedi, 22 Gennaio 2013 - Ore 18,30 - Wine Store Signorvino Piazza del Duomo - angolo Corso Vittorio Emanuele www.Ledonnedelvino.com Via San Vittore Al Teatro, 3 – 20123 Milano – Tel. E Fax 02.86.75.77 – C.f.: 97064740158 e-mail: info@ledonnedelvino.Com – www.Ledonnedelvino.com  
   
   
ISIO 4: ALLEATO PERFETTO PER RIMETTERSI IN FORMA DOPO LE FESTE NATALIZIE  
 
Le feste natalizie sono appena finite e gli eccessi alimentari iniziano a farsi sentire con gonfiore e spossatezza. Ora non ci sono più scuse è tempo di rimettersi in forma: bisogna riscoprire il piacere di mangiare sano seguendo una corretta alimentazione che ristabilisca il giusto equilibrio di calorie e principi nutritivi. Oltre ad ingerire meno alimenti grassi, evitare dolci e non esagerare con le porzioni bisogna associare l’attività sportiva per iniziare a sentirsi meglio. Incominciare il 2013 con questi buoni propositi alimentari faciliterà la remise en forme. Un valido aiuto in cucina arriva da Isio 4, l’olio dell’azienda francese Lesieur, che nasce da una combinazione unica di quattro oli vegetali complementari ed è ricco di nutrimenti indispensabili per tutto l’organismo: Omega 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare; Omea 6: che contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo; Vitamina E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi. Inoltre, Isio 4 è ricco di Vitamina D : un cucchiaio di olio Isio 4 fornisce il 50% dell’apporto giornaliero raccomandato di Vitamina D, necessaria all’organismo per aiutare la salute delle ossa. La sua funzione principale infatti è quella di partecipare alla loro mineralizzazione e contribuire all’assorbimento di calcio nell’intestino, agendo inoltre sui muscoli e sul sistema immunitario. La gamma è composta da: Isio 4 (girasole, colza, vinaccioli e Oleisol, un olio di girasole dal forte contenuto di acido oleico) e Isio 4 con olio extra vergine d’oliva (girasole, colza, olio extra vergine d’oliva vinaccioli). Prezzo consigliato: 3,90 €.  
   
   
LE UOVA DI TEDALDI NEI MENÙ DI BENEDETTA  
 
Arrivano sulla tavola di Benedetta Parodi le uova prodotte dall´azienda di Meldola (Fc). La celebre conduttrice ha a disposizione un ingrediente sano, fresco e sicuro, per realizzare i suoi piatti. Un prodotto genuino che impreziosisce ogni ricetta e guida alla riscoperta dei sapori della tradizione. Le ricette di Benedetta Parodi hanno un alleato in più. Le uova utilizzate nella seconda stagione de “i Menù di Benedetta”, in onda su La7, arrivano dall´azienda Tedaldi di Meldola (Fc), impegnata da oltre quarant’anni nel settore. L´importante vetrina riflette il percorso di crescita dell´azienda, da sempre impegnata a offrire un prodotto di qualità, genuino fresco e sicuro. Un ingrediente fondamentale per la dieta e dall´alto apporto nutrizionale, alla base di tantissime preparazioni, dai primi piatti fatti a mano, ai secondi e ai dolci. Con il loro gusto genuino, le uova Tedaldi valorizzano ogni ricetta e contribuiscono alla riscoperta dei sapori di una volta, in linea con il ritrovato piacere di cucinare insieme in famiglia e con gli amici. Una filosofia che Tedaldi abbraccia regalando un prodotto prezioso per rendere speciale ogni momento di condivisione. E per arricchire con il loro sapore ogni ricetta, come quelle di Benedetta Parodi, la famosa cuoca della tv. L´azienda La filosofia dell´azienda Tedaldi si basa fin dagli anni ´70 sulla ricerca della qualità per garantire al consumatore finale un prodotto fresco e sano, risultato del connubio tra tradizione contadina e moderne tecnologie produttive. Particolarmente sensibile verso il benessere degli animali, Tedaldi ha investito sulla produzione di uova da allevamento a terra e introdotto la linea Bio&bio da allevamento biologico, dove gli animali vivono in spazi aperti e sono alimentati con mangimi biologici. Tedaldi pensa anche all’ambiente, come dimostrano gli investimenti rivolti a soluzioni di confezionamento ecosostenibili e a basso impatto ambientale, come il packaging in Pet riciclabile al 100% o quello in Pla biodegradabile al 100%. Le uova Tedaldi sono oggi distribuite sul territorio nazionale attraverso una fitta rete di vendita, dalle catene della grande di distribuzione ai punti vendita di piccole e medie dimensioni. E oggi arrivano sulla tavola di Benedetta Parodi per arricchire i piatti preparati all’interno del suo programma in onda dal lunedì al venerdì, alle 12,30 e alle 18,20 su La7. Www.tedaldi.it  
   
   
I BISCOTTI PLASMON REGALANO LE FIGURINE DISNEY PIXAR  
 
Con l’anno nuovo ha inizio una grande promozione che Plasmon, insieme a Disney Pixar, dedica a tutti i bambini. La collaborazione tra questi due prestigiosi marchi, tanto amati dai piccoli, si svilupperà in sinergia con tre importanti eventi Disney: l’uscita di ‘Ribelle’ in dvd-blu ray, l’uscita di ‘Finding Nemo’ sempre in dvd-blu ray, e l’uscita nei cinema di ‘Monsters & co’. Da gennaio ad aprile, infatti, in ogni confezione di Biscotto Plasmon si troveranno specialissime figurine Pixel Disney da collezionare. La meccanica è semplice: consiste nel raccogliere 32 Biscocarte, che rappresentano i personaggi preferiti dai piccoli (Ribelle, Nemo, Monster & Co), all’interno di un Biscoraccoglitore, arricchito di divertentissimi giochi. Quest’ultimo sarà disponibile sia nei punti vendita, sia distribuito tramite diverse riviste Disney oppure richiedibile on line al sito www.Plasmon.it. L’attività verrà comunicata attraverso i punti di vendita con materiali ad hoc (piantane, locandine,portali e fasce copribancale), on line sul sito Plasmon (con un mini-sito dedicato e con l’ invio di dem e newsletter) e su quello Disney, con pagine pubblicitarie su alcune delle principali riviste Disney (Topolino, Le Principesse, Pixar Fun – Cars , Art Attack ) e tramite la confezione dei biscotti Plasmon stessi. Inoltre, sempre attraverso le riviste Disney saranno distribuiti 160.000 Biscoraccoglitori. Il biscotto Plasmon, leader di categoria, è il prodotto icona dell’Azienda - n° 1 da più di 110 anni nella produzione di alimenti per l’infanzia - riconosciuto da tutti, dai più grandi ai più piccini; amatissimo per il suo gusto unico e la sua bontà inconfondibile, è il biscotto per l’infanzia più venduto in Italia, presente ormai da 4 generazioni, garanzia di qualità e massima attenzione agli ingredienti. Ogni anno vengono prodotti in Italia, nello stabilimento di Latina, 2 miliardi di biscotti Plasmon che, se messi in Fila, coprirebbero 5 volte il giro del mondo all’equatore, per un peso totale pari a quello della Torre Eiffel