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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Maggio 2013
FABBRI AL FIRENZE GELATO FESTIVAL 2013 DAL GELATO MOJITO AL BLACK ICE AMARENA: HAPPY SUMMER COL GELATO DA HAPPY HOUR  
 
Sarà un festival tutto da bere: all’ombra del sole di Firenze sembrerà di stare sulle spiagge più cool. Tra le specialità più attese dell’edizione 2013 del Firenze Gelato Festival, infatti, ci sono quattro cocktail. I Gelato Cocktail, la golosa promessa che Fabbri 1905 fa in vista della dieci-giorni che animerà Firenze dal 17 al 26 maggio. L’azienda bolognese dell’Amarena porterà in anteprima al Festival quattro nuovissime specialità. Due alcoliche. L’attesissimo Gelato Mojito, ispirato al cocktail nato alla Bodeguita del Medio dell´Avana. E l’Irish Ginger Banana, inebriante specialità a base di rhum, cocco e banana uniti alla nota speziata del Pan di Zenzero. E due alcool-free. Black Ice Amarena, celebrazione del gusto inconfondibile di Amarena Fabbri, e Strawberry Peach, delicatessen che sposa fragola e pesca. I Gelato Cocktail potranno essere assaggiati in tutte le tre sedi principali del Firenze Gelato Festival: Piazza Santa Maria Novella, Piazza della Repubblica e Piazza Strozzi. Tutto all’ombra di un grande vaso d’Amarena: una versione maxi del simbolo della Fabbri, dagli arabeschi bianchi e blu, campeggerà infatti in Santa Maria Novella. Icona di bontà che arriverà poi anche nelle piazze di Milano (31 maggio – 2 giugno), Torino (7 – 9 giugno) e Roma (21 – 23 giugno): Fabbri e i Gelato Cocktail saranno infatti protagonisti anche dell’Italia Gelato Tour, la kermesse itinerante che, dopo Firenze, porterà gusto e cultura del gelato nei capoluoghi di Lombardia, Piemonte e Lazio  
   
   
APRE A PARMA IL CIBUS GLOBAL FORUM: UNA STRATEGIA PER CRESCERE ALL’ESTERO CONTINUA A CRESCERE NEI PRIMI MESI DEL 2013 L’EXPORT DEL FOOD MADE IN ITALY, CON UNA FORTE DOMANDA CHE GIUNGE DA OGNI CONTINENTE. MA QUALE È IL SEGRETO DEL SUCCESSO DEI PRODOTTI ALIMENTARI ITALIANI? QUALI SONO LE STRATEGIE PER VALORIZZARLI? QUALI I DISTRIBUTORI SU CUI PUNTARE? QUALI GLI ASPETTI NORMATIVI ED ORGANIZZATIVI ANCORA DA RISOLVERE? IL 16 E 17 MAGGIO AZIENDE ED ESPERTI AL SUMMIT DELL’AGROALIMENTARE, PER ANALIZZARE L’UNICITÀ DEL FOOD MADE IN ITALY ED AIUTARNE LA DIFFUSIONE NEL MONDO  
 
Di questo ed altro si parlerà al “Cibus Global Forum”, un evento che riunirà aziende alimentari italiane, distributori, esperti, ricercatori e tecnici che cercheranno di definire una strategia per lo sviluppo. Organizzato da Fiere di Parma e da Federalimentare, con la collaborazione del Gruppo Food, Cibus Global Forum si terrà a Parma giovedì 16 maggio e venerdì 17 maggio 2013 (www.Cibus.it). Numerosi i relatori provenienti dalle imprese alimentari italiane: Colavita, Ferrero, Mutti, Parmacotto, San Benedetto, Illy, Cremonini, Zanetti ed altri. Non mancheranno guest speaker che riferiranno del valore del made in Italy all’estero, come Mario Moretti Polegato di Geox e Dario Rinero di Poltrona Frau. Ma anche storici ed analisti del sistema italiano come lo storico Valerio Castronovo e l’esperto in Storia dell’Alimentazione, Massimo Montanari. E poi distributori come Vincenzo Tassinari della Coop e Alessandro Montanari di Auchan, gli esperti del retail internazionale Luigi Rubinelli di Retailwatch.it e Andrea Resca di Btg Group, i tecnici dell’Ice. Molto attesa la relazione di Diana Bracco sull’Expo 2015, per capire come potranno interagire la manifestazione milanese con i processi dell’export ed il ruolo trainante delle fiere alimentari; come pure quelle di rappresentanti istituzionali come Paolo de Castro del Parlamento Europeo, Mella Frewen di Fooddrinkeurope (che rappresenta l’industria alimentare europea), Pietro Celi del Ministero dello Sviluppo Economico, Filippo Ferrua di Federalimentare, Paolo Carnemolla di Federbio ed altri ancora (vedi programma allegato). Interessanti due eventi collaterali al Forum, sempre presso le Fiere di Parma: - il 15 maggio alle ore 15 il seminario sulle Certificazioni Agroalimentari del Made in Italy (Halal, Kosher e biologico, vedi programma allegato), promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. - Pianeta Nutrizione, dal 16 al 18 maggio, 4° forum multidisciplinare su alimentazione e salute, che prevede convegni scientifici ed anche una parte espositiva, con 70 aziende che producono alimenti funzionali e dietetici, integratori alimentari, etc. (http://pianetanutrizione.Akesios.net/.).  
   
   
NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA. MERCOLEDÌ REGIONE VENETO INCONTRA PARTENARIATO SETTORE PRIMARIO  
 
Venezia - Prende il via nel Veneto la fase di approfondimento in vista della definizione della politica di sviluppo rurale del Veneto per il periodo 2014-2020. Nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio prossimo, con inizio alle 14,30, alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, si svolgerà infatti il primo di un ciclo di incontri di partenariato cui sono stati invitati i rappresentanti dei soggetti istituzionali, economici, sociali e ambientali coinvolti nel sistema primario. Il lavori saranno introdotti dallo stesso assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato. I passaggi politici sinora compiuti a livello comunitario e nazionale coinvolgono in questa fase la responsabilità delle Regioni, chiamate ad elaborare i propri Programmi di Sviluppo Rurale per indirizzare le risorse sul loro territorio. “Il nostro obiettivo è quello di sostenere le azioni capaci di garantire ancora di più la competitività delle imprese e del sistema in uno scenario di ampia compatibilità ambientale – ha anticipato Manzato – partendo dal ruolo centrale del partenariato economico e sociale. Una programmazione realmente e convintamente partecipata e condivisa darà risultati migliori e costituirà un rilevante punto di forza per un ottimale impiego quantitativo e qualitativo delle risorse che saranno messe a disposizione dalla Comunità”. Dopo l’introduzione di Manzato, mercoledì sono previsti interventi tecnici relativi allo stato e agli esiti dei negoziati in corso a Bruxelles per definire la nuova Politica Agricola Comune, ai contenuti e alla “filosofia” della prossima Pac, al coinvolgimento del partenariato nella preparazione del Psr Veneto 2014-2020. Si aprirà quindi la fase partecipativa del partenariato.  
   
   
LOMBARDIA.PRESIDENTE A SCOLA:EXPO OCCASIONE INCONTRO POPOLI  
 
Milano - ´La vera integrazione si può raggiungere solo con il rispetto delle radici culturali e religiose di un territorio´. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, intervenendo a un incontro sulla libertà religiosa a 1700 anni dall´Editto di Milano, organizzato dalla Curia arcivescovile ambrosiana, al quale hanno partecipato il cardinale Angelo Scola, l´archimandrita ortodosso Teofilatto, il ministro della Difesa, il sindaco e il presidente della Provincia di Milano. ´La presenza di più culture e di più religioni in Lombardia non è un problema - ha argomentato il governatore, rispondendo a una domanda del moderatore - ma una sfida che noi dobbiamo, possiamo e vogliamo vincere. Ciascuno deve poter professare la propria religione e vivere la vita nel modo che ritiene migliore, ma ciò deve avvenire sempre nel rispetto delle regole e dei valori culturali che appartengono al territorio nel quale ha deciso di stare. Pensare di ridurre tutto ad un unicum o di tollerare qualunque espressione, comprese quelle che cancellano e mortificano le tradizioni, sarebbe un errore´. L´europa Ha Radici Cristiane - ´Le radici culturali e religiose della Lombardia, così come quelle dell´Europa sono cristiane, negarlo è come negare la nostra storia´ ha osservato il governatore, rammaricandosi del fatto che l´Ue, quando poteva, ha fatto troppo poco per valorizzare questa sua peculiarità. ´Come quando - ha ricordato - è stata scritta la Convenzione. In quella occasione, è mancato il coraggio di citare esplicitamente le radici cristiane del Vecchio continente´. Lombardia Garante Dei Diritti - Prendendo spunto dal tema del dibattito, il numero uno di Palazzo Lombardia, ha ricordato, che l´editto di Costantino ´sancisce la libertà religiosa e pone le basi per una vera laicità dello Stato. Noi, le istituzioni qui presenti, rappresentiamo la laicità dello Stato, che si traduce anche nella libertà per chiunque di abbracciare e professare un credo religioso. Questa è la modernità dell´approccio della Regione Lombardia, che io voglio sottolineare e che mi impegno a garantire, mettendo in atto tutte le politiche e le iniziative che vanno in questa direzione´. ´Sempre però - ha ribadito - nel rispetto e nella salvaguardia delle radici culturali e religiose del nostro territorio´. Expo, Occasione Per Dialogo Fra Popoli - L´esposizione di Milano 2015 non è solo un´occasione per promuovere le eccellenze del settore agro-alimentare, ma l´occasione per far dialogare i popoli sui grandi temi del futuro. Lo ha rimarcato il presidente, confermando l´impegno di Regione Lombardia a valorizzare il tema della manifestazione. ´´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, rappresenta una sfida straordinaria. Nei sei mesi della manifestazione - ha osservato - ospiteremo oltre 130 Paesi (pari a circa 80 per cento della popolazione mondiale), con culture, religioni, tradizioni completamente diverse dalla nostra. Saremo riuniti tutti in un unico luogo e la sfida sarà proprio quella di riuscire a valorizzare tutte queste presenze nella molteplicità delle diversità che rappresentano´. ´Expo - ha aggiunto - sarà una grande occasione per la Lombardia e per l´intera Europa, per fare qualcosa di concreto e prendere decisioni condivise dai Paesi presenti sul tema alimentare, ma anche su quello della pacifica convivenza di tutte le culture e le religioni del mondo´.  
   
   
LE FRESCHE E CREMOSE CAMEO TORTE FRESCHE E CREMOSE CAMEO: TUTTO IL PIACERE DELLA TORTA FATTA DA TE, ANCHE IN ESTATE! LE FRESCHE E CREMOSE CAMEO PROPONGONO UN NUOVO CONCETTO DI TORTA ESTIVA: UNA CREMA SOFFICE, FRESCA E GUSTOSA, SOPRA UN CROCCANTE FONDO BISCOTTATO.  
 
L’ideale per godersi il piacere di una buona torta anche in estate! Facile e veloce da preparare, non necessita di cottura. Bastano pochi minuti e semplici gesti per ottenere una torta squisita per la famiglia e i propri ospiti. Le Fresche e Cremose cameo soddisfano i palati più diversi grazie ad una grande varietà di gusto. Otto diverse referenze per il piacere di offrire una torta fatta con le proprie mani, anche in estate! La gamma delle Torte Fresche e Cremose comprende: Torta allo Yogurt, Torta al Limone, Torta al Cioccolato, Torta alla Stracciatella, Torta alla Ricotta e Cacao, Torta Caffé e le ultime novità Torta Cremacioc e Torta Pistacchio Cioccolato. La nuova Torta Fresca e Cremosa Cremacioc cameo è una torta supergolosa che si addice perfettamente all’estate grazie alla sua cremosità e alla sua freschezza. Allieta tutti i palati con i suoi tre strati di dolcezza: sopra un croccante fondo biscottato, una golosa crema al cioccolato ricoperta da una gustosissima crema. Una doppia esplosione di piacere per la Torta Fresca e Cremosa Pistacchio e Cioccolato. Due golose creme, al pistacchio e al cioccolato, sopra un croccante fondo biscottato al cacao: un’autentica delizia che abbina il sapore intenso e aromatico dei pistacchi alla straordinaria bontà del cioccolato  
   
   
PIÙ AMBIENTE E PIÙ SALUTE: AL VIA IL BOLLETTINO PER LA DIFESA DEI CEREALI  
 
Firenze – Più salubrità e più tutela dell’ambiente e meno chimica: questo l’obiettivo del nuovo bollettino fitosanitario per la difesa dei cereali lanciato dalla Regione Toscana attraverso il portale agroambiente.Info. “Il progetto “ monitoraggio fitosanitario del frumento” – spiega l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – nasce in osservanza di una legge nazionale e di una direttiva comunitaria (D.lgs 150 del 2012 “ Attuazione della Direttiva 128/2009 Ce che istituisce un quadro di azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”) volta all’uso sostenibile dei pesticidi. Anche per i cereali si mira ad applicare i principi della difesa integrata supportando le scelte degli agricoltori nella difesa del frumento. Per questo il servizio – conclude salvadori – fornisce informazioni utili per operare le migliori scelte fitosanitarie finalizzate a salvaguardare la produttività e la salubrità nell’ottica della prevenzione dello sviluppo di micotossine.” I rilievi vengono realizzati settimanalmente in siti significativi per le varie aree cerealicole della Toscana. In ciascun sito le varietà controllate sono 6 fra le più diffuse nell’area e sono suddivise in precoci, medie e tardive. Nel corso dei rilievi oltre alla fase fenologica vengono rilevate intensità e diffusione dei seguenti patogeni: Septoria, Oidio, Ruggine Gialla e Ruggine Bruna, Fusariosi della spiga. I dati rilevati nei singoli campionamenti vengono riportati nelle pagine specifiche del portale agroambiente.Info. Con il bollettino si riporta la fotografia settimanale dello stato fitosanitario della coltura ed in particolare si evidenzia la eventuale necessità di un intervento di difesa ed il momento ottimale per la sua realizzazione allo scopo di evitare la realizzazione di trattamenti inutili o in momenti sbagliati. I formulati sono quelli riportati nei disciplinari di produzione integrata della Regione Toscana per l‘anno 2013.  
   
   
AGRICOLTURA, AL VIA L´INDICAZIONE EUROPEA DI QUALITÀ "PRODOTTO DI MONTAGNA". UN´OPPORTUNITÀ IMPORTANTE PER CONSUMATORI E PRODUTTORI CHE LA REGIONE SOSTIENE CON FORZA. IN EMILIA-ROMAGNA 117 I COMUNI INTERESSATI.  
 
Bologna - Parmigiano reggiano, carni, insaccati, miele, cereali, prodotti biologici, ma provenienti dai nostri territori appenninici. Per renderli più facilmente riconoscibili ai consumatori è disponibile la nuova indicazione europea di qualità “Prodotto di montagna” che la Regione ha lanciato oggi a Bologna nel corso di un convegno. “Sosteniamo fortemente questa novità che arriva dall’Europa perché garantisce il consumatore sulla reale provenienza di prodotti che vantano particolari caratteristiche di qualità, naturalità, tipicità, mentre ai produttori fornisce un’opportunità per essere più competitivi in un mercato che vede le zone di montagna da sempre svantaggiate per gli elevati costi di produzione – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – per questo stiamo costituendo un gruppo di lavoro che metterà a punto una serie di ‘istruzioni per l’uso’ rivolte a tutti gli agricoltori interessati, mentre invieremo al Ministero delle politiche agricole una serie di proposte per rendere più flessibile l’applicazione del provvedimento". Proprio la mancanza di redditività è una delle difficoltà maggiori con cui devono fare i conti gli agricoltori che operano in montagna. Due dati tra gli altri lo confermano: dal 2000 al 2010 si sono perse in queste aree il 46% delle imprese agricole e il 21% della superficie coltivata. Introdotta da Bruxelles a fine 2012 l’indicazione “prodotto di montagna” è facoltativa, non richiede certificazione né controlli aggiuntivi, ma si configura come una semplice autocertificazione da parte del produttore, la cui veridicità potrà essere verificata successivamente nell’ambito dei consueti controlli da parte degli organismi competenti. In Emilia-romagna si tratta di un’opportunità che interessa 117 comuni delle aree definite “svantaggiate” dal Programma regionale di sviluppo rurale. L’agricoltura di montagna è già oggi una priorità per la Regione. Circa il 38% dei 778 milioni di euro del Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013 impegnati a tutt´oggi e circa il 42% delle domande accolte interessano infatti territori appenninici. Risorse tanto più significative se si considera che la superficie agricola delle aree montane corrisponde appena al 26% del totale regionale e le aziende agricole al 24%. Novità importanti per le zone di montagna sono in arrivo anche dalla riforma della Pac, che prevede un aiuto a ettaro aggiuntivo proprio per le aree svantaggiate.  
   
   
LOMBARDIA.DATI AGRICOLTURA,ASSESSORE:TUTELA PRODOTTI DOC EXPO RIAFFERMI ORIGINALITÀ PRODUZIONI, STOP A CONTRAFFAZIONE  
 
Milano - Expo 2015 diventi l´occasione per rivendicare l´affermazione del prodotto originale sia italiano, sia lombardo sui mercati mondiali. Mercati che, da un lato, decretano il successo della nostra qualità, facendo crescere l´export, ma che, allo stesso tempo, vengono invasi da marchi, che nulla hanno a che vedere con le nostre produzioni tutelate. ´C´è un impegno preciso del presidente della Regione per introdurre nei contenuti di Expo il tema della riconoscibilità dei prodotti italiani´ ha ricordato oggi l´assessore regionale all´Agricoltura in occasione della presentazione dei dati del settore agricolo lombardo per il I trimestre dell´anno. ´Serve - ha ricordato lo stesso assessore - introdurre questo tema nei contenuti di Expo: la lotta alla contraffazione deve produrre risultati concreti, diventando così priorità riconosciuta da tutti i Paesi del mondo´. Contro Elusione Battaglia In Sede Ue - La lotta alla contraffazione è da condurre a livello di Unione europea, nell´affermazione di un principio di reciprocità a tutto vantaggio del ´made in Italy´ alimentare. L´elusione dei marchi vale sui mercati il doppio di quanto esportiamo con le nostre etichette: 60.000 miliardi contro 30.000. Tutto questo in un quadro, quello del comparto agricolo lombardo, che fa segnare performances non positive. ´Anzi - ha aggiunto l´assessore regionale - direi, preoccupanti, che dimostrano come la filiera agroalimentare lombarda soffra meno di altri comparti. Dobbiamo evitare che ciò si aggravi: soprattutto nel comparto dei suini e dei bovini da carne registriamo situazioni, per cui difficilmente gli imprenditori continueranno a tenere aperte le aziende´. Politica Comunitaria Deve Darci Una Mano - ´Occorre l´intervento soprattutto dell´Unione europea - è l´auspicio rinnovato anche in questa occasione dall´assessore regionale -, che ci dia una mano e capisca che le modifiche paventate alla Politica agricola comunitaria potrebbero essere letali per la nostra economia. Rispetto alle drammatiche contrazioni dei consumi del mercato interno, il dato delle vendite resta positivo grazie all´export. Occorre però impegnarsi, perché sui mercati mondiali non circolino prodotti che italiani non sono´. ´Daremo regole rigide - ha aggiunto il responsabile lombardo dell´Agricoltura -, ma sul tema dell´etichettatura e della tracciabilità la discussione si sposta sui banchi europei. La battaglia è lunga ma su questi punti non siamo disposti a mollare´. Il nuovo anno - emerge ancora dall´analisi trimestrale - si apre con la conferma della situazione di crisi che ha caratterizzato il settore agricolo regionale già durante tutto il 2012. Domanda Debole, Crisi Consumi, Margini Ridotti - La principale causa della crisi risiede nella redditività insufficiente delle imprese agricole per la continua crescita dei costi di produzione. I prezzi di vendita non compensano i rincari per la domanda molto debole favorita dalla riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Una persistente situazione di crisi, su cui hanno gravato ulteriormente le intense precipitazioni, che hanno danneggiato le produzioni orticole, florovivaistiche (afflitte da una debole domanda interna, sia pubblica che privata) e ritardato le operazioni di semina primaverili. Da segnalare il problema delle aflatossine, che ha colpito il settore maidicolo, rendendo impossibile la vendita di numerose partite di mais. Vino E Latte - Segnali positivi per alcuni settori sono giunti dall´andamento favorevole dei prezzi: buon risultato per il comparto vitivinicolo, che registra un aumento di fatturato, grazie al significativo incremento dei prezzi e alla crescita delle esportazioni, e un miglioramento per quello lattiero-caseario. Il comparto del latte evidenzia un migliore andamento rispetto agli ultimi trimestri, grazie alla stabilizzazione delle quotazioni del Grana Padano e al buon andamento del prezzo del latte spot (sfuso, in cisterna); rimane invece difficile la situazione di chi vende il latte alla stalla all´industria lattiero-casearia. Carni Bovine E Suine - Le carni bovine e suine evidenziano un significativo calo dei prezzi dopo il buon andamento del 2012: le quotazioni, comunque migliori rispetto ai livelli di un anno fa, consentono un aumento di fatturato ma non compensano l´aumento dei costi. Riso E Cereali - Il riso conferma una situazione di forte crisi, caratterizzata da prezzi in discesa e domanda debole, il mais assomma ai pessimi risultati produttivi dell´anno scorso un andamento cedevole delle quotazioni; il florovivaismo e gli ortaggi sono i settori in maggiore difficoltà, risentendo più degli altri comparti della debolezza della domanda e delle avverse condizioni meteorologiche. Analisi Dei Fatturati - Il dato sull´andamento del fatturato nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente mostra un sostanziale equilibrio tra le segnalazioni di aumento (21 per cento) rispetto a quelle di contrazione (22 per cento), mentre più della metà dichiara una situazione di stabilità (57 per cento). Le indicazioni di aumento di fatturato provengono soprattutto dal comparto vitivinicolo, dalle carni e dal latte, mentre prevalgono le dichiarazioni di diminuzione per gli ortaggi, il florovivaismo e i cereali. Peggiora La Redditività - Se il fatturato risulta quindi complessivamente invariato, peggiora invece ulteriormente la redditività, in sensibile calo rispetto al dato già negativo del trimestre precedente: solo il 12 per cento degli intervistati considera infatti positivo l´andamento degli affari, a fronte di un 35 per cento che lo giudica invece non soddisfacente. Florovivaismo e ortaggi dichiarano le performance peggiori, mentre i comparti vitivinicolo e suinicolo registrano i valori più elevati, con un indice nullo per il vino e leggermente positivo per le carni suine. Alimentare, Domanda Interna Sempre Bassa - Il livello della domanda di beni alimentari è sempre più depresso. Alleggerire il carrello della spesa significa anche preferire prodotti a basso costo, penalizzante per le migliori produzioni nazionali. L´indice sintetico è quindi negativo (-0,15) e in leggero peggioramento (-0,13 nel quarto trimestre 2012), con un valore più basso per i settori florovivaistico e orticolo, ma anche per quello suinicolo, sulla cui domanda incide negativamente la crisi dei macelli. Positive invece le valutazioni in merito alla domanda di vino e di latte, non tanto in termini assoluti quanto in relazione a un´offerta in discesa per entrambi i prodotti, sia per cali produttivi che, nel caso del latte, per minori importazioni dall´estero. L´occupazione - Nonostante la situazione di crisi, i livelli occupazionali registrano ancora una buona tenuta, sebbene per il secondo trimestre consecutivo si registri un indice leggermente negativo (-0,04) dovuto soprattutto ai comparti del florovivaismo e del vitivinicolo, caratterizzati da alta intensità di manodopera. La gran parte degli intervistati dichiara comunque una situazione di stabilità (91 per cento). Demografia Imprenditoriale - Prosegue la contrazione. Nel primo trimestre 2013, per la prima volta, si scende sotto il valore delle 50.000 imprese (-588 unità nel periodo), così come a livello nazionale si va sotto le 800.000 unità.  
   
   
MIPAAF, RICONOSCIUTI ALTRI 20 PRODOTTI CAMPANI  
 
"La Campania si arricchisce di 20 nuovi prodotti agroalimentari tradizionali riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole, tra cui diverse varietà tradizionali di ortaggi, alcuni salumi di pregio e prodotti di pasticceria." Così Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura, ha commentato l´approvazione da parte del Mipaaf della proposta avanzata dal settore Sirca dell´Assessorato all´Agricoltura. "Tra questi - aggiunge - spiccano anche la cipolla alifana e la castagna ufarella, entrambi prodotti del Casertano che sicuramente ha un enorme potenziale per quel che riguarda il patrimonio tradizionale e la cultura alimentare. "Con questo ulteriore aggiornamento dell´elenco salgono a ben 386 i prodotti agroalimentari tradizionali censiti dalla Regione Campania. Un risultato eccellente che dimostra la ricchezza culturale ed enogastronomica del nostro territorio", conclude Nugnes. L´elenco dei prodotti inseriti è consultabile sul sito www.Agricoltura.regione.campania.it    
   
   
PESCATORI: GIOVANI E AMANTI DELL´AZZARDO CERCASI  
 
A Slow Fish, un raggio di sole tocca uno dei settori produttivi più in sofferenza a livello mondiale. La piccola pesca, quella che utilizza metodi artigianali, fatta di rispetto per il mare prima che di avidità, di conoscenza profonda più che di uniformità superficiale. Il fermo della pesca, il costo del gasolio, la crisi economica queste e altre le insidie che negli ultimi decenni hanno ridosso all´osso la flotta italiana e determinato la crescita dell´età media dei pescatori. Ma qualcuno vede la luce anche in fondo al mare e viene a portare la propria testimonianza al pubblico del Porto Antico di Genova dove appassionati e turisti del week end stanno passando qualche ora tra degustazioni e momenti di approfondimento, pratiche di cucina e acquisti consapevoli. «Sono nipote d´arte ma per tanti anni mi sono rifiutato di uscire a pesca. Poi mi hanno convinto perché facevo il bagnino e d´inverno non avevo reddito», racconta Marco Bazzardi, pescatore di Noli. «La prima settimana è stata traumatica: avevo il rifiuto di toccare tutti quei pesci e poi che noia togliere i nodi alle reti! Poi pian piano è nata la passione e ho capito la cultura che fino ad allora avevo negato». Marco è il presidente della cooperativa pescatori di Noli e, anche grazie al suo temperamento trascinante, si sono avvicinati altri 2 ragazzi: «Se hai coraggio da vendere il tuo futuro è nella pesca: cosa c´è del resto di più rischioso che uscire in barca senza sapere quale sarà il risultato e quanto guadagnerai quella notte?». Il pesce è quello cosiddetto povero e le tecniche sono sostenibili per forza: bughe, zerri e cicciarelli (Presidio Slow Food) pescati con reti da posta o addirittura all´amo («avete mai provato voi l´emozione di prendere all´amo un totano?»). A Noli la strada del mare si impara da bambini: i figli dei nostri pescatori hanno già visto tutte le fasi a 9 anni, finiscono di studiare e si ritrovano con un mestiere in mano. Chiacchiera da esperto e piglio da imprenditore sono i segni particolari di Davide Petrini, presidente della cooperativa Il Pesce Pazzo di Varazze. E come si poteva mai chiamare l´attività di uno che 8 anni fa insieme alla moglie ha abbandonato il negozio di ottica di famiglia per seguire una strada data in perdita? La passione era nata già in giovane età: «A 16 anni mentre studiavo compravo la mia prima barca e avevo già la licenza di pescatore professionista. E poi ho girato il mondo con la pesca sportiva». La cooperativa oggi conta 20 soci la metà dei quali donne, età tra i 18 e i 26 anni e un incremento annuo che supera il 20%: «La strada è diversificarsi, non pesare così tanto sulle risorse del mare ma valorizzarle tutte, una ad una. E così all´attività di cattura abbiamo affiancato la trasformazione e il punto ristoro, la vendita e l´ittiturismo: solo così riusciamo a pagare tutti gli stipendi». Un mestiere quello del pescatore che ha bisogno prima di tutto che vengano rimossi gli ostacoli per essere una fonte di reddito e dare futuro ai giovani e al mare. Questo ci insegna Slow Fish. Leggi l´approfondimento sullo stesso tema di Ettore Ianì, presidente di Lega Pesca: http://goo.Gl/6srx4    
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE:AGRICOLTURA ULTIMO BALUARDO TERRITORIO  
 
Cantù/co - ´L´agricoltura resta l´ultimo baluardo in difesa del territorio. Quello che di naturale c´è in questa parte della regione è frutto dell´attività agricola´. Lo ha detto il 10 maggio l´assessore regionale all´Agricoltura, nel corso della sua visita presso alcune aziende nella provincia di Como. ´Il lavoro di queste persone valorose - ha aggiunto l´assessore - va tutelato e salvaguardato: questo è l´obiettivo dell´Assessorato regionale. Dobbiamo evitare che il peso burocratico per queste aziende diventi un boomerang´. I Problemi Del Comparto - Parlando con gli imprenditori, il responsabile dell´Agricoltura lombarda ha voluto affrontare i temi principali del comparto e, in particolare, quelli che riguardano il rapporto tra cittadini e mondo agricolo. ´Sentire ancora oggi che uno dei problemi principali sta proprio nel rapporto tra cittadini e mondo agricolo mi fa venire i brividi. In una delle aziende visitate, ad esempio - ha spiegato l´assessore - c´è l´impossibilità di allargare l´attività dell´allevamento dei bovini a causa delle proteste dei vicini di casa, che si lamentano dei cattivi odori che questo emana. Serve dunque invertire il rapporto tra le persone e l´ambiente agricolo, dando così al settore quella dignità che l´intera filiera si merita´. ´C´è stato il rischio - ha proseguito - che l´agricoltura divenisse marginale rispetto al settore della trasformazione, che a propria volta non si è emancipato al pari di quello agricolo´. ´Dobbiamo garantire la qualità dei nostri prodotti - ha concluso l´assessore - e per fare ciò dobbiamo salvare le nostre aziende, certamente non importando prodotti da chissà dove´.  
   
   
CRESCE L´IMPORTANZA DI ASSOPIEMONTE DOP E IGP CON L´INGRESSO DI PROSCIUTTO CRUDO CUNEO E RISO BARAGGIA  
 
Sacchetto: risultato assolutamente positivo che dimostra capacita´ del comparto agroalimentare piemontese di fare squadra Sacchetto: “Un percorso che è culminato con il miglior esito auspicabile, risultato che personalmente ritengo assolutamente positivo, e che dimostra la concreta capacità del comparto agroalimentare piemontese di fare squadra, pur orgoglioso delle numerose peculiarità al suo interno” Siccardi e Arru, presidente e direttore di Assopiemonte: “L’ingresso del prosciutto Crudo Cuneo e del Riso Baraggia permette ad Assopiemonte di esprimere sempre meglio il ventaglio delle eccellenze piemontesi” Nella splendida cornice del paesaggio di Langhe e Roero, nel tardo pomeriggio di giovedì 9 maggio 2013, si è tenuta a Guarene l’Assemblea annuale di Assopiemonte Dop e Igp, oltre che dei Consorzi di Tutela del Toma Piemontese e del Bra. Presente un nutrito numero di soci oltre che vari invitati tra i quali l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto, Tommaso Mario Abrate, presidente nazionale del settore lattiero caseario di Fedagri-confcooperative e, infine, Franco Biraghi, neo eletto presidente dell’Unione Industriale Cuneo. Nel corso dell’incontro oltre alla presentazione ed approvazione dei dati di bilancio sono state illustrate, nella relazione sulle attività, le iniziative di vigilanza, rilevazione prezzi, acquisizione ed elaborazione dei dati di marchiatura, predisposizione e aggiornamenti disciplinari di produzione e regolamenti di smarchiatura. Insomma è stato fatto il punto sull’intenso lavoro realizzato. Particolare attenzione è stata riservata alle iniziative dedicate alla promozione, realizzate anche con il contributo della misura 133 del Psr tra cui: Cibus, 7/10 Maggio 2012; Castelmagno fest, 15/16 Settembre 2012; Evento Lussemburgo, 11 Ottobre 2012; Salone del Gusto, 25/29 Ottobre 2012; Evento Varsavia, 14 Novembre 2012; Educational Tour, 29/30 Novembre 2012. Il clou dell’Assemblea è stato raggiunto con l’ammissione a soci di due nuove importanti e significative realtà: il Consorzio del Prosciutto Crudo Cuneo, rappresentato dalla presidente Chiara Astesana, ed il Consorzio del Riso Baraggia Biellese e Vercellese, rappresentato dal presidente Carlo Zaccaria. “Il nostro sistema associativo – precisano Siccardi e Arru, presidente e direttore di Assopiemonte – costituito dai sei Consorzi dei Formaggi Dop piemontesi a cui aderiscono oltre 150 aziende di produzione, stagionatura e porzionatura che contano sulla fornitura di latte proveniente da oltre 400 stalle certificate , come l’intero sistema, dall’Istituto Nord Ovest Qualità di Moretta, con i nuovi ingressi compie un vero e proprio salto di qualità. L’ingresso del prosciutto Crudo Cuneo e del Riso Baraggia, permette ad Assopiemonte di esprimere sempre meglio il ventaglio delle eccellenze piemontesi, già cercato anche in precedenza grazie alla collaborazione con Ima Piemonte, Gest Cooper, Land of Perfection, Enoteca Regionale del Barolo e Onaf”. Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto nel corso del suo intervento: “L’assemblea annuale di Assopiemonte Dop e Igp, già di per sé momento importante di confronto, in quest’ultima seduta ha registrato un traguardo importantissimo con l’ufficializzazione dell’ingresso di Prosciutto Crudo Cuneo Dop e Riso Baraggia biellese e vercellese Dop. Un percorso che è culminato con il miglior esito auspicabile, risultato che personalmente ritengo assolutamente positivo, e che dimostra la concreta capacità del comparto agroalimentare piemontese di fare squadra, pur orgoglioso delle numerose peculiarità al suo interno. La Regione Piemonte, e nello specifico l’Assessorato all’Agricoltura, ha sostenuto e incoraggiato fin dall’inizio questo cammino, e oggi plaude soddisfatto a una scelta che non potrà che rivelarsi strategica in termini di rappresentanza, promozione e obiettivi conseguiti”.  
   
   
AGRICOLTURA E COMPETITIVITÀ. PROGETTO DI RICERCA REGIONE DEL VENETO – UNIVERSITÀ DI PADOVA  
 
La Regione attiverà con il Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università di Padova il Progetto di ricerca e di studio denominato ”Competitività dell’agricoltura, redditività delle aziende agricole e organizzazione della filiera agroalimentare”. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato, approvando contestualmente lo schema di accordo di collaborazione che disciplinerà i rapporti tra Regione e Ateneo patavino. L’obiettivo – ha ricordato Manzato – è di fornire le analisi per quanto riguarda il sostegno allo sviluppo rurale, nella fase di avvio della nuova fase di programmazione 2014 – 2020, con riferimento alle priorità fissate per il Feasr nell’ambito del Quadro Comunitario Strategico”. L’approvazione dei testi definitivi dei regolamenti sui quali si fonda la nuova programmazione, compresa l’attuazione della nuova Pac e dello sviluppo rurale, potrà avvenire nei prossimi mesi dopo la conclusione del complesso negoziato attualmente in corso a Bruxelles sul definitivo assestamento del budget europeo 2014 – 2020. Nel contempo sono state avviate, sia a livello nazionale che locale, le valutazioni ed analisi in merito alle prospettive delineate dal nuovo quadro relativo alla “Pac2020”, anche allo scopo di attivare per tempo le attività propedeutiche e preliminari alla messa a punto degli strumenti e delle strategie per il nuovo periodo di programmazione. “Sulla base delle proposte di regolamento de del quadro complessivo di informazioni ed orientamenti condiviso nell’ambito della Conferenza – ha detto Manzato – la Regione ha avviato i lavori e le analisi preliminari, anche in funzione della Programmazione Regionale Unitaria. Le proposte di regolamento dell’Ue evidenziano però l’esigenza di specifiche analisi di contesto a supporto della definizione delle strategie previste dal nuovo Psr, con riferimento alle sei priorità fissate per il Feasr: trasferimento conoscenze e innovazione; competitività agricoltura e redditività delle imprese; organizzazione della filiera agroalimentare e gestione dei rischi; ecosistemi dipendenti dall’agricoltura; uso efficiente delle risorse; inclusione sociale, lotta alla povertà e sviluppo economico delle aree rurali. Di qui la collaborazione con l’Università di Padova”.  
   
   
PRESENTATA ALL’ACQUARIO DI GENOVA LA GUIDA AGLI EXTRAVERGINI 2013 FONDAMENTALE COMBATTERE LE FRODI E TUTELARE IL CONSUMATORE  
 
«In questi tredici anni abbiamo assistito a un miglioramento della qualità degli oli extravergini italiani, dell´attenzione alla biodiversità e ai temi ambientali e a un importante ricambio generazionale che ha permesso di vivacizzare alcune zone italiane». Così Diego Soracco, curatore del volume, presenta la Guida agli extravergini 2013, pubblicata da Slow Food Editore a Slow Fish, la manifestazione di Slow Food che si chiude domenica 12 maggio a Genova. I problemi maggiori si riscontrano nel settore della ristorazione, dove «ancora troppo spesso i cuochi tendono a considerare gli oli come puri aggreganti, senza dare il giusto valore alla qualità». E qui si inserisce Antonio Terzano, chef del ristorante Dentro le mura di Termoli (Cb): «Come cuoco, ho sempre pensato che decidere di proporre piatti a base di pesce locale per poi rovinarli con oli di scarsa qualità sia inutile e dannoso. Il problema è la troppa concorrenza con oli meno buoni e a bassissimo prezzo, che sono un vero e proprio attentato all´economia locale», racconta Terzano. «Ritengo anche fondamentale il nostro ruolo nello spiegare ai clienti l´importanza di un buon extravergine, per aiutarli a scegliere in modo consapevole e districarsi in un mercato spesso complesso». Difficoltà dietro i fornelli, ma non solo: anche dal punto di vista legislativo e delle frodi la situazione non è rosea. «Con la legge salvaolio si stanno facendo passi in avanti per migliorare la visibilità delle etichette e fornire maggiori tutele ai consumatori, ma il percorso è ancora lungo». Etichette troppo piccole e poco visibili, informazioni importanti nascoste o non ammesse da vincoli legislativi. Stefano Masini, responsabile Area Ambiente e Territorio di Coldiretti, denuncia la filiera parallela che minaccia il mercato italiano. «Purtroppo troppi prodotti arrivano dall´estero e sono spacciati come italiani, minando alla base chi cerca di fare un prodotto di qualità». Secondo i dati Ismea, nel 2012 sono state prodotte in Italia 400.000 tonnellate di olio e confezionate 539.000. «Pensate che la Toscana produce il 3% di tutto l´olio italiano ma ne confeziona quasi il 50%, segno di un mercato che importa tantissimo e in cui si nascondono possibili frodi». Non mancano infatti i sequestri di olio tunisino e spagnolo che poi viene venduto come nazionale a prezzi bassissimi, decisamente inverosimili. Problema che ritroviamo anche all´estero, come racconta Carla Capalbo, giornalista dell´Huffington Post: «In America abbondano gli oli venduti come extravergine, addirittura light!, ovviamente tutti con nomi di aziende italiane». Sono 772 le aziende presenti nella Guida agli extravergini 2013 di Slow Food Editore, di cui 12 insignite della Chiocciola, il riconoscimento assegnato alle realtà per la loro 0interpretazione dei valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con i principi Slow Food. Sono, invece, 1131 gli extravergini recensiti, di cui 58 Grandi Oli, che si distinguono per pregio organolettico, aderenza al territorio e cultivar autoctone, e 25 Oli Slow, ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili e caratterizzati da un buon rapporto qualità-prezzo.  
   
   
UNA RICERCA COMMISSIONATA DALL’AIDEPI (ASSOCIAZIONE DELLE INDUSTRIE DEL DOLCE E DELLA PASTA ITALIANE) ALLA DOXA SULLA PRIMA COLAZIONE: 7 MILIONI DI ITALIANI LA SALTANO MA RISPETTO A 10 ANNI FA CRESCE IL NUMERO DI PERSONE CHE LA FANNO MEGLIO, TUTTI I GIORNI E A CASA  
 
Un’indagine commissionata dall’Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) alla Doxa ha fotografato la prima colazione degli italiani e come questo rito è cambiato negli ultimi 10 anni. Lo studio è stato presentato oggi, 7 maggio, a Milano in occasione del lancio di “Io comincio bene”: un progetto di valorizzazione della buona prima colazione attraverso un blog (da oggi online) e una pagina facebook. Partiamo con un segnale di allarme. In Italia negli ultimi 10 anni - racconta l’indagine Doxa “Io comincio bene” commissionata da Aidepi (Associazione italiana industrie della pasta e del dolce) - nonostante la colazione sia uno dei pasti più amati dai nostri connazionali, è diminuito il numero di quanti la fanno: dal 92% si è scesi all’86%. Di conseguenza, sono quasi raddoppiati (dall’8% al 14%) quelli che la saltano del tutto, i cosiddetti “breakfast skipper” che hanno raggiunto la quota di 7 milioni di persone. Le ragioni per cui non si fa la colazione restano sempre le stesse: stomaco chiuso (50%), si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina (47%, in crescita rispetto al 41% del 2004), non si ha tempo (34%), si preferisce fare un pranzo più abbondante (37%). Ma Crescono Gli Italiani Che La Fanno Meglio… La buona notizia è nel fatto che aumentano il numero dei “virtuosi” della prima colazione. Chi la fa tutti i giorni (o quasi) sale dal 79% all’84%, mentre si registra un buon +20% nel numero di quanti preferiscono consumarla solamente a casa (dal 70% del 2004 si arriva all’85% di oggi) concedendosi un po’ di coccole in più prima di iniziare la giornata. E, soprattutto, scende da 4 a 3 milioni il numero degli italiani che dichiarano di fare colazione ma poi tutto si traduce… in un caffè e via senza mangiare nulla. Allo stesso tempo lievita l’attenzione per la colazione salutista: quasi la metà degli italiani (44%) si dichiarano molto interessati a quei prodotti che riducono la quantità di grassi, zuccheri e cercano di tenere sotto controllo le calorie. Da rilevare infine la notevole crescita di quanti consumano frutta: si sale dal 3,5% circa del 2004 all’8% di oggi. “Io Comincio Bene”: Un Blog Dedicato Alle Storie Di Prima Colazione Partendo da questa fotografia – con luci e ombre – l’Aidepi ha pensato di dare vita ad un progetto che promuove la cultura del valore della prima colazione attraverso il lancio del blog “Io comincio bene”- da oggi online - e di una pagina facebook tramite i quali condividere le “buone” storie di prima colazione. Un luogo virtuale dove chi “comincia bene” racconta i suoi riti, le esperienze e i piccoli segreti legati a questo momento, estremamente piacevole per ben 35 milioni di persone. Ma non solo. In collaborazione con il nutrizionista e dirigente di ricerca Inran Andrea Ghiselli e l’antropologo alimentare Sergio Grasso, è stato sottoscritto il manifesto dell’ “Io comincio bene”: un decalogo con 10 consigli pratici (vedi scheda allegata) per trasformare la propria colazione in una buona colazione o, magari, scoprire quegli accorgimenti utili per vincere le difficoltà che spingono gli italiani a saltare questo pasto fondamentale per la nostra dieta alimentare. Il Menù Degli Italiani A Colazione Entrando più nello specifico nell’indagine, dal punto di vista degli alimenti che arrivano sulle nostre tavole a colazione si registra – almeno sulla carta e a prescindere dalle dosi, che sono di fondamentale importanza - un corretto mix di carboidrati complessi, proteine, grassi e zuccheri semplici. Saldamente al primo posto troviamo i biscotti, scelti da 6 italiani su 10 (58%), seguiti da pane e/o fette biscottate, con o senza marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao (19%). A seguire, più o meno a pari merito (tra il 7% e il 9% dei consensi), 3 gruppi di alimenti: cereali/muesli; merendine/brioches/cornetti confezionati e yogurt. Tra le bevande cresce (14%) il peso del tè, accanto ai più tradizionali latte (35%), caffè (33%) e caffellatte/cappuccino (28%). La Parola Agli Esperti: Andrea Ghiselli E Sergio Grasso “Il migliore modo per affrontare la giornata – afferma il nutrizionista e dirigente di ricerca Inran Andrea Ghiselli - è quello di non saltare mai la prima colazione, meglio se fatta a casa, per poi dar vita ad un richiamo verso le 10 con uno yogurt o un frutto. In generale gli italiani, a guardare i risultati di questa ricerca, sembrano approcciare nel modo giusto alla colazione, scegliendo prodotti come biscotti, fette biscottate, pane e marmellata o creme spalmabili, oppure indirizzandosi verso i cereali, in particolare quelli innovativi che contengono al loro interno frutta secca e fibra.” “La colazione da noi - spiega l’antropologo alimentare Sergio Grasso - è sinonimo di dolcezza, non solo nel senso che nella tradizione mediterranea (Italia, Spagna, Francia) si mangiano spesso cose dolci, a differenza di quanto accade nel Nord Europa, dove è il salato a essere in primo piano… A livello emotivo, questa voglia di cose dolci, di coccole, è l’altra faccia di un desiderio irrazionale che ci spinge a non decidere subito, a indugiare davanti alle scelte che poi inevitabilmente dovremo prendere nel corso della giornata. La colazione è un dolce bivio di fronte al quale ci attarderemmo – se fosse possibile – per tutta la giornata.” “Il primo pasto della giornata – prosegue Grasso - potrebbe essere correttamente rappresentato con uno smile: esprime la voglia di partire con il piede giusto, con un sorriso, appunto, una parentesi di confronto, tenerezza, condivisione, dialogo. All’opposto di questo schema ideale abbiamo il modello “breakfast skipper”: colui che salta la colazione, inconsciamente elimina dalla vita la dolcezza, la considera una perdita di tempo, qualcosa di superfluo e di non conveniente. Salta i preamboli e va dritto al cuore, razionale, della giornata…” Nord E Donne Piu’ Virtuosi: La Saltano Soprattutto I Giovani Uomini Del Sud Se guardiamo alla geografia e alle diversità di genere, le caratteristiche di chi comincia bene si trovano più al Nord che al Centro e al Sud e più frequentemente nelle donne che negli uomini. Infatti mano a mano che si scende verso Sud aumenta l’abitudine sociale a fare colazione da soli, a variarla poco (l’87% degli italiani, infatti, fa sempre la stessa colazione), a farla al bar o, addirittura a saltarla. E’ sintomatico che tra i cosiddetti breakfast skipper ci sia una percentuale particolarmente alta (20%) di uomini, under 34, studenti, del Sud e delle Isole. Se Un Genitore Non Fa Colazione, Raddoppiano I Bambini Che La Saltano L’esempio dei genitori in questa scelta resta decisivo. Come emerge dall’indagine in una famiglia in cui non si fa colazione raddoppia la percentuale di bambini (dall’11% al 26%) che decidono di non farla. “Di norma i genitori che preparano la colazione e siedono a tavola con i propri figli – afferma Andrea Ghiselli – li educano a un comportamento alimentare più corretto che si ripercuote positivamente anche nella scelta degli altri pasti e, più in generale, nello stile di vita adottato dai ragazzi: quelli che mangiano con i propri genitori, di norma consumano più frutta e verdura e guardano meno la televisione.” Under 25: Spesso (60%) La Fanno Da Soli Ma Socializzando Sul Web… Colpisce infine scoprire che tra quanti fanno colazione da soli - il 52% degli italiani - ci sono molti under 25. Che però hanno l’abitudine, più degli altri italiani (in tutto parliamo di 3,5 milioni di persone), di aprirsi al mondo esterno e alla socialità (virtuale) attraverso facebook, internet, twitter, mail e sms, mentre sorseggiano un caffè o mangiano qualcosa di dolce. Per 1 milione d’italiani l’accesso alla rete, la mattina, avviene addirittura ancora prima di un caffè o di lavarsi  
   
   
ELPO FIRMA L’IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE DELLO STABILIMENTO DEL GRUPPO GRANDI SALUMIFICI ITALIANI OBIETTIVO: RENDERE IL SITO PRODUTTIVO DA CUI NASCONO I FAMOSI PRODOTTI A MARCHIO SENFTER IL PIÙ MODERNO D’EUROPA  
 
Sarà il sito produttivo più moderno d’Europa. Parliamo dello stabilimento di Grandi Salumifici Italiani (Gsi) a Chiusa in Val Isarco, là dove nascono i famosi Würstel di puro suino e avicola a marchio Senfter, brand di fama internazionale dal 1857. Gsi, gruppo leader in Italia nella produzione e vendita di salumi di qualità e di secondi piatti freschi pronti, e in particolare la business unit Senfter Alto Adige hanno intrapreso un importante progetto di ampliamento e rinnovamento tecnologico tra i cui protagonisti vi è anche Elpo. L’azienda altoatesina è stata scelta per la realizzazione dell’impianto di alimentazione di tutto lo stabilimento, svolgendo un intervento accurato e altamente professionale. Solo pochi mesi per dare vita alla rete che convoglia l’energia elettrica necessaria al funzionamento del sito produttivo. L’intervento di Elpo In tempi rapidissimi, da novembre 2012 a fine marzo 2013, Elpo ha portato a termine l’ampliamento della potenza elettrica installata da 5,35 Mw a 8,5 Mw. La realizzazione dell’impianto di alimentazione ha, inoltre, previsto la fornitura e messa in funzione di: nuova cabina elettrica di consegna media tensione, quadri di consegna e di protezione trasformatore media tensione, nuovi trasformatori in resina Mt/bt, elettrocondotto per il trasporto dell´energia elettrica, nuovi quadri elettrici Power Center e nuovi sottoquadri elettrici per la linea di produzione. “La sfida di questo incarico era progettare e realizzare un intervento sostanziale nell’impianto di trasmissione dell’energia di tutto lo stabilimento, senza creare inefficienze nella produzione. Siamo riusciti a portare a compimento il mandato, rispettando le tempistiche richieste da Gsi. Ciò è sicuramente il frutto della nostra organizzazione e della competenza della nostra squadra di tecnici specializzati”, commenta Robert Pohlin – Presidente Elpo. Il rapporto con Gsi L’impianto presso lo stabilimento di Chiusa è solo il più recente intervento realizzato da Elpo per Gsi. Il rapporto tra le due realtà è, infatti, di lunga data. L’azienda, con oltre 60 anni di esperienza nel settore dell’elettrotecnica è partner di fiducia della business unit Senfter Alto Adige dal 1989, sia per ordinaria manutenzione che per interventi importanti come quello affidato nel 2001 in concomitanza con l’ampliamento dello storico stabilimento di San Candido. “A Elpo riconosciamo il servizio di elevata professionalità, precisione e puntualità” - commenta Peter Hintner, direttore divisione Senfter Alto Adige, – “L’affidabilità e la capacità di pronto intervento sono valori imprescindibili per una grande realtà produttiva come la nostra. Con Elpo abbiamo la sicurezza di poterci avvalere di una squadra di tecnici specializzati capaci di offrire soluzioni efficaci, intervenendo anche solo preventivamente per assicurare la continuità del processo produttivo”. E Pohlin aggiunge: “I prodotti Gsi sono riconosciuti dal mercato per eccellenza qualitativa, che per il Gruppo è sicuramente un must a tutti i livelli. Poter far parte di questa squadra è per noi un attestato di professionalità, efficienza e affidabilità”. Gli obiettivi del progetto Il progetto di Chiusa è stato intrapreso per far fronte a un incremento costante della domanda di Würstel, con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva da 24.000 a 48.000 tonnellate entro il 2015. Il piano di sviluppo suddiviso in due step ha visto in una prima fase lo stanziamento di 12 milioni di Euro per l’ottimizzazione dei processi e l’implementazione di nuove tecnologie. Ad essa seguirà una seconda fase, per un investimento totale di 20 milioni. “Un intervento nel suo complesso molto importante per noi in quanto oltre a permetterci di raddoppiare la produzione comporterà l’ottimizzazione dei processi interni con indiscussi benefici per i dipendenti” – aggiunge Peter Hintner – “Siamo pienamente soddisfatti del lavoro svolto da Elpo. La realizzazione dell’impianto di alimentazione è fondamentale per il funzionamento ottimale delle nuove tecnologie implementate presso lo stabilimento di Chiusa”. A queste si dovranno altri vantaggi legati al rispetto ambientale, con una significativa riduzione delle emissioni di Co2 e un considerevole risparmio energetico derivante anche dal recupero del calore generato in produzione. Gli interventi firmati Elpo presso lo stabilimento Gsi/senfter a Chiusa  Ampliamento della potenza elettrica installata da 5,35 Mw a 8,5 Mw  Nuova cabina elettrica prefabbricata di consegna Mt  Quadro media tensione 24 kV di consegna, composto da 5 scomparti conforme alla norma Cei 0-16  Quadro media tensione 24 kV di protezione trasformatore, composto da 3 scomparti  2 nuovi trasformatori in resina Mt/bt 1.600 kVa conforme alla norma Iec 60076 - 11  Elettrocondotto per il trasporto dell´energia elettrica con corrente nominale di impiego pari a 2.500 A  4 nuovi quadri elettrici Power Center  9 nuovi sottoquadri elettrici per la nuova linea di produzione  
   
   
MYSMOOTHIE: I CENTRIFUGATI DI FRUTTA PIU TRENDY DELL´ESTATE I CENTRIFUGATI DI FRUTTA SVEDESI MYSMOOTHIE SONO UN VERO CONCENTRATO DI SALUTE E BONTA’, INSUPERABILI PER LA LORO AZIONE DISINTOSSICANTE, MINERALIZZANTE E NEUTRALIZZANTE DELL´ACIDITA’ IN CASO DI UNA ALIMENTAZIONE POCO EQUILIBRATA.  
 
Tre ottime ragioni per consumare quotidianamente i centrifugati mySmoothie! La particolarita dei centrifugati mySmoothie e che per produrre, ad esempio, un brick da 125 ml al gusto mirtillo ¡§Super Fruit¡¨ la ricetta e molto rigorosa, proprio perche solo il corretto mix di frutta da vita ad un sapore unico e goloso. Ecco allora che servono ben 125 mirtilli, 1 mela, mezza banana, 13 lamponi e 16 acini d´uva per poter gustare il piu famoso centrifugato al mondo, dissetante, nutriente, salutare, ideale per chi ha problemi di circolazione! Ogni centrifugato Mysmoothie ha un effetto benefico sulla nostra salute. Basta solo scegliere dallo scaffale il gusto che piu ci piace per combattere i disturbi piu frequenti che ci affliggono. Mysmoothie al Lampone e ricco di importanti principi naturali antiossidanti, mentre il gusto Melograno ha un colore invitante per freschi sorsi ricchi di salute grazie ai tanti principi nutritivi presenti in questo frutto. Servito fresco in qualsiasi stagione dell´anno, il centrifugato Mysmoothie e perfetto per ogni momento della giornata. A colazione, per grandi e piccoli alla ricerca di una nutriente sferzata di energia, a scuola nel momento della ricreazione o a merenda per un break leggero e digeribile, a fine pasto per gustare la frutta in un modo nuovo e gustoso, tutta la gamma Mysmoothie e ormai divenuta un successo anche nel nostro Paese. Mysmoothie e uno degli importanti marchi presenti nel ricco catalogo di Eurofood, il leader in Italia che importa e distribuisce solo le piu prestigiose specialita alimentari. „X mySmoothie mirtillo ¡§Super Fruit ¡§ brick 250 ml £á 2,13 „X mySmoothie lampone brick 250 ml £á 2,04 „X mySmoothie melograno brick 250 ml £á 2,13 www.Eurofood.it  
   
   
CON LE CONFETTURE ZUEGG “100% DA FRUTTA” VINCI IL BENESSERE AL 100%  
 
Da aprile a giugno 2013 si vince il benessere, partecipando al grande Concorso Zuegg 100% da frutta, 100% benessere: all’acquisto di 2 vasetti di confettura della Linea 100% da frutta, in palio subito un premio sicuro! Basterà collegarsi al sito www.100x100benesseredafrutta.It, inserire i propri dati e inviare il modulo di registrazione, unitamente allo scontrino, entro 10 giorni dall’acquisto. Un’ampia scelta tra diversi premi benessere come un trattamento estetico, una settimana in palestra, un taglio di capelli e tanti altri, ideali per prendersi cura di sé e della propria persona. Le confetture Zuegg “100% da frutta” nel formato da 250g contengono materie prime selezionate che provengono unicamente dalla frutta e ne racchiudono tutto il gusto intenso: tanta bontà con solo la dolcezza naturale della frutta. Il nome “100% da frutta” trasmette naturalità e grande competenza nella lavorazione della frutta da parte di Zuegg: la ricetta è quella di sempre! La linea è pensata per persone attente a seguire un’alimentazione naturale ed equilibrata, che non vogliono però rinunciare al piacere di una colazione ricca di gusto, all’insegna del benessere. L’assortimento è composto da: fragole, pesche, ciliegie, frutti di bosco, arance, mirtilli, albicocche  
   
   
ASSEGNATO IL PREMIO ECCELLENZE PER COMPETERE 2013: FORMARE PROFESSIONISTI PER EXPO 2015. ALL’ACCADEMIA PANINO GIUSTO TRIONFA L’ O.D.P.F. ISTITUTO SANTA CHIARA DI STRADELLA CON IL PANINO SAVOIA DUCK.  
 
Assegnato all’Accademia Panino Giusto il premio relativo alla categoria Alimentare e Ristorazione di Eccellenze per Competere - formare professionisti per Expo 2015. La giornata ha visto coinvolti 14 enti di Formazione della Regione Lombardia, provenienti dalle provincie di Milano, Brescia, Bergamo, Pavia, Como, Lecco, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, per un totale di 150 ragazzi partecipanti. Ogni Ente ha presentato il proprio progetto (2 panini e 1 dolce) di fronte ad una giuria formata da Antonio Civita, Amministratore Delegato di Panino Giusto, dallo chef Alessandro Borghese, testimonial di Panino Giusto, dal Gran Maestro del Panino, Rocco Pizzimenti, dal Responsabile dello Sviluppo del Prodotto di Panino Giusto, Giancarlo Cristaldi, e da due rappresentanti di Arifl (Agenzia Regionale per l’Istruzione la Formazione e il Lavoro di Regione Lombardia). Le proposte dovevano avere alcune caratteristiche precise come ad esempio la ricercatezza e la qualità degli ingredienti e il possibile inserimento nel menù del nuovo locale Panino Giusto di Londra tenendo conto del target londinese. Uno dei due panini inoltre doveva essere pensato per un cliente vegano, vegetariano o celiaco, a scelta. Ad aggiudicarsi il premio messo in palio da Panino Giusto è stato l’ O.d.p.f. Istituto Santa Chiara di Stradella in provincia di Pavia, con il panino dal nome Savoia Duck, una ciabattina soffice alle erbe con confit d’anatra, mousse di robiola e lamponi. Il team vincitore trascorrerà un weekend a Londra e visiterà il nuovo locale Panino Giusto, aperto ad aprile nel cuore della City. Secondo classificato la Fondazione Luigi Clerici di Vigevano (Pv) con Etna: panino freddo realizzato con l’aggiunta alla farina del nero di seppia e farcito con pesce spada affumicato di Sicilia. Il terzo classificato è stato l’Ente A.b.f. Di Clusone, in provincia di Bergamo con il panino Veggie Parmesan Cheese Burger. La Giuria ha voluto dare Menzioni Speciali per i dolci agli Enti: C.f.p. Galdus di Milano per la Tartatella di frolla con spuma di limone, ad A.b.f di Clusone (Bg) per Zabaglione Cream Tiramisù e a Isis Ciro Pollini di Mortara per Tea Time, tortino morbido al the verde e salsa mouh. Www.paninogiusto.it  
   
   
IL RISTORANTE EL GAUCHO DI MILANO FESTEGGIA 10 ANNI DI ATTIVITA’  
 
Giovedì 16 Maggio 2013 dalle ore 20.00 Il ristorante El Gaucho è arrivato al decimo anno di attività e per l’occasione il proprietario Javier Zanetti, il direttore Daniel Stremiz e tutto lo staff al completo desiderano condividere questo importante traguardo insieme ad amici e affezionati frequentatori del ristorante, organizzando per giovedì 16 Maggio una serata di festa da passare in compagnia. El Gaucho sorge nella zona dei Navigli di Milano. La gestione totalmente argentina offre ai propri clienti la famosa carne, immagine di questo splendido paese sudamericano. Una carne bovina di alta qualità, che richiede particolari attenzioni per poter essere servita e gustata. Il segreto del ristorante El Gaucho è quello di farla cuocere da cuochi specializzati, ovviamente argentini, secondo le antiche tradizioni. L´atmosfera sudamericana del locale viene completata dalla musica e dal personale tutto argentino. Se la carne argentina è una vera ossessione, non si può mancare all’appuntamento con El Gaucho. Non è solo un ristorante: è un vero e proprio angolo di Argentina, nel cuore dei Navigli, a Milano. La carne che ha fatto innamorare i buongustai di tutto il mondo è qui. Viene preparata da cuochi argentini secondo la tradizioni e poi servita con tutta la cura rituale che merita per dare un’esperienza del gusto che è impossibile dimenticare. "Un lugar unico ... Pleno de nostalgias, aromas y sabores de nuestra tierra" Ristorante El Gaucho, via Carlo D’adda 11 -20143 Milano – Tel. 02.89400839 www.Elgaucho.it – info@elgaucho.It Per informazioni: 02.89400839 – info@elgaucho.It – www.Elgaucho.it  
   
   
IL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO GORGONZOLA A TUTTOFOOD  
 
Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola sarà presente a Tuttofood in programma a Milano dal 19 al 22 maggio. La fiera, giunta alla 4° edizione, si avvale quest´anno della partnership con Expo 2015. Il Consorzio presenta in anteprima il nuovo ricettario con il Patrocinio dell´Accademia Italiana della cucina, insieme a momenti di degustazione e showcooking. Oltre a conoscere da vicino il Gorgonzola, una delle Dop italiane più conosciute all´estero nelle due versioni dolce e piccante, il Consorzio propone l´originale abbinamento con il Breganze Doc Torcolato, vino passito vicentino tipico di Breganze, in collaborazione con il Consorzio vini Doc Breganze e l´Associazione Strada del Torcolato. Questa collaborazione nasce quando, lo scorso marzo, una giuria di 50 giornalisti ed esperti ha scelto il gorgonzola del tipo dolce quale migliore abbinamento col vino torcolato. Il calendario degli eventi e degli showcooking prevede: Lunedì 20 maggio: Dalle 12.30 Degustazione a cura di Luca Corradino, chef del ristorante "I due Ladroni" di Novara, in collaborazione con l’Associazione Strada del Torcolato e dei vini di Breganze. Riso Nero Al Gorgonzola Focaccina Di Riso Nero Gorgonzola E Breganze Doc Torcolato Stand Consorzio Gorgonzola (D07-e10 /Pad. 24) Martedì 21 maggio: Dalle 12.30 Degustazione a cura di Luca Corradino, chef del ristorante "I due Ladroni" di Novara, in collaborazione con l’Associazione Strada del Torcolato e dei vini di Breganze. Gnocchi Tricolore Al Gorgonzola Focaccina Di Riso Nero Gorgonzola E Breganze Doc Torcolato Stand Consorzio Gorgonzola (D07-e10 /Pad. 24) Ore 15.00 Show Cooking con Luca Corradino Carnaroli Mantecato Al Gorgonzola Dolce Con Lune Piccanti Coniglio Di Corte Arrotolato Con Pancetta E Gorgonzola Stand Regione Lombardia (R01-s10/pad.9) Twitter: @Cgorgonzola www.Facebook.com/consorziogorgonzola  
   
   
CAVIALE CALVISIUS A TASTE OF MILANO 2013 SABATO 1° GIUGNO LO CHEF LUIGI TAGLIENTI DE IL RISTORANTE TRUSSARDI ALLA SCALA INTERPRETA IL CELEBRE CAVIALE, SIMBOLO DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.  
 
Nel 2013 la manifestazione enogastronomica Taste of Milano torna con una rinnovata e golosa edizione e sceglie di trasferirsi indoor, in uno dei cultural district più glamour della città: dal 30 maggio al 2 giugno, gli spazi di Superstudio Più, la cittadella della creatività che produce e ospita grandi eventi di moda, design e arte contemporanea, si trasformeranno nel più grande Restaurant Festival al mondo. Un ricco programma di eventi ed incontri animerà i quattro giorni di Taste of Milano. Tra questi, sabato 1° giugno, alle ore 22.00, lo Chef Luigi Taglienti allieterà gli ospiti grazie ad alcune sue creazioni culinarie realizzate con il celebre Caviale Calvisius, anzi, con il Lingotto di Caviale, un prodotto che nasce da un’innovativa tecnica di disidratazione che testimonia il grande impegno nel settore della ricerca e sviluppo. Il caviale fresco viene riposto, senza essere pressato, entro un’anima di legno di quercia a forma di lingotto, per una stagionatura di circa due mesi. Trascorso il tempo dovuto, il prodotto ha mantenuto intatto tutto il suo sapore e le proprietà organolettiche ed è pronto per essere tagliato a lamelle o grattugiato sopra un’ottima pietanza in abbinamento. Cambia la forma ma non la sostanza: il Lingotto sancisce il primato assoluto del Caviale Calvisius, un esempio supremo del grande artigianato italiano nelle specialità alimentari di alta gamma. A Taste of Milano avrà luogo un vero e proprio happening di cultura gastronomica con due piatti creati per l’occasione dallo chef de Il Ristorante Trussardi alla Scala di Milano: Dolce In-salata, un delizioso concerto di misticanze aromatiche impreziosite dalla crema di mandorla e dalle sfoglie di Lingotto di Caviale Calvisius, e Patata e caviale, una setosa purea con gocce di caramello e una spolverata di Lingotto grattugiato. "La collaborazione con un marchio prestigioso come Calvisius è nata spontaneamente – afferma lo Chef Taglienti - Quale altra realtà coinvolgere, se non uno dei più esclusivi marchi di Caviale, per abbinare l´eccellenza dell´alta ristorazione ad una nuova modalità di servizio e di dialogo con il pubblico come Taste of Milano. Il piatto "Patata e Caviale” interpreta proprio questo dialogo, il prestigio di un prodotto di estremo lusso come il caviale in abbinamento a un ingrédient du marché come la patata." Calvisius è il caviale italiano per eccellenza, il più famoso ed esportato in tutto il mondo: elegante rappresentante del Made in Italy sulle tavole più prestigiose, offre ad appassionati e intenditori una profondità di gamma impareggiabile. La collezione si caratterizza per avere caviali ottenuti da specie di storione pure e non ibride, una scelta di qualità unica che si riflette sul suo gusto raffinato e senza compromessi  
   
   
FABBRI AL FIRENZE GELATO FESTIVAL 2013 DAL GELATO MOJITO AL BLACK ICE AMARENA: HAPPY SUMMER COL GELATO DA HAPPY HOUR  
 
Sarà un festival tutto da bere: all’ombra del sole di Firenze sembrerà di stare sulle spiagge più cool. Tra le specialità più attese dell’edizione 2013 del Firenze Gelato Festival, infatti, ci sono quattro cocktail. I Gelato Cocktail, la golosa promessa che Fabbri 1905 fa in vista della dieci-giorni che animerà Firenze dal 17 al 26 maggio. L’azienda bolognese dell’Amarena porterà in anteprima al Festival quattro nuovissime specialità. Due alcoliche. L’attesissimo Gelato Mojito, ispirato al cocktail nato alla Bodeguita del Medio dell´Avana. E l’Irish Ginger Banana, inebriante specialità a base di rhum, cocco e banana uniti alla nota speziata del Pan di Zenzero. E due alcool-free. Black Ice Amarena, celebrazione del gusto inconfondibile di Amarena Fabbri, e Strawberry Peach, delicatessen che sposa fragola e pesca. I Gelato Cocktail potranno essere assaggiati in tutte le tre sedi principali del Firenze Gelato Festival: Piazza Santa Maria Novella, Piazza della Repubblica e Piazza Strozzi. Tutto all’ombra di un grande vaso d’Amarena: una versione maxi del simbolo della Fabbri, dagli arabeschi bianchi e blu, campeggerà infatti in Santa Maria Novella. Icona di bontà che arriverà poi anche nelle piazze di Milano (31 maggio – 2 giugno), Torino (7 – 9 giugno) e Roma (21 – 23 giugno): Fabbri e i Gelato Cocktail saranno infatti protagonisti anche dell’Italia Gelato Tour, la kermesse itinerante che, dopo Firenze, porterà gusto e cultura del gelato nei capoluoghi di Lombardia, Piemonte e Lazio  
   
   
CORNETTO ALGIDA IL LUNGO VIAGGIO VERSO L’ESTATE È SOLO ALL’INIZIO, MA CORNETTO VUOLE FARCI PREGUSTARE FIN DA SUBITO TUTTE LE SENSAZIONI CHE CI ASPETTANO…  
 
Con la grande sorpresa dell’estate 2013: il Cornetto più buono di sempre, che farà scoprire e riscoprire a tutti perché il Cuore di Panna è così amato! Un prodotto ‘classicissimo’, rinnovato per esaltare ancora di più tutti i momenti del ‘viaggio’ attraverso ingredienti e gusti… Favolosamente golosi uno ad uno, assolutamente irresistibili insieme! Solo Cornetto poteva regalare questa fantastica esperienza di ‘viaggio’… e allora, siete pronti? Si parte!… Enjoy the Ride! Una nuova e praticissima confezione ‘easy open’ permette di scartare subito Cornetto con facilità e con la precisione giusta per gustarlo comodamente morso dopo morso: basta un solo gesto – tirare la linguetta girando intorno al cono – e il Cuore di Panna è lì, pronto per il primo morso! In allegato troverete, inoltre, le immagini di Cornetto Sbagliato; l’altra grande novità 2013 che cambia tutto quello che abbiamo sempre saputo sul Cuore di Panna per proporci una prospettiva nuova, completamente diversa sul suo mondo di gusto: arriva Cornetto Sbagliato! All’opposto del Classico, questo gelato è ‘sbagliato’ in un modo tanto piacevole e sorprendente che questa parola per noi avrà un senso nuovo!  
   
   
“FRUITYLIFE. FRUTTA E VERDURA, SANA E SICURA” IL PROGETTO EUROPEO, PROMOSSO DA ALIMOS E CO-FINANZIATO DALL´UE E DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, PREVEDE UNA CAMPAGNA TRIENNALE DI INFORMAZIONE PER FAR CONOSCERE L’ORTOFRUTTA SICURA E DI QUALITÀ  
 
Informarsi sulla salubrità, sulla sicurezza e sull´affidabilità della produzione ortofrutticola europea? È possibile con “Fruitylife - Frutta e verdura, sana e sicura” il progetto co-finanziato dall´Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e coordinato da Alimos-alimenta la Salute, cooperativa che raggruppa enti pubblici, unioni di produttori e cooperative del settore agroalimentare. L’iniziativa prevede attività di educazione e di informazione destinate ai consumatori e ai retailer in Italia, in Francia e in Germania per divulgare i concetti di sicurezza, affidabilità e di controllo del comparto ortofrutticolo europeo. Frutta e verdura, alimenti sani per natura, possono essere considerati sicuri grazie ad una filiera presidiata in ogni passaggio e ad un sistema di tracciabilità tra i più rigorosi e severi che permette di risalire facilmente al produttore di ogni confezione di prodotto: l´Unione europea, infatti, può vantare una legislazione molto scrupolosa e attenta alla salute dell´uomo e una rigorosa regolamentazione in termini di produzione biologica, di denominazioni di qualità legate al territorio e in generale di attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Consumare più volte al giorno frutta e verdura fresche di stagione (almeno 400 gr al giorno) è la raccomandazione del Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana e rappresenta la prima forma di prevenzione all’insegna del benessere e del gusto. E a tal proposito sono a disposizione sul sito www.Fruitylife.eu news, ricette, curiosità e suggerimenti per assaporare frutta e verdura fresca di stagione tutti i giorni. Anche sui social network Facebook (https://www.Facebook.com/fruitylifeeurope) e Twitter (https://mobile.Twitter.com/frulife), si possono avere aggiornamenti e curiosità sulla filiera ortofrutticola comunitaria. Da non perdere il canale dedicato su Youtube (http://www.Youtube.com/fruitylifeeurope) dove i visitatori potranno guardare filmati istituzionali, che illustrano il concetto di alimentazione sana, etichettatura, di filiera sicura e di normativa europea, ma anche divertenti spot sulla presenza quotidiana degli alimenti ortofrutticoli nella vita di tutti i giorni, nei quali ironicamente una fetta di melone può diventare un appetitoso telefono o una pesca una gustosa palla da tennis  
   
   
DE AGOSTINI PUBLISHING LANCIA L’ESCLUSIVA APP DEDICATA AL CAKE DESIGN. ARRIVA “RATE MY CAKE” IN UNA APP IL SOCIAL NETWORK PIÙ DOLCE DEL MONDO  
 
Dopo il successo planetario dell’opera a fascicoli “Crea & Decora i tuoi Dolci: Cake Design passo a passo”, che ha conquistato milioni di lettori, dall’Australia agli Usa, De Agostini Publishing lancia l’esclusiva App dedicata al Cake design. Fotografare con il proprio smartphone non è mai stato così dolce. Sull’onda del successo della collana “Crea & Decora i tuoi dolci – Cake Design passo a passo”, che in tutto il mondo ha raggiunto oltre 20 milioni di “cake addicted” generando ricavi per oltre 40 milioni di Euro, De Agostini Publishing lancia l’App “Rate my Cake” (www.Ratemycakeapp.com) dove i protagonisti indiscussi e assoluti delle immagini sono torte, cupcake e ogni tipo di dolcezza decorata con estro e fantasia. L’applicazione, un must per ogni cake designer che si rispetti, è disponibile in contemporanea mondiale e in tre lingue: italiano, tedesco e inglese. Scaricabile gratuitamente all’interno dell’App Store, è disponibile per iPhone, ma è già in fase di sviluppo la versione Android. Con “Rate my Cake” chiunque può fotografare il proprio dolce, e renderlo più bello grazie all’aiuto dei numerosi effetti a disposizione, condividendo la foto nella community e lasciando che i commenti prendano il via. Ma non finisce qui: come il nome stesso dell’applicazione suggerisce, ogni dolce immortalato viene sottoposto al giudizio degli altri utenti che potranno fare like alla foto a seconda dell’originalità della preparazione o semplicemente in base al grado di… acquolina che sarà riuscito a suscitare. Le foto degli utenti potranno essere suddivise in diverse categorie, utili anche per chi volesse trovare originali e deliziosi spunti per ricreare i dolci fotografati. Ricette e preparazioni tratte magari da quello che è diventato il testo di riferimento del settore, la collana dedicata al Cake Design firmata De Agostini che, ad oggi, ha raggiunto in tutto il mondo più di 260.000 abbonati (di cui 100.000 solo in Gran Bretagna). Con “Rate My Cake” De Agostini Publishing affina la propria capacità di intercettare i trend internazionali e trasferirli in prodotti di grande successo anche in versione digitale. In modo particolare Crea & Decora segna la nascita di un brand su cui la casa editrice investirà molto nei prossimi anni e che costituisce il punto di riferimento per il suo business model: prodotti che nascono in veste editoriale tradizionale ma che poi vengono vissuti dai consumatori sul web (sul sito dedicato, su Facebook, con oltre 50mila like in Italia e su Twitter) e ora anche con una App. “Rate my Cake” è stata anche scelta come App ufficiale della più importante manifestazione dedicata al cake design in Italia: il Cake Design Italian Festival, che si svolgerà a Milano dal 24 al 26 Maggio. L’app è stata inoltre partner del Cake & Bake Show, tenutosi a Manchester dal 5 al 7 di Aprile. Per maggiori informazioni: www.Ratemycakeapp.com De Agostini Publishing S.p.a. De Agostini Publishing S.p.a. È la principale area di business di De Agostini Editore con un giro d’affari di 500 milioni di Euro e un’attività di oltre 120 lanci nei 53 Paesi in cui opera attualmente: Europa occidentale e orientale, Giappone e Far East, America Latina attraverso la consociata Planeta De Agostini. De Agostini Publishing oggi è leader mondiale nel mercato dei Partworks con una produzione che spazia da corsi e prodotti soft-educational per ragazzi e adulti, al modellismo, alla cultura generale, sia cartacei, sia per le nuove piattaforme digitali  
   
   
FILENI PARTECIPA A TUTTOFOOD CON TANTE NOVITÀ DI PRODOTTO ALL’INSEGNA DI BENESSERE, GUSTO E INNOVAZIONE  
 
Debuttano in Fiera i primi panati senza glutine e le nuove zuppe della linea di alta gastronomia “Sempre Domenica”. Fiera Milano, 19-22 maggio 2013 – Pad. 22, stand P15 R20 Primo produttore italiano di carni avicole biologiche e terzo operatore nel settore avicunicolo, il Gruppo Fileni sarà tra i protagonisti di Tuttofood 2013, salone dedicato a tutti i comparti dell’agroalimentare e che vedrà la presenza di oltre 1.300 operatori del settore. Per Fileni, la manifestazione sarà l’occasione per presentare interessanti novità di prodotto, pensate per offrire al consumatore soluzioni di consumo non ancora presenti sul mercato e in grado di condensare innovazione e salute. Debuttano, infatti, a Tuttofood i primissimi panati gluten free, le prime zuppe pronte a base di carne e verdure e le nuove referenze fresche della linea Leggiadre. Con alcune di queste novità, Fileni partecipa al Concorso Innovazione di Tuttofood, che premierà le aziende che più si sono distinte per innovazione di prodotto o di processo. L’appuntamento con Fileni a Tuttofood è dunque fissato dal 19 al 22 maggio al nuovo polo Fiera Milano di Rho, presso il Padiglione 22, stand P15 R20. Il Gruppo Fileni Presente sul mercato dal 1970, il Gruppo Fileni è il terzo produttore italiano nel comparto avicunicolo e primo, in Italia ed Europa, per le carni avicole biologiche. Con i marchi Fileni, Club dei Galli, Magic e Almaverde Bio, attraverso una presenza capillare presso i canali Gdo, Gda, Normal Trade, Ho.re.ca e tramite una serie di collaborazioni con importanti player industriali, Fileni conta oggi su un fatturato di circa 310 milioni di euro (2012). Con sede a Cingoli (provincia di Macerata), il Gruppo ha espresso negli anni numerosi primati: dalla realizzazione del primo stabilimento dedicato ai piatti pronti (1989) all’avvio della produzione biologica (2001) alla messa a punto del sistema di cottura ‘no fry’ (2008). Il rispetto dell’ambiente e il benessere degli animali sono al centro dell’impegno di Fileni, che continua a investire in innovazione tecnologica sul fronte della sostenibilità. Per maggiori informazioni: www.Fileni.it  
   
   
IL VOLCEIANO: DALLA PASSIONE E TRADIZIONE TRAMANDATA DALLE MANI DEGLI AVI NASCE IL VOLCEIANO, OLIO EXTRAVERGINE DOP BIOLOGICO, DELL’AZIENDA AGRICOLA “ANTICA VOLCEI”  
 
L’azienda agricola “Antica Volcei “ propone prodotti, genuini ed esclusivi, agroalimentari, utilizzando esclusivamente metodi di coltivazione biologici assicurandone la genuinità ed esclusività grazie al del suo personale e alle tradizioni centenarie dei territori in cui opera. Ubicata su un territorio collinare alle spalle della fascia costiera cilentana, caratterizzato da un clima mite mediterraneo tipico dell’entroterra salernitano, nasce Antica Volcei S.a.r.l, società agricola fondata nel 2005 con lo scopo di tramandare ed impiegare le antiche tradizioni contadine per la produzione di prodotti agricoli biologici. È proprio grazie al particolare connubio tra le caratteristiche geomorfologiche e le proprietà chimico-fisiche dei terreni, che in tale territorio l’“Antica Volcei” è in grado di coltivare prodotti unici nel suo genere per sapori e profumi privi di ogni sofisticazione. L’antica Volcei sfrutta le antiche metodiche di coltivazione tramandategli dai propri avi per la produzione di olio, cereali e leguminose, con l’obiettivo di far conoscere i sapori di un tempo attraverso i suoi prodotti biologici Il Volceiano Dalla passione e tradizione tramandata dalle mani dei nostri avi nasce Il Volceiano, olio Extravergine Dop Biologico, dalle note decise come il territorio su cui si estendono i suoi oliveti. Gradevole alla vista, inebriante all´ olfatto, ottimo al palato, Il Volceiano nasce con l´ intento di conferire gusto e caratterizzare con originalità i piatti tipici della cucina italiana: limpido, a volte velato, ha un colore verde con riflessi paglierini. All´olfatto mostra un deciso ed ampio sentore di fruttato di oliva pulita, con discrete note di foglia verde, di erba e di pomodoro acerbo. Al palato rivela un sapore deciso e persistente, gradevolmente amaro e piccante, giustamente corposo con buona ed equilibrata struttura e chiari sentori amarognoli di carciofo, cardo e vegetali amari. Le sue caratteristiche sono frutto di una metodologia di coltivazione priva di ogni prodotto di natura chimica, sostituita dalla passione per la terra, l’esperienza ed un regolare controllo, per preservare gli ulivi secolari e di nuovo impianto da eventuali problematiche che possano compromettere la qualità del prodotto. La raccolta effettuata rigorosamente a mano e la molitura effettuata a freddo presso un frantoio tradizionale dotato di certificazione biologica, sono il tocco finale che rendono il prodotto unico nel suo genere. Il Volceiano è un olio biologico perché rispetta i principi di salvaguardia dell´ ambiente, della natura e del paesaggio agrario e ha come principale obbiettivo la garanzia di un alimentazione sana e di elevata qualità. In aggiunta rispetta il marchio Dop essendo interamente prodotto all´ interno di un´ area geografica ben delimitata Proprieta´ Organolettiche: Denomiazione: Dop "Colline Salernitane" Altitudine: dai 300 ai 600 m Olivaggio: Leccino Sistema di raccolta: a mano per brucatura Sistema di estrazione: meccanica a freddo Profumo: fruttato, con note di foglie verdi, erba e pomodoro acerbo Colore: verde con riflessi paglierini Gusto: rivela un sapore deciso e persistente, gradevolmente amaro e piccante Densita: limpido Acidità: 0,1 - 0,2 Antica Volcei S.a.r.l Loc. Salice Strada Comunale,7 84030 Caggiano (Salerno) www.Anticavolcei.com  
   
   
QUANDO IL BENESSERE SI SPOSA CON IL GUSTO: HERBALIFE LANCIA IN ITALIA IL NUOVO FRULLATO FORMULA 1 AL GUSTO TOFFEE MOU, MELA E CANNELLA  
 
Tra i primati del nostro Bel Paese c’è di certo la dieta mediterranea: un mix perfetto di nutrienti e sapori che abbinano gusto e corretta alimentazione. Ma nonostante nel Dna degli italiani ci sia la cultura del mangiar bene, siamo certi che ogni giorno sulle nostre tavole ci siano tutti i nutrienti necessari affinchè il nostro corpo funzioni correttamente? Ritmi di vita accelerati, corse frenetiche tra scuola dei figli, lavoro, casa, attività sportive, riducono il tempo necessario da dedicare a una giusta preparazione dei cibi, con il risultato che il “varia ed equilibrata” - binomio base di una sana alimentazione – rimane spesso una dichiarazione di principio sulla carta piuttosto che la realtà quotidiana dei nostri pasti. Un aiuto alla composizione più articolata possibile di ciò che ingeriamo ci arriva da Herbalife con i prodotti della linea Formula 1, che costituiscono una pratica e sana integrazione a una alimentazione spesso approssimativa e irregolare. Da oggi il frullato, prodotto principe della linea Formula 1, è disponibile nel nuovo gusto Toffee mou, mela e cannella, in aggiunta agli altri gusti in catalogo (vaniglia - anche nella versione Free, senza lattosio, soia o glutine; cacao; fragola; frutti tropicali; cappuccino; crema e biscotto; vaniglia spice). Grazie alla formula in polvere che consente la preparazione di frullati gustosi e appetibili, Formula 1 Herbalife ci viene in soccorso a partire dalle prime ore del mattino: una veloce colazione con il frullato al gusto Toffee mou, mela e cannella, ci garantisce un apporto nutritivo bilanciato per iniziare la giornata con il piede giusto, senza rinunciare al piacere del palato. Perché scegliere Formula 1? Perché è un sostituto del pasto pratico e sano per il controllo del peso e per una corretta integrazione di tutti i nutrienti; perché è ricco di proteine (18 g a porzione) e di vitamine e minerali essenziali, grazie ad una composizione sicura dal punto di vista qualitativo sviluppata con il contributo scientifico del Comitato Consultivo Herbalife per la Nutrizione (Nutrition Advisory Board), tra cui figurano il Dott. David Heber, grande esperto di nutrizione della prestigiosa Ucla, e il Nobel per la Medicina 1998, Louis Ignarro; perché in pochi e semplici gesti possiamo offrire al nostro organismo un’alternativa sana e veloce a colazione, pranzo o cena; perché grazie alla sua ampia offerta di gusti - a cui da oggi si aggiunge Toffee mou, mela e cannella – è possibile coniugare benessere e il piacere di un pasto gratificante. Informazioni su Herbalife: Herbalife, multinazionale globale leader nel settore della nutrizione e nelle vendite dirette, offre prodotti nutrizionali per il controllo del peso e la cura della persona che mirano a promuovere uno stile di vita sano. I prodotti Herbalife sono venduti in più di 85 paesi ad un network di distributori indipendenti incaricati della loro commercializzazione sul mercato. I prodotti Herbalife sono concepiti, confezionati, etichettati, commercializzati e, ove previsto, notificati al Ministero della Salute nel rispetto delle vigenti normative nazionali e internazionali e delle più severe procedure di controllo qualitativo. Sito italiano www.Herbalife.it  
   
   
ORNELLAIA 2010 VENDEMMIA D’ARTISTA ‘LA CELEBRAZIONE’ ROYAL OPERA HOUSE DI LONDRA “CELEBRA” I 25 ANNI DI ORNELLAIA  
 
Conto alla rovescia: il 16 maggio 8 lotti speciali del rosso di Bolgheri realizzati da Michelangelo Pistoletto saranno battuti a Londra da Sotheby’s in un’asta irripetibile Vino ed arte hanno un legame speciale, ma raramente si incontrano in una dimensione contemporanea e internazionale come quella che tra pochi giorni avrà luogo a Londra con Ornellaia Vendemmia d’Artista, il progetto giunto al quinto anno e capace di rendere unico questo incontro. Il prossimo 16 maggio alla Royal Opera House di Londra avrà luogo un’asta benefica che, sotto l’attenta guida di Sotheby’s, avrà come protagoniste 8 speciali bottiglie di grande formato di Ornellaia 2010 create appositamente dal famoso artista Michelangelo Pistoletto per celebrare il 25° Anniversario della tenuta di Bolgheri. Sono attesi personaggi importanti provenienti da tutto il mondo tra cui: l’artista Michelangelo Pistoletto attualmente protagonista di un’esposizione antologica dedicatagli dal Louvre di Parigi; Tony Blair ex premier britannico; l’allenatore Carlo Ancelotti, amato da tifosi italiani ed inglesi ed attuale trionfatore in Francia con il Paris St Germain; l’attrice Uma Thurman algida protagonista di celebri pellicole di Quentin Tarantino; nonché alcuni tra i più importanti collezionisti ed appassionati mondiali di vini e d’arte italiana di eccellenza. Con il progetto “Ornellaia Vendemmia d’Artista” il vino di Bolgheri vuole dare nuova vita al concetto rinascimentale del mecenatismo artistico. In questi anni ha già raccolto, e donato, oltre 800.000 euro; quest’anno la quinta edizione di “Ornellaia Vendemmia d’Artista” destinerà i proventi dell’asta alla Royal Opera House Foundation di Londra. Ornellaia, la sua filosofia vede la nascita dei vini come espressione più vera del proprio territorio di origine. Le uve per Ornellaia sono selezionate a mano e raccolti nei vigneti di proprietà a Bolgheri, sita sulla costa toscana. La diversa natura dei terreni della tenuta - marini, alluvionali e vulcanici - è ideale per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. La Tenuta comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Nel 2011 la testata tedesca Der Feinschmecker ha assegnato ad Ornellaia il suo premio più ambito, il Weinlegande. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini Ais, Luca Maroni. Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel 1933, è internazionalmente riconosciuto come uno degli artisti più importanti e influenti sulla scena artistica mondiale. Sin dagli anni sessanta l’artista ottiene riconoscimenti internazionali per le sue performance: sculture, installazioni e in particolare per i famosi Quadri specchianti che includono nell’opera la presenza dello spettatore e la dimensione del tempo e che costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e teorica. Tra i protagonisti più significativi del movimento Arte Povera, l’artista porta avanti sin dagli esordi una rigorosa ricerca sull’autoritratto, la rappresentazione e la realtà. Personalità carismatica e animatore di movimenti culturali, negli anni novanta crea a Biella Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e l’Università delle Idee, per mettere l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale con il fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società  
   
   
GUSTOCORTINA, UNA VETRINA PER LE ECCELLENZE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO APPUNTAMENTO IL 16 E 17 GIUGNO 2013 A CORTINA CON TOUR OPERATOR, BUYER INTERNAZIONALI, STAMPA ED OPERATORI DEL SETTORE  
 
Due giorni densi di appuntamenti di altissimo livello per la seconda edizione di Gustocortina, evento promosso da Golden Moon e Hotel de la Poste. Nelle giornate di domenica 16 e lunedi 17 giugno Cortina d’Ampezzo si trasformerà in una vetrina internazionale delle migliori espressioni dell´enoturismo e dell´enogastronomia italiana dedicata a tour operator, buyer internazionali e a numerosi operatori del settore oltre che alla stampa nazionale ed internazionale specializzata. L’evento coinvolgerà più di un centinaio di selezionati produttori wine & food e imprenditori del settore turistico. Grande attenzione è rivolta ai mercati esteri, in primis la Russia, confermata dalla partecipazione di Sabina Zanardi Landi, consorte dell’ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi, a sottolineare il manifestato interesse con il quale la Russia guarda alle eccellenze italiane e alle meraviglie del Belpaese. Già accreditati numerosi buyer anche da Cina, Giappone, Stati Uniti, Corea, Brasile, Regno Unito, Lettonia, Francia. Ancora disponibili alcuni posti per le aziende enoturistiche del panorama nazionale. Tra le 4 sezioni presenti (Wine, Food, Travel e Winery) la sezione Travel è volta a valorizzare le realtà territoriali che rappresentano l’eccellenza del turismo enogastronomico italiano, facendole incontrare con importanti tour operator internazionali e giornalisti specializzati di autorevoli testate del settore tra cui Condè Nast Traveller, in un apposito spazio all’interno della vetrina e con approfondimenti specifici nell’ambito dei convegni. Le iscrizioni sono ancora aperte a tutte le aziende interessate a presentare i propri prodotti o le proprie realtà turistiche con l’allestimento di un desk dedicato. Di particolare interesse sarà la Tavola Rotonda: “L’italia un Paese da Gustare” alla quale interverranno, oltre alle aziende iscritte alla kermesse, docenti universitari esperti di turismo quali la Professoressa Mara Manente, direttrice del Master in Economia e Gestione del Turismo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e la Professoressa Christine Mauracher, esperta di valorizzazione delle risorse agroalimentari a fini turistici. Per promuovere il territorio in relazione al suo patrimonio artistico e architettonico Golden Moon, in occasione di Gustocortina, istituisce la prima edizione del Premio di Architettura La Cantina Di Prometeo: Spazio del Lavoro e Processi di Vinificazione, che in due diverse sezioni intende premiare i progetti più innovativi e meglio integrati con il territorio e la realtà più interessante dal punto di vista paesaggistico. La giuria del premio è presieduta dal Professor Paolo Portoghesi. La manifestazione, che prevede esclusive degustazioni, incontri e convegni distribuiti in rinomate location quali l’Hotel de la Poste, l’Hotel Ancora, l’Hotel Europa, la Sala Cultura Don Pietro Averà e il Museo de Ra Regoles, sarà inaugurata la sera di sabato 15 giugno con un esclusivo Opening Party al ristorante Vip Club di Cortina. Il taglio del nastro è previsto alle ore 10 di domenica 16 giugno alla presenza delle autorità: sarà così dato il via alle degustazioni dei vini e dei prodotti agroalimentari esposti nelle eleganti sale dell’Hotel de la Poste (aperte dalle 10 alle 18) nonchè al ricco programma di convegni e degustazioni guidate. Nel frattempo nel Terrazzo Viennese dell’Hotel Ancora prenderanno il via le degustazioni guidate. I convegni inizieranno a partire dalle 10.30 alla sala Cultura Don Pietro Alverà. Alle 20.30 aperitivo con sciabolata e poi Open House Gala in selezionate case private di Cortina che ospitano le creazioni degli chef ampezzani con i prodotti enogastronomici protagonisti della kermesse. I raffinati buffet saranno curati dalla food-designer Rosita Dorigo e accompagnati dai musicisti dell’Accademia Dino Ciani. La serata proseguirà al Vip Club. Lunedi 17 giugno l’intera giornata sarà di nuovo dedicata alle eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano, dalle 10 alle 18, nelle sale dell´Hotel de la Poste, con le degustazioni guidate e i convegni in programma. L’evento culminerà alle ore 18 con le premiazioni delle tre sezioni “Wine”, “Food” e “Travel” e con l’assegnazione del Premio di Architettura “La Cantina di Prometeo”. A conclusione della manifestazione il Closing Party con Francesco Armanini che festeggerà il 50° anniversario della sua azienda specializzata in esclusivi prodotti ittici con uno straordinario cooking show curato dallo chef Gianfranco Faustini all’Hotel de la Poste. Gustocortina gode del patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Cortina, delle Regole d’Ampezzo, di Expo 2015, di Vite in Montagna, dell’Università Cà Foscari di Venezia e del Master Cultura del Cibo e Vino dello Iuav di Venezia, dell’Università “Aldo Moro” di Bari e la partnership con Winenews. Altre informazioni al sito: www.Gustocortina.it  
   
   
SANCITA A PORTOSCUSO LA NASCITA DELL’ASSOCIAZIONE VITIVINICOLTORI "POLO DEL CARIGNANO"  
 
Ufficializzata il 16 aprile scorso, l’ Associazione Vitivinicoltori “Polo del Carignano” vede tra i soci fondatori gran parte dei proprietari degli ultimi vigneti esistenti nel territorio del Sulcis iglesiente che non vogliono assolutamente che la secolare tradizione Portoscusese della viticoltura vada a scomparire. Presidente per i primi cinque anni sarà Francesco Fonnesu. La società, che non ha scopo di lucro, intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale al fine del recupero ambientale di Portoscuso attraverso la valorizzazione del patrimonio rurale ed in particolare nella rivalutazione e promozione della vitivinicoltura tipica del sudovest della Sardegna. Più in particolare, l´Associazione si prefigge: la promozione e lo stimolo alla creazione di sostenibili attività di viticoltura, frutticoltura e orticoltura; il recupero di antiche varietà di cultivar, franche di piede, presenti nel territorio di Portoscuso ( Carignano, Carenisca, Galoppo –Pranta-, Cannonau, Monica, Moscatello) ed allevate prevalentemente ad alberello latino; la conduzione dei vigneti secondo i principi della Biodinamica Moderna; la formazione e la consulenza, sia a livello professionale che amatoriale, relativamente alla trasformazione e conservazione dei prodotti. Molto importante sarà la sensibilizzazione della cittadinanza circa l´ importanza della vitivinicoltura nell’ottica del rispetto e conservazione del territorio e l´ organizzazione, in collaborazione con enti pubblici e privati, di eventi finalizzati alla promozione della propria attività nel territorio (convegni, mostre, fiere enogastronomiche), nonché´ iniziative di solidarietà sociale o di recupero ambientale. Seguono a queste: la gestione e la cura di aree proprie o in concessione finalizzate alla svolgimento di attività sociali; la produzione di prodotti agricoli e loro derivati; l´ acquisto in forma associata di merci e servizi al fine di ottenere condizioni economiche di vantaggio e perseguire una migliore qualità; la costruzione di una cantina con tecnica e materiali ecosostenibili. “Spero che tutto il lavoro svolto fino ad ora produca veramente qualcosa di speciale – ha commentato soddisfatto l’agronomo Andrea Aru al termine della presentazione avvenuta presso la Sala Conferenze dell’Hotel Lido Degli Spagnoli dove per l’occasione, in collaborazione con la Confraternita Iglesiente dei Produttori ed Estimatori del vino fatto in casa, ha tenuto un corso tecnico sui trattamenti fitosanitari della vite