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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Giugno 2014
UE: SICUREZZA ALIMENTARE: 35 ANNI DI DIFESA DELLA SALUTE UMANA E DEGLI ANIMALI  
 
Per garantire che gli alimenti rispettino norme di sicurezza alimentare tra le più rigorose al mondo, l’Europa dipende oggi più che mai dal suo sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (Rasff). Tale sistema, oltre a svolgere il compito principale di garantire la sicurezza degli alimenti fin dalla sua creazione, 35 anni fa, è uno strumento fondamentale per rintracciare e ritirare i prodotti in cui è stata scoperta una frode, come dimostrato dalla relazione annuale Rasff 2013. Tonio Borg, Commissario responsabile per la Salute, ha dichiarato: "Lo strumento Rasff è essenziale per far fronte ai rischi nell´ambito della sicurezza alimentare in Europa, poiché consente un rapido scambio delle informazioni per tutelare i consumatori europei. Lo scandalo delle carni equine ha consentito di osservare il sistema Rasff in azione e i prodotti alimentari adulterati con carni equine sono stati rintracciati fino alla fonte e ritirati dal mercato". In conclusione: "Oggi siamo più vicini ai consumatori europei grazie ad un innovativo strumento online — il nuovo portale Rasff dei consumatori, che fornisce loro l´accesso a informazioni sugli avvisi di richiamo e sulle segnalazioni pubbliche delle autorità sanitarie e degli operatori del settore in un determinato paese dell’Ue." Risultati complessivi L’odierna relazione annuale copre il periodo di riferimento 2013, durante il quale sono state trasmesse attraverso il sistema Rasff 3 205 notifiche originali, delle quali 596 sono state classificate come allarme, 442 come informazioni per follow-up, 705 come informazioni per attenzione e 1 462 come notifiche di respingimento alla frontiera. Tali notifiche originali hanno dato luogo a 5 158 notifiche di follow up, che rappresentano in media circa 1,6 follow-up per ogni notifica originale. Le notifiche di follow-up possono dare origine ad una serie di azioni quali ad esempio il richiamo, il ritiro, il sequestro e la distruzione di prodotti alimentari. Il numero complessivo di notifiche trasmesse attraverso il sistema Rasff nel 2013 è diminuito del 9 % rispetto al 2012. Alcune delle questioni di maggior rilievo sono state i focolai di tossinfezione alimentare dovuti alla presenza di virus dell’epatite A in miscele di bacche e fragole, le reazioni avverse provocate da integratori alimentari con ingredienti potenzialmente pericolosi, la presenza di E. Coli che produce tossine Shiga (Stec) nelle carni e i residui di pesticidi sui prodotti vegetali. Tipologia delle notifiche Delle 3 205 notifiche originali trasmesse nell’ambito del Rasff nel 2013, la stragrande maggioranza (2 710, 84,6 %) riguardava prodotti alimentari, 272 riguardavano mangimi (8,5 %) e 223 (6,9 %) i materiali a contatto con gli alimenti. Altre questioni: interventi contro le frodi alimentari Sebbene non siano stati individuati rischi per la sicurezza alimentare, il sistema Rasff è servito a garantire che tutte le informazioni relative ai prodotti alimentari adulterati con carni equine siano state prontamente condivise. Nel primo semestre del 2013, e anche oltre, questo ha aiutato gli Stati membri dell´Ue ad accelerare le indagini e ottenere una visione più completa del fenomeno, che consenta di risalire all’origine delle frodi. Prossime tappe Secondo le indicazioni vi è una crescente necessità di scambiare informazioni su casi transfrontalieri di frodi alimentari, sempre più complessi. La Commissione sta mettendo a punto un sistema informatico per le frodi alimentari, analogo al Rasff, che sosterrà il lavoro della neoistituita rete Ue sulle frodi alimentari. Il suddetto sistema informatico costituirà una piattaforma per la cooperazione amministrativa transfrontaliera tra le autorità nazionali, per un rapido scambio di informazioni sulle attività ingannevoli e fraudolente nel settore alimentare da perseguire al di là delle frontiere. Contesto Il sistema Rasff, istituito 35 anni fa come una rete che agevola il flusso transfrontaliero di informazioni tra i suoi membri e svolge un ruolo essenziale nel garantire un elevato livello di sicurezza alimentare per i cittadini europei, ha fatto molta strada, se si tiene conto delle sue modeste origini. La rete Rasff permette agli Stati membri e alla Commissione di scambiarsi informazioni rapidamente quando si rilevano rischi per la salute pubblica nella catena alimentare umana e animale. Presso tutti i membri del Rasff (Ue-28, Commissione, Efsa, Esa, Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Svizzera) il servizio è attivo 24 ore su 24, per garantire che le notifiche urgenti siano inviate, ricevute e ottengano risposta in modo collettivo ed efficace. Grazie al Rasff molti rischi in materia di sicurezza alimentare sono stati sventati prima di poter danneggiare i consumatori.  
   
   
PROGETTO DELL´UE APPLICA TECNOLOGIE VERDI PER DECONTAMINARE IL SUOLO  
 
L´inquinamento del suolo ha gravi conseguenze ambientali ed economiche, e comporta rischi per la salute e per gli ecosistemi. La chiusura di miniere e impianti industriali in diversi siti in Europa ha rivelato un gran numero di terreni contaminati, il cui utilizzo per il futuro è incerto. Decontaminare e recuperare tali siti è un processo lungo, complesso e costoso che pone un grande onere sulle imprese e sulle pubbliche amministrazioni. Ci sono dei siti nelle Asturie in Spagna, per esempio, che sono contaminati con arsenico (di solito accompagnato da metalli pesanti) la cui rimozione è complicata. Il progetto Life I+darts, cofinanziato da Life+, intende affrontare questo problema sviluppando un protocollo per permettere il recupero di suoli contaminati da arsenico e metalli pesanti in ex siti minerari e industriali. Il team sta procedendo applicando tecnologie di bonifica innovative e sostenibili per decontaminare il suolo. Il progetto, che funzionerà fino ad agosto 2016, ha già ottenuto risultati importanti. Il team Life I+darts ha scoperto che piante come la betulla, il salice o le inule e le leguminose (come il meliloto bianco) possono accumulare metalli pesanti e arsenico. Gli esperti del progetto hanno inoltre rilevato la presenza di alcuni batteri endofiti che resistono ad alte concentrazioni di arsenico e l´esistenza di funghi che favoriscono i processi di decontaminazione. Questi progressi aprono la via all´utilizzo di queste tecniche biologiche per i terreni catalogati come contaminati da più di un decennio. Le tre strategie di base utilizzate da Life I+darts per il risanamento dei terreni sono lo scavo e smaltimento in discarica, il contenimento e la rimozione dei contaminanti attraverso le tecnologie biologiche fisico-chimiche o biologiche. Life I+darts considera soltanto l´ultima possibilità, in quanto le altre due sono più costose e meno sostenibili. Il team è impegnato in cinque azioni di base nel corso del progetto quadriennale: caratterizzazione biogeochimica del sito e valutazione dei rischi per la salute; bonifica del suolo su scala pilota e un confronto tra tecnologie di bonifica ecologiche e tecnologie fisico-chimiche; sviluppo del protocollo come strumento per la gestione dei suoli inquinati da arsenico e diffusione di informazioni sulle attività e i risultati del progetto. Il coordinatore del progetto, prof. José Luis Rodríguez Gallego, è alla guida del team dal 2012. Essi stanno verificando i loro risultati in tre differenti siti contaminati delle Asturie: El Terronal (Mieres), il sito della vecchia fabbrica di Nitrastur (Langreo) e la vecchia miniera di mercurio di Olicio (Cangas de Onís). Tutti questi siti hanno resti di arsenico nel loro sottosuolo, due di essi contengono mercurio e uno ha una concentrazione anomala di piombo. Il prof. Rodríguez Gallego osserva: "In verità, abbiamo trovato siti molto eterogenei e questa si è rivelata una difficoltà. La composizioni del terreno è molto diversa su una distanza breve e questo complica le nostre attività, ma siamo stati anche sorpresi dalla grande capacità dell´ambiente di rigenerarsi". Guidato dall´Università di Oviedo, Life I+darts coinvolge anche il Principato delle Asturie e Sogener, oltre a collaboratori in centri di ricerca in Polonia, Svezia e Spagna. Si prevede che in futuro il protocollo Life I+darts possa essere applicato in altre regioni spagnole ed europee. Per maggiori informazioni, visitare: Life I+darts http://www.Lifeidarts.eu/    
   
   
OGGI A FOGGIA ACCORDO CONTRO LAVORO NERO AGRICOLO  
 
Alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità, Guglielmo Minervini, i Centri per l’Impiego della Provincia di Foggia sottoscriveranno, mercoledì 18 giugno, un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali di categoria dei lavoratori agricoli e con le associazioni datoriali agricole. L’appuntamento è per le ore 11.00, nella Sala Giunta della Nuova Sede della Provincia, in via Telesforo. Scopo dell’accordo è favorire l’incrocio tra domande e offerta di lavoro in agricoltura e di snellire la gestione delle liste di prenotazioni, istituite dalla Regione Puglia per combattere il lavoro nero nei campi e incentivare le assunzioni legali dei braccianti. Sulla base dell’intesa, la Provincia consentirà l’accesso al sistema informativo provinciale del lavoro Sintesi a sindacati e imprese erogando la necessaria formazione a quanti saranno preposti al servizio. I sindacati potranno così svolgere più agevolmente e rapidamente le operazioni di iscrizione dei lavoratori nelle liste di prenotazione, mentre le associazioni delle imprese avranno accesso in tempo reale ai nominativi dei lavoratori presenti nelle liste e potranno più facilmente usufruire degli incentivi messi a disposizione dalla Regione per premiare il lavoro legale. L’accordo prevede anche una stretta collaborazione tra la Provincia e le organizzazioni sindacali. Laddove necessario e richiesto, gli operatori dei Centri per l’Impiego usufruiranno delle attrezzature e del supporto del sindacato per recarsi nei centri dove dimorano i lavoratori (come il ghetto di Rignano) in modo da poter facilitare la loro iscrizione ai Centri per l’Impiego. La sottoscrizione del protocollo d’intesa assume particolare significato in quanto sono in corso gli interventi attuativi del piano regionale Capo Free Ghetto Off, coordinati dall’assessore Minervini, che prevede la chiusura del ghetto di Rignano e il trasferimento di quanti vi vivono oggi in siti più dignitosi, in uno ad iniziative rivolte a sconfiggere il triste fenomeno del caporalato e a sostenere l’emersione dal lavoro nero.  
   
   
AGRICOLTURA: ASSESSORE UMBRIA RICEVE DELEGAZIONE DANESE  
 
Perugia - Dalla Danimarca in Umbria per approfondire il modello adottato dalla Regione per la promozione, la valorizzazione e la qualità delle produzioni agroalimentari, nonché per lo sviluppo dell´agricoltura biologica nel rispetto dell´equilibrio ambientale: si può riassumere così il senso della visita in Umbria della commissione parlamentare danese per le politiche agroalimentari. La delegazione, guidata dal parlamentare europeo Hav Orla e dall´ambasciatore danese in Italia, Birger Riis-jorgensen, è stata ricevuto il 16 giugno a Perugia, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini, dall´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini. All´incontro, oltre all´assessore Cecchini, erano presenti il coordinatore regionale dell´Ambito agricoltura, Ciro Becchetti, e l´Amministratore Unico di 3A-pta, l´Agenzia Regionale deputata allo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare dell´Umbria, Andrea Sisti. La delegazione durante la permanenza in Umbria è stata impegnata in una serie di visite in aziende umbre e in incontri con rappresentanti di Slow Food Umbria e della Facoltà di agraria di Perugia. Nel corso del colloquio informale con la delegazione, l´assessore Cecchini ha riferito che "la Regione Umbria è ben lieta di poter mettere a disposizione di altri paesi l´esperienza maturata, con grande impegno nel corso degli anni, in settori come quelli della certificazione di qualità delle produzioni agroalimentari e dell´agricoltura biologica, per i quali è stato investito molto e che hanno portato, nel tempo, a poter vantare produzioni certificate e che garantiscono, in tutto il processo produttivo e nella commercializzazione, un equilibrio tra le attività economiche e commerciali e la tutela dell´ambiente. Posizionare l´Umbria in un sistema di qualità – ha concluso l´assessore - permette anche di rafforzare il comparto turistico coniugando cultura, enogastronomia e ambiente". La Regione Umbria – è stato spiegato nel corso dell´incontro – sin agli anni ´90 ha avviato un processo di modernizzazione dell´agricoltura regionale attraverso l´istituzione del Parco Tecnologico Agroalimentare, mentre il nuovo Piano di Sviluppo rurale continuerà a perseguire la politica della qualità in senso stretto coniugando l´obiettivo della sicurezza alimentare con quello della sostenibilità ambientale. Tra le finalità della Regione c´è anche l´educazione alimentare e la promozione di corretti stili di vita in articolare tra le giovani generazioni. L´amministratore del Parco Tecnologico, Andrea Sisti, ha riferito ai rappresentanti della delegazione che "la Regione Umbria ha prodotto un disciplinare per la tracciabilità delle produzioni, sia dal punto di vista del luogo di produzione, che per le materie". "Le produzioni certificate – ha detto - sono periodicamente sottoposte ai controlli dei consorzi di tutela dei prodotti per evitare contraffazioni. In 15 anni sono state effettuate 13 mila ispezioni e 3 mila controlli in azienda". In rappresentanza della delegazione danese, l´ambasciatore Birger Riis-jorgensen, ha riferito che "l´esperienza in Umbria è stata di particolare interesse per poter mutuare le buone pratiche da riproporre nel nostro paese per incentivare una produzione agroalimentare di qualità, rispettosa dell´ambiente e con una sempre più grande attenzione per l´agricoltura biologica". Stamani la delegazione è partita per Roma dove è previsto un incontro con la Commissione parlamentare per le politiche agricole.  
   
   
AMMODERNAMENTO IMPRESE AGRICOLE VENETE. LA SCADENZA DELLE DOMANDE SPOSTATA AL 15 LUGLIO  
 
 Venezia - E’ stata posticipata al 15 luglio prossimo la scadenza per presentare domanda di aiuto per l’ammodernamento delle imprese agricole venete, nell’ambito della Misura 121 del Psr 2007-2013. Il termine in questione era stato fissato inizialmente al 10 giugno. Le delibera che posticipa i termini, approvata dalla Giunta veneta su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, comprende altre due significative novità. La prima è la specifica degli importi minimi di spesa ammissibile per le aziende in zona montana (40mila euro per gli investimenti legati alla produzione di funghi e 15mila euro per gli altri tipi di investimento). La seconda riguarda gli interventi di rimozione delle coperture in eternit, che vengono estesi anche a fabbricati aziendali non direttamente adibiti alle attività di lavorazione (ad esempio strutture per il deposito di attrezzature). Le risorse per gli interventi di ammodernamento ammontano complessivamente a 30 milioni di euro. “Questo bando – sottolinea Manzato –vuole contribuire al miglioramento della competitività complessiva del sistema agricolo, assicurando allo stesso tempo la sostenibilità ambientale, territoriale e paesaggistica dell’agricoltura e delle sue attività”. Per ulteriori informazioni e per presentare le domande, sarà possibile contattare lo Sportello Unico Agricolo provinciale di Avepa più vicino.  
   
   
CONFAGRICOLTURA BASILICATA SU NUOVE NOMINE  
 
Eugenia Sasso, è la nuova coordinatrice delle donne della sezione della provincia di Potenza di Confagricoltura. Lo rende noto Confagricoltura Basilicata che aggiunge che la nomina è avvenuta a distanza di pochi giorni dopo quella di Giandomenico Consalvo a vice presidente nazionale di Confagricoltura. “Credere nelle potenzialità delle aziende e delle imprenditrici agricole lucane – afferma Antonio Sonnessa presidente per la provincia di Potenza di Confagricoltura - è la base per fare sindacato; difendere e sostenere la fortuna che ci da la nostra terra non può che portare ad riconoscimenti come la visita di una delegazione brasiliana alle Cantine Eubera che ha come punta di diamante la direzione, la gestione e la proprietà di Eugenia Sasso che è - continua Sonnessa – un esempio di come l’agricoltura può essere sempre più stile di vita, gioia e credere nel futuro”. “La visita della delegazione brasiliana nel Vulture all’azienda di Eugenia Sasso e il servizio Rai nel Metapontino sulla sicurezza sul lavoro con Paola Ancona nella Op Ancona – conclude Roberto Viscido della struttura tecnica di Confagricoltura Basilicata – sono solo un esempio di come le aziende agricole lucane seguono le dinamiche e la metamorfosi del mercato di riferimento e, Confagricoltura Basilicata, con la sua riorganizzazione, punta proprio a questo. Ora, con la nuova programmazione agricola regionale, bisogna sedersi e ragionare: non basta scrivere ma anche seguire cosa c’è di reale su cui puntare”.  
   
   
FVG: INDIVIDUARE STRATEGIA PER DOP MONTASIO  
 
Udine - "La Dop Montasio è una delle realtà strategiche per il sistema agroalimentare e l´economia del Friuli Venezia Giulia ma il Consorzio deve individuare una strategia precisa per il rilancio dell´intera filiera di produzione, ricollocando il marchio e il prodotto a un adeguato livello sui mercati". Lo ha ribadito il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, che ha ricevuto a Udine i vertici del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio. Si tratta, secondo Bolzonello, di un settore che sta attraversando un periodo di difficoltà (è infatti in calo il quantitativo di forme di formaggio prodotte), al pari di altri comparti del sistema produttivo, ma deve ritrovare le energie per valorizzare le potenzialità enormi che al momento sono sottoutilizzate. Compito del Consorzio deve essere quello di guidare questo processo, ponendo al centro dell´attenzione i produttori che nel Consorzio dovranno essere e sentirsi adeguatamente rappresentati. Inoltre, il prodotto non è sufficientemente conosciuto al di fuori della nostra Regione e occorre dunque una maggiore coesione tra i produttori. Vanno definite da parte del Consorzio, ha spiegato ancora il vicepresidente, linee strategiche volte ad accompagnare il settore verso la ripresa ed a collocare effettivamente la Dop Montasio nel contesto delle grandi attrattive che il Friuli Venezia Giulia offre a livello agroalimentare. Bolzonello ha concluso esprimendo la disponibilità della Regione ad accompagnare il processo di rinnovamento dell´immagine di uno dei prodotti che debbono rappresentare l´eccellenza della nostra terra.  
   
   
CIA BASILICATA SU DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO  
 
Le organizzazioni territoriali della Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata fanno sapere di essere impegnate a monitorare la situazione conseguente ai violenti nubifragi che si abbattono, da giorni, nelle aree agricole lucane per verificare la possibilità di attivare le misure previste in caso di calamità nelle zone più colpite. “Per ora – fa sapere la Cia - difficoltà sono segnalate da numerosi allevatori zootecnici perché il foraggio è in gran parte inutilizzabile e le scorte stanno per finire. Grandine e bombe d’acqua mettono sotto scacco l’agricoltura: aumenta la preoccupazione per gli effetti degli allagamenti sugli orticoli in campo aperto, mentre la grandine minaccia i frutteti in maturazione. La difficoltà maggiore è nella viabilità interpoderale che, in numerose aree regionali già in condizioni climatiche normali è all’insegna della precarietà”.  
   
   
CIA BASILICATA SU VALORIZZAZIONE OLIO LUCANO  
 
Il convegno organizzato dall’Università della Basilicata con al centro la presentazione dello studio “Il germoplasma olivicolo meridionale” per il mondo agricolo lucano, in particolare gli olivicoltori, è un contributo scientifico importante a sostegno dello sforzo teso a salvaguardare cultivar autoctone e a valorizzare le nostre produzioni di qualità di olio extravergine dop: lo dice Paolo Carbone della Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata. Le attese per l’apporto che può venire dall’Università – continua – sono rilevanti . A focalizzare l´attenzione su questo aspetto è stato Saverio Pandolfi, ricercatore del Cnr-igv (Istituto di Genetica Vegetale del Consiglio Nazionale delle Ricerche), ha sottolineato che “l´olio extravergine d´oliva di qualità è il grasso più simile al latte materno”. Per il dirigente della Cia, il primo passo verso l’ulteriore qualità è programmare e gestire bene i programmi previsti nel nuovo Regolamento unico per finanziare l’aggregazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione. Oggi “nell’organizzare della filiera dobbiamo superare la logica ‘difensiva’ di come ripartire tra le diverse componenti i bassi prezzi spuntati sul mercato. Dobbiamo invece pensare ‘insieme’ prima di tutto a come ‘creare valore’ e poi a ripartirlo con equità. Tutto ciò – continua - superando i punti di debolezza della filiera olivicola: presenza massiccia di oliveti ultrasecolari e spesso obsoleti, di oliveti ubicati in terreni acclivi e in generale in ambienti pedo-climatici marginali; carenza di manodopera specializzata; assenza di lotta alle frodi, assenza della Dop. Il pacchetto di proposte della Cia Basilicata prevede una serie di azioni da sviluppare in maniera adeguata. Inoltre, l’Oprol – organismo di categoria degli olivicoltori - continua ancora - intende anche sviluppare una filiera commerciale. Un progetto triennale-conclude - che vedrà coinvolta l’associazione con tutti i suoi tecnici che saranno presenti nelle aziende agricole, nei frantoi, nelle sedi periferiche dell’Oprol.  
   
   
VINO: OLTRE 7 MILIONI PER LA PROMOZIONE ALL´ESTERO DELLE DOP E IGP DELLA TOSCANA  
 
Firenze – Promozione all´estero di vini toscani di qualità. Questo l´obiettivo della delibera della Regione Toscana (delibera 3 giugno 2014, n. 463) con la quale sono state approvate le disposizioni attuative della misura della promozione del vino sui mercati dei paesi terzi per la campagna vitivinicola 2014/2015. Da oggi e fino al 3 luglio prossimo, con la pubblicazione del bando relativo sul sito di Toscana promozione è possibile richiedere il sostegno da parte degli interessati. "Questa misura – commenta l´assessore all´agricoltura della Regione, Gianni Salvadori - nel corso degli anni ha suscitato un sempre maggior interesse da parte delle imprese ed è anche risultata molto incisiva per la promozione del vino toscano. Quest´anno alla promozione del vino sui mercati di paesi terzi sono stati destinati quasi 7,5 milioni di euro di fondi comunitari a cui si aggiungono 250 mila euro di fondi regionali. A ciascun progetto di promozione, che dovrà riguardare esclusivamente vini a denominazione di origine o indicazione di origine protetta, potranno essere assegnati fino ad un massimo di 800 mila euro di contributo." I progetti per i quali è possibile fare domanda e le eventuali priorità sono specificati nel materiale allegato al bando, che è possibile scaricare dal sito internet di Toscana promozione, l´agenzia regionale il cui scopo è la valorizzazione e promozione della competitività toscana all´estero. Nel bando e negli allegati sono contenute inoltre tutte le modalità di presentazione della domanda e tutte le indicazioni sulle successive fasi procedurali. Ulteriori informazioni sul sito istituzionale della Regione Toscana alla pagina dedicata alla "Promozione del vino nei paesi terzi – campagna.  
   
   
OLIDAYS 2014: L’OLIO HA VINTO SULL’ACQUA.  
 
Sabato 14 e Domenica 15 giugno all’Abbadia di Fiastra grossa partecipazione di pubblico a Olidays, manifestazione nazionale dedicata agli oli monovarietali, rivolta ad esperti, buongustai e famiglie, organizzata dall’Assam. Premiate le aziende con i migliori Oli di eccellenza nell’ambito delle tipologie monovarietali più rappresentate. Alla mostra mercato degli oli monovarietali, erano presenti 31 aziende dalle regioni Marche, Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige. Oltre 120 tra i massimi esperti italiani del settore hanno partecipato al convegno “Si fa presto a dire olio…come orientarsi per una scelta consapevole”, in cui sono stati trattati i temi della qualità e delle peculiarità uniche degli oli monovarietali, aprendo la strada alla diffusione della cultura dell’olio di qualità e alla valorizzazione in cucina e a tavola come leva preziosa del “made in Italy” nel mondo. Alla disfida degli oli monovarietali, Marche e Toscana a confronto, i profumi erbacei e di pomodoro dell’olio monovarietale di Ascolana tenera hanno conquistato gli assaggiatori che hanno decretato a maggioranza la vittoria della regione Marche. Oltre 250 persone hanno partecipato agli eventi gastronomici “Mangiando si impara”, in collaborazione con Istituto Alberghiero G. Varnelli di Cingoli (Mc), dove gli oli monovarietali di varietà autoctone hanno incontrato i gusti del consumatore. Una cinquantina di sportivi hanno sfidato la pioggia partecipando alla iniziativa “Oli monovarietali e nordic walking – un binomio di piacere e salute”. Tra le novità della Rassegna 2014, la sezione “Olio & Bimbi”, con il premio “Baby assaggiatore olio 2014” assegnato a Caterina Ostuni Minuzzi del Veneto e il gioco a squadre “Caccia al…l’olio” organizzato da Flavor – culturadigusto. Infine “Piccole Olive”, attività musicali e teatrali a cura di Oleonauta srl e Associazione Culturale Emoticon. Ricca la sezione “Olio & Benessere”, con i laboratori sensoriali “Con le mani nell’olio” a cura di Armonia – Esperienza di benessere con i prodotti cosmetici dell’Azienda Cesare Buonamici, e “Unge e lava” per imparare a fare il sapone, con Baingio Delogu dalla Sardegna.