Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Novembre 2014
UNA COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA CONSERVAZIONE DEI TONNI DELL´ATLANTICO (ICCAT) 2014: AUMENTO SOSTENIBILE PER BLUEFIN  
 
Bruxelles . L´unione europea ha accolto con favore la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell´Atlantico (Iccat) la decisione di Atlantic di aumentare la quota per il tonno rosso del Mediterraneo orientale e di poco meno del 20% l´anno nei prossimi tre anni. Questo modesto aumento è pienamente in linea con i pareri scientifici e arriva dopo diversi anni di prudente gestione a seguito del collasso dello stock. Il commissario europeo per l´Ambiente, Affari marittimi e della pesca, Karmenu Vella ha sottolineato l´importanza di un aumento sostenibile: "le decisioni difficili e sacrifici hanno dovuto essere fatto per garantire che il stock di tonno rosso non è crollato del tutto la decisione di oggi su un aumento graduale e moderata. È in linea con i pareri scientifici e assicura che il futuro dello stock non sia compromessa. Allo stesso tempo si tratta di una buona ricompensa per gli sforzi dei pescatori per ripristinare questo stock importante che porterà notevoli vantaggi economici ". Misure responsabili taken on stock chiave Iccat ha continuato ad adottare misure responsabili sulla base di pareri scientifici per una serie di azioni chiave. Per orientale e nel Mediterraneo Tonno rosso del contingente sarà aumentato di poco meno del 20% all´anno per i prossimi tre anni oggetto di una revisione annuale come suggerito dalla Ue e in linea con i pareri scientifici. Per il tonno rosso occidentale, la quota sarà aumentata del 14% per i prossimi due anni. Questo è anche all´interno di consulenza scientifica. L´ue ha ricordato le altre parti dell´Iccat che un approccio più coerente dovrebbe essere applicato in futuro per la gestione del orientale e Bft stock occidentale. Progressi lenti sugli squali Tuttavia, poco è stato fatto sugli squali con la proposta dell´Ue sul finning, ancora una volta respinto. Iccat ha adottato la proposta dell´Ue in mako per una migliore raccolta dati, relazioni sull´attuazione e la ricerca e una valutazione degli stock previsto nel 2016. Lotta contro la pesca illegale e una migliore scienza priorità Il controllo e l´esecuzione e la lotta contro la pesca illegale, è stato fatto progressi chiave. In particolare, l´Iccat ha adottato linee guida per il cross-elenco delle navi sulle liste di pesca illegale di altre organizzazioni di gestione. Il meglio della scienza, l´Iccat ha accettato la proposta dell´Unione europea di attuare il programma di marcatura per Atlantic Tunas Tropical. Ciò consentirà all´Ue di impegnarsi 13,4m euro dal fondo di sviluppo. Sfondo Iccat è un´organizzazione pesca intergovernativa responsabile per la conservazione dei tonni e specie affini nell´Oceano Atlantico e nel Mediterraneo composto da 47 membri. L´unione europea è membro e la Commissione europea negozia a nome dell´Ue a Iccat.  
   
   
NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE: AL VIA LA "PARTECIPAZIONE" SUL PORTALE DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze - L´agricoltore e, più in generale, tutti i soggetti protagonisti del mondo rurale, al centro delle azioni del nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana. Sarà questo il principio base del Psr 2014/2020 in Toscana. "Il nostro compito – spiega l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori – è quello di far sì che la pubblica amministrazione risponda alle esigenze di sviluppo attraverso una mirata azione di sostegno alle imprese. Tutto ciò in un´ottica di condivisione, sia delle problematiche che dei fabbisogni. Per questo – continua Salvadori - nei diversi stadi della programmazione del nuovo Psr 2014-2020, abbiamo coinvolto i partner più rappresentativi del mondo agricolo e alimentare, nella convinzione che la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, fin dai primissimi step, è essenziale per il successo dell´attuazione dei fondi. E per raggiungere questo obiettivo abbiamo fatto ricorso anche a metodologie innovative, compresa la comunicazione telematica." In questo contesto è nata la collaborazione fra Regione Toscana e Università degli studi di Firenze – Dipartimento di scienze politiche e sociali tramite il Communication Strategies Lab, diretto dal Prof. Luca Toschi, al fine di utilizzare la cosidetta "Comunicazione generativa" , applicata al Programma di Sviluppo Rurale della Toscana 2014 – 2020 e ai suoi documenti attuativi. Sul sito istituzionale della Regione sono state così realizzate le nuove pagine web del Psr 2014-2020 http://www.Regione.toscana.it/psr-2014, nell´ambito delle quali è stato progettato un "ambiente di partecipazione". Per accedere basta cliccare su "partecipazione" nel menu di sinistra della pagina, e grazie a questa interfaccia tutti i soggetti interessati possono inviare proposte, osservazioni, richieste di informazioni sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Uno staff interno alla Regione provvede a raccogliere le informazioni per dare tempestivamente una risposta esauriente all´utente. Tutte le richieste/idee/proposte vengono inoltre raccolte in un ambiente condiviso e vengono utilizzate per generare contenuti esplicativi che possono essere utili per informare altri che sono interessati a queste tematiche. "Siamo convinti – conclude Salvadori - che questo nuovo strumento permetterà a tutto il mondo agricolo di dialogare con la Regione Toscana in maniera partecipativa e collaborativa e al tempo stesso ci consentirà di raccogliere moltissime idee e osservazioni che vengono dal mondo rurale. Si tratta di un metodo sperimentale, ancora in fase di collaudo, che siamo convinti darà un contributo molto importante per avvicinare le istituzioni ai cittadini e per avviare al meglio la nuova programmazione dei fondi comunitari." La proposta di Programma di Sviluppo Rurale 20014-2020 della Regione Toscana è stata presentata il 22 luglio 2014 e al momento è al vaglio della Commissione Europea. La nuova modalità "partecipativa" legata al Psr sarà illustrata pubblicamente durante un incontro di lavoro che sarà organizzato da Regione Toscana e Università di Firenze per la metà del prossimo mese di dicembre.  
   
   
“PARMIGIANO, SUBITO LA MODULAZIONE PRODUTTIVA E RIDURRE PER IL 2015 LA PRODUZIONE DI FORMAGGIO DEL 5%”  
 
 La Cia Emilia Romagna sollecita interventi per riequilibrare il mercato in cui i prezzi di produzione del formaggio non coprono i costi produttivi Bologna - "Aumentano le scorte di Parmigiano nei magazzini di stagionatura e crolla il prezzo del formaggio: è una conseguenza dell’aumento della produzione, sia in numero che di peso delle forme, combinato con un deciso calo dei consumi alimentari nel nostro Paese. Per questo la Cia si augura che l’assemblea approvi le proposte del consiglio sulla modulazione produttiva, in modo che il 66% dei caseifici e dei produttori latte, nei prossimi giorni, possa aderire al piano , riducendo per il 2015 la produzione di formaggio del 5%”. La Confederazione lancia un appello in vista della assemblea ordinaria dell’Ente di Tutela che deve decidere, appunto, una modulazione produttiva in grado di riequilibrare il mercato. “Abbiamo già visto in passato che quando si produce più di 3 milioni di forme di formaggio è certo che si crea una pesante crisi di mercato costringendo diversi allevatori a cessare la propria attività – spiega in una nota la Cia – perché se la modulazione delle quote latte formaggio Parmigiano Reggiano se non è affiancata da una precisa ed organizzata scolmatura, che indirizzi quindi il latte eccedentario al consumo alimentare evitandone la trasformazione, si tradurrebbe solamente in una ulteriore tassa a carico dei produttori, senza produrre l’atteso risultato della ripresa delle quotazioni grazie a un maggiore equilibrio tra domanda ed offerta”. Secondo la Cia , inoltre, evitando la produzione di formaggio ci si sottrae al ricorso a misure quali il ritiro delle forme che in questi ultimi anni ha creato non pochi problemi economici alla società i4S. A giudizio della Confederazione il Consorzio dovrà rivedere, qualora vi sia la necessità, alcuni punti del disciplinare produttivo, del regolamento di marchiatura e di altri regolamenti. “Serve modificare il disciplinare di produzione – aggiunge la Cia - occorre riguardare i tempi di mungitura e soprattutto decidere la temperatura di conservazione del latte a seconda della stagione. Inoltre andrebbe introdotto il divieto di introdurre vacche in piena produzione e manze gravide nelle imprese produttrici di Parmigiano Reggiano e stbilire stabilire in caldaia un equilibrato rapporto tra caseina e materia grassa, specificando al meglio la metodologia di spannatura del latte con l’introduzione di nuove tecnologie”. La Cia auspica inoltre un progetto per aumentare i consumi nel nostro Paese basato su una maggiore comunicazione televisiva dove attraverso una pubblicità comparativa si valorizzi il Parmigiano Reggiano come prodotto senza conservanti ed additivi, fondamentale nelle diete degli sportivi, bambini, studenti, donne e anziani. “ Vanno incentivati anche accordi promozionali con i principali gruppi della Gdo fuori dall’area di produzione del formaggio del Parmigiano Reggiano prosegue la Cia – e va valorizzata la qualità del formaggio grattugiato promuovendo buste di formaggio grattugiato da usare quotidianamente. Inoltre stiamo osservando un vero paradosso: le quotazioni del formaggio marchiato e di quello retinato si differenziano tra i 20 e i 30 centesimi. Non è accettabile che un formaggio prodotto come il Parmigiano Reggiano, ma che non ha poi i requisiti di fregiarsi del marchio, possa fare concorrenza al vero formaggio Dop. Queste storture commerciali vanno esaminate ed eventualmente corrette con la modifica del regolamento di marchiatura.Inoltre - prosegue la Cia - tutto il formaggio non idoneo non deve andare sul mercato liberamente ma deve essere controllato e gestito a costi e ricavi dalla Società i4S. Infine i produttori attraverso i loro caseifici si devono riappropriare completamente del loro formaggio ed essere protagonisti del loro destino"". I caseifici attraverso gli spacci aziendali commercializzano il 10% di tutto il formaggio, circa 300.000 forme è un buon quantitativo ma non sufficiente per determinare i prezzi di mercato. I caseifici sociali possono avere un grande futuro se sapranno cambiare marcia ed affrontare da padroni e a viso aperto le insidie del mercato, altrimenti se rimangono fermi e continuano ad aspettare il commerciante che valorizzi il loro prodotto sono destinati ad una brutta fine e con essi le aziende agricole associate ad essi. "In futuro occorre avere caseifici più capienti capaci di diversificare le produzioni e di valorizzare al meglio i loro prodotti: dal formaggio fino allo siero e attraverso nuove forme di commercializzazione possono diventare i nuovi protagonisti del mercato e dare maggiore redditività alle imprese agricole. In questa logica - conclude la Cia Emilia Romagna - può essere una opportunità per i caseifici della montagna, nel rispetto delle norme Ue, valorizzare il proprio prodotto fregiandosi del marchio “prodotto di montagna” per informare i consumatori sulle caratteristiche del loro formaggio".  
   
   
MALTEMPO, INGENTISSIMI I DANNI ALL´AGRICOLTURA IN LIGURIA. IL MINISTRO MARTINA CONVOCA LA REGIONE VENERDI 21 NOVEMBRE AD ALESSANDRIA  
 
Genova . Frane, smottamenti, strade interrotte, coltivazioni distrutte e danni per diverse decine di milioni. L´agricoltura ligure è in ginocchio, il maltempo ha colpito pesantemente il comparto florovivaistico, frana anche la collina del basilico Dop di Genova-pra´ e venerdì la stima delle ferite la Regione Liguria la farà direttamente con il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. "Sarò dal ministro nel pomeriggio di venerdì, ad Alessandria, dove è stata convocata una riunione operativa per valutare la situazione ligure e piemontese e per decidere le cose da fare", spiega l´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo.  
   
   
NITRATI, LOMBARDIA: BENE AMICIZIA TRA MINISTRI, MA SERVE ALTRO  
 
Milano - "Ci rallegriamo moltissimo nel sapere che il ministro dell´Ambiente Galletti è amico di Maurizio Martina, Beatrice Lorenzin e Federica Guidi, ma il mondo agricolo sui nitrati ha bisogni di un decreto che coniughi la salvaguardia del territorio con l´altrettanto sacrosanto diritto a produrre. Non credo che sia sufficiente la dichiarazione di amicizia fra ministri, se poi il provvedimento atteso dagli allevatori entro lo scorso giugno non è ancora stato emanato. La zootecnia non può vivere in condizioni di emergenza e discriminazione". Così l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, commenta le dichiarazioni del ministro Galletti, rilasciate alla conferenza nazionale di Agrinsieme. Priorita´ Sono Altre - "L´amicizia è un sentimento nobilissimo - prosegue Fava - dimostri Galletti di rivolgerla a chi, come gli agricoltori, sono le sentinelle del territorio e dell´ambiente. Va bene puntare sul biometano, ma le priorità sono altre: modificare il calendario invernale con i 90 giorni continuativi di stop allo spandimento dei reflui zootecnici nella campagne e rivedere completamente le zone vulnerabili della Lombardia e di tutta l´area della Pianura padana, sulla base degli studi scientifici che l´Università di Milano ha condotto con maggiore celerità rispetto a Ispra". Fare Presto - "Queste - prosegue Fava - sono le emergenze da risolvere, me lo chiedono quotidianamente gli agricoltori e gli allevatori lombardi, ai quali mi lega un sentimento di così profonda e leale amicizia che mi permetto di insistere ancora con il governo: fate presto, il comparto allevatoriale chiede da tempo risposte dallo Stato e dall´Unione europea". Partire Da Risoluzione In Commissione - Domani in Commissione Agricoltura alla Camera sarà discussa la risoluzione dei deputati Caon e Guidesi sul problema nitrati. "L´occasione giusta per il ministro Galletti di chiudere la vicenda e dimostrare se l´amicizia che prova verso i ministri Martina, Lorenzin e Guidi è ricambiata", conclude Fava.  
   
   
AGRICOLTURA, ASSESSORE UMBRIA PRESENTA OPPORTUNITÀ BANDI REGIONALI SU DIRITTO IMPIANTI E RISTRUTTURAZIONE VIGNETI  
 
Perugia – "Per le imprese vitivinicole umbre che vogliano incrementare e qualificare le loro produzioni si apre una fase di grandi opportunità: a breve sarà pubblicato il bando per la concessione di diritti di impianto disponibili e, quanti li acquisteranno, potranno beneficiare di cospicui incentivi regionali". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, che ha convocato una riunione del "Tavolo verde" allargata ai rappresentanti delle associazioni per l´agricoltura biologica, dei collegi dei periti agrari, degli ordini professionali degli agronomi e forestali, ingegneri, architetti, geologi, per illustrare le proposte dei criteri del bando regionale di prossima pubblicazione per l´assegnazione a pagamento dei diritti di impianto di vigneti disponibili nella riserva regionale. L´incontro è servito ad illustrare i contenuti e le modalità della proposta di bando e ad aprire il confronto su criteri e priorità, rispetto ai quali l´assessore Cecchini si è impegnata a prevedere premialità per i giovani agricoltori e per i produttori del biologico. "Dal 1 gennaio 2016 – ha ricordato – entrerà in vigore il nuovo sistema comunitario di autorizzazioni per la gestione degli impianti viticoli, che va a incidere significativamente sulla normativa attuale, basata sul sistema dei diritti di impianto/espianto. In ogni caso, i diritti rilasciati fino al 31 dicembre 2015 conservano la loro validità che è di otto anni dalla data del rilascio; dopo questa data, i diritti dovranno essere convertiti in autorizzazioni che avranno la stessa validità del diritto che le ha generati". "È del tutto evidente, dunque – ha aggiunto -, che diventa fondamentale, da qui alla fine del prossimo anno, per incrementare la superficie vitata e qualificare ulteriormente i vini umbri, avvalersi dell´opportunità che derivano dall´attuale normativa. Gli uffici regionali, facendo una ricognizione sui diritti d´impianto scaduti perché non utilizzati entro i termini fissati dalla normativa comunitaria, hanno calcolato una disponibilità di 292,59 ettari in quella che viene chiamata in gergo tecnico la ‘riserva´ regionale. La sfida è rivolta in particolare ai giovani imprenditori, di età inferiore ai 40 anni, e ai produttori di vini Doc e Igt regionali, per i quali la proposta di bando regionale indica una priorità". "In Umbria – ha aggiunto - dobbiamo mantenere il potenziale produttivo vitivinicolo e qualificare le produzioni. A questo servirà il bando regionale, con cui vogliamo anche soddisfare le richieste di diritti di reimpianto dei vigneti". "L´acquisto dei diritti di impianto per una superficie che va da un minimo di 5mila metri quadrati a un massimo di dieci ettari per azienda – ha rilevato l´assessore – sarà la condizione per poter beneficiare dei contributi del bando regionale relativo alla misura ‘Ristrutturazione e riconversione dei vigneti´, che verrà successivamente pubblicato e per il quale la Giunta regionale ha già stanziato 2 milioni di euro, a valere sull´Ocm Vino. È previsto un contributo ad ettaro di 10mila euro, con l´obiettivo di aumentare la competitività del settore attraverso il miglioramento qualitativo e l´adeguamento alle richieste di mercato delle produzioni regionali, la riduzione dei costi di produzione". I partecipanti all´incontro avranno ora alcuni giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni e proposte. Nel corso della riunione, è proseguito inoltre il confronto sul progetto del "Testo unico in Agricoltura", predisposto dalla Giunta regionale nell´ambito del complessivo processo di semplificazione amministrativa e normativa dell´ordinamento regionale definito dalla legge regionale 8 del 2011.  
   
   
DOPO EXPO, MARONI: UTILE UNA RIUNIONE DEI SOCI AREXPO  
 
Milano - "Mi pare che la richiesta del presidente di Arexpo sia di una riunione degli azionisti. Non sono contrario, oggi vedrò Pisapia in Prefettura e gli parlerò anche di questo. Ritengo che nei prossimi giorni sia utile trovarsi per confrontarci". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine del Consiglio regionale, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla questione del futuro delle aree per il dopo Expo. Lotti Separati - "Io - ha spiegato il governatore - rimango dell´idea che si debba procedere attraverso bandi per lotti separati. Ovviamente, se ci sono altre idee diverse da questa, sono disposto ad ascoltarle". Infine Maroni ha detto di "non ritenere tramontata" l´ipotesi di un nuovo stadio. Questione affrontata fra le altre, ha raccontato, anche nel corso di un recente incontro che ha avuto con Silvio Berlusconi.  
   
   
TRENTO: NUOVE RISORSE PER MACCHINE E ATTREZZATURE FORESTALI  
 
Con l’approssimarsi della chiusura della programmazione 2007-2013 l’Assessorato all´agricoltura presta massima attenzione allo stato di attuazione finanziaria del Psr per migliorare l’efficiente ed efficace utilizzo delle risorse comunitarie e ridurne al minimo il rischio di restituzione. Tale situazione è però in evoluzione e genera di continuo economie (impegni - pagamenti) che si cerca di utilizzare al 100%. E´ in questo contesto che si colloca la deliberazione firmata dall´assessore all´agricoltura Michele Dallapiccola ed approvata oggi dalla Giunta provinciale relativa ad un trasferimento di risorse dal settore agricolo a quello forestale. Tre delle Misure contemplate dal Programma di Sviluppo Rurale attualmente ancora in vigore (le Misure 123, 125 e 323) sono attuate in combinazione tra agricoltura e foreste, pur rimanendo per chiarezza nettamente distinte. Qualora una delle sotto azioni delle tre Misure 123.1.2, 125.1.2.3.4 e 323.1.2.3.4 fosse interessata da una modifica della dotazione in aumento o in diminuzione si aggiorna il riparto. Con tale obiettivo nell’ultimo anno si è provveduto a modificare il Psr qualora le misure avessero avanzato risorse in quantità tali da non giustificare l’apertura di un nuovo bando trasferendole a misure performanti. E´ il caso della deliberazione approvata oggi. Con il provvedimento viene attuata una compensazione finanziaria all’interno della misura 123 che vede un trasferimento di 166.000 Euro dalla sottomisura 123.1 “Aumento del valore aggiunto della produzione agricola” a favore della 123.2 “Aumento del valore aggiunto della produzione forestale primaria” per la copertura delle domande, recentemente raccolte in settembre, su un bando per l´acquisto di macchine ed attrezzature forestali. Viene infine allineato il riparto delle risorse tra agricoltura e foreste al piano finanziario del Psr che è stato oggetto nell’ultimo anno di modifiche che hanno visto il trasferimento di risorse da misure a lenta o ridotta capacità di impegno e spesa a favore di misure con alta performance e con obiettivi fortemente ambientali quali ad esempio la misura 125.2 "Riconversione degli impianti irrigui".