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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Novembre 2014
CONFERENZA AD ALTO LIVELLO SUL TEMA: COSTRUIRE UN PONTE EURO MEDITERRANEO DELL´ENERGIA  
 
Roma, 19 novembre 2014 – Di seguito l’interveento di Maroš Šefčovič - Vice-presidente Unione per l´energia alla conferenza ad alto livello "Costruire un ponte euro-mediterranea: l´importanza strategica delle reti del gas e dell´energia elettrica, nel contesto della sicurezza energetica": “ Signore e signori, Viviamo in un momento di cambiamenti notevoli e si sposta verso il panorama energetico internazionale. Questi cambiamenti ci obbligano a rispondere a una serie di grandi sfide. Ringrazio la Presidenza italiana dell´Ue per aver preso l´iniziativa, in collaborazione con la Commissione europea per aver ospitato la cena di stasera e conferenze di co-organizzazione di domani. Sicura, sostenibile e conveniente di energia è una priorità per l´Ue. Garantire l´approvvigionamento energetico affidabile ea prezzi accessibili per i cittadini europei e l´economia è stato un obiettivo di lunga data della politica energetica dell´Ue. La sicurezza energetica, basata sulla solidarietà e la fiducia è anche il primo pilastro della genuina dell´Unione Energy. I recenti avvenimenti in Ucraina hanno portato la sicurezza energetica in cima all´agenda politica in Europa e la diversificazione degli approvvigionamenti è un must in questo contesto. Sicura, sostenibile e conveniente di energia è una priorità fondamentale per i paesi del Mediterraneo meridionale e orientale. La cooperazione energetica è una priorità fondamentale per il partenariato euromediterraneo, e sono lieto di vedere qui questa sera molti ministri di entrambi i bordi del Mediterraneo. L´unione europea ei paesi del Mediterraneo meridionale e orientale hanno ora l´opportunità unica di lavorare insieme per lo sviluppo di nuove fonti di energia, nuovi gas e reti elettriche, integrando i nostri mercati, e ridurre la domanda attraverso una migliore efficienza energetica. La nostra relazione energetica con i paesi del Mediterraneo meridionale è stata in gran parte basata sul commercio reciprocamente vantaggioso di combustibili fossili. In realtà, il Nord Africa è il terzo più grande fornitore di gas naturale verso l´Ue dopo la Russia e la Norvegia. Nel 2013, l´Algeria, la Libia e l´Egitto hanno rappresentato il 15% delle importazioni di gas totali dell´Unione europea. Contributo dei paesi vicini del Mediterraneo per la diversificazione e la sicurezza dell´approvvigionamento di gas in Europa potrebbero ulteriormente aumentare in futuro, grazie alla possibilità di produzione aggiuntiva nella regione. ## Algeria ha enormi risorse di gas non sfruttate, comprese le riserve di gas di scisto tecnicamente recuperabili, stimate essere il terzo più grande al mondo. ## Nuove forniture di gas off-shore dovrebbero essere prodotti nel Mediterraneo orientale. ## Il Mediterraneo è anche destinata a diventare una via di transito per il gas, sia attraverso condutture del Sud e l´Oriente, o tramite terminali Gnl esistenti e futuri, uniformemente distribuite lungo le coste europee. Ma per tutto questo accada, i produttori, gli esportatori e consumatori di gas nel Mediterraneo devono cooperare più strettamente. La Commissione europea è lieta di facilitare tale cooperazione e domani ci sarà una discussione approfondita sulle modalità per intensificare la nostra cooperazione e trasformare il Mediterraneo in un hub del gas. Se gli idrocarburi continueranno ad essere un elemento chiave del partenariato euro-mediterraneo, non dobbiamo dimenticare il grande potenziale per le energie rinnovabili nella regione. Più energia rinnovabile andrebbe a vantaggio dell´Ue, così come i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Data la loro abbondanza di risorse solari ed eolici, investendo in energie rinnovabili rende ancora più senso per i paesi del Mediterraneo meridionale. Una quota maggiore di energie rinnovabili è una priorità per tutti questi paesi ed è già stato giustamente iniziato a mettere in atto strategie ambiziose per il suo sviluppo. L´ue sostiene pienamente i vostri sforzi ed è disposta a fornire assistenza tecnica e project financing nel quadro della politica europea di vicinato. Tuttavia, la produzione di energia più basso tenore di carbonio è solo un aspetto della sfida che ci troviamo di fronte. Abbiamo bisogno anche di ampliare, modernizzare e interconnettere le nostre reti elettriche. Nell´unione europea abbiamo portando avanti da anni, e ora siamo vicini a completare, un processo di integrazione dei nostri sistemi nazionali di energia elettrica. Ci sono ovvie ragioni per pensare che l´integrazione delle reti e dei mercati dell´energia elettrica dovrebbe essere perseguita anche tra i paesi del sud-mediterranea e tra i bordi meridionali e settentrionali del Mar Mediterraneo. Un mercato elettrico regionale integrato offre vantaggi in termini di approvvigionamento più sicuro, più stabile e più accessibile. La Commissione ha sostenuto e continuerà a sostenere la graduale creazione di un mercato regionale dell´elettricità del Mediterraneo, in collaborazione con tutti i partner della regione e in particolare con le associazioni regionali delle autorità di regolamentazione del settore energetico (Medreg) e degli operatori dei sistemi di trasmissione (Medtso ). Sicurezza dell´approvvigionamento energetico sostenibili e abbordabili non è solo di aumentare la produzione, però. La riduzione dei consumi attraverso l´uso più efficiente dell´energia è anche vitale. Moderare la domanda di energia è quindi il terzo pilastro della genuina dell´Unione l´energia per l´efficienza energetica è lo strumento più efficace per ridurre la nostra dipendenza esterna. In Europa abbiamo fatto grandi progressi nel rendere i nostri edifici e le apparecchiature più efficienti e siamo in grado di condividere la nostra esperienza attraverso la cooperazione euro-mediterranea. Il potenziale di risparmio energetico è altrettanto enorme in tutti i paesi del Mediterraneo. Signore e signori, Vorrei concludere sottolineando che l´energia sicura, sostenibile e conveniente è la chiave per la stabilità e la prosperità in tutta la regione Euromed. I migliori risultati si ottengono solo quando l´Ue ei suoi partner mediterranei lavorare insieme per affrontare le sfide energetiche comuni.  
   
   
GUIDI RICEVE SEFCOVIC: FORTE IMPULSO A MERCATO UNICO UE DELL’ENERGIA  
 
Roma 19 novembre 2014 – Proseguire con determinazione verso un mercato unico europeo dell’energia al fine di favorire una maggiore sicurezza anche diversificando le fonti e le rotte di approvvigionamento. Gli obiettivi, diventati più stringenti a causa delle recenti tensioni geopolitiche in alcuni dei maggiori Paesi esportatori d’energia, sono stati rimarcati con forza nel vertice che si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra il Ministro Federica Guidi e il Vice Presidente della Commissione Europea, Maros Sefcovic. Durante il bilaterale sono state valutate tutte le opzioni e i progetti in via di realizzazione per garantire maggiore sicurezza all’Europa. Tra le altre cose è stato analizzato lo stato di avanzamento del Tap, un progetto su cui Sefcovic ha rimarcato la strategicità per l’Europa e per l’Italia che diventerebbe in questo modo un hub dell’energia per l’intero Continente. Gli argomenti saranno ulteriormente approfonditi nel corso della Conferenza di Alto Livello organizzata nell’ambito del Semestre Ue, al via questa sera, dal titolo “Costruire Un Ponte Energetico Sul Mediterraneo” durante la quale si valuteranno le opzioni per intensificare i rapporti in campo energetico tra tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo e il ruolo strategico di ponte che potrebbe avere l’Italia. Gli scenari sono stati al centro anche degli incontri del Ministro Guidi dapprima con il Ministro algerino dell’Energia, Youcef Yousfi, e poi con il Ministro dell’Energia di Israele, Silvan Shalom.  
   
   
BOLZANO: NUOVA SOCIETÀ ENERGETICA, QUOTE DELLA PROVINCIA AI COMUNI  
 
Bolzano, 19 novembre 2014 - Se si arriverà a un´intesa fra la società energetica provinciale Sel e Aew, la Provincia è pronta a rinunciare alla maggioranza nella nuova società unica cedendo quote ai Comuni. La Giunta provinciale ha incaricato il 18 novembre l´assessore Richard Theiner di approfondire i relativi aspetti con i Comuni. Se la futura società provinciale unica, frutto della prospettata fusione Sel-aew attualmente al vaglio dei Comuni di Bolzano e Merano, sarà il primo passo, la seconda fase dell´operazione energia prevederà il coinvolgimento di tutti i Comuni altoatesini. Nella conferenza stampa dopo la seduta della Giunta il presidente Arno Kompatscher ha confermato che verrà rispettato l´impegno assunto nell´accordo di coalizione di convolgere maggiormente i Comuni nella produzione e nella distribuzione di energia elettrica: una volta concluso l´auspicato percorso verso il nuovo player locale del settore, si aprirà pertanto una seconda fase in cui la Provincia avvierà la cessione di parte delle proprie quote ai Comuni rinunciando a detenere la maggioranza della nuova società. "Siamo pronti a passare quote di partecipazione ai Comuni e quindi ad abbassare la nostra sotto il 50%", ha spiegato Kompatscher. Il Presidente ha ricordato inoltre che la Provincia sta già andando in questa direzione con la decisione presa a suo tempo di ritirarsi anche dalle piccole derivazioni idroelettriche (fino a 3 megawatt) e di offrire le proprie quote ai Comuni partner in queste società energetiche. Riguardo alla procedura concreta per la cessione delle quote provinciali nella futura società dopo l´eventuale accordo Sel-aew, la Giunta ha incaricato l´asessore all´energia Richard Theiner di approfondire con i Comuni i vari aspetti, dai parametri di calcolo alle singole partecipazioni dei municipi. "Vogliamo garantire una presenza e una ripartizione eque e adeguate tra i Comuni, sulla base di criteri oggettivi", ha concluso Kompatscher. L´offerta di assunzione di quote, è stato precisato, andrà indirizzata a tutti i Comuni e non solo a quelli che già oggi fanno parte di Selfin.  
   
   
"LA CITTÀ ACCESSIBILE", CONVEGNO A TERNI: CON "AGENDA URBANA" STRUMENTI E RISORSE PER "CITTÀ PER TUTTI"  
 
Perugia, 19 novembre 2014 – "La Regione Umbria ha destinato ingenti risorse della nuova programmazione comunitaria per realizzare l´‘Agenda urbana´ e rendere le città umbre non solo di tutti, ma a ‘misura di tutti´". Lo ha detto l´assessore regionale alla Riqualificazione urbana, Silvano Rometti, intervenendo il 14 novembre a Terni al convegno "La città accessibile" promosso dalla Federazione di associazioni diversamente abili ("Fada") e dall´Ordine degli architetti della provincia di Terni, con la direzione scientifica della società di ingegneria Ea Group, che ha preso in esame "azioni, opportunità, strategie" per il superamento delle barriere culturali, architettoniche, fisiche e sensoriali. "Lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle aree urbane – ha sottolineato Rometti – rappresenta da sempre una priorità nelle politiche regionali, oggi rafforzate dal progetto dell´Agenda urbana che, in coerenza con le politiche europee, mette al centro dell´attenzione le città e il loro rilancio per puntare sul futuro e sulla qualità dello sviluppo, sia dal punto di vista ambientale che sociale". "In Umbria, nei prossimi sette anni – ha proseguito l´assessore – potremo contare su circa 35 milioni di euro per attuare, insieme alle autorità urbane coinvolte, interventi che serviranno non solo al miglioramento delle infrastrutture, ma soprattutto al ridisegno e alla modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città, all´innalzamento della qualità della vita dei segmenti di popolazione più fragile. Fra i poli urbani per l´erogazione di servizi essenziali e di livello elevato che abbiamo individuato rientra Terni, insieme a Perugia, Foligno e Città di Castello". "In questa strategia per lo sviluppo delle città – ha aggiunto – un ruolo fondamentale è attribuito al coinvolgimento dei cittadini, della società civile, dei diversi livelli di governo: è prezioso, dunque, il contributo offerto da questo convegno per riflettere sulla accessibilità delle nostre città. Con l´impegno di tutti, forti delle opportunità della nuova programmazione comunitaria, sarà più facile superare le barriere che ancora oggi ostacolano la piena fruibilità delle città e dei servizi da parte di tutti".  
   
   
CASA, MARONI: BENE PIANO OPERATIVO CONTRO ABUSIVISMO  
 
 Milano, 19 novembre 2014 - "La firma del documento rappresenta il fatto che tutte le istituzioni sono unite per raggiungere lo stesso obiettivo: il ripristino della legalità, accompagnato da un´azione sociale". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in Prefettura a Milano, dove è stato definito il piano operativo per la prevenzione dei fenomeni di abusivismo nelle case di edilizia residenziale pubblica di Milano. Un Patrimonio Importante - Quando si parla di case popolari, ha osservato il governatore, "identifichiamo un patrimonio importante: 61.000 alloggi di Aler e 28.000 quelli del Comune di Milano. Una differenza di numeri, che però non ci ha impedito di stabilire un piano operativo comune, che vede la luce con la firma di questo protocollo". Prevenzione E Controllo - Il piano, ha descritto Maroni, "punta soprattutto sulla prevenzione dei fenomeni di abusivismo, anche attraverso la riqualificazione dei quartieri. Più controllo, potenziamento dell´attività degli ispettori e degli operatori sociali di Aler e Comune, modalità più rapida nell´assegnazione e della messa in sicurezza degli alloggi". Dare Un Segnale - Capitolo importante quello degli ´sgomberi, programmati e in flagranza´. "Prevenzione - ha sottolineato il presidente lombardo - vuole anche dire lanciare un segnale: quando viene occupato un alloggio, si interviene immediatamente per ristabilire la legalità e disincentivare l´emulazione di certi comportamenti". "La procedura che abbiamo definito - ha aggiunto - vede coinvolti molti soggetti: il 112 Nue, gli ispettori di Aler e Metropolitana Milanese, le Forze dell´ordine, il Corpo di Polizia locale e i Servizi sociali". Unità D´intenti - "Il messaggio che oggi lanciamo - ha aggiunto il governatore - è che tutte le Istituzioni, Prefettura, Regione, Comune e Provincia di Milano, sono impegnate insieme per dare una risposta complessiva alla questione, che non è solo ristabilire la legalità ma anche fare un intervento sul piano sociale, che, al di là delle singole responsabilità, viene gestito unitariamente".  
   
   
PROTOCOLLO ABUSIVISMO, ASSESSORE LOMBARDIA: RIPORTIAMO LEGALITÀ E SICUREZZA  
 
Milano, 19 novembre 2014 - "Quello sottoscritto non è un documento repressivo, ma un piano di azione che va incontro a un forte, fortissimo grido di aiuto che ci è arrivato da tanti quartieri e da tante famiglie che si trovano a vivere in condizioni di scarsa sicurezza, a causa della presenza di personaggi che rendono difficile vivere in condizioni di serenità. Con il piano operativo riportiamo legalità, sicurezza e vivibilitá". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo contro l´abusivismo, sottoscritto ieri in Prefettura a Milano. Da Regione Stanziati 500.000 Euro - Bulbarelli ha sottolineato che per la sua concreta attuazione Regione Lombardia "ha già stanziato 500.000 euro", che serviranno per l´immediato recupero, la sistemazione la pre-assegnazione entro 48 ore dallo sgombero e l´assegnazione definitiva entro 30 giorni". Bulbarelli ha poi ammonito a non considerare quello delle occupazioni abusive come un "fenomeno nuovo". "Da sempre si parla di abusivismo - ha detto -, ma ora questo fenomeno è acuito dalla profonda crisi che stiamo attraversando". Problema Casa Da Affrontare Con Forza - "Il problema della casa - ha aggiunto - fa il paio con quello del lavoro. Va affrontato con forza, guardando anche il lato umano. Dobbiamo dare risposte alle tante persone che si trovano in difficoltà. Parliamo di occupazioni abusive, ma ci sono tanti alloggi sfitti". E allora la prima cosa da fare è rendere assegnabile l´immenso patrimonio che oggi non può essere destinato a chi è regolarmente in graduatoria perché non manutenuto. Impegno Della Regione - "La Regione Lombardia - ha ricordato Bulbarelli - ha già destinato 25 milioni per recupero delle case popolari: 16,9 milioni sono stati destinati alla città di Milano, e, in particolare, 10 ad Aler, e 6,9 al Comune di Milano". "E´ importante notare - ha detto ancora Bulbarelli - il fulcro che ha guidato questo lavoro, che è la sinergia. Abbiamo stabilito con precisione le regole e chi fa che cose. L´articolo 133 del Codice penale dice che l´occupazione abusiva è reato. Noi vogliamo farlo rispettare per garantire più sicurezza e risposte a chi una casa non ce l´ha". "Mi auguro - ha concluso Bulbarelli - che le notizie non vengano più usate come spot solo per acuire tensione sociale".  
   
   
CONSUMO SUOLO, MARONI: FALSO DIRE CHE AUMENTA CEMENTO  
 
Milano, 19 novembre 2014 - "Questa è un´ottima legge, molto più restrittiva di quella oggi in vigore. Dire che aumenta la cementificazione, è un falso ideologico". È netto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel difendere la legge sul consumo di suolo, che è arrivata al vaglio dell´Aula del Pirellone. Conversando con i giornalisti, il Governatore ha invitato ad andare a controllare i verbali della commissione: "Il Wwf ha detto che va bene, lo stesso hanno fatto il Fai e l´Anci. A protestare, semmai, è stata l´Ance, ossia l´associazione dei costruttori". Tre Anni Per Favorire Comuni - Maroni ha quindi ricordato che la contestata questione dei tre anni di tempo per applicare la nuova norma "è stata richiesta dall´Anci. Il nostro testo prevedeva che si applicasse subito - ha spiegato - ma abbiamo accolto la richiesta dei Comuni di dare tempo, al massimo tre anni, affinché possano adeguare i loro Pgt. Nulla però vieta ai sindaci - ha osservato - di adottarla subito. Non c´è alcuna ´sospensione´ della legge, i Comuni sono sovrani e possono decidere si applicarla subito o adeguarsi entro i prossimi tre anni".  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE PROPONE LA PROROGA DEL PIANO CASA AL 2016 CON LA LEGGE DI ASSESTAMENTO DEL BILANCIO.  
 
Ancona, 19 novembre 2014 - Il Piano Casa prorogato fino al 31 dicembre 2016 per rilanciare il settore edilizio e offrire certezze ai cittadini. La proposta è contenuta nella legge di assestamento del bilancio 2014, inviata  dalla Giunta regionale all’approvazione dell’Assemblea legislativa. Lo anticipa il vicepresidente e assessore all’urbanistica, Antonio Canzian. La normativa nazionale è stata recepita dalla Regione, tra le prime in Italia, appena sei mesi dopo l’intesa con lo Stato, attraverso un provvedimento sintetizzato dallo slogan “Costruire sul costruito” che ha introdotto numerose innovazioni e deroghe alle disposizioni regionale e comunali. “Questi primi cinque anni di attuazione del cosiddetto Piano Casa regionale hanno dato una prova tangibile della rispondenza della legge alle esigenze dei cittadini e delle imprese artigiane, dimostrando appieno la propria utilità per il rilancio dell’edilizia, nonché come contributo al superamento della grave crisi economica ancora in atto”, evidenzia Canzian. I dati lo dimostrano chiaramente: secondo un’analisi condotta dall’Associazione nazionale dei comuni delle Marche (Anci), che ha interessato un campione significativo di comuni marchigiani (145, per una popolazione di oltre 1 milione e 100 mila abitanti), nel quadriennio che va dall’approvazione della legge al 2012, l’impatto del Piano Casa è cresciuto progressivamente, fino a interessare, nel 2012, quasi la metà dei premessi a costruire rilasciati. Nel 2009 (89 comuni rilevati), su un totale di 5.412 permessi, 881 (16%) erano riconducibili al Piano Casa. Nel 2012 la percentuale nei 145 comuni è salita al 48% (5.882 permessi, di cui 2.794 per il Piano Casa). Un successo che, secondo Canzian, ha consentito di raggiungere quattro obiettivi: “Rilanciare l’attività edilizia e sostenere un settore produttivo fortemente toccato dalla crisi economica di questi anni; recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente, introducendo premialità volumetriche legate al miglioramento energetico, strutturale e architettonico degli edifici; contenere il consumo di nuovo suolo; adeguare le case esistenti alle esigenze delle famiglie, contrastando l’abusivismo”. Il vicepresidente, in particolare, sottolinea proprio questo aspetto: “Nelle Marche, come in Italia, la gran parte degli alloggi appartiene alle famiglie che l’abitano. La rigidità delle norme ha sempre reso difficoltosa la trasformazione edilizia alle mutate esigenze familiari, ampliando il ricorso ai condoni per sanare difformità che invece, oggi, trovano piena rispondenza con le opportunità offerte dal Piano Casa”.  
   
   
DA REGIONE UMBRIA RISORSE ALL´ATER PER MIGLIORAMENTO ENERGETICO ABITAZIONI: "COINVOLTE 284 FAMIGLIE IN 13 COMUNI"  
 
Perugia, 19 novembre 2014 - Un milione 136 mila euro, a tanto ammontano le risorse assegnate dalla Giunta regionale all´"Ater" Umbria per interventi di miglioramento energetico su immobili di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni. "I finanziamenti – ha spiegato l´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti, proponente il provvedimento – serviranno, per lo più, alla sostituzione delle vecchie caldaie con caldaie ad alta efficienza energetica e degli infissi a vetro singolo con moderni infissi a doppio vetro. Si tratta di piccoli interventi, per coinvolgere il maggior numero possibile di famiglie. Gli edifici interessati dall´azione di miglioramento energetico sono distribuiti in 13 Comuni e coinvolgono un totale di 284 famiglie che potranno beneficiare di significative riduzioni sul costo delle bollette energetiche, di luce e gas, e di un miglior comfort abitativo". Gli edifici sono stati individuati d´intesa con l´Anci regionale sulla base delle esigenze di riqualificazione energetica evidenziate dall´ "Ater" relativamente agli immobili residenziali che gestisce per conto dei Comuni, i quali parteciperanno alla realizzazione degli interventi con un cofinanziamento di quasi 181 mila euro, in qualità di proprietari degli alloggi. "Gli interventi saranno subito realizzati dall´Ater, così da assicurare il godimento degli effetti prodotti dall´azione di riqualificazione già a partire da questo inverno. Negli ultimi due anni - conclude Rometti – abbiamo destinato al settore dell´edilizia residenziale pubblica per l´efficientamento del patrimonio immobiliare esistente 6 milioni di Euro, interessando oltre 100 edifici. Un impegno che contiamo di proseguire anche attingendo alle risorse della nuova programmazione regionale 2014 – 2020". Questa la lista dei comuni interessati Amelia, Città di Castello, Montone, Foligno, Guardea, Massa Martana, Narni, Perugia, San Venanzo, Spoleto, Terni, Todi, Umbertide.  
   
   
AOSTA: CORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA PER L’APPLICAZIONE DELLE NORME TECNICHE DI COSTRUZIONE  
 
Aosta, 19 novembre 2014 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che il giovedì 20 novembre avrà inizio un corso di formazione, rivolto agli architetti e ingegneri della Valle d’Aosta, relativamente all’applicazione delle Norme Tecniche di Costruzione (Ntc). «Il corso - dichiara l’Assessore Mauro Baccega - si articolerà in 13 moduli formativi per una durata complessiva di 55 ore ed è stato progettato dalla struttura Assetto del territorio per approfondire, con gli ingegneri e gli architetti operanti sul territorio valdostano, le tematiche peculiari dell’applicazione della normativa sismica sul tessuto del costruito esistente, con particolare attenzione alle necessità di intervento strutturale con criteri antisismici sulle murature tipiche della Valle d’Aosta. In particolare, il percorso didattico è stato costruito con l’obiettivo fondamentale di confrontarsi sui dettati normativi in rapporto ai vincoli e alle caratteristiche del patrimonio esistente che si intende salvaguardare e valorizzare nel rispetto del raggiungimento dei criteri di sicurezza antisismica. In quest’ottica, - prosegue l’Assessore Mauro Baccega - alcuni moduli applicativi saranno l’occasione per i docenti di prendere in considerazione problematiche d’interesse generale indicate dagli stessi partecipanti i quali saranno così stimolati a presentare contributi basati sulla propria esperienza professionale. Credo che per i professionisti valdostani del settore - conclude l’Assessore Mauro Baccega - questo corso, che ricordo essere del tutto gratuito, potrà costituire un’occasione di arricchimento professionale e di confronto con i propri colleghi nonché con le strutture di controllo regionali per poter migliorare sempre di più la sicurezza sismica dei nostri edifici, con particolare attenzione alle tecniche di recupero del patrimonio edilizio esistente.»  
   
   
INNOVAZIONE: CLUSTER OCCASIONE PER CRESCITA IMPRESE FVG  
 
Udine, 19 novembre 2014 - "I cluster debbono rappresentare un´occasione di sviluppo e di crescita anche per le imprese". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Ricerca, Loredana Panariti, intervenendo a Udine, nella sede di Friuli Innovazione, al seminario "I cluster incontrano le industrie emergenti: scenari e nuovi modelli" rivolto ai soggetti portatori di interesse, principalmente ai rappresentanti dei distretti industriali. Il seminario, è stato organizzato nell´ambito del progetto europeo biennale Clubstrat, che ha coinvolto diciotto partner di otto Paesi, tra i quali Friuli Innovazione per il Friuli Venezia Giulia, con l´obiettivo di sviluppare nuovi concetti di cluster (gruppi di imprese di uno stesso settore) e di favorire la sinergia tra i distretti dei settori tradizionali con le industrie emergenti, ovvero, con l´innovazione. Per stimolare questo processo, come ha rilevato Panariti, occorre innanzitutto poter contare su un sistema regionale che proceda in accordo con le istituzioni, possa puntare sulle imprese che sono radicate sul territorio, e consideri le potenzialità degli enti di ricerca e dei parchi tecnologici. Il seminario, secondo l´assessore, ha rappresentato un´occasione utile per delineare una visione complessiva del futuro della regione sotto il profilo industriale, in un´ottica che tenga conto degli elementi della sostenibilità e dell´inclusione sociale, e si concretizzi in un modello di governance virtuosa del Friuli Venezia Giulia. Considerando che l´apprendimento rappresenta di per sé un momento cardine dell´innovazione e della crescita delle attività industriali, della quale non può che trarre vantaggio anche il mondo del lavoro. L´evento odierno ha permesso inoltre di comprendere quale ruolo potranno avere i cluster, in qualità di reti anche lunghe di imprese, per mettere le stesse in relazione tra di loro, e porle in grado di essere sempre maggiormente competitive. "La Regione - ha concluso Panariti - sta già lavorando in questo senso: è infatti impegnata nella strategia di specializzazione intelligente, della quale anche il seminario odierno fa parte, che mira a definire le priorità per individuare percorsi atti a favorire l´uscita del sistema economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia dalla crisi".  
   
   
TRENTINO SVILUPPO: APPROVATO DALLA GIUNTA IL PIANO TRIENNALE 2014-2016  
 
Trento, 19 novembre 2014 - E´ stato approvato ieri il Piano triennale 2014-2016 degli interventi di Trentino Sviluppo spa. Il Piano, che potrà essere oggetto di aggiornamenti al fine di dare continuità alle azioni previste dalla Giunta provinciale nei rispettivi assi strategici, prevede una nuova dotazione di risorse di parte provinciale pari a quasi 130 milioni di euro di euro. Esso contempla interventi di sostegno alle attività produttive nonché azioni territoriali di contesto destinate al turismo, a cui si devono aggiungere i fondi imprevisti e gli oneri fiscali, per un totale di 287,6 milioni. Per quanto concerne la sezione produttiva, si conferma l’impegno sui fronti della meccatronica, dell´agroalimentare, dei poli tecnologici e per la realizzazione di nuovi incubatori produttivi con particolare riferimento alle piccole e medie imprese. Attenzione confermata per attività di green innovation e per lo sviluppo del manifatturiero innovativo, in particolare per quelle realtà particolarmente dinamiche presenti sul territorio, nell’ottica di favorirne presenza e sviluppo. "L’emergenza economica in atto - ha spiegato il vicepresidente Alessandro Olvii - impone un’attenta selezione degli investimenti, per orientarli su aziende che propongono piani industriali di mantenimento e crescita occupazionale e con potenzialità reali di incremento". La liquidità immessa nel sistema dovrà servire per creare margini di investimento e occupazione, alla luce di quanto previsto dagli Indirizzi recentemente approvati che hanno inasprito le sanzioni per i casi di insolvenza. Per quanto concerne il turismo, le nuove risorse vengono quasi equamente ripartite sulle due aree essenziali e cioè su quella relativa alla “Valorizzazione dell’offerta turistica” nonché su quella che attinente alle “Partecipazioni e finanziamenti”. L’obiettivo dichiarato è quello di consentire il rafforzamento e la realizzazione di infrastrutture dirette ad accrescere l’attrattività del territorio e ad offrire un polo di sviluppo per tutto l’indotto correlato.  
   
   
PMI, OPPORTUNITÀ E STRUMENTI PER LA COMPETITIVITÀ: UN TOUR PER PRESENTARLE  
 
Firenze, 19 novembre 2014 – Sarà un viaggio nei centri vitali dell´economia toscana quello che la Regione intraprenderà, da lunedì 24 novembre sino alla fine di gennaio, per presentare le opportunità e gli strumenti che sono stati o stanno per essere messi in campo con l´obiettivo di rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese. Il calendario degli appuntamenti, dieci per ciascuna delle province, parte da Massa lunedì 24 novembre per concludersi, il 22 gennaio, a Firenze (vedi programma www.Regione.toscana.it/creo ). In tutte le tappe sarà presente l´assessore alle attività produttive credito e lavoro, Gianfranco Simoncini, che si confronterà con la platea dei partecipanti che potranno porre domande e a lui e ai tecnici della regione presenti per specifici approfondimenti. "Dopo aver registrato più di mille presenze sul territorio per la presentazione del nuovi bandi per ricerca sviluppo e innovazione – spiega l´assessore – vogliamo presentare le nuove opportunità che grazie alle risorse, sia regionali che comunitarie, saranno disponibili da subito per rimettere in moto l´economia e, in particolare, sostenere gli investimenti delle piccole, medie e piccolissime imprese nell´innovazione, nell´internazionalizzazione e favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali". Un insieme di iniziative su cui la Regione convoglia poco meno di 30 milioni complessivi di risorse, che si aggiungono a quelle già stanziate per finanziare i tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione grazie alla scelta della Regione, unica nel panorama nazionale, di anticipare circa 80 milioni di risorse di programmi comunitari per il 2014-20 con il proprio bilancio. Si tratta quindi di un primo assaggio di quanto potrà essere fatto non appena la Regione sarà in grado di disporre delle risorse destinate alla Toscana in particolare dal Fesr per i prossimi sette anni. Per quanto riguarda il programma per lo sviluppo regionale, l´assessore sottolinea la scelta di puntare tutto sulla crescita innovativa e sostenibile del sistema produttivo, destinando alle imprese il 72% dell´ammontare complessivo del Programma toscano, vale a dire circa 560 milioni di cui circa 4/5 specificatamente destinati alle Pmi. Ecco le principali opportunità, partite in questi mesi o prossime alla partenza e disponibili per le imprese, di cui verrà data informazione nel corso del viaggio in Toscana. Start up house. Il bando, che sarà pubblicato a metà dicembre, prevede circa 2 milioni di euro per la concessione di aiuti (nella misura dell´80% dell´investimento ammissibile) per realizzazione di strutture attrezzate per attività d´impresa da reperire con l´adeguamento di locali di enti pubblici. Microcredito start up house. Il bando uscirà a metà dicembre e conta su 5 milioni per favorire l´accesso al microcredito (per importi dai 5 ai 15 mila euro) di giovani aspiranti imprenditori fra i 18 e i 40 anni. A dicembre partirà anche il bando per l´assegnazione di voucher (fino ad un max di 15 mila euro) a favore dei giovani aspiranti imprenditori che si insediano nelle start up house (500 mila euro). Voucher microinnovazione. Ancora intorno al 15 dicembre micro e piccole imprese possono far domanda per voucher (per interventi del costo fra i 10 e i 50 mila euro) per acquisire servizi qualificati allo scopo di aumentare competitività e capacità innovativa. Per questo intervento sono disponibili per il 2014 circa 600 mila euro. Bando internazionalizzazione. Si apre a fine dicembre, prevede circa 4 milioni di risorse che saranno poi incrementate con risorse Por 2014-20 e si prevede una periodicità annuale, con domande nei primi mesi dell´anno. Protocolli di insediamento. A fine anno partirà anche l´avviso per questa misura che avrà una dotazione di circa 6,7 milioni che punta a sostenere grandi investimenti di imprese in settori strategici dell´economia regionale e in grado di produrre occupazione significativa. Efficientamento energetico. E´ una novità, ha una dotazione di circa 3 milioni di euro che la Regione fa partire grazie all´anticipazione delle risorse del Por e che serve a promuovere investimenti delle imprese nel campo dell´energia. Bando cardato. La imprese della filiera del cardato, nell´area pratese, da metà dicembre potranno accedere al bando, finanziato con circa 2 milioni, per sostenere investimenti mirati alla riqualificazione del settore. Gli aiuti sono concessi per investimenti da 5 mila (microimprese) a 20 mila euro (per imprese aggregate). Accordo settore orafo. La Regione mette a disposizione risorse, per circa 6 milioni di euro, per offrire garanzie gratuite alle imprese orafe e quindi in buona parte al distretto aretino, nella richiesta di un prestito d´uso o di mutui in oro, per l´acquisto del prezioso metallo. In cambio le imprese si impegnano a fare un´assunzione ogni 5 chili di oro acquistato. Tirocini per l´artigianato artistico. Nei prossimi giorni sarà firmato un accordo con le associazioni di categoria che prevede, da parte della Regione, lo stanziamento di 500 euro mensili a rimborso dei giovani che fanno tirocinio nelle imprese del settore delle lavorazioni artistiche. Il bando sarà emanato Il Fondo unico rotativo per prestiti nella linea per l´industria, è ripartito dai primi di novembre con un fondo di 65 milioni; le linee artigianato e cooperazione contano rispettivamente su 91 e 65 milioni. A questi si aggiungono circa 6 milioni per la reindustrializzazione di Massa Carrara. Fondi rotativi e di garanzia. Ripartiti da settembre, ad eccezione del fondo rotativo sezione industria che riparte dal prossimo 20 novembre, prevedono sostegno alla liquidità e agli investimenti delle imprese. Fra i fondi di garanzia anche quello per l´imprenditoria giovanile e femminile (vedi anche Giovanisì) che conta come dotazione iniziale su circa 6,3 milioni. Ancora nell´ambito dei fondi di garanzia, il Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili conta su risorse per circa 2,8 milioni per la concessione di agevolazioni per investimenti per impianti da fonti rinnovabili o altri interventi di riqualificazione energetica a fine dicembre.  
   
   
TRENTO: “INCUBATORI SEMPRE PIÙ TEMATICI ED INNOVATIVI”. SI APRE LA BIC WEEK  
 
Trento, 19 novembre 2014 - Piccole aziende, l’87% ha meno di dieci dipendenti, ma fortemente innovative come dimostrano i 45 brevetti registrati ed il fatto che quasi la metà ha regolari scambi commerciali con l’estero. Questo l’identikit delle imprese insediate nei Bic, gli “incubatori” di Trentino Sviluppo. Complessivamente sono 113 ed occupano circa 600 addetti, con un titolo di studio mediamente molto alto. “Merito anche della selezione che facciamo quando si insediano, chiedendo innovazione e tecnologia”, spiega Filippo Manfredi, direttore del Dipartimento Sviluppo Economico di Trentino Sviluppo. Che nella giornata d’esordio della Bic Week conferma la volontà di focalizzare sempre più gli incubatori sulle aree tematiche strategiche per lo sviluppo del territorio. Si è aperta ieri a Mezzolombardo la Bic Week, la settimana dedicata alle imprese insediate negli incubatori di Trentino Sviluppo. Dopo la visita degli studenti dell’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo all’incubatore di Viale Trento ed in particolare alle aziende Sofcpower e Novagenit, è toccato ad Agostino Cavazza e Arturo Pironti, della Fondazione Edmund Mach, aprire gli workshop del pomeriggio con un intervento dedicato ai “Nuovi ritrovati in campo agroalimentare per lo sviluppo industriale o per l’avvio di startup innovative”. Nell’incontro successivo, “I Bic per lo sviluppo aziendale”, Stefano Battisti, direttore dell’Area primo contatto clienti di Trentino Sviluppo, si è soffermato sulle modalità di insediamento nei Bic e sull’iter da seguire per poter contare su uno spazio modulare dentro uno dei sette incubatori di Trentino Sviluppo. A chiudere l’intervento di Gregorio Tomasi, dell’Area internazionalizzazione, che ha illustrato “Le opportunità dei nuovi mercati per le imprese trentine”. “Abbiamo effettuato delle interviste su un campione di 67 imprese – spiega Filippo Manfredi, direttore del Dipartimento Sviluppo Economico di Trentino Sviluppo – per capire quali fossero le loro esigenze. Ci hanno chiesto di aiutarle nel networking, nella comunicazione aziendale e nei servizi ad elevato valore aggiunto. Noi lavoriamo per creare opportunità di incontro, per dare loro clienti, fornitori e soddisfare fabbisogni tecnologici anche molto particolari. Abbiamo da poco lanciato una sezione del sito dedicata a ciascuna azienda e potenziato la presenza sui canali social. Stiamo anche lavorando su nuovi servizi ad elevato valore aggiunto che verranno presentati giovedì, nella giornata conclusiva della Bic Week”. Dieci anni per tre Bic sono un compleanno importante. Da quando si sono costituiti gli incubatori si sono andati via via tematizzando. “Se si può dire che se Rovereto è da un anno Polo della Meccatronica e Progetto Manifattura è la sede del greentech – spiega Manfredi - Trento sta diventando sede di punta nell’ambito della tecnologia dell’informazione e della comunicazione: il 70% delle imprese insediate nel Polo Tecnologico del capoluogo si dedica infatti all’Ict e questa caratterizzazione può diventare un ulteriore punto di forza, perché si sta accompagnando ad una sempre maggiore competenza”.  
   
   
CONFARTIGIANATO, ASSESSORE TOASCANA: "NESSUN TAGLIO MA PIÙ OPPORTUNITÀ PER LE PMI"  
 
Firenze, 19 novembre 2014 – La Regione non taglia ma aumenta le opportunità per per tutte le imprese e in particolare per le piccole e piccolissime, come quelle dell´artigianato. Questo il senso della replica dell´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini alle critiche lanciate dal presidente regionale di Confartigianato Imprese Giovan Battista Donati. Una polemica senza senso, secondo Simoncini, che può essere generata solo da un difetto di comprensione di una realtà che va nella direzione esattamente opposta. "Dispiace che Confartigianato parli di tagli – prosegue Simoncini - quando invece la Regione sta già varando e si appresta ulteriormente a varare misure che, di qui ai prossimi anni, assicureranno risorse per complessivi 500 milioni,che per quattro quinti andranno alla Pmi e buona parte di essi alla piccola e piccolissima impresa dell´artigianato". L´assessore sottolinea come il fondo di garanzia cui si riferisce l´organizzazione di categoria, sia un fondo rotativo, come la stessa parola suggerisce alimentato costantemente dai rientri. "Da qui abbiamo deciso – prosegue Simoncini - di destinare parte delle risorse per alimentare un nuovo fondo per il microcredito a favore di piccole imprese o start up di giovani fra i 18 e i 40 anni. Una nuova misura quindi, che si aggiunge alle altre restando sempre nell´ambito delle piccole e piccolissime imprese, anche artigianali. "Quanto al fondo per l´artigianato, continua ad avere capienza e sarà alimentato con le risorse della prossima programmazione Fesr in arrivo con il 2015. Non mi risulta, peraltro, che vi siano richieste inevase". Ma c´è di più. Oltre al microcredito e alle misure più tradizionali come il fondo rotativo, se ne aggiungono altre, di prossima attivazione, che arricchiscono e qualificano il ventaglio delle opportunità per le pmi toscane. Come ad esempio i voucher per la microinnovazione, o come i tirocini, interamente a carico della Regione, attivabili presso le imprese dell´artigianato artistico. O ancora, come l´accordo con il settore orafo che mette a disposizione delle imprese garanzie gratuite per prestiti d´uso o mutui in oro.  
   
   
COOPCA: REGIONE FVG GIÀ IMPEGNATA SU STATO DI CRISI  
 
Trieste, 19 novembre 2014 - "La riapertura dell´aeroporto di Gorizia segni l´avvio di un nuovo corso per questa infrastruttura che da ieri può diventare sede e volano di attività economiche importanti per il settore e per le comunità locali, con il supporto di progettualità condivise con i comuni che la ospitano". È quanto ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, oggi a Gorizia alla riapertura dell´aeroporto Duca D´aosta. Lo scalo, chiuso ad agosto, è stato riaperto alla presenza di Roberta Carli, direttore della direzione aeroportuale Nord-est di Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile), e dei sindaci di Gorizia, Ettore Romoli e Savogna, Alenka Florenin. Gli interventi eseguiti nelle ultime settimane hanno consentito di ristabilire i livelli di sicurezza richiesti per l´utilizzo dello scalo. "La Regione - ha concluso Santoro - ha fatto in modo che tutte le energie profuse fossero indirizzate a questo primo risultato ed ora è necessario un investimento a partire dalle istanze del territorio".  
   
   
POSTE: FVG, ACCORDO PER FORNITURA SERVIZI A CITTADINI  
 
Udine, 19 novembre 2014 - Regione Friuli Venezia Giulia e Poste Italiane hanno sottoscritto ieri un protocollo d´intesa che definisce le aree di collaborazione per la fornitura di servizi ai cittadini attraverso la rete degli uffici postali. "L´accordo fissa un quadro d´intervento per l´avvio di iniziative tese a dare alcuni servizi aggiuntivi, come la consegna di referti, di analisi e di certificazioni mediche a persone che abitino, ad esempio, in zone periferiche ed in montagna" conferma l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, che assieme a Carlo Stefani, responsabile della funzione Vendita Grandi Clienti e Pubblica amministrazione di Poste Italiane, ha presentato l´accordo oggi a Udine, nella sede della Regione di via Sabbadini. "I servizi potenziali sono molti - osserva ancora l´assessore - e già entro una decina di giorni il Gruppo di lavoro che ci siamo impegnati a costituire assieme avrà modo di approfondire le tematiche tecniche, organizzative, ed operative necessarie a dare corpo all´iniziativa e definire lo sviluppo di questa cooperazione al fine di perfezionare, nel corso del 2015, la qualità dei servizi già individuati dal protocollo". Obiettivo del documento è dunque l´avvio ed il potenziamento di progetti innovativi ad alto valore aggiunto, volti a garantire lo sviluppo di un´offerta di servizi adeguata alla domanda in Friuli Venezia Giulia ed alle esigenze della popolazione. Sin da ora, comunque, il documento stabilisce che la Regione utilizzerà la piattaforma di Poste Italiane per l´erogazione di servizi al cittadino in ambito sanitario, come la gestione dei pagamenti per le prestazioni cliniche, le campagne di screening, la consegna dei referti, il libretto sanitario elettronico, l´evoluzione della tessera sanitaria. "Il protocollo - ha dichiarato Carlo Stefani di Poste Italiane - coniuga l´applicazione di tecnologie avanzate con un originale modello di welfare e di servizi al cittadino". "Grazie alla nostra infrastruttura tecnologica e alla rete di uffici postali - ha aggiunto - servizio sanitario e persone potranno svolgere le pratiche sanitarie in modo veloce e semplice".  
   
   
APPALTI: ASSESSORE UMBRIA: "CONTRARI ALLE AGGIUDICAZIONI AL MASSIMO RIBASSO, MA LA LEGGE LO PREVEDE. LAVORIAMO PER SCORPORARE I COSTI DEL PERSONALE E DELLA SICUREZZA"  
 
Perugia, 19 novembre 2014 - "Il problema rappresentato dalle aggiudicazioni delle gare con il criterio del prezzo più basso resta un nodo da sciogliere, che l´amministrazione regionale ha affrontato nella legge 3 del 2010, nella quale si individua invece il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa quale criterio da preferire nell´aggiudicazione, sia dei servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria, che dei lavori, visto che questo criterio permette di tener conto anche di altri fattori oltre il prezzo. Ma al momento non è possibile introdurlo nelle normative regionali come obbligatorio, perchè sia la normativa comunitaria che quella statale, lo pone sullo stesso piano del "massimo ribasso". E´ tuttavia intenzione della Regione spingere affinchè sul territorio le gare vengano normalmente aggiudicate utilizzando tale criterio, ad esempio tramite la sottoscrizione di appositi accordi con le stazioni appaltanti , e ciò nonostante una serie di ostacoli che a tutt´oggi incontra l´utilizzo di tale criterio di aggiudicazione, quali, ad esempio, la preparazione dei responsabili unici del procedimento e delle stazioni appaltanti in genere, nonché i tempi per giungere all´affidamento della gara che comporta l´utilizzo del criterio in argomento". E´ quanto afferma l´assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti a margine della riunione del gruppo di lavoro, istituito dalla Giunta regionale, per definire i costi della sicurezza e del personale nei servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria che, una volta definiti, non saranno sottoposti al ribasso d´asta nelle gare di appalto. "E proprio al fine di intervenire sugli eccessivi ribassi presentati in sede di gara, - ha ricordato l´assessore - la Regione ha previsto il principio dell´indicazione separata, e quindi della valutazione separata, da parte delle amministrazioni aggiudicatrici, oltre che del costo, anche dell´onere della sicurezza e del costo presunto della manodopera, al fine di tutelare valori fondamentali e sottrarre, per questo, al ribasso d´asta, parti che in alcun modo possono essere comprimibili, quali le risorse umane e la sicurezza dei lavoratori. Sulla stessa scia della qualità, tutela e sicurezza del lavoro, con l´art. 27 della legge regionale 3 del 2010, titolato proprio "Qualità del lavoro e delle imprese", si è voluto sensibilizzare le stazioni appaltanti prevedendo tra gli elementi di valutazione l´inserimento, nel caso di aggiudicazione con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa, soluzioni che riducano i rischi sul lavoro, rispetto a quanto già previsto dalla normativa vigente e dai piani di sicurezza e che aumentino la sicurezza dei luoghi di lavoro, e soluzioni che prevedano l´utilizzo di materiali ecocompatibili o comunque a ridotto impatto ambientale e soluzioni tendenti a premiare le imprese che dimostrano di assumere personale stabilmente. Altro recente intervento sull´argomento è il regolamento sulla disciplina delle modalità di gestione e requisiti per l´iscrizione nell´Elenco regionale delle imprese da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di lavori pubblici di importo inferiore a cinquecentomila euro. Il regolamento è in fase di emanazione e si sta lavorando alla predisposizione dell´avviso che detta le modalità per la presentazione delle richieste di inserimento nell´elenco da parte delle imprese. In analogia a quanto previsto per l´Elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di sevizi attinenti all´architettura e all´ingegneria di importo inferiore a centomila euro, recentemente formato dalla Giunta regionale, anche in questo caso si intende semplificare l´attività delle pubbliche amministrazioni predisponendo un elenco regionale di imprese qualificate ai fini della individuazione di imprese da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di lavori di importo inferiore a cinquecentomila euro. "La formazione di questo elenco - ha sottolineato Vinti - dovrebbe consentire di supportare il settore delle costruzioni in questo momento di crisi cercando, per quanto consentito, di valorizzare il sistema umbro delle imprese con l´introduzione di meccanismi finalizzati a premiare i soggetti in regola con gli adempimenti in materia di regolarità contributiva e di congruità dell´incidenza della manodopera, i soggetti strutturati e quelli che operano regolarmente nel rispetto delle normative in materia di sicurezza. Resta inoltre fermo il rispetto del criterio della rotazione con i soggetti iscritti nell´Elenco che possono essere invitati fino ad un massimo di quattro volte in un anno solare, in relazione a ciascuna categoria di lavori alla quale sono iscritti". "Dall´insieme delle iniziative messe in campo - ha concluso l´assessore Vinti - è evidente il grande impegno della Giunta regionale nel salvaguardare qualità e tutela del lavoro negli appalti, soprattutto in un momento di crisi economica e di restringimento dei diritti sociali quale quello attuale".  
   
   
UN PROGETTO SPECIALE PER IL RILANCIO DI LIVORNO  
 
Firenze, 19 novembre 2014 – "Livorno merita un progetto speciale, una piattaforma in pochi punti che riguardi lo sviluppo del porto, il come rendere attrattive le aree industriali, il completamento della dorsale tirrenica e un intervento di sostegno all´occupazione giovanile rafforzando il Progetto Giovanisì". Il presidente della Regione, Enrico Rossi, sintetizza così i contenuti dell´incontro che si è tenuto ieri mattina a Firenze presso la presidenza regionale, al quale hanno partecipato il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il presidente della Provincia Alessandro Franchi, il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, i rappresentanti provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, l´Autorità portuale, la Camera di Commercio, e gli esponenti delle categorie produttive. "Per completare la Darsena Europa – ha precisato Rossi – sono disponibile a destinare una cifra importante, un intervento regionale mai effettuato, ma lo farò soltanto se ci sarà il coinvolgimento pieno di tutte le forze sociali per lo sviluppo della competitività di questa infrastruttura". Il presidente ha parlato della possibilità che la Regione destini oltre 160 milioni di euro all´operazione, chiedendo al Governo di metterne altrettanti e all´Autorità portuale di fare lo stesso, mentre i rimanenti 150 milioni dei 650 complessivi dovrebbero arrivare dal project financing. Questa sarà la prima delle richieste che i toscani porteranno al tavolo nazionale previsto entro dicembre al Ministero dello sviluppo economico, il primo punto di quell´accordo di programma che istituzioni e parti sociali si sono detti disponibili a sottoscrivere insieme al Governo. Le tappe per raggiungere questo traguardo le ha scandite l´assessore regionale al lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini, annunciando che alla luce del dibattito la Regione stenderà in pochi giorni una bozza di accordo. Poi verrà riconvocata una riunione come quelle odierna per l´approvazione definitiva del testo in vista dell´incontro con il Governo che già si è dichiarato disponibile ad esaminare le varie questioni. Nel corso dell´incontro il presidente Rossi ha giudicato indispensabile, anche per il rilancio del porto, il completamento del corridoio costiero. Dal momento che si va verso un adeguamento dell´Aurelia fino a Fonteblanda e alla realizzazione di un tratto autostradale soltanto nell´ultimo tratto verso Roma, il presidente chiederà garanzie sui tempi di realizzazione dell´opera così come sull´esenzione dal pagamento del pedaggio per i residenti e ha sollecitato il coinvolgimento al tavolo del Comune di Pisa "per l´evidente connessione che c´è tra il porto e l´aeroporto". L´intenzione della Regione è quella di chiedere al Governo un contributo per le aree di crisi sul modello di quello avuto per Piombino, al quale aggiungere finanziamenti europei concertati con lo Stato. "Mi pare altrettanto importante – ha concluso Rossi – affrontare il drammatico problema dell´occupazione giovanile. Possiamo farlo investendo in quest´area 1-2 milioni del Fondo sociale europeo per rendere ancora più efficace il Progetto Giovanisì e ridurre il forte disagio giovanile presente in quest´area. E´ normale che da parte del Governo ci sia una concentrazione di risorse su Firenze, ma noi sollecitiamo che la stessa attenzione sia posta anche alla soluzione dei problemi della costa".  
   
   
ALLUVIONE IN LIGURIA, LAVORO, ASSESSORE: “FACILITAZIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA ANCHE PER LE IMPRESE COLPITE IN QUESTI GIORNI”  
 
Genova, 19 Novembre 2014 . La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al lavoro Enrico Vesco, ha esteso le facilitazioni per ottenere la cassa integrazione in deroga anche alle aziende liguri colpite dall´alluvione dell´ultima settimana. L´obiettivo, come nel corso dell´alluvione dello scorso 9 ottobre, è quello di salvare migliaia di posti di lavoro ed evitare licenziamenti traumatici e contemporaneamente consentire ai lavori delle aziende colpite di prestare la propria opera di ripristino, a titolo volontario, senza perdere l´assegno. La corsia preferenziale per la concessione di ammortizzatori prevede che la Regione effettui l´istruttoria per l´autorizzazione entro 10 giorni dalla data di ricevimento della domanda telematica - scaricabile sul sito della Regione -, che le domande possano essere presentate entro 30 giorni dalla data dell´evento e contemporaneamente che i lavoratori possano svolgere attività di volontariato presso l´azienda, per ripristinare le condizioni necessarie a ripartire, senza perdere la cassa. "A questo punto – conclude l´assessore al lavoro Enrico Vesco – chiediamo al Governo che vengano sbloccati al più presto i fondi per la cassa in deroga che, per la Liguria, sono fermi a giugno”.  
   
   
IOLAVORO NEL VCO 27 E 28 NOVEMBRE A CREVOLADOSSOLA  
 
Torino, 19 novembre 2014 - Dopo Torino e Genova Iolavoro si sposta nel Verbano Cusio Ossola: la manifestazione che offre occasioni di incontro fra imprese e persone in cerca di lavoro si terrà a Crevoladossola giovedì 27 e venerdì 28 novembre, presso il Centro Commerciale Ipercoop. Alla due giorni partecipano con le loro offerte di lavoro 26 aziende, agenzie per il lavoro, enti di formazione del territorio, a cui si aggiungono con altre opportunità gli stand istituzionali di Garanzia Giovani Piemonte, i Centri per l´impiego della Provincia di Verbania Cusio Ossola e il Servizio Eures. Sono previsti numerosi seminari per la ricerca attiva del lavoro, laboratori per conoscere le professioni del territorio e conferenze sulle tematiche del lavoro e della formazione. La manifestazione è un´iniziativa del progetto Garanzia Giovani Piemonte, promossa dall´Assessorato Istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, realizzata da Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con il Servizio Aziende e il Centro per l´impiego della Provincia del Verbano Cusio Ossola e l’assistenza tecnica di Italia Lavoro. “Dopo il successo dell’edizione torinese - dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - abbiamo ritenuto che fosse utile e stimolante riproporre Iolavoro anche in altre province, come nel Verbano Cusio Ossola. L’obiettivo, anche in questa edizione, è che i giovani trovino reali occasioni per avvicinarsi al mondo del lavoro avendo a disposizione un panorama importante di aziende ed enti di formazione. D’altra parte, durante la job fair le imprese potranno scoprire e ritrovare quella manodopera qualificata di cui da tempo sono alla ricerca. In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, che colpisce soprattutto le giovani generazioni, iniziative come queste rappresentano un’esperienza felice di politica pubblica che mira a mettere in contatto domanda e offerta”. Iolavoro a Crevoladossola – 27 e 28 novembre – Centro Commerciale Ipercoop – via Garibaldi 4 – orario 10-19 – ingresso gratuito – servizio navetta gratuito dalla stazione ferroviaria di Domodossola alla fiera - registrazioni, informazioni e programma sul sito www.Iolavoro.org    
   
   
COMMERCIO IN PIEMONTE: SOSTEGNO AI COMUNI PER PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEL SETTORE DISPONIBILI FINO AL 2016 15,8 MILIONI DI EURO PER PROMUOVERE INIZIATIVE DI RIQUALIFICAZIONE URBANA FINALIZZATE A RILANCIARE LE IMPRESE E I LUOGHI IN CUI OPERANO  
 
Torino, 19 novembre 2014 - Valorizzare i luoghi del commercio nei comuni piemontesi attraverso iniziative di riqualificazione urbanistica, favorendo la creazione di “centri commerciali naturali” e sostenendo progetti specifici nei territori più svantaggiati. La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, ha approvato ieri tre delibere per il settore, rivolte principalmente a Comuni e Unioni di Comuni e finalizzate a riconoscere al commercio un ruolo centrale nelle scelte di programmazione territoriale. Le risorse a disposizione sono complessivamente fino al 2016 di 15,8 milioni di euro. “L’obiettivo – dice l’assessore De Santis - è favorire la competitività tra i luoghi del commercio, ponendo la qualificazione commerciale tra le priorità delle strategie programmatiche degli enti territoriali. Ciò permetterà di affrontare contemporaneamente il tema della produzione di reddito da parte dei centri urbani, rilanciando l’economia del territorio ed evitando le eventuali conseguenze del degrado”. Il provvedimento più consistente riguarda l’approvazione dei “Percorsi urbani del commercio”, che prevede interventi quali la risistemazione viaria finalizzata anche alla pedonalizzazione, il rifacimento o la realizzazione di impianti di illuminazione pubblica, la realizzazione di arredi urbani, la creazione di aree da destinare a verde pubblico e ludico-ricreative. Saranno ritenuti ammissibili anche altri interventi, purché strettamente funzionali alla realizzazione del progetto complessivo di valorizzazione commerciale. I soggetti beneficiari hanno diritto ai finanziamenti nei limiti delle disponibilità finanziarie previste per ciascuna annualità, che per la programmazione 2014-15 ammontano a 4 milioni di euro a cui si aggiungono le somme non utilizzate nell’ambito della programmazione 2013-14 che siano disponibili al momento della predisposizione della graduatoria finale. Inoltre, sarà rivolto ai Comuni anche un bando, per il quale sono stati stanziati 500 mila euro per il sostegno alle imprese che operano nell’ambito dei percorsi urbani del commercio, ovvero quei luoghi ove il commercio di tradizione è nato e si è sviluppato. I progetti, in questo caso, dovranno riguardare iniziative specifiche per garantire l’uniformità dell’ambiente in cui operano le imprese, favorendo il commercio di vicinato e i servizi di prossimità al cittadino. Infine, in ottica di sostenere progetti promossi in ambiti territoriali svantaggiati, montani e non, a rischio di “desertificazione commerciale”, sono a disposizione risorse per 300 mila euro, soprattutto per finanziare progetti che agevolino le consegne e lo smistamento degli ordini di spesa, promuovendo anche l’associazionismo intercomunale a tale scopo.