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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
NASCE A VERCELLI IL CENTRO PER LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI UNA RETE DI STRUTTURE PUBBLICHE PER PROMUOVERNE LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA  
 
Torino, 7 ottobre 2009 - Anche Vercelli avrà un Centro per la prevenzione, il controllo e la cura della malattie sessualmente trasmissibili, cioè un ambulatorio dove i cittadini potranno recarsi anche senza impegnativa del medico e ottenere, del tutto gratuitamente e in forma anonima, test diagnostici immediati non solo sull’Hiv - con counselling pre e post esame - ma anche su malattie come sifilide, gonorrea e chlamydia, nonché adeguate prescrizioni terapeutiche in caso di necessità. Lo ha deciso la Giunta regionale, accogliendo la richiesta di accreditamento del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sant’andrea, di cui sono stati verificati i requisiti strutturali e funzionali richiesti dai protocolli. L’ambulatorio è situato al secondo piano della struttura e dispone di locali appositamente individuati e arredati. È stato anche attrezzato un piccolo laboratorio, dove è possibile eseguire esami a fresco e conservare campioni per esami differibili. “Le malattie sessualmente trasmissibili - spiega l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio - rappresentano un problema di grande importanza per la salute pubblica, sia per l’alto numero di persone che ogni anno ricorrono alle cure mediche per queste patologie, sia per gli esiti che alcune di esse, in particolare le infezioni gonococciche e da Chlamydia trachomatis, possono dare in termini di sterilità o ipofertilità. Per questo, da anni la Regione ha messo a punto un sistema di sorveglianza per verificare la distribuzione e l’andamento di queste malattie e ha creato una rete di strutture pubbliche per promuoverne la prevenzione, la diagnosi e cura». .  
   
   
A MILANO 10 OSPEDALI A MISURA DI DONNA  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - La Lombardia e Milano sono al primo posto in Italia per il numero di ospedali a misura di donna. Sono infatti 10 le strutture milanesi che si sono aggiudicate negli ultimi tre anni i ‘bollini rosa’. Tutte con il punteggio massimo di tre bollini, che confermano l’eccellenza della sanità milanese. La struttura premiata quest’anno si aggiunge alle altre nove del 2007 e 2008, su un totale complessivo di 18 ospedali in Provincia, 66 in Lombardia e 230 sull’intero territorio nazionale. Sono questi i risultati della terza edizione del progetto promosso da O. N. Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, che premia con i bollini rosa le strutture attente alle necessità di salute delle donne che, con 5 milioni di ricoveri ogni anno - per un totale di 9 milioni di italiani - rappresentano l’utenza maggiore dei servizi sanitari. La sanità milanese è un esempio di come sia possibile creare degli “women’s hospitals” come negli Stati Uniti e di come il traguardo sia vicino. Ecco i 10 ospedali premiati: nel 2009 il riconoscimento è andato al San Paolo; nel 2008 a San Carlo, Sacco, Buzzi e San Raffaele; nel 2007 all’Istituto Nazionale dei Tumori, Fatebenefratelli e Macedonio Melloni, Istituto Europeo di Oncologia, Ospedale Maggiore Mangiagalli e Regina Elena e Niguarda. A questi si aggiungono l’Istituto Humanitas di Rozzano, l’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni, gli ospedali di Seregno, Legnano, Cuggiono, Magenta, Vimercate e l’Ospedale di Circolo di Melegnano. Una guida degli ospedali “in rosa” verrà distribuita nelle 424 farmacie della Provincia. “Questi risultati – afferma Antonietta Nosenzo, consigliere di O. N. D. A – sono davvero molto buoni. Gli obiettivi raggiunti sono due: la cura delle patologie che più frequentemente riguardano le donne e una più efficace ed efficiente presenza femminile in posizioni dirigenziali e decisionali. L’alta qualità della sanità lombarda e milanese è conosciuta in tutta Italia. Ora si aggiunge un motivo in più per esserne orgogliosi. A distanza di tre anni dalla prima edizione del progetto Ospedaledonna, la sanità milanese dimostra che il traguardo degli women’s hospitals è raggiungibile anche in Italia. Si tratta di risultati che devono servire da stimolo per le altre regioni”. “Sono 5 milioni le donne ricoverate ogni anno in Italia – spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna –. Sono loro le principali utilizzatrici dei servizi sanitari e testimoni particolari dell’attenzione verso il paziente. Per questo è necessario porre l’accento sulle strutture ‘a misura di donna’. L’opuscolo che sarà distribuito nelle farmacie è un’iniziativa che serve a incentivare tutte le realtà ospedaliere a riservare una particolare attenzione proprio a quel 52% di utenza al femminile, che presenta esigenze specifiche che spesso coinvolgono l´intero nucleo familiare”. “Al nostro istituto – racconta Stefano Michelini, direttore generale dell’Ieo – accedono per interventi chirurgici e cure mediche circa 100mila donne ogni anno. Sono pazienti che seguiamo nel tempo, dalla fase acuta della patologia fino al reintegro nella vita familiare, perché la malattia che noi curiamo va trattata non solo dal punto di vista clinico-scientifico, ma anche psicologico. In 15 anni di attività clinica si è creato un vero gruppo ‘Donne Ieo’ sul territorio. Sono persone che hanno vissuto da noi un’esperienza in ogni caso fondamentale nella loro vita e che percepiscono l’istituto come un punto di riferimento costante per la loro salute. Noi ci impegniamo ad ascoltarle e a non abbandonarle quando sono fuori dalle mura dell’ospedale. Abbiamo per loro programmi speciali. Per chi ha avuto un tumore al seno abbiamo creato un appuntamento annuale di dialogo a cui partecipano in media 1000/1500 pazienti, oppure, per chi è sottoposto a terapia farmacologia, abbiamo aderito al programma ‘La Forza e il Sorriso’ che, sottoforma di corsi di trucco ed estetica, aiuta la donna a conservare l’autostima e la voglia di guarire e vivere. ” “La medicina di genere – aggiunge Antonio Mobilia, direttore generale dell’Ospedale San Carlo Borromeo – in Italia era una realtà fino a qualche tempo fa poco considerata. Il progetto dei bollini rosa di O. N. Da ha messo in luce la maggiore attenzione necessaria verso la salute delle donne e il loro benessere in ospedale. Non solo per quanto riguarda la ginecologia o la senologia, ma anche in altre discipline come la cardiologia, l’oncologia o la neurologia, che presentano caratteristiche diverse tra uomini e donne e per cui sono necessari approcci differenti e strutture accoglienti per loro e i loro bambini. L’ospedale San Carlo si è attivato in questa direzione”. Un supporto esterno importante arriva anche dalle farmacie, sempre più attente alla salute e al benessere delle donne. “La farmacia – sostiene Annarosa Racca, presidente di Federfarma e dell’Associazione delle Farmacie di Milano – è un luogo dove la donna è una presenza preponderante sia tra i farmacisti sia tra la clientela. La donna in farmacia trova attenzione per sé e per la sua famiglia e la nostra esperienza è al servizio delle esigenze quotidiane personali e delle necessità delle donne. La distribuzione del volume di O. N. Da anche attraverso questo canale è un’altra prova dell’attenzione che le donne possono trovare in farmacia”. La classifica è stata stilata da una commissione scientifica presieduta da Laura Pellegrini, direttore generale dell’Istituto Malattie Infettive dello Spallanzani di Roma, che ha ridefinito i requisiti per l’assegnazione dei bollini per una migliore selezione delle strutture: presenza da 1 a 3 unità operative per le malattie di genere, presenza femminile in posizioni dirigenziali con almeno 3 donne nel Comitato Etico e personale infermieristico prevalentemente femminile, produzione di pubblicazioni scientifiche su patologie femminili. Le strutture premiate verranno monitorate per verificare che i requisiti siano mantenuti e, per chi ha ottenuto meno di 3 bollini, migliorati per ottenerne 3. Per il 2010 è previsto un nuovo bando di concorso. .  
   
   
MAGGIORE SICUREZZA NEGLI OSPEDALI DELLA SICILIA POTENZIATA COLLABORAZIONE CON JOINT COMMISSION  
 
Palermo, 7 ottobre 2009 - “E’ arrivato il momento di investire energie e attenzioni per migliorare gli standard sanitari, garantire la sicurezza del paziente e ridurre al minimo il cosiddetto rischio clinico. Uno dei punti centrali- ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo- sarà la valorizzazione del ruolo e delle responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità, sviluppando programmi di formazione e potenziando la collaborazione tra la Regione siciliana e la Joint Commission International, il principale organismo mondiale che certifica il rispetto di specifici standard organizzativi e qualitativi in ambito sanitario”. L’assessore Russo ha voluto incontrare manager e dirigenti sanitari delle aziende siciliane per presentare il nuovo programma di collaborazione con la Joint Commission, finalizzato al raggiungimento degli standard per la sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico in tutte le strutture sanitarie siciliane accreditate, sia pubbliche che private. “Certi episodi, anche estremamente gravi, che si sono verificati negli ultimi tempi in Sicilia - ha aggiunto Russo - rilanciano la necessità di adeguare le politiche di gestione del rischio sia alla prevenzione degli errori evitabili che al contenimento dei loro effetti dannosi. In molti casi etichettati come “malasanità” abbiamo riscontrato problemi di competenze, inadeguati comportamenti tecnico – professionali, violazioni di regole e procedure o mancanza di linee guida. Ora bisogna fare tesoro delle esperienze più virtuose. Ho voluto il coinvolgimento diretto dei manager perché, anche attraverso il loro impegno, faremo in modo che le organizzazioni sanitarie assicurino sempre più elevati standard assistenziali. La garanzia di maggiore sicurezza ci permetterà di restituire ai cittadini la necessaria fiducia nel sistema sanitario siciliano e nei suoi medici”. Il nuovo programma è stato illustrato nei dettagli dal prof. Antonello Zangrandi, referente di Joint Commission in Italia. Sulla base delle esperienze passate, che hanno evidenziato alcune criticità, è stato deciso l’attivo coinvolgimento anche dei vertici delle organizzazioni sanitarie, oltre che dei direttori sanitari, dei responsabili di dipartimento e dei servizi infermieristici; saranno istituiti corsi di formazione che riguarderanno complessivamente un migliaio di operatori. Verranno potenziate le “on site visit”, le visite ispettive degli esperti di Joint Commission, che nel 2010 riguarderanno ben 44 strutture siciliane; è previsto che le aziende sanitarie formulino precisi piani che dovranno indicare il percorso da seguire per raggiungere gli standard fissati fra i quali spiccano quelli per il rafforzamento della gestione dell’emergenza e quelli per migliorare la qualità della documentazione sanitaria che troppo spesso si rivela lacunosa e imprecisa e che invece rappresenta un importante strumento per la prevenzione degli “eventi avversi”. L’assessorato alla Sanità ha già istituito un servizio per la qualità, il governo clinico e la sicurezza dei pazienti per realizzare un nuovo sistema informativo per il monitoraggio degli “eventi avversi”. Il servizio, diretto da Giuseppe Murolo, fa capo al dipartimento per le attività sanitarie dell’assessorato e coordinerà i comitati per il rischio clinico, operativi in tutte le aziende sanitarie siciliane. Il direttore generale Antonella Bullara, ha anche anticipato un importante appuntamento. “Il 23 novembre – ha detto - si svolgerà in tutte le strutture sanitarie della Sicilia la giornata della “prevenzione dell’errore da trasfusione” che vedrà il coinvolgimento attivo dei responsabili aziendali per la qualità e dei referenti dei centri trasfusionali”. Alla presentazione del programma di collaborazione tra Regione e Joint Commission erano presenti anche Alessandro Ghirardini, responsabile dell’ufficio qualità e governo clinico del Ministero della Salute; Barbara Cittadini, vicepresidente di Confindustria Sicilia e presidente regionale dell’Aiop e Paolo Cantaro, direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, indicato dall’assessorato quale responsabile del progetto. .  
   
   
ALLA ASL DI OLBIA IL RICONOSCIMENTO DELL´AIF  
 
Olbia, 7 Ottobre 2009 - L’azienda Sanitaria Gallurese ha ottenuto, a pari merito con l’Università di Torino, il secondo posto del premio Filippo Basile, il concorso nazionale organizzato dall’Associazione italiana formatori (Aif) rivolto alle Pubbliche amministrazioni, che premia le migliori esperienze formative realizzate dalle pubbliche amministrazioni. L’ambito premio punta a dare un riconoscimento agli enti che, nel corso dell’anno, si sono distinti nell’organizzazione di eventi formativi volti a migliorare la professionalità degli operatori, ed i servizi offerti ai cittadini; all’edizione 2009 del concorso voluto dall’Aif hanno preso parte 103 amministrazioni pubbliche, fra regioni, università,e aziende sanitarie, ministeri, province ecc. La cerimonia di premiazione della decima edizione del concorso Filippo Basile, intitolato a un giovane dirigente della Regione Sicilia ucciso per mano criminale, si svolgerà a Palermo il 21 e 22 ottobre. L’azienda gallurese ha ottenuto, a pari merito con l’Università di Torino, il secondo posto nazionale nella sezione “progetti formativi” per l’iniziativa che ha assicurato, dall’inizio del 2009, la formazione a circa 150 operatori sanitari, tra infermieri e medici, e che si è concluso con la maxi esercitazione svoltasi lo scorso aprile, con la collaborazione della For-max (Formazione per la maxiemergenza) di Torino. Il progetto “Hospital and Medical disaster management”, coordinato dal Servizio Formazione della Asl di Olbia e finanziato dall’ assessorato del Lavoro della Regione, che era stato avviato dall’azienda sanitaria gallurese in vista del G8, ha coinvolto tutti i medici e gli infermieri dei reparti d’ emergenza dei tre presidi ospedalieri della Asl, quali Olbia, Tempio P. E La Maddalena e il Servizio d’emergenza territoriale 118. Durante le ore di lezione in aula si sono studiate le procedure per consentire una miglior gestione di eventi improvvisi e di grande portata, come disastri o calamità naturali, che potrebbero mettere in crisi le strutture sanitarie arrivando anche a congestionarlo. In seguito, con l’esercitazione sono state valutate le criticità del sistema di emergenza-urgenza territoriale, e in particolare il sistema ospedaliero: l’intento del corso, conclusosi con la maxi esercitazione, era quello di capire come si possano apportare delle migliorie all’operato delle persone coinvolte in una situazione di grande emergenza dove sono in ballo numerose vite umane. L’emergenza vera si è invece presentata all’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania lo scorso 25 giugno quando un traghetto della Moby, proveniente da Bonifacio, è finito sulla banchina del porto di Santa Teresa di Gallura: nel violento urto diversi passeggeri, tutti francesi, rimasero feriti. Al Pronto soccorso del nosocomio tempiese vennero portati, in contemporanea, una decina di feriti: la struttura ha reagito bene e l’attività del pronto soccorso non si è intasati utilizzando anche le tecniche apprese nel corso di formazione. .  
   
   
GIORNATE INTERNAZIONALI DELL’INFORMAZIONE PREVIDENZIALE  
 
Potenza, 7 ottobre 2009 - Inps e Provincia di Potenza hanno presentato ieri mattina alla stampa, nella sala Giunta di piazza Mario Pagano, “le giornate internazionali di informazione previdenziale” (6 e 7 ottobre). Giornate che si svolgono nella sede dell’Inps del capoluogo e offrono ai lucani che hanno lavorato all´estero l´opportunità di un incontro diretto con i rappresentanti degli enti pensionistici di Germania e Svizzera, per conoscere la propria situazione previdenziale e contributiva. “La Provincia di Potenza – ha affermato il Presidente Piero Lacorazza – ha sostenuto con convinzione quest’iniziativa, perché permette all’Ente di avvicinarsi alle comunità e, soprattutto, a quei lucani che con sacrificio hanno contribuito allo sviluppo di Paesi esteri”. “L’attenzione ai migranti di una volta, inoltre, – ha continuato – richiama l’amministrazione provinciale all’impegno di costruire risposte concrete per quei giovani che, non trovando sbocchi lavorativi nella propria regione, rischiano di rivivere l’esperienza dell’emigrazione”. “Competenze della Provincia, lavoro e sicurezza sociale sono dunque - ha concluso Lacorazza – i tre motivi che ci spingono a impegnarci in un progetto che potrà evolvere nel quadro di una riorganizzazione del sistema di formazione e orientamento, aprendo un nuovo terreno di relazione tra l’Inps e la Provincia”. Per l’assessore alle Politiche sociali e all´immigrazione Paolo Pesacane le giornate dell’informazione previdenziale inaugurano una nuova, preziosa, stagione di sinergia e scambio di buone pratiche, soprattutto con la Germania “dove – ha affermato- i nostri concittadini hanno sempre saputo di avere dei diritti. L’augurio è che dallo scambio possa derivare una nuova tendenza anche nel nostro Paese, sempre più meta di immigrati”. Sull’importanza della sinergia con le istituzioni estere e locali si sono soffermati anche i direttori regionale e provinciale dell´Inps, Palermo Generoso e Antonio D´ago, secondo i quali “la collaborazione tra Inps, enti previdenziali tedeschi e svizzeri e Provincia rappresenta un segno di efficienza della pubblica amministrazione ed esalta il valore dell’accoglienza, perché gli utenti del servizio sentono di essere cittadini europei”. “Le giornate dell’informazione – hanno aggiunto – sono solo il primo passo di un percorso che porterà alla produzione del servizio insieme al cittadino”. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i presidenti del comitato regionale e provinciale Inps di Potenza, Raffaele Paradiso e Antonio Deoregi, che hanno lodato l’iniziativa, definendola come un atto di trasparenza dell’Inps e di vicinanza ad utenti che hanno già avuto molte difficoltà. A Raimund Spies, rappresentante dell’ente previdenziale tedesco, è toccato ai margini della conferenza illustrare alcuni dettagli organizzativi, sottolineando che dalla Basilicata arrivano in Germania circa 4. 000 domande di pensione all’anno. .  
   
   
TRIESTE: SEMINARIO SU INCLUSIONE DISABILI  
 
Trieste, 7 ottobre 2009 - Pensare e progettare per tutti: soluzioni innovative per la partecipazione, l´inclusione e la vita indipendente delle persone disabili". Su questi argomenti si confronteranno, mercoledì 7 ottobre a Trieste, sede della Regione di piazza Unità, sala Predonzani, a partire dalla ore 9. 30, i diversi ´attori´ del sistema in Friuli Venezia Giulia (amministrazione regionale, enti locali, strutture di ricerca e consulenza, imprese) per definire un approccio comune ai temi dell´accessibilità e della qualità della vita a casa. Introdotto e moderato da Giulio Antonini, responsabile Area Welfare di comunità dell´Azienda per i servizi sanitari "Bassa friulana", è un´iniziativa propedeutica "Domus Persona-la salute nella tua casa", evento non solo espositivo ma anche culturale in programma a Trieste nell´aprile del prossimo anno. Interverranno Ketty Segatti, della Direzione centrale lavoro, università e ricerca della Regione, che parlerà di opportunità per le imprese che operano nel settore della domotica; Carlo Francescutti, dell´Agenzia regionale della sanità; l´architetto Carlo Zanin, dell´Azienda "Bassa friulana"; l´assessore alla Promozione e Protezione sociale del Comune di Trieste, Carlo Grilli, e il vicepresidente di Area Science Park, Francesco Russo, che riferiranno del progetto "Presto a casa", che prevede di attrezzare con tecnologie domotiche due appartamenti del patrimonio immobiliare Ater Trieste. Nel corso della mattinata saranno quindi illustrate alcune "best practices". Sebastiano Marchesan, della consulta regionale dei disabili, riferirà dell´attivazione del Criba - Centro regionale informazioni sulle barriere architettoniche Fvg, e Felice Pietro Fanizza, della Rino Snaidero Scientific Foundation, del progetto "Questions @bout Home: un´esempio concreto di creatività e universal design". E´prevista anche la partecipazione di Andrea Stella, giovane paraplegico appassionato di vela, che presenterà "Spirito libero", associazione il cui scopo è divulgare la pratica sportiva tra le persone con disabilità e sensibilizzare l´opinione pubblica sull´importanza dell´abbattimento delle barriere architettoniche. Le conclusioni sono affidate all´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic. .  
   
   
LAZIO: LAVORATORI DEL SANT´ANDREA STABILIZZATI SENZA AGGRAVIO DI SPESA  
 
Roma, 7 ottobre 2009 - "I quasi 400 lavoratori e lavoratrici del S. Andrea, personale medico e paramedico, finora dipendenti da società esterne, saranno stabilizzati senza ulteriori aggravi di spesa per il bilancio della sanità regionale". Lo ha annunciato l´assessore regionale al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi al termine dell´assemblea che si è tenuta l’altro ieri mattina nell´aula Carlo Urbani del nosocomio romano. "Dopo anni di confronto tra i sindacati e la regione sulla questione del lavoro precario nella sanità - ha continuato Tibaldi - si è raggiunto finalmente l´accordo che permette di individuare il percorso per la stabilizzazione. I 388 lavoratori, che in questi anni hanno lavorato con varie tipologie di contratto non standard, si vedono così riconosciuto un diritto maturato avendo prestato un servizio che ha contribuito a fare del S. Andrea una struttura di eccellenza. Questo avviene - ha concluso -senza aggravi di spesa tenendo conto della delicata situazione in cui versa il bilancio sanitario di questa Regione ereditato dalla passata gestione politica". "La Regione Lazio a differenza del Governo - ha concluso Tibaldi - prosegue sulla linea della stabilizzazione di lavoratrici e lavoratori precari così da permettere a tutti la possibilità di costruire con serenità il proprio futuro". .  
   
   
URSAP-FEDERLAZIO: NO ALLE FARMACIE COME CENTRI POLIFUNZIONALI DI SERVIZI  
 
 Roma, 7 ottobre 2009 - Ursap-federlazio (Unione Regionale Sanità Privata) apprende con stupore del decreto del Consiglio dei Ministri che trasforma le farmacie in “centri polifunzionali di servizi”, con analisi cliniche di prima istanza, fisioterapisti ed infermieri. E’ incomprensibile l’atteggiamento del Governo che mentre da un lato attua provvedimenti finalizzati ad estinguere una categoria di professionisti della sanità rappresentata dalle strutture specialistiche ambulatoriali, dall’altro attribuisce nuove competenze e risorse economiche a strutture dedicate alla commercializzazione di farmaci, articoli sanitari, prodotti estetici e dietetici. Nel Lazio, le oltre seicento strutture accreditate provvisoriamente, da anni al servizio dei cittadini e soprattutto delle fasce più deboli, garantiscono 40 milioni di prestazioni sanitarie di qualità a fronte di una spesa di appena 150 milioni di euro. Esse sono obbligate a rispettare severi requisiti minimi strutturali, organizzativi e strumentali, con ingenti investimenti. E nonostante ciò, ogni anno il volume delle prestazioni che esse possono erogare in accreditamento viene diminuito, sostenendo la mancanza di risorse. A fronte di ciò, da oggi avremo che alcune attività sanitarie potranno essere svolte nelle farmacie e che i risparmi sul territorio, ammesso che ve ne saranno, andranno a beneficio di questi nuovi soggetti commerciali “polifunzionali”, anziché delle strutture polispecialistiche accreditate o pubbliche che esercitano attività sanitarie vere e proprie. Fortunatamente, esistono leggi che questo decreto non può superare ed in particolare i requisiti minimi regionali, sui quali il governo non ha alcuna competenza normativa. Diffideremo pertanto le Regioni affinché le normative relative all’esercizio di attività sanitarie – non esercitabili all’interno di esercizi commerciali quali le farmacie – siano applicate sino in fondo, senza tenere conto degli illegittimi interventi normativi del governo. Al tempo stesso vigileremo affinché a favore di questi progetti non venga stanziata alcuna somma e che tutti i risparmi del territorio affluiscano integralmente a favore dell’assistenza prestata dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. Chi paga il servizio nelle farmacie e con quale budget visto che le regioni, con l’assenso del governo nazionale e con il pretesto del “piano di rientro”, vogliono far chiudere i piccoli laboratori privati, hanno tagliato i tetti di spesa e le tariffe delle strutture accreditate, hanno eliminato dai Lea le prestazioni riabilitative antinfiammatorie e antidolorifiche e dunque fortemente limitato l’assistenza ai cittadini, senza peraltro conseguire alcun risparmio? Di fronte a questa situazione le strutture di medicina specialistica accreditata chiedono a loro volta di vendere farmaci, così che il Ssn potrà certamente risparmiare ed eliminare gli sprechi, perché i farmaci verranno gestiti direttamente dal personale medico specialistico delle strutture senza conflitti di interesse. Con il ricavo delle vendite dei farmaci le strutture ambulatoriali specialistiche finanzieranno le ulteriori prestazioni specialistiche ai cittadini meno abbienti, visto che dal prossimo mese di novembre essere avranno esaurito i tetti di spesa e non sarà per loro più possibile effettuare prestazioni in convenzione, come già accaduto nella Regione Campania. Ursap Federlazio rivolge questo appello al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Camera, al Presidente della Commissione Sanità nonché a tutti i Presidenti delle Regioni. Chiede agli Ordini dei Medici, dei Biologi e dei Chimici, a tutti i Sindacati di categoria, in particolare Fismelab e Simfer, e alle Associazioni dei consumatori, di intervenire a tutela dei propri iscritti o associati in presenza di un provvedimento illegittimo che intende far svolgere assistenza specialistica sanitaria in esercizi adibiti alla vendita di farmaci, articoli sanitari, prodotti estetici e dietetici. .  
   
   
"UNA MELA PER LA VITA": L´8 OTTOBRE DALLA REGIONE LAZIO STOP ALLA SCLEROSI MULTIPLA  
 
Roma, 7 ottobre 2009 - La Regione Lazio a sostegno della ricerca per sconfiggere la sclerosi multipla, anche quest´anno ha deciso di aderire a "Una mela per la vita" la manifestazione di solidarietà realizzata dall´Aism (associazione italiana sclerosi multipla). L´iniziativa è prevista per l´8 ottobre nel palazzo della Regione Lazio dove l´Aism sarà ospitato presso uno spazio appositamente allestito. I fondi raccolti dalla distribuzione delle mele ad opera dei volontari Aism andranno proprio a finanziare la ricerca scientifica sulla patologia, per cui Aism, attraverso la sua Fondazione (Fism), sostiene per il 70% in Italia con risultati costantemente migliori, e i servizi socio sanitari offerti gratuitamente. Le mele, fornite dalla Organizzazione di Produttori Apo Conerpo, sono inserite in sacchetti da 1,8 Kg distinti per qualità (Golden, Granny Smith e Red Delicious) che verranno distribuiti al pubblico a fronte di un´offerta minima di 7 euro ciascuno. Mentre la manifestazione nazionale sotto l´ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è prevista in oltre 3000 piazze italiane il 10 e l´ 11 ottobre. Iniziativa storica, "Una mela per la vita" è dedicata ai giovani, fascia della popolazione più colpita dalla sclerosi multipla: una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale, seconda causa d´ invalidità per i giovani dopo gli incidenti stradali. Oggi ci sono terapie in grado di contrastarla, ma non ne esiste una cura risolutiva, solo la ricerca scientifica può darci la speranza di sconfiggerla definitivamente. Inoltre, dal 3 al 12 ottobre è possibile sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla anche inviando un sms solidale al numero 48543. I testimonial d´eccezione della campagna, saranno il campione del Mondo Gianluca Zambrotta e l´atleta Andrew Howe. Per conoscere le oltre 100 piazze di Roma e Provincia visitate il sito www. Aism. It o chiamate lo 06-4743355. .  
   
   
ANISAP: PRONTI A RACCOGLIERE SFIDA DISTRETTI SOCIOSANITARI  
 
Potenza, 7 ottobre 2009 - Il sistema lucano della sanità privata è pronto a raccogliere la “sfida” della istituzione dei Distretti sociosanitari, decisa dalla Giunta Regionale, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio per dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute. A sostenerlo è la sezione della Basilicata dell’Anisap (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private. “Proprio per le novità introdotte dalla riorganizzazione del sistema dei servizi territoriali che punta principalmente alla creazione del Distretto della salute e in previsione del redigendo Piano Regionale della Salute e dei Servizi, è auspicabile – aggiunge l’Anisap Basilicata – riprendere il confronto con tutti i soggetti interessati, tra i quali appunto gli operatori e gli imprenditori dell’Associazione di categoria. Di qui la necessità di concordare politiche regionali per la sanità che favoriscano l’accorpamento delle strutture o comunque dei servizi erogati, pur salvaguardando l’occupazione e le specifiche esigenze territoriali. L’anisap condivide la valutazione dell’assessore regionale alla Salute Antonio Potenza sulla necessità di affermare, innanzitutto, un nuovo modello culturale e ribadisce la propria disponibilità a contribuire alla realizzazione del progetto definito dalla Regione”. .  
   
   
SCUOLA: PROGETTO APOF-IL – FISH- AIF PER INCLUSIONE SOCIALE  
 
Potenza, 7 ottobre 2009 - Per promuovere e divulgare esempi di buone prassi di inclusione scolastica e formativa in favore di persone con disabilità nel territorio della Provincia di Potenza al fine di sperimentare un efficace modello di “comunità educante ed inclusiva”, l’Apof-il in collaborazione con la delegazione della Basilicata dell’Aif (Associazione Italiana Formatori) e la Fish (Federazione per il Superamento dell’Handicap) ha promosso un’iniziativa che rientra nel progetto “Le chiavi di scuola”. L’iniziativa denominata “Per una società inclusiva” prevede l’organizzazione di un ciclo di quattro workshop sui temi della disabilità e dell’inclusione, inclusione intesa come vita indipendente, accessibilità e mobilità, partecipazione e consapevolezza. Il worshop con tema specifico “Accessibiltà e Mobilità” si terrà venerdì 9 ottobre a Potenza, presso la sala convegni della Unitre, Università della Terza Età Basilicata, di via Enrico Toti, 123. Con gli interventi dell’assessore provinciale alla Formazione-lavoro Vitantonio Rossi, dell’assessore comunale all’Urbanistica Roberto Speranza e del Presidente Aif Giuseppe Romaniello sono previste varie sessioni tra cui la video introduzione a cura del Laboratorio Sociale dell’Apof-il, la discussione delle tesi di laurea e proclamazione dei dottori in autonomia e vita indipendente, la “lectio magistralis” sul tema “Universal Design” a cura di Fabrizio Mezzalana e Giulio Nardone (Fish), “laboratori di inclusività”. Le conclusioni del seminario sono affidate a Vito Santarsiero, direttore Apof-il. Dopo il successo crescente delle due prime edizioni, è ormai ai nastri di partenza il terzo Concorso Nazionale Le chiavi di Scuola, iniziativa promossa dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), con il sostegno di Enel Cuore Onlus e con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, per far conoscere i tanti esempi di buone prassi di inclusione scolastica nel nostro Paese, contribuendo così al miglioramento della qualità di tutto il sistema scolastico. Fish sostiene e promuove i processi di inclusione scolastica e sociale per l’affermazione dei diritti di cittadinanza, di pari opportunità e di non discriminazione di tutte le persone con disabilità. La scuola italiana con l’inclusione scolastica anticipa un percorso di integrazione lavorativa e sociale e si pone a modello di un processo destinato ad ampliarsi a tutti i settori della vita quotidiana e sociale delle persone con disabilità. Il Concorso anche per il 2009 si rivolge ai Consigli di Classe o ai Team Docenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado, che abbiano realizzato - nell’anno scolastico 2008-2009 - attività o progetti a sostegno dell’inclusione scolastica, anche in riferimento ad alunni ospedalizzati o a domicilio, ad esclusione delle classi presenti all’interno di istituti o centri di riabilitazione. Tutti i progetti presentati saranno poi esaminati da un comitato tecnico-scientifico, tenendo conto in particolare della promozione dei diritti umani, delle pari opportunità e dei principi di inclusione sociale. Come negli anni scorsi, saranno quattro le categorie in gara - la scuola dell’infanzia, quella primaria, quella secondaria di primo grado e quella secondaria di secondo grado - mentre, rispetto alle precedenti edizioni, una variazione riguarderà il termine ultimo di partecipazione, che sarà quello del 30 ottobre 2009. .  
   
   
OMAR GALLIANI APRI GLI OCCHI...CHIUDI GLI OCCHI MILANO DAL 16 OTTOBRE AL 12 DICEMBRE 2009  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - Dal 16 ottobre al 12 dicembre, la galleria Dep Art di Milano presenta un consistente corpus di opere dell´artista di Montecchio Emilia. La mostra “apri gli occhi. Chiudi gli occhi” che la Galleria milanese Dep Art organizza è un omaggio all´opera di uno dei protagonisti dell´arte contemporanea italiana e internazionale. Tre volte invitato alla Biennale di Venezia e premiato alla Biennale di Pechino, Galliani rappresenta un punto di riferimento per gli artisti che a partire dagli anni ottanta si avvicinano al mezzo pittorico e al disegno. Per Galliani, il disegno è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma allo stesso tempo aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini artistiche contemporanee. Proprio queste caratteristiche hanno garantito alla sua opera un riconoscimento raro per un artista vivente, come quello tributatogli dal Museo degli Uffizi con l’acquisto nel 2007 del trittico “Notturno” e di due disegni collocati nel Gabinetto Disegni e Stampe del museo fiorentino. La mostra, che si compone di quaranta opere, rappresenta i passaggi salienti delle diverse tematiche e tecniche predilette dall´artista. Dalle grandi tavole disegnate, alle carte, fino a una serie di piccoli e intensi oli, il percorso di Galliani si muove fra suggestioni antiche e moderne, fra sistemi sociali mai rigidi, ma nati dall´analisi e l´approfondimento di culture anche lontane, o sistemi filosofici e letterari. L’artista emiliano è reduce da un ciclo di mostre internazionali che lo hanno visto protagonista in prestigiosi spazi pubblici e privati come i musei d’arte contemporanea di Pechino, Tokyo, Buenos Aires, Shanghai, Kyoto, San Paolo, Città del Messico, Miami e Los Angeles, nonché alcune esposizioni in diversi musei italiani, fra cui quelle in corso a Venezia, la collettiva Dètournemen” nell’antico Ospizio di San Lorenzo – evento collaterale alla 53° Biennale - e Andy Warhol-omar Galliani, ospitata nel Chiostro di Santa Apollonia. La mostra è accompagnata da un catalogo per le edizioni della Galleria Dep Art con un testo di Flavio Arensi. Cenni Biografici - Nato nel 1954 a Montecchio Emilia, dove vive, Omar Galliani ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Agli inizi degli anni Ottanta è stato esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale di Venezia e in quella del 1984 ha avuto una sala personale nella sezione “Arte allo specchio”. Sempre negli anni Ottanta ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile e alla Xii Biennale di Parigi. Ha esposto nei Musei d’Arte Moderna di Tokyo, Kyoto, Nagasaki, Hiroshima, alla Hayward Gallery di Londra, a due edizioni della Quadriennale di Roma, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in quelle di Francoforte e Berlino. Negli anni Novanta il suo lavoro è stato esposto allo Scottsdale Center for the Arts dell’Arizona, alla Marian Locks di Philadelphia e alla Arnold Herstand Gallery di New York. L’artista ha inoltre presentato Feminine Countenances alla New York University e nel 2000 Aurea al Museum of the Central Academy of Fine Arts di Pechino. Ha poi esposto presso il Palazzo delle Stelline a Milano, alla Galleria Civica di Modena, al Museo d’Arte Moderna di Budapest, al Palacio Foz di Lisbona, al Pac di Milano. Nel 2003 è stato invitato alla Biennale di Praga e alla prima edizione di quella di Pechino, dove ha vinto il primo premio con tre grandi opere del ciclo Nuove anatomie. Nel 2005, all’Archivio di Stato di Torino nell’ambito della mostra Grande Disegno Italiano, un suo disegno (5 x 6,3 metri), grafite su pioppo, è stato messo a confronto con il volto dell’angelo di Leonardo, preparatorio della Vergine delle rocce, esposto alla Biblioteca Reale. A Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha presentato la personale Nuove anatomie. Sempre nel 2005 il Museo d’Arte Contemporanea di Guadalajara (Messico) ha inaugurato una sua personale dal titolo Nuovi fiori nuovi santi e lo Spazio Mazzotta di Milano ha presentato La figlia era nuda. Dal 2006 una sua personale dal titolo Disegno Italiano ha girato in Cina i più importanti Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, da Shangai, Chengdu, Jinan, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo, a Nanchino, Dalian, Tientsin, Capital Museum di Pechino, e ha concluso il tour alla fine del 2008 a Honk Kong nella prestigiosa galleria d’arte Schoeni Art Gallery. Sempre nel 2006 l’Università e il Museo di Caracas hanno ospitato una sua personale dal titolo Disegnarsi, che nell’aprile 2007 è stata portata al Museo Hassan di Rabat. Il Grande Disegno Italiano, la grande opera esposta a Torino nel 2005, è stata poi presentata al Palazzo della Permanente di Milano nell’ambito della mostra La bellezza nel 2006, quindi a Verona, Palazzo della Ragione, all’interno dell’esposizione Il settimo splendore. Nel giugno 2007 si inaugura la mostra Tra Oriente e Occidente. Omar Galliani e il Grande Disegno Italiano in Cina presso la sede della Fondazione Querini Stampalia, inserita tra gli eventi collaterali della 52a Biennale di Venezia. L’evento, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Cinese in Italia, in collaborazione con il Ministero Italiano per gli Affari Esteri e il governo della Repubblica Popolare di Cina, vedrà la presenza dell’Associazione degli Artisti Cinesi e la collaborazione dei musei di Shanghai, Ningbo, Dalian, Xian, Hanghzou, Jinan, Chengdu e Wuhan. Nel mese di Aprile 2009 Christian Mermoud inaugura una sua personale alla galleria " Angle Art-led Attitude & Design" a Saint Paul de Vance, il 31 di luglio si inaugura sempre a Saint Paul de Vance un nuovo spazio "Angle Art e Design" , all´interno e in permanenza si apre "Space Galliani" che raccoglie in permanenza sue opere . La galleria "k 35" di Mosca apre una sua personale da Maggio a Luglio con un nuovo ciclo di opere. La Fondazione Michetti di Francavilla al Mare gli dedica una grande retrospettiva ,catalogo Allemandi. Nel Maggio e per tutta l´estate ,la galleria "Shangheie" di Shanghai allestisce una sua personale " Lontano da Xian". Sempre in quelle date a Vienna l´istituto Italiano di Cultura ospita nei propri spazi una sua personale; a Lucca a Villa Bottini e nel Museo Archeologico di Palazzo Guinigi presenta "Dalle Stanze dei Miei Disegni”. Nel 2009 è anche Venezia nella collettiva Dètournemen” nell’antico Ospizio di San Lorenzo – evento collaterale alla 53° Biennale - e Andy Warhol-omar Galliani, ospitata nel Chiostro di Santa Apollonia. In ottobre la Galleria Dep Art gli dedica un ampio omaggio retrospettivo. .  
   
   
MATERA, NEL 2010 LA MOSTRA DI KENGIRO AZUMA  
 
 Matera, 7 ottobre 2009 - Conclusa lo scorso 3 ottobre la mostra antologica dedicata a Dino Basaldella, ubicata nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, e nel Musma, Museo di Scultura Contemporanea di Matera, nei Rioni Sassi. I risultati della rassegna sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta, organizzatore della rassegna. Ammontano a circa 10. 000 i visitatori dell´esposizione di scultura contemporanea, provenienti sia dall´Italia, sia dal resto del mondo. Un traguardo che può considerarsi lusinghiero, e conferma il positivo gradimento che tali eventi riscuotono verso un pubblico cosmopolita e competente. Il presidente del Circolo La Scaletta, Nicola Rizzi, ha illustrato i programmi del Circolo, affiancato dal curatore delle "Grandi Mostre nei Sassi", Giuseppe Appella. Sarà dedicata all´artista vivente Kengiro Azuma la 24ª edizione delle "Grandi Mostre nei Sassi di Matera", in programma da giugno ad ottobre 2010. La mostra, che si avvarrà, come al solito, di giovani studiosi italiani e stranieri, comprenderà 80 sculture, 40 disegni e 20 gioielli datati 1946-2008. Le opere verranno suddivise tra le chiese rupestri Madonna delle Virtù e S. Nicola dei Greci (Grandi sculture) e il Musma (Piccole sculture, disegni e gioielli). La biblioteca Scheiwiller, inoltre, ospiterà una ricca messe di immagini e documenti, in maggior parte inediti, e tutti i filmati realizzati su Azuma in occasione delle opere monumentali sistemate in parchi e musei di tutto il mondo. .