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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Ottobre 2009
L´UNIONE EUROPEA APPOGGIA CENTRO DI ECCELLENZA PER L´INGEGNERIA E LA ROBOTIC IN CROAZIA  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2009 L´unione europea e la University of West of England (Uwe) Bristol (Regno Unito) hanno appoggiato la creazione e il lancio di un nuovo centro di eccellenza per l´ingegneria e la robotica in Croazia, paese che chiesto di poter entrare a far parte dell´Unione europea. Il nuovo "Centre of Mechatronics, Karlovac" (Cmk), sostenuto mediante il programma comunitario Cards2004, offrirà servizi di consulenza e di sviluppo strategico alle aziende che hanno la necessità di potenziare la propria offerta. Il progetto, coordinato dall´Institute for Technology della University of West of England Bristol, ha ricevuto un finanziamento di 435. 000 da parte dell´Ue. In una dichiarazione, i responsabili dell´istituto britannico hanno definito il centro come il punto di integrazione tra le attività del Politecnico e degli istituti tecnici di Karlovac e le industrie della regione. Karlovac, nota come la "città dei parchi" si distingue per una fiorente attività nel campo della produzione di energia elettrica e della birrificazione. Questo nuovo centro offrirà inoltre agli studenti croati la possibilità di partecipare a corsi importanti e a inserirsi professionalmente in settori strategici. Si prevede poi di offrire a questi studenti l´opportunità di svolgere dei veri e propri tirocini nelle aziende del territorio. Particolarmente significativo è il fatto che l´Istituto tecnico è in grado di offrire training aziendali legati ai settori industriali di interesse e opportunità di formazione messe a punto per le aziende della regione di Karlovac. Grazie al contributo del Politecnico al centro sarà possibile offrire alle compagnie locali servizi di consulenza, opportunità di sviluppo professionale e consulenze sullo sviluppo strategico in diversi ambiti, compresi quelli della robotica e dell´ingegneria elettronica. "Il centro ha già attirato molto interesse a Karlovac e ha potuto beneficiare di contributi finanziari e di contratti commerciali per un valore di 15. 000 euro provenienti dal settore industriale e da altre organizzazioni locali e nazionali" ha spiegato Farid Dailami, direttore del progetto. "Quest´azione promotrice ha già consentito di gestire il centro guardando al futuro e di ideare una strategia di crescita che risponde alle esigenze della regione sul piano dell´istruzione, dell´industria e del commercio" ha aggiunto il dottor Dailami, che ha trascorso proprio in Croazia gli ultimi due anni a capo di un´èquipe del Bit, appoggiata dal Gruppo per l´innovazione, la ricerca e le attività commerciali della Uwe Bristol. La Camera di commercio di Karlovac ha ospitato il lancio del progetto. All´evento hanno partecipato rappresentanti dell´Unione europea, i ministri croati per lo Sviluppo europeo e le finanze, l´Ambasciata britannica di Zagabria, Uk Trade International (Ukti) e alcune aziende locali. "Le conoscenze trasferite dall´Uwe favoriranno il rafforzamento dell´economia locale di questa regione croata in preparazione al suo accesso all´Ue potenziando la disponibilità di personale qualificato per la produzione di energia e per la birrificazione e rafforzando numerose piccole e medie imprese" ha affermato John Laham, direttore del progetto e direttore del Dipartimento di meccanica, processi produttivi e ingegneria aeronautica presso il Bit. "Questo non è che l´inizio, la collaborazione tra Croazia e Uwe continuerà con offerte per sviluppare un numero più ampio di progetti di questo tipo. Stiamo istituendo una collaborazione anche con il Politecnico per consentire al personale di Karlovac di seguire i dottorati presso l´Uwe". Le prime notizie di questa collaborazione erano uscite nel 2008. Il vicepreside di facoltà del Politecnico di Karlovac aveva accolto questo sviluppo dicendo: "La creazione di un centro simile è quello di cui abbiamo bisogno per portare nelle aziende locali che non tengono il passo con la tecnologia il blended learning e moderne iniziative commerciali". Per maggiori informazioni, visitare: University of the West of England (Uwe): http://www. Uwe. Ac. Uk/ .  
   
   
NUOVO LIBRO BIANCO SULLA STRATEGIA PER LA GESTIONE DEI DATI EUROPEI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2009 - Gli scienziati europei usano una sempre maggiore quantità di dati derivanti da una serie di fonti diverse. Questi dati - spesso derivanti da depositi europei - non sono usati soltanto per verificare ipotesi sperimentali, ma anche per supportare nuove ipotesi, nuove ricerche e ispirazioni spontanee. È però necessaria una strategia per i dati coerente, per fare in modo che la comunità della ricerca europea non rimanga indietro a livello internazionale. Farne a meno potrebbe avere un impatto negativo sulla competitività e la convenienza economica della ricerca europea, secondo un nuovo Libro bianco sulla "Strategia per un´infrastruttura dei dati europei" redatto dal Partenariato per i dati avanzati in Europa (Parade), i cui membri rappresentano 23 entità di computing e ricerca. Nel documento, Parade fa notare che attualmente enormi quantità di dati scientifici sono conservati in depositi locali isolati o addirittura su singoli computer. Questo fatto pone un problema significativo: impedisce l´accesso ai dati da parte di scienziati e istituzioni di ricerca. "I dati possono essere paragonati al denaro, che acquista valore soltanto se viene usato e messo in circolazione", dichiarano gli autori del documento. "Come le diverse monete possono essere depositate in banche globali collegate tra loro, così abbiamo bisogno di infrastrutture per i dati che siano costanti, altamente affidabili e compatibili, e in cui conservare e mettere a disposizione i dati provenienti da varie discipline. " In Europa si stanno creando una serie di nuove infrastrutture di ricerca, grazie alla tabella di marcia dell´Esfri (European Strategy Forum on Research Infrastructures), pubblicata nell´autunno del 2006 e aggiornata nel dicembre 2008. Nella relazione si legge che attualmente sono circa 150 - 200 le infrastrutture di ricerca di varie dimensioni operative in Europa. Il Libro bianco spiega, però, che questi depositi di dati sono spesso legati a luogi geografici o a discipline specifiche. Al loro posto viene suggerita la creazione di un´infrastruttura di dati sostenibile e integrata su scala europea. Tale infrastruttura potrebbe essere gestita seguendo le migliori pratiche, e avere strumenti comuni per servire comunità di utenti multiple. In definitiva, i servizi e le strutture di dati compatibili possono contribuire in modo significativo alla realizzazione del potenziale di ricerca europeo. "Le sfide associate ai servizi dati su larga scala sono una questione che riguarda il mondo intero", scrivono gli autori del documento. "Negli Usa e in Giappone, dove si è capita l´importanza delle strutture di servizi dati, sono state lanciate molte iniziative governative a riguardo. La collaborazione globale nelle infrastrutture di ricerca - ad esempio della fisica delle particelle e della radio-astronomia - condivide i dati di ricercatori di diversi paesi. " Il Libro bianco propone altresì una struttura per la governance che prevede una stretta collaborazione tra comunità di utenti, fornitori di servizi dati e organi di finanziamento. Secondo il documento, collegare le parti interessate aumenterebbe la collaborazione e risulterebbe in una maggiore sinergia dei servizi offerti alle varie comunità di utenti. Inoltre, porterebbe ad una maggiore fiducia tra le parti interessate, un tema importante per Parade. Se l´Europa riuscirà a creare dei servizi dati multidisciplinari sostenibili - si legge nel Libro bianco - avrà a disposizione un´infrastruttura abbastanza flessibile per affrontare i futuri requisiti e bisogni delle parti interessate. Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Csc. Fi/english/pages/parade .  
   
   
“SOFTWARE E SERVIZI IT” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA LA DINAMICA ANCORA POSITIVA DEL 2008 È DA ATTRIBUIRE ALLA COMPONENTE SOFTWARE (+ 3,2%), IN PARTICOLARE AL SOFTWARE MIDDLEWARE.  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - Nell’area dei servizi di gestione, l’outsourcing ha registrato una buona crescita, nonostante l’andamento sia stato influenzato dalle maggiori capacità contrattuali dei clienti che rinegoziano al ribasso il prezzo dei servizi. I servizi più dinamici sono stati l’Application management per le crescenti attività di gestione standard di piattaforme applicative e di soluzioni verticali e il Bpo (Business Process Outsourcing) per l’allargamento dei propri ambiti applicativi: oltre alla gestione amministrativa, risorse umane e logistica, si sta infatti passando alla gestione documentale. Nell’attuale contesto e in attesa di eventuali misure di sostegno al settore, il mercato del software e dei servizi It è valutato per il 2009 in calo di oltre il 5% in valore a causa di: contrazione dei budget delle imprese; frenata sul ciclo di sostituzione delle tecnologie da parte delle famiglie; calo delle tariffe professionali (più acuto in una fase di recessione economica). Per recuperare i margini operativi in un mercato in discesa, dove i prezzi delle tariffe hanno avuto riduzioni anche consistenti, gli operatori continueranno ad agire sull’ottimizzazione dei processi di delivery e delle infrastrutture per sfruttare economie di scala. L’attuale situazione economica determinerà inoltre il calo dell’occupazione e l’uscita dal settore delle imprese minori per le maggiori difficoltà di accesso al credito. Il settore It sarà sempre più caratterizzato, da un lato, da poche aziende in grado di raggiungere volumi significativi con capacità di investire e, dall’altro, dall’alta frammentazione con un elevato numero di aziende di piccola dimensione. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 4. 500
Numero di addetti 70. 800
Numero medio di addetti per impresa 15,7
Valore del mercato (Mn. Euro) 12. 695
· Servizi di gestione 3. 838
· Prodotti software 4. 472
· Servizi professionali 4. 385
Variazione del mercato, 2008/2007 (%) 1,5
Variazione media annua del mercato, 2008/2004 (%): 0,9
· Servizi di gestione 0,4
· Prodotti software 2,5
· Servizi professionali -0,0
Fatturato per addetto (‘000 euro) 179,3
Valore aggiunto (Mn. Euro) 5. 306,5
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 75,0
Quota di mercato 2008 delle prime 4 imprese e/o gruppi (%) 30,3
Quota di mercato 2008 delle prime 8 imprese e/o gruppi (%) 45,6
Previsioni di sviluppo:
· 2009/2008 (%) -5,3
· tendenza di breve-medio periodo Rallentamento della flessione
Fonte: Databank . .
 
   
   
L’AGENZIA PUGLIESE PER LA TECNOLOGIA E I’INNOVAZIONE ALLA “SETTIMANA EUROPEA DELLE REGIONI E DELLE CITTÀ” PRESENTA LE ESPERIENZE DI INNOVAZIONE REGIONALE NEGLI AMBITI DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E DELL’EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Valenzano, 7 ottobre 2009 - Anche quest’anno l’Agenzia pugliese per la Tecnologia e l’Innovazione partecipa agli Open Days, la “Settimana Europea delle Regioni e delle Città” che si tiene a Bruxelles dal 5 all’8 ottobre. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, è una “quattro giorni” annuale organizzata dal Comitato delle Regioni e dalla Direzione Generale per le Politiche Regionali della Commissione Europea, per favorire l’incontro tra i protagonisti attivi della politica regionale: più di cento seminari, laboratori e dibattiti realizzati da consorzi, regioni ed istituzioni europee ed oltre cinquemila partecipanti, tra decisori pubblici, esperti e specialisti di politiche regionali, esponenti dell’impresa e della ricerca. Attraverso il tema prescelto, “Sfide globali, risposte europee”, l’edizione 2009 degli Open Days intende stimolare la discussione sul possibile ruolo delle Regioni nel superamento della crisi economica globale. Le Regioni e le Città, pertanto, sono chiamate a confrontarsi su tematiche relative a politiche di coesione, sviluppo sostenibile, progetti di ricerca e innovazione, sviluppo del capitale umano e progetti di cooperazione territoriale. La Regione Puglia partecipa agli Open Days 2009 attraverso l’Arti. Il 7 ottobre al workshop dal titolo “Realizzare l´innovazione regionale: sfide di realizzazione delle strategie di innovazione regionale” interverrà infatti Annamaria Monterisi, responsabile comunicazione dell’Agenzia, che illustrerà il ruolo dell’Arti nella definizione delle strategie di innovazione regionale e l’esperienza pugliese del progetto Ilo (Industrial Liaison Office) dedicato al trasferimento tecnologico. Nel pomeriggio, la Regione Puglia, con l’Agenzia, prenderà parte al workshop “Imparare dalle buone pratiche per rinnovare la Strategia di Lisbona dopo il 2010: una piattaforma per le Città e Regioni dell’Unione Europea per l’energia sostenibile”, nel corso del quale verranno presentate le buone pratiche realizzate in Puglia in tema di energie rinnovabili ed efficienza energetica. I due seminari saranno l’occasione per mettere in evidenza le metodologie utilizzate negli ambiti del trasferimento tecnologico e dell’energia sostenibile, settori in cui la Regione Puglia è particolarmente attiva e nei quali ha condotto innovative esperienze di successo, realizzando modelli replicabili in altre regioni europee. .  
   
   
CATASTO E TRIBUTI SARÀ CARATA LA “CARTELLA DEL CONTRIBUENTE”: MILANO CAPOFILA DI UN PROGETTO NAZIONALE  
 
 Milano, 7 ottobre 2009 “Milano sarà capofila di un progetto nazionale, il Git (Gestione Intersettoriale del Territorio), che permetterà di investire nell’innovazione tecnologica e quindi di migliorare il flusso di informazioni in materia di catasto e fiscalità tra gli enti della Pubblica amministrazione”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli presente questa mattina alla firma di un protocollo tra il Comune e il Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio. Alla sottoscrizione dell’intesa era presente Ernesto Somma, responsabile nazionale del “Programma Elisa”, il fondo per il sostegno agli investimenti per l’innovazione negli enti locali. L’obiettivo è ottenere uno snellimento dei tempi di attesa e la semplificazione delle procedure a favore di cittadini e imprese. Il progetto sarà operativo in cinque regioni italiane e interesserà 270 enti locali per un bacino di utenza di circa 3. 700. 000 persone. Il Comune di Milano e la Regione Umbria renderanno disponibili gratuitamente la piattaforma e gli applicativi su di essa realizzati a tutte le amministrazioni locali che partecipano al progetto. Il progetto Git nasce dall’esperienza del Comune di Milano che, a partire dal 2006, ha avviato presso il settore Finanze e Oneri tributari la realizzazione di un sistema che integra le banche dati catastali, tributarie e dell’edilizia sulla base di un prodotto realizzato da una società della Regione Umbria. Il sistema consente l’accesso in forma integrata ai dati su popolazione, tributi, toponomastica, licenze di commercio, concessioni edilizie, catasto, conservatoria, successioni, locazioni, documenti fabbricati, utenze, redditi. Tra i prodotti che verranno messi a disposizione alla conclusione del progetto Git ci sono anche servizi di interazione con professionisti a pagamento. Per notai e tecnici è previsto l’accreditamento su un apposito registro e l’invio di una login e password personali. Sul registro gli uffici comunali annoteranno i versamenti effettuati dal professionista per i diritti di accesso agli atti per via telematica. Tramite questo strumento il professionista potrà accedere a documenti e informazioni utili per definire una pratica relativa al certificato di destinazione urbanistica, verificare lo stato fiscale dell’immobile, ottenere un riscontro sullo stato di agibilità o di abitabilità dell’edificio, visure catastali, il fascicolo amministrativo del fabbricato, Dia e altri documenti amministrativi. Il progetto prevede anche la creazione della “cartella del contribuente” che consentirà alle amministrazioni di tenere informato il cittadino sulla propria posizione relativamente al patrimonio immobiliare e ai tributi locali. .  
   
   
OLIVETTI: PRESENTATO A IVREA IL NUOVO CENTRO SERVIZI PER L’ASSISTENZA E IL SUPPORTO IT  
 
Ivrea, 7 ottobre 2009 - Olivetti inaugura ieri a Ivrea, alla presenza del Presidente Francesco Forlenza, dell’Amministratore Delegato Patrizia Grieco, di Sabino Patruno, Amministratore Delegato di Advalso, e delle autorità locali, la nuova sede di Advalso, la Società creata per potenziare i servizi di assistenza e supporto It per i clienti Olivetti e Telecom Italia, nei settori Ict e Tlc, e garantirne il massimo livello di qualità. Alla cerimonia di inaugurazione hanno inoltre preso parte i vertici di Telecom Italia con il Presidente Gabriele Galateri di Genola, l’Amministratore Delegato Franco Bernabè e il responsabile della Direzione Domestic Market Operations Oscar Cicchetti. La nuova sede di Advalso, che si affianca a quella di Carsoli, impiega 120 dipendenti altamente qualificati provenienti da Olivetti e confluiti nel nuovo centro servizi a seguito di un programma di formazione professionale. Attraverso questo nuovo centro, Advalso è in grado di gestire l’intero processo di assistenza al cliente, dall’esecuzione di servizi standard di help desk a quelli più evoluti di supporto tecnico e back office per tutte le soluzioni del Gruppo, fino allo sviluppo di soluzioni a supporto del business aziendale. Con una competenza a 360° nel settore It, la nuova sede di Advalso è il centro servizi di riferimento per la nuova offerta Olivetti relativa alla gestione documentale,un mercato il cui valore in Italia è stimato in circa 1,5 miliardi di euro. Si tratta della nuova soluzione “Hub Documentale” per la gestione digitale dei documenti aziendali basata su una piattaforma che integra digitalizzazione e gestione dei documenti. La nuova offerta è disponibile in modalità “on-demand” attraverso i Data Center di Telecom Italia consentendo alle imprese e alla Pubblica Amministrazione di dotarsi di strumenti ad alto contenuto tecnologico senza la necessità di avere una propria struttura It dedicata, ottimizzando così costi e prestazioni. Il centro servizi di Advalso si avvale inoltre della capillare struttura di assistenza Olivetti presente su tutto il territorio nazionale che affianca l’attività di controllo operativo da remoto. Per questa nuova sede di Advalso sono stati investiti circa 2,5 milioni di euro tra infrastruttura tecnologica e formazione specialistica delle risorse con oltre 1. 000 ore di aula a persona. L’amministratore delegato di Olivetti Patrizia Grieco ha ricordato che “Advalso gestirà, fra l’altro, i processi operativi delle piattaforme per l’erogazione dei servizi on demand, diventando così un attore fondamentale della nuova strategia di Olivetti”, sottolineando inoltre che “con questa operazione si conferma, ancora una volta, il rispetto del piano di riqualificazione di Olivetti e delle sue risorse, e la politica di grande attenzione al mantenimento dei livelli occupazionali, alle professionalità e alla presenza sul territorio su cui abbiamo basato l’azione di riorganizzazione dell’azienda”. .  
   
   
BOLZANO, SOFTWARE LIBERO: AGGIORNATE TUTTE LE POSTAZIONI DIDATTICHE A “FUSS 4.0 – SABLE”  
 
Bolzano, 7 ottobre 2009 - Nel corso dell´estate appena trascorsa, grazie all´attività del gruppo delle tecnologie della Sovrintendenza scolastica di lingua italiana, tutti i computer utilizzati dalla didattica (circa 3. 300) sono stati aggiornati alla quarta versione di Fuss (Free Upgrade in South-tyrol Schools), una personalizzazione del sistema operativo libero “Ubuntu 9. 04”. Nel Dvd, a breve disponibile agli interessati, è stato integrato il supporto completo per 4 lingue (italiano, tedesco, inglese e francese) ed è così possibile in qualunque momento scegliere la lingua da utilizzare per il sistema operativo e le applicazioni contenute. È possibile aggiungere facilmente il supporto per le oltre 150 lingue disponibili. “Fuss”, progetto nato localmente nel 2005 e finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ha consentito di aggiornare tutti i computer utilizzati nella didattica, circa 3. 300 computer desktop e 85 server, da software proprietario a software libero, utilizzando una versione personalizzata di Ubuntu per i desktop e Debian per i server. Nel progetto sono stati quindi coinvolti circa 16. 000 studenti e famiglie nonché 1. 600 docenti. Nella prima fase sono stati organizzati corsi di formazione per un totale di circa 1. 200 ore (e continua) e circa 80 installation party nelle scuole. Le motivazioni di questa scelta sono moltissime. In primo luogo si tratta di un sistema affidabile e facile da usare, moltissimo l´aiuto disponibile in rete, il software libero è disponibile in oltre 150 lingue, non lo si deve comperare e per poterlo utilizzare non è necessaria alcuna spesa, non esistono praticamente virus per i sistemi operativi liberi, è possibile utilizzare con soddisfazione anche pc non recentissimi per le normali attività La versione 4 di Fuss è stata arricchita con nuovi temi grafici che permettono di personalizzare tutti gli aspetti del desktop e di renderlo più accattivante, i tempi di avvio sono stati sensibilmente ridotti (circa 30-35secondi) e tutto l´ambiente risulta molto più gradevole e fluido durante il suo utilizzo. Prevista la stampa del Dvd finale entro il mese di ottobre, che sarà disponibile a studenti, famiglie e cittadini interessati. È sempre possibile scaricare liberamente dal sito del progetto Fuss l´immagine del dvd: http://iso. Fuss. Bz. It Così come ogni nuova versione di Ubuntu, anche Fuss 4. 0 comprende le versioni più aggiornate dei principali software liberi: il browser web Firefox, della suite da ufficio Openoffice, dei software per la masterizzazione Brasero e K3b e molti altri. La lunga la lista delle applicazioni, didattiche e non, aggiunte o aggiornate, è disponibile all´indirizzo: http://www. Fuss. Bz. It/fuss4-software; Per informazioni: paolo. Zilotti@provincia. Bz. It. Il sito del progetto: http://www. Fuss. Bz. It. Sito di supporto: http://care. Fuss. Bz. It. Ubuntu: http://www. Ubuntu. Com/ .  
   
   
BOLZANO: AL VIA LA FONDAZIONE PER INNOVAZIONE E RICERCA  
 
Bolzano, 7 Ottobre 2009 - È pienamente operativa la Fondazione per la ricerca scientifica e l´innovazione, prevista nella specifica legge provinciale 14/2006: l´assessore competente Barbara Repetto ha firmato Il 2 ottobre a Bolzano l’atto costitutivo della Fondazione. Con la firma dell´atto costitutivo, "la Fondazione diventa operativa e può lavorare con l’obiettivo di attuare le misure del Piano pluriennale e dei programmi annuali per la ricerca scientifica e l’innovazione", sottolinea l´assessore Barbara Repetto. La Fondazione per l’innovazione e la ricerca è uno strumento voluto dalla Provincia per finanziare in forma innovativa e flessibile nuove iniziative delle aziende, ma anche per svolgere un´azione di promozione culturale tra i giovani, a cominciare dalle scuole e da concorsi e premi per progetti avviati dalle nuove generazioni. L´assessore Repetto ricorda che molte imprese locali "hanno un enorme potenziale di sviluppo, e se sapranno investire adesso in innovazione si troveranno con grandi vantaggi competitivi al momento della ripresa economica. Per questo è necessario coltivare le eccellenze presenti nelle imprese altoatesine, metterle in contatto con rinomati centri di ricerca e trasferire i risultati della ricerca in prodotti e servizi innovativi per il mercato. " In questo scenario la tempistica dell’innovazione diventa fondamentale "ed è quindi importante aver avviato con l´atto costitutivo l’operatività della Fondazione e poter iniziare i primi trasferimenti al suo capitale", conclude Barbara Repetto. Organo dell´ente di diritto privato è il Cda (presidente e 4 consiglieri nominati dalla Provincia). Presidente è Oskar Kieswetter, componenti Johanna Mair, Peter Mayr, Barbara Kolm e Giuseppe Salvadori. Il collegio dei revisori dei conti sarà invece formato da Giorgio Vigliada (presidente), Josef Heiss e Norma Waldner. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO, NASCE IL KIT PER MISURARE LA QUALITÀ DELL´ARIA NEGLI UFFICI  
 
Milano, 7 ottobre 2009 – Spesso in ufficio l’aria può essere davvero pesante. E non solo in senso metaforico. Nonostante i gravi rischi per la salute, legati ad un elevato contenuto di endotossine nell’ambiente, siano stati messi in evidenza da molti recenti e autorevoli studi scientifici finora la presenza di queste sostanze nei luoghi di lavoro non è mai stata controllata. Il progetto "Sistemi innovativi per valutare e migliorare la qualità dell´ambiente lavorativo al fine di proteggere la salute dei lavoratori", presentato dall´azienda Neomed srl, specializzata nella produzione di sistemi diagnostici, della quale l´Università degli Studi di Milano-bicocca è stata partner consulente, è risultato miglior progetto tra quelli finanziati dalla Regione Lombardia nell´ambito della tematica sicurezza sul lavoro. Il progetto riguarda lo sviluppo di kit diagnostici di facile utilizzo per valutare la qualità chimica e biologica dell´aria negli ambienti di lavoro relativamente a due gruppi di sostanze pericolose per la salute: 1. Sistema analitico per il monitoraggio e la quantificazione di endotossine batteriche in campioni di polveri prelevati all´interno di luoghi di lavoro. Tali sostanze possono causare malattie anche altamente invalidanti quali asma, infiammazioni, allergie acute. Esse si trovano in concentrazioni elevate nelle polveri di aziende agricole, tessili, della lavorazione del legno ed altre industrie manifatturiere. Finora la presenza di queste sostanze nei luoghi di lavoro non è mai stata misurata. 2. Sistema di valutazione della qualità dell´aria con particolare riferimento agli inquinanti chimici pericolosi per la salute dell´uomo come il monossido di carbonio, l´anidride solforosa, l´ozono oltre che l´umidità ed altri parametri minori. Per l´Università di Milano Bicocca hanno partecipato il gruppo di ricerca del professor Francesco Peri del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e lo Zooplantlab (che afferisce al medesimo dipartimento) coordinato dai ricercatori Massimo Labra e Maurizio Casiraghi. I sistemi di analisi, caratterizzati da prestazioni elevate e costi limitati, potranno essere utilizzati senza particolari competenze, quindi anche da operatori non specializzati. Questo consentirà una verifica della qualità dell´ambiente lavorativo molto più frequente e completa. «Lo scopo del progetto – spiegano Peri, Labra e Casiraghi - è migliorare la qualità dell’ambiente nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla qualità dell’aria. L´obiettivo è fornire nuovi mezzi per controllare gli ambienti di lavoro e per garantire quindi la salute dei lavoratori. Sebbene per legge siano previsti controlli periodici degli ambienti lavorativi effettuati da istituti competenti (ad esempio dalle Usl), risulta spesso complicato avere strumenti semplici e attendibili per controllare i diversi parametri ambientali e per garantire quindi la salute dei lavoratori». «Va sottolineato – continuano i ricercatori - che gli attuali controlli vengono eseguiti solo in specifici ambienti lavorativi, i cosìdetti "ambienti a rischio", mentre nei normali uffici di solito non viene fatto alcun controllo sulla qualità dell’aria. Inoltre, non vengono effettuati i rilevamenti di importanti parametri in quanto non sono disponibili i mezzi diagnostici/di rilevamento. Ci riferiamo, nello specifico, alle endotossine batteriche, agenti infiammatori e causa di allergie e di malattie dell’apparato respiratorio. La quantità di endotossine disperse nell’ambiente è stata recentemente correlata anche alla concentrazione di polveri sottili (Pm10) ed in generale di particolato atmosferico». I kit realizzati saranno utilizzabili per monitorare con facilità anche quegli ambienti di lavoro, come ad esempio i locali pubblici, che attualmente non vengono controllati, ma che, non per questo, rappresentano una minore fonte di rischio. Il costo del progetto è di circa 400 mila euro ed è cofinanziato dalla Regione Lombardia. .  
   
   
SCUOLA, “MAMME E FIGLI PER IL LAVORO” PLAUDE A REGIONE  
 
Potenza, 7 ottobre 2009 - “La Giunta Regionale di Basilicata ha presentato ufficialmente il programma triennale per dare una risposta concreta al mancato reddito di un migliaio di lavoratori della conoscenza, tra docenti e personale Ata, messi fuori dalle aule scolastiche dagli infelici tagli dei Ministri Gelmini-tremonti. Riteniamo che questo programma, vada nella giusta direzione e rappresenti, dunque, una prima risposta diretta”. Lo afferma il comitato “Mamme e figli per il lavoro”. “Si tratta adesso di passare, celermente, alla fase attuativa del programma verificando i passaggi da compiere, sempre in un processo di concertazione sociale da mantenere alto, in modo da rendere quanto più efficaci e rapide le misure da introdurre a pieno titolo nell’ambito del sistema scolastico. Va evitato assolutamente una utilizzazione del personale all’esterno di esso”. Il comitato “Mamme e figli per il lavoro” avanza una proposta a sostegno dei più deboli fra i precari, quelli che non avranno diritto ai contratti di disponibilità, “sui quali tuttavia nutriamo preoccupazione e perplessità sull’impianto generale e specifico su cui si fondano”. “La nostra proposta – si legge in una nota - è di utilizzare i precari che non avranno la possibilità di accedere ai contratti di disponibilità, nei progetti già sperimentati e con risultati ottenuti nel passato decisamente positivi. E’ evidente che non si deve abbassare la guardia né pensare di smobilitare il movimento che in questi mesi ha raggiunto livelli di partecipazione e protagonismo democratici che hanno dato i primi risultati desiderati. La battaglia è ancora lunga, perché il piano di riordino scolastico, così come è stato concepito dal Ministero della P. I. Ci impone di continuare nell’azione di tutela della scuola pubblica”. .  
   
   
MONTAGNA FVG: CONTRIBUTI A INSEGNANTI, IMPRESE E FAMIGLIE  
 
Trieste, 7 ottobre 2009 - La Comunità montana del Torre, Natisone e Collio ha approvato 3 Bandi, finanziati dal Fondo per la Montagna, che riguardano il sostegno alle attività e ai cittadini del Friuli Venezia Giulia residenti nelle zona svantaggiate del territorio montano. Il primo provvedimento riguarda la concessione di contributi a favore degli insegnanti che prestano servizio negli istituti scolastici ubicati in territorio montano; i requisiti, definiti dal Commissario straordinario dell´Ente, sono il tipo di contratto (a tempo indeterminato o determinato), il servizio prestato nel medesimo istituto, la residenza anagrafica (distante almeno 20 chilometri da quella della sede di servizio). Il finanziamento complessivo disposto è pari a 25 mila euro e si riferisce all´anno scolastico 2007-2008. Le domande devono pervenire alla Comunità montana entro le ore 12. 00 del 23 ottobre 2009, secondo lo schema già inviato a tutti gli Istituti scolastici in zona montana ed ai Comuni. Il secondo provvedimento riguarda gli aiuti alle imprese commerciali situate in zona montana e centri abitati classificati in zona A, B e C dalla normativa regionale. I requisiti per essere ammessi ai contributi per l´anno 2007 sono principalmente quelli di avere ricavi non superiori a importi variabili in funzione della tipologia commerciale, e di impegnarsi a continuare l´attività per un anno dal momento in cui si percepisce il beneficio finanziario. Lo scopo dell´aiuto è quello di venire incontro alle piccole attività poste in zona montana, che hanno degli introiti minimi e che diversamente potrebbero essere costrette a chiudere, con danni alla popolazione dal punto di vista dei servizi minimi erogabili. L´ammontare delle risorse previste da questo Bando è pari a 290 mila euro e le domande devono pervenire alla Comunità montana entro il 31 ottobre 2009. Il terzo provvedimento riguarda i contributi alle famiglie che abitano in montagna e specificatamente nella zona climatica "F", per l´abbattimento dei costi di riscaldamento. Tra i requisiti, il reddito familiare lordo complessivo, nell´anno 2007, non deve essere superiore a euro 20 mila. E´ indispensabile che il beneficario e i componenti del nucleo familiare siano residenti nell´alloggio e lo stesso venga utilizzato come "prima abitazione". Il contributo viene erogato in misura pari a Euro 310 o 210 a secondo del reddito del nucleo familiare. L´aiuto è rivolto ai nuclei con redditi modesti per i quali anche l´acquisto dei materiali per il riscaldamento è talvolta problematico. L´ammontare delle risorse previste dal Bando è pari a 330 mila euro e le domande devono pervenire alla Comunità montana esclusivamente nel prossimo mese di novembre. Informazioni e modulistica sul sito della Comunità all´indirizzo www. Cm-torrenatisonecolli. It nella sezione Avvisi, Bandi,concorsi Bandi . Per informazioni: Servizio Attività Produttive, Ufficio di Tarcento, tel. 0432- 798211 fax 0432-791461. .  
   
   
LA CONSULENZA NELLE PROFESSIONI EDUCATIVE E FORMATIVE  
 
Milano, 7 ottobre 2009 - La consulenza nelle professioni educative e formative è attualmente in grandissima espansione, eppure non è ancora chiaramente definita nei suoi contenuti, nei suoi confini, nelle sue metodologie, nei suoi modelli e nelle sue filosofie di fondo. Sembra dunque quanto mai opportuno proporre uno specifico spazio per riflettere insieme su un tema così sfuggente, complesso eppure ormai diffusissimo. Il convegno, a cui parteciperanno docenti universitari e professionisti che lavorano sul campo, vuole essere una riflessione comune e condivisa sul tema della "consulenza” Nel corso del convegno verrà inoltre presentata l´offerta formativa del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche. 8 ottobre 2009, ore 9. 30 Edificio U6 (Aula Magna) - Piazza dell´Ateneo Nuovo 1 Università degli Studi di Milano-bicocca .  
   
   
SGUARDO SUL MONDO OLTRE I CONFINI: AL VIA UN´INIZIATIVA PER 30 GIOVANI TRENTINI DUE GIORNATE DI STUDIO A CANDRIAI, IL 9 E 10 OTTOBRE, E POI UN VIAGGIO A NEW YORK  
 
Trento, 7 ottobre 2009 - Venerdì 9 e sabato 10 ottobre a Candriai, presso il centro di formazione della Provincia autonoma di Trento, inizierà il percorso formativo dei giovani che partecipano alla terza edizione del progetto "Oltre i confini". In vista del viaggio di studio a New York con visite all´Onu, alla Columbia Universty e alla rappresentanza italiana presso l´Onu, i ragazzi faranno una full immersion su vari argomenti di carattere internazionale. Il progetto, che si inserisce all’interno dell’accordo di programma quadro in materia di politiche giovanili sottoscritto con il Governo italiano, è rivolto a 30 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, provenienti da tutte le zone del Trentino, individuati attraverso una selezione promossa dai singoli Piani di zona e d’ambito. Il progetto “Oltre i confini”, - avviato negli anni 2006, 2007 e 2008, che ha visto fino ad ora il coinvolgimento di una sessantina di ragazzi trentini, è stato pensato per elevarne il livello di conoscenza in merito ai meccanismi di cooperazione tra i popoli e le nazioni, favorendo lo sviluppo della capacità di leggere criticamente e comprendere le interdipendenze fra gli Stati. Il Progetto prevede, come per le altre due edizioni, una prima fase di formazione sulle principali questioni dell’attualità internazionale in preparazione al viaggio a New York. La fase di formazione residenziale è programmata a Candriai presso il centro di formazione della Provincia i giorni 9 e 10 ottobre 2009. Saranno presenti, tra gli altri, rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, che affronteranno tematiche importanti relative alla solidarietà internazionale, all’intervento delle organizzazioni internazionali, alle operazioni umanitarie, con i quali i partecipanti potranno dialogare e sviluppare punti di riflessione che verranno poi rielaborati e approfonditi dai ragazzi attraverso una serie di lavori di gruppo. Le questioni che emergeranno saranno poi affrontate e dibattute in assemblea plenaria. Si parlerà anche dell’apertura del Trentino sull’esterno attraverso lo strumento degli interventi umanitari e della scuola di formazione degli operatori impegnati nella cooperazione allo sviluppo e infine si volgerà uno sguardo su quella grande rete di collaborazione che è rappresentata dei trentini emigrati, quest’ultimo argomento sarà affrontato con la collaborazione della "Trentini nel mondo". Infine è previsto l’incontro con alcuni dei partecipanti alle precedenti edizioni di “Oltre i confini”, per permettere a coloro che intraprenderanno il viaggio di poter ascoltare le testimonianze e ricevere risposte ad eventuali domande o perplessità nonché di avere una panoramica di ciò che li aspetta. Dopo la fase formativa si effettuerà “sul campo” il viaggio a New York, della durata di una settimana dal 14 al 22 novembre 2009, che prevede una serie di incontri presso alcune agenzie specializzate che hanno sede a New York, come l’Unicef, presso la Rappresentanza italiana all’Onu, la Delegazione della Santa Sede presso le Nazioni Unite e presso le delegazioni della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione Europea, presso l’Istituto Nazionale per il Commercio con l’Estero (Ice) – Ufficio di New York, i luoghi cioè dove ci si impegna per favorire e sostenere la pace nel mondo e per risolvere i principali problemi politici, economici, umanitari e ambientali mondiali. Verranno effettuate visite anche presso la Columbia University, l’International Peace Institute e gli Studi televisivi della Cnn. Nel corso di ciascuna visita, si terranno briefings con funzionari dei rispettivi organi, in modo che la settimana di formazione possa fornire un quadro il più completo possibile sull’attività delle Nazioni Unite e degli altri enti. Di ritorno sarà programmato un incontro per discutere e confrontarsi con i protagonisti del tessuto economico, sociale e politico trentino in merito alle esperienza formativa vissuta. L’obiettivo che ci si prefigge di raggiungere attraverso questo percorso formativo è quello di avvicinare i giovani ad una lettura più attenta ed informata della realtà internazionale. .  
   
   
FORUM SULLE SFIDE PER LE CITTÀ E L´ECONOMIA DELLA CONOSCENZA,  
 
Matera, 7 ottobre 2009 - Dal 29 al 31 ottobre si terrà a Matera (Italia) un forum sulle sfide affrontate dalle piccole e medie città (Pmc) nell´economia basata sulla conoscenza. Il forum si concentrerà sugli investimenti nei settori legati alla ricerca scientifica, al manifatturiero avanzato, alle industrie creative, all´economia verde, al turismo culturale. E affronterà una questione centrale per le Pmc: come sviluppare un sistema di istruzione locale in grado di generare quel capitale umano che è la vera ricchezza delle città. Alla sostenibilità economica e ambientale degli investimenti, deve infatti corrispondere un sistema dell´istruzione e della formazione in grado di generare studenti preparati e un´alta qualità del capitale umano. All´interno del forum, parallelamente alle sessioni tematiche, verranno sviluppati due laboratori con un modulo di attività predefinito e un "gioco urbano" teso a coinvolgere i cittadini di Matera. Per ulteriori informazioni, visitare http://opendays. Basilicatanet. It/opendays_ita. Htm .  
   
   
PRONTI GLI OBIETTIVI DI RICERCA PER MIGLIORARE LO STATO DELLE FORESTE MEDITERRANEE  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2009 - Gli esperti hanno raggiunto un accordo per sviluppare un programma di ricerca per affrontare i problemi riguardanti le foreste del Mediterraneo. Quello che viene definito il "triangolo che collega l´Europa mediterranea all´Africa settentrionale e al Medioriente" ha bisogno di maggiore ricerca, istruzione e innovazione per riuscire a sostenere l´ecosistema che produce i vari prodotti e servizi che contribuiscono alle economie nazionali della regione. La Mfra (Mediterranean Forest Research Agenda) è un´iniziativa della Piattaforma tecnologica della filiera forestale (Ftp) europea, e fa parte dell´Agenda strategica di ricerca (Sra) generale della Ftp. I 73 milioni di ettari di singolare patrimonio naturale costituito dalle foreste e dai boschi del Mediterraneo ospitano 25. 000 specie di piante vascolari (metà delle quali sono endemiche). La regione è apprezzata sia per i suoi beni (legname, sughero, piante aromatiche, tartufi) che per i servizi (turismo e attività di ricreazione), che sono vitali per lo sviluppo socioeconomico della regione. Il futuro di queste foreste, tuttavia, è "seriamente minacciato dai cambiamenti climatici e dall´uso del suolo," si legge nella Mfra. Queste minacce "vanno ad aggiungersi ai problemi - da sempre esistenti - legati agli incendi, il sovrasfruttamento e l´avanzare della desertificazione nella regione". Anche se il progetto è stato coordinato dall´Ufficio regionale mediterraneo dell´Istituto europeo delle foreste, le stesse parti interessate sono state responsabili dei dettagli del piano per il prossimo decennio (2010-2020). È stato coinvolto un numero significativo di istituzioni di 15 paesi mediterranei, tra cui istituti di ricerca e universitari, proprietari di foreste, organizzazioni non governative e organi internazionali come la Food and Agriculture Organization negli Stati Uniti. Per riuscire a superare le difficoltà attuali e future, la natura stessa della topografia della regione richiede una maggiore collaborazione e interdipendenza. Pertanto, la Mfra rappresenta una visione comune per il futuro delle foreste del Mediterraneo, che ha bisogno di uno sforzo congiunto. Gli esperti hanno individuato quattro questioni principali che andranno affrontate: (1) i cambiamenti del clima e dell´uso del suolo avranno un impatto tale sugli ecosistemi delle foreste e delle loro funzioni, da poter costituire una minaccia; (2) la presenza di incendi ricorrenti richiede politiche a lungo termine che affrontano sia le cause degli incendi che le strategie di contenimento; (3) le foreste mediterranee possono fornire diversi beni e servizi, occorrono però migliori strumenti economici, politici e di governance; (4) sono necessari nuovi modelli, sistemi e processi per la silvicoltura (coltivazione di alberi) e la gestione multifunzionale delle foreste mediterranee. L´agenda delinea i requisiti di ricerca per ognuno di questi quattro punti e fa notare che le lacune esistenti nella conoscenza vanno colmate attraverso attività integrate, come ad esempio la condivisione di dati, il miglioramento delle capacità di ricerca e una migliore integrazione di scienziati e istituzioni non europei nei progetti europei. "La Mfra rappresenta un passo in avanti nella messa in rete e coordinazione della ricerca", si legge nella pubblicazione. L´agenda "dovrebbe essere attuata attraverso progetti di ricerca congiunti che coinvolgono discipline affini ed emergenti, nonché altri tipi di attività legate alla messa in rete, sviluppo delle capacità, programmi di istruzione superiore, trasferimento della conoscenza e apprendimento permanente. Ciò sarà importante per stabilire un triangolo delle conoscenze forestali mediterranee per la ricerca, l´istruzione e l´innovazione che avrà un ruolo centrale nella sostenibilità della società mediterranea. " Per maggiori informazioni, visitare: Piattaforma tecnologica della filiera forestale http://www. Forestplatform. Org/ Istituto forestale europeo http://www. Efi. Int/portal/ .  
   
   
SETTEMBRE: RECORD DI PIOVOSITÀ AL SUD LA BANCA DATI DI SERIE STORICHE ISAC-CNR POSIZIONA IL MESE APPENA TRASCORSO AL SECONDO POSTO DEGLI ULTIMI DUE SECOLI PER PRECIPITAZIONI NEL MEZZOGIORNO: IL 237% DELLA MEDIA. IN SICILIA SI È ARRIVATI AL 400%  
 
Roma , 7 ottobre 2009 - La banca dati del gruppo di Climatologia storica dell´Istituto di scienze dell´atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-cnr) indica il settembre 2009 come un mese record per quanto riguarda le precipitazioni nel Sud d’Italia. “Con il 237% della media dei mesi di settembre compresi tra il 1961 e il 1990, il periodo che in climatologia viene convenzionalmente assunto come riferimento”, spiega Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia storica Isac-cnr, “il mese appena trascorso si posiziona infatti al 2° posto degli ultimi due secoli in Italia, subito dopo il 1939 quando le precipitazioni furono del 260% della media”. La banca dati dell’Isac-cnr, curata da Teresa Nanni e Michele Brunetti, indica che precipitazioni sopra la media si sono verificate in tutto il Meridione ma soprattutto nella parte ovest della Sicilia (400%), in Calabria (tra 200 e 300% della media), in Abruzzo e Molise (150-200%) e nella parte settentrionale della Sardegna (dal 150 al 350% della media), mentre nella parte meridionale dal 300 al 400%. “A parte questo recentissimo record”, prosegue la ricercatrice, “tra i 20 mesi di settembre più piovosi, solo cinque si sono verificati dopo il 1980, gli altri sono tutti precedenti”. Nel resto del Paese, invece, il settembre 2009 è stato un mese piuttosto ‘anonimo’ per precipitazioni: si colloca infatti al 23° posto negli ultimi 200 anni, perfettamente in linea con la media del periodo di riferimento; per temperature si posiziona al 13° posto. .  
   
   
VAL D’AOSTA: INTERVENTO SU ECOSISTEMA RISCHIO 2008  
 
Aosta, 7 ottobre 2009 - In relazione alle notizie diffuse dagli organi di stampa in merito ad una rilevazione condotta da Legambiente e dal Dipartimento nazionale della protezione civile finalizzata a valutare le attività messe in opera dalle amministrazioni locali per la prevenzione e la mitigazione del rischio, denominata “Ecosistema rischio 2008”, l’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Vierin, evidenzia che «il documento, nel confermare come ampie aree della nostra regione siano caratterizzate da condizioni di elevato rischio idrogeologico, dà anche atto dell’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni dai Comuni e dalla regione per dotarsi degli strumenti più idonei a fronteggiare tali rischi. Il documento afferma, infatti, che è la Valle d’Aosta tra la percentuale più alta di Comuni che svolgono un positivo lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico e che hanno provveduto all’aggiornamento dei piani d’emergenza. Per quanto concerne i vincoli all’edificazione nelle aree a rischio idrogeologico, il già ottimo risultato indicato nella rilevazione del 2008, è oggi ulteriormente migliorato in quanto 71 comuni sono dotati di questo importante strumento di tutela approvato ai sensi della normativa regionale in materia di urbanistica. L. R. N. 1171998, mentre gli altri 3 hanno in corso le procedure di approvazione e per i quali continuano comunque a persistere i vincoli del Piano dell’assetto idrogeologico (Pai). » L’assessore chiarisce anche che «le valutazioni condotte dallo studio attribuiscono un peso rilevante agli interventi di delocalizzazione, azione che nella nostra regione è previsto sia da attuare a valle di una valutazione di rischio, che escluda la possibilità di realizzare opere di protezione, data l’estrema rarità di terreni adatti all’edificazione, sia perché territorio di montagna, sia per il diffuso grado di pericolosità presente. » L’assessore ricorda infine che «la realizzazione di un sistema di protezione civile locale e di allertamento, efficiente e puntuale, e l’imposizione di vincoli dell’uso del territorio tali da impedire l’aumento delle abitazioni nelle aree a rischio, abbinati ad un controllo attento del territorio e ad un importante programma di interventi di protezione hanno permesso alla Regione di diventare un punto di riferimento nella previsione e prevenzione dei rischi idrogeologici, non solo sotto gli aspetti tecnici, ma anche per quelli organizzativi, permettendo così di garantire un elevato livello di tutela della pubblica incolumità in caso di necessità». .  
   
   
CONTRIBUTI G.R. PER ACQUEDOTTI IN QUATTRO COMUNI DELL’ UMBRIA  
 
Perugia, 7 ottobre 2009 - Ammonta a un milione e 100mila euro il contributo che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’ambiente Lamberto Bottini, ha assegnato, nell’ambito del Piano emergenza idrica 2006/2008, ai Comuni di Gualdo Tadino, Panicale, Deruta e Marsciano per lavori di miglioramento, adeguamento e rifacimento sulle reti acquedottistiche. Ecco nel dettaglio i lavori previsti e l’importo assegnato: realizzazione di sistemi integrati pozzo-sorgente per approvvigionamento idrico di Gualdo Tadino, 250mila euro; nuovo serbatoio a Tavernelle di Panicale, a completamento dell’acquedotto del Trasimeno, 200mila euro; potenziamento e riordino della rete idrica di Casalina e Ripabianca di Deruta, in derivazione dal nuovo acquedotto della Media Valle del Tevere, 480mila euro; rifacimento dell’acquedotto di Villanova di Marsciano, 180mila euro. .  
   
   
RIFIUTI IN ABRUZZO: CONCERTAZIONE TECNICA NO POLITICA SITI DI SMALTIMENTO  
 
 L´aquila, 7 ottobre 2009 - "E´ stato fatto tutto attraverso una concertazione tecnica e non politica con gli enti preposti. Si tratta di un provvedimento ragionevole, necessario e richiesto con il quale si vuole creare una ripartenza del sistema economico, attraverso la richiesta di agevolazioni fiscali per la creazione di un mercato dei materiali riciclati, con agevolazioni Iva al 10% richiesta al Governo e utilizzo di materiali riciclati in infrastrutture sino al 50% del fabbisogno". E´ la risposta dell´assessore Daniela Stati al consigliere regionale Carlo Costantini in merito alla delibera approvata dalla Giunta che ha individuato i siti di smaltimento per rifiuti non pericolosi e inerti per il conferimento dei flussi di materiali proveniente da macerie da crolli e demolizioni. Il provvedimento adottato individua (attraverso elencazione, ricognizione e non pianificazione), siti di smaltimento per rifiuti non pericolosi ed inerti, già autorizzati, dismessi e/o in esercizio. Un adempimento richiesto alla Regione Abruzzo con legge n. 77/09 - art. 9, comma 8, in deroga all´art. 208 del D. Lgs. 152/06, sempre nel rispetto delle norme comunitarie in materia di valutazione di impatto ambientale". "Per maggiore chiarezza ? continua Stati - va detto che alla delibera, che avrò premura di consegnare personalmente al consigliere Costantini, è allegata una relazione tecnica redatta dal Servizio rifiuti regionale, elaborata di concerto con Protezione Civile, Provincia e Comune di L´aquila, Arta ? Dipartimento Provinciale dell´Aquila, nelle riunioni del 24 e 30 settembre 2009, tenutesi all´Aquila. Va anche sottolineato l´ottimo lavoro svolto dal tavolo tecnico. Non si tratta, dunque, di modifiche apportate alla pianificazione regionale per la gestione dei rifiuti che, peraltro, non deve prevedere un´individuazione puntuale di siti o il numero di discariche da realizzare e che, è evidente, debba passare per il Consiglio regionale, del quale ho massimo rispetto. In riferimento, invece, alle preoccupazioni che la questione in oggetto sia una ´spartizione interna al Pdl e agli amici del Pdl´ - continua l´assessore - non mi risulta che la Provincia e il Comune dell´Aquila, che erano presenti ai tavoli tecnici, siano amministrazioni rette dal Pdl. Non è il caso, quindi, di strumentalizzare ogni iniziativa, né possiamo buttarla in politichese quando si tratta di questioni di così estrema importanza. Ad ogni buon conto - conclude - preciso che per altri siti di smaltimento o recupero ex novo è previsto che venga emanato un "Avviso pubblico" da parte della Regione e della Provincia di L´aquila per verificare eventuali ulteriori proposte che potranno essere avanzate da operatori privati". .  
   
   
RIFIUTI MAR JONIO, SINDACO DI ROTONDELLA: NUOVI CONTROLLI  
 
Rotondella, 7 ottobre 2009 - “A seguito delle diffusione delle recenti e inquietanti notizie di stampa relative al rinvenimento, su un fondale al largo delle coste tirreniche della Calabria, di un natante verosimilmente contenente nelle proprie stive fusti di materiale radioattivo e comunque tossico, è appena il caso di rammentare che non più tardi di alcuni anni or sono state avviate indagini della magistratura su notizie di reato relative ad analoghe “imprese” compiute dalla criminalità organizzata nelle acque del Mar Jonio prospicienti le nostre coste”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomanno. “Stante la almeno apparente oggettiva attendibilità di rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si stima necessaria l’assunzione di una rinnovata e concreta iniziativa dei Ministeri interessati (Ambiente, Interno, Giustizia, Difesa), dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Basilicata e dell’Autorità Giudiziaria, per quanto di rispettiva competenza, rivolta innanzi tutto all’accertamento delle fondatezza delle notizie surriferite e, se del caso, all’avvio di azioni di bonifica e recupero ambientale degli eventuali siti contaminati. A nome della comunità rotondellese - notoriamente sensibile in particolar modo alle tematiche ambientali, anche in ragione del permanere sul proprio territorio di un deposito di materiale radioattivo - si auspica pertanto una risolutiva opera di accertamento e di soluzione del problema”. .  
   
   
IN TOSCANA DIMINUISCONO I RIFIUTI, AUMENTA LA DIFFERENZIATA PRESENTATI I DATI CERTIFICATI 2008: LA RD SALE DI 3 PUNTI E SFIORA IL 37%  
 
Firenze, 7 ottobre 2009 - La raccolta differenziata in Toscana sale e, per la prima volta dopo anni di attestazione intorno al 33,5%, compie un salto di ben 3 punti ed arriva al 36,58%. Un dato reso particolarmente significativo anche da un altro risultato faticosamente raggiunto: la riduzione della produzione pro-capite di rifiuti urbani, passata da 693 a 684 kg per abitante in un anno. Un dato certificato che conferma l´andamento decrescente degli ultimi due anni, anche se la produzione totale di rifiuti urbani si è attestata a 2. 540. 588 tonnellate, con una flessione lieve (-0,4% ) rispetto all´anno precedente. Da segnalare, tra le realtà più virtuose, l´intero Ato 8 di Siena, che ha superato la quota del 45% fissata dalla normativa nazionale per il 2008, ed il Comune di Montespertoli, che ha raccolto in forma differenziata ben l´86,52% del totale dei rifiuti urbani prodotti. «Iniziamo -- spiega l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini - a vedere i risultati del grande impegno che la Regione ha dedicato a riorganizzare il sistema di gestione dei rifiuti, a promuovere ed innovare la raccolta differenziata». Il riciclo è la vera sfida. La vera sfida del futuro per la Toscana sarà il riciclo effettivo dei materiali raccolti. L´assessore regionale Bramerini sottolinea che «tutti dobbiamo aver presente che l´obiettivo non è solo quello di raccogliere in maniera separata i rifiuti, quanto quello di farli tornare a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti». «Per ottenere questo -- prosegue - oltre a fare una raccolta differenziata di qualità, occorre promuovere produzione e mercati di sbocco. Soprattutto in quelle filiere critiche come il compost e la plastica». L´assessore ha già convocato una riunione con i Consorzi di queste due filiere, insieme all’imprenditoria toscana che trasforma queste materie in prodotti e con quella che li commercializza. «Dobbiamo dar modo ai cittadini -- spiega - di vedere concretamente gli oggetti prodotti dai loro rifiuti e i frutti del loro impegno nel differenziare. Sarà un modo per valorizzare le buone pratiche delle famiglie, spingere le pubbliche amministrazioni a fare più ´acquisti verdi´ e promuovere le aziende regionali che già operano nella green economy». I numeri della raccolta differenziata in Toscana. Per il 2008 la certificazione compiuta dall´Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) sulla raccolta differenziata toscana, ha riguardato ancora i 10 vecchi Ato provinciali, sostituiti solo a fine anno dai tre nuovi ambiti Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud (come previsto dalla lr 61/2007). Anche nel 2008 si conferma il primato dell´Ato 8 di Siena, che con il 45,43% è stato l´unico ambito ad aver superato l´obiettivo del 45% posto dalla normativa nazionale. Seguono Lucca con il 43,05%, Prato con il 43,02%, Firenze con il 39,78%, Pistoia (accorpata al Circondario empolese-Val d´Elsa) con il 36,70%, Pisa a quota 36,14%, Livorno a 35,67%, Arezzo a 30,74%, Grosseto con il 28% e infine Massa Carrara con il 26,15%. Dentro i cassonetti colorati e nelle campane multimateriale nel 2008 sono stati depositate 300. 649 tonnellate di carta e cartone (34,8% del totale Rd), 166. 880 tonnellate di rifiuti organici (19,3%), 102. 527 tonnellate di sfalci e potature (11,9%), 76. 467 tonnellate di legno (8,8%), 85. 132 tonnellate di vetro (9,8%), 36. 698 tonnellate di metallo (4,2%), 38. 795 tonnellate di plastica (4,5%), 29. 674 tonnellate di rifiuti ingombranti (3,4%), 7. 545 tonnellate di stracci (0,9%), 4. 377 tonnellate di lattine (0,5%), 2. 028 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. Pile esaurite) che rappresentano lo 0,2%, ed infine 13. 987 tonnellate di altri rifiuti da Rd (1,6%). La raccolta differenziata pro capite annua regionale è stata pari a 233 kg per abitante. Questo dato è variabile a seconda delle Province: ad Arezzo i kg pro capite sono stati 169; a Firenze 242, a Grosseto 193, a Livorno 235, a Lucca 294, a Massa-carrara 168, a Pisa 206, a Pistoia 202, a Prato 305, a Siena 280. I Comuni più virtuosi. Sono in tutto 29 (23 più altri 6 della Provincia di Siena) i Comuni toscani che nel corso del 2008 hanno raccolto in forma differenziata più del 45% dei rifiuti da loro prodotti. Ecco l´elenco: Montespertoli (86,52%), Capannori (69,18%), Porcari (62,90%), Villa Basilica (59,57%), Tavarnelle Val di Pesa (57,54%), San Quirico d´Orcia (56,2%), Buonconvento (56,12%), Colle di Val d´Elsa (56,01%), Casole d´Elsa (53,33%), Sovicille (52,68%), Rufina (51,58%), Monteriggioni (51,47%), Vaiano (50,62%), Poggibonsi (50,82%), San Gimignano (50,56%), Castagneto Carducci (50,44%), Sansepolcro (49,92%), Monteroni d´Arbia (49,69%),Sesto Fiorentino (48,68%), Capraia e Limite (48,38%), Lucca (47,79%), Pergine Valdarno (47,66%), San Vincenzo (47,64%), Asciano (47,47%), Monteverdi Marittimo (47,20%), Massa e Cozzile (47,06%), Calenzano (46,4%), Montalcino (45,92%), Siena (45,84%). .